DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso

Pagina creata da Marta Tedeschi
 
CONTINUA A LEGGERE
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
COPIA IN OMAGGIO PER I P OSSESSORI DI CA RTA PAY BAC K

 IL PIACERE QUOTIDIANO                  ANNO 4-NUMERO 4-APRILE 2019

DOLCEZZE
DI PRIMAVERA
Luce, colori e sapori,
aspettando la Pasqua

CIOCCOLATO
Il cibo più goloso

SCU O L A
DI CUCINA
Il pane
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
Tutti meritiamo il meglio

       carrefour.it
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
Cosa c’è di più dolce di una giornata di inizio primavera?
Il risveglio della Natura ci porta profumi nuovi, sempre più
luce e poi colori sì vivaci, ma anche delicati, ancora privi
dei toni decisi della bella stagione.
Ecco perché in questo numero di Vivi di gusto, che ci
accompagnerà fino a Pasqua, abbiamo voluto mettere tanta
dolcezza. A cominciare dalla materia prima, il cioccolato,
che – dolce o amaro che sia – è sempre in prima fila fra
le golosità di fine pasto o a merenda. E che, naturalmente,
è protagonista anche delle uova che allietano le festività
pasquali (alle altre uova, quelle vere, dedichiamo invece
il nostro consueto viaggio fra i ristoranti di tendenza).
Dolci sono le creazioni di Roberto Rinaldini, riconosciuto
tra i cento migliori pasticceri del mondo dall’Associazione
Internazionale Relais Dessert, che intervistiamo questo
mese. Dolci (e pasquali) sono anche i biscotti che
proponiamo nella ricetta dedicata ai più piccoli.
Dolce in un altro senso, infine, è anche la destinazione
del nostro viaggio, l’Umbria, con i suoi rilassanti paesaggi
collinari e le sue meraviglie artistiche e gastronomiche.
Buona lettura!

                             Roberto Simonetto
                        Direttore Carrefour Market
                                   Italia

                                                               _1
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
sommario

              Sapor                          dee
        tan           i, luoghi, persone e i
              ti mo                             ita.
                    di diversi r amare la v
                               pe

         la materia prima                               Il gusto di viaggiare                         planet lovers

       Cioccolato                                 _4   Umbria                            _18     Diego Buffetti                    _40
       Una storia lunghissima e golosa,                Il cuore verde d’Italia, pieno di arte,   Intervista al Country Manager di
       dalle Americhe all’Europa                       natura e buon cibo                        BergHOFF Italia

                                                           ,
                nel CARRELLO                              L arte del dolce                            Kids Friendly

       Aprile                                  _13     Roberto Rinaldini                 _24     Biscotti pasquali                 _43
       Prodotti e specialità stagionali,               Da Rimini al centro di Milano, ecco       Una ricetta festosa da far realizzare
       protagonisti nelle vostre cucine                lo stilista del dessert                   ai più piccini

         ci metto la faccia                                  f otoricetta                          tendenze gourmet

       Maria Chiara Gambetti                   _15     Agnolotti                         _30     Egg power                         _44

       Hostess di cassa del Carrefour                  La pasta ripiena piemontese               Ristoranti e bistrot specializzati in
       Market di Belgioioso (PV)                       nell’interpretazione di Ugo Alciati       ricette a base di uova

                                                          Scuola di cucina                             Fisica-Mente
Vogliamo regalarti una sorpresa musicale.              Il pane                           _32     Olismo                            _46
$MJDDBTVM QR code e accederai alla colonna
  sonora di questo numero. Buon ascolto!               Quarto minicorso a cura della celebre     Un approccio basato su visione
                                                       scuola internazionale ALMA                d’insieme ed equilibrio psicofisico

                                                         cibo per la mente                              Wine maps

                                                       Il bio non è una bufala           _39     Sardegna                          _50
                                                       In un libro, un viaggio fra i segreti     Un territorio affascinante e ad alta
                                                       del biologico                             vocazione viticola

  _2
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
Ec o. logi c o                                                         il menu del mese
                                                                                                                     tutte le ricette!
Energie rinnovabili                                _52                      Menù del mese                   _60
                                                                                                                  5BSUVàBMDJPDDPMBUP            11
Facciamo il punto sulle fonti                                               Pane carasau, linguine con acciughe
energetiche del futuro                                                      e melanzane ripiene                   Foresta nera                     11
                                                                                                                  Cinghiale in dolceforte          12
          Bi o. Logi c o                                                        le vostre ricette
                                                                                                                  Torta di Pasqua umbra            22
Rotazione delle colture                            _53                      Risotto alla Sannazzarese _64
                                                                                                                  Vellutata di lenticchie          23
Uno dei capisaldi del biologico,                                            Una gustosa ricetta lombarda
fa bene ai terreni e ai prodotti                                            proposta da un nostro lettore         Crostata di ricotta e visciole   27
                                                                                                                  Tiramisù con bergamotto          28
      A nim al hou se                                                                                             e pistacchi
Tartarughe                                         _54                                                            Budino al miele                  29

Consigli a chi vuole la compagnia                                                                                 Agnolotti                        30
di questo simpatico rettile
                                                                                                                  Pane in cassetta                 35

     Buono e giusto                                                                                               Ciabatta                         35
                                                                                                                  Grissini                         37
Lettura etichette                                  _58
                                                                                                                  Biscotti pasquali                43
Come informarsi sui valori
nutrizionali degli alimenti                                                                                       Insalata di asparagi             47
                                                                                                                  Torretta di panzanella           48
  colophon
                                                                                                                  Plum cake con gelato             55
  APRILE 2019 - NUMERO 4 - ANNO 4
  Registrazione in tribunale: Pubblicazione mensile registrata                                                    Insalata di fragole, spinaci     56
  presso il Tribunale di Milano n.76 del 29/02/2016 - ISSN 2499-3611
  Ideatore: Altavia Italia                                                                                        e Roquefort
  Proprietario: GS S.p.A., via Caldera 21 - 20153 Milano
  Editore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano                                             Pane carasau con crema           62
  Stampatore: Altavia Italia, Alzaia Naviglio Pavese 78/3 - 20142 Milano                                          di piselli, pecorino e porri
  Direttore Responsabile: Niccolò Vecchia
  Redazione: The Van, via Cucchiari 20 - 20155 Milano
  Foto di copertina: Hive, via Teglio 9 - 20158 Milano                                                            Linguine con acciughe,           62
  Pubblicità: Altavia Italia - vdgmkt@altavia.it                                                                  pan grattato e pinoli
  L’Editore, il Proprietario ed il Direttore Responsabile non sono responsabili per danni causati
  direttamente o indirettamente dall’utilizzo delle informazioni presenti nel Magazine Vivi di Gusto.             Melanzane ripiene con verdure, 63
  3JDPSEBUJEJQSFOEFSFMBUVBDPQJBDBSUBDFBBMMFDBTTF                                                          caciocavallo e prosciutto
                                                                                                                  Risotto alla Sannazzarese        64
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
ILLUSTRAZIONE DI ALESSIA CASATI
    Sta per arrivare la Pasqua, nelle nostre case e sulle nostre tavole. Le uova di cioccolato, colorate
e infiocchettate, le troviamo un po’ dappertutto e ci tentano con la loro festosa bontà. Tanto che, almeno
  in Italia, si vende più cioccolato in prossimità di questa festa che nel periodo natalizio. E così noi non
potevamo che sceglierlo come materia prima di questo mese. Perché il cioccolato, già di suo, è una festa
      e un regalo, per i bambini così come per i grandi. Il cioccolato, simbolo e promessa di golosità
e di buonumore, ancora conserva un’aura quasi mistica, che ci riporta all’inizio della relazione tra uomo
    e cacao, quando era considerata una bevanda magica e misteriosa, capace di mettere in contatto
                           con gli dei. Sarà una lettura squisita: buon divertimento.
_4
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
la materia prima
      Cioccolato

di Niccolò Vecchia

La b e va nda d eg li d ei ,
la g ol os i tà d eg li u o m i n i
La millenaria storia del cacao inizia
nelle Americhe, dove era considerato
un ingrediente dai poteri magici

I
     l cioccolato deriva dai semi di una pianta
     originaria del Centro America il cui nome
     scientifico è “Theobroma Cacao”: questa
denominazione, che significa “cibo degli dei”,
risale alla metà del 1700 ed è opera del naturalista
svedese Linneo, il quale fu ispirato dalla lunga storia
di questa materia prima. Già gli Olmechi, 3.000
anni fa, e poi i Maya e gli Aztechi, apprezzarono
le qualità delle fave di cacao, usandole sia come
moneta di scambio, sia, soprattutto, come bevanda
sacra. Con le fave di cacao triturate si preparava un
liquido, amaro e speziato, consumato da sacerdoti e
nobili durante i riti religiosi, chiamato “xocoatl”,
letteralmente “acqua amara”. Cristoforo Colombo ne
scoprì l’esistenza nel 1502, senza apprezzarne però il
gusto. Fu più lungimirante invece Hernán Cortés, che
per primo importò in Spagna le fave di cacao.

Per diverso tempo in Europa venne considerato             la strada al suo successo universale, che si ebbe
un farmaco: ad esempio Bonaventura di Aragona,            però solo nel 1800, grazie all’olandese Van Houten.
fratello del Cardinale Richelieu, nel 1653 lo definì       Questi trovò il modo di separare i solidi di cacao
uno stimolante per il corretto svolgimento delle          dal burro di cacao, ottenendo una polvere priva di
funzioni digestive. Contemporaneamente però si            sostanze grasse, quindi molto più solubile in acqua, il
diffuse l’abitudine di addolcire la bevanda con miele     che rese possibile la produzione delle prime tavolette
e vaniglia, esaltando gli aromi del cacao e aprendo       di cioccolato. Q
                                                                                                    segue a pagina 7

                                                                                                                       _5
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
Cioccolato
     la materia prima
     Cioccolato  bianco            fondente
        Cioccolato
        con nocciole           con frutta secca             Cioccolato
                                                           cacao 100%

  Cioccolato
   lavorato
a freddo 90%                                               Cioccolato bianco
                                                           con fave di cacao

                                                                   Cioccolato
                                                                   di Modica

 Cioccolato
  al latte
con nocciole                                                      Cioccolato
caramellate                                                      al latte 38%
                   Cioccolato
                 fondente 80%                     Cioccolato fondente
_6
               con fave di cacao                     con nocciole
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
la materia prima
      Cioccolato

A l l a s c o p e r ta
                     a
d ella q ualità
Il pasticcere Gianluca Fusto ci racconta come è nato il suo amore per il cacao

«N
                ei miei primi anni da pasticcere non          ottenere varietà differenti e aromi profondamente diversi.
                amavo molto il cioccolato». Con questa        Col tempo ho imparato a capire che il cioccolato di
                “confessione” Gianluca Fusto ci               qualità ha tanti colori, dal rosso intenso, ma chiaro, al
sorprende, essendo lui uno dei più raffinati conoscitori       marrone scuro. Così come ho capito che per degustare
in Italia di questa materia prima. Fusto è cresciuto          un cioccolato non basta portarne un pezzetto alla bocca.
in una cucina prestigiosa come quella del Luogo di            I sensi coinvolti sono diversi.
Aimo e Nadia di Milano, fino a diventare poi uno dei
principali consulenti di Valrhona, eccellenza mondiale        quali?
per il cioccolato di qualità. Oggi è uno dei più apprezzati   L’udito, ad esempio. È molto importante che il
interpreti dell’arte del dolce, che insegna in corsi per      cioccolato abbia una croccantezza sonora, a dimostrare
professionisti sempre richiestissimi. Ma quando è             che il burro di cacao è ben distribuito nella tavoletta, il
scoccata la scintilla? «Quando ho assaggiato un prodotto      che permetterà poi l’esplosione degli aromi sul palato.
davvero di qualità e ho iniziato a conoscerlo meglio.         La vista, per osservarne i colori. Il tatto: il nostro
Devo molto ad Aimo Moroni: me ne ha fatto innamorare          corpo è caldo e tenendo in mano un pezzo di cioccolato
fino a farlo diventare un simbolo della mia professione,       ci accorgeremo di come lo possiamo fare sciogliere. E
che ormai mi accompagna da più di vent’anni».                 con lo scioglimento interverrà l’olfatto, per coglierne i
                                                              profumi. È un prodotto vivo, che cambia ed evolve.
È IMPORTANTE CHE ABBIA UNA CROCCANTEZZA
                                                              Poi però lo si mangia anche, vero?
SONORA, A DIMOSTRARE CHE IL BURRO DI
CACAO È BEN DISTRIBUITO NELLA TAVOLETTA                       Certo. E in bocca accade la magia: dalla
                                                              consistenza solida si passa a uno stato cremoso, e
                                                              gradualmente il palato e la nostra lingua vengono
Cosa ti ha conquistato di questo                              invasi da sapori e aromi inebrianti, dal tostato
ingrediente?                                                  di caffè alla nocciola, al tabacco, ai pepi, fino ad
Il cioccolato è un universo. Nasce dal seme di un             arrivare anche a delle note floreali. La sua grandezza
frutto e, come succede anche per altri prodotti agricoli,     sta in questa complessità, capace addirittura di
per esempio il vino o il caffè, l’origine territoriale,       dare sensazioni diverse a palati diversi, in base alla
l’influenza dell’uomo e del clima fanno sì che si possano      sensibilità gustativa di ognuno. Q
                                                                                                           segue a pagina 9

                                                                                                                              _7
DOLCEZZE DI PRIMAVERA - CIOCCOLATO Il cibo più goloso
la materia prima
        Cioccolato

_8
la materia prima
      Cioccolato

L’origine delle
u o va d i c i o c c o l a t o

230
                      milioni di euro. 15 milioni di uova
                      di cioccolato. Sono i numeri del
                                                            Praline, piccole
                      mercato italiano del simbolo dolce    gemme di gusto
della Pasqua, di cui il nostro paese è il consumatore
più entusiasta al mondo. Ma l’uovo è, da sempre,

                                                            C
sinonimo di vita, fertilità e purezza. La tradizione                 he sia un giorno di festa o un giorno uguale
cristiana, poi, l’ha associato alla resurrezione di                  agli altri, le praline e i cioccolatini sono dei
Gesù. Così l’usanza di scambiarsi delle uova è                       compagni fidati, per come riescono, in un
antecedente alla diffusione del cioccolato in               boccone, a regalarci un piacere gustativo semplice e
Europa: risale al Medioevo e iniziò, probabilmente, in      appagante. La loro nascita non è del tutto chiara: si
Germania.                                                   dice che alla fine del 1600 nella cucina del nobile
Passeranno diversi secoli prima della nascita dell’uovo     francese César de Choiseul, conte di Plessis-Praslin,
di cioccolato: una delle tesi più accreditate fa risalire   il cuoco di casa fosse impegnato a preparare una cena
questa invenzione ai primi del ’700, dandone il             di gala per gli ospiti del padrone. Urtò un recipiente
merito al re di Francia Luigi XIV. È noto che il Re         di zucchero fuso, che finì in una ciotola di
Sole fosse un appassionato di cioccolato: fu lui            mandorle. Non volendo sprecare delle materie prime
a concedere al pioniere della cioccolateria francese        costose come le mandorle, il cuoco decise di ricoprirle
David Chaillou l’esclusiva della vendita a Parigi. Ma       anche con uno strato di cioccolato fuso, e le servì agli
il sovrano aveva anche l’abitudine di regalare uova         ospiti del conte. Il cuoco si ritirò qualche anno dopo
rivestite d’oro a nobili e cortigiani: da questo spunto     nella sua città natale di Montargis, dove aprì una
sarebbe nata l’idea di regalare uova dorate realizzate su   pasticceria. In quel paese c’è ancora oggi un negozio
una base di cioccolato.                                     di dolci che tramanda la storia di questa paternità e
Secondo lo storico Mario Marsero anche l’Italia,            dove si producono squisite “praslines” seguendo la
e Torino in particolare, avrebbero un ruolo                 ricetta originale. Anche in Belgio però c’è chi si intesta
nell’affermazione di questa specialità: risale infatti      l’invenzione della pralina: si tratta di Jean Neuhaus,
al 1920 il brevetto depositato dalla Casa Sartorio di       fondatore di un’azienda tuttora esistente, con negozi in
Torino, che inventò un sistema per modellare le             50 paesi. Neuhaus era un farmacista ed ebbe l’idea,
forme vuote, producendo così uova cave, più                 nel 1912, di ricoprire di zucchero e cioccolato
leggere, in cui inserire anche delle sorprese,              delle medicine che vendeva nel suo negozio di
pratica che si diffuse dal 1925, iniziando ad affermare     Bruxelles per renderle di sapore più gradevole. Il
la grande moda, tuttora in ottima salute, delle uova        successo enorme di questa creazione lo portò a lasciare
di Pasqua. Q                                                il campo della farmacia per lanciarsi in quello della
                                                            cioccolateria, dove il suo marchio resta ancora oggi di
                                                            primo piano. Magie del cioccolato... Q

                                                                                                                         _9
la materia prima
            Cioccolato

      Cru: l a pa r o l a m ag i ca
      del ca ca o d i q ual i tà
      Come per i vini, il terreno su cui crescono le piante influisce sulle caratteristiche

      F
               ino a qualche anno fa il termine “cru” poteva      indicare le caratteristiche delle piante di cacao che
               far pensare principalmente alla cultura del        vengono coltivate ai quattro angoli del globo: come ci
               vino. Questa parola francese indica infatti un     raccontava qualche pagina fa Gianluca Fusto, anche
      singolo vigneto con peculiari caratteristiche del terreno   questi frutti vengono influenzati dalle caratteristiche
      che si riflettono poi su quelle dell’uva. Oggi viene         del terreno su cui crescono e per questo si stanno
      usata sempre più spesso anche per parlare di cioccolati     affermando sempre di più i cosiddetti “cru” ottenuti
      ottenuti da fave di cacao raccolte in una singola           da cacao mono-origine. Tra i più pregiati possiamo
      piantagione.                                                citare il “Madagascar”, dal tono potente e profumato,
      Iniziamo col dire che le piante di cacao si dividono        adattissimo per le creme, le mousse e le ganache;
      in tre tipologie: la più antica è il Criollo ed è una       il “Chuao” è originario del Venezuela e ha una
      varietà di cacao ormai quasi introvabile, a causa della     forza ancora più spiccata: per questo è un cioccolato
      sua fragilità, che la espone a molte malattie. Si stima     da meditazione, da mangiare a piccoli morsi, da
      che meno del 3% del cacao prodotto derivi da piante         solo. Il “Java” invece propone sfumature di sapore
      Criollo. È però molto pregiato, perché permette di          che ricordano l’affumicato, mentre il “Perù” si fa
      ottenere un cioccolato delicato, profumato e dal basso      apprezzare per le sue note fruttate e delicate.
      contenuto di grassi.

                                                                  SEMPRE PIÙ SPESSO SI PARLA DI CRU PER
      Molto più diffuso è il cacao Forastero: la pianta da        CIOCCOLATI OTTENUTI DA FAVE DI CACAO
                                                                  RACCOLTE IN UNA SINGOLA PIANTAGIONE
      cui deriva è molto robusta e produttiva e circa il 90%
      del cioccolato consumato del mondo si ottiene con
      questa varietà, nonostante un’aromaticità decisamente       Il mondo del cioccolato di qualità è in grande evoluzione
      meno spiccata e un gusto più forte e amaro. Per ovviare     e non esistono ancora delle classificazioni universali
      a questi limiti si sono incrociate queste due varietà,      e garantite per orientarsi al meglio nella ricerca del
      ottenendo un ibrido chiamato Trinitario, che se ancora      proprio gusto preferito. Il nostro consiglio è dunque di
      non si è affermato commercialmente è sempre più             fare qualche goloso sacrificio, esplorando con curiosità
      ricercato dai buongustai.                                   i cioccolati mono-origine, ricercando la qualità e
      Queste tre tipologie non sono però sufficienti a             apprezzando le caratteristiche delle diverse varietà. Q

_10
la materia prima
TA R T U F I A L C I O C C O L A T O
      Cioccolato
CON CARAMELLO SALATO

Ingredienti per circa 40 tartufi
• 300 g di dulce de leche (crema a base di latte originaria
del Sudamerica) • 250 g di cioccolato fondente • 1 presa
di fiocchi di sale • zucchero di canna in cristalli q.b.
• cacao amaro q.b.
                                                                 20
                                                                minuti
Tritare grossolanamente il cioccolato, scioglierlo a
bagnomaria e aggiungere il sale. Unire al cioccolato
il dulce de leche e mescolare per ottenere una massa
omogenea e lucida. Far raffreddare, coprire con
pellicola e lasciare in frigorifero per circa 3 ore.
Riprendere la ganache e formare tante palline
da passare poi nel cacao e/o nei cristalli di zucchero.

                                                              ricette

                                                                         F O R E S TA N E R A
                                                                         CON FRUTTI ROSSI

                                                                         Ingredienti per uno stampo da 20 cm
                                                                         • 1 pan di Spagna al cioccolato • 200 g di panna fresca
                                                                         • 250 g di mascarpone • 2 cucchiaini di vaniglia bourbon
                                                                         in polvere • 60 g di zucchero semolato • 300 g di frutti rossi
                                                                         misti • meringhe q.b.
                                                                 35
                                                                minuti   Preparare la farcia mescolando il mascarpone con
                                                                         zucchero e vaniglia. Montare la panna e incorporarla
                                                                         delicatamente alla crema di mascarpone. Tagliare a metà
                                                                         il pan di Spagna al cioccolato e farcire un disco di torta
                                                                         con la sac-à-poche.
                                                                         Adagiare sulla crema un po’ di frutti rossi e coprire con un
                                                                         altro strato di torta. Ricoprire con un altro strato di crema
                                                                         e frutti rossi e far riposare la torta in frigo per un paio di
                                                                         ore. Guarnire con meringa sbriciolata grossolanamente e
                                                                         salsa al caramello.
ricette                                                  3 ore
                                                                                                                 12 +ore

Cinghiale                                                         poi fare un soffritto in un tegame capiente con olio
                                                                  extravergine. Aggiungere il cinghiale e farlo rosolare.
in dolceforte                                                     Aggiungere sale e pepe, poi cospargere con la farina.
                                                                  Sfumare con il liquido di marinatura, poi aggiungere
Ricetta per 6 persone
                                                                  il brodo fino a ultimare la cottura a fuoco basso, per
• 1 kg di polpa di cinghiale • 50 g di prosciutto                 circa tre ore. Nel frattempo mescolare il cioccolato,
• 50 g di cioccolato fondente tritato • 30 g di pinoli            l’uvetta, i pinoli, i canditi, le spezie, lo zucchero e
• 60 g di uvetta e frutta candita • 50 g di zucchero              mezzo bicchiere di aceto. A fine cottura versare questo
• 1 cipolla • 1 carota • 2 coste di sedano • 10 g di farina       composto nel tegame con il cinghiale, cuocendo ancora
• noce moscata • 2 chiodi di garofano • 1 bicchiere               per qualche minuto mescolando delicatamente.
di aceto • 1 l di brodo di carne • 1 bottiglia di vino rosso
toscano • 6 foglie di alloro • olio extra vergine d’oliva
• sale • pepe

Tagliare la polpa di cinghiale a pezzi e lasciarli a
marinare per 12 ore nel vino, con mezzo bicchiere di
aceto e le foglie di alloro. Scolare il cinghiale dalla
marinata, filtrare e conservare due mestoli del liquido.
Tritare il prosciutto con cipolla, sedano e carota,
       012_
nel carrello
       di aprile

 COSA
 METTO
 NEL
 CARRELLO?                        BRESAOLA
                             DELLA VALTELLINA IGP
                                                         CONFETTI TERRE D’ITALIA              LIMONI FILIERA
                                                                                            QUALITÀ CARREFOUR
                                                          Piccole perle di dolcezza
                             La sua unicità dipende       preparate con le pregiate       Ottenuti da agricoltura
                              dal clima della zona           mandorle siciliane           a lotta integrata in zone
                                 di produzione.                   di Avola.               selezionate della Sicilia.

   CARCIOFI FRESCHI        PROSECCO VALDOBBIADENE         COLOMBA TERRE D’ITALIA          POMODORINO CILIEGINO
  Nel corso dei secoli         TERRE D’ITALIA                     Il dolce più               FILIERA QUALITÀ
  il carciofo ha avuto          Dalle viti sulle rive       rappresentativo della               CARREFOUR
  anche applicazioni           ripide delle colline di    Pasqua, è un vero piacere       Da spizzicare crudo, con
   in campo medico.        Valdobbiadene e Conegliano.   per gli occhi e per il palato.      mozzarella e vino.

 PECORINO AL TARTUFO               SCAMPETTI                   PASTA SFOGLIA
Delizioso come antipasto        Molto apprezzati in      Perfetta per creare quiche,
                                                                                                  e f r e s chezza
 o per spuntini, da solo       cucina a causa della       vol-au-vent, canapè ma
                                                          anche cannoli, ventagli,
                                                                                            Gusto r salutare
 o con miele, con frutta      loro polpa morbida ed                                            p e m a v er a
 e verdure di stagione.       estremamente delicata.          torte Millefoglie.
                                                                                               la pri
                                                                                                                       _13
ci metto la faccia

“La mattina
indosso
un sorriso”
Intervista a Maria Chiara Gambetti,
hostess di cassa del Carrefour Market
di Belgioioso (Pavia)

L
       avoro part time e studio lingue all’Università
       di Pavia. In più, faccio la mediatrice culturale.
       La mediazione fa parte del mio modo di essere:
mi ritengo una persona solare e positiva, mi
piace trasmettere serenità, ascoltare le esigenze          la preparazione di alcune ricette con scarti
dei clienti e dei colleghi. Dico spesso che la             alimentari, una dimostrazione sulla raccolta
mattina indosso il sorriso e poi lo mantengo per tutta     differenziata con cartoncini a forma delle varie
la giornata, cercando di donarlo a chi mi è intorno.       tipologie di rifiuti, un filo con dei sacchetti
                                                           biodegradabili appesi come fossero vestiti ad
                                                           asciugare, un sondaggio dal titolo “Nel Carrefour
Conciliare lavoro, studio e tempo libero non mi            che vorrei…”.
pesa, perché faccio tutto con la stessa passione.
E poi trovo molti punti di contatto fra i vari aspetti
della mia vita. Per esempio, credo che lo studio mi        Il concorso riguardava temi che già mi interessavano,
abbia aiutato a ottenere buoni risultati nel concorso      e mi ha dato la possibilità di approfondirli
“Superhero” lanciato da Carrefour per invogliare           ulteriormente e di comunicarli alle altre persone.
le persone dei punti vendita a ideare iniziative sui       In fondo la Transizione Alimentare vuol
temi della Responsabilità Sociale e della Transizione      dire riscoprire alcuni valori tradizionali e
Alimentare. Ogni settimana veniva stilata una              reinterpretarli in chiave moderna. Sono gli stessi
classifica dei dipendenti che si erano distinti, e          valori che mi hanno trasmesso i miei nonni, contadini
diverse volte mi sono classificata fra i primi dieci.       originari della Calabria, e per questo sono stata
Fra le iniziative che ricordo con più piacere e che        particolarmente orgogliosa di dare il mio contributo
hanno destato più interesse fra i clienti, ci sono         per diffonderli. Q

                                                                                                                   _15
p r o do t t i d i g u sto
        Banana

STICKER MOMENTS
Chiquita lancia delle edizioni speciali del suo celebre Bollino Blu per promuovere
attività innovative e divertenti, e il proprio impegno sociale ed ecologico

I
     l Bollino Blu di Chiquita è          all’iniziativa Pink Sticker,           Fra gennaio e febbraio del
     diventato simbolo iconico di         Chiquita mette in campo                2019, Chiquita ha lanciato
     frutta e prodotti di alta qualità,   diverse azioni e partnership per       un’edizione speciale dei suoi
e sinonimo di packaging distintivo.       sensibilizzare sul cancro al seno.     Bollini Blu in dodici varianti che
L’azienda lo utilizza in diversi          A dicembre è stata la volta di         raffigurano alcuni dei personaggi
momenti dell’anno per iniziative di       una collaborazione con Romero          più riconoscibili del film The
vario genere. Ecco allora alcuni dei      Britto, artista pop di fama            Lego Movie 2 – Una nuova
più recenti e interessanti Sticker        mondiale noto per le sue opere         avventura, tra cui Banarnar (il
Moments di Chiquita.                      colorate e positive, che ha            personaggio banana).
Nell’agosto 2018 una partnership          realizzato in esclusiva per Chiquita   Proprio in questi giorni, infine,
con Shazam, la famosa app                 quattro varianti del Bollino Blu.      parte un’altra collaborazione
di identificazione musicale,                                                     con una popolare app. Il Bollino
ha permesso di accedere alla                                                     Blu diventa di nuovo interattivo
filiera di fornitura delle                                                       grazie allo Snapchat Sticker.
banane Chiquita, attraverso la                                                   Disponibile da aprile, e per circa
scansione del Bollino Blu: un                                                    quattro settimane, consentirà
modo emotivo e coinvolgente per                                                  di personalizzare video e
scoprire cosa fa Chiquita per la                                                 foto con degli esclusivi filtri
sostenibilità.                                                                   Chiquita, accessibili solo grazie
Ogni anno, poi, per tutto il mese                                                all’interazione con il bollino.
di ottobre, il Bollino Blu di 200                                                Un’iniziativa fresca e divertente,
milioni di banane Chiquita in                                                    come Chiquita, adatta a tutte le
tutto il mondo diventa rosa per                                                  età, per inaugurare in allegria e
sensibilizzare sull’importante                                                   leggerezza il periodo primaverile.
tema della prevenzione e                                                         Per saperne di più, visita
diagnosi precoce dei tumori                                                      la pagina www.chiquita.it/
della mammella. Parallelamente                                                   discover/blue-sticker. Q
il gusto di viaggiare
                    Umbria

      D i G i u l i a n a A lta m u r a

      Il cuore
      verde d’Italia
      Una piccola regione in cui convivono eccellenze artistiche, naturali, enogastronomiche.
      Un luogo della tranquillità che pure si dimostra vivace e stimolante

      N
                on c’è definizione migliore per l’Umbria,         Il borgo meridionale di porta San Pietro vi condurrà in
                piccola regione nel centro del nostro Paese,     un viaggio che dal Medioevo conduce al Rinascimento.
                che quella di “cuore verde d’Italia”: la         Tappa obbligata la Galleria Nazionale dell’Umbria,
      bellezza del suo territorio, il fascino idilliaco delle    il museo più importante della regione, con una delle
      sue città e dei borghi incastonati come gemme in           collezioni di arte medievale e rinascimentale più ricca
      un paesaggio così multiforme e articolato lasciano a       di tutta Italia.
      bocca aperta ogni visitatore. Ma non è solo la natura      Altrettanto ricca dal punto di vista artistico, è la città
      a incantare, nonostante colline, parchi e distese          di Assisi, meta spirituale per via della figura di San
      boschive offrano un primo impatto senza pari: l’Umbria     Francesco cui è indissolubilmente legata, ma anche
      è un territorio pieno di eccellenze artistiche ed          culturale, grazie alle sue splendide chiese e basiliche,
      enogastronomiche, ricchissimo di storia, in cui al relax   agli affreschi di Giotto, Cimabue, Simone Martini, alla
      e all’attività sportiva si affianca un’offerta culturale    bellezza tutta medievale delle sue piazze e dei suoi
      stimolante, tutta da vivere.                               vicoli, in costante dialogo con la campagna circostante.
                                                                                        Che dire poi di Gubbio?
                                                                                        Passeggiare per le sue
      Perugia, il capoluogo, è un vero e                                                strade, così ripide e strette, è
      proprio scrigno di tesori preziosi:                                               un’esperienza unica. Difficile
      nel suo centro storico, dentro le                                                 dimenticare i volumi verticali
      mura etrusche, potrete scoprire                                                   del Palazzo dei Consoli o la
      gioielli dell’architettura e della                                                maestosità di Piazza Grande, così
      pittura nazionale come il Collegio                                                come le architetture irregolari e
      del Cambio con gli affreschi del                                                  suggestive del borgo. Non è da
      Perugino, la Fontana Maggiore, il                                                 meno Orvieto, che sorge isolata
      palazzo dei Priori, la Cattedrale.                                                su di una rupe di tufo vulcanico:
                                                                                                            segue a pagina 20

_18
I n a lt o : P i a n G r a n d e a C a s t e l l u c c i o d i N o r c i a .
I n b a s s o : i l c e n t r o d i P e r u g i a . Pa g i n a a c c a n t o :
Assisi, uno scorcio e la Basilica.
              Umbria

                                                                                 _19
il gusto di viaggiare
                  Umbria

                                                                       castelluccio di norcia

                                                                    praticare trekking nel Parco Nazionale dei Monti
                                                                    Sibillini, piuttosto impegnativo, oppure sui Monti
                                                                    Martani, 110 km di percorso che attraversano cime e
                                                                    boschi. Il Parco Nazionale del Monte Cucco è perfetto
                                                                    per chi ama la speleologia, mentre il Comprensorio del
                                                                    Lago Trasimeno saprà incantarvi con i profumi della
                                                                    sua macchia mediterranea. Non mancano poi i percorsi
                                                                    ciclabili, da quelli destinati ai più esperti – come
                                                                    i sentieri che si diramano sull’Appennino Umbro-
                                                                    Marchigiano – a quelli meno impegnativi, come la
      il suo centro storico, tutto da esplorare, culmina nel        pista pianeggiante di 60 km tra Assisi e Spoleto.
      Duomo, definito “giglio d’oro delle cattedrali”, apice
      dell’architettura tardo-medievale italiana.
                                                                    Ma l’Umbria è anche terra di festival, a partire
                                                                    dall’ormai celeberrimo Umbria Jazz festival, un
      Al di là dei centri urbani, l’Umbria è la meta ideale         appuntamento immancabile che nel mese di luglio
      per chi desidera vivere un’esperienza d’immersione            richiama artisti e appassionati di questo genere musicale
      totale nella natura: sono innumerevoli i percorsi per         da tutta Europa. Tra fine giugno e inizio luglio, invece,
      chi ama praticare escursionismo o svolgere qualsiasi          il Festival dei 2 Mondi riempie le strade della città
      genere di attività all’aperto. Oltre alla più nota Via di     di Spoleto con le sue manifestazioni di musica, arte e
      San Francesco, si può scegliere – ad esempio – di             spettacolo di livello internazionale, mentre i più golosi
                                                                    non vedono l’ora che arrivi settembre per poter gustare
                                                                    tutte le squisitezze dell’Eurochocolate.
                                                                    E per chi al cioccolato preferisce il vino, niente paura:
        L’Umbria in cucina!                                         l’Umbria è terra di viticoltori e propone percorsi
        La cucina umbra ha dei sapori schietti, semplici e          enogastronomici che sono una certezza. Si possono
        genuini. Si tratta di una cucina povera, di terra,          consultare facilmente on-line le proposte delle
        dalla tradizione secolare. Come non apprezzare i suoi       cosiddette “strade del vino”, che accompagnano
        salumi e gli insaccati, e in particolare quelli derivati    alla scoperta del territorio e della sua produzione. La
        dal suino nero umbro, allevato allo stato brado? Il
        cicotto di Grutti è un piatto a base di tagli di maiale     Strada dei vini del Cantico, ad esempio, va dalla DOCG
        cotti col grasso della porchetta (un altro piatto tipico)   Torgiano Rosso Riserva di Perugia alle DOC di Assisi,
        e speziati, da accompagnare col pane senza sale o           Torgiano, Colli Martani, colli perugini e Todi; la Strada
        con la torta sul panàro, torta di granoturco cotta          dei vini etrusco-romana parte da Orvieto per arrivare
        sulla ghisa. Altrettanto imperdibili sono i formaggi:
        pecorino, DOP o di Norcia, cacio e caciotte, ravaggiolo     ad Amelia, con DOC della zona come Rosso Orvietano
        umbro, giuncata, da accompagnare con crostini caldi e       e Lago di Corbara. Che preferiate il vino, l’arte o il
        croccanti.                                                  trekking, siamo certi che, dopo averlo visitato, il cuore
                                                                    verde d’Italia vi resterà nel cuore. Q

_20
da n o n
                                            perdere

        162 i
       metr
                                                       La Cascata
                                                       delle Marmore
                                                       Questa cascata, osservabile da
                                                       due diversi belvedere, offre uno
                                                       spettacolo mozzafiato col suo salto
                                                       di ben 162 m nel verde del bosco,
                                                       dovuto all’intervento ingegneristico
                                                       del console romano Manio Curio
                                                       Dentato, che vi fece dirottare
                                                       l’acqua stagnante del fiume
                                                       Nera nel 271 a. C.

                                                                               Ec c
                                                                                 elle
                                                                                 nza gastronomic
                                       co
                     I tinerario stori

                                                                                a
                                                       Il tartufo
                                                       Il tartufo umbro più noto è quello
                                                       di Norcia, nero, che spesso viene messo
La Via romana                                          in competizione con quello bianco
                                                       di Alba, in Piemonte. Ma anche
La Via Flaminia, costruitaita in epoca                 in Umbria, per esemp
                                                                        esempio nella valle
romana per collegare la capitale ai porti              del Tevere, ci sono degli
                                                                           de eccellenti
dell’Adriatico, attraversaa ancora
                            anco oggi                  tartufi bianchi. Insom
                                                                        Insomma, di questa
l’intera regione e sono molte le vestigia
                                      i i              prelibatezza c’è solo ll’imbarazzo
                          so, a partire
visitabili lungo il percorso,                          della scelta.
da Carsulae con le sue rovine
                          ovine quasi
del tutto integre.

                                                                                                   _21
ric e t t a ri o

Parmigiano Reggiano
Terre d’Italia
                                                              Torta di Pasqua Umbra                                        20+2h MEDIO

                                             1   Sciogliere il lievito di birra in acqua tiepida con lo zucchero. Unire 120 g di farina,
                                                 mescolare e formare un lievitino compatto e liscio. Mettere in un luogo caldo e
                                                 umido coperto con pellicola per alimenti, fino al raddoppio di volume.

                                             2   Nella planetaria versare il lievitino con le uova una alla volta e mescolare.
                                                 Unire un po’ di farina, i formaggi precedentemente grattugiati, il sale, il pepe
                                                 e l’olio extravergine. Unire infine l’emmenthal a cubetti tenendone un po’
                                                 da aggiungere in superficie.

Ingredienti per una torta
                                             3   Formare una palla di impasto e versare in una teglia precedentemente
                                                 unta e infarinata. Guarnire con cubetti di emmenthal.
da 6/8 persone

• 150 g di Parmigiano Reggiano Terre         4   Coprire con un panno bagnato e mettere a riposare in un luogo umido
  d’Italia                                       e caldo fino al raddoppio di volume.
• 500 g di farina 0
• 80 g di acqua tiepida                      5   Cuocere in forno caldo a 200 °C per circa 45 minuti con un tegamino d’acqua
• 5 uova                                         per mantenere alta l’umidità.
• 20 g di lievito di birra fresco
• 1 cucchiaino di zucchero                   6   Lasciare raffreddare e servire con salumi tipici.
• 1 cucchiaio di strutto
• 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
• 100 g di pecorino romano
• 130 g di emmenthal svizzero
• 1 presa di sale
• 1 pizzico di pepe

            UN CLASSICO A PASQUA CHE OGNI
            FAMIGLIA UMBRA REALIZZA CON
            LA PROPRIA RICETTA PERSONALE.

_22
r ic e t t ar io

                                                                                    Lenticchie Carrefour BIO
                Vellutata di lenticchie con
25     FACILE   zafferano, gamberi e basilico
1    Soffriggere il cipollotto, aggiungere i pomodori, il miso e le lenticchie,
     coprire con acqua e lasciare cuocere per 25/30 minuti.

2    Aggiungere lo zafferano, frullare e passare al colino.

3    Pulire i gamberi dal carapace, cuocerli al vapore per pochi minuti e condire
     con olio e sale la scorza del mandarino e il basilico.

4    Servire la crema di lenticchie e finire con i gamberi conditi, le foglie di
     basilico e un pizzico di pepe.                                                 Ingredienti per 6 persone

                                                                                    • 500 g di lenticchie Carrefour BIO
                                                                                    • 1 cipollotto
                                                                                    • 10 stimmi di zafferano
                                                                                    • 50 g di miso
                                                                                    • 100 g di pomodori a grappolo
                                                                                    • 15 gamberi
                                                                                    • 1 rametto di basilico
                                                                                    • 1 pizzico di pepe
                                                                                    • 1 presa di sale
                                                                                    • 1 mandarino
                                                                                    • Olio extravergine di oliva

                                                                                                         P O T E T E S E R V I R E Q U E S TA
                                                                                                         V E L L U TATA S I A C A L D A
                                                                                                         CHE FREDDA; COME PRIMO
                                                                                      P I AT T O O I N M O N O P O R Z I O N E C O M E
                                                                                      A N T I PA S T O .

                                                                                                                                        _23
,
          L arte del dolce
          Roberto Rinaldini

      di Niccolò Vecchia

      L o s t i l i s ta d e l d e s s e r t
      Il pasticciere ha trasformato il suo talento in un brand di successo.
      E non ha intenzione di fermarsi

  «I
                 o giocavo a pallavolo, da ragazzo, ero              in bottega, con le ore in laboratorio, con la continua
                 una promessa. Poi però nella vita le cose           applicazione che si può imparare e migliorare, non ci
                 cambiano». Racconta così il riminese                sono scorciatoie: l’abilità manuale in pasticceria è
      Roberto Rinaldini quella che fu una svolta giovanile           fondamentale e si acquisisce solo con le ore di
      importante: da vice-campione nazionale di beach                lavoro, essenziali come lo è l’allenamento nello
      volley a studente all’alberghiero (convinto a iscriversi       sport».
      dal padre che aveva notato la sua scarsa applicazione          Così sono nati prodotti iconici, originali, come i
      a scuola). «Dopo il primo anno di corso, vidi quasi            MacaRAL®, interpretazione personale dei macaron
      per caso sulla scrivania dello chef che mi seguiva un          francesi, le GnamBelline®, in equilibrio tra donut e
      volantino sui campionati mondiali di pasticceria: come         ciambelline, le moderne praline ChocoColor.
      si è capito sono uno competitivo, mi innamorai subito          Ma anche la Venere Nera, dolce-simbolo con cui
      dell’idea di partecipare».                                     Rinaldini coronò il suo sogno di ragazzo trionfando
      Oggi Rinaldini, 41 anni, è uno dei più affermati               nel 1998 ai Campionati del mondo di pasticceria a
      interpreti dell’arte del dolce in Italia: la sua è stata una   Barcellona, a base di Pan di spagna al cioccolato,
      carriera veloce come un servizio al salto sul campo di         mousse al cioccolato 64% del Madagascar, bavarese
      volley. Ispirata anche dai grandi nomi del fashion: «I         di nocciole delle Langhe, croccantino di cereali e
      migliori stilisti della moda italiana, come Valentino,         glassa al cacao.
      Armani, Dolce e Gabbana, hanno dimostrato come                 E sempre così sono nati i suoi eleganti concept store:
      si possa trasformare un’attività che nasce da                  a Rimini, Firenze, Roma, Milano. Ma è un progetto
      un talento e da una passione artigianale in una                all’inizio: «La mia missione è questa: creare un
      grande industria internazionale. Come trasformare              marchio, creare posti di lavoro, far nascere nuovi locali
      un nome in un marchio riconosciuto nel mondo. Con              in cui offrire grande qualità e affermare un brand». Q
      grande ambizione, mi sono dato questo obiettivo».
      Per raggiungere traguardi così importanti, Roberto
      Rinaldini si è posto come sua regola il distinguersi
                                                                       carta d’identità
      sempre dagli altri, cercando di affermare la propria             Chi. Roberto Rinaldini
                                                                       LA PASTICCERIA. Rinaldini Rimini,
      identità. Si definisce un autodidatta, e a se stesso, così
                                                                       via Ennio Coletti 131, Rimini
      come ai suoi collaboratori, ricorda sempre l’importanza          Online. www.rinaldinipastry.com
      dell’impegno e della costanza: «È solo con il lavoro

_24
Roberto Rinaldini
,
      L arte del dolce
      Roberto Rinaldini

_26
,
    L arte del dolce
    Roberto Rinaldini

C r o s ta ta d i r i c o t ta e v i s c i o l e

  Per la pasta frolla alle mandorle                            Per la crema di ricotta e visciole
                                                               al profumo di vaniglia
  220 g di burro
  2 g di sale                                                  500 g di ricotta di pecora
  180 g di zucchero a velo                                     140 g di zucchero
  70 g di mandorle in polvere                                  80 g di uova
  110 g di uova intere                                         15 g di liquore di vaniglia
  460 g di farina per frolla                                   1 baccello di vaniglia
  1 g di vaniglia                                              70 g di visciole a pezzi

A                                                            M
         mmorbidire il burro a 25 °C con la vaniglia,                  ontare, a mano o in planetaria con la frusta,
         aggiungere nell’impastatrice le uova, lo                      la ricotta, lo zucchero e i semi di vaniglia,
         zucchero a velo, il sale e la farina di mandorle.             aggiungere le uova a filo e il liquore di
Amalgamare gli ingredienti, senza inglobare troppa           vaniglia. Completare con le visciole a pezzi.
aria. Legare il tutto con 120 g di farina setacciata.
Quando è incorporata bene, inserire la farina rimasta e
impastare per pochi secondi. Conservare in frigorifero
per 12 ore a 4 °C. Stendere in una tortiera allo spessore
di 3,5 mm e raffreddare.

                                                             S
                                                                   palmare la confettura di visciole sulla pasta
  Per la finitura                                                  frolla nella tortiera e con una sac-à-poche,
                                                                   distribuire la crema di ricotta senza creare
  200 g di confettura di visciole
                                                             buchi. Livellare con la spatola e terminare con strisce
  Amarene candite e foglie d’oro per decorare
                                                             di pasta frolla aiutandosi con una griglia di plastica.
                                                             Decorare con amarene candite e foglie d’oro. Infornare
                                                             a 180 °C per 40 minuti, fino a doratura completa.

                                                                                                                       _27
ric e t t a ri o

Uova Carrefour BIO
                                                                      Tiramisù con
                                                             bergamotto e pistacchi                                     25 FACILE

                                               1  In una ciotola capiente mescolare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un
                                               composto cremoso. Unire il succo del bergamotto alle uova e mescolare.

                                               2   Montare a neve i tuorli e unirli delicatamente al composto.

                                               3   Tostare una parte di pistacchi e ridurre in granella il rimanente.

                                               4   Nel frattempo bagnare i savoiardi nel succo d’arancia o nel limoncello
                                                   a seconda dei gusti.
Ingredienti per 4 persone
                                               5   Disporre un primo strato di savoiardi in una teglia, coprire con la crema
•   4 uova Carrefour BIO                           al mascarpone, granella di pistacchi e cacao a piacere.
•   200 g di mascarpone
•   24 biscotti savoiardi                      6   Continuare con questi strati fino a terminare gli ingredienti.
•   200 g di succo d’arancia
•   1 bergamotto
•   90 g di zucchero
•   20 g di pistacchi sgusciati
•   Cacao a piacere

               CI SONO TANTE VERSIONI PER
               QUESTO DOLCE TIPICO ITALIANO.
               QUESTA UNISCE IL GUSTO DEL
    PISTACCHIO E IL PROFUMO DEL BERGAMOTTO;
    IL TIRAMISÙ RISULTA QUINDI FRESCO E
    AGRUMATO, PERFETTO PER LA PRIMAVERA.

_28
r ic e t t ar io

                                                                                         Miele di arancio di Sicilia
                                                                                         Terre d’Italia
15+6h MEDIO   Budino al miele
 1   In un tegame versare il miele, scaldarlo a fiamma dolce e versare il latte a filo.

 2   Nel frattempo sbattere i tuorli in una ciotola e unirli nel tegame con il latte.
     Continuare a mescolare per circa un minuto, spegnere il fuoco e mettere da parte.

 3   Far ammorbidire la gelatina, strizzarla e aggiungerla al latte bollente.

 4   Unire il liquore, mescolare e versare in uno stampo per budini leggermente
     oliato.

 5   Far raffreddare e mettere in frigorifero per circa 6 ore.                           Ingredienti per 6 persone

                                                                                         • 160 g di miele di arancio di Sicilia
 6   Estrarre il budino dallo stampo in un piatto, guarnire con more, nocciole             Terre d’Italia
     ridotte in granella, foglie di menta e riduzione di miele o caramello.              • 200 g di more fresche
                                                                                         • 500 ml di latte
                                                                                         • 40 g di nocciole tostate
                                                                                         • 15 g gelatina
                                                                                         • 4 tuorli d’uovo
                                                                                         • 1 bicchiere di cognac

                                                                                                      AMBRATO, DORATO O SCURO,
                                                                                                      FLUIDO O SOLIDO, DOLCE O QUASI
                                                                                                      AMARO, IL MIELE CAMBIA A
                                                                                           SECONDA DEI FIORI E DEL LAVORO DELLE API.
                                                                                           QUESTO MIELE PORTA CON SÉ TUTTO IL SAPORE
                                                                                           E IL PROFUMO DELLE ARANCE SICILIANE.

                                                                                                                             _29
fo t o r ic e t ta                                                                        Per il ripieno
             Agnolotti
                                                                   200 g                      150 g
                                                                  di arrosto                   di lonza
                                                           di sottopaletta di vitello         di maiale

                                                                                              100 g
                                                                                             di salsiccia

                                                                                              200 g
                                                                                           di scarola verde

                                                                                               100 g
                                                                                               di spinaci

                                                                                                 4
                                                                                                 uova

                                                                                             1 carota, 1 cipolla, 20 g di burro,
      Le istruzioni                                                                       50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato,
      di Ugo Alciati                                                                           50 g di olio evo, sale e pepe

      L
             a pasta ripiena regna sovrana sulle tavole di tutte (o
             quasi) le regioni d’Italia. Ravioli, tortelli, cappelletti,
             tanti formati per un’unica promessa: con loro il
                                                                                                       Per la pasta
      pasto è speciale. Per la nostra ricetta ci siamo rivolti a
      Ugo Alciati, un cuoco che è davvero custode e interprete                                 500 g
      della tradizione piemontese: è cresciuto nella cucina
                                                                                                di farina
      del ristorante di famiglia, Guido, osservando la mamma
      Lidia al lavoro. Oggi è lui lo chef di quella insegna, ora
      all’interno della splendida Tenuta Fontanafredda.                                           11
      I suoi Agnolotti di Lidia conservano fedelmente la ricetta
                                                                                                 tuorli
      originaria. E sono talmente buoni che si possono mangiare
      anche senza alcun condimento.
                                                                                    10 g di olio evo, 3 g di sale, un po’ di semolino
      per 6 persone                                                                            80-100 g di acqua fredda,

_30
preparazione
                                                                                                       2
                                                                                                               di cottura,
                                                                                          Restringere il sugo
                                                                                                                   parte.
                                                                                            filtrarlo e tenerlo da

                                                                                                          3
           1                                                                            Tritare le carni finemente.
                                                                                Unire al composto le uova e il Parmigiano,
                                                                                       aggiustando di sale e pepe.
  Per il ripieno: soffriggere la carota e la cipolla
a tocchetti. Aggiungere la lonza di maiale facendola
  dorare a fiamma vivace e poi arrostendo a fuoco
     basso. A metà cottura aggiungere l’arrosto
                                                                                                                         4
       di sottopaletta, la scarola e gli spinaci.                                                       Per la past
                                                                                                                    a: setaccia
                                                                                                       sulla spian              re la farina
    Coprire e cuocere per 2 ore. Far raffreddare.                                                                  atoia, creare
                                                                                                         e mettervi a             un incavo
                                                                                                                     ll’interno i
                                                                                                       l’acqua. La                tuorli e
                                                                                                                   vorare fino
       5                                               ano
                                                                                                        un impasto
                                                                                                        Coprirlo co
                                                                                                                    liscio e om
                                                                                                                    n un panno
                                                                                                                               a ottenere
                                                                                                                                ogeneo.
                            ri sc   e  d i pasta (a m                                                                            umido
                  ell e  st                                 e dei                                            e lasciarlo
    Ricavare d              e rl e   su  ll’asse e deporr                                                                riposare
              a), sten    d                                                                                 per circa m
o a macchin                                        a distanza                                                            ezz’ora.
                          ie  n o su un lato
   mucchiett   i d i  rip                             n il lembo
                        a ll ’a lt ro . Coprire co
               un  o  d                                 rotella
 di 2-3 cm l’                 b e  ro . U   sando una
                   ast  o  li                               i pasta
    di pasta rim              e li m  in  a re l’eccesso d
               dentata     ,
 tagliapasta                                       golarmente
                              d  i  tagliare sin
     per il lun  go , q  u in                         no, con un
                            a ld  a rl i, uno per u
    ogni agnolo
                   tt o. S                               rli su un
                                    “ p li n”. Sistema
                      fa m   o so                             molino.
     pizzicotto: il         a  to   c o n  u n a presa di se
                 infarin
   canovaccio

                                               6
                                                                  per circa
                  ssare gli ag nolotti in acqua bollente salata
                Le                                                di arrosto,
                                       olarli e saltarli nel sugo
              tre minuti e mezzo, sc                           servirli in un
                                         burro. Potete anche
               tenuto da parte, con il                             lic emente
                                          con un tovagliolo, semp
             tovagliolo o in un piatto
                                                  di carne e scolati.
                       fatti cuocere nel brodo
                                                                                                                                   _31
SCUOLA DI CUCINA
            Il corso

                                              IL PANE
                               Tecniche, consigli e ricette dai docenti di ALMA,
                                 la più importante scuola di cucina italiana.
                             In questo numero parliamo di impasti e lievitazioni

  C
              osa c’è di più familiare, di più genuino, e    ottenere, che tipo di impasto si vuol fare e per
              buono, del pane? Sempre più appassionati       quanto tempo deve tenere la lievitazione. Non
              decidono di cimentarsi anche a casa propria    sempre occorrono farine forti o fortissime, con
      nella preparazione di pani e lievitati. Il più         un W molto elevato. Ad esempio, nella ricetta
      giovane docente di pasticceria e panificazione                      dei grissini proponiamo un mix
      della storia di ALMA, Antonello Di Maria, ci                          tra una farina di media forza
      fornisce insegnamenti utilissimi. E un consiglio: se                   e una debole: con una farina
      volete davvero cimentarvi nella panificazione,                       molto forte, si andrebbe contro
      vi sarà utile avvalervi di una macchina                            le caratteristiche organolettiche
      impastatrice.                                                        del grissino. Invece che friabile
                                                                            e scioglievole in bocca, sarebbe
      LA FORZA DELLA FARINA                                                  consistente, quasi gommoso. Più
      «Quando si parla di “forza” della                                      una farina è forte, più le proteine
      farina (dato indicato sulle                                            che contiene sono prestanti, e in
      etichette con la W), ci si riferisce                                   una lunga lievitazione creano un
      alla capacità di assorbire acqua e                                      impasto dalla struttura più ricca.
      di rendere l’impasto resistente.                                       Perciò, per una lievitazione lunga,
      Per scegliere la farina, è                                               serve una farina forte, con una
      importante avere chiaro                                                  percentuale proteica circa del
      il risultato che si vuole                                                13-14%».

_32
IL TEMPO DI LIEVITAZIONE                             idratazione: se l’impasto è solido si chiama
«Sono diverse le variabili che ci portano a capire   “biga”, se è liquido “poolish”. La biga della
quanto dovrà lievitare il nostro impasto. Una di     ricetta della Ciabatta è ottenuta con della farina
queste è la temperatura finale dell’impasto:         forte e impastata in modo grezzo. La temperatura
se dopo averlo lavorato la temperatura                    a cui estraiamo la biga dall’impastatrice è
sarà di 28°, lieviterà molto più                                  importante, intorno ai 18°. Il pre-
velocemente di un impasto                                              fermento serve a portare più
a 22°. Un’altra variabile                                                 aromi e profumi al prodotto
importante è l’idratazione                                                   finale: impastando tutti
dell’impasto, quanta                                                           gli ingredienti insieme,
acqua abbiamo usato:                                                             avremmo un pane meno
più è idratato,                                                                    profumato. Invece la
più lieviterà                                                                       biga, lievitando per
velocemente. C’è                                                                     18-20 ore a una
un rapporto anche                                                                    temperatura di 18°,
tra idratazione e                                                                     sviluppa un bouquet
temperatura finale                                                                    aromatico molto
dell’impasto: se                                                                      intenso».
è più idratato,
è consigliabile                                                                      IL LIEVITO MADRE
farlo lievitare a                                                                   «Non dobbiamo avere
temperatura più                                                                   dogmi: è fondamentale
elevata. In una ricetta                                                          basarsi sui propri gusti
in cui è previsto un                                                           e sul prodotto che si vuole
pre-fermento, come ad                                                       ottenere. Sia gli impasti
esempio nella ricetta della                                              con il lievito compresso
Ciabatta, in cui è prevista una                                       (detto anche di birra), sia
“biga”, è importante valutare il tipo di                         quelli con il lievito madre possono
pre-fermento utilizzato per capire quanto dovrà       essere ottimi. Per usare il lievito madre serve
lievitare l’impasto».                                più esperienza, per gestirlo al meglio, altrimenti i
                                                     risultati possono essere incostanti. Il lievito madre
I PRE-FERMENTI                                       offre, se usato bene, una maggiore struttura, aromi
«Non tutti sono uguali, in base alla loro            più spiccati e una migliore conservabilità». Q

                                                                                                             _33
SCUOLA DI CUCINA
            Il profilo

      Antonello
      Di Maria
      Dolce preferito da gustare: cannoncino alla
      crema
      Dolce preferito da preparare: panettone
      gianduja e albicocca
      Panificazione e pasticceria in 3 parole:
      costanza, emozione, tecnica

  R
                isoluto e di poche parole. Questi i tratti
                distintivi di Antonello Di Maria, molisano
                classe ’90, sfuggito a una carriera da          Seguono esperienze formative importanti, come quella
      geometra, come avrebbe voluto il padre, attratto          dal grande maestro della pasticceria italiana Iginio
      dal fascino di lievito e vaniglia. Antonello cresce       Massari, e i sogni fatti sulla corriera da ragazzino
      tra pentole e fornelli: la passione per la cucina, il     divengono realtà. Un breve giro del mondo a suon
      desiderio di creare qualcosa con le sue mani e la         di saccarosio riporta Di Maria al punto di partenza.
      sua sensibilità, lo anima sin da piccolo. Al momento      Questa volta ALMA lo accoglie non più come allievo
      di scegliere cosa fare del suo futuro non ha dubbi:       ma come il più giovane docente di pasticceria e
      il suo gioco preferito sarebbe diventato il suo           panificazione. Q
      mestiere. Così sull’autobus che lo porta ogni giorno
      da casa a Termoli, sede dell’Istituto Alberghiero che
      frequentava, sogna a occhi aperti, immaginandosi in         C O R S O D I PA N I F I CA Z I O N E
      una grande brigata tra Londra e New York. Le sue            MODERNA
      prime esperienze professionali sono da cuoco, ma la        Il nuovo Corso di Panificazione Moderna ALMA è un corso
      vocazione da pasticciere è già viva dentro di lui; così    intensivo disegnato per apprendere basi e nuove tecniche
      la sua immaginazione trova sempre più dimora in            di panificazione necessarie a diventare Bakery Chef: una
      quella stanzetta laterale, quella meno affollata e         professionalità internazionale, passaporto per avviare
                                                                 un’attività in proprio ma anche una figura richiesta dalle
      dal ritmo meno frenetico, in cui il rumore delle           grandi catene di hotellerie, di ristorazione commerciale e
      padelle sfrigolanti viene sostituito dal mantra            di bakery. Il programma affronta a 360° la formazione del
      delle fruste in azione. Antonello Di Maria se ne           Bakery Chef. Partendo dalle basi del mestiere per arrivare
      convince: sarebbe stato un pasticciere. Il percorso di     alle tecniche più moderne, in linea con i nuovi emergenti
                                                                 trend, seguendo l’evoluzione di un mercato sempre più
      crescita è segnato da una “fame” di imparare che non       attento alla scelta di prodotti artigianali, sani e gustosi.
      riesce a essere saziata. ALMA e il 9° Corso Superiore      www.alma.scuolacucina.it
      di Pasticceria sono la risposta alle tante domande.

_34
I        Pane in cassetta

• 400 g di farina media forza • 120 g di latte • 120 g di acqua
• 12 g di lievito compresso • 20 g di zucchero semolato
• 65 g di burro • 8 g di sale

Impastare tutti gli ingredienti insieme. • Far
riposare la pasta per 10 minuti. • Pesare pezzi da
250 g, formare a filone e porre in appositi stampi
in alluminio usa e getta con lunghezza di 22 cm,
larghezza di 8,5 cm e altezza di 5cm. • Far lievitare
in un luogo caldo (28 °C) fino a raggiungere quasi
il bordo dello stampo • Cuocere a 185 °C per 20-25
minuti.

                                                                     II      Ciabatta

                                                                  Biga classica (pre impasto) • 500 g di farina forte (tipica
                                                                  per lievitati come panettone, focacce) • 225 g di acqua
                                                                  • 5 g di lievito compresso

                                                                  Mescolare tutti gli ingredienti insieme, porre in
                                                                  mastelli oleati e lasciare riposare in un luogo
                                                                  fresco (18-20 °C) per circa 20 ore.

                                                                  Impasto della ciabatta • 730 g di biga • 100 g di farina
                                                                  media forza (tipica per pizza) • 240 g di acqua • 12 g di sale
                                                                  • 4 g di estratto di malto

                                                                  Impastare biga, farina, malto e una parte di acqua.
                                                                  • Impastare il tutto aggiungendo il sale e finire
                                                                  di reidratare con la restante acqua. • Mettere
                                                                  l’impasto in un mastello e farlo raddoppiare di
                                                                  volume. • Tagliare della grandezza desiderata e
                                                                  porre in teglia. • Far lievitare 30 minuti e infornare
                                                                  a 240 °C per 25-30 minuti.
Tutti meritiamo il meglio

       carrefour.it
SCUOLA DI CUCINA
      Le ricette

  III         Grissini

• 250 g di farina media forza • 250 g di farina debole
• 15 g di lievito compresso • 275 g di acqua • 10 g di sale
• 5 g di malto • 35 g di olio extravergine di oliva

Impastare tutti gli ingredienti insieme. • Lasciar
riposare 10 minuti l’impasto. • Formare 2 filoni da
420 g circa e metterli su teglie precedentemente
unte con dell’olio di oliva e coprire il tutto con un
telo di plastica. • Lasciar lievitare 30 minuti circa.
• Tagliare il filone a strisce, stirare o arrotolare i
grissini e porli in teglia precedentemente oleata.
• Lasciar lievitare per 20-30 minuti poi infornare a
170 °C circa per un tempo di cottura di circa 10-15
minuti. • Poi lasciar asciugare ancora in forno a una
temperatura di 100-120 °C.

                               LO CHEF CONSIGLIA
                               È importante anche valutare la
                               temperatura dell’ambiente in cui
                               lavoriamo e in cui lieviteranno gli
                               impasti: in base al prodotto che
                               vogliamo ottenere, come si vede dalle
                               ricette, la temperatura può variare.

                                                                       _37
cibo per la mente
Boy, snow, bird

                    Tutti meritiamo il meglio

                           carrefour.it
cibo per la mente

Tutta la
verità sul bio
In un libro, un viaggio fra i produttori
italiani del biologico, per approfondire il
tema e vincere lo scetticismo
                                                                         S t e fa n o G e n o v e s e ,
                                                                         I l b i o n o n è u n a b u fa l a ,
                                                                         P I E M M E , 2 0 1 8 , 2 1 6 pa g i n e .

C
        os’è veramente il biologico? Una moda per
        radical chic? Un nuovo tipo di business?
        Da quando è approdato anche nella grande         Genovese ha così selezionato dodici aziende del
distribuzione ed è aumentato il numero delle persone     Made in Italy, da realtà molto piccole e specializzate
che affermano di “mangiare solo bio”, si è verificato     come Agribio Forneria e Ca’ D’andrei a grandi
anche un certo incremento di scetticismo sul suo         marchi quali Probios, Alce Nero, La Finestra sul
conto: sarà davvero la tanto propagandata salvezza del   Cielo, nati per lo più sulla fine degli anni Settanta,
Pianeta e della nostra salute o è solo l’ennesimo modo   quando il biologico era ancora ben lontano dall’essere
per guadagnare alle spalle del cliente sfruttando        regolamentato dalla Comunità Europea, figurarsi dal
le sue paure? Insomma, il biologico è sì o no una        diventare una moda!
bufala?                                                  Approfondendo le singole storie e le diverse identità
Stefano Genovese nel suo libro Il bio non è              di queste aziende che potremmo definire tanto
una bufala, indaga sulla questione andando a             emblematiche quanto esemplari, Il bio non è una
interrogare i protagonisti italiani del biologico        bufala riesce perfettamente nel suo intento: chiarirci
per comprendere le loro tecniche di produzione           le idee su cosa e soprattutto chi c’è dietro il
e la filosofia che li ispira. L’esito dell’indagine è      biologico e come imparare a riconoscerlo,
già nel titolo: il bio sarà pure diventato un business   oltre a liberarci definitivamente da alcuni dubbi che
negli ultimi anni, ma si tratta di un fenomeno che ha    almeno una volta hanno sfiorato un po’ tutti (chi non
semplicemente (e finalmente) dato lustro a tutti quegli   si è mai chiesto, ad esempio, perché il bio costi di più
imprenditori che da quarant’anni hanno deciso di         del cibo convenzionale?).
investire nell’idea di produrre un cibo migliore, per    Il libro di Genovese aiuta a comprendere questa
noi come per l’ambiente, senza mai arrendersi davanti    realtà dall’interno come mai era stato fatto finora
alle difficoltà che un simile obiettivo comportava e      e a realizzare che, no, il bio non è per niente una
comporta.                                                bufala. Q

                                                                                                                      _39
Puoi anche leggere