2012 2013 le città della scena in Basilicata - ideazione e cura Antonio Calbi organizzazione Francesca Lisbona - incompagnia associazione ...
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Teatri Uniti d’Italia NAPOLI a MATERA le città della scena in Basilicata stagione teatrale 2012 2013 Stagione Teatrale 2012 | 2013 ideazione e cura Antonio Calbi organizzazione Francesca Lisbona
le città della scena in Basilicata stagione teatrale 2012 2013 Napoli a Matera Extraordinario – Grandi classici Teatri d’Europa – Circo e danza Teatri della politica Teatri del sacro e della spiritualità Teatri lucani Teatro per passione e per diletto Il teatro ricomincia dai bambini
Teatri Uniti d’Italia Le città della scena in Basilicata Ideazione e cura Catalogo Ringraziamenti Antonio Calbi Antonio Calbi Vito De Filippo, Presidente della Regione Orith Kolodny Basilicata; Vincenzo Viti, Assessore alla Cultura Direttore organizzativo Massimo Lanzetta e Formazione della Regione Basilicata, Francesca Lisbona Francesca Lisbona Salvatore Adduce, Sindaco di Matera, con Alberto Giordano, Assessore alla Cultura; Direttore della formazione La campagna di comunicazione Franco Stella, Presidente della Provincia di Matera, Massimo Lanzetta 2012|2013 adotta l’opera Giovanna Vizziello, Assessore alla Cultura Provincia di Zenith di Mimmo Paladino Matera, Angelo Tortorelli, Presidente della Camera Staff operativo pietra di tufo, 2007, realizzata di Commercio di Matera; Gianpiero Perri, Direttore Stefania Frasca in collaborazione con Ceramica Generale APT Basilicata, il Comitato tecnico-scientifico Gatti di Faenza e Michelangelo Matera Capitale Europea della Cultura 2019: Lombardi Costruzioni di Progetto grafico Benevento, esposta sulla terrazza Paolo Verri, direttore, Rossella Tarantino, Orith Kolodny del Museo Madre di Napoli; Franco Bianchin, Pietro Laureano, Alberto Versace; foto di Peppe Avallone Marta Ragozzino, Sovrintendente ai Beni Storici, Ufficio stampa e web Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata; Associazione Incompagnia Teatro Duni Anthony Majanlahti; Mimmo Paladino, Carmelino Scalisse, Serafino Paternoster, Damiano Porcari, Maddalena Relazioni con il pubblico rappresentante legale Piancazzo, Gabriella Lanzillotta, Giovanni Robertella, Mimma Pietragalla Francesco Buonantuono Emilio Andrisani, Silvia Padula, Nino Grasso, Alessandro Damian Palazzo Gattini, Hotel San Domenico, i soci Laboratori del Teatro Duni Matera. Iac Teatro Comunale Eustachio Cosmo Direzione tecnica Donato Cosmo Pietro Lisbona Casa Cava Stampa Comune di Matera xxx Puma Matera
Matera e Potenza: due città unite dal Teatro, in una Stiamo per realizzare in Basilicata uno dei più straordi- programmazione di respiro regionale. E che questo avven- nari investimenti nella cultura, se la si intende come elabora- ga in uno dei momenti più difficili della vita del nostro Pa- zione e trasmissione di valori. ese, con la Basilicata costretta a fare i conti con le scelte la- Mi riferisco alla nascita, per una feconda combinazione di ceranti imposte da una nuova e penalizzante articolazione intelligenze e di volontà, del Consorzio “Teatri uniti della Ba- delle realtà istituzionali a livello provinciale, è sicuramente silicata”, premessa per l’avvio di una Fondazione in grado di motivo di speranza, oltre che di comprensibile soddisfa- sostenere una inedita esperienza di Teatro pubblico. zione, se inquadrato, come a me piace fare, in un’ottica di Devo rinnovare gratitudine a Francesca Lisbona, anche per auspicabile e beneaugurante coesione territoriale. Tanto l’eccellente panel di manifestazioni previste in cartellone e più che questo progetto, avviato circa un anno fa, grazie a Dino Quaratino, storico costruttore del Teatro lucano e te- ad una felice intuizione imprenditoriale che va a merito nace propiziatore della nuova esperienza. Alle loro spalle ha dei suoi ideatori, rientra nel progetto, da tutti condiviso, di operato con incredibile spirito del tempo, quello Zeitgeist candidare la Città dei Sassi a capitale della cultura nell’an- del teatro italiano ed europeo che è Antonio Calbi, al quale no 2019. si deve se iniziative lodevoli ma finora scoordinate hanno Mi piace però sottolineare come la nascita del Consorzio assunto una valenza unitaria e un costrutto solidale. “Teatri Uniti della Basilicata”, che riunisce l’Associazione Così Matera, candidata a Capitale europea 2019, Potenza e Incompagnia di Matera e Cose di Teatro e Musica di Po- l’intero mondo lucano che vive di Teatro e per il Teatro, entra- tenza rappresenti una intelligente operazione culturale, no in un circuito più largo, realizzano sinergie con esperienze prima ancora che organizzativa, che consentirà, superan- consolidate e più avanzate, si offrono di raccontarsi al mondo do le difficoltà logistiche che sono proprie di una piccola uscendo da una minorità che aveva molto nuociuto ai talenti regione come la nostra, di avvicinare il grande pubblico e alle intelligenze che muovono il territorio e che cercano al mondo del Teatro, con una programmazione di qualità, linguaggi e modalità di comunicazione meno cultensi e più degna di ben più prestigiosi e sperimentati palcoscenici universali. nazionali. Scorrere il programma proposto dall’Associazione teatrale In particolare, è apprezzabile lo sforzo teso a coniugare, in “Incompagnia”, che concorre alla creazione del Consorzio, un unico cartellone, la genialità del teatro partenopeo, con aiuta a illustrare le tante ragioni di fascino che il Teatro di- la danza e il teatro musicale, riprendendo in una azione spiega: dagli stupori metamorfici del mondo dell’infanzia, ai di rilancio a livello territoriale il teatro dedicato ai bambi- refrori della politica con i suoi alambicchi, i suoi sortilegi, le ni, con una rassegna viaggiante in sette comuni della pro- infinite modulazioni, non sempre commendevoli, dei com- vincia di Matera. Per quel che mi riguarda, mi riprometto portamenti umani. Tutte ragioni collegate alla sottile missione sin d’ora, impegni istituzionali permettendo, di seguire i pedagogica del Teatro, luogo di verità e di simulazioni, auten- quattro spettacoli dedicati alla politica: dalla storia di Nilde tico fondale della vita. Jotti a quella di Paolo Borsellino, dalla vicenda Andreotti Sono lieto perciò di poter sottolineare il valore di eventi come ai drammi del ventennio fascista. Saranno occasioni per quelli che vengono proposti e soprattutto di poter validare la riflettere sulla storia più o meno recente del nostro Paese. nascita di un progetto che rivela la civiltà di una regione e il E di ciò non potremo che dire grazie ai “Teatri Uniti della suo farsi sempre più comunità civile dentro un tempo così Basilicata”. drammatico e avaro. Vincenzo Viti Vito De Filippo Assessore Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Presidente Regione Basilicata Regione Basilicata 4
Teatri Uniti d’Italia ci regala quest’anno l’opportuni- Le “cinque stagioni di Matera“. Con questo titolo la tà imperdibile di godere dell’inesauribile e verace produ- città di Matera e il Comitato “Matera 2019” intendono pro- zione teatrale della città di Napoli. Da Eduardo a Massimo muovere il ricco calendario che accompagnerà le iniziative e Troisi, da Totò ai nuovi giovani artisti della scena parte- gli eventi nei prossimi anni. La “stagione” teatrale 2012/2013 nopea, Napoli non ha mai interrotto il suo flusso creativo, rappresenta uno dei cinque spazi di animazione culturale conquistando nel tempo e a pieno titolo il ruolo di capofila che nel 2013 renderanno ancora più concreta e sistemati- della cultura italiana nel mondo. ca la candidatura di Matera a capitale europea della cultura Napoli afferma senza mezzi termini l’indole artistica del per il 2019. In questo viaggio che la nostra città e la nostra nostro paese e spiega sempre assai bene la crisi sociale regione hanno intrapreso, un grande aiuto ci arriva dall’As- ed esistenziale che da troppo tempo attraversa l’Italia. La sociazione Culturale “InCompagnia” e dal suo instancabi- proverbiale e spesso ambigua arte di arrangiarsi, partori- le “suggeritore”, Antonio Calbi, per la felice intuizione, già ta a Napoli, ci pone quotidianamente di fronte al nostro sperimentata assai positivamente nella prima edizione, di specchio: nelle trame intricate di quei vicoli scopriamo le portare a Matera le culture teatrali italiane al fine di unire verità e le contraddizioni del nostro essere italiani, costret- linguaggi, antichi e moderni, diversi modelli creativi. ti a riflettere sulla necessità improrogabile di cambiare in D’altronde, cosa è il teatro se non una esperienza di unione, meglio, con idee e proposizioni anche creative, la nostra di legame fra lo spazio e il tempo della scena e quelli della vita. Ospitare una città così potente sotto il profilo umano vita reale? “Unire”. Questa è la parola chiave. C’è bisogno di ed artistico non può che trovare nella Provincia di Matera unità in Europa, in Italia ma anche in Basilicata. Per affron- una casa accogliente, nonostante sia una domus a rischio tare con coraggio le sfide che ci attendono. di scomparsa, salvo ripensamenti auspicabili. E così, in Ecco perché saluto positivamente la nuova realtà, il Con- una dimensione da ‘presepe’, fatiscente ma pur sempre sorzio Teatrale ‘Teatri Uniti della Basilicata’, che riunisce dignitosa e magica, ospitiamo la città di Pulcinella e di Be- l’Associazione Incompagnia di Matera e “Cose di Teatro nedetto Croce, dei pazzarielli e di Masaniello, regalando a e Musica” di Potenza, in uno sforzo politico-culturale e di tutti, soprattutto ai giovani studenti della nostra città, la programmazione di respiro unitario regionale e nazionale. possibilità di conoscere ed apprezzare le sue doti artistiche Nove spettacoli, infatti, saranno condivisi dalle due città. E e comunicative speciali. in questa logica si muove il decentramento della rassegna “Il Da Milano, Teatri Uniti d’Italia raggiunge dunque Napo- Teatro Ricomincia dai bambini” che si mette in viaggio alla li grazie all’impegno instancabile di Francesca Lisbona e volta di 7 paesi del Materano portando l’arte della recitazio- all’esperienza di Antonio Calbi, in un itinerario comune ne anche in quei comuni dove non esistono spazi teatrali. che ha l’obiettivo di raggiungere il traguardo finale: Mate- Incuriosisce, infine, la Sessione dei Teatri della Politica, quat- ra, Capitale Europea della Cultura 2019. tro spettacoli, con tematiche e protagonisti diversi, uniti dalla necessità di informare e far riflettere, per non dimenticare. E Franco Stella anche, perché no, per unire nel rispetto delle differenze. “Te- Presidente della Provincia di Matera atri uniti” per tagliare tutti insieme il traguardo che ci aspetta: Matera, capitale europea della cultura nel 2019. Salvatore Adduce Sindaco del Comune di Matera 5
L’occasione dell’iniziativa “Teatri Uniti di Basilicata” con- sente di sottolineare la relazione stretta tra l’evocazione delle due città lucane e il loro ruolo nell’ambito della cultura. È nella natura di queste città, riferimento della comunità regionale non solo sotto il profilo politico-amministrativo, essere luoghi di elaborazione, produzione e rappresentazio- ne delle diverse forme della cultura e dell’arte. Queste voca- zioni impongono iniziative le cui qualità non possono che essere conformi e coerenti con le funzioni di promozione delle arti in regione. Il teatro, in questa prospettiva, svolge un ruolo emblemati- co di espressione della vicenda umana e ha, dalla sua, una lunga tradizione in tutta la regione ma anche e soprattutto a Potenza e Matera. Contesti urbani fortemente vivacizzati da tali esperienze culturali che concorrono a rendere maggior- mente attrattiva e significativa l’esperienza turistica. Non è immaginabile, infatti, una crescita di interesse verso le nostre destinazioni se non accompagnate da un’intensa vita culturale. Per tale motivo la Regione Basilicata, attraver- so l’APT, sostiene in modo convinto l’iniziativa “Teatri Uniti di Basilicata”, certi di concorrere anche ad un protagonismo delle associazioni (nel caso di specie teatrali) che hanno il merito di essere centri propulsori della produzione cultura- le sul nostro territorio. In definitiva è nella valorizzazione degli attori sociali che danno vita ad iniziative ed eventi qualificati uno dei princi- pali compiti delle istituzioni di promozione per dare attua- zione al fecondo principio di sussidiarietà che definisce, in concreto, un corretto rapporto tra pubblico e privato. Gianpiero Perri D.G. APT Basilicata 6
Dopo il decollo di Teatri Uniti d’Italia, le città della A teatro sono in realtà necessarie due sole cose fon- scena a Matera, avvenuto nella stagione passata, de- damentali: avere voglia di incontrarsi e ascoltarsi. dicata a Milano, eccoci a volare nei cieli di Napoli, con una Non esiste teatro senza ‘voglia’, senza desiderio dell’altro serie di spettacoli che presentano l’immutata geniale crea- e di sé stessi, come sempre avviene negli incontri umani. tività del teatro partenopeo e offrono al pubblico materano L’attore ‘chiama’ lo spettatore per bisogno di raccontarsi, la possibilità di apprezzare, in molti casi per la prima vol- lo spettatore dovrebbe andare all’appuntamento con la ta, artisti e compagnie che si sono affermati nel panorama stessa esigenza. Così era un tempo e i teatri erano pieni: teatrale nazionale e internazionale. Intorno al ‘core’ tutto purtroppo oggi non è sempre così, per colpa della tele- partenopeo della stagione si diramano numerose arterie visione, di certo teatro e del modo globalizzato di conce- nelle quali scorre danza, teatro musicale, di prosa, di inno- pire e gestire l’economia e dunque la sopravvivenza delle vazione, di figura, amatoriale, teatro ragazzi. persone, in una dimensione devastante ed estrema che La sfida è di quelle antiche: riuscire a mantenersi sempre Pasolini definiva ‘conformismo’. La crisi contemporanea è ad alta quota evitando gli errori e le innocenti ingenuità crisi culturale: quella economica ne è solo una logica, na- di Icaro, sperando nella clemenza delle perturbazioni che turale, tragica conseguenza. Ridurre la Cultura al ruolo di troppo spesso, soprattutto in questa regione, non rendono Cenerentola significa di fatto negare il diritto alla crescita sempre facile il volo. In ogni caso siamo di nuovo in scena personale e alla partecipazione, motori indispensabili per a proporre una stagione che ci auguriamo possa trovare qualsiasi trasformazione. ancor più numerosi e motivati spettatori. In questo clima, il teatro continua ad agitarsi e ad agitare: Noi lavoriamo con entusiasmo e sforzo perché intorno non potrebbe altrimenti, essendo esso stesso vita presente. al teatro si ricomponga una comunità sempre più vasta Il teatro è per nostra fortuna uno dei pochi luoghi dove l’in- di persone che non si rassegni a smarrire del tutto il de- contro umano non è solo garantito ma evolve di pari passo siderio di confrontarsi e di crescere insieme. Desiderio con la realtà e i suoi mutamenti. Ecco perché ci agitiamo, che il teatro esaudisce ogni sera, nell’incontro tra chi è dedicando una cura particolare alla relazione tra attore e in scena e il pubblico. Il teatro è libertà e libertà è par- spettatore, inventando strumenti per accrescere la qualità tecipazione. dell’attenzione, del saper guardare ed ascoltare reciproco. Molti strumenti quest’anno mettiamo a disposizione in tal Francesca Lisbona senso e ‘l’Albero del Teatro’ li racchiude tutti, protendendo Presidente i suoi rami verso gli spettatori di ogni età: bambini, adole- Associazione Culturale Incompagnia scenti e adulti. Sono volutamente esclusi percorsi formativi per aspiran- ti attori e maestranze teatrali: ciò che è davvero urgente, è riequilibrare a teatro la bilancia delle relazioni. Massimo Lanzetta Direttore della formazione Associazione Culturale Incompagnia 7
Il teatro vulcanico di Napoli nella città di pietra Il teatro non è altro che il disperato bisogno dell’uomo di dare senso alla vita. Da Milano a Napoli, dal Nord al Sud, da Strehler a Eduardo. Siamo giunti alla seconda tappa del nostro viaggio teatrale Eduardo De Filippo lungo la Penisola. Un percorso che stiamo conducendo con determinazione e entusiasmo, condiviso da migliaia di spet- tatori, seppure reso più ardito dalle difficoltà portate dal- la congiuntura assai critica che sta vivendo il nostro Paese, l’Europa, il mondo intero, con recessione economica, crol- lo di valori, di prospettive, di visioni e della buona politica. Con cadute rovinose di governi centrali e territoriali cui si sommano le difficoltà proprie della nostra piccola grande regione, che pare ancora non aver compreso come il futuro si costruisce con un progetto globale che intrecci fra loro lavoro, produttività, cultura, formazione, benessere. È stata una sfida vinta, quella di rilanciare, nell’autunno 2011, il teatro a Matera e in Basilicata, attraverso una “sta- gione a progetto” che non inanellasse titoli a casaccio ma offrisse un cartellone ragionato, ricco, articolato, portatore di senso e pronto a innescarne di altri. Teatri Uniti d’Italia – Le città della scena a Matera, costruito insieme a Francesca Lisbona (e da quest’anno con un ulte- riore apporto di Massimo Lanzetta), ha restituito al palco- scenico la sua dimensione di arte sociale per eccellenza e ai cittadini-spettatori il diritto a prendere parte a fatti cul- turali di qualità, a partecipare a spettacoli di pregio e non appendici vuote di una televisione sempre più degradata e degradante. Allo stesso tempo, il nostro progetto, ha reim- messo Matera e la Basilicata nel circuito del miglior teatro della nazione. La stagione 2011/2012 ha avuto successo in ogni suo tassello, con quindicimila spettatori ad applaudi- re spettacoli e creazioni al loro debutto assoluto in que- sto territorio. Spettacoli quasi tutti andati esauriti nei tre teatri che la programmazione ha coinvolto – Teatro Duni, Teatro Comunale, Casa Cava –, con incursioni a Palazzo Lanfranchi, nella boutique Anna Moda, in case private. Ot- timi risultati sono stati raggiunti anche nei laboratori, negli incontri con il pubblico, nelle attività nelle scuole. L’entusiasmo del pubblico, l’apprezzamento delle proposte, le riflessioni che esse hanno innescato negli spettatori, in Mimmo Paladino, Zenith, Napoli, 2007 particolare nei giovani e giovanissimi, ci permettono, a con- 8
suntivo, di certificare nuovamente che il “teatro fa bene alla Ma veniamo alla nuova stagione, che in ragione di questo vita di esseri umani da zero a cent’anni” e che quei territori allargamento all’intera regione abbiamo aggiornato in Teatri che non ne posseggono e esprimono alcuno scivolano più Uniti d’Italia – Le città della scena in Basilicata, con l’avvio di facilmente verso il deserto sociale e interiore. un gioco a ping pong con Potenza e un allargamento del Gli esiti felici ottenuti fino a oggi ci rincuorano sulla pos- cartellone per i piccoli spettatori in ben sette comuni della sibilità di costruire un nuovo presente e soprattutto un di- provincia di Matera (alla faccia di chi la vuole cancellare con verso futuro per la cultura, i saperi, la conoscenza, le arti e un atto di imperio, la cui efficacia è tutta da certificare). lo spettacolo a Matera e in Basilicata, attraverso un percorso condiviso oltre che dai cittadini anche dai rappresentanti Sono otto le sezioni del cartellone, otto capitoli di un unico dei governi del territorio (dai quali attendiamo ora azioni, romanzo, otto percorsi fra loro diversi e insieme comple- atti formali, sostegno concreto). Ecco perché abbiamo con- mentari: Napoli a Matera, focus dedicato al miglior teatro tinuato nella “visione” di un teatro pubblico lucano, prose- della città partenopea; Extraordinario, quest’anno virato guendo nel dialogo con le istituzioni locali e con il Ministero sui grandi classici; Teatri d’Europa, con proposte di teatro- per i Beni e le Attività Culturali. In questo nostro progetto circo e teatro-danza; Teatri della politica, dedicato a per- sostenuti, in particolare – oltre che dal sindaco della città, sonalità di un ambito oggi così dibattutto (una sezione che Salvatore Adduce, del presidente della provincia, Fran- vorremmo fosse occasione per ripensare la buona politica), co Stella, dal presidente della regione, Vito De Filippo –, con il controcanto delle proposte di Teatri del sacro e della dall’Assessore al lavoro, formazione, cultura e sport Vincen- spiritualità (che vorremmo sviluppare in futuro in un vero zo Viti, che sin dal suo insediamento nel suo nuovo ruolo, lo e proprio festival itinerante); poi Teatri lucani, dedicato alle scorso febbraio, non soltanto ci ha ascoltato con attenzione nuove energie sceniche regionali (a proposito: Egidia Bruno, sincera, ma ha contribuito ad accelerare i tempi e i passi attrice-autrice-regista lucana, si è appena aggiudicata il Pre- necessari verso la costruzione di un Teatro Pubblico della mio Internazionale Teresa Pomodoro per il Teatro dell’In- Basilicata, invitando Matera e Potenza ad avviare un percor- clusione per il suo W l’Italia.it – Noi non sapevamo, presen- so comune, a costruire insieme una alternativa al vuoto, alla tato con emozione la passata stagione a Casa Cava), accanto dispersione, alla fragilità e alla marginalità culturale. alle novità di Teatro per passione e per diletto, per finire Con Francesca Lisbona per Matera e Dino Quaratino per con le proposte, vivaci, colorate, poetiche della sezione Il te- Potenza, insieme alle loro strutture operative InCompagnia atro ricomincia dai bambini dedicata ai piccoli spettatori di e Cose di Teatro e Musica, stiamo infatti procedendo nella oggi che saranno gli adulti di domani, spettatori consapevoli costituzione di un consorzio fra le due città e in prospettiva a teatro e cittadini protagonisti nella vita. nella costruzione del Teatro Stabile della Basilicata. Già la stagione 2012/2013 vede l’avvio di una concertazione fra i Se abbiamo scelto di partire, lo scorso anno, da Milano e dal due cartelloni, con l’impianto a sezioni per entrambi e con suo miglior teatro, la seconda città ospite a Matera, nella sua spettacoli proposti nelle due città. nuova veste di scena di pietra e città palcoscenico, non po- teva che essere Napoli: non soltanto perché il nostro viaggio Certo i governi territoriali dovranno ora agire di conse- teatrale in Italia lo abbiamo immaginato come una ricogni- guenza, ponendo in essere atti concreti affinché le idee zione, lungo la penisola e negli anni, che procede per riman- diventino fatti. Le culture, le arti, i saperi debbono essere di fra le diverse aree del paese, dal Nord al Sud al Centro, al centro del panel che oggi una buona pratica amministra- ma soprattutto perché Napoli è la vera capitale teatrale della tiva, un Buon Governo del Territorio, deve mettere in atto e Nazione. Se Milano lo è sul piano della solidità e stabilità del perseguire per costruire un futuro diverso, meno incerto e sistema, grazie alla presenza del Piccolo Teatro e degli altri aleatorio, dove al centro stiano stretti insieme a lavoro, for- teatri di produzione, Napoli lo è sul piano della vivacità e mazione, qualità della vita, salute e benessere, a comporre dell’effervescenza creativa, che intreccia tradizione e novità, le identità delle comunità umane, a qualsiasi latitudine, in e che pare non conoscere stasi, sempre a sorprenderci, tanto qualsiasi epoca. da farne una città teatrale per antonomasia: Napoli il teatro 9
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita Eduardo De Filippo i temi, prossimi a Pirandello, di questo copione scritto nel 1948. Protagonisti Luca De Filippo e Carolina Rosi. Ta- Kai-Ta (Eduardo per Eduardo) è invece l’omaggio di Enzo Moscato, ambiziosa rivisitazione dell’anima della scrittura eduardiana. In scena a duettare con questo autore-attore Mimmo Paladino, ce l’ha in corpo, qui la vita quotidiana è già d’intelletto, la grande Isa Danieli, la Signora della scena par- Montagna di Sale, rappresentazione, e l’arte della messa in scena tenopea che torna a Matera dopo il successo nella passata Milano, 2011 (insieme a musica e canzone) è arte sentita e stagione. (Con Eduardo si mette alla prova anche la compa- diffusa in tutti gli strati sociali, dalla tradizione gnia Talia Teatro di Antonio Montemurro, con una versione del presepe, che ha raggiunto punte raffinatis- in lingua materana del Sindaco del Rione Sanità). sime nel Settecento, alla commedia, alla sceneggiata, a Rea- lity, il nuovo film nudo e crudo di Matteo Garrone, passando Teatri Uniti è, invece, la formazione che ha legato nel 1987 naturalmente per Scarpetta, Viviani, Eduardo. Qui l’arte tre entità campane diverse e tutte ugualmente fertili: Teatro dell’attore e quella dell’autore vanno quasi sempre di pari dei Mutamenti di Antonio Neiwiller, Teatro Studio di Ca- passo, grazie anche a una lingua materica, efficace, scenica, serta di Toni Servillo, Falso Movimento di Mario Martone. Il portatrice di immagini e di musicalità, terrosa e lirica, bassa più poeta dei tre, Neiwiller ci ha lasciato nel 1993, Servillo è e altissima allo stesso tempo. asceso nell’Olimpo dei grandi interpreti fra palcoscenico e Napoli è l’unica città che negli ultimi trent’anni ha saputo schermo cinematografico, mentre Martone si divide fra dire- esprimere drammaturghi di talento, per nulla ordinari, tan- zione del Teatro Stabile di Torino e la firma di film sempre di to nella lingua, tanto nelle drammaturgie e nelle trame di- interesse. Magic People Show, scritto e interpretato da Enrico spiegate, come Annibale Ruccello, Enzo Moscato, Francesco Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli, Silvestri, fino all’ultima rivelazione, Mimmo Borrelli. Quasi dal romanzo di Giuseppe Montesano, ci sbatte in faccia cosa sempre si tratta di autori-attori-registi, a ribadire che la lin- siamo diventati: maschere grottesche, figuranti colorati ma gua del teatro qui è immediatamente scena, che la parola è posticci di uno spettacolo al limite dell’osceno, tragica farsa carne, ficcante, lirica e insieme fiammeggiante. Una lingua- postmoderna dove il fittizio è diventato reale e il reale è se- musica, una lingua-visione, una lingua-scena. polto dal cerume, dal cinismo, dalla droga del soldo e così La sezione cuore della stagione 2012/2013 è dunque Napoli via. Un avanspettacolo drammatico dei nostri tempi senza a Matera, con il ribollire sotterraneo del magma vesuviano a baricentro. invadere la città di pietra, in un incontro fra la millenarietà Chiòve è invece l’adattamento di un testo del nuovo auto- di una natura scolpita e fatta città e una millenarietà fatta di re spagnolo Pau Mirò sui sentimenti che avvinghiano una tradizioni, ritualità antiche e immaginazione. giovane prostituta, il suo amante-pappone, un suo cliente Su tutta la sezione aleggia Eduardo, che fa capolino qua innamorato. Al suo debutto, nell’autunno 2007, si gridò al e là: ci siamo assicurati naturalmente La grande magia, tra mezzo miracolo, per la bravura degli interpreti, per la pre- le commedie di Eduardo meno rappresentate – l’ha messa cisione della scrittura, per la felicità della regia. In scena gli in scena oltre a Eduardo stesso, Giorgio Strehler, nel 1985, ottimi Chiara Baffi, che grazie a questa interpretazione si è con protagonista Franco Parenti. Realtà, vita, finzione sono meritata consensi e premi, Enrico Ianniello, Giovanni Lude- 10
no, diretti da Francesco Saponaro. Uno spettacolo che spia preparazione dove ne succedono di tutti i colori. Spassoso. attraverso il buco della serratura, nella nostra intimità più Se con Fine famiglia, la passata stagione, Animanera da segreta, fra aspirazioni e frustrazioni, fra desiderio di volo e Milano sbeffeggiava una famiglia tipo d’oggi, scrutandola cadute rovinose. Delicatissimo ed emozionante. la notte di Natale, in Frateme, il giovane Benedetto Sicca, Manca solo la domenica è stato tratto da Licia Maglietta da astro nascente della nuova scena napoletana, osserva un un romanzo di Silvana Grasso: scrittura visionaria, lirica, nucleo domestico, con due fratelli e una sorella, oltre la attraverso la quale l’attrice, come nei precedenti omaggi a coppia dei genitori. Qui il ritratto si complica per l’omo- Alda Merini, veste i panni di una donna scissa fra minutaglia sessualità dei figli maschi. Scrittura, direzione e bravura quotidiana di un ambiente paesano soffocante e mortifero degli attori, impianto registico asciutto ed efficace, senso e spaesamenti in altrove di fantasia. Napoli è teatro, musica, drammaturgico: sono queste le qualità di uno spettacolo- canzone: Beppe Barra, protagonista assoluto del teatro-can- rivelazione. zone napoletano, ci racconta di sé, ripercorrendo passi del Rappresenta una delle novità più sapide degli ultimi anni suo avvincente percorso di artista, transitando da Basile a pure Mimmo Borrelli, autore-attore-regista da seguire nel Boccaccio, risucchiandoci in affabulazioni fra reale e imma- suo sfolgorante percorso. Una scrittura magmatica, visio- ginario, figure e personaggi, accadimenti e intrighi, passioni naria e furiosa, un ribollire materico zeppo di senso, avvi- e sentimenti, lungo una trama fitta di musica, parole, visioni. luppato in sorprendenti corticircuiti fra mito e presente, Non poteva mancare pure Peppe Servillo, fondatore degli Zeus e malavita (come in Troia’s discount di Ricci e Forte): Avion Travel nel 1980, con uno dei suoi raffinati concerti sono tutti straordinari i capitoli della sua drammaturgia re- teatrali: Spassiunatamente è un omaggio alla canzone napo- alizzata a oggi – ‘Nzularchia, ‘A sciaveca, La madre, un trittico letana nel quale la peculiarissima voce di Servillo è incasto- notevole che ha fatto incetta di consensi, premi, applausi. nata questa volta fra i quattro archi del Solis String Quartet. A Matera presentiamo un lavoro fiorito dal precedente La Ancora un omaggio alla canzone è Volare che il napoletano madre: ‘i figlie so’ piezze ‘i sfaccimma, eloquentemente tito- Gennaro Cannavacciuolo dedica a Domenico Modugno. tato Malacrescita. Anche qui il soggetto è la famiglia, entità Premiato e applaudito da molte stagioni, uno spettacolo che primordiale da cui si viene germinati e cui si appartiene, entusiasmerà pure gli spettatori materani, con tanto di brani sovente intaccata da malessere, disagio, violenza. Alla fa- teatrali eduardiani e la voce registrata della indimenticabi- miglia crasi di mito e camorra del lavoro precedente, cui le Pupella Maggio. Tornerete a casa cantando. Di Anniba- gli spettatori assistevano in un teatro anatomico contur- le Ruccello (autore-attore-regista di pregio scomparso nel bante – una struttura metallica fra prigione e inferno –, 1987 a soli trent’anni in un incidente d’auto), Arturo Cirillo sopravvive la coppia di figli dementi, a buttarci in faccia rimette in scena Ferdinando, scritto nel 1985, il suo copione con lingua potente e corpi immolati la loro crescita deviata più amato e applaudito (al tempo diretto dallo stesso autore e irrimediabile. e interpretato da Isa Danieli) e che Cirillo legge oggi come Non potevamo non far conoscere le sprimentazioni e le ri- un plumbeo “travestimento”, prossimo a Genet. cerche in divenire, sempre interessanti, di Antonio Latella, Shakespeare re di Napoli è stato quasi un cult, molte sta- che si muove fra Napoli e Berlino. Don Giovanni a cenar teco è gioni fa, della nuova scena campana, scritto e diretto da uno spettacolo “aperto” su molti fronti, tutti fioriti da questo Ruggero Cappuccio (ospite di stagione, nella sezione Tea- topos universale della letteratura e dell’umana peregrina- tri della politica con Paolo Borsellino Essendo Stato), il quale zione esistenziale. Con alcuni degli attori che lo seguono da riscriveva la biografia del Bardo in un suo più o meno im- tempo, Latella dispiega un vero e proprio cantiere di lavoro maginario viaggio dal Tamigi al Vesuvio. Come quel pre- e prospettive, piuttosto che uno spettacolo di pura confe- cedente, anche Hotel Desdemona che proponiamo è una zione. rivisitazione, in totale libertà, di Shakespeare, nello spe- A sigillo di una teatralità che, per fortuna di noi tutti e cifico di Otello, qui copione fra le mani di una scalcagnata del teatro in sé, ancora freme, sorprende, sfugge e si rap- compagnia filodrammatica. Francesco Paolantoni diverte e prende solo a tratti, abbiamo invitato a Matera una delle si diverte, facendoci sbirciare alle prove dello spettacolo in esperienze fra teatro, socialità, formazione più interessanti 11
degli ultimi anni, dall’emblematico titolo di Punta Corsara, in questo tempo che ci vede guidati da un governo tecnico condotta dal regista ravennate Marco Martinelli, fine con- e con partiti in affanno, il teatro non può non accogliere duttore di percorsi di disvelamento del teatro alle nuove sui propri palcoscenici occasioni di riflessione sulla nostra generazioni, qui a Scampia, in una sfida difficile ma vinta. storia passata che facciano bene al presente. Una banda scatenata di teatranti-adolescenti, coinvolta a Ecco dunque Teatri della politica, un quartetto di spetta- più tappe e in più episodi, per provare a sanare col teatro le coli che susciterà interesse, domande, pensieri: il ritratto di ferite dell’esistenza in una delle realtà più violente e com- una donna eccezionale, Nilde Jotti, compagna di Togliatti, plesse della nostra Italia. In Petitoblock, il baraccone della militante di lungo corso, parlamentare rigorosa e leale, pri- morte ciarlatana si incontrano Antonio Petito e Aleksandr ma donna presidente della Camera. Da un testo di Sergio Blok, il più grande Pulcinella di sempre e il più fine poeta Claudio Perroni, diretto da Roberto Andò, Leonilde, sto- russo, portando a nozze Napoli e San Pietroburgo, la neve ria eccezionale di una donna normale ha come protagonista e il sole, l’uomo in carne e ossa e la marionetta meccanica, una intensa e partecipe Michela Cescon; segue l’omaggio la vita e la sua finzione. Travolgente. dedicato, a vent’anni dal suo barbaro assassinio, a Paolo Borsellino, attraverso uno spettacolo che ho personalmen- Una coppia di classici, ma rieditati con sensibilità tutta te amato (accolto sul palcoscenico del Piccolo Eliseo, a contemporanea, è proposta dalla sezione Extraordinario, Roma, quando dirigevo questo teatro dalla storia presti- nella quale quest’anno abbiamo invitato due compagnie giosa), scritto e diretto da Ruggero Cappuccio, interpretato composte di attori-ricercatori straordinari, un tempo mem- da Claudio Di Palma oggi, ieri da Massimo De Francovich: bri del magnifico ensemble di Leo De Berardinis: Fantasmi Paolo Borsellino Essendo Stato ci sprofonda in quell’attimo – L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero è una creazione dei fra vita e morte, in quella soglia fra normalità e eroismo, fra bravissimi Enzo Vetrano e Stefano Randisi, nuovo episodio Palermo e l’Aldilà, che immaginiamo essere stato vissuto di un lavoro sulla drammaturgia pirandelliana di grande dal giudice nel momento della tragedia. Fra giustizia e po- profondità e bellezza, che ha sorpreso critici e pubblico, litica si colloca anche L’innocenza di Giulio – Andreotti non per la sua originalità, efficacia, coerenza. Da Sofocle, in- è stato assolto, ovvero il ritratto cesellato col piombo della vece, Elena Bucci e Marco Sgrosso, anch’essi straordinari, verità dell’Onorevole degli Onorevoli, in aule di tribunale partono per la loro personale versione di Antigone ovvero più che in parlamento o nelle sedi della DC; scritto e in- una strategia del rito. terpretato da Giulio Cavalli (già consigliere regionale della Lombardia), diretto da Renato Sarti (regista e autore che Due le proposte di Teatro d’Europa: il teatro acrobatico abbiamo potuto apprezzare la passata stagione nel suo La di Casa dolce casa di Marcello Chiarenza e Alessandro Se- nave fantasma). rena (membro della celebre famiglia Orfei), che ha acceso E sempre Sarti firma un altro testo da brividi: Mai morti, l’energia contagiosa di giovani acrobati in arrivo dall’Euro- ovvero un flash mozzafiato e inquietante sulle sopravvi- pa dell’Est. Il coreografo italiano ma olandese di adozione venze e i ritorni, anche sotto mentite spoglie, del fascismo. Emio Greco firma, con Pieter Scholten, un suo nuovo affa- Un assaggio di questo copione fu proposto nell’estate 2000 scinate spettacolo di danza, La Commedia, ispirato all’omo- all’interno di Maratona di Milano, un polittico di ventiquat- nimo poema dantesco, in una originale miscela di humor e tro copioni flash sulla città lombarda: Mai morti ebbe un pathos, leggerezza e profondità. impatto così profondo che divenne uno spettacolo com- piuto e che da allora gira l’Italia; debutto di Bebo Storti nel In tempi nefasti che ci obbligano a registrare ogni giorno teatro drammatico, smessi i boccoli del Conte Uguccione e guasti e deviazioni; in tempi che vedono il nostro Paese im- delle sue altre maschere comiche. prigionato in una criticità e in una anomalia fra le più scon- Tutti e quattro questi capitoli di gran teatro, mi piace certanti del pianeta; in tempi che vedono crollare rovinosa- considerarli semplicemente obbligatori per un cittadino- mente tre regioni, tre motori del nostro governo territoriale spettatore di oggi, che non ha ancora perduto la voglia di (la Sicilia al Sud, il Lazio al centro, la Lombardia al Nord); capire, indignarsi, reagire. Ciascuno di essi avrà un’ap- 12
pendice, a fine rappresentazione, nel confronto in diretta Il teatro ricomincia dai bambini questa stagione fa un en- che vedrà la partecipazione di politici e personalità della nesimo scatto in avanti, per numero delle proposte, per la regione. loro originalità e qualità, per la conquista di altri sette comu- Se la politica dovrebbe essere l’arte del buon governo e ni del territorio. In particolare mi piace segnalare due pro- del bene comune, con Teatri del sacro e della spiritualità poste. Dopo il successo avuto nella passata stagione, tornano apriamo un’altra prospettiva: offrire occasioni di indagine le “teste di legno” più celebri d’Italia, ovvero le marionette intorno alle diverse religioni, al sacro, alle diverse forme della compagnia Carlo Colla di Milano, con una nuova fiaba della spiritualità. Perché non siamo fatti solo di carne, ma adattata per un pubblico senza età: Il gatto con gli stivali di possediamo pure un’anima che dà spirito a quel corpo, Perrault amalia grandi e piccini grazie alle sue scene sfar- e in gran parte l’anima è consegnata a quelle invenzioni, zose, ai costumi sopraffini, alle azioni agite con particolare sovente fallaci, che sono i culti e le religioni. Con l’auspi- verosimiglianza, e soprattutto qui si canta, perché questa an- cio di potervi proporre in futuro anche spettacoli intorno tica versione è quasi un’opera lirica, un musical dell’epoca. alla spiritualità ma completamente laici e di trasformare Fra orchi, streghe, re e principesse, il trionfo è per lui, il questa sezione in un vero e proprio festival itinerante fra Gatto più elegante che si sia mai visto (se il Diavolo veste in comuni della regione, cominciamo con una trilogia di Prada, il nostro Gatto pare preferire Armani!). Così come un creazioni di Lucilla Giagnoni, piemontese, e con una ver- attesissimo ritorno è la meraviglia dell’opera lirica restituita sione teatrale del Rosario di De Roberto della siciliana ai bambini, promossi a protagonisti da Opera Domani di Clara Gebbia. Aslico: dopo le emozioni fatte sbocciare dal Nabucco e da Verdi è il turno di Mozart e del suo Flauto magico. Teatri lucani quest’anno disvela un tris di creazioni: nuova- Venite a cantare con noi! C’è pure Tutti all’Opera! Passando mente la famiglia è il soggetto di 456, spettacolo quasi cult per La Repubblica dei bambini, il Mago di Oz, Nei cieli di Mirò, scritto e diretto da Mattia Torre, con protagonista il mate- coloratissimo omaggio di Daniel Pennac al celebre pittore rano Carlo De Ruggeri con padre, madre, figlio che più di spagnolo, il canto per oggetti e voce dell’Odissea, alla paura così non possono detestarsi: una seduta anatomica di un scatenata dallo spettacolo Mostry, alla mafia spiegata ai bam- quadretto domestico all’acido puro che si conclude con una bini, alla clownerie e a Pinocchio, mentre il Teatro delle Gru diagnosi feroce, ovvero che la famiglia è il germe del cini- da Matera si mette in viaggio per i paesi lucani con il loro smo che pervade poi l’intera società. Perdere la faccia, con teatro viaggiante, novello Bus di Tespi per portare il teatro ai protagonista la lucana Rita Felicetti, indaga sul rapporto fra bambini laddove non sanno neppure cosa esso sia. verità e il suo doppio, facendo incontrare teatro e cinema. I potentini di Gommalacca Teatro osservano nel loro Gusto Ecco, è questo il cartellone che abbiamo predisposto per dell’intimità la relazione fra un lui e una lei impegnati a cele- voi e che vorremmo condividere insieme, serata dopo serata, brare un non meglio identificato anniversario. scoperta dopo scoperta, emozione dopo emozione. Voi che con determinazione e giusta sfida avete scelto di lasciare il Teatro per passione e per diletto presenta il già citato vostro nido domestico, di spegnere la tv, di staccarvi dal web, Eduardo del Sindaco di Rione Sanità riscritto da Montemur- venendo in teatro a ritrovare una autentica, antica e salutare ro; una libera rivisitazione dei Promessi sposi di Manzoni socialità. curata e diretta da Bruno Nicola Francione per la compa- gnia Sipario; la famiglia materana ritratta nel nuovo lavoro Di questo sin da ora vi ringraziamo. di Teatro del Carro Parlante, diretto da Gianfranco Ferrara, con un flash sugli anni Sessanta. Un cuore pensante della Antonio Calbi compagnia AttraVerso Teatromusica è un singolare espe- Ideatore e curatore del progetto rimento di fusione fra parola e musica, ispirato a Etty Hil- Teatri Uniti d’Italia lesum, la giovane ebrea olandese uccisa ad Auschwitz, e ai suoi diari. 13
Napoli a Matera Extraordinario – Grandi classici MAGIC PEOPLE show FANTASMI CHIOVE ANTIGONE SPASSIUNATAMENTE HOTEL DESDEMONA FRATEME MAlacrescita Teatri d’Europa – Circo e danza Volare, concerto a Domenico Modugno FERDINANDO Casa dolce casa DON GIOVANNI A CENAR TECO LA COMMEDIA PEPPE BARRA RACCONTA PETITOBLOK MANCA SOLO LA DOMENICA Teatri della politica LA GRANDE MAGIA TA-KAI-TÀ LEONILDE PAOLO BORSELLINO ESSENDO STATO L’INNOCENZA DI GIULIO MAI MORTI 14
Teatri del sacro e spiritualità Il teatro ricomincia dai bambini Il Rosario IL GATTO CON GLI STIVALI vergine madre LA REPUBBLICA DEI BAMBINI big bang TUTTI ALL’OPERA Appocalisse OZ NEI CIELI DI MIR0 ODISSEA Teatri lucani MOSTRY DENTRO GLI SPARI 456 CLOWN IN LIBERTà PERDERE LA FACCIA FLAUTO MAGICO IL GUSTO DELL’INTIMITÀ Teatro per passione e per diletto U S’N’CH D’ P’CCIANÌDD CUSS’ MATR’MENIJ NAN’ ZO’ FÈ! UN CUORE PENSANTE A TATE’ C S LO’ TNA’? ANGUNIN S LO’ TNA! 15
PROGRAMMA IN ORDINE CRONOLOGICO novembre p.60 domenica 16 dicembre 2012 p.35 giovedì 24 gennaio 2013 Teatro Duni - ore 17.30 Teatro Duni - ore 21.00 p.59 domenica 25 novembre 2012 LA REPUBBLICA DEI BAMBINI FANTASMI Teatro Duni - ore 17.30 con Andrea Corsi e Chiara Renzi con Enzo Vetrano IL GATTO CON e Stefano Randisi GLI STIVALI p.22 mercoledì 19 dicembre 2012 Carlo II Colla e figli Teatro Duni - ore 21.00 p.56 sabato 26 gennaio 2013 SPASSIUNATAMENTE Teatro Duni - ore 21.00 con Peppe Servillo e Solis String UN CUORE PENSANTE dicembre Quartet di Palma Domenichiello e Anna Claudia Scammacca p.54 sabato 1 dicembre 2012 Teatro Duni - ore 21.00 p.62 domenica 27 gennaio 2013 gennaio Teatro Comunale - ore 17.30 U S’N’CH D’ P’CCIANÌDD riadattamento di Antonio p.38 domenica 6 gennaio 2013 OZ Montemurro Teatro Duni - ore 17.30 di e con Roberto Corona Casa dolce casa p.26 lunedì 28 gennaio 2013 p.50 giovedì 6 dicembre 2012 di Marcello Chiarenza Teatro Comunale - ore 21.00 Teatro Duni - ore 21.00 e Alessandro Serena 456 con I migliori circensi dell’Europa Volare, concerto di Mattia Torre dell’Est a Domenico Modugno con Carlo De Ruggeri con Gennaro Cannavacciuolo p.23 giovedì 10 gennaio 2013 p.20 sabato 8 dicembre 2012 Teatro Duni - ore 21.00 Teatro Duni - ore 21.00 HOTEL DESDEMONA febbraio MAGIC PEOPLE show con Francesco Paolantoni con Enrico Ianniello, e Tonino Taiuti p.27 sabato 2 febbraio 2013 Tony Laudadio, Andrea Renzi Teatro Duni - ore 21.00 e Luciano Saltarelli p.24 sabato 12 gennaio 2013 Teatro Duni - ore 21.00 FERDINANDO p.21 domenica 9 dicembre 2012 con Arturo Cirillo FRATEME Teatro Duni - ore 17.30 di Benedetto Sicca p.36 giovedì 7 febbraio 2013 CHIOVE Teatro Duni - ore 21.00 con Chiara Baffi, Enrico Ianniello, p.61 domenica 13 gennaio 2013 e Carmine Paternoster Teatro Comunale - ore 17.30 ANTIGONE con Elena Bucci TUTTI ALL’OPERA e Marco Sgrosso p.55 mercoledì 12 dicembre 2012 di Mariangela Corona Teatro Duni - ore 21.00 e Valentina Tramutola p.63 domenica 10 febbraio 2013 CUSS’ MATR’MENIJ NAN’ ZO’ FÈ! Teatro Duni - ore 17.30 riadattamento di Bruno Nicola p.25 giovedì17 e venerdì 18 Francione gennaio 2013 NEI CIELI DI MIR0’ Casa Cava - ore 21.00 di Daniel Pennac MAlacrescita p.28 giovedì 14 febbraio 2013 di e con Mimmo Borrelli Teatro Duni - ore 21.00 DON GIOVANNI A CENAR TECO di Linda Dalisi regia di Antonio Latella 16
p.29 domenica 17 febbraio 2013 p.42 sabato 23 marzo 2013 p.32 mercoledì 10 e giovedì 11 Teatro Duni - ore 17.30 Teatro Comunale - ore 17.30 aprile 2013 PEPPE BARRA RACCONTA PAOLO BORSELLINO Teatro Duni - ore 21.00 di e con Peppe Barra ESSENDO STATO LA GRANDE MAGIA di Ruggero Cappuccio con Luca De Filippo p.30 domenica 24 febbraio 2013 Teatro Duni - ore 17.30 p.65 domenica 24 marzo 2013 p.44 sabato 20 aprile 2013 PETITOBLOK Teatro Comunale - ore 17.30 Teatro Comunale - ore 21.00 di Emanuele Valenti MOSTRY MAI MORTI di Matteo Lanfranchi con Bebo Storti e Fabrizio Visconti p.67 domenica 21 aprile 2013 marzo Teatro Comunale - ore 17.30 p.57 sabato 2 marzo 2013 Settimana della Passione CLOWN IN LIBERTà Teatro Duni - ore 21.00 Matera e Potenza di e con Matteo Lanfranchi e Fabrizio Visconti A TATE’ C S LO’ TNA’? ANGUNIN S LO’ TNA! p.46 Il Rosario p.33 martedì 23 aprile 2013 di Gianfranco Ferrara, di Federico De Roberto Teatro Duni - ore 21.00 Francesco Montemurro, TA-KAI-TÀ Bruna Papapietro e Antonio Valente p.47 Vergine Madre di e con Enzo Moscato di e con Lucilla Giagnoni e Isa Danieli p.41 domenica 3 marzo 2013 Teatro Comunale - ore 17.30 p.47 Big Bang LEONILDE di e con Lucilla Giagnoni con Michela Cescon maggio p.48 APOCALISSE p.31 giovedì 7 marzo 2013 di e con Lucilla Giagnoni p.51 venerdì 3 maggio 2013 Casa Cava - ore 21.00 Teatro Comunale - ore 21.00 MANCA SOLO LA DOMENICA PERDERE LA FACCIA con Licia Maglietta di Daniele Ciprì e Vladimir Denissenkov aprile con Rita Felicetti p.64 sabato 9 marzo 2013 p.43 venerdì 5 aprile 2013 p.52 venerdì 10 maggio 2013 Teatro Comunale - ore 17.30 Teatro Comunale - ore 21.00 Casa Cava - ore 21.00 ODISSEA L’INNOCENZA IL GUSTO DELL’INTIMITÀ di e con Antonio Panzuto di e con Mimmo Conte DI GIULIO e Carlotta Vitale p.39 domenica 10 marzo 2013 di e con Giulio Cavalli Teatro Duni - ore 17.30 e Cisco (MCR) p.68 giovedì 16 e venerdì LA COMMEDIA 17 maggio 2013 p.66 domenica 7 aprile 2013 Teatro Duni - ore 16.00 e 20.30 di Emio Greco e Pieter Teatro Comunale - ore 17.30 C. Scholten FLAUTO MAGICO DENTRO GLI SPARI di Wolfgang Amadeus Mozart con Giorgio Scaramuzzino 17
Nel vivace panorama teatrale che dà identità a Napoli abbiamo selezionato spettacoli di tradizione e di innovazione, per tracciare una mappa geografica che dia conto del fermento culturale, oggi, della città partenopea, da sempre uno dei palcoscenici più straordinari non soltanto d’Italia.
foto di Marco Ghidelli e di Fabio Esposito Sabato 8 dicembre 2012 M ate r a Teatro Duni ore 21.00 Teatri Uniti / O.T.C. Onorevole Teatro Casertano Magic People Show dal romanzo di Giuseppe Montesano regia di Enrico Ianniello, Tony Laudadio, a Andrea Renzi e Luciano Saltarelli con Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Na p o l i Andrea Renzi e Luciano Saltarelli costumi di Laurianne Scimemi luci di Lucio Sabatino Teatri Uniti nasce a Napoli nel 1987, dall’unione di Falso Movimento, Te- suono di Daghi Rondanini atro dei Mutamenti e Teatro Studio di Caserta, tre formazioni che avevano aiuto regia Francesco Paglino profondamente caratterizzato il panorama teatrale italiano e internazio- genere: prosa nale dalla seconda metà degli anni Settanta, con produzioni acclamate in durata: 1 ora Europa e negli Usa. A partire dai tre registi fondatori Mario Martone, Toni Servillo e il compianto Antonio Neiwiller, Teatri Uniti si configura come Su un ritmo vertiginoso da commedia nera Giuseppe Mon- un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte scenica tesano chiama in scena il suddito televisivo, il consumatore contemporanea. Intrecciando in maniera innovativa il linguaggio propria- globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e mente teatrale con quello della musica, delle arti visive, del cinema, Teatri poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, Uniti ha realizzato, oltre all’allestimento di testi classici e contemporanei i venditori di aria da respirare, i venditori e i compratori di ani- sui più importanti palcoscenici di quattro continenti, alcuni significativi film indipendenti, presentati con successo nei principali festival interna- zionali. L’attività di Teatri Uniti, oltre all’affermarsi di individualità artistiche di spicco come Licia Maglietta e Andrea Renzi, ha visto la partecipazione creativa di numerosi autori e artisti, fra i quali Peter Gordon, Enzo Moscato, Thier- ry Salmon, Leo De Berardinis, Steve Lacy, Fabrizia Ramondino, Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto, Cesare Garboli, Stefano Incer- ti, Marco Baliani, Andrea De Rosa, Fran- cesco Saponaro, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Peppe Servillo, Enrico Ghezzi, Mimmo Paladino, Paolo Sorrentino, Iaco- po Quadri, Silvio Soldini, Pippo Delbono. me. Un comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, dove gli Magic Peopsple Show acolo attori scoprono le piaghe di una modernità livida e terribile, è il primo ogeiattche dove il caldo è soffocante e i black out continui. In un crescen- di una tril Matera, do che mescola l’opera buffa e il dramma si scoperchia allora il presenta ane dei 25 formicaio brulicante di questo show postmoderno, dove vive in occasio ività della un Popolo Magico fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del anni di att , una delle denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che han- compagniasentative no seppellito la passione e l’amore. Un ilare e tragico romanzo più rappre ali di teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni. realtà teatrpoletana: ricerca naiti. Teatri Un 20
Miglior sp ettacolo agli d’innovaizidoenl eTeatro 2009 Olimp ic Domenica 9 dicembre 2012 Teatro Duni ore 17.30 Teatri Uniti te convivenza con in collaborazione con Institut Ramon Llull, Obrador/sala Carlo si ravvivano Beckett, Dogma Televisivo, Nessuno Tv e DAMS-Università durante gli incon- della Calabria/ArtiMeridianeLab tri mercenari con Chiove Davide. Ma la cul- di Pau Miró tura e i libri, i versi traduzione di Enrico Ianniello dei poeti, gli afori- regia e spazio scenico di Francesco Saponaro smi dei filosofi, i quadri dei grandi musei, non si elevano oltre con Chiara Baffi, Enrico Ianniello e Carmine Paternoster un meteorico vagheggiamento a margine di un rapporto mer- scene di Roberto Crea cenario e circoscritto alla lettura di un involucro di cioccolatino, costumi di Roberta Nicodemo nella poesia epigrafica dei Baci Perugina. [Francesco Saponaro]. suono di Daghi Rondanini Accolto con interesse alla sua anteprima nazionale nel mese di luci di Lucio Sabatino ottobre 2007, all’interno del Prologo del Teatro Festival Italia di genere: prosa Napoli, l’allestimento è stato protagonista di un singolare espe- durata: 1 ora rimento che ha consentito, contemporaneamente alla messa Un’ambientazione iperrealista, dalle originarie Ramblas di Bar- cellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spa- gnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protago- nisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente. La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori: dal cibo spazzatura dei fast food, alla droga, alla mu- sica da bancarella. Le brame d’amore, i sogni di rivalsa sociale di Lali e la sua massi- ma ambizione – sembrare normale – consumati dalla logoran- in scena teatrale, la realizzazione di un lungometraggio che potremo vedere al Cinema Al Piccolo nella retrospettiva Video dedicata a Teatri Uniti. Allestito, filmato e trasmesso in tempo reale, da un appartamento/set dei Quartieri Spagnoli di Napoli, Chiòve è stato ripreso in diretta e proiettato contemporanea- mente su grande schermo in varie sale di Napoli, Barcellona, Roma, Cosenza, trasmesso in internet e diffuso sul satellite da Nessuno Tv realizzando un dialogo serrato – mai tentato finora foto di Fabio Esposito – fra teatro, cinema, televisione e web. lo Chiove è ilgse condo spettaco della trilo nia dedicata a Teatri U it i. 21
Potenza giovedì 20 dicembre 2012 Teatro Don Bosco ore 21.00 Mercoledi 19 dicembre 2012 Peppe Servillo, musicista cantante autodidatta, debutta nel 1980 con M ate r a Teatro Duni ore 21.00 gli Avion Travel, di cui è da allora cantante e frontman. Con gli Avion, Ater Produzioni nel 2000, vince il festival di Sanremo. Autore di canzoni interpretate Spassiunatamente da Fiorella Mannoia e Patty Pravo, è anche autore di colonne sonore, Peppe Servillo con i Solis String Quartet attore cinematografico e teatrale. Ha lavorato in diversi progetti con musiche di Raffaele Viviani, E.A. Mario e Renato Carosone i più grandi jazzisti italiani: Danilo Rea, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, a con Peppe Servillo e Solis String Quartet: Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Roberto Gatto, con artisti come Giovan- Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio violino, Na p o l i ni Lindo Ferretti, Fabrizio Bentivoglio, John Turturro. È fratello dell’at- Gerardo Morrone viola e Antonio Di Francia cello tore Toni Servillo. genere: teatro e musica durata: 1 ora e 30 minuti Spassiunatamente è uno straordinario omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. L’incontro tra questi stra- ordinari artisti ha dato vita ad un inedito concerto, dove l’arte e lo spessore di Peppe Servillo si fondono con la maestria e la visione degli archi del Solis rendendo questo evento unico nel suo genere. La particolarità dello spettacolo è la rilettura dei classici utilizzando solo un quartetto d’archi e voce. Que- sta scelta artistica spoglia di tutti gli orpelli questi capolavori rendendoli assolutamente eleganti e raffinati senza perdere quella forza e quell’incisività che ne ha decretato il successo planetario. Solis String Quartet nasce dall’incontro di 4 compositori e arrangiatori. La loro proposta artistica mescola jazz, world music, pop e musica contemporanea. Questa particolarità, unita alla tecnica, ap- presa negli anni del conservatorio di San Pietro A Maiella, li ha portati a collaborare con nomi illustri della scena internazio- nale, tra cui Dulce Pontes, Pat Metheney, Richard Galliano, Noa. Con l’artista israe- liana intraprendono un tour europeo e registrano un doppio album dal titolo: Live in Israel. Tra le collaborazioni con i protagonisti della musica italiana spicca quelle con Adriano Celentano, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, PFM e altri. 22
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