Chi difende i miei diritti? - Fondazione L'Albero della Vita
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Magazine semestrale • Anno XVIII • Numero 1 • Giugno 2016 Autoriz.Tribunale di Milano n.106 del 21/02/2006 – Stampe Periodiche Chi difende i miei diritti? I nostri nuovi I disegni dei Dall’India progetti in Italia piccoli siriani al Perù, come per sostenere in fuga dalla interveniamo le famiglie che guerra diventano per il benessere vivono in povertà una mostra dei bambini
Quella domanda che bussa alla nostra porta “Chi difende i miei diritti?” è il quesito che ci introduce nel nuovo Nel Giardino del Re e che ci guida nei progetti che anche quest’anno abbiamo potuto dedicare a migliaia di bambini e ragazzi. Per loro, infat- ti, protezione, salute, educazione e sviluppo sono spesso un miraggio, una speranza affi- data a un gesto d’amore che li raggiunge ma purtroppo non ancora a un diritto riconosciuto e tutelato. È un anno che ricorderemo anche noi, in Italia e in Europa, poiché quella stessa domanda ha bussato in modo fragro- roso alla nostra porta sotto forma di drammi umani: quelli di centinaia di migliaia di famiglie italiane con minori che si sono impoverite, quello vissuto dal milione di profughi che hanno raggiunto il Vecchio continente scappando da guerre, sfruttamento e violenze, e quelli causati dai cam- biamenti climatici, ambito in cui forse abbiamo iniziato a comprendere che siamo vicini al punto di non ritorno. E, come sempre, le ferite sono tanto più profonde quanto cresce il numero di bambini coinvolti: i più poveri tra i poveri, i più vulnerabili tra gli esuli, coloro che ereditano un mondo sulla soglia del collasso ambientale. Per la Fondazione è stato un anno dedicato alla matu- razione: il 18° compleanno della nostra organizzazione appena festeggiato ci ha fatto comprendere di avere un ruolo importante nello scenario mondiale, che siamo chiamati a intensificare la nostra proposta educativa per spingere bambini e ragazzi in condizione di svan- taggio a trasformare il disagio in consapevolezza, e la consapevolezza in una nuova forza. Per affermare responsabilità, abbattere i muri, promuovere pace e solidarietà, stare con ciò che veramente conta. La domanda che oggi bussa alla porta de L’Albero della Vita ci trova pronti, persino di fronte alle gravi istanze del nostro tempo, e ci richiede una nuova forte spinta a crescere, ci rivela il bisogno di raccogliere tanto soste- gno, grandi risorse per moltiplicarci, realizzare interventi ancora più incisivi e offrire opportunità ai bambini nei contesti di maggior degrado. Ai tantissimi che anche quest’anno ci hanno sostenuto, oltre al ringraziamento più profondo, va l’invito a farsi più vicini, a venire a toccare con le loro mani e vedere con i loro occhi il nostro lavoro e, prima ancora, ad ascoltare la voce che ci chiama ad agire per promuovere dignità, crescita, valore nella vita di migliaia di bambini. Con affetto Ivano Abbruzzi Presidente Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG Sommario Giugno 2016 2 RICERCA POVERTÀ Un’indagine sulle famiglie povere nel nostro Paese 4 VARCARE LA SOGLIA Concluso a Palermo il corso pre-parto 5 BAMBINE Un importante progetto europeo contro le MGF 6 AFFIDO FAMILIARE Tanto amore e voglia di mettersi in gioco 7 PROFUGHI I disegni dei piccoli siriani diventano una mostra 8 EDUCAZIONE Come contrastiamo 17 SOSTENIBILITÀ 20 INCONTRI l’abbandono scolastico KENYA: ottimi risultati La visita speciale di Suor in terra Samburu Marcella nei nostri uffici 10 EVENTI Cene di beneficenza 18 PROTEZIONE 22 SOSTEGNO A DISTANZA e feste di compleanno INDIA: un importante Gli ultimi aggiornamenti centro che cura i disabili da Haiti e dall’India 11 INIZIATIVE Gli accordi con le aziende 19 LASCITI 24 ASSISTENZA danno buoni frutti Una scelta d’amore per PERÙ: portiamo la le prossime generazioni salute a chi non ne ha 12 ACCOGLIENZA Dalla comunità a una famiglia tutta per loro Nel Giardino del Re Direttore responsabile: Anno 18 • n. 1 • Giugno 2016 Fulvia Degl’Innocenti 14 I NUMERI Magazine semestrale - Registrazione Tribunale di Milano n° 106 del 21/02/2006 Progetto editoriale: L’Albero della Vita onlus I progetti della Fondazione Realizzazione editoriale: in Italia e nel Mondo Fondazione L’Albero della Vita Onlus Alessandro Giulio Midlarz Sede nazionale: Via Vittor Pisani, 13, 20124 Progetto grafico e impaginazione: Giovanna La Feltra 16 EMERGENZE Milano - Tel. 02 90751517 info.fondazione@alberodellavita.org Stampa: GRAPHICSCALVE SpA NEPAL: in aiuto delle Iconografia: archivio FADV www.alberodellavita.org Copertina: foto Shutterstock comunità dopo il sisma Fondazione L’Albero della Vita | 1
PROGETTI IN ITALIA RICERCA POVERTÀ Voglia di riscatto Una importante indagine fortemente voluta dalla Fondazione in sette grandi città italiane porta alla luce le problematiche ma soprattutto le risorse delle famiglie in difficoltà economiche M agnus gubernator et scisso navigat velo, “un timoniere di valore continua a navigare quotidiane ma, allo stesso tempo, grandi potenzialità e una voglia di riscatto forse inattesa. “Siamo anche con la vela a brandel- partiti da una considerazione: li”. In questa celebre massima perché tutti gli studi del settore ci di Seneca c’è molto del senso dicono che in Italia le famiglie po- della ricerca “Io non mi arrendo – vere hanno pochissime possibilità Bambini e famiglie in lotta contro di uscire dalla loro condizione contro una media continen- la povertà”, promossa da L’Al- e, invece, in molti Paesi europei tale del 34,4. In effetti gli aiuti bero della Vita e realizzata dalla l’aiuto è più efficace?”, racconta economici delle istituzioni, Fondazione Emanuela Zancan. È Alessandra Pavani, Responsabile che pure svolgono un ruolo un’approfondita indagine sulla Ricerca e Advocacy de L’Albero importante, sono necessari povertà delle famiglie con figli della Vita. Secondo l’ISTAT, infatti, ma non in grado di cambiare la minorenni che vivono in 7 grandi nel nostro Paese i trasferimen- sostanza delle cose. La pover- città italiane, da cui emergono ti sociali riducono il rischio di tà “italiana” diventa, infatti, un tutti i loro problemi e le ansie povertà di circa il 20 per cento, problema anche esistenziale che La ricerca realizzata in PROBLEMI PRESENTATI DALLE FAMIGLIE (valori percentuali sul totale delle famiglie) collaborazione con la Fondazione Emanuela Zancan Un prezioso strumento per le istituzioni Lo scorso ottobre la ricerca è stata presentata in Parlamento a politici e associazioni È stata la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati a ospitare, lo scorso 27 ottobre, la presentazione della nostra ricerca alle istituzioni e al terzo settore. Presenti numerose fi- gure di spicco, a partire, tra gli altri, dalle Onorevoli Michela Brambilla e Sandra Zampa, rispettivamente Presidente e vice-Presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, ma anche Raffaele Tangorra, Direttore Direzione Generale per l’Inclusione e le Politiche Sociali al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Vincenzo Spadafora, in quel momento Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Tutti gli interventi hanno evidenziato come le con- clusioni della ricerca potranno essere utilizzate nella messa a punto di strumenti legislativi ad hoc di contrasto alla povertà. Il nostro presidente, Ivano Abbruzzi, ha voluto sottolineare come “l’esperienza Alessandro Lisci della Fondazione con le famiglie in condizione di povertà e fragilità conferma in pieno le indicazioni emerse dalla ricerca: per migliorare le azioni di lotta al disagio economico e sociale serve ripartire dall’a- scolto delle persone tramite operatori sociali pronti a valorizzarle”. 2 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG Le famiglie ci parlano I problemi Le risorse per la famiglia • “Dopo la maternità pensavo di rientrare al lavoro come domestica • “Sono stata aiutata dai genito- ri, adesso io aiuto loro, con quel ma mi hanno detto che preferivano poco che ho perché non posso trovare una senza figli e senza permettermi di più. Ci diamo impegni familiari. Ora ho ricevuto la forza a vicenda”. Angelica lettera perché da un anno non pago l’affitto e a breve dovrò andare in • “Mi sono inventata un lavoro che è Beatrice Lencioni tribunale. Adesso ho paura”. Antonella quello di impagliare... ho fatto dei volan- tini e cerco di pubblicizzarmi... è il lavoro • “Mio marito si è ammalato e at- tende un trapianto... Prima lavorava, di mia nonna e ogni tanto qualcuno mi cerca. Mi piace tantissimo, lo faccio in riduce le possibilità e, quel che adesso non più e riceve l’invalidità. casa e seguo mio figlio nei compiti. A è peggio, si trasmette di gene- Non riusciamo a mantenerci. Io cerco volte mi chiedo se ne vale la pena, ma razione in generazione, compro- di prendermi cura di me per avere ora vale la pena tutto”. Maruska mettendo nei bambini la capacità un sorriso bello per i miei figli, ma di aspirare, di trovare la strada facciamo fatica”. Pina Le risorse per la collettività per realizzarsi. Il bisogno di orientarsi Gli aiuti ricevuti • “Il comune non poteva pagare le pulizie della scuola, ci siamo radunate, Come agire, dunque, per arre- stare questo circolo vizioso? • “Io sono a casa dall’inizio di gennaio. La mia ditta ha chiuso il 31 di dicembre tutte le mamme, e abbiamo pulito le aule... ed è stata una bellissima “Una volta sondati problemi ed però grazie alle persone che sono esperienza, perché abbiamo visto che esigenze, abbiamo chiesto alle qui ho aiuti, il pacco ogni 15 giorni. Mi possiamo fare delle cose belle”. Anna famiglie quali capacità avesse- • danno il pacco per il bambino, pasta, ro per far fronte alle difficoltà”, olio, riso, latte, mi danno di tutto ogni “A un ragazzo ho detto ‘Invece che spiega Pavani. “Molte sono rima- 15 giorni e poi mi hanno fatto anche chiedere soldi vieni appresso a me che ste spiazzate, in quanto abituate la domanda di richiesta per l’aiuto alle qualche lavoro lo facciamo insieme’. a sentirsi approcciare in termini famiglie in difficoltà”. Antonio Noi non proteggiamo solo i nostri figli. di ‘quale problema avete’ non di Per come sono fatto io... Io sono nato ‘come provate a risolverlo’. Eb- bene, la grande maggioranza ci • “Per me gli aiuti migliori non sono soldi ma lo sport per i figli, pagare i li- senza padre in un paese fuori Napoli. I bambini non li lasciamo andare in giro ha raccontato di come si ricono- bri, invogliarli ad andare a scuola”. Sara da soli senza un occhio nostro”. Ciro sca delle doti che mette in gioco a beneficio della propria famiglia e della collettività”. Nel corso Gli aiuti non ricevuti • “Ho una grande voglia di riscatto. Mi attivo per la comunità che mi ospi- di tre mesi, i ricercatori hanno intervistato 277 nuclei familiari • “Ci spetterebbero diversi sussidi che ho chiesto ai servizi sociali, ma ta, faccio l’orto con le altre famiglie accolte. Cerco di fare il massimo con il distribuiti in tutta la Penisola, mi rimandano a internet che non poco che ho”. Yossouf da Milano a Palermo. Dai dati possiedo. Inoltre, ho un Isee molto elaborati è emersa una tendenza basso, ma per 50 euro esco dalla significativa: più che i beni mate- categoria che riceve contributi. Tante riali, la gente che vive un disagio volte non mangiamo per far mangiare cerca servizi di assistenza, di i bambini”. Giuseppe sostegno e di orientamento. In particolare, chi ha figli ha voglia di lottare e sviluppa inaspettate • “Quello che mi è mancato è stato questo... la persona che mi capacità. “Io non mi arrendo” dava sostegno, ascolto... una per- diventa quindi il messaggio sona di cui fidarsi e parlare... se lei PRESENZA DI RISORSE POSITIVE chiave trasmesso dalle famiglie e mi dice ‘Non ti preoccupare’, già DA IMPIEGARE “PER LA FAMIGLIA” rappresenta il punto di partenza per me è una cosa grande, è come E “PER LA COLLETTIVITÀ” (valori per attuare delle azioni concrete se lei mi dà forza...” Fayola percentuali sul totale delle famiglie) di lotta alla povertà. Fondazione L’Albero della Vita | 3
PROGETTI IN ITALIA EMERGENZA POVERTÀ MINORILE Non è mai troppo tardi Si è concluso con risultati molto positivi il nostro primo corso pre-parto organizzato a Palermo C umuli di immondizie, carcas- se annerite di auto date alle fiamme, liquami maleodoranti spiega Giuseppe Di Rienzo, responsabile del progetto in Sicilia. Le famiglie che invadono le strade dopo ogni temporale. Benvenuti allo “Abbiamo presto scoper- to che scioglieva il latte in messe in rete Zen 2, quartiere popolare di Pa- polvere nell’acqua fredda Varcare la soglia è lermo e grande utopia urbanisti- e che quindi si formavano attivo anche a Milano N ca finita male. Questo panorama, i grumi. Il vero problema el capoluogo lombardo desolante per gli occhi e delete- è che quella madre aveva lavoriamo con fami- rio per la psiche, è il compagno già tre figli e che nessuno le glie di immigrati cui, oltre a di vita di 20mila persone che aveva mai spiegato nulla”. Con il fornire aiuti materiali, diamo faticano, non solo a parole, ad laboratorio Per.D.I.A.NA. la Fon- la possibilità di partecipa- arrivare a fine mese. Qui L’Al- dazione ha quindi dato il via a un re a tante attività: incontri bero della Vita è presente con ciclo di incontri con pedagogisti educativi per mamme e molte iniziative che fanno capo e ostetriche che hanno raccon- neonati, laboratori artistici, a “Varcare la soglia”, il nostro tato alle donne in gravidanza gli una festa di compleanno per programma che combatte la po- aspetti fisiologici del parto, gli ogni bambino coinvolto nel vertà minorile e aiuta le famiglie sviluppi psicologici della materni- progetto e molte iniziati- a sviluppare nuove capacità. tà, l’allattamento, oltre a insegna- ve per mettere in rete le re loro gli esercizi di rilassamento. famiglie. Nelle cene etniche o nelle giornate del baratto, L’esperienza di Elena le famiglie hanno cominciato “All’inizio ero titubante, ma poi è a interagire, a solidarizzare, stata un’esperienza unica”, rac- come vivessero davvero conta Elena, giovane di 24 anni all’interno di una comunità. che vive in una piccola casa con Così può capitare che, se altri tredici familiari. “Le cose che una mamma scoppia a ho imparato mi hanno aiutato piangere perché una delle tanto durante e anche dopo sue figlie deve essere ope- Vincere l’ignoranza In un luogo dove le ragazze 120 il mio difficile parto, visto che mio figlio è nato con rata e non può permettersi FAMIGLIE una babysitter, un’altra non vanno al consultorio un’insufficienza respira- mamma si offra di occuparsi pubblico per non essere I beneficiari dei diversi toria. Tra noi, mamme e dell’altra figlia. Storie di vita giudicate male dalla gente, progetti del programma operatrici, si è creata una VARCARE LA SOGLIA reale, storie che varcano la grazie al passaparola e solidarietà bellissima. E soglia della povertà. al nostro partner locale, l’Associazione Bayty Baytik, 400 io che diffidavo della gen- te del quartiere... Mi hanno BAMBINI siamo riusciti a organizzare anche donato culla, vestitini, un corso pre-parto per quindici scarpette...”. E ora che tutti i donne. “L’idea del corso ci è ve- bimbi stanno bene, Elena e le al- nuta dopo aver conosciuto una tre neo-mamme ci hanno chiesto mamma preoccupata perché la a gran voce di organizzare un sua bambina rigurgitava sempre corso post-partum. È il segnale il latte. Pensava fosse malata”, che qualcosa sta cambiando. 4 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG PROTEZIONE Salviamo le bambine Alessandro G. Midlarz È cominciato un importante progetto promosso dalla nostra Fondazione e cofinanziato dall’Unione Europea contro la pratica delle mutilazioni genitali femminili “H anno deciso mia madre e mia nonna di farmi ‘taglia- re’. Mi tenevano ferma a terra rerà con partner di altri cinque Paesi (Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Regno Unito e Austria). stante le MGF costituiscano una violenza al corpo e ai diritti dell’infanzia, serve mentre il ‘dottore’ del villaggio “Di recente abbiamo riunito i loro la consapevolezza che, mi operava in mezzo alle gambe. rappresentanti nei nostri uffici per nei Paesi in cui vengono Avevo solo 5 anni ma ricordo definire le linee guida e diventare praticate, sono radica- molto bene quel giorno. Oltre al operativi”, spiega Maria Ales- te nelle tradizioni, per dolore, non potevo nemmeno sandra Giannelli, responsabile di ragioni sociologiche, reli- bere per evitare di fare la pipì. progetto per la Fondazione, che giose e culturali, che por- Avrebbe potuto infettare la sottolinea come “l’età media cui tano alla convinzione, anche ferita”. I crudeli ricordi di Amina, le bambine subiscono le MGF si nelle stesse donne, che sia una venticinquenne nata e cresciuta sta abbassando. Di solito vengo- pratica d’iniziazione necessaria, in Somalia, sono gli stessi vissuti no mutilate durante un viaggio che serva per dimostrare da milioni di ragazze in tutto il nei loro Paesi d’origine, quando la propria verginità e quindi Co-finanziato continente nero. Quello delle mu- sono piccole, addirittura in età per farsi sposare oppure dal Programma Diritti, tilazioni genitali femminili (MGF), prescolare, così che non ricordino che favorisca la fertilità. Uguaglianza e Cittadinanza infatti, è un fenomeno complesso e non raccontino nulla quando dell’Unione Europea e dai numeri allarmanti, diffuso in andranno in classe”. Cambio di attitudine oltre 20 Paesi africani e me- Il progetto CHAT, che durerà diorientali e spesso mantenuto I rischi per la salute sino all’inizio del 2018, si terrà in anche nelle comunità di migranti La nefasta sigla MGF include Lombardia e punterà a indivi- di quei Paesi che si stabiliscono tutte le procedure che comporta- duare e formare 20 persone nel nostro continente, dove si sti- no la rimozione parziale o totale delle comunità a rischio affinché ma che ogni anno siano 180mila dei genitali femminili esterni per diventino “agenti di cambiamen- le bambine a rischio. Proprio per ragioni non mediche. La pratica to”. “Cercheremo di coinvolgere cercare di prevenire e contra- è cruenta e le bambine che la figure che abbiano un’influenza stare questa pratica in Europa, subiscono, di solito tra i 4 e i 14 significativa sulle proprie co- L’Albero della Vita ha promosso e anni, devono fare i conti con gravi munità, includendo gli uomini”, avviato il progetto CHAT – Chan- rischi per la salute: l’operazione, racconta Giannelli. “Ci rivolgere- ging Attitude. Fostering dialogue che di norma avviene in ambien- mo a ragazzi di origine straniera: to prevent FGM, cofinanziato te casalingo e con attrezzature alle coppie appena sposate e a dall’Unione Europea, in cui lavo- non sterili, provoca emorragie quelle che stanno per avere figli, e infezioni acute e croniche. ma anche a medici, a qualche A lungo termine le rende più leader religioso, a giornalisti e vulnerabili alle malattie sessuali, blogger”. Il progetto si propone, può creare problemi durante la inoltre, di coinvolgere il settore gravidanza e aumenta il rischio privato italiano nella campagna di mortalità materna durante il di sensibilizzazione. Il messaggio parto. Per non parlare delle con- da diffondere è forte e chiaro: seguenze psicologiche. Ma nono- basta violenza sulle bambine. I NUMERI 2.700 I soggetti coinvolti 180MILA Le bambine a rischio 30 MILIONI Le bambine a rischio nei pros- dal progetto CHAT in Europa ogni anno simi 10 anni in tutto il mondo 180MILA 500MILA 200 MILIONI I beneficiari finali Donne, presenti in Europa, Bambine, ragazze e donne nel del progetto CHAT che hanno subito MGF mondo che hanno subito MGF Fondazione L’Albero della Vita | 5
PROGETTI IN ITALIA MINORI FUORI FAMIGLIA Una nuova opportunità Punti di riferimento Sono solo due delle decine di storie che potremmo raccon- tare sulla base della nostra Cosa c’è dietro la decisione di prendere in affido un bambino cui è esperienza diretta in questo mancata una famiglia? Tanto amore e la voglia di mettersi in gioco ambito. Il progetto Affido Eterofamiliare de L’Albero L e prime settimane sono sempre le più delicate. C’è chi è avvolto dall’insicurezza della Vita si occupa di dare una famiglia amorevole (cop- pia sposata o non, con figli e rimugina chiedendosi se ha o senza, anche una persona fatto il passo più lungo della singola) a bambini che arriva- gamba, quanto meno finché i no da famiglie problematiche, nostri educatori non riescono vittime di abusi e maltratta- a rassicurarlo e a togliergli menti, oppure di grave incuria. il senso di colpa per tutto Il tribunale, infatti, ha deciso quello che ancora non fun- per il loro bene di allontanarli ziona. Ma c’è anche chi, fin da per un periodo dai genitori subito, non sente nemmeno naturali, mentre quest’ultimi l’ombra del dubbio e, anzi, lavorano su se stessi per risol- ostenta la consapevolezza di cuori a due splendide sorelli- Gli educatori vere i loro problemi. I genitori aver fatto la scelta migliore, ne di 11 e 13 anni provenienti de L’Albero della affidatari diventano così un quella di regalare un’opportu- dal Congo. O come quella di Vita sostengono punto di riferimento impor- nità per una vita migliore. Franco e Milena, che da due tutte le famiglie tante per i bambini che hanno anni hanno in affido Marco, affidatarie anche bisogno della presenza e della La motivazione a domicilio il più grande di tre fratellini guida dell’adulto, di sviluppare La verità è che non esiste un che oggi vivono in famiglie le proprie potenzialità, per di- modo del tutto giusto né uno diverse. Marco ha un ritardo ventare grandi. I bambini pos- completamente sbagliato per cognitivo e del linguaggio sono vivere in un’altra famiglia, prendere in affido tempo- ma questo suo problema ma mantenere comunque il raneo una giovane creatura. non ha impedito alla coppia legame con i propri genitori, Potremmo riassumere il tutto di innamorarsene e di vivere da cui, sarebbe auspicabile, a una questione di motiva- con grande gioia e capacità potranno un giorno ritornare. zione e amore. Come quella un progetto di vita con lui. A oggi il Progetto Affido della di Anna e Riccardo, i quali, Oggi, periodicamente, si in- Fondazione ha preparato più dopo tre figli naturali che ora contrano con gli altri genitori di 170 famiglie a essere prota- hanno 4, 6 e 8 anni, hanno affidatari perché i fratellini si goniste consapevoli di questa aperto la porta della loro frequentino e passino insie- grande scelta d’amore e ha casa e, soprattutto, i loro me del tempo di qualità. attivato oltre 100 affidi. Livio: una scelta per crescere A 10 anni Thomas è entrato in comunità perché la sua mamma aveva molti problemi e non poteva più prendersi cura di lui in modo adeguato. Dopo 4 anni D: Quali difficoltà hai incontrato all’inizio? R: Pensavo di non fare le cose giuste, di non avere pote- re. Gli operatori de L’Albero della Vita sono stati decisivi ha incontrato Livio, un uomo single che lo ha preso in nel farmi sentire a posto. Vengono a trovarci ogni mese. affido e che ci racconta la sua esperienza. D: Che rapporto hai con Thomas? R: Scherziamo molto. Ogni tanto litighiamo e mi capita D: Come hai conosciuto il nostro progetto sull’affido? di sgridarlo, specie per questioni scolastiche, ma cerco R: Avevo ricevuto una lettera della Fondazione su dei di non soffocarlo e ho imparato a dargli fiducia. bambini afgani cui serviva un affido familiare. D’istinto D: Cosa ti ha insegnato questa esperienza? ho mandato una mail e da lì è cominciato un percorso. R: Che l’altro non è una cosa tua. Forse con un figlio na- D: Qual è stata la molla decisiva? turale è diverso ma a me l’affido ha insegnato a “sentire” R: Io non ho mai voluto sposarmi, ho sempre evitato le che ogni individuo è diverso e a essere più indulgente. responsabilità. Poi, a un certo punto, ho sentito l’esigen- za di radicarmi, di prendermi un impegno importante. PER SAPERNE DI PIÙ Telefona al 331-3316525 o scrivi a affido@alberodellavita.org 6 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG MIGRAZIONE In viaggio verso il futuro In mostra i disegni dei piccoli siriani in transito in Italia: un modo emozionante e immediato per raccontarne paure e speranze N on esistono filtri negli occhi di un bambino, figuriamoci in uno che scappa dalla guerra. Ogni immagine che “ruba” alla realtà è una pennellata indele- bile sul suo animo candido, un tratto di matita colorata su un foglio bianco. Ecco perché la nostra Fondazione ha raccolto scuola a Damasco e io avevo alcuni dei disegni più signifi- paura. Tutti gridavano e c’era il cativi e toccanti realizzati dai fumo… Non si vedeva nulla. Io mi bambini e dai ragazzi siriani che sono salvata ma alcuni miei ami- sono transitati a Milano e che ci non sono riusciti a scappare”. abbiamo assistito nell’ambito O quelle dell’undicenne Giamil: del progetto “Emergenza Siria”. “Il viaggio in barca è stato molto Ne è nata la mostra “In viaggio e con i pennarelli una lingua Così un bambino brutto. Ho visto persone morire verso il futu- sincera e disarmante e, grazie ha disegnato la ed eravamo senza acqua e ro”, realizzata alle didascalie inserite lungo il sua traversata senza cibo, ma dato che io sono nel Mediterraneo con la colla- percorso espositivo, emoziona- piccolo avevo sempre qualcosa. borazione no anche con le parole. Come Ero spaventa- dell’Univer- quelle di Lina, 8 anni: “Avevano to e triste”. O, sità Cattoli- colpito con un missile la mia ancora, quelle ca e con il gonfie di speran- patrocinio za di Nur, 14 anni: del Comu- ne di Milano Oltre 10mila “Il mio cuore batte per la mia terra, e andata in scena tra il 30 bambini assistiti per tutti i miei ami- ci che sono ancora igliano Gh gennaio e il 7 Il bilancio dei primi due anni del là e che un giorno Cinzia febbraio negli spero di rivedere… Il nostro progetto Emergenza Siria spazi dell’ex mio cuore batte per i miei nonni, Fornace del per la gente del mio quartie- capoluogo lombardo. D all’ottobre 2013 a oggi L’Albero della Vita ha assistito oltre 10mila bambini e le loro famiglie che sono transitate nell’hub re e per tutte le persone che, come me, sperano di vedere la pace”. Sono solo poche righe, della Stazione Centrale e in due centri di Emozioni forti frasi semplici e immediate che i accoglienza di Milano. Il nostro obiettivo È un viaggio immaginario diviso piccoli siriani ci hanno regalato è offrire loro un “luogo sicuro”, uno spazio in quattro aree tematiche: i durante la loro permanenza in dove i piccoli profughi, vulnerabili perché ricordi della propria casa e degli Italia ma sono sufficienti per stremati dal viaggio e da tutti i propri rife- amici perduti, i momenti terribili ricordarci, se mai ce ne fosse rimenti ambientali e culturali, percepiscano delle bombe, la drammatica bisogno, che i primi ad un’accoglienza incondizionata e abbiano avventura della traversata accusare la possibilità di riconquistare una pausa di nel Mediterraneo stipati in un le conse- normalità e rigenerazione. Con le attività barcone, il sapore agrodolce guenze promosse dai nostri operatori, con i giochi dell’accoglienza in di una e con tutte le attenzioni di cui ha bisogno, un mon- crisi o di un ogni bambino può capire di essere una do nuovo. conflitto in- persona importante e che si trova in un I piccoli ternazionale posto felice. Dove può ritrovare quel senso profughi sono sempre di sicurezza che gli permetta di affrontare parlano con i più indifesi: le sue paure e le sue difficoltà. le matite i bambini. Fondazione L’Albero della Vita | 7
PROGETTI IN ITALIA EDUCAZIONE E DISPERSIONE SCOLASTICA Professori per un giorno I nostri ragazzi del progetto di animazione sociale sono entrati all’Università di Bari per insegnare ai grandi l’arte del gioco D a “monelli” a “professori” il passo può essere breve. Solo qualche mese fa i dodi- lunga chiacchierata, siamo riu- sciti a coinvolgerli nel progetto “Storie in gioco”, grazie al quale imparano a utilizzare dei giochi di strada che sono stati riscoper- ti, come bigliodromi, biliardi di cenni Ciro, Antonio e Nicola il nostro partner, la Fondazio- ogni tipo, lanci di precisione, la- erano considerati i peggiori del- ne Giovanni Paolo II, forma alle birinti e scivoli speciali, e, durante le loro rispettive classi, quanto tecniche dell’animazione sociale alcune delle loro ore scolastiche, meno nelle rare occasioni in cui 40 ragazzi che minacciano di tramite un piccolo furgoncino a scuola ci andavano davvero. E abbandonare il loro percorso di chiamato Ludobus li portano in ora, invece, eccoli qui, addirittu- studi. L’obiettivo è usare il gioco altre scuole, li scaricano, li mon- ra in Università a fare lezione a come strumento educativo, per tano e insegnano ad altri piccoli studenti ben più grandi di loro. aiutare i giovani a valorizzare le studenti a utilizzarli. Com’è possibile? Ma facciamo proprie capacità, perché si impe- un passo indietro... gnino per migliorarsi. “Lavoriamo Una sfida importante sulle regole, sulla collaborazione, “L’aspetto interessante non è Animazione sociale sul rispetto”, spiega Francesco solo la spiegazione del gioco. Tempo fa il loro istituto, una Salvatore, responsabile dei pro- Loro conducono tutto il gruppo, media del quartiere San Paolo getti della Fondazione contro la lo accolgono con una presen- di Bari, ci aveva segnalato che dispersione scolastica. “Tutto ciò tazione – spiega Salvatore - poi questi tre ragazzini non fre- porta i ragazzi a sviluppare una dividono i bambini in piccoli quentavano con regolarità le serie di competenze trasversali gruppi e li fanno giocare. I nostri lezioni ed erano a forte rischio che potranno riutilizzare in futu- educatori sono solo di supporto, di lasciare la scuola. Dopo una ro”. Nella pratica questi ragazzi i protagonisti sono loro”. Di solito A Reggio si studia in lingua madre La Fondazione combatte l’abbandono scolastico con progetti innovativi L ’abbandono scolastico è un fenomeno grave, una vera e propria malattia sociale. In alcuni Paesi, come l’Australia, per combatterlo i dirigenti Il valore della mediazione Oltre che a Bari, L’Albero della Vita opera anche a Napoli, a Reggio Calabria e a Reggio Emilia. Nel scolastici contattano direttamente le forze dell’or- capoluogo emiliano, per esempio, siamo al terzo dine quando un alunno non si presenta a scuola anno di “Tutor in lingua madre”, un progetto con- senza avvisare. Perché tanta “durezza”? Le ricer- dotto con il Centro Interculturale Mondoinsieme, che confermano che esiste una relazione diretta che interviene in aiuto degli studenti stranieri in tra i giovani che lasciano anzitempo i banchi e il difficoltà con gli studi poiché, percentuali alla mano, bullismo, la devianza, persino la criminalità. In Italia questi sono molto più numerosi dei coetanei italia- è un problema diffuso soprattutto al Sud ed è ni. Per agevolarli la Fondazione si serve appunto di certamente un tema caro alla nostra Fondazione, tutor a loro volta stranieri, ben integrati e capaci di tanto che per affrontarlo abbiamo quattro proget- svolgere attività di mediazione interculturale e di ti attivi sul territorio, ognuno con il proprio approc- far fruttare la vicinanza linguistica. È un progetto cio peculiare ma sempre secondo delle linee guida innovativo, cui si è interessata anche l’Università di comuni, quelle per cui ogni bambino, ogni ragazzo, Modena e Reggio, e funziona bene: finora abbiamo deve essere il protagonista del proprio sviluppo. sostenuto 120 ragazzi grazie a una trentina di tutor. 8 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG i ragazzi che partecipano al pro- Antonio e Nicola e si sono fatti getto fanno attività nelle scuole guidare alla scoperta dei giochi di elementari o in altre medie ma, strada. A fine giornata, negli oc- di recente, è stata offerta loro la chi dei tre ex discoli si riusciva a possibilità di confrontarsi con una percepire una strana luce. Era un realtà più impegnativa, quella misto di orgoglio e soddisfazione dell’Università di Bari. Ad acco- per aver tenuto con successo la glierli c’erano gli studenti della loro prima lezione a degli adulti. Facoltà di Scienze dell’Educazio- Insomma, come in una bella ne che hanno ascoltato con gran- fiaba, a furia di giocare i monelli de interesse le spiegazioni di Ciro, sono diventati insegnanti. Istituito il comitato dei portavoce Le ultime news dal nostro programma educativo Pianeta Nuovo U n bambino consapevole dei propri diritti sarà un cittadino più evoluto, capace di appassio- narsi alla sua esistenza e di attivarsi per migliorare i superiori che hanno deciso di pro- seguire questo percorso con i nostri educatori. “Gli incontri sono comin- suoi contesti di vita. Questo concetto è uno dei per- ciati”, spiega Laura Bartoletti, respon- ni su cui ruotano gli interventi e le attività de L’Albe- sabile del programma. “Gli studenti, ro della Vita. Ecco perché nel 2006 la Fondazione su base volontaria e in ore extra- ha istituito il programma Pianeta Nuovo, grazie al scolastiche, partecipano a workshop tematici in quale ha sviluppato, a Roma e in alcune province cui invitiamo a parlare degli esperti, con i quali i calabresi, una lunga serie di iniziative che compren- ragazzi approfondiscono, per esempio, temi come dono laboratori educativi, percorsi di formazione la cittadinanza attiva o l’emergenza sociale nelle ed eventi che hanno coinvolto 20mila ragazzi delle periferie”. Dopo ogni workshop è prevista un’espe- scuole elementari, medie e superiori. Al centro del rienza pratica, una visita a realtà sociali del territo- progetto c’è sempre l’educazione ai diritti umani, rio. “Andremo in una casa-famiglia, conosceremo i specie quelli dell’infanzia e dell’adolescenza. ragazzi del circo sociale a Scampia ed entreremo in una ONG che si occupa di migranti”, conclude Incontri e visite sociali Bartoletti. “Ma saremo pronti ad accogliere le idee La novità più recente che giunge dall’universo Pia- dei ragazzi” perché il vero obiettivo è costituire un neta Nuovo è l’istituzione di un comitato di giovani gruppo attivo e propositivo, che i ragazzi cominci- portavoce dei diritti, ovvero di ragazzi delle scuole no a occuparsi in prima persona del loro futuro”. Da studentessa a tutor Tra loro c’è anche Jirou, nata in Cina 17 anni fa e ar- rivata in Italia ancora bambina. Tre anni fa è entrata nel progetto in qualità di beneficiaria e, grazie a Wan, la sua tutor del primo anno, è riuscita a mi- gliorare la sua competenza dell’italiano concluden- do l’anno scolastico senza essere rimandata. Dopo due anni la sua padronanza della lingua era già ottima e non aveva più bisogno di assistenza, però in quel periodo nel progetto non vi era nemmeno un tutor madrelingua cinese e così la Fondazione ha proposto a Jirou di passare dall’altra parte della cattedra. Ora la giovane segue con profitto tre studenti che stanno vivendo quello che lei ha già vissuto e li accompagna in questa strada con lo stesso sorriso che l’ha sempre contraddistinta. Fondazione L’Albero della Vita | 9
PROGETTI IN ITALIA EVENTI Una cena Stefano Carboni per i bambini Cronaca di una serata speciale fra musica, parole e tante emozioni L a prima cena di gala del- la storia de L’Albero della Vita ha regalato emozioni forti. con entusiasmo le nostre inizia- tive (un grazie in particolare a Global Kids Fund e Cargeas). Visi Oltre cento sostenitori hanno partecipato alla L’emozione per il significato allegri e voglia di esserci. Voglia prima cena di dell’evento accompagnata da di partecipare anche da parte di gala organizzata dalla Fondazione quel pizzico di paura, tipico di chi è lontano ma che per motivi chi non è abituato a quel genere di serate. Ed è così che la nostra logistici o di salute non può rag- giungere il capoluogo lombardo. Porte aperte Fondazione si è messa il vestito Ma si sa, la vicinanza a un pro- Grazie di cuore a tutti i buono per raccogliere fondi per getto non si misura in chilometri, sostenitori che durante la nuova casa di ZeroSei. Non bensì nei gesti che ogni giorno i l’Open Day dello scorso abbiamo scelto una data a caso nostri sostenitori ci dimostrano aprile sono venuti a tro- “ ma il 20 Novembre, ovvero la con affetto. varci nella sede milanese giornata internazionale per i dirit- A de L’Albero della Vita. ti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il piacere della condivisione Hanno potuto conosce- novembre Per gli oltre cento partecipanti La serata è trascorsa in modo re e toccare con mano l’appuntamento era presso il molto piacevole. Un piccolo ape- è prevista quello che facciamo, in prestigioso Hotel Melià a Milano: ritivo di benvenuto per rompere Italia e nel mondo, a tu- la seconda nuovi sostenitori accanto ai fe- il ghiaccio e stringere mani. Poi tela dei bambini e degli deli da sempre, amici di vecchia tutti attorno ai tavoli rotondi, edizione: adolescenti. data insieme a novelli compagni addobbati a festa, a raccontarsi il partecipa ” di viaggio e ad aziende che ci perché di una scelta, fra un buon supportano e che abbracciano boccone, cui lo chef Gaetano anche tu! Simonato ha dato un tocco di prestigio, e un brindisi dal gusto particolare. A un emozionatis- La nostra festa in famiglia simo Ivano Abbruzzi, il nostro presidente, è spettato il compito di ringraziare i partecipanti e di Per celebrare i 18 anni di attività della Fondazione ci spiegare cosa volesse dire essere siamo dati appuntamento nel tendone di un circo vero lì e cosa significasse essere da 18 anni al fianco dei bambini. Le pa- È stata l’occasione ideale per ritrovarci tutti insieme in modo informale, per rac- role di Lara, responsabile di Zero- contarci cosa abbiamo fatto finora e per festeggiare un compleanno importante Sei, ci hanno portato ancor più in della nostra Fondazione. Lo scorso dicembre, infatti, i nostri dipendenti, gli opera- quel mondo fatto di cure e atten- tori, gli educatori, i volontari e i beneficiari, con le rispettive famiglie, e le famiglie zioni e sono state ben rappresen- affidatarie sono accorsi al Piccolo Circo dei Sogni di Paride Orfei, nell’hinterland tate da una compagnia teatrale, milanese, per celebrare i 18 anni de L’Albero della Vita. È stata una festa in piena che ha fatto battere forte mani e regola, rallegrata dagli spettacoli degli artisti circensi e dai maestri di giocoleria cuore. A Tania Zamparo, la bella chiamati a intrattenere i bambini. Ma non sono mancati i momenti più “intimi”, in madrina, il compito di unire in un cui abbiamo proiettato dei brevi modo elegante i vari momenti video realizzati nell’ambito dei della serata. Il finale è fra i sorrisi, diversi progetti cosicché potesse che accompagnano l’estrazione conoscersi meglio anche chi vive dei biglietti vincenti della lotteria e lavora in città diverse. In fondo, (i premi di grande fattura sono ci è sempre piaciuto un prover- stati gentilmente donati da azien- bio africano... “se le formiche si de partner), e gli occhi lucidi nel mettono d’accordo, possono rivedere le immagini in musica di spostare un elefante”. un video che racconta un Albero della Vita: il nostro. 10 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG INIZIATIVE Un dialogo che funziona clienti e dipendenti), Fonda- zione Mediolanum aggiungerà un’ulteriore somma fino a 30mila euro e il totale sarà sud- I progetti di collaborazione diviso in parti uguali tra L’Albero della Fondazione con le della Vita e altre due aziende si moltiplicano associazioni del settore che partecipano all’inizia- e danno buoni frutti tiva. L’obiettivo finale della raccolta fondi è aiutare S ono sempre più numerose le imprese in cui troviamo una grande disponibilità a 415 bambini in condizione di povertà ad avere pasti adeguati e luoghi sicuri in mettersi in gioco e con le quali cui vivere e crescere lontani raggiungiamo degli accordi per dall’emarginazione sociale. sostenere i nostri progetti. Per esempio, è attualmente in corso Regali e volontariato un’importante iniziativa con- Tra le altre iniziative riguar- tro la povertà minorile in Italia: danti le aziende, nel perio- “Bambini oltre la soglia” do delle feste natalizie ha riscosso un buon successo la Metti nostra proposta del “catalo- go personalizzato”: prodotti un sorriso selezionati e con il marchio de L’Albero della Vita, dal panet- nella spesa tone ai biglietti d’auguri, che le aziende potevano acquistare La nostra colletta come piccoli cadeau oppure (www.fondazionemedio- per realizzare i classici omaggi alimentare pensata lanum.it/iniziativa/bambini-ol- per dipendenti e fornitori. Nel a misura di bebè tre-la-soglia) è il nome della prossimo futuro, invece, spicca- campagna, lanciata a gennaio no le giornate di volontariato L o scorso autunno ab- biamo organizzato una colletta alimentare in sei e attiva fino a giugno, che stiamo intraprendendo Un grazie particolare a aziendale che faremo con i dipendenti di Ubi Banca supermercati Simply con il con Fondazione Medio- HDI Assicurazioni SPA nell’ambito del progetto prezioso ausilio dei volonta- lanum per raccogliere Akzo Nobel Coatings SPA “un giorno in dono”: tra la ri della società informatica fondi da destinare alle LR Global Kids Fund E.V. fine di maggio e giugno, Dassault Systèmes. Abbiamo attività di “Varcare la so- che da anni sostengono infatti, alcuni impiegati chiesto ai clienti che stavano glia”, il nostro progetto di i nostri progetti di amore della banca si offriranno per fare la spesa di regalarci contrasto alla povertà delle per i bambini volontari e per due giorna- dei prodotti inseriti in una famiglie con figli minorenni. te lavorative parteciperanno lista “a misura di bebè”: bi- Al ricavato della campagna, alle attività dei nostri progetti. scotti, marmellate, pannolini, articolata tramite diversi canali In parallelo, l’azienda farà una prodotti per l’igiene dei bam- (internet, eventi, raccolta con donazione per ogni dipendente bini e della casa. partecipante. L’iniziativa è già Alla fine della stata sperimentata con ottimi giornata tutte le risultati lo scorso anno, quando buste genero- tre gruppi di bancari hanno pre- samente donate stato il loro tempo aiutando a dai clienti sono sistemare il giardino della nostra state portate alla comunità La Bussola, facendo nostra comunità attività con i ragazzi inseriti nel ZeroSei, come programma contro la dispersio- aiuto concreto ne scolastica a Bari e suppor- nella gestione tando le ospiti che vivono negli Daniele Maio delle spese appartamenti de La Rondine, il quotidiane. nostro progetto di autonomia per donne in difficoltà. Fondazione L’Albero della Vita | 11
PROGETTI IN ITALIA MINORI FUORI FAMIGLIA Storie a lieto fine Per diversi bambini accolti dalle nostre comunità siamo riusciti a trovare una nuova casa in famiglia T rasformare il disagio in un’opportunità è uno degli impegni più sentiti nelle persone del Tribunale dei minori, torna a casa o viene affidato a una nuova famiglia, le nostre educatrici or- che lavorano per la nostra Fonda- ganizzano per lui una “festa del zione. Ecco perché ogni volta che ciao ciao”: prima che il piccolo uno dei piccoli ospiti di ZeroSei, vada via riceve una scatola con la comunità-alloggio di Milano le foto, gli oggetti e i ricordi più ha ricevuto la graditissima visita che accoglie bimbi da zero a sei anni abbandonati o allontanati dalle loro famiglie per decisione belli del periodo trascorso con gli altri bimbi, a testimonianza di un passaggio di crescita e di “ Ogni volta che di alcune mamme blogger che, tramite i loro siti internet, hanno contribuito a fare conoscere il miglioramento. uno dei progetto de L’Albero della Vita e piccoli si sono molto commosse nell’a- Inaugurati Preziosi parenti “Nelle ultime settimane abbiamo ospiti va via le educatrici scoltare le storie dei piccoli. i nidi di organizzato due feste per salutare Marco e Daniele che hanno trova- organizzano una festa Progetti sinergici Ottime notizie giungono anche rondine ” to una nuova famiglia”, racconta da un’altra comunità de L’Albero Lara Sgobbi, responsabile delle per lui della Vita, la Bussola. Anche qui Sono stati assegnati i strutture di accoglienza. “In parti- di recente alcuni ospiti hanno primi alloggi per mamme colare, Daniele è stato affidato a trovato dei genitori pronti ad con bimbi in difficoltà degli zii che hanno superato con accoglierli. “Per fortuna sempre È cominciato il progetto “Nidi di Rondine” che successo il percorso di valutazio- ne all’idoneità dei servizi sociali, permettendogli così di mantenere “ Uno dei ragazzi è più percorsi si ‘concludono’ con un trasferimento in famiglia” - rac- conta Sgobbi - “anche grazie al ha come obiettivo quello di rimasto almeno in parte un attaccamento nostro Progetto Affido che li ‘tra- fornire un alloggio a mamme alla famiglia originaria”. I parenti nello stesso ghetta’ dalla comunità alla casa con bambini che non hanno paese e così del piccolo, infatti, pur vivendo in della nuova famiglia affidataria”. una rete familiare di suppor- una città lontana hanno compre- manterrà E così negli ultimi mesi ben 5 dei to e che si trovano in condi- zioni di disagio economico e so che avrebbero potuto rappre- tutti i suoi 10 ragazzi della comunità hanno sentare una risorsa per lui e si punti di seguito questo percorso. “Uno ” sociale. I primi appartamenti sono impegnati a fondo per farlo di loro è rimasto addirittura nello messi a disposizione dal riferimento sentire desiderato, andandolo stesso paese e manterrà i suoi progetto, realizzato grazie al a trovare spesso, finché hanno punti di riferimento, la scuola e contributo di Fondazione Ca- potuto portarlo a casa propria. lo sport: la transizione alla nuova riplo, sono stati destinati ad Intanto, la comunità di ZeroSei realtà sarà più dolce”. Amelia e Lelia, due mamme che hanno alle spalle storie di abusi e violenze. I nostri educatori forniranno loro un Le nostre case di accoglienza sostegno e un monitoraggio da 0 a 6 anni da 3 a 12 anni da 6 a 18 anni da 16 a 21 anni ancora per un breve periodo, prima che madri e figli “spic- ZEROSEI LA BUSSOLA LA FENICE GIOVANI chino il volo” e comincino a èMilano èPavia èOristano IN CRESCITA gestirsi in autonomia. Accoglie fino a 9 Ospita fino a 10 Accoglie fino a 10 èPalermo bambini da 0 a 6 bambini da 3 a 12 minori da 6 a 18 anni, Ospita fino a 7 anni, soddisfacendo anni all’interno di un con finalità volte a ragazzi da 16 a 21 con il contributo di i loro bisogni primari luogo rassicurante e normalizzare la loro anni, generalmente e offrendo supporto ricco di stimoli. Le at- vita e a sviluppare stranieri, con finalità psicologico utile a far- tività tengono conto le doti personali ver- educative e funzio- gli ritrovare la serenità del progetto di vita so una progressiva nali all’inserimento e la fiducia nell’adulto. che li accompagnerà. autonomia. nel tessuto sociale. 12 | Fondazione L’Albero della Vita
SICUREZZA ALIMENTARE
PROGETTI NEL MONDO LA FONDAZIONE IN CIFRE Italia Da Milano a Palermo, i nostri operatori lavorano su tutto il territorio per difen- dere il benessere e i diritti dei bambini e dei ragazzi: contrastiamo l’abbandono scolastico con diversi progetti avviati nelle periferie disagiate di molte città. Gestiamo case di accoglienza e ci occupiamo dei servizi di affido eterofamiliare. Di recente stiamo intensificando il nostro impegno per potenziare un programma di contrasto alla povertà e di supporto alle famiglie con figli minorenni in difficoltà econo- miche. Infine, abbiamo promosso e avviato un importante progetto cofinanziato dall’Unione Europea contro le mutilazioni genitali femminili nelle comunità di origine straniera. 8.850 beneficiari Numero progetti: 29 Costo totale: 1.492.133 euro Haiti Sosteniamo la casa di accoglienza, Perù la scuola e la clinica pediatrica gestiti dalla Fraternità Missionaria Francescana. Si trovano all’interno di Waf Jeremie, Ci occupiamo di sicurezza alimen- una delle baraccopoli più povere e pericolo- tare e promuoviamo lo sviluppo so- se della capitale. Di recente abbiamo anche stenibile delle comunità andine della attivato dei corsi per la formazione del per- regione di Pamparomas attraverso sonale che segue i bambini. la produzione e la promozione di un lupino locale. Operiamo anche nella zona amazzonica di Loreto con progetti di assistenza sanitaria. 16.390 beneficiari Numero progetti:5 Costo totale: 72.009 euro 3.103 beneficiari Numero progetti: 4 Costo totale: 228.340 euro TOTALE BENEFICIARI: TOTALE PROGETTI: TOTALE COSTI: 150.980 62 € 2.691.596 Dati dal Bilancio Sociale 2015 14 | Fondazione L’Albero della Vita
WWW.ALBERODELLAVITA.ORG Europa Proseguono i nostri progetti per difendere i diritti delle famiglie cosiddette “transnazionali”, ovvero quel- le che si sono formate in seguito alla massiccia migrazione in altri Paesi di genitori in cerca di lavoro. In particolare abbiamo sviluppato un programma ad hoc di formazione per assistere questo tipo di famiglie. 2.725 beneficiari Numero progetti:2 Nepal Costo totale: 61.794 euro Siamo intervenuti nel Paese asiatico due mesi dopo il terribile terremoto che lo ha colpito nel 2015. Abbiamo portato assistenza India psicologica, didattica e sanitaria a migliaia di bambini e alle loro famiglie. Dopo aver È il Paese in cui contia- coinvolto le scuole del distretto di Lalitpur, mo il maggior numero ora ci stiamo spostando in quello di Kavre, di progetti: gli ambiti anch’esso duramente colpito dal sisma. spaziano dall’educa- zione alla salute, dalla protezione allo svilup- po. Oltre a occuparci della 4.239 beneficiari formazione e della nutrizione dei Numero progetti:1 Costo totale: 30.000 euro bambini e della valorizzazione del ruolo delle donne, diamo risalto alla sensibilizzazione delle comunità su tematiche delicate come il traffico di mi- nori e le spose-bambine. Inoltre, abbiamo attivato un paio di progetti in Myanmar sulla protezione minori e sulla riabilitazio- ne delle scuole. Di recente siamo presenti anche nel vicino Bangladesh per favorire Kenya Negli slum della capitale lo sviluppo delle comunità locali. Nairobi siamo attivi con proget- ti a salvaguardia della salute di madri e neonati, di educazione 96.373 beneficiari civica e sessuale, di contrasto Numero progetti:17 alla povertà e alla malnutrizione: abbiamo, infatti, sviluppato gli orti Costo totale: 540.865 euro urbani per la sussistenza delle comunità delle baraccopoli. Operiamo anche con il governo kenyota per la protezione e l’accoglienza dei minori di strada. Nella regione Samburu, a nord del Paese, ci oc- cupiamo di sviluppo rurale e agro-pastora- le e di sicurezza alimentare. 19.300 beneficiari Numero progetti:4 Costo totale: 266.455 euro Fondazione L’Albero della Vita | 15
PROGETTI NEL MONDO EMERGENZE tanti insegnanti hanno perso tutto e non si recano al lavoro, i ragazzi non hanno più nemmeno i libri per studiare. Insieme al nostro partner Nepal Don Bosco Society decidiamo quindi di metterci su- bito al lavoro per fornire supporto psicologico, distribuire materiale didattico e creare spazi per tute- lare i bambini, in molti casi provati dalla perdita dei genitori, da rischi di violenza, abuso e sfruttamento. Coinvolgiamo 16 scuole del terri- torio, distribuiamo 1.000 kit con zaini, penne e quaderni e assistia- mo gli insegnanti affinché tornino ai loro istituti: in poche settimane oltre 4.200 bambini possono A scuola dopo il sisma ricominciare le lezioni. Ma non ci NEPAL dimentichiamo che per i più pic- coli lo svago è una componente educativa imprescindibile e così Siamo intervenuti nel Paese asiatico, colpito lo scorso anno organizziamo tornei di calcio e di da un terremoto devastante, per aiutare oltre 4mila bambini pallavolo e portiamo giocattoli di vario tipo e per tutte le età. 25 aprile 2015: mezzogiorno è passato da pochi minuti quando, all’improvviso, la terra Un occhio alla salute Il nostro progetto prevede anche nepalese comincia a tremare. Per una componente sanitaria e lan- novanta interminabili secondi dal- ciamo una campagna di valuta- le viscere della Terra sgorga un zione dello stato nutrizionale dei boato terrificante e incontenibile. bambini, trovandone oltre 1.000 Nirmal Dulal Le strade si squarciano, i palazzi in condizioni precarie: i nostri si sbriciolano, i ponti crollano. È operatori portano allora bevande il terremoto più forte degli ultimi energetiche, biscotti, latte, verdu- 80 anni in questa parte dell’Asia colpiti dal sisma, nella zona della Gli effetti del re di stagione, riso, lenticchie. In- e i numeri sono drammatici: capitale Katmandu. Dal giorno forte terremoto fine, puntiamo sulla promozione 8mila morti e 21mila feriti. della catastrofe la loro vita ha in Nepal delle buone pratiche, da adottare Luglio 2015: nemmeno ottan- subito una brusca interruzione e per prevenire malattie diffuse, e ta giorni dopo, L’Albero della molti sono ancora sotto choc. Tra distribuiamo centinaia di kit di Vita comincia un progetto per le tante conseguenze c’è anche la primo soccorso e di prodotti per assistere i bambini che vivono sospensione dell’istruzione: molte l’igiene come saponi e lozioni nel distretto di Lalitpur, tra i più scuole sono state danneggiate, antisettiche e di farmaci generici. Il nostro intervento prosegue ha spiegato Ivano Abbruzzi, presidente de L’Albero della Vita durante la sua vi- sita in Nepal - privilegiamo l’educazio- I nostro progetto nella zona di Lalitpur si è appena concluso ma il nostro in- tervento in Nepal continua. Da qualche ne e la partecipazione dei bambini nei processi di cambiamento. Ho visitato le campagne dove, già prima del terre- settimana, infatti, abbiamo spostato le moto, le famiglie vivevano con poche nostre attenzioni su un altro distretto, manciate di mais raccolte nei campi. In quello di Kavre, dove ci stiamo prodi- futuro cercheremo di dare loro più aiu- gando per aiutare le comunità locali, to, fornendo strumenti e opportunità anch’esse duramente colpite dal sisma per cominciare attività, specie in ambi- di aprile. “Ogni volta che interveniamo to agricolo, mantenendo la protezione in un Paese colpito da un’emergenza - dei bambini come assoluta priorità”. 16 | Fondazione L’Albero della Vita
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