Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava

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Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
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Mensile dell’Arcidiocesi di Amalfi - Cava de’Tirreni
Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016
Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
SommariO       GIUGNO 2016

3  Editoriale
        4 Verso una riforma del clero
        5 Un canto all’Amore
        6 Catechesi ai disabili                                                Direttore responsabile
                                                                                   Antonio De Caro
        7 Programma Pastorale                                                         Redazione
                                                                                   Andrea De Caro
        8 XXV° Mons. Beniamino 		                                                 don Angelo Mansi
                                                                                 don Antonio Landi
                                                                                     Enzo Alfieri
           Depalma                                                              Proprietà editoriale
                                                                               Associazione Culturale
        9 Celebrazioni mariane                                                  “S. Francesco Sales”
                                                                                      Presidente
10 San Giuseppe Cottolengo                                                        Luciano D’Amato
                                                                                      Segretaria
11 La Pasqua dei trombonieri                                                       Gerarda Carratù
                                                                               Direzione, Redazione,
12 250° dell’incoronazione Maria 		                                               Amministrazione
                                                                                   Piazza Duomo, 9
   SS dell’Olmo                                                             84013 Cava de’Tirreni (SA)
                                                                               Tel. e Fax 089 4454973
                                                                             e-mail: andecaro@libero.it
13 Minori: Veglia di 		                                                     Responsabile abbonamenti
                                                                                  Aldo Di Gennaro
   Pentecoste                                                               Costo abbonamento annuo
                                                                                       € 15,00
14 “La Santa priora”                                                                 C/C Postale
                                                                                  n°000066608613
15 Un progetto per il 		                                                        intestato a Luciano
                                                                                       D’Amato
   lavoro                                                                         Hanno collaborato:
                                                                            mons. Osvaldo Masullo, Fer-
17 Rassegna libri                                                           nanda Cerrato, don Gennaro
                                                                            Lo Schiavo, don Gianfranco
18-21 Fermento notizie                                                       Crisconio, Livio Trapane-
22 Agenda                                                                    se, Lucia Avigliano, Laura
                                                                              Siani, Rosario Pellegrino,
                23 CAVA: 46° Edizione                                      Tiziana Vitagliano, Carmela
                                                                              Pelliccia, don Gioacchino
                		 della Scetajorde                                          Lanzillo, don Vincenzo Di
                                                                            Marino, Giuseppe Battimelli,
                                                                               Filomena Di Domenico

                                                                              Foto: Michele Abbagnara,
                                                                             Antonio Naclerio, Michele
In copertina: Cava - Festa di Castello                                         Pansa, Claudio Polito
                                                                                   Impaginazione:
                                         Associato all’Associazione Gior-       Mariangela Lodato
                                         nalisti Cava de’Tirreni - Costa             Stampa
                                         d’Amalfi “Lucio Barone”                 Tipografia Tirrena
                                                                               Inviare gli articoli al:
                                                                                andecaro@libero.it
Fermento è online su: www.diocesiamalficava.it
Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
EDITORIALE                                                                          FERMENTO
   Feste religiose: opera salvifica
   L’arrivo del periodo estivo è anche                                       ne di fede. Perciò siano contenute nel
occasione per la maggior parte delle                                         tempo (non oltre le due ore) e seguano
feste religiose nella nostra diocesi e                                       un percorso ragionevolmente breve,
ci sembra opportuno ricordare che                                            attraverso le vie principali e più bre-
nella Solennità dell’Immacolata Con-                                         vi del paese. In nessun caso è lecito
cezione di Maria, l’8 dicembre 2011,                                         allontanare l’immagine sacra dal cor-
il nostro arcivescovo, mons. Orazio                                          teo processionale per accedere a vie
Soricelli, in continuità con le direttive                                    secondarie, neppure nel caso di visite
dei suoi predecessori (mons. Alfredo                                         a malati. E’ severamente vietato far
Vozzi, mons. Ferdinando Palatucci e                                          danzare, in qualche modo, le statue
Beniamino Depalma) volle riconfer-                                           portate a spalla. La processione è te-
mare e richiamare alcune indicazioni                                         stimonianza di fede e non folklore”.
pastorali per la celebrazione delle fe-                                      Ancora “durante la processione sono
ste religiose, istituite “ per celebrare i grandi avveni-    consigliabili brevi soste per momenti intensi di pre-
menti della Storia della Salvezza, nonché le meravi-         ghiera, passando davanti a luoghi particolari, quali
glie operate dal Signore nei suoi servi, i Santi, e per      chiese, ospedali, fabbriche. Si devono evitare soste
promuovere, incrementare, manifestare la fede con            per assistere a spari e a spettacoli pirotecnici e per
pubblica testimonianza”.                                     raccogliere offerte.
   In ogni parrocchia deve essere costituito il Comi-           Inoltre non è consentita la raccolta di offerte
tato Festa, al quale “spetta di programmare e coordi-        durante lo svolgimento della processione”. Viene
nare lo svolgimento dei festeggiamenti in conformi-          precisato che “i fedeli siano educati a presentare le
tà alla lettera e allo spirito delle indicazioni pastorali   offerte, che hanno valore di culto e sono espressione
emanate dall’Autorità Ecclesiastica”. Una delle pri-         di fede, all’apposita Cassa da collocare fuori della
me indicazioni è che “siano esclusi dal programma            chiesa o in sacrestia. E’ vietato coprire in tutto o in
complessi musicali che non diano garanzia di serietà         parte le statue o pedagne, di banconote ed oggetti
morale (concertini, teatri di varietà, esibizioni di co-     d’oro e d’argento o ex voto”.
mici o spettacoli indecorosi).                                  Anche sul numero delle processioni l’indicazione
   Si favoriscano, invece, iniziative caritatevoli,          dell’Arcivescovo è molto chiara: “Il numero ecces-
artistiche, culturali, ricreative e folcloristiche, che,     sivo delle processioni è a danno del decoro e della
in genere, si attuano in collaborazione con le varie         devozione ad esse richiesti. Si eliminino le proces-
Associazioni operanti sul territorio. Siano ragione-         sioni che non abbiano larga partecipazione di po-
volmente contenute le spese per luminarie, fuochi,           polo o si svolgono in modo confuso e disordinato”.
spari e spettacoli”. Inoltre “le Feste religiose siano       Non trascurabile è anche l’indicazione sull’addob-
precedute da un congruo periodo di preparazione              bo delle chiese “evitando sfarzi inutili e di cattivo
spirituale nelle forme tradizionali (tridui, novene,         gusto, quali drappi multicolori, che talora possono
adorazione eucaristica) e nelle nuove forme sugge-           arrecare danno alle stesse strutture murarie dei sacri
rite dalla moderna pastorale liturgica…                      edifici. Si preferisca, dunque, sobrietà e si rispetti la
   Si dia ampio spazio a momenti di catechesi per            bellezza e lo stile architettonico del Tempio”.
tutte le fasce d’età… Si evidenza che la solennità              Per il nostro Pastore “le feste che la tradizione
della festa non è data dalla moltiplicazione delle           cristiana ha conservato e tramandato fino ai nostri
Messe! Si favoriscano e si auspichino poche cele-            giorni contengono un patrimonio prezioso di valori
brazioni che radunino maggiormente, nell’arco della          che non vanno dissipati, ma rilanciati e rivitalizzati
giornata, il popolo santo di Dio, in assemblea”. Pre-        nel moderno contesto sociale e culturale con una
cise sono anche le indicazioni per quanto riguarda           adeguata opera di evangelizzazione”. Tali indicazio-
le processioni che “devono svolgersi con decoro e            ni sono in vigore dal 1° gennaio 2012.
devozione, come si conviene ad una manifestazio-                                                 Antonio De Caro

GIUGNO 2016                                                                                                         3
Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
FERMENTO                                                                 Il Papa alla CEI

    Verso una riforma del clero
   Ai giorni nostri si registra un
clima di diffusa disistima nei
confronti dei sacerdoti e del loro
operato: i casi di pedofilia, di
(spropositata) tariffazione dei
Sacramenti, di condotte di vita
ispirate a sfarzo e mondanità han-
no contribuito a scavare un solco
profondo nella credibilità del po-
polo nei confronti dei loro pastori.
   La popolarità di papa France-
sco ha contribuito a stornare l’at-
tenzione degli operatori della co-
municazione e, di conseguenza,
delle folle mediatiche, ma sino a
quando si continuerà a nasconde-
re la polvere sotto il tappeto? La     voluto tracciare un nuovo stile di      ambizioni terrene, prendendo co-
Conferenza Episcopale Italiana         essere Chiesa.                          scienza delle sue fragilità e delle
non è rimasta insensibile a tutto         Intervenuto        all’Assemblea     sue piaghe, affinché attraverso di
ciò e, riprendendo un percorso         della CEI, Papa Francesco ha de-        esse Dio possa sanare le ferite del
di riflessione critica già avviata     lineato in tre punti, preceduti da      mondo.
in occasione della celebrazione        altrettanti interrogativi, il profilo      Il suo ministero non è il frutto
dell’Anno Sacerdotale (2009-           sacerdotale che meglio si presta a      di un’autoconvocazione, ma deri-
2010), ha avvertito l’esigenza di      servire il popolo di Dio nel con-       va dalla fiducia che Dio ha ripo-
dedicare una sessione dell’As-         testo culturale attuale, gravido di     sto nella sua persona. La sua vita
semblea annuale di maggio al           attese e di sfide esigenti. In primo    cambia, e si concepisce all’in-
tema della riforma del Clero.          luogo, il presbitero deve saper         terno della comunità ecclesiale,
   La trattazione è stata preceduta    contagiare uno stile di vita diffe-     senza mai guardare al mondo con
da una fase di discernimento a ca-     rente.                                  sguardo furtivo o negativo. La
rattere diocesano, con la compi-          Non può allinearsi al coro dei       sua esperienza di umanità sanata
lazione di un questionario che ha      lamentosi “perché non ci sono           e benedetta dalla grazia contribu-
dato la possibilità di raccogliere     più i valori di una volta”, “tutto      irà a creare i presupposti per una
dati e riflessioni provenienti dai     è cambiato”, “stavamo meglio            nuova civiltà dell’amore, della
presbiteri, chiamati a pronunciar-     prima”! Anche questo è un tem-          fraternità, della pace.
si con franchezza e propositività      po di grazia, solo se lui avrà fede        Testimone gioioso della Pa-
sui quesiti loro sottoposti. Tutta-    nell’amore di Dio che tutto crea,       squa, il sacerdote vive il suo im-
via, è legittimo chiedersi se que-     nell’opera salvifica del Cristo che     pegno pastorale confidando nei
sto sforzo di cambiamento porti        tutto rigenera.                         beni del cielo: non si autoesalterà
a un effettivo rinnovamento. I            E così, afferma il Papa, “il no-     per le gratificazioni umane, né
presupposti positivi s’intravve-       stro sacerdote non è un burocrate       si deprimerà di fronte alle prove
dono nella volontà pontificia di       o un anonimo funzionario dell’i-        e alle tribolazioni, ma sempre
operare nella direzione di una più     stituzione; non è consacrato a un       confiderà nel Signore. Solo così
ampia riforma della Chiesa, come       ruolo impiegatizio, né è mosso          potremmo assistere non solo alla
si palesa anzitutto nell’Evangelii     dai criteri dell’efficienza”. Scalzo    fioritura di “nuovi preti”, ma di
gaudium, l’esortazione apostoli-       e ferito, il prete non avrà paura       “preti nuovi”.
ca (2014) con la quale il Papa ha      di bruciare al fuoco divino le sue                          Antonio Landi

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Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
Esortazione “Amoris Laetitiae”                                                    FERMENTO
                   Un canto all’Amore
   La chiave di lettura, ovvero                                                    misteriosa del loro rapporto,
il centro dell’Esortazione pon-                                                    che non è altro che un riflesso
tificia Amoris laetitia è nel IV                                                   della bellezza infinta di Dio.
capitolo, che Enzo Bianchi defi-                                                   E qui viene espresso in modo
nisce “un canto all’amore”. Que-                                                   chiaro come la Chiesa non sia
sta perla preziosa è interamente                                                   nemica della felicità umana
dedicata all’amore nella vita                                                      (AL 147), anzi, che la stessa
matrimoniale, ed è tutto imper-                                                    dimensione erotica dell’amo-
niato come riflessione sull’inno                                                   re è un grande dono di Dio,
alla carità di S. Paolo (1Cor 13,                                                  per quanto il retaggio agosti-
4-7).                                                                              niano ci metta in guardia dal
   Dalla contemplazione dell’a-                                                    non dimenticare che anche
more in tutte le sue sfaccettature                                                 nel più grande amore possa
quotidiane, ma che comunque                                                        esserci dell’egoismo, che co-
sente e vede in grande, che vuo-                                                   munque bisogna imparare a
le e realizza il bene, mentre pla-                                                 vincere.
sma le relazioni, papa Francesco                                                      Il pontefice che viene dal
fa scaturire una via nella quale                                                   sud del mondo, reca con sé un
costruire la famiglia e vivere i                                                   bagaglio carico di esperienza
rapporti familiari. Perciò, ribadi-    fa Dio Padre con noi. In famiglia           e di umana saggezza, insieme
sce il Priore di Bose, l’Esortazio-    ci si rallegra per ogni piccolo         a tanta sapienza pastorale, il che lo
ne potrebbe essere intitolata Via      successo di ogni suo componente         sospinge a portare la Chiesa verso
Amoris, una modalità nuova di          (AL 110) e si sa scusare e tacere       questa rivoluzione della tenerez-
indicare un cammino da percorre-       sui limiti reciproci (AL 111-113);      za, che si traduce nell’usare nei
re, che è speranza e gioia per tutta   mentre si è pronti a dare fiducia       riguardi di tutte le famiglie quell’
l’umanità.                             sperando sempre che possa esser-        “energia divina” (E. Bianchi) che
   Papa Francesco analizza le          ci uno sviluppo, una maturazione        è la medicina della misericordia.
espressioni di S. Paolo e le cala      (AL 114, 115 e 116); l’amore non        Il papa attinge anche alla lirica
nell’esistenza concreta di ogni        si lascia mai vincere e dominare        poetica quando dice: “ogni casa
famiglia. Nel vivere quotidiano        dal rancore, perchè tutto scusa,        è un candelabro” (L. Borges, AL
occorre infatti: anzitutto la pa-      tutto crede, tutto spera e tutto sop-   8), invitando a mettersi non al di
zienza, che è capacità di accettare    porta (AL 118-119).                     sopra, ma accanto ad ogni realtà
l’altro con benevolenza “anche            Il papa rimarca l’esigenza per       familiare per scorgere in ognuna
quando agisce in modo diverso da       tutti gli sposi di crescere conti-      di esse una luce, almeno nelle in-
quello che io avrei desiderato” (cf.   nuamente nella carità coniugale         tenzioni. Proprio all’inizio del IV
AL 92-93), c’è bisogno: del rifiu-     (AL 120) perché la vita cambia          cap. al numero 89 di AL inoltre,
to di ogni invidia, vanagloria e ar-   e le persone sono cambiate dalla        il papa motiva il primo obiettivo
roganza, mentre è necessaria tan-      vita, perciò è necessario che essi      richiesto dalla riflessione sino-
ta amabilità, perciò il papa dice:     si scelgano sempre di nuovo, im-        dale all’azione della Chiesa: “…
“l’amore non opera in maniera          parando a rifondare la loro intesa,     non potremo incoraggiare un
rude, non agisce in modo scorte-       la loro alleanza, la loro amicizia.     cammino di fedeltà e di reciproca
se, non è duro nel tratto” (AL 99);    La profonda e concreta riflessione      donazione se non stimoliamo la
l’amore feriale chiede non solo di     di papa Francesco in questo capi-       crescita, il consolidamento e l’ap-
non arrabbiarsi (indignarsi) per un    tolo, farà bene a tutti gli sposi che   profondimento dell’amore coniu-
nonnulla, ma prevede la capacità       la leggeranno e li porterà a scopri-    gale e familiare”.
di perdono (AL 103 e 108), come        re ancora con stupore la ricchezza                mons. Osvaldo Masullo

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Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
FERMENTO                                                            Catechesi ai disabili

    Presentazione del corso Lis
   Venerdì 13 maggio presso la        tura, basata essenzialmente sulle       sua piena inclusione ecclesiale. Il
Curia arcivescovile di Cava de’       capacità visive piuttosto che udi-      corso avrà l’appoggio organizza-
Tirreni, l’equipe diocesana per la    tive, in particolare sulla lingua dei   tivo del Mac (Movimento aposto-
catechesi ai disabili ha organizza-   segni.                                  lico ciechi). Infatti, all’incontro
to un incontro formativo, in vista       La comunità sorda viene così         erano presenti la dott.ssa Cateri-
dell’avvio, in autunno, del corso     identificata come comunità a sé e       na Staibano Barrella, presidente
LIS (Lingua dei Segni Italiana).      con una propria lingua: la LIS.         della sezione di Salerno e il prof.
La nostra formatrice, suor Aure-         Quest’ultima è un sistema basa-      Francesco Scelzo, presidente na-
lia Parlangeli, della Congrega-       to sul canale visivo-gestuale che,      zionale del movimento.
zione delle Suore Salesiane dei       come tutte le lingue, può esprime-         In continuità con il precedente
Sacri Cuori (Istituto Smaldone di     re e produrre illimitati significati,   corso Braille, cercheremo, dun-
Salerno), illustrandoci il program-   emozioni, sentimenti, attraverso        que, di porre la nostra attenzione
ma del corso, ci ha introdotto alla   l’espressione facciale e la modu-       anche alla pluridisabilità dei sor-
realtà dei “sordi”.                   lazione di segni, il tutto alla luce    do-ciechi, peraltro molto numero-
   Ha esordito parlandoci della       di un preciso sistema di regole.        si sul nostro territorio diocesano.
sua famiglia religiosa, fondata          Noi partecipanti al corso non        Che il Signore guidi ed illumini
da San Filippo Smaldone, il 25        apprenderemo, però, solo le tecni-      questo nostro nuovo ed importan-
marzo 1885, e da sempre vocata        che di questa straordinaria lingua,     te percorso di formazione.
all’educazione dei sordi.             ma soprattutto l’approccio alla                        Fernanda Cerrato
   Ci ha spiegato, poi, che quella    persona sorda, affinché, con il no-
dei sordi è una vera e propria cul-   stro operato, possiamo favorire la

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Programma Pastorale                                                             FERMENTO
Famiglia soggetto corresponsabile
   Continua la riflessione pre-
via alla stesura del programma
pastorale diocesano 2016-17
incentrato sulla Famiglia (cfr.
precedente articolo Fermento,
Maggio 2016, pag. 8): va an-
notato, con immediatezza, il
riscontro di una positiva con-
vergenza degli operatori pa-
storali sull’obiettivo scelto per
il prossimo triennio pastorale,
nel rendere la famiglia sempre
più soggetto corresponsabile
ed imprescindibile nella pa-
storale, come auspicato dai
recenti documenti pontifici e
magisteriali. Se ne è discusso
anche al Consiglio Presbitera-
le diocesano svoltosi a Maiori,
presso il convento francesca-          civescovo alle famiglie che nel        pegno degli Uffici Pastorali e di
no, nella mattinata del 24 Maggio.     decennio pastorale scorso è stata      ogni operatore nella concretezza
   E’ auspicio dell’Arcivescovo        apprezzata e accolta, grazie al ser-   del reale tessuto vitale delle fa-
che la programmazione impegni          vizio dei messaggeri parrocchiali,     miglia, nell’attenzione all’habitat
ogni parrocchia ad avere il grup-      continuerà ad offrire il segno         proprio, sia della Costa d’Amalfi
po-famiglia che, raccordandosi         semplice ed incisivo di una Chie-      che della Valle Metelliana. Saba-
con gli altri gruppi-famiglia della    sa che vuole far sentire, attraverso   to 1° Ottobre, durante il Giubileo
forania e con l’Ufficio Diocesano      il suo Pastore, la propria vicinan-    diocesano della famiglia, presso
di Pastorale familiare, sia dispo-     za al pianeta famiglia, oggi come      il Centro della Misericordia nella
nibile a fare un proprio cammino       mai desideroso di incoraggiamen-       Piccola Fatima all’Avvocatella,
di formazione e, quindi, in segui-     to e comprensione.                     l’Arcivescovo presenterà uffi-
to, a mostrare corresponsabilità          In questo, come ha ribadito don     cialmente il programma annuale
e sensibilità nel servire il mondo     Antonio Porpora, nella seduta del      incentrato sulla famiglia che, nei
della famiglia presente sul territo-   Consiglio, richiamando i presup-       giorni a seguire, sarà stilato con
rio della propria parrocchia.          posti pastorali dell’”Evangelii        il maggior raccordo possibile, per
   Esso sarà concepito non per         Gaudium”, la nostra Diocesi            le varie iniziative, dai vari Uffici
monopolizzare la pastorale fami-       vuole coagulare il suo impegno         diocesani.
liare nella comunità parrocchiale,     pastorale per essere Chiesa in            E’ questo il grande impegno
ma per dare vita ad altri gruppi-      uscita, cioè “la comunità dei di-      maturato dalla Chiesa di Amalfi
famiglia di cui il parroco se ne fa    scepoli missionari che prendono        – Cava de’ Tirreni in questo anno
sostenitore ed animatore spiritua-     l’iniziativa, che si coinvolgono,      giubilare, pronta a testimoniare
le.                                    che accompagnano, che fruttifica-      che la priorità della misericordia
   Ogni gruppo-famiglia è desti-       no e festeggiano” (cfr. EG 24).        è assegnata alla famiglia, prima
nato ad essere come una sorta di          E’ stato decisamente ribadito       cellula della società e della Chie-
vivaio formativo, nell’orizzonte       che una autentica programma-           sa.
esplicito di alcuni ministeri fami-    zione pastorale deve contemplare                       don Angelo Mansi
liari.                                 l’ascolto del popolo, il dar voce
   La periodica Lettera dell’Ar-       al popolo, per incarnare l’im-
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Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
FERMENTO                                      XXV°             Mons. Beniamino Depalma

    Un abbraccio all’arcivescovo
   L’8 maggio si fa memoria in
Amalfi, della traslazione delle
Reliquie dell’apostolo Andrea da
Costantinopoli nella nostra Cit-
tà avvenuta nel 1208. La storia
è nota. Quest’anno però, oltre a
coincidere con la festa dell’A-
scensione, essa si è rivestita di un
significato particolare.
   L’Arcivescovo Soricelli infat-
ti, unitamente al Capitolo della
Cattedrale, ha voluto ricordare il         Forte l’esortazione dell’arcive-   sottolineando       scherzosamente
XXV di ordinazione episcopale           scovo Depalma, nell’omelia, ad        come questo andrà ad arricchire
del suo predecessore mons. De-          essere testimoni viventi di Cristo    la già nutrita collezione in suo
palma, ora Vescovo di Nola, av-         risorto. “Miei cari – egli si chie-   possesso.
venuta il 26 gennaio del 1991, in-      de - ma perché Gesù ci manda ad          E’ proprio vero! Chi conosce
vitandolo a presiedere la solenne       abitare il mondo? Come noi cri-       la sua residenza di Nola trova
concelebrazione serale. Grande          stiani dobbiamo abitare il mondo?     l’immagine di S. Maria dell’Ol-
la commozione e la gioia visibile          Non facendo crociate, non per      mo che veglia sulla porta di casa
sui volti dei tanti fedeli presenti a   fare proselitismo, non per fare       e poi, dentro, quadri di Amalfi
questo evento speciale, che hanno       degli adepti, non per aumentare il    disseminati un po’ dovunque fin
accolto il presule, al suo ingres-      nostro numero: dobbiamo andare        nello studio, dove troneggia l’im-
so nella Cattedrale gremita come        in mezzo alla gente e vivere la       magine dell’apostolo Andrea, a
non mai, con un lungo e commos-         storia da testimoni. Due volte l’ha   testimonianza di un legame forte,
so applauso, a sottolineare l’affet-    detto Gesù: negli Atti degli Apo-     che mai si è interrotto, con la no-
to e la gratitudine che, nonostante     stoli ce l’ha ricordato San Luca,     stra Terra! Sono andato a rilegge-
gli anni trascorsi, sono ancora         e nel Vangelo: “Sarete miei testi-    re quanto egli ebbe a dire, la sera
vivi nelle coscienze e nei cuori        moni”. “Siate voi la mia presen-      del 13 ottobre del 1999, durante
del popolo di cui egli fu Pastore e     za”! Poi ha concluso: Noi siamo       la celebrazione di commiato in
guida. Un decennio circa, duran-        coloro nei quali Gesù ha posto il     Cattedrale: “…vorrei essere ri-
te il quale si rivelò l’arcivescovo     suo amore, noi siamo la sua fo-       cordato per questo: che sono
di tutti, di amalfitani e cavesi,       tografia, la presenza del Signore     stato capace di ascoltare la mia
conoscendoci uno per uno, chia-         che ancora oggi cammina nelle         gente, di incontrare tutti, piccoli
mandoci per nome, come il buon          nostre strade, annunziando che il     e grandi, che non ho mai messo
Pastore conosce le sue pecore e le      Regno di Dio è realmente venuto!      alla porta nessuno, che avevo un
chiama per nome.                           Al termine ci si è recati in       cuore capace di portare dentro
   E’ ritornato nella Chiesa che fu     cripta per raccogliere la manna       tutti i problemi e tutte le sofferen-
il suo “primo amore”, come più          e il nostro Apostolo non ha fatto     ze. Se ho rivelato a voi, attraverso
volte egli stesso l’ha definita, che    mancare il segno della sua pro-       la mia esperienza umana, quanto
lo accompagnò e sostenne nei pri-       tezione! Diverse gocce sul fondo      Gesù Cristo vi ami, allora il mio
mi passi del nuovo ministero epi-       dell’ampolla…                         passaggio in questa Chiesa non
scopale. Una celebrazione intensa          Poi, prima della benedizione, il   è stato vano…”. I momenti di
e partecipata alla quale hanno          nostro arcivescovo ha offerto in      intensa partecipazione vissuti in
preso parte, il Capitolo Cattedra-      dono a mons. Depalma un quadro        questa celebrazione penso siano
le, numerosi sacerdoti, i diaconi       del noto pittore amalfitano Luci-     testimonianza che quel passaggio
e seminaristi nonché le autorità        bello, raffigurante una veduta del-   ha prodotto i frutti sperati!
civili e militari del territorio.       la Città, che egli ha molto gradito                          Enzo Alfieri

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Celebrazioni mariane                                                              FERMENTO
                                                                                   di don Gennaro Lo Schiavo

               Il messaggio di Fatima
  Il 13 maggio 99° anniversario         della Puglia e del Lazio per ricor-    messaggio di Fatima ancora oggi
delle apparizioni della Madonna         dare gli anniversari della prima       attualissimo della conversione,
a Fatima numerosissimi pellegri-        apparizione e il 36° delle proces-     del ritorno alla preghiera e della
ni si sono riuniti a Cava de’Tir-       sioni penitenziali organizzate dal     penitenza.
reni per partecipare al Giubileo        santuario Avvocatella.                    Un ultimo momento bello è sta-
Mariano indetto dalla Diocesi              Il nostro Arcivescovo Mons.         ta la fiaccolata con la quale i fe-
nell’Anno della Misericordia nel-       Soricelli che ha presieduto la         deli hanno accompagnato la Ma-
la “Piccola Fatima”.                    concelebrazione nell’anno della        donna nella stessa struttura, causa
  Questa struttura è sorta nel          Misericordia ha concesso l’indul-      la pioggia, durante la recita del S.
1995 per accogliere i moltissimi        genza giubilare. Il momento emo-       Rosario per le varie intenzioni.
pellegrini, provenienti da varie        zionante è stato quando la statua      La Madonna ancora oggi chiama
parti d’Italia, per partecipare alle    della Madonna di Fatima è stata        e attira i suoi figli nelle cliniche
funzioni religiose mariane che          portata su trono di fiori nella ten-   dello spirito, e ci fa capire che ci
ogni 13 del mese vengono orga-          dostruttura e migliaia di fazzolet-    ama e vuole la nostra salvezza.
nizzate come a Fatima.                  ti bianchi sventolando e al canto      Spetta a noi seguirla e mettere in
  Quest’anno circa tremila pelle-       dell’Ave di Fatima hanno salutato      pratica i suoi richiami materni.
grini sono arrivati dalle varie parti   il suo arrivo. L’Arcivescovo ha
della Campania, della Calabria,         ricordato l’evento e sottolineato il

      Pellegrinaggio all’Avvocata
   Il 23 maggio si è celebrata sul      vitato non solo a contemplare le       Avvocata.
monte Falesio l’Ottava della            bellezze del creato e della divina        Al termine della S. Messa una
Festa della Madonna Avvoca-             Costiera, che hanno un fascino         breve processione con lo stendar-
ta. Una giornata piena di sole ha       tutto particolare dal sacro monte      do della Madonna con il lancio
fatto sì che moltissimi pellegrini      ma soprattutto a vivere questo         dei petali di rose, al canto di Ev-
provenienti dalla Costiera amal-        momento e incontro di spirituali-      viva Maria e lo sparo dei morta-
fitana, da Cava de’ Tirreni, da         tà con Gesù e la nostra Madonna        retti ha chiuso la bella esperienza
varie zone della Campania,
un gruppo anche da Frosinone
(Anagni) sono saliti per vene-
rare la Madonna sotto il titolo
di Avvocata, apparsa sul sacro
Monte al pastorello Gabriele
Cinnamo di Ponteprimario
Maiori, nel 1485.
   Il nostro Arcivescovo non
è mancato a questo appun-
tamento mariano. Essendo i
pellegrini più di un migliaio
la s. Messa è stata celebrata
fuori sul piazzale del santuario
e moltissimi si sono accostati
ai sacramenti della Riconci-
liazione e della Comunione.
Mons. Orazio Soricelli ha in-

GIUGNO 2016                                                                                                      9
Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
FERMENTO                                                         I Santi della Misericordia

            San Giuseppe Cottolengo
   In questo anno giu-                                                                             sagiate. Ma tale
bilare sulla misericor-                                                                            slancio non è
dia, Papa Francesco,                                                                               dettato dal sen-
nella bolla d’indizione                                                                            so di umanita-
“ Misericordiae Vul-                                                                               rismo, ma dal
tus“ ci invita a esten-                                                                            precetto della
dere la nostra preghie-                                                                            carità, mettendo
ra ai santi che “ hanno                                                                            in risalto che
fatto della misericor-                                                                             bisogna realiz-
dia la loro missione di                                                                            zare un servizio
vita.”                                                                                             all’uomo tutto
   Un esempio di te-                                                                               intero; coglien-
stimonianza evange-                                                                                do i suoi mol-
lica vissuta nel fidarsi                                                                           teplici bisogni.
della Provvidenza di                                                                               Dunque per tutti
Dio, è data dall’azio-                                                                             noi, sia stimolo
ne poderosa e potente                                                                              incessante per
di grazia, che ha avu-                                                                             un servizio ge-
to origine dal santo                                                                               neroso, compe-
piemontese Giuseppe                                                                                tente ed efficace
Cottolengo che nasce                                                                               verso ogni uomo
a Brà in provincia di                                                                              in difficoltà.
Cuneo nel 1786. Dopo                                                                                  Occorre     ri-
non molto l’ordinazio-                                                                             dare un’anima
ne sacerdotale ebbe                                                                                anche alla cari-
la rivelazione della                                                                               tà e al servizio
sua missione, quan-                                                                                professionale di
do impotente dovette                                                                               chi si occupa dei
assistere alla morte                                                                               malati e dei po-
di persone affette da                  Christi urget nos! Era la frase che                         veri, ponendo in
gravi malattie, per amore ven-         il santo affisse sulla porta del pri-   risalto che loro non sono oggetti
dette tutto i suoi averi e affittò     mo Istituto “.                          di cura, di assistenza, ma che pos-
due stanze. Così cominciò la sua          Oltre all’aspetto teologico al       sono darci molto di più di quel-
opera benefica, in poco tempo i        centro dell’opera del Santo c’è         lo che noi pensiamo di dare loro
locali si trasformarono in un cen-     ciò che oggi è chiamata svolta          sul piano di valori decisivi per la
tro di ospitalità “ La piccola casa    antropologica : i soggetti soccorsi     stessa guarigione del cuore, di cui
della Divina Provvidenza “ per le      sono considerati nella loro iden-       tutti sani e malati, poveri o ricchi
persone che non venivano accol-        tità e dignità di persone umane,        abbiamo bisogno.
te negli ospedali. Egli chiamava       quindi elemento centrale di ogni           Ci aiuti e ci ispiri l’esempio del
l’insieme di queste case, che nel      opera sociale e caritativa. Tale di-    santo Cottolengo, tutto intriso di
tempo erano aumentate, “ l’arca        mensione deve caratterizzare ogni       Misericordia, faccia si che il bene
di Noè “, vi accoglieva tutti i tipi   tipo di rapporto, da quello umano       anche piccolo ma umile, fatto con
di malati incurabili.                  a quello assistenziale; da quello       spirito di gratuità e fraternità, si
   Ai suoi collaboratori il Cotto-     relazionale a quello medico.            espanda sempre più contagiando
lengo insegnava: “ I poveri sono          Quello era il tempo che re-          le coscienze delle persone!
Gesù in persona e come tali bi-        gistrava una presa di coscienza                don Gianfranco Crisconio
sogna servirli;” il motto Caritas      della Chiesa verso le classi più di-

10                                                                                                 GIUGNO 2016
CAVA: Celebrazione solenne                                                    FERMENTO
La Pasqua dei trombonieri

   Per l’undicesimo anno conse-       i Casali Trombonieri Senatore,        taneo miracolo.
cutivo, martedì 10 maggio 2016,       Santa Maria del Rovo, Sant’An-           Presenti anche i Cavalieri della
nella Chiesa principe della Città     na, Sant’Anna all’Oliveto, San-       Pergamena Bianca e gli Sbandie-
di Cava de’ Tirreni, la Concatte-     tissimo Sacramento, Filangieri,       ratori Cavensi, Torri Metelliane,
drale di Santa Maria della Vi-        Borgo Scacciaventi-Croce e            San Nicolò le cinque contrade e
sitazione, sede della Parrocchia      Monte Castello, anche l’intera        Città Regia.
di Sant’Adjutore, una foltissima      Associazione “Amici di Monte             Sua Eccellenza Mons. Orazio
rappresentanza di Sodalizi di         Castello 1999”, costituita col solo   Soricelli, che ha presieduto la Ce-
Trombonieri, Sbandieratori e Ca-      intento di tenere sempre viva la      lebrazione Eucaristica con Don
valieri e dell’Ente Montecastello,    fiaccola che illumina la “Città dei   Rosario Sessa, parroco della Con-
coi rispettivi labari, si è riunita   portici”, quale: Città Eucaristica,   cattedrale, nel corso dell’omelia,
intorno all’altare del Signore, per   del pari alle altre 65 nel Mondo,     ha sottolineato che tali momenti
celebrare la “Santa Pasqua del        ovvero dove Dio nostro Padre si       di massima aggregazione, al co-
Tromboniere”.                         è compiaciuto di stendere la sua      spetto della Mensa del Signore,
   Fra i Sodalizi di Trombonieri      celeste mano su fatti od eventi,      devono avere anche il fine di
partecipi al significativo evento:    concedendo il chiesto o lo spon-      profondere fra i Sodalizi stessi la
                                                                            pace, l’amore e la concordia cri-
                                                                            stiana, a gaudio di quanti ne fanno
                                                                            parte e dell’intera comunità citta-
                                                                            dina.
                                                                               La Città di Cava de’ Tirreni, pur
                                                                            essendo la prima Città del Folklo-
                                                                            re nazionale, per il gran numero di
                                                                            Sodalizi “operanti” sul territorio,
                                                                            non riesce ad esprimere risonan-
                                                                            za ultra-cittadina; perchè??? Noi
                                                                            sappiamo benissimo il perchè, ma
                                                                            facciamo che siano altri ad espri-
                                                                            mersi!
                                                                                              Livio Trapanese
GIUGNO 2016                                                                                                  11
FERMENTO                                                           Maria SS dell ’Olmo

        250° dell’incoronazione
   Ricorre quest’anno il 250° an-       dell’Olmo”. E’ un prezioso libret-
niversario della solenne incoro-        to (di cui riproduciamo il fronte-
nazione della venerata immagine,        spizio) che descrive minutamente
che la tradizione vuole ritrovata       la cerimonia, precisando che “il
fra i rami di un frondoso olmo,         luogo dove si celebrò la festa fu
nella valle metelliana, oltre mille     la chiesa di S. Francesco di Pao-
anni or sono.                           la dei PP. Minimi, nella quale si
   A quella Madonna, detta ap-          conserva la detta Immagine. Nei
punto dell’Olmo, dichiarata pa-         primi tre giorni precedenti la fe-
trona della Città di Cava con de-       sta verso la sera non solo la Città
libera comunale nel 1672, è molto       ma tutti i di lei Casali, vagamente
devota la popolazione cavese.           disposti per le colline dintorno, si
   Vogliamo perciò qui rievocare        videro risplendere da copiose illu-
l’evento di particolare rilievo ri-     minazioni, e si udì il festivo suono
salente a 250 anni addietro.            di tutte le campane della Diocesi”.
   Vi sono fonti dell’epoca che de-        E’ necessario qui ricordare che     re, dovuto allo scultore Francesco
scrivono minutamente i festeggia-       alla fine del ‘500 officiavano in      Ierace, inaugurato nel 1924, ma
menti, a cui partecipò tutta la città   questa chiesa, la cui prima pie-       era situato nell’altare, oggi del
fin nei più lontani casali.             tra era stata posta nel 1482 da S.     Sacro Cuore, ricco di marmi pre-
   Siamo nel 1766. E precisamen-        Francesco di Paola di passaggio        giati, fu portato sull’altare mag-
te il giorno 15 giugno si celebrò       per la nostra città, i Padri Minimi    giore “sopra altissimo trono a cui
la “solenne coronazione”, un par-       o Paolotti, seguaci appunto di S.      si ascendeva per ampia e vaga
ticolare privilegio che il Capitolo     Francesco di Paola, mentre i Pa-       scalinata sotto ricchissimo e ma-
Vaticano era solito dispensare alle     dri Filippini o Oratoriani, oggi       estoso baldacchino”.
più venerate immagini di Maria.         presenti, sono subentrati nel 1896        Nei giorni seguenti “si portò la
   Fu pubblicata a Napoli, nello        con l’arrivo di P. Giulio Castelli.    Sacra Immagine entro grande e
stesso anno 1766, una “Relazione           Ma torniamo alla festa del 15       dorata Cona per tutta la città festi-
della festa celebrata nella città di    giugno 1766. La relazione parla        vamente apparata e illuminata”.
Cava nella solenne coronazione          del Vescovo dell’epoca Mons.           Alla processione parteciparono
della sacra immagine di S. Maria        Pietro di Gennaro, che resse la        il Clero Secolare e Regolare non
                                        Diocesi dal 1765 al 1778, Delega-      solo ma tutte le Confraternite (si
                                        to dal Capitolo Vaticano, che con      sa che all’inizio del secolo scorso
                                        l’assistenza di tutti i suoi Canoni-   Valerio Canonico ne elencava ben
                                        ci, “si portò alla chiesa la quale,    25).
                                        come pure la piazza di fuori, fu          E, conclude l’antico scritto,
                                        piena di innumerabile gente, e         “fra le acclamazioni del popolo fu
                                        cittadina e forestiera di ogni con-    terminata la festa, essendo rima-
                                        dizione e stato”.                      ste le genti più che mai infervo-
                                           Avvenuta l’incoronazione, si        rate nella divozione verso la loro
                                        cantò il Te Deum e ci fu uno “stre-    Santissima Protettrice”.
                                        pitoso rimbombo di fuochi artifi-         Rileggere queste pagine ci in-
                                        ciali e numero grande di morta-        duce a meditare su quella che
                                        letti, e l’allegro suono di tutte le   costituisce la nostra piccola storia
                                        campane”.                              cittadina e a riflettere sulle nostre
                                           Il quadro, che a quell’epoca        radici.
                                        non era sistemato come lo è at-                           Lucia Avigliano
                                        tualmente nel monumentale alta-

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Minori: Veglia di Pentecoste                                                      FERMENTO
I sette doni dello Spirito Santo
   Quest’anno, nell’attesa di cele-    della“Misericordia e
brare la Pentecoste, il popolo dei     del Perdono” riflessi
credenti della diocesi di Amalfi-      rispettivamente nella
Cava de’ Tirreni si è riunito, pie-    vita ordinaria di un
no di fervore e speranza, presso la    semplice laico e nella
Basilica di S.Trofimena a Mino-        vita straordinaria di
ri, nella sera di sabato 14 maggio.    due meravigliose icone
   Con la paterna e illuminata         del cristianesimo come
guida del nostro amato Vescovo         San Francesco e Santa
Orazio Soricelli e dei nostri cari     Chiara.
sacerdoti è stata realizzata una          Lodi, preghiere e
Veglia all’insegna della comunio-      canti si sono alterna-
ne tra i differenti gruppi ecclesia-   ti    accompagnandoci
li, le associazioni e i movimenti      all’ascolto della edifi-
laicali di cui, tra l’altro è stato    cante omelia del Vesco-                 ire dignità e pace alle anime più
celebrato il Giubileo. La zelante      vo che ha infine guidato i fedeli       perse lavandole con l’acqua e il
operosità dei fedeli convocati ha      nel rito di acquisizione dell’In-       sangue preziosissimi che sgor-
dato vita ad un brillante intrec-      dulgenza Giubilare, eccezional-         garono dal suo trafitto costato..
cio di profonde meditazioni sulle      mente concessa per tale evento.         quale grazia abbeverarsi a que-
Opere di Misericordia spirituali e        Abbiamo così gustato la gioia        sta fonte d’ acqua viva, pura e
corporali, nonché sui sette doni       di quella dolce fraternità spiri-       limpida dello Spirito Santo …
dello Spirito Santo, rispondendo       tuale che solo lo Spirito Santo         quale fonte incommensurabile di
all’invito del Santo Papa France-      può donare… Lui solo può farci          salvezza… che deterge il nostro
sco a riscoprire questi elementi       il dono di sentirci teneramente         volto incupito dalla caligine scu-
fondamentali della vita cristiana      figli di un solo Padre al quale         ra delle miserie umane per dargli
perché si possa divenire veri stru-    gridare “Abbà”… un Padre che            la luminosa bellezza del volto di
menti di misericordia per il pros-     così generosamente sa amarci            Cristo stesso se come Lui, per Lui
simo così come ci hanno mostrato       da dimenticare i nostri peccati         e con Lui… con la potenza dello
con il loro esempio santi e beati di   lavati dalle amare lacrime del          Spirito Santo ci lasciamo guida-
tutti i tempi.                         pentimento…che sa illuminare            re a compiere la sua santissima
   Dopo una devota processione         d’immensità anche gli occhi più         e santificante volontà… volontà
ha avuto inizio la Liturgia del-       accecati dalle tenebre del peccato      che possiamo sintetizzare in due
la Veglia introdotta dal canto         qualora incrocino anche un solo         meravigliose parole: amare e per-
del “Veni Creator”… a seguire          istante lo sguardo pieno d’amore        donare… sempre e chiunque…
la proclamazione della Paro-           di Colui che per amore nostro si        come noi siamo perdonati e amati
la e due meditazioni sul tema          è fatto crocifisso... che sa restitu-   da sempre e per l’eternità!
                                                                                  Così “riuniti in preghiera come
                                                                               i discepoli con Maria abbiamo
                                                                               invocato sulla Chiesa e sul mon-
                                                                               do intero la luce e la forza dello
                                                                               Spirito Santo… che ricostruisce
                                                                               ciò che il peccato ha distrutto.. fa
                                                                               rifiorire le speranze deluse, acco-
                                                                               glie le nostre suppliche e rinnova
                                                                               la faccia della terra!”
                                                                                     		               Laura Siani

GIUGNO 2016                                                                                                     13
FERMENTO                                           Suor Maria Celeste Crostarosa

                 “La Santa priora”
        Segue del numero                                                         rale da farle comprendere
precedente …Soggiornarono                                                        il suo stato. Fece allora
per una decina di giorni ad                                                      chiamare il confessore per
Amalfi, presso il monaste-                                                       ricevere l’ultima assolu-
ro della SS. Trinità. Durante                                                    zione e l’Olio degli Infer-
questi giorni sr Celeste pro-                                                    mi, dopo di che lo pregò
vò uno spiraglio di serenità                                                     di leggerle la Passione di
interiore secondo quanto ella                                                    Gesù secondo il Vangelo
nota: “Mentre era all’udire la                                                   di Giovanni. Quando la
S. Messa nella cappella del                                                      lettura arrivò alle parole
glorioso Sant’Andrea, le mo-                                                     “Consummatum est”, ella
strò il Signore una via ame-                                                     serenamente spirò. Erano
na che dalla terra giungeva                                                      le tre del pomeriggio, la
sino al cielo. Nel principio         FOGGIA: Monastero                           stessa ora della morte di
del cammino era tutta piena             del SS Salvatore                         Cristo. Aveva 59 anni.
di spine e croci; e, nella fine                                                          Al momento della
di quella, era una via tanto         ta  a Marigliano. Fu così  che  il 4       sua morte il Monastero fu
immensa, lucida, amena, che le marzo del 1738 partì alla volta di scosso come da un terremoto...
parve vedere il Paradiso. E qui Foggia, accogliendo l’invito per La spoglia mortale parve soffusa
ella andava, non camminando ma una nuova fondazione rivoltole di luminosa bellezza e d’una pace
volando, portata dalla fortezza di da don Giuseppe Tortora, cano- celestiale... la notizia commosse
Dio, accompagnata da molte ani- nico della cattedrale foggiana. tutta Foggia. “É morta la Santa
me elette dietro di sé. Ed allora Finalmente sr Celeste poté fon- Priora!”, fu la voce che rapida si
intese che quelle anime dovevano dare un monastero-conservatorio sparse per le vie e le case. Una
salvarsi per mezzo suo”.             che seguisse le regole ricevute dal folla enorme accorse alla chiesi-
   Dopo qualche giorno le tre Signore! Riprese inoltre i contatti na del Ss. Salvatore per vederla,
sorelle si trasferirono presso il con Sant’Alfonso e i Padri Re- toccarla e raccomandarsi alle sue
monastero domenicano di Pareti dentoristi. In particolare strinse preghiere. Una povera donna cie-
di Nocera dove vennero accolte una vera e profonda amicizia con ca dalla nascita accorse alla chiesa
con grande gioia dalla comunità e San Gerardo Maiella. A Foggia, per venerare le spoglie mortali di
dal Vescovo del luogo. Benché il tra il popolo, iniziarono a diffon- Sr. Celeste e, desiderosa di veder-
bene operato a Pareti non fu poco, dersi ben presto le notizie sulle la, con pianto accorato pregò la
sr Celeste non mise mai da parte il virtù della “Santa Priora”, che si santa Priora. In quel momento le
progetto di una comunità che vi- distingueva per l’aiuto che forni- si aprirono gli occhi acquistando
vesse le regole del Ss. Salvatore. va ai bisognosi e per i suoi metodi perfetta vista.
   Tra le varie proposte di nuove educativi.                               Il giorno stesso della morte, a
fondazioni che le vennero fat-          Dopo  circa  17 anni   di vita  a Materdomini, il suo amico, San
te, accettò quella del duca Ra- Foggia, spesi tutti per il bene del Gerardo, a letto gravemente am-
vaschieri, signore della vicina prossimo e per consolidare l’Isti- malato, (morirà un mese più tardi,
Roccapimonte dove, insieme alle tuto del Ss. Redentore, Sr Celeste il 16 ottobre) disse ad un con-
sorelle, rimarrà per tre anni prima concluse la sua esistenza terrena. fratello: «ho visto l’anima della
dell’ultima, definitiva destinazio- Era il 14 settembre, festa della Madre Maria Celeste volarsene
ne a Foggia. Sulla fondazione a Esaltazione della Croce, dell’an- al cielo come una colomba per
Roccapimonte pesò fortemente la no 1755. Sr Celeste al mattino ricevervi la ricompensa meritata
diffidenza di sr Celeste per le case si comunicò come di consueto e per il suo grande amore a Gesù e
religiose poste in terre baronali, ad un certo punto della giornata a Maria».
data l’esperienza negativa avu- avvertì un indebolimento gene-

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Caritas                                                             FERMENTO
       Un progetto per il lavoro

   La nostra Caritas diocesana ha     alcune persone nella loro fragi-       operative una riflessione su due
scelto come segno giubilare un        lità dovuta essenzialmente alla        opere di misericordia spirituale:
progetto sul lavoro scaturito da      mancanza di un’occupazione in          consigliare i dubbiosi e consola-
una lettura del bisogno di quanti     vista del re-inserimento sociale       re gli afflitti che hanno guidato la
si rivolgono quotidianamente da       e dell’autonomia personale e fa-       riflessione degli animatori delle
anni agli sportelli Caritas. Alla     miliare. Il percorso ha previsto       Caritas parrocchiali, protagonisti
radice dei tanti bisogni emersi       numerosi colloqui, a cura dello        di gesti di solidarietà vissuta, e su
nel corso degli ultimi anni vi è,     Sportello Lavoro, corsi colletti-      cui hanno riflettuto gli attori coin-
infatti, la mancanza o scarsità di    vi e individuali di orientamento       volti nel progetto. Come ogni se-
lavoro che affliggono un numero       generico e mirato al lavoro, un        gno giubilare, anche questo inten-
crescente di nuclei familiari e da    gruppo di auto-mutuo-aiuto, corsi      de stabilire una prassi che dedichi
cui scaturiscono altri mali noti un   professionalizzanti presso centri      attenzione alle persone più fragili
po’ a tutti: il problema abitativo,   accreditati, l’attivazione di otto     che approcciano con maggiore
quello alimentare, la mancanza        posizioni per voucher lavoro, do-      apprensione il mondo del lavoro.
di risorse per il pagamento delle     dici tirocini formativi corredati di      Il progetto, in collaborazione
utenze, l’isolamento, la depres-      borse lavoro presso attività im-       del Progetto Policoro e la Pasto-
sione... Il segno giubilare, finan-   prenditoriali convenzionati locali     rale del Lavoro, conferma che
ziato da Caritas Italiana, ha un      e, dulcis in fundo, la proposta del    l’affiancamento di chi vive disagi
nome significativo: Percorsi di       corso di formazione per pizzaioli.     derivanti dal lavoro può aiutare
libertà. L’obiettivo è di sostenere      Alla base delle diverse proposte    tutta la comunità cristiana a con-
                                                                             dividere con maggiore intensità,
                                                                             empatia e gioia l’esperienza di
                                                                             chi riesce a emergere dallo stato
                                                                             di solitudine e di afflizione in cui
                                                                             la disoccupazione può indurre a
                                                                             vivere attraverso la trasmissio-
                                                                             ne di strumenti che li aiutino ad
                                                                             orientarsi al meglio all’interno
                                                                             delle reti formali e informali e a
                                                                             potenziarle al fine di utilizzare al
                                                                             massimo le risorse di cui dispone
                                                                             e quelle che il progetto intende
                                                                             creare a suo favore.
                                                                                              Rosario Pellegrino

GIUGNO 2016                                                                                                    15
FERMENTO

16         GIUGNO 2016
Rassegna libri                                                               FERMENTO
                                                      RAVELLO: “IL SEDILE DEI NOBILI DI RAVELLO”
   CAVA: “ULTIME STELLE” DI RAFFAELE                   Nella suggestiva
  SENATORE                                           atmosfera del Duomo
                                                     di Ravello è stato
   Il occasione del decimo anniversario
                                                     presentato il volume
  della scomparsa del dott. Raffaele
                                                     “Il sedile dei nobili
  Senatore è stato presentato, presso il
                                                     di Ravello”, con
  Palazzo di Città, un suo libro di poesie
                                                     particolare riguardo
  postumo, fortemente voluto dalla
                                                     al Sei-Settecento,
  famiglia e che, oltre al noto giornalista
                                                     autori Angelandrea
  e saggista, ci ha consentito di conoscere
                                                     Casale e Felice
  anche il poeta. Il libro, diviso in più
                                                     Marciano. Come scrive
  parte, raccoglie 26 poesie inedite, ad
                                                     nella presentazione
  eccezione di quella intitolata “8 agosto
                                                     l’archivista Salvatore
  alla Calavecchia”, pubblicata nell’anno
                                                     Amato “la presente
  2006. Anzi, alcune di essere erano
                                                     pubblicazione, a buon diritto s’inserisce nella
  sconosciute agli stessi familiari, che le
                                                     tradizione storiografica locale, inaugurata per
  hanno rinvenute all’interno dell’archivio
                                                     Ravello da Luigi Mansi alla fine dell’Ottocento”.
  informatico dello scomparso. L’opera si
                                                     L’interessante volume “si occupa dell’attività e
  completa con un’antologia di brani tratti
                                                     del funzionamento di uno degli ultimi retaggi
  dai cinque libri pubblicati da Raffaele
                                                     della società medievale ravellese, non solo nei
  Senatore, mentre la terza sezione
                                                     suoi aspetti costituzionali e istituzionali, ma
  ripercorre le più significative tappe
                                                     anche e soprattutto sotto il profilo genealogico
  della sua vita, arricchite da una galleria
                                                     e socio-economico dei suoi rappresentanti.
  fotografica, nella quale Egli è ritratto
                                                     L’origine dell’istituzione risalirebbe alla prima età
  in vari momenti della Sua esistenza.
                                                     angioina, tra la fine del XIII e inizi XIV secolo. Come
  Nel saluto iniziale il Sindaco, dott.
                                                     opportunamente ha osservato Giuseppe Gargano,
  Vincenzo Servalli, ha comunicato che il
                                                     “sembra che in una fase iniziale nobili e cittadini
  Civico Museo Cittadino verrà intitolato
                                                     si riunissero in un unico sedile; poi emergendo il
  a Raffaele Senatore, mentre il ricavato
                                                     ceto mediano ed insorti contrasti con l’altro ceto, fu
  della vendita del libro sarà devoluto a
                                                     scelta la soluzione dei seggi separati. Non si hanno,
  favore della Caritas diocesana.
                                                     però, documenti così espliciti sulla separazione
                                                     tra Nobili e Popolo”. Il volume ha inizio con brevi
                                                     cenni storici della città di Ravello per passare, poi,
alle fonti documentarie, come ai nuclei familiari di Ravello del 1632, al fascicolo, composto da fogli
di carta bollata borbonica, sui quali sono disegnati le armi del Sedile e delle relative famiglie, ed
inoltre l’elenco dei sindaci dei nobili dal 1729 al 1806, per terminare con le famiglie nobili fuori Sedile:
l’esempio dei Crisconio”.

    STRIANO: DIZIONARIO ECCLESIASTICO CON CENNI DI ARALDICA
   Un’opera apprezzabile per la sua unicità è il volume “Dizionario Ecclesiastico con cenni
  di araldica” del dott. Antonio Ferrara, Comm. dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di
  Gerusalemme, poiché, come scrive nella prefazione Mons. Orazio Soricelli, non possiamo
  considerarlo “un comune dizionario perché esso contiene preziosi elementi di diritto ecclesiastico
  e cenni di araldica. Ha selezionato quei vocaboli più usati dalla Chiesa e li ha inseriti in un unico
  manuale, facilitando così la ricerca conoscitiva ed interpretativa sia dei cultori sia degli studenti.
  Quest’opera è arricchita da numerose tavole a colori che riportano le varie decorazioni degli
  Ordini cavallereschi riconosciuti dalla Santa Sede e dalla Repubblica Italiana e si conclude con i 33
  disegni affrescati inediti che riportano gli stemmi dei vescovi che si sono succeduti nella Diocesi di
  Nocera-Sarno dal 1066 al 2016”.

GIUGNO 2016                                                                                                17
FERMENTO                                                                         Notizie dal
                       FORLI’: XXXI° Marcia Servi di Maria
   Forli’ è il luogo in cui ci siamo
recati quest’anno per la XXXI
marcia notturna della Famiglia
dei Servi di Maria. Siamo parti-
ti in 24 provenienti dalle tredici
borgate di Tramonti, giovani e
anziani accompagnati da Suor
Eufemia felici e certi che questa
esperienza che ci accingevamo a
vivere ci avrebbe riportati a casa
carichi di grazie spirituali.
    Suor Eufemia appena incam-          vere aiuto, è stato un momento        perché noi vogliamo essere san-
minati verso Forli’ ci ha da subito     di grazia e di crescita spirituale.   ti… la santità non è un fare, ma
presentato il Santo che ci avrebbe      Con Maria e Pellegrino abbiamo        un lasciarsi fare… Non è un ama-
accompagnato nella Marcia: San          camminato attendendo la luce          re è un lasciarsi amare. La grande
Pellegrino Laziosi, patrono di          dell’alba , del sole che giunge a     impresa è lasciare spazio a Dio…
Forli                                   noi da Oriente come dono, segno       Lasciare che operi , agisca faccia,
   Il nostro camminare insieme          della grazia e della misericordia     assuma la nostra natura , la mia
nella notte, nella città di Pellegri-   di Dio.                               umanità e la trasfiguri per mezzo
no, questo andare uniti incontro            Ci piace custodire nei nostri     del suo fuoco. Fare della propria
agli altri con semplicità e disponi-    cuori il ricordo di questa marcia     vita quello che ha fatto la vergine:
bilità, con cuore amico ed ospitale     sulle parole di David Maria Turol-    lasciarsi amare.
, offrendo aiuto e disposti a rice-     do: “La santità non si raggiunge                     Tiziana Vitagliano

                 CAVA: Celebrazione per i malati oncologici
   Anche quest’anno alla vigilia della Festa della sione.
Mamma abbiamo celebrato un evento particolare         Questo appuntamento che si ripete da anni, è di-
per ricordare tutte quelle donne che hanno avuto ventato l’occasione per rivedere anche il proprio
problemi oncologici al seno.                       cammino di fede, all’insegna di tante persone che
   La liturgia presieduta da Sua                                     soffrono.
Ecc. mons. Orazio Soricelli è sta-                                      Celebrando l’evento, alla vi-
ta seguita da migliaia di persone                                    gilia della Festa della Mamma,
anche in diretta televisiva e web,                                   è stata sottolineata la figura
formando una sola grande fami-                                       straordinaria e il ruolo impor-
glia con il Dott. Cremone, grande                                    tante che occupa la persona
oncologo, paramedici, personale                                      della mamma nella vita della
sanitario e volontari.                                               società civile ed ecclesiale.
   Il Vescovo ha sottolineato la                                        Tutto ciò ci permette ora di
sua presenza come espressione di                                     pensare al futuro, creando un
una chiesa vicina al mondo della                                     vero e proprio cammino di fede:
sofferenza, ha esortato a non fer-                                   Ogni ultimo Sabato del mese, ci
marsi, a curarsi, ma soprattutto a                                   si incontra in gruppo per pre-
prevenire quello che è il dramma                                     gare, celebrare e condividere la
del secolo.                                                          mensa fraterna.
   La sofferenza non deve essere                                        Così facendo la celebrazione
vista come il lato negativo della                                    di Maggio diviene espressione
storia dell’uomo, ma un condivi-                                     finale di un cammino di grazia.
dere con Cristo e con la sua pas-

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territorio diocesano                                                               FERMENTO
                            CAVA: Eletto il direttivo del CSI
     In occasione dell’Assemblea Elettiva del
  Comitato Territoriale del CSI è stato confer-
  mato presidente Giovanni Scarlino per il qua-
  driennio 2016/2020. Ad introdurre i lavori la
  preghiera di S. E. Mons. Orazio Soricelli e del
  consulente ecclesiastico don Andrea Apicella,
  quindi i saluti del Sindaco, dott. Enzo Servalli,
  e delle autorità presenti.
     La relazione economica del presidente uscen-
  te Giovanni Scarlino è stata approvata all’una-
  nimità, quindi la consegna del Discobolo d’O-
  RO al merito all’operatore e dirigente di Società
  dell’Alema Vincenzo Fariello, la consegna del
  Discobolo a S.E. Mons. Beniamino Depalma e
  quello alla memoria di Carmine Pisapia. Infine           Santoriello Maria, Risi Maria Teresa, Apicella An-
  la premiazione delle società partecipanti all’Oratorio   tonio, Guarino Pietro, Troise Mario, Gambardella
  Tim Cup, seguita dalle votazioni che, come detto,        Andrea, Paolillo Rino, D’Amato Andrea, Medugno
  hanno confermato alla presidenza Giovanni Scarli-        Carlo, Stanzione Ciro, Fariello Vincenzo, consiglieri
  no, revisore dei conti Gualtiero Sorrentino, mentre      cooptati Pisapia Eliseo e Senatore Giovanni.
  il consiglio è così composto: Scarlino Francesco,                                              La redazione

                      CAVA: Tenda della Misericordia
      La Tenda della Misericordia       genza di estendere l’invito a tutti i   sponibilità dei nostri sacerdoti e
   nasce come progetto giubilare or-    gruppi e movimenti presenti nella       da momenti di evangelizzazione
   ganizzato dall’ RnS in occasione     nostra Diocesi e questi hanno           vissuti all’esterno lungo il corso
   di questo Anno Santo.                aderito con entusiasmo . Fin dai        della città.
       Il nostro è un piccolo gruppo    primi incontri c’è stata vera co-          Il riscontro delle due serate è
   formato da 12 persone e così ab-     munione, ognuno ha collaborato          stato positivo. Tante le persone
   biamo sentito sin da subito l’esi-   in linea con il proprio carisma.        che hanno affollato la chiesa e
                                                    Nei giorni 6-7 maggio       hanno sentito il desiderio di ingi-
                                                  scorsi nella Chiesa di        nocchiarsi davanti a Gesù Eucari-
                                                  Maria Assunta in Cielo        stia, hanno sentito il bisogno di
                                                  e delle Anime del Pur-        riconciliarsi con il Signore. Tante
                                                  gatorio di Cava abbia-        hanno anche espresso il desiderio
                                                  mo vissuto un’intensa         che tali iniziative di una Chiesa
                                                  Adorazione accompa-           viva, dinamica e gioiosa possano
                                                  gnata da numerose con-        essere organizzate più spesso, che
                                                  fessioni    sacramentali      non siano soltanto episodi isolati.
                                                  grazie alla generosa di-                      Carmela Pelliccia

      A    uguri
            In questo mese di giugno desideriamo ricordare due anniversari significativi per il
     nostro Arcivescovo, mons. Orazio Soricelli: 3 giugno 2000, eletto alla sede arcivescovile
     di Amalfi-Cava de’ Tirreni da S.S. Giovanni Paolo II e 30 giugno 2000 ordinato Vescovo
     nella Basilica Cattedrale di Benevento. Ringraziamo il Signore per il dono che ci ha fatto ed
     auguriamo al nostro Pastore di continuare, ancora per tanti anni, ad offrire alla Chiesa tutta la
     sua preziosa opera pastorale.

   GIUGNO 2016                                                                                                  19
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