Buon viaggio - il Trentino luglio-agosto 2013 Rivista della Provincia autonoma di Trento - Provincia autonoma di ...
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il Trentino Rivista della Provincia autonoma di Trento www.provincia.tn.it luglio-agosto 2013 anno XLIX - numero 325 Buon viaggio Muse
Sommario 325 il Trentino Rivista della Provincia autonoma di Trento luglio-agosto 2013 Anno XLIX – numero 325 luglio-agosto 2013 Benvenuto Muse.....................................................3 Piazza Dante n. 15, 38122 Trento Nel nuovo quartiere.................................................7 Tel. 0461 494684-37 Attivo, attrattivo, memorabile.................................10 Natura e futuro un rapporto virtuoso.......................11 www.riviste.provincia.tn.it La montagna di Renzo Piano.................................12 Direttore responsabile: Giampaolo Pedrotti Alla scoperta del Muse..........................................14 Coordinatore editoriale: Carlo Martinelli Redazione: Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, Marco Pontoni, Lorenzo NOTIZIE Rotondi, Fausta Slanzi, Arianna Tamburini, Corrado Zanetti, Vanda A sostegno delle imprese......................................17 Campolongo, Marina Malcotti, Elisabetta Valduga, Silvia Vernaccini. L’edilizia semplificata.............................................18 Hanno collaborato: Daniela Brovadan, Silvia Ceschini, Monica Dorigatti, L’assegno migliorato.............................................20 Giorgia Fasanelli, Lorenza Groff , Viviana Lupi, Marina Marcorin, Alessia Negriolli, Andrea Nicolussi Golo, Rossana Todesco, Vanessa Ravagni, Ecco il mio quartiere.............................................22 Luca Rizzonelli, Salvatore Romano, Valentina Saini, Marco Zenatti, Gianna Il rifiuto dove lo butto?...........................................24 Zortea. Il futuro dei giovani in cerca di occasioni.................26 Fotografie: Archivio fotografico: Ufficio stampa Pat; Castello del Buonconsiglio; ITEA; Ufficio stampa Muse; INNOVAZIONE AgfBernardinatti, Francesco Bailo, Piero Cavagna, Giovanni Cavulli, Gestire al meglio i progetti in campo Romano Magrone, Matteo Rensi, Ronny Kiaulehn. privato e pubblico.................................................28 Impaginazione: Kinè scs - Trento Turismo dell’esperienza.........................................30 Copertina: Muse Opening Stampa: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento società Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 del 13.08.1963 – iscrizione Il detenuto va in scena..........................................32 nel R.O.C. n. 480 TERRITORIO Tra storia e natura.................................................34 Volete ricevere Il Trentino ad un indirizzo diverso? C’è un indirizzo da modificare? Ci sono più destina- La difesa meridionale lungo gli altipiani..................36 tari nella stessa famiglia? Non volete più ricevere la rivista? Dubbi, domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimen- A portata di mano.................................................38 ti, complimenti? Il numero verde e l’indirizzo email sono a vostra disposizione. Giovani in cammino...............................................40 www.riviste.provincia.tn.it | www.provincia.tn.it | iltrentino@provincia.tn.it CULTURA Sulle tracce dei Castelli in Rete..............................43 La rivista “il Trentino” è consultabile sul sito: Viaggi nel passato.................................................46 www.ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino Minoranze linguistiche...........................................48 L’ora del voto........................................................52 Biblioteca.............................................................54 sport Verso l’Universiade................................................57 EUROPA Tra cultura e turismo.............................................60 Opportunità giovane..............................................61 Muoversi tra i paesi...............................................62 L’Europa per voi....................................................63
3 Benvenuto Muse luglio-agosto 2013 | il Trentino “Inizia il viaggio di un luogo straordinario dove nasceranno idee e amori, sapere e incontri” S orprendente il Muse, a sorpresa persino il taglio del nastro all’inaugurazione del Museo delle Scienze di Trento, davanti a migliaia di persone, sabato 27 luglio 2013. Al posto del tradizionale nastro di stoffa una struttura metallica a forma di clessidra. Per tagliarla non le forbici, ma delle capaci cesoie simbolicamente strette all’unisono dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher; dal sindaco della città, Alessandro Andreatta; dall’architetto Renzo Piano; dal direttore e dal presidente del Muse, Michele Lanzinger e Marco Andreatta. Il piazzale antistante il museo stracolmo per gli eventi della grande 24 ore di inaugurazione
4 Loro i protagonisti di una giornata che re- il Trentino | luglio-agosto 2013 sterà nella memoria, con l’inaugurazione di un museo dalle dimensioni e dalle ambizioni internazionali, preludio di una festa durata 24 ore. Ma protagoniste anche le migliaia di persone che hanno voluto partecipare alla nascita di quella che il presidente Pacher, non senza emozione, ha definito “la nuova importante presenza dentro Trento e dentro il Trentino, una meraviglia frutto del lavoro e della passione di tanti, di uno staff di ragazzi entusiasti. L’architetto Piano ha dato forma, e che forma, a una idea e un progetto che hanno trovato anche delle difficoltà ma che oggi vedono realizzata, grazie al lavoro a tempi di record, anche il ripristino dell’an- tica via che collega le Albere con il cuore della città”. “Non nascondo l’emozione - ha proseguito Pacher - nel vedere concretizzata l’idea cui credevamo molto, un pensiero ambizioso che va oltre la funzione museale. Qui vive una straordinaria idea della città e del territorio, là dove sorgeva una fab- brica, la Michelin, che è stata simbolo del lavoro. Quando chiuse, avevamo due strade davanti: o replicare il già visto oppure deci- dere cosa Trento dovesse fare da grande. Il presidente della Provincia autonoma di Trento A. Pacher, cesoie in mano, inaugura il Muse Abbiamo cercato di rispondere ad una do- manda di significati, ad una visione di futu- Ed oggi abbiamo davanti a noi un nuovo assicurate dall’Università, dai Centri di ri- ro. Ce l’abbiamo fatta grazie alla sintonia tra scenario, una nuova idea di città. In questo cerca”. “Ma il grazie è alla gente - ha detto il Comune e la Provincia, allora guidata da viaggio tra memoria e futuro il territorio vive ancora Pacher - a tutti noi trentini, magari Lorenzo Dellai. anche delle competenze e delle relazioni brontoloni ma pronti a rimboccarsi le mani- che. Ne sono certo: quando si pensa ad una città si pensa ad una idea simbolo. Ebbene, il Muse ci metterà pochissimo a diventare una icona. La sua stessa forma è coerente con la città e il territorio e il Muse ci aiuterà a capire il nostro tempo, confermerà una volta di più che Trento e il Trentino sono luo- ghi dove è piacevole vivere e passeggiare. Insieme al Mart, al Buonconsiglio, agli altri presidi culturali del Trentino, il Muse agi- rà come parte di un tutto. Inizia il viaggio di un luogo straordinario dove nasceranno idee e amori, sapere e incontri”. Prima del taglio del nastro (pardon, della clessidra) il presidente Pacher ha voluto concedersi una “considerazione personale”. “Concedetemi - ha concluso - di ringraziare la mia città e la mia terra per quello che mi hanno dato in questi lunghi anni”. Un applauso ha accolto quello che è parso il commiato dell’uomo Renzo Piano, Alberto Pacher e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta politico - in una circostanza così carica di
5 significati - dopo anni di impegno nelle isti- stiere corale”. Infine un emozionato Michele dine dei trentini, prima di tutto. Poi, la festa, luglio-agosto 2013 | il Trentino tuzioni. Lanzinger: il direttore ha voluto ringraziare, i palloni giganti a rimbalzare sul pubblico, le La cerimonia di inaugurazione, accompa- chiamandoli per nome, quanti hanno colla- iniziative lungo la notte, migliaia di persone gnata dalle emozionanti interpretazioni mu- borato, ha citato le altre realtà culturali del a scoprire, con stupore, le mille suggestioni sicali dell’orchestra regionale della Haydn, è Trentino e ha infine ricordato che “i musei di un museo ricco di luce e spazio e da su- stata condotta da Giampaolo Pedrotti, capo sono tali quando sono frequentati”. L’invito bito “il luogo dove gli animali sono sospesi ufficio stampa della Provincia (il suo ricordo a far sì che il Muse diventi piacevole abitu- nel vuoto”... III di Rita Levi Montalcini e Margherita Hack ha trovato l’applauso del folto pubblico) che ha indicato cultura, conoscenza e consapevo- lezza quali coordinate lungo le quali si muo- ve la sfida del Muse. Lo hanno poi ribadito gli altri protagonisti. Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta: “Da ora in avanti Trento non è più solo la città del Concilio, ma diventa anche la città del Muse. Simbolo di una stagione di trasformazioni con i suoi 116 mila metri quadrati e i 50 mila metri quadrati di parco e baricentro di un turismo culturale di qualità”. Il presidente Marco Andreatta: “Una idea della comunitá, sapendo che produrre e offrire cultura è speranza del mondo di domani. Ora tocca a noi utilizzare al meglio questa straordinaria opportunità”. Quindi l’evviva di Renzo Piano, l’architetto che ha voluto dire grazie a chi gli ha dato fiducia e ai tanti che hanno collabo- rato con lui perché “l’architettura è un me- Guide interattive per la visita al Museo delle Scienze Michele Lanzinger, direttore del Muse
7 luglio-agosto 2013 | il Trentino Veduta del quartiere le Albere di Trento Nel nuovo quartiere Così quello che era spazio urbano diventa, alle Albere, luogo urbano “Q uello che era uno spazio urbano si sta progressivamente riempiendo di contenuti e di persone che lo renderanno luogo urbano, ovvero spazio che appartiene alla città. E questo è un segnale importante della capacità del Trentino di saper guardare al futuro, la testimonianza di un territorio capace di evolversi”. È stato con queste parole che il presidente Alberto Pacher è intervenuto all’inaugura- zione del nuovo quartiere “Le Albere”. Ac- canto al presidente anche il sindaco di Tren- to Alessandro Andreatta e il ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato, a cui sono state affidate le conclusioni. Alla tavola rotonda vi erano invece: l’onorevole Loren- zo Dellai; Paolo Battocchi, presidente della Caritro; Gianfranco Cerea, presidente Cassa del Trentino; Giorgio Franceschi, ad ISA; Er- manno Grassi, direttore Itas; Marco Merler, ad Dolomiti Energia; Giampiero Schiavo, ad Castello SGR; fra le autorità anche l’asses- sore provinciale Alessandro Olivi. A seguire l’apertura ufficiale del quartiere alla cittadi- nanza e la cerimonia inaugurale con perfor- mance musicali e spettacoli coreografici. Il presidente Alberto Pacher ha brevemente ripercorso la nascita e l’evoluzione di que- sto quartiere nato proprio da una “criticità I primi visitatori all’interno del Muse (Foto: Alessio Coser)
8 occupazionale”: “Quando la Michelin decise sia come tipologia costruttiva dominata dal commerciali, il parco occupa circa il 40% il Trentino | luglio-agosto 2013 di dismettere lo stabilimento produttivo pen- grande parco, sia sotto il profilo della resa dell’intero quartiere ovvero 5 ettari. sammo a nuove idee, a costruire qualcosa energetica degli edifici. Ma è sotto il profilo green e della bioedilizia di completamento diverso, in grado di aprire Il progetto di riqualificazione dell’area ex che questo progetto si contraddistingue: gli una possibilità straordinaria alla città, sedi- Michelin a Trento, “Le Albere” - gestito da edifici sono costruiti in modo da consuma- ci anni fa nessuno parlava di riutilizzo delle Castello SGR attraverso il Fondo Clesio - in- re poca energia, sulle coperture sono stati aree industriali, di sostenibilità, di costruire teressa una superficie di 11 ettari e mez- installati pannelli fotovoltaici per fornire in modo innovativo ad esempio pensando zo adiacente al centro storico di Trento. Si un contributo all’autonomia energetica del ad un rapporto con il fiume: il quartiere delle tratta di uno dei più importanti interventi di quartiere, per il MUSE si è cercata l’energia Albere è la concretizzazione di queste idee”. sviluppo urbano mai realizzati in Trentino, geotermica del sottosuolo, vi è una centrale Il ministro Zanonato ha quindi fornito un che mira a restituire a Trento un pezzo di di trigenerazione che fornisce energia per il quadro della situazione italiana, ricordando città, impiegando i più innovativi criteri di sistema di riscaldamento / raffreddamento ad esempio che sotto il profilo occupazio- eco-sostenibilità. con consumi gestiti in modo autonomo, il nale il Trentino Alto Adige è una delle regioni Il progetto è firmato dall’architetto Renzo quartiere è poi un modello di smart city con con minor disoccupazione, e che accanto Piano, che ha coordinato l’iter dei lavori tra- fibra ottica in tutti gli appartamenti. Anche ad alcune ombre ci sono anche delle luci, mite la sua struttura (la Renzo Piano Building l’utilizzo di pietra, legno e vetro per gli in- fra cui la bilancia commerciale del Paese Workshop Srl). Nel complesso delle Albere volucri degli edifici si inseriscono in questa positiva e le pubbliche amministrazioni che il 45% della superficie complessiva (circa vocazione green, di attenzione all’ambiente finalmente possono pagare i propri debiti. 44.000mq pari a 300 alloggi) è destinato e alla sostenibilità, che si vede in altre scelte Sul quartiere il ministro ha invece commen- ad immobili residenziali, il 30% dell’area ha come l’altezza massima di quattro piani, le tato: “Questa è una operazione straordina- una destinazione d’uso uffici, il 15% della auto non in vista ma in parcheggi sotter- ria, perché è riuscita a mobilitare risorse superficie è adibito alle funzioni pubbliche ranei con capienza di circa duemila posti, private per venire incontro ad esigenze pub- (il MUSE - Museo delle Scienze, inaugurato la presenza di un “sistema dell’acqua” con bliche, e sarà quello che dovremo riuscire poche settimane dopo, e il centro polifunzio- canali a richiamare il contiguo fiume Adige, i a fare in futuro”. In sostanza il quartiere nale che nascerà nella parte sud il prossimo collegamenti con il centro cittadino per auto, “andrà indicato come modello operativo” anno), mentre il restante 10% ha finalità pedoni e biciclette. III La cascata della serra tropicale
10 Attivo, attrattivo, il Trentino | luglio-agosto 2013 memorabile Orma di dinosauro, ghiacciaio e serra tropicale I l MUSE è un’orma di dinosauro, ovvero il racconto dell’evoluzione, da dove proviene l’uomo e come interagisce con l’ambiente circostante. Il MUSE è anche un ghiacciaio delle Alpi, con il suo habitat estremo, oppure una serra tropicale, testimonianza delle diversità, dell’equilibrio degli ecosistemi e della necessità di proteggere le relazioni con la natura, oppure un bosco interattivo, dove i bambini si mettono in gioco e vanno alla scoperta della natura e del mondo, e ancora la stampante 3D di un FabLab, dove l’ingegno e la voglia di superare vecchie barriere portano l’uomo a pensare a un futuro diverso. Evoluzione, ambiente, innovazione, biodiver- sità, sperimentazione: sono gli elementi che tracciano il percorso del MUSE alla ricerca di un rapporto in equilibrio tra scienza, na- tura e società. Il MUSE è un sogno che si realizza grazie a un importante investimento sulla cultu- ra sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento: un luogo aperto, dove la conoscenza scientifico-tecnologica rappresenta lo stru- mento per studiare le relazioni tra uomo e ambiente e allo stesso tempo indirizzare le scelte future di sviluppo sostenibile. Il nuovo Museo delle Scienze lancia un in- novativo modo di confrontarsi col pubblico: exhibit multimediali, giochi interattivi, la sperimentazione in prima persona e l’intrec- cio pratico della cultura col “fare” sono gli strumenti di apprendimento informale con cui intervenire nel dibattito scientifico sui grandi temi locali e planetari. La struttura architettonica firmata da Renzo Piano è uno straordinario valore aggiunto: il profilo dell’edificio gioca con dei rimandi alle montagne circostanti, un equilibrio tra vuoti e pieni che aggiunge fascino e valore a tutto l’apparato espositivo. Realizzato secondi criteri di ecocompati- bilità, è un modello che traccia una via da seguire per l’economia verde e il risparmio La palestra della scienza energetico. III
11 Natura e futuro luglio-agosto 2013 | il Trentino un rapporto virtuoso Nel Museo Tridentino, le radici di oggi I l MUSE, Museo delle Scienze appoggia le sue radici nel Museo Tridentino di Scienze Naturali, un museo istituito verso la metà del 1800 in forma di museo civico. Lungo il suo percorso storico il museo assume una sempre più consistente connotazione di museo naturalistico di conservazione. Un cambiamento consistente avviene nell’ultimo decennio del secolo scorso quando il museo, che già 1964 era divenuto ente strumentale della Provincia autonoma di Trento, rafforza il proprio impegno nella ricerca scientifica naturalistica diventando un istituto capace di svolgere funzioni di supporto informativo per la progettazione ambientale locale e sviluppando importanti relazioni internazionali. primari. Oltre alla propria dimensione urba- nistica, il museo si inserisce dunque a pieno titolo nel più ampio processo di qualificazio- ne e ripensamento complessivo del futu- ro del Trentino, che in quegli anni andava precisandosi. Il progetto del nuovo MUSE si trova così a partecipare allo sviluppo di un’i- dea di Trentino “territorio della conoscenza”, assieme ai grandi cambiamenti intervenuti con l’ampliamento dell’Università di Trento e alla riconfigurazione delle fondazioni di Il tunnel glaciale ricerca. Ciò premesso, e anche grazie alla prestigio- In quegli stessi anni avvia la sperimentazio- ralmente il progetto di rigenerazione dell’a- sissima dimensione architettonica costituita ne di nuovi programmi per il pubblico adot- rea industriale dismessa Michelin, area che dalla firma di Renzo Piano, il MUSE si candi- tando nuovi linguaggi di comunicazione de- era venuta a trovarsi topograficamente in- da a divenire una delle icone più rilevanti di stinati a tutte le fasce di età e a tutti i livelli serita nel contesto urbano della città e per la un Trentino caratterizzato da un ampio siste- di preparazione del pubblico. Questa ricerca quale in quegli anni (dal 2001) era in corso ma culturale costituito da eccellenze quali i di un nuovo ruolo si traduce nell’ideazione e una riflessione sul suo destino urbanistico. grandi musei provinciali, i parchi naturali, i produzione di numerose mostre temporanee Per rispondere a questa aspettativa e su numerosi festival, l’Università, le fondazioni di successo. Ai temi naturalistici si affianca incarico della Provincia autonoma di Trento, di ricerca e le diverse espressioni pubbliche una nuova programmazione che si amplia nel 2003 il museo elabora uno studio di fat- e private dello sviluppo e dell’innovazione. ai temi dell’energia e dello sviluppo soste- tibilità e procede a ridefinire la propria mis- Le finalità del nuovo museo sono quelle di nibile, ai giochi scientifici interattivi, all’a- sione culturale, giungendo a scegliere una realizzare un centro di interpretazione cul- stronomia e alla matematica. Viene messo a prospettiva tutta incentrata sulla crescita turale al servizio della società dedicato alla punto un ricchissimo programma di attività intelligente, sostenibile e inclusiva. natura e, nella prospettiva della sostenibilità, educative che anch’esse si estendono oltre Nel contempo mette a punto un nuovo pro- alla scienza e all’innovazione. In sintesi, una l’ambito delle discipline naturalistiche. gramma culturale, consapevole di poter rappresentazione in forma di museo di un All’inizio del decennio ultimo scorso la essere il portavoce dello spirito della terra progetto di sviluppo di un territorio, pensata Provincia autonoma di Trento individua nel trentina che risponde alla ricerca di un mo- per ispirare il propri cittadini e – al contem- museo Tridentino di Scienze Naturali la pos- dello di sviluppo, per il quale la qualità della po - una straordinaria destinazione per il tu- sibile istituzione capace di arricchire cultu- vita e quella dell’ambiente sono obiettivi rismo culturale di livello internazionale.. III
12 La montagna il Trentino | luglio-agosto 2013 di Renzo Piano Sostenibilità, fotovoltaico, big voide, geotermia L a struttura progettata e realizzata dallo studio Renzo Piano Building Workshop è un fiore all’occhiello dell’architettura italiana. Il suo profilo richiama alle montagne circostanti e la stessa organizzazione su più piani del percorso di visita è una sorta di metafora dell’ambite montano. Il MUSE nasce, anche, all’interno di un con- commerciali, residenziali e di terziario, non- chio, le forme del museo. Questo inoltre, testo urbanistico e paesaggistico frutto di ché quelle di interesse pubblico delle quali sorgendo nella parte più a nord dell’area, ha un’unica visione progettuale che ha l’am- il MUSE costituisce la maggiore espressione anche il compito di gestire il rapporto con bizione di qualificarsi come una rilevante che, assieme al parco pubblico di 5 ettari, quella preziosa preesistenza rappresentata riqualificazione urbana di queste parte “abbraccia” anche fisicamente l’intero nuo- dal Palazzo delle Albere (sede del MART a della città, verso il suo fiume. La conce- vo quartiere divenendo allo stesso tempo Trento) e il suo prato, offrendo una proficua zione urbanistica dell’interno intervento si importante magnete urbano per l’intera e rispettosa interazione urbanistica. propone infatti di ricreare un vero e proprio città. Questo abbraccio è sottolineato anche L’edificio del museo si sviluppa in pianta frammento di città, con le sue articolazio- dal tema dell’acqua, che in forma di canale su una lunghezza massima (Est/Ovest) di ni, le sue gerarchie e la sua complessità attraversa da sud a nord l’intera area, per 130 m fuori terra e una larghezza massi- funzionale. Qui troveranno spazio funzioni poi duplicare, come riflesse in uno spec- ma (Nord/Sud) di 35 m. L’edificio sviluppa le sue funzioni in 2 livelli interrati e 5 livelli fuori terra (compreso il piano terra). Tutti i piani fuori terra, più il -1 , accolgono sia funzioni destinate al pubblico sia attività amministrative di servizio e di ricerca. Il -2 è destinato essenzialmente a parcheggio. L’i- dea architettonica nasce dalla ricerca di una giusta mediazione tra bisogno di flessibilità e risposta, precisa e coerente nelle forme, ai contenuti scientifici del progetto culturale. Un museo in cui i grandi temi del percor- so espositivo sono riconoscibili anche nella forma e nei volumi, mantenendo al tempo stesso un’ampia flessibilità di allestimen- to degli spazi, tipica di un museo di nuova generazione. L’edificio è costituito da una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti, adagiati su un grande specchio d’acqua sul quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni della luce e delle ombre. Il tutto è tenuto insieme, in alto, dalle grandi falde della copertura che ne assecondano le forme, diventando ele- mento di forte riconoscibilità. Le tecniche costruttive perseguono la soste- La galleria del Dna nibilità ambientale e il risparmio energetico
13 luglio-agosto 2013 | il Trentino con un ampio e diversificato ricorso alle fon- ti rinnovabili e da sistemi ad alta efficienza. Sono presenti pannelli fotovoltaici e sonde geotermiche che lavorano a supporto di un sistema di teleriscaldamento centralizzato per tutto il quartiere. Il sistema degli im- pianti per il funzionamento dell’edificio è centralizzato, meccanizzato e sfrutta diver- se fonti di energia rinnovabili (in particolare quella solare, con l’uso di celle fotovoltaiche e pannelli solari, e la geotermica, con lo sfruttamento di sonde a scambio termico). Il sistema energetico è accompagnato da un’attenta ricerca progettuale sulle strati- grafie, sullo spessore e la tipologia dei coi- benti, sui serramenti e i sistemi di ombreg- giatura, al fine di innalzare il più possibile le prestazioni energetiche dell’edificio. Un sofisticato sistema di brise soleil e di tende comandate da sensori di temperatura e di irraggiamento solare viene gestito in auto- matico per ridurre l’irraggiamento nelle ore estive e facilitarlo durante le giornate inver- nali. L’illuminazione e la ventilazione naturale, in alcuni spazi, permettono la riduzione dei consumi e la realizzazione di ambienti più confortevoli. Il sistema impiantistico fa inol- tre uso di accorgimenti che aumentano le forme di risparmio energetico: ad esempio la cisterna per il recupero delle acque me- teoriche che vengono utilizzate per i servizi igienici, per l’irrigazione della serra, per ali- mentare gli acquari e lo specchio d’acqua che circonda l’edificio. Complessivamente il risparmio di acqua d’acquedotto è di circa il 50%. Nella costruzione vengono privilegiati La serra tropicale materiali di provenienza locale per limitare l’inquinamento dovuto al trasporto. Il criterio tazione, il tempo necessario al bambù per Museo è il GOLD. Il sistema LEED (Lea- della sostenibilità e del minor impatto trova raggiungere le dimensioni adatte per essere dership in Energy and Environmental De- un’applicazione particolare e per certi versi sezionato in listelli in forma di parquet è di sign), sviluppato negli Stati Uniti nel 1998, curiosa nella scelta di utilizzare il bambù (di circa 4 anni. Per un legno arboreo tradizio- raccoglie le linee guida per progettare e produzione italiana) come legno per la pavi- nale di pari qualità di durezza, ad esempio costruire in modo sostenibile, riducendo mentazione delle zone espositive. Il legno è il larice, ce ne vogliono almeno 40. Questo il consumo energetico e di conseguenza i un materiale costituito essenzialmente dalla vuole dire che il bambù è un sequestratore costi di gestione e di mantenimento degli CO2 sequestrata dall’atmosfera nel corso super efficiente e il suo uso in edilizia o negli edifici, nonché le emissioni nocive all’uomo della vita della pianta. In termini di lotta al arredi di interni è vantaggioso in termini di e all’ambiente. Il progetto prevede infine la cambio climatico, l’azione delle piante è capacità di contribuire a limitare il cambia- realizzazione di un parcheggio per le bici- antagonista alla crescita della CO2 in atmo- mento climatico globale! clette, con spogliatoi e docce, e un numero sfera e quindi è antagonista alla crescita dei Grazie alla collaborazione con il Distretto limitato di posti auto per incentivare l’utilizzo cosiddetti “gas serra”. A pari volumi di legno Tecnologico Trentino, il progetto dell’edifi- di trasporto pubblico da parte dei visitatori. uscito da ciclo vitale corrisponde grossomo- cio è stato sottoposto alle procedure per il Il museo, collocato nei pressi della ciclabile, do, una pari quantità di CO2 sequestrata. raggiungimento della certificazione LEED. potrà essere raggiunto agevolmente ser- Tornando ai legni da costruzione o pavimen- Il livello di certificazione LEED ottenuto dal vendosi delle due ruote... III
14 Alla scoperta del Muse il Trentino | luglio-agosto 2013 La forma del Museo, metafora della montagna, scandisce dall’alto al basso la mostra permanente Terrazza: +5 per la visione dall’alto del paesaggio circostante, la città, il fiume, le montagne dell’orizzonte e il cielo Alta quota, esplorazione: +4 vette e ghiacciai; le forme di vita e l’adattamento; monitoraggio ghiacciai; cambiamenti climatici; uomo e natura alle alte quote. Natura alpina: +3 fauna e flora alpina; adattamenti e strategie di sopravvivenza; ecosistemi. I I numeri dell’edificio La lunga storia delle Dolomiti: Mostre temporanee: 500 mq +2 geologia alpina e dolomitica; fenomeni geologici e tettonici; storia mineraria; utilizzo delle risorse del sottosuolo; rischio geologico ; rischio ambientale; Mostre permanenti: 3.700 mq protezione civile. Serra tropicale: 600 mq Area bambini Maxi Ooh!: 200 mq Dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale: Biblioteca archivio: 800 mq popolamento umano delle Alpi; il sito preistorico Riparo Dalmeri; urbanizzazione +1 e infrastrutture; analisi impatto ambientale; sostenibilità; economia e società; Area accoglienza e bar: 600 mq show room dell’innovazione tecnologica. Aule e laboratori didattici: 500 mq Uffici: 900 mq Maxi-Ooh! e la palestra della scienza: 0 Maxi-Ooh! Spazio sensoriale dedicato ai bambini; la Palestra della scienza. Laboratori di ricerca: 800 mq Magazzini e collezioni: 1.800 mq Evoluzione, dinosauri, DNA: Sala conferenza : 200 mq le origini della Terra; le prime forme di vita; rettili terrestri, Spazi di servizio: 2.000 mq marini e dinosauri; la diversificazione dei mammiferi; il -1 DNA e le biotecnologie; solidarietà tra i popoli. Totale superfici nette: 12.600 mq La serra tropicale montana: una vera e propria green-house dove far crescere e proteggere una foresta pluviale. Questa area interpreta le biodi- versità planetarie.
C’è un museo in continuo cambiamento, come il mondo che lo circonda. Con il MUSE si aprono le porte della conoscenza. muse.it
A sostegno delle imprese 17 luglio-agosto 2013 | il Trentino Un fondo di 100 milioni di euro per progetti di sviluppo o rilancio U n fondo di rotazione per complessivi 100 milioni di euro, di cui 50 messi a disposizione dalla Provincia e altrettanti dalle banche aderenti: è questa la nuova misura a sostegno del credito delle imprese messa a punto assieme a Cassa del Trentino e ai Confidi. NOTIZIE Oggetto di una decisione assunta dalla imprese che presentano progetti di sviluppo con la sottoscrizione di un’apposita conven- Giunta presieduta da Alberto Pacher, che aziendale. zione. Con l’attivazione dei fondi di rotazio- fissa criteri e condizioni per la costituzione e Le imprese potranno accedere a mutui a ne, potranno essere concessi alle imprese l’utilizzazione di fondi regionali di rotazione medio-lungo termine, parzialmente sorretti iscritte nel Registro delle imprese di Trento ad alimentazione mista, l’intervento è parte da garanzie prestate da parte dei confidi e o nel Repertorio economico amministrativo del pacchetto di misure previsto dal Proto- a tassi di mercato convenienti o agevolati, (R.E.A.) finanziamenti, di durata da 5 fino collo di intesa siglato il 5 dicembre scorso per progetti di investimenti per l’ammo- a 15 anni e di importo tra un minimo di fra Provincia e parti sociali ed imprenditoriali dernamento o l’ampliamento produttivo, la 30.000 euro ed un massimo di 2,5 milioni per promuovere la produttività e la competi- riqualificazione energetica, la ricerca e l’in- di euro. I mutui potranno coprire il 70% della tività del Trentino. novazione, l’internazionalizzazione e l’acqui- spesa di investimenti per l’ammodernamen- Lo strumento è destinato a sostenere fi- sizione di servizi all’esterno dell’azienda. Le to o l’ampliamento produttivo, la riqualifica- nanziariamente le imprese trentine che risorse per il fondo di rotazione, rese dispo- zione energetica, la ricerca e l’innovazione, intendono avviare progetti di sviluppo o di nibili dalla Provincia e provenienti da fondi l’internazionalizzazione e l’acquisizione di rilancio aziendale e che si trovano a dover regionali, ammontano ad euro 50 milioni; servizi all’esterno dell’azienda. Le spese affrontare la difficile situazione del mercato a tali risorse si aggiungono le disponibilità ammissibili comprendono investimenti re- del credito determinata dagli effetti della cri- delle banche aderenti all’iniziativa con ap- lativi all’immobile produttivo, a macchinari, si economica internazionale. Il fondo, gestito porto paritario. attrezzature ed impianti, a spese per brevet- dai Confidi, riguarda mutui di durata fino “Nell’attuale situazione di crisi economica - ti, know how, risultati di ricerche e servizi, a 15 anni, per un importo compreso tra un sottolinea l’assessore Olivi – e con le note anche per l’internazionalizzazione, e ad ac- minimo di 30.000 euro ed un massimo di condizioni restrittive nell’accesso al credito, quisto di azienda o ramo d’azienda. Otre a 2,5 milioni di euro. il problema per le imprese non è soltanto tali tipologie, può essere inserita una quota La Giunta provinciale, su proposta dell’as- quello del tasso d’interesse, ma quello forfetaria non superiore al 30% della spesa sessore all’industria, artigianato, com- della stessa possibilità di ottenere credito. ritenuta ammissibile relativa ad incremento mercio e cooperazione, Alessandro Olivi, e Lo strumento che abbiamo definito viene dell’operatività aziendale. dell’assessore all’agricoltura, foreste, turi- incontro ad entrambe le esigenze, poiché Per ragioni connesse alle ricadute eco- smo, promozione, caccia e pesca, Tiziano rivitalizzare le fonti di finanziamento dei pro- nomico-sociali, è prevista la possibilità di Mellarini, ha approvato le disposizioni per getti aziendali è oggi una delle esigenze più ottenere dalla Giunta provinciale, previa la costituzione di un fondo di rotazione ad urgenti. Sosteniamo la finanza d’impresa, domanda specifica e secondo i criteri della alimentazione mista Provincia – Banche per mettendo a disposizione del mercato del «procedura negoziale», una deroga relativa- favorire l’accesso al credito da parte delle credito una quota importante di risorse e mente all’ammontare massimo del mutuo concordando con le Banche condizioni fa- per progetti presentati da grandi imprese vorevoli alle imprese, grazie anche alla ga- o alle disposizioni che definiscono le spese ranzia dei Confidi. Quindi avremo maggiori ammissibili, per progetti di rilancio azienda- disponibilità di credito, in molti casi a tasso le che possono includere anche una quota agevolato, destinato in prevalenza ad inve- di ristrutturazione dell’indebitamento. stimenti ma anche al circolante e a casi di Il progetto imprenditoriale dovrà essere con- ristrutturazione finanziaria.” diviso con una o più banche convenzionate I criteri approvati per l’attuazione dei fon- e, qualora coinvolto, con il Confidi di rife- di di rotazione prevedono una dotazione di rimento. Gli interventi sostenuti dal fondo risorse da parte della Provincia pari a 50 di rotazione sono cumulabili con gli incen- milioni di euro e l’apporto paritario degli tivi previsti dalla legge provinciale 6/1999, Istituti di credito che aderiranno all’iniziativa «legge sugli incentivi alle imprese». III
18 il Trentino | luglio-agosto 2013 L’edilizia semplificata Per concessioni e parcheggi, tempi di risposta più rapidi e certi N uove semplificazioni in materia di concessioni edilizie e di parcheggi e tempi di risposta ancora più rapidi e più certi da parte dell’amministrazione: sono queste, in sintesi, le parole chiave del “pacchetto” di proposte avanzato dall’assessore Mauro Gilmozzi e approvato dalla Giunta provinciale dopo il via libera del Consiglio delle Autonomie. Si tratta di proposte che completano il quadro degli NOTIZIE interventi messo a punto negli ultimi anni dalla Provincia autonoma in materia di urbanistica ed edilizia e che vanno nella direzione di favorire una ripresa degli investimenti in particolare nei settori delle ristrutturazioni e delle riqualificazioni. rilascio della concessione edilizia; Semplificazione standard parcheggio, con l’introduzione di una tabella unica per i parcheggi suddivisa in base alle categorie tipologiche rilevanti, al fine di semplificare e ridurre i casi in cui il cambio di categoria “In piena coerenza con il disegno comples- degli sforzi posti in essere dalla Provin- richieda l’adeguamento ai predetti stan- sivo che abbiamo messo a punto - sottoli- cia autonoma, in maniera sistematica, fin dard. Il principio generale seguito è quello nea l’assessore Gilmozzi - con questo nuo- dall’approvazione del nuovo ordinamento che in presenza di attività funzionalmente vo pacchetto di misure andiamo a stimolare urbanistico. L’obiettivo perseguito in questi analoghe che non determinano un aumento soprattutto gli interventi di riqualificazione anni - in estrema sintesi, quello della sem- rilevante del carico urbanistico non è richie- architettonica ed energetica nei centri sto- plificazione delle procedure edilizie - ha sto l’adeguamento degli standard. Inoltre rici. Tre i vantaggi attesi: innanzitutto un ri- portato ad una serie di interventi di natu- si è estesa l’esenzione dalla presentazione lancio dell’edilizia, settore che versa in una ra legislativa che, fra le altre cose, hanno degli spazi di parcheggio anche agli inter- situazione di particolare sofferenza a causa introdotto il silenzio assenso per il rilascio venti di demolizione con ricostruzione. Sono della crisi. In secondo luogo, una più piena della concessione edilizia (legge 4 del 2010) stati estesi i casi di esenzione dall’obbligo di valorizzazione dei centri storici e dei centri e per l’autorizzazione paesaggistica (legge reperire parcheggi per tutti i centri storici; abitati in generale. Infine, un risparmio nel 10 del 2012), nonché una disciplina sem- Rispetto al regolamento di attuazione della ‘consumo’ di territorio, conformemente agli plificata per la ristrutturazione edilizia (legge legge urbanistica sono state semplificate le obiettivi che ci siamo proposti in materia di 25 del 2012). categorie relative al pagamento del contri- paesaggio e ambiente”. Le modifiche apportate con le nuove pro- buto di concessione, è stato introdotto un Frutto di un lungo ed approfondito con- poste dell’assessorato riguardano in parti- nuovo sistema di calcolo adottando la me- fronto anche con gli ordini professionali e colare: desima tabella utilizzata per gli standard con le categorie economiche, le modifiche Ulteriore semplificazione procedure rilascio di parcheggio e sono stati estesi i casi di consentiranno una riduzione dei tempi per il concessione edilizia, con lo scopo di ridur- esonero dal pagamento del contributo di rilascio della concessione edilizia attraverso re i termini complessivi del procedimento, concessione. Inoltre viene approvata una l’eliminazione di tutta una serie di fasi inter- di rendere più chiara l’attività istruttoria del modulistica unica per le autorizzazioni pa- medie che espandevano a dismisura la du- Comune distinguendo meglio le varie fasi esaggistiche delle Comunità, prevedendo rata del procedimento. Fra le altre novità la volte al rilascio del titolo edilizio abilitativo; che il tecnico deve asseverare la presenza semplificazione e la standardizzazione della di permettere al Comune un controllo sulla della conformità urbanistica; inoltre, fra le disciplina in materia di parcheggi, anche al conformità urbanistica sulla base della sola opere libere, quindi non bisognose di titolo fine di evitare che interventi di natura edi- documentazione essenziale presentata; di edilizio, si comprendono le attrezzature e gli lizia nei centri storici vengano bloccati per acquisire d’ufficio, anche mediante il ricor- elementi di arredo di pertinenza di esercizi l’assenza degli spazi di parcheggio previsti. so alla conferenza di servizi, tutti gli atti di pubblici e commerciali che formano oggetto Introdotto da ultimo anche un nuovo siste- assenso comunali non ancora rilasciati. Al di concessione per l’occupazione di suolo ma di calcolo dei contributi di concessione. Comune quindi basteranno solo 10 giorni, pubblico ai sensi dei regolamenti edilizi co- Gli interventi si inquadrano nel complesso accertata la conformità urbanistica, per il munali in materia, tra i quali i plateatici. III
20 il Trentino | luglio-agosto 2013 L’assegno migliorato Novità e modifiche nell’assistenza alle persone non autosufficienti S ono entrate in vigore il 1° luglio le modifiche introdotte all’assegno di cura per le persone non autosufficienti. Le novità principali proposte dall’assessore alla Salute e politiche sociali Ugo Rossi riguardano l’aumento degli importi e del livello massimo dell’Icef: in questo modo un numero più ampio di cittadini potrà percepire l’assegno. NOTIZIE Le disposizioni sono frutto del lavoro di concertazione con le parti sociali e i destinatari dell’assegno; per gli attuali beneficiari si ridetermineranno in automatico gli importi dell’assegno di cura dal mese di luglio 2013. Le novità principali, che si applicano alle domande presentate a partire dal 1° luglio 2013, riguardano i seguenti aspetti: -- aumento sia nella misura minima che massima degli importi dell’assegno di cura L’ASSEGNO -- aumento a 0,32 (da 0,28) del limite su- periore dell’indicatore ICEF; -- aumento a 5.400,00 (era 2.000,00) del- la deduzione per coloro che hanno 65 anni o più; DI CURA -- introduzione di alcuni correttivi nell’ac- certamento della condizione di non au- PER PRENDERSI CURA tosufficienza e del fabbisogno assisten- ziale; -- semplificazione della procedura per i casi rientranti nel primo livello di gravità (basta la sottoscrizione del verbale UVM e non la sottoscrizione del PAI - Piano LE NOVITÀ DAL 1° LUGLIO 2013 Assistenziale Individualizzato); Provincia autonoma di Trento -- non è più incompatibile il congedo bien- Assessorato alla salute e alle politiche sociali nale retribuito al 100%, ma determina la sospensione dell’assegno nel periodo di fruizione. III I Per approfondimenti http://www.trentinosalute.net/Contenuti/Temi/Integrazione-socio-sanitaria/L-Assegno-di-cura
ICO RAF TOG FO TTE D EI RICERCAT OR O NO RS LA I 20 13 O NC CO R HE KM0 RESEARC US 13 ONG AM 20 LE SE RE AR E OP CH ERS A LP ARE NORM L’iniziativa è promossa da: Con il patrocinio di: In collaborazione con: Media Partner:
22 il Trentino | luglio-agosto 2013 Ecco il mio quartiere Madonna Bianca vista dai suoi abitanti di Alessia Negriolli I l concorso fotografico aperto a tutta la cittadinanza e promosso da Itea Spa è giunto al termine. Ai residenti è stato chiesto di raccontare la storia e la vita quotidiana attraverso le immagini. NOTIZIE La Società ha lanciato nel rione questo Diploma di Alta Formazione per grafici dell’I- evidenziativa delle due foto, che interpre- concorso per coinvolgere maggiormente stituto Pavoniano Artigianelli che, seppur tano e selezionano aspetti diversi del pae- i residenti nel progetto di riqualificazione avendo partecipato fuori concorso, saranno saggio urbano – artificio e natura, interno urbana, promosso dalla “Commissione Torri presenti in mostra. esterno, presenze negative e positive che, di Madonna Bianca” coordinata da Itea Spa al contempo, convivono, come “facce del- con l’Università di Trento, e per farli sentire COMPOSIZIONE DELLA GIURIA la stessa medaglia”, nello stesso scenario parte attiva. Il bando si è articolato in due Presidente: ing. Michela Chiogna d’ambientazione, come frammenti di uno sezioni “Le Torri di ieri” e “le Torri di oggi (Consigliera di amministrazione Itea Spa). stesso collage rappresentativo…» (Claudia e di domani” per raccontare la storia e la Membri: Luca Chistè (fotografo professio- Battaino). quotidianità dei quartieri di Madonna Bianca nista), arch. Giuliano Stelzer (Comune di «…si completano a vicenda in quanto ele- e di Villazzano 3 attraverso l’occhio attento Trento), Claudia Battaino (Università degli menti compositivi di uno stesso mosaico…» dei suoi abitanti. Studi di Trento), arch. Alessia Ruggeri (Pro- (Giuliano Stelzer). vincia autonoma di Trento), Dolores De Cia «…tra le due foto traspare una simmetria PREMI (Itea Spa), Mario Giovanetti (Associazione di relazione, una sorta di sincronia tra pa- 1° premio: corso di fotografia o un buono Villazzano 3). esaggio urbano tout court e il verde. La F3 spesa di pari valore. Ecco vincitori e premiati e i commenti dei “La chiesa del quartiere”, inoltre, riflette 2° premio: un buono spesa. membri della giuria: un’anima della contrada: la Chiesa, nucleo aggregativo di una comunità, ha una linea I vincitori riceveranno premi e/o riconosci- 1° PREMIO A PARI MERITO architettonica avveniristica e di forte impatto menti in occasione di una mostra fotogra- -- “Le Torri viste dallo Sporting” visivo all’interno del piccolo borgo…» (Luca fica che esporrà le migliori opere segnalate (Valentina Labinaz) Chistè). dalla Giuria e che verrà organizzata prossi- -- “Faggio Garbari” (Christian Rigotti) «ritengo che queste foto siano ben rap- mamente da Itea Spa. Altre opere meritevoli presentative dell’intero territorio rionale in di essere menzionate, sono quelle realizzate «Dall’analisi delle due foto colgo un rappor- quanto ritraggono, attraverso una diver- da 20 alunni della classe del Biennio Post– to stridente, che è un’interessante capacità sificata antologia di colori, le criticità, la 1° Premio a pari merito 1° Premio a pari merito “Le Torri viste dallo Sporting” (Valentina Labinaz) “Faggio Garbari” (Christian Rigotti)
23 luglio-agosto 2013 | il Trentino NOTIZIE 2° Premio a pari merito 2° Premio a pari merito “La chiesa del quartiere” (Aurora Depedri) “Vecchi edifici che si rianimano” (Stella del Nord Gruppo Agesci TN12) materialità dell’involucro Torre, il verde, le rende l’immagine di un rione che, attraverso «La foto Imponenza, la cui qualità ricer- generazioni presenti (anziani, bambini, stra- il verde, prende corpo e anima, concedendo cata e inquadratura compositiva sono nieri), le linee di comunicazione e i percorsi ampi spazi ai giovani e alle loro espressioni/ interessanti e ricordano lo stile moderno pedonali» (Michela Chiogna). necessità di gioco e di svago…» (Michela (Bauhaus), sottolinea altresì che la fotogra- Chiogna). fia contemporanea ha un carattere forte- 2° PREMIO A PARI MERITO «“La Chiesa del quartiere” riflette un’anima mente interpretativo e selettivo, esprime un -- “La chiesa del quartiere” (Aurora della contrada: la Chiesa, nucleo aggregati- punto di vista diverso, capace di attribuire Depedri) vo di una comunità, ha una linea architet- nuovi significati agli elementi iconografici -- “Vecchi edifici che si rianimano” (Repar- tonica avveniristica e di forte impatto visivo tradizionali…» (Claudia Battaino) to Stella del Nord Gruppo Agesci TN12) all’interno del piccolo borgo… Nella foto “Vecchi edifici che si rianimano” la presen- -- “Giganti” (Claudio Clamer) «…dalla foto “Chiesa del quartiere” emerge za dei bambini nella parte inferiore della foto «La foto ritrae uno scorcio di quattro Torri la vita, i rapporti umani, le relazioni vissu- accentua l’umanità dello scatto, lo rende senza elementi sufficienti a identificarle e te...» (Mario Giovanetti). vivo ed autentico» (Luca Chistè). ad ambientarle all’interno della geografia «La foto “Chiesa del quartiere” trasferisce dei due quartieri» (Dolores De Cia). un’idea di movimento sia nello spazio che SEGNALAZIONI DELLA GIURIA «…dall’osservazione delle foto trapelano nel tempo, poiché mette in contrapposizio- -- “Imponenza” (Meriam Ben Achour) diversi messaggi: di cesura rispetto all’e- ne la Torre, come un elemento immutato nel «…la foto ricorda vagamente la corrente sterno delle Torri; di forte e massiccia pre- correre degli anni, con il lento trascorrere stilistico-artistica del Bauhaus. Quest’ulti- senza del verde nell’intera area (attrezzato o del tempo impresso nella figura e nell’anda- ma, a livello di segno compositivo, vagheg- solitario) e delle linee di comunicazione (tre- tura dell’anziano…» (Alessia Ruggeri). gia l’elemento del solido: una presenza ro- no, strade, vicoli)» (Michela Chiogna). III «la foto “Vecchi edifici che si rianimano” busta e svettante verso l’alto» (Luca Chistè). Segnalato dalla giuria Segnalato dalla giuria “Imponenza” (Meriam Ben Achour) “Giganti” (Claudio Clamer)
24 il Trentino | luglio-agosto 2013 Il rifiuto dove lo butto? Un’applicazione per smartphone sviluppata dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento aiuta a fare una corretta raccolta differenziata di Viviana Lupi NOTIZIE A lzi la mano chi non ha mai avuto neanche il più piccolo dubbio su dove buttare un certo tipo di rifiuto per fare una corretta raccolta differenziata. Tutti gli altri, in caso di necessità, potranno ottenere utili suggerimenti grazie all’applicazione per smartphone “ComeButta” e al sito www.comebutta.it progettati dall’Unità di ricerca ICT4G appartenente al Centro “Information and Communication Technology” della Fondazione Bruno Kessler di Trento. In collaborazione con AMNU, azienda con re in forma di gioco, iscrivendo la propria «Un piacere per la nostra azienda – dichiara sede a Pergine Valsugana (Trento) che si squadra e ricevendo dei punti per ogni ri- Francesco Pergher, presidente di AMNU – occupa di igiene ambientale, il sistema sposta esatta. Più si collabora, cercando di essere stata scelta come partner per la rea- è al momento in via di sperimentazione dare risposte precise, più si aiuta a miglio- lizzazione di questo progetto che consentirà, con gli studenti dell’Istituto di Istruzio- rare il sistema. Un modo dunque per con- grazie all’utilizzo di un mezzo vicino ai gio- ne “Marie Curie” di Pergine e l’Istituto di tribuire doppiamente al progetto: aiutando vani, di coinvolgere sul tema della raccolta Formazione professionale alberghiero di la sperimentazione scientifico-tecnologica differenziata i ragazzi e gli istituti scolastici. Levico Terme, ma chiunque può parteci- e migliorando la raccolta differenziata per Questo è un primo passo per individuare, pare scaricando l’applicazione sul pro- un mondo più pulito. Una filosofia propria assieme ai ricercatori, nuovi utilizzi di que- prio cellulare o registrandosi alla pagina: anche dell’Unità ICT4G (ICT for Good) della sto prezioso e innovativo strumento». III www.comebutta.it/amnu/users/new. FBK, gruppo di ricerca attivo nella progetta- Una volta registrati si può aprire un post zione di sistemi informatici volti a migliorare caricando una foto del rifiuto che si vuole la qualità della vita. gettare e poi consultare i suggerimenti degli A sviluppare il sistema, insieme ad Adolfo altri utenti su come smaltirlo correttamente. Villafiorita, responsabile dell’Unità ICT4G, i Quando un caso è dubbio, intervengono gli giovani ricercatori Pietro Molini, Andrea No- esperti dell’AMNU che chiudono il post dan- dari. do la risposta corretta. Da tenere presente «Contribuire a costruire un mondo più so- che i dati disponibili sul sito e l’applicazione stenibile – sottolinea Adolfo Villafiorita – è valgono per gran parte del territorio trentino una sfida e un’opportunità per tutti noi. “Co- perché rispondenti allo standard definito per meButta” è un apporto alla realizzazione di l’organizzazione della raccolta differenziata. questa visione e ci ha permesso di contatta- Per i ragazzi è anche possibile partecipa- re e attivare una comunità attenta al tema». I Per informazioni Sito del progetto “ComeButta”: http://www.comebutta.it/amnu Sito dell’Unità ICT4G (Centro Information Technology) - FBK: http://ict4g.fbk.eu/node/1 Sito AMNU: http://www.amnu.net/ Home page dell’applicazione “ComeButta”
LE MIE IDEE E I MIEI PROGETTI… COME REALIZZARLI? Opportunità, iniziative e aiuti su:
26 Il futuro dei giovani in cerca di occasioni il Trentino | luglio-agosto 2013 Una finestra web su formazione e impresa di Gianna Zortea F NOTIZIE ino a poche settimane fa si chiamava www.perilmiofuturogiovani.it ed era la naturale interfaccia informatica per tutti i giovani, appunto, che cercavano occasioni formative (prestiti d’onore, borse di studio, stage o corsi formativi all’estero ecc.). Mancava però la sezione altrettanto importante dedicata ai giovani che, dopo essersi formati, vogliono realizzare il loro sogno imprenditoriale e trasformare un’idea nel loro lavoro. Che ambiscono insomma a diventare “imprenditori”. Ed eccoci allora a un nuovo sito, il cui nome è diventato www.perilmiofuturogiovani.tn.it e che ha in sé molte novità. Prima di tutto accanto alla tradizionale se- zione riservata alle offerte “formative”, ecco una nuova sezione dedicata all’imprendito- rialità giovanile, accompagnata da una nuo- va grafica, da un nuovo modo di presentare i bandi e gli incentivi, da un linguaggio più semplice e accattivante. Il sito è stato infatti pensato come uno strumento per proporre opportunità di formazione e di lavoro ed è strutturato in modo da rendere semplici e fruibili le informazioni. L’idea di dedicare una specifica sezione del sito al “fare impresa” è nata nel contesto del più ampio Progetto per l’imprenditorialità giovanile approvato dalla Giunta provinciale nel marzo di quest’anno, con l’obiettivo di sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali realizzate soprat- tutto da giovani. Il progetto, definito con la supervisione scientifica del prof. Carlo Bor- zaga e il supporto di un apposito gruppo di lavoro e coordinato dal Servizio program- mazione della Provincia, ha lo scopo di far crescere tra i giovani la cultura imprendito- riale e la loro capacità di creare nuove im- prese sostenibili, impegnandoli soprattutto in attività di interesse collettivo con elevate potenzialità di sviluppo e ampie capacità di creare nuova occupazione, finora poco coin- volte nelle politiche di creazione di impresa. Il progetto individua come nuovi ambiti di Il presidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher con il professor Carlo Borzaga all’iniziativa “Il sviluppo dell’imprenditorialità giovanile al- lavoro? Crealo!” (Foto: Lorenzo Viesi)
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