Ristorazione & Ospitalità - Amira

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Ristorazione & Ospitalità - Amira
Ristorazione
& Ospitalità
          Organo ufficiale dell’AMIRA					                      Anno 43 - Numero 6
          Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi          Giugno 2019

All’interno:

- L’acqua, un bene prezioso

- La storia di Luigi Gatti e Ugo Banfi,
  Direttore e Maître del Titanic

- Il piacere di andare al ristorante

- I Vini di Bordeaux

- I Vini della Lombardia
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Ristoranti    Pizzerie

    Hotel

                               Banqueting

     Catene                    Ristorazione
di Ristorazione       Bar       Collettiva

     DAL 1960 AL SERVIZIO
                  2
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Professionisti nel settore del Food Service con un’esperienza
di oltre 55 anni, siamo in grado di soddisfare tutte le esigenze
                   della Ristorazione moderna.

  FILIALI PREGIS S.p.A.

  TRANSIT POINT

                                 ̽ ITALIA
  operativi in
                                 ̽ FRANCIA
  3 stati
   operativi in
                                   ̽ ITALIA
                                 ̽ CROAZIA
                                   ̽ FRANCIA
   3 stati                         ̽ CROAZIA

  66                             ̽ RIVA DEL GARDA (TN)
                                   ̽ RIVA DEL GARDA (TN)
                                 ̽ SAN
                                   ̽ SANBONIFACIO    (VR)
                                         BONIFACIO (VR)
                                                            ̽ CESENA (FC)
                                                               ̽ CESENA (FC)
                                                            ̽ CHIESINA
                                                               ̽ CHIESINAUZZANESE    (PT)
                                                                          UZZANESE (PT)
  nel
   nel Centro-Nord      Italia
       Centro-Nord Italia
                                 ̽ GALLIATE    (NO)
                                   ̽ GALLIATE (NO)          ̽ SAN VITO
                                                               ̽ SAN VITOAL
                                                                          AL TORRE   (UD)
                                                                             TORRE (UD)

DELLA RISTORAZIONE
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Sommario
   Ristorazione
   & Ospitalità                        L’EDITORIALE

                                         5 LeValerio
                                                barbatelle iniziano a fruttificare
                                                     Beltrami
                                       IN PRIMO PIANO

            Anno 43 n° 6                 7 L’acqua,    un bene prezioso ancora
                                            troppo poco conosciuto - Valerio Beltrami
            Giugno 2019                ATTUALITÀ

     Rivista di alimentazione,           9 IlLuigi
                                               piacere di andare al ristorante
                                                   Franchi
  gastronomia, enologia e turismo      ATTUALITÀ

        EDITORE AMIRA                  10 Napoli,    è boom di pubblico
                                            per la 15ª edizione di VitignoItalia
    Associazione Maîtres Italiani      LA STORIA
       Ristoranti e Alberghi
                                       12 Luigi    Gatti e Ugo Banfi, direttore e maître
                                            sul Titanic - Filippo Fratta
                                       ATTUALITÀ
  DIRETTORE RESPONSABILE
       Diodato Buonora
      dbuonora@libero.it
                                       15 Ad     Antonio Boemo, il premio
                                            “FIDAS-Isabella Sturvi”
                                       ATTUALITÀ

    DIRETTORE EDITORIALE
                                       16 L’AMIRA        presente alla 2ª edizione Milanese
                                            del Forum “Olio & Ristorazione”
                                       IN PRIMO PIANO

                                       17
        Valerio Beltrami                    Parlando di grassi
                                            Antonino Reginella
                                       VINI DAL MONDO
                                       20 Rodolfo
  GRAFICA E IMPAGINAZIONE                   Francia: Bordeaux, i vini più pregiati al mondo
        Veronica Gatta
                                                      Introzzi
                                       VINI ITALIANI
    CONTRIBUTI EDITORIALI
 Valerio Beltrami, Antonio Di Ciano,
                                       24 LaAllaLombardia
                                                  scoperta dei vini italiani regione per regione
                                                             - Michele Policelli
                                       IL MAESTRO
                                       28 IlClaudio
 Alessandro Dini, Giovanni Favuzzi,
    Luigi Franchi, Filippo Fratta,             Gran Maestro Emilio Quaglia si racconta...
 Rodolfo Introzzi, Francesco Mazzei,                  Recchia
 Michele Policelli, Claudio Recchia,   “COME COLUI CHE SERVE” (LC 22, 27)
         Antonino Reginella,
         don Beppe de Ruvo,            30 Riflessione     spirituale
                                            di don Beppe de Ruvo
         Gianfranco Tavanti.           ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE

         SITO UFFICIALE                31 LeGiovanni
                                                fave fresche: un legume tipico primaverile
                                                        Favuzzi
           www.amira.it                A TAVOLA CON IL MAÎTRE

   FILO DIRETTO CON AMIRA
                                       32 IlAlessandro
                                               Filetto alla tartara
                                                          Dini
                                       RUBRICA
         Tel. 02 49458768
           dalle 9 alle 12
       dal lunedì al venerdì
                                       34 Spigolature
                                            Antonio Di Ciano
                                       DALLE SEZIONI:
                                       			Cosenza Sila

                                       36 - 42
           info@amira.it               			Sanremo
        sedelegale@amira.it            			Piemonte Orientale
                                       			Sicilia Centrale
  REGISTRAZIONE TRIBUNALE              			Veneto Colli Euganei
    n. 16754 del 26 marzo 1977
                                       DAL MONDO DELLA SCUOLA
        ASSOCIATO USPI
4 | R & O | Giugno 2019
                                       43 L’GaraA.M.I.R.A. in giuria alla
                                                  Nazionale Istituti Alberghieri “MIUR”
Ristorazione & Ospitalità - Amira
L’editoriale

              Le barbatelle
                 iniziano
              a fruttificare

Q
         uando tre anni fa        di maître sommelier presso       cisamente: le poche ore di
         iniziai la mia av-       la sezione di Capitanata,        pratica, l’alternanza scuola
         ventura come neo-        aver tenuto il primo corso       lavoro, riprendere le ore di
presidente dell’A.M.I.R.A.        di aggiornamento eno-ga-         “terza area”. Non so cosa
usai due frasi: “Chi semi-        stronomico per il personale      potremo ottenere, ma la
na, un giorno raccoglierà”        di una importante società        cosa positiva è che oggi al
e l’altra “Siamo come le          alberghiera, abbiamo fatto       ministero sanno chi siamo e
barbatelle, ci vuole un po’       grossi passi presso il Mini-     ci vogliono ascoltare.
di tempo prima che si pos-        stero della Pubblica Istru-
sano raccogliere i primi          zione.                           Oltre al Ministero, nei gior-
grappoli d’uva”.                                                   ni 13/16 maggio, con il
                                  Se ricordate, circa un anno      vicepresidente     Demarco
Ecco oggi, come le barbatel-      fa, è stato firmato il proto-    e alcuni soci della sezio-
le piantate un po’ di tempo       collo di intesa tra il Miur      ne Amira di Padova siamo
fa, raccogliamo e vediamo i       e l’Amira ma sino a pochi        stati invitati, come giudici,
primi frutti e sono convin-       giorni fa non si era fat-        al secondo concorso Nazio-
to che, andando avanti così       to nulla e molti di noi si       nale riservato alle scuole
come l’uva darà del buon          chiedevano giustamente a         alberghiere di tutta Italia
vino, l’AMIRA avrà quello         cosa era servito. Bene, oggi     organizzato dal MIUR a
che si merita.                    posso dirvi che si vedono i      Castelfranco Veneto.
Dico questo perché negli          primi risultati. Difatti, po-    È vero, di strada ne abbia-
ultimi mesi, oltre ad aver        chi giorni fa, dopo un altro     mo ancora molta da fare
rafforzato con articoli e         incontro a Roma presenti         ma se continuiamo così
sponsor (e qua sono sicuro        il vicepresidente Mario Di       sono sicuro che l’AMIRA,
che con un piccolo sforzo         Cristina, i fiduciari Raggi      ma soprattutto i maître, si
potremmo averne molti di          e Fantini ed il sottoscritto,    riprenderanno quel ruolo
più) la nostra rivista on-li-     presso la segreteria del mi-     che negli ultimi venti anni
ne, oggi è spedita a più di       nistro Bussetti, il dottor Del   si è perso.
8000 persone (e pensare           Prete ci ha fissato un ap-
che all’inizio non era stata      puntamento per la secon-                   Valerio Beltrami
accettata da tutti), aver for-    da settimana di giugno per             Presidente Nazionale
mato i relatori e aver termi-     discutere dei problemi che                           Amira
nato il terzo livello del corso   abbiamo posto e più pre-

                                                                      Giugno 2019 | R & O | 5
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Ultim’ora
 “Save the date”. Il 64° Congresso Amira si terrà a Siracusa
 dal 10 al 14 novembre 2019 presso l’Hotel Villa Politi.
 Sul prossimo numero di Ristorazione & Ospitalità tutti i
 dettagli, costi e programma.
 Vi aspettiamo numerosi per godere delle bellezze naturali,
 paesaggistiche, archeologiche e gastronomiche dell’invitan-
 te e calda Sicilia!
                                                       Il Duomo di Siracusa

            L’ingresso di Villa Politi   La sala di Villa Politi

6 | R & O | Giugno 2019
Ristorazione & Ospitalità - Amira
In primo piano

  L’acqua, un bene prezioso
ancora troppo poco conosciuto
                                                                           di Valerio Beltrami

I
    clienti di un ristorante,
    sempre più informati,
    come possono sceglie-
re tra piatti, vini, birre e li-
quori, così dovrebbero fare
con le acque, che hanno ca-
ratteristiche diverse e per
questo diversi abbinamen-
ti.
La presenza dell’acqua sulla
terra è essenziale per il no-
stro sostentamento, è alla
base di tutte le forme di vita,
ogni giorno la usiamo e con-
sumiamo per bere, lavarci
e cucinare, nelle industrie e
nella agricoltura. Insomma,
senza acqua non ci sarebbe     una lunga discussione ove si
vita.                          parlava di acqua e della sua     Una volta terminato il pran-
Nella mia lunga carriera al-   importanza. Sono rimasto         zo, sono rimasto al tavolo a
berghiera, sia come maître     molto interessato quando ho      parlare con Monica Menoz-
che come sommelier, mi         sentito dire che l’acqua non     zi, idrosommelier e chief
sono sempre occupato e ho      va mai servita con il ghiaccio   operating officier di un’a-
sempre parlato di vino; mai    per raffreddarla; è piuttosto    zienda di acque delle Dolo-
e poi mai avrei pensato di     consigliabile mettere la bot-    miti, la quale mi ha aperto
interessarmi a qualcosa che    tiglia in un congelatore o in    gli occhi su quanto si scriva
ho sempre portato al tavolo,   un abbattitore, così da non      di prodotti, di eccellenze
l’acqua. A ripensarci oggi,    alterarne il gusto. Essendo      enogastronomiche, di mi-
l’acqua è stata sempre la pri- infatti il ghiaccio non pro-     se-en-place e di stili quan-
ma cosa che ho servito e che   dotto con la stessa tipologia    do si tratta di qualità nella
ho fatto servire, ancor prima  di acqua, si andrebbe a cre-     ristorazione. All’interno di
di prendere la comanda.        are un “cocktail di acque”       questo incredibile mondo di
                               con caratteristiche diverse.     colori, sensazioni e sapori
Faccio questa premessa per- È bene evitare poi di mesco-        la grande assente - seppur
ché qualche mese fa mi tro- lare un’acqua frizzante con         sempre presente - è proprio
vavo sulle Dolomiti dove ho una naturale per rendere la         l’acqua. Monica mi ha ricor-
tenuto un corso di aggior- prima meno frizzante, per-           dato che non esiste un’ac-
namento al personale di un ché altrimenti rischieremmo          qua uguale all’altra, ognuna
hotel; ero al tavolo con alcu- di rovinare le caratteristiche   ha delle caratteristiche che
ni commensali e ho seguito sia di una che dell’altra.           ne connotano gusto e abbi-

                                                                   Giugno 2019 | R & O | 7
Ristorazione & Ospitalità - Amira
In primo piano
                                                                                                       Questo perché oggi l’atten-
                                                                                                       zione dei clienti è aumenta-
                                                                                                       ta: arrivano nei nostri locali
                                                                                                       sempre più informati su ciò
                                                                                                       che vogliono. Considerando
                                                                                                       che possono scegliere in car-
                                                                                                       ta cibo, vino, birre e liquori,
                                                                                                       per quale motivo non pos-
                                                                                                       sono scegliere anche tra più
                                                                                                       acque quella desiderata?

                                                                           Tutto questo mi ha portato a
                                                                           interessarmi al mondo delle
                                                                           acque e a iscrivermi - con-
                                                                           sigliandolo a coloro che ne
                                                                           vogliono sapere di più - ad
 namento con pietanze di-                   di limpidezza, effervescen- un corso seguito da Adam -
 verse, questo in base al pH,               za, freschezza, acidità, sapi- Associazione italiana degu-
 ai sali minerali, calcio, nitra-           dità, persistenza, struttura, statori acque minerali, che si
 ti, anidride carbonica; mi ha              odori... Per questo consiglia occupa di formare operatori
 parlato di una scheda rea-                 di avere una carta delle ac- del settore e consumatori.
 lizzata per la degustazione                que nei nostri locali.                Da: italiaatavola.net
 dell’acqua, che tiene conto

                    SETTEANIME SRL SOCIETÀ AGRICOLA - NEGRISIA DI PONTE DI PIAVE (TV) - +39 0422 854607 - www.setteanime.com

8 | R & O | Giugno 2019
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Attualità

    Il piacere di andare al ristorante
                                                                                           di Luigi Franchi

C
         osa cerchiamo quando
         andiamo al ristorante? Le
         aspettative sono molte e
ogni persona ne ha di diverse,
questo è un dato di fatto, ma
alcuni desideri sono comuni a
tutti.
Il primo: una sala piena, dove
ci siano camerieri in misura
adeguata, vestiti bene, capaci
di raccogliere l’esigenza dell’o-
spite per quella sera. Di rivol-     le rispetto a quello che arriverà     suo piatto, impedendo qualsiasi
gersi con un sorriso al tavolo,      in tavola mette l’ospite in una       serena condizione di assaggio.
di non abbandonarlo dopo aver        condizione di piacere, al posto       Infine, la serenità. Andare al ri-
preso l’ordine guardando, sen-       di un esame da superare, come         storante significa lasciare fuo-
za farsene accorgere, se tutto è     spesso purtroppo accade.              ri dalla porta, per qualche ora,
a posto, se il vino è sufficiente    Il terzo: il racconto del piatto. È   i problemi quotidiani. È forse
nel bicchiere. Dimostrando una       un momento bello se non è com-        questo il motivo più forte che
presenza sincera, senza fron-        plicato. L’ospite va al ristorante    ci porta a mangiare fuori. Non
zoli e senza giudizio derivante      per stare bene e, a volte, questa     è la fame, non è l’incapacità di
dall’abbigliamento o dai modi        è una condizione che qualcuno         farsi da mangiare, è il piacere
del cliente.                         tende a dimenticare trasforman-       di trascorrere insieme a per-
Il secondo: un menu pulito, line-    do il cliente in un commensale        sone a cui si vuol bene (non si
are e che sappia raccontare, sen-    succube di una lezione mal rac-       cena con persone che non hanno
za infingimenti o false descri-      contata e a cui non è interessa-      qualcosa in comune con noi) un
zioni, cosa si troverà a mangiare    to. Raccontare un piatto non è        paio d’ore di piacevole conver-
l’ospite. Il menu è la vera, au-     impresa facile; lo si può fare de-    sazione, con un buon vino, con
tentica comunicazione di come        scrivendo gli ingredienti, oppu-      piatti equilibrati, anche belli da
è il ristorante. Un menu sciatto,    re le tecniche di cottura, oppure     vedere, e soprattutto buoni. In
in fogli di plastica che portano     l’origine, ma bisogna saperlo         un ambiente che predispone al
i segni nascosti, a volte neanche    fare, non è indispensabile che        piacere, con una tavola ben pre-
troppo, delle decine di mani che     lo chef esca tra i tavoli se non è    parata, con luci adatte e con una
lo hanno toccato ci dirà più cose    portato a questo, non è scritto da    musica di sottofondo che invo-
di quel locale di quante ne ve-      nessuna parte che è d’obbligo.        glia alla confidenza tra le perso-
diamo. Un menu pulito e una          Meglio, molto meglio, in casi in      ne.
carta dei vini senza cancellature    cui non si è in grado, che a farlo    Queste sono alcune regole co-
ci racconteranno il rispetto per     sia il personale di sala, prepara-    muni che il ristoratore avveduto
l’ordine e l’organizzazione, ma      to e attento. Mi sono ritrovato       ben conosce, ma che non sem-
soprattutto un menu che non          molte volte nell’imbarazzante         pre sono rispettate. Pensateci
racconta false profezie, che ai      situazione dello chef in piedi al     un po’.
piatti dà un nome comprensibi-       tavolo che aspetta il giudizio sul                    Da: Sala e Cucina

                                                                               Giugno 2019 | R & O | 9
Ristorazione & Ospitalità - Amira
Attualità

                                                              Castel dell’Ovo, sede di VitignoItalia (fotodb)

      Napoli, è boom di pubblico
   per la 15ª edizione di VitignoItalia

  C
          on più di 18mila enoap-      vinicole arrivate da tutta Italia;   “È stata un’edizione più che po-
          passionati e operatori, la   oltre 2.500 etichette proposte in    sitiva – spiega Maurizio Teti,
          tre giorni di VitignoIta-    degustazione; 30 buyer inter-        direttore di VitignoItalia - nono-
  lia a Castel dell’Ovo ha fatto il    nazionali e 5 giornalisti esteri     stante il clima sfavorevole che
  boom di visitatori, registrando      in veste di ospiti speciali; una     rischiava di limitare l’affluenza
  il pieno di partecipazione nel       quindicina di incontri tra degu-     di pubblico. Ciò significa che il
  corso degli eventi collaterali ed    stazioni guidate, presentazioni,     format proposto dal salone si
  un altissimo grado di soddisfa-      convegni e momenti convivia-         è dimostrato più vincente che
  zione tra i produttori. Il Salone    li con interessanti abbinamenti      mai, insieme all’indiscussa qua-
  dei vini e dei territori vitivini-   cibo-vino; circa 30 relatori tra     lità diffusa tra i banchi d’assag-
  coli italiani che si è tenuto, lo    giornalisti, esperti e produttori    gio e al fascino esercitato dalle
  scorso 19-21 maggio, a Napoli,       che hanno puntualmente rac-          degustazioni all’interno di Ca-
  si conferma dunque una delle         contato il Vigneto Italia e alcuni   stel dell’Ovo. Un teatro d’ecce-
  manifestazioni a tema vino più       dei principali trend che stanno      zione che ancora una volta si è
  interessanti a livello nazionale,    interessando il settore, a parti-    trasformato in un hub strategico
  con numeri rilevanti e in cresci-    re dalla gestione sostenibile e      per la promozione e il business
  ta che hanno caratterizzato la       dall’approccio etico in vigna e      enoico tricolore, ma anche in
  15esima edizione: 280 aziende        in cantina.                          un ritrovo imperdibile per fare

10 | R & O | Giugno 2019
Attualità
cultura. Se da una parte, infat-
ti, migliaia di wine lover hanno
manifestato un forte desiderio
di conoscenza nei confronti dei
diversi territori vitivinicoli rap-
presentati, dall’altro non sono
mancati i momenti di contatto
tra produttori e potenziali ac-
quirenti, sia italiani che stranie-
ri, e quelli di confronto con alcu-
ni dei più importanti esponenti
del settore”.
Nel corso della tre giorni si è
tenuto anche il Napoli Wine
Challenge, il concorso riserva-
to alle aziende che aderiscono
alla manifestazione e realizzato
in collaborazione con Luciano
Pignataro Wine Blog e Doctor                    Napoli e il Vesuvio visti da Castel Dell’Ovo (fotodb)
Wine. La giuria, presieduta dal
giornalista Daniele Cernilli e        na Nifo Sarrapochiello, con la       ran Burggräfler (Alto Adige) e
composta da stampa di settore,        sua Falanghina del Sannio Brut       il Cúmaro 2014 Conero Riserva
buyer internazionali e operato-       DOP; Campania che ha fatto           DOCG Umani Ronchi (Marche);
ri italiani, ha decretato, al ter-    il bis con il bianco Il Cavaliere    ad aggiudicarsi infine la catego-
mine della finale di domenica         2018 Fiano di Avellino DOCG          ria dolci è stato il Clematis 2013,
19 maggio, le cinque migliori         D’Antiche Terre; alla Toscana la     Passito Rosso Colline Pescaresi
etichette per ogni categoria in       categoria rosati grazie al Fabula    IGT di Zaccagnini (Abruzzo).
gara: spumanti, bianchi, ro-          Rosé 2018, Maremma DOC di            Sul fronte dei concorsi, si è svol-
sati, rossi e dolci. Le bollicine     Montebelli; pari merito nei ros-     ta anche la competizione targa-
più buone sono risultate esse-        si, con il Pinot Nero Zeno Alto      ta AIS Campania per il titolo
re quelle dell’azienda campa-         Adige DOC 2016 – Cantina Me-         di “Miglior Sommelier della
                                                                           Campania 2019”, conquistato
                                                                           da Luigi Salvatore Scala della
                                                                           delegazione AIS di Napoli, e
                                                                           quella annuale per “Emergente
                                                                           Sala – Selezione Sud”, dedicata
                                                                           ai migliori maître e responsabili
                                                                           di sala under 30 del Sud d’Italia.
                                                                           Una delle tappe, quest’ultima,
                                                                           del prestigioso contest ideato
                                                                           da Lorenza Vitali e Luigi Cre-
                                                                           mona, che ha visto sul podio di
                                                                           Castel dell’Ovo Giuseppe Zuot-
                                                                           tolo, junior assistant restaurant
                                                                           manager de L’Olivo Gourmet
                                                                           Restaurant ad Anacapri (SA)
                                                                           e Alessandra Quattrocchi del
                                                                           ristorante Modì a Torregrotta
                                                                           (ME).
               Una delle sale del Castel dell’Ovo (fotodb)

                                                                               Giugno 2019 | R & O | 11
La storia

                                                                                              Il Titanic

             Luigi Gatti e Ugo Banfi,
           direttore e maître sul Titanic
                                                                                      di Filippo Fratta

 I
      l Titanic fu all’epoca il
      transatlantico più lussuo-
      so e imponente. Costruito
  e progettato secondo i più
  sicuri e moderni metodi dei
  primi anni del XX° secolo. I
  costi per la realizzazione fu-
  rono ingenti: 7,5 milioni di
  dollari che oggi equivarreb-
  bero a 180. A bordo di que-
  sto “villaggio” galleggiante
  e sfarzoso c’era anche un af-
  fermato professionista della
  ristorazione, un italiano il cui             Luigi Gatti                        Ugo Banfi
  nome completo era Gaspare
  Antonio Pietro Gatti ma per        ristorante. In quel periodo il     delle 34 suite che poteva van-
  tutti semplicemente Luigi          turismo crocieristico mirava       tare il Titanic oggi ammonte-
  Gatti. La sua fama di per-         esclusivamente ad un target        rebbe a circa 40.000 euro.
  fezionista e intenditore del       di altissimo livello. Era un fe-   Ciò significa che anche il ri-
  settore indusse la compagnia       nomeno quasi esclusivamen-         storante “à la carte”, meglio
  della White Star Line ad in-       te elitario. Basti pensare che     conosciuto come il Ritz, do-
  gaggiarlo come direttore del       il costo del soggiorno in una      veva garantire un servizio

12 | R & O | Giugno 2019
La storia
                                                                       Le persone che si salvarono
                                                                       furono 705.
                                                                       Lo sbaglio clamoroso fu quel-
                                                                       lo di non mettere l’adeguato
                                                                       numero di scialuppe sui fian-
                                                                       chi della nave solo perché ne
                                                                       avrebbero rovinato l’estetica.
                                                                       Un errore umano che ancora
                                                                       oggi a ripensarci genera rab-
                                                                       bia e tristezza. Tra i supersti-
                                                                       ti vi fu anche una cameriera,
                                                                       Violet Constance Jessop che
                                                                       riuscì a mettere in salvo an-
           La sala del ristorante di Prima classe sul Titanic          che un bambino che prese
                                                                       con sé e portò sulla lancia n.
                                                                       16.
impeccabile e senza sbavatu-         al colloquio dichiarò di esse-    Molte persone che opera-
re: come si dice oggi, il top.       re un quarantenne. Pare che       vano e operano nel setto-
Il ristorante, inoltre, era stato    questo personaggio parlasse       re della ristorazione sono
arredato con cura maniacale,         sette lingue, tra cui l’arabo e   concordi nell’affermare che
gli arredi di alta fattura, in       il russo.                         il miglior servizio fino agli
stile Luigi XVI°.                    L’inghippo dell’età venne         anni ‘70/’80, veniva offerto
Ebbene Luigi Gatti, che pos-         presto smascherato, ma Luigi      generalmente a bordo delle
sedeva due ristoranti av-            Gatti lo fece assumere ugual-     navi da crociera. Senza nulla
viatissimi a Londra, accettò         mente, tuttavia fu intransi-      togliere ai grandi alberghi e
comunque l’incarico incon-           gente nel chiedere e ottenere     ristoranti.
sapevole del destino a cui           il taglio dei baffi. Purtroppo,   Presumibilmente Luigi Gatti,
andava incontro. Molte fonti         nonostante i buoni propo-         che era il Direttore di Sala del
affermano che questo giova-          siti, la sorte fu malevola per    ristorante Ritz “à la carte”
ne uomo di soli 37 anni ebbe         migliaia di persone a bordo       del Titanic, aperto dalle 08,00
l’onore, ma anche l’onere            dell’inaffondabile (così era      alle 23,00 e il giovane maître
di selezionare il personale          stata soprannominata questa       Ugo Banfi stavano offrendo,
di sala e di cucina, nonché          mastodontica nave). Il Titanic    a quella clientela altolocata
l’approvvigionamento delle           entrò in collisione con un ice-   e facoltosa, uno dei migliori
derrate alimentari. Un vero          berg alle 23 e 40 di domenica     servizi a livello internaziona-
e proprio restaurant mana-           14 aprile al largo di Terrano-    le. In quel contesto storico in-
ger ante litteram. Per la bri-       va. Dopo due ore e quaranta       dubbiamente. Ciò rafforza la
gata di sala selezionò anche         minuti, ovvero alle 2 e 20 del    mia convinzione nel ritenere
un giovanissimo e talentuoso         15 aprile questa nave che mi-     questi due fuoriclasse italiani
maître di Caravaggio, un cer-        surava 270 m. di lunghezza,       della ristorazione del passato
to Ugo Banfi. Purtroppo, an-         28 m. di larghezza, 53,3 me-      davvero “inaffondabili”.
che per lui il destino fu bef-       tri di altezza con una stazza     Gaspare Antonio Pietro Gatti
fardo. Questo giovane maître         di 46328 tonnellate s’inabissò    (Luigi Gatti) Montalto Pave-
aveva solo 24 anni e risultava       spezzandosi in due tronconi       se, 3 gennaio 1875 - 15 apri-
essere troppo giovane, secon-        e causando la morte di un         le 1912 Oceano Atlantico 37
do alcuni, per poter ricoprire       numero imprecisato di per-        anni
tale ruolo in un ristorante da       sone, tra le quali, purtroppo,    Ugo Banfi Caravaggio 9 di-
“Mille e una Notte”. Per po-         anche Luigi Gatti e Ugo Ban-      cembre 1887 - 15 aprile 1912
ter sembrare più grande si           fi. Alcune fonti parlano di       Oceano Atlantico 24 anni
fece persino crescere i baffi e      1490 vittime; alcune di 1523.     Per non dimenticarli.

                                                                           Giugno 2019 | R & O | 13
P AE ST UM                          Paestum...
               la più bella città della Magna Graecia
                                                                        BAR GRAN CAFFÈ

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 Paestum, Tempio di Nettuno (foto di Diodato Buonora)
Attualità

        Ad Antonio Boemo,
 il premio “FIDAS-Isabella Sturvi”

A
         ntonio Boemo, giornali-
         sta e Gran Maestro della
         Ristorazione della sezione
Amira di Trieste Gorizia, è stato
premiato con il premio giornalisti-
co “FIDAS-Isabella Sturvi”. Di se-
guito il comunicato stampa

A Matera, in occasione dell’a-
pertura del 58° Congresso na-
zionale FIDAS (Federazione
Italiana Associazioni Donatori
Sangue) sono stati premiati i
giornalisti vincitori del premio
giornalistico “FIDAS-Isabella
Sturvi”.
Ha ottenuto il riconoscimento,                          Antonio Boemo premiato a Matera
il premio speciale del Consiglio
Direttivo nazionale FIDAS, An-
tonio Boemo con l’articolo “Il        “il modo in cui l’autore abbia        sione dei valori dai genitori ai
sangue dei gradesi all’emoteca        messo in evidenza l’importanza        figli, con la conseguenza che i
mobile. E il dono si tramanda         del gesto del dono, soprattutto       primi testimonial che ognuno
da padre in figlio” pubblicato su     se viene condiviso con i propri       di noi dovrebbe avere nel cam-
Il Piccolo. Il Consiglio Direttivo    cari. Dall’articolo, infatti, emer-   po della donazione del sangue
ha particolarmente apprezzato         ge l’importanza della trasmis-        sono proprio i familiari. Il tutto
                                                                            nel segno di una continuità che
                                                                            rende ancora più fieri dell’ap-
                                                                            partenenza ad una famiglia di
                                                                            sangue in tutti i sensi”.
                                                                            Il Premio giornalistico “FI-
                                                                            DAS-Isabella Sturvi” anche
                                                                            quest’anno si è pregiato del pa-
                                                                            trocinio dell’Ordine dei Giorna-
                                                                            listi, della Federazione Nazio-
                                                                            nale della Stampa Italiana, del
                                                                            Centro Nazionale Sangue e del-
                                                                            la Società Italiana di Medicina
                                                                            Trasfusionale e Immunoemato-
                                                                            logia.

                                                                                Giugno 2019 | R & O | 15
Attualità

  L’AMIRA presente alla 2ª edizione
        Milanese del Forum
       “Olio & Ristorazione”

  N
            ella Sala Leonardo del
            Palazzo delle Stelline
            di Milano, si è tenuto
  lo scorso 27 maggio 2019, il Fo-
  rum Olio & Ristorazione rivol-
  to ad un pubblico professio-
  nale che opera nell’ambito del
  food & beverage. Hanno par-
  tecipato diverse imprese olea-
  rie che hanno avuto modo di
  dare visibilità al proprio pro-
  dotto rigorosamente “made in
  Italy”, facendolo degustare ai
  professionisti di settore pre-
  senti all’evento.
  Tra i relatori intervenuti c’è
  stato il Presidente dell’AMI-
  RA, Valerio Beltrami, il qua-                    Intervista al nostro Presidente Beltrami
  le ha ribadito l’importanza
  dell’utilizzo di materie prime
  di qualità nella ristorazione,      sussistere sempre tra il per-     sala. Tutto questo per offrire
  nonché della sinergia che deve      sonale di cucina e quello di      al cliente una vera e propria
                                                                        “experience”, che va oltre la
                                                                        semplice consumazione di un
                                                                        pranzo o di una cena presso
                                                                        un locale.
                                                                        L’olio è alla base di quasi tutti i
                                                                        piatti, soprattutto nella nostra
                                                                        cucina: per questo non può es-
                                                                        sere considerato assolutamen-
                                                                        te un dettaglio trascurabile.
                                                                        “Bisognerebbe dare più atten-
                                                                        zione alla formazione del per-
                                                                        sonale di settore. L’imprepa-
                                                                        razione e l’incompetenza non
                                                                        sono ammesse e danneggiano
                                                                        il buon nome nel mondo di cui
                                                                        gode la nostra cucina italiana”
                          Il tavolo dei relatori                        ha concluso il Presidente AMI-
                                                                        RA.

16 | R & O | Giugno 2019
In primo piano

               Parlando di grassi

                                                                                   di Antonino Reginella

U
         na dieta sana ed equili-     vengono assorbiti più facil-        ti in oli/grassi semi-idrogenati;
         brata permette di tenere     mente e si comportano quasi         e non solo! Anche la semplice
         a bada anche i problemi      come dei carboidrati piuttosto      esposizione termica eccessiva
che possono essere causati dal        che come grassi. Allo stesso        ne favorisce la mutazione cis/
consumo - non dall’eccesso - di       modo parlando di grassi insa-       trans, come avviene ad esem-
grassi saturi. Una dieta ricca di     turi, i grassi idrogenati, sono     pio durante la frittura eccessi-
grassi saturi è potenzialmente        nocivi per la nostra salute.        va e/o il superamento del pun-
letale per l’organismo umano          Grasso idrogenato difatti è un      to di fumo; inoltre, in seguito
ma non vuol dire che non si           lipide insaturo artificialmente     a perossidazione ed irrancidi-
possano consumare alimenti in         saturato mediante un processo       mento, a causa di batteri, luce,
cui ci siano grassi saturi, come      chimico-fisico affettato detto      ossigeno, alte temperature ecc.,
ad esempio affettati, formaggi,       idrogenazione, (provoca un          è osservabile un ulteriore au-
ed altri alimenti prevalente-         aumento di grassi cattivi, detti    mento di queste molecole in-
mente di origine animale, chia-       acidi trans), eseguito su richie-   desiderate. In maggior quan-
ramente con parsimonia.               sta dalle industrie alimentari      tità, gli acidi grassi trans sono
Allora, è preferibile consumare       che, in base alle necessità delle   contenuti in: margarine, brio-
grassi saturi o grassi insaturi?      varie preparazioni (brioches,       che, snack dolci, salatini, patate
Sicuramente entrambi! Esiste          grissini ecc.) ne scelgono la       fritte surgelate, kraffen, burro,
infatti un tipo di grassi saturi, i   consistenza specifica.              dadi da brodo preparati per
trigliceridi a catena media, che      Gli acidi grassi trans sono pre-    minestre, alimenti da fast-fo-
sono utili per il nostro organi-      senti negli alimenti che conten-    od, pesce surgelato in panatu-
smo, non alzano il colesterolo,       gono margarine o in quelli frit-    ra, pop-corn in busta, formaggi
                                                                          stagionati, ecc.

                                                                          La margarina è il prodotto del-
                                                                          la trasformazione di un olio
                                                                          vegetale liquido in solido, me-
                                                                          diante il processo più diffuso
                                                                          dell’idrogenazione, insufflan-
                                                                          do idrogeno gassoso; questo
                                                                          procedimento ha però come
                                                                          conseguenza la formazione di
                                                                          grassi saturi e grassi trans dan-
                                                                          nosi per la salute.
                                                                          La vera novità nella produzio-
                                                                          ne di “Olio Vegetale Solido”,
                                                                          composto        prevalentemente
                                 Grassi                                   da olio di riso, con una picco-
                                                                          la percentuale di olio di oliva,

                                                                             Giugno 2019 | R & O | 17
In primo piano

                                                                           La panna, o crema di latte, è
                                                                           un’emulsione di acqua e grasso
                                                                           come il latte, con la differenza
                                                                           che contiene grasso attorno al
                                                                           30% contro il 4% del latte. Si ot-
                                                                           tiene centrifugando il latte per
                                                                           eliminare l’acqua. “La panna
                                                                           cruda” ottenuta, ha al suo in-
                                                                           terno due ingredienti (la crema
                                                                           di latte e un additivo stabiliz-
                                                                           zante, il cui compito è quello di
                                                                           mantenere la panna montata),
                         Grassi animali e vegetali                         viene pastorizzata per sicurez-
                                                                           za alimentare.
                                                                           Montare la panna significa in-
  è l’uso di emulsionanti ed ad-       rire e bruciare tutto.              serire aria, tra acqua e grasso,
  densanti. È evidente quindi          Per ovviare al problema, esiste     per ottenerne la consistenza
  che non è certo l’olio di oliva      solo un metodo: chiarificare il     schiumosa. Quanto al conte-
  il suo punto forte, casomai la       burro, cioè liberarlo dell’acqua    nuto in grassi, al 10% viene im-
  completa assenza di grassi ani-      e della caseina, trattenendo        piegata in caffetteria, al 20% in
  mali e di grassi vegetali idroge-    solo i grassi. In questo modo       cucina e al 30% da montare. Se
  nati, da molti identificati con il   i grassi del burro possono rag-     si centrifuga di nuovo, si ottie-
  famigerato olio di palma.            giungere le temperature otti-       ne il burro.
  Quindi il processo di idroge-        mali per friggere la “cotoletta”
  nazione è assolutamente da           senza correre il rischio di bru-    Similmente alla margarina, la
  evitare. È ipotizzabile al suo       ciare.                              variante vegetale della crema
  posto, l’uso di emulsionanti e       “Il burro chiarificato” è in re-    di latte nasce sull’onda saluti-
  addensanti quali le lecitine e la    altà un metodo molto antico         stica tipica degli ultimi decenni
  farina di semi di carrube anche      di purificare il burro. Il più      del XX° secolo con il termine di
  se non ne conosciamo l’esattez-      famoso è il cosiddetto “ghee”       panna vegetale e continua ad
  za del processo di produzione,       indiano, la cui preparazione è      essere presente sulle tavole de-
  ma ciò che conta è che non dà        completamente differente dal        gli italiani a causa della scarsa
  luogo alla formazione di gras-       burro chiarificato in versione      informazione collettiva in cam-
  si vegetali idrogenati e grassi      occidentale.                        po alimentare.
  trans, ritenuti più nocivi per la    Il classico panetto di burro ha     Meno male che dal 13/12/2014
  nostra salute.                       un punto fumo compreso fra i        è obbligatorio specificare in eti-
                                       120 e i 130°C, mentre il burro      chetta l’origine degli oli e/o dei
  Il burro è un’emulsione di ac-       chiarificato può arrivare fino a    grassi vegetali impiegati. Men-
  qua per circa il 15% e di grasso     190 - 200°C.                        tre per fortuna ultimamente le
  per circa l’82%; quando si scal-     L’industria utilizza un meto-       aziende si sono attivate per of-
  da a 100°C, l’acqua contenuta        do completamente diverso da         frire un alimento meno proble-
  comincia a bollire e si osserva      quello casalingo: il burro viene    matico: è il caso della panna/
  la caratteristica “schiuma”.         fuso a vapore mediamente a          crema vegetale alternativa a
  Evaporando completamente             45 gradi Centigradi; viene poi      base di soia o avena o cocco o
  l’acqua, la temperatura conti-       centrifugato per eliminare pro-     mais etc; sono tutte diverse tra
  nua a salire, tra i 120 e i 140°C;   teine, lattosio e acqua, e infine   di loro ma, tendenzialmente,
  la caseina presente comincia a       scaldato a 100°C per eliminare      nascono con l’intento di pre-
  brunirsi e continuare a tenere il    ancora gli ultimi residui di ac-    scindere dall’utilizzo dell’idro-
  burro sul fuoco significa anne-      qua e umidità.                      genazione.

18 | R & O | Giugno 2019
Vini dal mondo

  Francia: Bordeaux, i vini
   più pregiati al mondo
                                                                    Rubrica a cura di Rodolfo Introzzi

  Q
          uando si pensa alla Francia e alla sua      dai due fiumi che scorrono lungo la regione:
          importanza dal punto di vista enolo-        Dordogna e Garonna, che si uniscono prima
          gico, la prima regione che viene alla       di Bordeaux formando la Gironda con tutto il
  mente è probabilmente quella di Bordeaux.           suo estuario. Proprio grazie alla presenza di
  Situata nella costa occidentale francese, sull’O-   questi corsi d’acqua si deve il grande successo
  ceano Atlantico, ha caratteristiche ambienta-       commerciale di Bordeaux: i porti dislocati lun-
  li e climatiche uniche, ampiamente regolate         go la Gironda consentivano un facile attracco
                                                      per le navi mercantili che potevano essere ca-
                                                      ricate delle più svariate merci, e in particolare
                                                      di vino. Dopo il rifornimento, le navi ripren-
                                                      devano il largo verso uno dei più importanti
                                                      paesi d’interesse commerciale per la Francia:
                                                      l’Inghilterra.
                                                      La regione francese, prevalentemente associata
                                                      ai vini rossi di qualità, deve il proprio successo
                                                      al connubio tra Cabernet Sauvignon, respon-
                                                      sabile della struttura dei suoi vini, Merlot, che
                                                      dona la finezza e la rotondità, Cabernet Franc,
                                                      che aggiunge complessità aromatica al vino.
                                                      Tale composizione è celebre in tutto il mondo
                                                      come uvaggio Bordolese. In minor parte, sono
                                                      presenti anche Petit Verdot e Malbec. Le uve a
                                                      bacca bianca coltivate, invece, sono: Sémillon,
                                                      Sauvignon Blanc e Muscadelle. Se è vero che
                                                      è meno famosa per i suoi vini bianchi, lo stes-
                                                      so non si può dire per i vini botritizzati: nomi
                                                      come Sauternes e Barsac, due zone intimamen-
                                                      te legate alla produzione di questi tipi di vini
                                                      ne rappresentano l’eccellenza mondiale.
                                                      Il clima è temperato e stabile sotto l’influsso
                                                      dell’Oceano Atlantico e dei corsi d’acqua, gra-
                                                      zie anche alla presenza di foreste che isolano la
                                                      regione da condizioni atmosferiche altrimen-
                                                      ti rigide, portando frescura dall’afa estiva. La
                                                      composizione del terreno è un misto fra sab-
                                                      bie e ghiaie che assicurano un eccellente dre-
       La cartina viticola dei vigneti di Bordeaux
                                                      naggio dell’acqua, poiché spesso i rilievi sono

20 | R & O | Giugno 2019
Vini dal mondo
                                                                        Canon-Fronsac, Entre-Deux-
                                                                        Mers, Fronsac e Pomerol,
                                                                        non sono mai state regolate
                                                                        da nessun sistema di classifi-
                                                                        cazione. Nel 1932 fu istituita,
                                                                        poi, una speciale categoria
                                                                        per gli châteaux del Médoc –
                                                                        esclusi dalla classificazione
                                                                        del 1855 – che presero il nome
                                                                        di Cru Bourgeois. Negli ultimi
                                                                        decenni è diventata tradizio-
                                                                        ne la vendita en primeur; nel
                                                                        mese di aprile generalmente
                                                                        le cantine dei più noti Château
                                                                        accolgono visitatori da tutto il
                                                                        mondo che, assaggiando cam-
                  Vigneti nella regione di Bordeaux                     pioni di vino nuovo ancora
                                                                        in barrique, oltre a darne un
                                                                        valore in base all’annata (non
talmente scarsi da essere poco      e in categorie che vanno dal-       solo in punteggi, ma anche in
percettibili. Una delle più         la prima fino alla quinta. Si       valore monetario), possono
estese zone vitivinicole di Bor-    stabilì anche specifiche cate-      riservare, pagandone il va-
deaux è stata nominata Gra-         gorie per i vini di Sauternes e     lore a metà, vini che saranno
ves, proprio dai ciottoli più o     Barsac, divisi in Premier Cru       poi affinati ancora almeno un
meno grandi che la contraddi-       Supérieur Classé, Premier Cru       anno prima di essere definiti-
stinguono.                          Classé e Deuxième Cru Clas-         vamente messi in commercio.
Bordeaux è nota per essere la       sé. La zona di St-Emilion fu        Un sistema molto efficace che
regione degli château, dei cru      classificata nel 1954 e suddivi-    permette ai produttori una
e dei terroir. Tre termini che      sa in Premier Grand Cru Clas-       certa sicurezza di liquidità.
hanno permesso all’enologia         sé, a loro volta semplicemente      Va da sé che il prezzo, spes-
della regione di creare un si-      definiti come “A” e “B”, se-        so poco accessibile, fa sì che
stema di qualità e di renderla      guita da Grand Cru Classé e,        questi vini finiscano in mano
famosa nel mondo. La classi-        infine, Grand Cru, è l’unica a      a collezionisti o a veri e propri
ficazione dei vini di Borde-        prevedere una revisione ogni        speculatori in cerca d’affari.
aux è piuttosto vasta, e spesso     10 anni. Le altre aree come         MEDOC è la più famosa fra le
anche disorientante; di fatto,
non esiste un sistema omoge-
neo che regola tutta la regio-
ne. La prima e la più famosa
fu stabilita nel 1855 e riguarda
esclusivamente i vini prodotti
nel Médoc. Si basa sulla qua-
lità ma, soprattutto all’inizio
del valore commerciale del
vino stesso prodotto, non sul-
la zona di produzione, un con-
cetto che potrebbe contrastare
con il principio di terroir tanto
caro ai Bordolesi. Il sistema                  Cassette di legno dei più grandi vini di Bordeaux
classifica i vini in Cru Classé

                                                                            Giugno 2019 | R & O | 21
Vini dal mondo
  zone vinicole; si trova a nord     muni di Listrac e Moulis. Più      sivamente i vini dolci prodotti
  della regione, lungo l’estua-      a sud e vicino alla costa della    con uve attaccate dalla muffa
  rio della Gironda. Suddivisa       Gironda, Margaux con i suoi        nobile, Botrytis Cinerea. Dei
  in due parti: a nord il Médoc      vini eleganti e raffinati, dagli   due, Sauternes è quello più
  vero e proprio, la parte più a     eccellenti aromi.                  grande, circa quattro volte ri-
  sud prende invece il nome di       GRAVES. Rispetto alle altre        spetto a Barsac, e anche il più
  Haut-Médoc. In quest’area si       zone della regione, nelle Gra-     celebre. I vini sono caratteriz-
  trovano le denominazioni più       ves la produzione si può in        zati da un’eccellente eleganza.
  ricercate e prestigiose, con la    pratica considerare divisa fra i   Oltre ad un incredibile equi-
  maggior parte degli châteaux       vini bianchi e rossi. Nei pressi   librio e complessità aromati-
  più rinomati.                      della città di Bordeaux si trova   ca e gustativa, sorprendono
  Il primo comune di rilievo è       la celebre zona vitivinicola di    anche per la loro invidiabile
  St-Estèphe, dove i vini hanno      Pessac-Léognan. Grazie alla        longevità: non solo matura-
  una robusta struttura e tan-       qualità dei suoi vini, dal 1987    no meravigliosamente anche
  nicità. Più a sud troviamo il      ha ottenuto il riconoscimento      per oltre 30 anni, ma ciò che
  comune di Pauillac, in cui si      di AOC. L’uva a bacca rossa        sorprende è che durante il
  trovano tre dei cinque châtea-     principale delle Graves è il       processo di maturazione ac-
  ux classificati come Premier       Cabernet Sauvignon. Rispetto       quisiscono complessità e una
  Cru; hanno generalmente una        a tutte le altre aree, come det-   ricchezza di strepitosi aromi e
  struttura robusta con un’in-       to, è piuttosto considerevole, e   sapori. Le uve utilizzate per la
  cantevole raffinatezza ed ele-     spesso gli appassionati di vino    produzione di questi superbi
  ganza e danno il meglio di sé      identificano l’intera area prin-   vini muffati sono il Sémillon,
  dopo un opportuno periodo di       cipalmente per i vini bianchi.     che rappresenta la percentua-
  affinamento in bottiglia di cir-   SAUTERNES E BARSAC.                le più elevata, con aggiunte
  ca dieci anni. Scendendo, tro-     Seguendo il corso del fiu-         di piccole parti di Sauvignon
  viamo il comune di St-Julien,      me Garonna, troviamo que-          Blanc e, talvolta, Muscadelle.
  che dà vini di stoffa, classe ed   sti due comuni celebri per la      SAINT EMILION. Situata
  eleganza, prodotti principal-      produzione dei vini dolci. La      nella parte orientale della re-
  mente con Cabernet Sauvi-          produzione dei vini di queste      gione, piuttosto lontano dall’e-
  gnon. Troviamo poi i due co-       due aree riguarda quasi esclu-     stuario della Gironda, è una
                                                                        zona di sicuro interesse eno-
                                                                        logico è considerata fra le più
                                                                        importanti. Quest’area appar-
                                                                        tiene al Libournais, l’area che
                                                                        si estende nei pressi della città
                                                                        di Libourne, lungo il corso del
                                                                        fiume Dordogna, e si produ-
                                                                        cono esclusivamente vini ros-
                                                                        si. Contrariamente al Médoc,
                                                                        il terreno di St-Emilion è pre-
                                                                        valentemente collinare, una
                                                                        condizione che determina lo
                                                                        stile dei vini prodotti in questa
                                                                        zona. Le uve principali sono il
                                                                        Merlot e il Cabernet Franc. I
                                                                        vini hanno una caratteristica
                                                                        particolare dovuta sia alla di-
                                                                        versa composizione del terre-
                    La cantina dello Château Petrus
                                                                        no, sia al maggiore impiego
                                                                        di uva Merlot. Sono molto più

22 | R & O | Giugno 2019
Vini dal mondo
                                                     cipalmente da uve Merlot. A ovest di Pome-
                                                     rol si trovano infine le due aree di Fronsac e
                                                     Canon-Fronsac in cui si producono esclusiva-
                                                     mente vini rossi.
                                                     Celebre per il vino, quindi, l’antico centro sto-
                                                     rico di Bordeaux è una meta molto ambita dai
                                                     turisti interessati tanto alle bellezze architet-
                                                     toniche quanto all’aspetto enogastronomico
                                                     della città. Oltre al Foie Gras, che non può as-
                                                     solutamente mancare, caretteristiche sono le
                                                     costolette d’Agnello di Pauillac à la Persillade,
                                                     cotte generalmente alla griglia e servite con un
                                                     trito di prezzemolo. Tra le salse e i condimenti
                                                     utilizzati a Bordeaux, la salsa alla bordolese è
                                                     sicuramente la più conosciuta: questa, a base
                                                     di midollo e vino rosso, viene spesso usata
                                                     per insaporire i secondi di carne, in particolar
                                                     modo la costata.
  Una vecchia etichetta del famoso Château Petrus    Per quanto riguarda i piatti di pesce: lo storio-
                                                     ne marinato nel vino bianco, insaporito con
                                                     aglio e rosmarino, scaldato alla griglia, ma
rotondi e morbidi di quelli del Médoc.               soprattutto la Lampreda: poco conosciuto e
POMEROL. Ad ovest di St-Emilion, si trova            dall’aspetto buffo, questo pesce di fiume, pe-
questa piccola area considerata fra le più fa-       scato nella località di Gironde, viene affogato
mose e più importanti di Bordeaux. La pro-           nel vino rosso.
duzione di Pomerol riguarda esclusivamente           Nei dolci tradizionali di Bordeaux ritroviamo
vini rossi e le uve principali sono il Merlot e il   il tanto amato vino locale come per le pere af-
Cabernet Franc; si tratta di vini molto eleganti     fogate nel vino rosso e insaporite con succo
e morbidi, che presentano un’ottima struttura        d’arancia e cannella. Da assaggiare i cannelé,
con aromi e gusti incantevoli, caratteristiche       i dolcetti rappresentativi della città, preparati
che hanno consentito a questi vini di ottene-        con un impasto di farina, uova, burro, vaniglia
re un largo consenso e fama in ogni parte del        e rhum. L’aroma è leggermente caramellato e
mondo.                                               l’esterno croccante contrasta con la morbidez-
La regione è composta da altre decine di de-         za della parte interna.
nominazioni di cui alcune meritano di essere
citate oltre a quelle già trattate, spesso però
soffrono della mancanza delle pari condizio-
ni ambientali e del migliore terroir tipico delle
principali aree, pertanto i vini prodotti sono
generalmente più “semplici”. Ad est della cit-
tà di Bordeaux si trova l’ampia area di Entre-
Deux-Mers, in cui si producono prevalente-
mente vini bianchi. Più a sud troviamo le aree
di Cérons, Loupiac e Ste-Croix-du-Mont in cui
si producono buoni vini dolci. A nord della
città di Bordeaux si trovano le aree di Côtes
de Bourg e Côtes de Blaye, zone vitivinico-
le collinari fra le più antiche della regione in
cui si producono vini rossi, poco impegnativi          Grappolo d’uva attaccato dalla Botrytis Cinerea
e non comparabili con quelli del Médoc, prin-

                                                                          Giugno 2019 | R & O | 23
Vini italiani

  Alla scoperta dei vini italiani
  regione per regione

                Lombardia                                                     di Michele Policelli

                           Vini DOP:

                           • Vini a Denominazione d’Origine Controllata

                           - Franciacorta
                           - Oltrepò Pavese Metodo Classico
                           - Scanzo o Moscato di Scanzo
                           - Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina
                           - Valtellina Superiore

                           • Vini a Denominazione d’Origine Controllata

                           - Bonarda dell’Oltrepò Pavese
                           - Botticino
                           - Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese o Buttafuoco
                           - Capriano del Colle
                           - Casteggio
                           - Cellatica
                           - Curtefranca
                           - Garda
                           - Garda Colli Mantovani
                           - Lambrusco Mantovano
                           - Lugana
                           - Oltrepò Pavese
                           - Pinot Grigio dell’Oltrepò Pavese
                           - Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
                           - Riviera del Garda Bresciano o Garda Bresciano
                           - San Colombano al Lambro o San Colombano
                           - Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese o Sangue di Giuda
                           - San Martino della Battaglia
                           - Terre del Colleoni o Colleoni
                           - Valcalepio
                           - Valtellina Rosso o Rosso di Valtellina
                           - Valtènesi

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Vini italiani
                                    Vini IGP:

                                    - Alto Mincio
                                    - Benaco Bresciano
                                    - Bergamasca
                                    - Collina del Milanese
                                    - Montenetto di Brescia
                                    - Provincia di Mantova o Mantova
                                    - Provincia di Pavia o Pavia
                                    - Quistello
                                    - Ronchi di Brescia
                                    - Ronchi Varesini
                                    - Sabbioneta
                                    - Sebino
                                    - Terrazze Retiche di Sondrio
                                    - Alpi Retiche
                                    - Valcamonica

I
    l territorio della Lombar-      stiche di produzione. Il nome      Lombardia possiamo ricorda-
    dia, come la gran parte         Sforzato deriva dall’applicare     re la Merera e la Schiava Lom-
    delle regioni della nostra      un metodo di appassimento          barda.
penisola, presenta grande va-       che fa aumentare la presenza
rietà nella sua conformazione       zuccherina e, in lavorazione,      Estratti di alcuni
fisica: le Alpi, la fascia delle    la gradazione alcolica.            disciplinari
Prealpi e la Pianura Padana         Nella zona della Franciacor-       I VINI DOCG
che ricopre più della metà del      ta troviamo l’utilizzo di uve      FRANCIACORTA
territorio regionale. Il clima è    Chardonnay, Pinot Nero, Pi-        (SATÈN)
continentale e viene mitigato       not Bianco. Grazie alla de-        Vitigno/i: Chardonnay, Pinot
in prossimità dei suoi laghi.       nominazione        Franciacorta    Bianco (100%)
Viste le sue caratteristiche e      DOCG e al suo metodo di ri-        Zona di produzione: Brescia
la sua estensione geografica        fermentazione in bottiglia si      Affinamento: 18 mesi obbliga-
la produzione è molto diver-        producono vini riconosciuti a      tori (millesimato 30 mesi)
sificata con prodotti che rap-      livello internazionale, preva-     Caratteristiche visive: giallo
presentano la regione, tra le       lentemente vinificati in bianco.   paglierino più o meno intenso,
zone più coinvolte nella pro-       Come vino da meditazione           con riflessi dorati o verdolini
duzione vitivinicola troviamo       troviamo il Moscato di Scan-       Caratteristiche olfattive: am-
la Valtellina, l’Oltrepò Pavese     zo, vendemmiato per i primi        pio, bouquet fine, gentile
e la Franciacorta.                  di novembre e lasciato appas-      Caratteristiche gustative: ar-
                                    sire per circa un mese.            monico, fresco, sapido
I vitigni più rappresentativi:      Arrivando nella zona dell’Ol-      GAM: 11,5%
Iniziando il nostro viaggio         trepò Pavese, la cui vocazione     MOSCATO DI SCANZO O
dalla zona della Valtellina, tro-   nel produrre metodo classico       SCANZO
viamo il Nebbiolo del Piemon-       risale alla metà dell’Ottocento,   Vitigno/i: Moscato di Scanzo
te (conosciuto sul territorio       oltre ai classici vitigni inter-   (100%)
come Chiavennasca) vitigno          nazionali troviamo l’utilizzo      Zona di produzione: Comune
utilizzato per la produzione        delle uve Bonarda (conosciuto      di Scanzorosciate (Bergamo)
dello Sforzato della Valtellina     sul territorio come Croatina),     Affinamento: 2 anni obbliga-
DOCG, vino di colore rosso          Barbera, Rara e Vespolina.         tori
conosciuto per le sue caratteri-    Parlando dei vitigni della         Caratteristiche visive: rosso

                                                                          Giugno 2019 | R & O | 25
Vini italiani
  rubino                                               Caratteristiche visive: giallo paglierino più o
  Caratteristiche olfattive: delicato, intenso, per-   meno intenso; spuma fine e persistente
  sistente                                             Caratteristiche olfattive: ampio, bouquet fine,
  Caratteristiche gustative: armonico, gradevole,      gentile
  sentore leggero di mandorla dolce                    Caratteristiche gustative: armonico, fresco, sa-
  GAM: 17% di cui almeno 14% svolto                    pido
  OLTREPÒ PAVESE METODO CLASSICO                       GAM: 11,5%
  Vitigno/i: Pinot Nero (70-100%);                     SFORZATO DI VALTELLINA o SFURZAT
  Chardonnay, Pinot Grigio e/o Bianco (0-30%)          DI VALTELLINA
  Zona di produzione: Pavia                            Vitigno/i: Nebbiolo (Chiavennasca) (90-100%);
  Affinamento: 15 mesi minimo di rifermenta-           Pinot Nero, Merlot, Rossola, Pignola Valtelli-
  zione in bottiglia                                   nese,
                                                       Brugnola (0-10%) da uve passite
                                                       Zona di produzione: Sondrio
                                                       Affinamento: 25 mesi, di cui almeno 12 in botti
                                                       di legno
                                                       Caratteristiche visive: rosso vivo, tendente al
                                                       granato con l’invecchiamento
                                                       Caratteristiche olfattive: caratteristico, persi-
                                                       stente con note di uve appassite
                                                       Caratteristiche gustative: asciutto, caldo, pie-
                                                       no, strutturato, vellutato
                                                       GAM: 14%
                                                       VALTELLINA SUPERIORE
                                                       Vitigno/i: Nebbiolo (Chiavennasca) (0-90%);
                                                       altri vitigni autorizzati (0-10%)
                                                       Zona di produzione: Sondrio
                                                       Affinamento: 2 anni obbligatori, di cui 1 in bot-
                                                       ti di legno, e fino a 5-6 anni
                                                       Caratteristiche visive: rosso rubino, tendente al
                    Chiavennasca                       granato
                                                       Caratteristiche olfattive: persistente con note
                                                       di uve appassite, tipico
                                                       Caratteristiche gustative: asciutto, caldo, pie-
                                                       no, strutturato, vellutato
                                                       GAM: 14%

                       Croatina                                       Moscato di Scanzo

26 | R & O | Giugno 2019
Il Maestro

  Il Gran Maestro
  Emilio Quaglia
  si racconta…
                                                           Rubrica a cura di Claudio Recchia,
                                                                  Cancelliere dell’Ordine dei
                                                           Grandi Maestri della Ristorazione

 C
         ontinua la rubrica del                                 cato per te appartenere
         Cancelliere    Claudio                                 all’A.M.I.R.A.?
         Recchia con i maestri
  che vogliono “raccontarsi”.                                   L’appartenenza ad una As-
  L’appuntamento di questo                                      sociazione è un fatto im-
  numero è con Emilio Qua-                                      portantissimo per il pro-
  glia della sezione Milano-La-                                 fessionista che desidera
  ghi-Brianza.                                                  ampliare le sue vedute. Lo
                                                                scambio di idee, trasmette-
  1 - Ci puoi raccontare in                                     re le reciproche conoscen-
  breve la tua carriera?                                        ze, significa alzare l’asticel-
                                                                la del proprio bagaglio. Dà
  La nostra vita avrebbe bi-                                    quel senso di scibile umano
  sogno di tomi per essere               Il Gran Maestro        impossibile da raggiunge-
  raccontata. Ho frequentato             Emilio Quaglia         re in altri modi. Parlare con
  la scuola ENALC di Torino                                     i propri colleghi, degli in-
  diplomandomi in Ammini-         incredibile per i risvolti    contri avvenuti nell’ambito
  strazione Turistico Alber-      che in seguito hanno sorti-   del lavoro, lo trovo molto
  ghiera.                         to. Questo peregrinare mi     prezioso.
  Ho iniziato la mia carriera     ha dato tanta esperienza e
  ai “Tre Re” di Sestriere e      il Diploma di Interprete.     4 - Che cosa distingue un
  poi all’Hotel Ambasciatori                                    Maître professionista?
  di Torino. Un salto in Sviz-    2 - Da quanti anni fai par-
  zera all’Hotel Alpine Sa-       te di questa grande fami-     Il Maître: il suo ruolo mo-
  voia a Sierre. In Germania      glia chiamata A.M.I.R.A.?     rale è essere l’anello di con-
  Kurhaus Bad a Hermann-                                        giunzione tra la cucina e
  sburg. In Gran Bretagna         Il mio numero di tessera      l’ospite, tra la proprietà e i
  al St. James. Ho vissuto un     è 2563. Negli anni 70 ho      fornitori: è il front di qua-
  lungo tratto della mia vita     conosciuto Mario Villata,     lunque rapporto e realtà
  sulle navi da Crociera. La      uno dei fondatori della no-   ristorativa, con l’onere -ma
  Holland American Line.          stra Associazione, grande     anche l’onore- di tenere le
  La MSI Compagnia Love           uomo, professionista eccel-   fila dei rapporti con il resto
  Boat. Con la Royal Carib-       so, molto umano.              della società. E ovviamen-
  bean’s Nordic Prince Cru-                                     te deve tenere conto del-
  ised ho avuto un incontro       3 - Che cosa ha signifi-      lo stress di tutti. Maître in

28 | R & O | Giugno 2019
Il Maestro
francese significa Maestro,                                                ad un giovane che ha deci-
e questo dovrebbe essere                                                   so di intraprendere la no-
una spiegazione sufficiente                                                stra carriera?
di per sé.
                                                                       Prima di tutto, gli parlerei
5 - Ci potresti raccontare                                             apertamente di tutti i sa-
un aneddoto che hai vis-                                               crifici che una carriera fat-
suto nella tua carriera?                                               ta ad alti livelli comporta.
                                                                       Tante rinunce all’inizio, poi
Quando lavoravo sulla                                                  gli direi che la prima cosa
nave Royal Caribbean’s                                                 da fare dopo la Scuola Al-
Nordic Prince Cruised ho                                               berghiera è passare alcuni
avuto il privilegio di ser-                                            anni all’estero per appren-
vire per svariati giorni il                                            dere le lingue indispen-
Segretario di Stato Henry                                              sabile per raggiungere le
Kissinger. Si era instaurato                      Bella esperienza     più alte sfere professionali.
una specie di feeling, pri-                    per il Maestro Quaglia  Non dimenticherò di ripe-
ma della fine della Crocie-                   servire Henry Kissinger  tergli che le soddisfazioni
ra mi fece chiamare dalla                                              che riceverà in cambio sa-
sua solerte segretaria e mi              in vita mia che ho toccato il ranno impagabili, perché
diede l’invito di una serata             cielo con un dito.            questo è il più bel mestiere
di Gala all’Hotel Plaza di                                             del mondo.
New York. La prima volta                 6 - Che consiglio daresti

       Castello degli Dei - Risotrante & Lounge Bar                         Blue Bay RESORT
                  Via Papa Giovanni Paolo II                     Loc. Capo Vaticano - Viale G.Berto - Farò
             89017 San Giorgio Morgeto (RC)                                89866 Ricadi (VV)
              Tel. 0966 948249 - 393 5222283                                  0963 665218
               email: info@castellodeglidei.it                         Info@bluebaycapovaticano.it

                                                                                Giugno 2019 | R & O | 29
“Come colui che serve”
           (Lc 22,27)
              Riflessione spirituale
              di don Beppe de Ruvo

  C
         arissimi, in questo     re in un luogo sicuro per        tenerezza e di misericor-
         mese di maggio che      andare, di tanto in tanto,       dia che non si attende la
         ormai volge al ter-     a rispolverare un ricordo?       reciprocità. Bellezza per-
  mine,     tradizionalmente     Il cuore, nel linguaggio         ché «raduna in sé tutte le
  legato alla Madonna, si        biblico, significa il centro     bellezze della creazione».
  corre il rischio di lasciar-   della persona, la sua capa-      Maria quindi ci diventa
  si avvincere da una sorta      cità e possibilità di deci-      sorella nel cammino se ci
  di sentimentalismo sotto       sione, l’interiorità, la men-    lasciamo plasmare nel si-
  la spinta di qualche can-      te, l’animo, la coscienza,       lenzio dallo Spirito, se ci
  to o di qualche preghiera      soprattutto la libertà, con      apriamo alla Bellezza del-
  comunitaria. Chi è questa      cui essa dispone di sé con       la Parola. Allora i nostri
  donna che incoroniamo di       tutta la propria intelligen-     fiori, i nostri canti tradi-
  fiori? Gesto carico di si-     za, affettività e sensibilità.   zionali, non poggeranno
  gnificato quando sia anco-     Questo è il luogo, in cui la     su una sorta di vuoto da
  rato al Vangelo e alla sto-    Madre “conservava”.              riempire, ma sulla Don-
  ria di Maria, nullo quando     Maria è colei che viene          na-Madre che muove i suoi
  sia solo accessorio folklo-    definita Bellezza d’Israele      passi accanto ai nostri,
  ristico.                       perché aderisce alla Paro-       concedendoci di spargere
  «Sua madre custodiva tut-      la di Dio con tutto il cuore     a piene mani quella Bel-
  te queste cose nel suo cuo-    e sul suo Volto traspare la      lezza del Signore che crea
  re». Qual è il significato     pura luce di quanto vuol         comunione nella massima
  di “custodire”? Significa      donarci: quanto la Bibbia        apertura alla Verità.
  soltanto riporre, lascia-      chiama hesed, amore di                     Vostro don Beppe

30 | R & O | Giugno 2019
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