Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari

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Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma

                                                                                                      Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
                                                                                                              ”AIDS & Mobility”

                                                                                                                 La Scuola Nazionale
                                                                                                                  di Sanità Pubblica

                                                                                                                       Salute riproduttiva femminile
                                                                                                                        e ambiente

                                                                                                                          Bollettino Epidemiologico Nazionale

                                                                                                                                                       Volume 14 - Numero 2
                                                                                                      ISSN 0394-9303
                                                                                                                                                           Febbraio 2001
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
Editoriale

                                                                                 Poste Italiiane spa - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma
                                                                                                                                                                                     Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
     Giuseppe Benagiano                                                                                                                                                                      ”AIDS & Mobility

                                                                                                                                                                                                La scuola nazionale
                                                                                                                                                                                                 di sanità pubblica
    Decidere l’argomento con cui aprire l’editoriale                                                                                                                                                  Salute riproduttiva femminile
del secondo numero della nuova versione del                                                                                                                                                            e ambiente

Notiziario è arduo in quanto due emergenze sanita-                                                                                                                                                       Bollettino Epidemiologico Nazionale

rie continuano ad interessare il paese e quindi il
nostro Istituto: la crisi “BSE” o sindrome della mucca                                                                                                                               ISSN 0394-9303
                                                                                                                                                                                                                                      Volume 14 - Numero 2
                                                                                                                                                                                                                                          Febbraio 2001

pazza e il pericolo della diffusione dell’epidemia di
afta epizootica che sta coinvolgendo attualmente i
paesi del nord e centro Europa. Le conseguenze sani-        S            o                                                                                                           m                         m                       a                     r   i   o
tarie di entrambi non sono legate soltanto alla medi-
cina veterinaria ma, in senso più largo, alla protezio-
ne della salute della popolazione. Solo in questo           Tumori del distretto                                                                                                                                             La Scuola Nazionale
modo è possibile garantire una sicurezza totale e           cervico-encefalico                                                                                                                                               di Sanità Pubblica . . . . . . . 11
assoluta della qualità degli alimenti e allo stesso         e uso dei telefoni cellulari.
tempo promuovere la fiducia dei cittadini nelle istitu-     Uno studio epidemiologico
zioni preposte al controllo di tutti i prodotti che si      internazionale . . . . . . . . . . . 3                                                                                                                           Salute riproduttiva femminile
inseriscono nella catena alimentare.                                                                                                                                                                                         e ambiente . . . . . . . . . . . . . 13
    I controlli per la salute di oggi.
    Oltre che sui controlli, l’Istituto è fortemente        Il convegno del mese . . . . . 10
impegnato nella ricerca con progetti fortemente
innovativi da quello sulle cellule staminali di cui par-                                                                                                                                                                     Visto… si stampi . . . . . . . . . 16
liamo in questo numero, alla ricerca sulle nuove tera-      BEN
pie per debellare i grandi mali del vecchio secolo.         Mortalità legata
    La ricerca per la salute di domani.                     al traffico nelle province del                                                                                                                                   Il sangue
    Ricerca e controlli si fondono nella visione strate-    litorale emiliano-romagnolo                                                                                                                                      di cordone ombelicale . . . . 17
gica dell’Istituto per mettere in luce le problematiche     (1994-98) . . . . . . . . . . . . . . . i
collegate all’uso sempre più capillare della tecnolo-       Meningiti batteriche
gia. Mi riferisco allo studio sugli effetti delle onde      in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . ii
elettromagnetiche sulle cellule cerebrali e quindi alla     Sclerosi multipla e vaccino                                                                                                                                      “AIDS & mobility”:
correlazione tra uso dei telefoni cellulari e insorgen-     anti-epatite B . . . . . . . . . . . iv                                                                                                                          un’esperienza di collaborazione
za di tumori.                                               Vaccini e mercurio . . . . . . . . iv                                                                                                                            nazionale e internazionale . .18
    Il nostro lavoro per la salute di tutti.
    Poche righe ancora per tracciare un piccolo bilan-
cio delle indicazioni giunte in redazione all’indomani
dell’uscita del numero di gennaio, che ha visto un radi-
cale cambiamento della veste editoriale dell’impatto
comunicativo e soprattutto dei contenuti del Notiziario
2001. Il messaggio che abbiamo voluto trasmettere, e                  Direttore responsabile e responsabile scientifico: Giuseppe Benagiano
che ci sembra sia stato generalmente ben recepito, è                                     Vice Direttore: Franco Piccinno
che l’Istituto sta cambiando e con esso le persone che                                   Redattore capo: Paola De Castro
vi lavorano giorno dopo giorno; si respira un’aria                        Redazione: Carla Faralli, Lorenza Scotti, Alessandro Spurio
                                                                                                                                                                                                                                                                         Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

nuova e una crescente voglia di rinnovamento della                             Progetto grafico: Eugenio Morassi, Franco Timitilli
ricerca e del rapporto con gli operatori sanitari e con                                 Grafica: Cosimo Marino Curianò
la comunità scientifica nazionale ed internazionale.                    Composizione e distribuzione: Giovanna Morini, Patrizia Mochi
                                                              Sviluppo versione Web (http://www.iss.it/notiziario): Marco Ferrari, Stefano Guderzo
    Sta maturando una nuova strategia per la ricerca
scientifica, un concetto che implica, da un lato il                                         Istituto Superiore di Sanità
rispetto e la valorizzazione della creatività come base                                   Direttore: Giuseppe Benagiano
per questo compito istituzionale, dall'altro il dovere                               Viale Regina Elena, 299 - 00161 Roma
di definire criteri di rilevanza nell’identificazione di                                 Tel. 0649901 - Fax 0649387118
   nuovi possibili contenuti della ricerca, per mante-                         e-Mail: notiziario@iss.it - Sito Web: http://www.iss.it
                                                                           Telex 610071 ISTSAN I - Telegr. ISTISAN - 00161 Roma
       nere la promessa assunta dal sistema con il cit-
                                                               Iscritto al n. 475/88 del 16 settembre 1988. Registro Stampa Tribunale di Roma
       tadino per la salute di domani.                                                  © Istituto Superiore di Sanità 2001
           Il processo è in atto e gli effetti non tarde-                         Numero chiuso in redazione il 2 marzo 2001
     ranno a venire.                                                                          Stampa: Chicca - Tivoli
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
Tumori del distretto
                                     cervico-encefalico
                                 e uso dei telefoni cellulari
                                 Uno studio epidemiologico internazionale

                                      telefoni cellulari portatili sono        Secondo l’Organizzazione Mon-
                                      stati introdotti sul mercato         diale della Sanità (OMS), sulla base
                                      internazionale intorno alla          delle evidenze scientifiche attual-
                                      metà degli anni ottanta. Sem-        mente disponibili, è improbabile
                                 bra che oggi, nel mondo, gli utenti       che l’esposizione alle radio-
                                 dei servizi di telefonia mobile siano     frequenze (RF) utilizzate nella tele-
                                 500 milioni (1) e che, secondo le         fonia cellulare (800-1800 MHz)
                                 previsioni delle industrie, siano         induca o promuova il cancro (2).
                                 destinati a diventare un miliardo e            Per maggiori dettagli sulle evi-
                                 600 milioni nel 2005 (2).                 denze scientifiche rimandiamo alle
                                     In Italia la telefonia cellulare è    rassegne più recenti, destinate a un
                                 stata introdotta nel 1990; nel 1995       ampio spettro di lettori. Tra le pub-
                                 gli utenti erano circa 4 milioni (il      blicazioni “tecniche” sono di-
                                 7% della popolazione) e alla fine         sponibili contributi di diverso respi-
                                 del 1998 erano più di 16 milioni          ro: dai rapporti dei gruppi di esper-
                                 (il 27%). Nel 1998 il 43% delle           ti istituiti dai governi canadese (4),
                                 famiglie italiane possedeva almeno        britannico (5) e francese (6) ad arti-
                                 un cellulare (3). Il settore della        coli più agili di rassegna della lette-
                                 telefonia mobile italiana conta           ratura in uno o più specifici ambiti
                                 attualmente quattro operatori di          di ricerca (7-14). Al più ampio pub-
                                 rete ed è caratterizzato dalla pro-       blico dei “non addetti ai lavori”, si
                                 gressiva diminuzione delle tariffe.       suggerisce la scheda informativa sui       ri avversi associati all’uso di radio-
                                 Inoltre, sta aumentando il numero         telefoni mobili e le loro stazioni         telefoni. Aderendo a tale racco-
                                 di persone titolari di contratti di       radio base preparata dall’OMS nel          mandazione, l’Agenzia Inter-
                                 utenza con due o più gestori, cosic-      quadro del Progetto internazionale         nazionale per la Ricerca sul Can-
                                 ché è sempre più difficile stimare il     sui campi elettromagnetici (2), le         cro (IARC) ha avviato uno studio
                                 numero di utilizzatori sommando i         “domande e risposte” su telefonia          epidemiologico internazionale (il
                                 clienti di ciascun operatore.             mobile e salute curate da Moulder          Progetto INTERPHONE) finaliz-
                                     Lo straordinario successo com-        dell’Università del Wisconsin (15) e       zato a valutare due ipotesi: che
                                 merciale di questa nuova tecnologia       altre pubblicazioni a carattere divul-     all’uso del cellulare si associ un
                                 di comunicazione è stato ac-              gativo (16-17).                            incremento dell’incidenza di tu-
                                 compagnato da una crescente                    Nel 1997 un gruppo di esperti         mori maligni e benigni nel distret-
                                 preoccupazione riguardo ai possibi-       dell’Unione Europea (9) aveva rac-         to cervico-encefalico e che l’esposi-
                                 li effetti negativi dell’esposizione ai   comandato lo sviluppo di ricerche          zione alle RF utilizzate dai telefoni
                                 campi elettromagnetici, in partico-       epidemiologiche mirate a veri-             cellulari sia in grado di promuove-
                                 lare a eventuali effetti cancerogeni.     ficare la possibilità di effetti sanita-   re lo sviluppo di tumori nelle sedi
Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                             Susanna Lagorio1, Lucia Ardoino2, Daniela D’Ippoliti3, Francesco Forastiere3,
                                       Edvina Galiè4, Ivano Iavarone1, Bruno Jandolo4, Marco Martuzzi5, Alessandro Polichetti2,
                                                Alberto Salvan6, Paolo Vecchia2 e i partecipanti alla rete ospedaliera
                                                                  per il Progetto INTERPHONE in Italia
                                                               1 Laboratorio di Igiene Ambientale, Istituto Superiore di Sanità
                                                                     2 Laboratorio di Fisica, Istituto Superiore di Sanità
                                                                      3 Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio
                                                 4 Dipartimento di Neuroscienze e Patologia Cervico-Facciale, Istituto Regina Elena, Roma
                                                             5 OMS - Centro Europeo Ambiente e Salute - Divisione di Roma
                                                                                6 LADSEB - CNR, Padova
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
breve descrizione dello studio caso-     precedente al follow-up. Venivano
                                       controllo internazionale e del con-      accertati 1 420 decessi su 285 561
                                       tributo italiano a questa indagine.      anni-persona di osservazione nel
                                           D’altra parte, per inquadrare        1994. La mortalità per tutti i tu-
                                       nella giusta prospettiva il contribu-    mori non risultava correlata all’in-
                                       to che il Progetto INTERPHONE            tensità d’uso del cellulare, il picco-
                                       potrà portare alle evidenze scienti-     lo numero di decessi per tumori ce-
                                       fiche sulla relazione tra uso adel       rebrali e leucemie (rispettivamente
                                       cellulare e incidenza di tumori,         6 e 15) non consentiva analisi ro-
                                       sembra utile descrivere preliminar-      buste dal punto di vista statistico e
                                       mente le conoscenze già acquisite.       l’unica causa di morte per la quale
                                                                                si osservava un incremento di ri-
                                       LE EVIDENZE                              schio associato all’intensità d’uso
                                       EPIDEMIOLOGICHE                          del cellulare era relativa agli inci-
                                                                                denti automobilistici.
                                       SUL RISCHIO DI TUMORI
                                                                                    Quest’ultima osservazione avva-
                                       IN RELAZIONE ALL’USO                     lora il risultato di altri due studi
                                       DEL TELEFONO CELLULARE                   epidemiologici nordamericani che
                                           Nel 1996 è stata pubblicata avevano segnalato la pericolosità
                                       un’analisi della mortalità di una co- dell’uso del cellulare durante la gui-
                                       orte di circa 256 000 titolari di con- da (21): si tratta di evidenze che
                                       tratto di utenza con un operatore di meritano la dovuta attenzione da
                                       rete di telefonia mobile negli USA, un punto di vista di sanità pubbli-
                                       per i quali il gestore aveva fornito ca. Negli ultimi due anni sono sta-
                                       dati di traffico relativi agli ultimi ti pubblicati i risultati di tre studi
                                       due mesi del 1993 (19). Lo studio caso-controllo sul rischio di tumo-
                                       era stato precocemente interrotto a ri cerebrali in relazione all’uso del
                                       causa di inconciliabilità con le nor- cellulare (22-24). Caratteristiche e
                                       me in materia di tutela della privacy risultati di questi tre studi sono sin-
                                       in vigore in alcuni Stati federali tetizzati nella Tabella 1. Nessuno di
                                       (14). Nell’analisi della mortalità per questi studi evidenzia un’associa-
                                       tutte le cause nel 1994, i tassi di zione tra incidenza di tumori cere-
                                       mortalità specifici per età risultava- brali e uso del telefono cellulare di-
                                       no inferiori a quelli della popola- chiarato all’intervista, né una ten-
                                       zione generale (probabilmente a denza all’aumento del rischio in
                                       causa dell’elevato stato sociale degli funzione dell’intensità riferita d’u-
                                       utenti) e non emergevano differenze so. Lo studio svedese ha segnalato
                                       tra i tassi osservati nel gruppo di uti- un aumento del rischio di tumori
                                       lizzatori di telefoni cellulari                nell’emisfero cerebrale omo-
                                       portatili e quelli relativi agli              laterale rispetto all’orecchio
                                       utenti di telefoni                                          che viene preva-
                                       cellulari da auto                                           lentemente utiliz-
anatomiche più vicine alla sorgen-     (19). In una pub-          Esiste un’associazione           zato nelle telefo-
te di emissione: nervo acustico,       blicazione succes-           tra telefoni cellulari
                                                                                                   nate (22), mentre
parotide ed encefalo (18).             siva (20), gli stessi                                       negli studi ameri-
                                                                     e tumori cerebrali?
    Data l’attenzione dedicata in      Autori hanno pre-                                           cani il fenomeno
                                                                                                                         Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

Italia all’argomento dei possibili     sentato un’analisi                                          non è stato osser-
effetti cancerogeni dell’esposizione   relativa a un’esten-                                        vato (23-24). Le
a campi elettromagnetici da parte      sione della coorte (venivano                  dimensioni di questi tre studi
della comunità scientifica, degli      inclusi gli utenti di un se-                non sono però adeguate a valuta-
operatori dei servizi pubblici di      condo operatore di rete) e finalizza-    re quelli che sono i rischi per speci-
prevenzione e di controllo am-         ta a valutare il profilo di mortalità fici tipi istologici o per specifiche
bientale, dell’opinione pubblica,      per grandi gruppi di cause in rela- sedi anatomiche.
dei media e del governo, viene pre-    zione all’intensità d’uso del cellula-       Infine, è di recentissima pubbli-
sentata in questo articolo una         re negli ultimi due mesi dell’anno cazione l’analisi dell’incidenza di
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
tumori nella coorte dei 420 095 da-
                                 nesi utenti di servizi di telefonia
                                 mobile tra il 1982 e il 1995 (25).
                                 Nella Tabella 2 vengono riportati
                                 caratteristiche e risultati principali
                                 di questo studio. Su più di un mi-
                                 lione di anni-persona di osserva-
                                 zione venivano individuati, me-
                                 diante record-linkage con il registro
                                 tumori danese, 3 391 casi di tumo-
                                 re, meno di quanto atteso sulla ba-
                                 se dell’incidenza età specifica nella
                                 popolazione generale (con un si-
                                 gnificativo deficit per il tumore del
                                 polmone e altri tumori associati al
                                 fumo). Non si osservavano eccessi
                                 di rischio per le neoplasie d’interes-
                                 se (tumori cerebrali e del sistema
                                 nervoso, delle ghiandole salivari e
                                 leucemie), né variazioni del rischio
                                 per questi tumori in relazione alla
                                 durata dell’uso del telefono, al tem-
                                 po trascorso dal primo contratto
                                 d’utenza, all’età al momento della
                                 sottoscrizione del primo contratto e
                                 al tipo di cellulare (analogico o di-
                                 gitale).
                                     Commentando i risultati dello
                                 studio, gli Autori fanno notare che
                                 “il periodo di latenza potrebbe es-                   lo svedese e nordamericani (22-24).                   foni cellulari non sembra promuo-
                                 sere troppo breve per evidenziare                         D’altra parte, come è stato sot-                  vere la crescita di preesistenti lesio-
                                 un effetto su stadi precoci o un ef-                  tolineato in un commento agli stu-                    ni cerebrali, in quanto il recente e
                                 fetto sui tumori cerebrali a più len-                 di epidemiologici più recenti,                        intenso uso del cellulare da parte di
                                 ta crescita”.                                         “nonostante questi limiti, appare                     un gran numero di soggetti inclusi
                                     Analoghe considerazioni valgo-                    ragionevole concludere che l’espo-                    nella coorte danese avrebbe eviden-
                                 no anche per gli studi caso-control-                  sizione alle radiofrequenze da tele-                  ziato eventuali effetti negativi ” (25).

                                 Tabella 1 - Studi caso-controllo sul rischio di tumori cerebrali in relazione all’uso di telefoni cellulari

                                   Paese e studio                                   Uppsala-Orebro                       New York, Providence               Boston, Phoenix
                                                                                  e Stoccolma, Svezia                       e Boston, USA                  e Pittsburgh, USA
                                                                                    (1994-96) (22) a                       (1994-98) (23) a                 (1994-98) (24) a

                                   Unità d’osservazione                              209 casi                                469 casi                    782 casi
                                                                             425 controlli (popolazione)              422 controlli (ospedalieri) 799 controlli (ospedalieri)
Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                   Telefoni cellulari                            Uso da questionario                      Uso da questionario             Uso da questionario
                                                                                 Utilizzatori b = 38%                     Utilizzatori b = 18%            Utilizzatori b = 29%

                                                                                   ORc            IC 95%d                ORc             IC 95%d            ORc        IC 95%d

                                       Uso si / no                                0,98          0,7 - 1,4               0,85          0,6 - 1,2            0,80      0,6 - 1,1

                                 (a)   Cfr. Riferimenti bibliografici p. 9; (b) Proporzione di utilizzatori tra i controlli;(c) OR = odds ratio;
                                 (d)   IC 95% intervallo di confidenza al 95% dell’odds ratio
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
modo standardizzato e di trasmet-
 Tabella 2 - Incidenza di tumori nella coorte degli utenti delle reti di telefonia                tere i dati in forma anonima alla
 mobile danesi (risultati relativi agli uomini = 85% della coorte) (25)a                          IARC per l’analisi combinata, evi-
                                                                                                  tando pubblicazioni preliminari dei
       Popolazione in studio                    Informazioni sull’uso del cellulare               risultati dei singoli studi locali.
                                                                                                       Verranno inclusi nello studio
       Cittadini danesi utenti                  Data primo contratto                              caso-controllo internazionale sog-
       delle 2 compagnie nazionali (1994-95 = 69%)                                                getti cui è stato diagnosticato un
       di telefonia cellulare                                                                     glioma o un meningioma cerebrale,
       420 095 soggetti                         Sistema (analogico / digitale)
                                                                                                  un neurinoma del nervo acustico,
       follow-up = 1982-96                                                                        un tumore della parotide e sogget-
       1 128 493 anni-persona                   Durata del contratto (media = 3,1 anni)           ti sani di controllo. Vengono inclu-
                                                                                                  se le forme benigne e maligne. Per
       Neoplasie                                  Casi            SIRb              IC 95%c       massimizzarne la potenza statistica,
                                                                                                  lo studio è ristretto ai residenti nel-
       Tutte le sedi                             2 876            0,86            0,83 - 0,90
                                                                                                  le principali aree metropolitane e
       Cerebrali e sistema nervoso                 135            0,95            0,70 - 1,12
       Ghiandole salivari                             7           0,78            0,31 - 1,60     alle fasce d’età 30-59 anni (aree e
       Leucemie                                     77            0,97            0,76 - 1,21     classi d’età in cui si osserva la mag-
                                                                                                  gior prevalenza di utilizzatori di cel-
 (a) Cfr. Riferimento bibliografico p. 10; (b) SIR = tasso standardizzato d’incidenza;            lulari). L’accertamento dei casi av-
 (c) IC 95% = intervallo di confidenza al 95% del SIR
                                                                                                  verrà su segnalazione da parte dei
                                                                                                  competenti dipartimenti ospeda-
IL PROGETTO INTERPHONE                                telefoni cellulari possa promuovere lieri. È raccomandata a livello in-
                                                      lo sviluppo di tumori nelle sedi ana- ternazionale la selezione di control-
Obiettivi                                             tomiche più vicine alla sorgente di li di popolazione, rappresentativi
                                                      emissione è un obiettivo molto am- della popolazione d’origine dei casi.
      Il Progetto INTERPHONE si bizioso e mai affrontato sinora.                                       Casi e controlli saranno intervi-
propone di valutare se l’incidenza                    Rappresenta,     in un   certo  senso, una  stati da personale appositamente
di neoplasie maligne e benigne ce- sfida ai limiti dell’epidemiologia addestrato mediante un questio-
rebrali e delle ghiandole salivari (le ambientale ed è difficile stimarne in nario strutturato su personal com-
sedi anatomiche più vicine alla sor- anticipo le probabilità di successo.                         puter. Il questionario CAPI (Com-
gente di emissione) risulti associata                                                             puter Assisted Personal Interview) è
alla durata e frequenza d’uso del te-                                                             stato compilato in inglese e tradot-
                                                      Metodi
lefono cellulare e all’intensità di                                                               to in dieci lingue. Le informazioni
esposizione alle RF utilizzate nella                      Il Progetto INTERPHONE rilevate riguardano l’uso di telefoni
telefonia mobile.                                     prevede la realizzazione di una                     cellulari e di altri dispositivi
      Il primo obiettivo è stato af- serie di studi caso-controllo                                      di telecomunicazione a RF, l’e-
frontato anche dagli studi epide- che, pur nel rispet-                                                               sposizione pro-
miologici già descritti (22-25), con to delle specificità                                                            fessionale a campi
risultati rassicuranti. Tuttavia, il locali, abbia un di-                                                            elettromagnetici in
                                                                                          Partecipano
Progetto INTERPHONE, grazie segno sufficiente-                                                                       diverse bande di
                                                                                           al Progetto
alle dimensioni attese e all’arruola- mente omogeneo                                                                 frequenza e a ru-
                                                                                         INTHERPHONE
mento prospettico di casi inciden- da permettere un’a-                                                               more intenso, le
                                                                                     tredici Paesi europei
ti a partire dalla fine del 2000, do- nalisi combinata                                                               abitudini al fumo,
                                                                                        ed extraeuropei
vrebbe consentire analisi di mag- dei risultati. Al                                                                  la storia sanitaria
gior dettaglio sia riguardo alla sede Progetto partecipa-                                                            personale      (con
                                                                                                                                             Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

anatomica e al tipo istologico della no attualmente 13                                                               particolare riferi-
neoplasia, sia riguardo alle esposi- Paesi (Australia, Nuova Zelan-                                     mento all’esposizione per mo-
zioni di maggior durata e di più ele- da, Canada, Francia, Ger-                                       tivi diagnostici e terapeutici a
vata intensità. Inoltre, esso terrà mania, Inghilterra, Italia, Svezia, radiazioni ionizzanti e a radiofre-
conto dell’uso dei telefoni digitali, Norvegia, Finlandia, Danimarca, quenze o microonde) e la storia sa-
scarsamente diffusi nei periodi co- Israele e Giappone). Tutti i parteci- nitaria familiare.
perti dagli studi precedenti.                         panti hanno assunto l’impegno di                 Per valutare se l’uso di telefoni
      La valutazione dell’ipotesi che uniformarsi a un protocollo co- cellulari sia un fattore di rischio per
l’esposizione alle RF utilizzate dai mune, di rilevare le informazioni in le neoplasie della testa e del collo
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
nell’adulto, si confronterà la fre-       a volontari, opportunamente sele-        Il consenso informato
                                 quenza di utilizzatori di telefoni cel-   zionati, alcuni telefoni che sono        e la sicurezza
                                 lulari e l’intensità d’uso riferita tra   stati modificati in modo tale da         del trattamento dei dati
                                 soggetti malati e soggetti sani, te-      registrare istante per istante la
                                 nendo conto di altre esposizioni o        potenza emessa durante la conver-            Il protocollo comune dello stu-
                                 caratteristiche individuali che pos-      sazione, al fine di costruire dei pro-   dio internazionale è stato approva-
                                 sano spiegare, anche in parte, l’e-       fili d’uso per le diverse categorie di   to dal comitato etico della IARC.
                                 ventuale associazione osservata.          utenti (Figura 2).                           Per il trattamento dei dati rela-
                                     Per valutare in modo appropria-                                                tivi allo studio italiano è stata data
                                 to l’ipotesi di un eventuale effetto      La struttura operativa                   comunicazione all’autorità garante
                                 cancerogeno delle RF generate dai         per la realizzazione del                 per la tutela dei dati personali a
                                 cellulari, occorre essere in grado di                                              norma della Legge 675/96.
                                                                           Progetto INTERPHONE
                                 produrre una stima ragionevolmen-                                                      Verranno inclusi nello studio i
                                                                           in Italia
                                 te accurata dell’esposizione indivi-                                               soggetti che avranno acconsentito
                                 duale dei soggetti in studio. Tutta-          Lo studio caso-controllo italia-     a partecipare dopo essere stati
                                 via, poiché non è possibile misura-       no verrà realizzato, tra i residenti     chiaramente informati sugli obiet-
                                 re direttamente l’esposizione com-        a Roma, da un’équipe di tecnici          tivi della ricerca, sul tipo di contri-
                                 plessiva alle RF che una persona ha       afferenti a diversi enti di ricerca e    buto che viene loro richiesto (la
                                 ricevuto durante l’intero periodo in      istituti di ricovero e cura.             partecipazione a un’intervista di
                                 cui ha utilizzato un telefono cellu-      L’Istituto Superiore di Sanità ha        30-45 minuti) e sulle domande
                                 lare, si cercherà di stimare tale espo-   aderito al progetto di studio inter-     poste nel questionario.
                                 sizione in modo indiretto.                nazionale proposto
                                                                           dalla IARC e ne ha
                                                                           valutato la fattibilità
                                 La stima dell’esposizione                 nel contesto italiano
                                 alle RF da cellulare                      mediante uno studio
                                                                           pilota condotto in col-
                                     Mediante il questionario CAPI
                                                                           laborazione con l’Isti-
                                 verranno raccolte informazioni
                                                                           tuto Regina Elena e
                                 dettagliate sui modelli di cellulari
                                                                           l’Agenzia di Sanità
                                 utilizzati e, per ciascun cellulare,
                                                                           Pubblica della Regio-
                                 sul periodo di uso, numero e dura-        ne Lazio.
                                 ta delle chiamate ricevute ed effet-
                                                                               La rete ospedaliera
                                 tuate, e altre caratteristiche che
                                                                           predisposta per la se-
                                 possono influenzare l’intensità di e-
                                                                           gnalazione dei casi è
                                 sposizione. Sono previsti studi col-
                                                                           costituita da 21 divi-
                                 laterali di validazione per analizzare
                                                                           sioni di neurochirur-
                                 l’accuratezza delle risposte conte-
                                                                           gia, neurologia e otori-
                                 nute nel questionario.
                                                                           nolaringoiatria      dei
                                     Ai fini di una valutazione quan-
                                                                           principali ospedali ro-
                                 titativa dell’esposizione, verranno
                                                                           mani (cfr. elenco a pag.
                                 realizzati studi dosimetrici, sia teo-
                                 rici basati su modelli numerici di        8-9). L’arruolamento
                                 simulazione, sia sperimentali su          di casi e controlli si
                                 fantocci antropomorfi, mirati a           protrarrà per due anni,
                                 valutare l’effettivo assorbimento di      a partire dal 1° feb-
                                 energia nei siti anatomici di interes-    braio del 2001 e si
Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                 se (Figura 1), per i diversi tipi di      stima che possa fornire
                                 telefoni e per diverse modalità d’uso     allo studio internazio-
                                 (posizione e impugnatura). Attra-         nale circa 500 casi
                                 verso apposite campagne di misura         (350 tumori cerebrali,
                                 verrà inoltre stimata l’effettiva emis-   50 neurinomi, 20 tu-
                                 sione delle RF dei telefoni in varie      mori maligni della                    Figura 1 - Modello di testa umana
                                 situazioni, quali l’uso da fermo o in     parotide e 100 tumori                     (Visible human, sezione 38).
                                                                                                     Per gentile concessione di Marta Cavagnaro, Stefano Pisa e
                                 movimento, oppure in aree urbane          benigni della parotide) Manuele Piuzzi, Dipartimento di Ingegneria Elettronica,
                                 o rurali. Infine, verranno dati in uso    e 600 controlli.          Università La Sapienza di Roma
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
                                                                                                     

                              "
                                                                                                                                     
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                              #
                                                                                                                                     
                               

                              $                                                                                                      

                              
                                                                                                                                    
                              

                              
                                                                                                                                    
                              

                                                                                                                                   
                                   $    # ! "      $  # ! "                                    
                                              
                                                 

                                                      !    !          
                                                            SAR (Specific Absortion Rate) Watt/Kg
Figura 2 - A sinistra, il diagramma della distribuzione temporale della potenza irradiata da un telefono cellulare
durante una conversazione. A destra, la distribuzione spaziale (x 0,1 mm) dell’energia assorbita da un cubo di mate-
riale cervello-equivalente alla massima potenza di emissione di un cellulare che trasmette a 1800 MHz

    I dati raccolti verranno utilizza- ti di rischio associati all’esposizio-                           competenza e impegno dello staff,
ti esclusivamente nell’ambito di ne potrebbero avere un elevato                                         chiarezza delle funzioni dei vari
questo studio. La gestione delle in-          impatto sanitario sulla popo-                             operatori, standardizzazione delle
formazioni prevede il massimo                   lazione.     Il     Progetto                            procedure, disponibilità di adegua-
rispetto della riservatezza e                 INTERPHONE, che si con-                                   te risorse economiche, collabora-
della protezione                                          cluderà nel 2003,                             zione dei gestori delle basi di dati
dei dati. Inoltre,                                        consentirà       di                           funzionali all’indagine e, soprattut-
alla IARC verran-         In Italia la fattibilità        valutare il rischio                           to, la partecipazione dei soggetti
no trasmessi per               del Progetto               di tumori nel di-                             eligibili per lo studio.
l’analisi combina-             INTERPHONE                 stretto cervico-
ta solo dati anoni-          è stata valutata             encefalico in re-                             Ringraziamenti
mi e la presenta-         da uno studio pilota            lazione all’uso del                                La realizzazione del contributo
zione dei risultati                                       telefono cellulare,                           italiano al Progetto INTERPHONE
                                                                                                        non sarebbe possibile senza il prezioso e
in forma aggregata                                        studiandone le
                                                                                                        competente contributo professionale
non permetterà mai di risali-                  eventuali variazioni in fun-                             degli intervistatori. A Rossella Rossi e
re ai singoli individui che                 zione della sede anatomica, del                             Massimo Lucibello vanno i più sentiti
hanno contribuito allo studio.          tipo istologico, della durata e del-                            ringraziamenti degli Autori di questo
                                        l’intensità d’uso e, possibilmente,                             articolo.
                                        anche in relazione all’intensità
CONCLUSIONI                                                                                             Partecipanti alla rete
                                        dell’esposizione a RF nelle sedi
                                                                                                        ospedaliera
    Sulla base delle evidenze scien- anatomiche più vicine alla sor-                                    per il Progetto INTERPHONE
tifiche attualmente disponibili, gente d’emissione.
                                                                                                                                                    Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                                                                                        E. Occhipinti, (Neurochirurgia, Isti-
sembra poco probabile che l’uso             Il gruppo collaborativo italiano
                                                                                                        tuto Regina Elena); L. Palma (ORL,
del telefono cellulare comporti un      si propone   di dare un contributo                              Istituto Regina Elena); B. Fraioli, F.S.
sensibile aumento del rischio di di qualità a una ricerca scientifica                                   Pastore (Neurochirurgia, Università
tumori cerebrali. D’altra parte, a rigorosa.                                                            Tor Vergata - S. Eugenio); G. Gazzeri,
causa del numero di utilizzatori            Naturalmente, la qualità del                                A. Comberiati (Neurochirurgia, San
                                                                                                        Filippo Neri); G. Maira, A. Mangiola,
attuali e della prevedibile ulterio- contributo che ogni singolo centro                                 M. Scerrati, M. Iacoangeli, R. Roselli,
re espansione della telefonia di ricerca nazionale sarà in grado di                                     A. Pompucci (Neurochirurgia e
mobile, anche modesti incremen- offrire dipende da molti fattori:                                       Neurotraumatologia, UCSC - Policli-
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
nico Gemelli); S. Vangelista, S. Santilli
                                 (Neurochirurgia, CTO); F. Chiappetta,
                                 A. Brunori, M. Kropp (Neuro-
                                 chirurgia, San Camillo); S. Esposito, L.
                                 Bove (Neurochirurgia e Neurologia,
                                 San Giovanni); U. Agrillo, L. Mastro-
                                 nardi (Neurochirurgia, Sandro Pertini);
                                 G. Cantore, R. Delfini, G. Ricci
                                 (Dipartamento Scienze Neurologiche,
                                 Università La Sapienza); M. Maron-
                                 celli, C.M. Pianura (ORL, San
                                 Camillo); M.G. Vigili (ORL, San
                                 Carlo di Nancy) M. De Vincentiis, R.
                                 Filipo, A. Gallo, P. Soldo, G. Magliulo,
                                 V. Manciocco, A. Mattioni (ORL I e
                                 II, Università La Sapienza); M. Maurizi
                                 (ORL, UCSC - Policlinico Gemelli);
                                 A. Di Girolamo, F. Ottaviani (ORL,
                                 Università Tor Vergata - Columbus);
                                 G. Nostro (ORL, San Giovanni); E. de
                                 Campora, L. de Campora (ORL, San
                                 Giovanni Calibita).
                                                                                   bile Phones (IEGMP). Mobile pho-          12. Elwood JM. Environ Health Per-
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                                                                                                                                 1999; 83: 179-83.
                                          In brief                                                                           19. Rothman KJ, Loughlin JE, Funch
                                                                                                                                 DP, et al. Epidemiology 1996; 7:
                                    Tumours of the brain and salivary glands in relation to cellular                             303-5.
                                    telephone use: an international epidemiologic study                                      20. Dreyer NA, Loughlin JE, Rothman
                                        Italy is participating in an international case-control study of                         KJ. JAMA 1999; 282: 1814-6.
                                    tumours of the brain and salivary glands coordinated by the                              21. Violanti JM. Public Health 1997;
                                    International Agency for Research on Cancer (IARC), the INTERPHO-                            111: 423-8.
Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                    NE project. Objectives of this study are to assess whether the use of                    22. Hardell L, Näsman Å, Påhlson A, et
                                    mobile telephones increases the risk of cancer and to assess whether                         al. Int J Oncol 1999; 15: 113-6.
                                    radio frequency (RF) radiation emitted by mobile telephones is carci-                    23. Muscat JE, Malkin MG, Thompson
                                    nogenic. The population based case-control study includes incident                           S, et al. JAMA 2000; 284: 3001-7.
                                    cases of glioma, meningioma, acoustic neurinoma and parotid gland                        24. Inskip PD, Tarne RE, Hatch EE, et
                                    tumours (aged 30-59 years and resident in the main metropolitan                              al. N Engl J Med 2001; 344: 79-86.
                                    areas of 13 countries) along with sex - and age-matched controls.                        25. Johansen C, Boice JD, McLaughlin
                                    The study design of the international project and of the Italian con-                        JK et al. J Natl Cancer Inst 2001; 93
                                    tribution is described after a brief overview of the epidemiologic evi-                      (3): 203-7.
                                    dence already available.                                                                 26. Nelson NJ. J Natl Cancer Inst 2001;
                                                                                                                                 93 (3): 170-2.
Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
Il convegno del mese
Symposium on Pneumococcal disease in children
    l 22 gennaio si è tenuto in ISS     nella prima infanzia è elevata         trial clinico randomizzato e in
    un simposio sulle malattie          (circa 70 casi per 100 000) e que-     doppio cieco è stato condotto su
    infantili causate da Strepto-       sto ha motivato l'impegno nella        un ampio gruppo di bambini
    coccus pneumoniae.                  realizzazione di un vaccino in cui 7   (37,868) in California tra il 1995
    Questo batterio, indicato an-       polisaccaridi capsulari sono stati     e il 1999. Il vaccino coniugato si è
che come pneumococco, ha una            "coniugati" con una proteina che       dimostrato efficace nel prevenire il
diffusione ubiquitaria, colonizza il    funge da "carrier". Il composto        94% delle infezioni invasive causa-
nasofaringe e circola nella popola-     può quindi essere utilizzato per       te dai 7 sierotipi inclusi.
zione attraverso soggetti asintoma-     indurre una buona risposta immu-           Nello stesso studio l'efficacia
tici. Lo pneumococco è responsa-        nitaria nei bambini nei primi due      preventiva nei confronti delle pol-
bile di malattie invasive quali         anni di vita. Data l'ampia espe-       moniti è stata decisamente inferio-
                                                                               re (33%), e ancora minore quella
                                                                               nei confronti delle otiti medie
                                                                               (8,2%). Il dato di ridotta efficacia
                                                                               nei confronti delle otiti medie
                                                                               acute è stato corroborato anche da
                                                                               un trial condotto in Finlandia che
                                                                               ha fornito stime di efficacia al 30%.
                                                                                   In Europa la frequenza di ma-
                                                                               lattie invasive da Streptococcus
                                                                               pneumoniae sembra essere inferio-
                                                                               re (8-25/100 000) a quella osser-
                                                                               vata negli USA, anche se il minor
                                                                               ricorso all'accertamento eziologico
                                                                               come l'emocoltura in corso di pol-
                                                                               monite, oppure il più frequente
                                                                               uso di antibiotici prima dell'am-
                                                                               missione in ospedale in corso di
                                                                               infezioni invasive possono in parte
                                                                               giustificare le differenze osservate.
                                                                               In Italia, l'unica fonte di informa-
meningite, sepsi che colpiscono         rienza conseguita negli USA,           zione sulle infezioni invasive da S.
prevalentemente i bambini e gli         molti dei relatori del simposio        pneumoniae, attualmente disponi-
anziani. Inoltre lo pneumococco è       hanno riportato e commentato i         bile, è rappresentata dalla sorve-
ritenuto responsabile di una eleva-     dati statunitensi relativi alla fre-   glianza su base volontaria delle
ta quota di polmoniti e di otiti        quenza e il quadro clinico delle       meningiti batteriche. Ulteriori
medie acute. Con il termine pneu-       infezioni invasive nei bambini e i     dati sono disponibili su questo
mococco vengono raggruppati 90          risultati della sperimentazione cli-   stesso Notiziario nel contributo
diversi sierotipi identificati dalla    nica controllata del vaccino som-      sulle “Meningiti batteriche in
composizione della capsula poli-        ministrato nella prima infanzia. Il    Italia” dell’inserto BEN (p. ii-iv).
saccaridica. Tale ampia varietà e il
fatto che i polisaccaridi siano scar-           In brief
samente immunogeni nella prima          Symposium on pneumococcal disease in children
infanzia sono stati i principali            On January 22, a meeting was held at the ISS on Pneumococcal
ostacoli alla messa a punto di un
                                                                                                                       Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                        infections, which cause invasive diseases primarily in the very young and
vaccino per i bambini, mentre esi-      the elderly. Highlights included the presentation of a recent study
ste da qualche anno un vaccino          performed in the United States on the efficacy of a conjugated vaccine.
per gli adulti che copre 23 sieroti-    The vaccine was shown to have a 94% protective efficacy against invasive
pi. Negli USA l'incidenza di            disease in children caused by the 7 serotypes included in the vaccine,
malattie invasive da pneumococco        although efficacy was lower for pneumonia and otitis media caused by
                                        these same organisms. At the meeting the considerable difference in rates
                                        of invasive disease between the United States and Europe (70/100 000
        Stefania Salmaso                versus 8-25/100 000, respectively) were also discussed. These findings
      Laboratorio di Epidemiologia      underline the importance of understanding local epidemiology in decision-
             e Biostatistica            making processes concerning vaccine introduction.
Studi dal territorio                       tasso più alto è stato riscontrato                Figura 1 contiene la distribuzione
                                                                                                         nelle classi di età 18-29 anni e                  degli incidenti per tipologia e per
                                                              MORTALITÀ LEGATA                           negli ultrasessantacinquenni (38                  gruppo d’età.
                                                              AL TRAFFICO NELLE                          per 100 000) e nella classe 14-17                     Gli interventi di prevenzione
                                                                                                         anni (25 per 100 000); il valore più              prioritari per le ASL coinvolte com-
                                                              PROVINCE DEL LITORALE                      basso nella classe 0-13 anni (3 per               prendono programmi educativi
                                                              EMILIANO-ROMAGNOLO                         100 000). Complessivamente, il                    rivolti agli adolescenti e ai giovani
                                                              (1994-98)                                  27% delle morti correlate agli inci-              adulti sull’uso del casco e delle cin-
                                                                  Il Piano Sanitario Nazionale           denti è occorso a non residenti                   ture di sicurezza, oltre ai rischi asso-
                                                              1998-2000 ha posto, tra i propri           con ampie variazioni: dall’11% di                 ciati alla guida sotto gli effetti di
                                                              obiettivi, la riduzione del 20% dei        Forlì al 55% di Rimini, provincia                 alcol e droghe. Per gli anziani biso-
                                                              decessi causati da incidenti da traf-      col massimo afflusso turistico. Il                gnerebbe prendere in considerazio-
                                                              fico. In Emilia-Romagna, il Piano Sa-      42% delle morti si è verificato                   ne interventi di riqualificazione
                                                              nitario Regionale ha assegnato la          negli ospedali con un range tra il                urbana per rendere disponibili piste
                                                              massima priorità alla prevenzione          33% di Ferrara e il 52% di Rimini.                ciclabili e percorsi protetti.
                                                              degli incidenti da traffico, in quan-          I dati relativi al tipo di inciden-
                                                              to i tassi di mortalità correlata al       te erano disponibili nel 74% dei                  Il Commento
                                                              traffico presentano valori più eleva-      1 581 deceduti residenti. I morti                 Franco Taggi e Marco Giustini
                                                              ti della media nazionale.                  per incidenti automobillistici risul-             Laboratorio di Epidemiologia
                                                                  Le informazioni sul numero e           tano pari a 9,3 per 100 000 resi-                 e Biostatistica
                                                              sulle caratteristiche dei decessi cor-     denti, mentre i morti per incidenti
                                                                                                         di moto corrispondono a 4,3 per                      Gli incidenti stradali sono ancora
                                                              relati al traffico nelle province del
                                                                                                         100 000 residenti. I dati relativi a              oggi uno dei problemi più rilevanti in
                                                              litorale emiliano-romagnolo (Forlì-
                                                                                                         incidenti in bicicletta o a pedoni                termini sia socio-sanitari sia econo-
                                                              Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara)
                                                                                                         corrispondono rispettivamente a                   mici, rappresentando, con un milio-
                                                              nel periodo 1994-98 sono state
                                                                                                         2,9 e 2,3 per 100 000 residenti. La               ne di vittime l’anno nel mondo, la
                                                              ottenute dal registro delle cause di
                                                              morte delle ASL e dalla sorveglian-
                                                              za sugli incidenti stradali (ISTAT-                            25,0
                                                              ACI). Nel primo caso, il decesso è
                                                              stato attribuito al traffico quando il
                                                                                                                             20,0
                                                                                                         tasso per 100,000

                                                              codice ICD-9 della causa di morte
                                                              corrispondeva a E810-819, E826 e
                                                              E829; nella sorveglianza ISTAT-ACI                             15,0
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                                              sono considerati attribuibili al traffi-
                                                              co i decessi che si verificano entro 7
                                                                                                                             10,0
                                                              giorni dall’incidente.
                                                                  Il numero di incidenti riportati
                                                              nell’area di studio è aumentato                                 5,0
                                                              dal 5,6 per 1 000 residenti nel
                                                              1994 al 6,2 per 1 000 nel 1998. Il
                                                                                                                              0,0
                                                              numero medio di persone che                                           < 14    14-17    18-29     30-44     45-64     GE 65
                                                              hanno riportato lesioni, in ciascun
                                                              incidente, è stato, senza modifi-                                                     Età (anni)
                                                              che nel corso degli anni, pari a                                             auto     moto      cicli     pedoni
                                                              1,4. Tuttavia, il numero di morti
                                                              per 1 000 incidenti è diminuito da         Figura 1 - Mortalità associata al traffico. Tassi per 100 000 abitanti specifici per età
                                                              39 a 34 nel periodo 1994-98.               e circostanze dell’incidente, nelle Provincie del litorale emiliano-romagnolo (1994-98)
                                                                  Complessivamente il tasso di           Nicoletta Bertozzi, Barbara Bondi, Francesca Righi, Patrizia Vitali
                                                              mortalità è stato tre volte maggio-        (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Cesena), Pierluigi Cesari (Dipartimento di
                                                              re tra i maschi rispetto alle femmi-       Sanità Pubblica, AUSL Rimini), Aldo De Togni (Dipartimento di Sanità Pubblica,
                                                              ne: 37 per 100 000 versus 12 per           AUSL Ferrara), Aligi Gardini, Oscar Mingozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica,
                                                              100 000. Il tasso è risultato più          AUSL Forlì), Giuliano Silvi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Ravenna)
                                                              alto nei maschi rispetto alle fem-         Hanno collaborato: Morena Cantarelli, Marinella Franceschini, Gianalberta
                                                              mine in tutte le classi di età. Il         Savelli, Carlo Turatti
prima causa di morte nella classe            le emiliano-romagnolo rispetto al              ciclisti e gli incidenti stradali:
d’età 15-44 anni nei paesi industria-        resto d’Italia. La maggior parte               considerazioni statistico-epide-
lizzati (1). Non a caso il Piano             della differenza è spiegata dagli              miologiche sulla mortalità osser-
Sanitario Nazionale 1998-2000 e la           incidenti che coinvolgono i giova-             vata in Italia nel periodo 1969-
Comunità Europea pongono come                ni tra i 14 e i 29 anni che sono in            1994. In: Atti della 55° Confe-
obiettivo prioritario la riduzione della     autovettura, sia come guidatori sia            renza del Traffico e della Circo-
mortalità per incidente stradale (2).        come passeggeri (3,8 versus 8,9                lazione; Riva del Garda, 27-30
     L’impatto socio-sanitario degli         tra 14 e 17 anni, 13,4 versus 20,7             ottobre 1999. p. 249-55.
incidenti stradali, nelle province           tra 18 e 29 anni) .
considerate, è elevato. Sebbene gli               In termini relativi, l’eccesso di
andamenti dei tassi di mortalità per         mortalità è molto elevato anche
fasce d’età siano sostanzialmente            tra i ciclisti: i tassi di mortalità in     Sorveglianze nazionali
paralleli a quelli del resto d’Italia e il   questo studio sono più di quattro
rapporto di mortalità tra maschi e           volte superiori rispetto alla media            MENINGITI BATTERICHE
femmine sia analogo a quello                 nazionale, e ciò può essere conse-                  IN ITALIA
nazionale, i tassi di mortalità nel          guenza della lunga tradizione
territorio considerato sono più ele-         d’uso di questo mezzo nel predet-                In Italia, dal 1994 le ASL e le Di-
vati rispetto al valore relativo             to territorio (4). Anche la mortalità        rezioni Ospedaliere segnalano i ca-
all’Italia (24,0 per 100 000 versus          da incidenti che hanno coinvolto i          si ricoverati affetti da sospetta me-
13,5 per 100 000) (3).                       pedoni è una volta e mezzo rispet-          ningite batterica (1). Scopo di que-
     Lo studio riportato dai Di-             to alla media nazionale.                    sta sorveglianza speciale è una più
partimenti di Prevenzione delle                   I tassi di mortalità per incidenti     puntuale definizione delle caratteri-
ASL del litorale emiliano-roma-              che hanno coinvolto coloro che              stiche epidemiologiche delle me-
gnolo è stato condotto utilizzando           andavano in moto sono molto simi-           ningiti batteriche in Italia, la verifica
due fonti di dati, il cui contenuto          li a quelli nazionali, nonostante l’a-      dell'efficacia e dell’efficienza delle
informativo non sempre coincide.             rea in questione sia caratterizzata         misure di chemioprofilassi, ove indi-
L’analisi della mortalità è stata ese-       da elevati rischi legati a una viabilità    cate, nonché la possibilità di carat-
guita su dati provenienti dai regi-          che favorisce andature sostenute e          terizzazione dei ceppi batterici dei
stri di mortalità delle ASL, mentre          a un’alta concentrazione di autovei-        microrganismi circolanti mediante
altri dati, di ordine più generale           coli. Pur non essendo disponibili           raccolta presso l’Istituto Superiore
sugli incidenti stradali, sono stati         dati sull’uso del casco nel periodo         di Sanità (ISS).
desunti dalle indagini ISTAT-ACI.            1994-98, va sottolineato che i dati              I casi di meningite batterica
L’unità statistica è differente nei          ottenuti dal sistema di sorveglianza
due casi: nel primo caso essa è                                                          segnalati ogni anno sono andati
                                             dell’uso dei dispositivi di sicurezza       progressivamente aumentando dai
rappresentata dall’individuo, men-           ULISSE nel 2001 hanno quantificato
tre le statistiche ISTAT-ACI si riferi-                                                  620 casi del 1994 ai 1 029 del
                                             l’uso del casco, in questa area, a
scono all’incidente. Queste due                                                          1999, riflettendo il miglioramento
                                             ridosso del 100%.
fonti di dati sono di fatto comple-                                                      della completezza di informazione.
                                                  Considerando l’efficacia delle
mentari, in quanto nelle statistiche         misure di prevenzione disponibili e         Il patogeno più frequentemente
ISTAT-ACI sono presenti tutte le             la loro realizzabilità, nel territorio in   identificato tra i casi di meningite
informazioni riguardanti la dinami-          esame, l’intervento prioritario con-        segnalati tra il 1994 e il 1999 è
ca dell’incidente (numero di inci-           siste nel controllare e conseguente-        stato Streptococcus pneumoniae
denti, tipo di veicolo coinvolto, cir-       mente contrastare il mancato uso            (32% dei casi), seguito da Neisseria        Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001
costanze dell’incidente, ecc.),              delle cinture di sicurezza, attual-         meningitidis (29%) e da Haemo-
mentre dalle statistiche sanitarie,          mente attorno al 30-40%. In                 philus influenzae tipo b (18%). C'è
che contano tutti i morti entro              secondo luogo sarebbe opportuno             una consistente proporzione di casi
l’anno, è possibile ricavare un dato         intensificare i controlli sia dell’alco-    (circa il 20%) segnalati come di pro-
più completo sul numero dei                  lemia nei conducenti che del rispet-        babile eziologia batterica per i quali
morti. Ricordiamo, infatti, che le           to dei limiti di velocità.                  l'agente eziologico non è stato
statistiche ISTAT-ACI si riferiscono                                                     identificato. Tale proporzione rien-
ai soli incidenti stradali verbalizzati
                                                                                         tra nei valori attesi, anche perché
dalle forze dell’ordine e che, fino a        Riferimenti bibliografici                   molti pazienti arrivano al ricovero
tempi recenti, facevano riferimen-
to alla mortalità entro 7 giorni dal-        1 OMS. Annuaire de statistiques             ospedaliero dopo l'inizio di un trat-
l’incidente. Questa definizione di             sanitaires mondiales (http//:             tamento antibiotico che riduce le
caso comporta una sottostima                   www.who.int/violence_injury_              probabilità di isolamento del pato-
della “vera” mortalità dell’ordine             prevention).                              geno in coltura.
del 20-25%.                                  2 Commissione Europea. “Pro-                     Nella Figura 1 è riportato il nu-
                                               muovere la sicurezza stradale             mero di segnalazioni per i tre più
     Esprimendo la mortalità in ter-           nell’Unione Europea: program-
mini di tassi, l’analisi delle diffe-                                                    frequenti agenti eziologici e per i
                                               ma 1997-2001. Com. (97) 131
renze tra i tassi di mortalità per età         def.                                      casi con eziologia non identificata.
e tipo di utenza consente almeno             3 ISTAT. Statistiche Sanitarie,             È osservabile un aumento delle
in parte di spiegare l’eccesso                 pubblicazione annuale. 1997.              segnalazioni da pneumococco e
osservato nelle province del litora-         4 Giustini M, Fondi G, Taggi F. I           da meningococco, per quest'ulti-
Il 70% dei casi, per i quali il
                                                                           $                                                                          ceppo batterico è giunto all'ISS, è
                                                                                                                                                        dovuto a batteri di sierogruppo B,
                                                                           
                                                                                                                                                        e solo il 19% al sierogruppo C.
                                                                           $                                                                               L’incidenza annua di meningite
                                                                                                                                                     da pneumococco è stata pari a 5,1
                                                                 n. casi

                                                                                                                                                        per milione di abitanti. I sierogrup-
                                                                           $
                                                                                                                                                        pi più frequentemente identificati
                                                                                                                                                     sono stati il 14 e il 23. Circa il 96%
                                                                            $                                                                          dei sierogruppi identificati è inclu-
                                                                                                                                                        so nei vaccini polisaccaridici (2).
                                                                             
                                                                                 ""     ""$         ""          ""#         ""!         """           L’incidenza annuale di menin-
                                                                                                                                                        gite da H influenzae è stata pari a
                                                                                                        Anno
                                                                                                        Anni                                            1,3 per milione di abitanti. Nel
                                                                                                  .         /          %
                                                                                                                                                        1999, su 78 casi, il tipo b è stato
                                                                                                                                                        identificato nel 98% dei casi.
                                                                                                                                                        L’incidenza in Italia è più elevata di
                                                              Figura 1 - Segnalazioni di meningiti batteriche per meningococco (M),
                                                              pneumococco (P), Haemophilus influenzae (Hi) e non identificati (NI) in                   quella osservata in altri Paesi euro-
                                                              Italia, 1994-99                                                                           pei (3). Tale maggiore incidenza è
                                                                                                                                                        attribuita al minore uso del vacci-
                                                              mo soprattutto nel 1999, mentre            è attribuibile all'aumentato uso di            no in Italia, che solo recentemente
                                                              c'è una flessione dei casi attribuiti      vaccini combinati che includono                è somministrato di frequente.
                                                              ad H influenzae. Il calo di frequen-       anche la componente Hib.                            La distribuzione dei tre principa-
                                                              za di quest'ultimo patogeno è                  Complessivamente, nel 1999                 li tipi di meningite è notevolmente
                                                              stato confermato anche dai risulta-        l'incidenza delle meningiti da                 diversa a seconda dei gruppi d’età.
                                                              ti della sorveglianza specifica per        meningococco è stata pari a 4,7                La grande maggioranza dei casi di
                                                              l'Hi attivata nel 1997 in otto regio-      casi per milione di abitanti, tra i            meningite da H influenzae è stata
                                                              ni italiane. Parte della diminuzione       valori più bassi riportati in Europa.          segnalata tra i bambini di 0-4 anni
                                                                                                                                                        di età (85%); la meningite da me-
                                                              Tabella 1 - Meningiti batteriche (tassi per milione di abitanti) in Italia nel 1999       ningococco è stata segnalata più
                                                                                                                                                        comunemente tra i bambini di 0-4
                                                               Regione                  Meningococco         Pneumococco                Emofilo         anni (31%) e tra gli adolescenti di
                                                                                         Tutte   0-4          Tutte 0-4              Tutte    0-4       15-19 anni (15%). Invece, per la
                                                                                         le età anni          le età anni            le età anni        meningite da pneumococco gli
                                                                                                                                                        ultrasessantacinquenni hanno rap-
                                                               Piemonte                   3,0     98,1             4,4         9,8      2,3     44,1    presentato il 29% dei casi.
                                                               Valle D’Aosta              0,0      0,0             0,0         0,0      8,3    159,6
                                                                                                                                                             Esistono notevoli variazioni
                                                               Lombardia                  6,7    438,9             7,6        23,0      1,2     10,5
                                                               P.A. Bolzano              49,7    247,4            10,8        92,8      4,3    927,8    geografiche nella frequenza dei
                                                               P.A. Trento               12,7     34,5            16,9        34,5      2,1      0,0    tre principali tipi di meningiti, con
                                                               Veneto                     5,5    575,5             7,3        16,4      0,9     12,3    un caratteristico gradiente Nord-
                                                               Friuli-Venezia Giulia      4,1      0,0            11,8        18,9      1,7     37,8    Sud (Tabella 1). La scarsa numero-
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001

                                                               Liguria                    4,3    150,6             3,1         0,0      1,8     30,1    sità rende i tassi molto instabili,
                                                               Emilia-Romagna             6,5    327,9             9,5        27,3      0,8     16,0    soprattutto in regioni con minore
                                                              Totale Nord                 6,4     40,1             7,4        20,0      1,4     20,8    popolazione. Rimane da com-
                                                                                                                                                        prendere il motivo del ridotto
                                                               Toscana                    4,2     62,6             6,8         6,3      1,4       6,3   numero di casi segnalati per spe-
                                                               Umbria                     2,4    257,5             1,2         0,0      0,0       0,0
                                                                                                                                                        cifici agenti in zone più popolate
                                                               Marche                     4,1    138,0             3,4        27,6      0,0       0,0
                                                               Lazio                      5,1    103,9             6,6        24,2      1,5      20,8   come la Puglia e la Calabria e gli
                                                               Abruzzo                    4,7    148,4             4,7         0,0      2,3      14,8   elevati tassi riportati nella Province
                                                               Molise                     6,1      0,0             0,0         0,0      0,0       0,0   Autonome di Bolzano e di Trento.
                                                              Totale Centro               4,5     10,7             5,8        17,8      1,1      12,4        L’analisi delle segnalazioni di
                                                                                                                                                        meningiti batteriche e delle loro
                                                               Campania                   2,6    167,8             2,6         0,0      1,6      21,6   differenze geografiche deve esse-
                                                               Puglia                     2,4      0,0             1,0         0,0      1,7      19,3   re fatta con cautela, dato che non
                                                               Basilicata                 4,9    573,3             1,6         0,0      0,0       0,0   è possibile valutare le variazioni
                                                               Calabria                   2,4      0,0             2,0         0,0      0,0       0,0   del grado di copertura del sistema
                                                               Sicilia                    3,1    178,8             2,0         6,0      1,2      17,9
                                                                                                                                                        di sorveglianza. Tuttavia questo
                                                               Sardegna                   0,6    119,1             1,8         0,0      1,8      35,7
                                                              Totale Sud                  2,7     12,6             2,0         1,4      1,3      17,9   rappresenta l'unica fonte informa-
                                                                                                                                                        tiva continuativa nel tempo.
                                                               Totale                     4,7     23,4             5,1        11,8      1,3      18,1        L'insorgenza di un caso
                                                                                                                                                        di meningite nella comuni-
tà è sempre fonte di notevole                anti-epatite B e l’insorgenza o                L’esposizione più comune al
allarme sia per l'effettiva gravità          recidive di sclerosi multipla.            mercurio, di cui è nota la neurotos-
clinica del paziente, sia perché                 Il primo studio (1) è stato con-      sicità a dosaggi elevati, avviene
spesso associato al rischio di epi-          dotto su due coorti di infermiere         attraverso il cibo. Il livello accettabi-
demie. Nella realtà i focolai epide-         seguite dal 1976 e dal 1989. Per          le di assunzione dipende sia dal
mici da noi osservati sono pochissi-         ogni soggetto con sclerosi multipla       peso che dall’età dell’individuo e si
mi e ad esempio, per quello che              sono stati selezionati come con-          stima che nel primo anno di vita
riguarda il meningococco, meno               trolli 5 donne sane e una con             equivalga a 200-230 +g.
del 2% dei casi risultano associabi-         tumore al seno. Nello studio sono              Al contrario, non esistono evi-
li tra loro. Tuttavia, i timori della        state incluse 192 infermiere con          denze di tossicità da tiomersale pre-
popolazione e la pressione dell'o-           sclerosi multipla e 645 controlli (tra    sente nei vaccini. Adottando un
pinione pubblica spesso portano              donne sane e portatrici di tumore);       principio di massima prudenza, tut-
l'operatore sanitario a interventi           l’odds ratio (OR) di sclerosi multi-      tavia, varie istituzioni sanitarie inter-
ingiustificati, quali la chiusura delle      pla associato alla vaccinazione           nazionali e nazionali hanno racco-
scuole, la ricerca dei portatori o           anti-epatite B è risultato di 0,9 (IC     mandato la produzione di vaccini
l’antibiotico-profilassi estesa anche        95% 0,5-1,6) senza riferimento            che ne siano privi e in Italia sono già
a chi non è stato in contatto con il         temporale e 0,7 (IC 95% 0,3-1,8)          disponibili prodotti combinati che
paziente contagioso.                         entro due anni dall’insorgenza            non contengono questo compo-
                                             della malattia.                           nente. Pur in assenza di evidenze di
Riferimenti bibliografici                        Per la realizzazione dell’altro       danni, allo scopo di fissare un ter-
1. Circolare del Ministero della             studio (2) è stato utilizzato il data-    mine ultimo di utilizzo, il Ministro
    Sanità, 29 dicembre 1993.                base EDMUS (European Database             della Sanità ha decretato l’elimina-
2. Pantosti A, D’Ambrosio F, Tarasi A,
                                             for Multiple Sclerosis) con informa-      zione del tiomersale dai vaccini
    et al. CID 2000; 31(6): 1373-9.
3. Ramsay M. An evaluation of
                                             zioni relative agli anni 1993-97. Lo      entro il 2007.
    Haemophilus influenzae type b            studio è stato condotto su 643 sog-            In accordo con quanto ribadito
    (Hib) vaccination and description        getti eleggibili; l’OR di recidive di     dalla stessa Organizzazione Mon-
    of risk factors for Hib vaccine failu-   sclerosi multipla associato alla vacci-   diale della Sanità e, come espresso
    re in Europe, 1996-98. Final             nazione anti-epatite B è risultato        dall’Istituto Superiore di Sanità, deve
    Report. PHLS, CDSC, Colindale,           essere di 0,67 (IC 95% 0,20-2,17).        essere comunque sottolineato che
    London.                                      I risultati negativi di questi due    l’esclusione dei prodotti contenenti
                                             recenti studi forniscono un impor-        tiomersale dai programmi vaccinali
Stefania Salmaso a nome del gruppo           tante contributo riguardo l’assen-        esporrebbe a un rischio decisamente
ISS di Sorveglianza delle Meningiti          za di una relazione causale tra la        maggiore di quello ipotetico rappre-
Batteriche che include Paola Ma-             vaccinazione anti-epatite B e la          sentato dalla loro somministrazione.
strantonio, Paola Stefanelli, Tony
                                             comparsa o la riacutizzazione della       In Italia, ad esempio, il vaccino con-
Sofia e Maria Grazia Caporali
                                             sclerosi multipla. Non appare, per-       tro l’epatite B, che contiene tiomer-
                                             tanto, giustificato modificare la         sale a un dosaggio equivalente a 16
                                             strategia vaccinale per il controllo      +g di etilmercurio (dose pediatrica),
                                             dell’infezione.                           viene somministrato per prevenire
Brevi note                                                                             un’infezione responsabile di un terzo
                                             Riferimenti bibliografici                 dei 6 000 decessi per cancro del
      SCLEROSI MULTIPLA                      1. Ascherio A, Zhang SM, Hernan                                                       Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001
 E VACCINO ANTI-EPATITE B                                                              fegato e dei 16 000 decessi per cir-
                                                 MA et al. N Engl J Med 2001; 344:     rosi epatica che si verificano ogni
    Le segnalazioni di casi o recidive           327-32.
                                                                                       anno in Italia. In seguito al program-
di sclerosi multipla insorti dopo la         2. Confavreux C, Suissa S, Saddier P
                                                 et al. N Engl J Med 2001; 344:        ma di vaccinazione avviato nel 1991,
vaccinazione contro l’epatite B han-
                                                 319-26.                               l’incidenza dell’epatite B nel gruppo
no destato nel mondo scientifico e
                                                                                       di età a maggior rischio di infezione
nell’opinione pubblica diverse preoc-
                                             Elvira Bianco e Alfonso Mele              (15-24 anni) è diminuita di tre volte,
cupazioni. Una sentenza della magi-
                                             Laboratorio di Epidemiologia              prevenendo circa 600 casi ogni
stratura francese, che imputava al
                                             e Biostatistica                           anno.
vaccino anti-epatite B l’insorgenza
della sclerosi multipla, ha indotto nel
1998 il Ministero della Sanità fran-                                                   Marta Ciofi degli Atti
cese a sospendere la campagna vac-               VACCINI E MERCURIO                    e Stefania Salmaso
cinale che stava conducendo nelle               Recentemente i mass media              Laboratorio di Epidemiologia
scuole contro tale infezione.                hanno dato grande rilievo alla pre-       e Biostatistica
    Due studi caso-controllo, con-           sunta pericolosità dei vaccini con
dotti all’interno di grandi coorti di        tiomersale, un composto conte-
soggetti seguite per alcuni anni,            nente mercurio che ha proprietà             Full English version is available
non hanno evidenziato alcuna                 antibatteriche e viene utilizzato per              at: www.iss.it/ben
associazione tra la vaccinazione             mantenere la sterilità.                           e-Mail: ben@iss.it
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