La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV

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OTTOBRE 2018 ANNO 15 N 9   periodico dei terremotati o di resistenza umana   € 1,00

Sopra il ponte il Molise campa
Sotto il ponte il Molise crepa
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lotta e contemplazione

  il prezzo dell’amore                                                                                                  la fonte
                          Rosalba Manes
“Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israe-                                                    Direttore responsabile
le?... Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione” (Os 11,8).                            Antonio Di Lalla
             Il Libro del profeta Osea è forse il più imbarazzante nel corpus dei profeti minori o Dodici profeti
perché i suoi oracoli si originano a partire dal dramma personale di un uomo, il profeta per l’appunto, che
                                                                                                                        Tel. 0874 823070
soffre per amore e che riceve dal Signore un comando del tutto insolito: “Va’, prenditi in moglie una prostitu-         Tel/fax 0874732749
                                                                                                                        Redazione
ta, genera figli di prostituzione, poiché il paese non fa che prostituirsi allontanandosi dal Signore” (Os 1,2).        Dario Carlone
Questa esperienza dolorosa diventa decisiva per la sua azione profetica. A causa del tradimento di sua moglie
Gomer che egli amava tanto, Osea (il cui nome vuol dire “salvato”) si trova infatti a vivere lo stesso dramma
                                                                                                                        Redazione
                                                                                                                        Domenico D’Adamo
che vive Dio: l’abbandonato da parte della sua sposa Israele.                                                           Dario Carlone
                                                                                                                        Annamaria  Mastropietro
             La rottura dell’alleanza d’Israele con il suo Dio viene a riflettersi nell’abbandono del tetto coniu-      Domenico
                                                                                                                        Maria Grazia
                                                                                                                                  D’Adamo
                                                                                                                                     Paduano
gale da parte della moglie di Osea. Come Israele si volge all’idolatria, così la moglie di Osea passa                   Annamaria Mastropietro
all’adulterio e alla prostituzione. L’amore di Osea diviene così immagine dell’amore di Dio. Il profeta dun-
que è l’unico a comprendere il dolore di Dio per l’allontanamento e l’infedeltà della sua amata: egli accoglie
                                                                                                                        Segreteria
                                                                                                                        Maria Grazia Paduano
nella sua carne i sentimenti di Dio, per questo può portare il messaggio divino senza che questo perda la sua           Marialucia Carlone
efficacia.                                                                                                              Segreteria
             Dall’unione con Gomer a Osea nascono tre figli, due dei quali riflettono nel loro nome la condi-           Web    master
zione tragica che vive il popolo a causa del suo peccato: dopo Izreel, infatti, nascono Non amata e Non popo-
                                                                                                                        Marialucia     Carlone
lo mio. In tal modo quest’uomo si fa carico del peccato di tutto Israele unendosi a una donna che rappresenta           Pino Di Lalla
l’idolatria sfrenata del popolo.                                                                                        Web
                                                                                                                        Antoniomaster
                                                                                                                                   Celio
             Nella Bibbia il popolo d’Israele e la città di Gerusalemme sono sempre raffigurati dall’immagine           Pino  Di   Lalla
                                                                                                                        www.lafonte.tv
della donna. Si tratta di una donna che la vita di peccato priva della sua grazia e che la vita nella santità fa
risplendere, invece, della divina bellezza e la rende collaboratrice privilegiata della sua irradiazione. Questa        www.lafonte2004.it
donna che si è traviata ha rinnegato il suo sposo per Baal, divinità dei cananei, che nella lingua ebraica - ba‘al      E-mail
- vuol dire “marito” o “padrone”.                                                                                       E-mail
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             Dio, come Osea, è uno sposo tradito ma ancora innamorato. Promette punizioni, ma poi s’ingegna
a sedurre ancora una volta la sua sposa: “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel
                                                                                                                        lafonte2004@virgilio.it
diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” (Os 2,21-          Quaderno n. 154
22). Il cuore pulsante di una vita nel segno dell’alleanza, infatti, è conoscere il Signore, essergli familiari,        Chiuso
                                                                                                                        Quaderno  in tipografia
                                                                                                                                       n. 87       il
intimi. Egli non è un Dio che vuole sacrifici ma l’amore (cf. Os 6,6), quell’amore che egli stesso comunica
con larghezza e che insieme al tratto sponsale presenta anche quello paterno. L’alleanza rende sposi, ma
                                                                                                                        Chiuso in tipografia il
                                                                                                                        25/09/18
anche figli. A tal proposito, incanta la poesia di Os 11, un vero capolavoro di tenerezza: “Io li traevo con            26/08/12
legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su            Stampato da
di lui per dargli da mangiare” (Os 11,4).                                                                               Grafiche
                                                                                                                        StampatoSales da s.r.l.
             Nel testo si comprende che il rapporto padre-figlio nasce da un evento storico, l’esodo: “Quando
Israele era fanciullo, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio” (Os 11,1). Non si tratta di un legame        Grafiche
                                                                                                                        via  S. Marco
                                                                                                                                    Saleszona
                                                                                                                                           s.r.l.cip.
di natura (come nelle mitologie orientali), ma di un legame storico basato su un gesto libero e gratuito di Dio         via S. Marco
                                                                                                                        71016    S. Severo
                                                                                                                                         zona(FG)
                                                                                                                                                cip.
che ha chiamato Israele quando era na‘ar, cioè giovane, non ancora in grado di conoscere e di compiere
scelte responsabili. Come un padre, Dio ha guidato il popolo nel deserto per insegnargli a vivere in pienezza
                                                                                                                        71016 S. Severo (FG)
accogliendo la sua Parola e rispondendo alla sua alleanza. Per far crescere il suo popolo si è chinato colman-
                                                                                                                        Autorizzazione Tribunale di
do la distanza con la sua creatura: si è chinato per curarla e nutrirla e l’ha sollevata portandola alla sua guan-      Larino n. 6/2004Tribunale di
                                                                                                                        Autorizzazione
cia. Anche se il popolo/figlio si è allontanato e si è volto agli idoli, Dio, invece, ha preferito al castigo il per-
dono e la tenerezza, basi di una trasformazione sempre possibile nell’oggi della storia di ciascuno.
                                                                                                                        Larino n. 6/2004
                                                                                                                              Abbonamento
             Forse anche noi pensiamo la fede come un fardello imposto sulle nostre spalle da un Dio padrone
e siamo tentati di scegliere “culti” a basso costo. La fede però non è uno sforzo. Essa è una forza che spinge          Ordinario
                                                                                                                              Abbonamento  € 10,00
a consegnarsi all’Amore incrollabile che si china non per umiliare ma per sollevare e mettere le ali alle               Sostenitore
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nostre vite.☺
                                                                                            r.manes@hotmail.it
                                                                                                                        Autolesionista
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                                                                                                                                             20,00
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                                                                                                                        ccp n. 4487558
                                             la fonte                                                                   intestato   a:
                                                                                                                        ccp n. 4487558
                                                                                                                        la fonte molise
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                                                                                                                        via Fiorentini, 14
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                                                                                                                        86040 Ripabottoni (CB)
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                                                                                                                        86040 Ripabottoni (CB)
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                                                                             gennaio
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
il viadotto
                                              Domenico D’Adamo
            Eravamo rimasti alla chiusura         dal precedente governo per un’impresa, a           zione alle critici-
della Bifernina e ad un misterioso progetto       sentir lui, rivoluzionaria: l’autostrada. Per-     tà del viadotto, una scoperta clamorosa.
per il raddoppio di quel tratto di strada oggi    ché fossero stanziati i fondi su quella ennesi-    Incamminandosi sulle Terre del Sacramento
riaperto al traffico, “a passo d’uomo”. Le        ma berlusconata, non solo al governo dovet-        pare si sia imbattuto in una pietra miliare
criticità, segnalate dall’ANAS alla Regione       te tornare Prodi, ma ci volle anche il pesante     che rivela l’esistenza di una antica stradina a
Molise sin dalla fine degli anno ‘90, nono-       intervento del ministro Di Pietro che in fatto     ridosso del lago, dismessa dopo la realizza-
stante il terremoto di San Giuliano prima e       di opere pubbliche e di sensibilità istituzio-     zione della Bifernina perché insufficiente a
quello di Montecilfone poi, evidentemente         nale è in strettissima sintonia con Iorio. Si      sostenere il traffico dell’epoca: qualcuno
si sono risolte da sole. Non sappiamo a chi       decise in buona sostanza di finanziare il          dovrà pure avvertirlo che quel tipo di strade
attribuirne il merito, alla natura, a Iorio, a    primo lotto dell’Autostrada che avrebbe            sono solo oggetto di ricerca per gli studiosi
Frattura e tuttavia, grazie alle rassicurazioni   collegato il capoluogo con l’Autostrada del        di storia del territorio. Purtroppo il presiden-
del governatore Toma, a parte quello strano       Sole.                                              te Toma non è nuovo ad annunci di questo
limite di velocità sui viadotti del Liscione,                Il problema che oggi impensieri-        tipo; non gli è ben chiaro in quale pasticcio
oggi siamo tutti più tranquilli.                  sce l’assessore Niro, il viadotto che attraver-    si è messo. Sono passati oltre cinque mesi
            Non la pensa così l’assessore alle    sa la diga del Liscione, non fu preso in con-      dalla sua elezione e agli impegni contenuti
infrastrutture Vincenzo Niro che dopo aver        siderazione da nessuno degli attori in scena.      nelle dichiarazioni programmatiche non
sostenuto prima i progetti autostradali di        Da circa mezzo secolo si percorre quel via-        sembra seguire un’azione di governo credi-
Iorio e poi quelli ferroviari di Frattura, dopo   dotto e, checché ne dica l’ex ministro Di          bile e coerente. La sua maggioranza, come
18 anni di lodevole servizio                                                                                          tutte quelle espresse dalle
svolto in consiglio regionale,                                                                                        forze politiche del centrode-
scopre che la vera emergen-                                                                                           stra nelle regioni in cui go-
za di questa regione era e                                                                                            verna, omologhe solo per
resta la Bifernina, dichiaran-                                                                                        metà al governo giallo-
dosi pronto a lavorare per la                                                                                         verde, mostra di essere più
realizzazione di una strada                                                                                           fragile di quelle schierate
che colleghi il Basso Molise                                                                                          all’opposizione del governo
con il Lazio. Inconsapevol-                                                                                           nazionale. Rispetto al potere
mente parla di un’opera già                                                                                           romano Toma si trova in una
progettata diciotto anni fa: la                                                                                       condizione di obiettiva debo-
“Termoli-San          Vittore”,                                                                                       lezza, non può battere i pu-
un’idea progettuale inserita dal governo          Pietro, sempre più avanti degli altri in fatto     gni neanche quando ha ragione né può al-
Amato nel piano nazionale dei trasporti tra       di requisitorie, e sempre più indietro in fatto    trettanto chiedere attenzione a chi gli fa la
le 18 grandi opere da finanziare, cancellata      di autocritiche, nessuno è oggi in grado di        guerra in casa. La mancata nomina di Toma
successivamente, con metodo sudamerica-           dirci se quei piloni che affondano i piedi nel     a commissario per la Sanità ha un nome a
no, da Berlusconi, tornato al governo del         lago di Guardialfiera sono nella condizione        cinque stelle e la ridicola richiesta di 4 mi-
paese; il grande illusionista convinse Iorio      di sostenere il peso dei mezzi che percorro-       lioni di euro avanzata dal governatore per la
che sarebbe stato più utile scivolare al set-     no il viadotto. Una cosa è certa, che sia Iorio    messa in sicurezza degli edifici resi inagibili
tantesimo posto del libro dei sogni (la cosid-    sia Frattura sia Di Pietro, in questi diciotto     dal sisma, ridotta alla metà dal premier Con-
detta legge obiettivo) e non restare al diciot-   anni se ne sono strafregati di quelle “criti-      te, è una vicenda che si tinge tutta di giallo.
tesimo della precedente intesa istituzionale,     cità” che tolgono il sonno ai molisani. Il         A tutto ciò si aggiunge una debolezza endo-
quella firmata da Amato e dal governo re-         limite di velocità imposto insieme alle altre      gena provocata dalla sproporzionata distri-
gionale dell’epoca.                               prescrizioni per la riapertura al traffico della   buzione degli incarichi di governo regionale
            Purché si risolvesse l’annoso pro-    strada, non sono consigli per il viandante ma      in danno dei sovranisti di Salvini i quali un
blema del viadotto del Liscione, il governo       misure estemporanee e provvisorie atte ad          giorno sì e un giorno no attaccano Mazzuto
Di Stasi sottoscrisse un accordo di program-      impedire il verificarsi di tragedie già di re-     per colpire Toma. L’incarico di sottosegre-
ma, sempre col governo Amato e impegnò            cente conosciute.                                  tario alla presidenza della giunta affidato dal
50 miliardi delle vecchie lire che insieme ad                Il presidente Toma, anche lui           presidente Toma al consigliere Pallante ha
altri 316 di fondi statali avrebbero dovuto       favorevole, almeno a parole, alla realizza-        placato qualche mal di pancia ma non ha
alimentare un plafond di risorse sufficienti      zione di una strada a quattro corsie, senza        sopito i dolori mestruali.☺
alla bisogna. Non se ne fece nulla perché         pedaggio, in una gita fuori porta nei pressi di                     domenicodadamo@alice.it
Iorio preferì cancellare tutto il lavoro svolto   Guardialfiera, si dice abbia trovato la solu-

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spiritualità

      il vangelo di pietro
                                                                                                   durante la notte nella quale cominciava il
                                                                                                   giorno del Signore, mentre i soldati vigilava-
                                                                                                   no facendo la guardia a due a due, risuonò
                                                                                                   nel cielo una gran voce. E videro il cielo
                                    Michele Tartaglia                                              aperto e due uomini che ne discendevano
                                                                                                   con grande splendore e si avvicinavano al
           Se venisse chiesto al cristiano       quattro canonici, cioè narrava anche la vita      sepolcro. Allora quella pietra che era stata
medio come i vangeli raccontano la risurre-      pubblica di Gesù) conosceva i nostri quattro
                                                                                                   posta all’ingresso del sepolcro rotolò da sola
zione di Gesù, probabilmente avrebbe molta       vangeli e li ha usati per scrivere il suo rac-
                                                                                                   e si fermò da un lato. Il sepolcro si aprì e vi
difficoltà, oppure, ricordando le rappresenta-   conto, cosa già fatta da Matteo e Luca che        entrarono i due giovani. I soldati vedendo
zioni degli artisti (oggi abbiamo anche il       hanno riutilizzato Marco e la raccolta dei        ciò svegliarono il centurione e i notabili
famoso film di Mel Gibson, The Passion,          detti di Gesù (fonte Q). Come mostrano            poiché anche costoro erano lì di guardia. E
dove un aitante Gesù esce semplicemente          proprio Luca e Matteo, tuttavia, riprendere       mentre i soldati spiegavano quello che ave-
dal sepolcro nudo e con le mani bucate),         non significa copiare pedissequamente ma
                                                                                                   vano visto, videro nuovamente tre uomini
direbbe che Gesù è uscito da un sarcofago        piuttosto reinterpretare, dando una sottoli-
                                                                                                   uscire dal sepolcro: due di essi sostenevano
rettangolare con una bandiera con su rappre-     neatura nuova, tenendo presenti i destinatari     l’altro e una croce li seguiva. La testa dei due
sentata la croce. Ma se si dovesse chiedere      a cui ci si rivolge.                              arrivava fino al cielo, ma la testa di colui che
come gli evangelisti raccontano il fatto,                    Quando il Vangelo di Pietro è
                                                                                                   conducevano per mano, oltrepassava i cieli.
nessun cristiano, e neppure un vescovo po-       stato scritto i nostri quattro vangeli ancora     E udirono una voce che diceva: hai predicato
trebbe raccontarlo semplicemente perché i        non erano considerati Sacra Scrittura, ma
                                                                                                   a coloro che dormivano? E dalla croce si udì
vangeli non lo fanno. Strano a dirsi, ma         solo testi che contenevano il messaggio e le      una risposta: Sì” (VgPt 35-42).
l’evento centrale della fede cristiana non è     azioni di Gesù, proprio come aveva fatto
                                                                                                               È un racconto intenso, pieno di
raccontato: si parla del ritrovamento della                                                             richiami agli altri vangeli ma con nuove
tomba vuota, si raccontano le apparizioni
                                                                                                        prospettive; la scena, infatti, richiama il
di Gesù ma il massimo del racconto è
                                                                                                        racconto del battesimo di Gesù: la morte
quanto ci dice Matteo: “Passato il sabato,                                                              e risurrezione di Gesù vengono rilette
Maria di Magdala e l’altra Maria andaro-
                                                                                                        sullo sfondo della liturgia battesimale; in
no a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu
                                                                                                        tal modo i battezzandi potevano capire
un grande terremoto: un angelo del Si-
                                                                                                        molto chiaramente il significato del sa-
gnore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la                                                           cramento. Anche gli angeli che accom-
pietra e si pose a sedere su di essa” (28,1-                                                            pagnano Gesù richiamano coloro che
2). Subito dopo si racconta dello spavento
                                                                                                        accompagnavano il battezzando al fonte.
dei soldati e delle donne e c’è l’annuncio                                                              Ma il messaggio più bello è quello
della risurrezione: dalla tomba non esce         l’anonimo autore del nostro apocrifo. Solo        dell’annuncio del vangelo ai morti, cosa che
nessuno.                                         alla fine del II secolo Ireneo di Lione dirà in
                                                                                                   entrerà nel simbolo degli apostoli, dove si
           Per avere un primo resoconto in       modo chiaro che i quattro vangeli che cono-       dice che Gesù “discese agli inferi” (ne parla
presa diretta del momento della risurrezione,    sciamo sono Parola di Dio mentre altri scrit-     anche la prima lettera di Pietro): come a dire
dobbiamo leggere l’apocrifo Vangelo di           ti sono tendenziosi o eretici. Probabilmente      che la salvezza donata da Dio attraverso
Pietro, un testo antichissimo, scritto tra il    chi scrisse quel vangelo lo ha fatto in asso-     Gesù raggiunge veramente tutti, in tutti i
100 e il 150 d. C. del quale possediamo un       luta buona fede per delle comunità che lo
                                                                                                   luoghi ma anche in tutti i tempi. Un bel mes-
solo lungo frammento che comprende il            leggevano con l’autorizzazione del vescovo,
                                                                                                   saggio anche per un tempo come il nostro, in
processo a Gesù, la crocifissione e sepoltura    salvo poi ritirarla, come racconta Eusebio di
                                                                                                   cui vorremmo considerare salvati (sia in
e la risurrezione. Il frammento è stato trova-   Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica, per il    senso religioso che civile) solo alcuni privi-
to nella tomba di un monaco in Egitto alla       fatto che questo vangelo era male interpreta-
                                                                                                   legiati.☺
fine del XIX secolo. Chi ha scritto questo       to da chi vedeva in Gesù un uomo solo in                             mike.tartaglia@virgilio.it
vangelo (che probabilmente era simile ai         apparenza (i docetisti). In ogni caso nella
                                                                        parte sopravvissuta del
                                                                        vangelo troviamo il                  mi abbono a
                                                                        più antico racconto
                                                                        (quasi contemporaneo
                                                                        al vangelo di Giovan-
                                                                                                                la fonte
                                                                        ni) del momento della              perché
                                                                        risurrezione ed è bello
                                                                        sentire come veniva               chi dorme
                                                                        immaginata da cristia-
                                                                        ni del II secolo: “Ma         non piglia la curva
  4                                                    la
                                                        la fonte febbraio
                                                        lafonte
                                                           fonte gennaio
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
glossario
           “Cosa facevamo prima, durante
tutto quel tempo che oggi dedichiamo al
nostro telefonino? Pensavamo di più? Sfor-
zavamo la nostra memoria? Ripassavamo i
                                                  compagno inseparabile?
nostri ricordi? E chi lo sa? Ormai abbiamo                                            Dario Carlone
dimenticato come impiegavamo i minuti e
forse le ore che adesso immoliamo in com-        vita ha cambiato il modo di organizzarsi: ad     canze o bisogni. Le persone affette da no-
pagnia del nostro smartphone”.                   esempio se hai dimenticato qualcosa, il          mofobia non si rendono conto però che la
           L’ironia di Serena Dandini mette      cellulare ti consente in un attimo di avvisare   gratificazione per aver ricevuto un messag-
in evidenza un aspetto del nostro vivere al      qualcuno e di fartela recapitare. Non c’è più    gio o una notifica su Facebook è solo transi-
quale ci siamo ormai assuefatti: la moda         alcun bisogno di pianificare, tutto può svol-    toria e non può sostituire mancanze affetti-
del cellulare - che è di generazione sempre      gersi in tempo reale - come ormai siamo          ve.
più avanzata - ha contagiato tutte le fasce di   abituati a dire e a pensare - ed il fantastico               Secondo Catherine Price, giornali-
età. Consideriamo gli adolescenti, rientrati     mezzo ci offre un valido aiuto. Inoltre “il      sta scientifica americana, autrice di una
da poco tra i banchi di scuola: spesso non       telefono è diventato il nostro dj, la nostra     guida per smettere di usare il cellulare,
sono muniti dell’occorrente per seguire le       macchina fotografica, la sveglia, il meteo, il   l’attività compulsiva di consultare il telefo-
lezioni ma in compenso fanno sfoggio             calendario, il personal trainer, il dottore e la nino non è solo tempo perso, da dedicare
dell’ultimo e più aggiornato modello di          dietista, oltre a essere il filo che ci lega ad  invece ad attività più interessanti, “ma è
iPhone, da cui non riescono a separarsi.         amori e persone care” (S. Dandini).              proprio una piccola droga quotidiana che
Ma non loro soltanto hanno sviluppato una                   Cosa saremmo allora senza il          disabilita il cervello e alla lunga inibisce la
forma di attaccamento a questo rivoluzio-        nostro prezioso cellulare?                       capacità di concentrazione, di approfondire i
nario mezzo; immaginate di allontanarvi                     Gli esperti ci dicono che quando      pensieri e creare nuovi ricordi”.
da casa per qualche ora e di aver dimenti-       ne siamo sprovvisti e ci sentiamo smarriti o                 Dovremmo preoccuparci allora?
cato il vostro cellulare: quanti sarebbero       confusi potremmo essere affetti da nomofo-       O semplicemente attendere che la moda
tranquilli, senza pensieri, noncuranti di        bia. Preciso che non ho scritto in modo erra-    svanisca, perché tanto le mode sono passeg-
quanto potrebbe accadere? E se qualcuno          to: nomofobia è un termine ripreso nella         gere?
vi telefona e non rispondete, non sareste        nostra lingua dall’inglese nomophobia la cui                 Ognuno di noi può misurare il
causa di inutile preoccupazione?                 pronuncia differisce dall’italiano perché l’     proprio grado di ‘dipendenza’ da questo
           Eppure in passato, e parlo per la     accento cade sulla terza sillaba (nomofòbia,     mezzo e magari scegliere il modo migliore
mia generazione, il cosiddetto ‘telefonino’      appunto). Il vocabolo è formato dal suffisso     di rapportarvisi; il cellulare potrebbe asso-
non esisteva: per le comunicazioni si usava      phobia (fobia in italiano) preceduto da no-      migliare al caffè, che ci dà energia e la cari-
il telefono fisso; se qualcuno ci cercava,       mo, abbreviazione di no mobile [pronuncia:       ca per “funzionare”, e ci convinciamo di
telefonava in altro orario oppure lasciava un    no mobail], con mobile [pronuncia: mobail],      non potere farne a meno. E se una mattina ci
messaggio a chi rispondeva. Oggi la tecno-       che in inglese indica il telefono cellulare.     dimenticassimo di berlo? “Di sicuro all’
logia ci ha resi sempre reperibili, raggiungi-              Questo è il nome che i ricercatori    inizio ci sentiremmo stanchi e intontiti, ma
bili in qualsiasi momento e luogo, con ora-      britannici hanno dato alla sindrome caratte-     dopo qualche giorno, improvvisamente, non
rio continuato: sembrano non esistere più le     rizzata dal terrore di non essere raggiungibili  ne avremmo più bisogno. Lo stesso vale per
pause, i periodi di relax dagli impegni, il      al cellulare, quando si prova paura a restare    gli smartphone” (Leslie Landis).
tempo libero dal lavoro. Ed anche la nostra      fuori dal contatto di rete mobile, con effetti               Siamo noi che dobbiamo avere il
                                                 fisici collaterali come mancanza di respiro,     controllo del telefonino, non viceversa. ☺
                                                 vertigini, tremori, sudorazione, battito cardi-                      dario.carlone@tiscali.it
                                                 aco accelerato, dolore
                                                 toracico, nausea. Si tratta
                                                 di un disturbo che unisce
                                                 sintomi fisici a reazioni
                                                 psicologiche non sempre
                                                 controllabili. Per le perso-
                                                 ne che ne sono affette il
                                                 cellulare è la porta di
                                                 accesso alle relazioni
                                                 sociali ed assume valenze
                                                 affettive che rientrano nel
                                                 meccanismo di attesa e
                                                 gratificazione       perché
                                                 assolve a funzioni che
                                                 sostituiscono altre man-
                                                                                            www.su-mi.org: giocatori di bocce
                                                      la
                                                      la  fonte
                                                       lafonte
                                                       la  fonte febbraio
                                                            fontegennaio
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
società

  il turismo come esperienza
                                                                                                      per qualche giorno o per qualche settimana.
                                                                                                      Si tratta di un mutamento che può ridare valo-
                                                                                                      re e attrattività a tutte quelle realtà - regioni o
                                                                                                      territori locali - ingiustamente marginalizzate
                                         Rossano Pazzagli                                             dallo sviluppo del turismo di massa, dalla
            Tra XVI e XIX secolo, da Montai-          elementi attrattivi.                            industrializzazione e dalla eccessiva specializ-
gne a Goethe e a Stendhal passando per i                                                              zazione del settore.
                                                                  Collegando la storia, la cultura e la
tanti giovani della buona società inglese ed          società, emerge una gamma di luoghi e situa-                 Bisogna dilatare l’ottica del tempo
europea, il grand tour rappresentò la princi-         zioni nelle quali è possibile beneficiare di unoe rimettere al centro il territorio e il paesaggio
pale forma di relazione tra il nascente turismo       heritage inteso come patrimonio culturale e     in una prospettiva locale che non significhi
e i territori attraversati, contribuendo al suc-      ambientale, che comprende una commistione       localismo e separatezza, ma visione d’ insie-
cesso della letteratura di viaggio e a costruire      di elementi tangibili o intangibili: edifici e  me e integrazione, puntando all’affermazione
l’immagine europea dell’Italia fondata sulla          monumenti storici, siti produttivi, paesaggi    di una sorta di grand tour democratico, non
cultura, l’arte, le città e il paesaggio. Questa      tradizionali, ecosistemi, eventi, pratiche po-  più delle corti e delle capitali, dei mille e mille
pratica alimentò l’idea del ‘Belpaese’, la                                                            luoghi di cui è ricco il territorio italiano. Un
                                                      polari e stili di vita. Ancora una volta il Moli-
fortunata espressione coniata da Dante e da           se ci appare emblematico come regione pic-      tour grande non perché lungo, ma perché
Petrarca e divulgata dall’abate Stoppani nella        cola e ben dotata.                              diffuso e alla portata di tutti, entro un’ottica di
seconda metà del XIX secolo con il suo libro                                                          utilizzazione non dissipativa delle risorse
                                                                  Il turismo non è la panacea di tutti i
intitolato appunto Il Bel Paese. Conversazio-         mali, ma la sua versione sostenibile, respon-   locali, tra le quali spiccano proprio paesaggio,
ni sulle bellezze naturali la geologia e la           sabile o esperienziale può essere una leva      ambiente e cultura. Il territorio molisano, non
geografia fisica d'Italia (1876). Fu un best                                                          toccato dai grandi flussi turistici di massa e
                                                      significativa per la rinascita delle aree interne
seller per quei tempi, letto e ristampato fino a      del Paese. Su tali basi è necessaria una rifles-dalle infrastrutture che altrove hanno stravolto
‘900 inoltrato, un caloroso invito alla cono-         sione sul turismo, su quali forme privilegiare  l’ambiente e ferito il paesaggio, ha in linea
scenza del territorio, quasi un manuale di                                                            generale conservato ciò che oggi è indispen-
                                                      e su quali segmenti della ricettività insistere al
educazione al paesaggio. Eppure il modello            fine di promuovere un turismo a misura          sabile per attivare in concreto un turismo
di sviluppo novecentesco, cioè quello basato          d’uomo, che eviti il consumo irreversibile      sostenibile di qualità.☺
sull’illusione della crescita continua, ha tra-       delle risorse e favorisca l’incontro con l’                        rossano.pazzagli@unimol.it
scurato il territorio; in taluni casi lo ha usato e   ambiente e la vita locale. Anche nelle forme
sfruttato come supporto, in altri lo ha abban-        dell’ospitalità occorre rifuggire da
                                                                                                         il piacere di visitare il molise
donato al suo destino, dimenticato e relegato         un’idea di qualità standardizzata,
                                                                                                       di Pietro La Serra (ptr.lsrr@gmail.com)
nel novero delle cose vecchie.                        rispettando i modi di essere delle
            L’approccio globale ha semplifica-        persone e delle culture locali. Azioni
to e progressivamente marginalizzato le real-         come l’integrazione settoriale, l’
tà locali: così i territori, come i cittadini, si     allungamento della stagione, il riuso
sentono oggi lontani dai centri di potere e           del patrimonio edilizio esistente, un
dalle sedi delle decisioni che li riguardano.         mercato del lavoro più qualificato e
Ne soffre, quindi, anche la democrazia intesa         meno precario e l’accoglienza del
come partecipazione effettiva di ognuno alla          turista senza rinunciare agli idiomi
vita sociale, economica e politica. Il Molise è       locali e al carattere degli abitanti,
forse l’esempio più lampante di questa deri-          sperimentando su scala locale la
va, di questa perdita dell’orientamento, dello        formula del learning and pleasure
spaesamento. Bisogna ritrovare la bussola e           che rappresenta lo spirito originario
intraprendere nuove rotte, considerando che           nella storia del turismo, divengono in
l’identità italiana è costituita per un tratto        questa ottica strategia di base per una
essenziale proprio dalla presenza diffusa di          ricollocazione del turismo entro gli
un patrimonio culturale, prodotto del passato,        orizzonti della sostenibilità.
solo in piccola parte conservato nei musei e                      La fase che stiamo attra-
che è possibile incontrare nelle città e nelle        versando sta conoscendo un tenden-
campagne. Il mare, le coste, le città e il retico-    ziale passaggio dal turismo di massa
lo dei borghi, le zone rurali, i sentieri e i trat-   al turismo dell’esperienza, cioè ad un
turi, perfino le cantine, i mulini e i frantoi        approccio con le realtà visitate più
costituiscono nell’insieme lo spazio ideale           attento alla qualità della vita, ai com-
per una integrazione delle politiche culturali e      portamenti, alle tradizioni, alle diver-
ambientali. In un tale contesto anche le feste,       sità ambientali e culturali, alle speci-                    Campitello Matese,
                                                                                                            monte Miletto. Il Molise è anche
le tradizioni e i modi di vita possono divenire       fiche identità nelle quali immergersi
                                                                                              splendida montagna, sia invernale che estiva.

  6                                                         la
                                                             la fonte febbraio
                                                             lafonte
                                                                fonte gennaio
                                                                       gennaio
                                                                       marzo
                                                                       ottobre2005
                                                                               2005
                                                                                2005
                                                                               2018
La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
politica

 per affrontare le grandi questioni
                                                                                                        nei momenti di crisi questa distanza diventa
                                                                                                        rottura, rabbia e degenera nel reazionarismo.
                                                                                                        Questa tendenza non deve occultare la com-
                                    Famiano Crucianelli                                                 plessità italiana, la ricchezza e contraddittorie-
                                                                                                        tà della nostra vicenda storica che rende il
           Sotto il cielo vi è una gran confu-      economico-sociale italiano. Ma l’analogia
                                                                                                        nostro paese un unicum, non riconducibile ai
sione, ma la situazione è tutt’altro che eccel-     non si ferma qui, questi ceti medi, come la
                                                                                                        vari Orban che popolano l’Europa. Perché
lente. Il governo dei grillini e della Lega sul     piccola borghesia degli anni del biennio ros-
                                                                                                        l’Italia è anche erede di quell’universalismo,
terreno dei fatti ha prodotto poco o nulla, le      so (1919-1920), in una prima fase simpatiz-
                                                                                                        di quella forza creativa che viene da molto
ragioni possono essere le più diverse: dalla        zarono con la classe operaia e gli straordinari
                                                                                                        lontano: la storia di Roma, la Chiesa, gli stra-
incapacità ai vincoli di bilancio, dalle contrad-   risultati elettorali del PCI della metà degli
                                                                                                        ordinari laboratori dei comuni e da ultimo il
dizioni nell’alleanza di governo alla confusio-     anni ‘70 ne sono una testimonianza. Poi negli
                                                                                                        Rinascimento. L’Italia in questo ultimo seco-
ne dei progetti. Questo non deve ingannare,         anni ‘80 è iniziata una rivoluzione lenta, sotto
                                                                                                        lo è oscillata fra queste due tendenze e ha
perché dietro l’immobilismo delle cose acca-        la spinta dei processi di globalizzazione eco-
                                                                                                        dato il peggio e il meglio di sé, ma è indiscuti-
de ogni giorno qualcosa di grave. La campa-         nomica, finanziaria e tecnologica. E tutto è
                                                                                                        bile che oggi siamo in uno dei punti bassi
gna di parole, la propaganda del duo Di Maio        cambiato. Un mutamento che ha inciso in
                                                                                                        della nostra storia. Da qui dobbiamo ripartire,
-Salvini ogni giorno avvelena i pozzi del           profondità nella carne viva delle società,
                                                                                                        avendo anche chiaro due ipoteche sul presen-
senso comune dei cittadini e puntualmen-
                                                                                                        te che rendono la nostra opera e le nostre
te i sondaggi segnalano un aumento della
                                                                                                        scelte molto più problematiche di quanto lo
maggioranza di governo che oggi è ben
                                                                                                        fossero ieri. Da una parte la disgregazione, e
oltre il 60 per cento. L’interrogativo che
                                                                                                        per alcuni aspetti la marginalità della classe
un democratico, una persona di sinistra
                                                                                                        operaia, dall’altra la crisi di quei valori di
ha da porsi è elementare: “Perché tanta
                                                                                                        civiltà che sono stati fondativi della nostra
incuria governativa produce un consenso
                                                                                                        società occidentale, una crisi alla quale si è
così ampio? Perché la permanente cam-
                                                                                                        arrivati per diverse e talvolta contrapposte
pagna elettorale dei due vicepremier
                                                                                                        ragioni, che ha liberato da antichi fardelli
produce così brillanti risultati?”. La risposta     nella Politica e negli orientamenti culturali
                                                                                                        reazionari, ma allo stesso tempo ha disgrega-
sembrerebbe essere dietro l’angolo: “Non vi è       dei cittadini del mondo. È in questo contesto
                                                                                                        to le comunità e la coesione sociale.
una credibile opposizione, non vi è una credi-      che si rinnova quella decomposizione della
                                                                                                                    Che fare? È la domanda delle do-
bile classe dirigente alternativa, né una propo-    democrazia che Gramsci descrive negli anni
                                                                                                        mande. Capire e non semplificare la realtà è il
sta alternativa”. Vero, ma è solo una parte         venti e che poi produsse il fascismo in Italia e
                                                                                                        primo passo, questo anche il senso del ragio-
della verità e neppure quella più interessante.     il nazismo in Germania. Ancora una volta il
                                                                                                        namento schematico che ho voluto presenta-
La realtà è più complessa e per molti versi più     nostro paese appare il più reattivo ai muta-
                                                                                                        re. Non sperare nei Giolitti del nostro tempo,
preoccupante. La continua evocazione del            menti, così fu con il fascismo negli anni ‘20,
                                                                                                        ovvero capire, senza per questo essere settari,
fascismo salviniano e della potenza corruttiva      così con il Berlusconismo degli anni ‘90 e
                                                                                                        che il Partito Democratico e l’eurocrazia sono
dell’opinione pubblica dei “social di Casaleg-      così è oggi con il governo giallo-verde.
                                                                                                        parte non secondaria della decomposizione
gio”, ancora una volta fornisce solo un bran-                   Perché? Perché la società italiana
                                                                                                        della nostra democrazia. Infine rinnovare
dello di verità.                                    coglie prima degli altri il mutamento dei
                                                                                                        radicalmente la classe dirigente che ha avuto
           Scriveva Gramsci, quasi un secolo        tempi e li anticipa con una risposta che è
                                                                                                        responsabilità politiche e istituzionali nel
fa, “la democrazia borghese non entra in crisi,     sempre la stessa: il populismo, il ribellismo e
                                                                                                        nostro recente passato. Queste le premesse
perché minacciata dal fascismo, ma è la stessa      il qualunquismo di massa condito con il
                                                                                                        essenziali per affrontare le grandi questioni
decomposizione del sistema a produrre le            nazionalismo. La ragione è stata scritta e
                                                                                                        economiche, sociali, istituzionali e culturali
forze antisistema”. Noi possiamo leggere            genialmente interpretata da Gramsci: è nel
                                                                                                        che sono sul tavolo e per riprendere quello
nelle vicende dell’oggi più di una analogia         Risorgimento e nell’unificazione sabauda
                                                                                                        “spirito universale” che rappresenta la parte
con gli anni che seguirono la prima guerra          dell’Italia l’inizio della malattia. Il risultato
                                                                                                        migliore e più creativa della nostra storia. ☺
mondiale, anche se vi sono alcuni aspetti che       del Risorgimento sabaudo fu la formazione                          famiano.crucianelli@tiscali.it
rendono la situazione attuale paradossalmente       dello stato indipendente
ancora più preoccupante. In questi ultimi           ed unitario, però non
decenni, come era già accaduto dopo la prima        caratterizzato da una
guerra mondiale, abbiamo assistito alla crisi       effettiva unità popolare
profonda di quei corpi sociali che sono stati       -nazionale. In Italia si è
fondamentali per la stabilizzazione del siste-      sempre conservato un
ma. È una crisi che viene da lontano. La rivol-     distacco fra “classe
ta del movimento studentesco del 1968 è stato       dominante” e popolo,
un primo e forte campanello d’allarme della         una distanza fra élite e
frattura che si stava producendo nel sistema        ceti sociali subalterni e

                                                         la
                                                         la  fonte
                                                          lafonte
                                                          la  fonte febbraio
                                                               fontegennaio
                                                                     gennaio
                                                                      marzo
                                                                      ottobre2005
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
xx regione

        viabilità molisana
                                                                                                       attuatori, in un modello virtuoso.
                                                                                                                   Oggi, insieme a quei sogni di glo-
                                                                                                       ria, mai sopiti fino in fondo nonostante
                                                                                                       l’avvicendarsi politico di realtà di colore di-
                                                                                                       verso, è venuto meno anche un po’ quel ro-
                                         Marco Branca                                                  manticismo che accompagnava ognuno di
           Il Molise è sempre più ventesima         solcato da questo viadotto, vero gioiello inge-    noi in viaggio lungo le strade.
regione. È stata sufficiente la chiusura tempo-     gneristico tra i più grandiosi d’Europa, la cui                Figlia del deperimento viario è la
ranea di una sola arteria viaria per proiettare     sicurezza e soprattutto attuazione del collau-     mancata manutenzione. Le case cantoniere,
molisani e non indietro di cinquant’anni, con       do restano un mistero, la cui verità giace         un tempo frequentate addirittura come allog-
ripercussioni nefaste su una viabilità già forte-   all’interno delle altissime pile del ponte e nel   gio dagli operai addetti alla cura delle strade,
mente precaria.                                     buio dei fondali sui quali venne eretto.           oggi sono quasi del tutto dismesse e appaiono
           Il caso appena citato non è che la                   Se è vero allora che la politica non   per lo più come ruderi abbandonati. I loro
rappresentazione in piccola scala di ciò che        fa miracoli, c’è da dire che quella attuale non    occupanti, i cantonieri per l’appunto, hanno
parallelamente è avvenuto a livello nazionale       sembra curarsi delle possibili soluzioni, che      ormai terminato di svolgere la loro funzione
con conseguenze gravissime - vedi Genova -          pure quando proposte si perdono in un dibat-       dopo oltre 150 anni di storia ininterrotta, ga-
dove il crollo del viadotto cruciale della diret-   tito sterile e volutamente fine a se stesso, con   rantendo quell’imprescindibile manutenzione
trice Nord-Ovest, ha costretto a ripensare          buona pace dei pendolari molisani. Eppure          oggi mancante e spesso causa di gravi conse-
l’intero trasporto su gomma, con chilome-           non più tardi di una decina d’anni fa la politi-   guenze sulla viabilità e sicurezza stradale.
traggi e percorrenze maggiori di diverse ore.       ca locale aveva fatto della viabilità un mo-       Allagamenti, frane, manti stradali repentina-
Quello che appare un difetto italiano in gene-      mento centrale, quando sembrava che anche          mente corrosi sono la conseguenza di quegli
rale, ma che nel caso genovese ha individuato       il Molise fosse prossimo ad avere un’ auto-        stanziamenti spariti dagli ordini del giorno
soluzioni equipollenti garantendo una faticosa      strada propria. Fu il momento in cui si creò       delle Giunte Provinciali.
normalità, non è purtroppo avvenuto sulla           un trait d'union tra Roma e Campobasso, tra                    E così, al cospetto di un passato che
statale 647.                                        Ministero delle Infrastrutture e Regione, nel      resta opaco non meno del futuro, di quei pro-
           Tra Termoli e Campobasso, infatti,       breve volgere del biennio 2006-2008 in cui il      getti di sviluppo infrastrutturali non resta
la messa in sicurezza dei viadotti Molise I e       dicastero venne presieduto dall’ex magistrato      nulla, se non l’evidenza di un progressivo
Molise II ha obbligato a deviare il traffico        Antonio Di Pietro. Sembrò possibile final-         abbandono. Tra la nobiltà della malinconia
sulla vecchia statale 87, opera certamente          mente la realizzazione del corridoio “Termoli      per una cura che non esiste più e la speranza
importante per l’epoca in cui venne realizza-       -San Vittore” ossia il grande sogno di             di una rinascita a dispetto di ogni tragedia
ta, ma essendo datata 1928 risulta di difficile     un’infrastruttura capace di mettere in relazio-    sfiorata o purtroppo verificatasi, la mente
adattabilità ai volumi ed ai tempi di percor-       ne Tirreno ed Adriatico, unendo le autostrade      torna ancora a Genova.
renza richiesti oggi, ma unica alternativa vera     A1 Milano-Napoli e la A14 Bologna-                             In parallelo, c’è il futuro nebuloso
alla Bifernina.                                     Taranto ed infine interconnettersi con la pre-     di questa regione, sempre in agguato dietro la
           Poste queste basi, e constatando         vista piattaforma logistica di Termoli.            prossima curva e legato indissolubilmente
che in Basso Molise la percorrenza del Li-          Un’opera di lunghezza inferiore ai 100 km da       alle infrastrutture. Questo tuttavia resta un
scione non tornerà più ad essere quella che ha      realizzarsi da un concessionario con il siste-     appello inascoltato che neppure la realtà dei
preceduto le recenti scosse telluriche, appare      ma del project financing, sulla base comples-      fatti sembra riuscire a scalfire nelle coscienze
difficile immaginare quale unico sbocco al          siva di 1.354 milioni di euro, finanziamento       politiche: tra ambiguità, incertezze e delusio-
mare quello garantito da un’arteria viaria con      previsto per il 49% con contributo pubblico e      ni, la vicenda molisana rimarrà purtroppo tra
velocità limitata a 50 km/h in diversi punti, tre   per la restante parte con fondi privati. Prope-    le necessità dimenticate. ☺
per la precisione e con il rischio chiusura         deutica alla realizzazione dell’opera fu la                            mark_edo@hotmail.com
sempre in agguato.                                  costituzione della società Autostrade per il
           Appaiono lontani gli intendimenti        Molise Spa, azienda mista tra Anas e Regio-
voluti nel lontano 1957 dalla Cassa per il          ne, fondata nel 2008 e miseramente implosa
Mezzogiorno, che portò negli anni successivi        insieme al progetto complessivo.
alla realizzazione dell’immane diga secondo                     Il progetto ad hoc pensato per
un progetto nato con lo scopo prevalente di         l’infrastruttura prevedeva un modello armo-
creare un serbatoio “atto a compensare la           nizzato, poiché la società detentrice della
deviazione dei deflussi delle sorgenti sul          gestione stradale e dei conseguenti pedaggi
versante tirrenico per l’alimentazione dell’        avrebbe utilizzato poi tali proventi (circa 20
Acquedotto Campano”. Parliamo di 60 anni            centesimi al chilometro, un costo obiettiva-
fa e la completa realizzazione del “Piano           mente superiore alla media) per la manuten-
generale per l’utilizzazione delle acque del        zione dell’arteria stessa, coinvolgendo in
Fiume Biferno”, si sarebbe avuta con l’invaso       maniera diretta i soggetti realizzatori e poi

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                                                           la fonte febbraio
                                                           lafonte
                                                              fonte gennaio
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
xx regione
            La tragedia di Genova e il sisma di
agosto il cui epicentro si è verificato a Monte-
cilfone, quindi non distante dal lago di Guar-       quale alternativa al ponte sul liscione?
dialfiera, ha rimesso in moto con maggiore
energia il Comitato del gruppo pubblico so-          l’inadeguatezza della strada su cui era stato        regionale non prevede minimamente la rea-
cial Liscione Sicuro, sorto all’indomani della       deviato il traffico, rallentato oltre ogni imma-     lizzazione di una strada laterale al lago di
sigla del Patto per il Molise del 2016 per sol-      ginazione.                                           Guardialfiera, lato Guardialfiera, che permet-
lecitare gli organi regionali a rispettare quanto               Alla diffusa criticità viaria si ag-      ta di bypassare in caso di terremoto o altro
in esso contemplato circa la tutela del territo-     giunge la mancanza di una rete ferroviaria,          l’opera costruita sul lago, come proposta dal
rio.                                                 come ha rilevato la stessa ministra per il           Comitato.
            Il crollo del ponte Morandi e, in        Mezzogiorno, Barbara Lezzi, in visita il 17                       Per raggiungere questo scopo, e
concomitanza, il terremoto hanno avuto l’            settembre in Molise, la quale, oltre a promet-       nello stesso tempo tener fede a quanto ha
effetto di una presa di coscienza che il tempo       tere di assegnare - con la prossima legge            animato fin dalla sua nascita il social Liscione
dell’attesa per ottenere infrastrutture                                                                            Sicuro, il Comitato intende creare un
sicure per i cittadini molisani era finito,                                                                        movimento di opinione per sollecitare
per cui le adesioni al gruppo sono cre-                                                                            gli amministratori regionali e nazionali
sciute moltissimo, dando la netta sensa-                                                                           e ottenere quanto finora illustrato.
zione che la misura era ormai colma.                                                                                    Pertanto il Comitato chiede il so-
            Nella generalizzata e atavica                                                                          stegno, la partecipazione e la mobilita-
carenza infrastrutturale viaria molisana                                                                           zione di tutti gli amministratori regio-
è vitale, per l’economia e la serena quo-                                                                          nali, provinciali e comunali, dei sinda-
tidianità di tutti, l’arteria Bifernina SS                                                                         cati, delle associazioni di categoria e di
647 che a un certo punto attraversa per                                                                            quelle di volontariato, nonché dei
5 km il lago di Guardialfiera. Per quan-                                                                           singoli cittadini. Prossimamente sarà
to voglia essere sicuro e monitorato,                                                                              indetta un’assemblea pubblica per un
sappiamo bene che il viadotto andrà                                                                                primo confronto diretto e il più possi-
ancora soggetto a chiusure - come s’è                                                                              bile costruttivo per orientare e decidere
già visto - isolando il territorio e incidendo       finanziaria - il 34% degli investimenti di           l’attività successiva. ☺
negativamente soprattutto sul sistema produt-        Anas e Ferrovie alle regioni del Sud, ha affer-                 il comitato liscione sicuro
tivo.                                                mato: “Non è tollerabile questo gap infra-
             E, in un territorio sismico come        strutturale che limita lo svilup-
quello molisano, chiunque comprende la
necessità prioritaria di una strada alternativa al
                                                     po. Sono venuta qui in macchi-
                                                     na perché il treno non si può                      ho colto un fiore
viadotto. Infatti sono bastati quei pochi giorni     usare e questo è inaccettabile”.    Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore?
di chiusura di quell’opera per rendersi conto                   In definitiva, la ca- Marea, questa marea di fiori e onde, dune
che sarebbe pura incoscienza far morire defi-        renza delle infrastrutture della sabbia, rame, ectoplasmi, spore rugginose
                                                                                         inghiottite lande brune. Violenti spasmi.
nitivamente economia, turismo, regione. Una          regione Molise, quanto mai
                                                                                         Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore?
chiusura che ci taglia dalla costa, dove si tro-     rilevante per tutte le conseguen- Piorrea di petali, plancton per balena drogata
vano in maggior numero industrie e aziende;          ze che comporta, come l’ isola- questo ammasso ceruleo. Scorticata prole.
che impedisce il trasporto merci, che aumenta        mento fisico della regione, il Attraversa questo mare acido, altalena brodosa
i disagi per chi transita quotidianamente dalle      ritardo nella crescita sociale, (amara mandorla al palato). Martello pneumatico
aree interne a Termoli, senza dimenticare i          civile ed economica, rappresen- rompe la quiete. Ha sete ancora d’uva umana l’orco.
nostri borghi aggrappati sulle due dorsali della     ta dunque un problema centrale Fiore. Ho colto un fiore. Cos’è un fiore?
val Biferno, che - già privati di molti servizi -    da risolvere con decisione in Luna piena trapana pareti amaranto, orgasmo
rischiano la condanna allo spopolamento              tempi brevi. E una strada alter- di flutti genuflette giunchi. Questo fiore senz’acqua
completo se i loro disagi dovessero continua-        nativa al viadotto si inquadra in smorto giace in fondo alla carena, devastato.
                                                                                         - Houston, c’è un problema! - Nessuno placca il grido.
re…                                                  una strategia di ristrutturazione
                                                                                         Ho colto un fiore: ignudo, sporco, malnutrito.
            Quei pochi giorni di blocco del          indispensabile, vista la criticità Mentre cancrena di lutti copre ogni cosa, ignaro
viadotto hanno gettato nel caos la maggior           del manufatto attualmente fiore sulla rena del pianto, inginocchiato
parte degli abitanti, e hanno creato a molti         percorribile. L’assessore Niro cede all’allunaggio, strappato alla pena, respinto
comuni della regione e al capoluogo una serie        nell’incontro del 14 settembre dalla gola ingorda di Nettuno.
di difficoltà e problemi, specie nell’ambito         con il Comitato ha parlato di un Ho colto un figlio, rigurgito del mattino,
sanitario ed economico.                              cronoprogramma che interessa abbandonato fiore, germoglio d’un destino balordo.
            L’immagine dei tir rovesciati e          in buona sostanza il ripristino
degli incidenti mortali avvenuti sulla vecchia       del viadotto, quindi il progetto                                               Enzo Bacca
statale 87 ha confermato drammaticamente                                                                                           enzo.bacca@alice.it

                                                          la
                                                          la  fonte
                                                           lafonte
                                                           la  fonte febbraio
                                                                fontegennaio
                                                                      gennaio
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La fonte - Sopra il ponte il Molise campa Sotto il ponte il Molise crepa - La Fonte TV
xx regione
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 parole per superare i muri                                                                               altro”. L’accoglienza si potrebbe quindi raffi-
                                                                                                          gurare in un abbraccio, gesto spontaneo e
                                                                                                          familiare con il quale apro le mie braccia
                                        Giulia Di Paola                                                   all’altro per un contatto totale, senza difese e
                                                                                                          lascio che anche l’altro accetti me in una
           Il Molise si è distinto in questi anni    dotate di mediatore culturale e non sempre si        circolarità di energie che si interscambiano
per la sua grande capacità di accogliere tante       può sperare di incontrare un medico, un di-          per diventare linfa vitale. Patocka vedeva la
di quelle persone che hanno attraversato il          pendente comunale o impiegati vari che parli-        più profonda reciprocità intersoggettiva nel
mare per lasciarsi alle spalle la loro terra e con   no l’inglese o addirittura l’arabo.                  rapporto tra la madre e il suo bambino.
essa una situazione difficile, se non impossi-                   Parole scagliate alla cieca, parados-    Un’esigenza oggi ben nota tanto che in quasi
bile da sopportare.                                  salmente, sono quelle che escono dalla bocca         tutti i reparti maternità si pratica il bonding,
           “Cercavamo il futuro” ha detto una        di chi la cosa pubblica la dovrebbe ammini-          quel contatto stretto, fisico con mamma e
giovane nigeriana che il futuro lo porta in          strare e, invece, è schiavo del pensiero sem-        papà che sembra sia importante per la crescita
grembo. “Siamo partiti perché                                                  plificato che ha creato    del piccolo, ma anche per i genitori che pos-
c’era la guerra” ha aggiunto                                                   il binomio “nigeriano      sono finalmente smorzare la tensione e il
una donna siriana. Esperienze                                                  -spacciatore”. I fatti     dolore.
di vita che hanno avuto modo                                                   hanno poi testimonia-                  A volte, però, sarebbe sufficiente
di essere condivise in un in-                                                  to che la droga viag-      aprire la porta (e non chiudere i porti) per
contro svoltosi a Termoli il 18                                                gia su altri barconi,      essere accoglienti nell’accezione più semplice
settembre scorso, organizzato                                                  messi in mare dalla        possibile. Le nostre case una volta erano
dall’associazione “Mai più                                                     mafia albanese, quel-      piene di gente, parenti, amici che venivano
sole - Non una di meno”. La                                                    la sì in combutta con i    perché volevano incontrarti, parlarti. Oggi
presidente, arrivata in Italia                                                 colleghi italiani.         sono diventate quasi piccoli santuari nei quali
dalla Bolivia da diversi anni,                                                 Non si può mica            ci si rifugia per lasciarsi il mondo alle spalle.
ha confermato che si parte per                                                 ripetere all’infinito      Un piccolo impegno promosso alla fine
inseguire la speranza, special-                                                che i richiedenti asilo,   dell’aperitevole, l’aperitivo socievole, è nato
mente se si hanno figli: “Io ho                                                ospiti dei centri di       proprio dalla esortazione di Hussein, anche
avuto la fortuna di incontrare le                                              accoglienza, per leg-      lui siriano, che ha invitato tutti a casa sua. Che
persone giuste”.                                                               ge non possono svol-       ognuno riesca a tenere la porta aperta, invi-
           Come far convivere le loro aspetta-       gere alcuna attività lavorativa remunerata,          tando le persone a casa, cominciando da
tive con il crescente senso di paura ed egoi-        devono attendere che la loro richiesta sia           coloro che difficilmente si può incontrare
smo che sta attanagliando il nostro Paese?           accettata. Se poi viene rigettata li aspetta un      altrove.
Eppure, quando si chiede loro se hanno tro-          futuro difficile, senza permesso di soggiorno                    Nanni Moretti ci ricordava che “le
vato quello che cercavano rispondono di sì:          e senza diritti e facilmente si può cadere nella     parole sono importanti” e quindi bisogna
studiare e lavorare, questo è quello che conta.      rete del lavoro nero o peggio della criminalità      essere attenti a come vengono usate perché
Ma la cosa più importante è che non si sento-        organizzata. Ci si aspetta che chi siede nei         già Socrate sosteneva che “le parole false non
no discriminate qui da noi, non avvertono            banchi dei consigli comunali, provinciali,           solo sono cattive per conto loro, ma infettano
ostilità nei loro confronti, anche se hai 19         regionali e ancor più in parlamento conosca la       anche l'anima con il male”. Dal momento che
anni, indossi il velo e frequenti una scuola         realtà dei fatti e non la reinventi a suo piaci-     molto male viene suscitato da un uso sconsi-
pubblica.                                            mento, tanto per attizzare il fuoco dell’odio.       derato di parole travisate, tocca tenere gli
           La prima difficoltà da superare è                     Allora diventa ancora più doveroso       occhi aperti e fare in modo che possano sem-
quella della lingua, come confermato                 parlare di accoglienza, un termine che è stato       pre esserci parole in grado di abbattere i mu-
dall’operatrice dello SPRAR di Termoli,              ben esplicato dal pensatore boemo Jan Pato-          ri.☺
anche perché in piccole realtà come quella           cka (1907-1977): “Nella sua essenziale di-                                    giuliadp@msn.com
molisana le strutture pubbliche non sono             mensione, la vita umana coincide con la ricer-

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                                                             la fonte febbraio
                                                             lafonte
                                                                fonte gennaio
                                                                       gennaio
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xx regione

              lenta agonia                                                            strade da terzo mondo
                             Tina De Michele                                                                 Davide Vitiello
           Il recente terremoto minaccia davvero di essere il colpo di grazia                     Con l’arrivo dell’autunno e con il freddo che incom-
per la nostra piccola regione. È inutile girarci attorno e tirare a campare. Il       be per numerosi cittadini e pendolari che quotidianamente per
Molise aveva già il fianco scoperto, lacerato da anni di politiche che non han-       esigenze di lavoro devono attraversare il territorio regionale, i
no saputo creare una reale prospettiva di sviluppo, accontentandosi di non            rischi legati alle condizioni della arterie stradali e alla mancata
annaspare. La realtà è sotto gli occhi di tutti. È una lenta agonia che si consu-     manutenzione dei viadotti aumentano notevolmente.
ma al rallenty, che viaggia alla stessa velocità delle auto sulla diga del Liscio-                Due esempi su tutti danno l’idea della situazione
ne.                                                                                   disastrosa in cui si trova la regione. Dallo scorso 18 Settembre
           Macerie su macerie, paure su paure, sprechi su sprechi. È facile           il viadotto Longo, che attraversa il torrente Sente e che collega
puntare il dito contro i responsabili; più difficile intravedere delle soluzioni      i comuni dell’alto Molise con quelli dell’alto Vastese, è stato
efficaci, estranee alle logiche della gestione della mera emergenza ed alla           chiuso a tempo indeterminato dalla Provincia di Isernia per
logica dell’elemosina clientelare. Il molisano medio è in grado di vince-                                                            l’accertata condizio-
re le olimpiadi della resilienza, è capace di attutire urti a testa bassa ed                                                         ne di pericolosità
andare avanti come se nulla fosse.                                                                                                   della struttura, peral-
           Eppure il nostro universo si sta sgretolando come il regno di                                                             tro già ampiamente
Fantasia ne La Storia Infinita, inghiottito dalla piattezza del ‘nulla’                                                              annunciata e docu-
politico… un giorno alla volta, un pezzo alla volta.                                                                                 mentata nel passato.
           Occorre invertire la rotta, occorre ricostruire prima di tutto la                                                         Ebbene l’unica al-
speranza che possa esserci un’alternativa a questa lungo disfacimento, e                                                             ternativa al viadotto
che questa alternativa non possa che passare attraverso una visione                                                                  è rappresentata oggi
“armonica” e solidaristica della gestione del territorio e delle risorse.                                                            dalla ex statale Isto-
Occorre un vero e proprio “atto di amore” per questa terra e i suoi abi-                                                             nia, una strada mu-
tanti, con la consapevolezza che l’amore non ammette controprestazio-                                                                lattiera che in caso
ni, soprattutto elettorali, ma che è soprattutto un atto di fede: comprendere che     di pioggia diventa impercorribile ed estremamente pericolosa.
ciò che deve realmente cambiare, è la mentalità con la quale ci si accosta ai                     Ci si sposta in Basso Molise ma lo scenario è sem-
problemi. Basta un piccolo esempio. Qual è stato l’impatto del bando per i            pre lo stesso.
tirocini formativi finalizzati all’inclusione sociale, di cui all’avviso del luglio               Dal 16 Agosto scorso, dopo gli eventi sismici che
2017, che ha riguardato ben 909 destinatari, ai quali è stato corrisposto un          hanno interessato il territorio, è stata disposta la chiusura al
importo mensile di € 500 per sei mesi? Terminati i tirocini, cosa è cambiato?         transito per autobus e mezzi con peso superiore alle 7,5 tonnel-
           È importante tamponare le emergenze, ma ancora di più lo è pro-            late del cavalcavia sulla fondovalle Biferno, conosciuto come
grammare a lungo termine. Ad esempio, perché non si è potuto formare i                “Ponte dello Sceriffo”, all’altezza del bivio per Palata-Larino e
destinatari del bando a diventare assistenti per le persone con disabilità e fi-      gli altri centri interessati dal terremoto.
nanziare la legge per la vita indipendente? Si sarebbe potuto contemporanea-                      E così da settimane i pendolari che devono dirigersi
mente creare lavoro più stabile e generare risposte efficaci a diritti umani          a Termoli o a Campobasso a bordo di mezzi pubblici, già pe-
compressi.                                                                            raltro impossibilitati a poter utilizzare la tratta ferroviaria per-
                                     --------                                         ché chiusa da anni, sono costretti ad attendere gli autobus lun-
           La Consulta delle disabilità del comune di Termoli assieme                 go la fondovalle dove non è presente nemmeno una pensilina,
all’Associazione Mo.Vi. ha elaborato quindici proposte per il miglioramento           esposti alle intemperie e soprattutto ai veicoli e camion che
delle condizioni di vita delle persone con disabilità nella regione Molise. Il        attraversano la strada a velocità sostenuta, nel tratto che si trova
documento contenente le proposte è stato consegnato all’assessore Luigi               nella immediata prossimità dei viadotti del Liscione. Una si-
Mazzuto nel corso di una seduta istituzionale nel luglio scorso.                      tuazione già tristemente conosciuta nel passato che si pensava
           Le richieste spaziano da interventi programmatici, quali il recepi-        e sperava di non rivivere più.
mento della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, a pro-                    Non è dato sapere quando la Provincia di Campo-
poste immediate al fine di tamponare le maggiori emergenze (sblocco dei               basso, sotto la cui competenza ricade il cavalcavia sulla fondo-
fondi FNA, interventi per le scuole e per i disturbi dello spettro autistico).        valle Biferno, potrà mettere in sicurezza la struttura, tenuto
Altri punti riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche, la promo-       conto dell’atavica carenza di risorse nella disponibilità
zione delle politiche a sostegno della ‘vita indipendente’ e dell’accesso al          dell’Ente.
mondo del lavoro per le persone con disabilità fisica e psichica.                                 Una cosa è certa: le conseguenze in termini di disagi
           Si auspica che queste proposte diventino terreno di dibattito costrut-     e rischi per l’incolumità pubblica ricadono come sempre sui
tivo all’interno della nostra regione, e che possano generare un confronto tra        cittadini, sempre più a corto di servizi e di ragioni per vivere
tutti coloro che a vario titolo operano nell’universo delle disabilità e istituzio-   con dignità in Molise. ☺
ni. Staremo a vedere. ☺                                                                                                     davidevitiello84@yahoo.it
                                                   tina.demichele@hotmail.it

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