LA CITTÀ DEL SECONDO RINASCIMENTO - La città del secondo rinascimento
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LA CITTÀ DEL SECONDO RINASCIMENTO IL DISPOSITIVO DELLA PAROLA CHINAGLIA COCCONI CONTE CONTI DALLA VAL FERINGA GATTI GIANNELLI IATTICI MARCHETTI MARZETTI MOSCATTI PALMIERI PASSONI SARTINI SARTORI SASSI SAUVAGE SPADAFORA STODDART SVENSSON ZANNINI ZOBOLI TRIMESTRALE - N. 82 - FEBBRAIO 2019 - Spedizione in abb. post. 45% - Legge 27/02/2004 n. 46, art. 1, comma 1. Filiale di Bologna - Tassa pagata - Euro 5,00
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82 IL DISPOSITIVO DELLA PAROLA 5 Sergio Dalla Val 30 Paolo Dante Sassi La parola nomade e il dispositivo del ACIMAC: un dispositivo vincente per ritmo valorizzare l’ingegno italiano nel mondo 8 Jean-Pierre Sauvage, Sir J. Fraser 32 Stefano Gatti Stoddart e Bernard L. Feringa Il mio contributo ai dispositivi Ci spostiamo in territori sconosciuti di vendita e d’innovazione della Gape per arrivare al futuro Due, al servizio dell’industria ceramica 10 Mats Svensson 35 Luca Cocconi Registrazione del Tribunale di La scienza della parola e la medicina L’azienda intelligente esige il Bologna n. 7056 13 Anna Spadafora dispositivo di direzione dell’8 novembre 2000 Il disagio e la comunicazione 36 Adriano Zannini TRIMESTRALE, SPEDIZIONE IN nell’epoca social Occorre uno sforzo di parola ABBONAMENTO POSTALE, Art. 2 - comma 20/B - Legge 15 Caterina Giannelli 39 Giancarlo Iattici 23/12/96 n. 662. Pubblicità inferiore al 45%, Il dispositivo di brainworking Un maestro di vita racconta agli studenti a cura dell’Associazione dell’esperienza 40 Diego Zoboli Il secondo rinascimento. Iscrizione al Registro 17 Ruggero Chinaglia Niente e nessuno può togliere Nazionale della Stampa La parola, l’esperienza come disturbo, la difficoltà della parola n. 11021 e al ROC n. 6173. la cura 43 Giovanni Conte Numero 82. Stampato nel mese di febbraio 2019, 20 Paolo Moscatti Energie rinnovabili e assistenza GE.GRAF Srl sanitaria: valori per i cittadini e per gli Viale 2 Agosto, 583, Dall’idea di business al dispositivo 47032 Bertinoro FC pragmatico investitori EDITORE: Associazione 23 Bruno Conti 44 Carla Marzetti Culturale Progetto Emilia La nutribiotica Romagna La filiera della parola DIRETTORE 24 Davide Passoni 47 Andrea Sartori RESPONSABILE: Sergio Dalla Val Il cervello dell’impresa è nei dispositivi L’importanza della parola nel REDAZIONE E di parola dispositivo medico-paziente nella ABBONAMENTI: Bologna, via Galliera 62, chirurgia bariatrica 40121, 27 Dante Marchetti 49 Alessandra Sartini tel. 051 248787 Perché parlare non è mai perdere tempo fax 051 0313298 Terme di Porretta: grandi benefici Modena, via Mascherella 23, 29 Silvano Palmieri dalle acque sulfuree e 41100, tel. e fax: 059 237697 L’ingegneria della parola salsobromoiodiche Sito internet: www.lacittaoline.com www.ilsecondorinascimento.it Questo giornale convoca intellettuali, scrittori, scienziati, psicanalisti, imprenditori sulle questioni redazione@lacittaonline.com nodali del nostro tempo e pubblica gli esiti dei dibattiti a cui sono intervenuti in Emilia Romagna e altrove, per dare un apporto alla civiltà e al suo testo. EQUIPE DI EQUIPE In copertina: Oltre che nelle librerie, REDAZIONE: Elisa Melzani, ORGANIZZATIVA: opera di i numeri arretrati e gli abbonamenti si possono Mariella Borraccino, Marco Moscatti, Agnese Agrizzi, Aleksej Vasil’evič, richiedere alla redazione Elena Bursi, Anna Maria Palazzolo, Nada Milenkovic, Le orme dell’infinito, di Bologna, via Galliera 62, Roberto F. da Celano, Vincenzo Pisani, Luca Monterumici, olio su tela. tel. 051 248787 Ornella Cucumazzi, Daniela Prevedelli, Pasquale Petrocelli, o tramite e-mail: Alice Debbi, Simone Serra, Mirella Sturaro. info@lacittaonline.com. Pierluigi Degliesposti, Panthea Shafiei, Per la consultazione on line: Caterina Giannelli, Anna Spadafora, www.ilsecondorinascimento.it Carlo Marchetti, Carlo Zucchi. www.lacittaonline.com 3
il controllo dei presunti rapporti di forze, per una gestione di quel che disturba, le “masse proletarie”, i “diversi”, i “mala- ti mentali”. Non a caso questo modello fu applicato, tra l’altro, nel Worchester Insane Asylum, nel Massachusetts, nell’ospedale psichiatrico di San Niccolò di Siena, nel carcere di Santo Stefano, vicino a Ventotene, e nella fabbrica gestita dallo stesso Bentham. Nella nostra epoca, questi dispositivi segregativi sono stati aboliti? Con la globalizzazione e la laicizzazione non esistono più, come la classe operaia e la società borghese, come gli stati sociali- sti e i vecchi nazionalismi, la destra e la sinistra? Oggi la sicurezza è garantita, idealmente, dalla casta, dalla banda, dal- la compagnia, dalla comunità, dalla bu- rocrazia. La sicurezza sociale, la tutela della salute pubblica, le esigenze della comunità, il primato del bene comune: S ergio D alla V al la casta mira all’abolizione del singolare, psicanalista, cifrematico, presidente dell’Associazione culturale Progetto Emilia Romagna della proprietà, dell’impresa, del diritto civile e della ragione civile. Urkommu- nismus, scrive Armando Verdiglione. La LA PAROLA NOMADE massa si è singolarizzata, parcellizzata, frammentata: importa il singolarismo, E IL DISPOSITIVO DEL RITMO ognuno è sottomesso in quanto inchio- dato e incatenato nella sua precarietà, pronto a essere depredato, rieducato, A gli inizi degli anni settanta, il termine “dispositivo” entra nel dibattito filosofico e ideologico a proposito certa manipolazione di rapporti di forze, di un intervento razionale e concertato in questi rapporti di forze, sia per svi- punito. Anche ciascuna impresa, anche ciascuna associazione. Fine dei partiti, del parlamento, della politica: la comunità ha dell’incidenza del potere politico e econo- lupparle in una tal certa direzione, sia preso il posto della società, la burocrazia, mico nella società attraverso le strutture per bloccarle, oppure per stabilizzarle, penale e carceraria, ha sostituito il diritto. linguistiche e discorsive. Jean-François utilizzarle”. Già nel suo libro del 1973, La società del penalpopulismo, in cui il Lyotard, nella sua analisi dell’“economia Sorvegliare e punire, i dispositivi sono giustizialismo raggiunge vertici prima libidinale”, basata su una concezione l’insieme di tecniche discorsive di gover- inarrivabili, è la società come metastasi del sociale come molteplicità di flussi di no per controllare e dirigere le condotte del tribunale politico e del carcere, non energie e di forze pulsionali, introduceva degli umani che con la borghesia illumi- viceversa, come credeva Foucault. la nozione di dispositivo pulsionale come nistica s’incarnano in alcune strutture, Nel trionfo del tribunale penale e del macchina che “ordina l’orientamento dei come le scuole o le prigioni. In particolare, carcere, del penalpopulismo di stato e di flussi energetici sul campo di iscrizione in questo libro, Foucault scriveva che la governo, ognuno, nel singolarismo, si fa del linguaggio”. Lyotard giungeva a società sta diventando una società della tribunale e carcere. E (si) fa da sé, senza cogliere una contrapposizione tra forze pena, al punto che la stessa sorveglianza bisogno di dispositivi di parola, di mae- e flussi sistematizzati o codificati e forze diventa la pena: una società sottoposta stri e di medici, di ricerca e di impresa, di e flussi sregolati, dispersi, come nel caso all’occhio, alla visione, all’osservanza, che finanza e di scienza: abolita, idealmente, dell’arte, che sfuggono alla macchina del ha come modello il Panopticon, il carcere la parola, ognuno scarica e si ricarica, “Dispositivo Tecnico Globale” (DTG). circolare progettato dal filosofo Jeremy si informa e si conforma nella rete. Non Secondo Lyotard, questo DTG tende, in Bentham, in cui ciascun carcerato poteva più navigante, ora ognuno è naufrago, particolare nel campo artistico e educati- essere costantemente osservato da un sor- aggrappato al suo relitto, precarizzato, vo, a un’accumulazione programmata e vegliante posto in una torretta al centro, nomadizzato: il migrante è lo specchio codificata delle energie estetiche e sociali, senza che il detenuto potesse stabilire se della deportazione di ognuno, per questo è a una loro finalizzazione economica e fosse sorvegliato o meno. intollerabile, e gli è precluso il porto. Nel- sociale. Per Foucault questo dispositivo se- la sua precarietà, ognuno deve control- In un’intervista apparsa nel 1977, Mi- gregativo, dove la sorveglianza diviene larsi, osservarsi, guardarsi, interrogarsi, chel Foucault riprende la questione: “Per pena, è il dispositivo modello della so- preoccuparsi, curarsi, stare in pena, sal- dispositivo intendo una specie, diciamo, cietà penitenziaria borghese, in cui le varsi: questi gli imperativi dei dispositivi di formazione che, in un dato momento istituzioni, l’ospedale, le imprese sono sociali, corpoterapeutici e psicoterapeu- storico, ha avuto [...] una funzione stra- permeate dall’esigenza di osservanza e tici, conformisti e conformanti nell’era tegica dominante [...]: si tratta di una di punizione, una punizione attraverso presente, nell’era in cui tutto deve essere 5
presente e rappresentato, osservabile e In nome del popolo sovrano, con il pe- giudiziario. Né i dispositivi sono rapporti, controllato, misurato e corretto per la- nalpopulismo il carcere non può essere volti a risolvere la differenza in diversità sciar credere all’idea di un potere invi- abolito, anzi va incrementato, perché è il per gestirla nei ruoli maestro-discepolo, sibile, iniziatico, misterico, onnivedente modello del dispositivo sociale, dell’an- padrone-schiavo, medico-paziente, come e onnipotente, nel cui nome s’instaura nientamento della parola fino alla confi- fossero coppie senza la parola, oscillanti il potere presente. “Allah osserva ogni sca della vita, dei suoi mezzi e delle sue tra conflitto e armonia, alla ricerca di un cosa” (Sura XXXIII): allora tutto va os- proprietà, che deve colpire, in nome del compromesso fantasmatico che consenta servato, dal protocollo ministeriale alle bene della comunità, ogni settore della empatia e compassione, cioè mantenga il prescrizioni mediche, dalle regole sociali vita civile, dalla famiglia all’impresa, pathos, la pena dell’esistenza, la soffe- alla dieta alimentare. Ognuno, da sé, da dalla scienza alla finanza. Dispositivo renza redentiva. solo, da salvo, deve fare la sua parte, nella senza la parola, il carcere: incenerimento Dipende dall’ideologia della redenzione parcellizzazione, mentre la casta assicura e rigenerazione, il ciclo di ogni rinnova- l’immigrazionismo: l’occidente, l’ebrai- il suo bene come bene comune, la casta mento. “Il vuoto in politica non esiste”: smo, la cristianità hanno peccato, devono che è professionista dell’anticasta. “L’al- ecco gli uomini forti per colmarlo, l’uno redimersi, punirsi, prendersi la pena di larmismo è la candidatura della tirannide riempiendo le carceri, l’altro trasforman- promuovere lo svuotamento dell’Africa al governo del mondo e la giustificazione do l’Europa nel suo territorio di caccia. e l’invasione dell’Europa, una migra- del becchino” (Armando Verdiglione). “Il diritto non tollera zone franche”: ecco zione senza la parola, un viaggio circo- L’osservanza è finalizzata alla pre- il libero convincimento del giudice per lare. L’immigrato è la vittima, dunque venzione sociale, che diventa pena an- turare le falle, trasformando in illegitti- il redentore: per il suo viaggio occorre ticipata, forma generale di repressione e mo quel che non era regolamentato. Quel approntare dispositivi di inclusione o di di salvezza. Il potere di sorveglianza è che il discorso politico chiama “vuoto” respingimento: in entrambi i casi opera- preventivo, produce sottomissione e con- e che il potere giudiziario chiama “zona zioni di sciacallaggio, cioè utili alle caste formismo. Penalpopulismo: ogni cosa è franca” è il terreno del diritto dell’Altro e e alle bande per trarre profitto elettorale un possibile reato, tutto diventa penaliz- della ragione dell’Altro, dunque il terreno dallo sfruttamento economico e media- zabile. Scrive il procuratore capo Gian inoccupabile della libertà della parola, con tico del naufrago. In entrambi i casi, il Carlo Caselli (marzo 2017): “È compito i suoi dispositivi liberi: dispositivi della migrante, accolto o respinto, diventa ri- del magistrato darsi da fare per migliorare parola, ovvero dispositivi civili, politi- generatore sociale. la realtà che sta dietro i reati, prevenirne ci, di associazione e d’impresa, dunque Il dispositivo della parola è il dispo- altri”. E il presidente cinese Xi Jinping liberi dispositivi di forza e di direzione, sitivo del viaggio che procede dall’a- (ottobre 2017): “Abbiamo rafforzato su organizzativi e finanziari, gestionali e pertura, non dal sistema che include o tutti i piani la direzione e l’edificazione amministrativi, di battaglia e di cura. Di- respinge. Dicendo e facendo, ricercando del Partito per prevenire e correggere con spositivi sovrani, nazionali, industriali, e intraprendendo, ciascuno è in viaggio, grande fermezza ogni manifestazione di dispositivi di salute e di valore. con i propri mezzi, con le sue proprietà rilassamento e di lassismo nella gestione Non c’è sovranismo populista, tan- linguistiche e intellettuali. Nulla è fer- del Partito”. to meno penalpopulista. Il sovranismo mo e immobile, nessuna identità o ruolo La correzione preventiva è la pena an- esclude il penalismo e il populismo. So- sociale, parlando. La strada è propria del ticipata che fonda il reato. Tutto è pena: vrana è la parola nel suo principio, la gerundio, la strada della parola. Parlan- la società della sorveglianza e della pre- sovranità è virtù del principio della pa- do, ciascuno non può evitare il nomadi- venzione è la società penale, trova nel- rola: per ciò sovrana l’idea che opera alla smo, il viaggio in quanto intellettuale, la pena la ragione stessa dell’esistenza. scrittura, sovrana la relazione, sovrana la navigazione, l’infinito dell’itinerario. Gītagovinda: “Nell’acqua del sangue la dimensione, sovrana la condizione del Nomadismo della ricerca e dell’impresa. degli eroi tu lavi il mondo, rimosso il male viaggio, sovrana la funzione, sovrana Il gerundio è la migrazione senza più e alleviata la pena dell’esistenza” (canto la struttura. Sovrano ciascun elemento vittima, è il nomadismo della parola in- I, 10). La pena dell’esistenza giustifica della parola. situabile, impadroneggiabile, dissidente. la purificazione. Emil Cioran: “Non Sovranità: nessun dire sul dire. Sovra- Cercando, facendo, vivendo: il dispositi- mi perdono di essere nato”. Dalla pena na non è la volonté générale, né sovrano vo, il compito, la missione senza più pena. dell’esistenza all’essere in pena per la na- è il suo potere. Rifarsi al popolo sovrano è Non c’è più Dispositivo Tecnico Go- scita: la pena dell’esistenza è l’esistenza attribuire la sovranità al nulla, a un’ipo- bale. I dispositivi della parola investono come pena. Tolta la vita, ognuno sconta stasi, a un concetto illuministico-roman- il progetto e il programma, e l’intero l’esistenza, che va purificata con l’obbli- tico, pronto per ogni dittatura. Questo processo dell’esperienza in ciascuna sua gatorietà del trattamento sanitario, con sovranismo contro la parola è la forma più fase, in ciascun settore, seguendo il ritmo. l’obbligatorietà dell’azione penale e con attuale di antioccidentalismo, antieuro- Quintiliano, maestro di retorica, tradu- l’obbligatorietà dell’azione penitenziaria. peismo, antiebraismo, anticattolicesimo, ce con dispositio il greco rythmos. Il Questa la vita come pena, che poi diventa Solo i dispositivi della parola sono so- dispositivo non è un contenitore, non è vita penale e vita penitenziaria: per la ca- vrani, consentono la sovranità dell’impre- la prigione. Ciascuno diviene dispositivo sta sovrana occorre “marcire in carcere”, sa, della famiglia, della nazione. Questi del ritmo, che è costituito dall’itinerario. fino alla purificazione, allo svuotamento, dispositivi non sono sistemi, inclusivi o Nell’azienda, nell’università, nell’ospe- alla trasparenza, al lavacro mistico e mi- esclusivi, che assimilano, parificano, omo- dale il ritmo non s’impianta automati- sterico del corpo e dell’anima. Fino alla logano gli elementi mirando al controllo camente, esige i dispositivi della parola. salvezza, il colmo della sottomissione, la e all’equilibrio: come il sistema sociale, Parlando, il ritmo della ricerca e il ritmo privazione della salute in nome della sa- compendiato dal sistema carcerario, che del fare, il ritmo del viaggio in direzione lute pubblica. riceve la sua giustificazione dal sistema della qualità. 7
J ean -P ierre S auvage , S ir J. F raser scopriremo. Ci sono spesso delusioni, anche quando stavamo mettendo a S toddart e B ernard L. F eringa punto queste macchine e non sape- vamo dove ci avrebbero portato. A scienziati, vincitori del Premio Nobel per la chimica 2016 volte sei in un vicolo cieco, poi cambi direzione, uno studente se ne esce con un’idea, un suggerimento, e vedi la CI SPOSTIAMO IN TERRITORI luce. Questo è il bello della scienza. Lei ha lavorato nel pubblico e nel pri- SCONOSCIUTI vato. Quindi, possiamo supporre che sia PER ARRIVARE AL FUTURO stato stimolato sia dalla ricerca pura, guidata dalla semplice curiosità, sia dalla ricerca applicata, che deve giungere a un obiettivo, perché è finanziata da un pri- Perché la vostra ricerca è stata premiata perché impone un sacco di impegni, vato. Possono coesistere questi approcci con il Nobel? ma è un onore straordinario, che si tra- scientifici? Sauvage: Prima del nostro contributo smette a generazioni di studenti: come Feringa: Non dobbiamo dimenticare nel settore delle macchine molecolari, insegnante, li preparo al futuro del che il primo compito dell’università le molecole erano considerate oggetti nostro paese e del nostro mondo; credo è quello di progredire in termini che non si muovono o che si muovono sia un grosso privilegio collaborare di apprendimento, di ricerca e di a caso, che possono distor- scienza, fino a giungere a sco- cersi, ma di cui non possiamo perte e invenzioni: noi abbiamo controllare il movimento. il dovere di aiutare la società Quello che è cambiato è che facendo ricerche che possono i chimici e gli altri scienziati essere utili per noi, per i pro- hanno capito che le molecole dotti che useremo nel futuro e possono combinarsi tra loro anche per le nostre industrie. i n n a n o m a c c h i n e , e s s e re Dopo il mio dottorato, ho lavo- trasformate in macchine o in rato per la Shell e ho imparato motori rotanti, come quello moltissimo su come pervenire inventato da Fraser Stoddart: a nuove acquisizioni e su come molecole di dimensioni molto applicarle ai prodotti. La setti- piccole possono contrarsi o mana scorsa due miei studenti allungarsi in un modo con- hanno brevettato alcune sco- trollato dall’uomo. Dagli perte recenti e hanno avviato studi sulla rotazione moleco- nuove aziende: è un processo lare di Bernard Feringa si è che le nostre università devono giunti a inventare un motore stimolare. di frequenza di 12000 giri al Perché è importante la ricerca secondo, poi a costruire una scientifica, perché è importante sorta di nanoautomobile mole- lavorare con le nanotecnolo- colare. gie molecolari anche se non A proposito di molecole complesse e per molti decenni con questi giovani, sono prevedibili le applicazioni? concatenate, cosa sono i rotaxani? discutere con loro, trarre ispirazione Consideriamo i nostri smartphone: la Stoddart: Un rotaxano è una molecola da loro. Per questo condivido questo scoperta fondamentale per il materiale costituita da un anello che scorre in onore con le generazioni di giovani che dei display è stata fatta settant’anni una barra con due bordi all’esterno, noi formiamo all’università. fa, tra gli anni quaranta e cinquanta, che si sposta come uno shuttle, una Per giungere a un Nobel occorre sempre ma nessuno aveva la più pallida navetta molecolare, avanti e indietro un dispositivo, la collaborazione di tanti? idea che sarebbero stati costruiti gli tra questi due punti di adesione. Feringa: Anch’io sono stato studente, smartphone. I primi, da quel che ne Quando, alle Olimpiadi, i sollevatori ciascuno di noi dipende dalla scienza, so, sono arrivati undici anni fa e oggi di pesi alzano una barra con grossi che viene prima di noi, e trovarci a i giovani non possono neanche imma- pesi alle estremità, nell’atto di affer- Bologna, nell’università più antica del ginare una società senza questo tipo di rare la barra c’è un momento di presa, mondo, con centinaia di anni di tradi- telefoni. Ci sono voluti cinquant’anni che nel nostro esempio rappresenta il zione che ci consentono di fondare il per cambiare la società. Questo è il momento in cui l’anello, lo shuttle, si nostro futuro, credo che sia un privi- ruolo importante dell’università: arresta. Un rotaxano può costituire un legio. È un onore fare nuove scoperte, guardare non solo all’oggi, non solo interruttore molecolare, una molecola lavorare con gli studenti tutti i giorni. al domani, ma molto più avanti. in grado di essere convertita, in modo Non è sempre facile: ci spostiamo in Magari i ragazzi che sono qui ora, tra reversibile, in due o più stati stabili. territori sconosciuti, attraversiamo venti o trent’anni, avranno cambiato Come cambia la vita ricevere il Nobel? frontiere, perché vogliamo arrivare la società. Non dobbiamo mai dimen- Feringa: Il Nobel affatica molto, al futuro, dove non sappiamo cosa ticare che dobbiamo investire sulla 8
ricerca pura, indispensabile per fornire di Formula 1. Le macchine molecolari mici, perché anche con le altre univer- una base per il futuro. sono indispensabili: noi chimici, anche sità ci troviamo in una sorta di camera Ho letto nella sua biografia che lei, da con il nostro modo ingenuo, con i unica. Abbiamo grandi idee, ma le bambino, si divertiva a montare e smontare nostri strumenti, cerchiamo d’imitare popolazioni non ci stanno ad ascoltare, i pezzi delle macchine agricole. Il movi- la natura, di fabbricare cose molto più siamo chiusi in una specie di bolla. In mento di un braccio è dato dal movimento semplici dei sistemi molecolari della Cina, il presidente ha una laurea in di miliardi di molecole che si muovono natura. chimica industriale e chi si candida secondo una logica gestita dal cervello. La scienza è internazionale, lavo- per entrare in parlamento deve aver Sarà possibile un giorno far muovere dei riamo con scienziati di tutto il mondo conseguito prima una laurea in scienze pezzi bionici di un uomo? per cercare nuove opportunità, per o ingegneria e poi una laurea in scienze Stoddart: Sì, sarà possibile. Ma condividere le nostre acquisizioni, per- umane. Perché lasciamo che la gente tornando alla domanda precedente, ché ci sono università che hanno espe- entri nel nostro parlamento, nel nostro vorrei fare una precisazione: nel mio rienze specifiche in determinati settori. governo, senza alcuna esperienza, lavoro non c’è differenza tra ricerca Per questo è molto importante la col- senza alcun requisito scientifico? Nel fondamentale pura e applicata, c’è laborazione di studenti che vengono mondo occidentale non dobbiamo soltanto la ricerca valida o no. Ho lavo- da tutto il mondo: abbiamo studenti lasciare che le persone riescano a rag- rato tre anni nel settore industriale, provenienti dalla Cina, dal Giappone, giungere queste posizioni così perico- per trovare – con una nuova start dall’Africa, dagli Stati Uniti, studenti lose senza averne i requisiti, altrimenti up, Icledet – il modo di estrarre l’oro, che vanno all’estero per allargare i noi scienziati continueremo a restare che ci serve anche negli smartphone, propri orizzonti, con programmi come chiusi nella nostra bolla e il mondo per evitare di utilizzare il mercurio, Erasmus, Marie Curie e altri. I politici continuerà a non ascoltarci. metallo pericoloso. Abbiamo bisogno parlano di confini e di barriere, che Feringa: Quando andavo a scuola di soluzioni green e di fornire anche noi universitari dobbiamo attraver- avevo una grande ammirazione per nuove commodities. E questa azienda sare: dobbiamo andare verso il futuro, l’Italia, non soltanto grazie alla pizza ha deciso di occuparsi anche di cosme- mettere insieme le persone, questo è e al buon cibo, ma per la cultura, la tici, è entrata a far parte di un’altra il nostro dovere. E dobbiamo anche scienza, le scoperte: tutto è iniziato con azienda che spenderà 100 milioni di mantenere molto elevata la nostra Galileo e con Leonardo, il mio eroe. Se dollari per tre anni per capire come qualità. Oggi viviamo in uno tsunami si considera la scienza in Italia, si pensa utilizzare additivi cosmetici biocom- di informazioni, per cui le università sempre a questa grande tradizione, patibili. Quindi, tra la ricerca pura hanno il compito cruciale di garantire Bologna è un esempio eccellente. e la ricerca applicata non c’è una una buona qualità di informazioni e di Vorrei che questa eccellenza e questa grande differenza: entrambe queste mantenere alto il livello della ricerca. esperienza venissero sfruttate: il vostro aziende di cui ho parlato sono basate Ma oggi è sempre più diffusa una per- governo deve investire sul futuro, e sulle ricerche svolte nei laboratori, poi dita di credibilità delle classi dirigenti, dei il miglior investimento, secondo me, hanno coinvolto gli studenti, fornendo politici, ma anche dei professori. Quindi, è quello sugli studenti, sulle giovani loro uno spazio adeguato in modo com’è possibile assolvere il vostro ruolo, generazioni, sulla formazione, sull’i- che potessero proseguire con la loro quello di avanguardie che devono orientare struzione, sulla scienza, perché è ricerca, così da poter fare degli esperi- la vita pubblica? questo che farà la differenza nel futuro menti. Abbiamo bisogno dell’aiuto da Sauvage: Noi scienziati pubbli- della nostra società. parte delle agenzie che ci finanziano, e chiamo sulle stesse riviste, ci incon- L’Europa è in crisi, nel mondo conta un dei governi: a noi spetta lavorare, valo- triamo nelle conferenze e nei convegni po’ meno che in passato. La scienza e la rizzare le menti più brillanti e lasciare più importanti e, quindi, creiamo una cultura possono essere ancora strumenti loro la libertà di ricercare e di fare. sorta di rete internazionale di amicizie con cui l’Europa può ripartire? La chimica ha una cattiva reputazione… e di conoscenze condivise. Ma dob- Feringa: Non c’è altra scelta. In Sauvage: È vero, ma se dovessimo biamo convincere gli altri, persone che Europa abbiamo la scienza, il potere cancellare da questa sala tutto quello magari non sono coinvolte nell’attività intellettuale, un’istruzione elevata, che viene dalla chimica, credo che scientifica, che la ricerca è essenziale e ma ben poche altre risorse. Dobbiamo rimarrebbe ben poco. Quindi, la chi- non c’è progresso senza la scienza e la coltivare questi talenti, dobbiamo mica è assolutamente essenziale: quel ricerca. E penso che dobbiamo soltanto valorizzarli, dobbiamo incentivare il che succede in natura, quel che la bio- biasimare noi stessi, perché gli scien- progresso tecnologico, perché è l’unica logia può raggiungere, noi cerchiamo ziati hanno spesso lavorato nella loro cosa che possiamo fare e possiamo di rifarlo con sistemi artificiali. Questo torre d’avorio senza comunicare con il esportare. Abbiamo finito di esportare è il modo in cui noi ci siamo avvici- pubblico: credo fortemente nel potere il carbone: se non traiamo beneficio nati alle macchine molecolari, perché della comunicazione, quindi penso che dalla nostra curiosità, dalla nostra siamo stati ispirati dalla biologia: ci dobbiamo impegnarci molto perché la attitudine scientifica, la nostra situa- sono macchine molecolari ovunque, scienza possa apparire come una cosa zione sarà terribile e non faremo che nel nostro corpo, milioni e milioni di non pericolosa, ma interessante. retrocedere in termini di concorrenza motori rotativi che girano molto velo- Stoddart: A questo proposito, dob- con altri paesi, perdendo la partita già cemente, che ruotano come un motore biamo andare oltre i confini accade- fin d’ora. Questo testo è tratto dal convegno dal titolo Macchine molecolari: perché cambieranno la nostra vita, organizzato dall’Università di Bologna (Aula Magna di Santa Lucia, Bologna, 22 novembre 2018). 9
M ats S vensson psicanalista, presidente del Göteborgs Kliniska Seminarium, Svezia LA SCIENZA DELLA PAROLA E LA MEDICINA Crepuscolo a Göteborg (Svezia) Lei ha incominciato la sua pratica capire quale cura intraprendere. Il disposi- di essere confuso con il training autogeno clinica come psicanalista a Göteborg nel tivo di parola consente di analizzare anche che propone di sostituire un “pensiero 1982. Da allora, ha instaurato dispositivi ciò che dicono i medici... negativo” con uno “positivo”... di parola con psicologi, psicoterapeuti, psi- Vorrei riprendere il tema che mi Purtroppo, ancora molti medici non chiatri e medici che lavorano nel pubblico è stato dato per il mio intervento intendono la portata del dispositivo e nel privato, oltre che con persone che in Italia Medicina e comunicazione. di parola nella cura. Per esempio, hanno problemi di salute anche ritenuti L’apporto della scienza della parola, una mia cliente a cui era stata dia- gravi o altre a cui sono stati diagnosticati la cifrematica, nel dispositivo medico- gnosticata una malattia reumatica i cosiddetti disturbi mentali. Che tipo di paziente, e affrontare l’argomento ha rifiutato le medicine prescritte dispositivi instaura? Può fare qualche partendo dalla questione del coinvol- dall’equipe dell’ospedale a cui si era esempio? gimento dei medici: nella mia pratica rivolta. Dopo sei mesi è tornata e i Nella mia pratica clinica mi avvalgo ho a che fare con i medici sia come medici non credevano che lei stesse di quelli che la cifrematica chiama clienti sia indirettamente, quando bene soltanto per effetto delle con- dispositivi intellettuali. Alle persone qualche mio cliente si rivolge ai medici versazioni. Eppure, era nell’ambito che incontro propongo un’espe- per curarsi, oppure nei casi in cui qual- del dispositivo di parola che lei aveva rienza ispirata a ciò che Armando che mio cliente psicologo è impegnato trovato la propria strada per fare cose Verdiglione indica come esperienza nella formazione dei medici. Ho tante che le davano soddisfazione, e da lì, della tripartizione, articolata in con- occasioni e tanti modi d’incontrare i evidentemente, veniva la sua nuova versazione, narrazione e lettura. In medici, e constato differenti modi in condizione di salute. realtà, non è qualcosa che propongo cui la parola del medico e il fantasma Tuttavia, in confronto agli psichiatri, in modo diretto perché prendo spunto del medico intervengono nella vita i medici sono più propensi ad ascol- dal materiale che ciascuno porta nella di ciascuno. I fantasmi che le persone tare, tant’è che ho consigliato a una conversazione, ma do un orienta- hanno rispetto alla cura e alle aspet- psicologa mia cliente che lavora in mento intorno alla ricerca e alle letture tative di guarigione vanno analizzati, ospedale di tenere una serie di confe- da fare e do un contributo affinché cia- non attaccati per essere demoliti, per- renze ai medici prima d’incominciare scuno trovi il modo d’intervenire con ché non sono fantasie. I fantasmi sono a lavorare con loro. È stata una buona la parola nelle questioni pratiche che la realtà, il senso di realtà, un’idea idea, perché i medici effettivamente sta affrontando nella vita, rispetto alla che hai e che ti fa pensare che tutto il hanno seguito con interesse gli incon- cura che sta seguendo o alla sua rela- tuo mondo sia nelle mani di questa tri. Non solo, molti di loro poi sono zione con i medici o con le istituzioni. stessa idea. andati da lei privatamente. Così lei diventa un interlocutore pre- Certo, l’intervento cifrematico non sta Ora vorrei raccontare un altro zioso, per esempio quando, dinanzi alla nella correzione dei fantasmi, delle idee, esempio dell’efficacia del dispositivo. diagnosi di una patologia grave, una dei pensieri, ma nell’instaurazione del Un giorno un mio cliente mi telefonò persona passa da un medico all’altro senza dispositivo di parola, altrimenti rischia per raccomandarmi una donna a 10
cui era stata diagnostica una forma ha effetti impensabili sulla salute, e cliente lavorava come consulente del molto aggressiva di cancro al seno. lei sarebbe vissuta ancora a lungo, se consiglio di amministrazione della ex Mi disse che sarebbe stata operata non fosse andata incontro agli effetti azienda farmaceutica statale. Secondo pochi giorni dopo e mi chiese se fosse collaterali della chemioterapia sul suo gli investigatori, aveva prescritto stato il caso d’incontrarla prima o sangue. Comunque, il suo decesso narcotici in misura eccessiva, sotto il dopo l’intervento. Se l’avessi incon- non è stato causato dal cancro. sospetto che egli stesse prescrivendo trata prima, magari avrei rischiato di Dalla sua testimonianza s’intende che stupefacenti a tossicodipendenti. Che essere preso per uno che fa miracoli, anche in Svezia la cura deve fare i conti naturalmente era falso. E dall’inda- quindi decisi d’incontrarla dopo. Il con i protocolli... gine sui sei casi coinvolti e da quel primo incontro fu difficilissimo: era in A questo proposito vorrei raccon- che ho letto in gran parte delle rivi- condizioni molto gravi e non riusciva tare una vicenda che ha dell’assurdo. ste mediche specializzate, emerge a pronunciare una frase di senso com- Tre anni fa, uno psichiatra molto noto che nelle accuse al mio cliente non piuto. Aveva una quarantina d’anni a Göteborg che lavorava sia in grandi c’era nulla di fondato e che nei qua- e faceva la psicologa, come altre due ospedali sia privatamente, mi chiese rant’anni in cui aveva adottato il suo sue colleghe con la stessa patologia. A di esaminare accuratamente la sua metodo non aveva mai ricevuto alcun tutte e tre, dopo l’intervento, era stato vicenda. All’inizio della sua carriera tipo di critica da parte di pazienti o offerto il ritiro anticipato dal lavoro professionale si era proposto di non di colleghi. e la pensione d’invalidità. Io però prescrivere sostanze psicotrope ai Armando Verdiglione parla della fui piuttosto deciso: era necessario suoi pazienti e preferiva combinare burocratura, la dittatura della buro- che continuasse a lavorare, magari l’uso della conversazione, come crazia, che in Italia ostacola in tutti i part-time, ma era indispensabile. Lei pratica prevalente della sua terapia, modi possibili l’impresa intellettuale, obbedì – è proprio il caso di dire –, con farmaci che in Svezia erano e afferma che le norme del diritto ma io sapevo che lo avrebbe fatto classificati come narcotici. Negli anni societario sono pensate per la produ- perché veniva da una località dove Ottanta, quando aveva tra i trenta zione di beni materiali, mentre sono avevo vissuto da ragazzo, a quaranta e quarant’anni, intraprese una bat- del tutto inadatte al settore dei servizi chilometri di distanza da Göteborg, in taglia legale con l’allora importante intellettuali. Sono noti gli attacchi cui c’era una tradizione culturale che figura della psichiatria nella regione della burocratura che Armando disponeva all’obbedienza. Così, non di Göteborg, il professor Jan-Otto Verdiglione e il movimento da lui solo proseguì nella sua professione, Ottosson, che aveva proposto che fondato hanno dovuto fronteggiare ma avviò iniziative interessanti con solo i medici impiegati negli ospedali dal 1984, semplicemente per affer- bambini che avevano problemi par- statali dovessero essere autorizzati a mare la libertà di parola, di ricerca e di ticolari, cosa che in Svezia era vietata prescrivere farmaci classificati come impresa intellettuale. Ebbene, credo all’epoca, negli anni novanta, perché narcotici. Il mio cliente ha vinto in che possiamo considerare il caso del i bambini con problemi dovevano ultima istanza e quindi è ancora mio cliente come un caso di burocra- essere integrati nelle classi dei bam- stato permesso ai medici privati di tura, anche se non siamo in Italia: in bini “normali”. Dopo sei mesi, pur- prescrivere questi farmaci. Il profes- aprile è stato costretto a smettere la troppo, le sue colleghe morirono. Lei, sor Ottosson aveva pubblicato un sua attività di medico, dopo essere invece, dopo due anni, si cimentò in manuale di psichiatria che uscì in stato privato della licenza di prescri- una camminata sulle pendici dell’Hi- diverse edizioni prima che entrasse vere narcotici, in seguito al processo. malaya. Continuò a convivere con il in gioco il sistema DSM e ponesse fine In autunno ha riaperto la sua attività suo cancro e con la sua terapia, che a tali sforzi, che erano onesti anche in altri ambiti, ma io gli ho suggerito era abbastanza pesante, soprattutto quando uno non era d’accordo poiché di rivolgersi al suo avvocato per inol- all’inizio, quando i medici volevano erano aperti al giudizio e adattati alle trare un ricorso alla Corte Europea dei prevenire la comparsa di metastasi. condizioni locali, mentre il sistema Diritti dell’Uomo di Strasburgo, se Noi non ci siamo mai opposti alla che- DSM è stato semplicemente tradotto non è possibile fare ricorso in Svezia; mioterapia, tutt’al più abbiamo chie- dall’americano e implementato senza inoltre, gli ho suggerito di scrivere un sto di ridurla. Però ci siamo rifiutati elaborazione. articolo sul suo caso e di pubblicarlo di entrare in una sperimentazione che Ma nel 2015, mentre stavamo su una rivista di medicina. non ci sembrava interessante, anche portando avanti una ricerca molto Non so come sia la situazione in se i medici si erano arrabbiati molto e promettente, che sarebbe potuta Italia, ma nel mio paese molti medici all’inizio accusavano la mia cliente di approdare alla redazione di un lungo si arricchiscono lavorando come avere danneggiato la ricerca, che per articolo o addirittura di un libro, al dipendenti dello Stato e non osano colpa sua non poteva essere portata mio cliente fu notificato un avviso di certo opporsi alla burocrazia. È molto a termine. indagine da due agenzie governative triste che il mio cliente non abbia Per vent’anni abbiamo instaurato che fanno parte del servizio sanitario avuto alcun aiuto, pur avendo molti dispositivi di parola – articolati, come svedese. La notifica proveniva da amici medici. Quindi, anche se la dicevo, in conversazione, narrazione alcuni colleghi medici, ma prima di situazione in Italia è aggravata dallo e lettura –, in cui lei ha coltivato e tutto da alcune case farmaceutiche. strapotere dei magistrati, in Svezia nutrito la sua creatività. La parola Ironia della sorte, all’epoca il mio non è molto differente. Questo testo e i seguenti fino a pag. 15 sono tratti dal dibattito Medicina e comunicazione. L’apporto della scienza della parola, la cifre- matica, nel dispositivo medico-paziente, in occasione della tournée in Italia di Mats Svensson (3-5 dicembre 2018). 11
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A nna S padafora prendere impegni a lungo termine, di non “spezzare il filo con l’altro e psicanalista, cifrematico, direttore dell’Associazione culturale Progetto Emilia Romagna farsi trovare pronti per il suo ‘arrivo’, che potrebbe realizzarsi, in modo tal- volta del tutto imprevedibile, da un IL DISAGIO E LA COMUNICAZIONE momento all’altro”. La cifrematica constata che il tempo NELL’EPOCA SOCIAL interviene nel fare, ma il soggetto che vive nell’attesa costruisce attorno a sé un sistema di riti per evitare il fare e N ell’epoca della condivisione, i mezzi di comunicazione con- sentono di trasmettere messaggi e un like all’ultimo post pubblicato su Facebook. E una risposta che non è arrivata diventa la prova di non la sessualità, per preservarsi dall’in- contro e dall’imprevisto. Questo è il tornaconto secondario di tutte le immagini in tempo reale, prometto- essere considerati o amati abbastanza sue pene d’amore, sofferenza come no una maggiore facilità nel passag- e c’è chi arriva a sentirsi una nullità godimento dal volto umano. L’Altro gio di informazioni da una persona in questo caso. Al contrario, l’idea è rappresentato nell’altro che è atteso. all’altra e possibilità illimitate di ac- di una “corrispondenza di amorosi Ma l’attesa, invece, è la speranza asso- cesso a un numero infinito di persone sensi” diventa motivo di orgoglio e luta, non la speranza che qualcosa di anche grazie ai social media. Nell’e- dà la cosiddetta “carica quotidiana”: positivo accada e qualcosa di negativo poca dell’accesso, parlare, ascoltare “Oggi mi sento carico” è come dire sia scongiurato. L’attesa è l’apertura, e farsi ascoltare sembra diventato “oggi qualcuno mi ha confermato è la questione aperta. facile, sembra che basti connettersi come soggetto attraverso un senti- Questa è la lezione della psicanalisi e rimanere connessi. Ma, fino a che mento condiviso”. Ovvero: “Io sono prima e della cifrematica, la scienza punto la rete favorisce l’incontro? perché tu mi fai esistere”, nella coppia della parola, oggi: nessuna questione Forse giova allo scambio di informa- ideale, nell’androgino; oppure, “Io è mai chiusa, definitiva. E sta qui la zioni fra persone che già sono in rete sono perché voi mi fate esistere”, nella gioia della vita come gioia dell’in- per altri motivi, ma, anche se oggi è comunità ideale. contro e dell’imprevedibile, sta qui sempre più diffusa la credenza che il Il film di Tornatore La corrispondenza la bellezza della conversazione, della web faccia risparmiare il tempo e lo sottolinea qualcosa che troviamo lettura, della scrittura, anche avva- sforzo delle prime fasi della comu- già nel carme Dei sepolcri di Foscolo: lendosi dei nuovi mezzi di comuni- nicazione, non può certo sostituire la più grande corrispondenza di cazione e dei social. I social sono utili l’incontro. E perché l’incontro è così amorosi sensi è quella dei vivi con quando non diventano strumenti di temuto e aggirato? i morti. L’amore originario non ha controllo e di conferma dei luoghi Addirittura, lo stesso popolo dei nulla a che fare con la corrispondenza comuni dell’epoca. social, così avido di amicizie, di con- di amorosi sensi, con il sentimento, Il disagio è inevitabile parlando, tatti e di connessioni, da qualche anno, che poggia sullo schema del dia- anzi, è una virtù della parola, e chi si dichiara fedele alla moda hygge, logo, in cui la domanda deve essere si barrica in casa per seguire la moda che in danese vuol dire “comodo”. formulata correttamente per rice- hygge della comodità va incontro a Disagio, dis-agio, è l’assenza di agio, vere la risposta corretta: “Mi ami?”; contraccolpi e contrappassi, cui segue di comodità. Per evitare il disagio, “Certo che ti amo”, “Ma quanto mi una sfilza di acciacchi. la difficoltà di parola, l’incontro e ami?”, “Tantissimo”. La risposta non “Vivere senza disagio è l’utopia”, l’imprevisto, la tendenza hygge sug- potrebbe essere: “Neanche un po’”, scrive Armando Verdiglione nel libro gerisce di starsene comodamente a perché deve confermare l’essere, l’es- In nome del nulla. L’accusa di blasfemia. casa la sera, magari leggendo un buon sere per l’amore, attraverso il dialogo, Se l’utopia che propone ancora oggi libro (buono nel senso che non faccia il botta e risposta. l’ideologia marxista è la fine del pensare troppo), anziché uscire per Uno degli stereotipi più comuni del lavoro in quanto presunta fonte delle incontrare persone che potrebbero discorso amoroso descritti da Roland umane sofferenze (dimenticando che turbare il proprio ideale di armonia. Barthes nel suo libro Frammenti del Marx si sollevava contro le terribili E il quadretto della famiglia hygge discorso amoroso è quello dell’immo- condizioni di lavoro di milioni di prevede che durante le feste non si bilismo legato all’attesa vicino al persone impiegate in massa come parli di politica o di altri argomenti telefono, quando ancora non esiste- bestie da soma all’epoca della prima che possano produrre contrasti fra vano i cellulari. Questo immobilismo rivoluzione industriale), quella pro- le persone riunite a tavola, e portare non è stato sconfitto dall’avvento pugnata dal transumanesimo è l’uto- disagio. dei telefoni portatili, anzi, in alcuni pia dell’uomo cyborg, che dovrebbe Il popolo dei social crede nella casi l’ossessione per il messaggio che sconfiggere la vecchiaia e la morte. comunicazione diretta, in tempo reale, tarda ad arrivare tocca punte inim- Ancora una volta, l’utopia avalla l’i- comunicazione per contatto, senza maginabili e diventa la prima, se non dea di fine del tempo, di fine della sto- disturbi e senza interferenze. E che l’unica occupazione. Il tempo reale ria, di fine dell’umanità, a vantaggio cosa fa al mattino appena si sveglia? diviene così il tempo spazializzato, della padronanza assoluta sulla vita. Guarda il telefono, sperando che sia tempo abitabile ed eternizzato, in Padronanza dell’algoritmo, senza la arrivato il messaggio che stava aspet- cui ogni rito va ricondotto a un’u- parola, la sua difficoltà, il suo disagio. tando o che qualcuno abbia aggiunto nica preoccupazione: quella di non Ma non ci sarà vita senza la parola. 13
C aterina G iannelli brainworker, cifrante, presidente dell’Istituto culturale “Centro Industria” IL DISPOSITIVO DI BRAINWORKING DELL’ESPERIENZA L a realtà della parola non è confor- mista, non si conforma al senso co- mune o alla volontà del soggetto, ma si segna lo scacco. Il dispositivo di parola si rivolge alla novità e all’innovazione, alla salute non do l’etimo, nel rinascimento significava “struttura”. Il brainworker indica come il dispo- attiene alla logica dell’apertura. più ideale e alla qualificazione, perché sitivo della salute sia il cervello: non un Dicendo e facendo, le cose non sono procede dall’apertura. Quest’apertura organo biologico, bensì un dispositivo fisse, entrano in una trasformazione che sembra venire meno, per esempio, con intellettuale, non naturale, dispositi- procede dall’apertura, per integrazione l’avvento della cosiddetta malattia, de- vo di forza in cui si enuncia l’ipotesi e non per unificazione, non per affer- finita come “alterazione” di una o più pragmatica, l’ipotesi dell’avvenire, lungo mare o per negare qualcosa, in modo funzioni del corpo. Quando interviene, l’occorrenza. Per questa via s’instaura da significarla. Questo avviene nel so- la malattia sembra togliere l’ascolto, e l’istanza della qualità della vita per cia- ciale, nei social e nella burocratura, e dunque la parola, perché prevale l’idea scuno. Non basta infatti l’idea di bene o quel che non risponde a questi canoni è di fine del tempo: la questione sembra di buona volontà per andare in direzione automaticamente escluso, ovvero è ine- chiusa e la speranza confiscata. È inte- della qualità, occorre proprio il disposi- sistente. Ecco lo scacco dell’epoca: la ressante ascoltare le diverse “reazioni” tivo di brainworking per trovare un altro parola non è misurata dall’affermazione alla notizia della malattia, che trasfor- modo della vita, non soltanto rispetto alla o dalla negazione, quindi dal principio mano il cosiddetto malato in soggetto, malattia, ma anche rispetto al progetto e del terzo escluso, tanto di successo nei appunto, soggetto alla sopportazione del al programma, alle scadenze della vita. reality, funzionali allo show della realtà peso della malattia. La medicina finisce Nel caso per esempio della medicina, a partire dalla sua eliminazione. così per diventare il Caronte dantesco, quell’“impaziente” – che avverte un al- Proprio nell’epoca del trionfo di so- il traghettatore nella pena da espiare du- tro tempo avviato dalla malattia, oltre cial network e di nuove applicazioni per rante il programma della cura. La cura la propria volontà – incontrerà quel me- cellulari, che offrono piattaforme umani- per sfuggire alla morte, quindi, la cura dico per la vita non soltanto perché lo tarie per parole senza controllo, proprio come pena. stabiliscono i protocolli, ma perché la quando la quarta rivoluzione industria- E quali sono gli acciacchi e i contrac- parola non finisce tra un appuntamento le dello Smart Manufacturing annuncia colpi dello schema sociale della coppia e l’altro. Nel dispositivo intellettuale non l’opportunità di nuovi sistemi di produ- medico-paziente di cui assumono il importano l’empatia, la condivisione, la zione automatizzati, proprio quando la peso, per esempio, anche alcuni me- personalizzazione, ma è indispensabile sanità pubblica sembra aver raggiunto la dici? La medicina trova il suo statuto attenersi alla particolarità della parola massima efficienza con nuovi protocol- clinico e intellettuale quando è in atto senza personalismi e senza rappresenta- li per la tutela della salute individuale, il dispositivo di parola, oltre il rapporto zioni. Non conta la brevità, intesa come ecco che si pone più che mai la questione professionale e sociale medico-paziente, cura veloce, non conta il compatimento, della parola e dei suoi dispositivi. basato sullo schema attivo-passivo, su- cum patire, per condividere il peso, ma Il dispositivo di parola non ha nulla di periore-inferiore. Ma proprio quel che occorre il cervello come dispositivo di automatico o di naturalistico o di umani- non funziona e quel che non va, esigen- direzione verso la qualità. stico. Nel dispositivo di accoglienza, il do l’ascolto senza schemi precostituiti, La medicina tradizionale intende cu- dispositivo del racconto, risalta l’Altro, dissipano le classificazioni nosografiche, rare “il” paziente. Le teorie relazionali l’Altro non rappresentato, l’Altro assolu- postulate per confermare una verità da dicono che la cura si fa “con” il paziente. to. Le cose che entrano nella parola pro- professare. La cifrematica giunge a dire che la cura cedono dall’apertura. Questa è la novità: Nessuno detiene la verità, né il pazien- interviene con l’Altro tempo. L’Altro instaurare l’apertura, l’accoglienza: di- te, né il medico né, tanto meno, internet, tempo che irrompe nella parola, dicen- cendo, facendo, raccontando. Questione il luogo in cui sembra facilitata la paro- do e facendo, avvalendosi del dispositi- di occorrenza, non di volontà: fare come la. Nessuno può stabilire cosa avviene e vo intellettuale, che è anche dispositivo occorre fare, non fare come so, voglio, diviene nell’incontro. Nel dispositivo di temporale. Questo dispositivo instaura posso o devo fare. Fare, quindi, senza parola, chiamato colloquio, ogni aspetto non la cordialità o l’amicizia o l’intesa, l’ideale, che invece impedisce l’apertura. della vita è messo in questione, perché ma l’Altro tempo con un progetto e un Negata l’occorrenza, interviene l’idea di non si tratta di procedere per schemi pre- programma di vita. Con la cifremati- tempo come durata, in cui le cose fini- fissati, professionali o comportamentali, ca, come scienza della parola, e con il scono. Lungo l’occorrenza, le cose che si tratta della logica e del modo della pa- brainworking dell’esperienza, la parola man mano si concludono consentono di rola particolare a ciascuno, che è anche trova la sua industria, la sua struttura, per trovare il ritmo per incominciarne altre, il modo della sua struttura, è il modo del instaurare dispositivi di riuscita con gli senza fine. Fare non è questione di titoli, tempo ed è il modo dell’industria della interlocutori della giornata, in direzione di età o di salute ideale, di cui la malattia parola – il termine “industria”, secon- della qualità. 15
libreria Il secondo rinascimento quando la lettura è un piacere Vieni a trovarci a Bologna, in via Porta Nova 1/A tel. 051 228800 - info@ilsecondorinascimento.it
R uggero C hinaglia psicanalista, psichiatra, presidente dell’Associazione cifrematica di Padova LA PAROLA, L’ESPERIENZA COME DISTURBO, LA CURA L’ idea di reciprocità propone un bilancio in pareggio, una misu- razione, una possibile contabilità delle immobile, in assenza di domanda, in assenza del viaggio della domanda, nell’ontologia, dove le cose sono, ma grosso fraintendimento negli apparati, a proposito del termine cura, che ne fa una sorta di rieducazione, una sorta di con- cose che si dicono, che si danno e si non divengono. E la cura sarebbe il tenimento e di correzione delle svolte, ricevono, del loro valore, in uno scam- ripristino dell’essere. Ma, vivere non è delle sbandate: la via del viaggio non è bio che deve essere, quindi, alla pa- essere. Per ciascuno, si tratta di vivere. la via retta, non è rettilinea. Non segue ri. Uno scambio senza disturbo. Uno Come vivere. Che cosa è opportuno l’intenzione o la prescrizione. Avviene scambio senza aiuto, dove al massimo per vivere. Cosa esige vivere. in un altro modo, avviene con aggiunte, può intervenire l’altruismo come modo Vivere è in assenza di sistematica. lacune, variazioni, differenze, avviene di rappresentare l’Altro e sé, facendo Vivere trascorre tra l’accadere, l’av- altrimenti da ciò che ognuno presume. coincidere le due rappresentazioni. Ma questo non introduce l’alterna- Con l’altruismo, avviene l’obiettiva- tiva fra giusto e sbagliato, né che zione dell’Altro. Ma, non c’è aiuto in bisogna applicare la giustezza. questo. L’aiuto sta in ciò che inter- Questo è il retaggio del mito greco viene senza rappresentazione, in ciò di Procuste, personaggio che stava che si dice e si fa, in ciò che giunge nei pressi di Atene con il suo letto nuovo. Dal “nuovo” giunge l’aiuto, di contenzione e misurava i vian- per la via dell’Altro. Giunge l’indi- danti che arrivavano, perché fos- cazione di quale sia il modo oppor- sero conformi alla misura comune. tuno, in quel preciso caso, per trarsi Chi era troppo corto veniva allun- d’impaccio, per capire, per intendere, gato, chi era troppo lungo veniva per fare, per la riuscita. Questo modo accorciato, in modo che corrispon- dell’aiuto è fuori dal territorio del- desse alla misura. Non è questo il la conoscenza. È fuori dalla coppia criterio della cura: portare tutti alla canonica maestro-allievo, sapiente- stessa misura. discente, medico-paziente, dove chi Vivendo nella parola, è altra la sa deve riversare il suo sapere su chi cura, che non ha la caratteristica di non sa, perché faccia le cose che deve rappresentare la soluzione. fare, che la conoscenza suggerisce, Sempre più è diffusa la credenza che il canone suggerisce, per il caso di dovere individuare il problema ritenuto generale, il caso della lette- e, una volta individuato, applicare ratura, il caso riportato in letteratura, la soluzione. Questo è il modo che ognuno spera sia anche il suo. proprio allo zelo del funzionario Negli apparati sanitari istituzionali, che si deve mostrare efficiente. C’è Opera di Aleksej Vasil’evič, Senza titolo, raramente c’è chi possa dedicare a un una disfunzione, la toglie, c’è un olio su tela caso specifico il tempo necessario allo problema, lo toglie, perché deve svolgimento, all’articolazione e alla ottenere il massimo con il minimo scommessa di un’invenzione, addu- venire, il divenire e, dunque, è senza sforzo. Il funzionario zelante, il funzio- cendo per questo la mancanza di tempo sistema. È senza la finitezza, esige nario che ritiene di essere esso stesso e i protocolli. Nessuno ha tempo perché lo sforzo, l’invenzione, esige tenere l’apparato che rappresenta, la macchina, le cose si rivolgano al caso specifico, conto della domanda, delle istanze, il sistema, il meccanismo. Questa è la che è fatto rientrare nel caso sanitario del progetto e del programma di vita, mentalità meccanicistica, dove la parola generale. una miriade di cose. Esige di trovare il è tolta, e il riferimento è l’apparato ter- E, allora, l’appello è alla reciprocità, modo, perché questa miriade di cose, modinamico, il contenimento dello alla specularità, nella speranza che ciò nella loro combinatoria, giunga alla qua- sforzo, la ripetizione della dinamica, che si applica a un caso, come cura, si lificazione, alla qualità, alla riuscita, al il contenimento dell’informazione; le possa applicare anche a un altro caso. valore. Qui ha sede la cura: nel cam- cose devono essere ridotte al minimo, L’idea del reciproco ha in sé l’idea che mino, nel percorso, nell’itinerario, nel per garantire l’efficienza del sistema. E il tempo è già finito. L’idea di due casi viaggio che si rivolge al valore. quindi deve essere trovata e applicata analoghi, simili, identici comporta l’i- La cura non è il rimedio all’andamento la soluzione. dea che il tempo sia finito, che le cose irregolare del viaggio, è modo temporale Questa è la modalità algoritmica, che siano fisse, l’idea di vivere in un mondo del viaggio, cura intransitiva. C’è un è sempre più diffusa grazie alla tecno- 17
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