Ritrovarsi assieme - Evento/1: il 15 maggio in Diocesi la prima Giornata della gioventù
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 57, Numero 5 – Maggio 2021 Ritrovarsi assieme Evento/1: il 15 maggio Evento/2: il 28 maggio in Diocesi la prima porte aperte per la Giornata della gioventù Lunga notte delle chiese
l‘evento/1 Giovani di nuovo assieme Sabato 15 maggio, con anteprima la sera del 14, via alla prima Giornata diocesana della gioventù: tante iniziative in digitale e in presenza per coinvolgere ragazzi e giovani in vari luoghi dell’Alto Adige (nel rispetto delle regole anticontagio). U n appuntamento da non manca- re per ritrovarsi assieme, ragazzi e giovani adulti di tutto l’Alto Adige, iniziative di vario tipo messe in piedi in diverse località distribuite sul terri- torio. dopo mesi di limitazioni obbligate e necessarie. Dalle 19 di venerdì 14 Destinatari dai 14 ai 25 anni maggio e per tutto sabato 15 è infat- Dopo l’ultima festa dei cresimati, ti in programma la prima Giornata nell’autunno 2019, si è formato un diocesana della gioventù. Ancora con- gruppo di lavoro in cui erano rappre- dizionata dalle limitazioni anti-Co- sentati Ufficio diocesano matrimonio vid, non sarà possibile concentrare la e famiglia, Ufficio diocesano scuola manifestazione in un unico luogo ed e catechesi, la pastorale giovanile, i è stato pertanto studiato un format Servizi giovani JDS, l’Azione cattolica ibrido: gli organizzatori hanno idea- locale e la SKJ (i giovani cattolici sudti- to sia un momento in digitale con la rolesi), che hanno dato vita a questo Bist Du zwischen 14 und 25 Jahre alt? preghiera della sera che momenti in progetto di cooperazione. È nata così Dann sei beim Diözesanen Jugendtag dabei und erlebe online und offline Momente der Gemeinschaft und des Glaubens. presenza, sempre nel rispetto delle l’idea di una Giornata diocesana del- Hai tra i 14 e i 25 anni? Allora partecipa alla Giornata diocesana della gioventù e vivi regole anticontagio vigenti. Dopo tutti la gioventù per ragazzi e giovani dai momenti di fede online e in presenza. questi mesi di distanziamento sociale 14 ai 25 anni. Malgrado la pandemia Qui trovi tutte le iniziative www.bz-bx.net/it/giornatagioventu Alle Angebote findest du auch unter www.bz-bx.net/jugendtag la Giornata diocesana della gioventù il gruppo di lavoro ha proseguito con desidera soprattutto offrire ai giovani la pianificazione, valutando quali ini- La locandina della prima Giornata l’opportunità di vivere la fede e condi- ziative organizzare in modo tale che diocesana della gioventù videre occasioni di incontro virtuale e fossero poi realizzabili in vari luoghi per quanto possibile anche stare assie- compatibilmente con le misure di si- Online e offline me, evitando assembramenti grazie a curezza ancora vigenti. La Giornata diocesana della gioventù si svolge quindi in una forma mista: il via ufficiale è fissato alle 19 di ve- nerdì 14 maggio, quando ragazzi e giovani da tutto l’Alto Adige si ritro- vano online per una preghiera della sera, per giocare insieme e per chiac- chierare in digitale. Sabato 15 maggio sono in calendario gli appuntamenti in presenza in diverse località di tut- ti i comprensori dell’Alto Adige e in orari differenti. Ragazzi e giovani si sono impegnati per allestire un pro- gramma variegato. Qualche esempio: dal giro in bicicletta a un picnic, alle passeggiate, alla possibilità di parteci- pare a un percorso digitale sulla fede tramite un QR Code, di noleggiare giochi di società in formato gigante, ovviamente alla musica e tanto altro ancora. C’è anche l‘opportunità di dare spazio alla propria creatività re- alizzando su una tela un’opera d’arte, ma non mancano le occasioni di in- contrare altre religioni e culture da- vanti a una specialità culinaria di un Musica, dialogo, cibo tra gli ingredienti della Giornata del 15 maggio per i giovani altoatesini altro Paese. 2 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
l‘evento/1 Dalla Diocesi l’offerta a ragazzi e giovani di una giornata come occasione per ritrovarsi assieme dopo i mesi di distanziamento Cartoline della Giornata maggio. Ogni persona deve iscriversi “Uniti anche se in luoghi diversi”: ci singolarmente, non sono possibili iscri- Dove ritrovarsi sono anche alcune iniziative che met- zioni di gruppo.Per tutte le informazio- tono in rete i giovani, come ad esem- ni, le iniziative e le iscrizioni all’evento: Dal 5 maggio tutte le informazio- pio quella di scrivere una cartolina: www.bz-bx.net/it/giornatagioventu ni dettagliate sono online sul sito ognuno può scrivere una cartolina web della Diocesi, ma buona par- con un saluto oppure un augurio, ma Aspettando Lisbona 2023 te delle località in cui sabato 15 si il mittente non sa a chi sarà mandata Restando in tema ma ampliando gli svolgono le iniziative in presenza la cartolina perché gli indirizzi verran- orizzonti a livello internazionale, ri- sono già pronte e coprono l’intero no aggiunti in un secondo momento. cordiamo che invece la prossima Gior- territorio altoatesino: si tratta di C’è inoltre l’invito a cantare insieme nata mondiale della gioventù, l’edizio- Campo Tures, Merano, Naturno, il song della Giornata diocesana della ne numero 38 della GMG, si terrà a Lagundo, Silandro, Scena, San gioventù: la band “Frischluft” della val- Lisbona, in Portogallo, nell’agosto del Leonardo, Sarentino, Egna, Bres- le Aurina ha fatto la cover della can- 2023. Inizialmente previsto nel 2022, sanone, Selva Gardena, Bolzano, zone ”Call You Home“ di Kelvin Jones, come aveva annunciato papa Fran- Castelrotto e l‘Alta Val d’Isarco che è stata scelta come inno della Gior- cesco a Panama nel 2019, l’incontro con Vipiteno, che hanno aderito nata diocesana della gioventù 2021. intercontinentale di spiritualità e cul- alla prima Giornata diocesana Per poter partecipare alla giornata dio- tura dedicato ai giovani è stato invece della gioventù. Non resta che sce- cesana della gioventù è necessario iscri- spostato in avanti di un anno a causa gliere a quale appuntamento par- versi. Sarà possibile farlo online dal 5 dell’emergenza coronavirus. tecipare e poi iscriversi. Un momento molto speciale dopo 18 mesi di lavoro Durante il lockdown la tecnologia ha favorito i contatti tra sacerdoti e fedeli e una parziale prosecu- zione dell’attività parrocchiale di Johanna Brunner L a pianificazione della Giornata diocesana della gioventù è stata piena di alti e bassi: abbiamo iniziato Il pensiero che anche i giovani in questi lunghi mesi abbiano dovuto rinunciare a così tante cose e l’idea che i giovani Giornata diocesana della gioventù è alle porte. Ora speriamo che sia una giornata con la progettazione dell’evento già possano tornare ad incontrarsi – anche davvero speciale e che il 15 maggio prima della pandemia, e negli ultimi se in piccoli gruppi – a scambiarsi le si possa festeggiare insieme a tanti 18 mesi non c’è stata riunione nella idee, a fare comunità, a parlare del più giovani sparsi nella nostra Diocesi e quale non abbiamo pensato se non e del meno, tutto questo ogni volta ci ha rallegrarci assieme, fiduciosi. fosse il caso di annullare tutto. Ma spronato a proseguire con la progetta- ogni volta c’era qualcuno del gruppo zione. Abbiamo dovuto cambiare così che si è mostrato pieno di energie e spesso idea sul da farsi, ritornare sui no- Johanna Brunner, direttrice dell’Ufficio diocesano matrimonio e famiglia che ha incoraggiato gli altri. stri passi, iniziare da capo, ma adesso la Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 3
l‘evento/2 Chiese, la Lunga notte Venerdì 28 maggio torna la Lunga notte delle chiese, anche se condizionata dalle regole del coprifuoco: tanti appuntamenti in digitale e in presenza per riscoprire i tesori spirituali e artistici ma anche per meditare assieme. U n venerdì 28 maggio speciale, con decine di appuntamenti in una cinquantina di chiese, cappelle e luoghi sacri in Alto Adige: nella Lun- ga notte delle chiese gli spazi di culto aprono le porte a tutti con un menù variegato – in presenza e in digitale – che comprende tradizione e novità, musica, conferenze, letture, interventi a tema, silenzio, raccoglimento, pro- grammi per bambini e famiglie, visite guidate, film, liturgia, preghiera, con- versazioni. La suggestiva notte bianca che fonde religione, musica, arte e cul- tura in chiave di riflessione e spiritua- lità torna dopo un anno di stop causa Covid, anche se sempre condizionata Dopo un anno di sosta forzata, torna la suggestiva Lunga notte delle chiese dal coprifuoco. È coordinata dall’Uf- ficio pastorale diocesano e dalla Co- mento delle distanze di sicurezza, che buone ragioni non mancano Obiettivo munità di lavoro degli Jugenddienste/ si possano realizzare in piccoli gruppi, di questa singolare Notte bianca è quel- Servizi giovani. Gli appuntamenti sono eventualmente all’aperto o in forma lo di far conoscere le chiese non soltanto aperti a tutti nel rispetto delle misure digitale. Il tema 2021 si rifà al Salmo come edifici ma soprattutto per quello di sicurezza vigenti. Alcuni esempi: 104,20 “Stendi le tenebre e viene la not- che offrono nella vita sociale di un ter- alla scoperta degli organi delle chiese, te e vagano tutte le bestie della foresta”. ritorio. La Lunga notte invita infatti a ri- un percorso tra cappelle e chiesette, Nella realizzazione della Lunga notte scoprire i tesori delle chiese: quelli spiri- film sul piazzale della chiesa, dialoghi delle chiese ogni parrocchia o organiz- tuali, sociali, musicali, artistici. È anche all’aperto sulla vita con il virus, bene- zazione è responsabile della scelta dei l’occasione per incontrare altre persone dizione delle biciclette, lezione sui suo- singoli contenuti in modo da rendere e entrare in contatto con comunità di al- ni delle campane e il loro significato, l‘offerta variegata e lasciare libero spazio tre confessioni cristiane, grazie alla col- fioretto mariano, visita guidata al rin- alla creatività. La Lunga notte delle chie- laborazione trasversale delle confessioni novato organo del duomo di Bolzano, se invita a visitarne circa 50: da Fortezza e dei gruppi linguistici. conferenza sugli animali nelle diverse a Lagundo, da San Candido a Bolzano, Il programma completo 2021 è religioni, visita alla cappella nella for- dall’Oltradige alla valle Aurina, per ci- disponibile online su www.lunga- tezza. Ma sono solo alcune proposte. tare solo alcune località coinvolte. E le nottedellechiese.it. L‘idea della Lunga notte delle chiese è stata portata in Alto Adige alcuni anni orsono dall’Austria. Questa iniziativa è E poi la Domenica delle famiglie cresciuta anno dopo anno coinvolgen- do sempre più parrocchie, associazioni I grandi appuntamenti comunita- ta di incontro, di speranza e di e organizzazioni. Sono stati sviluppati ri di maggio si concludono a fine incoraggiamento tra le famiglie. programmi diversificati e molteplici, che mese con la Domenica delle fa- Una buona occasione per par- hanno reso possibile a molte persone di miglie, il prossimo 30 maggio. lare della bellezza e dei bisogni fare un’esperienza di Chiesa completa- La Domenica delle famiglie, che delle nostre famiglie e per chie- mente nuova e raggiungere anche una quest’anno sarà celebrata per la dere a Dio la sua benedizione. La fascia di popolazione che altrimenti sa- nona volta, ha come motto trilin- commissione diocesana per la rebbe stato più complesso coinvolgere. gue 2021 “#benedetti.sempre #ge- pastorale della famiglia sta pre- segnet.jetzt #be-nedis.dagnora.” La disponendo materiale e propo- Un’edizione particolare Domenica dedicata alle famiglie ste specifiche che nel corso del Quest’anno sono richieste a tutti idee dovrebbe essere celebrata in ogni mese saranno disponibili online innovative, che prevedano un numero singola parrocchia come giorna- sul sito diocesano. limitato di partecipanti e il manteni- 4 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
indagine L’incerta fede A 25 anni dalla celebre “La religiosità in Italia” esce la nuova ricerca dal titolo “L’incerta fede. Un’indagine quanti-qualitativa in Italia“ (Franco Angeli editore), che fotografa e aggiorna il rapporto con la fede nel nostro Paese. L o studio presenta una rilevante novità: da Bolzano a Palermo, l’ap- proccio non è stato solo quantitativo (questionario a un campione rappre- sentativo di 3238 intervistati), ma ha avuto anche un carattere qualitativo con interviste a 164 persone scelte se- guendo i criteri del quadro demogra- fico. L’autore è Roberto Cipriani, già direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione nell’Università Roma Tre, professore emerito di Sociologia. È stato Presidente dell’Associazione Ita- liana di Sociologia, ha insegnato nelle Università di San Paolo del Brasile, La- val di Québec e Recife. I principali risultati Nell’ambito della vita quotidiana il La dimensione religiosa e la partecipazione delle persone alla vita ecclesiale al centro tempo appare tripartito, nell’ordine, della nuova indagine tra le Diocesi italiane in: svago, lavoro, famiglia. L’impegno sociale e lo studio restano in subordi- tale, cioè badando ai vantaggi e agli ter prendere un aperitivo al bar, tanto ne. Oltre i due terzi della popolazione svantaggi che ne possono derivare. La risulta familiare e vicino. Dalle inter- è soddisfatto per la vita quotidiana. I concezione religiosa emerge in misu- viste emerge il timore che la sua opera momenti festivi sono ritenuti mol- ra ridotta, ma una buona parte degli riformatrice possa essere ostacolata in to importanti (il Natale è al primo intervistati attribuisce un certo peso Vaticano. posto) ma il collegamento con la di- alla religione. Tra i sentimenti preval- mensione religiosa non è altrettanto gono da una parte solitudine, mono- Il futuro della fede rilevante, a meno che non vi sia stata tonia e travaglio e dall’altra crescita, I risultati dell’indagine portano a for- un’influenza familiare decisiva. La fre- condivisione e soddisfazione. Un ter- mulare una “teoria dell’incerta quenza settimanale dei riti sacri è zo degli intervistati pensa ad un’altra fede” che fa prevedere un futuro della contenuta, quella regolare è di una per- vita dopo la fine dell’esistenza, ma la religione in Italia piuttosto in chiave di sona su cinque. La festa, in particola- maggioranza relativa è incerta in pro- dubbio, ma senza differenze abissali re, è più legata al vissuto familiare che posito. Circa un quarto propende per tra quantità e qualità dei credenti da non a quello religioso. una conclusione definitiva del ciclo una parte e dei non credenti dall’al- Il tema della felicità è largamente vitale, senza alcun proseguimento di tra. Si prevede una tenuta della Chiesa presente come aspirazione diffusa e sorta. cattolica come istituzione, nonostante vissuta: ognuno degli intervistati vi fa La credenza in Dio c’è, però è di- possibili crisi. La pratica religiosa non riferimento almeno 5 volte in media, stinta da quella relativa alle istituzioni si incrementerà ma nemmeno risul- usando anche dei sinonimi, in partico- religiose. La preghiera è praticata da terà bassissima. Cresceranno i non lare il concetto di serenità. Il massimo due terzi degli intervistati, sia pure in credenti, ma senza raggiungere dimen- di felicità è dato dalla nascita di un fi- misura abbastanza diversificata nella sioni eclatanti. Nuovi orizzonti si apri- glio o di una figlia. Al tempo stesso è frequenza. La problematicità maggiore ranno in chiave di spiritualità, non ricorrente il discorso sulla sofferen- investe l’istituzione Chiesa o in genere legata tuttavia all’esperienza liturgica za. Sono pochissimi quelli che non ne le organizzazioni religiose, con critiche ufficiale delle Chiese e delle religioni. parlano, anche prima della pandemia. e dubbi, ma si registrano tra gli inter- La credenza in Dio si articolerà diver- vistati anche consenso e sostegno, e si samente nelle forme e nei contenuti, La Chiesa e il Papa sottolineano in particolare le prospet- restando comunque centrale nel vis- Così come felicità e dolore, anche la tive interreligiose. Papa Francesco è suto della maggioranza. La preghiera vita e la morte sono connesse. Alcuni simpaticamente definito “un papa da tenderà a restare stabile per frequenza vedono la vita solo in chiave strumen- aperitivo”, con cui si immagina di po- e modalità. Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 5
dentro la notizia Testimoni sulla collina Cento anni fa veniva ucciso il maestro Franz Innerhofer, prima vittima del fascismo in Alto Adige. Per lui un albero sulla Collina dei saggi a Bolzano. Uno sguardo alla storia per opporsi alle semplificazioni populistiche di oggi. di Paolo Valente R icorrono quest’anno (la data esatta è il 24 aprile) i cent’anni dall’ucci- sione del maestro Franz Innerhofer, prima vittima del fascismo in Alto Adige. In quest’occasione – Covid per- mettendo – si sono sviluppate diverse iniziative che sono culminate nella piantumazione di un albero a lui dedi- cato sulla Collina dei saggi, nel parco Firmian di Bolzano. La manifestazio- ne, voluta dal Comune, si è tenuta nel giorno della Liberazione, 25 aprile, a cura del Centro per la Pace, che ha invi- tato la storica Martha Verdorfer a con- testualizzare gli eventi dell’aprile 1921. “Il fascismo – ha spiegato Verdorfer – non era ancora al potere, siamo nella fase del cosiddetto squadrismo. Franz Innerhofer fu vittima di una violenza L‘omaggio dei Presidenti Mattarella e Van der Bellen al maestro Innerhofer non ancora legittimata dallo stato, ma durante la visita dei Capi di Stato di Italia e Austria a Bolzano nel novembre 2019 (Foto ASP) che si manifestò in una società, che non ebbe la coscienza e la forza per op- Sera in cui dichiarò: “Se fossi italiano, tazione. Nessuno dei responsabili fu porsi prontamente e in modo decisivo. probabilmente sarei fascista”. Martha chiamato a rispondere”. Con questo non voglio giudicare chi ha Verdorfer definisce “antifascismo iner- Dalla storia all’attualità: “Anche oggi vissuto e subito quel periodo. Natural- me” quello di chi vede la minaccia dei troviamo questo atteggiamento. In mente c’erano dei motivi per cui ci si diritti etnico-culturali, ma non coglie tempi di crisi politica ed economica, sentiva disorientati dopo l’esperienza pienamente il pericolo per le istituzio- la richiesta di ‘leader forti’ trova ampio della prima guerra mondiale, con un ni e i diritti democratici. consenso. Non è sempre facile rico- futuro incerto e tante tensioni sociali noscere le semplificazioni populiste e e politiche. Ma è altrettanto vero che il Dalla storia all‘attualità opporvisi con decisione. Uno sguardo valore della democrazia non era anco- “L’incursione dell’aprile 1921 a Bolzano attento alla storia certamente aiuta”. ra radicato in modo abbastanza solido – ha spiegato ancora Verdorfer – non è Sulla Collina dei saggi gli alberi ricor- nella maggioranza delle persone”. stata un caso unico e neanche uno dei dano persone che hanno avuto rapporti I violenti non agiscono mai da soli. più gravi. Già tutto l’anno precedente significativi con Bolzano e che sono sta- “Le squadre fasciste sin dall’inizio po- le squadre fasciste avevano terrorizza- ti portatori di valori di democrazia e tol- tevano contare sul sostegno aperto di to la gente e commesso soprusi contro leranza: Claudio Abbado, Carlo Maria imprenditori e latifondisti e sulla tolle- il movimento dei lavoratori e delle la- Giulini, Ryszard Kapuscinski, Manlio ranza e connivenza degli organi dello voratrici e contro le minoranze etni- Longon, Bronislaw Malinowski, Gian- stato o almeno di una parte di que- che. Il 13 luglio 1920 andò in fiamme nantonio Manci, Josef Mayr-Nusser, sti”. In Alto Adige? Anche i sudtirole- il Narodni dom a Trieste, la casa della Franz Thaler e ora Franz Innerhofer. si di lingua tedesca, che avevano tutte cultura slovena, punto di ritrovo per Marha Verdorfer ha voluto far notare le ragioni per essere vigili rispetto al la popolazione slovena. Anche in altri l’assenza, finora, di testimonianze fem- nascente fascismo italiano, non ne ri- luoghi del paese le squadre fasciste minili. Il suo appello, al quale ci unia- conobbero davvero il pericolo reale”. commisero reati contro le associazioni mo: in futuro “la saggezza, il coraggio Il deputato altoatesino al Parlamento e partiti di sinistra e i sindacati”. e la cura delle donne dovranno essere italiano, Friedrich von Toggenburg Come reagì la popolazione alla “Do- visibili come quelli degli uomini”. – ricorda la storica – non molte setti- menica di sangue”? “Nell’immediato mane dopo l’assassinio di Innerhofer, ci furono proteste indignate, da parte Paolo Valente, è giornalista e direttore della Caritas diocesana rilasciò un’intervista al Corriere della tedesca e italiana, ma ci fu anche accet- 6 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
teologia La lezione di Küng La recente scomparsa di Hans Küng, teologo di fama mondiale e intellettuale europeo tra i più stimati, ha riportato sulle pagine dei quotidiani il suo pensiero e le sue battaglie, ma può diventare anche occasione per ulteriori riflessioni. di Mattia Vicentini T ra i molti aspetti legati a Hans Küng che possono essere presi in consi- derazione, ve ne è uno a cui si tende a per un’etica mondiale, in cui affermava: «Non vi può essere convivenza umana senza un ethos mondiale delle nazioni; dedicare poco spazio ma di particolare non vi può essere pace tra le nazioni sen- interesse: la riflessione circa la figura del za pace tra le religioni; non vi può essere teologo, o più in generale quella dell’in- pace tra le religioni se non c’è dialogo tellettuale. Questi è un personaggio tra le religioni». In altri termini: il ruolo che nell’immaginario collettivo spesso della teologia e del dialogo ecumenico viene raffigurato come un eccentrico, viene descritto come il porsi al servizio La locandina dell’incontro di Brunico con Hans estraneo alle vicende della realtà in cui dell’umanità, favorendo una relazione Küng organizzato dal Südtiroler Kulturinstitut è collocato e di difficile comprensione. positiva tra identità e realtà differenti Accuse che non sono del tutto vuote e a più livelli. La fede religiosa, elemento convivenza e la tutela del pianeta. In verso cui gli intellettuali spesso hanno comune a larga parte dell’umanità, da questo processo la religione può svolge- alcune colpe. strumento di tensioni e divisioni può es- re un ruolo centrale grazie al suo potere La figura di Küng è in questo senso sere trasformato in mezzo per la pace e performativo. un’eccezione e può quindi essere degno l’unione di realtà e culture diverse. Due degli insegnamenti che ci lascia al- di interesse riflettere sul suo operato. Il Con l’intenzione di dare uno spazio con- lora Küng – che tra le varie volte, venne suo esempio mostra innanzitutto come creto a questa e altre riflessioni ecume- nella nostra provincia per una serata l’impegno accademico possa andare di niche, il teologo svizzero creò nel 1995 particolarmente seguita a Brunico nel pari passo con quello divulgativo, ma la fondazione Weltethos. Emblematica 2009 in occasione della prima presen- anche come la ricerca intellettuale deb- per comprendere il lavoro di Weltethos tazione italiana del suo volume Was ich ba partire da domande concrete, del è anche un’altra affermazione di Kung: glaube/Ciò che credo – è il ricordarci mondo reale e come alla realtà debba «quest’unica società mondiale non ha come la ricerca e lo studio siano un ser- tornare: aiutandone la comprensione e bisogno di un’unica religione e di un’u- vizio alla realtà e di come le religioni ab- cercando di migliorarla. nica ideologia, ha però bisogno di alcuni biano un ruolo centrale nel promuovere Emblematico di questa direzione è il valori, norme, ideali e fini vincolanti e la convivenza. suo impegno per il dialogo interreligio- unificanti». Ecco allora che l’ente vuole so. Nel 1990 diede alle stampe uno scrit- collaborare alla fondazione di un ethos Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna all’ISSR di Bolzano to programmatico, dal titolo Progetto globale, riconosciuto come via per la Il libro del mese di legittimare la violenza e dare un senso di unità alla comunità sociale. Daniele Menozzi, Crociata. Sto- Attraverso questa narrazione si mo- ria di un’ideologia dalla Rivolu- stra il duplice scopo del volume: da zione francese a Bergoglio, Ca- una parte evidenziare come il termi- rocci Editore 2020. ne sia ancora oggi legato alla rappre- sentazione e autorappresentazione Il volume presenta un percorso sto- dell’Occidente e come quindi abbia rico originale che, partendo dai moti mantenuto un valore performativo. controrivoluzionari francesi, passa – Secondo, come la sua interpretazione tra gli altri – attraverso l’unità d’Italia, e il suo significato, nonostante si sia- la Prima Guerra Mondiale, l’Opera- no trasformati nel corso della storia, zione Barbarossa e la politica estera mostrino ancora oggi una forma di americana conseguente all’undici set- relazione tra religione e politica che è tembre. Il filo conduttore che l’autore fortemente ideologica e i cui semi per ritrova tra questi eventi è il ricorso il superamento stanno forse iniziando alla categoria di “crociata”, allo scopo a maturare in questi anni. mv Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 7
pastorale della salute Gustare la vita Dieci giorni di relazioni online, aperte a tutti, fino al 13 maggio: è il XXII Convegno nazionale per la pastorale della salute, dal titolo “Gustare la vita, curare le relazioni. Una prospettiva per la pastorale della salute.” Un’occasione da non perdere. di Paola Vismara M entre l’Italia da Nord a Sud fa pro- ve di rinascita attraverso le pro- gressive aperture, mentre la primavera ricama i paesaggi con i suoi colori, e le temperature più calde spingono tutti a piacevoli e salutari passeggiate all’aper- to, chi svolge la propria professione/ missione tra chi soffre per malattia e lutto ha in questo mese una interessan- tissima sorpresa. Se la pandemia ha provocato danni incommensurabili e milioni di morti nel mondo, almeno ha reso tutti noi consapevoli delle enormi possibilità offerte dalla tecnologia, una fra tutte l’incontrarci online superando ogni distanza. Sessioni tematiche e plenarie Consapevoli di queste grandi opportu- nità, l’Ufficio di pastorale della salute della CEI ha fatto una grande scelta formativa: dal 3 all’13 maggio il XXII Convegno nazionale completamente La locandina del Convegno nazionale 2021 online. Ben 10 giorni, caratterizzati da relazioni di esperti su moltepli- del diacono nella pastorale della salute. condividere il cibo, ma anche la vita! ci argomenti, tutti attorno al tema/ Prova dell’ampiezza degli argomenti e Gesù ha scelto il banchetto quale sim- titolo: Gustare la vita – curare le degli approcci, è il coinvolgimento di bolo di fraternità, che nasce (anche) relazioni, con sessioni tematiche nei varie entità associative che, nate e svi- dal sacrificio! La pastorale della salute primi sette giorni e sessioni plenarie luppatesi nel contesto italiano, sociale intende aiutare tutti a ritrovare quel l’11-12-13 maggio. I temi verranno trat- ed ecclesiale, esprimono carismi diver- gusto per la vita che rende forti nell’af- tati dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. si e complementari. frontare le difficoltà! Pprogramma completo al link: https:// Nel processo - lento ma necessario - di salute.chiesacattolica.it/gustare-la-vi- Relatori sulle buone relazioni ricostruzione della società così ferita ta-curare-le-relazioni-una-prospetti- Nella sessione plenaria degli ultimi tre dalla pandemia, non dimentichiamo di va-per-la-pastorale-della-salute-2/ giorni intervengono personalità eccle- curare le buone relazioni, per renderle Leggendo con attenzione ci si accorge siali come mons. Mario Delpini (Arci- “sananti”, come un balsamo lenitivo di che le scelte degli argomenti e dei rela- vescovo di Milano), mons. Luca Bres- tutti i dolori, quelli del corpo e quel- tori superano il tema del ‘malato’ come san (Vicario di settore dell’Arcidiocesi li dello spirito, che sicuramente sono popolarmente inteso, come ‘corpo- di Milano), mons. Franco Brambilla molto più diffusi ma meno visibili per- che-sta-male’: infatti, le sessioni tema- (vescovo di Novara), ma anche docenti ché purtroppo più taciuti. Chi vuole ca- tiche allargano gli orizzonti toccando di varie Università e Istituti, come Sil- pirci di più, per una propria personale le disabilità, la riabilitazione, la salute vano Petrosini, Luigina Mortari, Mau- formazione, e per un “ministero della mentale, le dipendenze e il disagio psi- rizio Pompili, Stefano Pasta e molti consolazione” nelle comunità parroc- chico dei minori, la riabilitazione psi- altri. chiali, non perda questa importante chiatrica, l’ospitalità nell’ hospice, la I Convegni nazionali, organizzati possibilità di seguire i lavori del Con- prevenzione, la vita nascente, rischi e dall’UPS -CEI degli anni precedenti, vegno. opportunità dell’educazione al digita- avevano affrontato i temi della vista e le, non trascurando la spiritualità nel del tatto. Quest’anno è il turno del gu- Paola Vismara, è referente diocesana per la pastorale della salute e del lutto tempo della malattia e la vocazione sto: sedersi a tavola vuol dire non solo 8 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
in diocesi Cresima per 18 giovani adulti Da mesi si preparavano in videoconferenza per confermare la loro fede, e nella quarta Domenica di Pasqua il vescovo Ivo Muser ha impartito la cresima a 18 giovani adulti di varie località altoatesine. N el duomo di Bolzano è stato un mo- mento di festa e di grande emozio- ne: “Con questo sacramento - ha detto il vescovo - siete chiamati a testimonia- re nella vita il vostro essere cristiani.” I 18 giovani adulti si sono preparati at- traverso un percorso di avvicinamento alla fede in stile catecumenale, accom- pagnati da tre catechisti e un sacerdote, coordinati dall’Ufficio scuola e catechesi della Diocesi che ha curato le tappe e gli approfondimenti necessari. A causa della pandemia anche questo percorso, come già i due precedenti del 2020, si è svolto in modalità di videoconferenza, ma “grazie all’interesse dei giovani e alla Il gruppo dei giovani adulti cresimati con il vescovo e i concelebranti loro partecipazione attiva si è instaurato un clima di sincero scambio e vicinan- state poi imposte le mani sul capo del te, “ma un dono che vi accompagna per za”, ha detto don Giuseppe Gamelli, che cresimando, così come Cristo “mette le tutto il vostro cammino.“ Infine mon- ha accompagnato i candidati nella pre- sue mani sulla nostra vita per accompa- signor Muser ha consegnato a ciascun parazione. gnarci”; infine il segno dell’unzione con cresimato e cresimata un piccolo ricor- Durante la celebrazione il vescovo ha ri- l’olio crismale sulla fronte, per ricordar- do della celebrazione: un rosario con- percorso per i giovani i segni e i momen- ci l’appartenenza a Cristo. fezionato artigianalmente da don Giu- ti che caratterizzano il sacramento della Rivolto ai giovani, il vescovo li ha invi- seppe e una preghiera di invocazione cresima: la chiamata per nome, l’impo- tati “a fidarsi della parola e della presen- allo Spirito Santo per rimanere sempre sizione delle mani e l’unzione con l’olio za di Dio. Chi crede non è mai solo. Vi “connessi” alla radice della vocazione crismale. Nel momento centrale del rito auguro che possiate scoprire la bellezza cristiana. padrino o madrina hanno pronunciato e il fascino del buon pastore. Lasciatevi Il prossimo percorso di preparazione alla il nome del cresimando, in modo che guidare da Lui.“ Il vescovo ha ricordato cresima adulti diocesano si terrà a parti- la formula del vescovo sia nominativa, che la celebrazione con il sacramento re da settembre. Informazioni all’Ufficio perchè Dio ci conosce per nome; sono della cresima non è un evento a se stan- scuola e catechesi della Diocesi. “Per chi vivo“: vocazioni in video A partire dallo scorso 25 aprile, pensato di presentare per alcune setti- zio giovani, il diacono permanente Giornata mondiale di preghiera per mane persone che raccontano la loro Massimo Mura, Michele Dalla Ser- le vocazioni, la Diocesi pubblica la vocazione. I brevi filmati in italiano e ra di Azione cattolica giovani e Lena serie di brevi video “Per chi vivo“. in in tedesco possono essere utilizzati in Wenger volontaria KJS-Jungschar. cui persone raccontano le diverse parrocchia o a scuola e sono veicolati vocazioni e il loro essere cristiane. anche attraverso i social media e il sito La Giornata mondiale di preghiera web www.bz-bx.net/it/vocazione. per le vocazioni, che si ripete ormai I brevi video sono stati realizzati da da 58 anni, da alcune edizioni non Philipp Silbernagl, un giovane autore si svolge solo nelle chiese ma anche bolzanino. Le testimonianze sono di nello spazio digitale. La pubblica- Ancilla Lechner, assistente spirituale in zione settimanale online dei video ospedale, Claudio Fusaro e Carmen Pel- dal titolo “Per chi vivo“ è un’inizia- legini, insegnanti di religione, la suora tiva della Commissione diocesana terziaria Gudrun Leitgeb, il sacerdote L’insegnante di religione Claudio Fusaro per la pastorale vocazionale che ha Peter Kocevar, Verena Dariz del Servi- racconta in un video la sua vocazione Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 9
chiesa mondiale Nuova vita in Seminario Dodici giovani candidati al sacerdozio, provenienti da Tanzania e India, animeranno il Seminario maggiore di Bressanone e poi le parrocchie nei prossimi anni. Il progetto della Diocesi è diventato realtà. A metà aprile la comunità del Se- minario di Bressanone ha accolto 12 nuovi candidati al sacerdozio pro- estate sono previste le prime iniziative sul territorio, come l’impegno in aiu- to dei contadini di montagna o nella que anni, prima di rientrare nel Paese natale. Due gli obiettivi del progetto: da un lato permette di mantenere vitalità venienti da Africa e Asia. Il progetto cura pastorale dei malati, per favorire nel Seminario con la presenza di nuovi varato dalla Chiesa locale prevede che la conoscenza della realtà locale e della candidati, che riceveranno una solida dopo la conclusione del percorso quin- popolazione. Dall’autunno i semina- formazione per lavorare cinque anni quennale di studi e l’ordinazione sacer- risti faranno anche pratica di servizio nelle parrocchie altoatesine; dall’altro i dotale i giovani svolgano il servizio di pastorale sul territorio diocesano, re- futuri neosacerdoti acquisiranno un‘e- cooperatori in varie parrocchie della candosi nelle singole parrocchie una o sperienza pastorale che sarà preziosa nostra Diocesi per cinque anni, prima due volte alla settimana. al momento del loro ritorno in India di rientrare nel Paese di origine. Durante la celebrazione dei patroni e Tanzania. Dopo due anni è prevista L‘arrivo in Alto Adige dei 12 seminari- diocesani san Cassiano e san Vigilio, la valutazione di questo progetto pilo- sti era previsto a settembre 2020 ma la il vescovo Ivo Muser ha chiesto anche ta, per capire se e in che modo prose- pandemia ha fatto slittare tutto a metà una preghiera per il progetto: “Grazie a guirlo. “Sosteniamo la formazione di aprile, quando sono stati accolti nel tutti coloro che stanno facendo cresce- giovani persone nel cammino verso il Seminario a Bressanone. Nell’ultimo re questo nuovo capitolo della nostra sacerdozio, accompagniamo persone anno i candidati hanno migliorato la storia diocesana. Ai giovani seminari- che provengono dal altre culture e im- conoscenza della lingua nel loro Paese sti un caloroso benvenuto nella nostra pariamo gli uni dagli altri: questi sono con l’aiuto di insegnanti altoatesini e diocesi: che possano trovare la loro i pilastri del progetto“, conclude il ret- di lezioni online, prima di intrapren- strada nei prossimi anni e ricordare tore Moling. dere il viaggio verso la nostra Diocesi. a tutti che la nostra non è una Chiesa “Dei candidati al sacerdozio giunti a nazionale ma una comunità cattolica Bressanone 10 provengono dalla Tan- universale.“ Sostituzioni estive zania e due dall’India, il più vecchio ha 25 anni. La maggiorparte è accolta Il senso di un progetto Giovani sacerdoti studenti di nel Seminario, due vengono ospitati Il progetto è stato varato dalla Chiesa teologia a Roma, che parlano nell’abbazia di Novacella. In autunno altoatesina d’intesa con i vescovi delle l’italiano e che sono sostenuti inizieranno a frequentare le lezioni di Diocesi di origine, che hanno scelto i dall’Ufficio missionario dioce- teologia e filosofia allo Studio teologi- candidati da inviare in Europa. Il lega- sano, sono disponibili a collabo- co accademico a Bressanone“, spiega il me è già consolidato da iniziative svi- rare nelle parrocchie altoatesine rettore del Seminario Markus Moling. luppate in ambito missionario. Dopo la durante i mesi estivi. Le parroc- conclusione degli studi teologici e l’or- chie interessate sono pregate di I primi incontri sul territorio dinazione sacerdotale i giovani svolge- contattare l’Ufficio missionario Nel frattempo i corsi intensivi di te- ranno il servizio di cooperatori in varie diocesano (tel. 0471 306213). desco continuano fino all’autunno. In parrocchie della nostra Diocesi per cin- L’arrivo dei seminaristi nella loro nuova “casa“ a Bressanone Il gruppo dei giovani africani e asiatici nel Seminario maggiore 10 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
chiesa mondiale Dalla Badia all’Africa Affidato il mandato missionario al giovane padre comboniano Stefano Trevisan, ordinato sacerdote nel 2020 a Bressanone, che lascia la val Badia per il Sud Sudan. A fine aprile la Messa di commiato a San Vigilio. I l 25 aprile, con la Messa a San Vigilio di Marebbe, ha preso commiato dalla sua comunità di origine. Due settima- ne prima, nella chiesa parrocchiale di Millan dedicata al missionario ladino san Giuseppe Freinademetz, padre Ste- fano Trevisan, comboniano di 37 anni della val Badia, ha ricevuto dal vescovo Ivo Muser il mandato missionario dopo un percorso di formazione e studio che tra l’altro lo ha portato per sei mesi in Irlanda a perfezionare l‘inglese. Padre Trevisan sarà chiamato a svolgere il suo servizio in Sud Sudan. Il vescovo ha consegnato al giovane ladino la cro- ce missionaria e gli ha donato calice, stola e patena. L’augurio del presule a padre Stefano: “Che il tuo servizio in missione sia segnato dall‘impegno per Padre Stefano, il vescovo, i concelebranti e i chierichetti nella celebrazione a Millan la giustizia, la pace e la cura del pianeta Terra come nostra casa comune. E che, cerdozio e della missione nella comu- L’umanità è più grande ed è essa che sull’esempio di san Daniele Comboni, nità religiosa dei padri comboniani. dobbiamo servire. Partire è anzitutto tu possa fare sempre tutto non solo per Stefano Trevisan era stato ordinato sa- aprirci agli altri, scoprirli, farci loro le persone ma con le persone, in modo cerdote dal vescovo Muser nel duomo incontro. Aprirci alle idee, comprese che diventino esse stesse protagoniste di Bressanone il 28 giugno 2020. quelle contrarie alle nostre. Un buon della loro vita.“ camminatore si preoccupa dei com- Il giovane di San Vigilio di Marebbe, Due esempi e tanti doni pagni scoraggiati e stanchi. Li prende ex maestro di sci, dopo tre mesi di vo- Nella sua omelia “di commiato” a Mil- dove li trova. Li ascolta, con intelligen- lontariato in Africa nel 2009, tramite lan padre Trevisan ha citato due testi za e delicatezza, soprattutto con amo- l’Ufficio missionario diocesano, aveva significativi: di san Freinademetz ha re, ridà coraggio. Partire è mettersi in deciso di intraprendere la strada del sa- letto un passaggio della predica pro- marcia e aiutare gli altri a cominciare nunciata prima della partenza per la la stessa marcia per costruire un mon- Cina. “Il Signore mi invita ad andare do più giusto e umano.“ Al termine via con lui – disse Freinademetz – da della cerimonia gli immancabili doni questi nostri fratelli al di là del mare, simbolici al sacerdote in partenza da che ci stendono incontro la mano pre- parte dell’Ufficio missionario e della gando aiuto. Pesante è anche per me sua comunità ladina: tra l’altro uno abbandonare i miei amati genitori, tan- zaino, una bussola, miele, sandali, ba- ti magnanimi benefattori e amici. Ma stoncini da trekking e una piccola sta- alla fin dei conti, l’uomo non è per que- tua di san Freinademetz. sto mondo. Egli è per qualcosa di più; Il Sud Sudan, nato dall’indipendenza non per goder la vita, ma per lavorare dal Sudan nel 2011, è ancora tra le re- ovunque il Signore lo chiami. Perciò altà più critiche al mondo: 8,3 milioni pieno di fiducia e tranquillo io vado di persone, di cui la metà minori, ne- dove egli mi chiama.“ cessitano di aiuti umanitari, 5,8 mi- Padre Trevisan si è poi soffermato sul lioni si trovano in stato di insicurezza significato del partire attraverso le pa- alimentare e 1,4 milioni sono i minori role dell’arcivescovo brasiliano Helder che vivono in stato di malnutrizione Camara: “Partire è smetterla di girare acuta. Oltre alla diffusione del Covid, Padre Stefano con la croce missionaria fra la in tondo intorno a noi, come se fossi- le alluvioni del 2020 sono state le peg- mamma Patrizia e il vescovo Ivo Muser mo al centro del mondo e della vita. giori degli ultimi 60 anni. Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 11
chiesa oggi Ascolto e carità L’anno dedicato a San Giuseppe e le elezioni dei consigli parrocchiali invitano a riflettere: siamo una Chiesa in ascolto, anche in Alto Adige? Siamo una Chiesa animata dalla conoscenza reciproca fra le comunità e i membri di ogni parrocchia? I passi di Brunico. di Massimiliano Sposato S an Giuseppe è icona della chiesa che si pone in ascolto prima di agire evangelizzando. Giuseppe, dice il Van- gelo, era uomo giusto. Dopo aver sapu- to che Maria aspetta un bimbo, cerca il bene di Maria. Non si lascia andare alla vendetta, proclamata dalla Legge ebrai- ca in caso di adulterio presunto. In tal senso egli ha carità. Ascolto e carità. Le parole di Giuseppe sono inoltre azioni di obbedienza e di accoglienza verso il progetto divino. Giuseppe si lascia guidare. Mette da parte i suoi piani, non si lascia condizionare da un facile giudizio popolare. E porta con sé Maria, custodendola fino alla fine dei suoi giorni. Il Papa con l’anno dedicato a San Giu- seppe ci dona un motivo per riflettere. Siamo una Chiesa che si pone in ascol- to? Una Chiesa che custodisce la verità L’esperienza dei consigli parrocchiali pastorali bilingui arricchisce la comunità altoatesina del Vangelo senza lasciarsi andare a in- terpretazioni che cerchino il consenso prossimo e più preghiere per il pros- chiali sarebbe un segno di progresso della gente? Una Chiesa animata dalla simo. Dobbiamo pregare di più gli uni se sempre più parrocchie formassero conoscenza reciproca fra le comunità e per gli altri. Anche noi preti. Qualsiasi consigli pastorali bilingui, perché il i membri di ogni parrocchia? Mi pare attività nasce se sostenuta dalla pre- futuro della chiesa in Alto Adige è che ci sia bisogno di conoscerci meglio. ghiera, che riconcilia e che ci guida a la condivisione e la chiesa deve es- Guidato da Dio Giuseppe decide di es- scoprire il vero volto delle persone al di sere un esempio un segno di uni- sere libero interiormente per conosce- là dei difetti personali. tà. In diverse parrocchie altoatesine ci re meglio Maria, non ha progetti suoi, L’ ascolto reciproco e la carità sgorgano sono già i consigli bilingui, che devono desidera mettersi in cammino. Da que- anche dal nostro rapporto con il croci- ancora camminare molto per affinare sta scelta calma e confidente in Dio na- fisso, un abbraccio del Signore esteso a il loro percorso. Questa in ogni caso sce la Sacra Famiglia. Mi pare che nelle tutta l’umanità. Egli prende su di sé le è un’esperienza senz’altro arricchente nostre grandi famiglie, le parrocchie, si fragilità di tutti noi per perdonarci dal- dove proprio la differenza può essere parli troppo di progetti e non ci si co- la stessa croce e per donarci la resur- una forza tra di noi e proprio l’interes- nosca bene fra noi. Mi pare che le per- rezione nello spirito. Lo stesso Gesù se per l’altro è segno di ascolto e carità. sone non sempre si riconcilino tra di nel Vangelo dimostra in mezzo alla Che ci siano sempre di più occasioni loro. E abbonda il facile giudizio. Que- gente di prendere a cuore le intenzioni per celebrare liturgie bilingui. All’in- sto riguarda anche gli stessi collabora- di persone singole, perché per Lui nes- terno del consiglio pastorale parroc- tori in parrocchia. Si portano avanti suno fa parte di una massa anonima. chiale bilingue di Brunico ci sforziamo per decenni ricordi di incomprensioni, Siamo tutti importanti. di camminare insieme ascoltando le parole sbagliate e non ci si saluta per iniziative di ciascun gruppo linguistico strada. E nonostante questo continu- Un invito ai consigli parrocchiali e programmando insieme dei momen- iamo a camminare. Ma verso dove? In tal senso si può pensare di essere più ti comuni. Ciò richiede pazienza, nervi Giuseppe ci insegna ad abbandonare chiesa, migliorando il nostro rapporto saldi e tanto ascolto e carità. Anche se risentimenti per aprire nuove strade di con le persone, conoscendoci meglio, a volte non tutto riesce, mi pare che il riconciliazione. Penso occorra davvero apprezzando la cultura e anche la diffe- solo mettersi insieme in cammino sia curare il rispetto reciproco all’interno renza linguistica del prossimo. In vista di per sé esperienza che ci fa maturare delle comunità. Meno chiacchiere sul delle elezioni dei nuovi consigli parroc- come chiesa. Nonostante molte diffe- 12 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
chiesa oggi renze rimangano, bisogna persevera- pianificazione delle attività, oltre che gelo ci aiuti ad essere più umani fra re perché ogni anno un passo piccolo momenti preziosi di preghiera insie- noi. Lo stesso Gesù con la Sua vita, le in avanti viene sempre compiuto e col me. Prima di ogni seduta consideria- Sue parole, i Suoi miracoli evidenzia passare del tempo andremo lontano. mo in effetti importante affrontare un il carisma della fraternità e della vici- Una iniziativa che segnalo è quella di momento di spiritualità con un testo o nanza. Questo è anche il cammino di affrontare insieme come consiglio pa- una meditazione. Senza preghiera in- San Giuseppe che non mette la Legge storale alcune giornate di ritiro insie- sieme i gruppi parrocchiali e lo stesso al primo posto ma la misericordia. Oc- me magari in una baita o in una casa presbiterio diventano materialisti. corre avere cuore per essere chiesa. di formazione in luoghi immersi nella Condividendo insieme fraternamente natura. Ciò favorisce il dialogo per- le esperienze e i desideri, ci apriamo Don Massimiliano Sposato è cooperatore a Brunico sonale, la conoscenza reciproca e la meglio alla voce dello Spirito. Il Van- Darsi il tempo per … La serie di interventi mensili sul tema annuale diocesano 2020/21 „Sulla tua Parola: darsi il tempo per...” invita a riflettere sul perchè e per cosa prendersi tempo. L’invito a guardare alle opportunità e alle relazioni. di Antonella Zanon U n tema ambizioso e stimolante che mi ha fatto riflettere sulla possibilità di poterci fermare per dar- presenti a noi stessi e ritrovare la nostra origine. “Ma ciò che è in voi ed è senza tempo, sa il punto dei miei pensieri come del- le mie paure, cercando la giusta mi- sura che conduce nel profondo alla ci TEMPO e concederci …... darci il dell’eternità della vita…Ciò che in voi mia realizzazione. Fermarmi perché permesso di godere di spazi liberi, ri- canta e contempla, abita tuttora entro il l’anima mi raggiunga e raggiunga la generanti, privi di finalità e di scopo: primo istante che ha visto sparpagliato di mia vita indaffarata trasformandosi spazi di semplice stare, svuotati della stelle il firmamento…” K. Gibran in opportunità per arrivare al cen- frenesia e del dovere, fini a se stessi Allora IO p o s s o fermarmi per dare un tro, riconciliare l’uomo che è in me, e utili per poterci staccare dai mille SENSO e per godere di ESSERE figlio di nutrire la stanza del mio cuore, tor- pensieri quotidiani che sempre ci as- Dio nel mio Tempo. Darmi Tempo per nare all’essenziale e liberarmi delle sillano. affrontare ciò che sta sotto i miei occhi, preoccupazioni, allenandomi alla Immersi nella routine e dipenden- pur negli impegni e nelle necessità quo- dimensione così preziosa del pre- ti dai ritmi forsennati che ci giusti- tidiane, per domandarmi cosa sto cer- sente e della pace del cuore. Darmi ficano, sembriamo quasi affamati cando davvero, cosa significa il lavoro e il Tempo infine per fare il deserto in di stimoli che riempiano il tempo, il riposo per me, cosa posso fare per me me, significa porre lo sguardo alle op- nell’irrefrenabile fobia che altrimenti e come tutto questo ha a che fare con la portunità, a ciò che ho, a quanto mi qualcosa ci possa sfuggire di mano, mia vita. Presente a me stessa e nelle rela- è prezioso, spostandomi da ciò che per sentirci a posto ed essere così me- zioni con gli altri per perdere Tempo nel- semmai mi manca per tornare ad in- glio riconosciuti dagli altri. la relazione e non perdere il Tempo della namorarmi delle relazioni, come una Ma che valore diamo al tempo che relazione. E quando mi fermo e mi apro sposa attenta all’ascolto di sè che di- passa, sfugge, a volte si ferma e sem- al silenzio, all’immobilità e al “poco”… venta ascolto profondo dell’altro, del bra confonderci. allora sento pace…e posso utilizzare que- mio vicino, del mio Dio per sentirmi Il kairos il Tempo, era rappresentato sta “tecnica” anche quando la mia mente parte dell’Umano grandemente da dai Greci come un fanciullo che corre è più vorticosa del solito e il mio umore Lui amato. veloce, con le ali ai piedi, tutto calvo e cambia seguendo l’alternarsi dei pensieri. con solo un ciuffo sulla fronte perché Vivificare la mia vita e la mia Umanità, Antonella Zanon, è direttrice del Consultorio familiare Kolbe solo “acciuffando” l’occasione al volo salvata dal Gesù morto e risorto e fare potessimo vivere bene quel tempo che ci è dato. Eppure tutti avremmo la possibilità di vuotare il Tempo, magari mentre siamo in autobus, tornando dal lavo- ro, fermando il nostro pensiero nel momento che stiamo vivendo per risiedere semplicemente nello stare Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021 13
psicologia&spiritualità Vivere nella costante ricerca Siamo cresciuti aggrappandoci a sicurezze che credevamo definitive e perciò rassicuranti. Ora ci possono risultare superate, illusorie, insufficienti. Ma in un mondo che richiede continui assestamenti siamo impegnati a muoverci con la flessibilità, la curiosità, l’interesse richiesti dall’adesione alla vita che scorre. di Dario Fridel A bbiamo alle spalle una concezione statica e sacrale della vita, tenuta in piedi dall’immagine di un Dio onni- nascosto nella frenetica evoluzione cui stiamo assistendo. Egli ci orienta a in- terpretare il tutto come tensione Le nostre potenzialità rimaste finora rattrappite posso finalmente aprirsi al piacere e alla ricerca. Esse sono dav- potente che dal cielo ci chiedeva di go- verso una meta sempre più alta e vero immense e in gran parte ancora vernare, conservare e tramandare un complessa; e a scoprire soprattut- da esplorare. Puntando su di esse, in- mondo già completo in forza della sua to che è l’umano a rivelare il di- vece che irrigidirci nei nostri errori e parola creatrice. Questa visione della vino. Per i credenti ciò dovrebbe esse- nei reciproci giudizi, potremmo dare vita portava alla soggezione, alla paura, re chiaro. È infatti l’umanità di Gesù risposte inedite ai nostri bisogni. I de- all’intolleranza, all’irrigidimento sulla che ci rivela un volto nuovo di Dio: un sideri veri possono davvero sop- dottrina e le norme, ad accentuare i Dio che è accoglienza e fondamento piantare il nostro tradizionale doveri e il sacrificio. La nuova conce- della fraternità universale. La nostra soffocare nei doveri. La catastrofe zione della fratellanza universale, il umanità è certo ancora goffa ed em- che ci ha sorpresi e travolti possiamo confronto non più procrastinabile fra brionale. È comunque la strada nuova allora provare a viverla– come è stato le varie religioni e i vari progetti di ci- che sentiamo di dover percorrere per del resto per tante altre catastrofi nella viltà, le sempre più diffuse conoscenze ritrovarci come umanità affratellata e storia evolutiva – come un ribalta- sull’origine della vita e sull’universo, ci riconciliata, per riuscire a dare un fon- mento che obbliga ad un riorien- stanno impegnando a porci interroga- damento adeguato all’etica e al deside- tamento onde riuscire a vivere nella tivi sempre nuovi e ad aprirci alla vita rio e bisogno di vivere emergenti. Per costante ricerca del meglio. Sostenuti come mistero che costantemente ci questo proprio alla persona adesso da questa nuova spiritualità incarnata, sorprende. È un autentico rovescia- è chiesto di essere tutto quello che potremmo forse arrivare a condividere mento di prospettiva e la fine di può essere: perché solo così può per- con Spong che Dio è la vita che vivia- molte certezze. La pandemia quindi cepire quanto il divino la attraversa e mo, l’amore che condividiamo, l’essere ha solo accelerato la presa di coscienza la interpella. Inseguendo il bisogno e in cui siamo uniti… di doverci ricollocare entro paradigmi il piacere di essere profondamente noi ancora inesplorati, prendendo atto del- stessi, ci sentiamo impegnati a collabo- Don Dario Fridel ha insegnato religione, psicologia della religione e psicologia pastorale la nostra estrema fragilità; del fatto che rare ad accrescere l’essere degli altri. salute e vita non sono più beni scontati; che l’impotenza è insita in ogni potere (politico, economico, religioso); che Il L’erede - Una cristologia progresso per essere tale deve garanti- re priorità alla salute, ai rapporti… che Il professor Leonardo Paris, docen- la concezione di libertà come spazio te a Trento ma anche all’Istituto libero non regge più. Scoprendoci ora superiore di scienze religiose nel- smarriti e disarcionati, dobbiamo per la sezione di Bolzano, è noto per i forza ripartire dalla terra, dalla nostra suoi lavori “Sulla libertà” (2012) e parte più fragile e minacciata. “Teologia e neuroscienze” (2017). Membro dell’Associazione Teologi La strada nuova da percorrere Italiani, dirige l’edizione italiana È faticoso fare i conti con una insicu- della rivista Concilium. Durante rezza radicale, con la sua dimensione di un Convegno tenutosi a suo tempo primo acchito scombussolante. Non è a Bressanone, la Società europea più procrastinabile il bisogno di vivere di Teologia cattolica gli ha confe- di relazioni, di interscambio, di fiducia; rito un importante premio. Ora il cristologia imperniata sulla libertà anche nel nuovo modo di concepire il professor Paris ha pubblicato nella e sulla eterna novità di Gesù. Un divino. Dio non lo possiamo infatti più prestigiosa serie Biblioteca di Teo- testo importante che rende onore collocare in cielo. Lo intuiamo piutto- logia Contemporanea dell’Editrice all’autore ma anche all‘ISSR, citato sto presente come coscienza amorosa Queriniana di Brescia il suo ultimo nel volume come uno degli ambiti e ordinatrice dentro il complesso in- volume, “L’Erede”: si tratta di una in cui egli opera. treccio fra caos e cosmo, come Spirito 14 Il Segno, Numero 5 – Maggio 2021
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