Rassegna stampa Marzo 2013 - SUPSI
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rassegna stampa Marzo 2013 SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Sommario rassegna stampa Pagina Articolo Pagina Articolo 5 Giornale del popolo, 1 marzo 2013 21 Giornale del popolo, 11 marzo 2013 Alla SUPSI 14% di prof. frontalieri Elettricità in Val Bavona? Perderebbe la sua unicità 6 laRegione, 1 marzo 2013 USI, SUPSI e istruzione militare 22 laRegione, 11 marzo 2013 Il CdS non imporrà di riconoscerla Un’Azienda Val Bavona 7 Giornale del popolo, 2 marzo 2013 23 Corriere del Ticino, 12 marzo 2013 Come scrivono i ragazzi, tra faccine, blog e chat? Ambiente costruzioni e design Il dipartimento apre le porte 8 Azione, 4 marzo 2013 Medico di famiglia quo vadis? 24 Corriere del Ticino, 12 marzo 2013 II Fisco cambia metodi e rischia di violare la privacy 9 Giornale del popolo, 5 marzo 2013 Futuro di tradizione o di modernità? 25 laRegione, 12 marzo 2013 A tutto fisco! 10 Giornale del popolo, 5 marzo 2013 Agricoltura, luce e acqua 26 Corriere del Ticino, 13 marzo 2013 Uscita dalla porta, rientra dalla finestra 11 Giornale del popolo, 5 marzo 2013 Ci vuole un’”Azienda Valle Bavona” con l’aiuto di un 27 Giornale del popolo, 13 marzo 2013 “regional manager” Il Master in Tax Law riparte da settembre 12 laRegione, 5 marzo 2013 28 Corriere del Ticino, 15 marzo 2013 Fra gli anziani per capirne i bisogni Chiasso e Lugano, i progetti FFS stanno avanzando 13 Corriere del Ticino, 6 marzo 2013 29 Corriere del Ticino, 15 marzo 2013 Scoprire i corsi di laurea grazie agli Open Day Sabato 16 marzo “Open Day” al corso di laurea in fisioterapia 14 Giornale del popolo, 6 marzo 2013 L’immobiliare rallenta la corsa 30 Giornale del popolo, 15 marzo 2013 Avanza il progetto Trincea 15 Giornale del popolo, 6 marzo 2013 Capire e seguire la sostenibilità 31 laRegione, 15 marzo 2013 Campus SUPSI, a maggio l’incarico 16 Giornale del popolo, 6 marzo 2013 La SUPSI apre le sue porte agli studenti e alle loro 32 Rivista di Lugano, 15 marzo 2013 famiglie Swiss engineering Ticino 17 Giornale del popolo, 7 marzo 2013 33 Corriere del Ticino, 20 marzo 2013 Lezione-spettacolo alla SUPSI Economia aziendale, open day al Dipartimento 18 laRegione, 8 marzo 2013 34 Rivista di Lugano, 22 marzo 2013 SUPSI, porte aperte per tutto marzo Porte aperte alla SUPSI 19 Rivista di Lugano, 8 marzo 2013 35 Corriere del Ticino, 23 marzo 2013 Sette giornate di porte aperte alla SUPSI Campus SUPSI, progetti in mostra a Palazzo civico 20 Corriere del Ticino, 11 marzo 2013 36 Giornale del popolo, 23 marzo 2013 Produce elettricità ma la valle rimane al buio A Mendrisio una mostra sui progetti “RiRi” SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Pagina Articolo 37 Corriere del Ticino, 25 marzo 2013 Tecnologie innovative giornata di porte aperte 38 Corriere del Ticino, 26 marzo 2013 Il ponte culturale tra Ticino e Lombardia 39 laRegione, 29 marzo 2013 La città che sarà 40 Rivista di Lugano, 29 marzo 2013 Giovani sempre più interessati alle carriere dell’ingegneria 41 Rivista di Lugano, 29 marzo 2013 La depressione alla SUPSI 42 TES Magazine, Marzo 2013 Nicht nur für Clowns 45 Ticino Management, Marzo 2013 Risolvere le sfide imprenditoriali 48 Ticino Management, Marzo 2013 Business Coaching 50 Ticino Management, Marzo 2013 Tutte le novità fiscali 52 Ticino Management, Marzo 2013 La successione aziendale in Ticino SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Venerdì 1 marzo 2013 IL CDS DÀ LE CIFRE Alla SUPSI 14% di prof. frontalieri Rispondendo a un’interrogazione di Massimiliano Robbiani (Lega) il Governo spiega le recenti nomine di 15 nuovi professori alla SUPSI e dà le cifre relative alla nazionalità. In sostanza fra coloro che sono stati promossi a rango di professore ce ne sono 9 domiciliati in Ticino (5 svizzeri e 4 italiani) e 6 frontalieri. In totale alla SUPSI risultano cen- siti 64 professori di cui 47 svizzeri o domiciliati e 17 frontalieri. «Seb- bene la percentuale dei frontalieri possa apparire piuttosto elevata, si deve sottolineare che tenendo con- to del tempo pieno la massa del per- sonale frontaliero è del 14%, in linea con la percentuale globale» afferma il CdS. Presso l’USI invece dei 95 professori di ruolo 75 sono ticine- si, 9 provengono da altri Cantoni, 6 italiani e 5 di altre nazionalità. E si danno i numeri per la massa sa- lariale dei docenti SUPSI (28,6 mi- lioni) che raggiunge i 47,2 milioni con ricercatori e assistenti. All’USI la massa salariale è di 60,5 milioni. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegione, Venerdì 1 marzo 2013 Usi, Supsi e istruzione militare Il CdS non imporrà di riconoscerla Il Consiglio di Stato non inten- zione militare nell’ambito dei de fare pressione su Supsi e Usi corsi di formazione continua nel per far sì che i due atenei ticinesi settore economico. Secondo le di- computino la formazione milita- rettive dell’Università di San Gal- re di ufficiali e sottufficiali supe- lo, la formazione di ufficiali o sot- riori nell’ambito dei programmi tufficiali superiori dà diritto a sei di studio. È questione di suddivi- punti Ects per studenti di Bache- sione di competenze, fa sapere il lor e a sei punti per i comandanti governo rispondendo così alla ri- di compagnia che seguono un chiesta contenuta in una mozio- Master. “I crediti – rileva però il ne di Marco Passalia (Ppd) e Ro- governo – riguardano le materie TI-PRESS berto Badaracco (Plr). Nel suo di management e di comunica- messaggio il governo sottolinea zione e sono applicabili special- comunque come, dall’ottobre Alla Supsi se ne tiene già conto mente negli studi ad orientamen- 2012, la Supsi riconosca l’istru- to economico o sociale”. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Sabato 2 marzo 2013 linguistica attuale, caratterizzata da intersezioni RICERCHE Un progetto della SUPSI, finanziato dal Fondo Nazionale tra lingua scritta, lingua parlata e lingua dei nuovi media». Ora si è nella fase dell’analisi del materia- le raccolto e digitalizzato: «Si tratterà di osservare, Come scrivono i ragazzi, per ogni livello linguistico, le caratteristiche del- le scelte compositive degli studenti e in seguito di confrontarle con gli aspetti più significativi dell’i- taliano contemporaneo, considerando anche la più recente scrittura mediata al computer». I nostri interlocutori aggiungono che un altro studio della tra faccine, blog e chat? SUPSI «ha dimostrato che oggi il 90% dei bambini di scuola elementare e il 98% degli allievi di scuola media usa internet quotidianamente». Qui offriamo già qualche anticipazione, ma la ri- cerca si concluderà nel 2014. Per rispondere alla domanda abbiamo interpellato Simone Fornara (responsabile del progetto), Luca Cignetti (vice responsabile) e Silvia Demartini (ricercatrice). intervista di MANUELA CAMPONOVO Per iniziare chiederei di illu- strare i presupposti e gli scopi di questa ricerca, il tipo di campio- ne statistico a cui fate riferimen- to, il corpus che avete raccolto… Il nostro progetto prende spunto dalla situazione critica in cui ver- sano le competenze di scrittura negli allievi di scuola elementare e media del Cantone, unita alla con- statazione delle lacune presenti in letteratura per ciò che concerne, da un punto di vista sia teorico sia applicativo, una teoria della scrit- tura aggiornata alle caratteristiche attuali dell’italiano. Per intervenire su questo stato di cose è nato il pro- degli studenti e in seguito di con- approfondito dei tratti linguistici si- do il vocabolario dei bambini. Pos- In alto campioni logie, ormai neanche più tanto getto TIscrivo, una ricerca finan- frontarle con gli aspetti più signifi- gnificativi e frequenti (grafici, lessi- siamo dire ad esempio che dei materiali nuove…? ziata dal Fondo Nazionale Svizzero cativi dell’italiano contemporaneo, cali, sintattici, testuali e semantici), le parole più usate sono quelle “fun- raccolti: temi L’influenza del computer sugli e fondata sulla collaborazione tra considerando anche la più recente individuati testo per testo; in questo zionali”, come la congiunzione e, le scolastici, circa usi linguistici è un fatto studiato, in il DFA della SUPSI, gli Uffici delle scrittura mediata al computer. senso, è dedicata particolare at- preposizioni a e di, gli articoli il e lo 2.000, particolare in area angloamericana, Scuole Comunali e dell’Insegna- tenzione alle peculiarità d’uso, alle e il pronome che. Questo dato non corrispondenti fin dagli anni ’80 del secolo scorso. mento Medio del Canton Ticino Se non sbaglio la raccolta è ter- preferenze e, soprattutto, alle diffi- deve sorprendere, si tratta infatti a 400.000 Con il passare del tempo l’impor- e l’Istituto di Italianistica dell’U- minata all’inizio dell’estate coltà degli allievi: proprio a partire delle parole più diffuse in tutti i tipi parole, tanza di questo tema si è sempre più niversità di Basilea. Gli obiettivi scorsa. Avete già iniziato le vo- da queste, infatti, saranno elaborate di testi, anche di scriventi esperti. il corpus consolidata ed è oggi al centro delle sono la descrizione dello stato della stre analisi e con quali criteri di le successive proposte di intervento Ai primi posti negli elaborati dei di riferimento riflessioni di molti linguisti. Aggiun- scrittura nelle scuole del Cantone base? didattico. Senza bambini ci sono per la scrittura giamo che un recente studio SUPSI, e la progettazione di un percorso Sì, la raccolta si è conclusa quasi dimenticare un però anche i scolastica curato da Laura Zgraggen e Michele didattico aggiornato alle esigenze completamente all’inizio dell’esta- aspetto oggi im- pronomi io e mi, del Canton Mainardi, ha dimostrato che oggi il comunicative della società odier- te, ma alcuni testi sono arrivati an- portante, e cioè vale a dire for- Ticino 90% dei bambini di scuola elemen- na. Questo permetterà ai colleghi cora a settembre. L’analisi è comin- l’influsso della È in fase di realizzazione me linguistiche più completo tare e il 98% degli allievi di scuola che lavorano sul campo — forma- ciata, quindi, nell’autunno 2012, comunicazione il “vocabolario” del corpus, che rinviano mai raccolto. media usa Internet quotidianamen- tori di insegnanti e insegnanti — di dopo che i temi sono stati trascritti mediata dalla esplicitamente L’immagine te. Da un punto di vista linguistico, costruire una didattica aperta alla in formato digitale e poi controllati rete (approfon- cioè delle parole e delle al soggetto, for- in basso pur con una forte semplificazione, realtà linguistica attuale, che è ca- e uniformati. Questo lavoro di si- dito dai colleghi forme presenti nei testi, temente incen- non ha bisogno possiamo dire che la scrittura al ratterizzata da intersezioni tra lin- stemazione è stato fondamentale di Basilea). La trate sul “sé”. di molte computer è una modalità “ibrida”, gua scritta, lingua parlata e lingua per l’avvio della ricerca, in quanto ricerca, dunque, che permette di rilevare È interessante spiegazioni: in cui alcune caratteristiche del par- dei nuovi media. Nella prima fase solo su un insieme di elaborati for- si sta svolgendo quantitativamente, notare che que- scrivere lato conversazionale, come lo scam- del progetto abbiamo raccolto un malmente omogenei è possibile ef- secondo il du- per esempio, quali sono ste parole si ri- non è facile! bio di “battute” tra gli interlocutori, archivio di circa 2.000 temi scola- fettuare l’analisi linguistica tramite plice e comple- ducono in modo si intrecciano e convivono con altre stici, realizzati grazie alla collabo- software. Ora stiamo procedendo mentare criterio le parole più presenti? graduale salen- tipiche della scrittura, come l’im- razione dei direttori delle scuole e a diversi livelli di studio. Per prima di rendere più do nelle diverse piego di segni “paragrafematici” (ad degli insegnanti del Cantone. Tutti cosa, è in fase di realizzazione il efficace la pra- classi, sono in- esempio grafici, simboli o i comuni gli elaborati sono stati successiva- “vocabolario” del corpus, cioè delle tica didattica fatti molto usate segni di punteggiatura). Uno de- mente trascritti e digitalizzati: in parole e delle forme presenti nei te- partendo dal- in III e via via gli aspetti più noti — ma anche più tutto si arriva a quasi 400.000 paro- sti, che permette di rilevare quanti- la verifica dello stato attuale del- sempre meno in V elementare, in II superficiali — di questo fenomeno le, che compongono il corpus di ri- tativamente le principali ricorrenze la lingua e di rafforzare il sapere e in IV media: potremmo per que- è l’uso delle “faccine” o emoticons, ferimento per la scrittura scolastica (per esempio: quali sono le parole scientifico-teorico facendo costante sto ritenerle segnali del progressi- che hanno la funzione di sostituire del Canton Ticino più completo mai più presenti? Quali modi e tempi riferimento ai dati concreti. Le in- vo “decentramento” linguistico del i segnali non verbali indispensabili raccolto. Si tratterà ora di osservare, verbali sono più usati e quali evita- dagini citate sono possibili grazie bambino, aprendo così la strada nelle conversazioni faccia a faccia, per ogni livello linguistico, le carat- ti? Ci sono dialettismi diffusi?). Il la- all’ausilio di programmi preposti a interessanti implicazioni di ca- come la sfumatura della voce o l’e- teristiche delle scelte compositive voro di analisi prevede, poi, l’esame all’analisi di corpora linguistici, i rattere psico-pedagogico. Un altro spressione del volto. Nei testi scola- quali permettono, tra le altre cose, risultato parziale del nostro studio stici analizzati finora non abbiamo di esaminare il repertorio di testi in riguarda il rapporto tra la scrittura riscontrato l’uso di emoticons o di maniera mirata, cioè tenendo conto dei bambini e la lingua parlata: sap- altri segni grafici come abbrevia- della differenziazione anagrafica, piamo che quando il bambino im- zioni o acronimi: sembra dunque di genere, territoriale e linguistica para a scrivere è già in possesso di che i bambini e i ragazzi siano in presente al suo interno. In questo una competenza orale della lingua, grado — almeno da questo punto di modo, si auspica di ottenere una ca- ed è dunque naturale che nei primi vista — di separare adeguatamente ratterizzazione quanto più accurata tempi ne riproduca nella scrittura i due contesti comunicativi. Ma l’a- possibile dell’italiano scritto a scuo- le caratteristiche più tipiche, come spetto più profondo della scrittura la nel Cantone. l’impiego di parole generiche, una al computer risiede nell’impiego di sintassi poco gerarchizzata e una specifiche costruzioni sintattiche Vi siete già fatti una idea, si può struttura testuale a scarsa piani- e testuali, legate alle modalità d’u- già anticipare qualcosa anche se ficazione. Simili tratti dovrebbero so e di fruizione dei vari generi di la ricerca terminerà nel 2014? però diminuire gradualmente con scrittura riferibili a questo medium, L’analisi dei dati è attualmente in l’entrata nel secondo ciclo di scuola come chat, blog o e-mail. Su questi corso ed è presto per parlare di risul- elementare e a maggior ragione du- temi hanno scritto delle interessan- tati definitivi, tali da offrire una rap- rante la scuola media. ti riflessioni, proprio sulle pagine presentazione obiettiva di questa di questo giornale, Angela Ferrari tipologia di testi, che appare al suo Lei si è occupato, nell’ambito dei e Letizia Lala. La nostra ricerca nei interno molto eterogenea. Tuttavia, suoi vari studi anche del rap- prossimi mesi ci vedrà impegnati ci è già possibile divulgare qualche porto tra scrittura e computer: a indagare l’eventuale influenza di risultato, come ad esempio il dato mi può dire come vede in pro- questi tratti linguistici più profon- sulla frequenza lessicale, un indice spettiva linguistica l’influenza di sulla scrittura dei bambini e dei importante per conoscere più a fon- esercitata dalle nuove tecno- ragazzi. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Azione, Lunedì 4 marzo 2013 Medico di famiglia quo vadis? Sistema sanitario Empatia, ascolto, accompagnamento, assunzione di responsabilità della diagnosi sono le qualità principali e indispensabili Maria Grazia Buletti gi, il medico di famiglia? «Il medico di famiglia è un dottore laureato in medi- «Come medici dobbiamo ricordarci cina umana che, al pari di un medico che prima o poi potremmo diventare specialista, tra formazione post gradua- anche noi dei pazienti». Inizia così la ta ed esperienza ospedaliera, impiega nostra chiacchierata con il dottor Fran- circa 12 anni prima di accedere al pro- co Denti, presidente dell’Ordine dei prio ruolo che si svolgerà a tutto campo medici del canton Ticino, medico di fa- e con la massima disponibilità di reperi- miglia, o «medico di paese» come ama bilità, visite a domicilio e quant’altro» definirsi, per parlare del suo rapporto spiega il dottor Denti, ricordando la de- del tutto empatico con i suoi pazienti: finizione che a suo tempo ne diede la un medico di famiglia come quelli che consigliera federale Ruth Dreifuss: «Da le generazioni di mezz’età ricordano di depositario di tutta la storia clinica del aver avuto da ragazzi; uno di quei dot- proprio paziente, che egli conosce pro- tori vicini alla persona e al suo contesto fondamente insieme a tutta la sua fami- famigliare e di vita. Perché è questo il glia, il medico di famiglia è il pilastro medico di famiglia: «Una figura capace fondamentale del sistema sanitario, la di condizionare positivamente la salute sua porta d’accesso, in quanto la sua con un’azione preventiva e con una profonda conoscenza della persona e sensibile gestione attiva delle malattie del suo contesto di vita, unitamente al quando insorgono». Il medico di fami- rapporto di fiducia reciproca, gli per- glia come punto di riferimento per mette di individuare la via per arrivare ognuno, «discreto nei momenti fortu- dapprima alla diagnosi, in seguito di or- nati, vicino e attento in quelli più diffi- ganizzare e strutturare razionalmente cili della nostra vita e di quella dei no- l’eventuale percorso terapeutico». stri cari». Una figura quindi che unisce il per- Medici di famiglia in Ticino: quale corso di cura e le informazioni, a pre- futuro? È la domanda nata da un recen- scindere dal concetto «omo-economi- te studio Supsi (commissionato dal- co» per il quale «oggi offriamo presta- l’Ordine dei Medici) che dimostra co- zioni che portano guadagno, talvolta di- me oggi di medici di famiglia ve ne sono menticando che quando abbiamo a che sempre meno e il futuro di questa pro- fare con la salute, quel criterio spinto un fessione è incerto, nonostante i pazienti po’ meno all’estremo andrebbe a tutto continuino ad affidarsi a loro. Tant’è vantaggio del paziente e del medico che che, attualmente, circa nove persone re- potrebbe investire maggiore tempo per Il dottor Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici del canton Ticino. (Stefano Spinelli) sidenti nel canton Ticino su dieci dico- l’ascolto e il dialogo con il suo assistito». no di avere un medico di famiglia per- Dagli anni ’80 questa cultura del mancano medici di famiglia, la Confe- mersi la responsabilità della diagnosi e ta del medico di famiglia nel modello sonale dal quale si recano per la mag- medico di famiglia è andata un po’ per- derazione dovrebbe riconoscere la for- della scelta del percorso terapeutico an- assicurativo: «È chiaro che si tratta di gior parte dei problemi di salute. Una dendosi per una serie di motivi: «Lo svi- mazione elettiva svizzera di questa figu- drebbe a beneficio della fiducia che il una limitazione di scelta, ma oltre a situazione perfettamente allineata al luppo della medicina che, a torto, ha ra perché solo disponendo di medici paziente ripone nel proprio medico cu- portare un chiaro risparmio nell’ottica dato nazionale. Secondo i dati più re- portato a vedere il medico di famiglia ben formati potremmo promuoverne la rante. «Oggi, dirigendosi maggiormen- della profonda conoscenza del paziente centi disponibili, tratti dai risultati del- come un generalista meno preparato figura e, nel contempo, potremmo pro- te verso la specializzazione, il medico si e, perciò, la razionalizzazione del da l’Indagine sulla salute in Svizzera del dello specialista, il sentimento che fare il vare ad evitare di cadere nella cosiddet- è un po’ allontanato dal paziente, men- farsi e l’assunzione della responsabilità 2007, quasi due terzi dei ticinesi (64,2%) cardiologo, ad esempio, pareva più pre- ta “medicina difensiva” oggi tanto in tre il paziente a sua volta crede di avere terapeutica da parte del medico, questo vanno dal medico di famiglia almeno stigioso, e anche un po’ perché la dispo- auge». Medicina difensiva che, ci viene maggiori informazioni e si presenta dal modello dovrebbe essere vissuto come una volta l’anno, quasi un quarto nibilità del medico di famiglia sul terri- spiegato, consiste nel delegare gran par- medico con la presunzione di suggerir- un valore da parte del paziente stesso (22,7%) ci va tre volte e più. Tra gli an- torio deve essere assoluta e richiede un te della responsabilità della diagnosi ad gli che cosa fare». che vedrebbe aumentare la qualità delle ziani di 65 anni e più, residenti nel Can- certo spirito di sacrificio». esami sempre più specialistici, cosa che Se riuscissimo a farli interagire nel cure, il recupero della cultura del- tone, che vivono a domicilio, la propor- Ascolto, dialogo, conoscenza e fi- succede anche perché non funziona co- rispetto delle sensibilità personali, af- l’ascolto, dell’attenzione, dell’accom- zione di chi ha consultato il medico di ducia reciproca: qualità del medico di me dovrebbe la rete di informazioni di ferma Denti, allora ecco una medicina pagnamento e della disponibilità nei famiglia almeno una volta all’anno sale famiglia fondamentali per ritrovare una cui il medico di famiglia dovrebbe inve- di qualità e qualche medico di famiglia suoi confronti». a quasi a quattro quinti (77,9%). dimensione di approccio olistico che ce essere il principale depositario, vista in più nel futuro: «Mi batto per la quali- Meno dottori «che pensano alla bu- Cosa è successo a questa figura così solo una profonda conoscenza del pa- la sua profonda conoscenza e la sua re- tà della vita del medico, affinché non rocrazia», ma più medici «empatici» determinante per il sistema sanitario, ziente e un accompagnamento nella sua lazione privilegiata con il paziente. subisca troppe pressioni dal profilo con i propri pazienti, allora anche i costi ma soprattutto preziosa per la popola- vita possono assicurare. Che fare per re- Difendere il lavoro di qualità del economico, finanziario e burocratico, a della salute potrebbero riservarci piace- zione, per la quale dovrebbe continuare cuperare questa dimensione? «È neces- medico di famiglia potrebbe aiutare ad tutto favore della sua relazione con il voli sorprese al ribasso: questa la con- ad essere un importante punto di riferi- saria una cultura orientata al dialogo, aumentarne il numero, mentre dispo- paziente» che, secondo il dottor Denti, clusione del «medico di paese» dottor mento? Chi dovrebbe essere e chi è, og- alla conoscenza, alla disponibilità. Oggi nibilità all’ascolto e capacità di assu- non dovrebbe male interpretare la scel- Franco Denti. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Martedì 5 marzo 2013 BAVONA Venerdì prossimo una serata con dibattito Futuro di tradizione o di modernità? PAGINA A CURA DI Il Municipio di Cevio ha predisposto uno studio Teresio Valsesia con la SUPSI, al quale hanno partecipato anche dei domiciliati, per verificare se il Piano regolatore datato di oltre vent’anni fa è ancora attuale. Quale futuro per la Bavona? consultabile sul sito web del Co- che vi trascorrono i mesi estivi Forse potrà essere condensato mune di Cevio (w w w.cevio.ch). e dei turisti (che evidentemen- nel logo “Valle viva e gente fe- te sono molto più numerosi). Il lice”. Questa infatti è una delle Un Piano regolatore Piano regolatore della Bavona proposte emerse da uno studio datato di 20 anni fa può essere un riferimento per il commissionato da Municipio di Il punto di partenza è dato futuro della valle? E con quale Cevio al quale hanno parteci- dal Piano regolatore della valle, modello di sviluppo? pato dei domiciliati e un pool di in vigore da oltre vent’anni. Un In concreto si pongono sul tap- operatori della SUPSI che hanno documento che richiede sicura- peto diversi problemi fra i qua- analizzato e discusso il presente mente un aggiornamento, anche li l’annoso dilemma: portare la e l’avvenire della valle. Il titolo sulla base dell’esperienza ac- corrente elettrica in tutta la val- del lavoro è stato infatti “Val- quisita in questo lungo periodo. le? (Come noto attualmente que- le Bavona oggi e domani”, ossia Questa è stata anche la richiesta sto servizio c’è solo a San Carlo). uno sguardo propositivo tra la emersa un paio di anni fa nel Creare una rete di acquedotti tradizione e la modernità. corso di un’assemblea dei dele- collegati a quello comunale? Per dare scarico del lavoro gati delle frazioni bavonesi, che (Attualmente ogni frazione ha il svolto e delle indicazioni scatu- si tiene alla presenza del Muni- suo, gestito localmente). rite, come pure per raccogliere cipio, con cadenza annuale. Inoltre: quali organi devono ulteriori spunti di rif lessione e provvedere alla “governance” suggerimenti, il Municipio di Approfondire ascoltando della valle? Le competenze della Cevio invita tutti gli interessati le esigenze degli abitanti Fondazione Valle Bavona sono a una serata informativa vener- Si tratta quindi di uno stimo- adeguate alla gestione del terri- dì 8 marzo, alle ore 20, nella sala lo emerso per approfondire la torio? Domande che ritornano di multiuso di Cavergno. situazione attuale e per dare attualità nello studio. Evidente- La serata sarà condotta dal co- una risposta concreta al quesito mente anche con le conseguen- Una parte del nucleo ordinatore del workshop, prof. “cosa fare?”. Il tutto ascoltando ze. Ad esempio, dover pagare le di Sonlerto, Siegfried Alberton della SUPSI le esigenze di coloro che vivono relative tasse d’uso e degli al- una delle frazioni più (Dipartimento scienze azienda- in Bavona non solo d’inverno (ri- lacciamenti poiché luce e acqua caratteristiche li e sociali). La documentazione dotti a poche decine), ma anche richiedono investimenti molto della Valle Bavona. con gli atti riassuntivi finali è con un occhio a quelle di coloro costosi. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Martedì 5 marzo 2013 SUPSI La sintesi delle ricette per lo sviluppo proposte di rilancio Agricoltura, luce e acqua La SUPSI ha analizzato gli aspetti di forza e di debolezza del territorio bavonese, che presenta una diminuzione degli abitanti, un calo dell’agricoltura, una stabilità del secondario e una crescita del terziario. Un’immagine della costruzione degli impianti dell’Ofima a Robiei. Lo scopo del mandato era tripli- terziario. Il team della SUPSI ha poi e artistiche, la possibilità di trovare za”, con l’elaborazione di una sorta ce: analizzare lo stato attuale dello evidenziato le forze e le debolezze. un sostegno finanziario da Fonda- di “Magna Carta” intesa come pia- sviluppo socio-economico della Tra le prime: l’unicità del paesaggio, zioni svizzere e il ruolo dell’Ofima. no strategico di sviluppo, conce- valle, proporre scenari di sviluppo i forti valori culturali, la consapevo- Infine il quadro della SUPSI elenca pito dal basso e sulla base di valori futuri e verificare il ruolo presente lezza di questi beni da parte della anche le minacce: concorrenza di identitari bavonesi. Quarto: “Nuovo della Fondazione Valle Bavona e popolazione. Fra le debolezze: il destinazioni simili nelle vicinanze motore” anche utilizzando le azioni proporne dei nuovi. Piano regolatore troppo restrittivo, (ma ben strutturate), possibilità di legate alla Nuova politica regionale Le proposte sono venute da una la mancanza di visioni condivise tra una reazione negativa da parte dei come stimolo per gli aspetti opera- ventina di persone in rappresen- gli attori a causa di personalismi, le locali in merito all’attuazione del tivi, economici e imprenditoriali. tanza dei vari attori sul territorio lacune infrastrutturali (elettricità, processo di sviluppo, tendenza ver- La sintesi della SUPSI è stata e da un pool di ricercatori della alloggi e strutture di servizio), la so “un museo all’aperto”, riduzione chiamata: “Bavona 2030: un territo- SUPSI. Divisi in vari gruppi, han- mancanza di risorse per la gestio- dei sussidi da parte di Enti pubblici rio vivace, motore di felicità, libertà no analizzato gli scenari che inte- ne del territorio, le visioni diverse e privati, leggi cantonali vincolan- e indipendenza” con la proposta di ressano la valle, che si estende su fra chi vive in Bavona e chi arriva ti, pericoli di frane al di fuori delle redigere la “Magna Carta” parteci- 124 km quadrati dei quali solo 14 dall’esterno). zone abitate. pativa e di portare acqua e luce “al- La proposta che emerge dallo studio sul fondovalle e con il 70% del suo- Ci sono però anche delle oppor- Quattro gli scenari elaborati da trimenti la valle rischia di rimanere è quella di guardare concretamente al lo assolutamente improduttivo. La tunità: la domanda crescente inter- altrettanti gruppi di lavoro. Primo: al buio”). Inoltre , per preservare il futuro, con nuove iniziative (soprat- SUPSI ha analizzato gli aspetti del nazionale per la natura, il turismo “Bavona 2020-30: valle viva e feli- territorio si deve ostacolare l’avan- tutto con il rilancio dell’agricoltura), territorio bavonese, che presenta rurale e sostenibile, la politica eco- ce”, con la necessità di disporre di zata del bosco. Infine: rafforzare l’a- ma senza dimenticare i valori legati una diminuzione degli abitanti, un nomica regionale (valorizzazione acqua ed elettricità. Secondo: “Ter- gricoltura anche per avere maggiori alla tradizione, che hanno fatto della calo dell’agricoltura, una stabilità degli itinerari turistico-culturali), ritorio unico da preservare gestire pernottamenti, agricoltura bio-so- Bavona un unicum. del secondario e una crescita del lo sviluppo delle comunità culturali con criterio”. Terzo: “Indipenden- stenibile e vendita di prodotti locali. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Martedì 5 marzo 2013 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ Ma sempre partendo dalle tradizioni Ci vuole un’“Azienda Valle Bavona” con l’aiuto di un “regional manager” Fra gli attori principali dell’attuale go- partecipazione dei rappresentanti della deve prevedere anzitutto un’indagine vernance della valle ci sono il Comune, cosidetta società civile (cittadini, impren- presso la gente che vive e che abita in Ba- i Patriziati e la Fondazione Valle Bavona ditori, rappresentanti del turismo regiona- vona. Deve poi seguire un piano strategi- (con il rispettivo gruppo operativo). Poi le, delle frazioni, delle associazioni e della co per individuare una visione condivisa, l’Ente turistico, i proprietari, i delegati del- cultura. Inoltre , oltre che delle relazioni selezionare azioni e progetti, definire una le Terre, gli agricoltori, gli imprenditori e all’interno della valle, la nuova governan- struttura di governance che dovrebbe l’Ofima. ce dovrà curare i rapporti esterni, anche a scaturire nella creazione dell’”Azienda In generale i partecipanti allo stu- livello regionale e cantonale, alla ricerca di valle Bavona”, con la Nuova Fondazione a dio presentano una certa convergenza alleanze strategiche più opportune. fungere da Consiglio di amministrazione sull’importanza (confermata) della Fon- In conclusione il modello di sviluppo e con la nomina di un “regional manager” dazione quale regista della gestione della futuro della valle deve essere orientato quale amministratore delegato di questa valle. Ma a condizione di apportarvi im- all’innovazione e alla sostenibilità, par- azienda. Nella prima parte dell’iter attuati- portanti modifiche nei suoi compiti, ruoli tendo dalle tradizioni. vo viene anche consigliato l’accompagna- e responsabilità. Inoltre la struttura orga- In conclusione, secondo la SUPSI, per mento di esperti scientifico-metodologici nizzativa dovrebbe aprirsi a una maggiore dare concretezza allo studio, il percorso e tecnico-gestionali esterni. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegione, Martedì 5 marzo 2013 Fra gli anziani per capirne i bisogni Camorino, incontro con la praticante operatrice sociale Silvia Pestoni: ‘La rispondenza sembra essere buona’ I Comuni di Giubiasco e Ca- ludendo a problemi meno speci- vane operatrice con una nota di da contattare in caso di bisogno, morino uniscono le forze e colla- fici per i quali non esistono ser- soddisfazione ed entusiasmo come familiari, vicini di casa o il borano alla formazione di una vizi di sostegno mirati. In questi nella voce. Poi ci sarà il passo medico curante», risponde la no- praticante operatrice sociale. Si casi, quando le persone non san- successivo, quando si recherà a stra interlocutrice. In seguito, chiama Silvia Pestoni la 23enne no a chi rivolgersi, ecco che la fi- domicilio e assieme agli anziani aggiunge Silvia Pestoni, verrà di Arbedo, studentessa all’ulti- gura dell’operatore sociale gioca compilerà un questionario che fatto uno zoom su questioni più mo anno della Supsi, che ha in- un ruolo chiave. Peraltro questo toccherà vari punti. Si tratta di personali, come lo stato di salute trapreso la formazione a Camo- tipo di collaborazione fra la Sup- uno strumento elaborato per e l’economia domestica, per ca- rino lo scorso 21 gennaio e ter- si e i due Comuni è un’eccezione, avere un quadro generale di pire se l’anziano in questione ha minerà il 14 giugno, sotto la gui- dal momento che solitamente il ogni possibile utente. L’obiettivo già degli aiuti o se necessita di da dell’assistente sociale del praticantato viene svolto nel sarà di capire se l’anziano che si altro. Borgo Mario Melera. luogo in cui è già attivo un assi- ha davanti è autosufficiente, se L’ultima domanda che verrà La necessità di formare una stente sociale. necessita di aiuti, e se sì quali, se affrontata nel questionario ri- nuova operatrice è scaturita a Silvia Pestoni ha iniziato da conosce strumenti come il tele- guarderà le visite a domicilio. seguito di alcune sollecitazioni poco più di un mese e ha già av- soccorso e il docupass (un for- «Chiederò cosa ne pensano del- mosse dal Consiglio comunale e viato un progetto per avvicinare mulario di Pro Senectute in cui l’ipotesi d’introdurre a Camori- dall’entrata in vigore del nuovo possibili utenti del servizio. Si si possono scrivere le proprie vo- no un operatore sociale che a sca- Regolamento organico dei di- tratta di un’iniziativa rivolta agli lontà in caso di malattia o di denze regolari si rechi a casa loro pendenti comunali che prevede anziani over 70 e che vivono da morte). per vedere come stanno. Il Comu- TI-PRESS/S. GOLAY la figura dell’assistente sociale. soli. «Ho inviato una lettera nella In sostanza si cercherà di co- ne di Mendrisio già lo fa, ma si «Sempre più Comuni si stanno quale spiego ciò che faccio. Ora gliere puntualmente ogni esi- tratta di un poliziotto e non di un dotando di un operatore sociale aspetto le reazioni, che non tar- genza. Quali saranno esatta- operatore», conclude Silvia Pe- con l’obiettivo di essere più vicini dano ad arrivare. Per esempio mente i temi che verranno toc- stoni auspicando che l’iniziati- alla popolazione e coprire alcuni La 23enne studentessa di Arbedo un signore mi ha già chiamata cati con il questionario? «All’ini- va venga introdotta anche a Ca- ‘buchi’», spiega Silvia Pestoni al- per saperne di più», rileva la gio- zio creeremo una lista di persone morino. KAT SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Mercoledì 6 marzo 2013 (*0#0 # (01# # %60 0:# %# *' 9 7'0$ '( %% ' % &" 1 % (0 '#:: 144 #(0'4 # *(04 *04 #4 %# 146" '4# % %(0( &# %# % *01(' #'40114 *0 *01'40 # #*04#" &'4# # (01# # %60- 7#1#44(0# *(40''( 0#!#0 #'(0&:#('# 0( %#0 &40#% 16# (01# 1" 6#0 *01'4:#('# 7#1#40 # %(" 04(0#- '0$ &0:( #% *0#&( *' 9 1# 400 % #*04#&'4( 1'#4 ! *01'40 # (01# #' 60 #'0�#14#! 0 (40*#- % *0( 0&& (&*%4( 7#1##% 16 888-16*1#-!- SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Mercoledì 6 marzo 2013 CONVEGNO SVIT Si esclude invece un crack L’immobiliare rallenta la corsa PAGINA A CURA DI La congiuntura che tiene e la migrazione costante Nicola Mazzi sono fattori che contribuiscono a mantenere a galla il settore e a rispondere a una offerta che si surriscalda. Rallentamento. Questa la pa- Guerra ha quindi fatto un pas- Valli sono più in difficoltà. L’esperto rola chiave uscita dal congresso so indietro ricordando come nel si è quindi soffermato su altre cifre. organizzato ieri a Lugano dall’As- 2008 ci fu la crisi legata ai subprime In totale, nel nostro Cantone, dal sociazione svizzera dell’economia sopportata bene dal nostro Paese 2008 sono stati creati 18mila appar- immobiliare presieduta in Ticino anche per una sostanziale tenuta tamenti nuovi, un dato nella media da Alberto Montorfani che ha co- economica e una crescita dei salari nazionale e che equivale all’1% l’an- ordinato i vari interventi. Un conve- reali. no. gno di sicuro interesse a iniziare dal E il futuro? «A livello nazionale Da segnalare che a Locarno vi è saluto del sindaco Giorgio Giudici, non ci sono segnali che indicano stata una forte costruzione di abita- il quale ha fornito alcuni dati inte- una flessione economica; con un zioni rispetto alla crescita della po- ressanti sugli immobili a Lugano. PIL che dovrebbe crescere, l’infla- polazione. E se a Lugano non è diffi- Giudici ha ricordato come la green zione stabile, i consumi positivi e cile trovare appartamenti in affitto economy e quindi la sostenibilità i tassi che dovrebbero comunque sopra i 2mila franchi, a Bellinzona è abitativa sarà il futuro. Inoltre ha crescere leggermente. Non ci sono quasi impossibile. Le differenze re- detto che «alla fine dell’anno in città elementi importanti per un calo gionali sono piuttosto evidenti. si contavano ben 8.453 immobili re- del mercato immobiliare. Ma è vero In definitiva, per il momento, sidenziali e 33.568 appartamenti di che i prezzi sono cresciuti in modo c’è una tenuta congiunturale, ma cui 22mila in affitto e 11mila in pro- esponenziale nelle maggiori città e aumentano i rischi ed entriamo in prietà. Inoltre l’esistenza di alloggi nelle regioni di vacanza. E il mer- una fase dove le operazioni andran- a pigione moderata consente di ral- cato è entrato in una fase di rischio. no valutate con più cautela. Non è lentare la speculazione edilizia e di Significa che le opportunità sono da escludere che alcuni segmenti, calmare il mercato». minori. Non vuole dire che ci sarà come il lusso, potrebbe tenere tran- Uno sguardo sul mercato immo- un crash, ma un rallentamento che quillamente. Altri alloggi, a prezzo biliare nazionale e cantonale l’ha potrebbe portare a un lieve calo dei più basso, potrebbero invece subire invece fornito Fabio Guerra della prezzi in alcune regioni». la crisi. Ma non ci sono solo rischi. Comunque, secondo Wüest and Partners. «La Svizzera è E il Ticino? «Gli scorsi anni Lu- Sul lungo termine in Ticino si pre- le previsioni, nei un’isola all’interno dell’Europa che gano ha attirato l’attenzione degli vede una crescita dell’1% della po- prossimi 20 anni saranno vede un tasso di crescita che altrove investitori. Altre regioni come il polazione. Nei prossimi 20 anni ci necessarie 40mila non c’è. I prezzi medi delle superfici Mendrisiotto hanno attirato più la- saranno 60mila abitanti in più che abitazioni supplementari. sono di caratura internazionale». voratori. Altre ancora come le Tre equivale a 40mila abitazioni. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Mercoledì 6 marzo 2013 TAVOLA ROTONDA Diverse prospettive Capire e seguire la sostenibilità Un concetto analizzato da diversi esperti sotto il profilo ecologico-energetico, ma anche sotto quello culturale, architettonico, sociale ed economico. Probabilmente gli appartamenti di alto standing subiranno meno la crisi. Il tema della sostenibilità è stato Regards: con il quale si promuove ogni progetto che approviamo deve 15,4% del Pil cantonale. Infine Mar- analizzato da diverse “angolature”. la collaborazione tra architetti. venir analizzato da 18 criteri legati co Salvi di Avenir Suisse ha lancia- Franco Gervasoni (direttore «Nasce nel 2006 dall’idea di riflet- alla sostenibilità». Il presidente del- to qualche critica alla sostenibili- della SUPSI) si è soffermato sul fat- tere sulla sostenibilità del nostro la Catef Gianliuigi Piazzini ha dato tà. «Un primo problema di questo to che il concetto non è nuovo, ma territorio». E ha ricordato che il 15 altri numeri. In particolare ha detto concetto è che fissandoci troppo su oggi è più difficile interpretarlo per febbraio si è aperto il terzo concor- che oggi il costo di una costruzione questa idea vi è il rischio di mante- la velocità dei cambiamenti in atto». so che si spera avrà partecipanti è di 3.500 al metro quadrato che si nere il mondo così come è e di non Lo stesso direttore ha quindi pre- anche dal Ticino. Infatti le prime traducono in 210 franchi al metro progredire. Il secondo rischio è sentato il progetto per edifici rivolti due edizioni hanno visto solo una quadrato di superficie affittabile». quello dell’intolleranza che potreb- agli anziani CoabitanTi. «La nostra partecipazione dalla Svizzera ita- Ha anche affermato che da Berna be mettere a repentaglio il binomio scuola lavora in favore del territorio. liana. Il direttore di Implenia Tici- è arrivata un’indicazione precisa: “costo-beneficio”, un principio che Come altre SUP siamo anche gesto- no Raffaele Balmelli: (azienda che «l’appartamento a pigione modera- invece deve essere rispettato. Altra ri immobiliari e stiamo ragionando fattura 2,7 miliardi e occupa 150 ta ex novo passa prima dalla ridu- critica Salvi l’ha fatta agli standard sulla strategia logistica puntando collaboratori nel nostro Cantone) zione dello standing». Emanuele energetici: «Hanno una certa utilità sulla sostenibilità. Perché oggi il ha detto che «il settore della costru- Saurwein (presidente SIV) ha spie- per i consumatori, ma il pericolo è capire dove costruire è prioritario zioni può influire in tutti i campi in gato come il mondo è mutato e noi quello della sostituibilità e che una rispetto al come e al quando. Per modo concreto. Noi costruiamo per ci dobbiamo adattare. La sostenibi- volta a posto con la coscienza il cit- me la sostenibilità è un approccio la Svizzera di domani. Per esempio lità quindi è vista come possibilità tadino che opta per queste costru- globale con un orientamento verso a Basilea stiamo realizzando una di un nuovo futuro, sopra il quale zioni lasci perdere altri campi in cui il lungo termine».Da parte sua Fe- serie di abitazioni a 2mila watt (a appoggiare il mondo costruito. Ha è possibile risparmiare». derica Colombo della SIA ha illu- titolo di paragone oggi invece il quindi ricordato come l’immobi- Idee e pensieri quelli usciti ieri strato il concorso Sguardi-Umsicht- consumo medio è di 6mila watt) e liare nel suo insieme rappresenta il sui quali meditare. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Mercoledì 6 marzo 2013 FORMAZIONE A partire dall’8 marzo nei diversi Dipartimenti La SUPSI apre le sue porte agli studenti e alle loro famiglie Da venerdì 8 marzo e fino alla fine Per gli interessati ai corsi di lau- Dipartimento scienze aziendali e del mese la SUPSI dà appuntamen- rea in Architettura, Architettura sociali (DSAS) sono invece previsti to agli studenti, alle loro famiglie e d’interni, Comunicazione visiva, per il 21 marzo con la presentazio- a tutti gli interessati con sette gior- Ingegneria civile, Conservazione e ne del corso di laurea in Economia nate di porte aperte durante i quali restauro, l’appuntamento è per il 15 aziendale, e per il 23 marzo per il i visitatori potranno richiedere in- marzo presso il Dipartimento am- corso di laurea in Lavoro sociale: formazioni e raccogliere materiale biente costruzioni e design (DACD) due momenti da non perdere per sui corsi, seguire presentazioni, in- di Trevano. tutti i futuri studenti interessati a contrare e confrontarsi con docenti I due incontri del 22 e 27 marzo proseguire gli studi in questi due e studenti, visitare e vivere in prima sono invece con il Dipartimento ambiti. persona un’esperienza presso l’u- tecnologie innovative (DTI) che Per tutti coloro che desiderano niversità. Il primo dipartimento ad presenterà la propria offerta for- infine lavorare nell’ambito del te- aprire le sue porte è il Dipartimento mativa per i corsi di laurea in In- atro in movimento, la data da rite- sanità (DSAN) che proprio venerdì 8 gegneria elettronica, Ingegneria nere è il 23 marzo, quando la Scuola marzo accoglierà tutti gli interessa- gestionale, Ingegneria informatica Teatro Dimitri aprirà le porte del ti ai corsi di laurea in Cure infermie- e Ingegneria meccanica. suo istituto a Verscio. Altre infor- ristiche e Ergoterapia. Gli appuntamenti proposti dal mazioni al sito www.supsi.ch. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Giovedì 7 marzo 2013 lezione-spettacolo alla Supsi È stata accolta bene la lezione di Matteo Motterlini che marte- dì 5 marzo alla SUPSI di Trevano ha presen- tato una conferenza dal titolo: “Charlie Brown e Mr Spock: come prendiamo le nostre decisioni” . Il professore ordinario all’Uni Vita-Salute di Milano ha lanciato una serie di provoca- zioni con l’intento di dimostrare che quan- do si tratta di pren- dere una decisione non siamo razionali e calcolatori. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana laRegione, Venerdì 8 marzo 2013 Supsi, porte aperte per tutto marzo Porte aperte da oggi alla fine del mese alla Scuola universitaria profes- sionale della Svizzera italiana. Oggi, 8 marzo, inizia il Dipartimento sanità con i corsi di laurea in cure infermieri- stiche ed ergoterapia; l’appuntamento per chi vuole conoscere più da vicino il bachelor in fisioterapia è per il 16 mar- zo. Gli interessati ai corsi di laurea in architettura, architettura d’interni, co- municazione visiva, ingegneria civile, conservazione e restauro possono re- carsi al Dacd di Trevano venerdì 15 marzo. Il Dipartimento tecnologie in- novative presenterà l’offerta per i corsi di ingegneria elettronica, gestionale, informatica e meccanica il 22 e 27 mar- zo. Scienze aziendali e sociali: il 21 mar- zo il corso di laurea in economia azien- dale e il 23 in lavoro sociale. Infine tea- tro in movimento: a Verscio il 23 marzo. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rivista di Lugano, Venerdì 8 marzo 2013 Tutti i dipartimenti presentano i dettagli dei propri corsi Sette giornate di porte aperte alla Supsi Fino alla fine del mese di marzo, la Supsi dà è quello della s appuntamento agli studenti, alle loro fami- accoglie tutti g glie e a tutti gli interessati con sette giorna- rea in cure infe te di porte aperte durante le quali i visita- per ottenere in tori possono richiedere informazioni e rac- fisioterapia l’ap cogliere materiale sui corsi, seguire presen- 16 marzo. In en tazioni, incontrare e confrontarsi con do- la presentazion centi e studenti, visitare laboratori e vivere vità dei corsi d una prima esperienza presso l’università. ascoltare le test Il primo dipartimento ad aprire le sue porte studenti che ill è quello della sanità, che venerdì 8 marzo di ll’ accoglie tutti gli interessati ai corsi di lau- rea in cure infermieristiche ed ergoterapia; per ottenere informazioni sul bachelor in fisioterapia l’appuntamento è invece per il 16 marzo. In entrambi i momenti, oltre al- la presentazione dei programmi e delle atti- vità dei corsi di laurea, i presenti potranno ascoltare le testimonianze di studenti ed ex studenti che illustreranno le loro esperien- ze di stage all’estero. Per gli interessati ai corsi di laurea in archi- tettura, architettura d'interni, comunica- zione visiva, ingegneria civile, conservazio- ne e restauro, l’appuntamento è per il 15 marzo presso il dipartimento ambiente co- struzioni e design di Trevano. I due incon- tri del 22 e 27 marzo sono invece con il di- partimento tecnologie innovative e i suoi corsi di laurea in ingegneria elettronica, in- gegneria gestionale, ingegneria informatica e ingegneria meccanica. Gli appuntamenti proposti dal dipartimento scienze aziendali e sociali sono previsti per il 21 marzo, con la presentazione del corso di laurea in eco- nomia aziendale, e per il 23 marzo per il corso di laurea in lavoro sociale. Per maggiori informazioni o per iscriversi a una delle giornate proposte si può consul- tare il sito www.supsi.ch. SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Corriere del Ticino, Lunedì 11 marzo 2013 -$# +%1 "..+!!. # " 2"" +!#$ " 1!% J3 11 2**/5@/ 8@5JGG@// 2 23G/ /L3G J3 L11 52 1 1G@, /3 11 L53 1?1GG@//G 35@ 353 23G@ 8@ J/*/ @G/3/ +1?1GG@/&. ? < 3 3 5 J3 21> 1 G2 AGG5 N/53 - 5AG/ A5@/G3G/ L/ /25 /AJAA5 3- L3@0 31 5@A5 @/3J3/G5 */ =J35 1?&2 L51L 11?/353G@5 5@*3/NNG5 1 J3//. 53@/ 1 AJ 1/3,< 1 3G5 AJ5 8/5 / L/5 AJ1 G2 +11 L53. 5135 6 - /3L @/5@G5 - **/ 523/, #@JGG5 / J35 AGJ/5 +/ A535 3- 1 #53G/ 3@*G/- 1. 535GG5 11 AJ11 8@5A8GG/L G@3G/L 52 A28/5 1?51/5,< 8@ =JAG A/3*51@ L11< @/@ J115 11?1GG@/&N/53 52J3. @ AGG 522/AA/53G 1 J3//8/5 =J AGG5 A515 J35 / G2/ A511LG/ 31 1 8@5#< /*#@/ 1@G53 - L3@0 5@A5 11?/353G@5 /G5 1 #JGJ@5 - 535GG5 1 A@G 51 5115@G5@ 11 L11 5L #@ 1 1G@ 5A A/ A/3G/&5 3@ J@< 8J@ 8@1G5 / #@3@ 1?L3NG 1 1?3@*/ 1GG@/ 85G@ @/-/. 5A5 / @ AG@JGGJ@ 528/G/ 3J5. 2@ /3 L11 A28/5 251G/ */5L3/ L/ 11 53N/53 L53< /GJG/ 11?JA5 1 528JG@ 91 GG. 1 3G5 AJ5 /3&3 15 AGJ/5 - /3/. @/ A/ AJ@/A535 8@AG5: 1 AGAA #. G5 J3 85AA//1 AG@ 8J@ A *3. @ 8@6 8@@ 11 L53 1 AJ @/ *J@@ 53@G23G 1 52. 8J1/@/G,< 3 53GG5 @//G5 3/ 53 3J5L /3/N/G/L 9A58@GGJGG5 1. 8/K L5/ 31 5@A5 11?/353G@5< 5A0 *G 1 @/13/5 11?*@/51GJ@: /1 GJGG5 #@ / /L@A/ /3G@L3G/ 1#@5 @G/3/ 8@6 A3N /23G/@ / L15@/ 11 - -/AG5 / L@/&@ =J1/ A535 *1/ G@/N/53 - -335 88J3G5 #GG5 5@/3G23G/ $GG/L/ / */5L3/< @ 11 11 L53 J3 A/*3/&G/L5 @35 1AA/ +35 11?1GG@//G 1G@/. AJ**AG/L5 +J3/J2,< SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Giornale del popolo, Lunedì 11 marzo 2013 CAVERGNO Dibattito sul futuro di questo stupendo angolo di Ticino Elettricità in Val Bavona? Perderebbe la sua unicità valutazioni e confrontare le varie po- Serata organizzata sizioni», ha giustamente precisato in apertura anche il sindaco Pier Luigi dal Municipio al termine Martini mentre il prof. Alberton ha di uno studio della SUPSI illustrato le modalità della ricerca ef- fettuata con la collaborazione di una sulla “Valle Bavona oggi ventina di persone, le “voci del terri- torio”. e domani”. L’elettricità, Lo studio ha indicato una conclu- al momento assente, sione, anche se di carattere generico: guardare concretamente al futuro è stato il tema centrale. con nuove iniziative (soprattutto con il rilancio dell’agricoltura e di altre attività economiche). Ma senza di- Il Piano regolatore della valle Bavo- menticare i valori fondanti della tra- na è datato e deve essere aggiornato. dizione, che ha fatto della Bavona, un È anche troppo restrittivo. «Ma que- “unicum”. sta severità ha permesso di conser- Fra i diversi interventi, Alfredo vare l’unicità del suo patrimonio», Martini ha chiesto di verificare quali ha rilevato opportunamente Roma- sono gli orientamenti effettivi dei gio- no Dadò. Però oggi le esigenze sono vani. Franco Dalessi: «No all’elettrici- mutate anche perché nel frattempo tà altrimenti diventa una valle come la valle ha visto un crollo di abitanti. le altre». Luigi Martini: «L’elettrifica- I domiciliati tutto l’anno sono solo zione ha costi esorbitanti e vi abbia- due. E mentre d’estate c’è un’autenti- La Bavona è una valle davvero unica. (foto Crinari) mo rinunciato già quando l’Ofima ca invasione di turisti (oltre che di vil- voleva donarci la sua linea». Rolando leggianti), d’inverno è quasi deserta Già: la corrente elettrica. La Bavo- Municipio sulla “Valle Bavona oggi e Dadò: «Ci sono anche le fonti energe- anche per la mancanza di elettricità. na, che ne è una delle maggiori pro- domani”, frutto di uno studio condot- tiche alternative, come delle turbine Non solo. In questo scenario si ag- duttrici, resta al buio, anche se ci sono to dalla SUPSI sulle sue prospettive. e l’eolico». giunge la preoccupazione dei troppi i “surrogati” del gas e dei pannelli, che La ricerca era stata stimolata dai dele- Si è parlato anche di frenare l’a- giovani che hanno “tradito” la Ba- però non sono sempre belli da vedere. gati delle varie frazioni e commissio- vanzata del bosco, di dare struttura e vona e la loro tradizione familiare, Ecco le dicotomie (come dicono gli nata dal Municipio al prof. Siegfried compiti nuovi alla Fondazione Bavo- un feeling che resta immutabile. Ma esperti) di un territorio alpino fra i più Alberton, che ha condotto la serata na. Germano Mattei: «Non chiudia- i giovani vogliono non solo la televi- belli e originali. Anzi, speciali. insieme al collaboratore scientifico moci in noi stessi». Infine il sindaco: sione, ma soprattutto il computer. La complessità dei suoi problemi Andrea Huber. «Noi siamo in stallo? Purtroppo è il Quello a batteria, dopo un paio di ore è stata confermata venerdì sera nel «Non dobbiamo assumere delle Locarnese che è morto e ignora le pe- si scarica. corso del dibattito organizzato dal decisioni, ma fare emergere le vostre riferie». (T.V.) SUPSI – Rassegna stampa, marzo 2013
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