LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA

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LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
anno XXXIII 2
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                                                                                                                                                                           Marzo 2023

                                                                                          LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE,
                                                                                              ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
                                                                             Giustizia ee chiarezza
                                                                             Giustizia    chiarezza per
                                                                                                    per ii docenti
                                                                                                           docenti nel
                                                                                                                   nel nuovo
                                                                                                                       nuovo
                                                                             contratto
                                                                             contratto                                     2 FEBBRAIO 2023 APPROVATO DAL CONSIGLIO
                                                                             1 GENNAIO 1948 LA COSTITUZIONE
                                                                             RINO DI
                                                                             RINO DI MEGLIO
                                                                                     MEGLIO                                DEI MINISTRI IL DISEGNO DI LEGGE CALDEROLI
                                                                             ITALIANA ENTRA IN VIGORE
                                                                                                                      SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

                                                                             dell’
                                                                             dell’ insegnante
                                                                                   insegnante dalla
                                                                                              dalla didattica
                                                                                                    didattica
                                                                             in presenza alla DAD
                                                                             in presenza alla DAD
                                                                             VITTORIO
                                                                             VITTORIO LODOLO
                                                                                       LODOLO D’ORIA
                                                                                               D’ORIA

                                                                             Chi
                                                                             Chi decide
                                                                                 decide sulla
                                                                                        sulla scuola
                                                                                              scuola in
                                                                                                     in Italia?
                                                                                                        Italia?
                                                                             FRANCESCO  PALLANTE
                                                                             FRANCESCO PALLANTE

                                                                             LA
                                                                             LASPERANZA
                                                                                SPERANZAÉÉNELL’OPERA.
                                                                                           NELL’OPERA.NON
                                                                                                      NONIN
                                                                                                          INZOOM
                                                                                                            ZOOM
                                                                             FABRIZIO TONELLO
                                                                             FABRIZIO TONELLO

                                                                             Leonardo
                                                                             Leonardo Sciascia,
                                                                                       Sciascia, Maestro
                                                                                                 Maestro di
                                                                                                         di tenace
                                                                                                            tenace concetto
                                                                                                                   concetto
                                                                             1921-2021
                                                                             1921-2021
                                                                             PIETRO
                                                                             PIETRO MILONE
                                                                                    MILONE

                                                                             ROSARIO CUTRUPIA

                                                                             ALLEGATO
                                                                             ALLEGATO
                                                                             UN
                                                                             UN ANNO
                                                                                 ANNO E’E’ PASSATO.
                                                                                           PASSATO.
                                                                             IL
                                                                             IL COVID
                                                                                COVID NO.
                                                                                      NO.
                                                                                                                                                                      DCOOSO325
                                                                                                                                                                      DCOOSO325
                                                                                                                                       In caso di mancato recapito
                                                                                                                                       In caso
                                                                                                                                     inviare    di mancato
                                                                                                                                             al CSL STAMPE recapito
                                                                                                                                                              ROMA
                                                                                                                                     inviare al CSL STAMPE ROMA
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
APRIRE GLI OCCHI, PRIMA
Giustizia
            S O M M A R I O
Giustizia ee chiarezza
             chiarezza per
                       per ii docenti
                              docenti nel
                   Renza Bertuzzi     nel nuovo
                                          nuovo
                                                                                                            CHE SIA TROPPO TARDI
contratto
contratto
 2
RINO DI
RINO DI MEGLIO
        MEGLIO       APRIRE GLI OCCHI,            PRIMA CHE SIA TROPPO                                di Renza Bertuzzi                                        della Costituzione italiana. Il compromesso
                   TARDI
                                                                                                      Non possiamo che fare nostro l’ invito di Rino           costituente, pagg.4-5;
                   Rino Di Meglio
 3
dell’
dell’ insegnante
in
      insegnante dalla
in presenza
   presenza alla
                  dalla didattica
             alla DAD
                  DAD
                        didattica
                     APRIRE       GLI   OCCHI                                                         di Meglio che inaugura questo numero di Pro-             Dei diritti in via di estinzione, Diritti svenduti, a
VITTORIO
VITTORIO LODOLO    Francesco Pallante
          LODOLO D’ORIA
                   D’ORIA
                                                                                                      fessione docente (Aprire gli occhi, pag. 3) e,           cura di chi scrive a pag. 9, e l’intervista con
 4-5               IL 75° COMPLEANNO
                   DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. PRIMA PARTE:
                                                                                                                                                               il professor Piero Bevilacqua, Ci sarà una ri-
Chi
Chi decide
    decide sulla   IL COMPROMESSO
           sulla scuola
                 scuola in
                        in Italia?
                           Italia? COSTITUENTE                                                        aggiungiamo noi, occorre fare in fretta.
FRANCESCO
FRANCESCO PALLANTE
                                                                                                                                                               presa solo se le forze politiche riusciranno a
            PALLANTE
                   Giuseppe Candido                                                                   Abbiamo visto in questi anni il degrado forma-
 6                 L’ISTRUZIONE E IL MERITO NELLA LEGGE DI
                   BILANCIO 2023 TANTE PROMESSE                                                       tivo, culturale e professionale in cui la scuola         creare un nuovo clima e una nuova prospet-
LA
LASPERANZA
   SPERANZAÉÉNELL’OPERA.
             NELL’OPERA.NON
                         NONIN
                             INZOOM
                               ZOOM
FABRIZIO
FABRIZIOTONELLO
         TONELLO   Mario Pomini                                                                                                                                tiva, pagg.10-11.
 7                 DOCENTI E CARRIERA ECONOMICA
                                                                                                      italiana è stata letteralmente spinta, ma oggi ci
Leonardo
Leonardo Sciascia,
          Sciascia, Maestro
                    Maestro di
                            di tenace
                               tenace concetto
                   Antonio Massariolo concetto
                                                                                                      troviamo sotto una vera e propria coltre di nere         Della scuola sotto assedio e della trascuratezza
 8
1921-2021
1921-2021
PIETRO
PIETRO MILONE
       MILONE      DI PROROGA IN PROROGA,                      ADDIO SICUREZZA
                                                                                                      nubi.                                                    economica nei confronti dei docenti, Giusep-
                   Renza Bertuzzi
 9                 DIRITTI SVENDUTI                                                                   Nubi- si badi bene- che non riguardano solo la           pe Candido, a pag. 6, L’istruzione e il merito
                                                                                                                                                               nella Legge di bilancio 2023, tante promes-
ROSARIO CUTRUPIA
                   Intervista al Professor Piero Bevilacqua                                           scuola ma la tenuta stessa della nostra Costi-
                   cura di Renza Bertuzzi
                                                                                                      tuzione e quindi del nostro Paese. Il progetto di        se…
 10-11 CI SARÀ UN RIPRESA SOLO SE LE FORZE
ALLEGATO
ALLEGATO
UN
UN ANNO
                  POLITICHE RIUSCIRANNO A CREARE UN NUOVO
    ANNO E’E’ PASSATO.
              PASSATO.                                                                                Autonomia differenziata, di cui la Gilda e questo        Mario Pomini, Docenti e carriera economica,
IL
IL COVID NO. CLIMA E UN NUOVA PROSPETTIVA
   COVID NO.
                                                                                          DCOOSO325

                                                                                                      giornale hanno da subito segnalato la grande             pag. 7.
                                                            In caso di mancato recapito
                                                          inviare al CSL STAMPE ROMA

 12-13 Gianfranco Meloni
       SOSTEGNO E BES. NOMINA NUDA TENEMUS
                                                                                                      pericolosità , approfondendone gli aspetti, ana-         Della possibilità di trovare motivazioni e uscite
                   Piero Morpurgo
                   1948: NONOSTANTE LA RESISTENZA SI DI-                                              lizzandola in tutti i suoi elementi con articoli,        dall’assedio due libri molto importanti, Gli inse-
 14                STRUGGE LA SCUOLA DEL RISORGIMENTO E SI
                                                                                                      fascicoli tematici, convegni, ha cominciato il suo       gnanti protagonisti di una scuola democra-
                   COSTRUISCONO SCENOGRAFIE.
                   Piero Morpurgo                                                                     iter istituzionale con l’ approvazione, da parte         tica, recensito da Giovanni Carosotti, pag.
                   1949: SOFFIA IL VENTO CHE GONFIA LE SCUOLE
 15                DELL’IGNORANZA, RESISTE LA SCUOLA                                                  del Consiglio dei Ministri, del DdL Calderoli.           14. Gianluigi Dotti parla di Dire di no. Disob-
                   DEMOCRATICA                                                                        Il fatto increscioso è che, nel Paese e nella            bedire è aderire al mandato della scuola co-
                   Giovanni Carosotti
                                                                                                      Scuola, si respira un’ impressionante indiffe-           stituzionale, pagg. 18-19.
 16                GLI INSEGNANTI PROTAGONISTI DI UNA SCUOLA
                   DEMOCRATICA
                                                                                                      renza, un’ apatia pericolosa lontane mille miglia        La storia della scuola che ci conduce tappa
                   Roberto Casati
 17                GLI ORDINI DI GRANDEZZA                                                            dalla dimensione di una cittadinanza degna di            dopo tappa a comprendere i grandi passi in-
                   Gianluigi Dotti                                                                    questo nome.                                             dietro che ha fatto l’ istruzione attuale. Piero
                   DIRE DI NO. DISOBBEDIRE È ADERIRE
 18-19 AL MANDATO DELLA SCUOLA COSTITUZIONALE                                                         Come e perché questa accada ad un Paese vi-              Morpurgo, 1948 Nonostante la resistenza
       COMPETIZIONE – SFIDA – MERITO – VALUTAZIO-
                   NE – SELEZIONE                                                                     tale, abituato all’attenzione verso i fatti politici,    si distrugge la scuola del Risorgimento e
                   Fabrizio Tonello                                                                   alle polemiche vivaci e ad una categoria- gli            si costruiscono scenografie; 1949 Soffia il
 20                ESSERCI (NELLE GUERRE) HA SEMPRE UN
                   COSTO ALTISSIMO                                                                    insegnanti- che pur fino a pochi anni fa hanno           vento che gonfia le scuola dell’ignoranza.
                   Marco Morini                                                                       discusso, protestato ( si pensi alle manifesta-          Resiste la scuola democratica, pagg. 14-15.
 21                OGNI ANNO CI CHIEDONO QUALCOSA DI PIÙ
                                                                                                      zioni instancabili contro La buona scuola, solo          I problemi della scuola. Gianfranco Meloni,
                   Fabiana Fago
                                                                                                      per citare l’ ultima grande forma di protesta),          Sostegno e Bes. Nomina nuda tenemos,
 22-24 MASSIMO RECALCATI L’ORA DI LEZIONE PUÒ
       CAMBIARE LA VITA?                                                                              non è facile capire. L’argomento, per gli inse-          pagg.11-12; Roberto Casati, Gli ordini di
                   Massimo Quintiliani
                                                                                                      gnanti, che l’ appesantimento del lavoro scola-          grandezza, pag. 17; sulla sicurezza, Antonio
 23                BERGAMO E BRESCIA
                   “CAPITALE DELLA CULTURA 2023”
                                                                                                      stico abbia ormai fiaccato ogni resistenza non           Massariolo, Di proroga in proroga, addio si-
                   Ester Trevisan
                   RESTITUIRE DIGNITÀ PROFESSIONALE E                                                 spiega fino in fondo la situazione. In altri Paesi       curezza, pag.8; Ester Trevisan, sui risultati
 24                SOCIALE AGLI INSEGNANTI SIGNIFICA ANCHE
                                                                                                      europei, docenti altrettanto oberati da impegni,         del sondaggio della SWG per la Gilda degli
                   MIGLIORARE L’ISTRUZIONE DEGLI ALUNNI
                                                                                                      hanno protestato in massa: non a caso in Gran            Insegnanti sulla crisi della professione,
                     PROFESSIONE DOCENTE
                    Reg. Tribunale di Roma n. 257/90 del 24/04/1990                                   Bretagna lo slogan gridato nelle grandi manife-          pag.24
                                 Direttore Responsabile
                                        Franco ROSSO
                                                                                                      stazioni di docenti è Ogni anno , ci chiedono            L’ altra nube più nera di quella di cui si parla-
                              Responsabile di Redazione                                               qualcosa in più, Marco Morini pag. 18.                   va più sopra che incombe sul mondo la guerra,
                                        Renza Bertuzzi
                                   Vice caporedattore                                                 Ma occorre guardare avanti, per non tornare              Fabrizio Tonello, “Esserci” nelle guerre ha
                                        Gianluigi DOTTI
                                 Comitato di Redazione
                                                                                                      indietro e noi continuiamo a tenere la barra             sempre un costo altissimo, pag. 20.
            Giuseppe CANDIDO, Gianfranco MELONI, Piero MORPURGO,                                      diritta, non allontanandoci mai dal tema della           La cultura. Massimo Quintiliani, Bergamo e
                      Massimo QUINTILIANI, Ester TREVISAN
                      Hanno collaborato a questo numero                                               scuola sotto assedio, dalla Autonomia differen-          Brescia. “Capitale della cultura 2023”, pag 23
           Rino Di Meglio, Fabiana Fago, Roberto Casati, Giovanni Carosotti,                          ziata e dai nostri diritti di cittadinanza in pericolo   A Milano, al centro culturale “ Antimo Di Ge-
                Antonio Massariolo, Marco Morini, Francesco Pallante,
                             Mario Pomini, Fabrizio Tonello                                           incombente, forse ormai perduti.                         ronimo” della Gilda di Milano Varese, Fabiana
                            Chiuso in redazione il 17/02/2023
                        Stampa Romana Editrice - 069570199
                                                                                                      Di Costituzione, della ricorrenza dei 75 anni            Fago, La lectio magistralis di Massimo Re-
                   GILDA DEGLI INSEGNANTI                                                             dalla su entrata in vigore (1 gennaio 1948) scri-        calcati, L’ora di lezione può cambiare la vita?
                              Via Aniene, 14 00198 Roma                                               ve, con la consueta chiarezza e sapienza, la             Pagg. 22.24.
                           tel. 068845005 - Fax 068482071
                   UNAMS - Viale delle Provincie, 184 - 00162 Roma                                    prima parte di un saggio completo sulla nostra           Il sondaggio SWG per la Gilda, di Ester Tre-
                    Sito Internet: www.gildaprofessionedocente.it
                            E-mail: pdgildains@gmail.com                                              Carta, Francesco Pallante, Il compleanno                 visan, pag. 24
 2         ---- professione docente - Marzo 2023 ----
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
OFFICINA GILDA

                   L’ ITALIA (È) UNA E INDIVISIBILE - ART.5, COSTITUZIONE

                                                     IL PUNTO
                                            APRIRE GLI OCCHI
Non credo di esagerare affermando che in futuro affidare la gestione delle nostre scuole pubbliche ai livelli regionali possa
anche costituire un pericolo per l’unità nazionale. Oggi la libertà di insegnamento è garantita dalla Costituzione, ma l’espe-
rienza ci dimostra che il politico, quando è troppo vicino, non resiste alla tentazione di mettere lo zampino su ciò che si deve
insegnare. La Costituzione, all’articolo 36, afferma con chiarezza che le persone che svolgono lo stesso lavoro debbono
ricevere lo stesso trattamento economico. C’è molta distrazione su questa legge, forse è il caso di aprire gli occhi
                                                              di Rino Di Meglio
Il 1° febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di legge sull’Autonomia differenziata.
Il percorso sarà lungo e tortuoso ma ciò non toglie che essa sia un pericolo grave per tutti e per questo è necessario continuare a parlarne e
a rifletterci sopra osservando anche le conseguenze che l’autonomia ha determinato nei Paesi in cui è stata introdotta.
Come turista sono stato testimone della trasformazione in Catalogna dell’autonomismo in separatismo.
Vent’anni fa la lingua spagnola e quella catalana convivevano tranquillamente, ora in tutta la regione è ammesso solo il catalano.
La scuola, governata localmente, è stato il principale strumento di questa trasformazione: indottrinamento a favore della “catalanità”,
diminuzione al minimo delle ore di spagnolo, trattata come lingua straniera, divieto agli alunni di usare la lingua spagnola, multe agli esercizi
pubblici che la usavano, difficoltà al trasferimento di professionisti provenienti dal resto dello stato spagnolo.
La scuola è quindi un ottimo mezzo per creare e sopprimere delle identità culturali ed è stata spregiudicatamente utilizzata dalla politica nel
corso della storia recente.
Non credo di esagerare affermando che in futuro affidare la gestione delle nostre scuole pubbliche ai livelli regionali possa anche
costituire un pericolo per l’unità nazionale.
Già oggi la scuola italiana procede a diverse velocità, con il meridione che arranca faticosamente: basta guardare i dati della dispersione
scolastica ed anche lo stato fatiscente degli edifici. Se malauguratamente si seguisse il criterio della “spesa storica”, le disuguaglianze tra una
zona e l’altra del Paese si accentuerebbero.
Qualche politico ha pubblicamente dichiarato di voler introdurre l’insegnamento del dialetto locale nelle scuole pubbliche, previa formazione
degli insegnanti provenienti da altre regioni e ciò non costituisce sicuramente un buon segnale rispetto alla tenuta unitaria del nostro Paese.
Oggi la libertà di insegnamento è garantita dalla Costituzione, ma l’esperienza ci dimostra che il politico, quando è troppo vicino,
non resiste alla tentazione di mettere lo zampino su ciò che si deve insegnare e qualche volta (vedi esperienza di Bolzano) addirittura
sulla metodologia didattica. Le interferenze sulla libertà di insegnamento di una scuola regionale costituiscono quindi un pericolo reale.
È stata ventilata la possibilità di differenziare le retribuzioni degli insegnanti sulla base della regione dove si lavora, giustificandola con la
differenza del costo della vita, è ovvio che una simile ipotesi provocherebbe la migrazione dei docenti verso le regioni con una retribuzione più
elevata, a danno delle regioni più povere che rischierebbero la desertificazione culturale.
Le differenziazioni retributive potrebbero essere ancora più accentuate se si favorisse, ovviamente nelle zone già più ricche, l’afflusso di
capitali privati nelle scuole.
La Costituzione, all’articolo 36, afferma con chiarezza che le persone che svolgono lo stesso lavoro debbono ricevere lo stesso
trattamento economico. Un principio che, nella realizzazione di forme di au-
tonomia regionale accentuate, rischia di venire contraddetto in modo pesante.
Infine non va trascurata la tendenza di questo momento storico ad affievolire
i diritti dei lavoratori (cfr….) È abbastanza ovvio che una regionalizzazione
della scuola e del personale che vi lavora vedrebbe logicamente identica sorte
per le organizzazioni che tutelano i lavoratori, che ne uscirebbero indebolite
rispetto a quelle che oggi sono le grandi organizzazioni nazionali.
Purtroppo sembra che queste importanti modifiche al nostro ordinamento stia-
no avvenendo nella grande distrazione dell’opinione pubblica, compresa la
nostra categoria. Forse sarebbe il caso di aprire gli occhi.

Raccogliamo l’appello del professor Massimo Villone e vi invitiamo a
sottoscrivere la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare at-
traverso lo Spid o la carta identità elettronica https://raccoltafirme.cloud/
app/user.html?codice=CDC

                                                                                                                  ---- professione docente - Gennaio 2023 ----   3
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
TEATRO DELLE IDEE

                       IL 75° COMPLEANNO
                   DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
PRIMA PARTE: IL COMPROMESSO COSTITUENTE

di Francesco Pallante                                     – come argomentato da Paolo Barile – vale a              stituente»: per celebrare lo scampato pericolo.
Esistono, sul piano teorico, due tipi di costituzio-      escludere i fascisti, in quanto tali, dal godimento      Cardine del compromesso è il principio di
ne: le costituzioni-comando e le costituzio-              delle libertà costituzionali. Di fatto, mentre per       uguaglianza sostanziale contenuto nel se-
ni-accordo.                                               tutti coloro che aderirono al patto costituente, la      condo comma dell’articolo 3: «è compito
Entrambe si propongono di dare risposta al                Costituzione italiana del dopoguerra è un accor-         della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
medesimo problema: come dare unità politica               do, per i fascisti (e solo per loro: non anche per       economico e sociale, che, limitando di fatto la li-
al pluralismo sociale? Diverso è il modo in cui lo        i comunisti, che dell’accordo costituente furono         bertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il
fanno. Le prime – le costituzioni-comando – as-           invece parte essenziale) è un comando.                   pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
segnano tutto il potere a una classe sociale, o a         Tenere insieme le diverse classi di cui è compo-         partecipazione di tutti i lavoratori all’organizza-
un’alleanza di classi sociali, relegando le altre in      sta la società, senza che le reciproche differen-        zione politica, economica e sociale del Paese».
posizione subordinata. Ne sono tipico esempio             ze di valori – propri della sfera delle emozioni – e     I costituenti erano ben consapevoli del fatto che
le costituzioni ottocentesche a suffragio limitato:       di interessi – propri della sfera della ragione – si     il fascismo aveva potuto, e saputo, approfittare
solo i più benestanti (i nobili e i borghesi) ave-        radicalizzino, sino a deflagrare in guerra civile,       della questione sociale esistente nell’Italia dei
vano accesso ai diritti politici, tutti gli altri pote-   è, dunque, l’obiettivo fondamentale della Costi-         primi del Novecento – a causa delle enormi dise-
vano unicamente sperare nella benevolenza dei             tuzione del 1948. A tal fine, i costituenti si mos-      guaglianze economiche e sociali che colpivano
governanti o, se non gli andava bene, subirne             sero su due piani, di contenuto e di metodo: due         la popolazione – e si preoccuparono, anzitutto,
la repressione militare (Bava Beccaris docet).            piani paralleli, ma tra loro collegati.                  di dar vita a uno Stato capace di combattere
Le seconde – le costituzioni-accordo – distri-            Il primo piano d’azione dei costituenti – all’o-         quelle diseguaglianze e di impedire che si ripro-
buiscono il potere tra le classi sociali, operando        rigine della Parte I della Costituzione, intitolata ai   ducessero. Di qui l’enfasi sul pieno sviluppo
un compromesso, tendenzialmente paritario, in             «Diritti e doveri dei cittadini» – è il compromes-       di ogni singola persona, quale premessa per
cui tutte ottengono qualcosa: nessuna classe fa           so sul contenuto. Le premesse erano tutt’altro           l’effettiva e consapevole partecipazione di tutti i
sua tutta la posta, nessuna ne è completamen-             che incoraggianti. L’Italia, uscita distrutta dalla      cittadini (donne e uomini, in condizioni di parità:
te esclusa. Tipiche di questa seconda catego-             guerra che aveva contribuito a scatenare, era            artt. 3, co. 1, e 51) alla vita collettiva. Un pieno
ria sono le costituzioni novecentesche, tra cui           attraversata da un intrico di profonde linee di          sviluppo individuale, in altre parole, posto
quella italiana del 1948, incardinate sul principio       frattura: sul piano istituzionale (monarchia o           non come obiettivo in sé, egoisticamente au-
di uguaglianza in tutti i campi d’azione socia-           repubblica?), sul piano ideologico (liberalismo o        toriferito, ma come condizione per l’apertura
le: quello economico, quello culturale e anche            comunismo?), sul piano economico (economia               agli altri, in una visione in cui dimensione indi-
quello politico. Unica condizione per accedere            di mercato o collettivismo?), sul piano sociale (li-     viduale e dimensione collettiva stanno indissolu-
al compromesso: accettare il pluralismo, e quin-          bertà o uguaglianza?), sul piano religioso (con-         bilmente insieme: se ne trova conferma nell’arti-
di l’uguaglianza, oltre che nella stesura della           fessionalismo o laicità?), sul piano territoriale        colo 2, che insieme proclama i «diritti inviolabili»
costituzione, anche nella competizione politica           (priorità al Nord o al Sud?). Ciascuna delle con-        dell’essere umano (dimensione individuale) e i
successiva alla sua entrata in vigore, rivolta a          trapposizioni in campo avrebbe, di per sé, potuto        «doveri inderogabili di solidarietà politica, eco-
stabilire le priorità di attuazione del dettato co-       essere motivo di guerra civile (ciò che, in quegli       nomica e sociale» (dimensione collettiva).
stituzionale. Una condizione non assolta, nel             stessi anni, accadde in Grecia); tutte insieme           Ma, come realizzare questi obiettivi? Ho già ri-
caso italiano, dal fascismo e dai suoi eredi po-          rappresentavano una sfida di portata inaudita. È         cordato, su queste pagine, l’intima connessione
litici, contrari all’approvazione della Costituzione      per questo che, a compromesso raggiunto,                 che può essere riscontrata tra i diritti-doveri di
nel voto finale in Assemblea costituente: il che          Piero Calamandrei parlerà di «miracolo co-               istruzione e cultura (artt. 33-34), lavoro (art. 4) e
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TEATRO DELLE IDEE
voto (art. 48), dal momento che solo chi non vive        e di opposizione) concepiti come formazioni di         valore costituzionale fondamentale, la doppia
sotto lo scacco dell’ignoranza e del bisogno può         massa, radicate sul territorio, fortemente ideo-       apertura dello Stato: verso l’esterno, a beneficio
partecipare alla vita sociale in modo realmente          logicizzate. L’ideale ispiratore era quello della      dell’ordinamento internazionale ed europeo, al
consapevole e libero. E dunque – premesse,               democrazia come discussione, con la decisione          fine della costruzione della pace tra i popoli (art.
come precondizioni logiche, la tutela della salu-        relegata a risorsa di ultima istanza da far valere,    10 e 11); e verso l’interno, a favore della valoriz-
te (art. 32) e delle libertà dell’individuo in quanto    tramite il voto parlamentare, solo in caso di stallo   zazione delle regioni e degli enti locali, chiamati
tale (libertà di coscienza, della persona fisica,        non altrimenti superabile (come, peraltro, acca-       anch’essi a operare per il raggiungimento dei fini
di difesa, di domicilio, di circolazione, di corri-      duto durante i lavori dell’Assemblea costituente):     costituzionali (artt. 114-133).
spondenza, di informazione, di riunione, di as-          l’obiettivo, in altre parole, era che le decisioni     Un quadro coerente, pur nella sua comples-
sociazione, di religione, di famiglia: artt. 13-29)      collettive potessero essere raggiunte, prima, e        sità, la cui implementazione progressiva
– ecco l’attenta predisposizione di norme volte a        realizzate, poi, con il massimo di consenso e il       venne dai costituenti affidata, quale obiet-
regolare i rapporti economici a tutela dei lavora-       minimo d’imposizione possibili.                        tivo da realizzare, alle generazioni succes-
tori dipendenti (artt. 35-40, tra cui fondamentale       Quale terzo potere dello Stato, indipendente           sive. Come si vedrà nella seconda parte
è l’art. 39 sulla libertà sindacale) e a costituire      e autonomo dai primi due, ecco la Magistra-            di questo articolo, dopo una prima fase di
in capo allo Stato incisivi poteri d’azione – tra-       tura (artt. 101-113), legata al governo per i soli     attuazione del dettato costituzionale (1948-
mite limitazione e indirizzo dei poteri privati o        profili organizzativi dell’amministrazione della       1978), ci si è, al contrario, allontanati dalla
intervento diretto come soggetto imprenditoriale         giustizia, ma per il resto autogovernata tramite       via tracciata dai costituenti, sino al rischio,
– nel campo dell’economia (artt. 41-47); cui va          un organo – il Consiglio Superiore della Magi-         oggi incombente – con l’attacco finale ai diritti
aggiunta la disposizione sulla progressività fi-         stratura – composto in prevalenza da giudici e         (specie sociali), il presidenzialismo/premierato e
scale (art. 53), finalizzata a far gravare in misura     competente a decidere assunzioni, assegna-             l’autonomia regionale differenziata – che la Co-
                                                                                                                stituzione del 1948 sia ridotta al guscio vuoto di
maggiore sui più benestanti le spese di costru-          zioni di sede, trasferimenti, sanzioni disciplinari
                                                                                                                se stessa.
zione del complesso apparato statuale rivolto            nei riguardi dei magistrati. A corollario, l’inqua-
all’attuazione dei diritti costituzionali.               dramento di giudici e pubblici ministeri nella
Il secondo piano d’azione dei costituenti – all’o-       medesima carriera e l’obbligatorietà dell’azione
rigine della Parte II della Costituzione, intitolata     penale valevano a ulteriormente escludere ogni
all’«Ordinamento della Repubblica» – è l’accor-          controllo esterno non solo sui giudizi, ma altresì
do sul metodo. Come procedere a dare attua-              sulle indagini; e, più in generale, sull’interpreta-
zione all’articolato e complesso insieme di pre-         zione della legislazione.
visioni inerenti ai diritti e ai doveri dei cittadini?   A garantire la tenuta complessiva del sistema,
Coerentemente con l’attitudine di fondo rivolta          il Presidente della Repubblica e la Corte costi-
alla valorizzazione del pluralismo sociale, la           tuzionale. Organo di rappresentanza dell’unità
scelta cadde sulla forma di governo parlamenta-          nazionale, di controllo del corretto operare di
re (anziché, come pure alcuni avrebbero voluto,          tutti gli altri organi costituzionali, d’impulso in
presidenziale): vale a dire, su un’organizzazione        caso di difficoltà di funzionamento del sistema,                 FRANCESCO
basata sull’elezione popolare dell’organo rap-           il primo (artt. 83-91). Organo preposto a tutela                  PALLANTE
presentativo e sul rapporto di fiducia tra questo        della rigidità della Costituzione, tramite l’incisi-      È professore ordinario di Diritto
e l’organo esecutivo. Al Parlamento (artt. 55-82),       vo potere di annullare le leggi parlamentari e i          costituzionale nell’Università di Torino.
articolato in due camere dotate di uguali poteri         decreti governativi, il secondo (artt. 134-139), a        Si interessa di fondamento di validità
                                                                                                                   delle Costituzioni, processi costituenti,
(ma diverse per numero di componenti, eletto-            partire dal presupposto – sancito all’articolo 1 –
                                                                                                                   interpretazione del diritto, diritto non
rato attivo e passivo, base territoriale, durata         che la sovranità popolare è titolare anch’essa,           scritto, rapporto tra diritti sociali e vin-
in carica), era attribuito il potere legislativo; al     come tutti i poteri costituzionali (potere di revi-       coli finanziari, diritto regionale. Oltre
Governo (artt. 92-96), inteso come organo col-           sione costituzionale incluso), di una capacità            ad articoli scientifici su questi temi, ha
legiale guidato da un Presidente con meri po-            d’azione limitata, da esercitarsi «nelle forme e          pubblicato: Francesco Pallante, Il neoi-
                                                                                                                   stituzionalismo nel pensiero giuridico
teri di coordinamento, il potere esecutivo (oltre        nei limiti della Costituzione». Ne deriva che la
                                                                                                                   contemporaneo (Jovene 2008); Gustavo
a un potere normativo, tramite decreti-legge e           discrezionalità politica è sempre limitata, e cioè
                                                                                                                   Zagrebelsky, Valeria Marcenò, France-
decreti legislativi, utilizzabile solo in casi parti-    sempre tenuta – qualunque sia la maggioranza              sco Pallante, Lineamenti di Diritto co-
colari). Ai due organi, congiuntamente intesi,           scaturita dalle elezioni – a fare quel che è costi-       stituzionale (Le Monnier 2014); Gustavo
spettava l’attuazione dell’indirizzo politico, la cui    tuzionalmente obbligatorio e a non fare quel che          Zagrebelsky e Francesco Pallante, Loro
definizione, nel quadro dei princìpi costituziona-       è costituzionalmente vietato.                             diranno, noi diciamo. Vademecum sulle
                                                                                                                   riforme istituzionali (Laterza 2016); Con-
li, era compito di partiti politici (di maggioranza      Infine, a ulteriore conferma del pluralismo quale
                                                                                                                   tro la democrazia diretta, Einaudi, 2020).
 Segue sul prossimo numero: Il 75° compleanno della Costituzione italiana.                                         Scrive per il Manifesto e collabora al
 Seconda parte: attuazione e disattuazione; e smantellamento?                                                      Blog, Volere la luna www.volerelaluna.it.

                                                                                                                              ---- professione docente - Marzo 2023 ----   5
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
OFFICINA GILDA
                                                       SFRONTATEZZA DOPO TANTE PROMESSE

L’ISTRUZIONE E IL MERITO
NELLA LEGGE DI BILANCIO
2023: TANTE PROMESSE
Dimensionamenti e quattro miliardi in meno alla scuola statale. Aumenta-
no però i soldi per le paritarie.
di Giuseppe Candido

Avevano detto che per la scuola bisognava inve-
stire di più e portare gli stipendi degli insegnanti   Il contingente organico dei di-
alla media europea. Invece non solo - stante           rigenti scolastici e dei DSGA
un’inflazione al 12% - non si stanziano risorse        verrà calcolato sulla base di
aggiuntive (il che equivale a tagliare) ma, nella      un coefficiente tra 900 e 1.000
legge di bilancio 2023 approvata lo scorso 29 di-      alunni per scuola. Eccezioni ci                                        Persino per i servizi istituzionali e generali del-
cembre, il capitolo scuola vede forti tagli alla       saranno per le sedi montane e di piccola isola.                        le amministrazioni pubbliche (tra cui le inden-
spesa in istruzione per 4,2 miliardi di euro.                                                                                 nità per ministri e sottosegretari) si passa da
                                                       Secondo i calcoli effettuati dalla testata gior-                       144.112.688 € nel 2023 a 119.877.487 € nel 2025
“Monta la protesta” titola La tecnica della scuola     nalistica, il dimensionamento potrebbe portare,                        con un taglio di 24 milioni e 235 mila euro. Anche
che però - evidentemente - non sa di cosa parla.       dal 2024/2025, un qualcosa come 700 dirigenti                          se, in questo capitolo di spesa, c’è un importo
Perché gli insegnanti, ormai, non protestano più       scolastici e DSGA in meno su tutto il territorio                       (158.000 euro) che rimane uguale dal 2023 al
per nulla. E ai cittadini dell’istruzione non impor-   nazionale.                                                             2025 ed è quello destinato appunto al ministro e
ta più di tanto.                                                                                                              ai suoi sottosegretari.
                                                       Dulcis in fundo il capitolo di spesa per l’I-                          Per l’istruzione terziaria non universitaria (ITS e
Il provvedimento - nota la testata online - “preve-    struzione scolastica e il Merito: per il trien-                        FP) la somma investita nel 2023 (48.372.260 €)
de accorpamenti tra scuole dello stesso territo-       nio 2023-2025 nella Tabella n.7 degli “Stati di
                                                                                                                              rimane la stessa nel 2025.
rio che sono sottodimensionate”.                       previsione” (1) della legge di bilancio 2023
                                                                                                                              L’unico capitolo di spesa che aumenta è
                                                       (L. 297 del 29/12/22) è previsto un taglio di
                                                                                                                              quello delle istituzioni scolastiche non sta-
Ovviamente, manco a dirlo, “Il maggior numero          spesa nel triennio di 4 miliardi, 115 milioni
                                                                                                                              tali. Per le scuole paritarie infatti si passa da
degli accorpamenti” e quindi di tagli alle dirigen-    817 mila e 272 euro.
                                                                                                                              646.523.089 € nel 2023 a 666.523.089 € nel
ze scolastiche e al personale Ata, “avverrà nel                                                                               2025, con un aumento tondo tondo di 20 milioni
sud Italia”.                                           In particolare, per l’istruzione del primo ciclo
                                                                                                                              di euro! Alla faccia della Costituzione che pre-
E a soffrire di più saranno Campania, Calabria,        si passa da una previsione di spesa di cassa di
                                                                                                                              vede che le scuole private possano esistere ma
Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sar-    30.367.463.692 € nel 2023 a 28.961.790.497
                                                       € nel 2025 con un taglio di 1.405.673.195 €; e                         senza oneri per lo Stato.
degna.
                                                       per l’istruzione del secondo ciclo il taglio è
                                                       anche più consistente perché si passa da una                           E dal 2023 al 2025 ci sarà un taglio del 50% an-
Il dimensionamento avrà i suoi effetti a partire
                                                       previsione di cassa di 16.848.118.934 € nel 2023                       che delle risorse per il reclutamento e l’aggior-
dall’anno scolastico 2024/2025.
                                                       a 14.810.843.185 € nel 2025 con una sforbiciata                        namento dei dirigenti scolastici e del personale
La legge prevede infatti che, attraverso una mo-
                                                       netta di 2.037.275.749 €.                                              scolastico. In barba al merito. E in barba alle tan-
difica dell’articolo 19 del decreto legge 98/11,
                                                       E anche per il capitolo relativo al reclutamento e                     te promesse fatte in campagna elettorale.
sarà possibile “realizzare la riorganizzazione del
sistema scolastico prevista nel PNRR con uno           l’aggiornamento dei DS e del personale docente
specifico decreto del Ministero dell’Istruzione e      e amministrativo si tagliano 76.756.347 € pas-                         Ci sarebbe da ribellarsi. Ma per questo bisogna
del Merito, di concerto con il MEF, previo accor-      sando da una previsione di spesa di 468.574.929                        chiedere aiuto ai colleghi docenti francesi, più
do in sede di Conferenza unificata, con il quale       € nel 2023 a 391.818.852 € nel 2025. Alla faccia                       avvezzi allo sciopero e alla protesta contro le
entro il 30 giugno di ciascun anno sarà definito       del merito.                                                            ingiustizie.
l’organico di dirigenti scolastici e di DSGA”.

Sulla base dei parametri individuati dal decreto,
le Regioni provvederanno al dimensionamento
della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni
anno.
Per cui il dimensionamento sarà predisposto a
fine 2023 e farà sentire i propri effetti per l’anno
scolastico 2024-2025.                                  ● Tabella n.7 degli “Stati di previsione” Legge di bilancio (L. 297 del 29/12/22) Link bit.ly/3vu09Rt

6    ---- professione docente - Marzo 2023 ----
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
TEATRO DELLE IDEE
                                     DAVVERO NON CI SONO FONDI PER GLI STIPENDI DEI DOCENTI?

DOCENTI E CARRIERA
ECONOMICA
La delega fiscale del Governo Draghi ha previsto una riduzione dell’Ir-
pef per i redditi medio-alti che è costata complessivamente allo stato 6
miliardi, peraltro a debito. La flat tax degli autonomi voluta dalla Lega
costerà a regime dai 4 ai 5 miliardi, soldi che potevano essere usati per
la scuola. Quindi l’idea che le risorse non ci siano è profondamente
sbagliata: ci sono, ma semplicemente vengono dirottate altrove.
di Mario Pomini                                         a fine carriera, un laureato esce dal mercato del       stesse mansioni. La notevole differenza retribu-
                                                        lavoro con un reddito medio che è più del doppio        tiva segnala un differente grado di formazione e
Il problema del trattamento economico dei do-           di quello iniziale, mentre un docente arriva a ma-      anche anzianità. Poi, ci sono gli scatti biennali,
centi è una questione che affligge molti paesi, e       lapena a uno stipendio netto che è il 50% in più        un ulteriore e importante elemento della carriera
non solo l’Italia. Drammatica è la situazione negli     di quello iniziale. Ecco allora un punto cruciale       retributiva. Anche a scuola c’erano e poi sono
USA dove non si trovano docenti, e non solo per         che penalizza la carriera di un docente: la sua         stati in maniera improvvida trasformati in scaloni
le tradizionali materie scientifiche. Il basso sala-    progressione economica è molto piatta, a diffe-         giganteschi. Seguendo questa strada di un duali-
rio, aggravato dalla crisi generale della profes-       renza che per gli altri laureati. Questo ci offre una   smo dinamico, si potrebbe ridare alla carriera del
sione, ha allontanato molti laureati. Guardando         prima indicazione di lavoro. Se si vuole rendere        docente, magari in maniera graduale, una sua
vicino a noi, l’estate scorsa il Premier francese,      la carriera dal docente più attraente, occorre in-      piena dignità economica e la si renderebbe più
per cercare di invertire la rotta, ha promesso che      tervenire sulla progressione economica. Oggi gli        appetibile per i giovani. È chiaro che chi sceglie
porterà il salario mensile dei docenti di nuova         scaloni sono troppo bassi e distanti nel tempo.         l’insegnamento non lo fa per motivi economici,
nomina a 2.000 euro netti. In Ungheria, i docen-        Questo ci porta alla seconda domanda: quanto
ti sono scesi in piazza per chiedere aumenti di                                                                 ma se la penalizzazione è eccessiva viene meno
                                                        vale la perdita di reddito di un laureato che sce-      qualsiasi interesse. In definitiva, la strada per ri-
stipendio. La questione, dunque, è generale e           glie l’insegnamento? Qui ci vengono in aiuto le
riguarda un tema cruciale: quante risorse la so-                                                                parare a una situazione che oggi è molto critica
                                                        statistiche europee da cui risulta che, a fine car-     esiste ed è percorribile.
cietà vuole impegnare per un’attività che tutti         riera però per gli insegnanti, un docente guada-
i Governi a parole definiscono centrale, ma                                                                     Tra l’altro, nella recente campagna elettorale
                                                        gna circa il 70% del reddito medio di un laureato       tutti i partiti hanno promesso di risolvere questa
per la quale in pochi sono disposti ad aprire           che svolge un’altra professione. A differenza
il portafoglio. In Italia il tema è stato toccato an-                                                           questione. Le risorse economiche ci sono e le
                                                        dei dirigenti scolastici, che invece in questi          soluzioni improvvisate non servono. Non serve
che nella recente campagna elettorale dove en-          anni hanno visto clamorosi aumenti di sti-
trambe le compagini politiche si sono impegnate         pendio e risultano i più pagati in Europa con           il docente esperto di Patrizio Bianchi e nem-
ad elevare gli stipendi dei docenti verso la media      un valore che è il 50% superiore alla media delle       meno il docente orientatore di Valditara. Serve
europea. Promesse poi non mantenute, per-               retribuzioni dei laureati. Quindi la scuola italiana    una soluzione che coinvolga una gran parte dei
ché la prima Legge Finanziaria del governo              è fatta di pochi dirigenti scolastici ben pagati e di   docenti. Il concorsone di Berlinguer, sciagurata-
Meloni ha ignorato il problema, né pare che             un esercito di docenti poco pagati: un’asimmetria       mente bocciato dai docenti, poteva essere la via
il ministro Valditara voglia intervenire seria-         che non ha pari in Europa. Da queste cifre si può       maestra. Da lì si poteva partire per ridefinire una
mente, almeno fino ad oggi.                             capire come la professione di docente sia vista         carriera economica fatta di incrementi stipendiali
Molto spesso il problema retributivo dei docenti        da molti neolaureati come un modesto ripiego in         ma anche di oneri aggiuntivi, come ad esem-
italiani viene inquadrato nella discussione di un       attesa della vera professione.                          pio l’aggiornamento obbligatorio. L’aumento di
confronto con gli stipendi dei docenti europei.         Come uscire da questa situazione di scarsa at-          stipendio sostanzioso e per tutti ormai è fuori
Questo può essere sicuramente utile, ma non             trattività per i neo-entranti, ma anche di scarsa       tempo. Invece è necessario un pieno ricono-
decisivo. Infatti la retribuzione vigente in un pa-     motivazione per coloro che insegnano e si vedo-         scimento economico dei docenti - peraltro una
ese va analizzata da molte prospettive, come il         no giorno dopo giorno superati economicamente           notevole quota,- che hanno scelto questa attività
costo della vita, il reddito pro capite, la presenza    da compagni di corso che hanno scelto profes-           per professione e non per i vantaggi collaterali
di una tredicesima mensilità, gli obblighi contrat-     sioni differenti? Per essere concreti, prendiamo        che la società invidia loro, pagati peraltro a caro
tuali e molti altri elementi. Un confronto secco        la proposta del docente esperto emersa nell’ulti-       prezzo. Aspettiamo dal ministro del merito pro-
sul salario lascia il tempo che trova. Un punto di      ma legislatura. Consideriamo solo l’impatto eco-        poste concrete.
vista più interessante, che qui cercheremo di svi-      nomico. Il Governo intendeva riconoscere 5.600
luppare, riguarda invece il confronto tra il reddito    euro lordi all’anno a circa 8.000 docenti esperti.
di un laureato in Italia e il reddito di un docente     Supponiamo che questi docenti esperti siano, ad
con laurea, oramai la totalità. In questo caso non      esempio, la metà dei docenti italiani. Un facile
ci sono elementi di disturbo o di confusione. La        calcolo ci dice che l’operazione costerebbe
domanda centrale è se la carriera di un docente         circa 2.5 miliardi di euro lordi. Una cifra inso-
laureato in Italia possa essere ancora considera-       stenibile per le casse dello Stato? Non proprio.
ta interessante in termini economici e con quali        La delega fiscale del Governo Draghi ha pre-
prospettive. Questo ci porterà anche a conside-         visto una riduzione dell’Irpef per i redditi me-
rare delle proposte.                                    dio-alti che è costata complessivamente allo
Partiamo da una prima domanda per capire se             stato 6 miliardi, peraltro a debito. Con questi
la professione docente sia competitiva: quanto          soldi si poteva cominciare a pensare a una car-
guadagna oggi un neolaureato in Italia? Si può          riera per i docenti. Ancora sul fronte fiscale, la
rispondere considerando i dati di Almalaurea, il
Consorzio universitario che ci offre statistiche
                                                        flat tax degli autonomi voluta dalla Lega di
                                                        Salvini costerà a regime dai 4 ai 5 miliardi,
                                                                                                                      MARIO POMINI
                                                                                                                 Mario Pomini è professore di Economia Politica e
molto aggiornate. Un laureato triennale guada-          soldi che potevano essere usati per la scuo-             di Didattica della Politica Economica, Vice diret-
gna mediamente al primo impiego 1.340 euro              la. Quindi l’idea che le risorse non ci siano è          tore del Master IDeE – Metodologie didattiche e
netti al mese e un laureato magistrale 1.407            profondamente sbagliata: ci sono, ma sem-                formazione permanente nella scuola superiore a
euro, con una variabilità legata al tipo di studio.     plicemente vengono dirottate altrove.                    indirizzo economico e giuridico, Università di Pa-
Lo stipendio iniziale di un insegnante è di 1.350       Quindi, posto che i soldi si possono trovare, qua-       dova. Tra le sue opere ricordiamo solo Il prisma
euro netti al mese. Al di là di altre considerazioni    le potrebbe essere il modello da seguire? Non            della flat tax. Dal liberismo illuminato al populi-
che si potrebbero fare, possiamo dire che non si        occorre andare tanto distante per trovare una            smo economico, Ombre corte
tratta di una differenza economica così significa-      possibile soluzione, guardando a un altro settore        Complementi di economia politica, CLEUP|
tiva, anche se di norma il docente è precario. Se       dell’istruzione, cioè all’università. Nel compar-        Introduzione all’economia politica, Amon
poi seguiamo la carriera retributiva dei due            to universitario abbiamo due figure di docente           ll finanziamento dell’istruzione e la sfida della
laureati, qui le cose cambiano. Se guardiamo            che, dal punto di vista lavorativo, svolgono le          qualità, Logos Edizioni
                                                                                                                              ---- professione docente - Marzo 2023 ----   7
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
TEATRO DELLE IDEE
                                              L’ESTENUANTE ITER PER LA SICUREZZA DELLE SCUOLE DEL SUD

 DI PROROGA IN PROROGA, ADDIO SICUREZZA
Intervenire sull’edilizia scolastica significa intervenire in un comparto in cui quotidianamente più di 6 milioni di ragazzi e ragazze ci
stanno almeno cinque ore al giorno. Significa quindi intervenire in quelle strutture che custodiscono il futuro del Paese, e che dovreb-
bero garantire la sua totale sicurezza.
di Antonio Massariolo                     vincia campana: Salerno con 1.342,       con oltre 30 persone presenti”.           quasi naturale vedendo l’età degli
                                          seguita da Cosenza, Palermo e            Quindi potremmo dedurre che se            edifici stessi ma che non può che
«La sicurezza a scuola è un diritto Catania, rispettivamente con 1.115,            l’edificio è privo di CPI, o ha al suo    allarmare se si va a vedere come
inalienabile degli studenti, dei do- 1.113, 1.090.                                 interno meno di 100 persone, oppu-        è evoluta poi nel tempo la questio-
centi, del personale e delle fami-                                                 re non segue la normativa in materia      ne. Dei 7.782 edifici di cui siamo a
glie. E la buona politica è davvero                                                di prevenzioni incendi. Potremmo          conoscenza la non progettazione
tale quando fa compiere passi in                                                   dirlo, ma di fatto c’è anche un           sismica, negli anni solamente 377 di
avanti per la concreta affermazione                                                altro fattore che entra in gioco: il      questi hanno avuto un adeguamen-
di questo e diritti simili”. Sono state                                            fattore mille proroghe. Dal 1992,         to antisismico. Ne rimangono fuori
queste le prime parole del nuovo                                                   anno di entrata in vigore di tale nor-    altri 7.400 circa che non sono stati
Ministro dell’istruzione e del merito.                                             ma, ci sono state proroghe su pro-        progettati in modo antisismico, non
Parole che non si possono che                                                      roghe che hanno di fatto permesso         hanno ricevuto un adeguamento e,
sottoscrivere ma che, a ben ve-                                                    alle scuole di avere ancora tempo         gran parte di essi, non hanno nem-
dere, sono lontane dalla realtà.                                                   per mettersi in regole. L’ultima sa-      meno un miglioramento antisismico.
Il Ministro Valditara ha voluto subito                                             rebbe scaduta il 31 dicembre 2022,        Una situazione che non possiamo
accendere l’attenzione su un tema                                                  ultimo giorno per adeguarsi. Il 29 di-    che ritenere grave, conoscendo an-
che noi trattiamo da diverso tempo:                                                cembre dello scorso anno però, con        che la conformazione territoriale del
la sicurezza nelle scuole. Lavorare                                                il decreto legge 198 si è allungato ul-   nostro Paese.
per migliorare la situazione attuale                                               teriormente il termine
su questo tema è doveroso, ma per                                                  di adeguamento alla
farlo è necessario capire qual è lo                                                normativa antincendi.
stato dell’arte. Vogliamo concen-                                                  Ora gli edifici scola-
trarci in particolar modo sull’Italia L’analisi quantitativa però ora deve         stici adibiti a scuola
meridionale, quindi i dati che ve- lasciar spazio ad una più qualitativa.          hanno tempo fino al
dremo in seguito saranno relativi Ciò che ci interessa sapere è se in              31 dicembre 2023,
al Mezzogiorno, che comprende le queste scuole è garantita la totale               mentre quelli adibiti
regioni del sud (Abruzzo, Basilicata, sicurezza di alunni, alunne, docenti         ad asilo fino al 31 di-
Calabria, Campania, Molise, Puglia) e personale ATA.                               cembre 2024.
e quelle dell’Italia insulare (Sarde-
gna, Sicilia).                            Partiamo da una questione che ab-        Insomma a fare un
                                          biamo già affrontato nei scorsi nu-      po’ i calcoli emerge
                                          meri di Professione Docente: i certi-    che nel sud Italia ci
                                          ficanti antincendio. Guardando i dati    sono ancora più di seimila edifici        Insomma, il filo conduttore di tutte
                                          degli oltre 24 mila edifici scolastici   scolastici che non hanno presenta-        queste inchieste sulla scuola è uno:
                                          del sud Italia, vediamo come solo        to la SCIA, non hanno il CPI e non        bisogna intervenire e bisogna farlo
                                          6.746 degli stessi siano in possesso     hanno nemmeno il certificato di rin-      velocemente. L’ennesima conferma
                                          del certificato prevenzione incendi.     novo periodico.                           arriva anche dalla XXII edizione di
                                          Per comprendere appieno questo           Se scoppia un incendio in una scuo-       Ecosistema Scuola, una pubblica-
                                          dato però bisogna fare un passo in-      la, però, è necessario evacuare nel       zione di Legambiente che mette in
                                          dietro e capire bene di cosa stiamo      più breve tempo possibile alunni e        evidenza come nel 2021 il 30,6%
                                          parlando. C’è una norma, del 1992,       alunne. Per questo siamo andati a         delle scuole necessitasse ancora di
                                          che si chiama appunto “Norme di          controllare quante di queste hanno        interventi straordinari. Dato quest’ul-
                                          prevenzione incendi per l’edili-         dichiarato d’avere il piano di evacua-    timo che al Sud sale al 36,8% e nel-
                                          zia scolastica”, che di fatto ne-        zione. Il risultato è che il 73% degli    le Isole al 53,8%. Negli ultimi 5 anni
                                          gli ultimi 30 anni per molti versi       edifici scolastici del sud Italia ha un   poi, per quanto riguarda le indagini
                                          non è mai stata seguita. Gli edifici     piano d’evacuazione, che significa        diagnostiche dei solai, risultano
                                          scolastici del sud Italia privi di CPI   che questo non è presente in 4.706        eseguite solo nel 30,4% degli edi-
In Italia le scuole statali sono in tutto sono 14.652, mentre per altri 2.559      di essi. C’è da considerare che,          fici, dato che scende nelle Isole al
51.156. I dati rilasciati dal Ministero il certificato non è definito. Un dato     quando parliamo di edifici scolastici,    18,8%. Interventi per la loro messa
si riferiscono all’ultimo anno scola- del genere ha diverse motivazioni            consideriamo anche alcuni luoghi          in sicurezza sono stati invece realiz-
stico, e mettono in luce come il 42% di fondo, alcune legate appunto alla          magari separati dalle aule in cui ci      zati, a livello nazionale, appena sul
di tutte queste siano al sud Italia o norma ed altre legate alla negligen-         possono stare degli archivi o altro.      12% degli edifici.
nelle isole. La regione del Sud Ita- za. Partiamo dalle prime: sappiamo                                                      E finora abbiamo parlato solamente
lia con più scuole è anche quella che la presentazione della SCIA,                 Un altro aspetto importante, quando       di sicurezza, perché se andassimo
più popolosa, cioè la Campania. Al o poi la relativa attestazione di rin-          si parla di scuola ma non solo, è ca-     a vedere la questione sempre più
secondo posto troviamo la Sicilia, novo periodico di conformità antin-             pire quando gli edifici dove entrano      dirimente dell’energia, troveremmo
seguita dalla Puglia,                                               cendio, da     docenti, ragazzi e ragazze, sono          dei dati ancora peggiori. Abbiamo
dalla Calabria e dalla                                              richiedere     stati costruiti. La maggior parte di      visto che mediamente le scuole ita-
Sardegna. Una clas-                                                 ogni cin-      quelli del sud Italia è stato fatto       liane sono di costruzione antica ma
sifica in cui sono in-                                              que anni,      tra il 1950 e il 1970 e tra il 1976 ed    l’efficientamento energetico negli ul-
serite tutte le scuole                                              è obbliga-     il 1992. Alcuni però, precisamen-         timi anni è stato effettuato solamen-
statali comprese le                                                 toria solo     te 1.835, hanno più di 70 anni,           te per il 5,8% delle scuole presenti
scuole nelle carceri e                                              per tutte le   cioè sono stati costruiti prima           nelle Isole, per una media nazionale
le scuole speciali.                                                 “scuole di     del 1950.                                 del 17%.
A livello provincia-                                                ogni ordi-     Se solamente 2.277 edifici scolastici     Intervenire sull’edilizia scolastica si-
le invece vediamo                                                   ne, grado      su oltre 24 mila e 300 hanno meno         gnifica intervenire in un comparto in
come sia la provincia                                               e tipo, col-   di 25 anni è necessario andare a          cui quotidianamente più di 6 milioni
di Napoli ad avere                                                  legi, acca-    controllare come tali edifici sono        di ragazzi e ragazze ci stanno alme-
numericamente più                                                   demie con      stati costruiti. Oltre il 90% degli       no cinque ore al giorno. Significa
istituti di tutto il sud                                            oltre 100      edifici scolastici del sud Italia         quindi intervenire in quelle strutture
Italia (2.387 scuole).                                              persone        non è stato progettato in modo            che custodiscono il futuro del Pae-
Al secondo posto                                                    presenti.      antisismico o non si hanno i dati         se, e che dovrebbero garantire la
troviamo un’altra pro-                                              Asili nido     per saperlo. Un fatto questo che è        sua totale sicurezza.
8    ---- professione docente - Marzo 2023 ----
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
TEATRO DELLE IDEE
                                        LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE. ART.5, COSTITUZIONE

DIRITTI SVENDUTI
Medici a gettone; insegnanti a gettone; autonomia differenziata; gabbie
salariali. Un vortice che porterà meno difese e meno libertà per il citta-
dino. Bisogna aprire gli occhi prima che sia troppo tardi.
di Renza Bertuzzi                                         La Costituzione ita-
                                                          liana: l’Italia (è) una e
Le mele avvelenate                                        indivisibile.
Il 1 febbraio 2023, il Consiglio dei ministri ha          Il 27 dicembre 1947 la Costi-
approvato il Disegno di legge Calderoli sull’Auto-        tuzione italiana è stata pubbli-
nomia differenziata. L’argomento è stato trattato         cato sulla Gazzetta ufficiale e
ampiamente sul nostro giornale, per cui è chiaro          il 1 gennaio 1948 è entrata in
cosa ne pensa la Gilda: tutto il male possibile.          vigore, sono dunque 75 anni                             per la salute dei cittadini. Questi medici jolly non
                                                          che essa riconosce e tutela i nostri diritti sociali    hanno la specializzazione, o hanno specializza-
Comunicati stampa del nostro coordinatore,                                                                        zioni incongrue: capita che ortopedici vengano
suoi articoli (pag 3 di questo numero Aprire gli          e civili .
                                                           Onestamente dobbiamo riconoscere che diver-            inviati in cardiologia e viceversa o che si pre-
occhi). Il giornale da tempo pubblica articoli (l’ul-                                                             sentino medici amministrativi che si occupano di
                                                          si diritti non sono stati attuati, diversi sono stati
timo dei quali nel numero di gennaio a cura di            disattesi, diversi sono stati limitati. Tuttavia, in    rilasciare le patenti. Tutti attirati dai guadagni as-
Gianluigi Dotti, Autonomia differenziata: ci risia-       questi 75 anni- che speriamo non siano gli ul-          surdi che sono riservati. C’entra tutto questo con
mo!) fascicoli, interviste per cercare di compren-        timi-, il nostro Paese ha conosciuto una buona          la scuola? C’entra e molto perché è solo l’ini-
dere non solo il meccanismo complicato di que-            situazione di protezione sociale: l’Istruzione è        zio di un assalto a uno dei più democratici
sta nuova legge, ma anche le conseguenze. Pur             stata pubblica e di ottimo livello, quella privata      diritti costituzionali. Questi medici non hanno
presentata e difesa come una soluzione per                residuale e la Sanità, divenuta universale nel          gli elementi per esercitare la libertà di diagnosi
l’efficienza di tutti i problemi che l’organiz-           1978 con la riforma del ministro Tina Anselmi,          e cura poiché non conoscono la storia cinica del
zazione elefantiaca dello Stato centrale non              ha conosciuto grandi risultati, qui la sanità priva-    malato. Rinunciano ad una libertà costituzionale
                                                          ta era residuale.                                       in cambio di denaro .Si limitano ad una “ sorve-
risolverebbe, in realtà l’obiettivo è la sparti-
                                                          Citiamo qui -ed analizzeremo- solo questi due           glianza” e la notte successiva passano altrove.
zione di potere e di risorse e un potere quasi                                                                    Perché ricorrere allora a questo sistema se è
assoluto ai presidenti di regione, pensiamo alla          diritti sociali perché riteniamo che entrambi si-
                                                          ano alla base della democrazia. Al medico e             molto più costoso di quello tradizionale di as-
scuola regionalizzata e già sappiamo che la pro-                                                                  sunzione in pianta stabile? Perché è un sistema
vincia di Bolzano sta imponendo gli argomenti             all’insegnante la Repubblica ha affidato due
                                                          mandati istituzionali molto importanti: la cura         corruttivo, allontana i medici dalla loro funzione
da trattare ai docenti delle proprie scuole.                                                                      costituzionale di cura della salute pubblica, dalla
                                                          della salute e la trasmissione della cultura. Per
Diventerebbero (diventeranno?) di competenza              questo al medico e all’insegnante è ( era, sareb-       consapevolezza di svolgere una funzione istitu-
delle Regioni: scuola, cultura, musei, sanità a           be) riconosciuta la libertà nel loro agire: al me-      zionale, dall’importanza del servizio pubblico. Li
livello locale e tante altre materie, frantumando                                                                 si trasforma in “ badanti notturni” in cambio di
                                                          dico quella della cura, in scienza e coscienza;
così l’Unità d’Italia.                                                                                            molti soldi. Così, il rifiuto del pubblico è servito.
                                                          all’insegnante la libertà di insegnamento: libertà
Purtroppo, questo problema non sembra susci-                                                                      Non sarà un caso che questo sistema a gettone
                                                          che la Costituzione ha esplicitamente dichiarato
tare grande attenzione, molti penseranno che                                                                      cominci ad essere introdotto anche nella scuola:
                                                          nel suo testo.
                                                                                                                  per ora con gli assistenti dei ragazzi con han-
così Il Sud, immobile e corrotto, dovrà “ svegliar-       Ciò detto, non possiamo qui entrare nel merito
                                                                                                                  dicap. Non più figure stabili, che garantiscano
si” autonomamente dalla sua apatia e il Nord vir-         di un lungo percorso, che passo dopo passo, ha          sicurezza a questi studenti, che si assumano re-
tuoso e operativo potrà continuare con più agio           eroso, con pazienza e determinazione, la demo-          sponsabilità del loro agire ma un giorno e via…
la sua corsa verso lo sviluppo. Peccato che que-          crazia sostanziale nel nostro Paese. Ricordiamo
ste idee siano ormai sballate: il nord non è più          solo l’autonomia applicata a sanità e istruzione:       Tutto si tiene. L’autonomia differenziata, la Costi-
virtuoso ma si è “concesso” con grande dispo-             scuole aziende e sanità aziendalizzata sono sta-        tuzione e i diritti dei cittadini svenduti al privato
nibilità alla criminalità organizzata, come hanno         te il cavallo di Troia che ha spalancato le porte al    sono tutti collegati.
                                                          neoliberismo. Responsabili? Tutte le parti politi-      Il decentramento dei diritti costituzionali porterà
rilevato da tempo diversi organismi istituzionali.
                                                          che, compresi i partiti di sinistra particolarmente     meno difese e meno libertà, i diritti dei cittadini
Quindi sarebbe necessario imparare a guardare             attivi in questo processo.
la realtà mutata e lasciare da parte quei luoghi                                                                  saranno svenduti al miglior offerente.
                                                          Siamo così arrivati a questo oggi drammatico e          Davvero si vuole, docenti e cittadini, svendersi
comuni ormai desueti. Il fatto è che nessuno              ci siamo arrivati con a rapidità impressionante         per un piatto di lenticchie anche scarso? Dav-
si salva da solo e solo insieme, nell’unità della         Medici a gettone; insegnanti a gettone; autono-         vero si vuole rinunciare a libertà e protezione
Repubblica, si può collaborare finalmente con             mia differenziata; gabbie salariali.                    faticosamente ottenute nel periodo passato?
sguardo libero da pregiudizi.                             I medici a gettone sono l’ultima- in ordine di tem-     Con Rino Di Meglio non possiamo che ripetere
Sulla stessa linea di mela avvelenata, o spec-            po- “ trovata” per la sanità. Il pretesto è che negli   che bisogna aprire gli occhi prima che sia troppo
chietto per le allodole, vanno le lusinghe del            ospedali vi è carenza di medici, ma la carenza          tardi.
ministro Valditara sulle differenziazioni di stipen-      dipende dal fatto che il governo
dio per gli insegnanti. Il ragionamento è: l’au-          non ha stanziato fondi per l’as-
tonomia differenziata potrà introdurre i contratti        sunzione, anzi ha ridotto i fondi
decentrati con cui gli stipendi potranno essere           per la sanità del 2%,la stessa
                                                          percentuale che ha dirottato
adeguati al tenore di vita locale, e/o aggiungia-
                                                          sull’industria bellica.
mo noi, al merito. Anche qui è facile essere d’ac-        Ecco che, per coprire i turni not-
cordo, ma si dimentica che il contratto nazionale         turni, sono spuntate le coopera-
è stata una conquista per la tutela dei lavoratori        tive a proporre medici a tempo,
(e non un sopruso dei sindacati nazionali). Avere         pagati somme incredibili, anche
un riferimento certo sui diritti e doveri, sulla retri-   1200 euro a notte. È chiaro che
buzione è una condizione a favore di chi lavora,          questo sistema costa molto di
una protezione contro i ricatti personali.                più ed è fortemente dannoso
                                                                                                                                ---- professione docente - Marzo 2023 ----   9
LA REPUBBLICA (È) UNA E INDIVISIBILE, ART.5, COSTITUZIONE ITALIANA
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