CRESCITA CERCASI - Consumatori

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CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
                                                            il mensile dei soci coop
coop adriatica edizione veneto n° 1 gennaio-febbraio 2013

                                                                                                                               Il paese al voto.
                                                                                                                               Ma per ripartire
                                                                                                                               la priorità è sostenere
                                                                                                                               le famiglie e i consumi

                                                                           SCITA CERCASI
                                                                        CRE

                                                                      40   Una nuova idea
                                                                           di cooperativa
                                                                           Comprare insieme conviene: Coop Adriatica punta
                                                                           a un 2013 attento al potere d’acquisto, ma anche
                                                                           alla ricchezza delle relazioni sociali e all’ambiente.
                                                                           Se ne parla dal 13 febbraio in 44 assemblee aperte
                                                                           ai soci e ai citt adini sul Preventivo di sostenibilità
CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
il mensile dei soci coop

www.consumatori.e-coop.it
                       LA NOSTRA RIVISTA NON È SOLO QUELLA
                       FATTA DI CARTA CHE AVETE IN MANO ADESSO.
                       "CONSUMATORI" È INFATTI DISPONIBILE ANCHE
                       IN ALTRI FORMATI DIGITALI. ECCO DOVE TROVARCI:

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                            www.consumatori.e-coop.it
                            dove trovi la versione integrale
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CRESCITA CERCASI - Consumatori
SOMMARIO
    consumatori
                                                                                                                                   coop adriatica
                                                                                        sommario                                Le40
                                                                                                                                  pagine di
                                                                                                                                            Una nuova idea
        seguici su facebook                                                                                                                 di cooperativa
        e su www.consumatori.e-coop.it
                                                                                                                                            DI PAOLA MINOLITI

  6 La priorità è aiutare le famiglie                                                                                               47 Terremoto: solidarietà
        Il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari, e l'economista                                                                    per oltre 650 mila euro
        Giacomo Vaciago sulla prospettiva economica dopo il voto
                                                                                                                                    49 Negozi aperti
                                                                                                                                            lavoratori tutelati
12 Chi mangerà il pane quotidiano?                                                                                                          DI ANDREA LANZARINI

        Il mondo ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti. L'emergenza
        alimentare si presenta drammatica. Parla Lester Brown
                                                                                                                                     51 Dai energia
                                                                                                                                            alla tua spesa!

22 Salviamoci l'ambiente
        Come cambiano i negozi Coop per ridurre le emissioni di CO².
        Vi raccontiamo tutte le novità ormai diventate realtà
                                                                                                                             Coop Adriatica Numero Verde 800 857 084

  4 Lettere a                                                     17 Ambiente                                                      25 DTortelli e ravioli
         Consumatori                                                      grande assente                                                I MASSIMO MONTANARI
                                                                          DI MARIO TOZZI

  6 La priorità è aiutare                                                                                                          32 Da Urbino
    le famiglie                                                   21 Diete pericolose                                                       delizie di stagione
         DI DARIO GUIDI                                                   DI EUGENIO DEL TOMA                                               DI HELMUT FAILONI

  7 DLa  vignetta                                                28 Scegliere   bene                                               34 Alla scoperta di Petra
      I ELLE K A PPA                                                DI ANNA SOMENZI                                                         DI GIUSEPPE ORTOLANO

12 Chi mangerà                                                   30 La app economy                                                 36 Italiani    brava gente
         il pane quotidiano?                                              DI CLAUDIO STRANO
                                                                                                                                      DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO

18 Il consumerismo                                                                                                                 36 Mostre, libri e dischi
         gentile                                                                                                                            Intervista a Luca Sapio
                                                                                                                                            DI G. OLDRINI E P. PACODA

Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,
Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296
Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 31/01/2013. Il numero di dicembre è stato stampato in 2.579.034 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
4                                                                                                      gennaio-febbraio 2013

                                                                   L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:
                                                                   redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna
                                                                   fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it

               Coop e la riduzione degli imballaggi
Ho letto su un quotidiano un articolo che stima fino al 25% lo spreco dei
diversi prodotti dovuto ad imballaggi non efficienti. Volevo sapere cosa fa la
Coop su questo fronte e con che strategie si muove?
renza biagiNI - bologna

Risponde Claudio Mazzini                                           di quantità, qualità e sicurezza e del prodotto;
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:   - no overpackaging: ovvero riduzione/eliminazione
I criteri per la valutazione e la scelta delle confezioni          dei confezionamenti non necessari;
dei prodotti Coop debbono rispettare diverse esigenze              - ampio uso di ricariche;
quali proteggere l'alimento, facilitare l'utilizzo della           - massimo utilizzo di materiali riciclati;
confezione stessa da parte del consumatore, nonché                 - riduzione degli spazi nello stoccaggio e nel trasporto,
garantire adeguata tenuta nelle fasi d’esposizione e               riducendo quindi il numero di automezzi necessari.
della logistica. Tutto questo si deve poi incrociare con           Sono già più di 200 i prodotti Coop su cui sono stati
la necessità di ridurre gli impatti sull’ambiente                  fatti interventi “3R” sul packaging. Il quantitativo di
Su questo aspetto Coop agisce da tempo lungo due di-               materiale risparmiato da Coop in seguito a tali inter-
rettrici strategiche: la riduzione a monte del consumo             venti, è stato nel solo 2011, di 5.800 tonnellate di ma-
di risorse (materiale, energia) e delle emissioni di               teriale.
CO2 , la riduzione a valle della produzione di rifiuti, at-        Inoltre da anni Coop ha intrapreso sui prodotti per la
traverso la promozione della strategia delle “3R”, ossia           detergenza della casa e per la persona una strategia di
in ordine di importanza: R come Risparmio, R come                  riduzione che parte dall’inserimento massiccio delle
Riutilizzo, R come Riciclo.                                        ricariche per i saponi liquidi, facendo in questo modo
Perché in ordine di importanza? Perché per quanto                  risparmiare l’ambiente, il consumatore e riducendo
utile, importante e nobile sia riciclare i materiali da            gli sprechi. Sono infatti già oltre 190 i punti vendita
imballaggio scartati, lo è ancora di più, se si vuole ri-          in Italia dove è prevista la vendita sfusa di detersivi e
durre la produzione di rifiuti ed i conseguenti danni              ammorbidenti. Per acquistare questi prodotti si usa
sull’ambiente, riutilizzarli ogni volta che si può e, so-          un apposito flacone che, una volta acquistato, è poi
prattutto, risparmiarli. Vale a dire usarne di meno, per           possibile riutilizzare per tutte le volte che si vuole.
poter un domani ridurre i rifiuti (siamo l’unica specie            Infine attraverso l’ecodesign, un approccio alla pro-
su questo pianeta a produrne) fino a non averne af-                gettazione di un prodotto, con particolare attenzione
fatto. Coop ritiene possibile mettere in pratica queste            all’impatto ambientale del prodotto durante il suo
politiche virtuose (delle 3R) attraverso:                          intero ciclo di vita, stiamo lavorando sui diversi im-
- dematerializzazione: ovvero riduzione della quan-                ballaggi per renderli sempre più facili da utilizzare, più
tità di materiale (peso, spessore dimensione) a parità             attenti all’ambiente, meno spreconi.

         Quante qualità di limoni
È vero che ci sono tante varietà di limoni a seconda della stagione?
enrico bertoldi - cuneo
Diciamo che il limone ama il clima mite e odia il                  a preparare il limoncello è il limone di Sorrento igp,
vento. La varietà più diffusa in Italia è il cosiddetto            di forma ovale che pesa oltre gli 80 grammi, molto
femminello che fruttifica anche cinque volte l’anno. I             succoso e privo di semi. Le virtù terapeutiche del
limoni che fruttificano fra ottobre e aprile (invernali)           limone sono molto conosciute: è impagabile nei
sono detti primofiore e sono ovali di peso medio, con              gargarismi ed è un disinfettante del cavo orale, oltre
buccia verde-giallo.                                               a essere un efficace astringente nel caso di disturbi
Quelli che troviamo fra aprile e giugno vengono                    intestinali. Il suo alto contenuto di vitamina C lo
chiamati bianchetti mentre i verdelli sono i limoni                rende molto utile nelle malattie da raffreddamento,
che si raccolgono in estate con la buccia verde scuro              mal di testa e come supporto alle terapie contro artriti
molto succosi e profumati. Molto pregiato e adatto                 e reumatismi.
CRESCITA CERCASI - Consumatori
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                                                                                                                     fermi e precisi, in tempi rapidi, garantendo l’occupazione.
                L'Ilva, la salute e il lavoro                                                                        Perché c’è la coscienza che il lavoro è fonte di reddito, ma
Alcuni lettori ci hanno scritto a proposito                                                                          anche di coesione sociale (...).
                                                                                                                     È un'illusione che l’eliminazione dei problemi, cancel-
dei temi affrontati nella rubrica di Mario                                                                           lando la produzione, porti alla felicità. (...) Niente più fab-
Tozzi sul caso Ilva e più in generale sul                                                                            briche, niente centrali elettriche, ma anche niente pale eo-
                                                                                                                     liche, niente auto, niente camion, ma anche niente treni.
tema del rapporto tra inquinamento,                                                                                  Tutti fermi e immobili. E superati dalla Cina e dall’India,
salute e lavoro. Ecco alcuni brani di una                                                                            dal Brasile e …
di queste lettere:                                                                                                   giorgio oldrini - sesto san giovanni

Sono nato a Sesto San Giovanni, terra di fabbriche e di
cultura del lavoro. Per cui quando leggo Mario Tozzi che                                                                        Acquario in casa
scrive: “Gli impianti che inquinano vanno chiusi e basta”                                                            Cosa comporta avere un acquario in casa?
mi vengono i sudori freddi. È evidente che tutti speriamo
perché si arrivi il più rapidamente possibile a fabbriche e                                                          ermete rebucci - PEscara
lavorazioni che non inquinano. Ed è altrettanto chiaro                                                               L’acquario va posizionato lontano da televisione, elettro-
che i padroni hanno spessissimo fatto di tutto per trarre il                                                         domestici rumorosi e da luce diretta solare. Poi occorre
massimo profitto dalle fabbriche, curandosi poco o nulla                                                             scegliere il tipo di acqua (dolce o salata) e di conseguenza
della salute dei lavoratori e dei cittadini. Ora, i padroni,                                                         il tipo di pesci da inserire. Non mettiamo conchiglie se
devono pagare. Ma come agire?                                                                                        scegliamo l’acqua dolce, perché rilascerebbero carbo-
Negli anni 60-70 qui a Sesto i lavoratori della Breda Fu-                                                            nato di calcio che compromette la vita dei pesci. Per
cine fecero un accordo con la Facoltà di medicina di Mi-                                                             mantenere l’acqua pulita bisogna seguire un programma
lano e con l’Ospedale cittadino di Sesto e scrissero un                                                              di cambiamenti parziali, inserendone sempre alla stessa
libro bianco sulla salute nella loro fabbrica che aprì una                                                           temperatura di quella presente. In quello salato occorre
trattativa con la proprietà. Da quella esperienza è nato il                                                          inserire invece calcio e magnesio. L’alimentazione va
Servizio nazionale di medicina del lavoro.                                                                           molto curata: i pesci mangiano solo fino a sazietà mentre
Rendere umano il lavoro, non distruggerlo è stata a lungo                                                            tutto quello che eccede inquina l’acqua. Occorre quindi
la tradizione di questa città. Il che comporta impegni                                                               controllare che il mangime sia stato tutto consumato.

Le Terme piú antiche
in Slovenia
S. VALENTINO
valido dal 15.02.2013 al 17.02.2013
Prezzo del programma per 2 persone in EURO:                                            2 notti per 2 persone
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HOTEL PARK ***
Camera     doppia - rinnovato nel 2008                                                       234 €
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VILA HIGIEA ****
Camera doppia                                                                                256 €
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                                                                                                                                   10 % di sconto
HOTEL VITA ****
Letto francese (150 x 200 cm)                                                                273 €
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Servizi inclusi per due persone: 2 mezze pensioni (ricco buffet), compera cena di San Valentino,
la sera di San Valentino con musica dal vivo e cocktail di Amore nella caffetteria dell’hotel Vita,
                                                                                                                                        per i SOCI COOP
ingresso illimitato nelle piscine con acqua termale presso l’albergo Vita e le Terme Secolari,
giochi d’acqua di Amore, bagno di Amore per due persone presso le Terme Secolari, usufrutto
dell’accappatoio presso hotel Vita e la Vila Higiea, 15.02.2013 piscina illuminata dalle candele
presso l’hotel Vita, giro in carrozza e brindisi con lo spumante, 1 ingresso al centro saunistico
»Dežela savn« per due persone, acqua gym, ginnastica mattutina, programma d’animazione.

UNA SORPRESA TI ASPETTA!
Vale per le prenotazioni del programma di San Valentino
entro il 04.02.2013.

Terme Dobrna, Dobrna, Slovenia
t: 00386 3 78 08 110
e: info@terme-dobrna.si
www.terme-dobrna.si
CRESCITA CERCASI - Consumatori
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                                          politica e società

Italia alle urne in una situazione economica difficile. Per Vincenzo Tassinari
(Coop Italia), occorre mettere in primo piano nell'agenda politica la difesa del
potere d'acquisto: "I consumi sono una leva per la crescita. Al governo chiediamo
un tavolo per combattere l'inflazione e il rilancio delle liberalizzazioni"

la PRIORITÀ
è aiutare le famiglie

                                   di dario guidi
Vincenzo Tassinari                          Un 2012 pesante e dif-      Vincenzo Tassinari, descri-
presidente del consiglio           ficile, che ha riportato indie-
di gestione di Coop Italia
                                                                        ve così: “Nel 2012 il governo
                                   tro di decenni le lancette dei       e la politica si sono preoccu-
                                   redditi e dei consumi (-4%)          pati solo dello spread finan-
                                   delle famiglie italiane, esatta-     ziario e della tenuta dei conti
                                   mente ai livelli degli anni ‘90.     dello Stato. Cosa giusta, ma il
                                   E un 2013 che, se non si sarà        problema è che hanno dimen-
                                   in grado di cambiare marcia          ticato un altro spread, quello
Fissando a 100 il livello          rapidamente, proporrà un ul-         che ha colpito le famiglie, at-
dei prezzi all'anno 2000           teriore segno meno per l’eco-        traverso gli aumenti del costo
a luglio 2012 il livello dei       nomia italiana, con tutte le         delle materie prime (e quindi
prezzi è                           conseguenti ricadute sui diver-      del cibo) che si sono sommati
                                   si piani a cominciare da quello      al pesante aumento della tas-
                                   dell’occupazione.                    sazione che ha avuto nella rata
                    rilevazioni    Il quadro, alla vigilia delle ele-   dell’Imu prima di Natale il suo
     132            Istat su
                    intero paese
                                   zioni politiche in programma
                                   il 24 febbraio è questo. Non si
                                                                        simbolo massimo. È un pro-
                                                                        blema che, come Coop, aveva-
                                   scappa. E chiunque esca vin-         mo denunciato già nel settem-
                                   citore sarà chiamato a fron-         bre scorso. Solo questo spread
                                   teggiare questi fatti concreti.      sul cibo, che è nell’ordine del
                                   Del resto, l’allarme che lancia      5%, rischia di pesare sulle fa-
                    dato su rete
     118            negozi Coop
                                   Coop parte dalle cifre e da una
                                   constatazione di fondo che
                                                                        miglie per 7 miliardi di euro.
                                                                        E di propagarsi nel 2013 con
                                   il presidente di Coop Italia,        effetti micidiali”.
                                                                                       continua a pagina 8 >
CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
gennaio-febbraio 2013                                                                                            7

                                    LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA

“Il 2013? Ancora un anno difficile”
L'economista vaciago: "dobbiamo ritrovare un'idea del futuro"
                        Professor Vaciago, il 2012 è       Il nostro Governo – come molti altri, purtroppo –
                        stato un anno difficile che        ha dato la priorità a politiche di riduzione del de-
                        nonostante il forte aumen-         ficit pubblico. Che senza svalutazione del cambio
                        to della pressione fiscale,        (perché, anzi, l’Euro è sempre rimasto molto for-
                        ha visto aumentare a livel-        te), si trasmettono al reddito disponibile delle fa-
                        li record il debito pubblico       miglie e quindi ai loro consumi. È l’Europa che non
GIACOmo                 (che ha superato il tetto dei      è stata all’altezza del compito: avrebbero dovuto
vaciago                 2.000 miliardi) e con un ca-       “coordinare” le politiche dei vari Paesi, chiedendo
docente di economia     lo del Pil di oltre 2 punti: era   ad alcuni di espandere la loro economia mentre gli
Università cattolica
di Milano               l’unica cura possibile o ha ra-    altri tagliavano i loro deficit. Lo scenario sarebbe
                        gione chi ritiene che la ricet-    rimasto positivo nel suo complesso e ciò avrebbe
                      ta europea (vedi anche la si-        reso meno “costoso”, da un punto di vista econo-
tuazione in Grecia e Spagna) sia una cura troppo           mico e sociale, il nostro aggiustamento.
pesante per il malato?
Il 2012 è terminato peggio del previsto, per una           Questi esiti contraddittori non sono un po’ difficili
serie di ragioni. Alcune dipendono da noi; altre           da spiegare agli italiani?
sono più generali. Cominciamo da quest’ultime:             Gli italiani sono stati “bombardati” da messaggi
nell’anno appena trascorso, tutto il mondo è cre-          confusi, che hanno ulteriormente peggiorato la
sciuto meno del previsto e di questa frenata han-          situazione. Ciascuno di noi può anche essere di-
no sofferto di più le famiglie (e quindi i consumi).       sposto a fare sacrifici, ma a due condizioni:
Ricordiamo che la crisi nasce 6 anni fa nella finan-       1. anzitutto che i sacrifici siano ben distribuiti:
za; e si estende all’industria a fine 2008; per colpi-     ciascuno, secondo le sue disponibilità;
re le famiglie soprattutto negli ultimi due anni.          2. e poi, soprattutto, che sia chiaro cosa si ottiene
                                                                                              continua a pagina 9 >
CRESCITA CERCASI - Consumatori
8                                        primo piano politica e società

Prezzi 2013                                                            La pressione fiscale
                                                                       in Italia
salumi                                                                 secondo l'Istat
farina
pasta                                                                 39,8%          primi 9 mesi
conserve di pesce                  Rischio inflazione                                 del 2011
liquidi                            2013 in base
                                   alle richieste
prodotti cellulosa
                                   di aumento listini
surgelati                          da parte                                           terzo trimestre
uova                               dei produttori                       42,6%         2012
prodotti base farina
oli e condimenti
latticini
                                   + 5,1%

Dunque la richiesta di Coop,       anche le entrate fiscali deri-       strettamente legate a questo
è di considerare la difesa del     vanti dall’Iva (-2 miliardi). In     elemento”.
potere d’acquisto delle fami-      più ricordo che l’ulteriore au-
glie una priorità e muoversi di    mento Iva nel 2013 andrebbe          Coop, proposte e
conseguenza.                       a colpire, oltre a diversi gene-     impegni
                                   ri di prima necessità, il settore    Di fronte a questo quadro Co-
2012, si torna indietro            extra-alimentare, cioè quello        op come si muoverà? “Faremo
Le urgenze dell’agenda 2013        più in difficoltà in questi mesi.    ciò che è nella nostra missio-
sono strettamente legate           Dunque chiediamo che que-            ne e cioè lavoreremo per cal-
all’anno da poco concluso.         sto aumento sia evitato per-         mierare i prezzi, per contra-
“Sul piano dei consumi – spie-     ché, come i fatti dimostrano,        stare, nei limiti del possibile,
ga sempre Tassinari – i risul-     ha una logica recessiva”.            le richieste di aumenti che ci
tati sono stati assolutamente      Il punto drammatico, prose-          arrivano e per non scarica-
negativi. Le manovre, prima        gue Tassinari è che oggi siamo       re queste tensioni sulle fami-
di Tremonti e poi di Mon-          in una fase di stagflazione, cioè    glie. Aggiungo, ben sapendo
ti hanno pesato sulla famiglia     di contemporanea riduzione           che è una questione che non
media per circa 3.400 euro. E,     dei consumi e di aumento dei         si risolve in Italia, che gli au-
se la politica economica re-       prezzi. “Quando abbiamo lan-         menti dipendono anche dalle
sterà invariata, con il 2013 ar-   ciato l’allarme sui rischi di in-    speculazioni finanziarie inter-
riverà una ulteriore botta di      flazione che gli aumenti delle       nazionali, rispetto alle quali
2.000 euro a famiglia. Ricor-      materie prime comportavano           l’Europa dovrebbe fare qual-
do poi che, dal primo luglio       nessuno si è mosso. E le conse-      cosa. Tornando a Coop, ripe-
2013 è già fissato un ulteriore    guenze le pagheremo anche su         to, faremo quello per cui sia-
aumento dell’Iva dell’1%. Tra      tutto il 2013. Il punto di fon-      mo nati: dal 2002 ad oggi a
l’altro le cifre confermano cla-   do è che la politica economi-        fronte di una inf lazione Istat
morosamente che l’idea che         ca di questi mesi non ha con-        del 24%, l’aumento dei prezzi
aumentare l’Iva non incides-       siderato i consumi un volano         nei nostri punti vendita è sta-
se sui consumi si è dimostra-      per la ripresa. Ma è evidente        to di 10 punti percentuali in-
ta sbagliata. Nel 2012 i con-      che il lavoro, l’occupazione,        feriore. Agiremo con la massi-
sumi sono calati e sono calate     l’attività delle imprese sono        ma determinazione, puntando
                                                                                        continua a pagina 11 >
CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
gennaio-febbraio 2013                                                                                        9

> continua da pagina 7

in cambio. Sacrifici inutili non sono mai conve-         qualche mese; ma è importante annunciare po-
nienti: devi condividere il punto di arrivo, cioè        che priorità e su quelle poche cose concentrare
i vantaggi che quei sacrifici ti daranno. Come           l’impegno politico di Parlamento e Governo.
abbiamo visto anche in America, tardare a deci-
dere e drammatizzare (“sull’orlo del burrone”) i         Sul piano della disoccupazione e dei consumi, co-
provvedimenti, significa diffondere pessimismo           sa succederà nel nostro paese?
e paura. Stupisce che anche chi non ha perso lo          Da 15 anni, l’Italia non cresce e da 5 anni va indie-
stipendio, ne spenda meno?                               tro. Aumenta la disoccupazione, soprattutto dei
                                                         giovani, che sempre più tornano a dipendere dal
La prospettiva economica mondiale, dopo le ele-          patrimonio e dal reddito dei genitori. Dovremmo
zioni Usa, potrà dare qualche aiuto all’Italia o tut-    ragionare seriamente sul futuro che vogliamo
to resta molto incerto e precario?                       meritarci. Mai come negli ultimi vent’anni, ab-
Più che l’America, la cui importanza nei nostri          biamo visto tante differenze! Tra paesi, che pro-
confronti continua a ridursi, dovremmo essere            grediscono oppure no; e tra persone che anch’es-
aiutati dal ritorno alla crescita dell’Asia, e della     se stanno meglio, oppure stanno peggio. Noi cosa
parte più robusta dell’Europa, cioè la Germania.         vogliamo essere tra trent’anni? È chiaro che tra
In autunno, si vota in Germania e immagino una           un anno non sarà cambiato molto (in meglio o in
politica più espansiva a Berlino.                        peggio), ma che sull’orizzonte di una generazio-
D’altra parte, non è venuta meno la fragilità della      ne la differenza possibile è enorme. Anche perché
finanza, e delle stesse grandi banche, indebolite        le tendenze accelerano nel tempo: se le nostre mi-
indirettamente dalla recessione (che diminuisce          gliori aziende crescono altrove, e se i nostri mi-
il valore dei loro attivi). Dobbiamo quindi imma-        gliori laureati se ne vanno altrove, tra 30 anni
ginare un altro anno molto pesante, sulle spalle         l’Italia sarà molto peggio di com’era 30 anni fa.
dei Banchieri centrali.                                  Dopo di che, nei prossimi 12 mesi gradualmente
                                                         si fermerà la recessione di questi 2 anni, ma ciò
Qual è la prospettiva per l’Italia nel 2013 e che        non basta più a farci stare meglio.
margine reale avrà chi vince le elezioni per miglio-
rare la situazione?                                      Ci sono due o tre provvedimenti precisi che secon-
Attualmente, non c’è molto ottimismo sul 2013:           do lei possono e devono essere presi rapidamente
ripresa a fine anno, quindi insufficiente a far au-      dal governo che arriverà o è inutile pensare a col-
mentare il reddito, in media annua. Con l’occu-          pi di acceleratore, perché quel che serve è un pro-
pazione che scenderà ancora, perché ridurranno           gredire lento ma sicuro, tenendo conti in ordine e
posti di lavoro sia le imprese che non hanno fu-         avviando riforme che hanno bisogno di tempo per
turo sia quelle che sopravvivono solo tagliando          far sentire i loro effetti?
i costi.                                                 L’unico provvedimento urgente – e lo dico seria-
Un nuovo Governo attorno a Pasqua (che è il 31           mente, visto il giudizio internazionale nei nostri
marzo) non riuscirà a cambiare molto l’anno.             confronti – è quello di un “Piano carceri” (che fa-
Ma potrebbe utilmente cambiare le aspettative            rebbe bene anche all’edilizia). Il secondo prov-
e quindi trasformare paura in speranza, se riu-          vedimento, non meno urgente, è di destinare a
scirà a convincere gli italiani che per ottener di       minori aliquote tutti gli incassi che vengono dal
più dall’Europa dobbiamo iniziare a corregge-            contrasto all’evasione fiscale.
re (senza promettere miracoli, ma iniziando un           Dopo di che la priorità è di tornare ad essere “at-
percorso coerente) alcuni nostri difetti storici.        traenti”: incentivi alle 5 Regioni che – in competi-
Far funzionare meglio la macchina pubblica, a            zione tra tutte – garantiscono l’accoglienza in po-
cominciare da scuola e giustizia, dove servono           chi mesi di investimenti diretti esteri. Oggi cresce
investimenti sia in tecnologia sia in immobili; un       chi se lo merita, cioè attrae gli altrui investimen-
patto tra Stato e contribuenti onesti per ridurre        ti. Delle tante cose utili e inutili che si dicono nel
alla media dei paesi civili, l’evasione fiscale; e co-   confronto tra Italia e Germania spesso ci dimen-
sì via. Basta vedere cosa ci rinfaccia l’Europa (a       tichiamo che la cosa importante che loro hanno
gennaio, ci hanno “condannati” per carceri inci-         più di noi è l’investimento estero. Questa è la co-
vili: cosa aspettiamo a porvi rimedio?).                 sa che conta, visto che non puoi certo vietare alle
Attenzione: non sono cose che si aggiustano in           tue buone imprese di crescere altrove.
CRESCITA CERCASI - Consumatori
consumatori
gennaio-febbraio 2013                  primo piano politica e società                                  11

 Calo PIL nel 2012                        superata  la soglia dei 2.000 miliardi di euro
                                            di debito pubblico italiano a ottobre del 2012
  -2,2%

                  riduzione                       La spesa procapite degli italiani nel 2012
                  spesa famiglie                  (al netto dell'inflazione) è pari a quella...
   -4%            2012                            del 1996 per i consumi complessivi
                                                  del 1974 per le automobili
                  previsione riduzione
    -1,3%         spesa famiglie                  del 1984 per l'abbigliamento
                  2013                            del 1984 per i viaggi
                                                  del 1999 per la ristorazione

                 calo della ricchezza delle famiglie
  -3,7%          tra il 2010 e il 2011 (secondo Bankitalia
                 si è tornati ai livelli degli anni '90)

sul contenimento dei prez-           Richieste al nuovo                  far risparmiare soldi alle fami-
zi, ma anche su una politica         governo                             glie. Dalla telefonia ai farmaci
di offerta che tenga conto dei       Dunque se Coop è più che            dove ci sono sati spazi dispo-
cambiamenti che questa cri-          mai concentrata a fare la sua       nibili noi ci siamo impegnati e
si produce. Per cui deve esse-       parte e ad essere vicina alle fa-   i risultati sono sotto gli occhi
re chiaro che comunque non           miglie italiane, ciò non toglie     di tutti: milioni di euro rima-
si può favorire il prezzo più        che ci sia una richiesta, al go-    sti nelle tasche degli italiani.
basso a tutti i costi, e cioè a      verno che uscirà dalle elezioni     Dunque c’è una strada, aperta
scapito della qualità. Il con-       di febbraio, affinchè arrivino      con coraggio da Bersani quan-
cetto chiave – prosegue Tas-         forti segnali di novità. “Ripeto    do era ministro e che poi an-
sinari – è quello di un prezzo       – prosegue Tassinari - il con-      che il governo Monti ha fatto
giusto, che riassuma i valo-         cetto chiave: occorre consi-        molta fatica a seguire, che va
ri che Coop ha sempre mes-           derare i consumi una chiave         ripresa a 360 gradi: penso ai
so al centro del suo agire. Per      di rilancio dell’economia e         carburanti, ai servizi finanzia-
cui se certo ci deve essere più      quindi c’è da difendere il po-      ri, a ulteriori passi avanti nel
efficienza, più lotta allo spre-     tere d’acquisto del famiglie.       campo dei farmaci. Noi siamo
co, più sobrietà,:queste cose si     Per contrastare l’inflazione la     pronti a fare la nostra parte,
uniscono alle garanzia di salu-      nostra proposta è che il gover-     con coraggio e determinazio-
brità, alla tutela dell’ambiente,    no promuova un tavolo a cui         ne. In un campo difficile come
all’eticità e al rispetto dei di-    siedano sia l’industria che la      la telefonia, dove ci dobbiamo
ritti e alla qualità del prodotto.   grande distribuzione. Solo se       confrontare con colossi che
Insomma siamo impegnati per          si concordano congiuntamen-         investono cifre enormi in pub-
definire un modello di con-          te alcune linee forti si può ag-    blicità, siamo ormai vicini alla
sumi più virtuoso, che deve          gredire efficacemente questo        soglia del milione di abbona-
riguardare anche la formula-         nodo. Poi l’altro grande tema       ti per Coop Voce, sulla base di
zione dell’offerta nelle grandi      che chiediamo sia rimesso in        una promessa di dare ai clienti
superfici, come gli ipermerca-       agenda è quello delle libera-       tariffe semplici, convenienti e
ti, che hanno subito di più le       lizzazioni. Qui l’esperienza di-    trasparenti. E siamo stati pre-
difficoltà di questi mesi”.          mostra che davvero si possono       miati per questo”. ●
12                                          primo piano sostenibilità

 Chi mangerà
 il pane
 quotidiano?
Cibo uguale nuovo petrolio, ovvero il principale fattore che minaccia la sicurezza
del pianeta. Ce n'è sempre meno in rapporto all'aumento della popolazione che
entro il 2050 supererà i 9 miliardi. Cresceranno così le guerre per contenderselo.
Con una posta in gioco altissima: la sopravvivenza della nostra stessa civiltà

di claudio strano
                                                                                  Chi è Lester
          Il cibo è l'anello debo-      di fattori negativi concomitanti          Russell Brown
le della civiltà moderna. Non il        (incremento demografico, cam-             Fondatore nel 2001 e presidente
web, il petrolio, il terrorismo, lo     biamento climatico, erosione dei          dell'Earth Policy Institute di
scontro etnico o l'odio religioso.      suoli, sovrasfruttamento idrico,          Washington – organizzazione non
È la scarsità di cibo il primo fatto-   riduzione delle riserve agricole,         profit il cui obiettivo è elaborare un
re destabilizzante come già lo fu       consumi crescenti di carne, spre-         piano di salvataggio della nostra
per Sumeri e Maya, gloriose ci-         co) tali da minacciare la nostra          civiltà e indicare la strada per
                                                                                  raggiungerlo – Lester Russell Brown
viltà del passato che non risolse-      stessa sopravvivenza. La scarsità         è un ambientalista ed economista
ro il rapporto con esso e finirono      di cibo non è che la sintesi di tut-      statunitense considerato tra i più
per estinguersi in un tonfo solo: i     to ciò.                                   influenti opinionisti al mondo. È
primi per l'aumentata salinità del      Servirebbero infatti qualcosa co-         stato fondatore e presidente per 26
suolo, i secondi per fenomeni ec-       me 9,3 miliardi di posti a tavola,        anni del Worldwatch Institute, il
cezionali di erosione che si divo-      da qui al 2050, secondo le più re-        primo istituto dedicato all'analisi
                                                                                  con approccio interdisciplinare delle
rarono lo strato fertile di quindici    centi stime dell'Onu, se prendia-         questioni economiche, sociali e
centimetri su cui è possibile l'at-     mo in considerazione che ci ripro-        ambientali mondiali. Autore di
tività agricola.                        duciamo al ritmo di 80 milioni di         numerosi libri, tra cui il famoso
Lo stesso rischiamo di fare noi,        persone in più all'anno (in Nige-         "Piano B", tradotti in 40 lingue,
uomini del Terzo Millennio, e la        ria è la media record di sette figli      premiato con 25 lauree honoris
nostra spada di Damocle, com'è          per coppia), mentre la terra offre        causa, Lester Brown è stato in Italia
noto, si chiama anidride carbo-                                                   in dicembre per presentare il suo
                                        sempre meno a chi la coltiva, rin-        nuovo libro, "9 miliardi di posti a
nica liberata nell'ambiente. Ma         secchisce come un limone spre-            tavola. La nuova geopolitica della
non solo. Abbiamo a che fare con        muto troppo e per troppo tempo.           scarsità di cibo", Edizioni Ambiente
una molteplicità impressionante         Attualmente siamo in 7 miliardi           (richiedibile anche dal sito web)
                                                         continua a pagina 15 >
consumatori
gennaio-febbraio 2013                                                                                       13

"Un futuro sì ma solo se è sostenibile"
Consumatori intervista Lester R. Brown: "sono possibili
Azioni concrete per evitare il naufragio della nostra civiltà"

                        Dottor Brown, lei conclude il      finanziaria e aumento dei prezzi delle commo-
                        suo libro dicendo che "salva-      dities alimentari?
                        re la nostra civiltà non è uno     Quando c'è scarsità di un bene si creano anche
                        sport che prevede spettato-        opportunità per gli speculatori, ingenerando
                        ri". Ma è sicuro che siamo in      così effetti perversi nel mercato. Abbiamo ben
                        tempo per salvarla?                presente il problema e alla Borsa di Chicago ab-
                        Lo spero e dobbiamo crederci.      biamo lavorato per limitarlo, ma in realtà non
lester R.               Talvolta i cambiamenti sociali     esiste ancora una soluzione alternativa accet-
brown                   accadono con grande velocità.      tabile a livello nazionale e sovrannazionale.
presidente dell'Earth   Le faccio l'esempio dell'uraga-    Lei auspica un'attività di lobbying sui decisori
Policy Institute
                        no Sandy, negli Stati Uniti, che   politici da parte dei cittadini. Crede meno all'ef-
è bastato a far ricredere da un giorno all'altro mol-      ficacia dei comportamenti virtuosi di singoli,
ti degli scettici sulla questione ambientale. Questo       aziende o gruppi sociali?
è molto tipico dei comportamenti umani.                    L'attività di lobbying da parte dei consumatori
Il suo libro è pieno di dati e di indicatori preoccu-      è molto importante. Soprattutto lo è stata e lo
panti. Una parola di fondata speranza dove la si           è tuttora negli Stati Uniti dove ha portato a ri-
può trovare?                                               sultati non solo politici ma di sensibilizzazione
Esistono delle azioni concrete possibili. E anche          dell'opinione pubblica. Le lobbyes ambientali-
qui le farò una paio di esempi riferiti al mio pa-         ste hanno un grosso potere sulle politiche com-
ese. In due anni di campagna contro le centrali            merciali delle corporation. Le faccio l'esempio
a carbone, su 492 impianti altamente inquinan-             della Bp, la British Petroleum, un marchio che
ti siamo riusciti a farne chiudere 121. L'obiettivo        è quasi fuori mercato ormai per via della sua
dell'amministrazione Obama è il loro totale ab-            storia di "cattivi comportamenti" resa evidente
bandono, il che ridurrebbe di molto le emissioni           sia dal disastro del Golfo del Messico, sia dalle
di carbonio negli Usa. L'altro esempio risale alla         campagne delle associazioni ambientaliste.
Seconda Guerra Mondiale. Dopo l'attacco di Pearl           Coop in Italia persegue politiche di sostenibilità
Harbor l'allora presidente Roosevelt riconvertì            ambientale, educazione al consumo consapevo-
l'industria automobilistica in industria bellica e         le e lotta allo spreco. Ne ha sentito parlare?
al posto di automobili nel giro di un mese usciro-         Sì e ritengo questo tipo di azione molto impor-
no dalle fabbriche aerei e carri armati. Dunque            tante. Il punto chiave resta sempre quello di una
il cambiamento è possibile. Ottimista o pessimi-           corretta politica dell'informazione: tante volte
sta? A questa domanda rispondo: realista.                  il consumatore non è colpevole delle scelte che
In Italia non siamo alla carestia alimentare, ma           fa, è solo disinformato o male informato.
erosione dei suoli, dissesto idrogeologico e per-          Per concludere, vista la complessità e l'interdi-
dita di territorio coltivabile, che lei ricollega alla     pendenza dei problemi del pianeta, è meglio op-
fame nel mondo, sono tutti problemi che non ci             tare per politiche di sostenibilità a lungo termi-
mancano...                                                 ne o sperare in una soluzione immediata, magari
Sì, ma l'Italia ha di base il grosso vantaggio di          frutto della ricerca scientifica o di una scoperta?
poter contare sull'energia prodotta dal sole, dal          Nella mia mente non è possibile separare il
vento e dalla geotermia. Sarebbe un ottimo pun-            breve dal lungo periodo. Tutto va ragionato nel
to di partenza quello.                                     lungo periodo perché un cambiamento improv-
Cosa pensa del rapporto tra speculazione                   viso, a mio parere, resta improbabile.
consumatori
14                                                                                               gennaio-febbraio 2013

buone pratiche e politiche
"CIBO SUFFICIENTE PER TUTTI MIGLIORANDO LA FILIERA"
ECCO COSA FA coop PER UN CONSUMO PIù SOSTENIBILE
Secondo recenti stime della Fao, sono quasi un miliardo      corretta alimentazione dell'infanzia", con la
le persone denutrite nel mondo e ogni anno i decessi         supervisione di un autorevole comitato scientifico. Ne
dovuti a carenza di cibo e malnutrizione ammontano a         è nata la linea Club 4-10 di prodotti virtuosi destinati ai
36 milioni. Di questi, 5,6 milioni sono bambini. Per         bambini. "Sul tema della denutrizione – aggiunge
contro, oltre 1,3 miliardi di persone sono in sovrappeso     Mazzini – ricordo la campagna 'Stop World Poverty,
o obese, e 29 milioni muoiono sempre ogni anno per           Cooperazione e Solidarietà' contro la povertà, in atto in
malattie riferibili alla sovralimentazione: 17,5 milioni     oltre 40 paesi del mondo. Da tempo sostieniamo lo
per patologie cardiovascolari, 3,8 milioni per diabete,      sviluppo dei paesi del Sud del pianeta anche sui nostri
7,9 milioni per tumori. Questo è quello che viene            scaffali con prodotti e iniziative economiche. Fin dal
definito “il paradosso alimentare”. Se a ciò si aggiunge     1995 vendiamo, prima catena della GDO a farlo,
che ancora oggi il 30% della produzione mondiale di          prodotti del mercato equo e solidale, un'esperienza
alimenti viene distrutta o sprecata nei processi di          che dal 2001 ha portato allo sviluppo di una vera e
conservazione, trasformazione, distribuzione e               propria linea di prodotti, la Solidal Coop, che ha
consumo casalingo, "risulta chiaro come, con una             segnato tra i vari brand la maggiore crescita dal 2005:
miglior gestione della filiera produttiva, avremmo cibo      + 140% contro una media del 51% per i prodotti Coop".
sufficiente per tutti anche nell’ipotesi di una crescita     Altro progetto rilevante riguarda la merce invenduta
della popolazione a 9 miliardi di abitanti entro il 2050".   donata in solidarietà: "un progetto di sviluppo
A ricordarlo è Claudio Mazzini, responsabile                 sostenibile che nasce nel 2003 dalla consapevolezza
sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia, che      che le cooperative, per quanto operino secondo criteri
spiega il lavoro svolto da Coop in questo senso su vari      volti a ottimizzare la gestione – migliorando
versanti. "Sul tema dell’obesità siamo da sempre in          l'efficienza dei processi e riducendo i costi – generano
prima fila con iniziative mirate all’informazione e          comunque volumi importanti di merce invendibile
sensibilizzazione. Voglio citare la campagna 'Alimenta       come risultato degli alti standard di servizio verso soci
il tuo benessere' lanciata nel 2007 per promuovere           e consumatori. Nel 2011 sul territorio nazionale 492
sane abitudini alimentari e movimento". Ma Coop vuol         negozi, 21 in più del 2010, si sono organizzati per
fare la sua parte anche sull'obesità infantile che sta       raccogliere e distribuire merce invenduta,
diventando una vera e propria emergenza sociale. A           coinvolgendo 827 associazioni non profit nella
questo scopo ha definito "Le linee guida Coop per una        distribuzione a mense o a persone bisognose".
primo piano sostenibilità                                           15

I nuovi nati                                                                      rallentamento della crescita delle
                                                                                  aree irrigate registrata dall'inizio
                       all'anno: 140.541.944                                      di questo secolo (+9%, contro il
                       13.923.718 nei paesi industrializzati                      200% di cinquant'anni fa). Ciò
                                                                                  se unito all'incremento dei prezzi
                       126.618.226 nei paesi meno sviluppati                      delle commodities, raddoppiati
                                                                                  nel 2012 rispetto al 2002-2004, e
                                                                                  alla speculazione finanziaria (ar-
                       al giorno: 385.046                                         gomenti su cui abbiamo già scrit-
                       38.147 nei paesi industrializzati                          to su queste pagine) determina
                                                                                  la perdita dell'autosufficienza
                       346.899 nei paesi meno sviluppati                          alimentare in tanti paesi. Ed ec-
                                                                                  co, accanto al fenomeno dell'ac-
                                                                                  caparramento delle terre (land
e gli squilibri, la fame, la penuria      animali), crescita demografica e        grabbing), profilarsi all'orizzon-
d'acqua secondo i più recenti dati        uso di biocombustibili.                 te uno spettro ben più grave,
sono tutti fattori in crescita.           Dall'altra parte l'offerta scen-        quello del "collasso alimentare".
La domanda globale di cibo lie-           de a causa dell'impoverimento           Usa questa terminologia Lester
vita anche perché ci sono 3 mi-           e della desertificazione dei suo-       Russell Brown, uno dei più noti
liardi di persone che si stanno           li. Quest'ultimo è un fenomeno          e importanti ambientalisti ame-
spostando in alto nella catena            evidente soprattutto in Africa,         ricani, pioniere dello sviluppo
alimentare (i cinesi quest'anno           dove le tempeste di polvere so-         sostenibile. "Il mondo potrebbe
consumeranno           complessiva-       no aumentate di dieci volte nel         essere molto più vicino di quan-
mente già il doppio di carne degli        Sahara negli ultimi cinquant'an-        to comunemente non si creda a
statunitensi). Il consumo di cere-        ni; in Corea già la chiamano la         un'ingestibile carestia alimenta-
ali, che è la spia del problema, si       "quinta stagione" mentre in India       re", dice. Il suo grido d'allarme
è raddoppiato dal 2005 al 2011            il 25% della superficie si sta len-     si completa con un appello affin-
rispetto al quinquennio prece-            tamente trasformando in deser-          ché al più presto si inverta la rotta
dente per effetto di un mix di ri-        to. Di pari passo il calo delle falde   adottando nuove strategie e mo-
chiesta di carne (mais e grano            acquifere (per il 70% destinate         delli di sviluppo.
vanno in gran parte a foraggiare          ai campi) lo si nota nel drastico                        continua a pagina 16 >

Consumo di carne in Cina e negli Stati Uniti                                      Paesi (in ordine alfabetico) che
                                                                                  producono cibo sovrasfruttando
dal 1960 al 2012                                                                  le riserve idriche (dati 2012)

80                                                                                Paese               milioni di
                                                                                                      abitanti
                                                            CINA                  Afghanistan         33
                                                                                  Cina                1.354
60                                                                                India               1.258
                                                                                  Iran                76
                                                                                  Iraq                34
                                                                                  Israele             8
40                                                                                Giordania           6
                                                                                  Libano              4
                                                                                  Messico              116
                                                             STATI UNITI          Marocco             33
                                                                                  Pakistan            180
20
                                                                                  Arabia Saudita      29
                                                                                  Corea del Sud       49
                                                                                  Spagna              47
 0
                                                                                  Siria               21
                                                                                  Tunisia             11
  1960       1970         1980         1990       2000         2010       2020
                                                                                  Stati Uniti         316
                                                                                  Yemen               26
Fonte: Dipartimento dell'Agricoltura degli Usa                                    Totale              3.599
16                                         primo piano sostenibilità

L'insicurezza alimentare
Nel suo ultimo libro, "9 miliar-
di di posti a tavola" (Edizioni
Ambiente) Brown incalza i lea-
der politici e l'opinione pubblica
mondiale a prendere coscienza
che le riserve alimentari globa-
li si stanno velocemente assotti-
gliando: negli ultimi dieci anni i
cereali si sono ridotti di un terzo,
e sfamano una volta su tre non
gli uomini ma il bestiame da al-
levamento o bruciano nei moto-
ri come biocarburanti. Il tempo
scarseggia se si vuole evitare che
"in questa nuova era alimentare,
in cui il cibo è importante come
il petrolio e il terreno come l'oro,
ciascun paese faccia per sé".
Ciò significherebbe una escala-
tion di guerre senza precedenti.       fredda, oggi è la scarsità delle ri-     dal dipartimento di Sociologia e
È la questione della "sicurezza        sorse idriche e alimentari il prin-      diritto dell'economia in collabo-
alimentare", intesa in un sen-         cipale fattore di instabilità politi-    razione, tra gli altri, con la Fon-
so quantitativo e non qualitati-       ca" ha detto Brown intervenendo          dazione Barberini.
vo (come la intendiamo in Oc-          all'Università di Bologna, dopo          L'organizzazione Save the Chil-
cidente) che deve salire in cima       essere stato al Forum della Baril-       dren ha calcolato che già il 24%
all'agenda dei governanti. "Dopo       la a Milano, alla tavola rotonda su      delle famiglie in India, il 27% in
le due guerre mondiali e la guerra     cibo e sostenibilità organizzata         Nigeria e il 14% in Perù non tocca

nel mondo
dalla cina allA svizzera, cambiare si può
Per usare la definizione non banale    quella di 20 impianti nucleari e in      tipo confortata da un referendum".
di Gianfranco Bologna, direttore       grado di soddisfare le richieste di      Attualmente nella confederazione
scientifico di Wwf Italia,             un paese grande come la Polonia.         elvetica, e in occidente più in
sostenibilità vuol dire soprattutto    L'energia solare soddisfa invece         generale, ogni persona consuma
"imparare a vivere entro i limiti di   nella vecchia Europa le necessità di     6.000 watt mediamente di potenza
un solo pianeta". La transizione       15 milioni di nuclei familiari, mentre   (addizionando tutte le fonti
energetica verso fonti rinnovabili     quella geotermica in Kenya copre         energetiche). L'idea della "Società a
rappresenta, in questo senso, un       un quinto del totale.                    2.000 watt" è di far scendere i
passo decisivo e sebbene ad alcuni     Dobbiamo recarci In Svizzera, però,      consumi energetici ai livelli degli
possa sembrare un'utopia, in realtà    per vedere in embrione un nuovo          anni Sessanta arrivando entro il
sta già avvenendo e a ritmi            modello di società ad altissima          2050, ma probabilmente anche
incoraggianti. Ecco alcuni esempi      sostenibilità: la chiamano "Società      prima, a soddisfare il 75% della
nel mondo.                             a 2.000 watt" (2.000 watt                richiesta da fonti rinnovabili.
Quattro regioni, nel nord della        society). Una sfida anche culturale      Questa idea è già una realtà per il
Germania, producono oggi il 46%        oltre che tecnologica messa a punto      nuovo rifugio del Monte Rosa, a
dell'energia con l'eolico, mentre in   dal Politecnico federale di Zurigo e     quasi 3.000 metri: 130 posti letto
Danimarca se ne ricava il 26%. E se    in fase di sperimentazione da anni       con acqua calda garantita tutti i
negli Usa due stati prelevano dal      in tre città: Zurigo appunto, Ginevra    giorni grazie a una architettura
vento un quinto del loro fabbisogno    e Basilea. Ad appoggiarla è lo           avveniristica, pannelli fotovoltaici
energetico, nel nord della Cina        stesso governo elvetico, "l'unico al     e per un 10% residuo a una
– come ha ricordato lo stesso Lester   mondo – sottolinea Marco                 centralina termica alimentata con
Brown – le centrali eoliche in         Morosini, analista ambientale del        olio di colza, alla quale si affianca
funzione generano una quantità         Politecnico di Zurigo – ad aver fatto    un impianto di recupero dell’aria
enorme di energia, equivalente a       una scelta controcorrente di questo      viziata.
consumatori
gennaio-febbraio 2013                                                                                                   17

cibo per intere giornate e pro-
gramma la settimana in funzione
di questo bisogno primario.                             un pianeta da difendere
Clima estremo
"Per la prima volta gli agricoltori       di   Mario Tozzi
affrontano le conseguenze diret-          primo ricercatore Cnr - Igag
                                          e conduttore televisivo
te del cambiamento climatico",
sostiene Brown. "Per ogni grado
Celsius in più di temperatura, lo-
ro sanno che devono aspettarsi
una perdita del 10% della produ-
zione agricola". Gli eventi atmo-
sferici estremi da temporanei so-
                                          Ambiente
no diventati la norma ed entro il         ecco il grande assente
2020 – sempre secondo Brown
– e non entro il 2050, serve per-                 Provate a cercarlo nei programmi dei partiti che si presentano alle
ciò ridurre dell'80% le emissioni      prossime elezioni nazionali, nelle dichiarazioni dei leader politici, nei salotti
di carbonio se si vuole combatte-      televisivi o nelle pagine dei quotidiani. Per quanto vi sforzerete è sicuro che
re davvero il global warming. Ciò      non riuscirete a trovarlo. È lui, il grande assente dal dibattito poli-
significa una rivoluzione che non      tico italiano di queste settimane, l’ambiente. Non c’è niente da fare, non lo si
può non toccare i nostri modelli       trova quasi da nessuna parte, con qualche piccola, lodevole eccezione, che
                                       però non si traduce in linea programmatica o meno che meno in uno dei punti
di sviluppo e di consumo".
                                       fondamentali dell’azione dell’eventuale, futuro governo. Non solo: provate a
Già, ma verso quali direzioni?         vedere quali uomini dovrebbero rappresentare le istanze ambientaliste nel
Una speranza potrebbe venire           nuovo parlamento, visto che anche nomi importanti degli Ecodem italiani
dai cooperatori "che nel mondo –       rischiano di non avere più diritto di cittadinanza. Non che negli altri paesi le
osserva Mauro Giordani, presi-         cose vadano tanto meglio, ma almeno in Francia e in Germania le istanze
dente della Fondazione Barberini       ambientaliste trovano traduzione politica in partiti che arrivano a contare due
– sono un miliardo. Il problema è      cifre percentuali, che hanno leader storici convincenti e che condizionano le
che si tratta di un esercito disper-   linee di governo e arrivano ad amministrare le città. Da noi i Verdi sono lette-
so e culturalmente non omoge-          ralmente spariti dalla scena con le loro giuste istanze.
neo, dunque non in grado di im-        Siamo al punto che nell’area di centro destra, a parte un vago accenno alle
primere la necessaria svolta nel       energie rinnovabili, per il resto, come da lunga tradizione, siamo alla
cambiamento dei modelli di con-        tabula rasa: non un concetto, non una riga, non una parola. In quest’area l’am-
                                       biente è un fastidio che va eliminato quanto prima e che produce solo problemi
sumo". Meglio allora optare per
                                       e ostacoli alla libertà di intrapresa. Sull’Ilva di Taranto, come sugli inceneritori,
la decrescita teorizzata da Latou-     come sulle centrali nucleari o sulla moltiplicazione di case e strade in quest’area
che? O per la post-crescita di Fa-     politica si hanno le idee molto chiare: prima si distrugge il territorio e si tramuta
bris? Andare verso la prosperità       tutto in merce, poi vediamo se resta qualcosa. L’idea di natura è quella di Mila-
senza crescita di Jackson o sposa-     no2 del suo fondatore: verde “artificiale” piegato alle esigenze degli uomini.
re il consumerismo critico e con-      Nel campo ambientale centristi e montiani si differenziano poco da questo:
sapevole? Roberta Paltinieri,          l’ambiente serve per trarre profitti e il capitale naturale deve
sociologa dei consumi all'Univer-      diventare tutto capitale finanziario. L’acqua, per esempio, deve diventare
sità di Bologna – centro di eccel-     servizio nelle mani di chi sa realizzare profitti, mentre i rifuti si bruciano e
lenza in Italia per lo studio sullo    peccato aver perduto la possibilità di costruire centrali nucleari che, tanto,
sviluppo sostenibile – propende        quelle francesi sono vicine.
nel suo ultimo libro, "Felicità re-    Ma si sa, gli ambientalisti non vogliono le discariche e neppure gli incenerito-
                                       ri, vogliono l’acqua pubblica, e le energie rinnovabili, si oppongono al nucle-
sponsabile" (Franco Angeli edi-
                                       are e rendono difficile la realizzazione delle opere faraoniche. Per non parlare
tore), per la responsabilità sociale   dell’opposizione ai condoni edilizi e all’abusivismo. Ci ricordano che il consu-
condivisa in cui trova collocazio-     mo di suolo è una vera e propria emergenza nazionale che procede al
ne anche l'esperienza di Coop.         ritmo impressionate di 200.000 ettari all’anno. E ci dicono che l’economia è
Secondo questa linea di pensiero,      un sottosistema della biosfera, ragione per cui la biodiversità va preservata
la sostenibilità globale e compar-     insieme alle coste e alle paludi del paese. È troppo sperare che di queste cose
tecipata può diventare il fonda-       si riesca a parlare anche durante la campagna elettorale e diventino, anche
mento delle nostre civiltà. ●          solo in parte, impegni per la successiva azione di governo? ●
18                                        primo piano cooperazione

Questa rivista
e "l'invenzione" del consumerismo gentile

Per riflettere sui trent'anni di vita di Consumatori abbiamo promosso
un confronto a più voci dal quale sono emersi tanti spunti interessanti, a partire
dalla conferma delle potenzialità di questo strumento. Perché parlare del nostro
giornale significa anche interrogarsi sulla cooperazione, la crisi economica
e i valori che vogliamo trovare anche in ciò che compriamo

           Che cos’è una testata co-   a elementi di valore che vanno al        ai propri diritti, più evoluti”.
me Consumatori? E chi sono, i          di là del business, è attenzione al      Perché andare alla Coop signifi-
consumatori? Le risposte a queste      mondo della produzione, che è lo         ca esprimere un sorta di diversità
domande possono essere declina-        sviluppo dell’originaria vocazio-        come consumatori (e non solo)?
te in molti modi. Noi – in occasio-    ne al rapporto con i fornitori del-      Risponde Finzi: “Perché la dimen-
ne dei trent’anni della nostra rivi-   le prime cooperative di consumo;         sione essenziale della cooperazio-
sta rivolta ai soci Coop - abbiamo     ed è attenzione agli aspetti etici del   ne di consumo è il noi. Per la sillaba
scelto di farlo promuovendo una        prodotto, al rispetto dei diritti dei    “co”. Noi siamo “co”. Il cooperare è
discussione pubblica che ha coin-      lavoratori. Dunque, per spiegarla        qualcosa di più della solidarietà.
volto una saggista ed esperta di       più brevemente, attenzione ai va-        Esse co-altri è un’esperienza fon-
comunicazione come Annamaria           lori più che agli interessi”. E la ri-   dativa dell’essere umano, che ci fa
Testa, un sociologo come Enrico        vista, qual è il suo ruolo? “In tutto    esistere in quanto non da soli. La
Finzi, il segretario generale di una   questo Consumatori ha avuto un           cooperazione è cultura e terapia
associazione come Cittadinanzat-       ruolo fondamentale. È servito a          psichiatrica contro lo squaglia-
tiva, Antonio Gaudioso, e Massi-       togliere ideologicità e astrattezza a    mento della personalità”.
mo Bongiovanni che è presiden-         una serie di valori, traducendoli in     La pensa così anche Massimo
te della Cooperativa editrice della    comportamenti concreti. E perciò         Bongiovanni: “Coop è molto di
nostra rivista.                        è diventato strumento essenziale         più di un prodotto conveniente.
Sarà poi giusto parlare di “consu-     della diversità Coop. Una diversi-       Coop sono ad esempio i volonta-
matori”? “A me piace parlare di so-    tà che è soprattutto riferita all’ap-    ri che portano la spesa a casa degli
ci coop”, spiega Enrico Finzi: “per-   proccio nei confronti dei propri         anziani. Ovvero è un tessuto costi-
ché essere socio Coop è qualcosa       soci (ma anche di tutti gli altri con-   tuito dalla relazione tra persone”.
di più che essere consumatore. Es-     sumatori), che, attraverso il giorna-    E tutto questo si fa anche attraver-
sere socio Coop è appartenenza         le, possono diventare più sensibili      so la rivista Consumatori. “Una
consumatori
gennaio-febbraio 2013                                                                                                         19

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                                               Da sinistra (in senso orario): Massimo
                                               Cirri, Annamaria Testa, Antonio
                                               Gaudioso, Massimo Bongiovanni ed
                                               Enrico Finzi. Nella pagina a sinistra il
                                               tavolo dei relatori durante l'intervento
                                               del direttore, Dario Guidi

rivista con una forza straordinaria      assolutamente necessario fare uno                – prosegue Bongiovanni – è cre-
– spiega Annamaria Testa – per-          sforzo continuo verso un linguag-                sciuta fino al 60% la quota di per-
ché una diffusione di più di due         gio che sia il più chiaro e compren-             sone che nell’atto della spesa cer-
milioni di copie è una cosa straor-      sibile possibile, specie quando                  ca prodotti in promozione; molti,
dinaria. In più, il migliore dei quo-    si affrontano argomenti difficili,               sempre di più, comprano solo
tidiani vive solo un giorno, invece      specie quando dobbiamo portare                   l’essenziale, e sono il 54%. Circa
Consumatori ha una vita presso-          avanti idee nuove”.                              il 30% compra meno degli anni
ché infinita”.                           Le idee nuove di Consumatori.                    scorsi e molti altri poi, il 20%, so-
Numeri “pazzeschi” (quelli del-          Per Bongiovanni la sintesi di que-               no passati a marchi più economici.
la nostra rivista) li definisce Testa,   ste novità sta nell'idea di un con-              Ma di tutti questi, l’86% non è di-
che torna – a proposito dell’essere      sumerismo gentile. “Consumato-                   sponibile a rinunciare alla salubrità
soci Coop - sul concetto dell’ap-        ri è qualcosa che è tra di noi, nelle            e alla sicurezza, e per il 72% l’etici-
partenenza. “La scelta che di ciò        famiglie, nelle abitudini ed è fisi-             tà della filiera è e continuerà ad es-
che compriamo o non compria-             camente nei diversi ambienti del-                sere un aspetto fondamentale del
mo è scelta di ciò che ci appartie-      la casa. Un giornale che ha diffu-               prodotto che si decide di acquista-
ne e a cui sentiamo di appartene-        so un’idea nuova che è quella del                re. E non controllo di filiera da un
re”. Perciò anche il giornale che        consumerismo gentile, che ha in-                 punto di vista della rassicurazione
esprime un modo preciso di esse-         trodotto riflessioni, valori, dialet-            personale, di ciò che riguarda so-
re cittadini e in questo è uno stru-     tiche, senza urlare. Voce diversa                lo noi stessi, la nostra salute; ma
mento importantissimo, che rap-          e gentile in un paese in cui si urla             dal punto di vista della collettività:
presenta una sfida decisiva: “Per        troppo. Un giornale che è conti-                 cioè si cerca e si compra una merce
buona parte delle persone che ri-        nuo scambio e capacità di relazio-               prodotta con il minor impatto am-
cevono Consumatori è uno dei             ne tra i nostri lettori e Coop. Nella            bientale possibile e nel rispetto dei
pochi giornali di casa. Per questo è     logica del consumerismo gentile                  diritti dei lavoratori”.
                                                                                                            continua a pagina 21 >
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