Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari ”AIDS & Mobility” La Scuola Nazionale di Sanità Pubblica Salute riproduttiva femminile e ambiente Bollettino Epidemiologico Nazionale Volume 14 - Numero 2 ISSN 0394-9303 Febbraio 2001
Editoriale Poste Italiiane spa - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma Tumori cerebrali e uso dei telefoni cellulari Giuseppe Benagiano ”AIDS & Mobility La scuola nazionale di sanità pubblica Decidere l’argomento con cui aprire l’editoriale Salute riproduttiva femminile del secondo numero della nuova versione del e ambiente Notiziario è arduo in quanto due emergenze sanita- Bollettino Epidemiologico Nazionale rie continuano ad interessare il paese e quindi il nostro Istituto: la crisi “BSE” o sindrome della mucca ISSN 0394-9303 Volume 14 - Numero 2 Febbraio 2001 pazza e il pericolo della diffusione dell’epidemia di afta epizootica che sta coinvolgendo attualmente i paesi del nord e centro Europa. Le conseguenze sani- S o m m a r i o tarie di entrambi non sono legate soltanto alla medi- cina veterinaria ma, in senso più largo, alla protezio- ne della salute della popolazione. Solo in questo Tumori del distretto La Scuola Nazionale modo è possibile garantire una sicurezza totale e cervico-encefalico di Sanità Pubblica . . . . . . . 11 assoluta della qualità degli alimenti e allo stesso e uso dei telefoni cellulari. tempo promuovere la fiducia dei cittadini nelle istitu- Uno studio epidemiologico zioni preposte al controllo di tutti i prodotti che si internazionale . . . . . . . . . . . 3 Salute riproduttiva femminile inseriscono nella catena alimentare. e ambiente . . . . . . . . . . . . . 13 I controlli per la salute di oggi. Oltre che sui controlli, l’Istituto è fortemente Il convegno del mese . . . . . 10 impegnato nella ricerca con progetti fortemente innovativi da quello sulle cellule staminali di cui par- Visto… si stampi . . . . . . . . . 16 liamo in questo numero, alla ricerca sulle nuove tera- BEN pie per debellare i grandi mali del vecchio secolo. Mortalità legata La ricerca per la salute di domani. al traffico nelle province del Il sangue Ricerca e controlli si fondono nella visione strate- litorale emiliano-romagnolo di cordone ombelicale . . . . 17 gica dell’Istituto per mettere in luce le problematiche (1994-98) . . . . . . . . . . . . . . . i collegate all’uso sempre più capillare della tecnolo- Meningiti batteriche gia. Mi riferisco allo studio sugli effetti delle onde in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . ii elettromagnetiche sulle cellule cerebrali e quindi alla Sclerosi multipla e vaccino “AIDS & mobility”: correlazione tra uso dei telefoni cellulari e insorgen- anti-epatite B . . . . . . . . . . . iv un’esperienza di collaborazione za di tumori. Vaccini e mercurio . . . . . . . . iv nazionale e internazionale . .18 Il nostro lavoro per la salute di tutti. Poche righe ancora per tracciare un piccolo bilan- cio delle indicazioni giunte in redazione all’indomani dell’uscita del numero di gennaio, che ha visto un radi- cale cambiamento della veste editoriale dell’impatto comunicativo e soprattutto dei contenuti del Notiziario 2001. Il messaggio che abbiamo voluto trasmettere, e Direttore responsabile e responsabile scientifico: Giuseppe Benagiano che ci sembra sia stato generalmente ben recepito, è Vice Direttore: Franco Piccinno che l’Istituto sta cambiando e con esso le persone che Redattore capo: Paola De Castro vi lavorano giorno dopo giorno; si respira un’aria Redazione: Carla Faralli, Lorenza Scotti, Alessandro Spurio Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 nuova e una crescente voglia di rinnovamento della Progetto grafico: Eugenio Morassi, Franco Timitilli ricerca e del rapporto con gli operatori sanitari e con Grafica: Cosimo Marino Curianò la comunità scientifica nazionale ed internazionale. Composizione e distribuzione: Giovanna Morini, Patrizia Mochi Sviluppo versione Web (http://www.iss.it/notiziario): Marco Ferrari, Stefano Guderzo Sta maturando una nuova strategia per la ricerca scientifica, un concetto che implica, da un lato il Istituto Superiore di Sanità rispetto e la valorizzazione della creatività come base Direttore: Giuseppe Benagiano per questo compito istituzionale, dall'altro il dovere Viale Regina Elena, 299 - 00161 Roma di definire criteri di rilevanza nell’identificazione di Tel. 0649901 - Fax 0649387118 nuovi possibili contenuti della ricerca, per mante- e-Mail: notiziario@iss.it - Sito Web: http://www.iss.it Telex 610071 ISTSAN I - Telegr. ISTISAN - 00161 Roma nere la promessa assunta dal sistema con il cit- Iscritto al n. 475/88 del 16 settembre 1988. Registro Stampa Tribunale di Roma tadino per la salute di domani. © Istituto Superiore di Sanità 2001 Il processo è in atto e gli effetti non tarde- Numero chiuso in redazione il 2 marzo 2001 ranno a venire. Stampa: Chicca - Tivoli
Tumori del distretto cervico-encefalico e uso dei telefoni cellulari Uno studio epidemiologico internazionale telefoni cellulari portatili sono Secondo l’Organizzazione Mon- stati introdotti sul mercato diale della Sanità (OMS), sulla base internazionale intorno alla delle evidenze scientifiche attual- metà degli anni ottanta. Sem- mente disponibili, è improbabile bra che oggi, nel mondo, gli utenti che l’esposizione alle radio- dei servizi di telefonia mobile siano frequenze (RF) utilizzate nella tele- 500 milioni (1) e che, secondo le fonia cellulare (800-1800 MHz) previsioni delle industrie, siano induca o promuova il cancro (2). destinati a diventare un miliardo e Per maggiori dettagli sulle evi- 600 milioni nel 2005 (2). denze scientifiche rimandiamo alle In Italia la telefonia cellulare è rassegne più recenti, destinate a un stata introdotta nel 1990; nel 1995 ampio spettro di lettori. Tra le pub- gli utenti erano circa 4 milioni (il blicazioni “tecniche” sono di- 7% della popolazione) e alla fine sponibili contributi di diverso respi- del 1998 erano più di 16 milioni ro: dai rapporti dei gruppi di esper- (il 27%). Nel 1998 il 43% delle ti istituiti dai governi canadese (4), famiglie italiane possedeva almeno britannico (5) e francese (6) ad arti- un cellulare (3). Il settore della coli più agili di rassegna della lette- telefonia mobile italiana conta ratura in uno o più specifici ambiti attualmente quattro operatori di di ricerca (7-14). Al più ampio pub- rete ed è caratterizzato dalla pro- blico dei “non addetti ai lavori”, si gressiva diminuzione delle tariffe. suggerisce la scheda informativa sui ri avversi associati all’uso di radio- Inoltre, sta aumentando il numero telefoni mobili e le loro stazioni telefoni. Aderendo a tale racco- di persone titolari di contratti di radio base preparata dall’OMS nel mandazione, l’Agenzia Inter- utenza con due o più gestori, cosic- quadro del Progetto internazionale nazionale per la Ricerca sul Can- ché è sempre più difficile stimare il sui campi elettromagnetici (2), le cro (IARC) ha avviato uno studio numero di utilizzatori sommando i “domande e risposte” su telefonia epidemiologico internazionale (il clienti di ciascun operatore. mobile e salute curate da Moulder Progetto INTERPHONE) finaliz- Lo straordinario successo com- dell’Università del Wisconsin (15) e zato a valutare due ipotesi: che merciale di questa nuova tecnologia altre pubblicazioni a carattere divul- all’uso del cellulare si associ un di comunicazione è stato ac- gativo (16-17). incremento dell’incidenza di tu- compagnato da una crescente Nel 1997 un gruppo di esperti mori maligni e benigni nel distret- preoccupazione riguardo ai possibi- dell’Unione Europea (9) aveva rac- to cervico-encefalico e che l’esposi- li effetti negativi dell’esposizione ai comandato lo sviluppo di ricerche zione alle RF utilizzate dai telefoni campi elettromagnetici, in partico- epidemiologiche mirate a veri- cellulari sia in grado di promuove- lare a eventuali effetti cancerogeni. ficare la possibilità di effetti sanita- re lo sviluppo di tumori nelle sedi Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 Susanna Lagorio1, Lucia Ardoino2, Daniela D’Ippoliti3, Francesco Forastiere3, Edvina Galiè4, Ivano Iavarone1, Bruno Jandolo4, Marco Martuzzi5, Alessandro Polichetti2, Alberto Salvan6, Paolo Vecchia2 e i partecipanti alla rete ospedaliera per il Progetto INTERPHONE in Italia 1 Laboratorio di Igiene Ambientale, Istituto Superiore di Sanità 2 Laboratorio di Fisica, Istituto Superiore di Sanità 3 Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio 4 Dipartimento di Neuroscienze e Patologia Cervico-Facciale, Istituto Regina Elena, Roma 5 OMS - Centro Europeo Ambiente e Salute - Divisione di Roma 6 LADSEB - CNR, Padova
breve descrizione dello studio caso- precedente al follow-up. Venivano controllo internazionale e del con- accertati 1 420 decessi su 285 561 tributo italiano a questa indagine. anni-persona di osservazione nel D’altra parte, per inquadrare 1994. La mortalità per tutti i tu- nella giusta prospettiva il contribu- mori non risultava correlata all’in- to che il Progetto INTERPHONE tensità d’uso del cellulare, il picco- potrà portare alle evidenze scienti- lo numero di decessi per tumori ce- fiche sulla relazione tra uso adel rebrali e leucemie (rispettivamente cellulare e incidenza di tumori, 6 e 15) non consentiva analisi ro- sembra utile descrivere preliminar- buste dal punto di vista statistico e mente le conoscenze già acquisite. l’unica causa di morte per la quale si osservava un incremento di ri- LE EVIDENZE schio associato all’intensità d’uso EPIDEMIOLOGICHE del cellulare era relativa agli inci- denti automobilistici. SUL RISCHIO DI TUMORI Quest’ultima osservazione avva- IN RELAZIONE ALL’USO lora il risultato di altri due studi DEL TELEFONO CELLULARE epidemiologici nordamericani che Nel 1996 è stata pubblicata avevano segnalato la pericolosità un’analisi della mortalità di una co- dell’uso del cellulare durante la gui- orte di circa 256 000 titolari di con- da (21): si tratta di evidenze che tratto di utenza con un operatore di meritano la dovuta attenzione da rete di telefonia mobile negli USA, un punto di vista di sanità pubbli- per i quali il gestore aveva fornito ca. Negli ultimi due anni sono sta- dati di traffico relativi agli ultimi ti pubblicati i risultati di tre studi due mesi del 1993 (19). Lo studio caso-controllo sul rischio di tumo- era stato precocemente interrotto a ri cerebrali in relazione all’uso del causa di inconciliabilità con le nor- cellulare (22-24). Caratteristiche e me in materia di tutela della privacy risultati di questi tre studi sono sin- in vigore in alcuni Stati federali tetizzati nella Tabella 1. Nessuno di (14). Nell’analisi della mortalità per questi studi evidenzia un’associa- tutte le cause nel 1994, i tassi di zione tra incidenza di tumori cere- mortalità specifici per età risultava- brali e uso del telefono cellulare di- no inferiori a quelli della popola- chiarato all’intervista, né una ten- zione generale (probabilmente a denza all’aumento del rischio in causa dell’elevato stato sociale degli funzione dell’intensità riferita d’u- utenti) e non emergevano differenze so. Lo studio svedese ha segnalato tra i tassi osservati nel gruppo di uti- un aumento del rischio di tumori lizzatori di telefoni cellulari nell’emisfero cerebrale omo- portatili e quelli relativi agli laterale rispetto all’orecchio utenti di telefoni che viene preva- cellulari da auto lentemente utiliz- anatomiche più vicine alla sorgen- (19). In una pub- Esiste un’associazione zato nelle telefo- te di emissione: nervo acustico, blicazione succes- tra telefoni cellulari nate (22), mentre parotide ed encefalo (18). siva (20), gli stessi negli studi ameri- e tumori cerebrali? Data l’attenzione dedicata in Autori hanno pre- cani il fenomeno Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 Italia all’argomento dei possibili sentato un’analisi non è stato osser- effetti cancerogeni dell’esposizione relativa a un’esten- vato (23-24). Le a campi elettromagnetici da parte sione della coorte (venivano dimensioni di questi tre studi della comunità scientifica, degli inclusi gli utenti di un se- non sono però adeguate a valuta- operatori dei servizi pubblici di condo operatore di rete) e finalizza- re quelli che sono i rischi per speci- prevenzione e di controllo am- ta a valutare il profilo di mortalità fici tipi istologici o per specifiche bientale, dell’opinione pubblica, per grandi gruppi di cause in rela- sedi anatomiche. dei media e del governo, viene pre- zione all’intensità d’uso del cellula- Infine, è di recentissima pubbli- sentata in questo articolo una re negli ultimi due mesi dell’anno cazione l’analisi dell’incidenza di
tumori nella coorte dei 420 095 da- nesi utenti di servizi di telefonia mobile tra il 1982 e il 1995 (25). Nella Tabella 2 vengono riportati caratteristiche e risultati principali di questo studio. Su più di un mi- lione di anni-persona di osserva- zione venivano individuati, me- diante record-linkage con il registro tumori danese, 3 391 casi di tumo- re, meno di quanto atteso sulla ba- se dell’incidenza età specifica nella popolazione generale (con un si- gnificativo deficit per il tumore del polmone e altri tumori associati al fumo). Non si osservavano eccessi di rischio per le neoplasie d’interes- se (tumori cerebrali e del sistema nervoso, delle ghiandole salivari e leucemie), né variazioni del rischio per questi tumori in relazione alla durata dell’uso del telefono, al tem- po trascorso dal primo contratto d’utenza, all’età al momento della sottoscrizione del primo contratto e al tipo di cellulare (analogico o di- gitale). Commentando i risultati dello studio, gli Autori fanno notare che “il periodo di latenza potrebbe es- lo svedese e nordamericani (22-24). foni cellulari non sembra promuo- sere troppo breve per evidenziare D’altra parte, come è stato sot- vere la crescita di preesistenti lesio- un effetto su stadi precoci o un ef- tolineato in un commento agli stu- ni cerebrali, in quanto il recente e fetto sui tumori cerebrali a più len- di epidemiologici più recenti, intenso uso del cellulare da parte di ta crescita”. “nonostante questi limiti, appare un gran numero di soggetti inclusi Analoghe considerazioni valgo- ragionevole concludere che l’espo- nella coorte danese avrebbe eviden- no anche per gli studi caso-control- sizione alle radiofrequenze da tele- ziato eventuali effetti negativi ” (25). Tabella 1 - Studi caso-controllo sul rischio di tumori cerebrali in relazione all’uso di telefoni cellulari Paese e studio Uppsala-Orebro New York, Providence Boston, Phoenix e Stoccolma, Svezia e Boston, USA e Pittsburgh, USA (1994-96) (22) a (1994-98) (23) a (1994-98) (24) a Unità d’osservazione 209 casi 469 casi 782 casi 425 controlli (popolazione) 422 controlli (ospedalieri) 799 controlli (ospedalieri) Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 Telefoni cellulari Uso da questionario Uso da questionario Uso da questionario Utilizzatori b = 38% Utilizzatori b = 18% Utilizzatori b = 29% ORc IC 95%d ORc IC 95%d ORc IC 95%d Uso si / no 0,98 0,7 - 1,4 0,85 0,6 - 1,2 0,80 0,6 - 1,1 (a) Cfr. Riferimenti bibliografici p. 9; (b) Proporzione di utilizzatori tra i controlli;(c) OR = odds ratio; (d) IC 95% intervallo di confidenza al 95% dell’odds ratio
modo standardizzato e di trasmet- Tabella 2 - Incidenza di tumori nella coorte degli utenti delle reti di telefonia tere i dati in forma anonima alla mobile danesi (risultati relativi agli uomini = 85% della coorte) (25)a IARC per l’analisi combinata, evi- tando pubblicazioni preliminari dei Popolazione in studio Informazioni sull’uso del cellulare risultati dei singoli studi locali. Verranno inclusi nello studio Cittadini danesi utenti Data primo contratto caso-controllo internazionale sog- delle 2 compagnie nazionali (1994-95 = 69%) getti cui è stato diagnosticato un di telefonia cellulare glioma o un meningioma cerebrale, 420 095 soggetti Sistema (analogico / digitale) un neurinoma del nervo acustico, follow-up = 1982-96 un tumore della parotide e sogget- 1 128 493 anni-persona Durata del contratto (media = 3,1 anni) ti sani di controllo. Vengono inclu- se le forme benigne e maligne. Per Neoplasie Casi SIRb IC 95%c massimizzarne la potenza statistica, lo studio è ristretto ai residenti nel- Tutte le sedi 2 876 0,86 0,83 - 0,90 le principali aree metropolitane e Cerebrali e sistema nervoso 135 0,95 0,70 - 1,12 Ghiandole salivari 7 0,78 0,31 - 1,60 alle fasce d’età 30-59 anni (aree e Leucemie 77 0,97 0,76 - 1,21 classi d’età in cui si osserva la mag- gior prevalenza di utilizzatori di cel- (a) Cfr. Riferimento bibliografico p. 10; (b) SIR = tasso standardizzato d’incidenza; lulari). L’accertamento dei casi av- (c) IC 95% = intervallo di confidenza al 95% del SIR verrà su segnalazione da parte dei competenti dipartimenti ospeda- IL PROGETTO INTERPHONE telefoni cellulari possa promuovere lieri. È raccomandata a livello in- lo sviluppo di tumori nelle sedi ana- ternazionale la selezione di control- Obiettivi tomiche più vicine alla sorgente di li di popolazione, rappresentativi emissione è un obiettivo molto am- della popolazione d’origine dei casi. Il Progetto INTERPHONE si bizioso e mai affrontato sinora. Casi e controlli saranno intervi- propone di valutare se l’incidenza Rappresenta, in un certo senso, una stati da personale appositamente di neoplasie maligne e benigne ce- sfida ai limiti dell’epidemiologia addestrato mediante un questio- rebrali e delle ghiandole salivari (le ambientale ed è difficile stimarne in nario strutturato su personal com- sedi anatomiche più vicine alla sor- anticipo le probabilità di successo. puter. Il questionario CAPI (Com- gente di emissione) risulti associata puter Assisted Personal Interview) è alla durata e frequenza d’uso del te- stato compilato in inglese e tradot- Metodi lefono cellulare e all’intensità di to in dieci lingue. Le informazioni esposizione alle RF utilizzate nella Il Progetto INTERPHONE rilevate riguardano l’uso di telefoni telefonia mobile. prevede la realizzazione di una cellulari e di altri dispositivi Il primo obiettivo è stato af- serie di studi caso-controllo di telecomunicazione a RF, l’e- frontato anche dagli studi epide- che, pur nel rispet- sposizione pro- miologici già descritti (22-25), con to delle specificità fessionale a campi risultati rassicuranti. Tuttavia, il locali, abbia un di- elettromagnetici in Partecipano Progetto INTERPHONE, grazie segno sufficiente- diverse bande di al Progetto alle dimensioni attese e all’arruola- mente omogeneo frequenza e a ru- INTHERPHONE mento prospettico di casi inciden- da permettere un’a- more intenso, le tredici Paesi europei ti a partire dalla fine del 2000, do- nalisi combinata abitudini al fumo, ed extraeuropei vrebbe consentire analisi di mag- dei risultati. Al la storia sanitaria gior dettaglio sia riguardo alla sede Progetto partecipa- personale (con Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 anatomica e al tipo istologico della no attualmente 13 particolare riferi- neoplasia, sia riguardo alle esposi- Paesi (Australia, Nuova Zelan- mento all’esposizione per mo- zioni di maggior durata e di più ele- da, Canada, Francia, Ger- tivi diagnostici e terapeutici a vata intensità. Inoltre, esso terrà mania, Inghilterra, Italia, Svezia, radiazioni ionizzanti e a radiofre- conto dell’uso dei telefoni digitali, Norvegia, Finlandia, Danimarca, quenze o microonde) e la storia sa- scarsamente diffusi nei periodi co- Israele e Giappone). Tutti i parteci- nitaria familiare. perti dagli studi precedenti. panti hanno assunto l’impegno di Per valutare se l’uso di telefoni La valutazione dell’ipotesi che uniformarsi a un protocollo co- cellulari sia un fattore di rischio per l’esposizione alle RF utilizzate dai mune, di rilevare le informazioni in le neoplasie della testa e del collo
nell’adulto, si confronterà la fre- a volontari, opportunamente sele- Il consenso informato quenza di utilizzatori di telefoni cel- zionati, alcuni telefoni che sono e la sicurezza lulari e l’intensità d’uso riferita tra stati modificati in modo tale da del trattamento dei dati soggetti malati e soggetti sani, te- registrare istante per istante la nendo conto di altre esposizioni o potenza emessa durante la conver- Il protocollo comune dello stu- caratteristiche individuali che pos- sazione, al fine di costruire dei pro- dio internazionale è stato approva- sano spiegare, anche in parte, l’e- fili d’uso per le diverse categorie di to dal comitato etico della IARC. ventuale associazione osservata. utenti (Figura 2). Per il trattamento dei dati rela- Per valutare in modo appropria- tivi allo studio italiano è stata data to l’ipotesi di un eventuale effetto La struttura operativa comunicazione all’autorità garante cancerogeno delle RF generate dai per la realizzazione del per la tutela dei dati personali a cellulari, occorre essere in grado di norma della Legge 675/96. Progetto INTERPHONE produrre una stima ragionevolmen- Verranno inclusi nello studio i in Italia te accurata dell’esposizione indivi- soggetti che avranno acconsentito duale dei soggetti in studio. Tutta- Lo studio caso-controllo italia- a partecipare dopo essere stati via, poiché non è possibile misura- no verrà realizzato, tra i residenti chiaramente informati sugli obiet- re direttamente l’esposizione com- a Roma, da un’équipe di tecnici tivi della ricerca, sul tipo di contri- plessiva alle RF che una persona ha afferenti a diversi enti di ricerca e buto che viene loro richiesto (la ricevuto durante l’intero periodo in istituti di ricovero e cura. partecipazione a un’intervista di cui ha utilizzato un telefono cellu- L’Istituto Superiore di Sanità ha 30-45 minuti) e sulle domande lare, si cercherà di stimare tale espo- aderito al progetto di studio inter- poste nel questionario. sizione in modo indiretto. nazionale proposto dalla IARC e ne ha valutato la fattibilità La stima dell’esposizione nel contesto italiano alle RF da cellulare mediante uno studio pilota condotto in col- Mediante il questionario CAPI laborazione con l’Isti- verranno raccolte informazioni tuto Regina Elena e dettagliate sui modelli di cellulari l’Agenzia di Sanità utilizzati e, per ciascun cellulare, Pubblica della Regio- sul periodo di uso, numero e dura- ne Lazio. ta delle chiamate ricevute ed effet- La rete ospedaliera tuate, e altre caratteristiche che predisposta per la se- possono influenzare l’intensità di e- gnalazione dei casi è sposizione. Sono previsti studi col- costituita da 21 divi- laterali di validazione per analizzare sioni di neurochirur- l’accuratezza delle risposte conte- gia, neurologia e otori- nute nel questionario. nolaringoiatria dei Ai fini di una valutazione quan- principali ospedali ro- titativa dell’esposizione, verranno mani (cfr. elenco a pag. realizzati studi dosimetrici, sia teo- rici basati su modelli numerici di 8-9). L’arruolamento simulazione, sia sperimentali su di casi e controlli si fantocci antropomorfi, mirati a protrarrà per due anni, valutare l’effettivo assorbimento di a partire dal 1° feb- energia nei siti anatomici di interes- braio del 2001 e si Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 se (Figura 1), per i diversi tipi di stima che possa fornire telefoni e per diverse modalità d’uso allo studio internazio- (posizione e impugnatura). Attra- nale circa 500 casi verso apposite campagne di misura (350 tumori cerebrali, verrà inoltre stimata l’effettiva emis- 50 neurinomi, 20 tu- sione delle RF dei telefoni in varie mori maligni della Figura 1 - Modello di testa umana situazioni, quali l’uso da fermo o in parotide e 100 tumori (Visible human, sezione 38). Per gentile concessione di Marta Cavagnaro, Stefano Pisa e movimento, oppure in aree urbane benigni della parotide) Manuele Piuzzi, Dipartimento di Ingegneria Elettronica, o rurali. Infine, verranno dati in uso e 600 controlli. Università La Sapienza di Roma
" ! %&' ( # $ $ # ! " $ # ! " ! ! SAR (Specific Absortion Rate) Watt/Kg Figura 2 - A sinistra, il diagramma della distribuzione temporale della potenza irradiata da un telefono cellulare durante una conversazione. A destra, la distribuzione spaziale (x 0,1 mm) dell’energia assorbita da un cubo di mate- riale cervello-equivalente alla massima potenza di emissione di un cellulare che trasmette a 1800 MHz I dati raccolti verranno utilizza- ti di rischio associati all’esposizio- competenza e impegno dello staff, ti esclusivamente nell’ambito di ne potrebbero avere un elevato chiarezza delle funzioni dei vari questo studio. La gestione delle in- impatto sanitario sulla popo- operatori, standardizzazione delle formazioni prevede il massimo lazione. Il Progetto procedure, disponibilità di adegua- rispetto della riservatezza e INTERPHONE, che si con- te risorse economiche, collabora- della protezione cluderà nel 2003, zione dei gestori delle basi di dati dei dati. Inoltre, consentirà di funzionali all’indagine e, soprattut- alla IARC verran- In Italia la fattibilità valutare il rischio to, la partecipazione dei soggetti no trasmessi per del Progetto di tumori nel di- eligibili per lo studio. l’analisi combina- INTERPHONE stretto cervico- ta solo dati anoni- è stata valutata encefalico in re- Ringraziamenti mi e la presenta- da uno studio pilota lazione all’uso del La realizzazione del contributo zione dei risultati telefono cellulare, italiano al Progetto INTERPHONE non sarebbe possibile senza il prezioso e in forma aggregata studiandone le competente contributo professionale non permetterà mai di risali- eventuali variazioni in fun- degli intervistatori. A Rossella Rossi e re ai singoli individui che zione della sede anatomica, del Massimo Lucibello vanno i più sentiti hanno contribuito allo studio. tipo istologico, della durata e del- ringraziamenti degli Autori di questo l’intensità d’uso e, possibilmente, articolo. anche in relazione all’intensità CONCLUSIONI Partecipanti alla rete dell’esposizione a RF nelle sedi ospedaliera Sulla base delle evidenze scien- anatomiche più vicine alla sor- per il Progetto INTERPHONE tifiche attualmente disponibili, gente d’emissione. Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 E. Occhipinti, (Neurochirurgia, Isti- sembra poco probabile che l’uso Il gruppo collaborativo italiano tuto Regina Elena); L. Palma (ORL, del telefono cellulare comporti un si propone di dare un contributo Istituto Regina Elena); B. Fraioli, F.S. sensibile aumento del rischio di di qualità a una ricerca scientifica Pastore (Neurochirurgia, Università tumori cerebrali. D’altra parte, a rigorosa. Tor Vergata - S. Eugenio); G. Gazzeri, causa del numero di utilizzatori Naturalmente, la qualità del A. Comberiati (Neurochirurgia, San Filippo Neri); G. Maira, A. Mangiola, attuali e della prevedibile ulterio- contributo che ogni singolo centro M. Scerrati, M. Iacoangeli, R. Roselli, re espansione della telefonia di ricerca nazionale sarà in grado di A. Pompucci (Neurochirurgia e mobile, anche modesti incremen- offrire dipende da molti fattori: Neurotraumatologia, UCSC - Policli-
nico Gemelli); S. Vangelista, S. Santilli (Neurochirurgia, CTO); F. Chiappetta, A. Brunori, M. Kropp (Neuro- chirurgia, San Camillo); S. Esposito, L. Bove (Neurochirurgia e Neurologia, San Giovanni); U. Agrillo, L. Mastro- nardi (Neurochirurgia, Sandro Pertini); G. Cantore, R. Delfini, G. Ricci (Dipartamento Scienze Neurologiche, Università La Sapienza); M. Maron- celli, C.M. Pianura (ORL, San Camillo); M.G. Vigili (ORL, San Carlo di Nancy) M. De Vincentiis, R. Filipo, A. Gallo, P. Soldo, G. Magliulo, V. Manciocco, A. Mattioni (ORL I e II, Università La Sapienza); M. Maurizi (ORL, UCSC - Policlinico Gemelli); A. Di Girolamo, F. Ottaviani (ORL, Università Tor Vergata - Columbus); G. Nostro (ORL, San Giovanni); E. de Campora, L. de Campora (ORL, San Giovanni Calibita). bile Phones (IEGMP). Mobile pho- 12. Elwood JM. Environ Health Per- Riferimenti bibliografici nes and health. Chilton, Didcot: Na- spect 1999; 107 (Suppl. 1): 155-68. 1. Mayer M, Blakemore C, Koivisto M. tional Radiological Protection Board; 13. Moulder JE, Erdreich LS, Malyapa BMJ 2000; 320: 1288-9. 2000 (www.iegmp.org.uk). RS, et al. Radiat Res 1999; 151: 513- 2. World Health Organization (WHO). 6. Ministère de l’Emploi et de la Soli- 31. I telefoni mobili e le loro stazioni ra- darité (MES). Paris: MES - Se- 14. Rothman KJ. Lancet 2000; 356: dio base. Fact sheet n. 193, giugno crétariat d’Etat à la Santé et aux Han- 1837-40. 2000 - www. who.int/peh-emf/pu- dicapés - Direction générale de la 15. Moulder JE. Antenne per telefonia blications.htm#WHO/Fact/Sheet santé. 18 Janvier 2001. http:// mobile e salute (traduzione italiana 3. Istituto Nazionale di Statistica www.sante.gouv.fr/ htm/ dossiers/tele- dell’inglese: http://space.tinit/club- (ISTAT). Famiglie, abitazioni e sicu- phon_mobil/ 31_010129.htm net/albpales/Telefonia_mobile/toc- rezza dei cittadini. Roma: ISTAT, 7. International Commission on Non- it.htm). Versione 2.7.1 del 20 di- 2000. Ionizing Radiation Protection (IC- cembre 2000. In: JE Moulder. Elec- 4. Royal Society of Canada Expert Pa- NIRP). Health Phys 1996; 70 (4): tromagnetic Fields and human nel Report (RSCEPR). A review of 587-93. health FAQs. Medical College of the potential health risks of radiofre- 8. Valberg PA. Cancer Causes Control Wisconsin website: www.mcw. quency fields from wireless telecom- 1997; 8: 323-32. edu/gcrc/cop/cell-phone-healt- munication devices. An expert panel 9. McKinlay A. Radiol Protect Bull FAQ/toc.htlm. report prepared at request of the Ro- 1997; 187: 9-16. 16. Vecchia P. Notiziario Istit Super Sa- yal Society of Canada for Health Ca- 10. Juutilainen J, de Seze R. Scand J Work nità 1995; 8 (12): 1-5. nada. Ottawa: Royal Society of Ca- Environ Health 1998; 24: 245-54. 17. Foster KR, Vecchia P, Moulder JE. nada, RSC.EPR 99-1, 1999. 11. Repacholi MH. Bioelectromagnetics AEI 2000; 87: 36-41. 5. Independent Expert Group on Mo- 1998; 19: 1-19. 18. Cardis E, Kilkenny M. Rad Prot Dos 1999; 83: 179-83. In brief 19. Rothman KJ, Loughlin JE, Funch DP, et al. Epidemiology 1996; 7: Tumours of the brain and salivary glands in relation to cellular 303-5. telephone use: an international epidemiologic study 20. Dreyer NA, Loughlin JE, Rothman Italy is participating in an international case-control study of KJ. JAMA 1999; 282: 1814-6. tumours of the brain and salivary glands coordinated by the 21. Violanti JM. Public Health 1997; International Agency for Research on Cancer (IARC), the INTERPHO- 111: 423-8. Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 NE project. Objectives of this study are to assess whether the use of 22. Hardell L, Näsman Å, Påhlson A, et mobile telephones increases the risk of cancer and to assess whether al. Int J Oncol 1999; 15: 113-6. radio frequency (RF) radiation emitted by mobile telephones is carci- 23. Muscat JE, Malkin MG, Thompson nogenic. The population based case-control study includes incident S, et al. JAMA 2000; 284: 3001-7. cases of glioma, meningioma, acoustic neurinoma and parotid gland 24. Inskip PD, Tarne RE, Hatch EE, et tumours (aged 30-59 years and resident in the main metropolitan al. N Engl J Med 2001; 344: 79-86. areas of 13 countries) along with sex - and age-matched controls. 25. Johansen C, Boice JD, McLaughlin The study design of the international project and of the Italian con- JK et al. J Natl Cancer Inst 2001; 93 tribution is described after a brief overview of the epidemiologic evi- (3): 203-7. dence already available. 26. Nelson NJ. J Natl Cancer Inst 2001; 93 (3): 170-2.
Il convegno del mese Symposium on Pneumococcal disease in children l 22 gennaio si è tenuto in ISS nella prima infanzia è elevata trial clinico randomizzato e in un simposio sulle malattie (circa 70 casi per 100 000) e que- doppio cieco è stato condotto su infantili causate da Strepto- sto ha motivato l'impegno nella un ampio gruppo di bambini coccus pneumoniae. realizzazione di un vaccino in cui 7 (37,868) in California tra il 1995 Questo batterio, indicato an- polisaccaridi capsulari sono stati e il 1999. Il vaccino coniugato si è che come pneumococco, ha una "coniugati" con una proteina che dimostrato efficace nel prevenire il diffusione ubiquitaria, colonizza il funge da "carrier". Il composto 94% delle infezioni invasive causa- nasofaringe e circola nella popola- può quindi essere utilizzato per te dai 7 sierotipi inclusi. zione attraverso soggetti asintoma- indurre una buona risposta immu- Nello stesso studio l'efficacia tici. Lo pneumococco è responsa- nitaria nei bambini nei primi due preventiva nei confronti delle pol- bile di malattie invasive quali anni di vita. Data l'ampia espe- moniti è stata decisamente inferio- re (33%), e ancora minore quella nei confronti delle otiti medie (8,2%). Il dato di ridotta efficacia nei confronti delle otiti medie acute è stato corroborato anche da un trial condotto in Finlandia che ha fornito stime di efficacia al 30%. In Europa la frequenza di ma- lattie invasive da Streptococcus pneumoniae sembra essere inferio- re (8-25/100 000) a quella osser- vata negli USA, anche se il minor ricorso all'accertamento eziologico come l'emocoltura in corso di pol- monite, oppure il più frequente uso di antibiotici prima dell'am- missione in ospedale in corso di infezioni invasive possono in parte giustificare le differenze osservate. In Italia, l'unica fonte di informa- meningite, sepsi che colpiscono rienza conseguita negli USA, zione sulle infezioni invasive da S. prevalentemente i bambini e gli molti dei relatori del simposio pneumoniae, attualmente disponi- anziani. Inoltre lo pneumococco è hanno riportato e commentato i bile, è rappresentata dalla sorve- ritenuto responsabile di una eleva- dati statunitensi relativi alla fre- glianza su base volontaria delle ta quota di polmoniti e di otiti quenza e il quadro clinico delle meningiti batteriche. Ulteriori medie acute. Con il termine pneu- infezioni invasive nei bambini e i dati sono disponibili su questo mococco vengono raggruppati 90 risultati della sperimentazione cli- stesso Notiziario nel contributo diversi sierotipi identificati dalla nica controllata del vaccino som- sulle “Meningiti batteriche in composizione della capsula poli- ministrato nella prima infanzia. Il Italia” dell’inserto BEN (p. ii-iv). saccaridica. Tale ampia varietà e il fatto che i polisaccaridi siano scar- In brief samente immunogeni nella prima Symposium on pneumococcal disease in children infanzia sono stati i principali On January 22, a meeting was held at the ISS on Pneumococcal ostacoli alla messa a punto di un Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 infections, which cause invasive diseases primarily in the very young and vaccino per i bambini, mentre esi- the elderly. Highlights included the presentation of a recent study ste da qualche anno un vaccino performed in the United States on the efficacy of a conjugated vaccine. per gli adulti che copre 23 sieroti- The vaccine was shown to have a 94% protective efficacy against invasive pi. Negli USA l'incidenza di disease in children caused by the 7 serotypes included in the vaccine, malattie invasive da pneumococco although efficacy was lower for pneumonia and otitis media caused by these same organisms. At the meeting the considerable difference in rates of invasive disease between the United States and Europe (70/100 000 Stefania Salmaso versus 8-25/100 000, respectively) were also discussed. These findings Laboratorio di Epidemiologia underline the importance of understanding local epidemiology in decision- e Biostatistica making processes concerning vaccine introduction.
Studi dal territorio tasso più alto è stato riscontrato Figura 1 contiene la distribuzione nelle classi di età 18-29 anni e degli incidenti per tipologia e per MORTALITÀ LEGATA negli ultrasessantacinquenni (38 gruppo d’età. AL TRAFFICO NELLE per 100 000) e nella classe 14-17 Gli interventi di prevenzione anni (25 per 100 000); il valore più prioritari per le ASL coinvolte com- PROVINCE DEL LITORALE basso nella classe 0-13 anni (3 per prendono programmi educativi EMILIANO-ROMAGNOLO 100 000). Complessivamente, il rivolti agli adolescenti e ai giovani (1994-98) 27% delle morti correlate agli inci- adulti sull’uso del casco e delle cin- Il Piano Sanitario Nazionale denti è occorso a non residenti ture di sicurezza, oltre ai rischi asso- 1998-2000 ha posto, tra i propri con ampie variazioni: dall’11% di ciati alla guida sotto gli effetti di obiettivi, la riduzione del 20% dei Forlì al 55% di Rimini, provincia alcol e droghe. Per gli anziani biso- decessi causati da incidenti da traf- col massimo afflusso turistico. Il gnerebbe prendere in considerazio- fico. In Emilia-Romagna, il Piano Sa- 42% delle morti si è verificato ne interventi di riqualificazione nitario Regionale ha assegnato la negli ospedali con un range tra il urbana per rendere disponibili piste massima priorità alla prevenzione 33% di Ferrara e il 52% di Rimini. ciclabili e percorsi protetti. degli incidenti da traffico, in quan- I dati relativi al tipo di inciden- to i tassi di mortalità correlata al te erano disponibili nel 74% dei Il Commento traffico presentano valori più eleva- 1 581 deceduti residenti. I morti Franco Taggi e Marco Giustini ti della media nazionale. per incidenti automobillistici risul- Laboratorio di Epidemiologia Le informazioni sul numero e tano pari a 9,3 per 100 000 resi- e Biostatistica sulle caratteristiche dei decessi cor- denti, mentre i morti per incidenti di moto corrispondono a 4,3 per Gli incidenti stradali sono ancora relati al traffico nelle province del 100 000 residenti. I dati relativi a oggi uno dei problemi più rilevanti in litorale emiliano-romagnolo (Forlì- incidenti in bicicletta o a pedoni termini sia socio-sanitari sia econo- Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara) corrispondono rispettivamente a mici, rappresentando, con un milio- nel periodo 1994-98 sono state 2,9 e 2,3 per 100 000 residenti. La ne di vittime l’anno nel mondo, la ottenute dal registro delle cause di morte delle ASL e dalla sorveglian- za sugli incidenti stradali (ISTAT- 25,0 ACI). Nel primo caso, il decesso è stato attribuito al traffico quando il 20,0 tasso per 100,000 codice ICD-9 della causa di morte corrispondeva a E810-819, E826 e E829; nella sorveglianza ISTAT-ACI 15,0 Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 sono considerati attribuibili al traffi- co i decessi che si verificano entro 7 10,0 giorni dall’incidente. Il numero di incidenti riportati nell’area di studio è aumentato 5,0 dal 5,6 per 1 000 residenti nel 1994 al 6,2 per 1 000 nel 1998. Il 0,0 numero medio di persone che < 14 14-17 18-29 30-44 45-64 GE 65 hanno riportato lesioni, in ciascun incidente, è stato, senza modifi- Età (anni) che nel corso degli anni, pari a auto moto cicli pedoni 1,4. Tuttavia, il numero di morti per 1 000 incidenti è diminuito da Figura 1 - Mortalità associata al traffico. Tassi per 100 000 abitanti specifici per età 39 a 34 nel periodo 1994-98. e circostanze dell’incidente, nelle Provincie del litorale emiliano-romagnolo (1994-98) Complessivamente il tasso di Nicoletta Bertozzi, Barbara Bondi, Francesca Righi, Patrizia Vitali mortalità è stato tre volte maggio- (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Cesena), Pierluigi Cesari (Dipartimento di re tra i maschi rispetto alle femmi- Sanità Pubblica, AUSL Rimini), Aldo De Togni (Dipartimento di Sanità Pubblica, ne: 37 per 100 000 versus 12 per AUSL Ferrara), Aligi Gardini, Oscar Mingozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica, 100 000. Il tasso è risultato più AUSL Forlì), Giuliano Silvi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Ravenna) alto nei maschi rispetto alle fem- Hanno collaborato: Morena Cantarelli, Marinella Franceschini, Gianalberta mine in tutte le classi di età. Il Savelli, Carlo Turatti
prima causa di morte nella classe le emiliano-romagnolo rispetto al ciclisti e gli incidenti stradali: d’età 15-44 anni nei paesi industria- resto d’Italia. La maggior parte considerazioni statistico-epide- lizzati (1). Non a caso il Piano della differenza è spiegata dagli miologiche sulla mortalità osser- Sanitario Nazionale 1998-2000 e la incidenti che coinvolgono i giova- vata in Italia nel periodo 1969- Comunità Europea pongono come ni tra i 14 e i 29 anni che sono in 1994. In: Atti della 55° Confe- obiettivo prioritario la riduzione della autovettura, sia come guidatori sia renza del Traffico e della Circo- mortalità per incidente stradale (2). come passeggeri (3,8 versus 8,9 lazione; Riva del Garda, 27-30 L’impatto socio-sanitario degli tra 14 e 17 anni, 13,4 versus 20,7 ottobre 1999. p. 249-55. incidenti stradali, nelle province tra 18 e 29 anni) . considerate, è elevato. Sebbene gli In termini relativi, l’eccesso di andamenti dei tassi di mortalità per mortalità è molto elevato anche fasce d’età siano sostanzialmente tra i ciclisti: i tassi di mortalità in Sorveglianze nazionali paralleli a quelli del resto d’Italia e il questo studio sono più di quattro rapporto di mortalità tra maschi e volte superiori rispetto alla media MENINGITI BATTERICHE femmine sia analogo a quello nazionale, e ciò può essere conse- IN ITALIA nazionale, i tassi di mortalità nel guenza della lunga tradizione territorio considerato sono più ele- d’uso di questo mezzo nel predet- In Italia, dal 1994 le ASL e le Di- vati rispetto al valore relativo to territorio (4). Anche la mortalità rezioni Ospedaliere segnalano i ca- all’Italia (24,0 per 100 000 versus da incidenti che hanno coinvolto i si ricoverati affetti da sospetta me- 13,5 per 100 000) (3). pedoni è una volta e mezzo rispet- ningite batterica (1). Scopo di que- Lo studio riportato dai Di- to alla media nazionale. sta sorveglianza speciale è una più partimenti di Prevenzione delle I tassi di mortalità per incidenti puntuale definizione delle caratteri- ASL del litorale emiliano-roma- che hanno coinvolto coloro che stiche epidemiologiche delle me- gnolo è stato condotto utilizzando andavano in moto sono molto simi- ningiti batteriche in Italia, la verifica due fonti di dati, il cui contenuto li a quelli nazionali, nonostante l’a- dell'efficacia e dell’efficienza delle informativo non sempre coincide. rea in questione sia caratterizzata misure di chemioprofilassi, ove indi- L’analisi della mortalità è stata ese- da elevati rischi legati a una viabilità cate, nonché la possibilità di carat- guita su dati provenienti dai regi- che favorisce andature sostenute e terizzazione dei ceppi batterici dei stri di mortalità delle ASL, mentre a un’alta concentrazione di autovei- microrganismi circolanti mediante altri dati, di ordine più generale coli. Pur non essendo disponibili raccolta presso l’Istituto Superiore sugli incidenti stradali, sono stati dati sull’uso del casco nel periodo di Sanità (ISS). desunti dalle indagini ISTAT-ACI. 1994-98, va sottolineato che i dati I casi di meningite batterica L’unità statistica è differente nei ottenuti dal sistema di sorveglianza due casi: nel primo caso essa è segnalati ogni anno sono andati dell’uso dei dispositivi di sicurezza progressivamente aumentando dai rappresentata dall’individuo, men- ULISSE nel 2001 hanno quantificato tre le statistiche ISTAT-ACI si riferi- 620 casi del 1994 ai 1 029 del l’uso del casco, in questa area, a scono all’incidente. Queste due 1999, riflettendo il miglioramento ridosso del 100%. fonti di dati sono di fatto comple- della completezza di informazione. Considerando l’efficacia delle mentari, in quanto nelle statistiche misure di prevenzione disponibili e Il patogeno più frequentemente ISTAT-ACI sono presenti tutte le la loro realizzabilità, nel territorio in identificato tra i casi di meningite informazioni riguardanti la dinami- esame, l’intervento prioritario con- segnalati tra il 1994 e il 1999 è ca dell’incidente (numero di inci- siste nel controllare e conseguente- stato Streptococcus pneumoniae denti, tipo di veicolo coinvolto, cir- mente contrastare il mancato uso (32% dei casi), seguito da Neisseria Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 costanze dell’incidente, ecc.), delle cinture di sicurezza, attual- meningitidis (29%) e da Haemo- mentre dalle statistiche sanitarie, mente attorno al 30-40%. In philus influenzae tipo b (18%). C'è che contano tutti i morti entro secondo luogo sarebbe opportuno una consistente proporzione di casi l’anno, è possibile ricavare un dato intensificare i controlli sia dell’alco- (circa il 20%) segnalati come di pro- più completo sul numero dei lemia nei conducenti che del rispet- babile eziologia batterica per i quali morti. Ricordiamo, infatti, che le to dei limiti di velocità. l'agente eziologico non è stato statistiche ISTAT-ACI si riferiscono identificato. Tale proporzione rien- ai soli incidenti stradali verbalizzati tra nei valori attesi, anche perché dalle forze dell’ordine e che, fino a Riferimenti bibliografici molti pazienti arrivano al ricovero tempi recenti, facevano riferimen- to alla mortalità entro 7 giorni dal- 1 OMS. Annuaire de statistiques ospedaliero dopo l'inizio di un trat- l’incidente. Questa definizione di sanitaires mondiales (http//: tamento antibiotico che riduce le caso comporta una sottostima www.who.int/violence_injury_ probabilità di isolamento del pato- della “vera” mortalità dell’ordine prevention). geno in coltura. del 20-25%. 2 Commissione Europea. “Pro- Nella Figura 1 è riportato il nu- muovere la sicurezza stradale mero di segnalazioni per i tre più Esprimendo la mortalità in ter- nell’Unione Europea: program- mini di tassi, l’analisi delle diffe- frequenti agenti eziologici e per i ma 1997-2001. Com. (97) 131 renze tra i tassi di mortalità per età def. casi con eziologia non identificata. e tipo di utenza consente almeno 3 ISTAT. Statistiche Sanitarie, È osservabile un aumento delle in parte di spiegare l’eccesso pubblicazione annuale. 1997. segnalazioni da pneumococco e osservato nelle province del litora- 4 Giustini M, Fondi G, Taggi F. I da meningococco, per quest'ulti-
Il 70% dei casi, per i quali il $ ceppo batterico è giunto all'ISS, è dovuto a batteri di sierogruppo B, e solo il 19% al sierogruppo C. $ L’incidenza annua di meningite da pneumococco è stata pari a 5,1 n. casi per milione di abitanti. I sierogrup- $ pi più frequentemente identificati sono stati il 14 e il 23. Circa il 96% $ dei sierogruppi identificati è inclu- so nei vaccini polisaccaridici (2). "" ""$ "" ""# ""! """ L’incidenza annuale di menin- gite da H influenzae è stata pari a Anno Anni 1,3 per milione di abitanti. Nel . / % 1999, su 78 casi, il tipo b è stato identificato nel 98% dei casi. L’incidenza in Italia è più elevata di Figura 1 - Segnalazioni di meningiti batteriche per meningococco (M), pneumococco (P), Haemophilus influenzae (Hi) e non identificati (NI) in quella osservata in altri Paesi euro- Italia, 1994-99 pei (3). Tale maggiore incidenza è attribuita al minore uso del vacci- mo soprattutto nel 1999, mentre è attribuibile all'aumentato uso di no in Italia, che solo recentemente c'è una flessione dei casi attribuiti vaccini combinati che includono è somministrato di frequente. ad H influenzae. Il calo di frequen- anche la componente Hib. La distribuzione dei tre principa- za di quest'ultimo patogeno è Complessivamente, nel 1999 li tipi di meningite è notevolmente stato confermato anche dai risulta- l'incidenza delle meningiti da diversa a seconda dei gruppi d’età. ti della sorveglianza specifica per meningococco è stata pari a 4,7 La grande maggioranza dei casi di l'Hi attivata nel 1997 in otto regio- casi per milione di abitanti, tra i meningite da H influenzae è stata ni italiane. Parte della diminuzione valori più bassi riportati in Europa. segnalata tra i bambini di 0-4 anni di età (85%); la meningite da me- Tabella 1 - Meningiti batteriche (tassi per milione di abitanti) in Italia nel 1999 ningococco è stata segnalata più comunemente tra i bambini di 0-4 Regione Meningococco Pneumococco Emofilo anni (31%) e tra gli adolescenti di Tutte 0-4 Tutte 0-4 Tutte 0-4 15-19 anni (15%). Invece, per la le età anni le età anni le età anni meningite da pneumococco gli ultrasessantacinquenni hanno rap- Piemonte 3,0 98,1 4,4 9,8 2,3 44,1 presentato il 29% dei casi. Valle D’Aosta 0,0 0,0 0,0 0,0 8,3 159,6 Esistono notevoli variazioni Lombardia 6,7 438,9 7,6 23,0 1,2 10,5 P.A. Bolzano 49,7 247,4 10,8 92,8 4,3 927,8 geografiche nella frequenza dei P.A. Trento 12,7 34,5 16,9 34,5 2,1 0,0 tre principali tipi di meningiti, con Veneto 5,5 575,5 7,3 16,4 0,9 12,3 un caratteristico gradiente Nord- Friuli-Venezia Giulia 4,1 0,0 11,8 18,9 1,7 37,8 Sud (Tabella 1). La scarsa numero- Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 Liguria 4,3 150,6 3,1 0,0 1,8 30,1 sità rende i tassi molto instabili, Emilia-Romagna 6,5 327,9 9,5 27,3 0,8 16,0 soprattutto in regioni con minore Totale Nord 6,4 40,1 7,4 20,0 1,4 20,8 popolazione. Rimane da com- prendere il motivo del ridotto Toscana 4,2 62,6 6,8 6,3 1,4 6,3 numero di casi segnalati per spe- Umbria 2,4 257,5 1,2 0,0 0,0 0,0 cifici agenti in zone più popolate Marche 4,1 138,0 3,4 27,6 0,0 0,0 Lazio 5,1 103,9 6,6 24,2 1,5 20,8 come la Puglia e la Calabria e gli Abruzzo 4,7 148,4 4,7 0,0 2,3 14,8 elevati tassi riportati nella Province Molise 6,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Autonome di Bolzano e di Trento. Totale Centro 4,5 10,7 5,8 17,8 1,1 12,4 L’analisi delle segnalazioni di meningiti batteriche e delle loro Campania 2,6 167,8 2,6 0,0 1,6 21,6 differenze geografiche deve esse- Puglia 2,4 0,0 1,0 0,0 1,7 19,3 re fatta con cautela, dato che non Basilicata 4,9 573,3 1,6 0,0 0,0 0,0 è possibile valutare le variazioni Calabria 2,4 0,0 2,0 0,0 0,0 0,0 del grado di copertura del sistema Sicilia 3,1 178,8 2,0 6,0 1,2 17,9 di sorveglianza. Tuttavia questo Sardegna 0,6 119,1 1,8 0,0 1,8 35,7 Totale Sud 2,7 12,6 2,0 1,4 1,3 17,9 rappresenta l'unica fonte informa- tiva continuativa nel tempo. Totale 4,7 23,4 5,1 11,8 1,3 18,1 L'insorgenza di un caso di meningite nella comuni-
tà è sempre fonte di notevole anti-epatite B e l’insorgenza o L’esposizione più comune al allarme sia per l'effettiva gravità recidive di sclerosi multipla. mercurio, di cui è nota la neurotos- clinica del paziente, sia perché Il primo studio (1) è stato con- sicità a dosaggi elevati, avviene spesso associato al rischio di epi- dotto su due coorti di infermiere attraverso il cibo. Il livello accettabi- demie. Nella realtà i focolai epide- seguite dal 1976 e dal 1989. Per le di assunzione dipende sia dal mici da noi osservati sono pochissi- ogni soggetto con sclerosi multipla peso che dall’età dell’individuo e si mi e ad esempio, per quello che sono stati selezionati come con- stima che nel primo anno di vita riguarda il meningococco, meno trolli 5 donne sane e una con equivalga a 200-230 +g. del 2% dei casi risultano associabi- tumore al seno. Nello studio sono Al contrario, non esistono evi- li tra loro. Tuttavia, i timori della state incluse 192 infermiere con denze di tossicità da tiomersale pre- popolazione e la pressione dell'o- sclerosi multipla e 645 controlli (tra sente nei vaccini. Adottando un pinione pubblica spesso portano donne sane e portatrici di tumore); principio di massima prudenza, tut- l'operatore sanitario a interventi l’odds ratio (OR) di sclerosi multi- tavia, varie istituzioni sanitarie inter- ingiustificati, quali la chiusura delle pla associato alla vaccinazione nazionali e nazionali hanno racco- scuole, la ricerca dei portatori o anti-epatite B è risultato di 0,9 (IC mandato la produzione di vaccini l’antibiotico-profilassi estesa anche 95% 0,5-1,6) senza riferimento che ne siano privi e in Italia sono già a chi non è stato in contatto con il temporale e 0,7 (IC 95% 0,3-1,8) disponibili prodotti combinati che paziente contagioso. entro due anni dall’insorgenza non contengono questo compo- della malattia. nente. Pur in assenza di evidenze di Riferimenti bibliografici Per la realizzazione dell’altro danni, allo scopo di fissare un ter- 1. Circolare del Ministero della studio (2) è stato utilizzato il data- mine ultimo di utilizzo, il Ministro Sanità, 29 dicembre 1993. base EDMUS (European Database della Sanità ha decretato l’elimina- 2. Pantosti A, D’Ambrosio F, Tarasi A, for Multiple Sclerosis) con informa- zione del tiomersale dai vaccini et al. CID 2000; 31(6): 1373-9. 3. Ramsay M. An evaluation of zioni relative agli anni 1993-97. Lo entro il 2007. Haemophilus influenzae type b studio è stato condotto su 643 sog- In accordo con quanto ribadito (Hib) vaccination and description getti eleggibili; l’OR di recidive di dalla stessa Organizzazione Mon- of risk factors for Hib vaccine failu- sclerosi multipla associato alla vacci- diale della Sanità e, come espresso re in Europe, 1996-98. Final nazione anti-epatite B è risultato dall’Istituto Superiore di Sanità, deve Report. PHLS, CDSC, Colindale, essere di 0,67 (IC 95% 0,20-2,17). essere comunque sottolineato che London. I risultati negativi di questi due l’esclusione dei prodotti contenenti recenti studi forniscono un impor- tiomersale dai programmi vaccinali Stefania Salmaso a nome del gruppo tante contributo riguardo l’assen- esporrebbe a un rischio decisamente ISS di Sorveglianza delle Meningiti za di una relazione causale tra la maggiore di quello ipotetico rappre- Batteriche che include Paola Ma- vaccinazione anti-epatite B e la sentato dalla loro somministrazione. strantonio, Paola Stefanelli, Tony comparsa o la riacutizzazione della In Italia, ad esempio, il vaccino con- Sofia e Maria Grazia Caporali sclerosi multipla. Non appare, per- tro l’epatite B, che contiene tiomer- tanto, giustificato modificare la sale a un dosaggio equivalente a 16 strategia vaccinale per il controllo +g di etilmercurio (dose pediatrica), dell’infezione. viene somministrato per prevenire Brevi note un’infezione responsabile di un terzo Riferimenti bibliografici dei 6 000 decessi per cancro del SCLEROSI MULTIPLA 1. Ascherio A, Zhang SM, Hernan Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 2 - Febbraio 2001 E VACCINO ANTI-EPATITE B fegato e dei 16 000 decessi per cir- MA et al. N Engl J Med 2001; 344: rosi epatica che si verificano ogni Le segnalazioni di casi o recidive 327-32. anno in Italia. In seguito al program- di sclerosi multipla insorti dopo la 2. Confavreux C, Suissa S, Saddier P et al. N Engl J Med 2001; 344: ma di vaccinazione avviato nel 1991, vaccinazione contro l’epatite B han- 319-26. l’incidenza dell’epatite B nel gruppo no destato nel mondo scientifico e di età a maggior rischio di infezione nell’opinione pubblica diverse preoc- Elvira Bianco e Alfonso Mele (15-24 anni) è diminuita di tre volte, cupazioni. Una sentenza della magi- Laboratorio di Epidemiologia prevenendo circa 600 casi ogni stratura francese, che imputava al e Biostatistica anno. vaccino anti-epatite B l’insorgenza della sclerosi multipla, ha indotto nel 1998 il Ministero della Sanità fran- Marta Ciofi degli Atti cese a sospendere la campagna vac- VACCINI E MERCURIO e Stefania Salmaso cinale che stava conducendo nelle Recentemente i mass media Laboratorio di Epidemiologia scuole contro tale infezione. hanno dato grande rilievo alla pre- e Biostatistica Due studi caso-controllo, con- sunta pericolosità dei vaccini con dotti all’interno di grandi coorti di tiomersale, un composto conte- soggetti seguite per alcuni anni, nente mercurio che ha proprietà Full English version is available non hanno evidenziato alcuna antibatteriche e viene utilizzato per at: www.iss.it/ben associazione tra la vaccinazione mantenere la sterilità. e-Mail: ben@iss.it
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