FERMENT O - Diocesi Amalfi Cava
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FERMENTO Euro 1,50 - Spediz. in A.P. - 45% - Art. 2 comma 20/b legge 662/96 Direz Commerciale Reg. Campania - Salerno In caso di mancato recapito inviare al CPO di Salerno per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Mensile dell’Arcidiocesi di Amalfi - Cava de’Tirreni Anno XXV n.2 - FEBBRAIO 2018
SommariO FEBBRAIO 2018
3 Editoriale
4 Cammino di unità per
la Chiesa
5 La Quaresima:
“Il Sabato del villaggio” Direttore responsabile
Antonio De Caro
della Chiesa Redazione
Andrea De Caro
don Angelo Mansi
6 “L’Amore dà sempre don Antonio Landi
Enzo Alfieri
vita” Claudio Polito (foto)
Proprietà editoriale
7 Illuminati per illuminare Associazione Culturale
“S. Francesco Sales”
8 “...Ecco tua madre” Presidente
Luciano D’Amato
9 Creare un clima di Pace Segretaria
Gerarda Carratù
10 “Potente è la tua mano, Signore” Direzione, Redazione,
Amministrazione
Piazza Vittorio Emanuele
III, 9
11 Scatti di Pace 84013 Cava de’Tirreni (SA)
Tel. e Fax 089 4454973
12-13 Sulmona: Ingresso e-mail: andecaro@libero.it
del nuovo prelato Costo abbonamento annuo
€ 15,00
14 Giornata diocesana C/C Postale
n°000066608613
della Pace intestato a Luciano
D’Amato
15 “Progetto Policoro” Hanno collaborato:
16 “Il discepolato di Gesù” mons. Osvaldo Masullo,
Angela Pappalardo, don Ro-
sario Sessa, P. Nzuzi Bibaki
sj., don Antonio Porpora, Va-
18-21 Fermento Notizie lerio Catalano, Giovanna Ab-
bagnara, don Mario Masullo,
22 Agenda Angelo Canora, Franco Bru-
no Vitolo, Fernanda Cerrato,
23 Nuove nomine don Pietro Cioffi
Impaginazione:
In copertina: MAIORI - Festa Diocesana della Pace
Mariangela Lodato
Associato all’Associazione Gior-
nalisti Cava de’Tirreni - Costa
Stampa
d’Amalfi “Lucio Barone”
Tipografia Tirrena
Inviare gli articoli al:
Fermento è online su: www.diocesiamalficava.it andecaro@libero.itEditoriale FERMENTO
L’importanza del voto
Un importante appunta- che hanno consentito al nostro
mento ci attende il prossimo 4 Paese, pur reduce da una guerra
marzo: le elezioni per il nuovo persa e con un paese pieno di
Parlamento. Un appuntamento macerie, una ripresa in tutti i
atteso da tempo ma che avvie- settori. Il tutto grazie al contri-
ne soltanto al termine naturale buto determinante di un partito,
della legislatura e, certamente, la Democrazia Cristiana, di uo-
non si fa peccato se venisse mini come De Gasperi, Moro,
da pensare che una interruzio- Andreotti, Fanfani e tanti altri,
ne anticipata della legislatura unitamente al contributo anche
non conveniva a tanti deputati delle altre forze politiche, con
e senatori, i quali si vedevano altrettanti personaggi da poter
privati di qualche privilegio, come lo scatto del vi- definire “statisti”. Ora, soprattutto noi cattolici, a
talizio! quale movimento politico possiamo fare riferimen-
Per votare c’era bisogno di una nuova legge elet- to? E lo stesso problema, crediamo, possa esserci
torale ed è stato lungo il percorso per approvare, in anche per coloro che, una volta, si riteneva comuni-
via definitiva dal Senato, il 26 novembre scorso, la sti o socialisti, liberali o repubblicani.
nuova legge, il cosidetto Rosatellum, in sostituzione Fortunatamente noi cattolici abbiamo il nostro
della precedente legge elettorale, nota come Itali- punto di riferimento nella Chiesa e, pertanto, ci pia-
cum, ritenuta parzialmente incostituzionale dalla ce ricordare quanto ci viene detto da Papa France-
Corte Costituzionale. Andremo, però, a votare con sco o da personalità come il presidente della Cei,
una legge che non consentirà, certamente, una sicura cardinale Gualtiero Bassetti (nella foto), per il qua-
governabilità, ad elezioni avvenute. Già nella prepa- le “la Chiesa non è un partito politico e non stringe
razione delle liste la confusione e le polemiche non accordi con alcun soggetto politico. Come ha detto
sono mancate, con promossi e bocciati in tutti gli Papa Francesco “ dialogare non è negoziare”. Come
schieramenti politici. Le modalità di voto, poi, non vescovi ci uniamo all’appello del Capo dello Stato
agevolano gli elettori e non consentiranno, come a superare ogni motivo di sfiducia e di disaffezione
dicevamo, ed è opinione comune, una maggioranza per partecipare alle urne con senso di responsabilità
forte di un solo schieramento ma occorrerà trovare nei confronti della comunità nazionale”.
ulteriore alleanze tra movimenti politici di estrazioni Riguardo alle promesse, più che a precisi pro-
diverse. grammi che, ogni politico di turno, ci propina, per
Ci saranno ancora compromessi, che, come ci l’arcivescovo di Perugia è “immorale lanciare pro-
insegna il passato, porteranno a maggioranze etero- messe che già si sa di non riuscire a mantenere” e
genee, pronte a dividersi al primo contrasto sui tanti l’invito è di “non disertare le urne”. Invito che viene
problemi del nostro Paese, da quello della disoccu- anche dal segretario generale della Cei, mons. Nun-
pazione giovanile a quello dell’immigrazione, dalla zio Galantino. “Tutti abbiamo il diritto-dovere di vo-
lotta al terrorismo ai problemi etici. Tutti da affron- tare. In particolare penso ai giovani: non si devono
tare con determinazione, ma sono in grado di farlo accontentare del sentito dire anche perché sappiamo
movimenti politici con visioni chiaramente diverse? come le notizie possono essere corrotte”. Anche il
Abbiamo una classe politica adeguata? Sembra, in- nostro invito è di andare a votare e, riferendoci pro-
vece, più costituita da presunti “professionisti della prio a quanto detto da mons. Galantino, tener conto,
politica”, personaggi che non hanno mai lavorato e, nella scelta dei candidati da votare, di quattro quali-
quindi, non hanno mostrato capacità professionali tà: “Onestà personale e del gruppo di appartenenza;
tali da offrire garanzie e competenze necessarie per realismo; umiltà nel riconoscere le proprie capacità;
amministrare e governare. Certamente non vedia- moralità”. E che il Signore ce la mandi buona!
mo leader politici da poter definire “statisti” come Antonio De Caro
li abbiamo avuti nella prima Repubblica. Politici
FEBBRAIO 2018 3FERMENTO Papa Francesco
Cammino di unità per la Chiesa
A che punto è il cammino di
unità della Chiesa cristiana? È an-
cora una questione di nicchia, che
interessa solo il Papa, i pastori e
i teologi? La sensazione che l’e-
cumenismo, vale a dire lo sforzo
delle confessioni cristiane (catto-
lici, luterani, ortodossi, valdesi,
etc.), non appartenga alla coscien-
za dei fedeli, che pure partecipano
alla vita delle parrocchie, è piut-
tosto alta e alimenta il senso di
estraneità tra gli appartenenti alle
singole comunità ecclesiali. In ef- ghiera per l’Unità dei cristiani, d’Egitto, possono elevare coral-
fetti, anche se le motivazioni delle celebrata annualmente dal 18 al mente l’inno di lode al Dio salva-
separazioni sono riconducibili a 25 gennaio, le confessioni cristia- tore e liberatore. Il Pontefice insi-
motivi di ordine storico, politico ne si ritrovano a pregare insieme ste sulla comune esperienza della
e teologico, si stenta a cogliere il per invocare il dono della comu- benevola misericordia divina per
senso di un permanente fraziona- nione. Un dono che viene dall’al- ritrovare la via maestra dell’unità:
mento della famiglia cristiana, in to ed è concesso dalla potente «anche quando le divergenze ci
una società come quella odierna mano di Dio (cf. Es 15,6): l’impe- separano, riconosciamo di appar-
bisognosa di una testimonianza di gno umano di tessere significative tenere al popolo dei redenti, alla
unità. La diffusa disaffezione ver- trame di comunione non può mai stessa famiglia di fratelli e sorelle
so la realtà religiosa, non solo tra prescindere dall’iniziativa divina. amati dall’unico Padre». In que-
i giovani ma anche tra gli adulti, In occasione dell’omelia tenuta sto senso, anche le prove e il mar-
esige un concreto sforzo “sinfo- ai Secondi vespri nella Solennità tirio che vedono i cristiani soc-
nico” relativamente all’annuncio della Conversione di San Paolo combere di fronte alla violenza e
del vangelo. Se in Cristo è stata (25 gennaio), Papa Francesco ha all’odio religioso, contribuiscono
definitivamente aperta la via di richiamato il passaggio del Mar a unificare i percorsi delle singole
accesso al Padre a beneficio di Rosso da parte del popolo d’Isra- confessioni, accomunate dalla te-
tutti gli uomini, è a dir poco pa- ele in fuga dagli egiziani: gli isra- stimonianza cruenta che unisce i
radossale che i suoi discepoli si eliti, che hanno sperimentato la martiri nella comunione al sangue
presentino divisi ancora nel terzo potenza di Dio che li ha affrancati versato da Cristo sulla croce. Il
millennio. Nella settimana di pre- dall’opprimente schiavitù in terra dialogo ecumenico, pertanto, non
può essere limitato agli addetti
ai lavori, ma deve coinvolgere le
comunità ecclesiali, impegnate
sul fronte dell’annuncio del van-
gelo, ravvivando la memoria dei
comuni benefici di Dio, in modo
tale da sostenersi vicendevolmen-
te per sostenere con franchezza e
speranza le odierne sfide che la
cultura odierna pone.
don Antonio Landi
4 FEBBRAIO 2018Messaggio per la Quaresima FERMENTO
La Quaresima: “Il Sabato del
villaggio” della Chiesa
La Pasqua di Cristo è il centro
della vita della Chiesa e la chiave
di lettura per l’esistenza del cri-
stiano. E, se la Pasqua chiede fede
e conversione per ciò che signifi-
ca e rappresenta, la Quaresima è
il tempo propizio che abilita ad
entrare in tale grande mistero.
Papa Francesco per spronarci
a vivere questo tempo di grazia,
ci dà un messaggio in cui pren-
de spunto da un’espressione del
Vangelo secondo Matteo, che è
come un raggio di luce sul tempo
diavolo seduto su un trono di stretto necessario. In definitiva il
che viviamo. Gesù dice: “ Per il
ghiaccio, quasi a dire che egli abi- digiuno ci sveglia e ci rende più
dilagare dell’iniquità l’amore di
ta nel gelo dell’amore soffocato! attenti a Dio e al prossimo!
molti si raffredderà”(Mt 24,12),
Allo stesso modo ci può essere un La Quaresima, dunque, è l’oc-
che descrive la situazione in cui
raffreddamento nella nostra vita casione che si ripresenta ogni
potrebbe trovarsi la comunità
personale, nel creato e nelle no- anno a ogni credente perché ri-
dei credenti in tempo di prova.
stre comunità. entri in se stesso e scavi nel pro-
Sembra voler dire il Pontefice di
Ecco allora arrivare provvi- prio cuore, al fine di ritrovare le
non meravigliarsi se anche nelle
denziale la Quaresima con i suoi sorgenti della propria vita di fede
nostre comunità le tante distra-
pilastri della vita spirituale: la e carità. Se è vero che ogni cri-
zioni e incertezze in cui viviamo
preghiera, l’elemosina, il digiu- stiano con il Battesimo è stato
minacciano di spegnere la carità,
no. L’esercizio di tali aspetti della configurato a Cristo e pertanto è
che è il cuore di tutto il Vangelo. Il
vita cristiana – dice il Pontefice chiamato a trasformarsi sempre
Papa quindi cerca di individuarne
– ci consente anzitutto di ripor- più a sua immagine, ecco allora
le cause.
tare la verità nella nostra vita: la la necessità della purificazione e
Il nostro modo di vivere è fa-
preghiera ci mette davanti a Dio, di una relazione sempre più pro-
cilmente suggestionato da facili
e mentre smaschera le menzogne fonda e intima con Dio, che rende
emozioni e lusinghe: oltre alle
segrete con cui inganniamo noi capaci di relazioni più fraterne
tentazioni di sempre, del denaro
stessi (Benedetto XVI), ci aiuta a verso tutti.
e dei piaceri, vi sono molti falsi
trovare consolazione in Dio; l’e- Questo vale per tutti i cristiani
profeti che offrono soluzioni sem-
lemosina poi, libera dall’avidità a partire dal Rito delle Ceneri. E,
plici e immediate alle sofferenze,
e insegna a condividere con gli avendo davanti agli occhi, que-
come la droga e guadagni facili
altri i nostri beni. Ogni elemosina sto grande cantiere dello Spirito,
ma disonesti. Oggi sono tanti ad
inoltre, è un’occasione per colla- possiamo dire che la Quaresima
essere irretiti da relazioni virtuali,
borare con la Provvidenza di Dio è come ‘il Sabato del villaggio’
senza accorgersi di quanto tol-
verso i suoi figli; il digiuno, infi- della Chiesa, che mentre la vede
gano dignità, libertà e capacità
ne, ci aiuta a crescere, togliendo immersa in tanta impresa già le fa
di amare. Perciò il Papa invita a
forza alla nostra violenza e disar- pregustare la gioia dell’incontro
chiedersi: che cosa raffredda la
mandoci. Allo stesso tempo, esso con il Risorto.
nostra carità?
permette di sperimentare il senti- mons. Osvaldo Masullo
Dante Alighieri immagina il
re di quanti mancano anche dello
FEBBRAIO 2018 5FERMENTO Messaggio per la Giornata della Vita
“L’Amore dà sempre vita”
Il Consiglio Episcopale Per-
manente per la Giornata per la
vita del 4 febbraio 2018 ha scel-
to il titolo “Il vangelo della vita,
gioia per il mondo”, ribadendo
la concezione di papa Francesco
secondo cui “L’Amore dà sem-
pre vita”. E cosa in primis genera
amore e quindi vita, se non la pa-
rola di Dio, il santo Vangelo? Bi-
sogna infatti ripartire da lì perché
i mali del mondo possano subire
una strenua lotta, pensiamo ad
esempio ad ogni forma di violen-
za contro la vita, tra cui l’aborto
volontario e l’eutanasia.
Per quanto riguarda l’aborto
volontario in particolare, infatti,
oggi spesso vi si ricorre con una
certa superficialità ed egoismo,
proprio perché manca una vita
improntata ad un vero cammino
di fede e di vita cristiana. Senza
coltivare la fede, infatti, diventa
difficile sostenere strenuamente
la cultura della difesa della vita
fin dal concepimento. Ecco che
allora di fronte alle difficoltà
gravi o meno gravi non si pensa
al grande ed inestimabile valore
che è in gioco, e cioè la vita di
un essere umano già concepito,
unico ed irripetibile, ma si pen-
sa ai vari problemi e varie volte
non vengono nemmeno seguite le re di tante madri che accettano il quanto vogliano far intendere i
proposte di soluzione o le offer- bambino che aspettano pur con le mass media) e poi anche dell’eu-
te di aiuti economici. Molto più difficoltà. tanasia, e di ogni altra forma di
semplice “risolvere il problema” Ma per chi entra nella spirale violenza contro la vita: bisogna
ricorrendo all’aborto volontario, dell’aborto, a volte anche soste- agire preventivamente. Come? La
oltretutto messo a disposizione nuta da familiari frequentanti la ricetta ce la ribadiscono i Vescovi
dallo Stato gratuitamente, e senza Chiesa, non è semplice uscirne, nel Messaggio per questa Giorna-
nemmeno tanti intoppi burocra- anche se sono stati tanti i bambini ta per la vita: aderire al Vangelo.
tici e sanitari. Parole forse dure? salvati in extremis, grazie a Dio. che è Parola di amore e di vita e
No, è la pura verità, rilevata in Non bisogna però arrivare a que- formare continuamente le nostre
tanti anni di esperienza di volon- sto enorme ed agghiacciante peri- coscienze cristiane, con l’aiuto
tariato pro life, senza per questo colo dell’aborto volontario, (oggi dei nostri Pastori.
naturalmente disconoscere l’amo- ancora molto diffuso nonostante Angela Pappalardo
6 FEBBRAIO 2018Giornata per la Vita Consacrata FERMENTO
Illuminati per illuminare
«Carissimi sorelle, che vivete
la splendida avventura della
consacrazione, siate profezia
della gratuità dell’amore!». Con
questo invito, Mons. Orazio So-
ricelli, ha presieduto la Celebra-
zione del 2 Febbraio, festa della
Presentazione del Signore, XXII
Giornata Mondiale della Vita
Consacrata. In questa giornata di
ringraziamento e di preghiera per
primi annunciatori. Dio, il suo Amore misericordioso,
il dono delle vocazioni, noi con-
E’ stata una Celebrazione ricca le sue premure di Padre per i più
sacrate della Diocesi, insieme al
di piccoli segni, partecipazione, deboli, i bambini, gli ammalati;
nostro Vescovo Orazio, al vicario
preghiera, fraternità e unione di vogliamo essere riflesso di quel-
diocesano per la Vita Consacrata
cuori. Questi momenti di comu- la sete di Dio che ogni persona
Don Antonio Landi, a P. Ciro Vi-
nione sono sempre un’occasio- porta, consapevolmente o incon-
tiello, Redentorista, e un numero
ne per scoprire la bellezza della sapevolmente, nel suo cuore e
discreto di laici, ci siamo incon-
diversità: tutte diverse una dalle dire con la vita: il Signore c’è, è
trate nella cappella del Monaste-
altre, ciascuna con il proprio ca- vivo e vero, è con te, è in te, è at-
ro del Ss. Redentore di Scala,
risma e la propria missione, ep- torno a te! Vogliamo ringraziare
per vivere insieme il rinnovo della
pure tutte e ciascuna chiamata Sua Eccellenza per averci fatto
nostra gioiosa donazione al Signo-
dallo stesso Signore della vita, dono della sua presenza, della
re e pregare affinché la nostra vita
per lavorare all’edificazione del sua parola, del Pane spezzato in
sia sempre più una testimonianza
suo Regno, senza un primo né un fraternità e della sua benedizione.
luminosa che attiri e coinvolga i
ultimo posto, nessuna più impor- Nella mattina dello stesso giorno,
giovani alla sequela del Maestro.
tante dell’altra, tutte allo stesso a Cava de’ Tirreni, al Convento di
La Santa Messa è stata preceduta
modo uniche e preziose per Dio S. Francesco e S. Antonio, si sono
dalla benedizione ed accensione
e per la sua Chiesa. Che dono ritrovati i religiosi della Dioce-
delle candele, richiamo del nostro
grande la vocazione religiosa! In si, sempre con la partecipazione
Battesimo e, quindi, dell’apparte-
Diocesi non siamo che una picco- del nostro Arcivescovo e di Don
nenza alla Chiesa, e segno della
la rappresentanza, due Monasteri Antonio Landi, per la concelebra-
nostra adesione e disponibilità
e sette Congregazioni, ma con zione dell’Eucarestia e un’agape
nel lasciarci illuminare dalla Luce
la nostra presenza vogliamo te- fraterna.
vera, perché rimanendo in essa ne
stimoniare la ricerca del volto di Un inno di lode sale a Dio per il
possiamo diventare i custodi e i
dono delle nostre singole vocazio-
ni e per tutte le realtà presenti sul
nostro territorio diocesano: possa
il Signore concederci la grazia
della fedeltà alla sua chiamata,
dell’entusiasmo nell’annuncio,
della forza nelle prove e soprat-
tutto dell’abbondanza di giovani
che abbiano il coraggio di lasciare
ogni cosa per mettersi alla ricer-
ca della vera Felicità, che ha una
sola direzione: diventare dono.
Le Monache Redentoriste
FEBBRAIO 2018 7FERMENTO Messaggio giornata del Malato
“...Ecco tua madre”
Il prossimo 11 febbraio la Chie-
sa celebra la XXVI Giornata
Mondiale Del Malato, l’appun-
tamento che ogni anno ci permet-
te di riflettere e progettare circa
la condizione di salute e malattia,
quale mistero che avvolge la vita.
Mater Ecclesiae: “Ecco tuo
figlio ... ecco tua madre” e da
quell’ora il discepolo l’accolse
con sé (Gv 19,27)
La prospettiva nella quale si
colloca il tema scelto per la odier-
na Giornata Mondiale del malato
è al vertice del dramma cristiano.
La scena è quella, oscura e tra-
gica, della crocifissione di Gesù.
Una scena che non appare solo
sfumata dal tempo se solo prestia-
mo pietosa attenzione alle miglia-
ia di calvari anonimi a cui ci stan-
no abituando questi tempi di vio-
lenza diffusa e generalizzata. Ad
illuminare questa condizione di
morte e oscurità la luce del Cristo.
Mentre il suo corpo straziato non
può più compiere un gesto, l’a-
more può esprimersi nello sguar-
do e nella parola. É la visione del-
la madre che scalda anche se per
pochi istanti il cuore di Gesù e lo
tro di questa giornata con e per i so Papa Francesco nel messaggio
spinge a parlare ma il contenuto
sofferenti, ci lascia ammutoliti. di questa giornata ricorda i tanti
di queste parole, collocate al cen-
Gesù non chiede pietà o conforto cristiani che nel nome di questa
o sollievo ma comunione come comunione di amore vivono il
stile di amore. servizio di cura alla sofferenza di
Quello che l’evangelista Gio- tanta gente.
vanni ci consegna non è dunque Il nostro Arcivescovo Orazio
un fatto provato, una vicenda sul- sarà accanto ai malati celebrando
la quale calare un sipario di dolo- l’Eucaristia presso l’Ospedale ci-
re e silenzio ma la Chiesa nascen- vile di S. Maria dell’Olmo, Saba-
te capace di guardare, di parlare e to 10 Febbraio alle ore 11.00. L’
di accogliere. La Mater Ecclesiae Arcidiocesi celebrerà la giornata
è proprio la cifra riassuntiva di diocesana del Malato Sabato 5
questa comunione che guarda e Maggio alle ore 17.00 presso il
parla e accoglie attraverso ogni Santuario della Piccola Lourdes
parrocchia, istituto, Casa di cura, in Cava de’ Tirreni.
Ospedale, Associazione. Lo stes- don Rosario Sessa
8 FEBBRAIO 2018Riflessioni sugli sbarchi di immigrati FUNITALSI
ERMENTO
Creare un clima di Pace
Un giorno di agosto 2017, vo- non si favorirebbe la creazione
lendomi recare da Roma a Cava di industrie di fabbricazione di
de’ Tirreni, presi un pullman a cellulari sul posto, che possono
Roma Tiburtina diretto a Salerno. ingaggiare persone e anche in-
Io e due altri nero-africani fummo gegneri congolesi molti dei quali
gli ultimi a salire nel pullman. formati in università occidentali?
Con la sistemazione dei bagagli Sul campo alimentare per esem-
e la compra dei biglietti stavamo pio, perché non si favorirebbe la
talmente perdendo tempo che una creazione delle fabbriche di cioc-
signora fra i viaggiatori si alzò e l’acqua ci abbonda”. colata con un personale locale in
tonò : “Ma guardate, perché non 2) SECONDA RIFLESSIONE. un paese ove si coltiva il cacao e
tornate nel paese vostro l’Africa! “Come spiegare che tutti questi ove nei villagi si ignora il gusto di
Tutti venite ad invaderci qui e a satelliti artificiali messi in orbita cioccolato? Agli impiegati e per-
romperci... L’Italia è diventata circumterrestre che possono ve- sonale di tali fabbriche e industrie
peggio di una fogna con tutti que- dere anche una piccola macchina verrebbe difficilmente in mente
sti...”. Chiesi a tutti nel pullman sulla strada, non vedono barconi l’idea di offrirsi una traversata
il permesso di risponderle; lo feci pieni di disperati lanciati perico- della morte verso Lampedusa”.
in tre riflessioni. losamente in mare? E’ perché, 3) TERZA RIFLESSIONE.
1) LA PRIMA RIFLESSIONE. come si dice a Roma, molti ci Fissando negli occhi la signo-
“Ha ragione, Signora, anche una ’mangnian’(mangiano): africani, ra arrabbiata dissi infine: “ Cara
sola o due persone che sbarcano americani, europei come france- sorella mia, ecco la mia terza ri-
a Lampedusa così, come lo vedia- si, italiani, spagnoli...Qualcuno flessione; la voglio più importan-
mo nei media, sono di troppo ed ha anche parlato del commercio te. Chi di noi ha scelto di nasce-
è rivoltante! Questo non dovrebbe degli organi umani! Fortunata- re senegalese, francese, cinese,
accadere. Ma sappia che tutti gli mente oggi alcuni politici occi- messicano...? Io non ho scelto di
africani in difficoltà non scappa- dentali importanti cominciano nascere congolese e Lei non ha
no qua. Ci vengono quelli che, a riprendere un discorso ovvio scelto di nascere italiana; io nero,
capaci di affrontare il deserto an- che la Chiesa (i papi) o gente di Lei bianca.
che a piedi e le avversità da parte buona volontà veicolano da mol- Dunque non c’è né da vergo-
di chi li accoglie strada facendo, to tempo: il migliore modo di gnarsi né da vantarsi. Consci di
possono pagare il viaggio per la bloccare tale flusso migratorio è ciò, accogliete profughi da guer-
traversata del mare mediterraneo l’ineluttabile impegno di creare re o dalle miserie quale che sia
con due o tre mila dollari. L’Afri- il clima di pace, lo svilupppo e la loro origine. Evidentemente
ca conta 55 paesi con una popo- l’industrializzazione legittimi dei bisogna che le autorità dei paesi
lazione di un miliardo e duecento paesi africani, quasi tutti ricchi che li accolgono studino i modi
milioni di abitanti. Nelle foreste di materie prime. Un esempio: e condizioni di accoglienza che
e savane del nostro paese, la Re- la RDCongo produce nel mondo si sposino al meglio col bene so-
pubblica Democratica del Congo l’80% del coltan, il minerale stra- ciale e economico dei loro concit-
(7 volte più grande dell’Italia con tegico di grande fama internazio- tadini. E bisogna che i migranti
80 milioni di abitanti), girano 12 nale ordierna per l’informatica, accolti rispettino, come segno di
milioni di persone disperate: 7 con il quale vengono fabbricati i gratitudine, gli elementi culturali
milioni di rifugiati provenienti da cellulari, computers e armamenti positivi dei popoli e nazioni che li
cinque dei nove paesi limitrofi e militari... La sua scoperta attorno accolgono.” Ci sarebbe una quar-
circa 5 milioni di spostati a causa alla fine del secolo scorso e il suo ta riflessione: il 90% di sbarcati di
di tante guerre e ribellioni inter- sfruttamento ingiusto hanno su- Lampedusa è di religione musul-
ne. Fortunatamente, in RDCongo, scitato una guerra che ha causato mana.
grazie a Dio, non c’è deserto e più di sei milioni di morti. Perché P. Nzuzi Bibaki sj.
FEBBRAIO 2018 9FERMENTO Settimana per l ’Unità dei Cristiani “Potente è la tua mano, Signore” Uno dei rischi della spiritualità moderna è quello di immaginare la via della salvezza come un per- corso lastricato di sorrisi e di buo- nismo, ignorando ingenuamente che la potenza del male è talmente efficace che non potrà essere cer- to sconfitta coi buoni sentimenti e con i sorrisi. Nella Sacra Scrittura il per- corso della salvezza è general- mente descritto come percorso di guerra e di lotta, un conflitto che Dio stesso ha ingaggiato contro le potenze del male, cercando di arruolare combattenti capaci a loro volta di continuare tale lotta nel tempo e nello spazio. Quan- do la Scrittura racconta il primo grande gesto di liberazione posto in atto da Dio, l’uscita di Israe- le dall’Egitto, lo descrive infatti con i classici termini epici di una battaglia. Da quel grande poema scritto per celebrare la vittoria di re la sfida delle schiavitù di ogni ri nasceranno solo se i credenti Dio sul Faraone, che impreziosi- genere la cui drammatica realtà si sapranno forgiarsi mediante un sce il libro dell’Esodo (Es 15) è manifesta da ogni parte del mon- serio addestramento all’esercizio stato tratto quest’anno il versetto do e viene in particolare a scon- della carità, usando a se stessi che ha fatto da slogan della setti- volgere la tranquillità del mondo violenza per purificare la tante mana di Preghiera per l’Unità dei progredito. connivenze col male che coesisto- Cristiani: ‘Potente è la tua mano, Dinanzi a tale sfida lo spirito no troppo spesso nell’intimo delle Signore’. Tale linguaggio è evi- della Riforma invita a prende- coscienze con spiritualità troppo dentemente presente anche nel re posizione attiva e fattiva, con edulcorate e che rendono ineffica- Nuovo testamento. L’Apostolo forza e determinazione, perché ce la professione della fede nelle Paolo, nella lettera agli Efesini, i cristiani facciano valere anche urgenze riprendendo il linguaggio bellico, oggi il potere di Dio la cui vitto- Il tema della Settimana di Pre- indica anche le ‘armi’ da utilizza- ria è salvezza e giustizia per ogni ghiera del 2018, pur ponendosi re per vincere questa battaglia: la uomo. nel classico solco prediletto dalle fede come scudo e la Parola come Perché questo avvenga, oltre a Chiese protestanti, quello dell’e- spada. Tutta la missione di Gesù fuggire l’indifferenza, è necessa- cumenismo pratico, ricorda che viene presentata come un duello rio che sorgano ‘guerrieri’ nella il servizio al mondo dei credenti senza esclusione di colpi tra lui e fede, non schiacciati dalla paura è impossibile se non si è profon- il demonio. per la forza soverchiante del male damente radicati nella Parola., se Nell’anno in cui si ricorda l’i- né tanto meno troppo semplicisti non ci si lascia, come scrive la nizio della Riforma protestante, e ingenui nell’affrontare il perver- Lettera agli Ebrei, lacerare da essa le Chiese sono sollecitate dallo so e complesso meccanismo del fino alle giunture e alle midolla. spirito della Riforma ad accetta- peccato del mondo. Tali guerrie- don Antonio Porpora 10 FEBBRAIO 2018
Festa diocesana dell Pace FERMENTO
Scatti di Pace
Domenica 28 gennaio, a Maio-
ri, si è svolta la Festa della Pace,
promossa dall’Azione Cattolica
diocesana. Alla festa hanno preso
parte circa 350 soci di AC tra Ra-
gazzi, Giovani, Adulti e Famiglie.
Quest’anno, infatti, in occasio-
ne del 25° dall’unione dell’AC
della Diocesi di Amalfi e Cava
dei Tirreni, quest’appuntamen-
to annuale solitamente dedicato
ai Ragazzi ha avuto un carattere
unitario. La Festa ha avuto inoltre
la collaborazione degli amici di
Pax Christi di Cava de’Tirreni e per dare loro evidenza e attenzio- Sala Conferenze del Convento
dell’Ufficio Pastorale Diocesano ne (immigrazione, anziani soli, di S. Francesco: “Agire” è stata
per La Salvaguardia del Creato, la bullismo, sfruttamento minorile, la parola che ha caratterizzato la
Giustizia e la Pace. disabilità, ecc). Hanno sperimen- tappa diocesana della Festa della
Ciascun settore (Ragazzi, Gio- tato che possono essere anche Pace. I Giovani hanno ascoltato la
vani e Adulti) ha vissuto un mo- loro operatori di pace osservando testimonianza di Imma, direttrice
mento specifico di formazione e la realtà oltre la superficie e appli- della casa di riposo del Convento
riflessione sul tema della pace: cando il giusto filtro che permetta dei Cappuccini di Cava de’ Tirre-
i ragazzi dell’ACR si sono in- di diffondere e raccontare la pace ni, che ospita 20 persone tra don-
contrati presso la Palestra delle con gesti concreti. ne, bambini e uomini immigrati.
Scuole Medie di Maiori e, tramite Ogni stand rappresentava un Imma ci ha parlato delle condi-
giochi in stand, hanno concluso il atteggiamento della quotidianità zioni disumane a cui i migranti
percorso del mese della pace dal che consente di compiere gesti sono sottoposti durante il loro
titolo “SCATTI DI PACE”. Come concreti di pace: l’attenzione al lungo viaggio verso il nostro Pae-
piccoli fotografi, hanno imparato creato, all’altro, all’accoglienza, se, dei pericoli che corrono anche
a tenere l’obiettivo aperto sulle alla corresponsabilità e alla parte- dopo essere arrivati sulle nostre
diverse situazioni di conflitto pre- cipazione attiva. coste a causa degli approfittatori
senti nella nostra realtà e a non Il Settore Giovani, invece, si e delle organizzazioni malavitose
scartarle, ma a metterle in cornice è dato appuntamento presso la e dei motivi che spingono queste
persone a fuggire dai loro paesi.
I Giovanissimi, invece, mediante
delle attività hanno provato sulla
loro pelle cosa vuol dire effettua-
re un viaggio in quelle condizioni
precarie e spaventose.
Al termine delle attività hanno
capito che, le notizie che ci per-
vengono dai mass media spesso
non sono veritiere, ma sono ma-
nipolate per scopi politici e che le
differenze culturali non sono una
continua a pag 14
FEBBRAIO 2018 11FERMENTO Sulmona: Ingresso
Festa grande a Sulmona per l
Una folla immensa, una vera e
propria invasione, «qui tanta gen-
te non si era mai vista prima, nem-
meno in occasione della visita di
Benedetto XVI”. E’ il commento
dei residenti della cittadina abruz-
zese di antiche tradizioni e Storia.
Così la Chiesa di Sulmona-Valva
ha accolto il suo nuovo Pastore.
Veramente tanti i fedeli che non
hanno voluto mancare l’appun-
tamento che per questa Chiesa
particolare avrebbe segnato un
nuovo inizio e conoscere il volto
di colui che Papa Francesco ave-
va destinato per guidarla. Tra essi
numerosi quelli arrivati dalla no-
stra Diocesi, circa 300, che hanno
sentito il bisogno di accompagna- rivo costituisse per la città motivo semblea. Un applauso ripetuto
re il loro conterraneo all’incontro di gioia, “è una circostanza che ha accompagnato l’ingresso nella
con la sua Sposa, sostenendolo accogliamo come segnale di spe- Basilica stracolma di fedeli, così
con l’affetto e la preghiera, quasi ranza, - ha detto - come inizio di come nel piazzale antistante dove
un volerlo affidare ad essa! un nuovo cammino per la nostra era stata allestita una tensostruttu-
Intensa la giornata per mons. Sulmona e tutto il territorio, che ra con maxischermo per dar modo
Fusco, iniziata col pranzo insieme hanno, ora più che mai, necessità a tutti di seguire la funzione reli-
agli ospiti della mensa Caritas cui di ritrovarsi in sentimenti di fra- giosa.
è seguita la visita ai detenuti nel tellanza e concordia. Sono sicura Una celebrazione solenne, in-
carcere di massima sicurezza di – così ha concluso il sindaco ri- tensa e partecipata, animata dal
via Lamaccio. Con questo gesto il volgendosi al presule – che saprà coro della Cappella Pamphilia-
nuovo Vescovo ha voluto traccia- camminare al fianco della gente na, con i suoi 200 cantori diretta
re le linee guide del suo ministero del nostro Abruzzo interno, con dal maestro Alessandro Sabatini,
dando attenzione preminente agli la stessa dedizione avuta fino- che ha composto anche il brano
ultimi, ai più deboli, nel segno ra durante la sua attività in terra introduttivo del rito il “Pax Vo-
della carità e dell’ascolto. campana, capace di infondere bis” ispirato al motto del nuovo
Alle 16 in punto l‘incontro con coraggio di fronte alle difficoltà e Vescovo che, giunto sull’altare
le autorità nel piazzale di San riservando parole di conforto per i ha ricevuto il pastorale, segno
Panfilo, dove un picchetto mili- più deboli e sofferenti”. del suo ministero, dalle mani di
tare, gli ha reso gli onori di rito. Ad attendere il Vescovo Fu- monsignor Emil Paul Tsherrig,
Prima dell’ingresso in Cattedrale sco sulla porta di quella, che di nunzio apostolico in Italia e così,
il sindaco Annamaria Casini gli lì a poco sarebbe diventata la sua alle 16,40 circa di domenica 4
ha consegnato il sigillo di Re La- Cattedrale, il presidente del Capi- febbraio, quinta del tempo ordi-
dislao con l’emistichio ovidiano tolo, monsignor Eulo Tarullo, per nario, si è seduto sulla Cattedra
Smpe, la più alta onorificenza del- il bacio del crocifisso e il parroco che fu di san Panfilo divenendo
la Città. Il primo cittadino, nel suo don Domenico Villani, che gli ha ufficialmente l’ottantacinquesi-
indirizzo di saluto al nuovo Pasto- consegnato l’aspersorio e l’acqua mo vescovo di Sulmona-Valva.
re, ha sottolineato come Il suo ar- santa, con cui ha benedetto l’as- Hanno concelebrato la messa lo
12 FEBBRAIO 2018o del nuovo prelato FERMENTO
l’ingresso del Vescovo Fusco
stesso nunzio apostolico, il no-
stro arcivescovo, mons. Soricelli
e mons. Angelo Spina, predeces-
sore di Fusco e ora arcivescovo
di Ancona-Osimo, insieme ai ve-
scovi della CEAM - Conferenza
Episcopale di Abruzzo e Molise.
Presente alla celebrazione di inse-
diamento anche un rappresentante
dei fratelli della chiesa Ortodossa.
Tante anche le autorità civili
e militari in chiesa. Accanto al
sindaco di Sulmona e ai sindaci
del territorio diocesano, anche il
sindaco di Positano, Michele De
Lucia e il vicesindaco di Amalfi
Matteo Bottone, il prefetto dell’A- provvidente di Dio.” Così mons. ha detto: “Anche per te Sulmona
quila, Giuseppe Linardi nonché il Fusco nell’omelia, la prima del sia la tua patria”. L’arcivescovo
presidente della Provincia, Ange- suo ministero episcopale, ha esor- di Amalfi, mons. Soricelli, invece
lo Caruso. tato i suoi ad essere “artigiani di citando San Paolo, ha augurato
“Questa sera vorrei dare ini- unità, annunciatori del Vangelo, al vescovo Michele di essere in-
zio ad un sogno, quello di una una Chiesa che pur conoscendo il stancabile e premuroso annuncia-
Chiesa provvidente, coraggiosa, buio della notte non ha paura di tore del Vangelo: “Carissimo don
poliedrica, che non ha paura di svegliare l’aurora!” Michele – ha detto - fatti servo di
dare tutta se stessa, senza riserva Subito dopo i riti di comunione, tutti per guadagnare il maggior
alcuna, sinodale, forte dell’amore il Vescovo ha reso omaggio alle numero di fratelli. Tutto fai per
reliquie di S. Panfi- il Vangelo. Sii un pastore ama-
lo, patrono della città bile e premuroso ad immagine di
di Sulmona e della Gesù, buon Pastore”. Poi gli ha
diocesi, scendendo presentato un dono, piccolo nelle
nella cripta. Tornando dimensioni – come lo ha definito
sull’altare ha ricevuto lo stesso arcivescovo - ma grande
il saluto di monsignor nel suo significato e valore: una
Bruno Forte che lo ha reliquia dell’Apostolo Andrea,
ricordato come suo custodita nella cripta della Catte-
allievo negli studi teo- drale amalfitana.
logici “attento, serio e “Sant’Andrea, primo chiamato,
profondo”. “Come me generoso apostolo, ardente mis-
anche tu sei campano sionario e testimone di Cristo fino
– ha sottolineato Forte al martirio della croce, ti sostenga
– ma come me anche e protegga nel nuovo ministero”.
tu t’innamorerai del- A don Michele, così ci piace
la gente abruzzese”. ancora chiamarlo, giungano an-
Poi citando il poeta che gli auguri di tutti noi di “Fer-
Ovidio e il suo “Sul- mento” per un fecondo, proficuo
mo mihi patria est”, lavoro!
Forte rivolto a Fusco Enzo Alfieri
FEBBRAIO 2018 13FERMENTO Festa diocesana della Pace
segue da pag 11
barriera insuperabile bensì una migrazione senza genitori o altre tidiano ed a .
all’invito del Papa nel suo Mes- sua protezione nei momenti più La Festa è proseguita poi con
saggio per la Giornata Mondiale complessi che dovrà affrontare. una Marcia, che dal Convento S.
della Pace 2018 “Migranti e rifu- Essere tutore volontario significa Francesco, attraversando il Lun-
giati: uomini e donne in cerca di anche contribuire, su base volon- gomare ed il Corso Reginna, è
pace”, hanno riflettuto sulla figura taria e gratuita, alla costruzione di culminata presso la Chiesa di S.
del “tutore del minore straniero una cultura di solidarietà e di pro- Domenico dove si è svolta la Ve-
non accompagnato”. Tale rifles- tezione dei più vulnerabili. Nel glia di preghiera conclusiva.
sione è stata fatta con la parteci- momento storico e sociale che Un doveroso ringraziamento
pazione della comunità “La Città stiamo attraversando, le forme di va a quanti hanno reso possibile
Della Luna” di Lacedonia. Pres- partecipazione e le pratiche di so- questa Festa, e in particolare al
so l’Auditorium del Convento lidarietà, se fatte anche dall’AC, parroco di Maiori don Vincenzo
S. Francesco sono intervenuti il hanno il merito di promuovere Taiani per aver messo a disposi-
responsabile della struttura dott. una cultura dell’accoglienza, rap- zione la Chiesa di S. Domenico,
ssa Romano, Mimmo, tutore di presentando il segnale di una vo- al superiore del Convento di S.
minore e Fofanà, minore non ac- lontà di politiche inclusive. Francesco Fra Mimmo Dolgetta,
compagnato ospitato in struttura. A questo primo momento ha per averci concesso i locali del
“Essere tutore di minore non ac- presenziato anche il nostro Ar- Convento ed al Comune di Maiori
compagnato straniero significa civescovo, che nel suo saluto per l’utilizzo della Palestra.
offrirgli una figura di riferimento iniziale, riassumendo le quattro A cura di: Rosaria Teresa Na-
e sostenerlo nel suo percorso in “azioni” indicate dal Santo Padre clerio, Emiliano Irno, Giuseppi-
Italia: è un aiuto importante per nel suo Messaggio, ci ha esortati na Pergola e Gaetano Pisani
un ragazzo che ha affrontato la a costruire la Pace nel nostro quo-
14 FEBBRAIO 2018Caritas FERMENTO
“Progetto Policoro”
Il Progetto Policoro è una inizia- laici responsabili che in profonda
tiva ecclesiale promossa allo sco- sintonia con le tre pastorali e le
po di accompagnare i giovani che filiere delle associazioni agisco-
vivono quotidianamente il grave no per un’adeguata promozione
problema della disoccupazione, del Progetto nella diocesi. Appare
nella ricerca attiva del lavoro e opportuno verificare che i giovani
laddove possibile alla creazione abbiano una formazione valoriale
d’impresa, attraverso percorsi di base e sensibilità umana e so-
formativi in grado di orientarli ri- ciale per attivare reti sul tema del
spetto alla loro vocazione umana lavoro.
e professionale. Nell’esperienza Il Catechismo degli Adulti ci formativi nazionali e regionali per
del Progetto Policoro la proposta propone un’immagine che descri- crescere insieme nella consape-
di evangelizzazione nei confronti ve i cristiani impegnati nel sociale volezza ecclesiale e per offrire un
dei giovani disoccupati costitui- e che ben si addice agli animatori servizio competente; acquisire in-
sce il punto di partenza dell’im- di comunità: «La carità li muove formazioni utili per organizzarle
pegno, quello che caratterizza ad agire secondo una logica di ser- e metterle a disposizione dei gio-
tutta la sollecitudine pastorale vizio, con la maggior competenza vani e far crescere una maggiore
nei confronti di quanti vivono il possibile, con attenzione costante consapevolezza circa le opportu-
dramma della mancanza di lavoro alle persone, specialmente a quel- nità legislative relative alla pos-
o la situazione di “cattivi lavori”. le che non contano, agli ultimi. Li sibilità di accesso nel mondo del
Si avvalora così la necessità di un fa disponibili al dialogo e alla col- lavoro; assicurare un raccordo tra
radicale cambiamento di mentali- laborazione con tutti gli uomini i giovani e i diversi soggetti, pub-
tà e di cultura che porti il giova- di buona volontà. La speranza li blici e del mondo associativo or-
ne ad attivare le sue potenzialità rende tenaci nell’azione, pazienti ganizzato, in particolare di quelli
in un’ottica di imprenditorialità nella sofferenza, modesti nel suc- coinvolti nel Progetto e orientare
personale. Il Progetto Policoro è cesso, aperti a ogni nuova possi- verso la realizzazione di gesti
promosso e coordinato dall’Uf- bilità di bene. Così ciascuno per concreti; scoprire e valorizzare
ficio Diocesano per i Problemi la sua parte concorre, “con l’ener- le potenzialità dei giovani e delle
Sociali e il Lavoro, dal Servizio gia ricevuta da Dio” (1Pt 4,11), a risorse del territorio; coinvolgere
Diocesano per la Pastorale Gio- edificare la città dell’uomo, come negli scambi di reciprocità e so-
vanile e dalla Caritas Diocesana. concorre a edificare la Chiesa» lidarietà i gesti concreti già svi-
L’Animatore di Comunità, in pie- (La verità vi farà liberi, 1093). luppati sul territorio; garantire il
na sinergia con l’equipe formata Nell’arco temporale di tre anni, servizio di animazione territoriale
dai direttori dei tre uffici, cura la gli animatori svolgono i seguenti presso scuole, parrocchie e gruppi
promozione del Progetto Policoro compiti: collaborare attivamen- ecclesiali della diocesi, relativa-
nella Diocesi lavorando insieme te con le tre pastorali, di cui una mente alle tematiche occupazio-
con le associazioni presenti nelle svolge la funzione di tutor, al fine nali; relazionare mensilmente e
consulte dei tre Uffici e sul terri- di rispettare la natura ecclesiale puntualmente sulle attività svolte
torio, preferibilmente con quelle del Progetto e garantire il coinvol- in un’ottica educativa. Questo è
che aderiscono alle filiere dell’e- gimento sinergico delle pastorali; l’impegno che le tre Pastorali e
vangelizzazione e della formazio- curare reti per lavorare insieme il Progetto Policoro stanno af-
ne. La formazione e l’educazione con le associazioni presenti sul frontando nella nostra Diocesi
nei confronti del lavoro stimola i territorio e che aderiscono alle fi- per favorire e dare anche questa
giovani a farsi compagni di strada liere dell’evangelizzazione e della opportunità ai giovani e alle varie
di coloro che sono in difficoltà. formazione; partecipare assieme Famiglie.
Gli animatori di comunità sono agli altri animatori agli incontri Valerio Catalano
FEBBRAIO 2018 15FERMENTO Presentazione Libro
“Il discepolato di Gesù”
Si è tenuta mercoledì 3 tore, giovane e talentuoso
gennaio 2018 la presentazio- biblista dalla voce serena e
ne del libro “Il discepolato di calda. Dopo aver ripercorso
Gesù” di fra Raffaele Petti, la genesi del libro, fra Raffa-
biblista e frate minore della ele dice: “Spero che possa di-
Provincia religiosa Salerni- ventare uno strumento sempre
tano-Lucana (OFM). più propositivo nel contesto
L’appuntamento, che si è dell’annuncio pastorale e che
svolto presso la Chiesa del diventi un cammino per tutti.
Convento San Francesco e Questa sera ho scelto il con-
Sant’Antonio di Cava de’ testo della famiglia a cui è
Tirreni, è stato l’occasio- dedicato uno dei paragrafi del
ne in cui le autorità civili e libro, in cui io mi sono cimen-
quelle ecclesiastiche si sono tato ad ascoltare alcuni aspetti
intrecciate per collaborare della vita di Gesù forse poco
alla costruzione del bene approfonditi, come il rapporto
comune. Tante le parole pre- con i genitori. Maria e Giu-
ziose sgorgate dalla sapienza seppe, due umane creature
e dalla fede dei relatori che che hanno dovuto accogliere il
si sono susseguiti come un co- stenziale. Il libro approfondisce figlio di Dio. Attraverso la loro
rollario di perle preziose al fianco anche il rapporto tra discepolato e esperienza possiamo intravvedere
dell’autore, fra Raffaele. Con la apostolato: il termine discepolo ci l’esperienza di discepolato di tut-
prefazione di Vicenzo Lopasso, fa pensare ad uno studente che ap- te le famiglie”. Delineare queste
biblista e direttore dell’Istituto prende, apostolo significa inviato. esperienza di discepolato delle
Teologico Calabro, il libro si pre- Nel libro si trovano ben delineate famiglie anche attraverso i docu-
senta come un progetto di studio tutte le sfumature del discepolo menti del Santo Padre, è compi-
che si precisa nello sviluppo di che emergono dai Vangeli. Io mi to di fra Emanuele Bochicchio,
un tema biblico neotestamentario, auguro che questo volume pos- già Ministro Provinciale della
mediante una lettura caratterizza- sa essere uno strumento utile a Provincia Salernitano-Lucana
ta di testi scelti del Nuovo Testa- chiunque voglia studiare la Bib- dei Frati Minori che, chiamato
mento. Presenti all’evento le au- bia e che sospinga i lettori a se- a prendere la parola, ricorda di
torità politiche nella persona del guire il Maestro per diventare non come il discepolo di Gesù debba
Sindaco, dottor Vincenzo Serval- solo discepoli e missionari ma rinunciare al potere del mondo.
li, e l’Arcivescovo della Diocesi discepoli missionari come ama “La logica dell’amore cristiano
di Amalfi-Cava, S.E. Mons. Ora- dire papa Francesco”. È quindi non è di chi si sente superiore
zio Soricelli il cui intervento ha il momento di fra Giuseppe Ian- agli altri. È una logica in cui chi
aperto il convegno. “È uno stru- diorio, Ministro Provinciale del- vuol diventare grande sarà servi-
mento utile a comprendere meglio la Provincia Salernitano-Lucana tore” ed è esattamente questo che
la figura del Maestro di Nazaret e dei Frati Minori, il quale dopo i emerge dal volto delle famiglie in
del discepolato – ha detto il por- saluti inziali osserva: “Un libro cui non c’è spazio per le lotte di
porato – una pubblicazione che che non rimane nel cassetto, ma potere, né per l’orgoglio, né per la
chiarisce il legame tra discepolato viene messo a servizio di tutta la competizione. “Dunque la parole
e vocazione. Il Signore chiama i comunità ecclesiale. Quello del chiave è umiltà!”.
discepoli a stare con lui e a con- discepolato di Gesù è un tema Per saperne di più sul libro clic-
dividere il medesimo stile di vita. che dobbiamo tenere presente in ca qui: http://www.famiglia.store/
Essi lo seguirono non tanto a li- modo particolare oggi”. prodotto/il-discepolato-di-gesu/
vello geografico, ma in senso esi- La parola passa dunque all’au- Giovanna Abbagnara
16 FEBBRAIO 2018FERMENTO
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CAMPINOLA: Festa di San Sebastiano
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