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01 COP set-ott 2018.qxp_Layout 1 18/10/18 13:57 Pagina 1 NUMERO 5 SETTEMBRE/OTTOBRE 2018 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
02 SOMMARIO.qxp_Layout 1 18/10/18 13:58 Pagina 2 SOMMARIO Immagine tratta da “Tribuna Illustrata” del 11 ottobre 1914. Il XX settembre: Roma acclama la maggiore grandezza della Patria: l’episodio dei tre ombrellini formanti la Bandiera Italiana Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA tel 06.58.03.611 5 L’INTERVISTA 1 fax 06.58.81.040 7 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net 11 L’INTERVISTA 2 DIRETTORE RESPONSABILE 14 L’ECO DEI REPARTI Giuseppe Labianca 16 STORIE DELLA GRANDE GUERRA REDAZIONE 19 VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE Paolo Girlando 22 ATTUALITÀ Camillo Tondi Alfredo Terrone 23 148° ANNIVERSARIO DELLA PRESA DI PORTA PIA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB 33 RADUNI E CERIMONIE Concetta Marcelli 35 VARIE DISTRIBUZIONE 36 LA VOCE DEI LETTORI Cecilia Prissinotti 38 AMARCORD PROGETTO GRAFICO 39 RICERCA E INCONTRI COMMILITONI RaffoArt communication - Roma raffo@raffoartcommunication.it 40 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA GRAFICA E IMPAGINAZIONE 56 LE NOSTRE GIOIE RaffoArt communication - Roma 58 I NOSTRI LUTTI raffo@raffoartcommunication.it Vicolo D’Orfeo 22 - 00193 Roma 60 SPORT CREMISI STAMPA 62 LETTURE E ALTRE STORIE Arti Grafiche Boccia SpA 63 LA PIUMA GRAFFIANTE via Tiberio Claudio Felice 7 - 84100 Salerno CONDIZIONI DI CESSIONE Gratuito per gli iscritti all’ANB Abbonamento annuale: € 15,00 CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2019 Numero arretrato: € 3,00 Abbonamento Benemerito: (se ogni Sezione adottasse il giornale...) versamento da € 20,00 e oltre sul c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato gratuitamente a tutti i Soci e Simpatizzanti C via Anicia 23/A - 00153 Roma dell’A.N.B. purché in regola con il pagamento annuale della quota associativa. Ai L’amministrazione non accetta denaro contante già elevati costi di stampa del periodico, si aggiungono i rilevanti costi di spedizione. Autorizzazione Tribunale di Roma Nelle more di addivenire a soluzioni che possano contribuire efficacemente a contenere n°5319 del 16/10/1967 le spese (vds. introiti pubblicitari o altro) e, nel contempo, far crescere la qualità del Iscrizione R.O.C. n°29743 nostro periodico, la Redazione lancia una Campagna di Sostegno a Fiamma Cremisi 2019 mediante una contribuzione volontaria. Coloro che intendono aderire (Sezioni, Soci, Sim- patizzanti, Amici), possono sottoscrivere un Abbonamento Annuale Sostenitore mediante il versamento di una somma non inferiore a 20 euro sul c/c postale n° 34846006 (o, Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana preferibilmente un bonifico di pari importo, codice IBAN: IT97 J033 5901 6001 0000 0125 459), con la causale “Sostenitore Fiamma Cremisi 2019”, intestato a: Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, ANB – Presidenza Nazionale, Via Anicia 23/A – 00153 Roma non verranno restituiti La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche 2
03 VOCE PRES 1.qxp_Layout 1 18/10/18 13:58 Pagina 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Il Presidente Nazionale incontra il Capo di SME l 26 luglio u.s. il Presidente Nazio- I nale Ottavio Renzi, accompagnato dal Vice Presidente Carozzi e dal Segretario Generale Verzari, è stato ricevuto a Palazzo Esercito dal Ca- po di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C. A. Salvatore Farina. Nell’in- contro, svoltosi all’insegna della mas- sima cordialità, sono state illustrate al Capo di SME le attività sociali del- l’ANB ed il successo dei grandi Ra- duni bersagliereschi, come quello re- cente di San Donà di Piave, a chiusura del centenario della Grande Guerra, con grande ed entusiastica partecipa- zione anche della popolazione locale. In particolare, è stata sottolineata l’im- portanza dell’impegno dell’ANB nel sostegno alle campagne di solidarietà dell’AISM e di Telethon ed ora anche del Banco Alimentare, nonché della curato al Presidente Renzi il proprio bilità di rivedere i Fanti piumati a Ro- presenza, sempre più organizzata, nel- interessamento per il ripristino, cal- ma, che entusiasma tutti i Bersaglieri le attività di Protezione Civile. Il Capo deggiato dall’ANB, della Guardia italiani e i cittadini romani, ha coro- di SME dopo aver espresso il suo d’Onore dei Bersaglieri all’Altare del- nato un incontro dal quale l’ANB ha grande apprezzamento per i Bersa- la Patria e al Quirinale, almeno nelle tratto i migliori auspici per il futuro, glieri come orgoglio delle FF.AA. e grandi ricorrenze bersaglieresche a che si prospetta ricco di iniziative e di vanto dell’Esercito Italiano, ha assi- partire da quelle prossime. La possi- importanti eventi. I Bersaglieri al Vittoriano e al Palazzo del Quirinale Celebrazioni per 148° anniversario della "Breccia di Porta Pia" n occasione delle celebrazioni per I il 148° anniversario della "Breccia di Porta Pia", il servizio di Guardia d'Onore al Palazzo del Quirinale ed all’Altare della Patria di Piazza Venezia ha visto protagonisti i "fanti piumati" del 1° Reggimento Bersa- glieri di Cosenza e dell'8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, Reparti in forza alla Brigata "Garibaldi". Suggestivo ed emozionante il cambio della Guar- dia tra i due Reparti, domenica 23 set- tembre sulla Piazza del Quirinale con i due reparti schierati, con le due plu- ridecorate Bandiere di Guerra, e con la fanfara della Brigata Garibaldi che, al termine della cerimonia, ha allietato le Autorità ed i tanti turisti presenti con musiche bersaglieresche. fiamma cremisi 3
04 VOCE PRES 2 NOV .qxp_Layout 1 18/10/18 13:58 Pagina 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Tutti uniti per un 4 novembre a solenne festività nazionale ilano, 2 Novembre 1957. La M scolaresca pende dalle lab- bra del maestro Salvatore Atzeni, perché ha la capacità di spiegare la storia in modo affascinante. Siamo in prossimità del 4 Novembre, festività nazionale che vedrà chiuse le scuole, ma l’aula è ve- stita di tricolore già da ieri. Alcuni ban- chi sono guarniti con reperti della Grande Guerra. Qualche bimbo ha portato il vecchio elmetto del nonno combattente. C’è persino un moschet- to 91, ormai inutilizzabile, accanto a due gavette, una sciabola, alcuni diari redatti in trincea e, nel mezzo di un banco, troneggia un sontuoso elmo è pressoché sconosciuta. Dagli anni dalla Storia. Il 17 Marzo, data da molti del “Savoia” cavalleria. Settanta non è più festa nazionale e la spacciata per “Unità d’Italia”, è in re- Il maestro Atzeni fu volontario nella ricorrenza è stata messa in naftalina altà la costituzione del “Regno d’Ita- Grande Guerra e combatté nella rino- insieme a molti altri valori. Tuttavia, lia”. Ed era, quella del 1861, una Italia mata Brigata “Sassari”. È quindi com- qua e là lungo la Penisola, qualche do- monca, senza Roma, Veneto, Trentino, prensibile che, raccontando quegli cente particolarmente sensibile, visto Venezia Giulia e Istria. Urge che il eventi, i suoi occhi si inumidiscano. il centenario dell’evento, ricorda in Quattro Novembre torni a solenne fe- Ma l’emozione pervade anche i ra- classe la Grande Guerra. Magari con stività nazionale per coagulare il senso gazzini. E nei racconti rivedono ai loro una lezione a tema, o con un alzaban- dell’identità, dell’orgoglio nazionale, nonni, che hanno affrontato l’argo- diera nel cortile della scuola, o con- della vis civica con il senso della Patria mento della guerra durante le riunioni ducendo gli allievi ad una mostra di e dello Stato. Virtù delle quali, grazie di famiglia. Pur se giovanissimi, questi reperti bellici. Ma, troppo infervoriti al nostro sfrenato individualismo e alla cuccioli avvertono il peso di una Storia nell’insegnamento “globale” e indot- totale incuria del bene pubblico, siamo che fu a volte crudele, a volte gloriosa, trinamento sui diritti umani sanciti dal- ahimè assai carenti. ma che costruì gli italiani, che diede la Comunità Europea, la storia nazio- Ma che tanto gioverebbero all’educa- un senso e una identità a quella grande nale cade nel buio senza lasciare trac- zione delle nuove generazioni. Un tale Casa che è di tutti: dalla Valle d’Aosta cia né emozione o senso dell’identità Quattro Novembre non dovrà però es- alla Sicilia. Una Storia che essi sen- nei giovanissimi scolari. sere una festività limitata a scarne e tono vicina proprio perché... di fami- Quando si vuole essere partecipi di frettolose cerimonie ufficiali. Bensì al glia. E in ogni casa c’è una foto di pro- tutto, lo si è di nulla. pari di ciò che è il 14 Luglio per i fran- zii o parenti in uniforme grigioverde, *** cesi: una festa di popolo, con conve- o di qualche nonno non più tornato. Ma il Quattro Novembre merita di rie- gni, musei aperti, canti e balli per le Quelle parole, quelle immagini, nelle mergere a solenne festività nazionale. strade e nelle piazze, chioschi con sou- testoline di chi ha 8 o 10 anni, risuo- Occorre ritrovare un momento comu- venir e gadget, mostre e reperti storici. nano con solennità e grande rispetto ne per celebrare quella italianità che, E una parata di Forze Armate degna per quanti hanno perso la giovinezza pur con pregi e difetti, ci ha fatti po- di tale nome, con i più avanzati mezzi in un conflitto immane. polo e nazione. Altre date non possono e tecnologie, senza la intromissione E in quel clima, con quegli oggetti di rievocare il medesimo senso di appar- di organismi che nulla hanno a che ve- guerra, con il canto dell’Inno al Piave, tenenza e di identità al pari del Quattro dere con le realtà militari. Il tutto, in si genera nei ragazzini un seme desti- Novembre. Il 25 Aprile, infatti, è la ogni parte d’Italia, ammantato da tri- nato a germogliare. Il suo nome è: co- chiusura di una guerra civile che co- colori: da ogni balcone, da ogni fine- scienza nazionale. munque lasciò divisi, e spesso ancora stra, da ogni pennone. *** divide, gli italiani. Il 2 Giugno, allo È un sogno che, con la forte volontà Anni 2015 - 2018. A cento anni dalla stesso modo, vide contrapposti mo- di chi si sente davvero italiano, può Grande Guerra, nell’istituzione sco- narchici e repubblicani. Senza contare essere realizzato. lastica la data del Quattro Novembre i noti brogli elettorali ormai sanciti Bers. Daniele Carozzi 4 fiamma cremisi
05-06 VOCE PRES 3 INTERVISTA.qxp_Layout 1 18/10/18 13:58 Pagina 5 L’INTERVISTA A piedi dalla Vetta d’Italia a Capo Passero con il Tricolore Nel centenario della Grande Guerra, il patriottico impegno di Pasquale Trabucco, un ex A.U.C. di fanteria che percorre a tappe lo Stivale, fa firmare la bandiera ai sindaci e chiede il ripristino del 4 Novembre entre con passo da podista M sta dirigendosi all’Altare della Patria per un saluto al Milite Ignoto, il fante 58en- ne Pasquale Trabucco, ro- mano, già impiegato pubblico, AUC del 100° Corso e parà dell’ANPdI, si lascia intervistare telefonicamente per raccontare quella sua impresa che ha catturato l’attenzione dei media e dei social. Infatti, dopo aver appoggiato il Tricolore sulle nevi della Vetta d’Italia (BZ), il luogo più a Nord della Penisola, Pasquale lo ha bagnato nelle acque di Porto Palo di Capo Passero (SR), l’estremo Sud dell’Italia. Unico richiesta che il 4 Novembre torni ad non è molto sentita. Come è stato ac- mezzo di locomozione: i garretti. essere festività nazionale. Sono partito colto da una popolazione che è gran Lei ha percorso più di 1750 chilo- il 20 maggio da Roma in treno per parte di lingua e cultura tedesca? metri in quasi due mesi, di cui almeno raggiungere Brunico dove ho reso Nessun Sindaco Alto Atesino si è 1400 a piedi lungo l’Italia, con il Tri- omaggio ai Caduti austro-ungarici, sottratto alla firma sul Tricolore, com- colore nello zaino. Quale messaggio come mi sembrava doveroso. Quindi preso il Sindaco di Predoi. In parti- ha voluto trasmettere? mi sono recato a piedi a Predoi, il Co- colare il Vice Sindaco di Brunico ha Un messaggio di italianità, di onore mune più a Nord del Paese, a ridosso seguito la mia pagina Facebook fino a quei Caduti che sul Carso e sul Pia- della Vetta d’Italia. alla fine e mentre mi trovavo a Noto, ve fecero nuova e unita la Patria, e la Forse da quelle parti l’italianità vicino al termine del viaggio, mi ha fiamma cremisi 5
05-06 VOCE PRES 3 INTERVISTA.qxp_Layout 1 18/10/18 13:58 Pagina 6 L’INTERVISTA mandato un bellissimo messaggio Quando ha maturato questa deci- sione? Quando la combinazione del nume- ro cento si è affacciata più volte nei miei pensieri. Mi spiego meglio: i cento anni della Grande Guerra, il mio era il 100° Corso A.U.C., sono nato esattamente cento anni dopo la costituzione del 28° Reggimento fan- teria “Pavia” dove ho prestato servi- zio, ho partecipato alla podistica dei 100 chilometri del Passatore in occa- sione del 150° dell’Unità… Da qui il progetto della maratona del Centena- rio 1918-2018 con l’aiuto dell’amico e parà alpino Alessandro Belliere La sua famiglia condivide questa singolare manifestazione di patriot- tismo? Sono fortunato, ho una bella fami- glia. Eleonora, mia moglie, condivide questa mia attività ed il mio viaggio, così come i miei figli: Margherita, psicologa, e Giorgio, laureato in Scienze Politiche Quante tappe è durato questo viag- dell’ultima tappa, a Porto Palo di Ca- Giovanni Tamiotti. Forse non tutti gio? popassero (SR), che rappresenta il sanno che questo grande italiano par- Quarantaquattro tappe, equivalenti punto più a Sud della nostra Patria, tecipò 17enne alla Prima guerra per ad altrettante città o paesi, dove sono ho bagnato il Tricolore con l’acqua l’Indipendenza e poi, arrivato alla bel- sempre stato accolto con entusiasmo. di quel mare la età di 85 anni, si offrì volontario Dopo gli omaggi al Monumento ai Qualche evento o personaggio ri- nella Grande Guerra. Morì alcuni me- Caduti, in ogni Comune ho fatto fir- masto nel cuore durante questa espe- si dopo il congedo, nel 1916. Parlan- mare il mio Tricolore al Sindaco o, rienza? do invece di oggi, mi ha fatto un in sua mancanza, al Vice. All’arrivo Ho sovente pensato al valsesiano grande piacere l’accoglienza ricevuta al Campidoglio dalla Sindaca Raggi, n occasione delle celebrazioni per il 148 la quale ha firmato la bandiera ag- I anniversario della presa di Porta Pia, il Pre- sidente Nazionale Ottavio Renzi ha conse- gnato al Ten. Pasquale Trabucco un Enco- mio “per aver saputo mirabilmente interpre- tare, con la sua straordinaria impresa, il gran- giungendovi un messaggio davvero significativo Il suo augurio? ...che il 4 Novembre, forse l’unica data che davvero vede uniti tutti gli de sentimento patriottico degli Italiani nel italiani, torni ad essere festa nazionale culto di quei supremi ideali per i quali i nostri non lavorativa. Ci rimasi molto male avi sacrificarono la giovinezza e la vita nella quando la abolirono nel 1976. Chiun- tragedia della Grande Guerra fino al 4 No- que voglia sostenere questa richiesta, vembre 1918, giorno della vittoria. Convinto fautore del ripristino, am- può darmi la sua adesione su Face- piamente condiviso, della Festività Nazionale in onore di quella sublime book giornata, egli ha percorso a piedi, con piglio bersaglieresco e con il tricolore Caro Pasquale, inutile dirle che noi in spalla, l’Italia intera dalle Alpi a Capo Passero in Sicilia, per richiamare bersaglieri tifiamo per lei e per la sua fortemente tutti, cittadini ed Istituzioni, al dovere inderogabile di segnare ammirevole iniziativa. in rosso le date memorabili e sacre della Patria come è certamente il 4 Grazie per la vostra disponibilità e Novembre per la Storia del Popolo Italiano”. teniamoci in contatto Bers. Daniele Carozzi 6 fiamma cremisi
07-09 MATERA.qxp_Layout 1 18/10/18 13:59 Pagina 7 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI atera è una città tra le più fusione tra paesaggi, civiltà, culture, suoi visitatori l’affascinante sensazio- M antiche del mondo il cui ter- ritorio custodisce testimo- nianze di insediamenti uma- ni a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni diverse. Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, al- l’avvento dei Normanni, il sistematico tentativo di riduzione della città ru- pestre alle regole della cultura della città europea: dal romanico, al rina- scimento, al barocco, gli ultimi otto ne di scoprire, sul filo originale della propria cultura, delle proprie emozio- ni, le tracce, a volte apparentemente umili, a volte colte, di quella compe- tizione che a lungo ha caratterizzato la città. di questa lunghissima storia. Matera secoli di costruzione e rifinitura della I SASSI DI MATERA è la città dei Sassi, il cui nucleo urba- città hanno tentato di plasmare, vin- L’architettura irripetibile dei Sassi di no originario, sviluppatosi a partire cere le naturali resistenze del preesi- Matera racconta la capacità dell’uo- dalle grotte naturali scavate nella roc- stente habitat rupestre, determinando mo di adattarsi perfettamente all’am- cia e successivamente modellate in architetture e sistemazioni urbane di biente e al contesto naturale, utiliz- strutture sempre più complesse, al- particolare qualità ed originalità. zando con maestria semplici caratte- l’interno di due grandi anfiteatri na- Oggi, nuovamente nel segno della ristiche come la temperatura costante turali che sono il Sasso Caveoso e il cultura urbanistica europea, gli aspetti degli ambienti scavati, la calcarenite Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNE- della sfida della riqualificazione, del stessa del banco roccioso per la co- SCO dichiara i Sassi di Matera Patri- recupero sostenibile, della riconquista struzione delle abitazioni fuori terra monio Mondiale dell’Umanità. Il 17 dell’identità perduta sono le attività e l’utilizzo dei pendii per il controllo ottobre 2014 Matera è stata designata che hanno riportato alla ribalta questa delle acque e dei fenomeni meteorici. Capitale Europea della Cultura per il città unica diventata a ragione patri- La struttura architettonica è costituita 2019 Matera è una città dalla storia monio mondiale dell’umanità. da due sistemi: quello immediata- affascinante e complessa: città di con- Sulla scorta di questa particolare vi- mente visibile, realizzato con le stra- fine, di contrasti, di competizione e cenda storica, Matera offre oggi ai tificazioni successive di abitazioni, fiamma cremisi 7
07-09 MATERA.qxp_Layout 1 18/10/18 13:59 Pagina 8 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini; quello interno e invi- sibile a prima vista, costituito da ci- sterne, neviere, grotte, cunicoli e si- stemi di controllo delle acque, essen- ziali per la vita e la ricchezza della comunità. Il versante occidentale dei Sassi è caratterizzato in basso da pa- reti ripide che si affacciano sul tor- rente. In alto, presenta una serie di terrazzamenti, colline e pianori più adatti all’insediamento umano: luoghi che nel corso dei millenni sono stati trasformati da villaggi rupestri in una vera e propria città. I primi insedia- menti umani nel territorio di Matera risalgono al paleolitico e si sviluppa- rono utilizzando le grotte naturali che in gran numero definiscono il pae- saggio rupestre di Matera. Nel corso del tempo alle grotte naturali si sono aggiunte quelle scavate dall’uomo, che ha trovato nella friabile roccia tu- facea una eccezionale possibilità di insediamento al riparo dagli agenti naturali. I complessi rupestri hanno costituito la prima forma del nucleo urbano con ambienti, ancora oggi pre- senti, inglobati dentro edifici e fab- bricati costruiti fuori terra dal medioe- vo in poi. Dopo aver attraversato le Oggi i Sassi di Matera offrono al vi- opposto del Parco della Murgia Ma- fasi della preistoria: il paleolitico, il sitatore un grande paesaggio culturale, terana. È possibile salire e scendere neolitico e le diverse età dei metalli, motivo per il quale l’UNESCO li ha dai numerosissimi vicoli che si alter- la storia di Matera verrà fortemente inseriti nella lista del Patrimonio nano tra gli edifici e trovarsi in angoli caratterizzata dall’avvento del Cri- Mondiale. Dal punto di vista archi- sempre diversi e sorprendenti. Parti- stianesimo. L’impronta cristiana di- tettonico presentano una serie incre- colarmente interessanti sono le Chiese viene culturalmente dominante in bre- dibile di elementi che si sono strati- Rupestri che testimoniano il passag- ve tempo. Durante tutto il medioevo ficati nel tempo, dai complessi rupe- gio evolutivo dell’uomo dalle fasi il paesaggio rupestre fu sistematica- stri scavati dall’uomo, alle chiese ru- preistoriche al cristianesimo. Le chie- mente trasformato con la costruzione pestri, aree di sepoltura, che si alter- se si trovano infatti in luoghi di par- di imponenti luoghi di culto. Al me- nano continuamente con fabbricati di ticolare importanza e con ogni pro- dioevo risalgono edifici imponenti tra tutte le diverse ere: medioevo, rina- babilità erano già luoghi di culto nelle i quali la maestosa Cattedrale di Ma- scimento, barocco fino all’epoca mo- civiltà rupestri che hanno preceduto tera, la chiesa di San Giovanni Bat- derna. Il visitatore troverà in conti- quella cristiana. Quelle di maggiore tista, la Chiesa di S. Domenico, la nuità grotte, ipogei, palazzotti, chiese, interesse e visitabili sono: Chiesa di Santa Maria della Valle Ver- vicinati, scalinate, ballatoi, giardini e Santa Maria de Idris - San Giovanni de sulla via Appia. Da questo mo- orti tutti incastonati l’uno nell’altro a in Monterrone. La Chiesa è situata mento in poi prende forma un vero e formare un luogo unico e magico. all’interno dello sperone roccioso del proprio nucleo urbano concentrato Passeggiando lungo l’asse principale Monterrone che domina il Sasso Ca- inizialmente intorno alla Cattedrale, che collega i due rioni Sassi (via Bru- veoso, nelle vicinanze della Chiesa situata in cima alla collina della Ci- no Buozzi, via Madonna delle Virtù di San Pietro Caveoso e dell’omoni- vita, che divide in due i Sassi: il Sasso e via D’Addozio), è possibile attra- ma piazza. La posizione è stupenda Barisano rivolto ad est e il Sasso Ca- versare questo paesaggio e ammirare e offre un panorama unico, sulla città veoso rivolto a sud. nello stesso tempo quello del versante e sulla Gravina. Santa Lucia alle Mal- 8 fiamma cremisi
07-09 MATERA.qxp_Layout 1 18/10/18 13:59 Pagina 9 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI ve. La Chiesa rupestre si trova nelle vicinanze della precedente S. Maria de Idris nel rione Malve. È il primo insediamento monastico femminile dell’ordine benedettino, risalente all’VIII secolo, ed il più importante nella storia di Matera. All’interno so- no presenti alcuni tra i dipinti murali più belli e importanti del territorio materano. San Pietro Barisano. Si tro- va nel Sasso Barisano, in origine detta san Pietro de Veteribus, è la più gran- de chiesa rupestre della città di Ma- tera. Le indagini archeologiche hanno permesso di individuare il primo im- pianto rupestre, risalente al XII - XIII secolo, al di sotto del pavimento. CENTRO STORICO DI MATERA Il centro storico di Matera è situato su un pianoro che delimita in alto i Sassi di Matera. Anche qui Matera mostra diversi livelli di sovrapposi- zione di strati urbani. Infatti nella piazza centrale, Piazza Vittorio Ve- neto, si trovano alcune aperture che mostrano il livello originario dei luo- ghi, oggi chiamati ipogei, che si tro- vano al di sotto della stessa piazza. Gli ipogei si articolano in continuità formando una vera e propria città gei e la Chiesa rupestre del S. Spirito città. La Cattedrale ha uno stile ro- sommersa connessa con i Sassi. Qui risalente al X secolo. Poco più avanti manico-pugliese, ma è caratterizzata si trovano delle strutture rupestri ec- si trova un altro ex convento: quello da particolari ed elementi artistici uni- cezionali come la grande cisterna de- di “Santa Lucia alla fontana” che di- ci e di grande pregio sia all’interno nominata Palombaro Lungo, con pa- vide l’omonima chiesa settecentesca che all’esterno. Intorno alla Cattedrale reti alte 15 metri e fino a poco tempo a destra e la fontana Ferdinandea a ci sono i palazzi delle nobili famiglie fa navigabile. Il centro storico si svi- sinistra. Proseguendo lungo la via del che li abitarono come Palazzo Gattini, luppa con vie che collegano diverse Corso si arriva fino a piazza San Palazzo Venusio, Palazzo Malvinni piazze lungo un asse chiamato “asse Francesco d’Assisi dove si trova l’im- Malvezzi. Proseguendo a destra da settecentesco della città” perché prese ponente omonima chiesa seicentesca. Piazza S. Francesco ci si immette su la sua fisionomia a partire dalla fine Anche qui sono presenti degli ipogei via Ridola dove si trova subito la del 1600. Nel centro di Matera si sus- che testimoniano sotto la piazza il li- Chiesa del Purgatorio. In fondo alla seguono una serie di importanti pa- vello originario dei luoghi. A destra via, la Piazzetta Pascoli delimitata da lazzi e chiese che hanno avuto un par- della piazza ci si immette in via Ri- un altro grande palazzo: Palazzo Lan- ticolare rilievo nel corso della storia dola, dedicata a Domenico Ridola per franchi, ora sede del Museo Nazio- cittadina. In Piazza Vittorio Veneto i suoi studi e ricerche sul passato ar- nale d’Arte Medievale e Moderna domina il grande Palazzo dell’An- cheologico della città. A sinistra si tro- della Basilicata. Sulla sinistra, un bel- nunziata, ex convento, attuale sede va Piazza del Sedile, sede del Con- vedere con affaccio sul Sasso Caveo- della Biblioteca Provinciale. Di fron- servatorio, precedentemente Palazzo so, un panorama molto bello domi- te, il grande palazzo della Prefettura, di Città e sede del Comune di Matera, nato al centro dallo sperone roccioso la Chiesa di San Domenico del XIII attraverso la stretta via Duomo si ar- del Monterrone dove si trovano le secolo, la Chiesa dei Cavalieri di Mal- riva alla Cattedrale, risalente al 1270, Chiese rupestri di Santa Maria de ta. Al centro della piazza, quattro affiancata da un maestoso campanile Idris e San Giovanni in Monterrone. grandi aperture che mostrano gli ipo- che domina tutto il paesaggio della La redazione fiamma cremisi 9
11-12 VOCE PRES 4 INTERVISTA 2.qxp_Layout 1 18/10/18 14:00 Pagina 11 L’INTERVISTA Piume e pennelli Artista internazionale e docente di Pittura oltre che responsabile P.R. all’Accademia di Belle Arti di Brera, Stefano Pizzi fu Sottotenente dei bersaglieri. È favorevole al ritorno della leva e si commuove all’alzabandiera ul pedigree umano, niente da S dire: tra i suoi avi brillano uffi- ciali di carriera, bersaglieri e pittori come Filippo Carcano. Nessuna meraviglia dunque se Stefano Pizzi Carcano, nato a Pavia e classe (di ferro, va da sé...) 1955, fin da bimbo ha maneggiato il pen- nello e, una volta militare, ha indos- sato il cappello piumato quale Sotto- tenente del 28° Battaglione “Oslavia” di Bellinzago Novarese (NO). E forse è l’unico che nel suo curricu- lum professionale “civile” scrive in chiaro di saper guidare carri armati e semoventi... Capelli sciolti, onor del mento ed una eleganza gradevolmen- te dandy, il pittore e bersagliere Pizzi ci racconta la sua vita durante un caffè nello storico e milanesissimo quar- tiere Brera. Stefano, quando è iniziato l’amore per la pittura? Si può dire già da bimbo. D’altra parte mio padre Giorgio Antonio era progettista e pittore. Evidentemente mi ha trasmesso queste sensibilità. Poi, dopo il Liceo artistico, mi sono iscritto all’Accademia di Belle arti di Brera e ho dato la tesi di laurea nel settembre 1978; ma nel 1974 già in- segnavo arte alla scuola statale per studenti lavoratori. E nel 1978 è arrivato il momento del servizio militare... Sì. Da parte di mamma furono nu- merosi gli ufficiali di carriera. E il nonno paterno, Pietro Stefano Maria Pizzi, bersagliere, “Ragazzo del 99”, Cavaliere della Croce Azzurra e con- vinto monarchico, fu richiamato alle armi per la guerra d’Abissinia. Quindi il mio arruolamento nel Corpo dei bersaglieri quale A.U.C., nel settem- bre 1978, fu seguire un po’ le tradi- zioni di famiglia. Scuola a Cesano e poi destinazione a Bellinzago Novarese. Ricordi, emo- "Un fiero accademico italiano ha la notte nel suo cuore" 2013 cm. 250x125 tecnica mista su tessuto fiamma cremisi 11
11-12 VOCE PRES 4 INTERVISTA 2.qxp_Layout 1 18/10/18 14:00 Pagina 12 L’INTERVISTA zioni, aneddoti, immagino che non ti mancheranno... Quella del militare fu una bella esperienza, una scuola di vita. A Ce- sano, nei momenti liberi dall’adde- stramento e aiutato da una decina di soldati, giusto per non perdere di vista il pennello, decorai la sala convegno degli allievi. Arrivato al 28° Batta- glione, comandato allora dal bravis- simo colonnello Busà, siculo, spirito goliardico, che chiamavamo “papà”, i colleghi anziani mi dissero: “guarda che noi vogliamo continuare a chia- marci 9° Reggimento. Il Battaglione è una invenzione da teste di...”. Quan- do nel gennaio del 1979 si verificò la crisi in Persia, ero di prima nomina e fummo messi in allarme. Con già il casco blu in testa, pareva si dovesse partire per il Medio Oriente ma tutto si sgonfiò nel giro di quarantott’ore. Ricordo anche che un lato della ca- serma confinava con l’aeroporto mi- litare di Cameri tramite un cancello. "Eruzione d'amore" 2015 cm. 120x140 tecnica mista su tessuto Siccome dividevamo la guarnigione con altri reparti dell’Esercito, accadde forte commozione. Negli anni Ottanta, quando ho per- che un colonnello dell’“arma nobile”, Molto bene, se come spero diven- fezionato il mio “linguaggio artistico” da tutti soprannominato “Cavallo terai presto dei nostri, avrai l’occa- che ha avuto successo da parte della Pazzo”, un giorno si mise alla guida sione per commuoverti nuovamente. critica nazionale e internazionale. Nel di un carro armato e al grido di “Ca- Ma ora parliamo della tua vita pro- Duemila ho realizzato diverse grandi ricat”, abbatté il cancello. Forse era fessionale... opere, destinate nelle suite di prestigio innervosito dal fatto che questo aveva Ho iniziato quale assistente volon- di cinque navi della Costa Crociere. una apertura difficoltosa... tario in Accademia e per tre anni in- Nel mio lavoro, nelle mie creazioni, Quindi il tuo passato di “contesta- segnante al Liceo Artistico di Brera, sia come docente che come profes- tore” nel “Movimento studentesco” quindi titolare della cattedra di Pittura sionista, perseguo finalità in ambito non ti ha impedito di apprezzare la all’Accademia di Belle Arti negli anni sociale. vita militare... Novanta. Da vent’anni sono anche E questo ti fa onore. Cosa ne pensi Assolutamente no. Anzi, io sono per responsabile delle Pubbliche relazioni di certe incomprensibili brutture che le regole da rispettare e per il senso dell’Accademia e mi interfaccio con a parere di molti avviliscono l’arte? civico. Addirittura mi sono sposato, istituzioni nazionali e internazionali, Sono fra quelli che combattono nel 1979 con Susanna, in alta unifor- ministeri della cultura, musei e mostre l’“arte-spazzatura”. Perché ritengo me. Il mio testimone fu zio Carlo in Europa e nel mondo. che l’arte debba essere comprensibile Soave, fratello di mia madre, allora Ma sei anche un affermato pittore. a chiunque e fruibile da tutti.» colonnello e oggi arzillo generale ot- Quale è la tua espressività? A proposito di arte, l’Associazione tantasettenne in pensione. Sono anche La mia è una ricerca di tipo figura- Nazionale Bersaglieri ha in progetto favorevole al ritorno di una esperien- tivo. Insomma, dipingo ciò che tutti un prestigioso calendario con tavole za di leva per i giovani; credo ne ab- possono comprendere e traggo ispi- di noti pittori. Mi risulta ci sia fra biano davvero bisogno, e devo con- razione da iconografie storiche, roto- questi anche Ennio Calabria... fessare una cosa... calchi d’epoca o attualità. Sono pre- Calabria? Un amico. Beh, per que- Confessa dunque... sente con numerose mostre sia in Ita- st’anno non siamo in tempo, ma se in Quando schieravo il mio plotone lia che all’estero. futuro avrete bisogno di una mano per l’alzabandiera e la fanfara into- Il tuo periodo “super” nella pro- non farete che dirmelo... nava l’Inno Nazionale, provavo una fessione? Amleto Cortes 12 fiamma cremisi
13 PUB CALENDARIO.qxp_Layout 1 18/10/18 14:01 Pagina 1 Sull’onda del successo del Calendario 2018, la redazione di Fiamma Cremisi sta realizzando il Calendario 2019 dal titolo “I Bersaglieri nell’Arte Contemporanea”, i cui mesi saranno contraddistinti da opere originali di artisti contemporanei. Su cartoncino pregiato di grande qualità e stampa, con più pagine del precedente, al prezzo di 8 euro. Ordinatelo subito! Onde evitare il ripetersi di costose ristampe, chiediamo ai Presidenti Provinciali ed ai Comandanti dei Reggimenti Bersaglieri di farsi carico per la raccolta delle prenotazioni rispettivamente per tutte le Sezioni ANB della propria circoscrizione e per i reparti dipendenti e di inviarle entro e non oltre il 30 settembre alla Presidenza Nazionale.
14-15 ECO OK.qxp_Layout 1 18/10/18 14:05 Pagina 14 L’ECO DEI REPARTI I Bersaglieri di domani... Un Corpo, una Specialità ha ragione di esistere se soddisfa un’esigenza operativa. In caso contrario,può essere sciolta e le sue Unità chiuse o riassorbite da altre specialità della Forza Armata. Le sole tradizioni e il “Folklore” non possono essere il motivo per restare in vita cco perché come Bersagliere E sento la forte necessità di con- dividere con i tanti che, forgiati nel solco dei fanti piumati e del- la loro gloriosissima storia aspettano un segno di cambiamento, quelle idee che già i nostri più illumi- nati “Top Brass”, alti vertici del ber- saglierismo, da un anno ormai cerca- no di portare avanti come progetto at- to a rinvigorire le eredità di cui siamo depositari. Una ventata di moderna peculiarità operativa nel solco delle tradizioni che ne hanno fatto il “Corpo” per ec- cellenza nell’immaginario iconogra- ristiche così peculiari e antesignane: cui il Paese era chiamato a far fronte, fico e storico del Paese, oltre che il “Proposizione per la formazione di ma sempre come truppe altamente depositario di fatti d’arme e di corag- una compagnia di bersaglieri e mo- mobili, spregiudicate e risolutive. gio, di cui chiara ne è l’evidenza nelle delli di uno schioppo per l'uso loro...”. Oggi cosa sono e dove sono i Bersa- Bandiere e nei Labari dei Bersaglieri, Con lungimiranza tattica l’allora Ca- glieri? La storia più recente, tuttavia, che portano il più alto numero di de- pitano dei Granatieri- Guardie del- ne ha visto una sostanziale riduzione corazioni al valore tra le specialità del- l’esercito piemontese ipotizzò le pe- delle capacità e peculiarità. I sei reg- la Forza Armata. culiarità relative a: “l'impiego tattico gimenti ancora in vita, 1°, 3°, 6°, 7°, della nuova truppa nonché quelli re- 8°e 11° per lo più collocati nell’area lativi al reclutamento del personale, sud del Paese, assimilati nelle speci- all'organizzazione della compagnia, ficità di impiego alla fanteria leggera, al vestiario, all'equipaggiamento e o media o pesante soffrono di invec- all'istruzione”. Tuttavia egli cercò an- chiamento dei quadri; decadenza, col- che di sintetizzare quanto sopra in una laterale all’età, delle capacità fisi- raccolta di precetti morali, che ele- che;“annacquamento” dello spirito di vassero lo spirito di Corpo e il senso Corpo. In particolare quest’ultimo è di unicità nel contesto sociale dell’Ita- conseguente all’essere tali reggimenti lia pre-unitaria, che tuttavia possono divenuti meta, per collocazione geo- essere considerati validi e attuali an- grafica, di quanti con lo “svecchia- che oggi. mento” e l’accoglienza delle istanze Il Decalogo da solo potrebbe essere di avvicinamento relative, si affaccia- sufficiente a ricordare cosa e perché no dopo più di vent’anni di servizio egli cercasse tali requisiti, e deve es- alle unità Bersaglieri, senza essere nati sere un viatico per indicare ai Bersa- nello spirito che ne contraddistingue glieri di oggi quale strade intrapren- il Corpo. L’assenza degli stimoli ca- Andiamo con ordine, però. dere per rimanere Specialità. ratteriali, e la mancanza della prestan- Potrebbe sembrare presuntuoso ricor- Nella storia sempre protagonisti, i za fisica necessaria a giustificarne la dare perché il Fondatore, Alessandro Bersaglieri hanno visto le proprie uni- presenza, laddove ci si volesse atte- Ferrero della Marmora ipotizzò prima, tà crescere e diminuire in considera- nere a quanto espresso nella “Propo- e realizzò poi un Corpo con caratte- zione sempre degli impegni bellici a sizione dell’allora Capitano La Mar- 14 fiamma cremisi
14-15 ECO OK.qxp_Layout 1 18/10/18 14:05 Pagina 15 L’ECO DEI REPARTI mora”, hanno reso quindi le Unità Bersaglieri sempre più “Conformi” e sempre meno una “Specialità”. Ecco allora che diviene necessario in- dividuare e potenziare quelle singo- larità che rappresentano le radici sto- riche che diedero origine al Corpo. Tra tutte le principali sono la volon- tarietà a sottoporsi e superare prove fisiche e di tiro, quale prerogativa ir- rinunciabile, sostenuta da un continuo accertamento e potenziamento grazie a moduli differenziati con parametri più stringenti. Uno spirito di corpo in- domito che con costanza e continuità il Veicolo Blindato Medio (VBM) trovi le sue fondamenta e il suo con- “Freccia”, il Veicolo da Trasporto tinuo rinvigorirsi in una scuola di ber- Leggero Multiruolo (VTLM) “Lince. saglierismo, depositaria delle tradi- Le peculiarità individuali del fante zioni, che innegabilmente consenti- bersagliere unitamente alle comple- ranno agli appartenenti di sentire l’or- mentari caratteristiche – connesse goglio di aver superato una selezione con la mobilità tattica, i livelli di pro- e di essere Speciali. È necessario, per- tezione e l’eterogeneità della potenza tanto, che i bersaglieri, da sempre con- di fuoco esprimibile – proprie delle traddistinti per l’enfasi e l’accurata at- piattaforme leggere, medie e pesanti, tenzione posta nella preparazione in- in tale contesto conferirebbe alla spe- dividuale al combattimento, in termini cialità una spiccata versatilità di im- di addestramento ginnico sportivo/mi- piego per poter operare nell’intero litare e al tiro, tornino a essere“soldati spettro dei conflitti. selezionati e reclutati in virtù di una La collocazione ordinativa di un reg- elevata preparazione fisica, altamente gimento, per ogni Brigata pesante e ● differenti livelli di mobilità tattica; addestrati al combattimento indivi- media, ne faciliterebbe l’impiego qua- ● spiccate performance fisiche per po- duale e al tiro, i quali, oltre a poter le precostituita entry force, resolutive ter approcciare con slancio e dinami- operare nell’intero spettro dei conflitti force o riserva della Grande Unità. La smo alla compartimentazione propria come forze medio/pesanti, sono par- flessibilità di impiego delle unità ber- dello specifico ambiente, anche in ticolarmente idonei alla condotta di saglieri si concretizzerebbe, parimenti, condizioni non permissive; operazioni in aree urbanizzate, in nel poter essere impiegate in svariati ● un’elevata abilità nel tiro per ridurre quanto capaci di sviluppare autono- ambienti operativi, anche molto com- il rischio di danni collaterali. mamente tutte le attività tattiche per plessi, in cui sia richiesta la capacità Tutti noi Bersaglieri restiamo oggi nel tale tipologia di ambiente operati- di combattimento sia appiedata, sia da solco delle tradizioni, e nel rispetto di vo”.Tale aspetto, pur non identifican- bordo dei veicoli, con livelli di prote- quanti ci hanno preceduto credendo do una specializzazione tout court nel- zione e mobilità differenti. Tra questi, e sempre riferendoci allo spirito con l’ambiente urbano – nel cui ambito l’ambiente urbanizzato – la cui rile- cui il Fondatore scrisse il Decalogo, devono saper operare tutte unità della vanza strategica negli scenari operativi tuttavia poniamo anche grandi aspet- F.A. – colloca i bersaglieri come scelta attuali e futuri è stata enfatizzata nel- tative in una quanto mai possibile e prioritaria, tra le specialità della fan- l’ambito del Libro Bianco della Difesa auspicabile valorizzazione della spe- teria dell’Esercito Italiano, per la con- – rappresenterebbe un dominio di im- cialità. Il Rispetto delle tradizioni esi- dotta delle operazioni nelle aree alta- piego tale da esaltare le caratteristiche ste solo se c’è l’orgoglio d’apparte- mente urbanizzate. Le unità reggi- delle unità bersaglieri, richiedendo: nenza. L’orgoglio d’appartenenza esi- mentali potrebbero essere equipag- ● un significativo grado di protezione ste solo se c’è un processo di selezio- giate con tutte le principali piattaforme delle forze, nonchè una stretta coope- ne che possa ingenerare motivazione da trasporto e combattimento in do- razione tra unità appiedate e mezzi e spirito di Corpo. Hurrà! tazione alle unità di fanteria della For- medio/pesanti; za Armata, quali il Veicolo Corazzato ● duttilità nella capacità di ingaggio Col. f.(b.) s.SM Marco Stoccuto da Combattimento (VCC) “Dardo”, letale; ACOS InfoOps presso NRDC-ITA fiamma cremisi 15
16-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 18/10/18 14:04 Pagina 16 STORIE DELLA GRANDE GUERRA I Bersaglieri M.O.V.M. nel 1918 l Calendario associativo 2018, che chiude la serie di quattro calendari con i quali l’A.N.B. I ha voluto celebrare il ricordo della Prima Guerra Mondiale, apre con i nominativi e le foto dei dodici Bersaglieri che nell’ultimo anno della Grande Guerra sono stati decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Anche nei numeri di Fiamma Cremisi del corrente anno, la redazione intende far conoscere più da vicino i 12 Eroi che cento anni or sono con il loro eroismo hanno meritato l’Alto riconoscimento militare. Essi sono: Fedele Caretti, Leopoldo Pellas, Ivo Lollini, Giuseppe Paggi, Attilio Verdirosi, Soccorso Saloni, Ciro Scianna, Giuseppe De Carli, Nicolò De Carli, Oreste De Gaspari, Giulio Lusi, Alberto Riva di Villasanta. Durante i 41 mesi del Primo Conflitto Mondiale il Corpo dei Bersaglieri meritò 92 Ordini Militari di Savoia, 50 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 2.592 Medaglie d’Argento, 3.784 Medaglie di Bronzo e 1.687 Croci di Guerra. Caporale Giuseppe De Carli, classe 1897 i Achille e Caterina Venier, nac- emulando l’eroismo di Nazario Sauro, D que ad Azzano Decimo di Udi- ne il 2 novembre 1897 e morì il 27 novembre 1960 a Porde- none. Arruolato nell’8° reggi- mento bersaglieri nell’ottobre 1916 e promosso caporale nell’aprile dell’an- no successivo, animato da alto spirito negò decisamente che l’arrestato fosse suo figlio, lasciando nascere dubbi nel- l’animo degli inquisitori. Tre giorni dopo, il 16 ottobre, poche ore prima del processo, il Carli, riuscito ad eva- dere in modo quasi miracoloso, rag- giunse il fratello Nicolò. Continuarono combattivo, chiese di essere messo a temerariamente insieme la loro profi- disposizione del Quartier Generale del- cua missione, facendo pervenire ai co- la 3^ Armata insieme con il fratello mandi italiani preziose informazioni Nicolò, tenente nello stesso reggimen- sull’ammassarsi delle truppe nemiche to, per compiere l’ardita impresa di nella regione del Piave e rimasero nella portarsi nel territorio invaso dal nemico zona fino al 1° novembre quando, con novato fervore la sua missione. – Fron- e svolgere attività informativa a favore la battaglia di Vittorio Veneto, il loro te del Piave – Territorio invaso, 29 lu- dei comandi italiani. Trasportati da un Friuli venne liberato dalla oppressione glio – 2 novembre 1918”. idrovolante della Marina, pilotato straniera. Al valoroso caporale venne Rientrato al reggimento ad armistizio dall’audace tenente di vascello Euge- concessa, con r.d. 13 novembre 1920, concluso, fu promosso sergente nel nio Casagrande, i due fratelli bersa- la Medaglia d’Oro al Valor Militare febbraio 1919 e sergente maggiore nel glieri, travestiti da pescatori, scesero con la seguente motivazione: “Offer- dicembre dello stesso anno. Fece parte nelle paludi di Caorle nella notte del tosi spontaneamente, insieme al pro- della commissione incaricata di rac- 29 luglio 1918 ed iniziarono così l’av- prio fratello, per farsi trasportare in cogliere dai cimiteri di guerra undici venturoso cammino, fra disagi e peri- aeroplano nel diletto Friuli invaso, a salme di militari ignoti fra le quali fu coli d’ogni genere col solo conforto di compiervi la delicatissima e pericolosa scelta poi quella del Milite Ignoto, che avere vicino la madre, coraggiosa missione di informatore, con alacre trasportata solennemente a Roma fu compagna dei loro rischi. Meno for- intelligenza e invitto coraggio, affron- inumata sull’Altare della Patria. Con- tunato del fratello, Giuseppe Carli cad- tando le più drammatiche situazioni, gedatosi nel 1920, svolse attività di de in un tranello tesogli dalla insospet- riusciva a vincere ogni difficoltà ed agente di assicurazione e fra le varie tita gendarmeria austriaca ed arrestato ogni insidia, per raggiungere l’intento. cariche amministrative ebbe anche il 13 ottobre venne tradotto a Porde- Caduto nelle mani del nemico e sor- quelle di commissario prefettizio del none e messo a confronto con la ma- vegliato da una guardia speciale, riu- comune di Latisana e vice podestà di dre, per il riconoscimento. Questa, sciva ad evadere, riprendendo con rin- Pordenone. 16 fiamma cremisi
16-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 18/10/18 14:04 Pagina 17 STORIE DELLA GRANDE GUERRA Tenente Nicolò De Carli, classe 1894 i Achille e di Caterina Venier, valorosi bersaglieri, trasportati da un D nacque ad Azzano Decimo di Udine il 19 maggio 1894 e morì il 1° dicembre 1937 a Torino. Arruolatosi nel 3° reg- gimento bersaglieri nel gennaio 1915 come allievo sergente, nel settembre successivo passò all’8° reggimento idrovolante pilotato dal tenente di vascello Eugenio Casagrande, tra- vestiti da pescatori, poterono scen- dere nelle paludi di Caorle. Ebbe così inizio l’avventuroso cammino du- rante il quale, superati disagi di ogni genere e col pericolo continuo di es- bersaglieri mobilitato e lo raggiunse sere catturati dalla gendarmeria au- al fronte, sull’alto Cordevole. Com- striaca che, avuto sentore della loro batté a Col di Lana, al Passo della presenza nel territorio, li cercava ac- Stria, nell’alto Boite, meritando una canitamente, poterono trasmette ai Medaglia di Bronzo al Valore a Col- comandi italiani numerose e preziose bricon il 2 ottobre 1916 per essere informazioni, servendosi dei più di- giunto primo sulla seconda cima, sparati mezzi di collegamento, dai obiettivo dell’azione, dando esempio piccioni viaggiatori ai segnali lumi- di valore ai suoi bersaglieri. Pochi nosi. Né Nicolò De Carli cessò dal- prova di sapiente spirito di organiz- giorni dopo ottenne la nomina ad l’assolvere il pericoloso compito sia zazione, di sublime abnegazione e di aspirante ufficiale e nel corso del quando il fratello Giuseppe venne fulgido coraggio, sostenuto dalla fe- 1917 ebbe la promozione a tenente, catturato dalla gendarmeria austriaca, de incrollabile nella santità della no- sempre nello stesso reggimento. La sia dopo la di lui fuga dal carcere e stra causa. – Fronte del Piave – Ter- invasione da parte del nemico della fino al 1° novembre, con la battaglia ritorio invaso, 29 luglio – 2 novem- sua terra natale, dopo il ripiegamento di Vittorio Veneto. Al valoroso uffi- bre 1918.” al Piave, lo spinse ad offrire al Co- ciale, con r.d. 13 novembre 1920, Ad armistizio concluso rientrò al suo mando Supremo la sua opera, chie- venne concessa la Medaglia d’Oro reggimento e nell’ottobre 1919 fu dendo di poter raggiungere i paesi al Valor Militare con la seguente mo- collocato in congedo. Trasferitosi a del Friuli e trasmettere a mezzo di tivazione: “Offertosi spontaneamen- Torino come gerente procuratore del- piccioni viaggiatori notizie sulle for- te, insieme col proprio fratello, per le Assicurazioni Generali di Venezia, ze armate e i movimenti del nemico. farsi trasportare in aeroplano nel ebbe anche importanti incarichi nel Messo a disposizione della 3^ Ar- suo diletto Friuli invaso, a compiervi campo della Previdenza e del Credito mata, unitamente al fratello Giusep- la delicatissima missione di infor- e fu anche deputato al Parlamento pe, caporale nello stesso reggimento, matore, riusciva a compierla felice- per due Legislature. Nel febbraio dopo alcuni tentativi riusciti vani, mente attraverso le più grandi diffi- 1929 venne promosso capitano a nella notte del 29 luglio 1918 i due coltà e le più terribili insidie, dando scelta. CARICHE SOCIALI DESIO (MI) Consiglieri: Salvatore MUSELLA, Emilio GIANI, rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2021, Alla data del 3 marzo 2018, il Consiglio Di- Filippo TRIGGIANI, Riccardo TAGLIABUE, Flo- risulta così composto: Presidente Ivano rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2021, riano CAPRA, Gianfranco MALANCA, Arnaldo CHIOLDELLI; Vice Presidente Massimo PA- risulta così composto: Presidente Walter AT- CASSANO; Segretario Paolo CAVENAGHI. PETTI; Consiglieri: Andrea BRAGUTI, Giovanni TISANI; Vice Presidente Adriano LO CURTO; ARCONATE (MI) BRUGNOLI, Stefano PEDRATTI, Pierluigi SA- Consiglieri: Enrico MARIANI, Giuseppe CAT- Alla data del 5 marzo 2018, il Consiglio Di- LESELLA; Segretario Giuliano GANDOLFI. TANEO, Rosario PERDICHIZZI, Giuseppe MO- rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2021, BOVOLONE (VR) ROTTI, Lorenzo LOMBARDO (Segretario). risulta così composto: Presidente Attilio BA- L’ 11 marzo 2018, il Consiglio Direttivo Se- MILANO CATI; Vice Presidente Pietro BINAGHI; Con- zionale per il triennio 2018 – 2021, risulta Alla data del 3 marzo 2018, il Consiglio Di- siglieri: Egidio TANZINI, Luigi MERLOTTI, Sergio così composto: Presidente Giorgio BELTRAME; rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2021, CERIOTTI (Segretario). Vice Presidente Stefano VACCARI; Consiglieri: risulta così composto: Presidente Paolo CA- CASALBUTTANO (CR) Umberto CORRÀ, Claudio DI BIASE, Franco VENAGHI; Vice Presidente Pietro DRAGAN; Alla data del 9 marzo 2018, il Consiglio Di- SPEZZONI; Segretario Giampietro BRUNELLI. fiamma cremisi 17
16-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 18/10/18 14:04 Pagina 18 STORIE DELLA GRANDE GUERRA Brig. Gen. Oreste De Gaspari, classe 1864 i Marcello e di Anna Adelaide nel corso della controffensiva, ferito D Speroni, nacque a Potenza il 10 dicembre 1864 e morì a Genova il 12 settembre 1933. Di famiglia genovese, uscì sot- totenente di fanteria dalla Scuola Mi- litare di Modena nel 1883, assegnato al 53° reggimento fanteria della bri- gravemente ad una gamba e mutilato della mano sinistra, fu decorato di Me- daglia d’Argento al Valore. Ritornato al fronte, al comando della brigata Co- mo ebbe una Croce di Guerra al Va- lore per la difesa dei Solaroli, sul mas- siccio del Grappa, durante la battaglia gata Umbria. Tenente nell’ottobre del solstizio del giugno 1918. Al co- 1887 e capitano nel gennaio 1898, fu mando del 1° raggruppamento d’as- trasferito al 2° reggimento bersaglieri. salto con la promozione a brigadiere Combatté in Cina nel 1900 contro i generale, nell’ottobre dello stesso an- Boxers meritando un encomio solen- no, nella battaglia di Vittorio Venete, de del combattimento, non appena ne. Rimpatriato, passò al 12° reggi- superato il Piave in circostanze diffi- possibile riordinò le truppe per la ri- mento bersaglieri, nel settembre 1910, cilissime, contribuì con le sue valorose presa dell’attacco, che condusse a per la promozione a maggiore, e ri- truppe alla vittoria. La Medaglia d’Oro completo compimento. I suoi arditi, tornò al 2° reggimento, nel febbraio al Valor Militare, conferitagli con d. nella gioia della vittoria, provarono 1915, allorché fu promosso tenente l. 1919, così dice nella motivazione: la fierezza più grande alla quale po- colonnello. Al comando del II batta- “Comandante di due gruppi d’assalto tessero aspirare: quella di vedere im- glione, varcò il confine al Passo di Ce- rinforzati con elementi di artiglieria personati nel loro comandante il va- reda, nella Val Cordevole, il 24 mag- e genio, li condusse risolutamente al lore insigne ed i fulgori di eroismo che gio, dopo la dichiarazione di guerra di là del Piave e raggiunse con precisa la battaglia aveva richiesti. – Falzè di all’Austria. Promosso colonnello po- manovra gli obiettivi assegnatigli. Du- Piave, 27 – 28 ottobre 1918.” chi mesi dopo, assunse il comando del rante un grave contrattacco nemico, Dopo l’armistizio, fu in Tripolitania e 138° reggimento fanteria e nel novem- spiegò la più grande energia, mano- nel 1920 comandante delle truppe del- bre 1915 fu decorato di Medaglia di vrando con la più grande opportunità la Cirenaica; promosso generale di Bronzo al Valore a M. Sei Busi, sul le provate sue truppe. Nel momento brigata, nel dicembre 1923 per la con- Carso. Nel maggio 1916 ritornò nei più critico, quando maggiormente fer- quista di Agedabia fu insignito della bersaglieri al comando del 14° reggi- veva la lotta, fu alle sue schiere sim- Croce di Cavaliere dell’Ordine Mili- mento che condusse con valore nelle bolo di indomito eroismo e inflessibile tare di Savoia. Rimpatriato, comandò azioni sull’Altipiano di Asiago. A M. forza di comando. Dominate con fer- la brigata Roma e fu collocato nella Zebio, il 6 luglio dello stesso anno, missimo imperio le sanguinose vicen- riserva nell’ottobre 1924. LE RICOMPENSE AL VALOR MILITARE NELLA GRANDE GUERRA L e ricompense al Valor Militare sono istituite per esaltare gli atti di eroismo militare, segnalando come degni di pubblico onore gli autori di essi e suscitando, ad un tempo, lo spirito di emulazione negli appartenenti alle forze militari. Traggono origine dall'Ordine dei Decorati al Valor Militare istituito da Vittorio Amedeo III nel 1793. Caduto in disuso durante il periodo della dominazione napoleonica, venne riproposto nel 1815 da Vittorio Emanuele I. Lo stesso Sovrano ne abrogò l'istituzione pochi mesi dopo sostituendo le Medaglie al Valore con l'Ordine Militare di Savoia (oggi d'Italia). Nel1833, Carlo Alberto riconosciuto che i titoli richiesti per la concessione dell'Ordine Militare erano troppo severi, ristabiliva la possibilità di concedere Medaglie al Valore (Oro e Argento) in premio a generosi atti compiuti in guerra e in pace da militari. Nel 1887, un Regio Decreto convertì tutte le Menzioni onorevoli al Valor Militare concesse tra il 1848 e il 1887 in Medaglie di Bronzo al Valor Militare. Il Regio Decreto 1º luglio 1915, n. 1072 stabilì la concessione anche sul campo delle Medaglie d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. ORDINE MILITARE DI SAVOIA CAVALIERE UFFICIALE COMMENDATORE GRAND'UFFICIALE CAVALIERE DI GRAN CROCE MEDAGLIE AL VALOR MILITARE MEDAGLIA D'ORO MEDAGLIA D'ARGENTO MEDAGLIA DI BRONZO 18 fiamma cremisi
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