La forza della cultura - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 La forza della cultura di don Gianni Antoniazzi In periodo di crisi, si sa, bisogna an- dare all’essenziale. Chi, come me, è nato in campagna ritiene che il man- giare venga dalla terra, non dai libri. Molti, dunque, custodiscono un pen- siero preciso: adesso promuoviamo il lavoro; messa in sicurezza l’Italia, avremo spazi e tempi per far cresce- re anche la cultura. Quest’opinione è ingannevole e va detto. Forse la pandemia ci ha fatto dimenticare un fatto: eravamo in crisi profonda già prima che arrivasse il Virus. Era una crisi di natura umana, di su- perpotenze contrapposte per moti- vi ideologici, di divisioni interne ai mercati. Ciascuno cercava soltanto il proprio tornaconto. Mancava la cultura della vita, mancavano valo- ri sufficienti per crescere insieme. Per riavviare adesso l’economia ci servirebbe uno sguardo nuovo, un riferimento comune a valori di vita. Diversamente, torneremo al mondo malato di un tempo. Restare sani, in un ambiente inquinato dalla rab- bia, è un’illusione. È fondamentale, dunque, dare fin da subito il giusto valore alla sapienza perché quella soltanto può edificare una realtà più sana, capace di allontanarci da que- sta condizione. Riattiviamo al più presto la forza straordinaria della cultura: diamo impulso allo studio, agli spettacoli di arte, alle conferen- ze, ai dibattiti in presenza. Decisiva, ora più che mai, è la crescita cultu- rale, a patto che con questo termine non intendiamo le semplici nozioni che si possono domandare a Google ma l’universo di sapere e di valori che fin qui ci hanno portato ad es- sere uomini e donne fino in fondo.
L'intervista Un nuovo inizio di Matteo Riberto Musei, cinema, teatri: il settore culturale, dopo mesi difficilissimi, sta ripartendo Anche M9 ha riaperto: la sfida è riuscire ed entrare finalmente nel cuore dei mestrini «Erano mesi che aspettavo questo dini? La ripartenza, come per tutti di pace e lanciano un segnale a fa- momento. Amo il cinema, sedermi gli altri musei, avviene seguendo i vore dell’ambiente: le piante, ter- in poltrona e farmi rapire dalla ma- protocolli di sicurezza. È possibi- minata la mostra, verranno donate gia del grande schermo. È l’unica le visitare M9 con ingressi contin- ad alcuni comuni per andare ad ar- cosa che mi fa uscire dal quotidia- gentati il mercoledì, il giovedì e il ricchire il patrimonio verde del loro no, che mi trasporta quasi in una venerdì, dalle 14.30 alle 20.30 con territorio. «La Foresta M9 diventa dimensione sospesa in cui sono feli- biglietto speciale a 8 euro (5 euro simbolo della rinascita di M9», ha ce». Nelle parole di Marina – 33enne per minori dai 7 a 18 anni, studenti, spiegato il direttore scientifico del appena uscita dalla prima proiezio- diversamente abili e over 65). Una museo Luca Molinari specificando ne del Cinema di via Palazzo – si delle novità principali della ripar- che M9 vuole diventare sempre più percepisce l’entusiasmo di ritrovare tenza riguarda i fine settimana: M9 un luogo d’incontro con laboratori, una passione che per troppo tempo è aperto anche sabato e domenica esposizioni e manifestazioni rivol- non ha potuto coltivare. Tanti vivo- dalle 10.30 alle ore 20.30 (si deve te anche a giovani e famiglie. Un no la sua stessa emozione per le ri- prenotare almeno un giorno prima museo interattivo, dove le perso- aperture dei cinema. Piano piano – scrivendo a ufficiogruppi@m9mu- ne possono interagire con le ulti- con ingressi contingentati e obbligo seum.it). La novità più importan- me tecnologie e tra di loro. «Con di mascherina - stanno ripartendo te è però la direzione impressa al Foresta M9 si avvia il nuovo corso tutti i luoghi della cultura della cit- museo che, nel prossimo futuro, delle mostre temporanee attraver- tà. Teatri, musei e fioriscono anche punterà sempre più su mostre tem- so le quali il Museo si propone come le prime iniziative all’aperto. Anche poranee che andranno ad integrare luogo di incontro e di confronto, M9 – il Museo del ‘900 – ha riaperto. quella permanente che consente di capace di valorizzare ogni forma L’obiettivo, e non sarà semplice vi- fare un viaggio – con ambienti im- di creatività sperimentale, poten- ste le limitazioni imposte dal Covid, mersivi e realtà virtuale – attraver- te stimolo di riflessione sui grandi è riuscire ad entrare finalmente nel so il ‘900. La prima mostra tempo- temi della contemporaneità e del cuore dei mestrini che anche nel ranea offerta ai visitatori è Foresta futuro», ha precisato il presidente periodo pre-pandemico non hanno M9: un’installazione di 600 alberi; della Fondazione di Venezia Miche- dimostrato l’interesse atteso per un piccolo bosco riprodotto al ter- le Bugliesi annunciando il progetto un museo altamente innovativo. Da zo piano. Querce, carpini, farnie, M9 Impatto Zero con il quale il polo dove riparte M9? E su cosa punterà frassini, ciliegi, noccioli, sambuchi intende diventare il più grande mu- per solleticare l’interesse dei citta- trasportano il visitatore in un’oasi seo italiano a impatto energetico zero partendo dall’installazione di un grande impianto fotovoltaico sui tetti. «Con M9 Impatto Zero si rea- lizza un passaggio concreto del pro- getto che vedrà in M9 il principale riferimento dell’innovazione – ha concluso Bugliesi - Progetto capa- ce di coniugare compiutamente il dialogo tra arte e scienza, cultura e tecnologia che rappresentano gli elementi costitutivi del nuovo indi- rizzo strategico per il Polo M9». La mostra permanente, le temporanee e il polo che diventerà sempre più un centro dell’innovazione con in- contri, iniziative e progetti guida- ti dallo spirito di unire arte, inno- vazione e tecnologia. M9 riparte. 2 ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021
Il bello della vita Cultura da bere di Plinio Borghi Una crescita culturale locale va favorita mediante la frequenza delle strutture deputate In questo periodo con precauzione si tenta di riaprire: rispondiamo entusiasti e convinti Timidamente, con cautela, ma sem- hour che se lo possono preparare a in rapporto alla consistenza della bra che anche in campo cultura- casa alla stessa ora! Tanto vale ov- popolazione, si ha la sensazione di le si voglia rispondere al desiderio viamente anche per le manifestazio- avere per lo più risposte di seconda pressante di riapertura che arriva ni sportive: le partite viste in Tv a mano. Manca, come si diceva anco- da ogni dove. Per troppo tempo è stadi vuoti, malgrado l’ampliamento ra, quell’aspetto identitario che ca- rimasto nel limbo dei tentativi: in delle grida dei quattro scalmana- ratterizza le altre città venete e che estate perché i cicli stagionali si ri- ti che vi assistevano, erano piatte. funge da volano a tutto il resto. Il ducono all’osso e subito dopo a cau- Come ci si sta muovendo per ridare mero tentativo del Palio dei Quartie- sa dell’inevitabile seconda ondata, impulso in questo scorcio di tempo, ri degli anni ’80, peraltro naufragato seguita dalla terza praticamente e sempre ammesso che l’intempe- a causa del maltempo, non è servito senza soluzione di continuità. Nean- ranza incontrollata di alcuni non granché. Siamo più dotati di strutture che qui sono serviti a più di tanto induca a un repentino riflusso? Lo- e iniziative nell’ambito sportivo, ma i lockdown: gli spettacoli in parti- devole l’iniziativa della Fenice a Ve- anche qui ci si muove guardinghi e colare, ma nemmeno i musei o le nezia, che ha mantenuto il nuovo as- rode ancora la fine della vecchia Me- mostre, non s’imbastiscono in due setto spettacolare in tutta sicurezza stre calcistica, fagocitata dal Vene- e due quattro. I rischi che nella po- ed ha rivolto l’attenzione ai giovani zia che arrancava. D’altra parte sia- polazione anziana dilaghi una forma del millennio. Sembra che anche mo e abbiamo voluto essere un’unica di rassegnazione rinunciataria e che l’M9 a Mestre voglia agire sulla stes- realtà cittadina e un davanzale come nei giovani non faccia più presa lo sa scia (se ne parla ampiamente in quello del Centro Storico è ineludi- stimolo all’approccio sono concreti altro articolo di questo numero). Ma bile. Però, va ribadito, la cultura a e consistenti. I vari tentativi fatti, la domanda più importante è: come tutto tondo, va bevuta in casa, dove almeno per quest’ultimi più avvez- risponderemo? Noi a Mestre abbiamo si vive il giorno per giorno, perché zi all’uso dei sistemi informatici, di un rapporto con la “cultura da bere” solo così si cresce socialmente, ci si trasmettere performance in stree- del tutto particolare, avendo alle forma e quindi ci si apre volentieri ming non hanno riscosso il successo spalle e a portata di mano una fonte anche verso il resto del territorio. sperato: vuoi mettere il bello della inesauribile come Venezia, sebbene Allora diamoci una mossa, aderiamo diretta, con tutti i preparativi che la annoveriamo un passato peculiare di volentieri a quanto ci viene propo- precedono (prenotazioni, abbiglia- tutto rispetto, che si riflette ancor sto, usciamo dal torpore non solo mento, ecc.) e gli strascichi che la oggi in iniziative di un certo respi- per correre al ristorante e facciamo seguono? Come dire agli amanti del- ro nazionale (vedi ad esempio i re- in modo che i tentativi di riapertu- lo spritz con gli amici o dell’happy centi concorsi di pittura). Tuttavia, ra in corso non restino solo pallidi. Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contri- buti della gente di buona volontà che vengono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 3
Sottovoce La cultura paga di don Gianni Antoniazzi Qualcuno ancora è convinto che gli in- scono. Generazioni e generazioni di Una volta si pensava alla radio, ades- vestimenti culturali comportino spese giovani sono legati ai salesiani che li so a rifare i siti. Bisogna ripartire. e debiti. Mi spiace ma la storia non hanno sottratti alla strada. Carpene- Anche la Fondazione Carpinetum ci dice così. Certo: inizialmente l’inve- do adesso è ferma. In passato però ha sta pensando e vorrebbe provare a stimento nella ricerca e nello studio sempre avuto attenzione per la cul- dedicare qualche borsa di studio per chiede dispendio di energie. Si trat- tura: c’è stata l’associazione culturale giovani che abbiano sinceramente vo- ta di dissodare il terreno, seminare e la Rotonda, le rassegne musicali, l’at- glia di studiare e non ne abbiano le coltivare prima di raccogliere. Ma se il tenzione per la polifonica Benedetto forze. Di questo si parlerà al pros- seme è sano, dalla cultura si raccolgo- Marcello, i settimanali, il dopo-scuola. simo consiglio di amministrazione. no frutti abbondanti. Solo se invece si semina aria fritta allora ogni sforzo è inutile. Permettete un esempio. Guar- diamo ai salesiani. In ogni continente essi hanno investito ogni energia nella cultura. Pensate: i salesiani rinuncia- no al proprio stipendio e lo mettono di continuo in comune per disporre degli strumenti culturali più aggiorna- ti. L’ho visto di persona all’oratorio di San Donà. Nei secoli hanno generato una potenza: non solo qui in Italia ma più ancora negli altri continenti. Han- no piantato vita e tutti glielo ricono- In punta di piedi Topi di biblioteca Rodari racconta di un vecchio topo di biblioteca che quello. Io ne ho mangiato più d’uno… sapeva di carta andò a trovare i suoi cugini nel solaio del castello. Li e d'inchiostro. E proprio in quel momento un felino in accusava di ignoranza e si gloriava della sua erudizio- carne ed ossa balzò fuori minaccioso. I topolini volaro- ne. – Per esempio – disse – avete mai mangiato un gat- no a rintanarsi, tranne il topo di biblioteca, che per la to? – Tu la sai lunga – risposero – ma da noi sono i gatti sorpresa era rimasto immobile. Figuratevi la fine. Ri- che mangiano i topi. – Perché siete ignoranti – disse cordo questo racconto perché ogni tanto ripenso alle parole di mia nonna. Mi diceva che con tutto il mio studio non riuscivo a risolvere le questioni più sempli- ci della campagna. Mi pare quasi di sentirla: “Cosa ti servono i libri se poi non capisci i mestieri?”. Temo che ci sia qualcosa di attuale in quelle constatazioni. Penso a chi fa sentenze sui vaccini ma non conosce i danni del Virus. Penso a chi prende decisioni di alto livello senza avere mai sviluppato un legame con realtà. Tal- volta i “dirigenti” pensano che un topo possa mangiare i gatti ma alla prova dei fatti la realtà si prende la rivincita… A differenza del racconto di Rodari, però, le conseguenze le pagano spesso gli incolpevoli. C’è dunque una cultura che distrae e rovina la persona. È quello studio che al posto di condure all’interpreta- zione della vita porta gli alunni lontano dalla realtà. 4 ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021
Pensieri a voce alta Parlare ai giovani di Federica Causin La Fenice ha riaperto riservando il suo primo concerto a ragazzi tra i 18 e i 30 anni Un bel segnale: la cultura deve riuscire a intercettare e a parlare alle nuove generazioni “Ragazzi, ragazze, bentornati alla Fe- Fenice è stata un’assoluta novità. Data per raccontare due facce diverse della nice. Verdi aveva la vostra età quando la capienza ridotta, l’evento è stato musica, ugualmente preziose. I teatri venne a Venezia. Sono molto felice di trasmesso anche in diretta sul sito e comunque non sono stati gli unici a ri- vedervi qui. La Fenice cambia acustica sul canale Youtube del teatro. A mio partire. Anche i cinema infatti hanno con il suo pubblico”. Con queste paro- avviso, la scelta di ripartire con una riaperto e la programmazione ha ri- le, il sovrintendente e direttore arti- proposta dedicata ai giovani è stata servato qualche graditissima sorpresa stico de La Fenice, Fortunato Ortom- particolarmente significativa, perché come Nomadland, il film vincitore del bina, ha salutato il pubblico presente in qualche modo ha restituito loro la premio Oscar. Confesso che sono mol- la sera del 26 aprile. Dopo il passaggio centralità che dovrebbero avere sem- to curiosa di vederlo; già prima della della regione in zona gialla, il teatro pre; è stata una maniera per ricono- pandemia, non andavo al cinema da ha riaperto i battenti con un concerto scere l’importanza del loro ruolo nella moltissimo tempo e avrei proprio vo- rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni. ripartenza della cultura, offrendo nel glia di tornarci. Poco prima di appre- Gli spettatori hanno avuto l’opportu- contempo un’occasione d’incontro. starmi a concludere questo articolo, nità di compiere un viaggio attraverso Un’opportunità per iniziare a rico- ho letto una dichiarazione dell’attrice le principali opere verdiane: Rigolet- stituire quella rete di relazioni che il Serena Rossi, che sarà la madrina della to, Attila, Ernani, Simon Boccanegra e lockdown ha pesantemente minato. prossima Mostra del Cinema di Venezia La Traviata, che debuttarono proprio Dopo tanti mesi d’isolamento in cui e mi sono soffermata su un passaggio: a Venezia e furono commissionate tutti si sono un po’ più ripiegati su se “Sicuramente la chiusura dei cinema, all’autore dalla Fenice stessa. Affinché stessi, immagino che anche la dimen- dei teatri, l’impossibilità di godere di fossero alla portata di tutte le tasche, sione sociale dell’arte, intesa come qualunque spettacolo dal vivo non ci i biglietti sono stati venduti online a possibilità di ritrovarsi e di condivi- ha aiutato a sorridere. A Venezia78, 2 euro e sono andati esauriti in poco dere un’esperienza, sia risultata mol- vorrei ritrovare quei sorrisi dimentica- più di un’ora. Nelle intenzioni degli to gradita. Devo ammettere che non ti, vorrei che illuminassero le sale ci- organizzatori, doveva essere un “click pensavo che l’opera suscitasse tanta nematografiche e tutti i luoghi del Fe- day” ma la piattaforma non ha retto la curiosità e sono rimasta piacevolmen- stival. Vorrei che si riaccendessero sui quantità di accessi ed è andata in tilt. I te sorpresa. Il 30 aprile anche il tea- volti di chi non ha potuto lavorare, ma 250 posti disponibili in galleria (in pla- tro Toniolo di Mestre ha proposto, in che adesso può tornare a sperare, pro- tea c’erano il coro e l’orchestra) hanno Piazzetta Malipiero, un concerto del gettare, suonare, recitare, costruire accolto studenti veneziani e fuorisede, duo Baba Sissoko e Antonello Salis che scenografie, scrivere…” Quale augurio che si sono mostrati molto entusiasti. combina i ritmi tradizionali africani migliore? E speriamo che siano soltan- Per tanti di loro varcare la soglia della con l’improvvisazione jazz. Tante note to i primi passi verso un nuovo inizio. Camere disponibili ai Centri don Vecchi 6 e 7 Al Centro don Vecchi numero 6 de- gli Arzeroni, a non molta distanza dalla zona commerciale Aev del Terraglio e dall’ospedale dell’An- gelo, può esserci la disponibilità di qualche stanza per chi doves- se trascorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere i propri pa- renti ricoverati in città. Queste stanze sono a disposizione anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abitativa di caratte- re temporaneo. Per prenotare una stanza cosiddetta di "formula uno" è possibile chiamare lo 0413942214. ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 5
Camminare insieme Conoscere la vita di don Sandro Vigani Aver studiato, essere un’enciclopedia di nozioni non significa essere persone colte La cultura è il desiderio e lo sforzo di imparare da chi ci ha preceduto e dalla vita La cultura ha a che fare con la confonde la cultura con le nozio- di mare con la sua tavola. Ma ap- conoscenza. Esistono vari tipi di ni, i concetti. Il termine “cultura” punto, solo una superfice. La co- conoscenza o, meglio, molti modi viene dal latino “còlere” che vuol noscenza di un tempo assomigliava per conoscere. C’è una conoscen- dire “coltivare”. La vera cultura è invece al palombaro che non occu- za che viene dallo studio, dai libri l’orizzonte dentro al quale si di- pa un grande specchio d’acqua, ma e oggi dalla comunicazione attra- spiega l’esistenza di ciascuno. È va in profondità. Ci sono donne e verso internet e i social network. quella sapientia cordis, la sapienza uomini ‘semplici’ per i quali la cul- È importante, perché permette di del cuore, che permette di avere tura è uno stile di vita. Era colto il spaziare con la mente nel mondo accesso al mistero della vita. Essa padre di un mio zio: povero, prima nel quale viviamo, di raggiungere va coltivata, giorno dopo giorno, della guerra viveva con la famiglia attraverso l’informazione luoghi con pazienza. Di fronte a questo in una baracca, ma leggeva mol- sempre più lontani che mai po- tipo di cultura tutti – persone che to e quando riusciva a racimolare tremmo in altri modi raggiungere. hanno studiato e persone che non qualche quattrino andava a Vene- Permette di imparare lavori e pro- hanno potuto farlo, professori uni- zia, alla Fenice, ad ascoltare Verdi fessioni, di progredire, creare cose versitari e contadini… - si trovano e Puccini. Era colta mia nonna che nuove. Ma questa forma di cono- allo stesso punto di partenza. Cia- raccontava in modo straordinario, scenza, fatta di nozioni, di con- scuno, se cerca il terreno buono, come soltanto lei sapeva fare, la cetti, non sempre si identifica con quello nel quale il seme di questa vita di quando lei era bambina e la cultura, nel senso più autentico saggezza spirituale può crescere, adolescente, ma non era nostalgica della parola. Ci sono persone che può diventare una persona ‘col- di quel passato, anzi, quella cono- hanno studiato molto, hanno una ta’ anche se non ha avuto modo scenza le serviva per decifrare la o più lauree, ma non sono ‘colte’. di accedere a tante conoscenze. complessità di un mondo che negli Ci sono persone che, in forza di Non è detto, ad esempio, che la anni era completamente cambiato. quello che sanno, camminano una possibilità straordinaria di accesso E ogni volta che la incontravo mi spanna o due sopra la testa degli alle informazioni e alle nozioni che narrava di sé, della sua lunga vita, altri, piene di quel massimalismo abbiamo oggi sia sempre uno stru- del suo passato e del suo futuro, un poco adolescente che accom- mento fondamentale per acquisire con una saggezza che proprio non pagna spesso chi sa molte cose in cultura. Oggi infatti la conoscenza riesco a non invidiare. La cultura generale e molto poche sulla vita spesso assomiglia al surfista che vera è anche quella che molti anni concreta e sul suo mistero. C’è chi copre una superfice molto ampia fa, durante una conferenza, Andrej Sinjavskij, dissidente dell’ex Unio- ne Sovietica, raccontando di una vecchietta, analfabeta, che duran- te la rivoluzione comunista salvò la preziosa biblioteca di un monaste- ro, definì “l’arte di fare le cose”. E lodava, con stupore, le botteghe di Venezia, dove la frutta, la carne, il pane e tutto il resto erano di- sposti con cura, con ‘senso artisti- co’: questa per lui era la cultura. Questo tipo di cultura apre sempre al mistero della vita, è sempre sa- pienziale. Soprattutto, può essere alla portata di ciascuno, perfino dell’analfabeta, purché uno sia umile e abbia la voglia di imparare da chi lo ha preceduto e dalla vita. 6 ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021
Dal cuore Elisabetta di Luciana Mazzer Fra quelle sopravvissute nel vec- non perché regina, bensì in quanto chio continente, considero la mo- donna che ha sempre anteposto il narchia inglese la più “ingessata”, dovere ad ogni altra cosa. Gli anni la più indissolubilmente legata ad hanno fatto di lei un’anziana obbli- ostentati, sorpassati - se pur regali gata a destreggiarsi fra guai, tradi- - paradossali orpelli; nonché la più menti, scelte errate di ogni specie, costosa. Sono comunque sempre se non addirittura gravi colpe, da molti i sudditi d’oltre Manica ben parte di figli e parenti prossimi. A lieti di contribuire a mantenere la posteriori mi vien da pensare che mastodontica, costosissima nobile se alcuni suoi dictat fossero stati to una lunga vita matrimoniale, mi stirpe. Ricca oltre ogni immagina- meno inflessibili non pochi dispia- ha colpita il dolore di questa vec- zione grazie anche a sfruttamento ceri le sarebbero stati risparmiati. chia donna per la quale, nonostan- di luoghi e popolazioni sino ad un In occasione della morte del marito te la sua corona, la sua ricchezza, passato non lontano, la monarchia i media si sono come di consueto i suoi onori nulla sarà come prima. inglese può annoverare fra i suoi scatenati, vergognosamente scate- Come avviene per ogni altra donna regali membri un alto numero di co- nati: l’arrivo del nipote “lontano che ha amato e purtroppo perduto stosissime e del tutto inutili presen- ed epurato”, una certa collana in- l’amore di tutta una vita. Fra i vari ze. Primo fra tutti l’eterno erede, il dossata dalla nuora…. Pettegolezzi contemporanei principi, duchi ed poco simpatico principe Carlo. Non da comari. Ciò che mi ha colpita è altri appartenenti alla reale stirpe è che il da poco defunto principe stato vedere la vecchia Elisabetta dei Windsor non riesco a trovare Filippo si sia logorato per il troppo con la testa chinata ed il volto na- nessuno che possa aver amato mo- lavoro, ma più inutile del suo primo- scosto dal cappello nero, la donna, glie o marito o compagno quanto genito non saprei chi altro trovare. la moglie che ha perso il suo Filippo la vecchia madre, nonna, bisnonna Considero con rispetto Elisabetta II, tanto amato e con il quale ha vissu- Elisabetta ha amato il suo Filippo. Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi Spesa solidale Sabato 15 maggio è possibile andare alla Coop di via San Donà a Carpenedo e fare una spesa per sostenere le persone in difficoltà. Negli anni scorsi, era una consuetudine, in una domenica prima di Natale, andare nei centri commercia- li e trovare l’occasione per lasciare in un con- tenitore qualche provvista a lunga scadenza. Il banco alimentare di Verona raccoglieva il ma- teriale offerto e lo distribuiva anche al nostro magazzino di viale don Sturzo. Quest’anno la pandemia ha bloccato quest’iniziativa. La ri- proponiamo adesso. È fatta solo per sostene- re i poveri accuditi da “Il Prossimo”. Il mate- riale raccolto, cioè, verrà portato interamente presso i centri don Vecchi di Mestre e sarà di- stribuito a chi li frequenta. Noi speriamo che sabato prossimo, 15 maggio, molti ricordino di compiere questo gesto di carità per chi ha più bisogno di aiuto. Da parte nostra non manche- remo di far arrivare l’aiuto dove c’è più bisogno. ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 7
Vivere la comunità Amore di mamma di Daniela Bonaventura La festa della mamma: una festa che mamme che hanno avuto il coraggio profuma di fiori, di cioccolatini, di di denunciare i propri figli perché 5x1000 caramelle. È una ricorrenza sicura- delinquenti: chissà quanta sofferen- Un modo concreto per aiutare mente commerciale ma che ci ricor- za nel loro cuore, pur sapendo che da l’amore più dolce del mondo. Mia stavano facendo la cosa migliore Molti già cominciano con la dichia- mamma amava ripetermi: ”Ricorda per loro. E poi penso alle mamme razione dei redditi. Ricordiamoci che di mamma ce n’è una sola ed che hanno vissuto il lockdown con della scelta del 5x1000. Non sono cifre stellari ma ugualmente pre- è quella che ti consola”. Una frase quarantene, tamponi, didattica a di- ziose. Con 5 pani e 2 pesci Gesù semplice che amo ricordare in ogni stanza, smart working e non posso ha sfamato una folla. Il 5x1000 non momento sia come figlia che come che considerarle eroine del nostro costa niente e sostiene la Fonda- mamma. La mia mamma non c’è più tempo. Certo, mi si obietterà che zione Carpinetum. Si tratta di uno da alcuni anni ma riesce ancora a mica erano in guerra, ma questa strumento gratuito che lo Stato consolarmi, la sento sempre vicina e situazione che dura ormai da tanto italiano mette nelle nostre mani. le devo tanto sotto ogni punto di vi- tempo è stata qualcosa di nuovo. Si Al momento di fare la nostra di- sta. I suoi insegnamenti mi sono stati è dovuta affrontare una vita diver- chiarazione dei redditi, possiamo trasmessi soprattutto con l’esempio: sa, direi ....sospesa ....e le mamme indicare nell’apposita casella a tenacia, coraggio, sopportazione, l’hanno affrontata con coraggio e de- quale ente destinare il contributo. voglia di migliorarsi. Credo che tutte terminazione. Davanti ad un bimbo Tre possibilità di scelta le mamme siano come la mia mam- che sogna di rivedere il suo migliore ma, e credo che questo amore reci- amico o ad un adolescente che chiu- Se credete opportuno il lavoro fat- proco che nasce fin dalla gravidan- so nella sua camera mugugna e sof- to con gli anziani e le famiglie in difficoltà proponiamo di dare il za, duri per tutta la vita ed anche fre per una vita negata una mamma 5x1000 alla Fondazione Carpinetum oltre. Maria madre di Gesù, e madre (assieme al papà) deve dare motiva- dei Centri don vecchi: codice fisc. nostra, appena nato il Salvatore, zioni e risposte che possono nascere 94064080271. Se invece preferite dopo la visita dei pastori “... serba- solo da un amore grande. E allora sostenere i bambini si può aiutare il va tutte queste cose meditandole cari figli riempite pure di regali le Centro Infanzia Il Germoglio che da nel suo cuore...” e le mamme hanno vostre mamme, abbracciatele forte, più di 100 anni si occupa della for- imparato da Lei. Hanno imparato a condividete dolci e coccole ma non mazione e della crescita dei bam- custodire l’amore per i propri figli, a dimenticate di volere loro bene sem- bini in via Ca’ Rossa: codice fisc. farne tesoro. A volte ci sono amori pre, anche quando vi negano qualco- 90178890274. Da ultimo invece, per complicati, amori resi difficili dalle sa o quando urlano perché facciate i chi ritiene di sostenere le donne in più svariate situazioni, ma sempre compiti o per il disordine della vostra difficoltà da secoli c’è l’Associazione l’amore di una mamma supererà le camera. Loro vi vogliono un bene in- Piavento: codice fisc. 90017970279. difficoltà. A volte penso alle mamme finito che vi seguirà sempre anche Come destinarlo coraggiose che seguono i figli diver- quando lascerete il nido per vivere Se compili il Modello 730 o il Modello samente abili con il coraggio di una la vostra vita e saranno felici quando Redditi, nel riquadro “Sostegno del leonessa e con una dolcezza difficile voi sarete felici. La festa della mam- volontariato…” firma e scrivi il codi- da descrivere. Altre volte penso alle ma cade il 9 maggio: auguri a tutte! ce fiscale dell'ente prescelto. Se non sei tenuto a presentare la dichia- razione dei redditi puoi comunque donare il tuo 5x1000: nella scheda fornita insieme alla Certificazio- ne Unica dal tuo datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione, firma nel riquadro “Sostegno del volontariato…” e scrivi nel riquadro il codice fiscale dell'ente prescelto. Inserisci la scheda in una busta chiu- sa e scrivici “Destinazione 5x1000 Ir- pef” insieme al tuo cognome, nome e codice fiscale, consegnala poi gra- tuitamente ad un ufficio postale, al Caf oppure al tuo commercialista. 8 ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021
Viaggio nel tempo Piacevoli distrazioni di Adriana Cercato Al giorno d’oggi, con la tecnologia di stile di vita? Sì: esiste infatti una for- ascoltato la canzone scritta da Bruno cui disponiamo, siamo costantemente ma più nobile di distrazione capace Lauzi “La tartaruga”. Si tratta di un bombardati da migliaia di informazio- di aprirci orizzonti nuovi. I Francesi vero e proprio inno alla lentezza. La ni e di input che pervengono al nostro la chiamano divertissement, gli Ingle- tartaruga, si racconta nel testo, un cervello in maniera estremamente ve- si diversion. Dobbiamo riappropriarci tempo era un animale che correva a loce. Din din … ecco la notifica di Fa- di quella forma di distrazione, che ci testa in giù e filava via più veloce di cebook. Din din … ecco il messaggio di permette di viaggiare con la mente, un treno in corsa. Dopo un incidente Whatsapp… come si può resistere alla anche di fantasticare. Tanti artisti, rallentò e si accorse, andando pian curiosità? E così si afferra il telefono, scrittori e perfino scienziati si son pianino, di moltissime cose che non interrompendo ciò che si stava facen- lasciati accompagnare da questa li- aveva mai notato: “…un bosco di ca- do. Addio concentrazione! Secondo bertà di pensiero, per mettere in rote, un mare di gelato e un biondo una ricerca svolta nel 2015 la nostra moto la loro creatività. Un simpatico tartarugo che ha sposato un mese soglia di attenzione è di soli 8 secon- aneddoto racconta che Cartesio ab- fa”. Questa canzone testimonia una di. 10 anni fa le persone in ufficio si bia avuto l’idea dei suoi celebri assi grande verità: dovremmo recuperare distraevano ogni 3 minuti. Oggi ogni (cartesiani) osservando il volo di una la lentezza come un valore, special- 40 secondi. È evidente che stiamo vi- mosca sul soffitto. Dalle Confessioni mente in un mondo che va sempre vendo in un mondo frettoloso: siamo di S. Agostino sappiamo che il santo più a mille all’ora. Il saper rallentare tutti multitasking, ovvero riusciamo a non avrebbe mai aperto il libro delle offre infatti la possibilità di cogliere compiere diverse operazioni contem- Lettere di S. Paolo se non fosse sta- delle occasioni che, correndo troppo, poraneamente, ma il prezzo da paga- to distratto dalla voce di un bambino non si vedrebbero neppure. L’esem- re è alto. Il nostro cervello è inondato che esclamava “Prendi e leggi, pren- pio della moviola, in questo caso, da una valanga di informazioni, ma di e leggi”. Questa distrazione che ci mi sembra decisamente calzante; le non è in grado di approfondirle ed porta lontano dalla tecnologia e dai riprese rallentate sono molto più af- elaborarle coscientemente, così che social network è oggi un lusso, ma fascinanti di quelle normali, perché la nostra capacità di apprendimento ogni tanto dovremmo concedercelo. si possono vedere e gustare tutti i reale è limitata. Perché quella che Dovremmo riappropriarci di un modo particolari: le espressioni, i gesti, le noi oggi chiamiamo distrazione è una di vivere a velocità ridotta. Ne trar- sfumature, le diverse angolazioni, vera e propria mancanza di concen- remmo più gusto. È vero infatti che che diversamente sono molto spesso trazione, un corto circuito dell’atten- certi gesti, quali l’abbraccio, il bacio destinate a sfuggire all’attenzione zione. Conseguenze ve ne son parec- e la carezza, hanno il loro sapore mi- dello spettatore. Considerato que- chie, come il rischio di cadere nella gliore se sono dati con lentezza, non sto, allora, ogni tanto consentia- trappola della fake news (notizie fal- frettolosamente. La prima volta che moci anche noi – come la tartaruga se). Non siamo più allenati al pensiero ho sentito parlare della logica della - di rallentare e di staccare la spina! critico. C’è un rimedio contro questo lentezza è stato quando, anni fa, ho Ne trarremo senz’altro beneficio. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimenta- ri, la frutta e la verdura, i mobili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Don Vecchi, siano desti- nati esclusivamente ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti. In real- tà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 9
Proverbi africani L'egoismo di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Secondo un autore, Hobbes, l’egoi- condannabile. Così dice il proverbio (Baluba, Congo Rdc) (ricordiamoci smo psicologico può prendere due “Il fuoco sta nella barba di un amico la parabola del ricco e del povero forme distinte. La prima è quella e sta anche nella mia barba. Prima Lazzaro). E l’egoista porta difficil- dell’egoismo EDONISTICO, secondo estinguo il mio, poi vado ad aiuta- mente avanti la sua vita, come dice cui nel comportamento quotidiano, re l’amico” (Malinkè, Senegal). E un la parabola del ricco che aveva mol- gli uomini non hanno altra motiva- altro simile, che riprende il detto ti beni, voleva ampliare i suoi ma- zione che quella di ricercare il pro- francese “la charitè bien ordonnèe gazzini, ma la notte stessa muore. prio piacere ed evitare il dolore. La commence par soi-mème cioè “la “Con la mano chiusa non progredisci seconda asserisce che alcuni beni: carità ben ordinata comincia da se mai” (Bamoun, Cameroun). Soprat- il potere, la conservazione, sono stessi”. Ecco il proverbio “Un ladro tutto nell’ambito gastronomico che ricercati per se stessi, e non sem- in casa tua, un ladro in casa del gli africani giudicano la generosità plicemente per il piacere che pro- vicino; non puoi andare ad aiutare o l’egoismo di un uomo. La perso- ducono. Kant invece dice che ogni il vicino e lasciare il ladro in casa” na che sa dividere il cibo con altri è motivazione umana sarebbe fondata (Bakwa cienze, Congo RDC). In ef- disposto a dividere il resto di cose, su una INCLINAZIONE del desiderio, fetti, si dice che nessuno è mai me- e quindi si assicura il sostegno degli fondata nell’egoismo del nostro io. In glio servito da altrui che da se stes- altri in caso di necessità. “Chi man- sintesi, l’uomo ha in lui una inclina- so. “Il cuoco non si dimentica mai” gia da solo, soffoca da solo” (Bakwa zione naturale all’egoismo. Andiamo (Mongo, Congo RDC). E “Due galli- cienze, Congo RDC). Infatti in Africa subito in Africa, dove la solidarietà ne non si aiutano mai a grattare la non si mangia mai da soli, solo nel è un cardine della vita individuale terra” (Pygmèe, Gabon). I Monpgwe caso che si sia ammalati o arrabbiati e comunitaria; quindi l’egoismo vie- del Gabon dicono che “Due scimmie con qualcuno. Bisogna saper ferma- ne condannato senza ritorno. Ogni non si dividono mai uno stesso frut- re l’egoismo, anche quello colletti- atteggiamento che implica questo to” (ogni atto di self-service non è vo. “Mangiamo ciascuno una porzio- difetto, deve essere offuscato. Ve- egoismo). È normale che ogni egoi- ne, ma non cerchiamo di saziarci” diamo i proverbi. “Come fu nel seno sta trovi giustificazione al suo com- (Bahaya, Tanzania). (l’esempio viene di sua madre, nel suo villaggio non portamento. “Il ventre che sfrutta dai bambini che condividono quel- vuole rivali” (Tutsi, Burundi) (si vuol un altro si dice sempre di essere il lo che ricevono). L’egoista è senza dire che l’egoista non sopporta la più generoso” (Hutu, Rwanda). A amici. “Da una bocca che mangia concorrenza. Ricordiamoci la sto- qualcuno che ricerca solo la felicità senza dare, non sentirai il suo grido ria di Esaù e Giacobbe). La morale personale viene indirizzato questo di dolore” (Peul, Mali). E non con- africana ammette che chi pensa proverbio “Mangia da solo, perché è divide mai i propri averi. “Il leone prima alle proprie difficoltà per poi tuo, ma non dimenticare che la tua non presta mai i denti a suo fratel- affrontare quelle degli altri non è sofferenza sarà sempre più grande” lo” (Basuto, Lesotho). (98/continua) L’editrice L’incontro La nostra editrice pubblica anche: Sole sul nuovo giorno, un quaderno mensile utile per la meditazione quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta i passaggi più importanti dei di- scorsi tenuti dal Pontefice; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e delle fondamentali regole mora- li per un cristiano, edito in 8 mila copie. Il settimanale è pubblicato in 5 mila copie in distribuzione gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versio- ne digitale scaricabile dal sito in- ternet www.centrodonvecchi.org 10 ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021
Per trasparenza Per realizzare il Centro di solidarietà Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene È stata sottoscritta quasi mezza azioni, pari a € 350, in memoria La moglie del defunto Bruno Dalla azione, pari a € 20, in memoria dei della sua amata moglie. Venezia ha sottoscritto mezza defunti Maria e Riccardo. azione abbondante, pari a e 30, in Le signore Billy, Barbara, Dany, memoria del marito. È stata sottoscritta quasi mezza Elena e Luigina hanno sottoscritto azione, pari a € 20, in suffragio cinque azioni, pari a € 250, per La famiglia della defunta Argia dell’anima del defunto Renato. onorare la memoria della defunta Pirgoli ha sottoscritto un’azione, Mirella Ravagnan. pari a € 50, per onorare la memoria La figlia della defunta Annamaria della loro cara congiunta. Pulich, in occasione dell’anniversario La signora Silvia Spada ha della morte di sua madre, ha sottoscritto un’azione, pari a € 50, La figlia e il genero della defunta sottoscritto quasi mezza azione, pari per onorare la memoria dei suoi cari Clara Corti Gottardo hanno a € 20, per onorarne la memoria. defunti: Giovanni, Lucia e Salvatore. sottoscritto quattro azioni, pari a € 200, in memoria della loro cara Il signor Cesare Folin, in occasione La moglie del defunto Nicolò ha congiunta. del secondo anniversario della sottoscritto quasi mezza azione, morte della moglie Giorgina, ha pari a € 20, in suffragio dell’anima di La famiglia del defunto Aldo ha sottoscritto quasi mezza azione, suo marito. sottoscritto mezza azione, pari a € pari a € 20, in suo ricordo. 25, per onorarne la memoria. I signori Laura e Carlo Sambugaro È stata sottoscritta quasi mezza hanno sottoscritto due azioni, pari La figlia della defunta Giuliana Zoffi azione, pari a € 20, in ricordo della a € 100, per riconoscenza verso la ha sottoscritto mezza azione, pari a defunta Annamaria Vianello. Fondazione che ha assegnato loro un € 25, in suffragio di sua madre. alloggio al Don Vecchi 1. I familiari della defunta Elisabetta I congiunti del defunto Francesco Volpato hanno sottoscritto quasi La moglie e il fratello del defunto Fatato hanno sottoscritto mezza mezza azione apri a € 20, per Mauro De Rossi hanno sottoscritto azione abbondante, pari a € 30, in onorarne la memoria. due azioni, pari a € 100, per onorare ricordo del loro caro defunto. la memoria del loro caro congiunto. I familiari della defunta Diana In occasione del trigesimo Zecchin, in occasione della morte È stata sottoscritta quasi mezza dalla morte di Valeria Neri è della loro cara congiunta, hanno azione, pari a € 20, in ricordo del stata sottoscritta mezza azione sottoscritto un’offerta, per onorane defunto Mario. abbondante, pari a € 30, per la memoria. onorarne la memoria. I familiari dei defunti Lina Capato, È stata sottoscritta un’azione, pari Giuseppe Ghion, e Matteo Manente La cognata della defunta Marisa ha a € 50, per onorare la memoria hanno sottoscritto mezza azione sottoscritto quasi mezza azione, del defunto Matteo, in occasione abbondante, pari a € 30 per onorare pari a € 20, per ricordare lei e il del primo anniversario della sua la memoria di questi loro cari defunto Amedeo. scomparsa. congiunti. La figlia della defunta Clara Rossi I familiari dei defunti Maria e La signora Leda Marascalchi Vianello ha sottoscritto un’azione, pari a € Riccardo hanno sottoscritto quasi ha sottoscritto 100 azioni, pari a € 50, in occasione del trigesimo della mezza azione, pari a € 20, per 5.000. morte di sua madre. onorare la loro memoria. La famiglia Vanin ha sottoscritto La famiglia Biondi Sanfilippo ha La moglie del defunto Andrea Simili quasi mezza azione, pari a € 20, per sottoscritto un’azione, pari a € 50, ha sottoscritto un’azione, pari a ricordare la loro carissima in suffragio della loro cara Antonina. € 50, per onorare la memoria del Bruna. marito. I familiari del defunto Gianni Rosso Un signore, che ha chiesto hanno sottoscritto mezza azione, Il marito della defunta Tiziana l’anonimato, ha sottoscritto due pari a € 25, in ricordo del loro caro Chinellato ha sottoscritto sette azioni, pari a € 100. congiunto. ANNO 17 - N° 19 / Domenica 9 maggio 2021 11
Il punto di vista Napoleone a Venezia di don Fausto Bonini Il 5 maggio 1821, giusto duecento anni timento di quattro edifici religiosi e le ombre” che la costrinsero ad en- fa, moriva Napoleone Bonaparte. per aprire dei giardini pubblici. A trare nella modernità, come sostie- “Ei fu”, inizia una celebre poesia di San Marco l’abbattimento della chie- ne don Bruno Bertoli nel suo volume Alessandro Manzoni, scritta in quello sa di San Geminiano che chiudeva la La Chiesa di Venezia dalle origini al stesso anno e in quello stesso giorno piazza verso ovest per costruire l’Ala Duemila. “La modernità – scrive don per celebrare quell’evento senza mai napoleonica, un salone per i balli e Bruno – si schiuse non grazie all’opera nominare il morto a cui la poesia è le grandi feste. Nella parte alta della del nuovo papa né per l’iniziativa dei dedicata. Moriva un personaggio fa- sua facciata si trovano le statue dei patriarchi, ma nel nome, esecrato, moso che, nel bene e nel male, la- generali di Napoleone, ma, al centro, di Napoleone”. Infatti soppresse con- sciò un segno duraturo nella storia c’è un vuoto. C’era la statua di Napo- fraternite e ordini religiosi maschili dell’Europa di allora. E un segno del leone che ora non c’è più. Qualche e femminili, fece chiudere decine suo passaggio Napoleone lo lasciò anno fa è tornata a Venezia, ma i ve- di chiese e oratori… egli si dimostrò anche a Venezia. “Egli fu l’uragano neziani non hanno voluto che fosse un autentico flagello”. Ma Napoleo- violento – così lo definisce don Anto- rimessa al suo posto. Troppo negativo ne va ricordato anche perché “avviò nio Niero nel suo volume La vita del il ricordo del suo passaggio a Vene- un processo di rinnovamento della Patriarcato di Venezia dalle origini zia! Soprattutto il ricordo dei nume- Chiesa veneziana”, ricorda don Bru- ad oggi – che spazzò via tutto il pas- rosissimi furti di opere d’arte, consi- no Bertoli. Ridusse il numero delle sato”. Fu Napoleone a decretare nel derati “tributi di guerra”. I quattro parrocchie da settanta a trenta, tra- 1897 la fine della Serenissima, che si cavalli, restituiti più tardi a Venezia, sferì la sede del Patriarcato da San consegnò volontariamente nelle sue Le nozze di Cana del Veronese del re- Pietro di Castello a San Marco, unì mani. Ma fu la sua venuta trionfale fettorio dei monaci di San Giorgio e alla diocesi di Venezia alcune piccole nel 1807, come Imperatore dei Fran- tantissime tele di pittori famosi come diocesi presenti sul territorio. Tutto cesi e Re d’Italia, a mettere in atto Tintoretto, Tiepolo, Bellini e altri che questo succedeva a Venezia duecen- saccheggio e furti di opere d’arte e a hanno arricchito il Louvre e altri mu- to anni fa. Oggi, il Covid 19 è il nuovo ridisegnare il volto della città in mol- sei francesi. Nel 1807 anche per la flagello che ci costringe a ripensa- te sue parti. A Castello l’interramen- Chiesa di Venezia cominciò “una nuo- re anche la nostra pastorale e l’uso to di un lungo rio, oggi via Garibaldi, va storia, in cui confluirono vecchie delle numerose strutture che abbia- per aprire la Via Eugenia, e l’abbat- istanze riformiste insieme con le luci mo a disposizione. Sapremo farlo? I recapiti dei Centri don Vecchi Don Vecchi 1: Carpenedo - viale don Sturzo, 53 - tel. 0415353000 Don Vecchi 2: Carpenedo - via dei 300 campi, 6 - tel. 0415353000 Don Vecchi 3: Marghera - via Car- rara, 10 - tel. 0412586500 Don Vecchi 4: Campalto - via Or- landa, 187 - tel. 0415423180 Don Vecchi 5: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942480 Don Vecchi 6: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942214 Don Vecchi 7: Arzeroni - via Mar- sala, 14 - tel. 0413942214 Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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