N R+vicini+uguali A - Unar

Pagina creata da Gabriele Gatti
 
CONTINUA A LEGGERE
N R+vicini+uguali A - Unar
numero
                                                                                                       8            rivista di diritti umani e lotta alla discriminazione
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma QAyt. n. C/RM/12/2012

                                                                                              Primo Piano Come invecchiano i diritti umani, i 65 anni della dichiarazione universale
                                                                                              Reportage In fuga dall’Eritrea. Un popolo dimenticato
                                                                                              Storia C’erano una volta le colonie Italiane
                                                                                              Dibattito Punire chi nega? Confronto sul negazionismo con Ginzburg e Di Cesare

n AR
                                                                                                                                                         +vicini+uguali
N R+vicini+uguali A - Unar
PERIODICO DI INFORMAZIONE                    Hanno collaborato: Alessandro Pistecchia,          Se vuoi commentare gli articoli
                                                                                                                                                                                      A CURA DELL’UNAR                             Silvia Scarpa, Cristiana Russo, Vanni Piccolo,     o scaricare i numeri della rivista
                                                                                                                                                                                                                                   Irma Melini, Fernando Fracassi,
                                                                                                                                                                                      ANNO 2 - N. 8                                Roberta Lulli, Marianna Messina,                   NEAR in pdf vai sul sito:
                                                                                                                                                                                      NOVEMBRE/DICEMBRE 2013                       Maria Valentina Tora, Angela Patacchiola,          www.retenear.it
                                                                                                                                                                                      AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ROMA             Alessia Scacchi, Francesco Conti
                                                                                                                                                                                      N. 32/2012 DEL 13/02/2012                                                                       Se vuoi segnalarci delle iniziative
                                                                                                                                                                                                                                   Foto di copertina: le vignette utilizzate per la   o farci delle domande scrivi a
                                                                              numero
                                                                                                      8            rivista di diritti umani e lotta alla discriminazione

                                                                                                                                                                                      Direttore responsabile
                                                                                                                                                                                                                                   copertina sono di Sergio Staino e fanno parte      rivista@retenear.it
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma QAyt. n. C/RM/12/2012

                                                                                             Primo Piano Come invecchiano i diritti umani, i 65 anni della dichiarazione universale
                                                                                             Reportage In fuga dall’Eritrea. Un popolo dimenticato
                                                                                                                                                                                                                                   del progetto “Vignette dal mondo per i Diritti
                                                                                             Storia C’erano una volta le colonie Italiane
                                                                                             Dibattito Punire chi nega? Confronto sul negazionismo con Ginzburg e Di Cesare           PAOLA DI LAZZARO                             Umani” prodotto e realizzato dal Dipartimento

                                                                                                                                                                                                                                                                                                         neAR
                                                                                                                                                                                                                                   per i Diritti e le Pari Opportunità. Presidenza
                                                                                                                                                                                      Redazione                                    del Consiglio dei Ministri. 2008
                                                                                                                                                                                      MARCO BUEMI, ROBERTA COCCHIONI,
                                                                                                                                                                                      CECILIA CRISTAUDO, EDOARDO FONTI,            Realizzazione grafica e stampa:
                                                                                                                                                                                      GIAMPIERO FORCESI,                           L.G. Soc. Coop. - Roma

                                                                                                                                                                                                                                                                  8
                                                                                                                                                                                      ANTONIO GIULIANI, VALERIO SERAFINI           Via delle Zoccolette 25

n AR
                                                                                                                                                        +vicini+uguali                                                             00186 Roma - 06 68211616
                                                                                                                                                                                      Responsabile del progetto FABIO CAPOCCI
                                                                                                                                                                                      Art director TULLIO CAPOCCI

                                                                                                                                                                                                                                                          sommario
                                                                                                                                                                                                                                                               2
                                                                                                                                                                                                     Marco De Giorgi Perché i diritti umani ci riguardano. Tutti
                                                                                                                                                  editoriale
                                                                                                                                                                                                     Franco Pittau Dalle discriminazioni ai diritti                                                     4
                                                                                                                                  primo piano                                                        Giampiero Forcesi La rivoluzione dei diritti umani                                                 6
                                                                                                                                 diritti umani.                                                      L’ONU deve stare al passo con i tempi                                                              9
                                                                                                                                 65 anni dopo                                                        Intervista all’Ambasciatore Cesare Maria Regaglini di Paola Di Lazzaro
                                                                                                                                                                                                     Dalla Calabria a Ginevra                                                                        12
                                                                                                                                                                                                     Intervista a Maria Giovanna Pietropaolo di Angela Patacchiola
                                                                                                                                                                                                     Alessandro Pistecchia «Si vendono schiavi rom»                                                  14
                                                                                                                                                                                                     Vanni Piccolo e Cristiana Russo
                                                                                                                                                                                                     Morire per amore. In fuga dall’omofobia e dalla transfobia                                      16
                                                                                                                                                                                                     Carceri, come superare l’emergenza?                                                             21
                                                                                                                                                                                                     Intervista al prof. Mauro Palma di Silvia Scarpa

                                                                                                                                                                                                     Eravamo considerati malati. Oggi siamo cittadini                                               25
                                                                                                                                                                                                     Intervista a Franco Bomprezzi di Valerio Serafini

                                                                                               approfondimento                                                                                       Roberta Lulli e Maria Valentina Tora
                                                                                                                     no hate speech                                                                  Libertà d’espressione e libertà dagli insulti                                                  28
                                                                                                                                                 reportage                                           Roberta Cocchioni e Cristiana Russo

                                                                                                  c'erano una volta le
                                                                                                                                                                                                     Eritrea: la silenziosa tragedia di un popolo in fuga                                           32
                                                                                                       colonie italiane                                                                              Edoardo Fonti Libia, Somalia ed Etiopia queste sconosciute                                     38
                                                                                                                                                               dibattito                             Edoardo Fonti Punire chi nega?                                                                 44
                                                                                                                             il negazionismo                                                         Donatella Di Cesare / Gli storici sbagliano.
                                                                                                                                                                                                     Il negazionismo non è un’opinione come un’altra
                                                                                                                                                                                                     Carlo Ginzburg / Una menzogna non è un reato

                                                                                                    regioni obiettivo
                                                                                                        convergenza                                                                                  Calabria / Fernando Fracassi Dalla rivolta dei campi alla svolta del campo                     48
                                                                                                                                                                                                     Campania / Antonello Sannino La Afro-Napoli United ora fa sul serio                            49
                                                                                                                                                                                                     Sicilia / Marianna Messina
                                                                                                                                                                                                     Il primo Transgender Day of Remembrance a Palermo                                              50
                                                                                                                                                                                                     Puglia / Irma Melini Cercasi mamme d’appoggio                                                  51
                                                                                                                                                                  cultura
                                                                                                                                                                                                     LIBRI / Alessia Scacchi Per esodo congenito                                                    52

                                                                                                                                                                                             DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE
                                                                                                                                                                                                 ATTIVE E PASSIVE DEL LAVORO
N R+vicini+uguali A - Unar
editoriale

                                                   Per il 2014 l’augurio
                                                   di diventare un po’ tutti
                                                   “Ambasciatori di coscienza”

Perché i diritti umani
ci riguardano.                     Tutti                                      Marco De Giorgi
                                                                                      direttore UNAR

                      È    passato un anno esatto da quan-
                           do nel dicembre dello scorso anno
                      ho presentato ai lettori di NEAR la
                                                                 dia di Lampedusa” l’argomento più di-
                                                                 scusso su Facebook nel 2013.

                      nuova direzione dell’Ufficio Naziona-      Quanto, però, è reale la “questione di-
                      le Antidiscriminazioni Razziali.           ritti umani” nel nostro Paese? Siamo
                      Un anno importante, denso di avve-         sicuri che in Italia non esista un pro-
Troppo spesso         nimenti, eventi, a volte storici, trop-    blema di garanzia dei diritti delle per-
                      pe volte drammatici e, spesso, con un      sone?
siamo abituati        unico filo conduttore: la violazione dei   Tutti noi siamo stati spettatori, pur-
a pensare che         diritti umani, la negazione delle iden-    troppo, anche in questo 2013, di sto-
la questione          tità o la semplice noncuranza del ri-      rie drammatiche assistendo alla re-
                      spetto che tutte le persone del mon-       crudescenza di episodi di razzismo ed
dei diritti umani     do, di un mondo utopicamente per-          omofobia: attacchi razzisti ai cosiddetti
non è cosa nostra     fetto, dovrebbero avere assicurato.        campi Rom, stadi che inneggiano al
                                                                 nazismo o alla “razza pura”, ragazzi
                      Troppo spesso siamo abituati a pen-        che si suicidano incapaci di affronta-
                      sare che la questione dei diritti uma-     re l’odio e l’isolamento che l’omofo-
                      ni non è cosa nostra, non riguarda di-     bia comporta, attacchi nei confronti di
                      rettamente l’Italia che è una delle de-    ministri della Repubblica ritenuti “in-
                      mocrazie occidentali più evolute: è in     degni” per il colore della pelle, ag-
                      Siria che si uccidono i dissidenti, è in   gressioni violente nei confronti di cop-
                      Russia che si persegue “la propagan-       pie omosessuali, di persone transgen-
                      da omosessuale”, è in Corea del Nord       der, di immigrati. E, poi, le piccole
                      che non si può criticare il regime, è in   odiose quotidiane discriminazioni,
                      Cina e in Iran che non si può utiliz-      quelle che non meritano le prima pa-
                      zare liberamente internet e l’informa-     gine dei giornali, ma che rendono dif-
                      zione è imbavagliata, è in Africa che      ficile o impossibile la vita di miglia-
                      si continua a morire di fame e a fug-      ia di persone che vorrebbero solo vi-
                      gire dalle guerre e carestie. Insomma      vere liberamente la propria identità,
                      la violazione dei diritti umani è altro    non nascondere la propria origine, di-
                      da noi. Siamo solidali, partecipi, ma-     chiarare la propria sessualità, passeg-
                      gari arrabbiati, ma inevitabilmente im-    giando, senza timori, per strada con un
                      potenti e, se non possiamo agire, ne       velo in testa, i pantaloni rosa o par-
                      parliamo sui social network, tanto da      lando lingue diverse dall’italiano.
                      fare del tema “immigrazione e trage-       I dati tratti dal contact center del-
N R+vicini+uguali A - Unar
contrasto delle discriminazioni basa-       Mi sono limitato a trattare dei tre gran-
                                            te sull’orientamento sessuale e sul-        di piani strategici di azione dell’UNAR
                                            l’identità di genere (2013-2015), un        che vedranno impegnato l’Ufficio nei
                                            progetto pluriennale con il quale sono      prossimi anni. Sono conscio che an-
                                            stati individuati obiettivi, ma anche       cora tanto c’è da fare e che, anzi, la
                                            misure specifiche e un piano di azio-       prolungata crisi economica sta acuen-
                                            ni integrate e multidisciplinari.           do lo scontro classi sociali, accen-
                                            Risponde allo stesso obiettivo il per-      tuando quei fenomeni di marginalità
                                            corso che sta portando all’approva-         ed esclusione sociale per i quali il pe-
                                            zione, fortemente voluta dalla Mini-        riodo attuale di congiuntura ha effet-
                                            stra per l’Integrazione Cécile Kyenge,      ti devastanti ed amplificati.
                                            per la prima volta nel nostro Paese di      Da anni, auspico che un giorno non ci
l’UNAR mostrano un numero di se- un Piano Nazionale d’Azione contro il                  sarà più bisogno nel nostro Paese di un
gnalazioni di episodi di discrimina- razzismo la xenofobia e l’intolleran-              ufficio come l’UNAR. Significherebbe
zione in costante aumento: 766 nel za, da realizzarsi nel triennio 2013-                che la parità fra le persone, il rispet-
2010, innalzatesi a 1.000 nel 2011 e 2015. Anche in questo caso, l’UNAR                 to dei diritti di tutti sarà entrato nel
giunte a 1.598 nel 2012 (con un in- ha attivato un ampio percorso di                    DNA della nostra società, che gli an-
cremento di quasi il 110% rispetto ai consultazione con l’associazionismo e             ticorpi contro le discriminazioni sa-
due anni precedenti). E il 2013 con- con tutti i soggetti che questo Piano              ranno riusciti definitivamente ad
                                                                   dovranno, in se-     espellere il virus razzista, che avrem-
                                                                   guito, attuare:      mo fatto delle varie identità un patri-
                                                                   ecco il perché di    monio di virtù condivise.
Siamo sicuri che in Italia                                         una lunga ge-        È un sogno. È una speranza. Ma è an-
non esista un problema                                             stazione che sta     che una battaglia quotidiana ed è un
di garanzia dei diritti delle persone?                             vedendo, in que-     invito a tutti a non abbassare la
                                                                   sti mesi, una        guardia.
                                                                   continua e pro-      Visto, però, che i mesi a cavallo tra di-
                                                                   ficua interlocu-     cembre e gennaio sono quelli in cui si
ferma la tendenza in crescita dei dati. zione e collaborazione interistituzio-          formulano i buoni propositi per l’An-
Problemi che non possono essere sot- nale ed il coinvolgimento delle terzo              no nuovo, vorrei che ognuno di noi
taciuti e ai quali le istituzioni e società settore, delle parti sociali e degli enti   prendesse l’impegno a diventare pro-
civile hanno risposto, a volte balbet- territoriali.                                    tagonista della promozione dei dirit-
tando, a volte costruendo una cate- Allo stesso modo la Strategia nazio-                ti umani delle persone, ciascuno per
na di solidarietà, aiuto e sostegno alle nale per l’inclusione sociale delle co-        quello che sa e per quello che puo’,
vittime della discriminazione e della munità Rom, Sinte e Camminanti ha                 secondo le proprie conoscenze e le pro-
violenza.                                   permesso all’UNAR di avviare un’ope-        prie competenze.
Di fronte a queste emergenze l’UNAR, ra di coordinamento degli interventi               Per il 2014, quindi, un augurio a far-
nel corso di quest’anno, ha gettato le che si svilupperanno fino al 2020 sui            ci un po’ tutti “Ambasciatori della Co-
basi per un intervento effettivo volto pilastri dell’educazione, del lavoro, del-       scienza”, per usare un titolo con cui
a promuovere, a 360 gradi, la parità di la salute e dell’abitazione, secondo un         Amnesty International insignì nel
trattamento delle persone.                  approccio globale e multisettoriale         2006 Nelson Madiba Mandela.
Sul versante della lotta alla omofobia che fonda la sua attuazione sulla
e alla transfobia, è questo l’obiettivo collaborazione degli Enti Locali e su
che si è inteso perseguire con l’ap- un’alleanza interistituzionale con tut-
provazione, in stretta collaborazione te le amministrazioni coinvolte a li-

                                                                                                                               3
con le associazioni rappresentative del- vello nazionale, locale e con la Com-
l’universo LGBTI, della Strategia per il missione Europea.
N R+vicini+uguali A - Unar
editoriale

    Il nuovo rapporto UNAR curato dal Centro Studi IDOS

    Dalle discriminazioni
    ai
    di
             diritti
         Franco Pittau

    A
              gli operatori che seguono da todologico, cer-
             vicino il fenomeno migratorio cando tuttavia
             non è sfuggito che il Dossier di raggiungere
    Statistico Immigrazione, del Centro il maggior nu-
    Studi e Ricerche IDOS curato fin dal mero di persone
    2003 per Caritas e per la Fondazio- e di creare un
    ne Migrantes, nel 2013 sia stato rea- minimo comu-
    lizzato per l’Ufficio Nazionale Anti- ne denominato-
    discriminazioni Razziali. Questo cam- re condiviso
    biamento deve essere visto in un’ot- nell’approccio
    tica positiva perché come diceva all’immigrazio-
    mons. Luigi Di Liegro, uno degli ispi- ne, non limi-
    ratori del Dossier, “al mondo sociale tandosi a far
    spetta operare per aprire nuove piste conoscere i nu-
    di impegno conoscitivo e operativo e meri ma sottoli-
    alle strutture pubbliche il compito di neando anche il
                                                                           IMMIGRAZIONE
    sostenerle e farle proprie”. Questo filo che li lega                   Dossier Statistico 2013
    connubio con il pubblico si è rivela- ai diritti e alle
t

    so 13 novembre
            A           è stato
                                   www.dossierimmigrazione.it
    to positivo per il Dossier, che lotel.scor-
                                ufficialmen-
                                                      discriminazioni.
                                            +39.06.66514345

                                                      Una panorami-
                                                                                Rapporto UNAR
    te presentato in 25 iniziative pubbli- ca di insieme                           DALLE DISCRIMINAZIONI AI DIRITTI
    che realizzate in tutte le regioni d’Ita- dei numeri ci
    lia che hanno completato l’affollata mostra come
    presentazione di Roma presso il Tea- nell’Unione eu-
    tro Orione alla presenza del ministro ropea all’inizio
    Cécile Kyenge, del vice Ministro al del 2012 sono risultati 34.360.456 gli l’Africa (22,2%), dall’Asia (19,4%),
    Lavoro con delega alle Pari Opportu- immigrati con cittadinanza straniera, dall’America (8,0%) e dall’Oceania
    nità Cecilia Guerra, il direttore del Di- pari al 6,8% della popolazione tota- (0,1%), secondo la stima del Dossier.
    partimento Pari Opportunità Ermene- le (di cui 20.699.798 non comunita- Tra le aree di residenza prevalgono di
    gilda Siniscalchi del direttore genera- ri). In Italia è continuato l’aumento an- gran lunga il Nord (61,8%) e il Centro
    le dell’UNAR Marco De Giorgi, con che in questo periodo di crisi e da 3,4 (24,2%), mentre le province di Mila-
    Maria Dulce Araujo a rappresentare il milioni di cittadini stranieri residen- no e di Roma detengono un sesto dei
    mondo degli immigrati e mia, Franco ti nel 2007 si è passati a 4 milioni e residenti (16,9%).
    Pittau a rappresentare il gruppo dei re- 387.721 nel 2012, pari al 7,4% della
    dattori (sono stati un centinaio i col- popolazione. Il Dossier, però, sottoli- Oltre il 50%
    laboratori).                                      nea che questa non è l’intera presen-
    Il Dossier continua così la sua tradi- za che è stimabile attorno a 5.186.000
                                                                                              dell’immigrazione
    zione di salvaguardare un’informa- persone, di cui 3.764.000 non comu- in italia proviene
    zione corretta dal punto di vista me- nitari (questo numero si desume dal- dall’Europa
                                                      l’archivio dei soggiornanti del Mini-
                                                      stero dell’Interno).                    I visti rilasciati per motivi di lavoro su-
                                                      Le provenienze continentali dei citta- bordinato, da 90.483 nel 2011 sono di-
                                                      dini stranieri regolarmente presenti in ventati 52.328 nel 2012 (in entrambi
                                                      Italia vedono prevalere l’Europa con i casi meno rispetto agli anni pre-cri-
                                                      una quota del 50,3%, seguita dal- si). Ricordiamo anche la regolarizza-
N R+vicini+uguali A - Unar
dossier statistico immigrazione 2013

zione in favore dei lavoratori non co-                     l’estero sono 477.519 (aggiungendo,                   tale (il 9,8% nella scuola primaria).
munitari che si è svolta a fine 2012                       alle imprese individuali, le società di               Oltre ai flussi in arrivo bisogna tene-
(135mila domande). Crescono, tra i non                     persone o di capitali in cui oltre la                 re conto dei flussi di ritorno, per ne-
comunitari, i lungo soggiornanti, au-                      metà dei soci sia nata all’estero), no-               cessità più che per scelta, come effet-
torizzati a una permanenza a tempo                         nostante le difficoltà incontrate nel-                to della crisi e delle ridotte capacità oc-
indeterminato: oltre due milioni di per-                   l’accedere ai prestiti, più gravose per               cupazionali del paese. Complessiva-
sone, il 54,3% del totale (otto punti                      gli stranieri.                                        mente, nel 2012, i permessi di sog-
percentuali in più rispetto al 2010).                      Le nascite avvenute direttamente in                   giorno scaduti senza essere rinnova-
I flussi di persone in fuga in cerca di                    Italia da genitori di cittadinanza stra-              ti sono stati 180mila (Istat), di cui ben
sicurezza e protezione, fortemente                         niera sono state 79.894 (erano meno                   oltre la metà per lavoro e per famiglia.
aumentati nel 2011, anno delle cosid-                      di 30mila nel 2000), cui si affiancano                Entrando nel merito di questi dati, ri-
dette “primavere arabe”, hanno avu-                        i 26.714 figli di coppie miste, che però              portati secondo uno schema utilizzato
to una loro rilevanza anche nel 2012                       hanno accesso diretto alla cittadinanza               anche negli anni passati, il Dossier
(17.350 le domande d’asilo presenta-                       italiana. Per i ricongiungimenti fami-                2013, così come voluto dall’UNAR, si
                                                                                                                 sofferma sulle discriminazioni e sul-
786.650 gli studenti “stranieri”                                                                                 le prospettive di pari opportunità: è
2 milioni i lavoratori dipendenti.                                                                               questa la grande novità del nuovo
                                                                                                                 rapporto, animato da un dinamismo
e quasi 500 mila i titolari di impresa                                                                           che deve portare al superamento
te, cui si aggiungono le 10.910 del pri-                   liari sono stati rilasciati 81.322 visti nel          delle carenze e alla promozione di un
mo trimestre del 2013). Spesso, si trat-                   2012 (quasi pari agli 83.493 dell’an-                 contesto improntato all’uguaglianza
ta di persone in fuga attraverso il Me-                    no precedente). Nell’insieme, tra nati                e alla partecipazione. Sono molti i ca-
diterraneo, che raggiungono via mare                       in Italia e ricongiunti, i minori tra i               pitoli innovativi, dedicati a diversi
le coste italiane (13.267 le persone                       soggiornanti non comunitari sono                      aspetti del fenomeno migratorio, che
sbarcate nel 2012). I soggiornanti per                     908.539, il 24,1% del totale, e si può                si possono riassumere unitariamente
asilo e per motivi umanitari sono, in                      ipotizzare che almeno 150mila siano                   facendo riferimento ai tre interventi
tutto, 77mila.                                             i comunitari. Gli studenti stranieri                  iniziali, svolti rispettivamente dal
I lavoratori dipendenti sono circa 2,3                     iscritti a scuola nell’anno scolastico                Vice Ministro del Lavoro e delle Po-
milioni e i titolari d’impresa nati al-                    2012/13 sono 786.650, l’8,8% del to-                  litiche Sociali Cecilia Guerra, dal
                                                                                                                 Ministro per l’integrazione Cécile
                             I principali dati a livello nazionale del                                           Kyenge e dal direttore generale del-
                       Dossier Statistico Immigrazione 2013 UNAR/IDOS                                            l’Unar Marco De Giorgi. L’inseri-
                                        2008*                      2010*                       2012              mento lavorativo è di per sé un’aper-
  Popolazione residente                                                                                          tura alla cittadinanza intesa come
                                            60.045.068                 60.626.442                  59.685.227
  totale
  di cui stranieri                           3.891.295                  4.570.317                   4.387.721    partecipazione, essendo il lavoro la
  % stranieri sul totale                            6,5                       7,5                         7,4    base della convivenza secondo la co-
  % donne sul totale                                                                                             stituzione. Ma la cittadinanza nel sen-
                                                    50,8                        51,8                      53,1
  stranieri
  Nati stranieri nell’anno                        72.472                      78.082                   79.894    so più pieno esige anche un ricono-
  % minori sul totale                                                                                            scimento che ponga su un piano di
  residenti stranieri                               22,2                        22,0                  24,1 (e)
                                                                                                                 uguaglianza con gli autoctoni. Su
  Iscritti a scuola                             628.937                    709.826                    786.650
  Acquisizioni cittadinanza                      53.696                     65.938                     65.383    questo versante, purtroppo, sono nu-
  Stima presenza                                                                                                 merose le discriminazioni nei diver-
  regolare complessiva (s)                   4.329.000                  4.968.000                   5.186.000
    Le aree continentali di
                                                                                                                 si ambiti e perciò si fa sempre più ur-
           origine (%)                                                                                           gente il discorso delle pari opportu-
                                      Residenti                   Stima (s)                                      nità. “Dalle discriminazioni ai dirit-
  Europa                                            53,6                        53,4                     50,3
                                                                                                                 ti”: questo è il motto del nuovo Dos-
  Africa                                            22,4                        21,6                     22,2
  Asia                                              15,8                        16,8                     19,4    sier patrocinato dall’UNAR.
  America                                            8,1                         8,1                      8,0
  Oceania                                            0,1                         0,1                      0,1    Per informazioni e approfondimenti e
  Italia                                           100,0                       100,0                    100,0
  Prime cinque collettività                                                                                      per richiedere copia del dossier info su
                                      Residenti             Stima e Soggiornanti                                 www.dossierimmigrazione.it
  Romania                                       796.477                   968.576                1.032.000 (s)
  Albania                                       441.396                   482.627                  497.761 (e)
  Marocco                                       403.592                   452.424                  513.374 (e)
  Cina                                          170.265                   209.934                  304.768 (e)
  Ucraina                                       153.998                   200.730                  224.588 (e)

 * I dati sui residenti sono precedenti alla ricostruzione delle serie storiche a seguito del Censimento 2011.

                                                                                                                                                          5
 (s): stima IDOS - (e): soggiornanti non comunitari – Elaborazioni fatte su dati Istat, Miur, Min. Interno
N R+vicini+uguali A - Unar
primo piano

      La rivoluzione
       dei diritti umani
di   Giampiero Forcesi

                         L’
                                  umanità, nel tempo, migliora? E’     pre più intenso sui diritti dell’uomo, un
                                 una domanda difficile. Talvolta       dibattito – scrisse - che ormai ha
                                 si è indotti a pensare di no. Kant,   coinvolto tutti i popoli della terra e che
                         oltre due secoli fa, ebbe a dire che, sì,     è all’ordine del giorno di tutti i più au-
                         l’umanità, nel corso della storia, pro-       torevoli incontri internazionali.
                         gredisce verso il meglio. Al suo tem-
                         po il filosofo tedesco aveva colto un         La Dichiarazione universale dei diritti
                         “segno premonitore” di questo pro-            dell’uomo, proclamata dall’Assemblea
                         gresso nell’entusiasmo che la Rivolu-         generale delle Nazioni Unite riunita
                         zione francese, con l’affermazione del        a Parigi il 10 dicembre 1948, dunque
                         diritto di ogni popolo a darsi le proprie     sessantacinque anni fa, è la matrice di
                         leggi, aveva sollevato nell’opinione          una autentica rivoluzione giuridica, po-
                         pubblica mondiale. Quindici anni fa           litica e culturale. Le nazioni uscite da
                         Norberto Bobbio ha individuato un al-         una seconda guerra mondiale nel giro
                         tro “segno premonitore” del progresso         di tre decenni si riuniscono per stabi-
                         morale dell’umanità: il dibattito sem-        lire le fondamenta di un futuro diver-
N R+vicini+uguali A - Unar
diritti umani. 65 anni dopo

Art. 1
«Tutti gli esseri umani nascono liberi
e uguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e coscienza
e devono agire gli uni verso gli altri
in spirito di fratellanza».

so, in cui la pace sia possibile. Dice il    Per questo, dunque, per questo fer-             ria di diritti umani adottati dai 193
primo articolo di quella Dichiarazio-        mento che dal secondo dopoguerra non            stati membri delle Nazioni Unite.
ne: “Tutti gli esseri umani nascono li-      si è mai spento, per questo dibattere in
beri e uguali in dignità e diritti. Essi     ogni parte del mondo sui diritti uma-       1948: a New York, il 9 dicembre, vie-
sono dotati di ragione e coscienza e de-     ni, sulle loro tante e diverse facce, sui      ne adottata dalle Nazioni Unite la
vono agire gli uni verso gli altri in spi-   diritti ancora da riconoscere, su come         Convenzione per la prevenzione e la
rito di fratellanza”.                        questi diritti debbano essere concreta-        repressione del delitto di genocidio
Quella Dichiarazione non ha impedito         mente protetti e garantiti, su come essi       (entrata in vigore poi nel 1951).
altre guerre, altri crimini. Non ha im-      possano essere insieme universali ep-
pedito che il diritto alla vita, alla sa-    pure diversamente declinati secondo le      1948: a Parigi, il 10 dicembre, viene
lute, all’istruzione, alla libertà di        culture, per tutto questo si può forse         proclamata dall’Assemblea generale
espressione, alla libertà di migrare…        davvero pensare che l’umanità stia fa-         delle Nazioni Unite la Dichiara-
venissero conculcati per milioni di          cendo progressi. Stia migliorandosi.           zione dei diritti umani (che
uomini e di donne. Ma tutti i popo-                                                         però non ha valore giuri-
li, a Nord e a Sud, a Est e a Ovest del                                                     dico vincolante). La
mondo, come dice Norberto Bobbio,            I PERCORSI STORICI                             Commissione Onu per i
hanno guardato a quella Dichiara-                                                           diritti umani è incari-
zione come un codice dell’umanità a          E ISTITUZIONALI                                cata di redigere una
cui appellarsi. E tutti i governi han-       DEI DIRITTI UMANI                              Convenzione per l’at-
no dovuto fare i conti con quella Di-                                                       tuazione dei diritti
chiarazione. E’ stata, quella Dichia-                                                       umani (tale processo
razione, il germe di un processo che         1945: a San Francisco, il 26 giugno, a         porterà all’adozione nel
si è andato allargando di anno in               conclusione della Conferenza delle          1966 di due distinti Patti per
anno, e che ha determinato succes-              Nazioni Unite sull’Organizzazione           i diritti civili e politici e per i diritti
sivi patti e convenzioni, e strumen-            Internazionale, viene adottata la Car-      economici, sociali e culturali).
ti attuativi, per individuare in modo           ta delle Nazioni Unite, cioè il suo
più specifico i diritti delle donne, dei        Statuto. Entrato in vigore il 24 ot-     1950: a Roma, il 4 novembre, viene
fanciulli, dei migranti, delle persone          tobre 1945, e oggi vincolante per           adottata la Convenzione europea
disabili, delle minoranze etniche,              193 stati. In essa gli stati parte di-      dei diritti dell’uomo (oggi vinco-
dei popoli indigeni, e per stabilire            chiarano la loro fede nei diritti           lante per i 47 Stati del Consiglio
norme più stringenti contro le di-              umani fondamentali, nella dignità           d’Europa, istituito nel 1949). Entrerà
scriminazioni razziali, contro la tor-          e nel valore della persona umana.           in vigore nel 1953. Il rispetto dei
tura. E il cammino prosegue.                                                                principi in essa contenuti viene mo-
                                                                       1946: nasce la       nitorato dalla Corte europea dei di-
                                                                       Commissione          ritti dell’uomo.
                                                                       Onu per i di-
                                                                       ritti umani       1965: adozione della Convenzione
                                                                       che nel 2006         Onu per l’eliminazione di tutte le
                                                                       viene sostitui-      forme di discriminazione razziale,
                                                                       ta dal Consi-        che entra in vigore nel 1969.
                                                                       glio per i Di-
                                                                       ritti Umani.
                                                                       Quest’ultimo
                                                                       effettua la re-
                                                                       visione perio-
                                                                       dica universa-

                                                                                                                                      7
                                                                       le degli stan-
                                                                       dard in mate-
N R+vicini+uguali A - Unar
primo piano

1966: Patto internazionale sui diritti ci-      zioni crudeli, inumane o degradanti,           dividui, dei gruppi e degli organi del-
   vili e politici, adottato il 16 dicem-       entrata in vigore nel 1987.                    la società di promuovere e realizzare
   bre dalle Nazioni Unite a New York,                                                         le libertà fondamentali e i diritti
   e entrato in vigore nel 1976 per vi-      1989: adozione della Convenzione Onu              umani universalmente riconosciu-
   gilare sulla sua attuazione viene isti-      sui diritti dell’infanzia e dell’adole-        ti”. Questo documento, conosciuto
   tuito il Comitato ONU sui diritti            scenza, entrata in vigore nel 1990.            come la Magna Charta dei difenso-
   umani (che riceve anche comuni-                                                             ri dei diritti umani, proclama che
   cazioni concerneti la violazione dei      1990: adozione della Convenzione                  “tutti hanno diritto, individual-
   diritti contenuti nel patto).                Onu sui diritti dei lavoratori mi-             mente e in associazione con altri, di
                                                granti e dei membri delle loro fa-             promuovere e lottare per la promo-
1966: Patto internazionale sui diritti          miglie, entrata in vigore nel 2003,            zione e la realizzazione dei diritti
   economici, sociali e culturali, adot-        ma non ratificata dall’Italia.                 umani e delle libertà fondamentali
   tato, come il precedente, il 16 di-                                                         a livello nazionale e internaziona-
   cembre ed entrato in vigore nel           1993: Conferenza mondiale sui Dirit-              le” (art. 1). E ancora: “Tutti hanno
   1976.                                        ti umani, a Vienna, alla cui con-              diritto, individualmente e in asso-
                                                clusione i rappresentanti di 171 Sta-          ciazione con altri, di sviluppare e di-
1979: adozione della Convenzione                ti, hanno approvato, con votazio-              scutere nuove idee e principi sui di-
   Onu per l’eliminazione di ogni               ne unanime, una Dichiarazione e un             ritti umani e di promuovere la loro
   forma di discriminazione contro le           Programma d’Azione per la pro-                 accettazione” (art. 7).
   donne, entrata in vigore nel 1984.           mozione e la tutela dei diritti uma-
                                                ni nel mondo. Successivamente               2006: adozione della Convenzione
1984: adozione della Convenzione                viene istituita la figura dell’Alto            Onu sui diritti delle persone con di-
   Onu contro la tortura e altre puni-          Commissario per i diritti umani (che           sabilità, entrata in vigore nel 2008.
                                                coordina e promuove l’azione del-
                                                l’Onu nei vari settori in cui si arti-      2006: adozione della convenzione in-
                                                cola la tematica dei diritti umani).           ternazionale per la protezione di
                                                                                               tutte le persone dalla sparizione for-
                                             1998: Dichiarazione dell’Assemblea                zata, entrata in vigore nel 2010. La
                                                generale dell’Onu, il 9 dicembre, su           convenzione è stata firmata ma non

8                                               “il diritto e le responsabilità degli in-      ancora ratificata dall’Italia.
N R+vicini+uguali A - Unar
diritti umani. 65 anni dopo

L’ONU deve stare
al passo con i tempi
Intervista all’Ambasciatore Cesare Maria Regaglini
di Paola Di Lazzaro

L
         aureatosi nel 1975 in Relazioni                                                 come nei tavoli multilaterali. Al di là
        internazionali presso l’Université                                               della retorica, spesso presente nei di-
        Libre de Bruxelles e nello stes-                                                 scorsi, i diritti umani sono un fattore
so anno anche in Scienze politiche al-                                                   che influenza sempre più le decisioni
l’Università di Firenze, Cesare Maria                                                    delle dirigenze politiche e che co-
Regaglini è stato console a Teheran,                                                     munque deve essere tenuto in consi-
primo segretario all’ambasciata di Ot-                                                   derazione. Le Nazioni Unite hanno
tawa in Canada, consigliere alla mis-                                                    avuto un ruolo molto importante nel
sione diplomatica di Nuova Delhi, e poi                                                  portare avanti questa agenda.
responsabile della missione diploma-
tica italiana a Baghdad. Ha rappre-                                                      E, oggi, quali sono le questioni più ur-
sentato il Presidente del Consiglio                                                      genti su cui lavorare?
nella ricostruzione dei Balcani, ed è poi                                                Se sono stati fatti progressi signifi-
stato a capo della Direzione generale                                                    cativi nell’ambito dei diritti civili e
del Ministero degli Esteri per i paesi del                                               politici, molto resta ancora da fare
Mediterraneo e Medio Oriente. Dive-          Il 10 Dicembre ricorrono i 65 anni          sul piano dei diritti economici e so-
nuto ambasciatore, è stato per quattro       della Dichiarazione Universale dei Di-      ciali. Sono due binari che debbono
anni Rappresentante permanente per           ritti dell’Uomo, adottata dall’Assem-       progredire in parallelo. Ad esempio,
l’Italia presso le Nazioni Unite a New       blea Generale delle Nazioni Unite nel       la democrazia non si misura solo sul-
York. Dal settembre 2013 è ambascia-         1948. Da allora, Ambasciatore, qua-         la base di libere elezioni, ma anche
tore a Mosca. Approfittando della sua        li le sembrano le conquiste più si-         sulla capacità dei Governi di garan-
presenza a Roma al seguito della vi-         gnificative nel campo dei diritti           tire ai cittadini servizi sociali ade-
sita Ufficiale di Putin in Italia lo ab-     umani?                                      guati e un lavoro dignitoso. E vice-
biamo intervistato per conoscere, dal-       Credo che la conquista più significa-       versa, naturalmente. L’altra grande
la sua esperienza, il peso che ha la que-    tiva sia che oggi i diritti umani sono      sfida è il raggiungimento della pa-
stione dei diritti umani nella politica      parte integrante della politica inter-      rità di genere. Anche sul terreno del-
internazionale.                              nazionale, nelle relazioni tra Paesi così   la lotta alle discriminazioni c’è bi-
                                                                                         sogno di un’azione più efficace da
                                                                                         parte dei Governi.

                                                                                         L’affermazione dei diritti umani tal-
                                                                                         volta entra in conflitto con le diver-
                                                                                         se culture, e anche con i diversi con-
                                                                                         testi sociali. Esempi che vanno dal la-
                                                                                         voro minorile, all’infibulazione, alla
                                                                                         pena di morte, alle persecuzioni per
                                                                                         le persone omosessuali... Quali criteri
                                                                                         concettuali e pratici è bene utilizza-
                                                                                         re per mediare tra i diritti conside-

                                                                                                                                9
primo piano

 rati universali e le differenze cultu-         munità, per modificare i comporta-
 rali e sociali?                                menti culturali e sociali alla base del-
 Il punto di partenza è che i diritti iscrit-   la pratica; e lavorare assieme ai Go-
 ti nella Dichiarazione del 1948 sono           verni africani all’adozione di una ri-
 universali e non possono piegarsi ad           soluzione dell’Assemblea Generale
 “aggiustamenti” culturali o sociali.           sulle MGF, per lanciare un forte segnale
 D’altro canto, nel promuovere l’agen-          di impegno della comunità interna-
 da dei diritti umani occorre usare in-         zionale contro il fenomeno. Un mix di
 telligenza e buon senso. Il rispetto di        azioni che ha portato a risultati deci-
 culture differenti dalla nostra è dove-        samente positivi.
 roso. Ma ciò non implica firmare un
 assegno in bianco per ogni pratica giu-        A partire dalla Dichiarazione Uni-            i Governi diventano particolarmente
 stificata dalla cultura. Prendiamo, ad         versale, la dignità umana - da tute-          sensibili, temendo che esso possa apri-
 esempio, le mutilazioni genitali fem-          lare e promuovere - è posta al cen-           re la strada al riconoscimento di istan-
 minili (MGF), un tema che ho segui-            tro degli assetti giuridici in tutti i suc-   ze indipendentiste. Occorre quindi
 to molto da vicino nei miei anni al Pa-        cessivi atti internazionali sui diritti       muoversi con grande cautela. Un caso
 lazzo di Vetro. Si tratta di una delle più     dell’uomo e in molte delle successi-          attuale, e drammatico, è quello dei Ro-
                                                ve Costituzioni nazionali, ma quali           hingya, un gruppo etnico musulmano
                                                problemi pone fondare i diritti sul           che vive da anni in condizioni terribi-
                                                “valore/principio” della dignità uma-         li in campi profughi nel sud-ovest del
                                                na? E chi definisce la dignità umana?         Myanmar, al confine con il Bangladesh.
                                                I diritti enunciati nella Dichiarazione       Si tratta di persone letteralmente ab-
                                                compongono un’idea universale di              bandonate a se stesse, senza protezio-
                                                dignità umana, una soglia al di sotto         ne. La pressione internazionale ha
                                                della quale non è accettabile scende-         spinto il Governo birmano a ricono-
                                                re. Una definizione precisa non è             scere il problema e a prendere final-
                                                semplice, e forse nemmeno utile, an-          mente provvedimenti. E’ una lunga
                                                che perché - come tanti altri concetti        strada, che inizia però soltanto quan-
                                                universali - anche la dignità umana           do scatta un meccanismo di fiducia tra
                                                viene declinata diversamente a seconda        Governo e comunità internazionale, at-
                                                delle culture e delle percezioni. La Di-      traverso il quale vengono sgombrati i
                                                chiarazione è però l’unità di misura co-      sospetti reciproci e si guarda alla so-
                                                mune che ci consente di valutare              stanza del problema e alle soluzioni da
                                                quando si è troppo vicini a quella so-        individuare assieme.
                                                glia di pericolo.

                                                Amnesty nel Rapporto 2013 pone la
                                                questione della sovranità degli Sta-
                                                ti, dicendo che è un concetto di cui
                                                si abusa e che oggi non è più accet-
                                                tabile; come si è provato sin qui, o
 odiose violazioni dei diritti delle don-       come si potrebbe provare, nella co-
 ne e delle bambine, diffusa soprattut-         munità internazionale, a difendere i
 to in Africa. Al tempo stesso è una pra-       diritti umani di un popolo o di una
 tica le cui radici sono culturali e so-        minoranza di un popolo a fronte del
 ciali e che, quindi, non si può pensa-         principio di sovranità dello Stato na-
 re di eliminare per decreto. Soprattutto       zionale?
 se il messaggio proviene dai Paesi oc-         Dal 1948 a oggi, il principio della so-
 cidentali. Il nostro approccio è stato         vranità nazionale è dovuto venire
 duplice: sostenere i programmi delle           progressivamente a patti con quello
 Nazioni Unite che lavorano con le co-          dell’universalità dei diritti umani. La
                                                condizione dei cittadini non è più un
                                                dominio riservato della politica inter-
                                                na dei governi. E’ però vero che esso
                                                rimane un cardine delle relazioni in-
                                                ternazionali; e non potrebbe essere di-
                                                versamente. Quando poi si affronta il

10                                              tema del trattamento delle minoranze,
diritti umani. 65 anni dopo

L’immigrazione da Paesi dove ci             ostaggio dal veto imposto dai mem-
sono sia povertà sia conflitti, o co-       bri permanenti del Consiglio di sicu-
munque dove ci sono forti limitazioni       rezza. Lei che è stato per quattro
all’esercizio della libertà personale e/o   anni Rappresentante permanente per
all’esercizio di diritti umani, quali       l’Italia presso le Nazioni Unite, dal di
problemi pone – di tutela di tali di-       dentro che idea si è fatto? L’ONU ser-
ritti - ai Paesi in cui chi emigra o fug-   ve ancora a qualcosa?
ge cerca ospitalità?                        Sono convinto che, con pur tutte le sue
E’ una delle questioni più drammati-        carenze (stiamo parlando di un’Orga-
che dei nostri tempi. Le tragedie che       nizzazione rappresentativa di 193
si consumano regolarmente nelle ac-         Paesi!), l’ONU abbia contribuito, e
que vicino a Lampedusa sono lì a ri-        contribuisca, a rendere questo mondo
cordarcelo quasi quotidianamente.           migliore. I fallimenti sono spesso più
Dobbiamo essere consapevoli che le          evidenti dei successi e la stampa si in-
persone che chiedono accoglienza            carica di sottolineare i primi dimenti-
hanno affrontato esperienze spaven-         cando i secondi. Ciò non vuol dire che
tose, inimmaginabili per noi tutti.         esso non abbia bisogno di una seria ri-
Solidarietà deve essere quindi la pa-       forma. Senza entrare nei dettagli,
rola d’ordine. Ciò non toglie che oc-       credo che ogni sforzo debba andare nel
corre gestire questo fenomeno, che ha       senso di rendere l’Organizzazione ca-
un impatto sulle società di accoglien-      pace di riflettere più efficacemente i
za. Ed è evidente che, dati i numeri, il    cambiamenti, soprattutto economici,
peso non può ricadere solo su un nu-        in corso nel pianeta. Ho a volte assi-
mero limitato di Paesi europei. Anche       stito a dibattiti che avrebbero potuto
qui, la parola chiave è solidarietà, que-   tranquillamente avere luogo trenta
sta volta da parte dei nostri partner eu-   anni fa, basati su posizioni fortemen-     straniero nel favorire un processo di
ropei. La gestione dell’immigrazione è      te ideologiche, come se il tempo fos-      maturazione del rispetto dei diritti
uno di quei settori in cui occorre più      se trascorso invano. E’ mia opinione       umani?
Unione Europea e dove si misura la so-      che l’ONU servirà a qualcosa finché sa-    Ha usato la parola giusta: matura-
lidità politica dell’Unione.                prà essere al passo con i tempi. Solo      zione. Il rispetto dei diritti delle per-
                                            così sarà in grado di governare il cam-    sone gay, lesbiche, bisessuali e tran-
L’ONU spesso è visto come un orga-          biamento ed essere un’Organizzazio-        sgender è ancora un obiettivo lon-
nismo non in grado di gestire conflitti     ne in grado di non farsi solo portavoce,   tano in molti Paesi del mondo.
internazionali, con un apparato am-         ma di realizzare gli ideali della Carta    Sono però convinto che, come per
ministrativo troppo pesante e spesso        delle Nazioni Unite.                       altre campagne per i diritti umani,
                                                                                       questo obiettivo verrà centrato. Ci
                                                                                       confrontiamo, anche qui, con cam-
                                            Il rispetto dei diritti                    biamenti culturali che richiedono
                                            delle persone LGBT                         tempo e perseveranza. Resta il fat-
                                                                                       to che la dignità e la sicurezza del-
                                            è ancora un obiettivo                      le persone LGBT deve essere tutela-
                                            lontano in molti Paesi                     ta in ogni circostanza. Il ruolo di un
                                            del mondo                                  Ambasciatore deve essere quello di
                                                                                       favorire il dialogo, in maniera sem-
                                                                                       pre costruttiva. Ed è quello che
                                            Nei mesi scorsi l’Associazione Radi-       stiamo facendo, assieme ai nostri
                                            cale Certi Diritti, Agedo, Arcigay, Fa-    partner europei, nei rapporti con il
                                            miglie Arcobaleno, Equality Italia,        governo russo. Non vi è altra stra-
                                            Arcilesbica e Rete Genitori Rainbow        da se si vogliono innescare dina-
                                            hanno lanciato la campagna “SOS            miche positive che portino all’au-
                                            Russia” a sostegno delle associazio-       spicato cambiamento.
                                            ni che combattono per i diritti uma-
                                            ni delle persone Lgbti, a fronte di una
                                            situazione definita, anche dal recente
                                            rapporto di Amnesty, particolar-
                                            mente drammatica. Lei oggi è Am-
                                            basciatore a Mosca. Che ruolo può
                                            giocare l’ambasciatore di un paese

                                                                                                                      11
primo piano

Dalla Calabria
      a Ginevra
               Maria Giovanna                           ritti umani e alla possibilità che
                                                        viene offerta a chi studia qui di po-
               Pietropaolo                              ter osservare il profilo pratico della
               è la prima italiana                      materia poiché Ginevra è sede delle
               a vincere                                Nazioni Unite e di numerose altre
                                                        organizzazioni internazionali e ONG
               il prestigioso premio                    che lavorano in questo settore.
               “Henry Dunant
               per lo studio                            Diritti Umani: cosa si è fatto in 65
                                                        anni e cosa si dovrebbe ancora
               dei Diritti Umani”                       fare?
                                                        Molto importante è la creazione
                                                        delle Corti Regionali, ad esempio la
                                                        Corte Europea dei Diritti dell’Uomo,
                                                        che permettono alle vittime di vio-
               di   Angela Patacchiola                  lazioni di diritti umani di richiedere
                                                        che lo Stato si allinei con i suoi ob-
                                                        blighi internazionali e rispetti i di-
                                                        ritti del singolo. Recentemente, in-

               C
                       i sono casi in cui la voca-      vece, stiamo assistendo alla nascita
                      zione ad essere “cittadini giu-   di una nuova categoria di diritti, ri-
                      sti” diventa una silenziosa e     volti non solo alla tutela del sin-
               potente rivoluzione. Giovane, cala-      golo individuo ma della collettività,
               brese e con la passione per il diritto   come ad esempio il diritto a un am-
               umanitario, Maria Giovanna Pietro-       biente sano. In quanto a temi che ri-
               paolo è la prima italiana a vincere il   chiedono ancora impegno, vi è
               prestigioso premio “Henry Dunant”.       senza dubbio la necessità di disse-
               Lavora presso la Croce Rossa Inter-      minare sempre più la conoscenza
               nazionale a Ginevra. In questa           della titolarità dei diritti umani e
               chiacchierata ci parla di come stu-      l’urgenza di affermare il primato dei
               diare i diritti umani le abbia cam-      diritti umani su questioni quali la
               biato vita.                              sovranità degli stati e la politica.

               La sua decisione di andare a stu-        Si parla molto di sud del mondo
               diare e lavorare fuori dall’Italia       ma anche in Italia abbiamo un pic-
               non è una fuga ma una scelta.            colo sud di cui, ad esempio, fa
               Come mai Ginevra?                        parte la sua regione d’origine. Se-
               In Italia ci sono dei corsi di laurea    condo lei, in Calabria, quali sono
               magistrale in diritto internazionale     gli esempi positivi in tema di tutela
               ma non, per quanto io sappia, in di-     dei diritti umani?
               ritto umanitario e tutela dei diritti    Inutile negare che la Calabria è af-
               umani, che sono proprio gli ambiti       fetta da numerosi mali, ma sarebbe
               in cui io mi sono specializzata. Gi-     bello se si valorizzasse l’impegno di
               nevra è un centro di eccellenza          tutti i coloro i quali con la loro vita,
               mondiale nel settore grazie all’Ac-      nel proprio posto di lavoro e am-
               cademia di diritto umanitario e di-      biente, fanno la propria parte per
diritti umani. 65 anni dopo

migliorare questa terra. Si dovrebbe       sante considerare la possibilità di     spinga a rinunciare ai sogni. Se poi
far risaltare di più la vocazione di       riordinare le priorità tra diritti      penso ai giovani siriani che devono
molti ad essere ‘cittadini giusti’. Que-   umani, solidarietà e sovranità e nel    lasciare il proprio Paese, perdono
sta è una buona prassi che su larga        concreto promuovere il riconosci-       casa, famiglia, università ecc. e no-
scala diventa una potente e silen-         mento giuridico di un diritto umano     nostante tutto, una volta integratisi
ziosa rivoluzione. A livello aggre-        all’assistenza umanitaria.              in una nuova società, ricominciano
gativo mi viene in mente l’attività                                                da zero i propri studi, in Libano o
della cooperativa sociale GOAL, i          È vincitrice del premio “Henry Du-      dove possibile, per perseguire i pro-
progetti di consegna dei borghi agli       nant”. Cosa rappresenta per lei         pri sogni, beh, mi viene difficile ca-
immigrati di Badolato e Riace, la          questa vittoria in un momento in        pire perché noi italiani dovremmo
cooperativa Talità Kum, il lavoro di       cui molti suoi coetanei abbando-        sentirci spinti a rinunciare.
associazioni come Libera che lot-          nano i propri sogni per scontrarsi
tano contro la criminalità organiz-        con una realtà che non li valorizza     Cosa la fa sentire cittadina del
zata, del Movimento dei focolari che       ma al contrario li spinge a rinun-      mondo?
s’impegna per una migliore società,        ciare a sognare?                        Mi sento cittadina del mondo
del FAI Giovani che valorizza e cura       Aver vinto questo premio è per me       perché so di potermi sentire a
le bellezze della nostra terra.            un forte incoraggiamento a conti-       casa ovunque; perché vivo
                                           nuare ad impegnarmi e procedere         in Svizzera, la mia coin-
Pensa che alcune parti del suo la-         con lo stesso entusiasmo. Indubbia-     quilina è australiana, i
voro possano trovare un risvolto           mente l’Italia richiede grandi sforzi   miei amici vengono da
pratico in Italia?                         e sacrifici ai giovani per perseguire   Zimbabwe, Libano,
Penso che potrebbe essere interes-         i propri obiettivi ma non credo         Grecia, Belgio, Sud-
                                                                                   America etc…; perché
                                                                                   il mio mercato del la-
                                                                                   voro si estende ovun-
                                                                                   que nel mondo ci sia
                                                                                   una professione che
                                                                                   mi piaccia; perché so
                                                                                   che la ricaduta delle
                                                                                   mie azioni e soprattutto
                                                                                   delle scelte del Paese da
                                                                                   cui provengo o in cui
                                                                                   abito raggiunge ogni an-
                                                                                   golo del pianeta. Credo che
                                                                                   dipenda dal desiderio di cia-
                                                                                   scuno di noi di esplorare il ‘mondo
                                                                                   oltre il confine’.

                                                                                   Qual è il suo modello di riferi-
                                                                                   mento?
                                                                                   Ho una grandissima ammirazione
                                                                                   per Martin Luther King di “Tanto
                                                                                   preziosa che daresti in cambio la
                                                                                   vita”. Seguo l’Ideale di Chiara Lubich
                                                                                   ed ammiro l’apertura al diverso di
                                                                                   Terzani e la curiosità che si tra-
                                                                                   sforma in impegno per l’altro di Do-
                                                                                   minique La Pierre.

                                                                                                               13
primo piano

 «Si vendono
                              schiavi
                                           rom»
                                                elle vie della città di Iaşi,     Le fonti documentarie confermano la

                              “N               in gioventù ho visto uo-
                                               mini legati a mani e pie-
                              di, alcuni anche con corna di ferro al
                                                                                  presenza di rom in stato di schiavitù nel-
                                                                                  le terre romene già dal XIV secolo, ca-
                                                                                  talogati in base alla proprietà (schiavi dei
                              capo legate con alcune catene intorno               monasteri, dei nobili o dello Stato) e sud-
                              alla gola. Percossi duramente, costret-             divisi in gruppi nomadi (laieşi) o se-
                              ti a sopportare la fame e il fumo, in-              dentari (vatraşi)2. Gli zingari “senza pa-
                              ternati in prigioni speciali, lasciati nudi         drone” rientravano automaticamente
                              nella neve o nel ghiaccio, questa era la            nella categoria dei cosiddetti schiavi
                              sorte degli sfortunati zingari. E anco-             domneşti, di proprietà dello Stato. Gli
                              ra il disprezzo verso i loro santi e i loro         schiavi rom rappresentavano un’im-
                              legami familiari. La donna presa al-                portante fonte di reddito per Stato e Mo-
                              l’uomo, la ragazza sottratta ai genito-             nasteri, e l’esistenza di una speciale tas-
                              ri, i bimbi rapiti dal seno delle loro ma-          sa sugli zingari fruttava alle autorità un
                              dri, allontanati e separati gli uni da-             introito considerevole.
                              gli altri e venduti come vitelli ai più di-         Agli schiavi rom impiegati nei lavori do-
                              sparati compratori ai quattro angoli del-           mestici, in alcuni casi castrati per non
                              la Romania”1.                                       rappresentare una minaccia verso le pa-
                                                                                  drone, era interdetto l’uso della loro lin-
 di   Alessandro Pistecchia   La testimonianza sopra riportata non è              gua. In conseguenza di ciò alcuni sot-
                              legata ai secoli bui del Medioevo ma si             togruppi (come i Boyaşi) perdono dun-
                              riferisce al XIX secolo: il secolo dei ri-          que l’uso della lingua romanì.
                              svegli nazionali e della primavera dei po-
                              poli, ma anche delle catene e delle com-            Calzolai e musicisti
                              pravendite di schiavi zingari, legati ai
                              padroni e assimilabili a beni mobili, pri-          Gli schiavi zingari - equiparati a beni
                              vi di personalità giuridica. Una (troppo)           mobili, scambiati, dati in pegno o ere-
                              recente e (poco) nota negazione dei di-             ditati - rappresentavano una forza la-
 Correva l’anno 1856.         ritti nel cuore dell’Europa.                        voro economica e vantaggiosa per i pro-
 Quando i Rom                 Conoscere la storia sociale dei rom,                prietari, nonché un indicatore del pre-
                              caratterizzata da politiche di assimi-              stigio sociale degli stessi, che ostenta-
 ottenevano                   lazione, esclusione, eliminazione, è un             vano la propria magnificenza e potere
 la liberazione               esercizio utile per una migliore com-               anche mediante cessioni o donazioni. Le
 dalla schiavitù…             prensione delle più attuali proble-                 transazioni avvenivano tramite con-
                              matiche di inclusione sociale delle co-             trattazioni private o pubblica offerta,
                              munità.                                             come dimostrato da diverse fonti:

                              1   M. Kogalniceanu, Tainele inimii, Bucureşti 1964, p. 346-347. Sul tema, per approfondire, vi è in
                                  italiano un volume di recentissima pubblicazione (G. Motta, G. Robie, la schiavitù dei rom nei
                                  Principati di Valacchia e Moldavia, Ed Aracne, Roma, 2013), che oltre a ricostruire il quadro sto-
                                  rico, riporta documenti inediti e di sorprendente impatto.

14
                              2   Secondo diversi autori (Djuvara, Kog lniceanu, Colon, Bataillard, Wilkinson, Vaillant) il numero
                                  di schiavi zingari, al momento dell’emancipazione, oscillava tra i 200.000 e i 400.000.
diritti umani. 65 anni dopo

“Gli uomini sono eccellenti schiavi di              bligo ad attività offensive per la digni-      similazione. Inoltre, mentre nelle altre
corte, zingari da lavoro, aurari, calzo-            tà umana, come negli spettacoli di in-         regioni d’Europa le politiche verso i rom
lai, musicisti e lavoratori agricoli. La ven-       trattenimento sotto riportati:                 erano tese all’esclusione (bandi, es-
dita conterrà almeno cinque schiavi per                                                            pulsioni), l’istituzione della schiavitù,
volta. Il prezzo per persona sarà di due            “in particolari occasioni come l’ultima        vigente solo nei Principati di Valacchia
ducati. Saranno preparati, come con-                sera di carnevale, quando alcuni zingari       e Moldavia, spiegherebbe l’alta densi-
suetudine, alla ricezione del denaro. Sarà          vengono sporcati con la fuliggine e ob-        tà demografica dei rom nelle terre ro-
assicurato un servizio adeguato”.3                  bligati a stare con le mani dietro la schie-   mene (non scalfita da fughe e succes-
                                                    na correndo e tenendo con la bocca un          sive migrazioni).
Uno schiavo, totalmente soggetto alla               uovo sospeso in aria, o a prendere con
volontà del padrone, era obbligato a pre-           i denti una moneta fissata in una lam-         Emancipazione a metà
stare la propria opera e poteva essere sot-         pada vicino a una fiamma, senza speg-
toposto a punizioni corporali e vessa-              nerla. Si pone inoltre una luce accesa in      “Venite, o Signori! Un sentimento no-
zioni, percosse, fustigazioni, “colpi vio-          mezzo a una grande quantità di farina,         bile vi spinge a scrivere: professori, gior-
lenti dati sulla schiena o sui piedi con            all’interno della quale sono nascosti dei      nalisti, poeti, venite e per la prima vol-
una canna, il taglio della labbra, bru-             soldi che lo zingaro deve raccogliere coi      ta facciamone una causa comune, la
ciature procurate con la soda caustica,             denti spegnendo la luce con le narici. Il      causa degli zingari, lottiamo per la loro
l’uso del cangue, un collare con punte              divertimento dei padroni arriva quan-          liberazione; ce lo chiedono la religione,
di ferro”. Secondo il codice giuridico in           do la fiamma dà fuoco alla farina e an-        l’interesse dello Stato, la voglia di an-
uso nel ‘700, nel caso di gravi reati, era          che ai capelli dello zingaro, quando gli       dare avanti”.4
prevista ad hoc per gli schiavi la pena             schiavi finiscono correndo con i capel-
capitale con il rogo.                               li che vanno a fuoco e le labbra che frig-     Nel 2014 ricorrono 150 anni dalla
Il matrimonio tra schiavi era consenti-             gono o comunque impiastricciandosi il          chiusura del ciclo di riforme (dal-
to solo con il consenso del proprietario            viso e creando uno stravagante contrasto       l’emancipazione degli schiavi alla ri-
(o dei proprietari, se diversi). I matrimoni        tra la pelle scura e la bianchissima fa-       forma agraria del 1864) che rivolu-
misti (schiavo/non schiavo) in alcuni casi          rina (...). O come incaricati di accende-      zionano la vita e lo status delle co-
                                                                              re e spegnere le     munità rom di Romania, soggette per
                                                                              pipe dei propri      secoli alla schiavitù. L’emancipazione,
                                                                              padroni boiari       realizzatasi completamente nel bien-
                                                                              (ciubucgii), o       nio 1855/56, è stata interpretata come
                                                                              come aiutanti        un momento fondamentale della mo-
                                                                              nell’attività del-   dernizzazione del Paese nell’ambito dei
                                                                              la caccia, quan-     diritti umani e in generale delle strut-
                                                                              do sono utiliz-      ture politiche e sociali. Si affermano i
                                                                              zati per far ru-     nuovi ideali di giustizia ed ugua-
                                                                              more e facilita-     glianza che, nello stesso periodo, tro-
                                                                              re la cattura e      vano applicazione anche nella Russia
                                                                              l’uccisione di       zarista e negli Stati Uniti, dove ven-
                                                                              animali (hai-        gono abolite la servitù della gleba e la
                                                                              taşii)”.             schiavitù dei neri.
                                                                                                   All’emancipazione giuridica non cor-
                                                                           Per lunghi se-          risponderà, però, l’emancipazione so-
                                                                           coli nelle terre        ciale delle comunità, che ha vissuto ne-
                                                                           romene i ter-           gli anni della transizione dall’epoca so-
furono proibiti o comportavano la ri-               mini Ţigan (più tardi sostituito dal           cialista una recrudescenza di fenome-
duzione in schiavitù della persona libera.          politically correct rom) e rob (schia-         ni discriminatori e di pogrom antizin-
                                                    vo) diventano sinonimi, a testimo-             gari, con un peggioramento della si-
Balie e concubine                                   nianza del retaggio negativo, nel              tuazione socio-economica e una nuo-
                                                    linguaggio e nell’opinione popola-             va marginalizzazione di parte della co-
Tra le occupazioni riservate alle schia-            re, di una storica marginalità e               munità.
ve zingare, ricorreva la funzione di ba-            della persistenza di un’immagine su-
lie per i giovani nobili. Alcune donne,             balterna.
su volontà del padrone, erano scelte                Significative conseguenze della pres-
come concubine con la funzione di in-               sione inclusiva furono la parziale se-
trattenere gli ospiti. Da segnalare l’ob-           dentarizzazione dei rom e la loro as-

                                                                                                                                    15
3   Cfr. P. Petcut, Wallachia and Moldavia, in Motta, op.cit.
4   C. Bolliac, Catre scriitorii nostri, cfr ed. 1961.
primo piano

 Morire per amore.
 In fuga dall’omofobia
 e dalla                transfobia
      Vanni Piccolo
                           A
 di                                   lì rifugiato, ex guida turistica   la propria comunità, di una famiglia,
                                     in Tanzania e attualmente           nonostante l’eventualità di ostracismo
 e    Cristiana Russo                cuoco in un ristorante della        da parte di parenti e concittadini. In
                           Provincia di Parma, ha avuto la “col-         Italia non ha avuto particolari problemi
                           pa” di innamorarsi e di voler vivere la       perché ha avuto la fortuna di essere as-
                           storia con il suo “moroso” alla luce del      sistito dall’Arcigay. “A me è andata
                           sole. Nel suo paese ciò non era possi-        bene” dice Alì “ma so di molti richie-
                           bile. Ci si doveva nascondere e finge-        denti asilo che aspettano in media un
                           re di essere quello che non si era, pena      anno per ottenere il riconoscimento”.
                           l’incarcerazione senza processo oppure        Anche Lyas, algerino, laureato in mu-
                           la morte per mano di cittadini comu-          sicologia, non ha riscontrato grossi
                           ni. Ma l’affettività e la sessualità sono     problemi di accoglienza o lungaggini
                           una parte dell’identità e non possono         burocratiche ed anche lui è stato se-
                           essere soffocate sotto la coltre della        guito dall’Arcigay.
                           morale di una maggioranza “omofo-             Da numerose testimonianze emergono
                           ba”. Lui il “mal d’africa” lo sente ma        infatti, gli ostacoli che impediscono ai
                           non è la nostalgia dopo un bel viag-          richiedenti asilo, e più in generale ai mi-

16                         gio ma quella della propria casa, del-        granti, appena giunti in Italia, di chie-
diritti umani. 65 anni dopo

dere la protezione. Basta parlare con al-     precarietà e povertà per le discrimi-         produce nella persona un sentimento
cuni di loro e con gli operatori delle po-    nazioni nell’accesso ai servizi sociali,      di apprensione e insicurezza riguardo
che associazioni specializzate sul tema       di esclusione ed emarginazione dalle          alla propria esistenza futura. La ne-
specifico dei richiedenti asilo LGBTI, per    proprie comunità e di costante paura          gazione del diritto a vivere liberamente
rendersi conto che la tutela delle per-       di aggressione, violenza e assassinio.        la propria vita e la propria identità ses-
sone in fuga dall’omofobia e dalla tran-      Le persone LGBTI, secondo la cultura          suale incoraggia la nascita di movi-
sfobia è ancora lontana dall’essere ef-       dominante, sono considerate fuori             menti di liberazione delle persone
fettiva. Il responsabile nazionale del set-   dalle regole sociali o sovvertitori del-      LGBTI che, però non sempre arrivano
tore immigrazione e asilo dell’Arcigay,       l’ordine costituito e, in quanto tali, ele-   ad organizzarsi e ad essere ricono-
Giorgio Dell’Amico, ci racconta come,         menti pericolosi per la società, da           sciuti. Non tutte le persone hanno il
nel 2007, l’associazione ha realizzato un     emarginare ed eliminare. Questa è             coraggio e la determinazione di espor-
progetto di sensibilizzazione sul tema        una logica per la quale chi aggredisce        si per ribellarsi all’oppressione socia-
degli immigrati e rifugiati LGBTI e           conta sulla complicità collettiva, con-       le e alla negazione della propria vita,
come, anche grazie ad esso, sono nati         sapevole di essere protetto dall’impu-        per cui molti preferiscono vivere na-
alcuni gruppi di riflessione e assisten-      nità culturale e legislativa.                 scondendosi o affrontare i rischi di
za su “immigrazioni e omosessualità”          Questa condizione di paura costante           viaggi della speranza pur di approdare
a Milano, Verona, Palermo e Bologna,          e invivibilità costituisce un “ragione-       in un paese che immaginano più ac-
tuttora attivi. Dal 2006 ha seguito           vole timore di persecuzione” perché           cogliente.
personalmente più di 40 casi di richie-
denti asilo LGBTI. Secondo la sua
esperienza sono quasi inesistenti le se-
gnalazioni provenienti dai centri go-
vernativi, CARA e CIE. Ciò potrebbe far
supporre che i richiedenti asilo ospita-
ti in tali centri non si sentano abba-
stanza protetti e sicuri per dichiarare il
proprio orientamento sessuale e la
propria identità di genere, a causa
della paura delle possibili reazioni vio-
lente dei propri concittadini o che non
sappiano di potersi vedere riconosciu-
ta la protezione internazionale in quan-
to persone LGBTI.

LA PERSECUZIONE
SPESSO COMINCIA
IN FAMIGLIA
Anche se la stampa internazionale ne
parla poco e solo in occasione di fat-
ti eclatanti, come nel caso dell’ucci-
sione, nel gennaio del 2011, del leader
del movimento ugandese di liberazio-
ne dei gay, David Kato Kisule, in ben
78 paesi le persone, anche solo so-
spettate di essere omo/transessuali
vengono perseguitate non solo dalle
forze di polizia ma anche da comuni
cittadini, i quali, vittime fanatiche del-
la cultura dominante omo/trans fobi-
ca, si ergono a paladini della morale.
Molti richiedenti asilo e rifugiati rac-
contano che la stessa famiglia è stata
spesso il primo agente di persecuzio-
ne. Il clima di ostilità ed emarginazione
che ne deriva, costringe le persone
LGBTI a vivere in una condizione di
Puoi anche leggere