É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia

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É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Incontro   2019 n. 1

      É vita,
     è futuro.
É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
INDIRIZZI UTILI:

                                                        Don Mauro Taverna (Parroco)
                                                              Via Leopardi, 4
                                                             Tel. 0331 792630
                                                            Fax. 0331 734825
                                                        donmaurotaverna@gmail.com

                                                         Centro Parrocchiale Paolo VI
                                                               Via Bachelet, 9
                                                              Tel. 0331 790389

                                                            Segreteria di Arnate
                                                     segreteriaparrocoarnate@virgilio.it
                                                          Tel. e Fax. 0331 771393

                                                      Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice
                                                              Via Pio La Torre, 2
                                                              Tel. 0331 793590
                                                     Sr Ivana: direttrice.mic@gmail.com
                                                      Sr Lucia: brasca.lucia@gmail.com

     Anno XXXVII - n°1 - Marzo 2019
   Periodico delle Comunità Parrocchiali
        di Madonna in Campagna e
     Santi Nazaro e Celso - Gallarate
                                                           ORARIO SS. MESSE:
www.mariareginadellafamiglia.it

       Dir. Resp. don Mauro Taverna
        Reg. Trib. Busto A. N. 09/01                    Parrocchia Santuario di
      Stampa: A. Ferrario Ind. Grafica                  Madonna in Campagna
  Via Madonna in Campagna 1, Gallarate
                                                 Vigiliare............................ ore 18:30
                                                 Festive.................................ore 8:00
                                                 ..........................................ore 10:30
                                                 ..........................................ore 18:00
                                                 Feriali...................................ore 8:00

             Il presente numero                    Parrocchia SS. Nazaro e Celso
        è stato chiuso il 03.03.2019
    Ne sono state stampate 1500 copie.
Viene recapitato a tutte le famiglie residenti   Vigiliare.............................ore 17:30
       nel territorio delle parrocchie           Festive.................................ore 9:00
   ed offerto a quanti sentono di amare          ..........................................ore 11:00
MADONNA IN CAMPAGNA e ARNATE.                    Feriali...................................ore 9:00
É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
INVITO ALLA GIOIA

                editoriale
                di don Mauro Taverna

La nostra Comunità pastorale è accogliente?               strada della gioia è senza dubbio quello di essere
I nostri oratori sono luoghi accoglienti?                 prete contento.
                                                          E sono prete contento perché da una parte
Mi sono immaginato le tante e variegate risposte;
                                                          vivo l’esperienza della fragilità e della povertà,
da quelle positive a quelle dove le lamentele
                                                          dall’altra sento di essere – sostenuto dalla grazia
hanno il sopravvento. Cosa dire infine?
                                                          – uomo della speranza, inviato dal Signore a
Certamente la prima cosa è “ringraziare” il
                                                          sostenere, incoraggiare e illuminare.
Signore che la Comunità esiste, che gli oratori
                                                          Sono un prete contento quando nella
ci sono: scalcinati, chiusi, poco accoglienti… ma
                                                          celebrazione della messa quotidiana, attraverso
ci sono! E poi… è inutile continuare a lamentarsi
                                                          la mia piccola persona, Lui si fa presente e mi
degli altri, parlare di poca accoglienza… bisogna
                                                          rende capace di spezzare il pane della vita.
rimboccarsi le maniche e smettere coi musi lunghi,
                                                          Sono un prete contento quando tocco con
il pettegolame, l’offendersi per delle sciocchezze.
                                                          mano la presenza discreta di tante persone che
Per accogliere bisogna ascoltare l’altro, senza
                                                          nella Comunità si impegnano per gli altri.
pregiudizi, senza etichette e senza pensare che
                                                          Sono un prete contento quando nella visita agli
sicuramente ha torto ancor prima che parli.
                                                          ammalati e ai sofferenti constato che portano nel
Bisogna ricordarsi che “oratorio” è luogo di
                                                          cuore sentimenti di serenità e di pece, frutto di
preghiera, ma a volte se ne vede poca, l’oratorio
                                                          una grande fede; vedo un fratello o una sorella
è il luogo di quelli che vivono fra loro come fratelli,
                                                          che si preparano all’incontro definitivo con il
non per i loro meriti, ma perché si riconoscono
                                                          Signore senza paura e angoscia.
“figli dello stesso Padre”.
                                                          Essi si affidano con lo spirito di abbandono
I fratelli non si scelgono, capitano e allora si deve
                                                          proprio di chi crede e sa che la morte è solo la
fare più fatica ad amarli, per capirli.
                                                          porta che apre a nuovi orizzonti, nel luogo che il
I fratelli si correggono tra loro non per dimostrare
                                                          Padre ci attende a braccia aperte.
l’un l’altro di essere i più bravi, ma per aiutarsi a
                                                          Sono un prete contento quando sento che
diventare migliori. L’oratorio, la Comunità, sono i
                                                          il Signore mi è sempre accanto, soprattutto
luoghi dove Cristo diventa reale per chi lo cerca,
                                                          quando il cammino diventa faticoso, quando
e per chi non lo cerca ma lo vede negli altri e ne
                                                          sento il peso della mia debolezza e di quella di
rimane conquistato.
                                                          coloro che mi sono stati affidati, quando soffro
Dobbiamo imparare come Comunità a guardare
                                                          per l’indifferenza di alcuni e il fraintendimento di
al meglio, senza cadere nella sterile lamentosità
                                                          altri, quando emergono egoismi e contraddizioni.
che appesantisce l’esistenza, non costruisce nulla
                                                          In questi momenti sento risuonare in me la sua
e, soprattutto, non permette di essere gioiosi.
                                                          Parola: “Non temere, io sono con te”; sperimento
“Se lamentarsi con Dio è, infatti, forma squisita di
                                                          la presenza di Maria, madre dolce e premurosa
preghiera, lamentarsi degli altri davanti agli altri
                                                          del mio sacerdozio.
crea solo amarezza sterile”.
                                                          E’ allora che la preghiera quotidiana del rosario si
                                                          fa pacificante consolazione.
Mi piace ricordarmi che uno dei modi più
importanti per aiutare gli altri a camminare sulla

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É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
IL BUON VICINATO A KM ZERO!
               Festa della pace 2019,
           ZONA PASTORALE DI VARESE
Ogni anno l’Azione Cattolica, in linea con            Essa oramai da molti decenni è un’occasione
il Papa e la Chiesa universale, sceglie di            di festa e di ritrovo per tutti, dove bambini,
dedicare il mese di gennaio alla tematica             giovani e adulti di località ed età differenti
della Pace, in quanto esso risulta essere un          provenienti da tutta la zona di Varese si
tema attuale e perché crede fortemente che            ritrovano per “mettere le mani in pasta” in
sia possibile costruire un mondo di pace.             queste tematiche.
La pace è infatti un dono di Dio, da custodire        La festa di quest’anno della zona 2 ha allargato
e costruire, per farlo dobbiamo rimboccarci le        la sua organizzazione e partecipazione
maniche, abbattere le barriere per costruire          a due realtà: la Comunità Islamica di
ponti, invocando l’aiuto di tutti, persone di         Gallarate e la Pastorale Famigliare del
diversa religione o di età differenti, partendo       Decanato di Gallarate. Con la prima realtà
dai più piccoli fino ad arrivare al mondo degli       è in corso ormai da un paio d’anni una stretta
adulti.                                               collaborazione, soprattutto a livello giovanile,
Per questo anno l’Azione Cattolica Nazionale          costituta da momenti di conoscenza ma
ha scelto di dedicare il mese della pace a un         soprattutto concreti per “costruire ponti, non
progetto che mette al centro il valore del cibo       muri!”. Con la pastorale famigliare è nata
e la dignità delle persone e dei lavoratori           una bella collaborazione poiché si è deciso
che impiegano i propri sforzi per produrlo,           di svolgere all’interno della festa l’annuale
soprattutto perché viviamo in un tempo                convegno delle famiglie decanale dal titolo
nel quale il valore di ciò che acquistiamo,           “CONVIVIALITA’ A KM ZERO: QUALE
consumiamo e mangiamo è determinato da                STILE PER LA FAMIGLIA? “
regole e criteri che risultano essere lontani         L’obiettivo della festa e del convegno è
dalla realtà che rischiano di farci dimenticare       quello di riflettere sulla lettera alla città del
il valore reale dei prodotti che portiamo in          7 dicembre 2017 del nostro Arcivescovo
tavola. Vogliamo ricordare inoltre, che il cibo       Mons. Mario Delpini: Per un’arte del buon
oltre che ad essere un alimento, è anche              vicinato.
un’occasione di incontro sia all’interno che
all’esterno delle nostre famiglie, uno dei            La festa dunque ha preso il via con la colorata
pochi momenti in cui riusciamo a fermarci             accoglienza iniziale al centro della gioventù,
intorno ad un tavolo (cosa non sempre                 dove hanno portato i saluti i responsabili
facile e scontata in questo mondo frenetico)          dell’ACR, i coniugi referenti della pastorale
per condividere non solo il cibo ma anche             famigliare, i rappresentanti della comunità
qualche parola, raccontando ad esempio la             Islamica, il parroco e decano don Riccardo
nostra giornata.                                      Festa e, a seguito del quale, i ragazzi hanno
Il momento conclusivo di questo percorso è            lanciato al cielo i messaggi di pace con un
la vivace Festa della Pace che quest’anno si          mare di palloncini colorati.
è svolta il 20 gennaio.

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É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Poi la festa e la riflessione è proseguita: gli        devono affrontare insieme alcune sfide.
adulti e giovani in aula magna per ascoltare           Questa festa è stato un piccolo braciere
le testimonianze concrete di Mons. Giuseppe            di pace, che vuole continuare a intessere
Vegezzi, Vicario della Zona Pastorale, Enrico e        relazioni, abbattere muri, creare ponti, tra le
Daniela Coppin Gruppo famiglie missionarie             generazioni, tra le religioni ma soprattutto
a KM O - Diocesi di Milano, un rappresentate           nel tessuto sociale che abitiamo poiché “è
della comunità Islamica Gallaratese e Mina e           necessario che sia condivisa la persuasione
Maria Rosa dell’Associazione Bethesda di via           che il legame sociale, la cura di sé, della
Cannero a Milano.                                      propria famiglia, della gente che sta
I ragazzi invece si sono immersi nel tema              intorno è la condizione per la vivibilità, la
del buon vicinato attraverso tre esperienze,           sopravvivenza, lo sviluppo mio e della società.
con lo stile di esperienzialità, spiritualità e        Vivere vicini può essere anche una spiacevole
diocesanità tipiche del metodo educativo               coincidenza. Invece noi siamo convinti che
dell’ACR. La testimonianza di Carlo Fiori,             dare vita alla città sia l’esito di una visione del
giovane di Azione Cattolica che ha fatto del           mondo e dell’interpretazione della vocazione
buon vicinato la sua scelta di vita, vivendo in        dell’uomo”
un condominio solidale in provincia di Varese,         (Per un arte del buon vicinato, p. 15).
ha trasmesso ai ragazzi la possibilità di vivere
in maniera significativa le relazioni con chi ci                               Amedeo Scrosati
sta accanto, tramite dei gesti piccoli, concreti         Responsabile ACR Madonna in Campagna
ma molto preziosi.                                                     e membro equipe di zona 2
Un’attività più artistica ha visto coinvolti i
ragazzi nella realizzazione di una targhetta
da appendere sul proprio pianerottolo, con
un messaggio di pace, da far sottoscrivere
anche al proprio vicino, così da creare un
pianerottolo diverso, con un intento chiaro:
“l’arte del buon vicinato nasce con uno
sguardo, Ecco: mi accorgo che esisti anche
tu, mi rendo conto che abiti vicino!”
(Per un arte del buon vicinato, p. 23).
Infine non poteva mancare un super giocone
all’aperto che ha visto i ragazzi mettersi nei
panni dei alcuni vicini di un condominio, che
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É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
UNA SERATA DIVERSA
Una serata diversa.                                    In dieci secondi ha conquistato la sala e
Sulla pagina Facebook del nostro Oratorio              l’attenzione incondizionata che ha saputo
Don Bosco MIC da qualche giorno appare                 tenere alta per tutta la serata. Brillante,
questo evento: “Il linguaggio segreto dei              ironico e diretto ci ha travolti illustrandoci
nostri figli”                                          caratteristiche e comportamenti dei nostri
“Andiamo? ...dai sembra carino e                       COGNITIVI, EMOTIVI e VISCERALI figli.
interessante, senza considerare che                    “Questo è Matteo, no forse no... beh però
ultimamente coi ragazzi non sai mai come               in parte”.
dirgli le cose”                                        Mamme che cercavano di trovare il giusto
Prenotiamo il posto (gratuito) sempre on               contenitore per il proprio figlio, ed io che
line: la digitalizzazione avvicina e semplifica,       mi sentivo Tupperware e tutti i contenitori
tutto a portata di un click (nel bene o nel            infilati uno dentro l’altro.
male).                                                 Non voglio fare un riassunto di ciò che ha
Restiamo aggiornate sull’evento: posti                 saputo trasmetterci, non ne sarei capace e
esauriti, sold out.                                    farei un torto alla sua brillante esposizione.
Questo titolo ha attirato tante famiglie al            Certo è che la formula magica per decifrare
punto da mettere a disposizione la sala                questi figli, ovviamente, non esiste.
100 posti dell’Oratorio MIC e realizzare una           L’amore, le relazioni e gli affetti non hanno
diretta Facebook.                                      metriche da seguire ma giusti approcci.
Del resto l’interesse su questi temi è sempre          Non ci sono gradini ma strade da percorrere
alto e ben venga vedere la comunità                    insieme, marcando il passo.
partecipe in queste occasioni, sia per la              Alle domande della platea sono state date
buona volontà di chi organizza e si mette              risposte pertinenti e consigli più pratici,
a disposizione degli altri (meglio dire...             sempre con professionalità e l’ironia che
all’opera) sia per chi decide di partecipare           rende più digeribile anche ciò che non
sfidando il freddo e la comodità del binomio           vorremmo sentirci dire.
divano-pigiama.                                        “Mio figlio vuole fare una scuola che non fa
                                                       per lui, come faccio a fargli cambiare idea?”
Personalmente mi affascinava molto la
presenza di uno psicoterapeuta che, nel mio
immaginario, rilasciava formule magiche
per capire a cosa corrispondesse nel
concreto qualche atteggiamento verbale o
non verbale dei miei figli.
La sala è piena (anche il parcheggio),
prendiamo posto in seconda fila e ci
prepariamo ad ascoltare. Incuriositi.

Una breve presentazione della serata da
parte di sr Lucia e di Daniele Somenzi.
La parola a Paolo Grampa.

                                                   4
É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
“Mia figlia non si addormenta facilmente
    la sera, come posso fare?”
    E così via.
    Un consiglio l’ho subito messo in pratica
    il giorno dopo: ha funzionato.
    Anche il libro che ha citato è già scaricato
    in libreria.

    Ora mi viene solo una proposta da fare
    agli organizzatori: il linguaggio segreto
    dei genitori.
    Rivolto ai nostri ragazzi.
    Aiutiamo anche loro a saper gestire
    questi papà e queste mamme.
    Io prenoto due posti. In prima fila

    Serena M.

5
É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
GMG PANAMA

Lo scorso mese ho partecipato, insieme ad              alloggiato in strutture scolastiche, stavolta
alcuni giovani e a un confratello amico, a un          sono stato accolto in casa da una famiglia,
evento di Chiesa straordinario, la Giornata            che ringrazio di cuore.
Mondiale della Gioventù, che si è tenuta               Anzi, l’accoglienza è stata proprio un tratto
a Panama dal 22 al 27 gennaio: sono stati              distintivo di questa GMG: la maggior parte
giorni speciali, in cui gustare la cattolicità         dei pellegrini era ospitata presso le famiglie,
della Chiesa, cioè il suo carattere universale,        le quali erano fiere di poter accogliere i
capace di unire persone provenienti da tutti           giovani, al punto da apporre un cartello al
i Paesi del mondo, legate tra loro dalla fede          di fuori della propria casa per segnalarlo, e
nel Signore Gesù e dal desiderio di vedere e           gli automobilisti per strada, nonostante i
ascoltare una parola del Papa.                         comprensibili disagi alla circolazione a causa
Le GMG, ideate da san Giovanni Paolo                   della nostra presenza, ci suonavano il clacson
II, sono un grande momento di festa, di                per salutarci.
incontro e di preghiera per molti giovani; in          Le giornate prevedevano in genere una
questo caso, la maggior parte dei presenti             catechesi al mattino, durante la quale in piccoli
proveniva ovviamente dall’America Centrale,            gruppi potevamo ascoltare e interagire con
soprattutto da Messico, Costa Rica e                   alcuni Vescovi; seguiva la celebrazione della
Colombia. E il calore latinoamericano si è
fatto davvero sentire, da una parte perché
abbiamo potuto godere di temperature
estive, ma dall’altra, soprattutto, perché
abbiamo sperimentato un clima di grande
cordialità, di accoglienza festosa e di una
semplicità lieta.
Avevo già partecipato alle edizioni di Madrid
nel 2011 e di Cracovia nel 2016, ma questa
è stata diversa: noi europei eravamo una
minoranza e non c’erano i grandi gruppi di
Italiani che si incontrano di solito in questi
eventi; inoltre, mentre le altre volte ero stato
                                                   6
É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
S. Messa, che presso la nostra Parrocchia è              Come Maria si è lasciata coinvolgere
stata sempre presieduta dal card. Bassetti, il           completamente nella missione che Dio le
Presidente della CEI, mentre nel pomeriggio              ha affidato nell’Annunciazione, così i giovani
ci si spostava alla Cinta Costera per i grandi           sono chiamati a innamorarsi di quel sogno
eventi con il Papa, tra cui la Via Crucis.               che Dio ha per ciascuno di loro: così potranno
Il sabato e la domenica ci siamo poi riversati           sentire la concretezza del suo amore per
tutti al Metro Park per partecipare alla Veglia          ciascuno e potranno impegnarsi, nel dialogo
e la mattina dopo alla S. Messa con Papa                 con le generazioni, per la costruzione di un
Francesco; le stime circa l’affluenza oscillano          domani caratterizzato dalla speranza, dalla
tra le settecentomila e un milione di persone.           carità e dalla fraternità per tutti. In questo
Il titolo che è stato dato è tratto dal Vangelo di       itinerario spirituale, infine, non sono mancate
Luca: “He aquí la sierva del Señor, hágase en            le figure di alcuni Santi, uomini e donne che
mí según tu palabra”; sono le parole che Maria           hanno preso sul serio la loro vocazione.
pronuncia ascoltando l’annuncio dell’angelo.             Tra questi mi piace ricordarne uno forse non
Maria con il suo fiat è stata protagonista in            molto conosciuto, San Josè Sanchez Del Rio,
questa GMG, nella quale il Papa ha spronato              un ragazzino messicano, morto martire a 14
ancora una volta i giovani a mettersi in gioco,          anni durante la persecuzione contro i Cristiani
a non stare a guardare, ma a sporcarsi le mani           che ha segnato il Messico negli anni ’20: già
insieme a Gesù: la giovinezza – ha detto – non           così piccolo, aveva capito che Gesù non è un
è una sala d’attesa per aspettare il proprio             optional, ma il vero tesoro che dà senso alla
turno, ma il tempo in cui essere protagonisti;           nostra vita.
i giovani non sono il futuro, ma il presente,
sono l’“adesso” di Dio.                                                               don Mirco Motta

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É vita, è futuro - Incontro - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
LA TRADIZIONALE GIOEBIA AD ARNATE
                                                 La leggenda narra infatti che nei boschi del
                                                 Varesotto vivesse una strega cattivissima,
                                                 la Gioebia appunto, che di notte rapiva i
                                                 bambini per cibarsene.
                                                 Le mamme dei villaggi erano solite cucinare
                                                 un buon piatto caldo da mettere sul
                                                 davanzale per sfamare la strega e salvare
                                                 così i propri figli. L’ultimo giovedì di gennaio,
                                                 quando la strega era più cattiva che mai, le
                                                 donne cucinarono un enorme pentolone di
                                                 risotto e luganiga per la strega, mettendole
                                                 a disposizione solo un piccolo cucchiaino per
                                                 mangiarlo. La Gioebia impiegò tutta la notte
                                                 per mangiarlo, e l’alba la colse di sorpresa: i
                                                 primi raggi del sole la bruciarono.
                                                 Da qui il falò accompagnato dal risotto,
                                                 che ha bruciato ed esorcizzato le paure dei
                                                 bambini.
                                                 La serata è stata un vero successo: tutti i
                                                 partecipanti si sono divertiti, dai bambini ai
                                                 più anziani, e noi volontari siamo stati molto
Sabato 26 Gennaio si è svolto presso l’oratorio soddisfatti!
di Arnate il tradizionale falò della Gioebia.    Nonostante la macchina organizzativa sia ben
La serata è cominciata con la cena a base di oliata e ormai collaudata, è sempre necessario
risotto e luganiga; non potevano mancare poter contare su nuove forze che siano pronte
panini con la salamella, patatine fritte e vin a mettersi in gioco. La nostra porta è aperta,
brulè, per riscaldarsi nell’attesa del falò.     aspettiamo nuovi volontari che si affianchino
Il momento clou della serata è stato ai veterani per l’anno prossimo!
ovviamente il rogo, acceso da don Casimiro,
che con il suo calore ha attirato numerose                                          Laura Ottolina
famiglie da tutta la comunità.
È un evento che da anni coinvolge tanti gruppi
di volontari: papà per recuperare la legna e
allestire il fantoccio; cuochi e responsabili
della griglia per la cena; bariste, catechiste,
giovani e qualche adolescente per la vendita
e la distribuzione del risotto, e la raccolta di
offerte.
E quest’anno, ospiti d’eccezione sono stati i
bambini di seconda elementare, che hanno
appeso alla gonna della Gioebia dei disegni
rappresentanti le proprie paure.

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FESTA DELLA FAMIGLIA 2019
                                                     Alla famiglia è di grande aiuto una comunità
                                                     cristiana che viva in pienezza la propria fede
                                                     e l’appartenenza a Cristo, dove l’esperienza
                                                     della famiglia è una bellezza da conquistare
                                                     di nuovo ogni giorno.

                                                     Nonostante la massiccia propaganda
                                                     di una mentalità contraria alla famiglia,
                                                     fortunatamente il “fare famiglia” è ancora per
                                                     molti l’esperienza inestirpabile di un bene.
                                                     Nella nostra comunità pastorale abbiamo
                                                     voluto testimoniarlo e annunciarlo con la
                                                     nostra Grande Festa.
                                                     Il fulcro della giornata è stata la celebrazione
                                                     eucaristica del mattino, vissuta intensamente e
                                                     con grande partecipazione. Simbolicamente,
                                                     al termine della S. Messa è stata donata ad
                                                     ogni famiglia una bussola accompagnata
                                                     dalle parole del Papa “Camminiamo, famiglie,
La Festa della Famiglia che abbiamo celebrato        continuiamo a camminare”.
lo scorso 27 gennaio, è stata accompagnata           La festa è proseguita con il pranzo
dal messaggio del nostro Arcivescovo nella           comunitario, con degustazione del primo
sua lettera pastorale:                               piatto preparato dai nostri “Freelance”,
“Cresce lungo il cammino il suo vigore”.             seguito dalla condivisione di prelibatezze
                                                     portate da casa.
Il cammino viene spesso inteso come fatica e         Il tutto condito da un clima di amicizia, di
come ostacoli da superare. Eppure, secondo           gioco, di divertimento e di incontro.
l’esperienza dei pellegrini, il cammino non          Il filo conduttore della nostra Grande
consuma le forze, non spegne il desiderio,           Festa, dall’ideazione, all’organizzazione, ai
non induce allo sconforto, alla tentazione           preparativi, è stata la condivisione vissuta
di “tornare indietro” o di abbandonare la            in unità tra le due parrocchie della nostra
carovana.                                            comunità pastorale.
Il popolo pellegrino vede crescere lungo il
cammino il suo vigore. Allora possiamo dire          Ed ora continuiamo a camminare insieme
che la vita di ogni famiglia è un insieme di         auspicando di coinvolgere sempre più
piccoli e grandi pellegrinaggi.                      famiglie giovani con i loro bambini, vera
Ma è necessario che lungo il cammino le              speranza del mondo.
famiglie non siano sole.
La comunità ecclesiale ha la responsabilità di                          Emanuela, Miriam, Cristina
offrire un sostegno e un alimento spirituale
che rafforzino l’unione familiare, soprattutto
nelle prove e nei momenti difficili, oggi
sempre più frequenti.
                                                 9
“NON RIMANDATE A DOMANI IL BENE
      CHE POTETE FARE OGGI “
           (DON BOSCO)
Ogni anno festeggiamo Don Bosco
e mettiamo al centro della giornata           Oppure viviamo l’oratorio come un
la figura di questo grande santo che          “sogno che è svanito nel tempo”, il fare
ancora oggi ha molto da insegnare a           memoria della nostra esperienza è un
ciascuno di noi.                              contributo ai ragazzi di oggi che sono
                                              carichi di entusiasmo, di domande di
Quando si parla con la gente di Don           sogni forse sono cambiate le modalità
Bosco tutti dicono sempre: grande             ma sono gli stessi di sempre.
santo per l’oratorio, mi chiedo allora        Se noi adulti non ci crediamo più tanto
oggi per noi in questa comunità come          perché siamo un po’ nostalgici, oppure
sono percepiti i nostri oratori?              diciamo non ho tempo... stiamo forse
                                              perdendo una bella occasione per
Luoghi     dove      davvero   stiamo         camminare con i nostri figli e i nostri
crescendo insieme nel rapporto con            nipoti.
il Signore?
Dove ogni giorno cerchiamo di non             Io penso che festeggiare Don Bosco sia
rimandare quel gesto di bene quella           un festeggiarlo ogni giorno chiedendoci
parola di sostegno reciproco, ognuno          quanto stiamo investendo di tempo, di
di noi è veramente impegnato                  entusiasmo, di attenzione per i nostri
a renderli luoghi di accoglienza,             oratori.
solidarietà, crescita di fede?

                                         10
A poco serve lamentarsi che oggi i tempi Un oratorio non funziona ben solo
sono difficili, pensiamo a Don Bosco non perché offre dei servizi ma perché aiuta
erano certo facili i suoi tempi.          tutta la comunità a crescere nella fede
                                          concentrandosi su chi è più giovane.
Abbiamo ancora oggi un forte potenziale
nelle famiglie della nostra comunità.     E allora Don Bosco ancora oggi forse
Ma forse il rischio è quello di delegare ci sta dicendo anche tu puoi fare
che l’oratorio è solo per gli “addetti ai un po’ di bene senza rimandarlo a
lavori” ma tutti dobbiamo farcene un po’ domani!
carico
Se leggiamo bene l’esperienza di Don Pensaci...
Bosco non ci sono limiti di età, perché
l’oratorio è luogo per i piccoli che                                     Sr Ivana
vengono accompagnati dai grandi.

                                       11
41° GIORNATA PER LA VITA

Anche      quest’anno      la
nostra Comunità Pastorale,
sempre       sensibile   alle
necessità di chi ha bisogno,
si è fatta portavoce del
messaggio       della    CEI
che, in occasione della
Giornata Nazionale per
la Vita, chiede ad ogni
cristiano di accogliere,
servire, promuovere la vita
umana e custodire la sua
dimora che è la terra. Per
fare questo è necessario
scegliere di rinnovarsi e
rinnovare, di lavorare per il
bene comune, guardando
in avanti.
Il    discorso,    che     la
Conferenza        Episcopale
ogni anno prepara, vuole
incoraggiare le comunità
cristiane e la società civile
ad accogliere, custodire
e promuovere la vita
                                bene”, per noi e per i nostri figli. Per tutti. È un bene
umana dal concepimento
                                desiderabile e conseguibile.
al suo naturale termine,
sostenendo che il futuro
                                Per sottolineare l’evento, come ci ha chiarito bene don
inizia oggi:
                                Mauro all’inizio della Celebrazione Eucaristica delle 10.30,
è un investimento nel
                                sono stati compiuti dei piccoli gesti come invitare giovani
presente, con la certezza
                                mamme “in attesa” all’ambone per declamare le letture o
che “la vita è sempre un
                                come offrire alimenti per la prima infanzia in processione
                                              12
dopo il Pane e il Vino.
Anche il nostro Coretto si è impegnato in            Quando si raggiunge la quota complessiva
questo senso con i canti che ha intonato.            di € 2.880,00 si procede con il bonifico
Come ha ricordato anche Papa Francesco               a Fondazione Vita Nova che raccoglie
dopo l’Angelus del 3 febbraio 2019 “Si               le richieste dei CAV di tutta Italia e
rende sempre più necessario un concreto              procede con l’assegnazione dell’adozione
impegno per favorire le nascite, che                 prenatale (per maggiori informazioni
coinvolga le istituzioni e le varie realtà           www.fondazionevitanova.it/progetto-
culturali e sociali, riconoscendo la famiglia        gemma).
come grembo generativo della società”.
In questa direzione si muove il CAV (Centro          Inoltre, da diversi anni, sul piazzale delle
di Aiuto alla Vita) di Cassano Magnago,              chiese parrocchiali abbiamo la possibilità
che opera sul territorio di tutto il decanato        di fare una donazione al Gruppo
di Gallarate.                                        Difendere la Vita con Maria (che si occupa
Durante l’anno 2018 ha assistito più di 200          della sepoltura dei bimbi non nati, ma
famiglie, di cui 140 nuove. I volontari che          soprattutto di sostenere le loro famiglie
collaborano con il CAV hanno seguito                 con la preghiera) e alla Caritas ricevendo in
la nascite di 115 neonati, distribuendo              cambio delle bellissime primule colorate:
alimenti per l’infanzia ricevuti dal Banco           ogni volta che le guardiamo ricordiamoci
Alimentare, circa 10.000 pacchi di                   di tutti questi fratelli, magari recitando
pannolini e 1200 scatole di latte in polvere,        un’Ave Maria, che interceda affinché
che vengono invece acquistati con i fondi            ogni essere umano abbia la possibilità
raccolti tramite le donazioni.                       di nascere, crescere ed invecchiare in un
Il “nostro” Progetto Gemma è giunto al               contesto amorevole e dignitoso.
19° anno di raccolta delle quote e questo
ha permesso a 14 mamme di portare a                                                       Sandra
termine la loro gravidanza con un po’ di
serenità in più, sapendo di non essere
completamente sole.
Il Gruppo Nuove Famiglie di Madonna
in Campagna, ogni prima domenica del
mese, raccoglie le offerte di tutti coloro
che desiderano sostenere l’iniziativa.
Non c’è una cifra prestabilita, ciascuno può
donare in base alle sue possibilità dall’euro
una volta all’anno ai 10 euro mensili.

                                                13
IO E LA LECTIO
Esiste una modalità concreta per ascoltare quello            E poi non può mancare il silenzio per una buona
che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per            meditazione che è il punto centrale della lectio.
lasciarci trasformare dal suo Spirito. È ciò che             Angelo mi scrive: “Trascorrere del tempo con
chiamiamo “lectio divina”. Consiste nella lettura            Dio. È questa la mia esperienza di Lectio.
della Parola di Dio all’interno di un momento                Un tempo atteso e desiderato per ascoltare la
di preghiera per permetterle di illuminarci e                sua Parola, per conoscere il suo disegno su di
rinnovarci. (Evangelii Gaudium, 152)                         me, per ricevere forza e passione perché io possa
Stimolata da questa parola di papa Francesco,                realizzarlo. Ivano, Valentina, Mauro, Luca, Agnese.
l’Azione Cattolica continua a proporre agli adulti           Quanti volti sa assumere Dio perché io possa
la celebrazione della Lectio divina.                         comprendere il suo pensiero. Sguardi diversi, toni
Anche il nostro Arcivescovo, nella lettera                   diversi, accenti diversi. Ma tutto per me, perché la
pastorale, ha incoraggiato percorsi di “lettura              mia vita acquisti un senso ed un significato sempre
popolare della Parola di Dio”. Quindi, come                  nuovo. Non ha del miracoloso tutto questo? Chi,
dice Chiara, la responsabile di Azione Cattolica             oggi, in questo tempo, desidererebbe questo per
del decanato, “siamo stati contenti come AC di               me? Chi mi parlerebbe così? Forse è tutta qui, in
proseguire la nostra proposta di Lectio offerta a            fondo, la verità della Lectio: il desiderio di voler
tutti, grazie alla quale abbiamo potuto dare più             approfondire la conoscenza di Qualcuno che
spazio alle Scritture nella nostra vita.                     tiene così tanto a me, senza accontentarmi del
Abbiamo dedicato 5 serate, anche magari dopo                 “ne ho sentito parlare”.
una lunga giornata di lavoro, all’ascolto di uomini          La Lectio diventa così appuntamento, casa, luogo
e donne che ci hanno aiutato a gustare la Parola             in cui ci si incontra e ci si ascolta. Luogo in cui la
come nutrimento profondo per la nostra fede”.                vita si fa preghiera”. Dalla meditazione nascono
Nell’epoca di cambiamento che stiamo vivendo,                la preghiera e l’azione. La prima è condivisa con
uno dei tratti più evidenti sono l’incontro e la             i fratelli: si prega gli uni per gli altri e insieme si
presenza nelle nostre terre di persone di altri paesi        prega secondo le intenzioni della Chiesa.
e di altre culture. Nel solco delle conclusioni del          E poi l’azione, offerta come frutto comune della
Sinodo minore “Chiesa dalle genti” indetto dal               preghiera vissuta insieme e come stimolo anche a
nostro Arcivescovo dobbiamo ripensare il senso               livello personale perché tocchi specificatamente
dell’essere Chiesa, del riconoscere che nessuno è            la propria vita quotidiana.
straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini           La riflessione di Giuliano è una bella sintesi di
dei santi e familiari di Dio.                                tutto il percorso: “È difficile comprendere a fondo
È per questo motivo che in quest’anno pastorale              la Parola di Dio con una rapida lettura. Con la
la Lectio si è sviluppata sulla Lettera di Paolo agli        proposta della lectio divina la Parola non viene
Efesini, come alimento utile e opportuno per la              solo letta con gli occhi ma scende lentamente
nostra conversione. E la direzione della nostra              nel cuore, viene ascoltata, ripetuta, meditata,
conversione è quella di sentirci chiamati, come dice         ruminata. È un esercizio da assaporare con
il titolo del percorso, a contribuire ad abbattere           calma, pace interiore e riflessione. Nella lunga
i muri di separazione, forti dell’armatura di Dio            pausa di silenzio sento che la Parola mi interpella
che ci rende capaci di resistere alle insidie del            direttamente, scava nella mia vita e chiede
diavolo.                                                     conto delle mie azioni. Non è solo un’esperienza
Il metodo della Lectio è ampiamente noto: ad                 personale. La condivisione delle invocazioni ci
una invocazione iniziale allo Spirito, perché                fa sentire comunità e la proposta finale di actio
visiti le nostre menti e riempia della sua grazia i          prolunga nella vita vissuta il piano di salvezza di
nostri cuori, segue la lectio vera e propria che si          Dio.”
concretizza attraverso le parole di un predicatore           Cosa aggiungere ancora? Nulla!
che stimolano l’attenzione, l’intelligenza e la              Solo un invito: venite, vedete e gustate la gioia di
sensibilità di ciascuno.                                     stare con il Signore!

                                                        14
QUATTRO MERCOLEDI AL TEATRO DELLE ARTI
               Via don Minzoni 5 – ore 21
PAPA FRANCESCO: Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto
amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose
anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo

Nei tre anni della malattia si manifesta la santità di questo
giovane perito agrario cremonese, promettente calciatore che
muore il 30 gennaio 2015 a 21 anni. Lo conosceremo attraverso il
monologo teatrale di FEDERICO BRENNA dal titolo “Spaccato in
due. L’alfabeto di Gianluca”. Ingresso libero.

                        Fucilato per rappresaglia dai fascisti l’8 gennaio 1945 a soli 23 anni. Non fu protagonista di
                        azioni eclatanti, non fece proclami solenni di fede politica, ma la formazione cristiana ricevuta in
                        Oratorio a Legnano e in Azione Cattolica lo portò a vivere con dignità umana e fede cristiana la
                        sua morte davanti al plotone di esecuzione. Lo storico legnanese GIORGIO VECCHIO illustrerà il
                        contesto delle sue scelte; verranno lette pagine di memoria del parroco di Cannobio che gli fu
                        vicino negli ultimi giorni. Ingresso libero.

Il Vangelo secondo Lorenzo è un’opera teatrale: traccia le vicende del Priore e di
quanti gli furono accanto ripercorrendo le fondamentali tappe di snodo di
quella vicenda umana, sociale e spirituale. Testi di Leo Muscato e Laura Perini.
Regia: Leo Muscato.
PREZZI BIGLIETTI PER LO SPETTACOLO: Poltronissima € 32,00; Poltrona € 27,00;
Secondi Posti € 22,00 (Anche martedì 26 marzo. Si consiglia la prenotazione
0331.791382 - www.teatrodellearti.it/contatti). Sconto a 12€ per gruppi giovani.

                                                   Padre BARTOLOMEO SORGE, che nella sua lunga vita ha conosciuto
                                                   bene ed è stato amico dei due santi, ci illustra la loro vicenda umana e
                                                   la qualità cristiana della loro fede.
                                                   Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso mentre celebrava
                                                   la Santa Messa il 24 marzo 1980. Giovanni Battista Montini,
                                                   Arcivescovo di Milano dal 1954 al 1963, quando divenne Papa col
                                                   nome di Paolo VI. Guidò il Concilio Vaticano II e il periodo tormentato
                                                   che lo seguì. Ingresso libero.
16
17
ALLA SCOPERTA
DELLE VIE E PIAZZE
DI ARNATE E DELLE
ZONE ADIACENTI
Uno dei più attenti “cartografi” dell’urbanistica   Ed ecco altri personaggi...toponomatici.
e della toponomastica cittadina è stato Franco      Rodolfo Mauri, sindaco di Gallarate nei primi
Puricelli, deceduto qualche anno fa, attivo,        decenni del Novecento e, altro sindaco, dal
con delicatezza e tatto, nell’Avis gallaratese,     1906 al 1919, Olinto Pasta, poresidente inoltre
cultore del dialetto locale e, meritatamente        della Società Ginnastica Gallaratese. Una
premiato dall’amministrazione comunale, in          dinastia che allinea anche Alceste, fondatore
occasione di una delle tradizionali Giornate        dell’omonimo Cotonificio, Gaetano, macellaio
della Riconoscenza, con una pergamena.              e cronista dell’epoca, sino a Mario, sindaco
                                                    dal 1970 al 1975.
Pare, dunque, interessante ripercorrere
tale strada, annotando la nomenclatura              veniamo a Renato Piceni, avvocato e politico
(L’impegno generale di Puricelli è stato            e a Pietro da Gallarate, uno dei Capitani
consegnato a “Testate” della Pro loco) di vie       della Compagnia della Morte che sconfisse
e piazze di Arnate e zone adiacenti.                Federico Barbarossa a Legnano, nel 1176.

In ordine alfabetico, l’avvio spetta a via degli    Poi: Luigi Vaschi, maresciallo, pilota gallaratese,
Aceri, a testimoniare le origini agricole del       medaglia d’oro alla memoria, Luciano Zaro,
rione, per passare a storici personaggi, come       ucciso dai fascisti sulla porta di casa, il
Bellora, famiglia che ha lasciato la Casa di        Cardinale missionario Guglielmo Massaia, il
riposo, Egidio Checchi, fucilato dai tedeschi       noto scrittore e patriota Silvio Pellico e Carlo
alle Fosse Ardeatine e a Cesare Forni.              Tenca, giornalista, uomo politico e deputato.

Sindaco, cultore di storia locale, della            Dulcis in fundo, via XXII Marzo, ovvero la data
medesima famiglia non possiamo non                  che mise la parola fine, e vittoriosamente,
ricordare il Cardinale Efrem, spoglie in un         anno 1848, alla famosa insurrezione milanese
sarcofago nella chiesa di San Francesco, in         delle altrettante celebri Cinque Giornate.
piazza Risorgimento e il partigiano, medaglia
d’oro alla memoria, Duccio Galimberti.                                                   Elio Bertozzi

Non ha certo bisogno di presentazioni colui
che ha dato il nome al lungo corso, cioè
Leonardo da Vinci, mentre la via Magenta
rimanda alla battaglia del giugno 1859, nella
quale le forze franco-piemontesi sconfissero
gli austriaci.

                                                    18
IL SETTANTESIMO DELLA
                                       MORTE DI DON LUIGI CORSI
                                       PARROCO AD ARNATE DAL
                                                    1900 AL 1945
E’ stato parroco, ad Arnate, per un lungo                 come loro sovrano d’amore e di pace;
periodo, lasciando un ricordo forte ed                    famiglie che attendono con gioia il novello
essendo ricorso il Settantesimo della morte               parroco, circostanza opportuna per invitarlo
appare pertinente celebrarne la memoria.                  e considerarlo non solo come padre, ma
                                                          come primo amico.
Parroco quando il rione contava 1600 abitanti
circa.                                                    Nell’ottobre del 1945 don Luigi Corsi invia un
                                                          messaggio di congedo ai suoi parrocchiani,
Figlio di Galeazzo e di Teresa Formenti,                  in cui, tra l’altro, sottolinea: “Diletti arnatesi,
il futuro “don” nasce ad Abbiategrasso il                 pochi giorni ancora, poi ci separeremo per
16 febbraio 1866; ordinazione sacerdotale                 sempre dopo quasi 46 anni trascorsi in mezzo
il 23 maggio 1891, quindi l’avvio di una                  a voi.
straordinaria missione.                                   A tutti dico grazie, addio ragazzi, giovani
                                                          speranze della famiglia e della parrocchia
Coadiutore a Robechetto dal 1891 al 1894, poi             frequentate sempre il vostro oratorio.
a Bisuschio fino all’anno successivo. Diventa             Comunque, noi saremo sempre vicini,
Vicario spirituale nella tappa a Cassignanica,            sempre uniti nel cuore di Gesù e speriamo di
carica che riveste fino al 1900.                          ritrovarci tutti insieme nella patria beata per
Come si dice in gergo, prende possesso                    mai più separarci.”
canonico della parrocchia dei Santi Nazaro
e Celso, ad Arnate, il 22 aprile 1900: era la             Alla sua morte, nel Bollettino parrocchiale
domenica in Albis quando fece il solenne                  arnatese fu espressa una introduzione
ingresso.                                                 oltremodo significativa, con le doglianze per
                                                          non vedere più don Luigi ritornare alla sua
Nel periodo di parroco, più espressamente                 parrocchia, comparire in chiesa, accogliere le
nei primi anni del Novecento, la chiesa verrà             visite in casa, volgere uno sguardo simile ad
decorata dai pittori Castiglioni e Barni: il              una carezza verso i suoi figli.
decoro vuole la sua parte, certamente, ma don
Luigi ha bene in mente la sua missione, così              “Ci è mancata” si aggiunse “una persona
si rivelerà, tra l’altro, l’iniziatore dell’opera,        cara, tutti hanno sentito il suo amore
moderno apostolato nelle famiglie cristiane,              grande... qual tesoro era il suo cuore, caldo
“Consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore              che riscaldava, donava, consolava.”
di Gesù”.
                                                                                              Elio Bertozzi
Ovvero, come si spiegò al tempo, famiglie
che hanno eretto il trono del Cuore di Gesù
nei rispettivi focolari domestici, onorandolo

                                                     19
PERCHE’ HO SCELTO
 DI FAR PARTE DEL CONSIGLIO PASTORALE?
 SIAMO VICINI AL RINNOVO DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO PASTORALE

Con parole semplici, vorrei, innanzitutto,spiegare       5. Criteri di elezione. Sono elettori tutte le
che cos’è un Consiglio Pastorale; Come è                    persone di ambo i sessi della Comunità
composto; Qual’ è il suo compito; Qual’ è la                Pastorale, di età non inferiore ai sedici
durata dell’incarico; Come viene formato.                   anni.Sono eleggibili tutti coloro che hanno
                                                            compiuto il diciottesimo anno di età,
1. Il CPCP (Consiglio Pastorale Comunità                    ricevuto il sacramento della Confermazione
   Pastorale) è l’organo nel quale i fedeli                 e i cui nominativi sono inseriti nelle liste dei
   laici, prestano il loro aiuto nel consigliare e          candidati.Le elezioni si svolgano durante le
   promuovere l’attività pastorale.                         Sante Messe di una domenica.

2. Il CPCP è composto da una rappresentanza              Ecco spero di essere stato abbastanza chiaro.
   di tutta quella parte del popolo di Dio che           Anch’io nel lontano aprile 2015 mi sono posto
   costituisce la Comunità Pastorale. Nel nostro         questa domanda: accettare o no, di dare la mia
   caso da 25 laici. Più i membri di diritto.Sono        disponibilità a candidarmi alle elezioni per il
   membri di diritto: Il Parroco che lo istituisce       CPCP?
   e ne è il Presidente;I diaconi permanenti; Le         Le ragioni per non accettare ce n’erano, tipo:
   Superiore/i di Comunità Religiose presenti            “Non ho tempo, non sono capace, ho già tanti
   ed operanti in Parrocchia; I componenti               impegni, ecc.” Però le ragioni per accettare, che
   del Consiglio per gli Affari Economici; Il            in quel periodo mi frullavano in testa, erano, di
   Presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica         più. E’ così ho accettato.
   italiana.
                                                         Fra qualche mese ci risiamo. Il CPCP scade, ci si
3. Il CPCP ha le seguenti finalità: Riflettere           avvia a nuove elezioni. Cosa faccio?
   sulla situazione della Comunità Parrocchiale,         Le opzioni sono due: Mi ricandido, oppure posso
   individuare le esigenze religiose ed umane            dire, no grazie ho già dato.
   della popolazione e proporre al Parroco               Ci ho pensato e ho deciso di ricandidarmi.
   gli interventi opportuni, promuovere                  Le ragioni questa volta sono tante. Ma una sola è
   l’evangelizzazione di tutta la popolazione            la più importante.
   del territorio, curare la comunione tra               AMARE la propria Comunità. Sentire che ne
   i parrocchiani, studiare le modalità di               fai parte. Sentire dentro il cuore la passione di
   attuazione, nell’ambito della Parrocchia,             servire questa Comunità fatta da persone.
   del Programma Pastorale Diocesano e
   delle direttive del Vescovo, cooperare                Dico a te, amico/a, che stai leggendo questo
   efficacemente alla realizzazione delle attività       scritto. Se te la senti di metterti in gioco, dai la
   parrocchiali.                                         tua disponibilità. Candidati.
                                                         Poi se saremo eletti, il resto lo farà lo Spirito
4. Il CPCP dura in carica quattro anni. I Consiglieri    Santo. Ci darà Lui la capacità, la gioia di servire,
   possono essere rieletti.I Consiglieri che             il desiderio di renderci utile. Ciao a presto.
   durante il mandato rinunciano, o sono
   impossibilitati a continuare, vengono                                                            Michele
   sostituiti dai primi candidati non eletti.

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CREDO DEL SOFFERENTE

        Credo che Dio non permetterebbe il dolore
         se non volesse ricavare un bene segreto e
                    misterioso, ma reale.
    Credo che non potrei compiere nulla di più grande
       che dire al Signore: “Sia fatta la tua volontà”.
      Credo che l’unica spiegazione del dolore sia che
          Gesù lo abbia voluto prendere su di sé.
 Credo che il dolore non sia uno scherzo crudele del caso,
  ma una misteriosa partecipazione alla passione di Gesù.
      Credo che un giorno comprenderò il significato
         Della mia sofferenza e ne ringrazierò Dio.
  Credo che senza il mio dolore, sopportato con serenità
E dignità, mancherebbe qualcosa all’armonia dell’universo.
Credo che sia veramente saggio chi sa soffrire senza perdere
                La serenità e la fiducia in Dio.
  Credo che tutti i fiumi vanno al mare, così tutte le nostre
             Lacrime si versino nel cuore di Dio.

                            Amen

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GIORNATA DEL MALATO:
LA PAROLA A CHI HA RICEVUTO
IL SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEI MALATI
Anche quest’anno, in concomitanza con            un’offerta sacra al Signore Gesù.
la Festa delle Beata Vergine di Lourdes,         Sono pertanto grata al buon Dio che
la nostra Comunità Pastorale ha vissuto la       dopo, un’accurata preparazione spirituale,
XXVII Giornata Mondiale del Malato con           mi ha concesso la gioia di ricevere
una buona partecipazione alla celebrazione       questo Sacramento che mi aiuta a vivere
Eucaristica durante la quale è stata offerta     interiormente serena nonostante i guai
a tutti i presenti la possibilità di ricevere    derivanti dalla mia precarietà e stimola in
l’Unzione dei malati, “sacramento” che           me l’impegno di vivere meglio la liturgia
dona la forza di accettare con fede la           del quotidiano seguendo, sull’esempio
sofferenza e di valorizzarla unendola al         della Mamma Celeste, il filo conduttore
sacrificio redentore di Cristo per sé e per      della volontà di Dio nel mio cammino
i fratelli.                                      verso la casa del Padre.
La felice possibilità di poter ricevere più
volte nella vita questo sacramento, è un         Olga Stefani
dono del Concilio Vaticano II, mentre
prima veniva amministrato soltanto ai
malati gravi o in fin di vita per renderla

                                alla S. Messa per la giornata    Ma quando ho visto che
                                del malato, ho detto subito      tante persone più giovani
                                di sì, ma ho fatto presente      di me si mettevano in fila
                                che     dovevano       passare   per riceverlo, mi sono alzata
                                a prendermi per non far          e con il mio bastone sono
                                chiedere permessi di lavoro      andata verso il Sacerdote.
                                a mia figlia. Il Santuario di    E’ un sacramento veramente
                                Madonna       in    Campagna     semplice: mi ha unto la fronte
                                mi piace e sono andata           e le palme delle mani.
Ho 82 anni e ho tanti problemi volentieri. Il sacerdote prima    Sono stata molto colpita
di salute, anche se quest’anno di iniziare ha spiegato che       dell’unzione delle mani: mi
è stato abbastanza buono.       avrebbero        amministrato    è sembrato un gesto molto
Per fortuna mia figlia ogni     l’unzione  degli   infermi (io   intimo e amichevole, di
mattina, prima di andare al la chiamo ancora Estrema             affidamento a Dio, perché la
lavoro, passa ad aiutarmi a Unzione) e ho desiderato             nostra vita è nelle sue mani.
mettermi il busto e a vestirmi. riceverlo anch’io, ma non mi
Quando una persona della sembrava il caso.                                   Mimma Balsemin
parrocchia mi ha invitato

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Lunedì 11 febbraio ho deciso, come ho
fatto altre volte, di partecipare alla S.
Messa in occasione della Giornata del
malato e perciò anche delle persone
avanti negli anni.
Giunta in chiesa ho sentito dal parroco
che avrebbero amministrato il sacramento
dell’Unzione dei malati.
Non mi era mai capitata l’occasione e mi
è sembrato giusto mettermi in fila per
riceverlo mi considero anziana, 80 anni,
con numerosi acciacchi ma ancora attiva
e disponibile ai bisogni della mia famiglia.
Non ho paura della morte: se guardo
indietro la mia vita vedo tanti momenti
difficili, la morte della mia mamma, di mio
marito e altre prove. Ma vedo anche tante
cose belle: sono contenta dei miei figli,
entrambi bravi ragazzi, che finora si sono
comportati bene. Cerco di aiutarli, ma
senza essere invadente. Sono contenta
di accompagnare i nipotini all’oratorio
o a scuola e sono ricambiata con tante
attenzioni.
La morte non mi fa paura, è la fine naturale,
anche se ho pianto tanto per la morte di
alcune persone care.
Ho più paura della malattia, soprattutto se
lunga, perché non vorrei essere di peso a
nessuno. Così, lunedì, mi sono presentata
al sacerdote e ho ricevuto l’Unzione.
Sono contenta d’averlo fatto: mi sento
molto serena e in pace con me stessa e
con gli altri.

                             Carla Balzarini

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Peter Farrelly gira così un vero e proprio
CINEMA   GREEN BOOK                                   road movie che attraversa le strade
                                                      dell’animo umano, quello più misterioso e
         L’amicizia fa guardare il mondo attraverso   quello più profondo che tutti ci accomuna.
         gli occhi dell’altro.                        Anche quando i riferimenti culturali sono
                                                      diversi, lo status pure, così come il colore
         Ci sono amicizie impossibili che hanno       della pelle. Lo stesso che Don deve
         segnato vite nonché la storia in generale.   pagare, fino alla mortificazione, quando
         Sono quelle tra due persone di mondi         allora le leggi razziali mettevano limiti su
         completamente differenti, che per destino    dove «i neri» potevano mangiare, dormire,
         o, meglio, provvidenza arrivano ad           sedersi, fare acquisti e camminare.
         incrociarsi.                                 Un racconto drammatico, ma capace
         «Green book», racconta proprio quella tra    di far sorridere allo stesso tempo,
         il duro buttafuori macho italoamericano      insieme ai protagonisti che sanno tenere
         Tony-Lip-Vallelonga (Viggo Mortensen,        egregiamente le scene.
         superlativo) con il raffinato, talentuoso    Intenso e riuscito, «Green book» sa,
         e riservato pianista di colore Donald        dunque, conquistare il cuore dello
         Walbridge-Don-Shirley (Mahershala Ali,       spettatore (bellissime le lettere che Tony
         grandioso).                                  scrive alla moglie grazie all’aiuto di Don).
         Nel 1962 Tony perde il lavoro e per          Non sarebbe male se arrivasse anche
         mantenere la famiglia decide di seguire,     alla testa, visto il tema trattato e ancora,
         come autista di Don, il tour di due mesi     purtroppo, così attuale. Più che consigliato.
         nel Sud degli Stati Uniti.
         Un viaggio che porterà entrambi a Temi: amicizia, diversità, razzismo, status,
         guardare il mondo attraverso gli occhi musica, viaggio, sentimenti, destino,
         dell’altro, fino ad intessere una lunga e provvidenza, vita.
         bella amicizia che durerà, fino alla loro
         morte, oltre cinquant’anni.                                  Don Gianluca Bernardini
2 CANZONI TEMA GENITORI/FIGLI

                                                                                     MUSICA
Genitori/figli: è la tematica divenuta    panorama internazionale con Cat
molto presente di questi tempi. Si        Stevens, Eminem, Simple Plan, One
sente parlare persino di “emergenza       republic, Lynyrd Skynyrd…
educativa”.
Numerose sono le attività che             Voglio lasciarvi meditare con due
esperti, scuole e associazioni varie      testi, per certi versi simili, uno molto
propongono per promuovere un              popolare e conosciuto, l’altro più da
rinnovato e autentico rapporto fra        appassionati musicali.
generazioni, anche se, da sempre,
in ogni epoca, gli adulti hanno fatto     Entrambi però sono un dialogo tra
“fatica” con le nuove generazioni.        un genitore e un figlio, fatti senza
Il rapporto in famiglia e a scuola,       nessuna enfasi emotiva ma con
tra il mondo gli adulti e quello degli    quella tenerezza che sa plasmare
adolescenti, è sempre “frizzante” e       il cuore e animata desiderio che
continuamente in oscillazione tra la      dovrebbe essere in ogni genitore:
bellezza di questa relazione e tutte      vedere il proprio figlio felice perché
le difficoltà che essa comporta.          ha compreso che la vera felicità nella
Non è quindi una sorpresa se,             vita è fatta dalla quotidianità, dalle
guardando al panorama musicale            piccole cose, dalla semplicità.
passato e presente, praticamente
in ogni artista troviamo una o
più canzoni scritte pensando alla                                Luigi Rutigliani
relazione famigliare; che sia da
genitore guardando il proprio
figlio o da figlio che, attraverso la
canzone, parla, chiede, ringrazia,
urla, si arrabbia coi propri genitori.
Ci sono testi con storie difficilissime
e talvolta tragiche e ci sono testi che
esprimono tutta la bellezza di questa
viscerale relazione.
Possiamo fare un veloce elenco,
necessariamente non esaustivo,
se ricordiamo alcuni grandi della
musica italiana come Baglioni,
Guccini,      Ramazzotti,     Ligabue,
Jovanotti per poi spostarci sul

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CAT STEVENS –                                        LYNYRD SKYNYRD
FATHER AND SON                                       – SIMPLE MAN
TRADUZIONE:                                          TRADUZIONE:
                                                     UN UOMO SEMPLICE
PADRE E FIGLIO                                       Mia madre, quando ero piccolo, mi disse
                                                     “Vieni qui, siediti vicino a me, mio unico figlio
Non è il momento di fare cambiamenti,
                                                     E ascolta attentamente ciò che ti dico
rilassati soltanto, prenditela comoda
                                                     Se lo farai ti aiuterà un bel giorno”
Sei ancora giovane, questo è il tuo problema,         (interruzione strofa)
c’è così tanto che devi sapere                       “Prenditi il tuo tempo, non vivere con la fretta
trovati una ragazza, sistemati,                      I problemi vengono e vanno
se vuoi, puoi sposarti                               Troverai una donna, troverai l’amore
guarda me, sono vecchio, però sono felice            E non dimenticarti, figlio mio, che c’è qualcuno
                                                     lassù”
Un tempo ero come tu sei ora,                        (interruzione strofa)
E so che non è facile, restare calmo quando trovi    “E sii un uomo semplice
che qualcosa bolle in pentola                        Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere
ma prenditi il tuo tempo, pensa molto                Piccolo, sii un uomo semplice
beh, pensa a tutto quel che hai                      Lo fai per me se puoi?”
domani tu sarai ancora qui,                          (interruzione strofa)
ma i tuoi sogni potrebbero non esserci               “Lascia perdere l’ingordigia del denaro dell’uomo
                                                     ricco
Come posso provare a spiegare?                       Tutto ciò di cui hai bisogno è nella tua anima
quando lo faccio lui si gira dall’altra parte        Puoi farcela se ci provi
                                                     Tutto ciò che voglio per te, figlio mio, è la tua
è sempre stata la solita
                                                     soddisfazione”
la solita vecchia storia
dal momento in cui potevo parlare                    (interruzione strofa)
mi è stato ordinato di ascoltare                     “E sii un uomo semplice
ora c’è una via e io so                              Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere
che devo andare via                                  Tesoro, sii un uomo semplice
io so che devo andare                                Lo fai per me se puoi?”
                                                     –
Non è tempo per cambiamenti                          Sì, lo farò.
siediti soltanto, fai le cose con calma              –
Sei ancora giovane, questo è il tuo problema, c’è    Ragazzo, non preoccuparti, troverai te stesso
così tanto che devi vivere                           Segui nient’altro che il tuo cuore
trovati una ragazza, sistemati,                      Puoi farcela, tesoro, se ci provi
se vuoi, puoi sposarti                               Tutto ciò che voglio per te, figlio mio, è la tua
guarda me, sono vecchio, però sono felice            soddisfazione”
                                                     (interruzione strofa)
Tutte le volte che ho pianto,                        “E sii un uomo semplice
tenendomi tutto ciò che sapevo dentro                Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere
                                                     Piccolo, sii un uomo semplice
è difficile, ma è più difficile ignorare ciò
                                                     Lo fai per me se puoi?”
se loro avessero ragione, io sarei d’accordo
                                                     –
ma è loro che conoscono, non sono io                 “E sii un uomo davvero semplice
ora c’è una via e io so                              Oh, sii qualcosa che tu possa amare e comprendere
che devo andare via                                  Tesoro, sii un uomo semplice…”
io so che devo andare

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