Mensile dell'Arcidiocesi di Amalfi - Cava de'Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016 - Diocesi Amalfi-Cava
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Euro 1,50 - Spediz. in A.P. - 45% - Art. 2 comma 20/b legge 662/96 Direz Commerciale Reg. Campania - Salerno In caso di mancato recapito inviare al CPO di Salerno per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Mensile dell’Arcidiocesi di Amalfi - Cava de’Tirreni Anno XXIV n.6 - GIUGNO 2016
SommariO GIUGNO 2016 3 Editoriale 4 Verso una riforma del clero 5 Un canto all’Amore 6 Catechesi ai disabili Direttore responsabile Antonio De Caro 7 Programma Pastorale Redazione Andrea De Caro 8 XXV° Mons. Beniamino don Angelo Mansi don Antonio Landi Enzo Alfieri Depalma Proprietà editoriale Associazione Culturale 9 Celebrazioni mariane “S. Francesco Sales” Presidente 10 San Giuseppe Cottolengo Luciano D’Amato Segretaria 11 La Pasqua dei trombonieri Gerarda Carratù Direzione, Redazione, 12 250° dell’incoronazione Maria Amministrazione Piazza Duomo, 9 SS dell’Olmo 84013 Cava de’Tirreni (SA) Tel. e Fax 089 4454973 e-mail: andecaro@libero.it 13 Minori: Veglia di Responsabile abbonamenti Aldo Di Gennaro Pentecoste Costo abbonamento annuo € 15,00 14 “La Santa priora” C/C Postale n°000066608613 15 Un progetto per il intestato a Luciano D’Amato lavoro Hanno collaborato: mons. Osvaldo Masullo, Fer- 17 Rassegna libri nanda Cerrato, don Gennaro Lo Schiavo, don Gianfranco 18-21 Fermento notizie Crisconio, Livio Trapane- 22 Agenda se, Lucia Avigliano, Laura Siani, Rosario Pellegrino, 23 CAVA: 46° Edizione Tiziana Vitagliano, Carmela Pelliccia, don Gioacchino della Scetajorde Lanzillo, don Vincenzo Di Marino, Giuseppe Battimelli, Filomena Di Domenico Foto: Michele Abbagnara, Antonio Naclerio, Michele In copertina: Cava - Festa di Castello Pansa, Claudio Polito Impaginazione: Associato all’Associazione Gior- Mariangela Lodato nalisti Cava de’Tirreni - Costa Stampa d’Amalfi “Lucio Barone” Tipografia Tirrena Inviare gli articoli al: andecaro@libero.it Fermento è online su: www.diocesiamalficava.it
EDITORIALE FERMENTO Feste religiose: opera salvifica L’arrivo del periodo estivo è anche ne di fede. Perciò siano contenute nel occasione per la maggior parte delle tempo (non oltre le due ore) e seguano feste religiose nella nostra diocesi e un percorso ragionevolmente breve, ci sembra opportuno ricordare che attraverso le vie principali e più bre- nella Solennità dell’Immacolata Con- vi del paese. In nessun caso è lecito cezione di Maria, l’8 dicembre 2011, allontanare l’immagine sacra dal cor- il nostro arcivescovo, mons. Orazio teo processionale per accedere a vie Soricelli, in continuità con le direttive secondarie, neppure nel caso di visite dei suoi predecessori (mons. Alfredo a malati. E’ severamente vietato far Vozzi, mons. Ferdinando Palatucci e danzare, in qualche modo, le statue Beniamino Depalma) volle riconfer- portate a spalla. La processione è te- mare e richiamare alcune indicazioni stimonianza di fede e non folklore”. pastorali per la celebrazione delle fe- Ancora “durante la processione sono ste religiose, istituite “ per celebrare i grandi avveni- consigliabili brevi soste per momenti intensi di pre- menti della Storia della Salvezza, nonché le meravi- ghiera, passando davanti a luoghi particolari, quali glie operate dal Signore nei suoi servi, i Santi, e per chiese, ospedali, fabbriche. Si devono evitare soste promuovere, incrementare, manifestare la fede con per assistere a spari e a spettacoli pirotecnici e per pubblica testimonianza”. raccogliere offerte. In ogni parrocchia deve essere costituito il Comi- Inoltre non è consentita la raccolta di offerte tato Festa, al quale “spetta di programmare e coordi- durante lo svolgimento della processione”. Viene nare lo svolgimento dei festeggiamenti in conformi- precisato che “i fedeli siano educati a presentare le tà alla lettera e allo spirito delle indicazioni pastorali offerte, che hanno valore di culto e sono espressione emanate dall’Autorità Ecclesiastica”. Una delle pri- di fede, all’apposita Cassa da collocare fuori della me indicazioni è che “siano esclusi dal programma chiesa o in sacrestia. E’ vietato coprire in tutto o in complessi musicali che non diano garanzia di serietà parte le statue o pedagne, di banconote ed oggetti morale (concertini, teatri di varietà, esibizioni di co- d’oro e d’argento o ex voto”. mici o spettacoli indecorosi). Anche sul numero delle processioni l’indicazione Si favoriscano, invece, iniziative caritatevoli, dell’Arcivescovo è molto chiara: “Il numero ecces- artistiche, culturali, ricreative e folcloristiche, che, sivo delle processioni è a danno del decoro e della in genere, si attuano in collaborazione con le varie devozione ad esse richiesti. Si eliminino le proces- Associazioni operanti sul territorio. Siano ragione- sioni che non abbiano larga partecipazione di po- volmente contenute le spese per luminarie, fuochi, polo o si svolgono in modo confuso e disordinato”. spari e spettacoli”. Inoltre “le Feste religiose siano Non trascurabile è anche l’indicazione sull’addob- precedute da un congruo periodo di preparazione bo delle chiese “evitando sfarzi inutili e di cattivo spirituale nelle forme tradizionali (tridui, novene, gusto, quali drappi multicolori, che talora possono adorazione eucaristica) e nelle nuove forme sugge- arrecare danno alle stesse strutture murarie dei sacri rite dalla moderna pastorale liturgica… edifici. Si preferisca, dunque, sobrietà e si rispetti la Si dia ampio spazio a momenti di catechesi per bellezza e lo stile architettonico del Tempio”. tutte le fasce d’età… Si evidenza che la solennità Per il nostro Pastore “le feste che la tradizione della festa non è data dalla moltiplicazione delle cristiana ha conservato e tramandato fino ai nostri Messe! Si favoriscano e si auspichino poche cele- giorni contengono un patrimonio prezioso di valori brazioni che radunino maggiormente, nell’arco della che non vanno dissipati, ma rilanciati e rivitalizzati giornata, il popolo santo di Dio, in assemblea”. Pre- nel moderno contesto sociale e culturale con una cise sono anche le indicazioni per quanto riguarda adeguata opera di evangelizzazione”. Tali indicazio- le processioni che “devono svolgersi con decoro e ni sono in vigore dal 1° gennaio 2012. devozione, come si conviene ad una manifestazio- Antonio De Caro GIUGNO 2016 3
FERMENTO Il Papa alla CEI Verso una riforma del clero Ai giorni nostri si registra un clima di diffusa disistima nei confronti dei sacerdoti e del loro operato: i casi di pedofilia, di (spropositata) tariffazione dei Sacramenti, di condotte di vita ispirate a sfarzo e mondanità han- no contribuito a scavare un solco profondo nella credibilità del po- polo nei confronti dei loro pastori. La popolarità di papa France- sco ha contribuito a stornare l’at- tenzione degli operatori della co- municazione e, di conseguenza, delle folle mediatiche, ma sino a quando si continuerà a nasconde- re la polvere sotto il tappeto? La voluto tracciare un nuovo stile di ambizioni terrene, prendendo co- Conferenza Episcopale Italiana essere Chiesa. scienza delle sue fragilità e delle non è rimasta insensibile a tutto Intervenuto all’Assemblea sue piaghe, affinché attraverso di ciò e, riprendendo un percorso della CEI, Papa Francesco ha de- esse Dio possa sanare le ferite del di riflessione critica già avviata lineato in tre punti, preceduti da mondo. in occasione della celebrazione altrettanti interrogativi, il profilo Il suo ministero non è il frutto dell’Anno Sacerdotale (2009- sacerdotale che meglio si presta a di un’autoconvocazione, ma deri- 2010), ha avvertito l’esigenza di servire il popolo di Dio nel con- va dalla fiducia che Dio ha ripo- dedicare una sessione dell’As- testo culturale attuale, gravido di sto nella sua persona. La sua vita semblea annuale di maggio al attese e di sfide esigenti. In primo cambia, e si concepisce all’in- tema della riforma del Clero. luogo, il presbitero deve saper terno della comunità ecclesiale, La trattazione è stata preceduta contagiare uno stile di vita diffe- senza mai guardare al mondo con da una fase di discernimento a ca- rente. sguardo furtivo o negativo. La rattere diocesano, con la compi- Non può allinearsi al coro dei sua esperienza di umanità sanata lazione di un questionario che ha lamentosi “perché non ci sono e benedetta dalla grazia contribu- dato la possibilità di raccogliere più i valori di una volta”, “tutto irà a creare i presupposti per una dati e riflessioni provenienti dai è cambiato”, “stavamo meglio nuova civiltà dell’amore, della presbiteri, chiamati a pronunciar- prima”! Anche questo è un tem- fraternità, della pace. si con franchezza e propositività po di grazia, solo se lui avrà fede Testimone gioioso della Pa- sui quesiti loro sottoposti. Tutta- nell’amore di Dio che tutto crea, squa, il sacerdote vive il suo im- via, è legittimo chiedersi se que- nell’opera salvifica del Cristo che pegno pastorale confidando nei sto sforzo di cambiamento porti tutto rigenera. beni del cielo: non si autoesalterà a un effettivo rinnovamento. I E così, afferma il Papa, “il no- per le gratificazioni umane, né presupposti positivi s’intravve- stro sacerdote non è un burocrate si deprimerà di fronte alle prove dono nella volontà pontificia di o un anonimo funzionario dell’i- e alle tribolazioni, ma sempre operare nella direzione di una più stituzione; non è consacrato a un confiderà nel Signore. Solo così ampia riforma della Chiesa, come ruolo impiegatizio, né è mosso potremmo assistere non solo alla si palesa anzitutto nell’Evangelii dai criteri dell’efficienza”. Scalzo fioritura di “nuovi preti”, ma di gaudium, l’esortazione apostoli- e ferito, il prete non avrà paura “preti nuovi”. ca (2014) con la quale il Papa ha di bruciare al fuoco divino le sue Antonio Landi 4 GIUGNO 2016
Esortazione “Amoris Laetitiae” FERMENTO Un canto all’Amore La chiave di lettura, ovvero misteriosa del loro rapporto, il centro dell’Esortazione pon- che non è altro che un riflesso tificia Amoris laetitia è nel IV della bellezza infinta di Dio. capitolo, che Enzo Bianchi defi- E qui viene espresso in modo nisce “un canto all’amore”. Que- chiaro come la Chiesa non sia sta perla preziosa è interamente nemica della felicità umana dedicata all’amore nella vita (AL 147), anzi, che la stessa matrimoniale, ed è tutto imper- dimensione erotica dell’amo- niato come riflessione sull’inno re è un grande dono di Dio, alla carità di S. Paolo (1Cor 13, per quanto il retaggio agosti- 4-7). niano ci metta in guardia dal Dalla contemplazione dell’a- non dimenticare che anche more in tutte le sue sfaccettature nel più grande amore possa quotidiane, ma che comunque esserci dell’egoismo, che co- sente e vede in grande, che vuo- munque bisogna imparare a le e realizza il bene, mentre pla- vincere. sma le relazioni, papa Francesco Il pontefice che viene dal fa scaturire una via nella quale sud del mondo, reca con sé un costruire la famiglia e vivere i bagaglio carico di esperienza rapporti familiari. Perciò, ribadi- fa Dio Padre con noi. In famiglia e di umana saggezza, insieme sce il Priore di Bose, l’Esortazio- ci si rallegra per ogni piccolo a tanta sapienza pastorale, il che lo ne potrebbe essere intitolata Via successo di ogni suo componente sospinge a portare la Chiesa verso Amoris, una modalità nuova di (AL 110) e si sa scusare e tacere questa rivoluzione della tenerez- indicare un cammino da percorre- sui limiti reciproci (AL 111-113); za, che si traduce nell’usare nei re, che è speranza e gioia per tutta mentre si è pronti a dare fiducia riguardi di tutte le famiglie quell’ l’umanità. sperando sempre che possa esser- “energia divina” (E. Bianchi) che Papa Francesco analizza le ci uno sviluppo, una maturazione è la medicina della misericordia. espressioni di S. Paolo e le cala (AL 114, 115 e 116); l’amore non Il papa attinge anche alla lirica nell’esistenza concreta di ogni si lascia mai vincere e dominare poetica quando dice: “ogni casa famiglia. Nel vivere quotidiano dal rancore, perchè tutto scusa, è un candelabro” (L. Borges, AL occorre infatti: anzitutto la pa- tutto crede, tutto spera e tutto sop- 8), invitando a mettersi non al di zienza, che è capacità di accettare porta (AL 118-119). sopra, ma accanto ad ogni realtà l’altro con benevolenza “anche Il papa rimarca l’esigenza per familiare per scorgere in ognuna quando agisce in modo diverso da tutti gli sposi di crescere conti- di esse una luce, almeno nelle in- quello che io avrei desiderato” (cf. nuamente nella carità coniugale tenzioni. Proprio all’inizio del IV AL 92-93), c’è bisogno: del rifiu- (AL 120) perché la vita cambia cap. al numero 89 di AL inoltre, to di ogni invidia, vanagloria e ar- e le persone sono cambiate dalla il papa motiva il primo obiettivo roganza, mentre è necessaria tan- vita, perciò è necessario che essi richiesto dalla riflessione sino- ta amabilità, perciò il papa dice: si scelgano sempre di nuovo, im- dale all’azione della Chiesa: “… “l’amore non opera in maniera parando a rifondare la loro intesa, non potremo incoraggiare un rude, non agisce in modo scorte- la loro alleanza, la loro amicizia. cammino di fedeltà e di reciproca se, non è duro nel tratto” (AL 99); La profonda e concreta riflessione donazione se non stimoliamo la l’amore feriale chiede non solo di di papa Francesco in questo capi- crescita, il consolidamento e l’ap- non arrabbiarsi (indignarsi) per un tolo, farà bene a tutti gli sposi che profondimento dell’amore coniu- nonnulla, ma prevede la capacità la leggeranno e li porterà a scopri- gale e familiare”. di perdono (AL 103 e 108), come re ancora con stupore la ricchezza mons. Osvaldo Masullo GIUGNO 2016 5
FERMENTO Catechesi ai disabili Presentazione del corso Lis Venerdì 13 maggio presso la tura, basata essenzialmente sulle sua piena inclusione ecclesiale. Il Curia arcivescovile di Cava de’ capacità visive piuttosto che udi- corso avrà l’appoggio organizza- Tirreni, l’equipe diocesana per la tive, in particolare sulla lingua dei tivo del Mac (Movimento aposto- catechesi ai disabili ha organizza- segni. lico ciechi). Infatti, all’incontro to un incontro formativo, in vista La comunità sorda viene così erano presenti la dott.ssa Cateri- dell’avvio, in autunno, del corso identificata come comunità a sé e na Staibano Barrella, presidente LIS (Lingua dei Segni Italiana). con una propria lingua: la LIS. della sezione di Salerno e il prof. La nostra formatrice, suor Aure- Quest’ultima è un sistema basa- Francesco Scelzo, presidente na- lia Parlangeli, della Congrega- to sul canale visivo-gestuale che, zionale del movimento. zione delle Suore Salesiane dei come tutte le lingue, può esprime- In continuità con il precedente Sacri Cuori (Istituto Smaldone di re e produrre illimitati significati, corso Braille, cercheremo, dun- Salerno), illustrandoci il program- emozioni, sentimenti, attraverso que, di porre la nostra attenzione ma del corso, ci ha introdotto alla l’espressione facciale e la modu- anche alla pluridisabilità dei sor- realtà dei “sordi”. lazione di segni, il tutto alla luce do-ciechi, peraltro molto numero- Ha esordito parlandoci della di un preciso sistema di regole. si sul nostro territorio diocesano. sua famiglia religiosa, fondata Noi partecipanti al corso non Che il Signore guidi ed illumini da San Filippo Smaldone, il 25 apprenderemo, però, solo le tecni- questo nostro nuovo ed importan- marzo 1885, e da sempre vocata che di questa straordinaria lingua, te percorso di formazione. all’educazione dei sordi. ma soprattutto l’approccio alla Fernanda Cerrato Ci ha spiegato, poi, che quella persona sorda, affinché, con il no- dei sordi è una vera e propria cul- stro operato, possiamo favorire la 6 GIUGNO 2016
Programma Pastorale FERMENTO Famiglia soggetto corresponsabile Continua la riflessione pre- via alla stesura del programma pastorale diocesano 2016-17 incentrato sulla Famiglia (cfr. precedente articolo Fermento, Maggio 2016, pag. 8): va an- notato, con immediatezza, il riscontro di una positiva con- vergenza degli operatori pa- storali sull’obiettivo scelto per il prossimo triennio pastorale, nel rendere la famiglia sempre più soggetto corresponsabile ed imprescindibile nella pa- storale, come auspicato dai recenti documenti pontifici e magisteriali. Se ne è discusso anche al Consiglio Presbitera- le diocesano svoltosi a Maiori, presso il convento francesca- civescovo alle famiglie che nel pegno degli Uffici Pastorali e di no, nella mattinata del 24 Maggio. decennio pastorale scorso è stata ogni operatore nella concretezza E’ auspicio dell’Arcivescovo apprezzata e accolta, grazie al ser- del reale tessuto vitale delle fa- che la programmazione impegni vizio dei messaggeri parrocchiali, miglia, nell’attenzione all’habitat ogni parrocchia ad avere il grup- continuerà ad offrire il segno proprio, sia della Costa d’Amalfi po-famiglia che, raccordandosi semplice ed incisivo di una Chie- che della Valle Metelliana. Saba- con gli altri gruppi-famiglia della sa che vuole far sentire, attraverso to 1° Ottobre, durante il Giubileo forania e con l’Ufficio Diocesano il suo Pastore, la propria vicinan- diocesano della famiglia, presso di Pastorale familiare, sia dispo- za al pianeta famiglia, oggi come il Centro della Misericordia nella nibile a fare un proprio cammino mai desideroso di incoraggiamen- Piccola Fatima all’Avvocatella, di formazione e, quindi, in segui- to e comprensione. l’Arcivescovo presenterà uffi- to, a mostrare corresponsabilità In questo, come ha ribadito don cialmente il programma annuale e sensibilità nel servire il mondo Antonio Porpora, nella seduta del incentrato sulla famiglia che, nei della famiglia presente sul territo- Consiglio, richiamando i presup- giorni a seguire, sarà stilato con rio della propria parrocchia. posti pastorali dell’”Evangelii il maggior raccordo possibile, per Esso sarà concepito non per Gaudium”, la nostra Diocesi le varie iniziative, dai vari Uffici monopolizzare la pastorale fami- vuole coagulare il suo impegno diocesani. liare nella comunità parrocchiale, pastorale per essere Chiesa in E’ questo il grande impegno ma per dare vita ad altri gruppi- uscita, cioè “la comunità dei di- maturato dalla Chiesa di Amalfi famiglia di cui il parroco se ne fa scepoli missionari che prendono – Cava de’ Tirreni in questo anno sostenitore ed animatore spiritua- l’iniziativa, che si coinvolgono, giubilare, pronta a testimoniare le. che accompagnano, che fruttifica- che la priorità della misericordia Ogni gruppo-famiglia è desti- no e festeggiano” (cfr. EG 24). è assegnata alla famiglia, prima nato ad essere come una sorta di E’ stato decisamente ribadito cellula della società e della Chie- vivaio formativo, nell’orizzonte che una autentica programma- sa. esplicito di alcuni ministeri fami- zione pastorale deve contemplare don Angelo Mansi liari. l’ascolto del popolo, il dar voce La periodica Lettera dell’Ar- al popolo, per incarnare l’im- GIUGNO 2016 7
FERMENTO XXV° Mons. Beniamino Depalma Un abbraccio all’arcivescovo L’8 maggio si fa memoria in Amalfi, della traslazione delle Reliquie dell’apostolo Andrea da Costantinopoli nella nostra Cit- tà avvenuta nel 1208. La storia è nota. Quest’anno però, oltre a coincidere con la festa dell’A- scensione, essa si è rivestita di un significato particolare. L’Arcivescovo Soricelli infat- ti, unitamente al Capitolo della Cattedrale, ha voluto ricordare il Forte l’esortazione dell’arcive- sottolineando scherzosamente XXV di ordinazione episcopale scovo Depalma, nell’omelia, ad come questo andrà ad arricchire del suo predecessore mons. De- essere testimoni viventi di Cristo la già nutrita collezione in suo palma, ora Vescovo di Nola, av- risorto. “Miei cari – egli si chie- possesso. venuta il 26 gennaio del 1991, in- de - ma perché Gesù ci manda ad E’ proprio vero! Chi conosce vitandolo a presiedere la solenne abitare il mondo? Come noi cri- la sua residenza di Nola trova concelebrazione serale. Grande stiani dobbiamo abitare il mondo? l’immagine di S. Maria dell’Ol- la commozione e la gioia visibile Non facendo crociate, non per mo che veglia sulla porta di casa sui volti dei tanti fedeli presenti a fare proselitismo, non per fare e poi, dentro, quadri di Amalfi questo evento speciale, che hanno degli adepti, non per aumentare il disseminati un po’ dovunque fin accolto il presule, al suo ingres- nostro numero: dobbiamo andare nello studio, dove troneggia l’im- so nella Cattedrale gremita come in mezzo alla gente e vivere la magine dell’apostolo Andrea, a non mai, con un lungo e commos- storia da testimoni. Due volte l’ha testimonianza di un legame forte, so applauso, a sottolineare l’affet- detto Gesù: negli Atti degli Apo- che mai si è interrotto, con la no- to e la gratitudine che, nonostante stoli ce l’ha ricordato San Luca, stra Terra! Sono andato a rilegge- gli anni trascorsi, sono ancora e nel Vangelo: “Sarete miei testi- re quanto egli ebbe a dire, la sera vivi nelle coscienze e nei cuori moni”. “Siate voi la mia presen- del 13 ottobre del 1999, durante del popolo di cui egli fu Pastore e za”! Poi ha concluso: Noi siamo la celebrazione di commiato in guida. Un decennio circa, duran- coloro nei quali Gesù ha posto il Cattedrale: “…vorrei essere ri- te il quale si rivelò l’arcivescovo suo amore, noi siamo la sua fo- cordato per questo: che sono di tutti, di amalfitani e cavesi, tografia, la presenza del Signore stato capace di ascoltare la mia conoscendoci uno per uno, chia- che ancora oggi cammina nelle gente, di incontrare tutti, piccoli mandoci per nome, come il buon nostre strade, annunziando che il e grandi, che non ho mai messo Pastore conosce le sue pecore e le Regno di Dio è realmente venuto! alla porta nessuno, che avevo un chiama per nome. Al termine ci si è recati in cuore capace di portare dentro E’ ritornato nella Chiesa che fu cripta per raccogliere la manna tutti i problemi e tutte le sofferen- il suo “primo amore”, come più e il nostro Apostolo non ha fatto ze. Se ho rivelato a voi, attraverso volte egli stesso l’ha definita, che mancare il segno della sua pro- la mia esperienza umana, quanto lo accompagnò e sostenne nei pri- tezione! Diverse gocce sul fondo Gesù Cristo vi ami, allora il mio mi passi del nuovo ministero epi- dell’ampolla… passaggio in questa Chiesa non scopale. Una celebrazione intensa Poi, prima della benedizione, il è stato vano…”. I momenti di e partecipata alla quale hanno nostro arcivescovo ha offerto in intensa partecipazione vissuti in preso parte, il Capitolo Cattedra- dono a mons. Depalma un quadro questa celebrazione penso siano le, numerosi sacerdoti, i diaconi del noto pittore amalfitano Luci- testimonianza che quel passaggio e seminaristi nonché le autorità bello, raffigurante una veduta del- ha prodotto i frutti sperati! civili e militari del territorio. la Città, che egli ha molto gradito Enzo Alfieri 8 GIUGNO 2016
Celebrazioni mariane FERMENTO di don Gennaro Lo Schiavo Il messaggio di Fatima Il 13 maggio 99° anniversario della Puglia e del Lazio per ricor- messaggio di Fatima ancora oggi delle apparizioni della Madonna dare gli anniversari della prima attualissimo della conversione, a Fatima numerosissimi pellegri- apparizione e il 36° delle proces- del ritorno alla preghiera e della ni si sono riuniti a Cava de’Tir- sioni penitenziali organizzate dal penitenza. reni per partecipare al Giubileo santuario Avvocatella. Un ultimo momento bello è sta- Mariano indetto dalla Diocesi Il nostro Arcivescovo Mons. ta la fiaccolata con la quale i fe- nell’Anno della Misericordia nel- Soricelli che ha presieduto la deli hanno accompagnato la Ma- la “Piccola Fatima”. concelebrazione nell’anno della donna nella stessa struttura, causa Questa struttura è sorta nel Misericordia ha concesso l’indul- la pioggia, durante la recita del S. 1995 per accogliere i moltissimi genza giubilare. Il momento emo- Rosario per le varie intenzioni. pellegrini, provenienti da varie zionante è stato quando la statua La Madonna ancora oggi chiama parti d’Italia, per partecipare alle della Madonna di Fatima è stata e attira i suoi figli nelle cliniche funzioni religiose mariane che portata su trono di fiori nella ten- dello spirito, e ci fa capire che ci ogni 13 del mese vengono orga- dostruttura e migliaia di fazzolet- ama e vuole la nostra salvezza. nizzate come a Fatima. ti bianchi sventolando e al canto Spetta a noi seguirla e mettere in Quest’anno circa tremila pelle- dell’Ave di Fatima hanno salutato pratica i suoi richiami materni. grini sono arrivati dalle varie parti il suo arrivo. L’Arcivescovo ha della Campania, della Calabria, ricordato l’evento e sottolineato il Pellegrinaggio all’Avvocata Il 23 maggio si è celebrata sul vitato non solo a contemplare le Avvocata. monte Falesio l’Ottava della bellezze del creato e della divina Al termine della S. Messa una Festa della Madonna Avvoca- Costiera, che hanno un fascino breve processione con lo stendar- ta. Una giornata piena di sole ha tutto particolare dal sacro monte do della Madonna con il lancio fatto sì che moltissimi pellegrini ma soprattutto a vivere questo dei petali di rose, al canto di Ev- provenienti dalla Costiera amal- momento e incontro di spirituali- viva Maria e lo sparo dei morta- fitana, da Cava de’ Tirreni, da tà con Gesù e la nostra Madonna retti ha chiuso la bella esperienza varie zone della Campania, un gruppo anche da Frosinone (Anagni) sono saliti per vene- rare la Madonna sotto il titolo di Avvocata, apparsa sul sacro Monte al pastorello Gabriele Cinnamo di Ponteprimario Maiori, nel 1485. Il nostro Arcivescovo non è mancato a questo appun- tamento mariano. Essendo i pellegrini più di un migliaio la s. Messa è stata celebrata fuori sul piazzale del santuario e moltissimi si sono accostati ai sacramenti della Riconci- liazione e della Comunione. Mons. Orazio Soricelli ha in- GIUGNO 2016 9
FERMENTO I Santi della Misericordia San Giuseppe Cottolengo In questo anno giu- sagiate. Ma tale bilare sulla misericor- slancio non è dia, Papa Francesco, dettato dal sen- nella bolla d’indizione so di umanita- “ Misericordiae Vul- rismo, ma dal tus“ ci invita a esten- precetto della dere la nostra preghie- carità, mettendo ra ai santi che “ hanno in risalto che fatto della misericor- bisogna realiz- dia la loro missione di zare un servizio vita.” all’uomo tutto Un esempio di te- intero; coglien- stimonianza evange- do i suoi mol- lica vissuta nel fidarsi teplici bisogni. della Provvidenza di Dunque per tutti Dio, è data dall’azio- noi, sia stimolo ne poderosa e potente incessante per di grazia, che ha avu- un servizio ge- to origine dal santo neroso, compe- piemontese Giuseppe tente ed efficace Cottolengo che nasce verso ogni uomo a Brà in provincia di in difficoltà. Cuneo nel 1786. Dopo Occorre ri- non molto l’ordinazio- dare un’anima ne sacerdotale ebbe anche alla cari- la rivelazione della tà e al servizio sua missione, quan- professionale di do impotente dovette chi si occupa dei assistere alla morte malati e dei po- di persone affette da Christi urget nos! Era la frase che veri, ponendo in gravi malattie, per amore ven- il santo affisse sulla porta del pri- risalto che loro non sono oggetti dette tutto i suoi averi e affittò mo Istituto “. di cura, di assistenza, ma che pos- due stanze. Così cominciò la sua Oltre all’aspetto teologico al sono darci molto di più di quel- opera benefica, in poco tempo i centro dell’opera del Santo c’è lo che noi pensiamo di dare loro locali si trasformarono in un cen- ciò che oggi è chiamata svolta sul piano di valori decisivi per la tro di ospitalità “ La piccola casa antropologica : i soggetti soccorsi stessa guarigione del cuore, di cui della Divina Provvidenza “ per le sono considerati nella loro iden- tutti sani e malati, poveri o ricchi persone che non venivano accol- tità e dignità di persone umane, abbiamo bisogno. te negli ospedali. Egli chiamava quindi elemento centrale di ogni Ci aiuti e ci ispiri l’esempio del l’insieme di queste case, che nel opera sociale e caritativa. Tale di- santo Cottolengo, tutto intriso di tempo erano aumentate, “ l’arca mensione deve caratterizzare ogni Misericordia, faccia si che il bene di Noè “, vi accoglieva tutti i tipi tipo di rapporto, da quello umano anche piccolo ma umile, fatto con di malati incurabili. a quello assistenziale; da quello spirito di gratuità e fraternità, si Ai suoi collaboratori il Cotto- relazionale a quello medico. espanda sempre più contagiando lengo insegnava: “ I poveri sono Quello era il tempo che re- le coscienze delle persone! Gesù in persona e come tali bi- gistrava una presa di coscienza don Gianfranco Crisconio sogna servirli;” il motto Caritas della Chiesa verso le classi più di- 10 GIUGNO 2016
CAVA: Celebrazione solenne FERMENTO La Pasqua dei trombonieri Per l’undicesimo anno conse- i Casali Trombonieri Senatore, taneo miracolo. cutivo, martedì 10 maggio 2016, Santa Maria del Rovo, Sant’An- Presenti anche i Cavalieri della nella Chiesa principe della Città na, Sant’Anna all’Oliveto, San- Pergamena Bianca e gli Sbandie- di Cava de’ Tirreni, la Concatte- tissimo Sacramento, Filangieri, ratori Cavensi, Torri Metelliane, drale di Santa Maria della Vi- Borgo Scacciaventi-Croce e San Nicolò le cinque contrade e sitazione, sede della Parrocchia Monte Castello, anche l’intera Città Regia. di Sant’Adjutore, una foltissima Associazione “Amici di Monte Sua Eccellenza Mons. Orazio rappresentanza di Sodalizi di Castello 1999”, costituita col solo Soricelli, che ha presieduto la Ce- Trombonieri, Sbandieratori e Ca- intento di tenere sempre viva la lebrazione Eucaristica con Don valieri e dell’Ente Montecastello, fiaccola che illumina la “Città dei Rosario Sessa, parroco della Con- coi rispettivi labari, si è riunita portici”, quale: Città Eucaristica, cattedrale, nel corso dell’omelia, intorno all’altare del Signore, per del pari alle altre 65 nel Mondo, ha sottolineato che tali momenti celebrare la “Santa Pasqua del ovvero dove Dio nostro Padre si di massima aggregazione, al co- Tromboniere”. è compiaciuto di stendere la sua spetto della Mensa del Signore, Fra i Sodalizi di Trombonieri celeste mano su fatti od eventi, devono avere anche il fine di partecipi al significativo evento: concedendo il chiesto o lo spon- profondere fra i Sodalizi stessi la pace, l’amore e la concordia cri- stiana, a gaudio di quanti ne fanno parte e dell’intera comunità citta- dina. La Città di Cava de’ Tirreni, pur essendo la prima Città del Folklo- re nazionale, per il gran numero di Sodalizi “operanti” sul territorio, non riesce ad esprimere risonan- za ultra-cittadina; perchè??? Noi sappiamo benissimo il perchè, ma facciamo che siano altri ad espri- mersi! Livio Trapanese GIUGNO 2016 11
FERMENTO Maria SS dell ’Olmo 250° dell’incoronazione Ricorre quest’anno il 250° an- dell’Olmo”. E’ un prezioso libret- niversario della solenne incoro- to (di cui riproduciamo il fronte- nazione della venerata immagine, spizio) che descrive minutamente che la tradizione vuole ritrovata la cerimonia, precisando che “il fra i rami di un frondoso olmo, luogo dove si celebrò la festa fu nella valle metelliana, oltre mille la chiesa di S. Francesco di Pao- anni or sono. la dei PP. Minimi, nella quale si A quella Madonna, detta ap- conserva la detta Immagine. Nei punto dell’Olmo, dichiarata pa- primi tre giorni precedenti la fe- trona della Città di Cava con de- sta verso la sera non solo la Città libera comunale nel 1672, è molto ma tutti i di lei Casali, vagamente devota la popolazione cavese. disposti per le colline dintorno, si Vogliamo perciò qui rievocare videro risplendere da copiose illu- l’evento di particolare rilievo ri- minazioni, e si udì il festivo suono salente a 250 anni addietro. di tutte le campane della Diocesi”. Vi sono fonti dell’epoca che de- E’ necessario qui ricordare che re, dovuto allo scultore Francesco scrivono minutamente i festeggia- alla fine del ‘500 officiavano in Ierace, inaugurato nel 1924, ma menti, a cui partecipò tutta la città questa chiesa, la cui prima pie- era situato nell’altare, oggi del fin nei più lontani casali. tra era stata posta nel 1482 da S. Sacro Cuore, ricco di marmi pre- Siamo nel 1766. E precisamen- Francesco di Paola di passaggio giati, fu portato sull’altare mag- te il giorno 15 giugno si celebrò per la nostra città, i Padri Minimi giore “sopra altissimo trono a cui la “solenne coronazione”, un par- o Paolotti, seguaci appunto di S. si ascendeva per ampia e vaga ticolare privilegio che il Capitolo Francesco di Paola, mentre i Pa- scalinata sotto ricchissimo e ma- Vaticano era solito dispensare alle dri Filippini o Oratoriani, oggi estoso baldacchino”. più venerate immagini di Maria. presenti, sono subentrati nel 1896 Nei giorni seguenti “si portò la Fu pubblicata a Napoli, nello con l’arrivo di P. Giulio Castelli. Sacra Immagine entro grande e stesso anno 1766, una “Relazione Ma torniamo alla festa del 15 dorata Cona per tutta la città festi- della festa celebrata nella città di giugno 1766. La relazione parla vamente apparata e illuminata”. Cava nella solenne coronazione del Vescovo dell’epoca Mons. Alla processione parteciparono della sacra immagine di S. Maria Pietro di Gennaro, che resse la il Clero Secolare e Regolare non Diocesi dal 1765 al 1778, Delega- solo ma tutte le Confraternite (si to dal Capitolo Vaticano, che con sa che all’inizio del secolo scorso l’assistenza di tutti i suoi Canoni- Valerio Canonico ne elencava ben ci, “si portò alla chiesa la quale, 25). come pure la piazza di fuori, fu E, conclude l’antico scritto, piena di innumerabile gente, e “fra le acclamazioni del popolo fu cittadina e forestiera di ogni con- terminata la festa, essendo rima- dizione e stato”. ste le genti più che mai infervo- Avvenuta l’incoronazione, si rate nella divozione verso la loro cantò il Te Deum e ci fu uno “stre- Santissima Protettrice”. pitoso rimbombo di fuochi artifi- Rileggere queste pagine ci in- ciali e numero grande di morta- duce a meditare su quella che letti, e l’allegro suono di tutte le costituisce la nostra piccola storia campane”. cittadina e a riflettere sulle nostre Il quadro, che a quell’epoca radici. non era sistemato come lo è at- Lucia Avigliano tualmente nel monumentale alta- 12 GIUGNO 2016
Minori: Veglia di Pentecoste FERMENTO I sette doni dello Spirito Santo Quest’anno, nell’attesa di cele- della“Misericordia e brare la Pentecoste, il popolo dei del Perdono” riflessi credenti della diocesi di Amalfi- rispettivamente nella Cava de’ Tirreni si è riunito, pie- vita ordinaria di un no di fervore e speranza, presso la semplice laico e nella Basilica di S.Trofimena a Mino- vita straordinaria di ri, nella sera di sabato 14 maggio. due meravigliose icone Con la paterna e illuminata del cristianesimo come guida del nostro amato Vescovo San Francesco e Santa Orazio Soricelli e dei nostri cari Chiara. sacerdoti è stata realizzata una Lodi, preghiere e Veglia all’insegna della comunio- canti si sono alterna- ne tra i differenti gruppi ecclesia- ti accompagnandoci li, le associazioni e i movimenti all’ascolto della edifi- laicali di cui, tra l’altro è stato cante omelia del Vesco- ire dignità e pace alle anime più celebrato il Giubileo. La zelante vo che ha infine guidato i fedeli perse lavandole con l’acqua e il operosità dei fedeli convocati ha nel rito di acquisizione dell’In- sangue preziosissimi che sgor- dato vita ad un brillante intrec- dulgenza Giubilare, eccezional- garono dal suo trafitto costato.. cio di profonde meditazioni sulle mente concessa per tale evento. quale grazia abbeverarsi a que- Opere di Misericordia spirituali e Abbiamo così gustato la gioia sta fonte d’ acqua viva, pura e corporali, nonché sui sette doni di quella dolce fraternità spiri- limpida dello Spirito Santo … dello Spirito Santo, rispondendo tuale che solo lo Spirito Santo quale fonte incommensurabile di all’invito del Santo Papa France- può donare… Lui solo può farci salvezza… che deterge il nostro sco a riscoprire questi elementi il dono di sentirci teneramente volto incupito dalla caligine scu- fondamentali della vita cristiana figli di un solo Padre al quale ra delle miserie umane per dargli perché si possa divenire veri stru- gridare “Abbà”… un Padre che la luminosa bellezza del volto di menti di misericordia per il pros- così generosamente sa amarci Cristo stesso se come Lui, per Lui simo così come ci hanno mostrato da dimenticare i nostri peccati e con Lui… con la potenza dello con il loro esempio santi e beati di lavati dalle amare lacrime del Spirito Santo ci lasciamo guida- tutti i tempi. pentimento…che sa illuminare re a compiere la sua santissima Dopo una devota processione d’immensità anche gli occhi più e santificante volontà… volontà ha avuto inizio la Liturgia del- accecati dalle tenebre del peccato che possiamo sintetizzare in due la Veglia introdotta dal canto qualora incrocino anche un solo meravigliose parole: amare e per- del “Veni Creator”… a seguire istante lo sguardo pieno d’amore donare… sempre e chiunque… la proclamazione della Paro- di Colui che per amore nostro si come noi siamo perdonati e amati la e due meditazioni sul tema è fatto crocifisso... che sa restitu- da sempre e per l’eternità! Così “riuniti in preghiera come i discepoli con Maria abbiamo invocato sulla Chiesa e sul mon- do intero la luce e la forza dello Spirito Santo… che ricostruisce ciò che il peccato ha distrutto.. fa rifiorire le speranze deluse, acco- glie le nostre suppliche e rinnova la faccia della terra!” Laura Siani GIUGNO 2016 13
FERMENTO Suor Maria Celeste Crostarosa “La Santa priora” Segue del numero rale da farle comprendere precedente …Soggiornarono il suo stato. Fece allora per una decina di giorni ad chiamare il confessore per Amalfi, presso il monaste- ricevere l’ultima assolu- ro della SS. Trinità. Durante zione e l’Olio degli Infer- questi giorni sr Celeste pro- mi, dopo di che lo pregò vò uno spiraglio di serenità di leggerle la Passione di interiore secondo quanto ella Gesù secondo il Vangelo nota: “Mentre era all’udire la di Giovanni. Quando la S. Messa nella cappella del lettura arrivò alle parole glorioso Sant’Andrea, le mo- “Consummatum est”, ella strò il Signore una via ame- serenamente spirò. Erano na che dalla terra giungeva le tre del pomeriggio, la sino al cielo. Nel principio FOGGIA: Monastero stessa ora della morte di del cammino era tutta piena del SS Salvatore Cristo. Aveva 59 anni. di spine e croci; e, nella fine Al momento della di quella, era una via tanto ta a Marigliano. Fu così che il 4 sua morte il Monastero fu immensa, lucida, amena, che le marzo del 1738 partì alla volta di scosso come da un terremoto... parve vedere il Paradiso. E qui Foggia, accogliendo l’invito per La spoglia mortale parve soffusa ella andava, non camminando ma una nuova fondazione rivoltole di luminosa bellezza e d’una pace volando, portata dalla fortezza di da don Giuseppe Tortora, cano- celestiale... la notizia commosse Dio, accompagnata da molte ani- nico della cattedrale foggiana. tutta Foggia. “É morta la Santa me elette dietro di sé. Ed allora Finalmente sr Celeste poté fon- Priora!”, fu la voce che rapida si intese che quelle anime dovevano dare un monastero-conservatorio sparse per le vie e le case. Una salvarsi per mezzo suo”. che seguisse le regole ricevute dal folla enorme accorse alla chiesi- Dopo qualche giorno le tre Signore! Riprese inoltre i contatti na del Ss. Salvatore per vederla, sorelle si trasferirono presso il con Sant’Alfonso e i Padri Re- toccarla e raccomandarsi alle sue monastero domenicano di Pareti dentoristi. In particolare strinse preghiere. Una povera donna cie- di Nocera dove vennero accolte una vera e profonda amicizia con ca dalla nascita accorse alla chiesa con grande gioia dalla comunità e San Gerardo Maiella. A Foggia, per venerare le spoglie mortali di dal Vescovo del luogo. Benché il tra il popolo, iniziarono a diffon- Sr. Celeste e, desiderosa di veder- bene operato a Pareti non fu poco, dersi ben presto le notizie sulle la, con pianto accorato pregò la sr Celeste non mise mai da parte il virtù della “Santa Priora”, che si santa Priora. In quel momento le progetto di una comunità che vi- distingueva per l’aiuto che forni- si aprirono gli occhi acquistando vesse le regole del Ss. Salvatore. va ai bisognosi e per i suoi metodi perfetta vista. Tra le varie proposte di nuove educativi. Il giorno stesso della morte, a fondazioni che le vennero fat- Dopo circa 17 anni di vita a Materdomini, il suo amico, San te, accettò quella del duca Ra- Foggia, spesi tutti per il bene del Gerardo, a letto gravemente am- vaschieri, signore della vicina prossimo e per consolidare l’Isti- malato, (morirà un mese più tardi, Roccapimonte dove, insieme alle tuto del Ss. Redentore, Sr Celeste il 16 ottobre) disse ad un con- sorelle, rimarrà per tre anni prima concluse la sua esistenza terrena. fratello: «ho visto l’anima della dell’ultima, definitiva destinazio- Era il 14 settembre, festa della Madre Maria Celeste volarsene ne a Foggia. Sulla fondazione a Esaltazione della Croce, dell’an- al cielo come una colomba per Roccapimonte pesò fortemente la no 1755. Sr Celeste al mattino ricevervi la ricompensa meritata diffidenza di sr Celeste per le case si comunicò come di consueto e per il suo grande amore a Gesù e religiose poste in terre baronali, ad un certo punto della giornata a Maria». data l’esperienza negativa avu- avvertì un indebolimento gene- 14 GIUGNO 2016
Caritas FERMENTO Un progetto per il lavoro La nostra Caritas diocesana ha alcune persone nella loro fragi- operative una riflessione su due scelto come segno giubilare un lità dovuta essenzialmente alla opere di misericordia spirituale: progetto sul lavoro scaturito da mancanza di un’occupazione in consigliare i dubbiosi e consola- una lettura del bisogno di quanti vista del re-inserimento sociale re gli afflitti che hanno guidato la si rivolgono quotidianamente da e dell’autonomia personale e fa- riflessione degli animatori delle anni agli sportelli Caritas. Alla miliare. Il percorso ha previsto Caritas parrocchiali, protagonisti radice dei tanti bisogni emersi numerosi colloqui, a cura dello di gesti di solidarietà vissuta, e su nel corso degli ultimi anni vi è, Sportello Lavoro, corsi colletti- cui hanno riflettuto gli attori coin- infatti, la mancanza o scarsità di vi e individuali di orientamento volti nel progetto. Come ogni se- lavoro che affliggono un numero generico e mirato al lavoro, un gno giubilare, anche questo inten- crescente di nuclei familiari e da gruppo di auto-mutuo-aiuto, corsi de stabilire una prassi che dedichi cui scaturiscono altri mali noti un professionalizzanti presso centri attenzione alle persone più fragili po’ a tutti: il problema abitativo, accreditati, l’attivazione di otto che approcciano con maggiore quello alimentare, la mancanza posizioni per voucher lavoro, do- apprensione il mondo del lavoro. di risorse per il pagamento delle dici tirocini formativi corredati di Il progetto, in collaborazione utenze, l’isolamento, la depres- borse lavoro presso attività im- del Progetto Policoro e la Pasto- sione... Il segno giubilare, finan- prenditoriali convenzionati locali rale del Lavoro, conferma che ziato da Caritas Italiana, ha un e, dulcis in fundo, la proposta del l’affiancamento di chi vive disagi nome significativo: Percorsi di corso di formazione per pizzaioli. derivanti dal lavoro può aiutare libertà. L’obiettivo è di sostenere Alla base delle diverse proposte tutta la comunità cristiana a con- dividere con maggiore intensità, empatia e gioia l’esperienza di chi riesce a emergere dallo stato di solitudine e di afflizione in cui la disoccupazione può indurre a vivere attraverso la trasmissio- ne di strumenti che li aiutino ad orientarsi al meglio all’interno delle reti formali e informali e a potenziarle al fine di utilizzare al massimo le risorse di cui dispone e quelle che il progetto intende creare a suo favore. Rosario Pellegrino GIUGNO 2016 15
FERMENTO 16 GIUGNO 2016
Rassegna libri FERMENTO RAVELLO: “IL SEDILE DEI NOBILI DI RAVELLO” CAVA: “ULTIME STELLE” DI RAFFAELE Nella suggestiva SENATORE atmosfera del Duomo di Ravello è stato Il occasione del decimo anniversario presentato il volume della scomparsa del dott. Raffaele “Il sedile dei nobili Senatore è stato presentato, presso il di Ravello”, con Palazzo di Città, un suo libro di poesie particolare riguardo postumo, fortemente voluto dalla al Sei-Settecento, famiglia e che, oltre al noto giornalista autori Angelandrea e saggista, ci ha consentito di conoscere Casale e Felice anche il poeta. Il libro, diviso in più Marciano. Come scrive parte, raccoglie 26 poesie inedite, ad nella presentazione eccezione di quella intitolata “8 agosto l’archivista Salvatore alla Calavecchia”, pubblicata nell’anno Amato “la presente 2006. Anzi, alcune di essere erano pubblicazione, a buon diritto s’inserisce nella sconosciute agli stessi familiari, che le tradizione storiografica locale, inaugurata per hanno rinvenute all’interno dell’archivio Ravello da Luigi Mansi alla fine dell’Ottocento”. informatico dello scomparso. L’opera si L’interessante volume “si occupa dell’attività e completa con un’antologia di brani tratti del funzionamento di uno degli ultimi retaggi dai cinque libri pubblicati da Raffaele della società medievale ravellese, non solo nei Senatore, mentre la terza sezione suoi aspetti costituzionali e istituzionali, ma ripercorre le più significative tappe anche e soprattutto sotto il profilo genealogico della sua vita, arricchite da una galleria e socio-economico dei suoi rappresentanti. fotografica, nella quale Egli è ritratto L’origine dell’istituzione risalirebbe alla prima età in vari momenti della Sua esistenza. angioina, tra la fine del XIII e inizi XIV secolo. Come Nel saluto iniziale il Sindaco, dott. opportunamente ha osservato Giuseppe Gargano, Vincenzo Servalli, ha comunicato che il “sembra che in una fase iniziale nobili e cittadini Civico Museo Cittadino verrà intitolato si riunissero in un unico sedile; poi emergendo il a Raffaele Senatore, mentre il ricavato ceto mediano ed insorti contrasti con l’altro ceto, fu della vendita del libro sarà devoluto a scelta la soluzione dei seggi separati. Non si hanno, favore della Caritas diocesana. però, documenti così espliciti sulla separazione tra Nobili e Popolo”. Il volume ha inizio con brevi cenni storici della città di Ravello per passare, poi, alle fonti documentarie, come ai nuclei familiari di Ravello del 1632, al fascicolo, composto da fogli di carta bollata borbonica, sui quali sono disegnati le armi del Sedile e delle relative famiglie, ed inoltre l’elenco dei sindaci dei nobili dal 1729 al 1806, per terminare con le famiglie nobili fuori Sedile: l’esempio dei Crisconio”. STRIANO: DIZIONARIO ECCLESIASTICO CON CENNI DI ARALDICA Un’opera apprezzabile per la sua unicità è il volume “Dizionario Ecclesiastico con cenni di araldica” del dott. Antonio Ferrara, Comm. dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, poiché, come scrive nella prefazione Mons. Orazio Soricelli, non possiamo considerarlo “un comune dizionario perché esso contiene preziosi elementi di diritto ecclesiastico e cenni di araldica. Ha selezionato quei vocaboli più usati dalla Chiesa e li ha inseriti in un unico manuale, facilitando così la ricerca conoscitiva ed interpretativa sia dei cultori sia degli studenti. Quest’opera è arricchita da numerose tavole a colori che riportano le varie decorazioni degli Ordini cavallereschi riconosciuti dalla Santa Sede e dalla Repubblica Italiana e si conclude con i 33 disegni affrescati inediti che riportano gli stemmi dei vescovi che si sono succeduti nella Diocesi di Nocera-Sarno dal 1066 al 2016”. GIUGNO 2016 17
FERMENTO Notizie dal FORLI’: XXXI° Marcia Servi di Maria Forli’ è il luogo in cui ci siamo recati quest’anno per la XXXI marcia notturna della Famiglia dei Servi di Maria. Siamo parti- ti in 24 provenienti dalle tredici borgate di Tramonti, giovani e anziani accompagnati da Suor Eufemia felici e certi che questa esperienza che ci accingevamo a vivere ci avrebbe riportati a casa carichi di grazie spirituali. Suor Eufemia appena incam- vere aiuto, è stato un momento perché noi vogliamo essere san- minati verso Forli’ ci ha da subito di grazia e di crescita spirituale. ti… la santità non è un fare, ma presentato il Santo che ci avrebbe Con Maria e Pellegrino abbiamo un lasciarsi fare… Non è un ama- accompagnato nella Marcia: San camminato attendendo la luce re è un lasciarsi amare. La grande Pellegrino Laziosi, patrono di dell’alba , del sole che giunge a impresa è lasciare spazio a Dio… Forli noi da Oriente come dono, segno Lasciare che operi , agisca faccia, Il nostro camminare insieme della grazia e della misericordia assuma la nostra natura , la mia nella notte, nella città di Pellegri- di Dio. umanità e la trasfiguri per mezzo no, questo andare uniti incontro Ci piace custodire nei nostri del suo fuoco. Fare della propria agli altri con semplicità e disponi- cuori il ricordo di questa marcia vita quello che ha fatto la vergine: bilità, con cuore amico ed ospitale sulle parole di David Maria Turol- lasciarsi amare. , offrendo aiuto e disposti a rice- do: “La santità non si raggiunge Tiziana Vitagliano CAVA: Celebrazione per i malati oncologici Anche quest’anno alla vigilia della Festa della sione. Mamma abbiamo celebrato un evento particolare Questo appuntamento che si ripete da anni, è di- per ricordare tutte quelle donne che hanno avuto ventato l’occasione per rivedere anche il proprio problemi oncologici al seno. cammino di fede, all’insegna di tante persone che La liturgia presieduta da Sua soffrono. Ecc. mons. Orazio Soricelli è sta- Celebrando l’evento, alla vi- ta seguita da migliaia di persone gilia della Festa della Mamma, anche in diretta televisiva e web, è stata sottolineata la figura formando una sola grande fami- straordinaria e il ruolo impor- glia con il Dott. Cremone, grande tante che occupa la persona oncologo, paramedici, personale della mamma nella vita della sanitario e volontari. società civile ed ecclesiale. Il Vescovo ha sottolineato la Tutto ciò ci permette ora di sua presenza come espressione di pensare al futuro, creando un una chiesa vicina al mondo della vero e proprio cammino di fede: sofferenza, ha esortato a non fer- Ogni ultimo Sabato del mese, ci marsi, a curarsi, ma soprattutto a si incontra in gruppo per pre- prevenire quello che è il dramma gare, celebrare e condividere la del secolo. mensa fraterna. La sofferenza non deve essere Così facendo la celebrazione vista come il lato negativo della di Maggio diviene espressione storia dell’uomo, ma un condivi- finale di un cammino di grazia. dere con Cristo e con la sua pas- 18 GIUGNO 2016
territorio diocesano FERMENTO CAVA: Eletto il direttivo del CSI In occasione dell’Assemblea Elettiva del Comitato Territoriale del CSI è stato confer- mato presidente Giovanni Scarlino per il qua- driennio 2016/2020. Ad introdurre i lavori la preghiera di S. E. Mons. Orazio Soricelli e del consulente ecclesiastico don Andrea Apicella, quindi i saluti del Sindaco, dott. Enzo Servalli, e delle autorità presenti. La relazione economica del presidente uscen- te Giovanni Scarlino è stata approvata all’una- nimità, quindi la consegna del Discobolo d’O- RO al merito all’operatore e dirigente di Società dell’Alema Vincenzo Fariello, la consegna del Discobolo a S.E. Mons. Beniamino Depalma e quello alla memoria di Carmine Pisapia. Infine Santoriello Maria, Risi Maria Teresa, Apicella An- la premiazione delle società partecipanti all’Oratorio tonio, Guarino Pietro, Troise Mario, Gambardella Tim Cup, seguita dalle votazioni che, come detto, Andrea, Paolillo Rino, D’Amato Andrea, Medugno hanno confermato alla presidenza Giovanni Scarli- Carlo, Stanzione Ciro, Fariello Vincenzo, consiglieri no, revisore dei conti Gualtiero Sorrentino, mentre cooptati Pisapia Eliseo e Senatore Giovanni. il consiglio è così composto: Scarlino Francesco, La redazione CAVA: Tenda della Misericordia La Tenda della Misericordia genza di estendere l’invito a tutti i sponibilità dei nostri sacerdoti e nasce come progetto giubilare or- gruppi e movimenti presenti nella da momenti di evangelizzazione ganizzato dall’ RnS in occasione nostra Diocesi e questi hanno vissuti all’esterno lungo il corso di questo Anno Santo. aderito con entusiasmo . Fin dai della città. Il nostro è un piccolo gruppo primi incontri c’è stata vera co- Il riscontro delle due serate è formato da 12 persone e così ab- munione, ognuno ha collaborato stato positivo. Tante le persone biamo sentito sin da subito l’esi- in linea con il proprio carisma. che hanno affollato la chiesa e Nei giorni 6-7 maggio hanno sentito il desiderio di ingi- scorsi nella Chiesa di nocchiarsi davanti a Gesù Eucari- Maria Assunta in Cielo stia, hanno sentito il bisogno di e delle Anime del Pur- riconciliarsi con il Signore. Tante gatorio di Cava abbia- hanno anche espresso il desiderio mo vissuto un’intensa che tali iniziative di una Chiesa Adorazione accompa- viva, dinamica e gioiosa possano gnata da numerose con- essere organizzate più spesso, che fessioni sacramentali non siano soltanto episodi isolati. grazie alla generosa di- Carmela Pelliccia A uguri In questo mese di giugno desideriamo ricordare due anniversari significativi per il nostro Arcivescovo, mons. Orazio Soricelli: 3 giugno 2000, eletto alla sede arcivescovile di Amalfi-Cava de’ Tirreni da S.S. Giovanni Paolo II e 30 giugno 2000 ordinato Vescovo nella Basilica Cattedrale di Benevento. Ringraziamo il Signore per il dono che ci ha fatto ed auguriamo al nostro Pastore di continuare, ancora per tanti anni, ad offrire alla Chiesa tutta la sua preziosa opera pastorale. GIUGNO 2016 19
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