Gloria lisi - Pietro Micheli - Geronimo News
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Gloria Febbraio 2020 - N. 19 Lisi Pietro Micheli Michele Adrian Marziani Ricchiuti Manuel Celli Fabio Maisto 1 Oltre ai segnali di fumo Geronimo 19 | Febbraio 2020 |
SOMMARIO 8 Noi c’eravamo 46 JFK Associazione culturale 10 Fumo di pipa 50 Walter Chiari 12 Letture indiane 52 Giancarlo Baldiserra Ritratti di Ennio Zangheri 14 Gloria Lisi 54 Fabio Maisto CONTRIBUTI 18 Pietro Micheli 58 Imprenditori oggi Stefano Baldazzi Cristina Barnard 22 Michele Marziani 60 La ferrovia Rimini - San Marino Marialuisa Lu Bertolini Giorgio Brici 24 Adrian Ricchiuti 64 Dimoraenergia Clara Capacci Davide Collini 30 Facciamo Baldoria 66 Romagna Acque Daniela Farina Georgia Galanti 32 Marco Padovani 68 Le perle di Daniela Nicoletta Mainardi Daniela Muratori 34 Marco Gentili 70 Lo sferisterio Elio Pari Vittorio Pietracci 36 Zen lunch 72 Cinzia Gessi Eusebio Pietrogiovanna Roberta Sapio 38 Anna Montini / Ambiente 74 Alessandra Rumieri Ennio Zangheri Tommy Flores PH 42 Franca Morolli 76 Custodie di pietra Beatrice Imperato PH Rimini Sparita PH 44 La seggiovia del mare 78 Oroscopo Giorgio Salvatori PH Salvo accordi scritti la collaborazione a questa edizione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita ROC: I.P. 1100.744 - Testata registrata presso il Tribunale di Rimini, numero 3/2018 GERONIMOMAGAZINE REDAZIONE, via Dario Campana, 65 Direttore Responsabile EDITRICE e proprietà geronimo tel. 0541.787698 Vittorio Pietracci network communication srlS redazione@geronimo.news Progetto grafico Ennio Zangheri Stampa: Centro Stampa Direzione Commerciale Impaginazione zangheriennio@gmail.com Digitalprint Rimini geronimo.redazione@gmail.com Linotipia Riminese info@linotipia.net Concessionaria esclusiva per la pubblicità GERONIMO NETWORK COMMUNICATION - geronimo.redazione@gmail.com Pubblicazione mensile in distribuzione gratuita presso attività Il giornale online della riviera commerciali della Provincia www.geronimo.news Vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto 6 Copyright 2019
14 38 nice to meet you Il volto di Gloria Lisi illumina la copertina del 18 diciannovesimo numero di Geronimo Magazine. 42 Una donna cattolica, impegnata nel sociale e con un ruolo primario nella pubblica amministrazione si racconta e lancia le sfide per l’anno e mezzo che le è rimasto da vicesindaco ed assessore. Ma altri nomi illustri arricchiscono il nostro mensile. A cominciare dal comandante della Ca- pitaneria di Porto di Rimini, il capitano di fregata Pietro Augusto Walter Micheli, per poi proseguire con una leggenda del calcio riminese quell’Adrian 22 Ricchiuti che fece sognare tutta la Rimini sportiva 50 facendola cullare nel sogno della serie A ai tem- pi del presidente Bellavista. E sempre di calcio raccontiamo l’esperienza di Fabio Maisto nell’a- iuto di ragazzi con deficit-cognitivo relazionale. Nell’ambito culturale vi segnaliamo lo scrittore Michele Marziani mentre nel consueto spazio re- member Manuel Celli ci racconta del passaggio dal Velvet, il mitico locale che da circa 10 anni ha 24 chiuso i battenti, al Baraonda aperto in occasione 54 di Beer Attraction 2020. Il resto lo scoprirete solo… leggendo e sfo- gliando questo ennesimo numero ricco anche di rubriche, testimonianze e storie. La partecipa- zione dei lettori ed il crescente entusiasmo degli sponsor ci indica la strada da seguire, certi come siamo che il prodotto sia sempre di buon livello e unico nella sua proposta. Ci manca Bruno Pa- 32 ternò, lo storico pionie- 60 re del turismo venuto a mancare recentemente. Ci seguiva con entu- siasmo suggerendoci anche alcuni spunti di cronaca della città che lo aveva adottato e di cui era innamora- to. Bruno ci ha lasciati 66 34 all’improvviso e non avendolo potuto fare nel numero scorso perché era già in stampa, dedichiamo a lui il nostro lavo- ro di oggi. Ciao Bruno. Il direttore Geronimo 19 | Febbraio 2020 | 7
rubrica di Roberto Sapio fumo di pipa piovono medici e ricette Una curiosis- medici che cerca- sima espressione no di trovare un inglese- piovono accordo terapeuti- cani e gatti- sta ad co. indicare un vio- Si ignora cosa lento e tempestoso succede nel frat- temporale. tempo al pazien- Parafrasando,- te; e si preferisce sia pure malamen- ignorare quanto gli te l’espressione, costa tutto questo potremmo dire,in apparato medica- questi tempi di in- lizzante. combente influen- Meno male za piovono medici che c’è la Mutua; e ricette. quando c’è ovvia- Ci stiamo ac- mente. corgendo,in effet- Di solito si pre- ti, che man mano scrivono farmaci sta scomparendo (pharmacun in la- il vecchio caro medico di famiglia: quello che con una tino significava anche veleno). occhiata e una tastatina, diagnosticava (magari con ap- A parte i foglietti illustrativi allegati al farmaco ( detti prossimazione) il malore e prescriveva i rimedi. chissà perché “bugiardini”) pochi dello stuolo di medi- Oggi - sarà effetto del progresso scientifico o anche ci,generici o specialisti, si preoccupano di illustrare com- del conseguente inquinamento- i malori si sono parcel- prensibilmente al paziente gli aspetti positivi e negativi lizzati: mal di testa,mal di stomaco, mal di reni, mal di del farmaco. pancia,nausea e così via. La conclusione? Conseguentemente si sono moltiplicate le specializza- Meglio fare di tutto per non ammalarsi,neppure di zioni mediche e,quindi, i medici specialisti; si sono pure semplice influenza! moltiplicate le analisi cliniche e le visite specialistiche. Il suggerimento vuole essere anche,e soprattutto, un Può capitare che qualcosa non concordi ed allora si fa auspicio. ricorso ai c.d. “consulti” e,in pratica,un consesso di più 10 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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rubrica letture indiane di Gianni Filippi by GERONIMO effetto collaterale L’effetto collaterale è la pria vendetta. conseguenza, magari non co- Alla fine ne esce vittoriosa scientemente voluta, di un e soddisfatta, trauma sessuale inflitto ad una Il romanzo si conclude con donna. un’altra vittoria: quella sulle Nel romanzo la protago- inibizioni sentimentali e ses- nista è una giovane aspirante suali che il trauma le aveva Avvocato (ci tiene in modo provocato. particolare a questo appellati- Accetta, infatti, le avances vo al maschile) che fa pratica di un avvenente professionista forense presso lo studio di un sudamericano e in una disador- anziano ed affermato Avvocato na stanza di una locanda della del Foro di Rimini. campagna riminese scarica fi- Una sera costui, in preda nalmente tutte le tensioni e le ad una euforia alcolica e pro- ritenzioni accumulate in tutto fessionale (aveva ricevuto un quel tempo. incarico molto importante e All’amante appassionato e lucroso) tenta di violentarla felice dice “per merito tuo”, Non vi riesce per la pronta ma pensa tra sé e sé: o del pro- e inaspettata resistenza della cesso? giovane. Che altro dire? Si può solo Nonostante tutto, e piutto- aggiungere che il romanzo per sto che continuare a piagnuco- le violenze di cui tratta è di larsi addosso, la donna, capar- una attualità sconcertante. bia e consapevole delle proprie A proposito di violenze, la capacità, decide di continuare ragazzetta abusata elargisce in nella vita e nella professione. Tribunale una insospettabile Per una di quelle imprevedibili circostanze che la vita, a lezione di psicologia sulle donne vittime di violenza ses- volte costruisce, si trova a difendere proprio una ragazzetta suale, violentata dal suo datore di lavoro. Infatti, al difensore che insistentemente le domandava Il fatto, poi, che costui è assistito proprio dall’anziano se era stata consenziente allo amplesso rispondeva: “Non avvocato autore della tentata violenza ai suoi danni, induce potevo fare altro, per un attimo di disgusto mi risparmiavo la giovane avvocato ad impegnarsi con tutte le sue forze in altri schiaffi ed altre violenze”. una lotta giudiziaria che trascende il suo vero significato Una riflessione, questa, che non risulta essere stata an- per investire un sentimento di rivalsa, se non di vera e pro- cora giudiziariamente approfondita. 12 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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incontri di Gloria Lisi una Riminese da sempre Roberta Sapio Dalle occupazioni al Serpieri all’impegno sociale, religioso e politico al servizio degli altri Riminese da quaranta- to. L’impegno come am- due anni, da sempre. Un ministratrice e il ruolo di rapporto forte e stretto vicesindaco sono venuti con la sua città, dove è dopo, non dico come un cresciuta, ha frequentato conseguenza, ma sicura- le scuole, coltivato amici- mente sono il frutto del zie e affetti. mio impegno nel socia- “Mia nonna paterna le, non viceversa. Chi è stata una pioniera del mi conosce lo sa, perché turismo nel primo perio- lo ripeto spesso; quello do del dopoguerra. Sono di amministratrice è un cresciuta in albergo, la- ruolo che interpreto a vorando come molti ri- tempo, mettendo a dispo- minesi nel turismo. Lì ho sizione della città la mia sviluppato anche il con- esperienza nel sociale e cetto di accoglienza verso l’impegno per la mia co- l’altro; prima, sono stati munità. Rimini in questi i turisti, dopo, i migranti anni non è cambiata solo e gli ultimi che hanno più nei motori culturali, nella bisogno”. viabilità, nella riscoperta Da ragazza Gloria Lisi ha frequentato il Liceo scienti- storica e culturale dei propri monumenti e luoghi iden- fico Serpieri e, attraverso le occupazioni e le autogestioni titari, ma anche come città aperta, inclusiva e solidale. ha avuto le prime esperienze di tipo associativo e, in sen- Un progetto coerente di rinnovamento in cui, insieme ai so lato, politiche. “Ho vissuto in prima persona quegli colleghi della giunta e ai tanti che ci sostengono nella eventi, partecipando alle assemblee e svolgendo ruoli città, sto interpretando in continuità con il mio impegno di coordinamento, un periodo a cui sono ancora molto sociale. La fede per me è stata un incontro fulminante, affezionata. Una vita intensa e un po’ confusa, piena di da adulta. Da ragazza non avevo mai frequentato la vita esperienze forti, alla ricerca di un significato profondo. religiosa, nemmeno per i sacramenti, che ho preso solo Che arriva anche grazie alla fede, che incontro in età da adulta. Forse per questo, per averla incontrata e scel- adulta, da persona curiosa e in ricerca quale ero”. ta da adulta, con più consapevolezza, la sento così forte L’incontro con la fede cristiana orienta anche le scel- e determinante nella mia vita, lavoro e impegno di tutti te formative di Gloria. Alla laurea in legge si aggiunge i giorni”. quella in teologia, un marito e due figli. “Poi il servizio Quali sono i principali progetti conclusi e quelli in civile in Caritas, una esperienza che consiglio a tutti, corso di qui a fine legislatura? che mi ha portato prima da volontaria, poi come opera- “Sono tanti, ne cito tre a cui sono particolarmente trice e coordinatrice”. legata. Il primo riguarda il cambio di paradigma nel E arriviamo ad oggi, all’impegno in politica, come welfare locale che è il perno di tutto il mio mandato, amministratrice, che svolge da due mandati come asses- ovvero il passaggio da un welfare assistenziale ad uno sore al sociale e Vicesindaco. capacitante, impostato sulle potenzialità delle persone e “L’impegno nel sociale per me è venuto prima di tut- non sui loro limiti. Un cambio di passo che ha modificato 14 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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radicalmente tutti i servizi so- che non va bene. Lo stesso ciali comunali. Il secondo è un in radio quando i dj parlan- progetto di welfare di comuni- do di una cantante brava e tà, l’emporio solidale, un pro- carina e dicono “quella che getto della città per la città, l’ha data a tutti” confermano che ha già visto 475 famiglie che il problema è culturale incontrate, 3.449 carrelli della ed è qui che bisogna svolta- spesa riempiti e 1.883 persone re. Noi stiamo facendo molto assistite. Il terzo è l’Housing qui a Rimini con la Casa delle first, un progetto unico nel Donne e con Rompi Il Silen- suo genere, nato nel 2013 con zio: a quest’ultima associa- quattro o cinque persone, e zione ho consegnato le chivi cresciuto gradualmente fino a di tre appartamenti e di Casa diventare oggetto di interesse di grandi capitali europee, Vinci, il centro antiviolenza di via Bufalini. Tanto è sta- come Dublino ed Amsterdam, dove Rimini è stata chia- to fatto, ma ribadisco la necessità di un cambiamento mata ad esporre la propria esperienza. Un nuovo model- culturale da parte di tutti. Senza quello, la battaglia è lo di intervento per il contrasto alla marginalità grave sempre difficile”. che inverte i canoni formali dell’assistenza, partendo da Questa domanda la facciamo a tutti e mi diverte dove solitamente si termina, dando cioè abitazione ai molto: cosa farai da grande? senza fissa dimora stanziali sul territorio ovvero, auto- “Non lo so. Non ho mai fatto troppi calcoli e vivo con nomia e fiducia. Tutte realtà che stiamo consolidando e totalità quello che sto facendo. Manca un anno e mezzo strutturando, l’obiettivo per la fine legislatura è proprio alla fine del mandato amministrativo e ci sono tante cose questo”. ancora da fare. Al momento è questo il mio orizzonte La donna oggi e domani. L’impegno è enorme da prossimo. In fondo, anche il mio attuale incarico non parte vostra. A che punto siamo? l’ho cercato, e nemmeno me lo sarei aspettato. E’ stato il Serve un grande cambiamento culturale e la donna Sindaco, che ringrazio, che mi ha chiamato per far parte da sola non può riuscire. Abbattere il sistemo e com- della sua squadra. La Caritas è il mondo da cui proven- battere la violenza di genere sono impegni che debbo- go, ma anche ciò che sono nel profondo. Di sicuro c’è no coinvolgere tutti. Quando sento Berlusconi dire in che continuerò il mio impegno nel sociale e per la mia un video che la candidata della Calabria non gliel’ha comunità, il servizio per gli altri, a prescindere da quale mai data allora capisco che c’è una parte della società ruolo mi si prospetterà”. 16 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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incontri Pietro Micheli di Elio Pari una eccellenza alla capitaneria di porto Il Comandante è sempre il Comandante. Questa volta “sognato”. Tra l’altro Rimini è un luogo che ho riscoperto non parliamo del Vasco di Zocca, la musica è un’altra. Rac- interamente e intimamente. Non da turista mordi e fuggi, conto di un uomo delle istituzioni, una persona che dedica quello balneare, ma vivendoci per la storia della città stessa sempre un sorriso e una tranquilla spiegazione a chi gli sta tradizione marinara”. di fronte. Una “eccellenza”in nome della Repubblica italia- Lei è definito dai nostri concittadini un Comandante na. Pietro Micheli, Comandante della Capitaneria di Porto simpatico, bravo, alla mano... gran bel biglietto da vi- di Rimini, classe 1970, segno zodiacale acquario (nato il 26 sita. Gennaio in Inghilterra ma poi ha vissuto a Livorno), sposa- “Il riminese sotto certi aspetti assomiglia per tratti a noi to, padre di due figli, ama il jazz, ma non disdice ascoltare livornesi. Fatte le opportune distinzioni. Cittadini che vivo- musica pop, dalle radici sino agli anni ‘90. Ama tantissimo no sul mare e lo sentono proprio, hanno un atteggiamento gli sport acquatici, ma non segue il calcio, neanche quello diverso rispetto a coloro che lo vivono in modo saltuario. della città labronica, luogo dove è rimasto a vivere il resto Questo riflette sul carattere e sulla gente. Qui a Rimini ho della famiglia. Concorso a nomina diretta per entrare nel trovato una buona utenza, simpatia e dialogo costruttivo. Corpo in qualità di Ufficiale nel 1998, laureato in giurispru- Magari possono talvolta esserci posizioni contrapposte, denza a Pisa. Segue il corso in Accademia della durata di ma, secondo me, l’importante è trovare sempre soluzioni un anno, compreso l’imbarco su navi militari e mercantili. che partano dal dialogo”. Quindi Micheli ha iniziato il percorso di carriera dal ruo- La Capitaneria a guardia di una città complessa. lo di capo sezione fino alla nomina in riva all’Adriatico. I Mi spiego meglio: durante il periodo invernale vivono giorni nostri. A Rimini la Capitaneria di Porto ha la propria sul territorio 150 mila persone, in estate superano il collocazione alla sede storica sulla destra del Porto (Co- milione. mando), mentre a pochi metri di distanza una trentina di “Come Guardia Costiera siamo abituati a questa intensi- anni or sono è stata costruita la palazzina dove oggi si ri- ficazione degli sforzi durante il periodo caldo. Abbiamo nel ceve il pubblico, si rilasciano permessi di vario genere e la DNA l’essere coscienti che in quei mesi dell’anno dobbia- stupenda sala operativa, punto strategico per “tenere d’oc- mo esponenzialmente aumentare i nostri sforzi. Tra l’altro, chio il mare”.Attualmente, da quel luogo, viene monitorato quando si parla di Capitaneria si pensa quasi esclusivamen- quasi mezzo mondo marittimo, grazie a software e com- te a ricerca e soccorso in mare, che è senz’altro il compi- puter all’avanguardia e personale oltremodo preparato ed to più nobile che abbiamo. Ma questo è soltanto uno dei efficiente. Infine la foresteria che è invece posizionata alla compiti che la legge ci riserva. Abbiamo poi da svolgere sinistra del Porto, sempre in altre palazzine a disposizione attività di vario genere a livello amministrativo che riguar- del personale. Il nostro è un lavoro molto variegato- spiega dano imbarcazioni da diporto, navi commerciali, rilascio Micheli - che ovviamente ti permette di stare in contatto titoli professionali, esami e rinnovi delle patenti nautiche: sempre con il mare, viverne le problematiche, essere sem- rientrano in una serie di attività che impegnano il personale pre in contatto con gli utenti, che non sono solo i vacanzieri tutto l’anno”. di una o due settimane all’anno, ma anche e soprattutto le Gli utenti del terzo millennio come si comportano persone che vivono la professione marinaresca: come i ma- oggi in mare, specialmente nei confronti delle leggi e rittimi imbarcati sui mercantili, pescatori che lavorano sui delle normative? pescherecci e stanno fuori “L’atteggiamento è ri- anche per più di una gior- spettoso in linea di massi- nata di mare. ma. Nonostante i numeri Rimini è la città dei che ricordava prima e l’e- sogni, nel 2020 ricorre levata fruizione delle coste poi l’anniversario della nel periodo estivo, non ci nascita di Fellini, il Cen- sono sul territorio partico- tenario del maestro. Lo lari problematiche. Nor- avrebbe mai detto Piero malmente esiste corret- Micheli di ritrovarsi nel- tezza e rispetto. Qualche la città in cui ora lavora eccezione ovviamente c’è. proprio in questo fran- Noi siamo principalmente gente storico? delegati, nelle 24 ore, alla “No. Non lo avrei mai ricerca e soccorso in mare 18 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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con una motovedetta “dedicata” proprio alla ricerca ed al Qui viviamo due culture. Quella estiva e quella in- soccorso: un mezzo ognitempo. Questo significa che qual- vernale. Da città di Provincia a metropoli estiva. Due siasi siano le condizioni meteo marine in atto, quel mezzo momenti di vita anche Felliniani se vogliamo. esce al largo e ha il dovere di salvare le persone in stato di “Mi sono accorto dell’esplosione di Rimini nel perio- bisogno. Oltre questo compito esiste quello della vigilanza do estivo, quello si. Nei mesi freddi, pur essendoci meno sul demanio marittimo, sul rispetto delle norme del codice eventi sul mare, rimangono per noi i molteplici compiti am- della navigazione e della nautica da diporto e sulla filiera ministrativi che le leggi ci assegnano. Li espletiamo quasi ittica. A coloro che fanno in mare per scopi ludici, consiglio sempre in silenzio e siamo concentrati al servizio dell’u- sempre di curare al massimo il proprio mezzo, verificar- tenza del mare. Le assicuro che anche in inverno abbiamo a ne la perfetta efficienza. Sembrano consigli scontati ma la volte ritmi estivi nel lavoro di servizio al pubblico. Durante maggior parte dei nostri interventi riguarda proprio situa- l’estate la città ribolle di eventi, tanta concitazione e la ne- zioni di disattenzione, come poca manutenzione al motore cessità di conciliare i servizi amministrativi dell’inverno, o senza carburante. Poi ancora. Quando si affronta il mare con la somma dell’attività di vigilanza, di soccorso al largo in solitaria meglio avvisare chi sta a terra, mettendo al cor- e di una città in festa ogni giorno”. rente un amico o un famigliare del luogo dove siano diret- I giovani e il comando nel mondo di oggi, dove il ri- ti e dell’orario del presunto rientro. Questi piccoli dettagli spetto per la divisa è ai minimi storici. possono facilitare molto i soccorsi. Per quanto invece con- “Chi entra nelle forze armate nel 2020 ha una spinta emo- cerne l’aspetto normativo, il consiglio è quello di andare a zionale motivazionale importante, questo fa la differenza in verificare le ordinanze emesse dalle Capitanerie locali, che partenza. Nelle Capitanerie di Porto il lavoro è splendido. possono variare da zona a zona. Ci possono essere lavori È facile attirare ragazzi giovani verso questa professione. in mare quindi interdizione di alcune aree. Questo per non Stiamo in contatto con l’utenza, sei impegnato in vari fronti incorrere poi in sanzioni ma, soprattutto, per aumentare il sul mare, creando un mix di soddisfazioni anche a livello livello di sicurezza della navigazione.” emozionale molto intenso. Chi viene da noi, chi richiede di A Rimini di quanto personale dispone? entrare nel Corpo è affascinato da quello che facciamo. Io ho ‘Siamo poco più di 80. Nell’intero Compartimento ma- visto qui a Rimini ragazzi che dopo un anno di ferma si con- rittimo siamo circa 120. Il Compartimento di Rimini com- gedano. Quando lasciano molti sono realmente dispiaciuti. prende: da Cesenatico sino a Cattolica, al fiume Tavollo, tra Mi ricollego anche ad un altro discorso. Mandare in servizio cui Bellaria, Riccione Cattolica. Riassumendo: un Ufficio in spiaggia persone giovani e motivate è sempre un vantag- Circondariale marittimo, tre uffici locali marittimi e,ovvia- gio, dato che molto spesso incontrano dei coetanei. Un gio- mente, Rimini. Abbiamo la dipendenza di due Prefetture vane che va sull’arenile, facendo volentieri il mestiere, ha un e Procure della Repubblica, dato che Cesenatico è sotto la modo di approcciarsi positivo. Ci sono alcuni valori che si Provincia di FC.” trasmettono anche con il semplice esempio”. Ha mai ricevuto un ordine dai propri superiori da Momento migliore in questa parentesi riminese? impartire che non le piaceva e che invece ha poi dovuto “Rimini è una esperienza intensa e affascinante. Qui la trasmettere, suo malgrado e con difficoltà ai propri su- realtà è molto dinamica, frizzante. Il riminese tende sempre balterni? a migliorarsi, inventarsi qualcosa di innovativo, più di altre “Questo può capitare, anche se molto raramente. L’im- realtà. A Rimini nel periodo estivo l’intraprendenza va alle portante è l’approccio a quello che devi fare e impartire. Se stelle. A fronte della dinamicità imprenditoriale è sempre si riesce a comprendere e a far comprendere le finalità ulti- necessaria un’attenzione al rispetto delle norme finalizzate me di quella disposizione è più facile eseguire e far esegui- alla sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita re un ordine. Magari quell’ordine che non si comprende, è umana in mare. Ci sono provvedimenti specifici da adotta- un tassello di un progetto con una finalità molto più ampia. re come le ordinanze disciplinanti alcuni eventi o attività Quindi il Comandante ha il compito di fare comprendere al in mare, un’attenta attività di vigilanza, ecc. La sicurezza resto della squadra lo scopo finale, contestualizzare l’ordi- deve essere percepita sempre come valore aggiunto, mai ne in una precisa cornice, allora magari è più semplice che come un limite. Poi siamo a Rimini, la città di Fellini, non il team esegua l’ordine specifico”. per niente è città dei sogni”. 20 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
Via Rocca Malatestiana, 1 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) (+39) 0541 206591 vogliomangiare@daigalletti.it www.daigalletti.it ORARI DI APERTURA Siamo aperti tutte le sere: dalle 19:00 alle 23:00 Domenica e festivi siamo aperti anche a pranzo: dalle 12:00 alle 15:00 Chiuso per turno il Martedì Geronimo 19 | Febbraio 2020 | 21
incontri di Stefano Baldazzi MicheleIlMarziani nuovo romanzo dello scrittore riminese Tra i tanti personaggi riminesi scolastico, nessuno mi rivolgesse che hanno saputo affermarsi gra- la parola ed io facessi altrettanto. zie al proprio talento, ce n’è uno La svolta ci fu il giorno di per alcuni versi atipico. Miche- apertura della pesca, evento mol- le Marziani, cinquantasette anni, to sentito in zona. Una sorta di presenta in questi giorni il suo ot- livellatore sociale che portava tavo romanzo. Fatto normale per sulla riva del fiume ricchi e po- uno scrittore, ma quando si rac- veri. Canne da pesca, immuni da conta, confessando di non ama- gerarchie, affiancate per conten- re la spiaggia, il mare e i ritrovi dersi la palma del migliore. C’ero affollati, risulta difficile immagi- anche io e pescai una grossa trota. narlo riminese. Occorre scavare Un compagno di scuola mi si av- un poco più a fondo, magari non vicinò trasformando il mio status, nella sabbia, ma dentro la narra- da figlio di uno fuori dagli sche- zione della sua storia, storytelling mi, ad abile pescatore. La mia so- se preferite, per comprendere che litudine finì in quel momento». Michele è più romagnolo di quan- Anche questa passione, come to probabilmente lui stesso creda. la scrittura, ha poi avuto un segui- I suoi compagni di giochi sono to pratico. stati i libri, fiumi di consonanti e «Verissimo, dieci anni come vocali che stimolavano la fantasia redattore per una rivista specia- di un ragazzino privo di ossessio- lizzata, mi hanno portato a cono- ni calcistiche. Il gioco è prosegui- scere tutti i corsi d’acqua italiani, to diventando mestiere, Michele dove era possibile gettare una rientra in quella categoria di privi- lenza». legiati che ha saputo fare del suo svago una professione. La pesca di fiume non è una attività che favorisca Oggi vive a Campertogno, in Valsesia. Nel rione dove grandi aggregazioni. Il suono della solitudine continua abita ci sono cento case, ma solo quattro famiglie. Va ad accompagnarti, non a caso è il titolo del tuo penultimo spesso in Irlanda perché è lì che ha appoggiato il cuore. libro, un successo superiore a quanto ti saresti aspettato. Il romanzo d’esordio La trota ai tempi di Zorro svela la Come lo spieghi? passione per la pesca di fiume. I pesci d’acqua dolce ri- «È evidente che il tema riguarda una delle grandi sfide corrono frequentemente nelle sue storie, o forse è giusto dell’uomo. In questo mondo sovraffollato, la solitudine dire che è Michele a rincorrerli, a volte per agganciarli è una contraddizione che affligge una società fagocitata all’amo, altre per elevarli a valori mistici. Chiedo spie- dalla fretta, ma è anche uno stato di privilegio, se la si gazioni. utilizza per cercare profondità nelle proprie riflessioni. «Quando avevo tredici anni ci trasferimmo da Rimi- Però io non avevo nessuna intenzione di scrivere un libro ni a Gozzano, in Piemonte. Un paese operaio in mezzo motivazionale, nonostante abbia poi scoperto che questo alla campagna. Mio padre, insegnante di filosofia, sfug- testo è finito anche tra chi segue quel filone editoriale. giva all’inquadramento sociale di quel territorio fatto di Alla domanda del perché un libro abbia più successo operai immigrati dal sud Italia che di un altro, non so e non voglio erano un po’ considerati di serie rispondere. Cercare di capire i “B”, contrapposti a ricchi dirigen- meccanismi del successo può es- ti e padroni di fabbriche. Nella sere una trappola che ti spinge a mia nuova scuola, anche io, figlio voler replicare, invece scrivere è di professore, non trovai una col- creare». locazione tra i compagni di clas- Mi sembra una risposta più da se. Il carattere schivo, l’abitudine insegnante saggista. a estraniarmi dentro al mondo «Ho scritto molti più saggi che fantastico dei libri portò, come romanzi. Faccio anche corsi di risultato, che durante tutto l’anno scrittura narrativa, ma non pro- 22 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
prio con continuità. arricchirsi assieme ai fra- Mi sono spesso chie- telli. sto se siano uno strumen- Nella riunione in cui to utile per chi desidera la donna propone ai fa- imparare i cosiddetti se- miliari di rendere dispo- greti per diventare scrit- nibili i terreni in cambio tore, alla fine mi sono di lauti guadagni, la ma- convinto che qualcosa di dre non si oppone, a patto buono si possa trasmet- che siano tutti d’accordo, tere. Quando gli impe- compreso Adrasto, il fra- gni me lo consentono, tello medico condotto di attivo il mio laboratorio. cui non hanno più notizie Quest’anno “Officina da ormai dieci anni». Marziani” si fa a Milano. Marziani si ferma qui, C’è poi l’omonima pagi- la storia procede con la na su FB, sempre attiva ricerca del fratello scom- per chi vuole condivide- parso, lo scrittore natu- re i propri testi, o leggere ralmente ci vuole lascia- quelli degli altri». re il piacere di scoprire il Chiedo all’insegnante seguito leggendo il libro. come nasce una trama. Io ho avuto il privile- «Un nuovo romanzo è gio di farlo in anteprima una storia d’amore, inizia e qualcos’altro vi svelo: per strada o in un luogo in queste valli piemon- qualunque, da un incon- tesi si parla di affetti, di tro fortuito che decidi di competizione, di allonta- approfondire, esattamen- namenti per seguire stra- te come quando incontri de differenti, ma anche di una persona di cui ti in- come sia naturale ritrova- namori. Da quel momen- re la complicità dell’ado- to diventa la tua storia, la lescenza condita dalla ri- vivrai in tutte le sue fasi valità che si riaccende. Si passionali o rancorose, parla di amore, di donne, dentro a strategie che potranno sfociare in successi o di invidia e naturalmente di trote! delusioni. Il finale sarà terribile, nel senso che non ba- Marziani ha una scrittura che coinvolge, bastano po- sta scrivere l’ultima frase per uscire dalla trama che hai che righe per farsi intrappolare. La sua cifra stilistica è inventato, ti devi anche disinnamorare prima di essere sempre coerente, storie oneste che coinvolgono il lettore pronto per una nuova avventura». nel gioco del parteggiare per uno, o detestare un altro, Scava scava, l’aver bagnato i piedi nell’Adriatico è tifando per un finale che va sempre dove non te l’aspetti, venuto fuori. Michele è un romagnolo classico, sempre ma, come sostiene lui, ti permette di uscirne per essere a caccia di nuovi innamoramenti! pronto a leggere il prossimo romanzo. Quel è il titolo del nuovo ro- manzo? «Lo sciamano delle Alpi, pubbli- cato da BEE (Bottega Errante Edi- zioni). È una vicenda contempora- nea che riprende storie di miniere d’oro in Piemonte, chiuse negli anni ‘50. Una famiglia di medici con nomi omerici. Borghesi chiusi nelle loro tradizioni. Quattro fratelli di cui due medici e un avvocato, mentre l’uni- ca femmina si occupa di alta finanza a Londra. Clitennestra cerca di pro- muovere la riapertura delle miniere che si trovano sulle terre di famiglia, attraverso un fondo di investimento. Lo fa sembrare un grande affare, ma in realtà è solo una speculazione per Geronimo 19 | Febbraio 2020 | 23
incontri adrian ricchiuti ha detto stop di Elio Pari Adrian ha detto stop. Dopo l’addio ufficiale al cal- l’arrivo di Acori l’anno seguente, ogni cosa è andata al suo cio “prof” di qualche anno orsono, il solo dedicarsi al posto”. pallone sammarinese e a qualche partitella tra amici, Qualche analogia: Platini ci ha messo sei mesi per un libro di memorie già editato, per capitan Ricchiuti è adattarsi alla Juve, De Ligt oggi stessa cosa e forse sei arrivato il momento a 42 anni compiuti di riporre defi- mesi non basteranno: dopo però tutti quanti, sempre per nitivamente le scarpette chiodate nella scatola. analogia, utilizzate i dieci anni successivi per fare cose Non sarà un addio senza botto. Il “capitano” ha de- meravigliose. Ricchiuti segna gol alla Juve in campionato ciso che a fine maggio 2020, il commiato da quel mon- e realizza tanti miracoli nei derby contro il Cesena. do che lo ha reso uomo e campione, dovrà essere con i “La rete con la Juve, quella partita, è il successo in ter- fuochi d’artificio, quelli veri. Quindi grande festa per mini di spettacolo di una intera città. Dicono in molti che il saluto, questa volta sen- Rimini non sia una “centro za ripensamenti, con tan- per il calcio”. Ma per far ac- ti ospiti importanti e una correre tanta gente e vedere motivazione sociale ben il pallone, quello vero, è ne- precisa. cessario sempre un proget- Ma noi questo raccon- to, possibilmente vincente. to, la storia del capitano, Questo modello Bellavista lo lo vogliamo celebrare alla aveva creato. Non a caso du- Fellini, con un bel “amar- rante la gestione Cocif han- cord” tutto d’un fiato. Al- no dovuto aggiungere tribu- lora cominciamo. ne supplementari al “Neri” “All’inizio non è stato per aumentarne la capienza facile - racconta il “gaucho” degli spettatori. Non a caso - Parto dalla mia trattativa. Bellavista ha messo su carta Rimini aveva Andrea Man- disegni su disegni al fine di goni come “direttore”, io realizzare uno stadio nuovo. ero il capitano dell’Arezzo Non a caso Bellavista aveva in C1, quando le nostre strade si sono per caso incrociate. un progetto di investimenti per centrare l’approdo: serie A. Ricordo ancora la telefonata del ds. Mi annunciò che i bian- Quindi di cosa parliamo?? Ci vogliono personaggi come corossi mi volevano ad ogni costo. Mangoni buttò li questa Vincenzo per creare entusiasmo, proselitismo, portare nuo- frase…”dacci una cifra tu per venire a giocare da noi”. Io ve leve al campo. Come ad esempio accade oggi nel basket. sparai alto. Mangoni precisò che costavo davvero troppo. Bisogna invogliare la gente senza troppe chiacchiere, come Poi negli ultimi 30 minuti di calciomercato ho trovato sulla invece accade in questi anni, ci vogliono fatti: i risultati segreteria del cellulare una telefonata del mio procuratore, prima o poi arrivano”. comunicava che l’Arezzo mi aveva trasferito al Rimini e le Quando incontri piccoli fan nati nel 2010 e oltre, che mie condizioni economiche accettate. Sono giunto in città ancora oggi indossano per strada la tua maglietta, quella una domenica pomeriggio, lo ricorderò sempre. Stadio qua- con il numero 10 e il tuo nome sopra e magari non ti han- si vuoto, pochissima gente, un freddo cane. Il presidente no visto giocare dal vivo, cosa pensi? Bellavista si presentò, era imbronciato. Vincenzo guardò “Questo particolare l’ho notato pure io e mi fa un enor- solo un tempo di quel match, poi andò via infuriato. Tra me piacere. Vuol dire che qualcosa di positivo, a livello di me e me dissi: “Madonna dove sono capitato!! Anche il ricordi, ho lasciato in giro. Vuol dire che sono ricordato per presidente guarda un tempo e se ne va, poi qui la gente non quello che ho fatto in campo e fuori: per me è gratificante. viene al campo”. Quello fu il mio primo impatto con Rimi- Con Francesco Scotti stiamo portando avanti da 3 anni un ni. I primi sei mesi alla Rimini Calcio non sono stati facili. programma dedicato ai bambini nel calcio. Vogliamo dare Mi aveva voluto il massimo leader. Non l’allenatore che era alle giovani leve la possibilità di comprendere sin da piccoli Foscarini; il tecnico è stato molto corretto, dicendomi che che il pallone non è solo andare, recarsi, su un campo da non rientravo nei suoi piani tattici. Foscarini lo ammiro, ho calcio. Per noi, prima di tutto, il calcio deve essere rispet- stima per le persone corrette, dirette, che hanno il coraggio to, sacrificio, tante altre cose riscontrabili nella vita di tutti i di dirti in faccia quello che pensano. Ripeto: è stato tutto giorni. Vogliamo far crescere i baby nel divertimento assolu- molto complicato, però grazie a Dio con il passare dei mesi, to, poi magari troveremo tra loro pure un altro Ricchiuti. Io 24 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
nel Rimini ho realizzato un sacco devo pensare solo a questo. Spe- di record. Vorrei che questi picco- ro che il Rimini possa salvarsi li bambini li battessero tutti i miei fuori dai play out: così a mag- primati. Vorrebbe dire aver ben gio sarà un bellissimo evento. Ti seminato, fatto crescere l’uomo e elargisco una anticipazione. Re- il campione nel modo giusto. Di alizzerò all’interno del program- quella squadra che ha vinto tutto, ma festaiolo, un torneo con tutti arrivata praticamente alle porte i piccoli bimbi dei settori giova- della massima serie calcistica, nili della provincia. Faremo solo siamo in 15 ad esserci stabiliti i 2010, dato che sarà la festa del con famiglia e residenza in città. numero 10… Poi il resto non ve Lavoriamo bene o male quasi tut- lo racconto, lo vedrete voi ami- ti nel mondo del pallone. Ma nes- ci giornalisti, i tifosi, la città a suno di questi 15 ex biancorossi maggio. Ogni singolo provento lavora oggi per il Rimini FC”. (Ci sarà devoluto ad un nobile scopo sarà un motivo??? ndr). benefico, a coronamento di una Giocatori nel ruolo di Adrian carriera bella, che si deve chiu- Ricchiuti a livello di panorama dere con la speranza di aprire un nazionale sono però attualmen- altro spicchio di vita positivo per te in via di estinzione. Perché? me in altro ruolo”. “Il problema di questi tempi Nella storia di Ricchiuti esi- moderni è la mancanza di spazio che invece si deve conce- ste una rara particolarità. Sei arrivato in serie A al Cata- dere a chi possiede fantasia e talento. Non si lascia più troppa nia invecchiando. Ovvero non da giovane estroso atleta, libertà: adesso ogni allenatore ti dice di partecipare alla fase ma da maturo ed esperto trequartista. Non capita a molti difensiva, al raddoppio, giocare di prima…Ti ingabbiano in nel calcio del terzo millennio. schemi a memoria. Sin da bambino devi essere invece libero “Quell’anno dal Rimini, dopo la morte di Bellavista, di poter scegliere, capire un attimo prima che accada quel- sono stato venduto due o tre volte - scherza Ricchiuti - lo che devi costruire con una giocata. Mancini in nazionale Sono perfino stato rinchiuso in un ristorante oltre 4 ore con sta cercando di cambiare la mentalità, schematizzando meno il figlio di Corioni perché il Brescia mi voleva a tutti i co- (Mancini era un fantasioso e un fantasista anarchico ndr). La sti. Io non sono mai voluto andare via dalla città dei Mala- creatività nel pallone è vita. Gomez e Chiesa quando pos- testa, al di là che la dirigenza con Benedettini e Muratori in sono creare fanno 1 contro 1 saltano l’uomo e via. E’ quasi testa mi avessero già venduto. Poi con l’arrivo del nuovo sempre goal. Così sei forte, sei imprendibile… poi ci vuole ds Lele Zamagna, che ben sa cosa ha fatto alla mia per- tutto il resto. Ma un mix tra l’eccesso e una via di mezzo si sona…Sono stato messo fuori rosa, venduto al Frosinone, può e si deve trovare. Come appunto sta facendo Mancini”. mi facevano correre attorno ad un laghetto. Mister Melotti Il tuo più grande rimpianto da calciatore? che mi voleva fare giocare in C1, si arrabbiava per questo. “Non un solo rimpianto: faccio la classifica e parto Posso dire che non sono stato trattato sempre come avrei dal primo posto. Non essere andato in serie A quel famo- dovuto essere trattato. L’ultimo giorno di mercato, erava- so anno. Avevamo la possibilità per farlo. Un presidente mo in ritiro, il Rimini mi ha proposto e ceduto al Catania. come Bellavista se lo sarebbe meritato quel risultato alla E’ stata una giornata triste, che non dimenticherò mai. Ap- fine. Al secondo posto: la scomparsa del presidente. Da pena lasciato il ritiro mi sono trovato a piangere come un quel momento il Rimini è come se fosse finito. Chi stava bambino. Io avrei voluto ad ogni costo riportare il Rimini dietro a Bellavista non erano, parlo al plurale, le persone in serie B, subito. Poi è vero che andavo finalmente in se- che tutti si aspettavano fossero. Al terzo posto ci metto la rie A. Ma a me non importava. Nel corso degli anni non retrocessione dalla serie B. Mi assumo la responsabilità di sono mai voluto andare via da sotto l’Arco d’Augusto in quel tracollo. Io ho sempre girato e parlato con la testa alta. funzione del “Progetto Rimini”. Il punto di arrivo di Bel- Non mi sono mai nascosto. Personalmente quell’anno non lavista come ho detto più volte era la scalata… la serie A. ho dato il massimo, sono quindi complice responsabile di Mi sentivo parte integrante di questo sogno che più volte è quel momento negativo. Però aggiungo e dico che anche a stato li per diventare realtà. Per il defunto presidente io ero livello societario sono stati commessi sbagli che non riesco il quarto figlio e… non dico altro. Poi finalmente la serie A a mandare giù e dimenticare”. mi è piombata addosso, alla reverenda età di quasi 31 anni. Veniamo a frangenti più allegri. La grande festa di Mister Mihajlovic, al mio arrivo in rosazzurro, ebbe la fe- maggio 2020 per il tuo grande addio al calcio giocato. lice intuizione di crearmi un nuovo ruolo cucito addosso Poi si volta pagina dopo lo stop definitivo. alle mie caratteristiche a centrocampo. Da quel momento è “Questa volta ho deciso di dire “ciao ciao” alla com- ri-decollata la nuova carriera di Ricchiuti nell’olimpo e tra petizione. A 42 anni devo cominciare a pensare al nuovo i top del calcio nazionale”. sogno e traguardo: diventare allenatore. Non sto per dire Ti fa paura un nuovo inizio?? una frase fatta ma….Vorrei diventare in prima persona “Come per tutte le cose. Paura si perché è un mondo l’allenatore del Rimini. Sono rimasto a vivere sotto l’Arco nuovo. Lasciare il calcio giocato: ho cominciato a 5 anni D’Augusto, tutti sanno quanto amo questa maglia a scac- e oggi ne ho 42. Non posso sapere ora dove mi condurrà chi. Inizierò a fare il percorso da tecnico. Basta giocare, un futuro tutto da esplorare. Se troverò il mio vero mondo Geronimo 19 | Febbraio 2020 | 25
e un posto dove allenare. Però sono conscio di una cosa. posta “da uomini veri.” I problemi li avevamo anche quella Nella vita la paura ti accompagna ogni giorno. La paura stagione. Però quando mettevamo piede sul rettangolo spie- l’hai al tuo fianco è una compagna di viaggio. Ma io credo tati… io dico sempre eravamo 18 (panchina compresa) “figli pure nelle mie capacità, nell’avere la forza di provare e la di puttana” che volevano una sola cosa: vincere e portare il situazione giusta per riuscire. Quindi spingo via la paura, Rimini in serie B e oltre”. ogni timore, con una spallata forte. Come quando ero in Agli sportivi biancorossi in questo saluto finale cosa campo e affrontavo il mio avversario diretto”. vuoi dire? Venti anni dalla prima volta. Venti anni dal ragazzino “I tifosi del Rimini sanno quello che stiamo passando. che arrivava dalla lontana argentina, da Lanus, ad oggi. Io seguo la squadra con trepidazione in casa e in trasferta. Fermati un momento dentro a questo lungo periodo di vita. Ho parlato con uno sportivo della curva e mi ha detto una “La promozione in C1. La città in festa, bloccata. La gen- frase molto bella. Se ci ripenso. A volte ho avuto screzi con te che si gettava vestita nella fontana dei 4 cavalli a piazzale la curva, in quanto essendo una persona molto diretta le Fellini. Famiglie intere con bandiere in mano. Il lungomare a cose non le mando a dire. In pratica questo ragazzo mi ha colori biancorossi. Da quel momento è partito tutto. Di que- confermato nel bene e nel male, che Ricchiuti “ci ha messo sti 20 anni ricordo la bellezza proprio di quel giorno, di quel- sempre la faccia per i colori riminesi, senza mai chiedere la domenica pomeriggio. Al di là della serie B che arrivava, nulla in cambio”. Infatti dico sempre la mia verità: piac- del mio goal che avrei fatto alla Juve di Buffon e Del Piero. cia o non piaccia. Giustamente criticato quando siamo re- Quella promozione è un punto focale. Lì abbiamo toccato trocessi. Giustamente applaudito negli anni delle vittorie. il vertice più alto delle emozioni, dello stare insieme, della Sono fatto così”. squadra che vince. Dicono in giro che andavamo sempre tutti Ultimissima amara considerazione: non ci ha messo d’accordo. Non è vero. Quell’anno eravamo parecchie enti- la faccia chi ti ha fatto squalificare qualche mese orsono tà, gruppi di persone diverse, non è esatto dire che andavamo “Questo è il problema di certa gente che sta al mondo tutti d’accordo. La vita anche dentro uno spogliatoio e come e vive male. Mi hanno squalificato per un fatto del quale in ogni altro luogo della società. Non si può andare “tutti tutti erano a conoscenza. Le persone sapevano che se aves- d’accordo”, 24 giocatori, per 24 ore al giorno. Ma eravamo si agito in un certo modo potevo andare incontro a questo coesi, pronti a sacrificarci per il raggiungimento dell’obiet- provvedimento disciplinare, ovvero la squalifica. Quello tivo comune. La percezione quando scendevamo in campo che mai sopporterò… (pausa di riflessione ndr) penso che era che si sarebbe quasi sempre vinto, al minimo pareggiato. nella vita bisogna sempre essere uomini, o no? Io sto scon- Dare tutto e più di tutto per la maglia, per acchiappare il no- tando la squalifica. stro scopo: il successo in 90 minuti. Era una squadra com- Ciao Adrian, ci vediamo alla festa e buona nuova vita. 26 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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mood di Stebal ex velvet La famiglia Celli ha iniziato la propria attività nel 1974 al birrificio, si apre su un’ampia area esterna affacciata sul facendo manutenzione di impianti frigo. lago, si tratta dell’ex pista da ballo del Velvet, della quale Il lavoro, svolto inizialmente dentro a un garage adibito a è stata mantenuta la struttura a gradoni, che permetterà, in piccola officina, ha trovato, in quegli anni, una naturale spe- estate, di raddoppiare i coperti. cializzazione nel settore della spillatura refrigerata. La rivie- Le opportunità, per chi frequenterà il locale, saranno mol- ra stava vivendo il boom del turismo di massa, i locali nasce- teplici. Il menù prevede pizza gourmet, hamburger e tutte le vano come funghi e la birra alla spina non poteva mancare. proposte tipiche di un risto-pub. Un’offerta adatta a qualsi- La Celli Spa ha proseguito la propria espansione diventando asi tipologia di clientela, dove salta all’occhio la volontà di un colosso capace di un fatturato superiore a 30 milioni di abbinare alle promesse della cucina, la notevole cura per i euro, leader in Italia e conosciuta in tutto il mondo. L’attivi- particolari, vedi i bellissimi bagni, e per la pulizia. tà è rimasta saldamente in mano alla famiglia fino al 2013, Terminata l’ispezione risaliamo la scala a chiocciola anno in cui è entrato un Fondo con quota di maggioranza. convinti di aver visto tutto, invece Manuel ci invita a con- Il volume di affari, anche grazie ad acquisizioni, continua tinuare a salire. Pensavamo di arrivare alla zona destinata a crescere fino a triplicare. Oggi ha superato i 100 milioni. agli uffici dove accomodarci per terminare la chiacchiera- Goffredo Celli, fondatore dell’azienda e i figli Gianluca e ta, invece ci troviamo di fronte a una porta finestra che ci Manuel, mantengono i propri ruoli, all’interno della società, immette su una grandissima terrazza, verde, affacciata sul fino al 2016, anno in cui decidono di uscire definitivamente. lago. Ospiterà un banco bar e permetterà, all’occorrenza, di Gianluca, il maggiore, cambia settore, diventa titolare aggiungere ulteriori posti a sedere. della tenuta S. Aquilina che produce vino e olio. Manuel, Rientriamo, questa volta per scendere le scale, ma per invece, intende sfruttare appieno le conoscenze acquisite la terza volta Celli ci indica che la chiocciola sale ancora. e decide di continuare ad occuparsi di birra. Acquista l’ex L’ultimo piano ospiterà una sala bar e il negozio dove sarà Velvet, noto locale da ballo della collina riminese, ormai possibile, per chiunque, acquistare la birra. chiuso da mesi. La produzione è di tipo agricolo, perché Manuel Celli ha L’idea non è di poco conto, il progetto prevede un bir- deciso di utilizzare l’orzo coltivato direttamente dalla sua rificio affiancato a un risto-pub. Due attività gestite all’in- azienda. Saranno cinque le prime messe in commercio. Il terno di un moderno complesso e separate unicamente da marchio “BEHA” è una sigla che identifica i due concetti che un’unica grande vetrata. si vogliono evidenziare: be happy and be handcrafted, in- La ristrutturazione procede spedita e parallela, la produ- somma un prodotto artigianale in un contesto di convivialità. zione di birra artigianale è stata avviata negli ultimi mesi del La prima birra bionda, classica, si chiamerà “Baldoria” 2019, mentre la ristorazione prenderà vita a metà febbraio. lo stesso nome che avrà il ristorante. Le altre, sempre co- La struttura è caratterizzata da un corpo centrale di forma ci- erenti con lo spirito del locale, saranno: “Spasso, Euforia, lindrica che ricorda un fusto di birra. Già fuori dall’ingresso Kermesse e Gaudio”. sono ben visibili il birrificio e un’ampia scala a chiocciola A Rimini, oltre cento anni fa, davanti alla stazione fer- che scende per introdurre i clienti nel ristorante. roviaria, sorgeva la fabbrica della birra Spiess, incredibil- L’immensa vetrata che divide il ristorante dal birrificio, mente sofisticata e famosa in tutta Europa. Era la maggiore consente di vedere perfettamente l’intero ciclo produttivo, attività industriale del territorio. ma per chi preferisce la natura, una seconda parete a vetri Manuel Celli rinnova locali, crea posti di lavoro e man- si affaccia sul lago. La capienza del locale è di circa 160 tiene viva una tradizione storica per la nostra terra. coperti. Fabbrica e ristorante saranno a regime già a feb- Non ci resta che attendere l’apertura e prepararci a fare braio, ma non finisce qui. Una terza parete, quella opposta Baldoria! 30 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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Marco Padovani incontri di Stefano Baldazzi ex atleta della scuderia Bambarelli Classe 1957, una vita scandita da molti cambiamenti vita notturna. Due belli che non passavano certo inosservati. e altrettanti successi. Marco è una specie di araba fenice, Sempre spinto da Gianni Fabbri che voleva per il suo locale quando un ciclo finisce lui si reinventa all’insegna della to- continue innovazioni, iniziò a proiettare video, che assieme tale discontinuità. alla musica e le luci, portavano sulla pista da ballo clienti Inizia con lo sport e lo fa subito bene. Fu il professor Ri- e immagini di personaggi famosi. Divenne così VJ (video naldi, decano della pallacanestro riminese, a notare le sue Jockey). Questa nuova tecnica di animazione delle feste lo qualità esplosive e a suggerirgli di provare con l’atletica. portò a esibirsi anche a Milano durante le sfilate di moda. Tra il ‘72 e il ‘76 Marco si aggiudica due titoli italiani nel Marco riempie il mio taccuino con ricordi di feste mila- salto in lungo e nella staffetta 4x100. nesi popolate da VIP dove era lui l’ospite d’onore, racconta Il destino lo avrebbe voluto sotto i riflettori fin da pic- di rampolli dai cognomi altolocati, di figlie illustri senza colo, a soli cinque anni era stato scelto da Michelangelo poter entrare nei particolari. Antognoni per recitare in un suo film, ma una brutta bron- Quando anche la stagione delle discoteche finì, Marco copolmonite distrusse quel sogno e privò il cinema di un Padovani seppe nuovamente reinventarsi. Questa volta fu futuro divo di Hollywood. il settore dell’editoria nella grande distribuzione ad acco- Fu quindi lo sport a restituirgli la fama che meritava, poi glierlo. Un’importante azienda romagnola seppe avvalersi il ragazzo, diventato uomo, conclusa la carriera sportiva al meglio delle sue capacità comunicative. Come responsa- nell’atletica, scoprì il suo nuovo talento. Questa volta fu il bile vendite Italia fu premiato dalla Disney con il Topolino boowling a proiettarlo sulle pagine dei giornali. Dieci anni, d’ottone per i risultati ottenuti. dall’85 al ‘95, in giro per il mondo a demolire birilli tra tor- Ora la stagione del lavoro ha lasciato il posto a quella nei europei e mondiali. Vittorie che gli permettevano di vi- del meritato relax che Marco si gode, almeno in estate, al vere alla grande frequentando luoghi esclusivi e belle donne. bagno 15 assieme ad un gruppetto di Bambarelli irriducibi- Lo avrebbero voluto tra i professionisti in America, ma li. Gli chiedo se ha qualche altro aneddoto da raccontarmi aveva tanti interessi in Italia e decise di non accettare. e lui, come fosse la cosa più naturale del mondo, mi dice di Abbandonò la palla a quattro buchi, ma non le luci della quando frequentava il Quirinale. ribalta. Questa volta fu Gianni Fabbri, l’indimenticato pa- Resto di sasso! Non ero a conoscenza di una parentesi tron del “Paradiso” a proporgli un ruolo di responsabilità politica nella sua carriera. Al Quirinale poi... non è come creativa proprio il mezzo alle luci. fare l’assessore a Spontricciolo, gli dico, pur col massimo Marco, ancora una volta seppe dimostrare il suo eclet- rispetto per la frazione riccionese, qui parliamo della sede tismo, il ruolo era quello di Light J, la luce doveva ballare che ospita il Capo dello Stato! assieme alla musica durante le bellissime feste in maschera Marco sorride, l’occhio si fa furbo, la voce complice o gli innumerevoli eventi di moda che il Paradiso ospitava. mentre mi svela l’arcano. Furono quelli gli anni in cui divenne amico di Marcello «Andavo tutti i giorni al Quirinale... mi ero fidanzato Mastroianni, l’attore simbolo del regista Fellini, chiedeva a con la figlia della segretaria di Pertini». Marco di accompagnarlo in giro per la riviera a scoprire la Ciao Marco, lunga vita ai Bambarelli! 32 | Geronimo 19 | Febbraio 2020
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