La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
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la fonte OTTOBRE 2018 ANNO 15 N 9 periodico dei terremotati o di resistenza umana € 1,00 Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa
lotta e contemplazione il prezzo dell’amore la fonte Rosalba Manes “Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israe- Direttore responsabile le?... Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione” (Os 11,8). Antonio Di Lalla Il Libro del profeta Osea è forse il più imbarazzante nel corpus dei profeti minori o Dodici profeti perché i suoi oracoli si originano a partire dal dramma personale di un uomo, il profeta per l’appunto, che Tel. 0874 823070 soffre per amore e che riceve dal Signore un comando del tutto insolito: “Va’, prenditi in moglie una prostitu- Tel/fax 0874732749 Redazione ta, genera figli di prostituzione, poiché il paese non fa che prostituirsi allontanandosi dal Signore” (Os 1,2). Dario Carlone Questa esperienza dolorosa diventa decisiva per la sua azione profetica. A causa del tradimento di sua moglie Gomer che egli amava tanto, Osea (il cui nome vuol dire “salvato”) si trova infatti a vivere lo stesso dramma Redazione Domenico D’Adamo che vive Dio: l’abbandonato da parte della sua sposa Israele. Dario Carlone Annamaria Mastropietro La rottura dell’alleanza d’Israele con il suo Dio viene a riflettersi nell’abbandono del tetto coniu- Domenico Maria Grazia D’Adamo Paduano gale da parte della moglie di Osea. Come Israele si volge all’idolatria, così la moglie di Osea passa Annamaria Mastropietro all’adulterio e alla prostituzione. L’amore di Osea diviene così immagine dell’amore di Dio. Il profeta dun- que è l’unico a comprendere il dolore di Dio per l’allontanamento e l’infedeltà della sua amata: egli accoglie Segreteria Maria Grazia Paduano nella sua carne i sentimenti di Dio, per questo può portare il messaggio divino senza che questo perda la sua Marialucia Carlone efficacia. Segreteria Dall’unione con Gomer a Osea nascono tre figli, due dei quali riflettono nel loro nome la condi- Web master zione tragica che vive il popolo a causa del suo peccato: dopo Izreel, infatti, nascono Non amata e Non popo- Marialucia Carlone lo mio. In tal modo quest’uomo si fa carico del peccato di tutto Israele unendosi a una donna che rappresenta Pino Di Lalla l’idolatria sfrenata del popolo. Web Antoniomaster Celio Nella Bibbia il popolo d’Israele e la città di Gerusalemme sono sempre raffigurati dall’immagine Pino Di Lalla www.lafonte.tv della donna. Si tratta di una donna che la vita di peccato priva della sua grazia e che la vita nella santità fa risplendere, invece, della divina bellezza e la rende collaboratrice privilegiata della sua irradiazione. Questa www.lafonte2004.it donna che si è traviata ha rinnegato il suo sposo per Baal, divinità dei cananei, che nella lingua ebraica - ba‘al E-mail - vuol dire “marito” o “padrone”. E-mail lafonte2004@virgilio.it Dio, come Osea, è uno sposo tradito ma ancora innamorato. Promette punizioni, ma poi s’ingegna a sedurre ancora una volta la sua sposa: “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel lafonte2004@virgilio.it diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” (Os 2,21- Quaderno n. 154 22). Il cuore pulsante di una vita nel segno dell’alleanza, infatti, è conoscere il Signore, essergli familiari, Chiuso Quaderno in tipografia n. 87 il intimi. Egli non è un Dio che vuole sacrifici ma l’amore (cf. Os 6,6), quell’amore che egli stesso comunica con larghezza e che insieme al tratto sponsale presenta anche quello paterno. L’alleanza rende sposi, ma Chiuso in tipografia il 25/09/18 anche figli. A tal proposito, incanta la poesia di Os 11, un vero capolavoro di tenerezza: “Io li traevo con 26/08/12 legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su Stampato da di lui per dargli da mangiare” (Os 11,4). Grafiche StampatoSales da s.r.l. Nel testo si comprende che il rapporto padre-figlio nasce da un evento storico, l’esodo: “Quando Israele era fanciullo, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio” (Os 11,1). Non si tratta di un legame Grafiche via S. Marco Saleszona s.r.l.cip. di natura (come nelle mitologie orientali), ma di un legame storico basato su un gesto libero e gratuito di Dio via S. Marco 71016 S. Severo zona(FG) cip. che ha chiamato Israele quando era na‘ar, cioè giovane, non ancora in grado di conoscere e di compiere scelte responsabili. Come un padre, Dio ha guidato il popolo nel deserto per insegnargli a vivere in pienezza 71016 S. Severo (FG) accogliendo la sua Parola e rispondendo alla sua alleanza. Per far crescere il suo popolo si è chinato colman- Autorizzazione Tribunale di do la distanza con la sua creatura: si è chinato per curarla e nutrirla e l’ha sollevata portandola alla sua guan- Larino n. 6/2004Tribunale di Autorizzazione cia. Anche se il popolo/figlio si è allontanato e si è volto agli idoli, Dio, invece, ha preferito al castigo il per- dono e la tenerezza, basi di una trasformazione sempre possibile nell’oggi della storia di ciascuno. Larino n. 6/2004 Abbonamento Forse anche noi pensiamo la fede come un fardello imposto sulle nostre spalle da un Dio padrone e siamo tentati di scegliere “culti” a basso costo. La fede però non è uno sforzo. Essa è una forza che spinge Ordinario Abbonamento € 10,00 a consegnarsi all’Amore incrollabile che si china non per umiliare ma per sollevare e mettere le ali alle Sostenitore Ordinario € 20,00 10,00 nostre vite.☺ r.manes@hotmail.it Autolesionista Sostenitore € 30,00 20,00 Estero 50,00 Autolesionista € 30,00 Il tuo sostegno ci consente di esistere Estero € 40,00 ccp n. 4487558 la fonte intestato a: ccp n. 4487558 la fonte molise ABBONAMENTI PER IL 2019 intestato a: via Fiorentini, 14 ITALIA SOSTENITORI AUTOLESIONISTI la fonte molise 86040 Ripabottoni (CB) € 10,00 € 20,00 € 30,00 via Fiorentini, 10 86040 Ripabottoni (CB) 2 la la fonte febbraio lafonte fonte gennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2005 2018
il viadotto Domenico D’Adamo Eravamo rimasti alla chiusura dal precedente governo per un’impresa, a zione alle critici- della Bifernina e ad un misterioso progetto sentir lui, rivoluzionaria: l’autostrada. Per- tà del viadotto, una scoperta clamorosa. per il raddoppio di quel tratto di strada oggi ché fossero stanziati i fondi su quella ennesi- Incamminandosi sulle Terre del Sacramento riaperto al traffico, “a passo d’uomo”. Le ma berlusconata, non solo al governo dovet- pare si sia imbattuto in una pietra miliare criticità, segnalate dall’ANAS alla Regione te tornare Prodi, ma ci volle anche il pesante che rivela l’esistenza di una antica stradina a Molise sin dalla fine degli anno ‘90, nono- intervento del ministro Di Pietro che in fatto ridosso del lago, dismessa dopo la realizza- stante il terremoto di San Giuliano prima e di opere pubbliche e di sensibilità istituzio- zione della Bifernina perché insufficiente a quello di Montecilfone poi, evidentemente nale è in strettissima sintonia con Iorio. Si sostenere il traffico dell’epoca: qualcuno si sono risolte da sole. Non sappiamo a chi decise in buona sostanza di finanziare il dovrà pure avvertirlo che quel tipo di strade attribuirne il merito, alla natura, a Iorio, a primo lotto dell’Autostrada che avrebbe sono solo oggetto di ricerca per gli studiosi Frattura e tuttavia, grazie alle rassicurazioni collegato il capoluogo con l’Autostrada del di storia del territorio. Purtroppo il presiden- del governatore Toma, a parte quello strano Sole. te Toma non è nuovo ad annunci di questo limite di velocità sui viadotti del Liscione, Il problema che oggi impensieri- tipo; non gli è ben chiaro in quale pasticcio oggi siamo tutti più tranquilli. sce l’assessore Niro, il viadotto che attraver- si è messo. Sono passati oltre cinque mesi Non la pensa così l’assessore alle sa la diga del Liscione, non fu preso in con- dalla sua elezione e agli impegni contenuti infrastrutture Vincenzo Niro che dopo aver siderazione da nessuno degli attori in scena. nelle dichiarazioni programmatiche non sostenuto prima i progetti autostradali di Da circa mezzo secolo si percorre quel via- sembra seguire un’azione di governo credi- Iorio e poi quelli ferroviari di Frattura, dopo dotto e, checché ne dica l’ex ministro Di bile e coerente. La sua maggioranza, come 18 anni di lodevole servizio tutte quelle espresse dalle svolto in consiglio regionale, forze politiche del centrode- scopre che la vera emergen- stra nelle regioni in cui go- za di questa regione era e verna, omologhe solo per resta la Bifernina, dichiaran- metà al governo giallo- dosi pronto a lavorare per la verde, mostra di essere più realizzazione di una strada fragile di quelle schierate che colleghi il Basso Molise all’opposizione del governo con il Lazio. Inconsapevol- nazionale. Rispetto al potere mente parla di un’opera già romano Toma si trova in una progettata diciotto anni fa: la condizione di obiettiva debo- “Termoli-San Vittore”, lezza, non può battere i pu- un’idea progettuale inserita dal governo Pietro, sempre più avanti degli altri in fatto gni neanche quando ha ragione né può al- Amato nel piano nazionale dei trasporti tra di requisitorie, e sempre più indietro in fatto trettanto chiedere attenzione a chi gli fa la le 18 grandi opere da finanziare, cancellata di autocritiche, nessuno è oggi in grado di guerra in casa. La mancata nomina di Toma successivamente, con metodo sudamerica- dirci se quei piloni che affondano i piedi nel a commissario per la Sanità ha un nome a no, da Berlusconi, tornato al governo del lago di Guardialfiera sono nella condizione cinque stelle e la ridicola richiesta di 4 mi- paese; il grande illusionista convinse Iorio di sostenere il peso dei mezzi che percorro- lioni di euro avanzata dal governatore per la che sarebbe stato più utile scivolare al set- no il viadotto. Una cosa è certa, che sia Iorio messa in sicurezza degli edifici resi inagibili tantesimo posto del libro dei sogni (la cosid- sia Frattura sia Di Pietro, in questi diciotto dal sisma, ridotta alla metà dal premier Con- detta legge obiettivo) e non restare al diciot- anni se ne sono strafregati di quelle “criti- te, è una vicenda che si tinge tutta di giallo. tesimo della precedente intesa istituzionale, cità” che tolgono il sonno ai molisani. Il A tutto ciò si aggiunge una debolezza endo- quella firmata da Amato e dal governo re- limite di velocità imposto insieme alle altre gena provocata dalla sproporzionata distri- gionale dell’epoca. prescrizioni per la riapertura al traffico della buzione degli incarichi di governo regionale Purché si risolvesse l’annoso pro- strada, non sono consigli per il viandante ma in danno dei sovranisti di Salvini i quali un blema del viadotto del Liscione, il governo misure estemporanee e provvisorie atte ad giorno sì e un giorno no attaccano Mazzuto Di Stasi sottoscrisse un accordo di program- impedire il verificarsi di tragedie già di re- per colpire Toma. L’incarico di sottosegre- ma, sempre col governo Amato e impegnò cente conosciute. tario alla presidenza della giunta affidato dal 50 miliardi delle vecchie lire che insieme ad Il presidente Toma, anche lui presidente Toma al consigliere Pallante ha altri 316 di fondi statali avrebbero dovuto favorevole, almeno a parole, alla realizza- placato qualche mal di pancia ma non ha alimentare un plafond di risorse sufficienti zione di una strada a quattro corsie, senza sopito i dolori mestruali.☺ alla bisogna. Non se ne fece nulla perché pedaggio, in una gita fuori porta nei pressi di domenicodadamo@alice.it Iorio preferì cancellare tutto il lavoro svolto Guardialfiera, si dice abbia trovato la solu- la la fonte lafonte la fonte febbraio fontegennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2018 20 3
spiritualità il vangelo di pietro durante la notte nella quale cominciava il giorno del Signore, mentre i soldati vigilava- no facendo la guardia a due a due, risuonò nel cielo una gran voce. E videro il cielo Michele Tartaglia aperto e due uomini che ne discendevano con grande splendore e si avvicinavano al Se venisse chiesto al cristiano quattro canonici, cioè narrava anche la vita sepolcro. Allora quella pietra che era stata medio come i vangeli raccontano la risurre- pubblica di Gesù) conosceva i nostri quattro posta all’ingresso del sepolcro rotolò da sola zione di Gesù, probabilmente avrebbe molta vangeli e li ha usati per scrivere il suo rac- e si fermò da un lato. Il sepolcro si aprì e vi difficoltà, oppure, ricordando le rappresenta- conto, cosa già fatta da Matteo e Luca che entrarono i due giovani. I soldati vedendo zioni degli artisti (oggi abbiamo anche il hanno riutilizzato Marco e la raccolta dei ciò svegliarono il centurione e i notabili famoso film di Mel Gibson, The Passion, detti di Gesù (fonte Q). Come mostrano poiché anche costoro erano lì di guardia. E dove un aitante Gesù esce semplicemente proprio Luca e Matteo, tuttavia, riprendere mentre i soldati spiegavano quello che ave- dal sepolcro nudo e con le mani bucate), non significa copiare pedissequamente ma vano visto, videro nuovamente tre uomini direbbe che Gesù è uscito da un sarcofago piuttosto reinterpretare, dando una sottoli- uscire dal sepolcro: due di essi sostenevano rettangolare con una bandiera con su rappre- neatura nuova, tenendo presenti i destinatari l’altro e una croce li seguiva. La testa dei due sentata la croce. Ma se si dovesse chiedere a cui ci si rivolge. arrivava fino al cielo, ma la testa di colui che come gli evangelisti raccontano il fatto, Quando il Vangelo di Pietro è conducevano per mano, oltrepassava i cieli. nessun cristiano, e neppure un vescovo po- stato scritto i nostri quattro vangeli ancora E udirono una voce che diceva: hai predicato trebbe raccontarlo semplicemente perché i non erano considerati Sacra Scrittura, ma a coloro che dormivano? E dalla croce si udì vangeli non lo fanno. Strano a dirsi, ma solo testi che contenevano il messaggio e le una risposta: Sì” (VgPt 35-42). l’evento centrale della fede cristiana non è azioni di Gesù, proprio come aveva fatto È un racconto intenso, pieno di raccontato: si parla del ritrovamento della richiami agli altri vangeli ma con nuove tomba vuota, si raccontano le apparizioni prospettive; la scena, infatti, richiama il di Gesù ma il massimo del racconto è racconto del battesimo di Gesù: la morte quanto ci dice Matteo: “Passato il sabato, e risurrezione di Gesù vengono rilette Maria di Magdala e l’altra Maria andaro- sullo sfondo della liturgia battesimale; in no a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu tal modo i battezzandi potevano capire un grande terremoto: un angelo del Si- molto chiaramente il significato del sa- gnore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la cramento. Anche gli angeli che accom- pietra e si pose a sedere su di essa” (28,1- pagnano Gesù richiamano coloro che 2). Subito dopo si racconta dello spavento accompagnavano il battezzando al fonte. dei soldati e delle donne e c’è l’annuncio Ma il messaggio più bello è quello della risurrezione: dalla tomba non esce l’anonimo autore del nostro apocrifo. Solo dell’annuncio del vangelo ai morti, cosa che nessuno. alla fine del II secolo Ireneo di Lione dirà in entrerà nel simbolo degli apostoli, dove si Per avere un primo resoconto in modo chiaro che i quattro vangeli che cono- dice che Gesù “discese agli inferi” (ne parla presa diretta del momento della risurrezione, sciamo sono Parola di Dio mentre altri scrit- anche la prima lettera di Pietro): come a dire dobbiamo leggere l’apocrifo Vangelo di ti sono tendenziosi o eretici. Probabilmente che la salvezza donata da Dio attraverso Pietro, un testo antichissimo, scritto tra il chi scrisse quel vangelo lo ha fatto in asso- Gesù raggiunge veramente tutti, in tutti i 100 e il 150 d. C. del quale possediamo un luta buona fede per delle comunità che lo luoghi ma anche in tutti i tempi. Un bel mes- solo lungo frammento che comprende il leggevano con l’autorizzazione del vescovo, saggio anche per un tempo come il nostro, in processo a Gesù, la crocifissione e sepoltura salvo poi ritirarla, come racconta Eusebio di cui vorremmo considerare salvati (sia in e la risurrezione. Il frammento è stato trova- Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica, per il senso religioso che civile) solo alcuni privi- to nella tomba di un monaco in Egitto alla fatto che questo vangelo era male interpreta- legiati.☺ fine del XIX secolo. Chi ha scritto questo to da chi vedeva in Gesù un uomo solo in mike.tartaglia@virgilio.it vangelo (che probabilmente era simile ai apparenza (i docetisti). In ogni caso nella parte sopravvissuta del vangelo troviamo il mi abbono a più antico racconto (quasi contemporaneo al vangelo di Giovan- la fonte ni) del momento della perché risurrezione ed è bello sentire come veniva chi dorme immaginata da cristia- ni del II secolo: “Ma non piglia la curva 4 la la fonte febbraio lafonte fonte gennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2005 2018
glossario “Cosa facevamo prima, durante tutto quel tempo che oggi dedichiamo al nostro telefonino? Pensavamo di più? Sfor- zavamo la nostra memoria? Ripassavamo i compagno inseparabile? nostri ricordi? E chi lo sa? Ormai abbiamo Dario Carlone dimenticato come impiegavamo i minuti e forse le ore che adesso immoliamo in com- vita ha cambiato il modo di organizzarsi: ad canze o bisogni. Le persone affette da no- pagnia del nostro smartphone”. esempio se hai dimenticato qualcosa, il mofobia non si rendono conto però che la L’ironia di Serena Dandini mette cellulare ti consente in un attimo di avvisare gratificazione per aver ricevuto un messag- in evidenza un aspetto del nostro vivere al qualcuno e di fartela recapitare. Non c’è più gio o una notifica su Facebook è solo transi- quale ci siamo ormai assuefatti: la moda alcun bisogno di pianificare, tutto può svol- toria e non può sostituire mancanze affetti- del cellulare - che è di generazione sempre gersi in tempo reale - come ormai siamo ve. più avanzata - ha contagiato tutte le fasce di abituati a dire e a pensare - ed il fantastico Secondo Catherine Price, giornali- età. Consideriamo gli adolescenti, rientrati mezzo ci offre un valido aiuto. Inoltre “il sta scientifica americana, autrice di una da poco tra i banchi di scuola: spesso non telefono è diventato il nostro dj, la nostra guida per smettere di usare il cellulare, sono muniti dell’occorrente per seguire le macchina fotografica, la sveglia, il meteo, il l’attività compulsiva di consultare il telefo- lezioni ma in compenso fanno sfoggio calendario, il personal trainer, il dottore e la nino non è solo tempo perso, da dedicare dell’ultimo e più aggiornato modello di dietista, oltre a essere il filo che ci lega ad invece ad attività più interessanti, “ma è iPhone, da cui non riescono a separarsi. amori e persone care” (S. Dandini). proprio una piccola droga quotidiana che Ma non loro soltanto hanno sviluppato una Cosa saremmo allora senza il disabilita il cervello e alla lunga inibisce la forma di attaccamento a questo rivoluzio- nostro prezioso cellulare? capacità di concentrazione, di approfondire i nario mezzo; immaginate di allontanarvi Gli esperti ci dicono che quando pensieri e creare nuovi ricordi”. da casa per qualche ora e di aver dimenti- ne siamo sprovvisti e ci sentiamo smarriti o Dovremmo preoccuparci allora? cato il vostro cellulare: quanti sarebbero confusi potremmo essere affetti da nomofo- O semplicemente attendere che la moda tranquilli, senza pensieri, noncuranti di bia. Preciso che non ho scritto in modo erra- svanisca, perché tanto le mode sono passeg- quanto potrebbe accadere? E se qualcuno to: nomofobia è un termine ripreso nella gere? vi telefona e non rispondete, non sareste nostra lingua dall’inglese nomophobia la cui Ognuno di noi può misurare il causa di inutile preoccupazione? pronuncia differisce dall’italiano perché l’ proprio grado di ‘dipendenza’ da questo Eppure in passato, e parlo per la accento cade sulla terza sillaba (nomofòbia, mezzo e magari scegliere il modo migliore mia generazione, il cosiddetto ‘telefonino’ appunto). Il vocabolo è formato dal suffisso di rapportarvisi; il cellulare potrebbe asso- non esisteva: per le comunicazioni si usava phobia (fobia in italiano) preceduto da no- migliare al caffè, che ci dà energia e la cari- il telefono fisso; se qualcuno ci cercava, mo, abbreviazione di no mobile [pronuncia: ca per “funzionare”, e ci convinciamo di telefonava in altro orario oppure lasciava un no mobail], con mobile [pronuncia: mobail], non potere farne a meno. E se una mattina ci messaggio a chi rispondeva. Oggi la tecno- che in inglese indica il telefono cellulare. dimenticassimo di berlo? “Di sicuro all’ logia ci ha resi sempre reperibili, raggiungi- Questo è il nome che i ricercatori inizio ci sentiremmo stanchi e intontiti, ma bili in qualsiasi momento e luogo, con ora- britannici hanno dato alla sindrome caratte- dopo qualche giorno, improvvisamente, non rio continuato: sembrano non esistere più le rizzata dal terrore di non essere raggiungibili ne avremmo più bisogno. Lo stesso vale per pause, i periodi di relax dagli impegni, il al cellulare, quando si prova paura a restare gli smartphone” (Leslie Landis). tempo libero dal lavoro. Ed anche la nostra fuori dal contatto di rete mobile, con effetti Siamo noi che dobbiamo avere il fisici collaterali come mancanza di respiro, controllo del telefonino, non viceversa. ☺ vertigini, tremori, sudorazione, battito cardi- dario.carlone@tiscali.it aco accelerato, dolore toracico, nausea. Si tratta di un disturbo che unisce sintomi fisici a reazioni psicologiche non sempre controllabili. Per le perso- ne che ne sono affette il cellulare è la porta di accesso alle relazioni sociali ed assume valenze affettive che rientrano nel meccanismo di attesa e gratificazione perché assolve a funzioni che sostituiscono altre man- www.su-mi.org: giocatori di bocce la la fonte lafonte la fonte febbraio fontegennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2018 5
società il turismo come esperienza per qualche giorno o per qualche settimana. Si tratta di un mutamento che può ridare valo- re e attrattività a tutte quelle realtà - regioni o territori locali - ingiustamente marginalizzate Rossano Pazzagli dallo sviluppo del turismo di massa, dalla Tra XVI e XIX secolo, da Montai- elementi attrattivi. industrializzazione e dalla eccessiva specializ- gne a Goethe e a Stendhal passando per i zazione del settore. Collegando la storia, la cultura e la tanti giovani della buona società inglese ed società, emerge una gamma di luoghi e situa- Bisogna dilatare l’ottica del tempo europea, il grand tour rappresentò la princi- zioni nelle quali è possibile beneficiare di unoe rimettere al centro il territorio e il paesaggio pale forma di relazione tra il nascente turismo heritage inteso come patrimonio culturale e in una prospettiva locale che non significhi e i territori attraversati, contribuendo al suc- ambientale, che comprende una commistione localismo e separatezza, ma visione d’ insie- cesso della letteratura di viaggio e a costruire di elementi tangibili o intangibili: edifici e me e integrazione, puntando all’affermazione l’immagine europea dell’Italia fondata sulla monumenti storici, siti produttivi, paesaggi di una sorta di grand tour democratico, non cultura, l’arte, le città e il paesaggio. Questa tradizionali, ecosistemi, eventi, pratiche po- più delle corti e delle capitali, dei mille e mille pratica alimentò l’idea del ‘Belpaese’, la luoghi di cui è ricco il territorio italiano. Un polari e stili di vita. Ancora una volta il Moli- fortunata espressione coniata da Dante e da se ci appare emblematico come regione pic- tour grande non perché lungo, ma perché Petrarca e divulgata dall’abate Stoppani nella cola e ben dotata. diffuso e alla portata di tutti, entro un’ottica di seconda metà del XIX secolo con il suo libro utilizzazione non dissipativa delle risorse Il turismo non è la panacea di tutti i intitolato appunto Il Bel Paese. Conversazio- mali, ma la sua versione sostenibile, respon- locali, tra le quali spiccano proprio paesaggio, ni sulle bellezze naturali la geologia e la sabile o esperienziale può essere una leva ambiente e cultura. Il territorio molisano, non geografia fisica d'Italia (1876). Fu un best toccato dai grandi flussi turistici di massa e significativa per la rinascita delle aree interne seller per quei tempi, letto e ristampato fino a del Paese. Su tali basi è necessaria una rifles-dalle infrastrutture che altrove hanno stravolto ‘900 inoltrato, un caloroso invito alla cono- sione sul turismo, su quali forme privilegiare l’ambiente e ferito il paesaggio, ha in linea scenza del territorio, quasi un manuale di generale conservato ciò che oggi è indispen- e su quali segmenti della ricettività insistere al educazione al paesaggio. Eppure il modello fine di promuovere un turismo a misura sabile per attivare in concreto un turismo di sviluppo novecentesco, cioè quello basato d’uomo, che eviti il consumo irreversibile sostenibile di qualità.☺ sull’illusione della crescita continua, ha tra- delle risorse e favorisca l’incontro con l’ rossano.pazzagli@unimol.it scurato il territorio; in taluni casi lo ha usato e ambiente e la vita locale. Anche nelle forme sfruttato come supporto, in altri lo ha abban- dell’ospitalità occorre rifuggire da il piacere di visitare il molise donato al suo destino, dimenticato e relegato un’idea di qualità standardizzata, di Pietro La Serra (ptr.lsrr@gmail.com) nel novero delle cose vecchie. rispettando i modi di essere delle L’approccio globale ha semplifica- persone e delle culture locali. Azioni to e progressivamente marginalizzato le real- come l’integrazione settoriale, l’ tà locali: così i territori, come i cittadini, si allungamento della stagione, il riuso sentono oggi lontani dai centri di potere e del patrimonio edilizio esistente, un dalle sedi delle decisioni che li riguardano. mercato del lavoro più qualificato e Ne soffre, quindi, anche la democrazia intesa meno precario e l’accoglienza del come partecipazione effettiva di ognuno alla turista senza rinunciare agli idiomi vita sociale, economica e politica. Il Molise è locali e al carattere degli abitanti, forse l’esempio più lampante di questa deri- sperimentando su scala locale la va, di questa perdita dell’orientamento, dello formula del learning and pleasure spaesamento. Bisogna ritrovare la bussola e che rappresenta lo spirito originario intraprendere nuove rotte, considerando che nella storia del turismo, divengono in l’identità italiana è costituita per un tratto questa ottica strategia di base per una essenziale proprio dalla presenza diffusa di ricollocazione del turismo entro gli un patrimonio culturale, prodotto del passato, orizzonti della sostenibilità. solo in piccola parte conservato nei musei e La fase che stiamo attra- che è possibile incontrare nelle città e nelle versando sta conoscendo un tenden- campagne. Il mare, le coste, le città e il retico- ziale passaggio dal turismo di massa lo dei borghi, le zone rurali, i sentieri e i trat- al turismo dell’esperienza, cioè ad un turi, perfino le cantine, i mulini e i frantoi approccio con le realtà visitate più costituiscono nell’insieme lo spazio ideale attento alla qualità della vita, ai com- per una integrazione delle politiche culturali e portamenti, alle tradizioni, alle diver- ambientali. In un tale contesto anche le feste, sità ambientali e culturali, alle speci- Campitello Matese, monte Miletto. Il Molise è anche le tradizioni e i modi di vita possono divenire fiche identità nelle quali immergersi splendida montagna, sia invernale che estiva. 6 la la fonte febbraio lafonte fonte gennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2005 2018
politica per affrontare le grandi questioni nei momenti di crisi questa distanza diventa rottura, rabbia e degenera nel reazionarismo. Questa tendenza non deve occultare la com- Famiano Crucianelli plessità italiana, la ricchezza e contraddittorie- tà della nostra vicenda storica che rende il Sotto il cielo vi è una gran confu- economico-sociale italiano. Ma l’analogia nostro paese un unicum, non riconducibile ai sione, ma la situazione è tutt’altro che eccel- non si ferma qui, questi ceti medi, come la vari Orban che popolano l’Europa. Perché lente. Il governo dei grillini e della Lega sul piccola borghesia degli anni del biennio ros- l’Italia è anche erede di quell’universalismo, terreno dei fatti ha prodotto poco o nulla, le so (1919-1920), in una prima fase simpatiz- di quella forza creativa che viene da molto ragioni possono essere le più diverse: dalla zarono con la classe operaia e gli straordinari lontano: la storia di Roma, la Chiesa, gli stra- incapacità ai vincoli di bilancio, dalle contrad- risultati elettorali del PCI della metà degli ordinari laboratori dei comuni e da ultimo il dizioni nell’alleanza di governo alla confusio- anni ‘70 ne sono una testimonianza. Poi negli Rinascimento. L’Italia in questo ultimo seco- ne dei progetti. Questo non deve ingannare, anni ‘80 è iniziata una rivoluzione lenta, sotto lo è oscillata fra queste due tendenze e ha perché dietro l’immobilismo delle cose acca- la spinta dei processi di globalizzazione eco- dato il peggio e il meglio di sé, ma è indiscuti- de ogni giorno qualcosa di grave. La campa- nomica, finanziaria e tecnologica. E tutto è bile che oggi siamo in uno dei punti bassi gna di parole, la propaganda del duo Di Maio cambiato. Un mutamento che ha inciso in della nostra storia. Da qui dobbiamo ripartire, -Salvini ogni giorno avvelena i pozzi del profondità nella carne viva delle società, avendo anche chiaro due ipoteche sul presen- senso comune dei cittadini e puntualmen- te che rendono la nostra opera e le nostre te i sondaggi segnalano un aumento della scelte molto più problematiche di quanto lo maggioranza di governo che oggi è ben fossero ieri. Da una parte la disgregazione, e oltre il 60 per cento. L’interrogativo che per alcuni aspetti la marginalità della classe un democratico, una persona di sinistra operaia, dall’altra la crisi di quei valori di ha da porsi è elementare: “Perché tanta civiltà che sono stati fondativi della nostra incuria governativa produce un consenso società occidentale, una crisi alla quale si è così ampio? Perché la permanente cam- arrivati per diverse e talvolta contrapposte pagna elettorale dei due vicepremier ragioni, che ha liberato da antichi fardelli produce così brillanti risultati?”. La risposta nella Politica e negli orientamenti culturali reazionari, ma allo stesso tempo ha disgrega- sembrerebbe essere dietro l’angolo: “Non vi è dei cittadini del mondo. È in questo contesto to le comunità e la coesione sociale. una credibile opposizione, non vi è una credi- che si rinnova quella decomposizione della Che fare? È la domanda delle do- bile classe dirigente alternativa, né una propo- democrazia che Gramsci descrive negli anni mande. Capire e non semplificare la realtà è il sta alternativa”. Vero, ma è solo una parte venti e che poi produsse il fascismo in Italia e primo passo, questo anche il senso del ragio- della verità e neppure quella più interessante. il nazismo in Germania. Ancora una volta il namento schematico che ho voluto presenta- La realtà è più complessa e per molti versi più nostro paese appare il più reattivo ai muta- re. Non sperare nei Giolitti del nostro tempo, preoccupante. La continua evocazione del menti, così fu con il fascismo negli anni ‘20, ovvero capire, senza per questo essere settari, fascismo salviniano e della potenza corruttiva così con il Berlusconismo degli anni ‘90 e che il Partito Democratico e l’eurocrazia sono dell’opinione pubblica dei “social di Casaleg- così è oggi con il governo giallo-verde. parte non secondaria della decomposizione gio”, ancora una volta fornisce solo un bran- Perché? Perché la società italiana della nostra democrazia. Infine rinnovare dello di verità. coglie prima degli altri il mutamento dei radicalmente la classe dirigente che ha avuto Scriveva Gramsci, quasi un secolo tempi e li anticipa con una risposta che è responsabilità politiche e istituzionali nel fa, “la democrazia borghese non entra in crisi, sempre la stessa: il populismo, il ribellismo e nostro recente passato. Queste le premesse perché minacciata dal fascismo, ma è la stessa il qualunquismo di massa condito con il essenziali per affrontare le grandi questioni decomposizione del sistema a produrre le nazionalismo. La ragione è stata scritta e economiche, sociali, istituzionali e culturali forze antisistema”. Noi possiamo leggere genialmente interpretata da Gramsci: è nel che sono sul tavolo e per riprendere quello nelle vicende dell’oggi più di una analogia Risorgimento e nell’unificazione sabauda “spirito universale” che rappresenta la parte con gli anni che seguirono la prima guerra dell’Italia l’inizio della malattia. Il risultato migliore e più creativa della nostra storia. ☺ mondiale, anche se vi sono alcuni aspetti che del Risorgimento sabaudo fu la formazione famiano.crucianelli@tiscali.it rendono la situazione attuale paradossalmente dello stato indipendente ancora più preoccupante. In questi ultimi ed unitario, però non decenni, come era già accaduto dopo la prima caratterizzato da una guerra mondiale, abbiamo assistito alla crisi effettiva unità popolare profonda di quei corpi sociali che sono stati -nazionale. In Italia si è fondamentali per la stabilizzazione del siste- sempre conservato un ma. È una crisi che viene da lontano. La rivol- distacco fra “classe ta del movimento studentesco del 1968 è stato dominante” e popolo, un primo e forte campanello d’allarme della una distanza fra élite e frattura che si stava producendo nel sistema ceti sociali subalterni e la la fonte lafonte la fonte febbraio fontegennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2018 7
xx regione viabilità molisana attuatori, in un modello virtuoso. Oggi, insieme a quei sogni di glo- ria, mai sopiti fino in fondo nonostante l’avvicendarsi politico di realtà di colore di- verso, è venuto meno anche un po’ quel ro- Marco Branca manticismo che accompagnava ognuno di Il Molise è sempre più ventesima solcato da questo viadotto, vero gioiello inge- noi in viaggio lungo le strade. regione. È stata sufficiente la chiusura tempo- gneristico tra i più grandiosi d’Europa, la cui Figlia del deperimento viario è la ranea di una sola arteria viaria per proiettare sicurezza e soprattutto attuazione del collau- mancata manutenzione. Le case cantoniere, molisani e non indietro di cinquant’anni, con do restano un mistero, la cui verità giace un tempo frequentate addirittura come allog- ripercussioni nefaste su una viabilità già forte- all’interno delle altissime pile del ponte e nel gio dagli operai addetti alla cura delle strade, mente precaria. buio dei fondali sui quali venne eretto. oggi sono quasi del tutto dismesse e appaiono Il caso appena citato non è che la Se è vero allora che la politica non per lo più come ruderi abbandonati. I loro rappresentazione in piccola scala di ciò che fa miracoli, c’è da dire che quella attuale non occupanti, i cantonieri per l’appunto, hanno parallelamente è avvenuto a livello nazionale sembra curarsi delle possibili soluzioni, che ormai terminato di svolgere la loro funzione con conseguenze gravissime - vedi Genova - pure quando proposte si perdono in un dibat- dopo oltre 150 anni di storia ininterrotta, ga- dove il crollo del viadotto cruciale della diret- tito sterile e volutamente fine a se stesso, con rantendo quell’imprescindibile manutenzione trice Nord-Ovest, ha costretto a ripensare buona pace dei pendolari molisani. Eppure oggi mancante e spesso causa di gravi conse- l’intero trasporto su gomma, con chilome- non più tardi di una decina d’anni fa la politi- guenze sulla viabilità e sicurezza stradale. traggi e percorrenze maggiori di diverse ore. ca locale aveva fatto della viabilità un mo- Allagamenti, frane, manti stradali repentina- Quello che appare un difetto italiano in gene- mento centrale, quando sembrava che anche mente corrosi sono la conseguenza di quegli rale, ma che nel caso genovese ha individuato il Molise fosse prossimo ad avere un’ auto- stanziamenti spariti dagli ordini del giorno soluzioni equipollenti garantendo una faticosa strada propria. Fu il momento in cui si creò delle Giunte Provinciali. normalità, non è purtroppo avvenuto sulla un trait d'union tra Roma e Campobasso, tra E così, al cospetto di un passato che statale 647. Ministero delle Infrastrutture e Regione, nel resta opaco non meno del futuro, di quei pro- Tra Termoli e Campobasso, infatti, breve volgere del biennio 2006-2008 in cui il getti di sviluppo infrastrutturali non resta la messa in sicurezza dei viadotti Molise I e dicastero venne presieduto dall’ex magistrato nulla, se non l’evidenza di un progressivo Molise II ha obbligato a deviare il traffico Antonio Di Pietro. Sembrò possibile final- abbandono. Tra la nobiltà della malinconia sulla vecchia statale 87, opera certamente mente la realizzazione del corridoio “Termoli per una cura che non esiste più e la speranza importante per l’epoca in cui venne realizza- -San Vittore” ossia il grande sogno di di una rinascita a dispetto di ogni tragedia ta, ma essendo datata 1928 risulta di difficile un’infrastruttura capace di mettere in relazio- sfiorata o purtroppo verificatasi, la mente adattabilità ai volumi ed ai tempi di percor- ne Tirreno ed Adriatico, unendo le autostrade torna ancora a Genova. renza richiesti oggi, ma unica alternativa vera A1 Milano-Napoli e la A14 Bologna- In parallelo, c’è il futuro nebuloso alla Bifernina. Taranto ed infine interconnettersi con la pre- di questa regione, sempre in agguato dietro la Poste queste basi, e constatando vista piattaforma logistica di Termoli. prossima curva e legato indissolubilmente che in Basso Molise la percorrenza del Li- Un’opera di lunghezza inferiore ai 100 km da alle infrastrutture. Questo tuttavia resta un scione non tornerà più ad essere quella che ha realizzarsi da un concessionario con il siste- appello inascoltato che neppure la realtà dei preceduto le recenti scosse telluriche, appare ma del project financing, sulla base comples- fatti sembra riuscire a scalfire nelle coscienze difficile immaginare quale unico sbocco al siva di 1.354 milioni di euro, finanziamento politiche: tra ambiguità, incertezze e delusio- mare quello garantito da un’arteria viaria con previsto per il 49% con contributo pubblico e ni, la vicenda molisana rimarrà purtroppo tra velocità limitata a 50 km/h in diversi punti, tre per la restante parte con fondi privati. Prope- le necessità dimenticate. ☺ per la precisione e con il rischio chiusura deutica alla realizzazione dell’opera fu la mark_edo@hotmail.com sempre in agguato. costituzione della società Autostrade per il Appaiono lontani gli intendimenti Molise Spa, azienda mista tra Anas e Regio- voluti nel lontano 1957 dalla Cassa per il ne, fondata nel 2008 e miseramente implosa Mezzogiorno, che portò negli anni successivi insieme al progetto complessivo. alla realizzazione dell’immane diga secondo Il progetto ad hoc pensato per un progetto nato con lo scopo prevalente di l’infrastruttura prevedeva un modello armo- creare un serbatoio “atto a compensare la nizzato, poiché la società detentrice della deviazione dei deflussi delle sorgenti sul gestione stradale e dei conseguenti pedaggi versante tirrenico per l’alimentazione dell’ avrebbe utilizzato poi tali proventi (circa 20 Acquedotto Campano”. Parliamo di 60 anni centesimi al chilometro, un costo obiettiva- fa e la completa realizzazione del “Piano mente superiore alla media) per la manuten- generale per l’utilizzazione delle acque del zione dell’arteria stessa, coinvolgendo in Fiume Biferno”, si sarebbe avuta con l’invaso maniera diretta i soggetti realizzatori e poi 8 la la fonte febbraio lafonte fonte gennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2005 2018
xx regione La tragedia di Genova e il sisma di agosto il cui epicentro si è verificato a Monte- cilfone, quindi non distante dal lago di Guar- quale alternativa al ponte sul liscione? dialfiera, ha rimesso in moto con maggiore energia il Comitato del gruppo pubblico so- l’inadeguatezza della strada su cui era stato regionale non prevede minimamente la rea- cial Liscione Sicuro, sorto all’indomani della deviato il traffico, rallentato oltre ogni imma- lizzazione di una strada laterale al lago di sigla del Patto per il Molise del 2016 per sol- ginazione. Guardialfiera, lato Guardialfiera, che permet- lecitare gli organi regionali a rispettare quanto Alla diffusa criticità viaria si ag- ta di bypassare in caso di terremoto o altro in esso contemplato circa la tutela del territo- giunge la mancanza di una rete ferroviaria, l’opera costruita sul lago, come proposta dal rio. come ha rilevato la stessa ministra per il Comitato. Il crollo del ponte Morandi e, in Mezzogiorno, Barbara Lezzi, in visita il 17 Per raggiungere questo scopo, e concomitanza, il terremoto hanno avuto l’ settembre in Molise, la quale, oltre a promet- nello stesso tempo tener fede a quanto ha effetto di una presa di coscienza che il tempo tere di assegnare - con la prossima legge animato fin dalla sua nascita il social Liscione dell’attesa per ottenere infrastrutture Sicuro, il Comitato intende creare un sicure per i cittadini molisani era finito, movimento di opinione per sollecitare per cui le adesioni al gruppo sono cre- gli amministratori regionali e nazionali sciute moltissimo, dando la netta sensa- e ottenere quanto finora illustrato. zione che la misura era ormai colma. Pertanto il Comitato chiede il so- Nella generalizzata e atavica stegno, la partecipazione e la mobilita- carenza infrastrutturale viaria molisana zione di tutti gli amministratori regio- è vitale, per l’economia e la serena quo- nali, provinciali e comunali, dei sinda- tidianità di tutti, l’arteria Bifernina SS cati, delle associazioni di categoria e di 647 che a un certo punto attraversa per quelle di volontariato, nonché dei 5 km il lago di Guardialfiera. Per quan- singoli cittadini. Prossimamente sarà to voglia essere sicuro e monitorato, indetta un’assemblea pubblica per un sappiamo bene che il viadotto andrà primo confronto diretto e il più possi- ancora soggetto a chiusure - come s’è bile costruttivo per orientare e decidere già visto - isolando il territorio e incidendo finanziaria - il 34% degli investimenti di l’attività successiva. ☺ negativamente soprattutto sul sistema produt- Anas e Ferrovie alle regioni del Sud, ha affer- il comitato liscione sicuro tivo. mato: “Non è tollerabile questo gap infra- E, in un territorio sismico come strutturale che limita lo svilup- quello molisano, chiunque comprende la necessità prioritaria di una strada alternativa al po. Sono venuta qui in macchi- na perché il treno non si può ho colto un fiore viadotto. Infatti sono bastati quei pochi giorni usare e questo è inaccettabile”. Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore? di chiusura di quell’opera per rendersi conto In definitiva, la ca- Marea, questa marea di fiori e onde, dune che sarebbe pura incoscienza far morire defi- renza delle infrastrutture della sabbia, rame, ectoplasmi, spore rugginose inghiottite lande brune. Violenti spasmi. nitivamente economia, turismo, regione. Una regione Molise, quanto mai Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore? chiusura che ci taglia dalla costa, dove si tro- rilevante per tutte le conseguen- Piorrea di petali, plancton per balena drogata vano in maggior numero industrie e aziende; ze che comporta, come l’ isola- questo ammasso ceruleo. Scorticata prole. che impedisce il trasporto merci, che aumenta mento fisico della regione, il Attraversa questo mare acido, altalena brodosa i disagi per chi transita quotidianamente dalle ritardo nella crescita sociale, (amara mandorla al palato). Martello pneumatico aree interne a Termoli, senza dimenticare i civile ed economica, rappresen- rompe la quiete. Ha sete ancora d’uva umana l’orco. nostri borghi aggrappati sulle due dorsali della ta dunque un problema centrale Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore? val Biferno, che - già privati di molti servizi - da risolvere con decisione in Luna piena trapana pareti amaranto, orgasmo rischiano la condanna allo spopolamento tempi brevi. E una strada alter- di flutti genuflette giunchi. Questo fiore senz’acqua completo se i loro disagi dovessero continua- nativa al viadotto si inquadra in smorto giace in fondo alla carena, devastato. - Houston, c’è un problema! - Nessuno placca il grido. re… una strategia di ristrutturazione Ho colto un fiore: ignudo, sporco, malnutrito. Quei pochi giorni di blocco del indispensabile, vista la criticità Mentre cancrena di lutti copre ogni cosa, ignaro viadotto hanno gettato nel caos la maggior del manufatto attualmente fiore sulla rena del pianto, inginocchiato parte degli abitanti, e hanno creato a molti percorribile. L’assessore Niro cede all’allunaggio, strappato alla pena, respinto comuni della regione e al capoluogo una serie nell’incontro del 14 settembre dalla gola ingorda di Nettuno. di difficoltà e problemi, specie nell’ambito con il Comitato ha parlato di un Ho colto un figlio, rigurgito del mattino, sanitario ed economico. cronoprogramma che interessa abbandonato fiore, germoglio d’un destino balordo. L’immagine dei tir rovesciati e in buona sostanza il ripristino degli incidenti mortali avvenuti sulla vecchia del viadotto, quindi il progetto Enzo Bacca statale 87 ha confermato drammaticamente enzo.bacca@alice.it la la fonte lafonte la fonte febbraio fontegennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2018 9
xx regione ca e la scoperta dell’altro in sé e di sé nell’ parole per superare i muri altro”. L’accoglienza si potrebbe quindi raffi- gurare in un abbraccio, gesto spontaneo e familiare con il quale apro le mie braccia Giulia Di Paola all’altro per un contatto totale, senza difese e lascio che anche l’altro accetti me in una Il Molise si è distinto in questi anni dotate di mediatore culturale e non sempre si circolarità di energie che si interscambiano per la sua grande capacità di accogliere tante può sperare di incontrare un medico, un di- per diventare linfa vitale. Patocka vedeva la di quelle persone che hanno attraversato il pendente comunale o impiegati vari che parli- più profonda reciprocità intersoggettiva nel mare per lasciarsi alle spalle la loro terra e con no l’inglese o addirittura l’arabo. rapporto tra la madre e il suo bambino. essa una situazione difficile, se non impossi- Parole scagliate alla cieca, parados- Un’esigenza oggi ben nota tanto che in quasi bile da sopportare. salmente, sono quelle che escono dalla bocca tutti i reparti maternità si pratica il bonding, “Cercavamo il futuro” ha detto una di chi la cosa pubblica la dovrebbe ammini- quel contatto stretto, fisico con mamma e giovane nigeriana che il futuro lo porta in strare e, invece, è schiavo del pensiero sem- papà che sembra sia importante per la crescita grembo. “Siamo partiti perché plificato che ha creato del piccolo, ma anche per i genitori che pos- c’era la guerra” ha aggiunto il binomio “nigeriano sono finalmente smorzare la tensione e il una donna siriana. Esperienze -spacciatore”. I fatti dolore. di vita che hanno avuto modo hanno poi testimonia- A volte, però, sarebbe sufficiente di essere condivise in un in- to che la droga viag- aprire la porta (e non chiudere i porti) per contro svoltosi a Termoli il 18 gia su altri barconi, essere accoglienti nell’accezione più semplice settembre scorso, organizzato messi in mare dalla possibile. Le nostre case una volta erano dall’associazione “Mai più mafia albanese, quel- piene di gente, parenti, amici che venivano sole - Non una di meno”. La la sì in combutta con i perché volevano incontrarti, parlarti. Oggi presidente, arrivata in Italia colleghi italiani. sono diventate quasi piccoli santuari nei quali dalla Bolivia da diversi anni, Non si può mica ci si rifugia per lasciarsi il mondo alle spalle. ha confermato che si parte per ripetere all’infinito Un piccolo impegno promosso alla fine inseguire la speranza, special- che i richiedenti asilo, dell’aperitevole, l’aperitivo socievole, è nato mente se si hanno figli: “Io ho ospiti dei centri di proprio dalla esortazione di Hussein, anche avuto la fortuna di incontrare le accoglienza, per leg- lui siriano, che ha invitato tutti a casa sua. Che persone giuste”. ge non possono svol- ognuno riesca a tenere la porta aperta, invi- Come far convivere le loro aspetta- gere alcuna attività lavorativa remunerata, tando le persone a casa, cominciando da tive con il crescente senso di paura ed egoi- devono attendere che la loro richiesta sia coloro che difficilmente si può incontrare smo che sta attanagliando il nostro Paese? accettata. Se poi viene rigettata li aspetta un altrove. Eppure, quando si chiede loro se hanno tro- futuro difficile, senza permesso di soggiorno Nanni Moretti ci ricordava che “le vato quello che cercavano rispondono di sì: e senza diritti e facilmente si può cadere nella parole sono importanti” e quindi bisogna studiare e lavorare, questo è quello che conta. rete del lavoro nero o peggio della criminalità essere attenti a come vengono usate perché Ma la cosa più importante è che non si sento- organizzata. Ci si aspetta che chi siede nei già Socrate sosteneva che “le parole false non no discriminate qui da noi, non avvertono banchi dei consigli comunali, provinciali, solo sono cattive per conto loro, ma infettano ostilità nei loro confronti, anche se hai 19 regionali e ancor più in parlamento conosca la anche l'anima con il male”. Dal momento che anni, indossi il velo e frequenti una scuola realtà dei fatti e non la reinventi a suo piaci- molto male viene suscitato da un uso sconsi- pubblica. mento, tanto per attizzare il fuoco dell’odio. derato di parole travisate, tocca tenere gli La prima difficoltà da superare è Allora diventa ancora più doveroso occhi aperti e fare in modo che possano sem- quella della lingua, come confermato parlare di accoglienza, un termine che è stato pre esserci parole in grado di abbattere i mu- dall’operatrice dello SPRAR di Termoli, ben esplicato dal pensatore boemo Jan Pato- ri.☺ anche perché in piccole realtà come quella cka (1907-1977): “Nella sua essenziale di- giuliadp@msn.com molisana le strutture pubbliche non sono mensione, la vita umana coincide con la ricer- 10 la la fonte febbraio lafonte fonte gennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2005 2018
xx regione lenta agonia strade da terzo mondo Tina De Michele Davide Vitiello Il recente terremoto minaccia davvero di essere il colpo di grazia Con l’arrivo dell’autunno e con il freddo che incom- per la nostra piccola regione. È inutile girarci attorno e tirare a campare. Il be per numerosi cittadini e pendolari che quotidianamente per Molise aveva già il fianco scoperto, lacerato da anni di politiche che non han- esigenze di lavoro devono attraversare il territorio regionale, i no saputo creare una reale prospettiva di sviluppo, accontentandosi di non rischi legati alle condizioni della arterie stradali e alla mancata annaspare. La realtà è sotto gli occhi di tutti. È una lenta agonia che si consu- manutenzione dei viadotti aumentano notevolmente. ma al rallenty, che viaggia alla stessa velocità delle auto sulla diga del Liscio- Due esempi su tutti danno l’idea della situazione ne. disastrosa in cui si trova la regione. Dallo scorso 18 Settembre Macerie su macerie, paure su paure, sprechi su sprechi. È facile il viadotto Longo, che attraversa il torrente Sente e che collega puntare il dito contro i responsabili; più difficile intravedere delle soluzioni i comuni dell’alto Molise con quelli dell’alto Vastese, è stato efficaci, estranee alle logiche della gestione della mera emergenza ed alla chiuso a tempo indeterminato dalla Provincia di Isernia per logica dell’elemosina clientelare. Il molisano medio è in grado di vince- l’accertata condizio- re le olimpiadi della resilienza, è capace di attutire urti a testa bassa ed ne di pericolosità andare avanti come se nulla fosse. della struttura, peral- Eppure il nostro universo si sta sgretolando come il regno di tro già ampiamente Fantasia ne La Storia Infinita, inghiottito dalla piattezza del ‘nulla’ annunciata e docu- politico… un giorno alla volta, un pezzo alla volta. mentata nel passato. Occorre invertire la rotta, occorre ricostruire prima di tutto la Ebbene l’unica al- speranza che possa esserci un’alternativa a questa lungo disfacimento, e ternativa al viadotto che questa alternativa non possa che passare attraverso una visione è rappresentata oggi “armonica” e solidaristica della gestione del territorio e delle risorse. dalla ex statale Isto- Occorre un vero e proprio “atto di amore” per questa terra e i suoi abi- nia, una strada mu- tanti, con la consapevolezza che l’amore non ammette controprestazio- lattiera che in caso ni, soprattutto elettorali, ma che è soprattutto un atto di fede: comprendere che di pioggia diventa impercorribile ed estremamente pericolosa. ciò che deve realmente cambiare, è la mentalità con la quale ci si accosta ai Ci si sposta in Basso Molise ma lo scenario è sem- problemi. Basta un piccolo esempio. Qual è stato l’impatto del bando per i pre lo stesso. tirocini formativi finalizzati all’inclusione sociale, di cui all’avviso del luglio Dal 16 Agosto scorso, dopo gli eventi sismici che 2017, che ha riguardato ben 909 destinatari, ai quali è stato corrisposto un hanno interessato il territorio, è stata disposta la chiusura al importo mensile di € 500 per sei mesi? Terminati i tirocini, cosa è cambiato? transito per autobus e mezzi con peso superiore alle 7,5 tonnel- È importante tamponare le emergenze, ma ancora di più lo è pro- late del cavalcavia sulla fondovalle Biferno, conosciuto come grammare a lungo termine. Ad esempio, perché non si è potuto formare i “Ponte dello Sceriffo”, all’altezza del bivio per Palata-Larino e destinatari del bando a diventare assistenti per le persone con disabilità e fi- gli altri centri interessati dal terremoto. nanziare la legge per la vita indipendente? Si sarebbe potuto contemporanea- E così da settimane i pendolari che devono dirigersi mente creare lavoro più stabile e generare risposte efficaci a diritti umani a Termoli o a Campobasso a bordo di mezzi pubblici, già pe- compressi. raltro impossibilitati a poter utilizzare la tratta ferroviaria per- -------- ché chiusa da anni, sono costretti ad attendere gli autobus lun- La Consulta delle disabilità del comune di Termoli assieme go la fondovalle dove non è presente nemmeno una pensilina, all’Associazione Mo.Vi. ha elaborato quindici proposte per il miglioramento esposti alle intemperie e soprattutto ai veicoli e camion che delle condizioni di vita delle persone con disabilità nella regione Molise. Il attraversano la strada a velocità sostenuta, nel tratto che si trova documento contenente le proposte è stato consegnato all’assessore Luigi nella immediata prossimità dei viadotti del Liscione. Una si- Mazzuto nel corso di una seduta istituzionale nel luglio scorso. tuazione già tristemente conosciuta nel passato che si pensava Le richieste spaziano da interventi programmatici, quali il recepi- e sperava di non rivivere più. mento della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, a pro- Non è dato sapere quando la Provincia di Campo- poste immediate al fine di tamponare le maggiori emergenze (sblocco dei basso, sotto la cui competenza ricade il cavalcavia sulla fondo- fondi FNA, interventi per le scuole e per i disturbi dello spettro autistico). valle Biferno, potrà mettere in sicurezza la struttura, tenuto Altri punti riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche, la promo- conto dell’atavica carenza di risorse nella disponibilità zione delle politiche a sostegno della ‘vita indipendente’ e dell’accesso al dell’Ente. mondo del lavoro per le persone con disabilità fisica e psichica. Una cosa è certa: le conseguenze in termini di disagi Si auspica che queste proposte diventino terreno di dibattito costrut- e rischi per l’incolumità pubblica ricadono come sempre sui tivo all’interno della nostra regione, e che possano generare un confronto tra cittadini, sempre più a corto di servizi e di ragioni per vivere tutti coloro che a vario titolo operano nell’universo delle disabilità e istituzio- con dignità in Molise. ☺ ni. Staremo a vedere. ☺ davidevitiello84@yahoo.it tina.demichele@hotmail.it la la fonte lafonte la fonte febbraio fontegennaio gennaio marzo ottobre2005 2005 2018 11
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