É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
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INDIRIZZI UTILI: Don Mauro Taverna (Parroco) Via Leopardi, 4 Tel. 0331 792630 Fax. 0331 734825 donmaurotaverna@gmail.com Centro Parrocchiale Paolo VI Via Bachelet, 9 Tel. 0331 790389 Segreteria di Arnate segreteriaparrocoarnate@virgilio.it Tel. e Fax. 0331 771393 Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice Via Pio La Torre, 2 Tel. 0331 793590 Sr Ivana: direttrice.mic@gmail.com Sr Lucia: brasca.lucia@gmail.com Anno XXXVII - n°1 - Marzo 2019 Periodico delle Comunità Parrocchiali di Madonna in Campagna e Santi Nazaro e Celso - Gallarate ORARIO SS. MESSE: www.mariareginadellafamiglia.it Dir. Resp. don Mauro Taverna Reg. Trib. Busto A. N. 09/01 Parrocchia Santuario di Stampa: A. Ferrario Ind. Grafica Madonna in Campagna Via Madonna in Campagna 1, Gallarate Vigiliare............................ ore 18:30 Festive.................................ore 8:00 ..........................................ore 10:30 ..........................................ore 18:00 Feriali...................................ore 8:00 Il presente numero Parrocchia SS. Nazaro e Celso è stato chiuso il 03.03.2019 Ne sono state stampate 1500 copie. Viene recapitato a tutte le famiglie residenti Vigiliare.............................ore 17:30 nel territorio delle parrocchie Festive.................................ore 9:00 ed offerto a quanti sentono di amare ..........................................ore 11:00 MADONNA IN CAMPAGNA e ARNATE. Feriali...................................ore 9:00
INVITO ALLA GIOIA editoriale di don Mauro Taverna La nostra Comunità pastorale è accogliente? strada della gioia è senza dubbio quello di essere I nostri oratori sono luoghi accoglienti? prete contento. E sono prete contento perché da una parte Mi sono immaginato le tante e variegate risposte; vivo l’esperienza della fragilità e della povertà, da quelle positive a quelle dove le lamentele dall’altra sento di essere – sostenuto dalla grazia hanno il sopravvento. Cosa dire infine? – uomo della speranza, inviato dal Signore a Certamente la prima cosa è “ringraziare” il sostenere, incoraggiare e illuminare. Signore che la Comunità esiste, che gli oratori Sono un prete contento quando nella ci sono: scalcinati, chiusi, poco accoglienti… ma celebrazione della messa quotidiana, attraverso ci sono! E poi… è inutile continuare a lamentarsi la mia piccola persona, Lui si fa presente e mi degli altri, parlare di poca accoglienza… bisogna rende capace di spezzare il pane della vita. rimboccarsi le maniche e smettere coi musi lunghi, Sono un prete contento quando tocco con il pettegolame, l’offendersi per delle sciocchezze. mano la presenza discreta di tante persone che Per accogliere bisogna ascoltare l’altro, senza nella Comunità si impegnano per gli altri. pregiudizi, senza etichette e senza pensare che Sono un prete contento quando nella visita agli sicuramente ha torto ancor prima che parli. ammalati e ai sofferenti constato che portano nel Bisogna ricordarsi che “oratorio” è luogo di cuore sentimenti di serenità e di pece, frutto di preghiera, ma a volte se ne vede poca, l’oratorio una grande fede; vedo un fratello o una sorella è il luogo di quelli che vivono fra loro come fratelli, che si preparano all’incontro definitivo con il non per i loro meriti, ma perché si riconoscono Signore senza paura e angoscia. “figli dello stesso Padre”. Essi si affidano con lo spirito di abbandono I fratelli non si scelgono, capitano e allora si deve proprio di chi crede e sa che la morte è solo la fare più fatica ad amarli, per capirli. porta che apre a nuovi orizzonti, nel luogo che il I fratelli si correggono tra loro non per dimostrare Padre ci attende a braccia aperte. l’un l’altro di essere i più bravi, ma per aiutarsi a Sono un prete contento quando sento che diventare migliori. L’oratorio, la Comunità, sono i il Signore mi è sempre accanto, soprattutto luoghi dove Cristo diventa reale per chi lo cerca, quando il cammino diventa faticoso, quando e per chi non lo cerca ma lo vede negli altri e ne sento il peso della mia debolezza e di quella di rimane conquistato. coloro che mi sono stati affidati, quando soffro Dobbiamo imparare come Comunità a guardare per l’indifferenza di alcuni e il fraintendimento di al meglio, senza cadere nella sterile lamentosità altri, quando emergono egoismi e contraddizioni. che appesantisce l’esistenza, non costruisce nulla In questi momenti sento risuonare in me la sua e, soprattutto, non permette di essere gioiosi. Parola: “Non temere, io sono con te”; sperimento “Se lamentarsi con Dio è, infatti, forma squisita di la presenza di Maria, madre dolce e premurosa preghiera, lamentarsi degli altri davanti agli altri del mio sacerdozio. crea solo amarezza sterile”. E’ allora che la preghiera quotidiana del rosario si fa pacificante consolazione. Mi piace ricordarmi che uno dei modi più importanti per aiutare gli altri a camminare sulla 1
IL BUON VICINATO A KM ZERO! Festa della pace 2019, ZONA PASTORALE DI VARESE Ogni anno l’Azione Cattolica, in linea con Essa oramai da molti decenni è un’occasione il Papa e la Chiesa universale, sceglie di di festa e di ritrovo per tutti, dove bambini, dedicare il mese di gennaio alla tematica giovani e adulti di località ed età differenti della Pace, in quanto esso risulta essere un provenienti da tutta la zona di Varese si tema attuale e perché crede fortemente che ritrovano per “mettere le mani in pasta” in sia possibile costruire un mondo di pace. queste tematiche. La pace è infatti un dono di Dio, da custodire La festa di quest’anno della zona 2 ha allargato e costruire, per farlo dobbiamo rimboccarci le la sua organizzazione e partecipazione maniche, abbattere le barriere per costruire a due realtà: la Comunità Islamica di ponti, invocando l’aiuto di tutti, persone di Gallarate e la Pastorale Famigliare del diversa religione o di età differenti, partendo Decanato di Gallarate. Con la prima realtà dai più piccoli fino ad arrivare al mondo degli è in corso ormai da un paio d’anni una stretta adulti. collaborazione, soprattutto a livello giovanile, Per questo anno l’Azione Cattolica Nazionale costituta da momenti di conoscenza ma ha scelto di dedicare il mese della pace a un soprattutto concreti per “costruire ponti, non progetto che mette al centro il valore del cibo muri!”. Con la pastorale famigliare è nata e la dignità delle persone e dei lavoratori una bella collaborazione poiché si è deciso che impiegano i propri sforzi per produrlo, di svolgere all’interno della festa l’annuale soprattutto perché viviamo in un tempo convegno delle famiglie decanale dal titolo nel quale il valore di ciò che acquistiamo, “CONVIVIALITA’ A KM ZERO: QUALE consumiamo e mangiamo è determinato da STILE PER LA FAMIGLIA? “ regole e criteri che risultano essere lontani L’obiettivo della festa e del convegno è dalla realtà che rischiano di farci dimenticare quello di riflettere sulla lettera alla città del il valore reale dei prodotti che portiamo in 7 dicembre 2017 del nostro Arcivescovo tavola. Vogliamo ricordare inoltre, che il cibo Mons. Mario Delpini: Per un’arte del buon oltre che ad essere un alimento, è anche vicinato. un’occasione di incontro sia all’interno che all’esterno delle nostre famiglie, uno dei La festa dunque ha preso il via con la colorata pochi momenti in cui riusciamo a fermarci accoglienza iniziale al centro della gioventù, intorno ad un tavolo (cosa non sempre dove hanno portato i saluti i responsabili facile e scontata in questo mondo frenetico) dell’ACR, i coniugi referenti della pastorale per condividere non solo il cibo ma anche famigliare, i rappresentanti della comunità qualche parola, raccontando ad esempio la Islamica, il parroco e decano don Riccardo nostra giornata. Festa e, a seguito del quale, i ragazzi hanno Il momento conclusivo di questo percorso è lanciato al cielo i messaggi di pace con un la vivace Festa della Pace che quest’anno si mare di palloncini colorati. è svolta il 20 gennaio. 2
Poi la festa e la riflessione è proseguita: gli devono affrontare insieme alcune sfide. adulti e giovani in aula magna per ascoltare Questa festa è stato un piccolo braciere le testimonianze concrete di Mons. Giuseppe di pace, che vuole continuare a intessere Vegezzi, Vicario della Zona Pastorale, Enrico e relazioni, abbattere muri, creare ponti, tra le Daniela Coppin Gruppo famiglie missionarie generazioni, tra le religioni ma soprattutto a KM O - Diocesi di Milano, un rappresentate nel tessuto sociale che abitiamo poiché “è della comunità Islamica Gallaratese e Mina e necessario che sia condivisa la persuasione Maria Rosa dell’Associazione Bethesda di via che il legame sociale, la cura di sé, della Cannero a Milano. propria famiglia, della gente che sta I ragazzi invece si sono immersi nel tema intorno è la condizione per la vivibilità, la del buon vicinato attraverso tre esperienze, sopravvivenza, lo sviluppo mio e della società. con lo stile di esperienzialità, spiritualità e Vivere vicini può essere anche una spiacevole diocesanità tipiche del metodo educativo coincidenza. Invece noi siamo convinti che dell’ACR. La testimonianza di Carlo Fiori, dare vita alla città sia l’esito di una visione del giovane di Azione Cattolica che ha fatto del mondo e dell’interpretazione della vocazione buon vicinato la sua scelta di vita, vivendo in dell’uomo” un condominio solidale in provincia di Varese, (Per un arte del buon vicinato, p. 15). ha trasmesso ai ragazzi la possibilità di vivere in maniera significativa le relazioni con chi ci Amedeo Scrosati sta accanto, tramite dei gesti piccoli, concreti Responsabile ACR Madonna in Campagna ma molto preziosi. e membro equipe di zona 2 Un’attività più artistica ha visto coinvolti i ragazzi nella realizzazione di una targhetta da appendere sul proprio pianerottolo, con un messaggio di pace, da far sottoscrivere anche al proprio vicino, così da creare un pianerottolo diverso, con un intento chiaro: “l’arte del buon vicinato nasce con uno sguardo, Ecco: mi accorgo che esisti anche tu, mi rendo conto che abiti vicino!” (Per un arte del buon vicinato, p. 23). Infine non poteva mancare un super giocone all’aperto che ha visto i ragazzi mettersi nei panni dei alcuni vicini di un condominio, che 3
UNA SERATA DIVERSA Una serata diversa. In dieci secondi ha conquistato la sala e Sulla pagina Facebook del nostro Oratorio l’attenzione incondizionata che ha saputo Don Bosco MIC da qualche giorno appare tenere alta per tutta la serata. Brillante, questo evento: “Il linguaggio segreto dei ironico e diretto ci ha travolti illustrandoci nostri figli” caratteristiche e comportamenti dei nostri “Andiamo? ...dai sembra carino e COGNITIVI, EMOTIVI e VISCERALI figli. interessante, senza considerare che “Questo è Matteo, no forse no... beh però ultimamente coi ragazzi non sai mai come in parte”. dirgli le cose” Mamme che cercavano di trovare il giusto Prenotiamo il posto (gratuito) sempre on contenitore per il proprio figlio, ed io che line: la digitalizzazione avvicina e semplifica, mi sentivo Tupperware e tutti i contenitori tutto a portata di un click (nel bene o nel infilati uno dentro l’altro. male). Non voglio fare un riassunto di ciò che ha Restiamo aggiornate sull’evento: posti saputo trasmetterci, non ne sarei capace e esauriti, sold out. farei un torto alla sua brillante esposizione. Questo titolo ha attirato tante famiglie al Certo è che la formula magica per decifrare punto da mettere a disposizione la sala questi figli, ovviamente, non esiste. 100 posti dell’Oratorio MIC e realizzare una L’amore, le relazioni e gli affetti non hanno diretta Facebook. metriche da seguire ma giusti approcci. Del resto l’interesse su questi temi è sempre Non ci sono gradini ma strade da percorrere alto e ben venga vedere la comunità insieme, marcando il passo. partecipe in queste occasioni, sia per la Alle domande della platea sono state date buona volontà di chi organizza e si mette risposte pertinenti e consigli più pratici, a disposizione degli altri (meglio dire... sempre con professionalità e l’ironia che all’opera) sia per chi decide di partecipare rende più digeribile anche ciò che non sfidando il freddo e la comodità del binomio vorremmo sentirci dire. divano-pigiama. “Mio figlio vuole fare una scuola che non fa per lui, come faccio a fargli cambiare idea?” Personalmente mi affascinava molto la presenza di uno psicoterapeuta che, nel mio immaginario, rilasciava formule magiche per capire a cosa corrispondesse nel concreto qualche atteggiamento verbale o non verbale dei miei figli. La sala è piena (anche il parcheggio), prendiamo posto in seconda fila e ci prepariamo ad ascoltare. Incuriositi. Una breve presentazione della serata da parte di sr Lucia e di Daniele Somenzi. La parola a Paolo Grampa. 4
“Mia figlia non si addormenta facilmente la sera, come posso fare?” E così via. Un consiglio l’ho subito messo in pratica il giorno dopo: ha funzionato. Anche il libro che ha citato è già scaricato in libreria. Ora mi viene solo una proposta da fare agli organizzatori: il linguaggio segreto dei genitori. Rivolto ai nostri ragazzi. Aiutiamo anche loro a saper gestire questi papà e queste mamme. Io prenoto due posti. In prima fila Serena M. 5
GMG PANAMA Lo scorso mese ho partecipato, insieme ad alloggiato in strutture scolastiche, stavolta alcuni giovani e a un confratello amico, a un sono stato accolto in casa da una famiglia, evento di Chiesa straordinario, la Giornata che ringrazio di cuore. Mondiale della Gioventù, che si è tenuta Anzi, l’accoglienza è stata proprio un tratto a Panama dal 22 al 27 gennaio: sono stati distintivo di questa GMG: la maggior parte giorni speciali, in cui gustare la cattolicità dei pellegrini era ospitata presso le famiglie, della Chiesa, cioè il suo carattere universale, le quali erano fiere di poter accogliere i capace di unire persone provenienti da tutti giovani, al punto da apporre un cartello al i Paesi del mondo, legate tra loro dalla fede di fuori della propria casa per segnalarlo, e nel Signore Gesù e dal desiderio di vedere e gli automobilisti per strada, nonostante i ascoltare una parola del Papa. comprensibili disagi alla circolazione a causa Le GMG, ideate da san Giovanni Paolo della nostra presenza, ci suonavano il clacson II, sono un grande momento di festa, di per salutarci. incontro e di preghiera per molti giovani; in Le giornate prevedevano in genere una questo caso, la maggior parte dei presenti catechesi al mattino, durante la quale in piccoli proveniva ovviamente dall’America Centrale, gruppi potevamo ascoltare e interagire con soprattutto da Messico, Costa Rica e alcuni Vescovi; seguiva la celebrazione della Colombia. E il calore latinoamericano si è fatto davvero sentire, da una parte perché abbiamo potuto godere di temperature estive, ma dall’altra, soprattutto, perché abbiamo sperimentato un clima di grande cordialità, di accoglienza festosa e di una semplicità lieta. Avevo già partecipato alle edizioni di Madrid nel 2011 e di Cracovia nel 2016, ma questa è stata diversa: noi europei eravamo una minoranza e non c’erano i grandi gruppi di Italiani che si incontrano di solito in questi eventi; inoltre, mentre le altre volte ero stato 6
S. Messa, che presso la nostra Parrocchia è Come Maria si è lasciata coinvolgere stata sempre presieduta dal card. Bassetti, il completamente nella missione che Dio le Presidente della CEI, mentre nel pomeriggio ha affidato nell’Annunciazione, così i giovani ci si spostava alla Cinta Costera per i grandi sono chiamati a innamorarsi di quel sogno eventi con il Papa, tra cui la Via Crucis. che Dio ha per ciascuno di loro: così potranno Il sabato e la domenica ci siamo poi riversati sentire la concretezza del suo amore per tutti al Metro Park per partecipare alla Veglia ciascuno e potranno impegnarsi, nel dialogo e la mattina dopo alla S. Messa con Papa con le generazioni, per la costruzione di un Francesco; le stime circa l’affluenza oscillano domani caratterizzato dalla speranza, dalla tra le settecentomila e un milione di persone. carità e dalla fraternità per tutti. In questo Il titolo che è stato dato è tratto dal Vangelo di itinerario spirituale, infine, non sono mancate Luca: “He aquí la sierva del Señor, hágase en le figure di alcuni Santi, uomini e donne che mí según tu palabra”; sono le parole che Maria hanno preso sul serio la loro vocazione. pronuncia ascoltando l’annuncio dell’angelo. Tra questi mi piace ricordarne uno forse non Maria con il suo fiat è stata protagonista in molto conosciuto, San Josè Sanchez Del Rio, questa GMG, nella quale il Papa ha spronato un ragazzino messicano, morto martire a 14 ancora una volta i giovani a mettersi in gioco, anni durante la persecuzione contro i Cristiani a non stare a guardare, ma a sporcarsi le mani che ha segnato il Messico negli anni ’20: già insieme a Gesù: la giovinezza – ha detto – non così piccolo, aveva capito che Gesù non è un è una sala d’attesa per aspettare il proprio optional, ma il vero tesoro che dà senso alla turno, ma il tempo in cui essere protagonisti; nostra vita. i giovani non sono il futuro, ma il presente, sono l’“adesso” di Dio. don Mirco Motta 7
LA TRADIZIONALE GIOEBIA AD ARNATE La leggenda narra infatti che nei boschi del Varesotto vivesse una strega cattivissima, la Gioebia appunto, che di notte rapiva i bambini per cibarsene. Le mamme dei villaggi erano solite cucinare un buon piatto caldo da mettere sul davanzale per sfamare la strega e salvare così i propri figli. L’ultimo giovedì di gennaio, quando la strega era più cattiva che mai, le donne cucinarono un enorme pentolone di risotto e luganiga per la strega, mettendole a disposizione solo un piccolo cucchiaino per mangiarlo. La Gioebia impiegò tutta la notte per mangiarlo, e l’alba la colse di sorpresa: i primi raggi del sole la bruciarono. Da qui il falò accompagnato dal risotto, che ha bruciato ed esorcizzato le paure dei bambini. La serata è stata un vero successo: tutti i partecipanti si sono divertiti, dai bambini ai più anziani, e noi volontari siamo stati molto Sabato 26 Gennaio si è svolto presso l’oratorio soddisfatti! di Arnate il tradizionale falò della Gioebia. Nonostante la macchina organizzativa sia ben La serata è cominciata con la cena a base di oliata e ormai collaudata, è sempre necessario risotto e luganiga; non potevano mancare poter contare su nuove forze che siano pronte panini con la salamella, patatine fritte e vin a mettersi in gioco. La nostra porta è aperta, brulè, per riscaldarsi nell’attesa del falò. aspettiamo nuovi volontari che si affianchino Il momento clou della serata è stato ai veterani per l’anno prossimo! ovviamente il rogo, acceso da don Casimiro, che con il suo calore ha attirato numerose Laura Ottolina famiglie da tutta la comunità. È un evento che da anni coinvolge tanti gruppi di volontari: papà per recuperare la legna e allestire il fantoccio; cuochi e responsabili della griglia per la cena; bariste, catechiste, giovani e qualche adolescente per la vendita e la distribuzione del risotto, e la raccolta di offerte. E quest’anno, ospiti d’eccezione sono stati i bambini di seconda elementare, che hanno appeso alla gonna della Gioebia dei disegni rappresentanti le proprie paure. 8
FESTA DELLA FAMIGLIA 2019 Alla famiglia è di grande aiuto una comunità cristiana che viva in pienezza la propria fede e l’appartenenza a Cristo, dove l’esperienza della famiglia è una bellezza da conquistare di nuovo ogni giorno. Nonostante la massiccia propaganda di una mentalità contraria alla famiglia, fortunatamente il “fare famiglia” è ancora per molti l’esperienza inestirpabile di un bene. Nella nostra comunità pastorale abbiamo voluto testimoniarlo e annunciarlo con la nostra Grande Festa. Il fulcro della giornata è stata la celebrazione eucaristica del mattino, vissuta intensamente e con grande partecipazione. Simbolicamente, al termine della S. Messa è stata donata ad ogni famiglia una bussola accompagnata dalle parole del Papa “Camminiamo, famiglie, La Festa della Famiglia che abbiamo celebrato continuiamo a camminare”. lo scorso 27 gennaio, è stata accompagnata La festa è proseguita con il pranzo dal messaggio del nostro Arcivescovo nella comunitario, con degustazione del primo sua lettera pastorale: piatto preparato dai nostri “Freelance”, “Cresce lungo il cammino il suo vigore”. seguito dalla condivisione di prelibatezze portate da casa. Il cammino viene spesso inteso come fatica e Il tutto condito da un clima di amicizia, di come ostacoli da superare. Eppure, secondo gioco, di divertimento e di incontro. l’esperienza dei pellegrini, il cammino non Il filo conduttore della nostra Grande consuma le forze, non spegne il desiderio, Festa, dall’ideazione, all’organizzazione, ai non induce allo sconforto, alla tentazione preparativi, è stata la condivisione vissuta di “tornare indietro” o di abbandonare la in unità tra le due parrocchie della nostra carovana. comunità pastorale. Il popolo pellegrino vede crescere lungo il cammino il suo vigore. Allora possiamo dire Ed ora continuiamo a camminare insieme che la vita di ogni famiglia è un insieme di auspicando di coinvolgere sempre più piccoli e grandi pellegrinaggi. famiglie giovani con i loro bambini, vera Ma è necessario che lungo il cammino le speranza del mondo. famiglie non siano sole. La comunità ecclesiale ha la responsabilità di Emanuela, Miriam, Cristina offrire un sostegno e un alimento spirituale che rafforzino l’unione familiare, soprattutto nelle prove e nei momenti difficili, oggi sempre più frequenti. 9
“NON RIMANDATE A DOMANI IL BENE CHE POTETE FARE OGGI “ (DON BOSCO) Ogni anno festeggiamo Don Bosco e mettiamo al centro della giornata Oppure viviamo l’oratorio come un la figura di questo grande santo che “sogno che è svanito nel tempo”, il fare ancora oggi ha molto da insegnare a memoria della nostra esperienza è un ciascuno di noi. contributo ai ragazzi di oggi che sono carichi di entusiasmo, di domande di Quando si parla con la gente di Don sogni forse sono cambiate le modalità Bosco tutti dicono sempre: grande ma sono gli stessi di sempre. santo per l’oratorio, mi chiedo allora Se noi adulti non ci crediamo più tanto oggi per noi in questa comunità come perché siamo un po’ nostalgici, oppure sono percepiti i nostri oratori? diciamo non ho tempo... stiamo forse perdendo una bella occasione per Luoghi dove davvero stiamo camminare con i nostri figli e i nostri crescendo insieme nel rapporto con nipoti. il Signore? Dove ogni giorno cerchiamo di non Io penso che festeggiare Don Bosco sia rimandare quel gesto di bene quella un festeggiarlo ogni giorno chiedendoci parola di sostegno reciproco, ognuno quanto stiamo investendo di tempo, di di noi è veramente impegnato entusiasmo, di attenzione per i nostri a renderli luoghi di accoglienza, oratori. solidarietà, crescita di fede? 10
A poco serve lamentarsi che oggi i tempi Un oratorio non funziona ben solo sono difficili, pensiamo a Don Bosco non perché offre dei servizi ma perché aiuta erano certo facili i suoi tempi. tutta la comunità a crescere nella fede concentrandosi su chi è più giovane. Abbiamo ancora oggi un forte potenziale nelle famiglie della nostra comunità. E allora Don Bosco ancora oggi forse Ma forse il rischio è quello di delegare ci sta dicendo anche tu puoi fare che l’oratorio è solo per gli “addetti ai un po’ di bene senza rimandarlo a lavori” ma tutti dobbiamo farcene un po’ domani! carico Se leggiamo bene l’esperienza di Don Pensaci... Bosco non ci sono limiti di età, perché l’oratorio è luogo per i piccoli che Sr Ivana vengono accompagnati dai grandi. 11
41° GIORNATA PER LA VITA Anche quest’anno la nostra Comunità Pastorale, sempre sensibile alle necessità di chi ha bisogno, si è fatta portavoce del messaggio della CEI che, in occasione della Giornata Nazionale per la Vita, chiede ad ogni cristiano di accogliere, servire, promuovere la vita umana e custodire la sua dimora che è la terra. Per fare questo è necessario scegliere di rinnovarsi e rinnovare, di lavorare per il bene comune, guardando in avanti. Il discorso, che la Conferenza Episcopale ogni anno prepara, vuole incoraggiare le comunità cristiane e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita bene”, per noi e per i nostri figli. Per tutti. È un bene umana dal concepimento desiderabile e conseguibile. al suo naturale termine, sostenendo che il futuro Per sottolineare l’evento, come ci ha chiarito bene don inizia oggi: Mauro all’inizio della Celebrazione Eucaristica delle 10.30, è un investimento nel sono stati compiuti dei piccoli gesti come invitare giovani presente, con la certezza mamme “in attesa” all’ambone per declamare le letture o che “la vita è sempre un come offrire alimenti per la prima infanzia in processione 12
dopo il Pane e il Vino. Anche il nostro Coretto si è impegnato in Quando si raggiunge la quota complessiva questo senso con i canti che ha intonato. di € 2.880,00 si procede con il bonifico Come ha ricordato anche Papa Francesco a Fondazione Vita Nova che raccoglie dopo l’Angelus del 3 febbraio 2019 “Si le richieste dei CAV di tutta Italia e rende sempre più necessario un concreto procede con l’assegnazione dell’adozione impegno per favorire le nascite, che prenatale (per maggiori informazioni coinvolga le istituzioni e le varie realtà www.fondazionevitanova.it/progetto- culturali e sociali, riconoscendo la famiglia gemma). come grembo generativo della società”. In questa direzione si muove il CAV (Centro Inoltre, da diversi anni, sul piazzale delle di Aiuto alla Vita) di Cassano Magnago, chiese parrocchiali abbiamo la possibilità che opera sul territorio di tutto il decanato di fare una donazione al Gruppo di Gallarate. Difendere la Vita con Maria (che si occupa Durante l’anno 2018 ha assistito più di 200 della sepoltura dei bimbi non nati, ma famiglie, di cui 140 nuove. I volontari che soprattutto di sostenere le loro famiglie collaborano con il CAV hanno seguito con la preghiera) e alla Caritas ricevendo in la nascite di 115 neonati, distribuendo cambio delle bellissime primule colorate: alimenti per l’infanzia ricevuti dal Banco ogni volta che le guardiamo ricordiamoci Alimentare, circa 10.000 pacchi di di tutti questi fratelli, magari recitando pannolini e 1200 scatole di latte in polvere, un’Ave Maria, che interceda affinché che vengono invece acquistati con i fondi ogni essere umano abbia la possibilità raccolti tramite le donazioni. di nascere, crescere ed invecchiare in un Il “nostro” Progetto Gemma è giunto al contesto amorevole e dignitoso. 19° anno di raccolta delle quote e questo ha permesso a 14 mamme di portare a Sandra termine la loro gravidanza con un po’ di serenità in più, sapendo di non essere completamente sole. Il Gruppo Nuove Famiglie di Madonna in Campagna, ogni prima domenica del mese, raccoglie le offerte di tutti coloro che desiderano sostenere l’iniziativa. Non c’è una cifra prestabilita, ciascuno può donare in base alle sue possibilità dall’euro una volta all’anno ai 10 euro mensili. 13
IO E LA LECTIO Esiste una modalità concreta per ascoltare quello E poi non può mancare il silenzio per una buona che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per meditazione che è il punto centrale della lectio. lasciarci trasformare dal suo Spirito. È ciò che Angelo mi scrive: “Trascorrere del tempo con chiamiamo “lectio divina”. Consiste nella lettura Dio. È questa la mia esperienza di Lectio. della Parola di Dio all’interno di un momento Un tempo atteso e desiderato per ascoltare la di preghiera per permetterle di illuminarci e sua Parola, per conoscere il suo disegno su di rinnovarci. (Evangelii Gaudium, 152) me, per ricevere forza e passione perché io possa Stimolata da questa parola di papa Francesco, realizzarlo. Ivano, Valentina, Mauro, Luca, Agnese. l’Azione Cattolica continua a proporre agli adulti Quanti volti sa assumere Dio perché io possa la celebrazione della Lectio divina. comprendere il suo pensiero. Sguardi diversi, toni Anche il nostro Arcivescovo, nella lettera diversi, accenti diversi. Ma tutto per me, perché la pastorale, ha incoraggiato percorsi di “lettura mia vita acquisti un senso ed un significato sempre popolare della Parola di Dio”. Quindi, come nuovo. Non ha del miracoloso tutto questo? Chi, dice Chiara, la responsabile di Azione Cattolica oggi, in questo tempo, desidererebbe questo per del decanato, “siamo stati contenti come AC di me? Chi mi parlerebbe così? Forse è tutta qui, in proseguire la nostra proposta di Lectio offerta a fondo, la verità della Lectio: il desiderio di voler tutti, grazie alla quale abbiamo potuto dare più approfondire la conoscenza di Qualcuno che spazio alle Scritture nella nostra vita. tiene così tanto a me, senza accontentarmi del Abbiamo dedicato 5 serate, anche magari dopo “ne ho sentito parlare”. una lunga giornata di lavoro, all’ascolto di uomini La Lectio diventa così appuntamento, casa, luogo e donne che ci hanno aiutato a gustare la Parola in cui ci si incontra e ci si ascolta. Luogo in cui la come nutrimento profondo per la nostra fede”. vita si fa preghiera”. Dalla meditazione nascono Nell’epoca di cambiamento che stiamo vivendo, la preghiera e l’azione. La prima è condivisa con uno dei tratti più evidenti sono l’incontro e la i fratelli: si prega gli uni per gli altri e insieme si presenza nelle nostre terre di persone di altri paesi prega secondo le intenzioni della Chiesa. e di altre culture. Nel solco delle conclusioni del E poi l’azione, offerta come frutto comune della Sinodo minore “Chiesa dalle genti” indetto dal preghiera vissuta insieme e come stimolo anche a nostro Arcivescovo dobbiamo ripensare il senso livello personale perché tocchi specificatamente dell’essere Chiesa, del riconoscere che nessuno è la propria vita quotidiana. straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini La riflessione di Giuliano è una bella sintesi di dei santi e familiari di Dio. tutto il percorso: “È difficile comprendere a fondo È per questo motivo che in quest’anno pastorale la Parola di Dio con una rapida lettura. Con la la Lectio si è sviluppata sulla Lettera di Paolo agli proposta della lectio divina la Parola non viene Efesini, come alimento utile e opportuno per la solo letta con gli occhi ma scende lentamente nostra conversione. E la direzione della nostra nel cuore, viene ascoltata, ripetuta, meditata, conversione è quella di sentirci chiamati, come dice ruminata. È un esercizio da assaporare con il titolo del percorso, a contribuire ad abbattere calma, pace interiore e riflessione. Nella lunga i muri di separazione, forti dell’armatura di Dio pausa di silenzio sento che la Parola mi interpella che ci rende capaci di resistere alle insidie del direttamente, scava nella mia vita e chiede diavolo. conto delle mie azioni. Non è solo un’esperienza Il metodo della Lectio è ampiamente noto: ad personale. La condivisione delle invocazioni ci una invocazione iniziale allo Spirito, perché fa sentire comunità e la proposta finale di actio visiti le nostre menti e riempia della sua grazia i prolunga nella vita vissuta il piano di salvezza di nostri cuori, segue la lectio vera e propria che si Dio.” concretizza attraverso le parole di un predicatore Cosa aggiungere ancora? Nulla! che stimolano l’attenzione, l’intelligenza e la Solo un invito: venite, vedete e gustate la gioia di sensibilità di ciascuno. stare con il Signore! 14
QUATTRO MERCOLEDI AL TEATRO DELLE ARTI Via don Minzoni 5 – ore 21 PAPA FRANCESCO: Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo Nei tre anni della malattia si manifesta la santità di questo giovane perito agrario cremonese, promettente calciatore che muore il 30 gennaio 2015 a 21 anni. Lo conosceremo attraverso il monologo teatrale di FEDERICO BRENNA dal titolo “Spaccato in due. L’alfabeto di Gianluca”. Ingresso libero. Fucilato per rappresaglia dai fascisti l’8 gennaio 1945 a soli 23 anni. Non fu protagonista di azioni eclatanti, non fece proclami solenni di fede politica, ma la formazione cristiana ricevuta in Oratorio a Legnano e in Azione Cattolica lo portò a vivere con dignità umana e fede cristiana la sua morte davanti al plotone di esecuzione. Lo storico legnanese GIORGIO VECCHIO illustrerà il contesto delle sue scelte; verranno lette pagine di memoria del parroco di Cannobio che gli fu vicino negli ultimi giorni. Ingresso libero. Il Vangelo secondo Lorenzo è un’opera teatrale: traccia le vicende del Priore e di quanti gli furono accanto ripercorrendo le fondamentali tappe di snodo di quella vicenda umana, sociale e spirituale. Testi di Leo Muscato e Laura Perini. Regia: Leo Muscato. PREZZI BIGLIETTI PER LO SPETTACOLO: Poltronissima € 32,00; Poltrona € 27,00; Secondi Posti € 22,00 (Anche martedì 26 marzo. Si consiglia la prenotazione 0331.791382 - www.teatrodellearti.it/contatti). Sconto a 12€ per gruppi giovani. Padre BARTOLOMEO SORGE, che nella sua lunga vita ha conosciuto bene ed è stato amico dei due santi, ci illustra la loro vicenda umana e la qualità cristiana della loro fede. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso mentre celebrava la Santa Messa il 24 marzo 1980. Giovanni Battista Montini, Arcivescovo di Milano dal 1954 al 1963, quando divenne Papa col nome di Paolo VI. Guidò il Concilio Vaticano II e il periodo tormentato che lo seguì. Ingresso libero.
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ALLA SCOPERTA DELLE VIE E PIAZZE DI ARNATE E DELLE ZONE ADIACENTI Uno dei più attenti “cartografi” dell’urbanistica Ed ecco altri personaggi...toponomatici. e della toponomastica cittadina è stato Franco Rodolfo Mauri, sindaco di Gallarate nei primi Puricelli, deceduto qualche anno fa, attivo, decenni del Novecento e, altro sindaco, dal con delicatezza e tatto, nell’Avis gallaratese, 1906 al 1919, Olinto Pasta, poresidente inoltre cultore del dialetto locale e, meritatamente della Società Ginnastica Gallaratese. Una premiato dall’amministrazione comunale, in dinastia che allinea anche Alceste, fondatore occasione di una delle tradizionali Giornate dell’omonimo Cotonificio, Gaetano, macellaio della Riconoscenza, con una pergamena. e cronista dell’epoca, sino a Mario, sindaco dal 1970 al 1975. Pare, dunque, interessante ripercorrere tale strada, annotando la nomenclatura veniamo a Renato Piceni, avvocato e politico (L’impegno generale di Puricelli è stato e a Pietro da Gallarate, uno dei Capitani consegnato a “Testate” della Pro loco) di vie della Compagnia della Morte che sconfisse e piazze di Arnate e zone adiacenti. Federico Barbarossa a Legnano, nel 1176. In ordine alfabetico, l’avvio spetta a via degli Poi: Luigi Vaschi, maresciallo, pilota gallaratese, Aceri, a testimoniare le origini agricole del medaglia d’oro alla memoria, Luciano Zaro, rione, per passare a storici personaggi, come ucciso dai fascisti sulla porta di casa, il Bellora, famiglia che ha lasciato la Casa di Cardinale missionario Guglielmo Massaia, il riposo, Egidio Checchi, fucilato dai tedeschi noto scrittore e patriota Silvio Pellico e Carlo alle Fosse Ardeatine e a Cesare Forni. Tenca, giornalista, uomo politico e deputato. Sindaco, cultore di storia locale, della Dulcis in fundo, via XXII Marzo, ovvero la data medesima famiglia non possiamo non che mise la parola fine, e vittoriosamente, ricordare il Cardinale Efrem, spoglie in un anno 1848, alla famosa insurrezione milanese sarcofago nella chiesa di San Francesco, in delle altrettante celebri Cinque Giornate. piazza Risorgimento e il partigiano, medaglia d’oro alla memoria, Duccio Galimberti. Elio Bertozzi Non ha certo bisogno di presentazioni colui che ha dato il nome al lungo corso, cioè Leonardo da Vinci, mentre la via Magenta rimanda alla battaglia del giugno 1859, nella quale le forze franco-piemontesi sconfissero gli austriaci. 18
IL SETTANTESIMO DELLA MORTE DI DON LUIGI CORSI PARROCO AD ARNATE DAL 1900 AL 1945 E’ stato parroco, ad Arnate, per un lungo come loro sovrano d’amore e di pace; periodo, lasciando un ricordo forte ed famiglie che attendono con gioia il novello essendo ricorso il Settantesimo della morte parroco, circostanza opportuna per invitarlo appare pertinente celebrarne la memoria. e considerarlo non solo come padre, ma come primo amico. Parroco quando il rione contava 1600 abitanti circa. Nell’ottobre del 1945 don Luigi Corsi invia un messaggio di congedo ai suoi parrocchiani, Figlio di Galeazzo e di Teresa Formenti, in cui, tra l’altro, sottolinea: “Diletti arnatesi, il futuro “don” nasce ad Abbiategrasso il pochi giorni ancora, poi ci separeremo per 16 febbraio 1866; ordinazione sacerdotale sempre dopo quasi 46 anni trascorsi in mezzo il 23 maggio 1891, quindi l’avvio di una a voi. straordinaria missione. A tutti dico grazie, addio ragazzi, giovani speranze della famiglia e della parrocchia Coadiutore a Robechetto dal 1891 al 1894, poi frequentate sempre il vostro oratorio. a Bisuschio fino all’anno successivo. Diventa Comunque, noi saremo sempre vicini, Vicario spirituale nella tappa a Cassignanica, sempre uniti nel cuore di Gesù e speriamo di carica che riveste fino al 1900. ritrovarci tutti insieme nella patria beata per Come si dice in gergo, prende possesso mai più separarci.” canonico della parrocchia dei Santi Nazaro e Celso, ad Arnate, il 22 aprile 1900: era la Alla sua morte, nel Bollettino parrocchiale domenica in Albis quando fece il solenne arnatese fu espressa una introduzione ingresso. oltremodo significativa, con le doglianze per non vedere più don Luigi ritornare alla sua Nel periodo di parroco, più espressamente parrocchia, comparire in chiesa, accogliere le nei primi anni del Novecento, la chiesa verrà visite in casa, volgere uno sguardo simile ad decorata dai pittori Castiglioni e Barni: il una carezza verso i suoi figli. decoro vuole la sua parte, certamente, ma don Luigi ha bene in mente la sua missione, così “Ci è mancata” si aggiunse “una persona si rivelerà, tra l’altro, l’iniziatore dell’opera, cara, tutti hanno sentito il suo amore moderno apostolato nelle famiglie cristiane, grande... qual tesoro era il suo cuore, caldo “Consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore che riscaldava, donava, consolava.” di Gesù”. Elio Bertozzi Ovvero, come si spiegò al tempo, famiglie che hanno eretto il trono del Cuore di Gesù nei rispettivi focolari domestici, onorandolo 19
PERCHE’ HO SCELTO DI FAR PARTE DEL CONSIGLIO PASTORALE? SIAMO VICINI AL RINNOVO DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO PASTORALE Con parole semplici, vorrei, innanzitutto,spiegare 5. Criteri di elezione. Sono elettori tutte le che cos’è un Consiglio Pastorale; Come è persone di ambo i sessi della Comunità composto; Qual’ è il suo compito; Qual’ è la Pastorale, di età non inferiore ai sedici durata dell’incarico; Come viene formato. anni.Sono eleggibili tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, 1. Il CPCP (Consiglio Pastorale Comunità ricevuto il sacramento della Confermazione Pastorale) è l’organo nel quale i fedeli e i cui nominativi sono inseriti nelle liste dei laici, prestano il loro aiuto nel consigliare e candidati.Le elezioni si svolgano durante le promuovere l’attività pastorale. Sante Messe di una domenica. 2. Il CPCP è composto da una rappresentanza Ecco spero di essere stato abbastanza chiaro. di tutta quella parte del popolo di Dio che Anch’io nel lontano aprile 2015 mi sono posto costituisce la Comunità Pastorale. Nel nostro questa domanda: accettare o no, di dare la mia caso da 25 laici. Più i membri di diritto.Sono disponibilità a candidarmi alle elezioni per il membri di diritto: Il Parroco che lo istituisce CPCP? e ne è il Presidente;I diaconi permanenti; Le Le ragioni per non accettare ce n’erano, tipo: Superiore/i di Comunità Religiose presenti “Non ho tempo, non sono capace, ho già tanti ed operanti in Parrocchia; I componenti impegni, ecc.” Però le ragioni per accettare, che del Consiglio per gli Affari Economici; Il in quel periodo mi frullavano in testa, erano, di Presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica più. E’ così ho accettato. italiana. Fra qualche mese ci risiamo. Il CPCP scade, ci si 3. Il CPCP ha le seguenti finalità: Riflettere avvia a nuove elezioni. Cosa faccio? sulla situazione della Comunità Parrocchiale, Le opzioni sono due: Mi ricandido, oppure posso individuare le esigenze religiose ed umane dire, no grazie ho già dato. della popolazione e proporre al Parroco Ci ho pensato e ho deciso di ricandidarmi. gli interventi opportuni, promuovere Le ragioni questa volta sono tante. Ma una sola è l’evangelizzazione di tutta la popolazione la più importante. del territorio, curare la comunione tra AMARE la propria Comunità. Sentire che ne i parrocchiani, studiare le modalità di fai parte. Sentire dentro il cuore la passione di attuazione, nell’ambito della Parrocchia, servire questa Comunità fatta da persone. del Programma Pastorale Diocesano e delle direttive del Vescovo, cooperare Dico a te, amico/a, che stai leggendo questo efficacemente alla realizzazione delle attività scritto. Se te la senti di metterti in gioco, dai la parrocchiali. tua disponibilità. Candidati. Poi se saremo eletti, il resto lo farà lo Spirito 4. Il CPCP dura in carica quattro anni. I Consiglieri Santo. Ci darà Lui la capacità, la gioia di servire, possono essere rieletti.I Consiglieri che il desiderio di renderci utile. Ciao a presto. durante il mandato rinunciano, o sono impossibilitati a continuare, vengono Michele sostituiti dai primi candidati non eletti. 20
CREDO DEL SOFFERENTE Credo che Dio non permetterebbe il dolore se non volesse ricavare un bene segreto e misterioso, ma reale. Credo che non potrei compiere nulla di più grande che dire al Signore: “Sia fatta la tua volontà”. Credo che l’unica spiegazione del dolore sia che Gesù lo abbia voluto prendere su di sé. Credo che il dolore non sia uno scherzo crudele del caso, ma una misteriosa partecipazione alla passione di Gesù. Credo che un giorno comprenderò il significato Della mia sofferenza e ne ringrazierò Dio. Credo che senza il mio dolore, sopportato con serenità E dignità, mancherebbe qualcosa all’armonia dell’universo. Credo che sia veramente saggio chi sa soffrire senza perdere La serenità e la fiducia in Dio. Credo che tutti i fiumi vanno al mare, così tutte le nostre Lacrime si versino nel cuore di Dio. Amen 21
GIORNATA DEL MALATO: LA PAROLA A CHI HA RICEVUTO IL SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEI MALATI Anche quest’anno, in concomitanza con un’offerta sacra al Signore Gesù. la Festa delle Beata Vergine di Lourdes, Sono pertanto grata al buon Dio che la nostra Comunità Pastorale ha vissuto la dopo, un’accurata preparazione spirituale, XXVII Giornata Mondiale del Malato con mi ha concesso la gioia di ricevere una buona partecipazione alla celebrazione questo Sacramento che mi aiuta a vivere Eucaristica durante la quale è stata offerta interiormente serena nonostante i guai a tutti i presenti la possibilità di ricevere derivanti dalla mia precarietà e stimola in l’Unzione dei malati, “sacramento” che me l’impegno di vivere meglio la liturgia dona la forza di accettare con fede la del quotidiano seguendo, sull’esempio sofferenza e di valorizzarla unendola al della Mamma Celeste, il filo conduttore sacrificio redentore di Cristo per sé e per della volontà di Dio nel mio cammino i fratelli. verso la casa del Padre. La felice possibilità di poter ricevere più volte nella vita questo sacramento, è un Olga Stefani dono del Concilio Vaticano II, mentre prima veniva amministrato soltanto ai malati gravi o in fin di vita per renderla alla S. Messa per la giornata Ma quando ho visto che del malato, ho detto subito tante persone più giovani di sì, ma ho fatto presente di me si mettevano in fila che dovevano passare per riceverlo, mi sono alzata a prendermi per non far e con il mio bastone sono chiedere permessi di lavoro andata verso il Sacerdote. a mia figlia. Il Santuario di E’ un sacramento veramente Madonna in Campagna semplice: mi ha unto la fronte mi piace e sono andata e le palme delle mani. Ho 82 anni e ho tanti problemi volentieri. Il sacerdote prima Sono stata molto colpita di salute, anche se quest’anno di iniziare ha spiegato che dell’unzione delle mani: mi è stato abbastanza buono. avrebbero amministrato è sembrato un gesto molto Per fortuna mia figlia ogni l’unzione degli infermi (io intimo e amichevole, di mattina, prima di andare al la chiamo ancora Estrema affidamento a Dio, perché la lavoro, passa ad aiutarmi a Unzione) e ho desiderato nostra vita è nelle sue mani. mettermi il busto e a vestirmi. riceverlo anch’io, ma non mi Quando una persona della sembrava il caso. Mimma Balsemin parrocchia mi ha invitato 22
Lunedì 11 febbraio ho deciso, come ho fatto altre volte, di partecipare alla S. Messa in occasione della Giornata del malato e perciò anche delle persone avanti negli anni. Giunta in chiesa ho sentito dal parroco che avrebbero amministrato il sacramento dell’Unzione dei malati. Non mi era mai capitata l’occasione e mi è sembrato giusto mettermi in fila per riceverlo mi considero anziana, 80 anni, con numerosi acciacchi ma ancora attiva e disponibile ai bisogni della mia famiglia. Non ho paura della morte: se guardo indietro la mia vita vedo tanti momenti difficili, la morte della mia mamma, di mio marito e altre prove. Ma vedo anche tante cose belle: sono contenta dei miei figli, entrambi bravi ragazzi, che finora si sono comportati bene. Cerco di aiutarli, ma senza essere invadente. Sono contenta di accompagnare i nipotini all’oratorio o a scuola e sono ricambiata con tante attenzioni. La morte non mi fa paura, è la fine naturale, anche se ho pianto tanto per la morte di alcune persone care. Ho più paura della malattia, soprattutto se lunga, perché non vorrei essere di peso a nessuno. Così, lunedì, mi sono presentata al sacerdote e ho ricevuto l’Unzione. Sono contenta d’averlo fatto: mi sento molto serena e in pace con me stessa e con gli altri. Carla Balzarini 23
Peter Farrelly gira così un vero e proprio CINEMA GREEN BOOK road movie che attraversa le strade dell’animo umano, quello più misterioso e L’amicizia fa guardare il mondo attraverso quello più profondo che tutti ci accomuna. gli occhi dell’altro. Anche quando i riferimenti culturali sono diversi, lo status pure, così come il colore Ci sono amicizie impossibili che hanno della pelle. Lo stesso che Don deve segnato vite nonché la storia in generale. pagare, fino alla mortificazione, quando Sono quelle tra due persone di mondi allora le leggi razziali mettevano limiti su completamente differenti, che per destino dove «i neri» potevano mangiare, dormire, o, meglio, provvidenza arrivano ad sedersi, fare acquisti e camminare. incrociarsi. Un racconto drammatico, ma capace «Green book», racconta proprio quella tra di far sorridere allo stesso tempo, il duro buttafuori macho italoamericano insieme ai protagonisti che sanno tenere Tony-Lip-Vallelonga (Viggo Mortensen, egregiamente le scene. superlativo) con il raffinato, talentuoso Intenso e riuscito, «Green book» sa, e riservato pianista di colore Donald dunque, conquistare il cuore dello Walbridge-Don-Shirley (Mahershala Ali, spettatore (bellissime le lettere che Tony grandioso). scrive alla moglie grazie all’aiuto di Don). Nel 1962 Tony perde il lavoro e per Non sarebbe male se arrivasse anche mantenere la famiglia decide di seguire, alla testa, visto il tema trattato e ancora, come autista di Don, il tour di due mesi purtroppo, così attuale. Più che consigliato. nel Sud degli Stati Uniti. Un viaggio che porterà entrambi a Temi: amicizia, diversità, razzismo, status, guardare il mondo attraverso gli occhi musica, viaggio, sentimenti, destino, dell’altro, fino ad intessere una lunga e provvidenza, vita. bella amicizia che durerà, fino alla loro morte, oltre cinquant’anni. Don Gianluca Bernardini
2 CANZONI TEMA GENITORI/FIGLI MUSICA Genitori/figli: è la tematica divenuta panorama internazionale con Cat molto presente di questi tempi. Si Stevens, Eminem, Simple Plan, One sente parlare persino di “emergenza republic, Lynyrd Skynyrd… educativa”. Numerose sono le attività che Voglio lasciarvi meditare con due esperti, scuole e associazioni varie testi, per certi versi simili, uno molto propongono per promuovere un popolare e conosciuto, l’altro più da rinnovato e autentico rapporto fra appassionati musicali. generazioni, anche se, da sempre, in ogni epoca, gli adulti hanno fatto Entrambi però sono un dialogo tra “fatica” con le nuove generazioni. un genitore e un figlio, fatti senza Il rapporto in famiglia e a scuola, nessuna enfasi emotiva ma con tra il mondo gli adulti e quello degli quella tenerezza che sa plasmare adolescenti, è sempre “frizzante” e il cuore e animata desiderio che continuamente in oscillazione tra la dovrebbe essere in ogni genitore: bellezza di questa relazione e tutte vedere il proprio figlio felice perché le difficoltà che essa comporta. ha compreso che la vera felicità nella Non è quindi una sorpresa se, vita è fatta dalla quotidianità, dalle guardando al panorama musicale piccole cose, dalla semplicità. passato e presente, praticamente in ogni artista troviamo una o più canzoni scritte pensando alla Luigi Rutigliani relazione famigliare; che sia da genitore guardando il proprio figlio o da figlio che, attraverso la canzone, parla, chiede, ringrazia, urla, si arrabbia coi propri genitori. Ci sono testi con storie difficilissime e talvolta tragiche e ci sono testi che esprimono tutta la bellezza di questa viscerale relazione. Possiamo fare un veloce elenco, necessariamente non esaustivo, se ricordiamo alcuni grandi della musica italiana come Baglioni, Guccini, Ramazzotti, Ligabue, Jovanotti per poi spostarci sul 25
CAT STEVENS – LYNYRD SKYNYRD FATHER AND SON – SIMPLE MAN TRADUZIONE: TRADUZIONE: UN UOMO SEMPLICE PADRE E FIGLIO Mia madre, quando ero piccolo, mi disse “Vieni qui, siediti vicino a me, mio unico figlio Non è il momento di fare cambiamenti, E ascolta attentamente ciò che ti dico rilassati soltanto, prenditela comoda Se lo farai ti aiuterà un bel giorno” Sei ancora giovane, questo è il tuo problema, (interruzione strofa) c’è così tanto che devi sapere “Prenditi il tuo tempo, non vivere con la fretta trovati una ragazza, sistemati, I problemi vengono e vanno se vuoi, puoi sposarti Troverai una donna, troverai l’amore guarda me, sono vecchio, però sono felice E non dimenticarti, figlio mio, che c’è qualcuno lassù” Un tempo ero come tu sei ora, (interruzione strofa) E so che non è facile, restare calmo quando trovi “E sii un uomo semplice che qualcosa bolle in pentola Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere ma prenditi il tuo tempo, pensa molto Piccolo, sii un uomo semplice beh, pensa a tutto quel che hai Lo fai per me se puoi?” domani tu sarai ancora qui, (interruzione strofa) ma i tuoi sogni potrebbero non esserci “Lascia perdere l’ingordigia del denaro dell’uomo ricco Come posso provare a spiegare? Tutto ciò di cui hai bisogno è nella tua anima quando lo faccio lui si gira dall’altra parte Puoi farcela se ci provi Tutto ciò che voglio per te, figlio mio, è la tua è sempre stata la solita soddisfazione” la solita vecchia storia dal momento in cui potevo parlare (interruzione strofa) mi è stato ordinato di ascoltare “E sii un uomo semplice ora c’è una via e io so Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere che devo andare via Tesoro, sii un uomo semplice io so che devo andare Lo fai per me se puoi?” – Non è tempo per cambiamenti Sì, lo farò. siediti soltanto, fai le cose con calma – Sei ancora giovane, questo è il tuo problema, c’è Ragazzo, non preoccuparti, troverai te stesso così tanto che devi vivere Segui nient’altro che il tuo cuore trovati una ragazza, sistemati, Puoi farcela, tesoro, se ci provi se vuoi, puoi sposarti Tutto ciò che voglio per te, figlio mio, è la tua guarda me, sono vecchio, però sono felice soddisfazione” (interruzione strofa) Tutte le volte che ho pianto, “E sii un uomo semplice tenendomi tutto ciò che sapevo dentro Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere Piccolo, sii un uomo semplice è difficile, ma è più difficile ignorare ciò Lo fai per me se puoi?” se loro avessero ragione, io sarei d’accordo – ma è loro che conoscono, non sono io “E sii un uomo davvero semplice ora c’è una via e io so Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere che devo andare via Tesoro, sii un uomo semplice…” io so che devo andare 26
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