CRESCITA CERCASI - Consumatori
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consumatori il mensile dei soci coop coop adriatica edizione veneto n° 1 gennaio-febbraio 2013 Il paese al voto. Ma per ripartire la priorità è sostenere le famiglie e i consumi SCITA CERCASI CRE 40 Una nuova idea di cooperativa Comprare insieme conviene: Coop Adriatica punta a un 2013 attento al potere d’acquisto, ma anche alla ricchezza delle relazioni sociali e all’ambiente. Se ne parla dal 13 febbraio in 44 assemblee aperte ai soci e ai citt adini sul Preventivo di sostenibilità
consumatori il mensile dei soci coop www.consumatori.e-coop.it LA NOSTRA RIVISTA NON È SOLO QUELLA FATTA DI CARTA CHE AVETE IN MANO ADESSO. "CONSUMATORI" È INFATTI DISPONIBILE ANCHE IN ALTRI FORMATI DIGITALI. ECCO DOVE TROVARCI: x sul nostro sito internet www.consumatori.e-coop.it dove trovi la versione integrale di tutte le edizioni della nostra rivista sul tuo iPad, iPhone, iPod Touch o sui tuoi dispositivi Android per leggere tutti gli articoli ti basta scaricare l’apposita applicazione gratuita zj su Facebook e potrai dialogare in tempo reale con la redazione
SOMMARIO consumatori coop adriatica sommario Le40 pagine di Una nuova idea seguici su facebook di cooperativa e su www.consumatori.e-coop.it DI PAOLA MINOLITI 6 La priorità è aiutare le famiglie 47 Terremoto: solidarietà Il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari, e l'economista per oltre 650 mila euro Giacomo Vaciago sulla prospettiva economica dopo il voto 49 Negozi aperti lavoratori tutelati 12 Chi mangerà il pane quotidiano? DI ANDREA LANZARINI Il mondo ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti. L'emergenza alimentare si presenta drammatica. Parla Lester Brown 51 Dai energia alla tua spesa! 22 Salviamoci l'ambiente Come cambiano i negozi Coop per ridurre le emissioni di CO². Vi raccontiamo tutte le novità ormai diventate realtà Coop Adriatica Numero Verde 800 857 084 4 Lettere a 17 Ambiente 25 DTortelli e ravioli Consumatori grande assente I MASSIMO MONTANARI DI MARIO TOZZI 6 La priorità è aiutare 32 Da Urbino le famiglie 21 Diete pericolose delizie di stagione DI DARIO GUIDI DI EUGENIO DEL TOMA DI HELMUT FAILONI 7 DLa vignetta 28 Scegliere bene 34 Alla scoperta di Petra I ELLE K A PPA DI ANNA SOMENZI DI GIUSEPPE ORTOLANO 12 Chi mangerà 30 La app economy 36 Italiani brava gente il pane quotidiano? DI CLAUDIO STRANO DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO 18 Il consumerismo 36 Mostre, libri e dischi gentile Intervista a Luca Sapio DI G. OLDRINI E P. PACODA Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Consegnato alle poste a partire dal 31/01/2013. Il numero di dicembre è stato stampato in 2.579.034 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
consumatori 4 gennaio-febbraio 2013 L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it Coop e la riduzione degli imballaggi Ho letto su un quotidiano un articolo che stima fino al 25% lo spreco dei diversi prodotti dovuto ad imballaggi non efficienti. Volevo sapere cosa fa la Coop su questo fronte e con che strategie si muove? renza biagiNI - bologna Risponde Claudio Mazzini di quantità, qualità e sicurezza e del prodotto; responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia: - no overpackaging: ovvero riduzione/eliminazione I criteri per la valutazione e la scelta delle confezioni dei confezionamenti non necessari; dei prodotti Coop debbono rispettare diverse esigenze - ampio uso di ricariche; quali proteggere l'alimento, facilitare l'utilizzo della - massimo utilizzo di materiali riciclati; confezione stessa da parte del consumatore, nonché - riduzione degli spazi nello stoccaggio e nel trasporto, garantire adeguata tenuta nelle fasi d’esposizione e riducendo quindi il numero di automezzi necessari. della logistica. Tutto questo si deve poi incrociare con Sono già più di 200 i prodotti Coop su cui sono stati la necessità di ridurre gli impatti sull’ambiente fatti interventi “3R” sul packaging. Il quantitativo di Su questo aspetto Coop agisce da tempo lungo due di- materiale risparmiato da Coop in seguito a tali inter- rettrici strategiche: la riduzione a monte del consumo venti, è stato nel solo 2011, di 5.800 tonnellate di ma- di risorse (materiale, energia) e delle emissioni di teriale. CO2 , la riduzione a valle della produzione di rifiuti, at- Inoltre da anni Coop ha intrapreso sui prodotti per la traverso la promozione della strategia delle “3R”, ossia detergenza della casa e per la persona una strategia di in ordine di importanza: R come Risparmio, R come riduzione che parte dall’inserimento massiccio delle Riutilizzo, R come Riciclo. ricariche per i saponi liquidi, facendo in questo modo Perché in ordine di importanza? Perché per quanto risparmiare l’ambiente, il consumatore e riducendo utile, importante e nobile sia riciclare i materiali da gli sprechi. Sono infatti già oltre 190 i punti vendita imballaggio scartati, lo è ancora di più, se si vuole ri- in Italia dove è prevista la vendita sfusa di detersivi e durre la produzione di rifiuti ed i conseguenti danni ammorbidenti. Per acquistare questi prodotti si usa sull’ambiente, riutilizzarli ogni volta che si può e, so- un apposito flacone che, una volta acquistato, è poi prattutto, risparmiarli. Vale a dire usarne di meno, per possibile riutilizzare per tutte le volte che si vuole. poter un domani ridurre i rifiuti (siamo l’unica specie Infine attraverso l’ecodesign, un approccio alla pro- su questo pianeta a produrne) fino a non averne af- gettazione di un prodotto, con particolare attenzione fatto. Coop ritiene possibile mettere in pratica queste all’impatto ambientale del prodotto durante il suo politiche virtuose (delle 3R) attraverso: intero ciclo di vita, stiamo lavorando sui diversi im- - dematerializzazione: ovvero riduzione della quan- ballaggi per renderli sempre più facili da utilizzare, più tità di materiale (peso, spessore dimensione) a parità attenti all’ambiente, meno spreconi. Quante qualità di limoni È vero che ci sono tante varietà di limoni a seconda della stagione? enrico bertoldi - cuneo Diciamo che il limone ama il clima mite e odia il a preparare il limoncello è il limone di Sorrento igp, vento. La varietà più diffusa in Italia è il cosiddetto di forma ovale che pesa oltre gli 80 grammi, molto femminello che fruttifica anche cinque volte l’anno. I succoso e privo di semi. Le virtù terapeutiche del limoni che fruttificano fra ottobre e aprile (invernali) limone sono molto conosciute: è impagabile nei sono detti primofiore e sono ovali di peso medio, con gargarismi ed è un disinfettante del cavo orale, oltre buccia verde-giallo. a essere un efficace astringente nel caso di disturbi Quelli che troviamo fra aprile e giugno vengono intestinali. Il suo alto contenuto di vitamina C lo chiamati bianchetti mentre i verdelli sono i limoni rende molto utile nelle malattie da raffreddamento, che si raccolgono in estate con la buccia verde scuro mal di testa e come supporto alle terapie contro artriti molto succosi e profumati. Molto pregiato e adatto e reumatismi.
5 fermi e precisi, in tempi rapidi, garantendo l’occupazione. L'Ilva, la salute e il lavoro Perché c’è la coscienza che il lavoro è fonte di reddito, ma Alcuni lettori ci hanno scritto a proposito anche di coesione sociale (...). È un'illusione che l’eliminazione dei problemi, cancel- dei temi affrontati nella rubrica di Mario lando la produzione, porti alla felicità. (...) Niente più fab- Tozzi sul caso Ilva e più in generale sul briche, niente centrali elettriche, ma anche niente pale eo- liche, niente auto, niente camion, ma anche niente treni. tema del rapporto tra inquinamento, Tutti fermi e immobili. E superati dalla Cina e dall’India, salute e lavoro. Ecco alcuni brani di una dal Brasile e … di queste lettere: giorgio oldrini - sesto san giovanni Sono nato a Sesto San Giovanni, terra di fabbriche e di cultura del lavoro. Per cui quando leggo Mario Tozzi che Acquario in casa scrive: “Gli impianti che inquinano vanno chiusi e basta” Cosa comporta avere un acquario in casa? mi vengono i sudori freddi. È evidente che tutti speriamo perché si arrivi il più rapidamente possibile a fabbriche e ermete rebucci - PEscara lavorazioni che non inquinano. Ed è altrettanto chiaro L’acquario va posizionato lontano da televisione, elettro- che i padroni hanno spessissimo fatto di tutto per trarre il domestici rumorosi e da luce diretta solare. Poi occorre massimo profitto dalle fabbriche, curandosi poco o nulla scegliere il tipo di acqua (dolce o salata) e di conseguenza della salute dei lavoratori e dei cittadini. Ora, i padroni, il tipo di pesci da inserire. Non mettiamo conchiglie se devono pagare. Ma come agire? scegliamo l’acqua dolce, perché rilascerebbero carbo- Negli anni 60-70 qui a Sesto i lavoratori della Breda Fu- nato di calcio che compromette la vita dei pesci. Per cine fecero un accordo con la Facoltà di medicina di Mi- mantenere l’acqua pulita bisogna seguire un programma lano e con l’Ospedale cittadino di Sesto e scrissero un di cambiamenti parziali, inserendone sempre alla stessa libro bianco sulla salute nella loro fabbrica che aprì una temperatura di quella presente. In quello salato occorre trattativa con la proprietà. Da quella esperienza è nato il inserire invece calcio e magnesio. L’alimentazione va Servizio nazionale di medicina del lavoro. molto curata: i pesci mangiano solo fino a sazietà mentre Rendere umano il lavoro, non distruggerlo è stata a lungo tutto quello che eccede inquina l’acqua. Occorre quindi la tradizione di questa città. Il che comporta impegni controllare che il mangime sia stato tutto consumato. Le Terme piú antiche in Slovenia S. VALENTINO valido dal 15.02.2013 al 17.02.2013 Prezzo del programma per 2 persone in EURO: 2 notti per 2 persone ............................................................................................................................. HOTEL PARK *** Camera doppia - rinnovato nel 2008 234 € ............................................................................................................................. VILA HIGIEA **** Camera doppia 256 € ............................................................................................................................. 10 % di sconto HOTEL VITA **** Letto francese (150 x 200 cm) 273 € ............................................................................................................................. Servizi inclusi per due persone: 2 mezze pensioni (ricco buffet), compera cena di San Valentino, la sera di San Valentino con musica dal vivo e cocktail di Amore nella caffetteria dell’hotel Vita, per i SOCI COOP ingresso illimitato nelle piscine con acqua termale presso l’albergo Vita e le Terme Secolari, giochi d’acqua di Amore, bagno di Amore per due persone presso le Terme Secolari, usufrutto dell’accappatoio presso hotel Vita e la Vila Higiea, 15.02.2013 piscina illuminata dalle candele presso l’hotel Vita, giro in carrozza e brindisi con lo spumante, 1 ingresso al centro saunistico »Dežela savn« per due persone, acqua gym, ginnastica mattutina, programma d’animazione. UNA SORPRESA TI ASPETTA! Vale per le prenotazioni del programma di San Valentino entro il 04.02.2013. Terme Dobrna, Dobrna, Slovenia t: 00386 3 78 08 110 e: info@terme-dobrna.si www.terme-dobrna.si
6 politica e società Italia alle urne in una situazione economica difficile. Per Vincenzo Tassinari (Coop Italia), occorre mettere in primo piano nell'agenda politica la difesa del potere d'acquisto: "I consumi sono una leva per la crescita. Al governo chiediamo un tavolo per combattere l'inflazione e il rilancio delle liberalizzazioni" la PRIORITÀ è aiutare le famiglie di dario guidi Vincenzo Tassinari Un 2012 pesante e dif- Vincenzo Tassinari, descri- presidente del consiglio ficile, che ha riportato indie- di gestione di Coop Italia ve così: “Nel 2012 il governo tro di decenni le lancette dei e la politica si sono preoccu- redditi e dei consumi (-4%) pati solo dello spread finan- delle famiglie italiane, esatta- ziario e della tenuta dei conti mente ai livelli degli anni ‘90. dello Stato. Cosa giusta, ma il E un 2013 che, se non si sarà problema è che hanno dimen- in grado di cambiare marcia ticato un altro spread, quello Fissando a 100 il livello rapidamente, proporrà un ul- che ha colpito le famiglie, at- dei prezzi all'anno 2000 teriore segno meno per l’eco- traverso gli aumenti del costo a luglio 2012 il livello dei nomia italiana, con tutte le delle materie prime (e quindi prezzi è conseguenti ricadute sui diver- del cibo) che si sono sommati si piani a cominciare da quello al pesante aumento della tas- dell’occupazione. sazione che ha avuto nella rata rilevazioni Il quadro, alla vigilia delle ele- dell’Imu prima di Natale il suo 132 Istat su intero paese zioni politiche in programma il 24 febbraio è questo. Non si simbolo massimo. È un pro- blema che, come Coop, aveva- scappa. E chiunque esca vin- mo denunciato già nel settem- citore sarà chiamato a fron- bre scorso. Solo questo spread teggiare questi fatti concreti. sul cibo, che è nell’ordine del Del resto, l’allarme che lancia 5%, rischia di pesare sulle fa- dato su rete 118 negozi Coop Coop parte dalle cifre e da una constatazione di fondo che miglie per 7 miliardi di euro. E di propagarsi nel 2013 con il presidente di Coop Italia, effetti micidiali”. continua a pagina 8 >
consumatori gennaio-febbraio 2013 7 LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA “Il 2013? Ancora un anno difficile” L'economista vaciago: "dobbiamo ritrovare un'idea del futuro" Professor Vaciago, il 2012 è Il nostro Governo – come molti altri, purtroppo – stato un anno difficile che ha dato la priorità a politiche di riduzione del de- nonostante il forte aumen- ficit pubblico. Che senza svalutazione del cambio to della pressione fiscale, (perché, anzi, l’Euro è sempre rimasto molto for- ha visto aumentare a livel- te), si trasmettono al reddito disponibile delle fa- li record il debito pubblico miglie e quindi ai loro consumi. È l’Europa che non GIACOmo (che ha superato il tetto dei è stata all’altezza del compito: avrebbero dovuto vaciago 2.000 miliardi) e con un ca- “coordinare” le politiche dei vari Paesi, chiedendo docente di economia lo del Pil di oltre 2 punti: era ad alcuni di espandere la loro economia mentre gli Università cattolica di Milano l’unica cura possibile o ha ra- altri tagliavano i loro deficit. Lo scenario sarebbe gione chi ritiene che la ricet- rimasto positivo nel suo complesso e ciò avrebbe ta europea (vedi anche la si- reso meno “costoso”, da un punto di vista econo- tuazione in Grecia e Spagna) sia una cura troppo mico e sociale, il nostro aggiustamento. pesante per il malato? Il 2012 è terminato peggio del previsto, per una Questi esiti contraddittori non sono un po’ difficili serie di ragioni. Alcune dipendono da noi; altre da spiegare agli italiani? sono più generali. Cominciamo da quest’ultime: Gli italiani sono stati “bombardati” da messaggi nell’anno appena trascorso, tutto il mondo è cre- confusi, che hanno ulteriormente peggiorato la sciuto meno del previsto e di questa frenata han- situazione. Ciascuno di noi può anche essere di- no sofferto di più le famiglie (e quindi i consumi). sposto a fare sacrifici, ma a due condizioni: Ricordiamo che la crisi nasce 6 anni fa nella finan- 1. anzitutto che i sacrifici siano ben distribuiti: za; e si estende all’industria a fine 2008; per colpi- ciascuno, secondo le sue disponibilità; re le famiglie soprattutto negli ultimi due anni. 2. e poi, soprattutto, che sia chiaro cosa si ottiene continua a pagina 9 >
8 primo piano politica e società Prezzi 2013 La pressione fiscale in Italia salumi secondo l'Istat farina pasta 39,8% primi 9 mesi conserve di pesce Rischio inflazione del 2011 liquidi 2013 in base alle richieste prodotti cellulosa di aumento listini surgelati da parte terzo trimestre uova dei produttori 42,6% 2012 prodotti base farina oli e condimenti latticini + 5,1% Dunque la richiesta di Coop, anche le entrate fiscali deri- strettamente legate a questo è di considerare la difesa del vanti dall’Iva (-2 miliardi). In elemento”. potere d’acquisto delle fami- più ricordo che l’ulteriore au- glie una priorità e muoversi di mento Iva nel 2013 andrebbe Coop, proposte e conseguenza. a colpire, oltre a diversi gene- impegni ri di prima necessità, il settore Di fronte a questo quadro Co- 2012, si torna indietro extra-alimentare, cioè quello op come si muoverà? “Faremo Le urgenze dell’agenda 2013 più in difficoltà in questi mesi. ciò che è nella nostra missio- sono strettamente legate Dunque chiediamo che que- ne e cioè lavoreremo per cal- all’anno da poco concluso. sto aumento sia evitato per- mierare i prezzi, per contra- “Sul piano dei consumi – spie- ché, come i fatti dimostrano, stare, nei limiti del possibile, ga sempre Tassinari – i risul- ha una logica recessiva”. le richieste di aumenti che ci tati sono stati assolutamente Il punto drammatico, prose- arrivano e per non scarica- negativi. Le manovre, prima gue Tassinari è che oggi siamo re queste tensioni sulle fami- di Tremonti e poi di Mon- in una fase di stagflazione, cioè glie. Aggiungo, ben sapendo ti hanno pesato sulla famiglia di contemporanea riduzione che è una questione che non media per circa 3.400 euro. E, dei consumi e di aumento dei si risolve in Italia, che gli au- se la politica economica re- prezzi. “Quando abbiamo lan- menti dipendono anche dalle sterà invariata, con il 2013 ar- ciato l’allarme sui rischi di in- speculazioni finanziarie inter- riverà una ulteriore botta di flazione che gli aumenti delle nazionali, rispetto alle quali 2.000 euro a famiglia. Ricor- materie prime comportavano l’Europa dovrebbe fare qual- do poi che, dal primo luglio nessuno si è mosso. E le conse- cosa. Tornando a Coop, ripe- 2013 è già fissato un ulteriore guenze le pagheremo anche su to, faremo quello per cui sia- aumento dell’Iva dell’1%. Tra tutto il 2013. Il punto di fon- mo nati: dal 2002 ad oggi a l’altro le cifre confermano cla- do è che la politica economi- fronte di una inf lazione Istat morosamente che l’idea che ca di questi mesi non ha con- del 24%, l’aumento dei prezzi aumentare l’Iva non incides- siderato i consumi un volano nei nostri punti vendita è sta- se sui consumi si è dimostra- per la ripresa. Ma è evidente to di 10 punti percentuali in- ta sbagliata. Nel 2012 i con- che il lavoro, l’occupazione, feriore. Agiremo con la massi- sumi sono calati e sono calate l’attività delle imprese sono ma determinazione, puntando continua a pagina 11 >
consumatori gennaio-febbraio 2013 9 > continua da pagina 7 in cambio. Sacrifici inutili non sono mai conve- qualche mese; ma è importante annunciare po- nienti: devi condividere il punto di arrivo, cioè che priorità e su quelle poche cose concentrare i vantaggi che quei sacrifici ti daranno. Come l’impegno politico di Parlamento e Governo. abbiamo visto anche in America, tardare a deci- dere e drammatizzare (“sull’orlo del burrone”) i Sul piano della disoccupazione e dei consumi, co- provvedimenti, significa diffondere pessimismo sa succederà nel nostro paese? e paura. Stupisce che anche chi non ha perso lo Da 15 anni, l’Italia non cresce e da 5 anni va indie- stipendio, ne spenda meno? tro. Aumenta la disoccupazione, soprattutto dei giovani, che sempre più tornano a dipendere dal La prospettiva economica mondiale, dopo le ele- patrimonio e dal reddito dei genitori. Dovremmo zioni Usa, potrà dare qualche aiuto all’Italia o tut- ragionare seriamente sul futuro che vogliamo to resta molto incerto e precario? meritarci. Mai come negli ultimi vent’anni, ab- Più che l’America, la cui importanza nei nostri biamo visto tante differenze! Tra paesi, che pro- confronti continua a ridursi, dovremmo essere grediscono oppure no; e tra persone che anch’es- aiutati dal ritorno alla crescita dell’Asia, e della se stanno meglio, oppure stanno peggio. Noi cosa parte più robusta dell’Europa, cioè la Germania. vogliamo essere tra trent’anni? È chiaro che tra In autunno, si vota in Germania e immagino una un anno non sarà cambiato molto (in meglio o in politica più espansiva a Berlino. peggio), ma che sull’orizzonte di una generazio- D’altra parte, non è venuta meno la fragilità della ne la differenza possibile è enorme. Anche perché finanza, e delle stesse grandi banche, indebolite le tendenze accelerano nel tempo: se le nostre mi- indirettamente dalla recessione (che diminuisce gliori aziende crescono altrove, e se i nostri mi- il valore dei loro attivi). Dobbiamo quindi imma- gliori laureati se ne vanno altrove, tra 30 anni ginare un altro anno molto pesante, sulle spalle l’Italia sarà molto peggio di com’era 30 anni fa. dei Banchieri centrali. Dopo di che, nei prossimi 12 mesi gradualmente si fermerà la recessione di questi 2 anni, ma ciò Qual è la prospettiva per l’Italia nel 2013 e che non basta più a farci stare meglio. margine reale avrà chi vince le elezioni per miglio- rare la situazione? Ci sono due o tre provvedimenti precisi che secon- Attualmente, non c’è molto ottimismo sul 2013: do lei possono e devono essere presi rapidamente ripresa a fine anno, quindi insufficiente a far au- dal governo che arriverà o è inutile pensare a col- mentare il reddito, in media annua. Con l’occu- pi di acceleratore, perché quel che serve è un pro- pazione che scenderà ancora, perché ridurranno gredire lento ma sicuro, tenendo conti in ordine e posti di lavoro sia le imprese che non hanno fu- avviando riforme che hanno bisogno di tempo per turo sia quelle che sopravvivono solo tagliando far sentire i loro effetti? i costi. L’unico provvedimento urgente – e lo dico seria- Un nuovo Governo attorno a Pasqua (che è il 31 mente, visto il giudizio internazionale nei nostri marzo) non riuscirà a cambiare molto l’anno. confronti – è quello di un “Piano carceri” (che fa- Ma potrebbe utilmente cambiare le aspettative rebbe bene anche all’edilizia). Il secondo prov- e quindi trasformare paura in speranza, se riu- vedimento, non meno urgente, è di destinare a scirà a convincere gli italiani che per ottener di minori aliquote tutti gli incassi che vengono dal più dall’Europa dobbiamo iniziare a corregge- contrasto all’evasione fiscale. re (senza promettere miracoli, ma iniziando un Dopo di che la priorità è di tornare ad essere “at- percorso coerente) alcuni nostri difetti storici. traenti”: incentivi alle 5 Regioni che – in competi- Far funzionare meglio la macchina pubblica, a zione tra tutte – garantiscono l’accoglienza in po- cominciare da scuola e giustizia, dove servono chi mesi di investimenti diretti esteri. Oggi cresce investimenti sia in tecnologia sia in immobili; un chi se lo merita, cioè attrae gli altrui investimen- patto tra Stato e contribuenti onesti per ridurre ti. Delle tante cose utili e inutili che si dicono nel alla media dei paesi civili, l’evasione fiscale; e co- confronto tra Italia e Germania spesso ci dimen- sì via. Basta vedere cosa ci rinfaccia l’Europa (a tichiamo che la cosa importante che loro hanno gennaio, ci hanno “condannati” per carceri inci- più di noi è l’investimento estero. Questa è la co- vili: cosa aspettiamo a porvi rimedio?). sa che conta, visto che non puoi certo vietare alle Attenzione: non sono cose che si aggiustano in tue buone imprese di crescere altrove.
consumatori gennaio-febbraio 2013 primo piano politica e società 11 Calo PIL nel 2012 superata la soglia dei 2.000 miliardi di euro di debito pubblico italiano a ottobre del 2012 -2,2% riduzione La spesa procapite degli italiani nel 2012 spesa famiglie (al netto dell'inflazione) è pari a quella... -4% 2012 del 1996 per i consumi complessivi del 1974 per le automobili previsione riduzione -1,3% spesa famiglie del 1984 per l'abbigliamento 2013 del 1984 per i viaggi del 1999 per la ristorazione calo della ricchezza delle famiglie -3,7% tra il 2010 e il 2011 (secondo Bankitalia si è tornati ai livelli degli anni '90) sul contenimento dei prez- Richieste al nuovo far risparmiare soldi alle fami- zi, ma anche su una politica governo glie. Dalla telefonia ai farmaci di offerta che tenga conto dei Dunque se Coop è più che dove ci sono sati spazi dispo- cambiamenti che questa cri- mai concentrata a fare la sua nibili noi ci siamo impegnati e si produce. Per cui deve esse- parte e ad essere vicina alle fa- i risultati sono sotto gli occhi re chiaro che comunque non miglie italiane, ciò non toglie di tutti: milioni di euro rima- si può favorire il prezzo più che ci sia una richiesta, al go- sti nelle tasche degli italiani. basso a tutti i costi, e cioè a verno che uscirà dalle elezioni Dunque c’è una strada, aperta scapito della qualità. Il con- di febbraio, affinchè arrivino con coraggio da Bersani quan- cetto chiave – prosegue Tas- forti segnali di novità. “Ripeto do era ministro e che poi an- sinari – è quello di un prezzo – prosegue Tassinari - il con- che il governo Monti ha fatto giusto, che riassuma i valo- cetto chiave: occorre consi- molta fatica a seguire, che va ri che Coop ha sempre mes- derare i consumi una chiave ripresa a 360 gradi: penso ai so al centro del suo agire. Per di rilancio dell’economia e carburanti, ai servizi finanzia- cui se certo ci deve essere più quindi c’è da difendere il po- ri, a ulteriori passi avanti nel efficienza, più lotta allo spre- tere d’acquisto del famiglie. campo dei farmaci. Noi siamo co, più sobrietà,:queste cose si Per contrastare l’inflazione la pronti a fare la nostra parte, uniscono alle garanzia di salu- nostra proposta è che il gover- con coraggio e determinazio- brità, alla tutela dell’ambiente, no promuova un tavolo a cui ne. In un campo difficile come all’eticità e al rispetto dei di- siedano sia l’industria che la la telefonia, dove ci dobbiamo ritti e alla qualità del prodotto. grande distribuzione. Solo se confrontare con colossi che Insomma siamo impegnati per si concordano congiuntamen- investono cifre enormi in pub- definire un modello di con- te alcune linee forti si può ag- blicità, siamo ormai vicini alla sumi più virtuoso, che deve gredire efficacemente questo soglia del milione di abbona- riguardare anche la formula- nodo. Poi l’altro grande tema ti per Coop Voce, sulla base di zione dell’offerta nelle grandi che chiediamo sia rimesso in una promessa di dare ai clienti superfici, come gli ipermerca- agenda è quello delle libera- tariffe semplici, convenienti e ti, che hanno subito di più le lizzazioni. Qui l’esperienza di- trasparenti. E siamo stati pre- difficoltà di questi mesi”. mostra che davvero si possono miati per questo”. ●
12 primo piano sostenibilità Chi mangerà il pane quotidiano? Cibo uguale nuovo petrolio, ovvero il principale fattore che minaccia la sicurezza del pianeta. Ce n'è sempre meno in rapporto all'aumento della popolazione che entro il 2050 supererà i 9 miliardi. Cresceranno così le guerre per contenderselo. Con una posta in gioco altissima: la sopravvivenza della nostra stessa civiltà di claudio strano Chi è Lester Il cibo è l'anello debo- di fattori negativi concomitanti Russell Brown le della civiltà moderna. Non il (incremento demografico, cam- Fondatore nel 2001 e presidente web, il petrolio, il terrorismo, lo biamento climatico, erosione dei dell'Earth Policy Institute di scontro etnico o l'odio religioso. suoli, sovrasfruttamento idrico, Washington – organizzazione non È la scarsità di cibo il primo fatto- riduzione delle riserve agricole, profit il cui obiettivo è elaborare un re destabilizzante come già lo fu consumi crescenti di carne, spre- piano di salvataggio della nostra per Sumeri e Maya, gloriose ci- co) tali da minacciare la nostra civiltà e indicare la strada per raggiungerlo – Lester Russell Brown viltà del passato che non risolse- stessa sopravvivenza. La scarsità è un ambientalista ed economista ro il rapporto con esso e finirono di cibo non è che la sintesi di tut- statunitense considerato tra i più per estinguersi in un tonfo solo: i to ciò. influenti opinionisti al mondo. È primi per l'aumentata salinità del Servirebbero infatti qualcosa co- stato fondatore e presidente per 26 suolo, i secondi per fenomeni ec- me 9,3 miliardi di posti a tavola, anni del Worldwatch Institute, il cezionali di erosione che si divo- da qui al 2050, secondo le più re- primo istituto dedicato all'analisi con approccio interdisciplinare delle rarono lo strato fertile di quindici centi stime dell'Onu, se prendia- questioni economiche, sociali e centimetri su cui è possibile l'at- mo in considerazione che ci ripro- ambientali mondiali. Autore di tività agricola. duciamo al ritmo di 80 milioni di numerosi libri, tra cui il famoso Lo stesso rischiamo di fare noi, persone in più all'anno (in Nige- "Piano B", tradotti in 40 lingue, uomini del Terzo Millennio, e la ria è la media record di sette figli premiato con 25 lauree honoris nostra spada di Damocle, com'è per coppia), mentre la terra offre causa, Lester Brown è stato in Italia noto, si chiama anidride carbo- in dicembre per presentare il suo sempre meno a chi la coltiva, rin- nuovo libro, "9 miliardi di posti a nica liberata nell'ambiente. Ma secchisce come un limone spre- tavola. La nuova geopolitica della non solo. Abbiamo a che fare con muto troppo e per troppo tempo. scarsità di cibo", Edizioni Ambiente una molteplicità impressionante Attualmente siamo in 7 miliardi (richiedibile anche dal sito web) continua a pagina 15 >
consumatori gennaio-febbraio 2013 13 "Un futuro sì ma solo se è sostenibile" Consumatori intervista Lester R. Brown: "sono possibili Azioni concrete per evitare il naufragio della nostra civiltà" Dottor Brown, lei conclude il finanziaria e aumento dei prezzi delle commo- suo libro dicendo che "salva- dities alimentari? re la nostra civiltà non è uno Quando c'è scarsità di un bene si creano anche sport che prevede spettato- opportunità per gli speculatori, ingenerando ri". Ma è sicuro che siamo in così effetti perversi nel mercato. Abbiamo ben tempo per salvarla? presente il problema e alla Borsa di Chicago ab- Lo spero e dobbiamo crederci. biamo lavorato per limitarlo, ma in realtà non lester R. Talvolta i cambiamenti sociali esiste ancora una soluzione alternativa accet- brown accadono con grande velocità. tabile a livello nazionale e sovrannazionale. presidente dell'Earth Le faccio l'esempio dell'uraga- Lei auspica un'attività di lobbying sui decisori Policy Institute no Sandy, negli Stati Uniti, che politici da parte dei cittadini. Crede meno all'ef- è bastato a far ricredere da un giorno all'altro mol- ficacia dei comportamenti virtuosi di singoli, ti degli scettici sulla questione ambientale. Questo aziende o gruppi sociali? è molto tipico dei comportamenti umani. L'attività di lobbying da parte dei consumatori Il suo libro è pieno di dati e di indicatori preoccu- è molto importante. Soprattutto lo è stata e lo panti. Una parola di fondata speranza dove la si è tuttora negli Stati Uniti dove ha portato a ri- può trovare? sultati non solo politici ma di sensibilizzazione Esistono delle azioni concrete possibili. E anche dell'opinione pubblica. Le lobbyes ambientali- qui le farò una paio di esempi riferiti al mio pa- ste hanno un grosso potere sulle politiche com- ese. In due anni di campagna contro le centrali merciali delle corporation. Le faccio l'esempio a carbone, su 492 impianti altamente inquinan- della Bp, la British Petroleum, un marchio che ti siamo riusciti a farne chiudere 121. L'obiettivo è quasi fuori mercato ormai per via della sua dell'amministrazione Obama è il loro totale ab- storia di "cattivi comportamenti" resa evidente bandono, il che ridurrebbe di molto le emissioni sia dal disastro del Golfo del Messico, sia dalle di carbonio negli Usa. L'altro esempio risale alla campagne delle associazioni ambientaliste. Seconda Guerra Mondiale. Dopo l'attacco di Pearl Coop in Italia persegue politiche di sostenibilità Harbor l'allora presidente Roosevelt riconvertì ambientale, educazione al consumo consapevo- l'industria automobilistica in industria bellica e le e lotta allo spreco. Ne ha sentito parlare? al posto di automobili nel giro di un mese usciro- Sì e ritengo questo tipo di azione molto impor- no dalle fabbriche aerei e carri armati. Dunque tante. Il punto chiave resta sempre quello di una il cambiamento è possibile. Ottimista o pessimi- corretta politica dell'informazione: tante volte sta? A questa domanda rispondo: realista. il consumatore non è colpevole delle scelte che In Italia non siamo alla carestia alimentare, ma fa, è solo disinformato o male informato. erosione dei suoli, dissesto idrogeologico e per- Per concludere, vista la complessità e l'interdi- dita di territorio coltivabile, che lei ricollega alla pendenza dei problemi del pianeta, è meglio op- fame nel mondo, sono tutti problemi che non ci tare per politiche di sostenibilità a lungo termi- mancano... ne o sperare in una soluzione immediata, magari Sì, ma l'Italia ha di base il grosso vantaggio di frutto della ricerca scientifica o di una scoperta? poter contare sull'energia prodotta dal sole, dal Nella mia mente non è possibile separare il vento e dalla geotermia. Sarebbe un ottimo pun- breve dal lungo periodo. Tutto va ragionato nel to di partenza quello. lungo periodo perché un cambiamento improv- Cosa pensa del rapporto tra speculazione viso, a mio parere, resta improbabile.
consumatori 14 gennaio-febbraio 2013 buone pratiche e politiche "CIBO SUFFICIENTE PER TUTTI MIGLIORANDO LA FILIERA" ECCO COSA FA coop PER UN CONSUMO PIù SOSTENIBILE Secondo recenti stime della Fao, sono quasi un miliardo corretta alimentazione dell'infanzia", con la le persone denutrite nel mondo e ogni anno i decessi supervisione di un autorevole comitato scientifico. Ne dovuti a carenza di cibo e malnutrizione ammontano a è nata la linea Club 4-10 di prodotti virtuosi destinati ai 36 milioni. Di questi, 5,6 milioni sono bambini. Per bambini. "Sul tema della denutrizione – aggiunge contro, oltre 1,3 miliardi di persone sono in sovrappeso Mazzini – ricordo la campagna 'Stop World Poverty, o obese, e 29 milioni muoiono sempre ogni anno per Cooperazione e Solidarietà' contro la povertà, in atto in malattie riferibili alla sovralimentazione: 17,5 milioni oltre 40 paesi del mondo. Da tempo sostieniamo lo per patologie cardiovascolari, 3,8 milioni per diabete, sviluppo dei paesi del Sud del pianeta anche sui nostri 7,9 milioni per tumori. Questo è quello che viene scaffali con prodotti e iniziative economiche. Fin dal definito “il paradosso alimentare”. Se a ciò si aggiunge 1995 vendiamo, prima catena della GDO a farlo, che ancora oggi il 30% della produzione mondiale di prodotti del mercato equo e solidale, un'esperienza alimenti viene distrutta o sprecata nei processi di che dal 2001 ha portato allo sviluppo di una vera e conservazione, trasformazione, distribuzione e propria linea di prodotti, la Solidal Coop, che ha consumo casalingo, "risulta chiaro come, con una segnato tra i vari brand la maggiore crescita dal 2005: miglior gestione della filiera produttiva, avremmo cibo + 140% contro una media del 51% per i prodotti Coop". sufficiente per tutti anche nell’ipotesi di una crescita Altro progetto rilevante riguarda la merce invenduta della popolazione a 9 miliardi di abitanti entro il 2050". donata in solidarietà: "un progetto di sviluppo A ricordarlo è Claudio Mazzini, responsabile sostenibile che nasce nel 2003 dalla consapevolezza sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia, che che le cooperative, per quanto operino secondo criteri spiega il lavoro svolto da Coop in questo senso su vari volti a ottimizzare la gestione – migliorando versanti. "Sul tema dell’obesità siamo da sempre in l'efficienza dei processi e riducendo i costi – generano prima fila con iniziative mirate all’informazione e comunque volumi importanti di merce invendibile sensibilizzazione. Voglio citare la campagna 'Alimenta come risultato degli alti standard di servizio verso soci il tuo benessere' lanciata nel 2007 per promuovere e consumatori. Nel 2011 sul territorio nazionale 492 sane abitudini alimentari e movimento". Ma Coop vuol negozi, 21 in più del 2010, si sono organizzati per fare la sua parte anche sull'obesità infantile che sta raccogliere e distribuire merce invenduta, diventando una vera e propria emergenza sociale. A coinvolgendo 827 associazioni non profit nella questo scopo ha definito "Le linee guida Coop per una distribuzione a mense o a persone bisognose".
primo piano sostenibilità 15 I nuovi nati rallentamento della crescita delle aree irrigate registrata dall'inizio all'anno: 140.541.944 di questo secolo (+9%, contro il 13.923.718 nei paesi industrializzati 200% di cinquant'anni fa). Ciò se unito all'incremento dei prezzi 126.618.226 nei paesi meno sviluppati delle commodities, raddoppiati nel 2012 rispetto al 2002-2004, e alla speculazione finanziaria (ar- al giorno: 385.046 gomenti su cui abbiamo già scrit- 38.147 nei paesi industrializzati to su queste pagine) determina la perdita dell'autosufficienza 346.899 nei paesi meno sviluppati alimentare in tanti paesi. Ed ec- co, accanto al fenomeno dell'ac- caparramento delle terre (land e gli squilibri, la fame, la penuria animali), crescita demografica e grabbing), profilarsi all'orizzon- d'acqua secondo i più recenti dati uso di biocombustibili. te uno spettro ben più grave, sono tutti fattori in crescita. Dall'altra parte l'offerta scen- quello del "collasso alimentare". La domanda globale di cibo lie- de a causa dell'impoverimento Usa questa terminologia Lester vita anche perché ci sono 3 mi- e della desertificazione dei suo- Russell Brown, uno dei più noti liardi di persone che si stanno li. Quest'ultimo è un fenomeno e importanti ambientalisti ame- spostando in alto nella catena evidente soprattutto in Africa, ricani, pioniere dello sviluppo alimentare (i cinesi quest'anno dove le tempeste di polvere so- sostenibile. "Il mondo potrebbe consumeranno complessiva- no aumentate di dieci volte nel essere molto più vicino di quan- mente già il doppio di carne degli Sahara negli ultimi cinquant'an- to comunemente non si creda a statunitensi). Il consumo di cere- ni; in Corea già la chiamano la un'ingestibile carestia alimenta- ali, che è la spia del problema, si "quinta stagione" mentre in India re", dice. Il suo grido d'allarme è raddoppiato dal 2005 al 2011 il 25% della superficie si sta len- si completa con un appello affin- rispetto al quinquennio prece- tamente trasformando in deser- ché al più presto si inverta la rotta dente per effetto di un mix di ri- to. Di pari passo il calo delle falde adottando nuove strategie e mo- chiesta di carne (mais e grano acquifere (per il 70% destinate delli di sviluppo. vanno in gran parte a foraggiare ai campi) lo si nota nel drastico continua a pagina 16 > Consumo di carne in Cina e negli Stati Uniti Paesi (in ordine alfabetico) che producono cibo sovrasfruttando dal 1960 al 2012 le riserve idriche (dati 2012) 80 Paese milioni di abitanti CINA Afghanistan 33 Cina 1.354 60 India 1.258 Iran 76 Iraq 34 Israele 8 40 Giordania 6 Libano 4 Messico 116 STATI UNITI Marocco 33 Pakistan 180 20 Arabia Saudita 29 Corea del Sud 49 Spagna 47 0 Siria 21 Tunisia 11 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 Stati Uniti 316 Yemen 26 Fonte: Dipartimento dell'Agricoltura degli Usa Totale 3.599
16 primo piano sostenibilità L'insicurezza alimentare Nel suo ultimo libro, "9 miliar- di di posti a tavola" (Edizioni Ambiente) Brown incalza i lea- der politici e l'opinione pubblica mondiale a prendere coscienza che le riserve alimentari globa- li si stanno velocemente assotti- gliando: negli ultimi dieci anni i cereali si sono ridotti di un terzo, e sfamano una volta su tre non gli uomini ma il bestiame da al- levamento o bruciano nei moto- ri come biocarburanti. Il tempo scarseggia se si vuole evitare che "in questa nuova era alimentare, in cui il cibo è importante come il petrolio e il terreno come l'oro, ciascun paese faccia per sé". Ciò significherebbe una escala- tion di guerre senza precedenti. fredda, oggi è la scarsità delle ri- dal dipartimento di Sociologia e È la questione della "sicurezza sorse idriche e alimentari il prin- diritto dell'economia in collabo- alimentare", intesa in un sen- cipale fattore di instabilità politi- razione, tra gli altri, con la Fon- so quantitativo e non qualitati- ca" ha detto Brown intervenendo dazione Barberini. vo (come la intendiamo in Oc- all'Università di Bologna, dopo L'organizzazione Save the Chil- cidente) che deve salire in cima essere stato al Forum della Baril- dren ha calcolato che già il 24% all'agenda dei governanti. "Dopo la a Milano, alla tavola rotonda su delle famiglie in India, il 27% in le due guerre mondiali e la guerra cibo e sostenibilità organizzata Nigeria e il 14% in Perù non tocca nel mondo dalla cina allA svizzera, cambiare si può Per usare la definizione non banale quella di 20 impianti nucleari e in tipo confortata da un referendum". di Gianfranco Bologna, direttore grado di soddisfare le richieste di Attualmente nella confederazione scientifico di Wwf Italia, un paese grande come la Polonia. elvetica, e in occidente più in sostenibilità vuol dire soprattutto L'energia solare soddisfa invece generale, ogni persona consuma "imparare a vivere entro i limiti di nella vecchia Europa le necessità di 6.000 watt mediamente di potenza un solo pianeta". La transizione 15 milioni di nuclei familiari, mentre (addizionando tutte le fonti energetica verso fonti rinnovabili quella geotermica in Kenya copre energetiche). L'idea della "Società a rappresenta, in questo senso, un un quinto del totale. 2.000 watt" è di far scendere i passo decisivo e sebbene ad alcuni Dobbiamo recarci In Svizzera, però, consumi energetici ai livelli degli possa sembrare un'utopia, in realtà per vedere in embrione un nuovo anni Sessanta arrivando entro il sta già avvenendo e a ritmi modello di società ad altissima 2050, ma probabilmente anche incoraggianti. Ecco alcuni esempi sostenibilità: la chiamano "Società prima, a soddisfare il 75% della nel mondo. a 2.000 watt" (2.000 watt richiesta da fonti rinnovabili. Quattro regioni, nel nord della society). Una sfida anche culturale Questa idea è già una realtà per il Germania, producono oggi il 46% oltre che tecnologica messa a punto nuovo rifugio del Monte Rosa, a dell'energia con l'eolico, mentre in dal Politecnico federale di Zurigo e quasi 3.000 metri: 130 posti letto Danimarca se ne ricava il 26%. E se in fase di sperimentazione da anni con acqua calda garantita tutti i negli Usa due stati prelevano dal in tre città: Zurigo appunto, Ginevra giorni grazie a una architettura vento un quinto del loro fabbisogno e Basilea. Ad appoggiarla è lo avveniristica, pannelli fotovoltaici energetico, nel nord della Cina stesso governo elvetico, "l'unico al e per un 10% residuo a una – come ha ricordato lo stesso Lester mondo – sottolinea Marco centralina termica alimentata con Brown – le centrali eoliche in Morosini, analista ambientale del olio di colza, alla quale si affianca funzione generano una quantità Politecnico di Zurigo – ad aver fatto un impianto di recupero dell’aria enorme di energia, equivalente a una scelta controcorrente di questo viziata.
consumatori gennaio-febbraio 2013 17 cibo per intere giornate e pro- gramma la settimana in funzione di questo bisogno primario. un pianeta da difendere Clima estremo "Per la prima volta gli agricoltori di Mario Tozzi affrontano le conseguenze diret- primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo te del cambiamento climatico", sostiene Brown. "Per ogni grado Celsius in più di temperatura, lo- ro sanno che devono aspettarsi una perdita del 10% della produ- zione agricola". Gli eventi atmo- sferici estremi da temporanei so- Ambiente no diventati la norma ed entro il ecco il grande assente 2020 – sempre secondo Brown – e non entro il 2050, serve per- Provate a cercarlo nei programmi dei partiti che si presentano alle ciò ridurre dell'80% le emissioni prossime elezioni nazionali, nelle dichiarazioni dei leader politici, nei salotti di carbonio se si vuole combatte- televisivi o nelle pagine dei quotidiani. Per quanto vi sforzerete è sicuro che re davvero il global warming. Ciò non riuscirete a trovarlo. È lui, il grande assente dal dibattito poli- significa una rivoluzione che non tico italiano di queste settimane, l’ambiente. Non c’è niente da fare, non lo si può non toccare i nostri modelli trova quasi da nessuna parte, con qualche piccola, lodevole eccezione, che però non si traduce in linea programmatica o meno che meno in uno dei punti di sviluppo e di consumo". fondamentali dell’azione dell’eventuale, futuro governo. Non solo: provate a Già, ma verso quali direzioni? vedere quali uomini dovrebbero rappresentare le istanze ambientaliste nel Una speranza potrebbe venire nuovo parlamento, visto che anche nomi importanti degli Ecodem italiani dai cooperatori "che nel mondo – rischiano di non avere più diritto di cittadinanza. Non che negli altri paesi le osserva Mauro Giordani, presi- cose vadano tanto meglio, ma almeno in Francia e in Germania le istanze dente della Fondazione Barberini ambientaliste trovano traduzione politica in partiti che arrivano a contare due – sono un miliardo. Il problema è cifre percentuali, che hanno leader storici convincenti e che condizionano le che si tratta di un esercito disper- linee di governo e arrivano ad amministrare le città. Da noi i Verdi sono lette- so e culturalmente non omoge- ralmente spariti dalla scena con le loro giuste istanze. neo, dunque non in grado di im- Siamo al punto che nell’area di centro destra, a parte un vago accenno alle primere la necessaria svolta nel energie rinnovabili, per il resto, come da lunga tradizione, siamo alla cambiamento dei modelli di con- tabula rasa: non un concetto, non una riga, non una parola. In quest’area l’am- biente è un fastidio che va eliminato quanto prima e che produce solo problemi sumo". Meglio allora optare per e ostacoli alla libertà di intrapresa. Sull’Ilva di Taranto, come sugli inceneritori, la decrescita teorizzata da Latou- come sulle centrali nucleari o sulla moltiplicazione di case e strade in quest’area che? O per la post-crescita di Fa- politica si hanno le idee molto chiare: prima si distrugge il territorio e si tramuta bris? Andare verso la prosperità tutto in merce, poi vediamo se resta qualcosa. L’idea di natura è quella di Mila- senza crescita di Jackson o sposa- no2 del suo fondatore: verde “artificiale” piegato alle esigenze degli uomini. re il consumerismo critico e con- Nel campo ambientale centristi e montiani si differenziano poco da questo: sapevole? Roberta Paltinieri, l’ambiente serve per trarre profitti e il capitale naturale deve sociologa dei consumi all'Univer- diventare tutto capitale finanziario. L’acqua, per esempio, deve diventare sità di Bologna – centro di eccel- servizio nelle mani di chi sa realizzare profitti, mentre i rifuti si bruciano e lenza in Italia per lo studio sullo peccato aver perduto la possibilità di costruire centrali nucleari che, tanto, sviluppo sostenibile – propende quelle francesi sono vicine. nel suo ultimo libro, "Felicità re- Ma si sa, gli ambientalisti non vogliono le discariche e neppure gli incenerito- ri, vogliono l’acqua pubblica, e le energie rinnovabili, si oppongono al nucle- sponsabile" (Franco Angeli edi- are e rendono difficile la realizzazione delle opere faraoniche. Per non parlare tore), per la responsabilità sociale dell’opposizione ai condoni edilizi e all’abusivismo. Ci ricordano che il consu- condivisa in cui trova collocazio- mo di suolo è una vera e propria emergenza nazionale che procede al ne anche l'esperienza di Coop. ritmo impressionate di 200.000 ettari all’anno. E ci dicono che l’economia è Secondo questa linea di pensiero, un sottosistema della biosfera, ragione per cui la biodiversità va preservata la sostenibilità globale e compar- insieme alle coste e alle paludi del paese. È troppo sperare che di queste cose tecipata può diventare il fonda- si riesca a parlare anche durante la campagna elettorale e diventino, anche mento delle nostre civiltà. ● solo in parte, impegni per la successiva azione di governo? ●
18 primo piano cooperazione Questa rivista e "l'invenzione" del consumerismo gentile Per riflettere sui trent'anni di vita di Consumatori abbiamo promosso un confronto a più voci dal quale sono emersi tanti spunti interessanti, a partire dalla conferma delle potenzialità di questo strumento. Perché parlare del nostro giornale significa anche interrogarsi sulla cooperazione, la crisi economica e i valori che vogliamo trovare anche in ciò che compriamo Che cos’è una testata co- a elementi di valore che vanno al ai propri diritti, più evoluti”. me Consumatori? E chi sono, i di là del business, è attenzione al Perché andare alla Coop signifi- consumatori? Le risposte a queste mondo della produzione, che è lo ca esprimere un sorta di diversità domande possono essere declina- sviluppo dell’originaria vocazio- come consumatori (e non solo)? te in molti modi. Noi – in occasio- ne al rapporto con i fornitori del- Risponde Finzi: “Perché la dimen- ne dei trent’anni della nostra rivi- le prime cooperative di consumo; sione essenziale della cooperazio- sta rivolta ai soci Coop - abbiamo ed è attenzione agli aspetti etici del ne di consumo è il noi. Per la sillaba scelto di farlo promuovendo una prodotto, al rispetto dei diritti dei “co”. Noi siamo “co”. Il cooperare è discussione pubblica che ha coin- lavoratori. Dunque, per spiegarla qualcosa di più della solidarietà. volto una saggista ed esperta di più brevemente, attenzione ai va- Esse co-altri è un’esperienza fon- comunicazione come Annamaria lori più che agli interessi”. E la ri- dativa dell’essere umano, che ci fa Testa, un sociologo come Enrico vista, qual è il suo ruolo? “In tutto esistere in quanto non da soli. La Finzi, il segretario generale di una questo Consumatori ha avuto un cooperazione è cultura e terapia associazione come Cittadinanzat- ruolo fondamentale. È servito a psichiatrica contro lo squaglia- tiva, Antonio Gaudioso, e Massi- togliere ideologicità e astrattezza a mento della personalità”. mo Bongiovanni che è presiden- una serie di valori, traducendoli in La pensa così anche Massimo te della Cooperativa editrice della comportamenti concreti. E perciò Bongiovanni: “Coop è molto di nostra rivista. è diventato strumento essenziale più di un prodotto conveniente. Sarà poi giusto parlare di “consu- della diversità Coop. Una diversi- Coop sono ad esempio i volonta- matori”? “A me piace parlare di so- tà che è soprattutto riferita all’ap- ri che portano la spesa a casa degli ci coop”, spiega Enrico Finzi: “per- proccio nei confronti dei propri anziani. Ovvero è un tessuto costi- ché essere socio Coop è qualcosa soci (ma anche di tutti gli altri con- tuito dalla relazione tra persone”. di più che essere consumatore. Es- sumatori), che, attraverso il giorna- E tutto questo si fa anche attraver- sere socio Coop è appartenenza le, possono diventare più sensibili so la rivista Consumatori. “Una
consumatori gennaio-febbraio 2013 19 Foto A. Amadesi Da sinistra (in senso orario): Massimo Cirri, Annamaria Testa, Antonio Gaudioso, Massimo Bongiovanni ed Enrico Finzi. Nella pagina a sinistra il tavolo dei relatori durante l'intervento del direttore, Dario Guidi rivista con una forza straordinaria assolutamente necessario fare uno – prosegue Bongiovanni – è cre- – spiega Annamaria Testa – per- sforzo continuo verso un linguag- sciuta fino al 60% la quota di per- ché una diffusione di più di due gio che sia il più chiaro e compren- sone che nell’atto della spesa cer- milioni di copie è una cosa straor- sibile possibile, specie quando ca prodotti in promozione; molti, dinaria. In più, il migliore dei quo- si affrontano argomenti difficili, sempre di più, comprano solo tidiani vive solo un giorno, invece specie quando dobbiamo portare l’essenziale, e sono il 54%. Circa Consumatori ha una vita presso- avanti idee nuove”. il 30% compra meno degli anni ché infinita”. Le idee nuove di Consumatori. scorsi e molti altri poi, il 20%, so- Numeri “pazzeschi” (quelli del- Per Bongiovanni la sintesi di que- no passati a marchi più economici. la nostra rivista) li definisce Testa, ste novità sta nell'idea di un con- Ma di tutti questi, l’86% non è di- che torna – a proposito dell’essere sumerismo gentile. “Consumato- sponibile a rinunciare alla salubrità soci Coop - sul concetto dell’ap- ri è qualcosa che è tra di noi, nelle e alla sicurezza, e per il 72% l’etici- partenenza. “La scelta che di ciò famiglie, nelle abitudini ed è fisi- tà della filiera è e continuerà ad es- che compriamo o non compria- camente nei diversi ambienti del- sere un aspetto fondamentale del mo è scelta di ciò che ci appartie- la casa. Un giornale che ha diffu- prodotto che si decide di acquista- ne e a cui sentiamo di appartene- so un’idea nuova che è quella del re. E non controllo di filiera da un re”. Perciò anche il giornale che consumerismo gentile, che ha in- punto di vista della rassicurazione esprime un modo preciso di esse- trodotto riflessioni, valori, dialet- personale, di ciò che riguarda so- re cittadini e in questo è uno stru- tiche, senza urlare. Voce diversa lo noi stessi, la nostra salute; ma mento importantissimo, che rap- e gentile in un paese in cui si urla dal punto di vista della collettività: presenta una sfida decisiva: “Per troppo. Un giornale che è conti- cioè si cerca e si compra una merce buona parte delle persone che ri- nuo scambio e capacità di relazio- prodotta con il minor impatto am- cevono Consumatori è uno dei ne tra i nostri lettori e Coop. Nella bientale possibile e nel rispetto dei pochi giornali di casa. Per questo è logica del consumerismo gentile diritti dei lavoratori”. continua a pagina 21 >
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