IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza

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IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
Periodico di Fede, Attualità e Cultura

                               ANNO 11 - n°10| 25 aprile 2020 | 1 euro omaggio

          In tempo di digiuno eucaristico
  la testimonianza di una straziante mancanza

IL DONO INFINITO
 DELL’EUCARISTIA
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
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 Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                                         primo piano

        Il Signore ci parla                                                                                              Sul sentiero
                                                                                                                         dei giorni
nel desiderio che abbiamo di Lui                                                                                         A CURA DI MONS. GIUSEPPE CENTORE

DI ANNAMARIA MEDUGNO
                                     stato così, era a discrezione del           stiano, è il nutrimento, è il sosten-
                                     confessore poter concedere la               tamento, ed è impensabile il do-
      n questi giorni difficili, che comunione. Rara era la comu-

I
                                                                                 versene privare. Eppure ci
      tutti noi stiamo vivendo a nione quotidiana e pochi ave-                   troviamo nella dolorosa condi-
      causa della pandemia, la vano il permesso per quella                       zione di doverlo fare. La Chiesa è
      forza per non mollare ci settimanale. La ragione era il ti-                il popolo di Dio in cammino, un
      viene data in silenzio dal- more che si sminuisse la rive-                 popolo fatto di uomini e di donne
l’unico che può salvare la nostra renza verso il Santissimo                      che sperimentano durante questo
anima, Gesù. Nel silenzio assor- Sacramento concedendolo con                     cammino, tante cadute, tante fra-
dante delle nostre case, dove una facilità. Di questo, riscontriamo              gilità, e tante tentazioni. È un po-
sconcertante paura spesso ha tracce in tante biografie di santi                  polo di fratelli e di sorelle,
preso il sopravvento, la preghiera e scritti. Santa Teresa di Gesù               chiamato a testimoniare l’amore
è stata la nostra speranza e la no- Bambino, vissuta alla fine del               vivo di Dio per i suoi figli. Dove si
stra luce nel buio, perche Dio che 1800, soffriva molto per non                  può trovare la forza di tanto
è Amore non ci ha mai abbando- poter ricevere la comunione ogni                  amore, se non in Cristo risorto?
nato. La preghiera per noi cri- giorno; il cappellano del con-                   Cristo vive in noi nell’Eucaristia,
stiani è il nostro rifugio, è il vento di Lisieux le concesse la                 ma se ne siamo privati, dove tro-
rapporto speciale che ognuno di comunione quotidiana solo du-                    veremo la forza per non mollare,
noi a modo suo si costruisce con rante un periodo di malattia. Al-               per non cadere e per continuare a       Tutti i passi che uno che uno fa per re-
Gesù. Accettare la decisione che lora, questo tempo di privazione                testimoniare? Bisogna però dire         carsi ad ascoltare la Santa Messa sono da
la Chiesa ha preso di sospendere diventi l’occasione di meditare                 che il Signore ci parla anche in        un Angelo numerati, e sarà concesso da
le celebrazioni liturgiche aperte sul dono infinito del Santissimo               questo momento, ci parla nel de-        Dio un sommo premio in questa vita e
al pubblico, in linea con quelle Sacramento l’Eucaristia. Ho                     siderio che abbiamo di Lui, in          nell’eternità.
che sono state le disposizioni mi- ascoltato la testimonianza di una             questa momentanea mancanza,             Sant’Agostino d’Ippona
nisteriali è stato difficile. La donna che come tutti, vive ogni                 nel silenzio assordante di questi
Chiesa è la nostra casa, perché se giorno questa mancanza di cibo                giorni che sembrano non finire          Cuore bisogna avere null’altro.
siamo nel buio è lì che incon- che è Gesù. Lei si chiama Imma                                                            Grazia Deledda
                                                                                 mai. Dio non toglie, Dio non ca-
triamo la luce, il cuore di Gesù. De Lillo e ha voluto condividere               stiga, Dio ama! Nella preghiera,
Però se apriamo il cuore Gesù ci con voi lettori del settimanale                                                         Ho riconosciuto la felicità dal rumore
                                                                                 Lui abbraccia i nostri cuori soffe-     che ha fatto andandosene.
consola, se sappiamo ascoltare Kairòs News il suo pensiero in                    renti e placa le nostre paure. Il no-   Jacques Prévert
Lui ci parla nel silenzio. Ma il suo questo tempo delicato per i cri-            stro “digiuno” sarà stato una
cibo ci manca, l’Eucaristia. Per stiani che sperano di poter pre-                grande prova, dalla quale do-           Se io avessi una botteguccia fatta di una
noi è scontato poter fare la co- sto ritornare nelle proprie chiese              vremo uscire più forti e coraggiosi     sola stanza vorrei mettermi a vendere sai
munione ogni giorno, ma in pas- e ascoltare la Parola del Signore                nella testimonianza. Concludo           cosa? La speranza.
sato non è sempre stato così. Nel ricevendo il corpo e il sangue di              con il pensiero di un frate france-     Gianni Rodari
1549, nonostante il Concilio di Cristo. Questa è la sua testimo-                 scano a me molto caro “deside-
Trento auspicasse che i fedeli si nianza.                                        rare di incontrare Dio, significa       La forza non viene dal vigore fisico, viene
potessero comunicare ad ogni                                                     averlo già nel cuore”.
                                                                                                                         da una volontà indomabile.
Messa, per molto tempo non è L’Eucaristia è il pane vivo del cri-                                                        Gandhi

                                                                                                                         Perché senza cercarti ti incontro ovun-
                                                                                                                         que, soprattutto quando chiudo gli

L’Eucaristia per i santi                                                                                                 occhi.
                                                                                                                         Jiulio Cortàzar

                                                                                                                         Io non conosco nessuna preghiera più
L’Eucaristia è istituita perché diventiamo fratelli; viene   Andiamo, dunque, a questo cibo per nutrire le anime         bella di quella con cui concludevano gli
celebrata perché da estranei e indifferenti gli uni gli      nostre e fortificarle.                                      antichi spettacoli dell’India: “Possano
                                                                                                                         tutti gli esseri viventi restare liberi dal
altri, diventiamo uniti, uguali ed amici; è data perché
da massa apatica e fra sé divisa, se non avversaria, di-
                                                             San Roberto Bellarmino                                      dolore”.
ventiamo un popolo che ha un cuore solo e un’anima                                                                       A. Schopenhauer
sola.                                                        Per i nove mesi che la Santa Vergine ti portò nel suo
                                                             seno, non eri più vicino a Lei che a me quando vieni        Vivere senza leggere è pericoloso: ci si
Giovanni Paolo II.                                           sulla mia lingua nella Comunione!                           deve accontentare della vita e questo

O Signore Gesù, realmente presente nel Sacramento
                                                             beato C. de Foucauld                                        comporta notevoli rischi.
                                                                                                                         Michel Houellebecq
dell’altare, notte e giorno aspettandoci, pieno di bontà
e di amore, chiamando ed accogliendo quanti vengono          Dobbiamo, innanzitutto, amare la Santa Messa, che
                                                                                                                         La grandezza dell’uomo è nella deci-
a visitarti, io credo fermamente in questa tua presenza,     deve essere il centro della nostra giornata. Se si vive
                                                                                                                         sione di essere più forte della sua condi-
ti adoro dall’abisso della mia miseria.                      bene la Messa, come è possibile poi, per tutto il resto
                                                                                                                         zione.
                                                             del giorno, non avere il pensiero in Dio, non aver la vo-
Sant’Alfonso Maria De’ Liguori.                              glia di restare alla sua presenza per lavorare come Egli
                                                                                                                         Albert Camus
                                                             lavorava e amare come Egli amava?
                                                                                                                         Ho cominciato la mia vita come senza
Il pane di frumento, che nutre i nostri corpi, non si pre-
para con tanto lavoro, unicamente per contemplarlo;
                                                             San Josemaria Escrivà                                       dubbio la terminerò: tra i libri.
                                                                                                                         Jean-Paul Sartre
esso è fatto per essere mangiato. Così il Pane di vita, il   de’ Balaguer
Pane degli Angeli, non è offerto soltanto alle nostre
                                                                                                                         La misura dell’intelligenza è la capacità
adorazioni e ai nostri omaggi, ma ci fu dato come cibo.
                                                                                                                         di cambiare.
                                                                                                                         Albert Einstein
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
Vita                                                                                                                                                                     3
                                                                                                                                           Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10

III Domenica di Pasqua                                                                                                 L’eco della Parola

La strada della Resurrezione
DI DON GIANNI BRANCO

I discepoli
dal cuore ardente
Vivere il dolore
    n questa terza tappa del tempo di Pasqua

I   incrociamo i passi dei due discepoli diretti
    da Gerusalemme ad Emmaus. Il vangelo ci
ricorda che camminavano con “il volto triste”:
hanno assistito alla crocifissione e morte del
Maestro e si sentono persi. Essi avevano spe-
rato che “egli fosse colui che avrebbe liberato
Israele” ma “sono passati tre giorni”…
Mai come in questo tempo siamo stati co-
stretti a rielaborare i “riti” attraversi i quali vi-
vere il dolore: quello che ci ha colpito
personalmente e quello che, attraverso i                raggiungesse le nostre terre, le nostre città, le no-   essere sorprese inaspettate.
mezzi di comunicazione, ha fatto irruzione              stre case. Ci siamo barricati per evitare il conta-
nelle nostre vite. Ci siamo ritrovati a piangere        gio chiudendo le porte e tappandoci la bocca e il       Riconoscere Dio
davanti ad amici, non solo anziani, che sono            naso, ma la morte non ha alcun rispetto o, come                esù prende l’iniziativa: rincorre i disce-
morti nella solitudine più cupa come pure da-
vanti alle file interminabili di camion militari
carichi di bare diretti a cimiteri lontani. Il do-
lore, la morte, è entrata a far parte della no-
                                                        dice un detto napoletano, “nun ten krianz”.

                                                        Lasciarsi incontrare
                                                                                                                G      poli, li raggiunte, si affianca a loro, prende
                                                                                                                       la parole e stimola il dialogo, illumina la
                                                                                                                loro condizione di vita, si lascia invitare a casa,
                                                               osa fare? In primo luogo riprendere il           spezza il pane… Praticamente fa tutto Lui! Rileg-
stra vita quotidiana. Basti pensare all’ansia
che precedeva il “bollettino di guerra” giorna-
liero. Tutti abbiamo cominciato a fare i conti
dei contagiati, dei guariti e, soprattutto, de
                                                        C      cammino aprendo relazioni nuove. Di
                                                               fronte al dolore la prima tentazione è
                                                        quella di chiudersi, pensare che non ci sono ul-
                                                                                                                gendo le pagine della Storia della Salvezza sco-
                                                                                                                priamo che sempre l’iniziativa viene dall’alto: è
                                                                                                                Dio che rivela all’uomo il suo amore rispettando
                                                        teriori possibilità, rinunciare alle opportunità        la sua libertà e capacità di accoglierlo. Ma a
morti. Tutti abbiamo temuto che la pandemia             che ci vengono offerte dalla vita. Perché la vita è     quanti si aprono a Lui egli regala un fuoco di-
                                                        più generosa di quanto pensiamo: essa custodi-          vampante (“non ci ardeva forse il cuore nel

Anima in grazia
                                                        sce, infatti, il progetto di Dio, anche se in modi      petto?”) che arde nel cuore, illumina il passato,
                                                        non sempre comprensibili. E Dio si offre a noi          guida il presente, spinge con fiducia verso il fu-
                                                        inaspettatamente, sotto mentite spoglie, attra-         turo. Apre una nuova strada verso Gerusalemme
                                                        verso volti e voci non preventivati. Così è capi-       che diventa non più la città della morte ma della
Sei una notte profonda
                                                        tato sulla strada per Emmaus, così capita sulle         vita, non più della croce ma della resurrezione
Ma negli occhi
                                                        nostre strade. Per questo possiamo guardarci in-        piena.
Hai la luce
                                                        torno perché anche in questo tempo ci possono
Di tutto il firmamento
Sembri un golfo di pace
Una conchiglia                                           La parola di Papa Francesco
D’inviolato silenzio
Ma se metto l’orecchio                                  Udienza Generale - Mercoledì, 24 maggio 2017            Tutti noi,
Sul tuo cuore                                                                                                   nella no-
                                                        “…Gesù ripete per i due discepoli il gesto-cardine      stra vita,
Sento il tumulto                                        di ogni Eucaristia: prende il pane, lo benedice, lo
E il tremito del mare                                                                                           abbiamo
                                                        spezza e lo dà. In questa serie di gesti, non c’è       avuto mo-
O il mormorio                                           forse tutta la storia di Gesù? E non c’è, in ogni
D’un alveare in festa                                                                                           menti dif-
                                                        Eucaristia, anche il segno di che cosa dev’essere       ficili, bui;
E il suo sangue                                         la Chiesa? Gesù ci prende, ci benedice, “spezza”
Più dolce del suo miele                                                                                         momenti
                                                        la nostra vita – perché non c’è amore senza sacri-      nei quali
Stante che in esso alberga                              ficio – e la offre agli altri, la offre a tutti.
Quella grazia                                                                                                   camminavamo tristi, pensierosi, senza orizzonti,
Che lo Spirito Santo                                                                                            soltanto un muro davanti. E Gesù sempre è ac-
                                                        È un incontro rapido, quello di Gesù con i due
Vi distilla                                                                                                     canto a noi per darci la speranza, per riscaldarci
                                                        discepoli di Emmaus. Però in esso c’è tutto il de-
Al sorgere del giorno                                                                                           il cuore e dire: “Vai avanti, io sono con te. Vai
                                                        stino della Chiesa. Ci racconta che la comunità
E al suo cadere                                                                                                 avanti”. Il segreto della strada che conduce a Em-
                                                        cristiana non sta rinchiusa in una cittadella forti-
Gli angeli ti corteggiano                                                                                       maus è tutto qui: anche attraverso le apparenze
                                                        ficata, ma cammina nel suo ambiente più vitale,
Invidiosi                                                                                                       contrarie, noi continuiamo ad essere amati, e
                                                        vale a dire la strada. E lì incontra le persone, con
Che Dio nella tua carne                                                                                         Dio non smetterà mai di volerci bene. Dio cam-
                                                        le loro speranze e le loro delusioni, a volte pe-
Ha fatto il nido                                                                                                minerà con noi sempre, sempre, anche nei mo-
                                                        santi. La Chiesa ascolta le storie di tutti, come
E sopra le tue labbra                                                                                           menti più dolorosi, anche nei momenti più
                                                        emergono dallo scrigno della coscienza perso-
Il tuo sorriso                                                                                                  brutti, anche nei momenti della sconfitta: lì c’è il
                                                        nale; per poi offrire la Parola di vita, la testimo-
S’apre come una rosa                                                                                            Signore. E questa è la nostra speranza. Andiamo
                                                        nianza dell’amore, amore fedele fino alla fine. E
In Paradiso.                                                                                                    avanti con questa speranza! Perché Lui è accanto
                                                        allora il cuore delle persone torna ad ardere di
                          Giuseppe Centore                                                                      a noi e cammina con noi, sempre!”
                                                        speranza.
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
4
 Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                                                             Chiesa
                                        Una Chiesa sempre più“ospedale da campo”

 Al fianco
 dell’umanità
 bisognosa
DI ANTONELLO GAUDINO
                                                            Lo stile di vita                                   opposizioni incontrate in certi ambiti. A comin-
                                                                                                               ciare dalle sue decisioni riguardanti lo stile di
       n tempo di lutto e angoscia per l’emergenza
                                                            di Bergoglio
I
                                                                                                               vita, concretizzate nel modo di presentarsi sul
       Covid-19, offre quotidiana prova di solidarietà                                                         balcone di San Pietro il giorno della sua ele-
       e responsabilità la “Chiesa ospedale da
       campo”, attraverso i cappellani degli ospedali, i    è chiaramente ispirato                             zione, nell’opzione di continuare ad alloggiare
                                                                                                               nella Casa Santa Marta e non nel palazzo papale,
       sacerdoti e le religiose in prima linea nell’assi-
stenza dei malati. Una testimonianza pagata con la          a un modello                                       nell’uso della modesta utilitaria per i suoi sposta-
                                                                                                               menti nella sua diocesi, nella rinuncia ad andare
vita da ben 130 sacerdoti. Di questa “Chiesa ospe-
dale da campo” ne è una icona suggestiva la figura          di Chiesa povera,                                  a riposare durante i mesi estivi nel Palazzo papale
                                                                                                               di Castel Gandolfo, e in tante altre opzioni che su-
di Gesù tratteggiata nel Vangelo di Marco 6,34 che
ho meditato in questi giorni: “Sceso dalla barca, egli
                                                            come il suo mettersi                               scitano grande entusiasmo nella gente semplice,
                                                                                                               ma anche più di una perplessità o forte critica in
vide una grande folla, ebbe compassione di loro, per-
ché erano come pecore che non hanno pastore”. E ne
                                                            dalla parte dei poveri,                            coloro che erano abituati ad altri stili di vita dei
                                                                                                               papi. Oltre allo stile di vita, la sua opzione per i
è tutto un programma il testo di Matteo 9,13: “Mise-
ricordia io voglio e non sacrifici”. Il tema dei poveri e
                                                            degli esclusi                                      poveri si esprime in gesti altamente significativi È
                                                                                                               su questo sfondo che si staglia, luminosa ma esi-
di una Chiesa povera e per i poveri era già apparso,
sia pure di sfuggita, nel radiomessaggio di Giovanni
                                                            e degli ultimi nella sua                           gente, l’accorata proposta della misericordia, e
                                                                                                               dello stesso Giubileo della Misericordia da lui in-
XXIII ai fedeli di tutto il mondo a un mese dal Con-
cilio ecumenico Vaticano II. Vi si diceva laconica-
                                                            azione pastorale                                   detto. Un programma che papa Francesco sta at-
                                                                                                               tuando di persona, e propone incessantemente a
mente: “In faccia ai Paesi sottosviluppati la Chiesa si
presenta quale è, e vuol essere, come la Chiesa di
                                                            da vescovo                                         tutta la Chiesa. Un esempio fatto proprio da tutti i
                                                                                                               seguaci di Gesù in trincea contro il coronavirus e
tutti, e particolarmente la Chiesa dei poveri”. Ma
andò poi acquistando consistenza durante la cele-
                                                            di Buenos Aires                                    in aiuto dei sofferenti affinché la Chiesa sia ospe-
                                                                                                               dale da campo per l’umanità bisognosa. La crisi,
brazione conciliare. Già nel messaggio iniziale si di-                                                         infatti, colpisce tutti, ma a pagarne di più le con-
ceva: “Le premure del Concilio si volgono                   sce dei discepoli di Cristo”. Ma fu soprattutto    seguenze, come sempre, sono le fasce sociali più
innanzitutto verso i più umili, i più poveri, i più de-     nelle riflessioni dell’Episcopato latinoameri-     deboli. Per questo la Cei ha destinato 10 milioni
boli, sull’esempio di Cristo, un sentimento di pietà        cano e dei Caraibi che l’opzione per i poveri      di euro alle 220 Caritas diocesane, soldi finalizzati
per la folla che soffre la fame, la miseria e l’igno-       acquistò un posto decisamente centrale. Lo         ad aiutare sui singoli territori famiglie già in situa-
ranza inonda i cuori di coloro che vi prendono parte.       stile di vita di Bergoglio è chiaramente ispi-     zioni di disagio che l’emergenza sanitaria ha
Perciò i loro sguardi sono costantemente rivolti verso      rato a un modello di Chiesa povera, come il        messo letteralmente in ginocchio: dall’acquisto di
coloro che, sprovvisti degli aiuti necessari, non sono      suo mettersi dalla parte dei poveri, degli         generi di prima necessità al pagamento delle bol-
ancora pervenuti ad un modo di vita degno del-              esclusi e degli ultimi nella sua azione pasto-     lette fino alla realizzazione di attività di ascolto
l’uomo”. E nel famoso “Patto delle catacombe” fir-          rale da vescovo di Buenos Aires. Divenuto          per anziani soli e persone fragili e il manteni-
mato da una quarantina di vescovi il 16 novembre            Papa, non solo ha mantenuto tale opzione,          mento dei servizi minimi per chi si trova in condi-
1965, pochi giorni prima della chiusura del Concilio,       ma l’ha rilanciata con insistenza a tutta la       zione di povertà estrema (il servizio da asporto
essi si impegnavano, nell’ambito di una opzione per         Chiesa. Nella prima udienza dopo la sua ele-       dalle mense e dormitori protetti). La Cei ha inol-
una Chiesa povera, a mettere i poveri al centro del         zione, nell’incontro con oltre 5000 operatori      tre dato un contributo di 500 mila euro alla Fon-
loro ministero pastorale. La Gaudium et Spes, in            dell’informazione, lasciò sfuggire quasi come      dazione Banco Alimentare a sostegno della 7.500
apertura del documento, dichiarava: “Le gioie e le          un sospiro queste parole: “Come vorrei una         strutture accreditate che aiutano ogni giorno
speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi,    Chiesa povera e per i poveri!”. E all’attuazione   circa un milione e mezzo di persone che non
dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono,      di questo anelito ha dedicato e continua a de-     hanno cibo a sufficienza.
sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le ango-   dicare i suoi instancabili sforzi, malgrado le
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
Attualità                                                                                                                                                              5
                                                                                                                                          Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10

              La Fase 2 del Coronavirus

       Indossare
    la mascherina
   sarà la normalità                                                   Le donne si dividono sull’uso del make up in quarantena

                                                                                    Rossetto sì
                                                                                  o rossetto no?
                                                                       DI ORSOLA TREPPICCIONE                          quarantena rimanendo fedele alla sua idea.
                                                                                                                       Così, la parola è passata agli psicologi. Al
                                                                                    uò una cosa frivola come il ros-

                                                                       P
                                                                                                                       netto del fatto che ognuno è libero di com-
                                                                                    setto far vivere meglio la qua-
                                                                                                                       portarsi come crede, ci hanno pensato loro
                                                                                    rantena?            Argomento
                                                                                                                       a spiegare che no, curare il proprio aspetto
                                                                                    marginale se non proprio effi-
                                                                                                                       in un momento simile non è né superficiale
                                                                                    mero in questo momento di-
                                                                                                                       né egoista. Avere cura della propria routine
                                                                       rete voi, cari lettori, presi come siamo dal
                                                                                                                       di bellezza, comprensiva del truccarsi,
                                                                       capire cosa succederà quando comince-
                                                                                                                       mantiene alto il morale, combatte depres-
                                                                       remo a uscire dal lockdow. E, invece, la
                                                                                                                       sione e timori, fa bene all’autostima. Questo
                                                                       domanda ha tenuto banco tutto questo
                                                                                                                       vale sia per la donna che vive da sola sia per
                                                                       tempo, accendendo un vero e proprio di-
DI ANNAMARIA MEDUGNO                                                                                                   la donna moglie e madre. Entrambe infatti
                                                                       battito fra le signore, divise equamente fra
                                                                                                                       ne beneficiano. Secondo la psicologa e psi-
               uando potremo        spettando sempre la famosa         chi ha visto nell’isolamento l’occasione

Q
                                                                                                                       coterapeuta Elena Benvenuti «anche se si è
               tornare alla nor-    distanza di sicurezza di al-       per liberarsi dal diktat del trucco e chi,
                                                                                                                       da sole in casa, il solo gesto di curare il pro-
               malità? E come       meno un metro fondamen-            anche se in casa, di far a meno del make-
                                                                                                                       prio aspetto fisico ha un impatto positivo
               prepararsi alla      tale per contrastare il virus. È   up non ci ha pensato proprio. Le due fa-
                                                                                                                       sulla nostra psiche; [così come] penso alle
               Fase 2 della pan-    tutto molto difficile, la qua-     zioni si sono fronteggiate a suon di
                                                                                                                       tante mamme chiuse in casa con i loro
demia? Sono tanti gli interro-      rantena iniziata a marzo ha        “Fregatene, concentrati sulle cose che
                                                                                                                       bambini. Il fatto che i figli ci vedano curate,
gativi a cui tutti noi              stravolto le abitudini delle       contano” da una parte e “Questa situa-
                                                                                                                       a partire da un rossetto, ha una conse-
vorremmo dare una risposta,         persone, e visto che bisogna       zione forzata si sconfigge anche con un
                                                                                                                       guenza “tranquillizzante” su tutti i membri
ma anche se il Covid-19 sem-        condividere gli stessi spazi, è    tocco di rossetto” dall’altra. Naturalmente
                                                                                                                       della famiglia». D’altra parte gli economisti
bra avere un po’ allentato la       necessario che ci sia soprat-      i social hanno fatto la loro parte dando al
                                                                                                                       non hanno usato il rossetto per cercare di
morsa, il pericolo del conta-       tutto una buona comunica-          tutto una risonanza globale. Dalle varie
                                                                                                                       decifrare i momenti di crisi? Si sono accorti,
gio è sempre dietro l’angolo.       zione e tanta pazienza per         piattaforme online sono spuntati come
                                                                                                                       infatti, che in particolari periodi bui della
Tutte le attività che presto ri-    andare avanti, tutto questo        funghi video, foto e selfie a testimoniare
                                                                                                                       nostra storia la loro vendita si impennava,
partiranno a maggio do-             unito ad una programma-            da che parte ci si schierava. Anche le dive
                                                                                                                       tanto da coniare il termine Lipstick Index
vranno seguire misure di            zione delle azioni quotidiane.     hanno contribuito alla disputa: perso-
                                                                                                                       (Indice Rossetto). Spesa voluttuaria a
sicurezza per salvaguardare la      Finché non ci sarà un vaccino      naggi del calibro di Sharon Stone, Mi-
                                                                                                                       prezzo contenuto, essi sono stati il lascia-
salute delle persone. Lo            valido, l’Oms mette in guardia     chelle Pfeiffer e Helen Mirren, per
                                                                                                                       passare per rendere la vita meno grigia. Se
stesso accadrà nelle fabbriche      i cittadini di adottare le do-     esempio, si sono presentate ai loro fan
                                                                                                                       è vero che la frase di un anonimo dichiara:
e in tutti i luoghi di lavoro. Il   vute precauzioni. Insomma          struccate e spettinate; mentre Jennifer
                                                                                                                       “La donna più bella? Quella senza trucco...
Coronavirus ha cambiato tutti       bisogna essere prudenti affin-     Lopez, Lady Gaga, Gisele Bündchen, per
                                                                                                                       perché la vera bellezza è nella semplicità”
noi, perciò prepariamoci            ché la nostra salute e quella      fare qualche nome, hanno continuato a
                                                                                                                       vale la pena citare anche l’imprenditrice
mentalmente ad accettare in         degli altri non siano in peri-     mostrarsi truccate e con i capelli in ordine
                                                                                                                       Poppy King: “Il rossetto è l’unico elemento
modo propositivo l’utilizzo         colo, e auguriamoci che pre-       qualunque cosa stessero facendo. In-
                                                                                                                       del make-up che …ti fa sentire come se po-
delle mascherine che diven-         sto il sole torni a splendere      somma, alla fine è stato un derby senza
                                                                                                                       tessi conquistare il mondo”. Basta poco per
terà per tutti obbligatorio, ri-    sereno.                            vincitrici. Ogni signora dell’opposto schie-
                                                                                                                       capire che le due fazioni troveranno sempre
                                                                       ramento non si è lasciata convincere: ha
                                                                                                                       terreno per continuare a discuterne.
                                                                       continuato ad affrontare gli impegni della
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
6
 Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                             Azione Cattolica
Una“rete”tra le reti

Doniamoci la vita
DI ENRICO MONACO                                        delle terapie intensive e dei rela-
                                                        tivi strumenti preposti alla cura
                    se distribuissi tutti i miei beni

“E
                                                        dei pazienti affetti dal virus. La
                    per nutrire i poveri, se dessi il   situazione di estrema emergenza
                    mio corpo per essere arso, e non    ha dunque interrogato l’AC dio-
                    avessi la carità, non mi giove-     cesana sulla tipologia di contri-
                    rebbe a nulla” (1Cor, 13). In       buto da offrire. Con
questo buio della pandemia ognuno di noi, cia-          deliberazione n. 363 del 03 aprile
scuno a suo modo e misura, sente prepotente il          2020 del Commissario Straordi-
desiderio di farsi prossimo con coloro che sono         nario dell’Azienda Ospedaliera
toccati dal Covid-19 nella salute o nella condi-        “Sant’Anna e San Sebastiano” di
zione economica, per condividere con gli altri          Caserta è stata accettata la dona-
quanto possediamo, affinché ciò che possediamo          zione di un ventilatore polmo-
diventi il tramite con cui il Signore rende manife-     nare da parte dell’Azione
sta la sua Provvidenza nella vita del bisognoso.        Cattolica dell’Arcidiocesi di
Questo desiderio si è reso concreto negli innume-       Capua. La donazione è stata de-
revoli gesti di solidarietà che si susseguono nel si-   stinata alla Unità Operativa
lenzio delle quotidianità ferite. È un amore di         Complessa di Anestesia e Riani-
donazione fiorito nelle forme più diverse, che si       mazione dell’Azienda Ospeda-
contrappone a quella parte di umanità imbruttita        liera. L’iniziativa di solidarietà è
da egoismi e avidità e che riscatta, in tal modo, la    stata possibile grazie alle dona-
natura originaria della creatura: amare come Dio        zioni di soci e non soci: la rapi-
ci ha amati, gratuitamente. E il termine religioso      dità della proposta della
per dire questo amore di donazione è carità. La         Presidenza diocesana e della
carità non esclude nessuno, abbraccia tutti, per-       realizzazione della donazione ha
sino il nemico. È la sola cosa che resta quando le      sottolineato il desiderio dei do-
menzogne del mondo crollano. Persino quando             nanti di offrire concretamente il
la fede e la speranza vacillano, la carità rimane. È    proprio contributo. Preziosa è
profumo della presenza di Dio in chi si fa promo-       stata la collaborazione con la
tore di gesti di carità e in chi la riceve, perché      ditta Eubios s.r.l., specializzata in
“Dio è carità”, come ci ricorda San Giovanni nella      ossigenoterapia, ventiloterapia e
sua Prima Lettera, “e chi rimane nella carità, ri-                                                           08 aprile 2020, il ventilatore è stato di ausilio per
                                                        assistenza domiciliare, che ha fornito il ventila-   un paziente che era stato da poco ricoverato per
mane in Dio e Dio in lui”. Numerose sono state le       tore polmonare. La società si è pertanto impe-
iniziative di solidarietà che in questo tempo par-                                                           difficoltà respiratorie causate dal virus. L’emer-
                                                        gnata per le operazioni di imballo e trasporto,      genza del tempo attuale ha decisamente scosso le
ticolare sono state intraprese e che hanno pro-         consegna, collaudo e assistenza tecnica del venti-
dotto significativi effetti nella gestione della                                                             coscienze, catapultando ciascuno fuori dal pro-
                                                        latore polmonare. Esso si sostituisce, totalmente    prio “io”. Nessuno è esente dal rischio del conta-
diffusione del Covid-19. Anche l’Azione Cattolica       o parzialmente, alle funzioni meccaniche del si-
della Diocesi di Capua ha voluto prestare un con-                                                            gio, nessuno è esente dall’essere un pericolo per
                                                        stema respiratorio, quando questo diviene inca-      le persone che incontra. Le reti virtuali hanno
tributo concreto nel combattere l’emergenza epi-        pace di assolvere da solo al proprio compito a
demiologica. I dati allarmanti riportati                                                                     dunque favorito la creazione di una rete di soli-
                                                        causa di traumi, difetti congeniti, farmaci o ma-    darietà, spinta dal desiderio di contribuire a sal-
quotidianamente dalle fonti scientifiche nazio-         lattie polmonari, come quelle causate dal Covid-
nali hanno da subito evidenziato l’insufficienza                                                             vare una vita.
                                                        19. Fin dalla sua installazione, avvenuta in data
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
Famiglia                                                                                                                                                                7
                                                                                                                                           Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10

                                                                                                                   della famiglia.
La speranza oltre le ristrettezze del tempo                                                                        Da qualche tempo io e mio marito immaginavamo
                                                                                                                   come sarebbe stato avere un secondo figlio. Tutta-
                                                                                                                   via, pur rimanendo sempre aperti alla vita, la dif-

Amare è donare tutto                                                                                               fusione di questo virus sconosciuto con tutte le sue
                                                                                                                   terribili conseguenze ci aveva convinti che sarebbe
                                                                                                                   stato giusto e prudente rimandare la realizzazione
                                                                                                                   di questo desiderio a tempi migliori, in cui le mi-
                                                                                                                   sure di sicurezza si sarebbero stabilizzate e questo
DI GIOVANNA DE FALCO E RAFFAELE TARDI
                                                                                                                   temibile nemico invisibile sarebbe stato debellato.
                                                                                                                   Eppure il Signore aveva per noi disegnato un altro

“Q
                       uesto 2020 ci porterà tanti
                      nuovi bambini!” Fu la conclu-                                                                progetto. Con nostra sorpresa, all’inizio della Set-
                      sione gioiosa di una conversa-                                                               timana Santa ricevevamo la conferma di essere in
                      zione con mia sorella mentre                                                                 attesa del nostro secondogenito... In una manciata
                      ad inizio anno ripensavamo                                                                   di secondi vedemmo sgretolarsi come muri di sab-
alle numerose nostre amiche o conoscenti che pro-                                                                  bia tutte quelle paure e tutti quei dubbi sul conce-
prio in quelle settimane avevano avuto la grazia di                                                                pimento di una nuova vita proprio in questo
una gravidanza, tra cui mia sorella stessa.                                                                        momento così complicato. Un dono immenso ve-
Mai avremmo immaginato di essere poi brusca-                                                                       niva a sigillare un periodo di crescita spirituale di
mente catapultati qualche mese dopo nell’incubo                                                                    coppia pur nell’aridità della pandemia, veniva a
del Coronavirus, una tragedia che avrebbe portato                                                                  consegnarci una nuova chiave di lettura della re-
ogni certezza a crollare, ogni libertà prima scontata                                                              altà, soprattutto perché il concepimento avveniva
ad essere ostacolata o persino vietata, migliaia di                                                                proprio in giorni in cui, in assenza di pandemia,
vite spezzate in Italia e in tutto il mondo, la soffe-                                                             mio marito sarebbe stato all’estero per lavoro. Con
renza di non poter più ricevere liberamente Gesù                                                                   la certezza che Dio ci ama e che ci sostiene ab-
Eucaristia, la necessità di reinventarsi, cercando di                                                              biamo vissuto la nostra Pasqua di Resurrezione
trarre dalla nuova realtà il migliore beneficio pos-                                                               come rinascita dalle paure scaturite dall’illusione
sibile per sé e per gli altri, sicuri di poter costruire                                                           di poter controllare tutto, dimenticando che la vita
qualcosa di positivo anche in questa condizione di                                                                 va avanti, l’amore è più forte ed è la fede in Dio che
instabilità per non lasciarsi prendere dalla dispe-                                                                ci permette di considerare sotto una nuova luce
razione.                                                                                                           quello che stiamo vivendo. Questo ci convince pro-
Ripensando a quelle mamme in attesa, i senti-                                                                      fondamente che mai come ora in questa tragica
menti di gioia venivano improvvisamente offuscati                                                                  pandemia abbiamo bisogno di aggrapparci a Dio,
da mille interrogativi: il timore dei contagi, gli ef-     pazione per il rischio lavorativo e quindi econo-       riconoscendoci fragili e bisognosi. Abbiamo vis-
fetti poco conosciuti dell’infezione sulla mamma e         mico con ripercussioni impreviste su quella stessa      suto nella nostra Chiesa domestica tutta la Setti-
soprattutto sul bambino in grembo, l’apprensione           nuova vita... e l’elenco sarebbe stato destinato a      mana Santa, coinvolgendo anche il nostro piccolo
per le condizioni in cui i nuovi genitori avrebbero        continuare. Considerando tutte queste nuove             di quasi due anni e abbiamo portato dentro al
dovuto affrontare i vari controlli negli ospedali,         eventualità che si sarebbero presentate per una         cuore la consapevolezza di renderci servi, servi
negli studi medici, nei laboratori, il senso di vuoto      donna in attesa, discutendone con una cara amica,       della vita perché “amare è donare tutto sé stesso”
per la lontananza dei cari, la paura della solitudine      emerse quella che poteva diventare una necessità        come ci ricorda Santa Teresa di Lisieux.
a cui sarebbe stata costretta quella mamma in tra-         per la coppia di vivere in astinenza questo periodo,
vaglio senza nessun caro al suo fianco, la preoccu-        per preservare con prudenza la salute propria e

   Un centinaio di associazioni europee chiedono di facilitare l’aborto a causa del Covid-19

   SOS vita
   DI PIERO DEL BENE

   “L
                        a Pandemia da Covid-19 e la crisi della salute pubblica
                        presentano sfide pesanti per i sistemi sanitari europei.
                        Per controllare la pandemia, proteggere le loro popola-
                        zioni e rispondere all’aumentata domanda di salute, è
                        di vitale importanza adottare misure per salvaguardare
   la salute, la dignità umana, l’integrità fisica…” Tu leggi e poi, infine resti     possono, in questo periodo di restrizione sociale e limitazione nei viaggi,
   spiazzato. Quello proposto in una mia traduzione è l’incipit di una lettera        recarsi nelle nazioni dove invece è possibile. Ma c’è di più. In alcune na-
   scritta ai governanti europei in tempo di coronavirus da più di un centi-          zioni i centri per l’aborto sono stati utilizzati per curare i malati di Covid e
   naio di associazioni di tutta Europa (qui l’unione esiste). Le premesse            quindi c’è meno spazio per questa “operazione”. Che fare? Semplice, di-
   sembrano buone, ma… poi resti senza parole. La lettera serve a chiedere            cono queste associazioni: si potrebbe fare che con una semplice teleri-
   ai governi di preservare il diritto alla cura abortiva in questi tempi nei         cetta medica (telehealth and early medical abortion from home). Il
   quali tutti gli sforzi sono finalizzati alla salvezza di ogni vita nata. Per       medico prescriva l’occorrente, che arriverebbe grazie a corrieri, e si pro-
   quelle nel grembo, queste associazioni non sono d’accordo. E si parla di           ceda all’aborto domestico. Questo “problema” sembra che non riguardi
   cura abortiva: mai un ossimoro fu più terrificante. Dunque, siamo chiusi           l’Italia perché da noi gli aborti sono stati riconosciuti come diritti fonda-
   in casa per quasi due mesi allo scopo di salvaguardare la vita dei più de-         mentali e non sono stati sospesi. Esercizio per intelletti nemmeno troppo
   boli tra noi, ma il più debole in assoluto, il bambino nel grembo, non ha          eccelsi: se stiamo facendo tutto ciò che stiamo facendo per salvare
   diritto alla difesa. A parere di queste associazioni, (tra le quali spiccano       quante più vite umane perché tutte sono importanti e mai come in que-
   alcune inaspettate come Amnesty International, la C.G.I.L., ma anche               sto tempo ciò è chiaro, perché la vita nel grembo non deve avere lo stesso
   vecchie conoscenze di una certa militanza come Vita di donna, L’associa-           trattamento? Perché non è vita? Ma su questo versante, la scienza che
   zione Luca Concioni, L.A.I.G.A. e altre) il Covid-19 e la relativa pandemia        tutti, di questi tempi, invocano come panacea dei mali che ci affliggono,
   creano molte barriere alle donne che vogliono accedere all’aborto del              ci dice che anche quella è vita. Dunque? Mi è stata girata attraverso i so-
   loro figlio indesiderato. Per esempio, in questa lettera viene chiesto alle        cial una stima numerica attendibile e sconvolgente aggiornata al 25
   nazioni europee che negano la possibilità (il “diritto”, loro dicono) del-         marzo. La riportiamo in cima all’articolo. Il lettore si faccia due conti. E
   l’aborto di allentare tale posizione perché le donne di quelle nazioni non         qualche domanda.
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
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Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                                         Catechismo
                                            Catechismo in quarantena
    Per i bambini diventa una felice attesa
             Con l’aiuto di Re Mogio, quarto e dimenticato Magio, si è ripreso a camminare verso Gesù
DI MARIO GAGLIARDI

Ciao … avete visto la Stella?
Asia, Federico, Micol e tutti gli altri aspettavano
questa domanda.
O meglio, in verità aspettavano qualcuno che do-
mandasse loro qualcosa.
E sono stati ben contenti di rispondere, felice-
mente sorpresi che la strada verso l’incontro con
Gesù non si era interrotta, solo si era fatta un po’
più difficile.
Anche Sara, Giulio, Alessandro e tutti gli altri
erano in attesa.
Avevano scoperto, fin da ottobre, di essere stati in-
vitati ad una grande e bella Festa. Ed avevano sco-
perto che ognuno di loro aveva un posto riservato
a tavola con Gesù.
Sulla tavola, già preparata, c’era una tovaglia bian-
chissima e sulla tovaglia avevano già posto sia il
buon vino, fatto con i chicchi dell’uva delle loro
                                                        e gli altri verso Gesù.                                 Perché dall’altra parte, a reggere l’altro capo del
buone azioni, sia l’acqua pura e trasparente dei
                                                        Re Mogio è il quarto Re Magio. Viene da un paese        filo, ci sono proprio Alessio, Martina, Romano e
loro propositi. Nicola, Melania, Angelo e tutti gli
                                                        ancor più lontano degli altri tre, viene da oltre       tutti gli altri, e non aspettano altro che essere
altri sapevano, infatti, che l’acqua ed il vino erano
                                                        l’oceano, viene dal sud dell’America. Parla una         chiamati a fare, ad annodare.
necessari ed andavano mischiati, andavano uniti.
                                                        lingua strana, tra il brasileiro ed il barese e, come   Si, è vero: hanno da fare i compiti di scuola per la
Proprio come Gesù, nel giorno della Festa, si sa-
                                                        tutti i sudamericani abituati a convivere con il        didattica a distanza.
rebbe unito a ognuno di loro, e con ognuno di
                                                        gran caldo, è un po’ indolente e lento, quasi “bra-     Si, è vero: devono seguire le lezioni di violino, o di
loro avrebbe fatto Alleanza.
                                                        diposo”.                                                ginnastica, o il corso di canto online.
Sulla tavola di Gesù non mancava certo il pane
                                                        Per tal motivo non era riuscito a seguire la Stella     Si, è vero: i genitori non ce la fanno più perché
buono, fatto con la farina della loro “sostanza” e
                                                        Cometa. Ma ora era arrivato e portava il suo dono       ogni interazione passa attraverso il loro smar-
cotto al fuoco dell’Amore di Dio, che illumina,
                                                        al Bambino nato nella Grotta: portava dei chicchi       tphone.
scalda e trasforma.
                                                        di grano.                                               Ma è vero anche, e soprattutto, che Assunta, Vin-
Vittorio, AnnaPilar, Matteo e tutti gli altri sape-
                                                        Stavano a significare il dono della Vita. Poiché è      cenzo, Samuel e tutti gli altri aspettano che Re
vano che gli invitati erano tanti, perché Gesù non
                                                        vero che ogni chicco muore, ma è anche vero che         Mogio e don Gianni, Franca e Mario, chiamino
mette da parte mai nessuno, neanche quelli più
                                                        da ogni chicco di grano nasce una nuova spiga           per chiedere, o per parlar, loro di Gesù.
antipatici: bastava solamente che uno volesse
                                                        che genera ancora altri e nuovi chicchi.                Nel frattempo, siatene sicuri, è Gesù che parla ad
davvero venire alla Festa e Lui, arcicontento, lo
                                                        Solo che, oramai, erano passati tanti anni da           ognuno di loro.
                                                        quando quel Bambino era nato.
                                                        E Luca, MariaLetizia, Chiara e tutti gli
                                                        altri si sono impegnati, ben felici, a raccon-
                                                        tare ed illustrare a Re Mogio cosa, e come,
                                                        fosse successo, e per quale motivo quel
                                                        Bambino fosse diventato Grandissimo ed
                                                        avesse salvato il mondo intero.
                                                        Questa breve ambientazione è stata suffi-
                                                        ciente a far accettare immediatamente Re
                                                        Mogio da tutti i bambini ed a renderli pro-
                                                        pensi ad interagire con lui.
                                                        La curiosità di Re Mogio e le domande da
                                                        lui poste ricevevano sempre risposte
                                                        pronte da parte di ogni bambino (what-
                                                        sapp usato a più non posso), il gioco(quiz)
                                                        condotto da Franca teneva i bambini (ed i
                                                        genitori) incollati allo smartphone.
                                                        Ed ogni volta ci si lasciava con un appunta-
                                                        mento e un piccolo impegno per la volta
                                                        successiva. Ciò ha creato inevitabilmente
                                                        una piacevole attesa nei bambini. D’al-
                                                        tronde, “ci vogliono i riti” disse la Volpe al
                                                        Piccolo Principe.
                                                        Così, quando Re Mogio inviava il cartone
avrebbe accolto a braccia aperte.
                                                        della Domenica delle Palme, Raffaella,
Ora, si trattava di organizzare la Festa, e Nicole,
                                                        Jennifer, Davide e tutti gli altri erano lì, ad
Marco, Massimiliano e tutti gli altri si stavano
                                                        aspettare. E quando don Gianni, un vec-
dando veramente da fare.
                                                        chio amico di Re Mogio, invitava a prepa-
Ma … il Virus … Uffaa!
                                                        rare un bel disegno per la Pasqua anche
Il Covid-19 li aveva costretti a stare a casa. E ora
                                                        Antonio, Giulia, Mario e tutti gli altri
attendevano, un tantino delusi, ma con il cuore
                                                        erano pronti a mettersi all’opera.
speranzoso.
                                                        In effetti, necessario ed importante era ed è
Cosicché, quando è comparso Re Mogio, sono
                                                        mantenere il filo.
stati ben felici di riprendere a camminare con lui
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
Scout
eventi                                                                                                                                                                       9
                                                                                                                                              Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10

                                              Scoutismo in quarantena
                         Solidarietà e incontri online
                                  Gli scout del Gruppo Capua 2 impegnati in attività alternative
DI ANGELA VENDEMIA E ENZO ROMANO                         famiglie…ci piaceva l’idea di vivere un momento           e ai doveri quotidiani con il sorriso sulle labbra, per
                                                         tutto nostro come inizio del triduo pasquale.             quanto gravosi ed incresciosi possano essere. Inol-
Angela: Per il nostro Gruppo Scout, Capua 2,             L’AGESCI, a livello nazionale, ha da subito chiesto       tre stiamo definendo nuovi obiettivi di salute e
                                                         ai gruppi di essere prudenti e responsabili rispetto      forza fisica, messa a rischio non solo dal pericolo
l’esperienza di convivenza con l’attuale pandemia,
                                                         agli impegni durante la pandemia, eppure, nel ri-         del contagio ma dalla costrizione in spazi limitati,
Covid 19, ha praticamente avuto inizio il 25 feb-
                                                         spetto delle norme e del distanziamento sociale,          dall’alimentazione non adeguata e dalla sedenta-
braio…Mentre infatti, si sospendevano le attività
                                                         noi adulti ci siamo sentiti chiamare dal nostro spi-      rietà, nella consapevolezza che occorre essere forti
dell’ultimo giorno di Carnevale, e le scuole rima-
                                                         rito di servizio, per dare un aiuto alle iniziative del   per essere utili; cerchiamo di addestrare le nostre
nevano chiuse a data da definirsi, noi adulti scout
                                                         C.o.c. con la Caritas di Capua. In particolare riu-       abilità manuali, le competenze da condividere
cominciavamo a porci mille domande rispetto ai
                                                         sciamo a coprire i turni al fine del confeziona-          anche nel momento del bisogno e da mettere a di-
nostri ragazzi e a come comportarci per le nume-
                                                         mento e la distribuzione dei pacchi alimentari alle       sposizione degli altri.
rose attività. I primi giorni sono stati terribilmente
                                                         famiglie bisognose, che soprattutto in questo pe-         Quanti in questi ultimi tempi si sono dovuti cimen-
silenziosi; i continui aggiornamenti dei diversi
                                                         riodo di pandemia hanno dovuto affrontare la forte        tare per la prima volta con una delle tante applica-
DPCM rendevano gelide le nostre giornate, ed a
                                                         problematica economica. Una data importante per           zioni digitali per vedersi da lontano e magari
stento avevamo il coraggio di sentirci o confron-
                                                         noi è il 23 Aprile, San Giorgio, il nostro fondatore.     lavorare?
tarci, anche solo per telefono; l’ansia e la paura,
                                                         Il rinnovo della nostra promessa Scout, sarà come         Infine, prestiamo il nostro servizio al prossimo
seppur nell’intimità delle nostre case, rendevano
                                                         non lo avremo MAI vissuto; pur avendoci lavorato          quale attenzione costante all’altro, in un equilibrio
complicata ogni nostra iniziativa. Col passare dei
                                                         tanto, lo celebreremo da casa, al fine di lasciare un     che ci tenga lontani sia dai facili egoismi sia dagli
giorni, tutto sembrava sempre più assurdo, ed il
                                                         segno in questo tempo che passerà alla storia per         inutili protagonismi.
solo pensiero di non dare appuntamento ai ragazzi
                                                         tutto il mondo e per noi Scout.                           Ci manca la vita all’aria aperta ma al chiuso pos-
anche per la Santa Messa domenicale ci destabiliz-
zava fortemente. Il nostro assistente, don Gianni        Enzo: Con le direttive dei Comitati Regionali             siamo fare tanto, tutto quello che ci consente di
                                                                                                                   pensare, proporre e vivere nel rispetto delle attuali
Branco, ci ha tenuto continuamente compagnia,            Agesci, l’Associazione ha recepito i sempre più           regole, imparando a padroneggiare la dimensione
con le sue smart-catechesi e la sua disponibilità a      stringenti DPCM fino a chiudere tutte le attività.        della distanza fisica che ci tiene lontani.
starci “vicini” …ed è proprio dal suo primo Sì che       Praticamente lo Scautismo che è un metodo edu-            Chi l’avrebbe mai immaginato che gli Esploratori e
siamo riusciti a sbloccarci in un incontro virtuale      cativo fondato sulla vita all’aria aperta perde il suo    le Guide potessero sfidarsi in gare di cucina a colpi
domenica 15 marzo per il Santo Rosario di Comu-          elemento vitale.                                          di prelibate ricette, sottoponendo i piatti alle giurie
nità Capi. Ancora oggi, infatti, dopo oltre un mese,     Ma questo momento non ci ha fermati, ci ha spro-          virtuali? E quanti nuovi giochi per Lupetti e Lu-
la sana “scusa” del Rosario ci accompagna ogni           nato a coglierne le opportunità, ad accettarne le         pette!
sera permettendoci di condividere qualche chiac-         sfide perché noi siamo quelli che - come recita l’ot-     Il nostro fondatore, Lord Baden-Powell, diceva che
chiera, i sogni per il prossimo futuro del gruppo, ed    tavo articolo della Legge Scout - “sorridono e can-       “sono gli uomini silenziosi che fanno le cose”. E noi
alleggerire soprattutto, con la preghiera, quanto di     tano anche nelle difficoltà. Ma come fare? Quali          usiamo questo momento di silenzio per ravvivare
tremendo ha generato il virus in questi mesi. Un’al-     sono queste opportunità? La risposta è scritta nelle      la nostra vocazione Scout e rinnovare il nostro es-
tra bella iniziativa è stata quella di organizzare una   radici nel nostro metodo educativo.                       sere persone di buona volontà, fedeli ad una Legge
piccola veglia Giovedì Santo, attraverso una diretta     Innanzitutto continuiamo a curare la formazione           e ad una Promessa in ogni circostanza.
facebook che ha coinvolto tutti i soci con le proprie    del carattere, nella capacità di far fronte ai compiti
IL DONO INFINITO DELL'EUCARISTIA - In tempo di digiuno eucaristico la testimonianza di una straziante mancanza
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 Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                       Vita Consacrata
                                             Pensieri del cuore ad alta voce

                                        È tempo di…
DI SUOR MIRIAM BO                                     domando qual è il senso, che senso ha la mia vita     renza sostanziale la riconosco e la vivo proprio

È
                                                      di consacrata in questo tempo. E qui la voce se la    stando a quella finestra perché in questo kairos
           tempo di coronavirus. È tempo di re-       prendono i pensieri più profondi, quelli che abi-     c’è un dono immenso, quello di una vita piena
           stare a casa. È tempo di non abbassare     tano più il cuore che la mente.                       della pienezza della Pasqua, di una vita autentica
           la guardia. È tempo di guerra e di trin-   In questi giorni sui social girava una immagine di    carica di speranza perché fondata non sulle espe-
           cea. È tempo di riapertura. È tempo di …   un tizio che diceva a Dio: “Ti abbiamo chiuso         rienze fugaci e sulle cose effimere; queste sono
           È tempo, ho pensato, per me, di dare       tutte le chiese” e Lui rispondeva “Io ne ho aperta    inglobate in quella esperienza dello Spirito, dono
voce ai pensieri, ai sentimenti che attraversano il   una in ogni casa”. Ecco il senso di una vita consa-   del Risorto e in esso trovano completezza e com-
silenzio e il tumulto che da esteriore passa ad es-   crata, donata a Dio perché Lui possa farne le sue     pimento tutte le cose che facciamo, dalle più pic-
sere interiore e viceversa in un altalenante mo-      mani, i suoi occhi, la sua bocca, i suoi piedi. La    cole e insignificanti a quelle più grandi e
mento che talvolta rischia di cullarsi in un          voce si fa più potente e chiara e, giorno dopo        importanti. I pensieri si acquietano, non tac-
presente che sfugge o rimane immobile in attesa       giorno, sempre più gioiosa e carica di speranza. È    ciono, diventano preghiera e contemplazione
di un dopo. La voce si fa chiara e determinata. È     l’esperienza che sto vivendo con la mia comunità,     dell’Amore infinito di un Dio che come un Padre
tempo… è semplicemente il tempo, è il kairos, il      non di chiusura, non di sospensione poiché alle       raduna tutti i suoi figli, oggi paradossalmente an-
tempo opportuno, per me, per te, per ogni uomo        porte chiuse del mio convento, al portone chiuso      cora più vicini, in quell’unica famiglia che è la
che vive sulla faccia della terra e paradossal-       della mia scuola si è aperta una finestra su ogni     Chiesa. Allora è tempo di… tenere alto lo
mente è kairos anche per quelli che questa terra      casa dalla quale ogni famiglia può entrare e          sguardo, di guardare oltre quella finestra, attra-
l’hanno lasciata e hanno raggiunto la dimora del      uscire in ogni momento del giorno e della notte.      verso cui l’entrare e l’uscire sono interscambiabili
tempo senza tempo. Proprio per non giocare su         È la finestra della comunione, quella che non co-     in un oltre che immette gli uni negli altri e attra-
un’altalena tra pessimismo e attesa, tra il “tutto    nosce muri, distanze, restrizioni, strutture; è la    verso cui il tempo e lo spazio perdono la consi-
andrà bene” e la paura che tutto si protragga per     comunione nella SS. Trinità, è l’esperienza viva      stenza umana offrendo già ora il gusto del tempo
un tempo troppo lungo e troppo indeterminato,         della relazione continua del Padre col Figlio nello   senza tempo che è l’eternità.
occorre davvero non perdere questo tempo tanto        Spirito. È vero, in questo tempo io non mi sono
difficile quanto prezioso. Penso allora a me, a te,   fermata e come insegnante oggi lavoro, in ma-
a noi consacrati, con i conventi chiusi, le scuole    niera diversa, come o più di prima, ma una diffe-
sospese, ogni attività congelata o rimandata e mi
Foranie                                                                                                                                                               11
                                                                                                                                        Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10

                                                                                               CAPUA
CAPUA L’esperienza della Casa della Divina
Misericordia in questo tempo di emergenza

Misericordia,                                                                                  La Chiesa
l’amore che salva                                                                              dei poveri
                                                                                               La Cattedrale trasformata in un grande cen-
DI AGATA CATONE                                                                                tro di ascolto e solidarietà
           a Casa della Di-

L
                                                                                               DI ASSUNTA MEROLA
           vina Misericor-
                                                                                                          a Chiesa c’è, è presente. Tutta la Chiesa, non solo in

                                                                                               L
           dia, centro di
           pronta e tempo-                                                                                Italia, è impegnata a dare il suo contributo in questo
           ranea      acco-                                                                               momento di grave emergenza al di là dell’accompa-
glienza, incarna, nel suo                                                                                 gnamento spirituale che sta offrendo, avvalendosi dei
                                                                                                          moderni strumenti comunicativi.
vissuto quotidiano, le
                                                                                               È presente anche nella carità: sono tanti i volontari delle Cari-
opere di misericordia cor-                                                                     tas, delle parrocchie, dei gruppi, delle associazioni giovanili,
porali.        Nasce        il                                                                 delle Confraternite che si stanno adoperando per aiutare i più
10/10/2010 con l’intento                                                                       fragili. Di fronte all’emergenza creata dalla pandemia del Covid
di dare una risposta con-                                                                      19 anche la nostra comunità ha attivato tutte le sue dimen-
creta alle domande di                                                                          sioni, materiali e spirituali in una grande gara di solidarietà
Gesù: “Avevo fame, avevo                                                                       che ha coinvolto tutta la città. Sono trascorsi quasi due mesi
sete, ero malato, ero                                                                          da quando in Cattedrale è stato istituito un info point per la
nudo, ero carcerato, ero                                                                       raccolta di domande di aiuto da parte di famiglie in difficoltà.
forestiero. “Ma soprat-                                                                        Il tutto con non pochi disagi, con le dovute precauzioni e le le-
tutto vuole essere, per                                                                        cite preoccupazioni. Sono 804 le famiglie richiedenti aiuto di
tutta la comunità cri-                                                                         cui 274 con minori a carico. Non c’è stata nessuna selezione,
                                 d’asporto ad italiani e         abusi, violenza dome-         nessuna richiesta di reddito, chiunque abbia fatto richiesta ha
stiana, un’espressione di
                                 stranieri. “Gratuitamente       stica. Per loro e per tutti   ricevuto l’aiuto perché aiutare chi è nel bisogno è un atto di
carità dove ognuno può                                                                         giustizia prima che opera di carità che interpella il cristiano, è
                                 avete ricevuto, gratuita-       gli ospiti che in questi
fare esperienza del-                                                                           una pratica di giustizia che piace a Dio.
                                 mente date.” Èquello che        anni hanno varcato le so-
l’amore di Dio attraverso                                                                      Centinaia le persone incontrate, ciascuna con un volto, una
                                 stiamo sperimentando;           glie della casa, la prima
il servizio ai più piccoli. É                                                                  storia. E poi la paura. Come si fa a non cadere nella tentazione
                                 numerosi sono gli eser-         esperienza forte è quella
l’amore di Dio che incon-                                                                      di etichettare gli altri come possibili untori, tenendoli a di-
                                 centi che hanno donato          dell’accoglienza senza
tra la carità degli uomini.                                                                    stanza di sicurezza? E la consapevolezza che anche il massimo
                                 generi alimentari, dal          giudizio e senza compro-      non è mai abbastanza.
Ancor di più in questo pe-
                                 dono sono scaturiti senti-      messo. Le carenze affet-      Quanti dubbi, quante
riodo di emergenza, la
                                 menti di gratitudine, di        tive che segnano la vita      paure, quanti interroga-
casa della Divina Miseri-
                                 generosità, di reciprocità,     possono essere affrontate     tivi hanno toccato e se-
cordia è stata luogo d’in-
                                 ed è stato veramente            solo attraverso un conte-     gnato il mio cuore. Gli
contro tra due volti dello
                                 bello vedere nei loro           sto che gratuitamente         occhi di chi chiede aiuto
stesso amore: “Gesù che
                                 occhi la gioia di farsi pros-   doni affetto e che faccia     non sono sempre gli
si dona, Gesù che riceve.                                                                      occhi di chi nella neces-
                                 simi ai più bisognosi.          sentire la bellezza di es-
“Tante sono state le per-                                                                      sità è abituato a chiedere.
                                 Anche il dormitorio della       sere amati in modo spe-
sone che hanno sentito il                                                                      Spesso, anzi, è il contra-
                                 casa in questo tempo di         ciale. Questo amore
bisogno di mettere le pro-                                                                     rio: sono gli occhi di chi
                                 paura e di chiusura per         unico trova in Dio e nella
prie forze, le proprie                                                                         non ha mai chiesto, di chi
                                 tutti, nel rispetto delle       sua misericordia la radice
energie, la propria pas-                                                                       in una maniera o nell’al-
                                 norme di sicurezza, ha          e il compimento. Non          tra, riusciva a sbarcare il
sione affiancando i volon-
                                 spalancato le porte del-        solo per chi lo riceve ma     lunario con la giornata, il
tari della casa, e proprio
                                 l’accoglienza a due ra-         anche per coloro che si       lavoretto occasionale.
grazie a loro la mensa ha
                                 gazze che portano i segni       offrono come strumento.       Tanti sono coloro che,
potuto distribuire ogni
                                 nella loro carne di difficili                                 d’improvviso,          hanno
giorno più di ottanta pasti
                                 storie, fatte di abbandoni,                                   perso la loro fonte di so-
                                                                                               stentamento che, seppur
                                                                                               precaria, offriva loro la
                                                                                               possibilità di vivere senza dover chiedere. Questa drammatica
                                                                                               realtà mi ha portato alla mente la fotografia di una città che
                                                                                               deve fare i conti con la precarietà esistenziale di tante persone,
                                                                                               molto più di quelle che comunemente possiamo contare negli
                                                                                               indigenti. Ci sono delle condizioni sommerse, nascoste, che
                                                                                               vengono a galla nei momenti di maggiore crisi e a cui non si
                                                                                               può non guardare.
                                                                                               Passata l’emergenza il grande lavoro di solidarietà che si è
                                                                                               messo in moto dovrà continuare tenendo conto di quante esi-
                                                                                               genze spesso non vengono alla luce. La forza che deve unirci
                                                                                               è quella della condivisione, della capacità di entrare in con-
                                                                                               nessione con le storie di tutti. Certo l’atteggiamento di chi
                                                                                               chiede non può essere l’arroganza, la violenza verbale o ge-
                                                                                               stuale che intimidisce le persone, anche se dettato dallo stato
                                                                                               di esasperazione in cui si versa, ma l’atteggiamento di chi con-
                                                                                               fessa le proprie difficoltà e il bisogno di essere aiutato. La carità
                                                                                               non può essere estorta, ma è un’opera di misericordia, ispirata
                                                                                               dall’amore per il fratello.
                                                                                               Creare ponti di bene per testimoniare la cultura del dono. Que-
                                                                                               sta è la sfida che ci attende. Questa è la grande sfida che at-
                                                                                               tende ciascuno di noi.
12
Sabato 25 Aprile 2020 - Anno 11 n°10
                                                                                                   Orari Messe Online
                                                                                                                                             Dal lunedì
            CITTÀ                      PARROCCHIA                                          LINK                                                                     Domenica
                                                                                                                                             al sabato
           CAPUA                CAPUA CENTRO                             https://www.facebook.com/pcapuacentro/                                18.00                 10.00
                            PARROCCHIA SAN ROBERTO
           CAPUA                                             https://www.facebook.com/ParrocchiaSanRobertoBellarminoCapua/                         -                 11.00
                                 BELLARMINO
                                                                       https://www.facebook.com/sacrocuorecapua/
           CAPUA            PARROCCHIA SACRO CUORE                                                                                                 -                 11.00
                             MADONNA DEL CARMELO
                             SAN MICHELE ARCANGELO               https://www.facebook.com/ParrocchiaSanAngeloinFormis/                             -                 10.00
         IN FORMIS
                              S. ANTONIO DI PADOVA
                            PARROCCHIA SANTA MARIA         https://www.facebook.com/Parrocchia-Santa-Maria-dellAgnena-Vitulazio-               Giovedì
         VITULAZIO                                                                                                                                                   11.00
                                                                                   1493852720905503/                                            19.00
            CURTI              PARROCCHIA DI CURTI                      https://www.facebook.com/s.michelecurti01/                                -                  11.00
                             SANTA MARIA MAGGIORE
       S. MARIA C.V.                                                   https://www.facebook.com/duomosantamaria/                                   -                 10.00
                                 E SAN SIMMACO
       S. MARIA C.V.          SAN PIETRO APOSTOLO                   https://www.facebook.com/parrocchiasanpietrosmcv                               -                 11.00
       S. MARIA C.V.                                                   https://www.facebook.com/parrocchiaerasmo/                               16.30                10.00
       S. MARIA C.V.        SANTA MARIA DELLE GRAZIE              https://www.facebook.com/SantaMariadelleGrazieSMCV/                            7.30                10.00
                                                                        https://www.facebook.com/immacolatasmcv/
       S. MARIA C.V.        IMMACOLATA CONCEZIONE                                                                                                  -                 10.30
                                                         https://www.youtube.com/channel/UCdPRh-ye1cj6Titj9d9kGaw?app=desktop

                                                                   https://www.facebook.com/groups/522957207915171/                            Giovedì
        CASAGIOVE            SAN MICHELE ARCANGELO                                                                                                                   19.00
                                                                                                                                                9.30
                                 SANTA MARIA DELLA             https://www.facebook.com/ParrocchiaSantaMariaDellaVittoria/
        CASAGIOVE                                                                                                                                  -                 11.00
                                     VITTORIA
                                                              https://www.youtube.com/channel/UCehPxQxl59hcbmZlK8qPX9g
          CASTEL
                                       SAN CASTRESE                                                                                              8.30                11.00
         VOLTURNO                                                   https://www.facebook.com/parrocchia.sancastrese

                                 SANTA MARIA DELLA                     https://www.facebook.com/raffaele.dagosto.79
        MARCIANISE                                                                                                                               8.00                11.15
                                                                        https://www.facebook.com/filippo.melone.16
        CASAPULLA              SAN LUCA EVANGELISTA                                                                                                -                 12.00
                                                       https://www.facebook.com/s.domenicosaviocasapulla?fref=search&__tn__=%2Cd%
                                  SANT ELPIDIO                                             2CP-
        CASAPULLA            ORATORIO SAN DOMENICO     R&eid=ARANF4bKjK7FYdynme91xOu17JRVXmhvA7hFhu9iyapbycRN5M2AxkAqqXYQ                          -                  9.30
                                     SAVIO                                         8LOZ5ZllrhmLAtcslZ24

                                                                https://www.facebook.com/parrocchiasantacroceesanprisco/
        SAN PRISCO            SANTA MARIA DI LORETO                                                                                                -                 18.00
                                   SANTA MARIA DI                     https://www.facebook.com/mariacostantinopoli/
        SAN PRISCO                                                                                                                                 -                 11.30
                                   COSTANTINOPOLI

                                                                                                                                   ARCIDIOCESI DI CAPUA
                                                                                                                                   A.C.L.I. Progetto San Marcello
                                                                                                                                   C.so Gran Priorato di Malta, 22 81043 Capua (CE)
                                                                                                                                   P. Iva: 03234650616
                                                                                                                                   Reg. Trib di Santa Maria C.V.
                                                                                                                                   n. 764 del 22 Giugno 2010
                                                                                                                                   www.kairosnet.it

                                                                                                                                   per contatti e pubblicità
                                                                                                                                   +39 338 7740103 - redazione@kairosnews.it

                                                                                                                                   DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                                                                   Antonio Casale

                                                                                                                                   CAPOREDATTORE
                                                                                                                                   Giovanna Di Benedetto

                                                                                                                                   GRAFICA
                                                                                                                                   Giovanna Di Benedetto
                                                                                                                                   Morgana Iaccarino

                                                                                                                                   HANNO COLLABORATO

                                                                                                                                   Giuseppe Centore – Annamaria Medugno
                                                                                                                                   Orsola Trepiccione– Antonello Gaudino
                                                                                                                                   Piero Del Bene – Assunta Scialdone
                                                                                                                                   Ottavio Mirra– don Gennaro Fusco
                                                                                                                                   Vincenza Conte – Giovanni Della Corte
                                                                                                                                   Mons. Salvatore Visco - Suor Miriam Bo
                                                                                                                                   Anastasia Oliviero - Giovanna Izzo
                                                                                                                                   Domenico Cuccari - Giuseppe Simeone
                                                                                                                                   Fernando Greco

                                                                                                                                   STAMPA
                                                                                                                                   Centro Offset Meridionale

                                                                                                                                   "Kairòs News", tramite la Fisc (Federazione Italiana
                                                                                                                                   Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto
                                                                                                                                   dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Co-
                                                                                                                                   dice di Autodisciplina della Comunicazione Com-
                                                                                                                                   merciale.
                                                                                                                                                       Iscritto a
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