Buon viaggio - il Trentino luglio-agosto 2013 Rivista della Provincia autonoma di Trento - Provincia autonoma di ...

Pagina creata da Rachele Fiorentino
 
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Buon viaggio - il Trentino luglio-agosto 2013 Rivista della Provincia autonoma di Trento - Provincia autonoma di ...
il Trentino
Rivista della Provincia autonoma di Trento   www.provincia.tn.it
                                                                   luglio-agosto 2013
                                                                   anno XLIX - numero 325

  Buon viaggio
  Muse
Buon viaggio - il Trentino luglio-agosto 2013 Rivista della Provincia autonoma di Trento - Provincia autonoma di ...
Sommario 325                                                                       il Trentino
                                                                                   Rivista della Provincia autonoma di Trento
luglio-agosto 2013
                                                                                   Anno XLIX – numero 325
                                                                                   luglio-agosto 2013
     Benvenuto Muse.....................................................3
                                                                                   Piazza Dante n. 15, 38122 Trento
     Nel nuovo quartiere.................................................7
                                                                                   Tel. 0461 494684-37
     Attivo, attrattivo, memorabile.................................10
     Natura e futuro un rapporto virtuoso.......................11                 www.riviste.provincia.tn.it

     La montagna di Renzo Piano.................................12                 Direttore responsabile: Giampaolo Pedrotti
     Alla scoperta del Muse..........................................14            Coordinatore editoriale: Carlo Martinelli
                                                                                   Redazione: Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, Marco Pontoni, Lorenzo
     NOTIZIE
                                                                                   Rotondi, Fausta Slanzi, Arianna Tamburini, Corrado Zanetti, Vanda
     A sostegno delle imprese......................................17              Campolongo, Marina Malcotti, Elisabetta Valduga, Silvia Vernaccini.
     L’edilizia semplificata.............................................18        Hanno collaborato: Daniela Brovadan, Silvia Ceschini, Monica Dorigatti,
     L’assegno migliorato.............................................20           Giorgia Fasanelli, Lorenza Groff , Viviana Lupi, Marina Marcorin, Alessia
                                                                                   Negriolli, Andrea Nicolussi Golo, Rossana Todesco, Vanessa Ravagni,
     Ecco il mio quartiere.............................................22          Luca Rizzonelli, Salvatore Romano, Valentina Saini, Marco Zenatti, Gianna
     Il rifiuto dove lo butto?...........................................24        Zortea.

     Il futuro dei giovani in cerca di occasioni.................26                Fotografie: Archivio fotografico: Ufficio stampa Pat; Castello del
                                                                                   Buonconsiglio; ITEA; Ufficio stampa Muse;
     INNOVAZIONE                                                                   AgfBernardinatti, Francesco Bailo, Piero Cavagna, Giovanni Cavulli,
     Gestire al meglio i progetti in campo                                         Romano Magrone, Matteo Rensi, Ronny Kiaulehn.
     privato e pubblico.................................................28         Impaginazione: Kinè scs - Trento
     Turismo dell’esperienza.........................................30            Copertina: Muse Opening
                                                                                   Stampa: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento
     società
                                                                                   Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 del 13.08.1963 – iscrizione
     Il detenuto va in scena..........................................32           nel R.O.C. n. 480

     TERRITORIO
     Tra storia e natura.................................................34                                Volete ricevere Il Trentino ad un indirizzo diverso?
                                                                                                           C’è un indirizzo da modificare? Ci sono più destina-
     La difesa meridionale lungo gli altipiani..................36                                         tari nella stessa famiglia? Non volete più ricevere la
                                                                                 rivista? Dubbi, domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimen-
     A portata di mano.................................................38
                                                                                 ti, complimenti? Il numero verde e l’indirizzo email sono a vostra disposizione.
     Giovani in cammino...............................................40
                                                                                 www.riviste.provincia.tn.it | www.provincia.tn.it | iltrentino@provincia.tn.it
     CULTURA
     Sulle tracce dei Castelli in Rete..............................43                            La rivista “il Trentino” è consultabile sul sito:
     Viaggi nel passato.................................................46                        www.ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino

     Minoranze linguistiche...........................................48
     L’ora del voto........................................................52
     Biblioteca.............................................................54

     sport
     Verso l’Universiade................................................57

     EUROPA
     Tra cultura e turismo.............................................60
     Opportunità giovane..............................................61
     Muoversi tra i paesi...............................................62
     L’Europa per voi....................................................63
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Benvenuto Muse

                                                                                                               luglio-agosto 2013 | il Trentino
“Inizia il viaggio di un luogo straordinario
dove nasceranno idee e amori, sapere e incontri”

S    orprendente il Muse, a sorpresa persino il taglio del nastro all’inaugurazione del Museo delle
     Scienze di Trento, davanti a migliaia di persone, sabato 27 luglio 2013. Al posto del tradizionale
nastro di stoffa una struttura metallica a forma di clessidra. Per tagliarla non le forbici, ma delle capaci
cesoie simbolicamente strette all’unisono dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto
Pacher; dal sindaco della città, Alessandro Andreatta; dall’architetto Renzo Piano; dal direttore e dal
presidente del Muse, Michele Lanzinger e Marco Andreatta.

Il piazzale antistante il museo stracolmo per gli eventi della grande 24 ore di inaugurazione
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                                   Loro i protagonisti di una giornata che re-
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   sterà nella memoria, con l’inaugurazione di
                                   un museo dalle dimensioni e dalle ambizioni
                                   internazionali, preludio di una festa durata
                                   24 ore. Ma protagoniste anche le migliaia
                                   di persone che hanno voluto partecipare alla
                                   nascita di quella che il presidente Pacher,
                                   non senza emozione, ha definito “la nuova
                                   importante presenza dentro Trento e dentro
                                   il Trentino, una meraviglia frutto del lavoro e
                                   della passione di tanti, di uno staff di ragazzi
                                   entusiasti. L’architetto Piano ha dato forma,
                                   e che forma, a una idea e un progetto che
                                   hanno trovato anche delle difficoltà ma che
                                   oggi vedono realizzata, grazie al lavoro a
                                   tempi di record, anche il ripristino dell’an-
                                   tica via che collega le Albere con il cuore
                                   della città”.
                                   “Non nascondo l’emozione - ha proseguito
                                   Pacher - nel vedere concretizzata l’idea cui
                                   credevamo molto, un pensiero ambizioso
                                   che va oltre la funzione museale.
                                   Qui vive una straordinaria idea della città
                                   e del territorio, là dove sorgeva una fab-
                                   brica, la Michelin, che è stata simbolo del
                                   lavoro. Quando chiuse, avevamo due strade
                                   davanti: o replicare il già visto oppure deci-
                                   dere cosa Trento dovesse fare da grande.            Il presidente della Provincia autonoma di Trento A. Pacher, cesoie in mano, inaugura il Muse
                                   Abbiamo cercato di rispondere ad una do-
                                   manda di significati, ad una visione di futu-      Ed oggi abbiamo davanti a noi un nuovo             assicurate dall’Università, dai Centri di ri-
                                   ro. Ce l’abbiamo fatta grazie alla sintonia tra    scenario, una nuova idea di città. In questo       cerca”. “Ma il grazie è alla gente - ha detto
                                   il Comune e la Provincia, allora guidata da        viaggio tra memoria e futuro il territorio vive    ancora Pacher - a tutti noi trentini, magari
                                   Lorenzo Dellai.                                    anche delle competenze e delle relazioni           brontoloni ma pronti a rimboccarsi le mani-
                                                                                                                                         che. Ne sono certo: quando si pensa ad una
                                                                                                                                         città si pensa ad una idea simbolo. Ebbene,
                                                                                                                                         il Muse ci metterà pochissimo a diventare
                                                                                                                                         una icona. La sua stessa forma è coerente
                                                                                                                                         con la città e il territorio e il Muse ci aiuterà
                                                                                                                                         a capire il nostro tempo, confermerà una
                                                                                                                                         volta di più che Trento e il Trentino sono luo-
                                                                                                                                         ghi dove è piacevole vivere e passeggiare.
                                                                                                                                         Insieme al Mart, al Buonconsiglio, agli altri
                                                                                                                                         presidi culturali del Trentino, il Muse agi-
                                                                                                                                         rà come parte di un tutto. Inizia il viaggio
                                                                                                                                         di un luogo straordinario dove nasceranno
                                                                                                                                         idee e amori, sapere e incontri”. Prima del
                                                                                                                                         taglio del nastro (pardon, della clessidra) il
                                                                                                                                         presidente Pacher ha voluto concedersi una
                                                                                                                                         “considerazione personale”. “Concedetemi
                                                                                                                                         - ha concluso - di ringraziare la mia città e
                                                                                                                                         la mia terra per quello che mi hanno dato in
                                                                                                                                         questi lunghi anni”. Un applauso ha accolto
                                                                                                                                         quello che è parso il commiato dell’uomo
                                    Renzo Piano, Alberto Pacher e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta
                                                                                                                                         politico - in una circostanza così carica di
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significati - dopo anni di impegno nelle isti-     stiere corale”. Infine un emozionato Michele         dine dei trentini, prima di tutto. Poi, la festa,

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tuzioni.                                           Lanzinger: il direttore ha voluto ringraziare,       i palloni giganti a rimbalzare sul pubblico, le
La cerimonia di inaugurazione, accompa-            chiamandoli per nome, quanti hanno colla-            iniziative lungo la notte, migliaia di persone
gnata dalle emozionanti interpretazioni mu-        borato, ha citato le altre realtà culturali del      a scoprire, con stupore, le mille suggestioni
sicali dell’orchestra regionale della Haydn, è     Trentino e ha infine ricordato che “i musei          di un museo ricco di luce e spazio e da su-
stata condotta da Giampaolo Pedrotti, capo         sono tali quando sono frequentati”. L’invito         bito “il luogo dove gli animali sono sospesi
ufficio stampa della Provincia (il suo ricordo     a far sì che il Muse diventi piacevole abitu-        nel vuoto”... III
di Rita Levi Montalcini e Margherita Hack ha
trovato l’applauso del folto pubblico) che ha
indicato cultura, conoscenza e consapevo-
lezza quali coordinate lungo le quali si muo-
ve la sfida del Muse.
Lo hanno poi ribadito gli altri protagonisti. Il
sindaco di Trento, Alessandro Andreatta: “Da
ora in avanti Trento non è più solo la città del
Concilio, ma diventa anche la città del Muse.
Simbolo di una stagione di trasformazioni
con i suoi 116 mila metri quadrati e i 50
mila metri quadrati di parco e baricentro di
un turismo culturale di qualità”. Il presidente
Marco Andreatta: “Una idea della comunitá,
sapendo che produrre e offrire cultura è
speranza del mondo di domani. Ora tocca a
noi utilizzare al meglio questa straordinaria
opportunità”. Quindi l’evviva di Renzo Piano,
l’architetto che ha voluto dire grazie a chi gli
ha dato fiducia e ai tanti che hanno collabo-
rato con lui perché “l’architettura è un me-        Guide interattive per la visita al Museo delle Scienze

 Michele Lanzinger, direttore del Muse
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il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   Animali e scheletri nel “grande vuoto”
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                                                                                                                   luglio-agosto 2013 | il Trentino
 Veduta del quartiere le Albere di Trento

Nel nuovo quartiere
Così quello che era spazio urbano
diventa, alle Albere, luogo urbano

“Q         uello che era uno spazio urbano si sta progressivamente riempiendo di contenuti e di
           persone che lo renderanno luogo urbano, ovvero spazio che appartiene alla città. E questo è
un segnale importante della capacità del Trentino di saper guardare al futuro, la testimonianza di un
territorio capace di evolversi”.
È stato con queste parole che il presidente
Alberto Pacher è intervenuto all’inaugura-
zione del nuovo quartiere “Le Albere”. Ac-
canto al presidente anche il sindaco di Tren-
to Alessandro Andreatta e il ministro per lo
sviluppo economico Flavio Zanonato, a cui
sono state affidate le conclusioni. Alla tavola
rotonda vi erano invece: l’onorevole Loren-
zo Dellai; Paolo Battocchi, presidente della
Caritro; Gianfranco Cerea, presidente Cassa
del Trentino; Giorgio Franceschi, ad ISA; Er-
manno Grassi, direttore Itas; Marco Merler,
ad Dolomiti Energia; Giampiero Schiavo, ad
Castello SGR; fra le autorità anche l’asses-
sore provinciale Alessandro Olivi. A seguire
l’apertura ufficiale del quartiere alla cittadi-
nanza e la cerimonia inaugurale con perfor-
mance musicali e spettacoli coreografici.
Il presidente Alberto Pacher ha brevemente
ripercorso la nascita e l’evoluzione di que-
sto quartiere nato proprio da una “criticità       I primi visitatori all’interno del Muse (Foto: Alessio Coser)
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                                   occupazionale”: “Quando la Michelin decise         sia come tipologia costruttiva dominata dal       commerciali, il parco occupa circa il 40%
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   di dismettere lo stabilimento produttivo pen-      grande parco, sia sotto il profilo della resa     dell’intero quartiere ovvero 5 ettari.
                                   sammo a nuove idee, a costruire qualcosa           energetica degli edifici.                         Ma è sotto il profilo green e della bioedilizia
                                   di completamento diverso, in grado di aprire       Il progetto di riqualificazione dell’area ex      che questo progetto si contraddistingue: gli
                                   una possibilità straordinaria alla città, sedi-    Michelin a Trento, “Le Albere” - gestito da       edifici sono costruiti in modo da consuma-
                                   ci anni fa nessuno parlava di riutilizzo delle     Castello SGR attraverso il Fondo Clesio - in-     re poca energia, sulle coperture sono stati
                                   aree industriali, di sostenibilità, di costruire   teressa una superficie di 11 ettari e mez-        installati pannelli fotovoltaici per fornire
                                   in modo innovativo ad esempio pensando             zo adiacente al centro storico di Trento. Si      un contributo all’autonomia energetica del
                                   ad un rapporto con il fiume: il quartiere delle    tratta di uno dei più importanti interventi di    quartiere, per il MUSE si è cercata l’energia
                                   Albere è la concretizzazione di queste idee”.      sviluppo urbano mai realizzati in Trentino,       geotermica del sottosuolo, vi è una centrale
                                   Il ministro Zanonato ha quindi fornito un          che mira a restituire a Trento un pezzo di        di trigenerazione che fornisce energia per il
                                   quadro della situazione italiana, ricordando       città, impiegando i più innovativi criteri di     sistema di riscaldamento / raffreddamento
                                   ad esempio che sotto il profilo occupazio-         eco-sostenibilità.                                con consumi gestiti in modo autonomo, il
                                   nale il Trentino Alto Adige è una delle regioni    Il progetto è firmato dall’architetto Renzo       quartiere è poi un modello di smart city con
                                   con minor disoccupazione, e che accanto            Piano, che ha coordinato l’iter dei lavori tra-   fibra ottica in tutti gli appartamenti. Anche
                                   ad alcune ombre ci sono anche delle luci,          mite la sua struttura (la Renzo Piano Building    l’utilizzo di pietra, legno e vetro per gli in-
                                   fra cui la bilancia commerciale del Paese          Workshop Srl). Nel complesso delle Albere         volucri degli edifici si inseriscono in questa
                                   positiva e le pubbliche amministrazioni che        il 45% della superficie complessiva (circa        vocazione green, di attenzione all’ambiente
                                   finalmente possono pagare i propri debiti.         44.000mq pari a 300 alloggi) è destinato          e alla sostenibilità, che si vede in altre scelte
                                   Sul quartiere il ministro ha invece commen-        ad immobili residenziali, il 30% dell’area ha     come l’altezza massima di quattro piani, le
                                   tato: “Questa è una operazione straordina-         una destinazione d’uso uffici, il 15% della       auto non in vista ma in parcheggi sotter-
                                   ria, perché è riuscita a mobilitare risorse        superficie è adibito alle funzioni pubbliche      ranei con capienza di circa duemila posti,
                                   private per venire incontro ad esigenze pub-       (il MUSE - Museo delle Scienze, inaugurato        la presenza di un “sistema dell’acqua” con
                                   bliche, e sarà quello che dovremo riuscire         poche settimane dopo, e il centro polifunzio-     canali a richiamare il contiguo fiume Adige, i
                                   a fare in futuro”. In sostanza il quartiere        nale che nascerà nella parte sud il prossimo      collegamenti con il centro cittadino per auto,
                                   “andrà indicato come modello operativo”            anno), mentre il restante 10% ha finalità         pedoni e biciclette. III

                                    La cascata della serra tropicale
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                                         luglio-agosto 2013 | il Trentino

Spettacolare veduta dall’alto del Muse
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                                   Attivo, attrattivo,
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   memorabile
                                   Orma di dinosauro, ghiacciaio e serra tropicale

                                   I  l MUSE è un’orma di dinosauro, ovvero il racconto dell’evoluzione, da dove proviene l’uomo e come
                                      interagisce con l’ambiente circostante. Il MUSE è anche un ghiacciaio delle Alpi, con il suo habitat
                                   estremo, oppure una serra tropicale, testimonianza delle diversità, dell’equilibrio degli ecosistemi e
                                   della necessità di proteggere le relazioni con la natura, oppure un bosco interattivo, dove i bambini
                                   si mettono in gioco e vanno alla scoperta della natura e del mondo, e ancora la stampante 3D di un
                                   FabLab, dove l’ingegno e la voglia di superare vecchie barriere portano l’uomo a pensare a un futuro
                                   diverso.
                                                                                                         Evoluzione, ambiente, innovazione, biodiver-
                                                                                                         sità, sperimentazione: sono gli elementi che
                                                                                                         tracciano il percorso del MUSE alla ricerca
                                                                                                         di un rapporto in equilibrio tra scienza, na-
                                                                                                         tura e società.

                                                                                                         Il MUSE è un sogno che si realizza grazie
                                                                                                         a un importante investimento sulla cultu-
                                                                                                         ra sostenuto dalla Provincia autonoma di
                                                                                                         Trento: un luogo aperto, dove la conoscenza
                                                                                                         scientifico-tecnologica rappresenta lo stru-
                                                                                                         mento per studiare le relazioni tra uomo e
                                                                                                         ambiente e allo stesso tempo indirizzare le
                                                                                                         scelte future di sviluppo sostenibile.
                                                                                                         Il nuovo Museo delle Scienze lancia un in-
                                                                                                         novativo modo di confrontarsi col pubblico:
                                                                                                         exhibit multimediali, giochi interattivi, la
                                                                                                         sperimentazione in prima persona e l’intrec-
                                                                                                         cio pratico della cultura col “fare” sono gli
                                                                                                         strumenti di apprendimento informale con
                                                                                                         cui intervenire nel dibattito scientifico sui
                                                                                                         grandi temi locali e planetari.
                                                                                                         La struttura architettonica firmata da Renzo
                                                                                                         Piano è uno straordinario valore aggiunto: il
                                                                                                         profilo dell’edificio gioca con dei rimandi alle
                                                                                                         montagne circostanti, un equilibrio tra vuoti
                                                                                                         e pieni che aggiunge fascino e valore a tutto
                                                                                                         l’apparato espositivo.
                                                                                                         Realizzato secondi criteri di ecocompati-
                                                                                                         bilità, è un modello che traccia una via da
                                                                                                         seguire per l’economia verde e il risparmio
                                   La palestra della scienza                                             energetico. III
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Natura e futuro

                                                                                                                                                            luglio-agosto 2013 | il Trentino
un rapporto virtuoso
Nel Museo Tridentino, le radici di oggi

I   l MUSE, Museo delle Scienze appoggia le sue radici nel Museo Tridentino di Scienze Naturali, un
    museo istituito verso la metà del 1800 in forma di museo civico. Lungo il suo percorso storico il
museo assume una sempre più consistente connotazione di museo naturalistico di conservazione.
Un cambiamento consistente avviene nell’ultimo decennio del secolo scorso quando il museo, che già
1964 era divenuto ente strumentale della Provincia autonoma di Trento, rafforza il proprio impegno
nella ricerca scientifica naturalistica diventando un istituto capace di svolgere funzioni di supporto
informativo per la progettazione ambientale locale e sviluppando importanti relazioni internazionali.
                                                                                                         primari. Oltre alla propria dimensione urba-
                                                                                                         nistica, il museo si inserisce dunque a pieno
                                                                                                         titolo nel più ampio processo di qualificazio-
                                                                                                         ne e ripensamento complessivo del futu-
                                                                                                         ro del Trentino, che in quegli anni andava
                                                                                                         precisandosi. Il progetto del nuovo MUSE si
                                                                                                         trova così a partecipare allo sviluppo di un’i-
                                                                                                         dea di Trentino “territorio della conoscenza”,
                                                                                                         assieme ai grandi cambiamenti intervenuti
                                                                                                         con l’ampliamento dell’Università di Trento
                                                                                                         e alla riconfigurazione delle fondazioni di
 Il tunnel glaciale                                                                                      ricerca.
                                                                                                         Ciò premesso, e anche grazie alla prestigio-
In quegli stessi anni avvia la sperimentazio-         ralmente il progetto di rigenerazione dell’a-      sissima dimensione architettonica costituita
ne di nuovi programmi per il pubblico adot-           rea industriale dismessa Michelin, area che        dalla firma di Renzo Piano, il MUSE si candi-
tando nuovi linguaggi di comunicazione de-            era venuta a trovarsi topograficamente in-         da a divenire una delle icone più rilevanti di
stinati a tutte le fasce di età e a tutti i livelli   serita nel contesto urbano della città e per la    un Trentino caratterizzato da un ampio siste-
di preparazione del pubblico. Questa ricerca          quale in quegli anni (dal 2001) era in corso       ma culturale costituito da eccellenze quali i
di un nuovo ruolo si traduce nell’ideazione e         una riflessione sul suo destino urbanistico.       grandi musei provinciali, i parchi naturali, i
produzione di numerose mostre temporanee              Per rispondere a questa aspettativa e su           numerosi festival, l’Università, le fondazioni
di successo. Ai temi naturalistici si affianca        incarico della Provincia autonoma di Trento,       di ricerca e le diverse espressioni pubbliche
una nuova programmazione che si amplia                nel 2003 il museo elabora uno studio di fat-       e private dello sviluppo e dell’innovazione.
ai temi dell’energia e dello sviluppo soste-          tibilità e procede a ridefinire la propria mis-    Le finalità del nuovo museo sono quelle di
nibile, ai giochi scientifici interattivi, all’a-     sione culturale, giungendo a scegliere una         realizzare un centro di interpretazione cul-
stronomia e alla matematica. Viene messo a            prospettiva tutta incentrata sulla crescita        turale al servizio della società dedicato alla
punto un ricchissimo programma di attività            intelligente, sostenibile e inclusiva.             natura e, nella prospettiva della sostenibilità,
educative che anch’esse si estendono oltre            Nel contempo mette a punto un nuovo pro-           alla scienza e all’innovazione. In sintesi, una
l’ambito delle discipline naturalistiche.             gramma culturale, consapevole di poter             rappresentazione in forma di museo di un
All’inizio del decennio ultimo scorso la              essere il portavoce dello spirito della terra      progetto di sviluppo di un territorio, pensata
Provincia autonoma di Trento individua nel            trentina che risponde alla ricerca di un mo-       per ispirare il propri cittadini e – al contem-
museo Tridentino di Scienze Naturali la pos-          dello di sviluppo, per il quale la qualità della   po - una straordinaria destinazione per il tu-
sibile istituzione capace di arricchire cultu-        vita e quella dell’ambiente sono obiettivi         rismo culturale di livello internazionale.. III
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                                   La montagna
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   di Renzo Piano
                                   Sostenibilità, fotovoltaico, big voide, geotermia
                                   L   a struttura progettata e realizzata dallo studio Renzo Piano Building Workshop è un fiore
                                       all’occhiello dell’architettura italiana. Il suo profilo richiama alle montagne circostanti e la stessa
                                   organizzazione su più piani del percorso di visita è una sorta di metafora dell’ambite montano.

                                   Il MUSE nasce, anche, all’interno di un con-    commerciali, residenziali e di terziario, non-   chio, le forme del museo. Questo inoltre,
                                   testo urbanistico e paesaggistico frutto di     ché quelle di interesse pubblico delle quali     sorgendo nella parte più a nord dell’area, ha
                                   un’unica visione progettuale che ha l’am-       il MUSE costituisce la maggiore espressione      anche il compito di gestire il rapporto con
                                   bizione di qualificarsi come una rilevante      che, assieme al parco pubblico di 5 ettari,      quella preziosa preesistenza rappresentata
                                   riqualificazione urbana di queste parte         “abbraccia” anche fisicamente l’intero nuo-      dal Palazzo delle Albere (sede del MART a
                                   della città, verso il suo fiume. La conce-      vo quartiere divenendo allo stesso tempo         Trento) e il suo prato, offrendo una proficua
                                   zione urbanistica dell’interno intervento si    importante magnete urbano per l’intera           e rispettosa interazione urbanistica.
                                   propone infatti di ricreare un vero e proprio   città. Questo abbraccio è sottolineato anche     L’edificio del museo si sviluppa in pianta
                                   frammento di città, con le sue articolazio-     dal tema dell’acqua, che in forma di canale      su una lunghezza massima (Est/Ovest) di
                                   ni, le sue gerarchie e la sua complessità       attraversa da sud a nord l’intera area, per      130 m fuori terra e una larghezza massi-
                                   funzionale. Qui troveranno spazio funzioni      poi duplicare, come riflesse in uno spec-        ma (Nord/Sud) di 35 m. L’edificio sviluppa
                                                                                                                                    le sue funzioni in 2 livelli interrati e 5 livelli
                                                                                                                                    fuori terra (compreso il piano terra). Tutti
                                                                                                                                    i piani fuori terra, più il -1 , accolgono sia
                                                                                                                                    funzioni destinate al pubblico sia attività
                                                                                                                                    amministrative di servizio e di ricerca. Il -2 è
                                                                                                                                    destinato essenzialmente a parcheggio. L’i-
                                                                                                                                    dea architettonica nasce dalla ricerca di una
                                                                                                                                    giusta mediazione tra bisogno di flessibilità
                                                                                                                                    e risposta, precisa e coerente nelle forme,
                                                                                                                                    ai contenuti scientifici del progetto culturale.
                                                                                                                                    Un museo in cui i grandi temi del percor-
                                                                                                                                    so espositivo sono riconoscibili anche nella
                                                                                                                                    forma e nei volumi, mantenendo al tempo
                                                                                                                                    stesso un’ampia flessibilità di allestimen-
                                                                                                                                    to degli spazi, tipica di un museo di nuova
                                                                                                                                    generazione. L’edificio è costituito da una
                                                                                                                                    successione di spazi e di volumi, di pieni
                                                                                                                                    e di vuoti, adagiati su un grande specchio
                                                                                                                                    d’acqua sul quale sembrano galleggiare,
                                                                                                                                    moltiplicando gli effetti e le vibrazioni della
                                                                                                                                    luce e delle ombre. Il tutto è tenuto insieme,
                                                                                                                                    in alto, dalle grandi falde della copertura che
                                                                                                                                    ne assecondano le forme, diventando ele-
                                                                                                                                    mento di forte riconoscibilità.
                                                                                                                                    Le tecniche costruttive perseguono la soste-
                                    La galleria del Dna                                                                             nibilità ambientale e il risparmio energetico
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                                                                                                                                                            luglio-agosto 2013 | il Trentino
con un ampio e diversificato ricorso alle fon-
ti rinnovabili e da sistemi ad alta efficienza.
Sono presenti pannelli fotovoltaici e sonde
geotermiche che lavorano a supporto di un
sistema di teleriscaldamento centralizzato
per tutto il quartiere. Il sistema degli im-
pianti per il funzionamento dell’edificio è
centralizzato, meccanizzato e sfrutta diver-
se fonti di energia rinnovabili (in particolare
quella solare, con l’uso di celle fotovoltaiche
e pannelli solari, e la geotermica, con lo
sfruttamento di sonde a scambio termico).
Il sistema energetico è accompagnato da
un’attenta ricerca progettuale sulle strati-
grafie, sullo spessore e la tipologia dei coi-
benti, sui serramenti e i sistemi di ombreg-
giatura, al fine di innalzare il più possibile
le prestazioni energetiche dell’edificio. Un
sofisticato sistema di brise soleil e di tende
comandate da sensori di temperatura e di
irraggiamento solare viene gestito in auto-
matico per ridurre l’irraggiamento nelle ore
estive e facilitarlo durante le giornate inver-
nali.
L’illuminazione e la ventilazione naturale,
in alcuni spazi, permettono la riduzione dei
consumi e la realizzazione di ambienti più
confortevoli. Il sistema impiantistico fa inol-
tre uso di accorgimenti che aumentano le
forme di risparmio energetico: ad esempio
la cisterna per il recupero delle acque me-
teoriche che vengono utilizzate per i servizi
igienici, per l’irrigazione della serra, per ali-
mentare gli acquari e lo specchio d’acqua
che circonda l’edificio. Complessivamente il
risparmio di acqua d’acquedotto è di circa il
50%. Nella costruzione vengono privilegiati          La serra tropicale
materiali di provenienza locale per limitare
l’inquinamento dovuto al trasporto. Il criterio     tazione, il tempo necessario al bambù per           Museo è il GOLD. Il sistema LEED (Lea-
della sostenibilità e del minor impatto trova       raggiungere le dimensioni adatte per essere         dership in Energy and Environmental De-
un’applicazione particolare e per certi versi       sezionato in listelli in forma di parquet è di      sign), sviluppato negli Stati Uniti nel 1998,
curiosa nella scelta di utilizzare il bambù (di     circa 4 anni. Per un legno arboreo tradizio-        raccoglie le linee guida per progettare e
produzione italiana) come legno per la pavi-        nale di pari qualità di durezza, ad esempio         costruire in modo sostenibile, riducendo
mentazione delle zone espositive. Il legno è        il larice, ce ne vogliono almeno 40. Questo         il consumo energetico e di conseguenza i
un materiale costituito essenzialmente dalla        vuole dire che il bambù è un sequestratore          costi di gestione e di mantenimento degli
CO2 sequestrata dall’atmosfera nel corso            super efficiente e il suo uso in edilizia o negli   edifici, nonché le emissioni nocive all’uomo
della vita della pianta. In termini di lotta al     arredi di interni è vantaggioso in termini di       e all’ambiente. Il progetto prevede infine la
cambio climatico, l’azione delle piante è           capacità di contribuire a limitare il cambia-       realizzazione di un parcheggio per le bici-
antagonista alla crescita della CO2 in atmo-        mento climatico globale!                            clette, con spogliatoi e docce, e un numero
sfera e quindi è antagonista alla crescita dei      Grazie alla collaborazione con il Distretto         limitato di posti auto per incentivare l’utilizzo
cosiddetti “gas serra”. A pari volumi di legno      Tecnologico Trentino, il progetto dell’edifi-       di trasporto pubblico da parte dei visitatori.
uscito da ciclo vitale corrisponde grossomo-        cio è stato sottoposto alle procedure per il        Il museo, collocato nei pressi della ciclabile,
do, una pari quantità di CO2 sequestrata.           raggiungimento della certificazione LEED.           potrà essere raggiunto agevolmente ser-
Tornando ai legni da costruzione o pavimen-         Il livello di certificazione LEED ottenuto dal      vendosi delle due ruote... III
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                                   Alla scoperta del Muse
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   La forma del Museo, metafora della montagna,
                                   scandisce dall’alto al basso la mostra permanente
                                         Terrazza:
                                   +5    per la visione dall’alto del paesaggio circostante, la città, il fiume, le montagne dell’orizzonte e il cielo

                                         Alta quota, esplorazione:
                                   +4    vette e ghiacciai; le forme di vita e l’adattamento; monitoraggio ghiacciai; cambiamenti climatici; uomo e natura alle alte quote.

                                         Natura alpina:
                                   +3    fauna e flora alpina; adattamenti e strategie di sopravvivenza; ecosistemi.
                                                                                                                                        I I numeri dell’edificio
                                         La lunga storia delle Dolomiti:                                                                Mostre temporanee: 500 mq

                                   +2    geologia alpina e dolomitica; fenomeni geologici e tettonici; storia mineraria;
                                         utilizzo delle risorse del sottosuolo; rischio geologico ; rischio ambientale;
                                                                                                                                        Mostre permanenti: 3.700 mq

                                         protezione civile.                                                                             Serra tropicale: 600 mq
                                                                                                                                        Area bambini Maxi Ooh!: 200 mq
                                         Dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale:                                                 Biblioteca archivio: 800 mq
                                         popolamento umano delle Alpi; il sito preistorico Riparo Dalmeri; urbanizzazione
                                   +1    e infrastrutture; analisi impatto ambientale; sostenibilità; economia e società;
                                                                                                                                        Area accoglienza e bar: 600 mq

                                         show room dell’innovazione tecnologica.                                                        Aule e laboratori didattici: 500 mq
                                                                                                                                        Uffici: 900 mq
                                         Maxi-Ooh! e la palestra della scienza:
                                    0    Maxi-Ooh! Spazio sensoriale dedicato ai bambini; la Palestra della scienza.
                                                                                                                                        Laboratori di ricerca: 800 mq
                                                                                                                                        Magazzini e collezioni: 1.800 mq

                                         Evoluzione, dinosauri, DNA:                                                                    Sala conferenza : 200 mq
                                         le origini della Terra; le prime forme di vita; rettili terrestri,                             Spazi di servizio: 2.000 mq
                                         marini e dinosauri; la diversificazione dei mammiferi; il
                                    -1   DNA e le biotecnologie; solidarietà tra i popoli.
                                                                                                                                        Totale superfici nette: 12.600 mq

                                         La serra tropicale montana:
                                           una vera e propria green-house dove far
                                               crescere e proteggere una foresta pluviale.
                                                   Questa area interpreta le biodi-
                                                       versità planetarie.
C’è un museo in continuo
cambiamento, come
il mondo che lo circonda.

Con il MUSE si aprono
le porte della conoscenza.
muse.it
A sostegno delle imprese                                                                                                                                17

                                                                                                                                                        luglio-agosto 2013 | il Trentino
Un fondo di 100 milioni di euro
per progetti di sviluppo o rilancio
U     n fondo di rotazione per complessivi 100 milioni di euro, di cui 50 messi a disposizione dalla
      Provincia e altrettanti dalle banche aderenti: è questa la nuova misura a sostegno del credito
delle imprese messa a punto assieme a Cassa del Trentino e ai Confidi.

                                                                                                                                                        NOTIZIE
Oggetto di una decisione assunta dalla             imprese che presentano progetti di sviluppo         con la sottoscrizione di un’apposita conven-
Giunta presieduta da Alberto Pacher, che           aziendale.                                          zione. Con l’attivazione dei fondi di rotazio-
fissa criteri e condizioni per la costituzione e   Le imprese potranno accedere a mutui a              ne, potranno essere concessi alle imprese
l’utilizzazione di fondi regionali di rotazione    medio-lungo termine, parzialmente sorretti          iscritte nel Registro delle imprese di Trento
ad alimentazione mista, l’intervento è parte       da garanzie prestate da parte dei confidi e         o nel Repertorio economico amministrativo
del pacchetto di misure previsto dal Proto-        a tassi di mercato convenienti o agevolati,         (R.E.A.) finanziamenti, di durata da 5 fino
collo di intesa siglato il 5 dicembre scorso       per progetti di investimenti per l’ammo-            a 15 anni e di importo tra un minimo di
fra Provincia e parti sociali ed imprenditoriali   dernamento o l’ampliamento produttivo, la           30.000 euro ed un massimo di 2,5 milioni
per promuovere la produttività e la competi-       riqualificazione energetica, la ricerca e l’in-     di euro. I mutui potranno coprire il 70% della
tività del Trentino.                               novazione, l’internazionalizzazione e l’acqui-      spesa di investimenti per l’ammodernamen-
Lo strumento è destinato a sostenere fi-           sizione di servizi all’esterno dell’azienda. Le     to o l’ampliamento produttivo, la riqualifica-
nanziariamente le imprese trentine che             risorse per il fondo di rotazione, rese dispo-      zione energetica, la ricerca e l’innovazione,
intendono avviare progetti di sviluppo o di        nibili dalla Provincia e provenienti da fondi       l’internazionalizzazione e l’acquisizione di
rilancio aziendale e che si trovano a dover        regionali, ammontano ad euro 50 milioni;            servizi all’esterno dell’azienda. Le spese
affrontare la difficile situazione del mercato     a tali risorse si aggiungono le disponibilità       ammissibili comprendono investimenti re-
del credito determinata dagli effetti della cri-   delle banche aderenti all’iniziativa con ap-        lativi all’immobile produttivo, a macchinari,
si economica internazionale. Il fondo, gestito     porto paritario.                                    attrezzature ed impianti, a spese per brevet-
dai Confidi, riguarda mutui di durata fino         “Nell’attuale situazione di crisi economica -       ti, know how, risultati di ricerche e servizi,
a 15 anni, per un importo compreso tra un          sottolinea l’assessore Olivi – e con le note        anche per l’internazionalizzazione, e ad ac-
minimo di 30.000 euro ed un massimo di             condizioni restrittive nell’accesso al credito,     quisto di azienda o ramo d’azienda. Otre a
2,5 milioni di euro.                               il problema per le imprese non è soltanto           tali tipologie, può essere inserita una quota
La Giunta provinciale, su proposta dell’as-        quello del tasso d’interesse, ma quello             forfetaria non superiore al 30% della spesa
sessore all’industria, artigianato, com-           della stessa possibilità di ottenere credito.       ritenuta ammissibile relativa ad incremento
mercio e cooperazione, Alessandro Olivi, e         Lo strumento che abbiamo definito viene             dell’operatività aziendale.
dell’assessore all’agricoltura, foreste, turi-     incontro ad entrambe le esigenze, poiché            Per ragioni connesse alle ricadute eco-
smo, promozione, caccia e pesca, Tiziano           rivitalizzare le fonti di finanziamento dei pro-    nomico-sociali, è prevista la possibilità di
Mellarini, ha approvato le disposizioni per        getti aziendali è oggi una delle esigenze più       ottenere dalla Giunta provinciale, previa
la costituzione di un fondo di rotazione ad        urgenti. Sosteniamo la finanza d’impresa,           domanda specifica e secondo i criteri della
alimentazione mista Provincia – Banche per         mettendo a disposizione del mercato del             «procedura negoziale», una deroga relativa-
favorire l’accesso al credito da parte delle       credito una quota importante di risorse e           mente all’ammontare massimo del mutuo
                                                   concordando con le Banche condizioni fa-            per progetti presentati da grandi imprese
                                                   vorevoli alle imprese, grazie anche alla ga-        o alle disposizioni che definiscono le spese
                                                   ranzia dei Confidi. Quindi avremo maggiori          ammissibili, per progetti di rilancio azienda-
                                                   disponibilità di credito, in molti casi a tasso     le che possono includere anche una quota
                                                   agevolato, destinato in prevalenza ad inve-         di ristrutturazione dell’indebitamento.
                                                   stimenti ma anche al circolante e a casi di         Il progetto imprenditoriale dovrà essere con-
                                                   ristrutturazione finanziaria.”                      diviso con una o più banche convenzionate
                                                   I criteri approvati per l’attuazione dei fon-       e, qualora coinvolto, con il Confidi di rife-
                                                   di di rotazione prevedono una dotazione di          rimento. Gli interventi sostenuti dal fondo
                                                   risorse da parte della Provincia pari a 50          di rotazione sono cumulabili con gli incen-
                                                   milioni di euro e l’apporto paritario degli         tivi previsti dalla legge provinciale 6/1999,
                                                   Istituti di credito che aderiranno all’iniziativa   «legge sugli incentivi alle imprese». III
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il Trentino | luglio-agosto 2013
                                   L’edilizia semplificata
                                   Per concessioni e parcheggi,
                                   tempi di risposta più rapidi e certi
                                   N      uove semplificazioni in materia di concessioni edilizie e di parcheggi e tempi di risposta ancora
                                          più rapidi e più certi da parte dell’amministrazione: sono queste, in sintesi, le parole chiave del
                                   “pacchetto” di proposte avanzato dall’assessore Mauro Gilmozzi e approvato dalla Giunta provinciale
                                   dopo il via libera del Consiglio delle Autonomie. Si tratta di proposte che completano il quadro degli
NOTIZIE

                                   interventi messo a punto negli ultimi anni dalla Provincia autonoma in materia di urbanistica ed edilizia
                                   e che vanno nella direzione di favorire una ripresa degli investimenti in particolare nei settori delle
                                   ristrutturazioni e delle riqualificazioni.
                                                                                                                                           rilascio della concessione edilizia;
                                                                                                                                           Semplificazione standard parcheggio, con
                                                                                                                                           l’introduzione di una tabella unica per i
                                                                                                                                           parcheggi suddivisa in base alle categorie
                                                                                                                                           tipologiche rilevanti, al fine di semplificare
                                                                                                                                           e ridurre i casi in cui il cambio di categoria
                                   “In piena coerenza con il disegno comples-         degli sforzi posti in essere dalla Provin-           richieda l’adeguamento ai predetti stan-
                                   sivo che abbiamo messo a punto - sottoli-          cia autonoma, in maniera sistematica, fin            dard. Il principio generale seguito è quello
                                   nea l’assessore Gilmozzi - con questo nuo-         dall’approvazione del nuovo ordinamento              che in presenza di attività funzionalmente
                                   vo pacchetto di misure andiamo a stimolare         urbanistico. L’obiettivo perseguito in questi        analoghe che non determinano un aumento
                                   soprattutto gli interventi di riqualificazione     anni - in estrema sintesi, quello della sem-         rilevante del carico urbanistico non è richie-
                                   architettonica ed energetica nei centri sto-       plificazione delle procedure edilizie - ha           sto l’adeguamento degli standard. Inoltre
                                   rici. Tre i vantaggi attesi: innanzitutto un ri-   portato ad una serie di interventi di natu-          si è estesa l’esenzione dalla presentazione
                                   lancio dell’edilizia, settore che versa in una     ra legislativa che, fra le altre cose, hanno         degli spazi di parcheggio anche agli inter-
                                   situazione di particolare sofferenza a causa       introdotto il silenzio assenso per il rilascio       venti di demolizione con ricostruzione. Sono
                                   della crisi. In secondo luogo, una più piena       della concessione edilizia (legge 4 del 2010)        stati estesi i casi di esenzione dall’obbligo di
                                   valorizzazione dei centri storici e dei centri     e per l’autorizzazione paesaggistica (legge          reperire parcheggi per tutti i centri storici;
                                   abitati in generale. Infine, un risparmio nel      10 del 2012), nonché una disciplina sem-             Rispetto al regolamento di attuazione della
                                   ‘consumo’ di territorio, conformemente agli        plificata per la ristrutturazione edilizia (legge    legge urbanistica sono state semplificate le
                                   obiettivi che ci siamo proposti in materia di      25 del 2012).                                        categorie relative al pagamento del contri-
                                   paesaggio e ambiente”.                             Le modifiche apportate con le nuove pro-             buto di concessione, è stato introdotto un
                                   Frutto di un lungo ed approfondito con-            poste dell’assessorato riguardano in parti-          nuovo sistema di calcolo adottando la me-
                                   fronto anche con gli ordini professionali e        colare:                                              desima tabella utilizzata per gli standard
                                   con le categorie economiche, le modifiche          Ulteriore semplificazione procedure rilascio         di parcheggio e sono stati estesi i casi di
                                   consentiranno una riduzione dei tempi per il       concessione edilizia, con lo scopo di ridur-         esonero dal pagamento del contributo di
                                   rilascio della concessione edilizia attraverso     re i termini complessivi del procedimento,           concessione. Inoltre viene approvata una
                                   l’eliminazione di tutta una serie di fasi inter-   di rendere più chiara l’attività istruttoria del     modulistica unica per le autorizzazioni pa-
                                   medie che espandevano a dismisura la du-           Comune distinguendo meglio le varie fasi             esaggistiche delle Comunità, prevedendo
                                   rata del procedimento. Fra le altre novità la      volte al rilascio del titolo edilizio abilitativo;   che il tecnico deve asseverare la presenza
                                   semplificazione e la standardizzazione della       di permettere al Comune un controllo sulla           della conformità urbanistica; inoltre, fra le
                                   disciplina in materia di parcheggi, anche al       conformità urbanistica sulla base della sola         opere libere, quindi non bisognose di titolo
                                   fine di evitare che interventi di natura edi-      documentazione essenziale presentata; di             edilizio, si comprendono le attrezzature e gli
                                   lizia nei centri storici vengano bloccati per      acquisire d’ufficio, anche mediante il ricor-        elementi di arredo di pertinenza di esercizi
                                   l’assenza degli spazi di parcheggio previsti.      so alla conferenza di servizi, tutti gli atti di     pubblici e commerciali che formano oggetto
                                   Introdotto da ultimo anche un nuovo siste-         assenso comunali non ancora rilasciati. Al           di concessione per l’occupazione di suolo
                                   ma di calcolo dei contributi di concessione.       Comune quindi basteranno solo 10 giorni,             pubblico ai sensi dei regolamenti edilizi co-
                                   Gli interventi si inquadrano nel complesso         accertata la conformità urbanistica, per il          munali in materia, tra i quali i plateatici. III
20
il Trentino | luglio-agosto 2013
                                   L’assegno migliorato
                                   Novità e modifiche nell’assistenza
                                   alle persone non autosufficienti
                                   S      ono entrate in vigore il 1° luglio le modifiche introdotte all’assegno di cura per le persone non
                                          autosufficienti. Le novità principali proposte dall’assessore alla Salute e politiche sociali Ugo
                                   Rossi riguardano l’aumento degli importi e del livello massimo dell’Icef: in questo modo un numero
                                   più ampio di cittadini potrà percepire l’assegno.
NOTIZIE

                                   Le disposizioni sono frutto del lavoro di concertazione con le parti sociali e i destinatari dell’assegno;
                                   per gli attuali beneficiari si ridetermineranno in automatico gli importi dell’assegno di cura dal mese
                                   di luglio 2013.

                                   Le novità principali, che si applicano alle
                                   domande presentate a partire dal 1° luglio
                                   2013, riguardano i seguenti aspetti:

                                   -- aumento sia nella misura minima che
                                      massima degli importi dell’assegno di
                                      cura

                                                                                                                L’ASSEGNO
                                   -- aumento a 0,32 (da 0,28) del limite su-
                                      periore dell’indicatore ICEF;
                                   -- aumento a 5.400,00 (era 2.000,00) del-
                                      la deduzione per coloro che hanno 65
                                      anni o più;                                                                                                DI CURA
                                   -- introduzione di alcuni correttivi nell’ac-
                                      certamento della condizione di non au-
                                                                                                                     PER PRENDERSI CURA
                                      tosufficienza e del fabbisogno assisten-
                                      ziale;
                                   -- semplificazione della procedura per i
                                      casi rientranti nel primo livello di gravità
                                      (basta la sottoscrizione del verbale UVM
                                      e non la sottoscrizione del PAI - Piano                                LE NOVITÀ DAL 1° LUGLIO 2013
                                      Assistenziale Individualizzato);
                                                                                                                  Provincia autonoma di Trento
                                   -- non è più incompatibile il congedo bien-                                    Assessorato alla salute
                                                                                                                  e alle politiche sociali
                                      nale retribuito al 100%, ma determina la
                                      sospensione dell’assegno nel periodo di
                                      fruizione. III

                                       I Per approfondimenti
                                       http://www.trentinosalute.net/Contenuti/Temi/Integrazione-socio-sanitaria/L-Assegno-di-cura
ICO
                            RAF
                        TOG
                      FO      TTE D
                                   EI RICERCAT
                                              OR
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                  RS     LA                     I 20
                                                    13
                   O
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                                                                              13
                                                                        ONG
                                                                    AM

                                                                          20
                                                               LE

                        SE
                       RE

                             AR                                E   OP
                                  CH
                                       ERS              A   LP
                                             ARE NORM

      L’iniziativa è promossa da:                              Con il patrocinio di:   In collaborazione con:   Media Partner:
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il Trentino | luglio-agosto 2013
                                   Ecco il mio quartiere
                                   Madonna Bianca vista dai suoi abitanti
                                        di Alessia Negriolli

                                   I   l concorso fotografico aperto a tutta la cittadinanza e promosso da Itea Spa è giunto al termine.
                                       Ai residenti è stato chiesto di raccontare la storia e la vita quotidiana attraverso le immagini.
NOTIZIE

                                   La Società ha lanciato nel rione questo                Diploma di Alta Formazione per grafici dell’I-       evidenziativa delle due foto, che interpre-
                                   concorso per coinvolgere maggiormente                  stituto Pavoniano Artigianelli che, seppur           tano e selezionano aspetti diversi del pae-
                                   i residenti nel progetto di riqualificazione           avendo partecipato fuori concorso, saranno           saggio urbano – artificio e natura, interno
                                   urbana, promosso dalla “Commissione Torri              presenti in mostra.                                  esterno, presenze negative e positive che,
                                   di Madonna Bianca” coordinata da Itea Spa                                                                   al contempo, convivono, come “facce del-
                                   con l’Università di Trento, e per farli sentire        COMPOSIZIONE DELLA GIURIA                            la stessa medaglia”, nello stesso scenario
                                   parte attiva. Il bando si è articolato in due          Presidente: ing. Michela Chiogna                     d’ambientazione, come frammenti di uno
                                   sezioni “Le Torri di ieri” e “le Torri di oggi         (Consigliera di amministrazione Itea Spa).           stesso collage rappresentativo…» (Claudia
                                   e di domani” per raccontare la storia e la             Membri: Luca Chistè (fotografo professio-            Battaino).
                                   quotidianità dei quartieri di Madonna Bianca           nista), arch. Giuliano Stelzer (Comune di            «…si completano a vicenda in quanto ele-
                                   e di Villazzano 3 attraverso l’occhio attento          Trento), Claudia Battaino (Università degli          menti compositivi di uno stesso mosaico…»
                                   dei suoi abitanti.                                     Studi di Trento), arch. Alessia Ruggeri (Pro-        (Giuliano Stelzer).
                                                                                          vincia autonoma di Trento), Dolores De Cia           «…tra le due foto traspare una simmetria
                                   PREMI                                                  (Itea Spa), Mario Giovanetti (Associazione           di relazione, una sorta di sincronia tra pa-
                                   1° premio: corso di fotografia o un buono              Villazzano 3).                                       esaggio urbano tout court e il verde. La F3
                                   spesa di pari valore.                                  Ecco vincitori e premiati e i commenti dei           “La chiesa del quartiere”, inoltre, riflette
                                   2° premio: un buono spesa.                             membri della giuria:                                 un’anima della contrada: la Chiesa, nucleo
                                                                                                                                               aggregativo di una comunità, ha una linea
                                   I vincitori riceveranno premi e/o riconosci-           1° PREMIO A PARI MERITO                              architettonica avveniristica e di forte impatto
                                   menti in occasione di una mostra fotogra-              -- “Le Torri viste dallo Sporting”                   visivo all’interno del piccolo borgo…» (Luca
                                   fica che esporrà le migliori opere segnalate              (Valentina Labinaz)                               Chistè).
                                   dalla Giuria e che verrà organizzata prossi-           -- “Faggio Garbari” (Christian Rigotti)              «ritengo che queste foto siano ben rap-
                                   mamente da Itea Spa. Altre opere meritevoli                                                                 presentative dell’intero territorio rionale in
                                   di essere menzionate, sono quelle realizzate           «Dall’analisi delle due foto colgo un rappor-        quanto ritraggono, attraverso una diver-
                                   da 20 alunni della classe del Biennio Post–            to stridente, che è un’interessante capacità         sificata antologia di colori, le criticità, la

                                    1° Premio a pari merito                                                         1° Premio a pari merito
                                    “Le Torri viste dallo Sporting” (Valentina Labinaz)                             “Faggio Garbari” (Christian Rigotti)
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                                                                                                                                                      luglio-agosto 2013 | il Trentino
                                                                                                                                                      NOTIZIE
 2° Premio a pari merito                                                   2° Premio a pari merito
 “La chiesa del quartiere” (Aurora Depedri)                                “Vecchi edifici che si rianimano” (Stella del Nord Gruppo Agesci TN12)

materialità dell’involucro Torre, il verde, le   rende l’immagine di un rione che, attraverso       «La foto Imponenza, la cui qualità ricer-
generazioni presenti (anziani, bambini, stra-    il verde, prende corpo e anima, concedendo         cata e inquadratura compositiva sono
nieri), le linee di comunicazione e i percorsi   ampi spazi ai giovani e alle loro espressioni/     interessanti e ricordano lo stile moderno
pedonali» (Michela Chiogna).                     necessità di gioco e di svago…» (Michela           (Bauhaus), sottolinea altresì che la fotogra-
                                                 Chiogna).                                          fia contemporanea ha un carattere forte-
2° PREMIO A PARI MERITO                          «“La Chiesa del quartiere” riflette un’anima       mente interpretativo e selettivo, esprime un
-- “La chiesa del quartiere” (Aurora             della contrada: la Chiesa, nucleo aggregati-       punto di vista diverso, capace di attribuire
   Depedri)                                      vo di una comunità, ha una linea architet-         nuovi significati agli elementi iconografici
-- “Vecchi edifici che si rianimano” (Repar-     tonica avveniristica e di forte impatto visivo     tradizionali…» (Claudia Battaino)
   to Stella del Nord Gruppo Agesci TN12)        all’interno del piccolo borgo… Nella foto
                                                 “Vecchi edifici che si rianimano” la presen-       -- “Giganti” (Claudio Clamer)
«…dalla foto “Chiesa del quartiere” emerge       za dei bambini nella parte inferiore della foto    «La foto ritrae uno scorcio di quattro Torri
la vita, i rapporti umani, le relazioni vissu-   accentua l’umanità dello scatto, lo rende          senza elementi sufficienti a identificarle e
te...» (Mario Giovanetti).                       vivo ed autentico» (Luca Chistè).                  ad ambientarle all’interno della geografia
«La foto “Chiesa del quartiere” trasferisce                                                         dei due quartieri» (Dolores De Cia).
un’idea di movimento sia nello spazio che        SEGNALAZIONI DELLA GIURIA                          «…dall’osservazione delle foto trapelano
nel tempo, poiché mette in contrapposizio-       -- “Imponenza” (Meriam Ben Achour)                 diversi messaggi: di cesura rispetto all’e-
ne la Torre, come un elemento immutato nel       «…la foto ricorda vagamente la corrente            sterno delle Torri; di forte e massiccia pre-
correre degli anni, con il lento trascorrere     stilistico-artistica del Bauhaus. Quest’ulti-      senza del verde nell’intera area (attrezzato o
del tempo impresso nella figura e nell’anda-     ma, a livello di segno compositivo, vagheg-        solitario) e delle linee di comunicazione (tre-
tura dell’anziano…» (Alessia Ruggeri).           gia l’elemento del solido: una presenza ro-        no, strade, vicoli)» (Michela Chiogna). III
«la foto “Vecchi edifici che si rianimano”       busta e svettante verso l’alto» (Luca Chistè).

 Segnalato dalla giuria                                                    Segnalato dalla giuria
 “Imponenza” (Meriam Ben Achour)                                           “Giganti” (Claudio Clamer)
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il Trentino | luglio-agosto 2013
                                   Il rifiuto dove lo butto?
                                   Un’applicazione per smartphone sviluppata
                                   dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento
                                   aiuta a fare una corretta raccolta differenziata
                                        di Viviana Lupi
NOTIZIE

                                   A      lzi la mano chi non ha mai avuto neanche il più piccolo dubbio su dove buttare un certo tipo di
                                          rifiuto per fare una corretta raccolta differenziata.
                                   Tutti gli altri, in caso di necessità, potranno ottenere utili suggerimenti grazie all’applicazione per
                                   smartphone “ComeButta” e al sito www.comebutta.it progettati dall’Unità di ricerca ICT4G appartenente
                                   al Centro “Information and Communication Technology” della Fondazione Bruno Kessler di Trento.
                                   In collaborazione con AMNU, azienda con            re in forma di gioco, iscrivendo la propria         «Un piacere per la nostra azienda – dichiara
                                   sede a Pergine Valsugana (Trento) che si           squadra e ricevendo dei punti per ogni ri-          Francesco Pergher, presidente di AMNU –
                                   occupa di igiene ambientale, il sistema            sposta esatta. Più si collabora, cercando di        essere stata scelta come partner per la rea-
                                   è al momento in via di sperimentazione             dare risposte precise, più si aiuta a miglio-       lizzazione di questo progetto che consentirà,
                                   con gli studenti dell’Istituto di Istruzio-        rare il sistema. Un modo dunque per con-            grazie all’utilizzo di un mezzo vicino ai gio-
                                   ne “Marie Curie” di Pergine e l’Istituto di        tribuire doppiamente al progetto: aiutando          vani, di coinvolgere sul tema della raccolta
                                   Formazione professionale alberghiero di            la sperimentazione scientifico-tecnologica          differenziata i ragazzi e gli istituti scolastici.
                                   Levico Terme, ma chiunque può parteci-             e migliorando la raccolta differenziata per         Questo è un primo passo per individuare,
                                   pare scaricando l’applicazione sul pro-            un mondo più pulito. Una filosofia propria          assieme ai ricercatori, nuovi utilizzi di que-
                                   prio cellulare o registrandosi alla pagina:        anche dell’Unità ICT4G (ICT for Good) della         sto prezioso e innovativo strumento». III
                                   www.comebutta.it/amnu/users/new.                   FBK, gruppo di ricerca attivo nella progetta-
                                   Una volta registrati si può aprire un post         zione di sistemi informatici volti a migliorare
                                   caricando una foto del rifiuto che si vuole        la qualità della vita.
                                   gettare e poi consultare i suggerimenti degli      A sviluppare il sistema, insieme ad Adolfo
                                   altri utenti su come smaltirlo correttamente.      Villafiorita, responsabile dell’Unità ICT4G, i
                                   Quando un caso è dubbio, intervengono gli          giovani ricercatori Pietro Molini, Andrea No-
                                   esperti dell’AMNU che chiudono il post dan-        dari.
                                   do la risposta corretta. Da tenere presente        «Contribuire a costruire un mondo più so-
                                   che i dati disponibili sul sito e l’applicazione   stenibile – sottolinea Adolfo Villafiorita –­­­ è
                                   valgono per gran parte del territorio trentino     una sfida e un’opportunità per tutti noi. “Co-
                                   perché rispondenti allo standard definito per      meButta” è un apporto alla realizzazione di
                                   l’organizzazione della raccolta differenziata.     questa visione e ci ha permesso di contatta-
                                   Per i ragazzi è anche possibile partecipa-         re e attivare una comunità attenta al tema».

                                       I Per informazioni
                                       Sito del progetto “ComeButta”:
                                       http://www.comebutta.it/amnu
                                       Sito dell’Unità ICT4G (Centro Information Technology) - FBK:
                                       http://ict4g.fbk.eu/node/1
                                       Sito AMNU:
                                       http://www.amnu.net/
                                                                                                                                           Home page dell’applicazione “ComeButta”
LE MIE IDEE E I MIEI PROGETTI…
COME REALIZZARLI?

      Opportunità, iniziative e aiuti su:
26                                 Il futuro dei giovani
                                   in cerca di occasioni
il Trentino | luglio-agosto 2013

                                   Una finestra web su formazione e impresa
                                        di Gianna Zortea

                                   F
NOTIZIE

                                        ino a poche settimane fa si chiamava www.perilmiofuturogiovani.it ed era la naturale interfaccia
                                        informatica per tutti i giovani, appunto, che cercavano occasioni formative (prestiti d’onore, borse
                                   di studio, stage o corsi formativi all’estero ecc.). Mancava però la sezione altrettanto importante
                                   dedicata ai giovani che, dopo essersi formati, vogliono realizzare il loro sogno imprenditoriale e
                                   trasformare un’idea nel loro lavoro. Che ambiscono insomma a diventare “imprenditori”.
                                   Ed eccoci allora a un nuovo sito, il cui nome è diventato www.perilmiofuturogiovani.tn.it e che ha in
                                   sé molte novità.

                                   Prima di tutto accanto alla tradizionale se-
                                   zione riservata alle offerte “formative”, ecco
                                   una nuova sezione dedicata all’imprendito-
                                   rialità giovanile, accompagnata da una nuo-
                                   va grafica, da un nuovo modo di presentare
                                   i bandi e gli incentivi, da un linguaggio più
                                   semplice e accattivante. Il sito è stato infatti
                                   pensato come uno strumento per proporre
                                   opportunità di formazione e di lavoro ed è
                                   strutturato in modo da rendere semplici e
                                   fruibili le informazioni.
                                   L’idea di dedicare una specifica sezione del
                                   sito al “fare impresa” è nata nel contesto del
                                   più ampio Progetto per l’imprenditorialità
                                   giovanile approvato dalla Giunta provinciale
                                   nel marzo di quest’anno, con l’obiettivo di
                                   sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove
                                   iniziative imprenditoriali realizzate soprat-
                                   tutto da giovani. Il progetto, definito con la
                                   supervisione scientifica del prof. Carlo Bor-
                                   zaga e il supporto di un apposito gruppo di
                                   lavoro e coordinato dal Servizio program-
                                   mazione della Provincia, ha lo scopo di far
                                   crescere tra i giovani la cultura imprendito-
                                   riale e la loro capacità di creare nuove im-
                                   prese sostenibili, impegnandoli soprattutto
                                   in attività di interesse collettivo con elevate
                                   potenzialità di sviluppo e ampie capacità di
                                   creare nuova occupazione, finora poco coin-
                                   volte nelle politiche di creazione di impresa.
                                   Il progetto individua come nuovi ambiti di         Il presidente della Provincia di Trento, Alberto Pacher con il professor Carlo Borzaga all’iniziativa “Il
                                   sviluppo dell’imprenditorialità giovanile al-      lavoro? Crealo!” (Foto: Lorenzo Viesi)
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