Oltre ai segnali di fumo - IT
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Gennaio 2020 - N. 18 MASSIMILIANO GIOMETTI ANNA MONTINI GIANLUCA ANGELA GARULLI BANDINI TENUTA SANTINI MATTEO SIGNANI3 Oltre ai segnali di fumo Geronimo 18 | Gennaio 2020 |
SOMMARIO 10 Noi c’eravamo 46 Zner - Gennaio 12 Fondazione Fellini 48 Tenuta Santini 16 Massimiliano Giometti 52 Corale San Marino Ritratti di Ennio Zangheri 20 Gianluca Garulli 54 Francesco Checco Tonti CONTRIBUTI 24 Anna Montini 58 Samuel Stefano Baldazzi Cristina Barnard 26 Orto dei frutti dimenticati 60 Le miss di Tornatore Marialuisa Lu Bertolini Giorgio Brici 30 Angela Bandini 62 Il ponte di Tiberio Clara Capacci Davide Collini 32 Marc Chagall 64 Qatar Daniela Effe Georgia Galanti 34 Matteo Signani 66 Le perle di Daniela Nicoletta Mainardi Daniela Muratori 36 Mercato coperto 70 Moda lei Elio Pari Vittorio Pietracci 38 Diego Olivieri 74 Laboratorio Caracol Eusebio Pietrogiovanna Roberta Sapio 42 Abocar 78 Oroscopo Ennio Zangheri Tommy Flores PH 44 Platano Malatesta Beatrice Imperato PH Rimini Sparita PH Giorgio Salvatori PH Salvo accordi scritti la collaborazione a questa edizione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita ROC: I.P. 1100.744 - Testata registrata presso il Tribunale di Rimini, numero 3/2018 GERONIMOMAGAZINE REDAZIONE, via Dario Campana, 65 Direttore Responsabile EDITRICE E PROPRIETÀ GERONIMO tel. 0541.787698 Vittorio Pietracci NETWORK COMMUNICATION SRL redazione@geronimo.news Progetto grafico Ennio Zangheri Stampa: Centro Stampa Direzione Commerciale Impaginazione zangheriennio@gmail.com Digitalprint Rimini geronimo.redazione@gmail.com Linotipia Riminese info@linotipia.net Concessionaria esclusiva per la pubblicità GERONIMO NETWORK COMMUNICATION - geronimo.redazione@gmail.com Pubblicazione mensile in distribuzione gratuita presso attività Il giornale online della riviera commerciali della Provincia www.geronimo.news Vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto 8 Copyright 2019
12 38 NICE TO MEET YOU Si volta pagina come succede da sempre quan- 16 do l’anno vecchio finisce e quello nuovo comin- 42 cia. Non si fa in tempo a fermare le rotative e a distribuire il numero di dicembre che già Gero- nimo galoppa verso quello di gennaio che oggi avete in mano. Due le copertine, una dedicata al Maestro Fe- derico Fellini cui la città di Rimini non solo ha dedicato il Natale ma a cui prepara un Museo che non avrà eguali in Italia e nel mondo; l’altra è invece per un personaggio che il cinema ce lo 24 mostra, ce lo fa vedere, ce lo fa conoscere: Mas- 48 similiano Giometti. E se di Fellini tutti sanno tutto, di Giometti scoprirete una sorta di “re del cinema del cen- tro Italia” con l’intera famiglia a fargli da corte nell’assisterlo consigliandolo, aiutandolo e so- stenendolo. Giometti e la sua famiglia sono stati visionari nel credere in un impero di queste pro- porzioni e quando si parla di visionari, beh Fellini 26 non è stato uno mica da niente… 54 A completare il primo numero del 2020 altri nomi noti come il dottor Gianluca Garulli, l’as- sessore comunale Anna Montini, il pugile cam- pione del mondo Matteo Signani, il proprietario della Tenuta Santini di Coriano Sandro Santini e, volentieri segnaliamo, il debutto su Geronimo di Enrico Santini in veste di rurale e di articolista. E allora ecco un primo numero dell’anno ric- co, come sempre, di spunti ed approfondimenti, 30 con tutti i nostri collaboratori sempre in pista e 58 con il solito tratto di copertina del Maestro Zan- gheri che ormai ci contraddistingue. L’occasione è buona per porgervi, seppur in leggero ritardo, i migliori auguri per il 2020 che ha fatto irruzione nelle nostre vite. Con la spe- ranza che tutto vada meglio dell’anno che se n’è andato. Augh! Il direttore 74 34 Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 9
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 11
CULTURA NULLA SI SA TUTTO SI IMMAGINA di Cristina Barnard Federico Fellini ne LA VOCE DELLA LUNA cita il po- costumi di scena, immagini dei compagni dei suoi compa- eta portoghese Fernando Pessoa in un assunto che fa suo gni di avventura e ancora brani di repertorio dell’Istituto nella grande suggestione generata dai suoi capolavori. Luce e Teche Rai. Si è inaugurata a Rimini FELLINI 100 GENIO IM- Il logo Fellini 100 è firmato dal regista Paolo Virzi’ e MORTALE. ispirato ad una foto del Maestro scattata da Tazio Secchia- Una mostra itinerante dal respiro internazionale che dal- roli sul set di 8 1/2. Virzi’ lo definisce il più grande di tutti i la sua città natale arriverà a Roma, Los Angeles, Mosca registi, una medicina vivente, un genio dal timbro speciale Berlino per poi tornare a casa e diventare Museo Perma- che ha saputo mostrarci quel gran carrozzone che è la vita, nente. Una rassegna tributo che apre le danze alle celebra- inscenando anche le cose più tristi e melanconiche con uno zioni dei 100 anni dalla nascita del Maestro e che culminerà sguardo che trasformava tutto in un magico strambo gioco. a fine 2020 con il Museo Internazionale Federico Fellini. Buon compleanno e grazie Federico perché ci fai ancora Un viaggio onirico che con allestimenti in 14 sale ripercor- e sempre sognare. re l’immaginario del regista attraverso i suoi disegni, del Grazie Sindaco per aver dato alla nostra città un meravi- preziosissimo materiale inedito anche dall’archivio Asso- glioso nuovo vestito fatto di cultura e bellezza. ciazione Tonino Guerra, una sezione speciale Fondo Nino “Rimini è un pastrocchio confuso, pauroso, tenero, con Rota sulle musiche che hanno accompagnato i film, la pri- questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare” missima sceneggiatura di AMARCORD intitolata Il Borgo, la sceneggiatura di 8 1/2 di proprietà di Lina Wertmuller Federico Fellini che in quel film gli fece da assistente regista, e poi abiti e 20/01/1920 - 31/10/1993 12 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 13
non DIBEMUS, INCONTRI non VOLUMUS, di Enrico Santini non POSSUMUS! Così rispose il Papa Pio XII alla richiesta di Napoleone da scoprire ma soprattutto non ho ancora capito cosa farò di cedere i territori dello Stato Pontificio all’Imperatore. da grande. Ed io, immodestamente, non devo, non voglio, non pos- Sicuramente non sarò banale. so rimanere indifferente alle lusinghe, alle minacce, alle C’è una parabola del Vangelo che mi piace più delle al- richieste, ai pressanti appelli, alle affettuose sollecitazio- tre: quella dei talenti. ni di Geronimo. Ecco, andrò alla ricerca di coloro che li hanno spesi al Entro nell’accampamento convinto più che mai di servi- meglio, o comunque ci provano. re alla causa. Sarò un talent scout nel mio campo vasto e sterminato Di fare di questo magazine alla francese, il più bello, il dell’agro alimentare. più diffuso, il più seguito di Rimini e Contado. Ho chiesto a Sabrina “Cinzia” Casadei di accompagnar- Mi piace scrivere, meglio ancora scrivere bene. mi e a voi di seguirci. Ma sono pigro, e ho tante storie da raccontare e fenomeni Rurali sempre! Enrico Santini 14 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 15
INCONTRI di MASSIMILIANO GIOMETTI Cristina Barnard IL CINEMA IMPRESSO NEL DNA Il gruppo GIOMETTI CI- ri delle nostre sale e il denaro NEMA si pone tra i più grossi che abbiamo incassato con il gestori di sale cinematografi- cinema lo abbiamo sempre che del centro Italia con una reinvestito in questa attività. storia di famiglia da sempre Non solo nella tecnologia di legata alla magia della settima ultima generazione ma anche arte, alle emozioni che si vivo- negli arredi, nelle poltrone, in no quando le luci si spengono e tutti i servizi a completamento si entra in un’altra dimensione. dell’offerta anche con una fun- Allora Massimiliano, tutto zione sociale ed educativa alla ebbe inizio con nonno Gino quale teniamo molto. Stiamo nel dopoguerra. lavorando al sistema di visione “Lui è stato il capostipite per audiolesi, all’avanzamento visionario che ha dato tutto se’ della realtà aumentata, offria- stesso per inseguire un sogno. mo film in lingua, posti rosa È partito nel dopoguerra insce- per le donne. nando spettacoli di burattini e Il cinema nel tempo si è tra- poi ha iniziato a proiettare film sformato e noi ci siamo trasfor- Massimiliano, Silvia e Gianluca Giometti nelle colonie estive, nelle feste mati con esso. di paese, sulle aie, con un len- Per farti degli esempi i zuolo ed un proiettore portabile da 16mm. A fine anni ‘60 nostri schermi argentati alle Befane di Rimini costano il passa a proiettare nelle prime arene all’aperto. Nel 1973 doppio di quelli normali perché sono preparati per il 3D. con grandi sacrifici riesce a realizzare il primo cinema al Siamo stati tra i primi nel 2004 ad installare proiettori digi- chiuso con la platea e la galleria, il Parioli a San Giovanni tali quando ancora neanche chi li vendeva ne conosceva il in Marignano che è divenuto l’Ariston 2, oggi chiuso. Pur- funzionamento”. troppo non riesce a vedere il seguito del suo film personale La tecnologia ha i suoi pro e contro. perché tragicamente muore d’infarto proprio dentro ad un “Avanza veloce e non ne possiamo più fare a meno. cinema. È allora che entrano in gioco mio padre Gianni e L’avvento del digitale ha sicuramente facilitato l’uso dei suo fratello Salvatore che raccolgono il testimone e decido- contenuti alternativi. Quando c’era la pellicola per stam- no di continuare acquisendo col tempo altre sale a Cattoli- pare un film ci voleva un milione delle vecchie lire e l’iter ca, Pesaro, Rimini, Ancona fino ad arrivare negli anni ‘80 a del montaggio delle pizze aveva tempi lunghissimi, ora con disporre di una ventina di cinema. minori costi possiamo trasformare un video, un trailer in di- Nel ‘99 è stata di mio padre l’intuizione di progettare gitale cinematografico alla mattina e proiettarlo già la sera delle multisale con l’arrivo dei colossi americani come la stessa. Anche nelle case oggi tutti possiedono apparecchi Warner. In seguito con degli investimenti importanti come tecnologici con contenuti multimediali, Dolby Surround, terza generazione Giometti siamo arrivati ad avere multisa- Sky, piattaforme di ogni tipo. Pensa che io da bambino ho le in 5 regioni diverse. Io mi occupo della programmazio- fatto per anni da cambio canale a mio nonno ‘metti il primo ne, andamento tecnico e marketing, mio fratello Gianluca canale, gira sul secondo...’ mi dovevo alzare di continuo. segue l’amministrazione e mia sorella Silvia attualmente Quando è arrivato il telecomando ho fatto festa”. si occupa del Relais San Giovanni, il Resort di famiglia Ma come rovescio della medaglia questo mondo è entra- a San Giovanni in Marignano. Oggi gestiamo direttamen- to a far parte del meccanismo elettronico del consumismo. te 6 multisale e dal prossimo giugno probabilmente, per la Il proiettore a pellicola una volta durava 30 anni, oggi un scadenza del contratto che ci lega a UGC, torneremo ad digitale dopo 7/8 anni è già obsoleto”. intervenire direttamente su altre 6 strutture nelle Marche”. Quindi investimenti più grossi e più frequenti. 60 anni di storia della tua famiglia dietro e davanti allo “Seppure un grosso sacrificio noi lo riteniamo neces- schermo. Qual’è stato il carburante necessario per lan- sario. La settimana scorsa abbiamo acquistato a Prato 14 ciarsi in un’impresa del genere? proiettori laser RGB. Naturalmente non ce lo ha ordinato “Crederci sempre. All’inizio è stata una sperimenta- il dottore ma l’abbiamo fatto per dare sempre il massimo. zione che però ci ha permesso di anticipare i tempi e dare Il digitale è stata un’opportunità anche per aprire a con- sempre alla clientela un servizio elevato. Direi top special- tenuti che non sono solo filmici ma anche della grande arte, mente per la tecnologia. Noi eravamo gestori e proprieta- docufilm, ogni genere di musica. Possiamo proiettare in 16 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 17
diretta spettacoli, eventi dalla portata mondiale, concerti zione ed il 60% del fatturato è concentrato sull’infrasetti- lirici, classici e moderni”. manale. Tantissimo. E quel che più conta, abbiamo fideliz- Qual è il vantaggio di vederli al cinema? zato la clientela arricchendo anche queste serate con benefit “Intanto il prezzo molto più basso, non tutti possono an- tangibili come i buffet degustativi bio in collaborazione con dare a Londra o alla Scala di Milano. E poi tanto valore Terra e Sole Rimini”. aggiunto che non potresti mai vivere in teatro. A livello di Ti ha fatto piacere ricevere l’anno scorso a Riccione il audio e video al cinema arrivi a cogliere tanti dettagli anche premio Baleani? durante l’intervallo che non è un tempo morto, ma un live “Un grande onore. Soprattutto perché si tratta di un pre- in diretta con interviste ai protagonisti, agli scenografi, ai mio dato dai miei colleghi commercianti che hanno ricono- direttori d’orchestra. E poi quello che io chiamo ‘la comu- sciuto il valore del fatto che cerchiamo di portare cultura sul nione di emozioni’. Quando mi chiedo perché questa gente territorio con eventi legati al cinema come CineDonna Ric- viene al cinema per qualcosa che può vedere sul divano, la cione, una rassegna al femminile che ho ideato io 4 anni fa”. risposta è chiara: perché se guardi uno spettacolo a casa da Come vedi la declinazione del futuro dei cinema? solo non lo puoi condividere e questo fa la differenza. An- “Mi immagino dei grandi contenitori adatti a mille cose cora ci salva il fatto emozionale. La condivisione di gruppo che oggi vengono aperti al 50% delle potenzialità solo du- di una suggestione emana ancora un’atmosfera unica ed rante le proiezioni. Mentre invece per la tecnologia ed i ser- appagante oltre a risultare aggregante dal punto di vista so- vizi che sono in grado di offrire potranno essere utilizzati ciale. Penso che questo sia il fattore per il quale il cinema nel resto del tempo per scopi didattici in collaborazione con resiste e resisterà nel futuro anche sotto l’attacco delle piat- le scuole, presentazioni prodotti, conferenze, grazie agli taforme. In questa specie di guerra nella quale portare la schermi collegati al satellite non solo in ricezione ma anche gente al cinema è un’opera immane, noi mettiamo in cam- in trasmissione. Negli Stati Uniti il progetto è già avviato. po le nostre armi che sono la comodità, il comfort, la tec- In Italia stiamo cominciando a proporre quello che chiamo nologia e gli extra contenuti in una attività pulita. Sai che LA SALA ON DEMAND nella quale non si vendono solo nei nostri cinema la bevanda più bevuta è l’acqua? Anche i biglietti ma il tempo di utilizzo degli spazi. Spazio e tempo giovani, che sono tanti, non sentono il bisogno di bere alco- sono oggi le due variabili dal costo più significativo e nel lici. Si ubriacano tutti dei contenuti entrando in un mondo campo business stiamo assistendo sempre più frequente- incantato che non ha bisogno di edulcorazioni”. mente a call conference senza dover costringere la gente a Come vi orientate nell’acquisto dei film da proporre al spostarsi nella sede del meeting. Perché non organizzarlo pubblico? nei cinema sotto casa in collegamento con le aziende a costi “Avendo molte sale cerchiamo di averli tutti. Poi per le molto più ridotti? Io sono convinto che il fenomeno pren- configurazioni stesse delle sale proponiamo prodotti diversi. derà piede e ci stiamo preparando. Ad esempio il Multiplex delle Befane di Rimini ha una Mio babbo dice sempre ‘Bisogna camminare davanti ai programmazione più commerciale anche se cerchiamo di problemi, non vederli quando è tardi”. E questo facciamo”. allargare l’offerta ad ogni esigenza. Il Cinepalace a Ric- Tuo padre continua a dire la sua. È soddisfatto di come cione inizialmente soffriva un po’ le Befane per cui per vi state muovendo? differenziare il pubblico e non farlo emigrare verso Rimi- “Lui ha sempre avuto grosse intuizioni e una passione ni abbiamo optato per una scelta diversa di contenuti con smodata per questo lavoro. Ha fatto in modo che lo seguis- una programmazione diciamo più di nicchia che sta avendo simo e anche se non ce lo dice, credo di sì”. grande successo anche divulgativo e di ingresso nel tessuto Un lavoro complicato e competitivo che non vi lascia un sociale del luogo”. attimo di tregua. E voi siete appagati dei vostri risultati? La modernizzazione del vecchio cinema d’essai. “In questo lavoro proprio per le ragioni che ti ho spie- “Attira quello che io chiamo il pubblico della liquirizia, gato non ci si può mai sedere ma se lavori con passione sei più alto e selezionato. A Riccione il FILM EVENTO , una gratificato da quello che raggiungi. proposta dalla durata limitata con un valore esclusivo ed il Te la dico come la direbbe mio padre ‘Come in una gara CINEMA D’AUTORE con registi e protagonisti presenti in bicicletta, chi sta davanti al gruppo fa molta più fatica nella serata, rappresentano quasi il 30% della programma- ma da’ un gusto...”. Giuseppina alla cassa Giuseppina e Gino 18 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 19
INCONTRI di GIANLUCA GARULLI Vittorio Pietracci Dalla sala operatoria alla politica, Il dottor Garulli si candida “LA SANITÀ IN QUESTA REGIONE È UN’EC- CELLENZA, MA LA QUALITÀ DELLE CURE VA DIFESA” “La sanità in Emilia-Romagna è un’eccellenza che non si può mettere in discussione, ritengo che in Europa non ci sia nessuno come noi. Ma la qualità delle cure va difesa. E’ questo che mi ha spinto alla candidatura, pro- prio per la professione che faccio”. Gianluca Garulli non era presente fisicamente alla presentazione dei 4 candidati provinciali per Bonacci- ni presidente. Era impegnato a Modena in un congresso mondiale e ai presenti ha parlato per telefono. Voce forte e squillante, come sempre. Garulli è nato a Bologna 57 anni fa. E’ sposato con Elisabetta e ha una figlia di 30 anni. Si è iscritto alla Fa- coltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bolo- gna dove si è laureato nel 1989 con pieni voti. Dirige il Reparto di Chirurgia Generale degli ospedali di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria. In precedenza è stato diret- tore dirigente del Reparto di Chirurgia Generale presso l’Ospedale Ceccarini di Riccione. Una candidatura, la sua, che ha sorpreso gli addetti ai lavori. Mai Garulli prima, infatti, era sceso nell’ago- ne politico. La sanità, come noto, è uno dei cavalli di battaglia del governatore uscente Stefano Bonaccini. Scegliendo il primario riminese ha certamente colto nel segno. Ma i nostri lettori, quelli più fedeli, ricorderanno cer- tamente l’intervista che il dottor Garulli ci concesse nel primo numero di Geronimo Magazine (febbraio-marzo 2018), uscito quando ancora era a diffusione bimestrale. Il dottor Gianluca Garulli Vi riproproniamo alcuni brani. Gli ospedali della nostra provincia e il bacino di una riorganizzazione che passa attraverso un governo utenza: un rapporto giusto o no? clinico che vede coinvolti tanto gli amministrativi ma so- La filosofia ed il concetto di Area Vasta stanno seguen- prattutto i tecnici nel fare proposte e quindi indirizzare do un modello europeo che è finalizzato all’ottimizzazio- certi pazienti con certe tipologie in certi ospedali piut- ne. Se prendiamo come Paese di raffronto l’Inghilterra, tosto che in altri. Tutto questo ha un duplice vantaggio: che ha delle similitudini con noi, notiamo che loro hanno abbatte le liste d’attesa e migliora i risultati. la metà dei nostri presidi ospedalieri. In questo conte- Sappiamo che la laparoscopia, di cui lei è uno dei sto noi dovremmo fare una riorganizzazione generale e più convinti professionisti, ben si addice alle patologie non specifica perché abbattere ospedali non è possibile. oncologiche... Però è possibile ottimizzare la domanda abbattendo per L’intervento chirurgico con questa tecnica, anche se esempio le liste d’attesa e quindi cercare di creare degli nell’applicazione concreta è identico a quello tradizio- ospedali che erogano prestazioni che non siano doppioni nale, sottintende un minor trauma parietale e questo fa di altri. Penso che sia questa la strada da percorrere. sì che il paziente subisca minore stress. Quindi recupero, Accorpamenti strutturali? convalescenza ed infezioni possono manifestarsi in pro- Quello che è costruito resta. Mi riferisco piuttosto ad porzione minore. Oggi noi ai nostri pazienti dovremmo 20 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
proporre questo. Tra l’altro possano manifestare l’entità si tratta di una chirurgia che della casistica e non ultimo nel momento in cui viene ap- il rischio di complicanze plicata la vedono tutti perché nell’ottica di avere un’infor- è una chirurgia proiettata sui mazione trasparente. Anche monitor e dal punto di vista perché oggi qualunque cit- formativo accelera il percor- tadino può andare sul sito so dei giovani chirurghi per- del Ministero della Salute, ché riescono nel minor tem- guardare la patologia e ve- po a vedere più cose e quindi dere gli ospedali che hanno acquisire la tecnica molto più volume e più esperienza più rapidamente. e poi andare in quella sede Sui tempi prevale anco- da un chirurgo che saprà ra un pizzico di diffidenza essere rassicurante e dare e qualcuno si rivolge alla al paziente tutte le informa- sanità privata. zioni per iniziare il percor- Questa regione fa dell’ab- so operatorio. Oggi pensare battimento delle liste d’at- di fare una scelta è giusto, tesa uno dei capisaldi fon- Il dottor Garulli in... borghese ma bisogna farla attraverso damentali e più importanti. canali riconosciuti. Il pas- Ecco quindi che una riorga- saparola non è più quella nizzazione unita ad una Chirurgia efficace ed efficiente cosa che scientificamente possiamo ritenere valida. Ci garantisce l’abbattimento dei tempi. Distinguiamo due sono degli organismi, che sono le società scientifiche aspetti del problema: la chirurgia oncologica per leg- e il Ministero della Salute che si fanno garanti di quel ge regionale non può aspettare più di trenta giorni che reparto e di quella chirurgia. Utilizziamole queste in- vengono impiegati tutti per ottimizzare le risorse del formazioni. paziente al fine di abbassare il più possibile il rischio Tornando ad oggi il dott. Garulli ha scelto di metterci di complicanze; la non oncologica può avere delle li- la faccia anche in politica. E uno come lui, da qualunque ste di attesa, ma anche questa va ottimizzata. Consi- parte lo si voglia vedere, costituisce sempre e comunque glio di rivolgersi ad equipe che in maniera trasparente un’eccellenza. Il dottor Garulli con il suo staff Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 21
22 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 23
INCONTRI di ANNA MONTINI Roberta Sapio Una mente quantitativa prestata ai grandi obiettivi ambientali Transizione energetica, eco- zona a mare, abbiamo ripiantu- nomia circolare, rigenerazione mato in Viale Principe Amedeo, urbana e transizione alimenta- viale Dandolo, Via Gioia e an- re (last but not least) dremo avanti in tutta la città, ad Anna Montini, riminese, ha esempio, con Via Strepponi, via sempre vissuto a Rimini, tranne Valturio, Via Veneto, via Brava, il periodo universitario bologne- via Sinistra del Porto, via Duca se e alcuni anni successivi alla degli Abruzzi solo per indicarne laurea trascorsi a Bologna per alcune. Oltre a ciò l’idea è quel- lavoro. E’ laureata in Scienze la di piantumare alberi ex novo Statistiche ed economiche e ha negli ambiti periurbani, ai confi- conseguito un Dottorato in Eco- ni tra la città più densamente ur- nomia e Politica agraria e. Ri- banizzata e la parte più rurale in cercatrice confermata, insegna modo tale da creare dei piccoli Economia dell’ambiente all’U- boschi. Stiamo anche lavoran- niversità da molti anni e da circa do alla redazione del Piano del tre anni e mezzo ha assunto l’in- verde per la città che prevede le carico di Assessore all’Ambiente attività già citate ma anche uno del Comune di Rimini. studio approfondito per capire “L’incarico di Assessore mi il valore ambientale delle prin- ha dato finora grande soddisfazione. E’ arrivato quasi per cipali specie arboree nel nostro contesto. caso, dal momento che mi ero attivata con una lista civica Anthea, la nostra in house per quanto riguarda molte at- per sostenere le zone piu’ periferiche della città. In seguito, tività finalizzate alla manutenzione del patrimonio del Co- dopo le votazioni di giugno 2016, appena rientrata da una mune, sta portando avanti un progetto finanziato dall’Unio- vacanza in Grecia con la famiglia, mi è arrivata la telefo- ne Europea denominato Life Urban Green che ha lo scopo nata del Sindaco Gnassi che mi proponeva l’Assessorato. di determinare gli apporti ecosistemici degli alberi misu- Non ho chiuso la porta a questa proposta inaspettata ed ho rando ad esempio la capacità di produzione di ossigeno, di accettato di buon grado”. assorbimento di CO2, di assorbimento di polveri sottili,+ e Ci sono quattro temi fondamentali, in linea con le ten- di mitigazione climatica e di ombreggiamentoCi sono al- denze europee in materia ambientale, che l’assessorato di tri aspetti interessanti che approfondiremo in seguito, per Anna Montini cerca di perseguire, calate in una realtà spe- esempio il tema del verde spontaneo e del verde a ridotti cifica come quella riminese. Abbiamo cercato, nel breve costi di manutenzione e poco idroesigente che si sta intro- spazio di una intervista, di esplodere ognuna delle quattro ducendo in alcune aree della città. tendenze, con esempi di attività che sono in progress, com- Un secondo ambito di primaria importanza è quello dei piute o in fieri. Questo Assessorato, come tutti quelli della Rifiuti, un tema veramente fondamentale e scottante per attuale Giunta, sta vivendo un periodo di attività intensa e tutto il mondo occidentale. continuativa, con l’attenzione all’ambiente che è diventata “Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti urbani, stia- così drammaticamente attuale negli ultimi Anni, ma con un mo preparando la città alla tariffazione puntuale, in base occhio sempre ben aperto sulla realtà riminese. alla quale la tariffa pagata dagli utenti dipenderà dai rifiuti Quali sono i progetti più importanti che la nostra ammi- conferiti . Insieme al Gestore del servizio di raccolta dei ri- nistrazione sta portando avanti? Le guidelines sono diver- fiuti in città Stiamo implementando un app che permetterà, se e tutte molto importanti. Da cosa cominciare? “Da su- a breve, al singolo utente di aprire i cassonetti con il tele- bito ho avviato una attività di ripiantumazione degli alberi fonino. Sul tema dei rifiuti, in generale, stiamo seguendo soprattutto dove ci sono stati abbattimenti senza successi- le indicazioni che ci vengono dall’Europa, dalle direttive ve ripiantumazioni. Oggi si parla molto degli alberi per la europee, ma anche del buon senso, ovvero la riduzione dei loro polifunzionalità ambientale. Sono capaci di migliora- rifiuti (waste prevention) ed una buona raccolta differenzia- re la qualità dell’aria, di dare decoro e amenità in ambito ta, sia in termini quantitativi sia qualitativi. Abbiamo elimi- urbano e di raffrescare i nostri viali durante le giornate di nato completamente le stoviglie di plastica monouso nelle calura estiva. La città non deve essere solo antropizza- mense scolastiche, per evitare la pratica di buttare tutto nel ta ma deve essere permeata di natura. Un esempio, nella sacco nero alla fine del pasto con auspicio che ciò possa 24 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
dare una diversa educazione ai nostri giovanissimi cittadi- blico locale: ad esempio estensione della rete ciclabile e il ni. La sobrietà e il riuso sono alcuni dei temi fondamentali Metromare (attualmente i mezzi provvisori sono a metano che dobbiamo reinsegnare a questa società per ridurre i ri- e ibridi ma presto arriveranno quelli interamente elettrici) fiuti ed evitare lo spreco. Nel caso delle mense scolastiche, che ha tra i meriti il fatto di saper attrarre un pubblico che si tratta di circa 4 milioni di oggetti di plastica monouso di solito non utilizza i mezzi di trasporto collettivi. Io stessa in meno all’anno, un bicchiere, due piatti, due o tre posate lo utilizzo e quando arrivo in centro mi sento decisamente per pasto x 3600 studenti x i giorni scolastici. Anche il pro- un’altra, senza il pensiero del parcheggio. A tre settimane getto a cui stiamo lavorando insieme a partner esterni per dalla sua inaugurazione sta avendo molti risultati positivi. l’installazione degli erogatori d’acqua, nelle scuole medie Rimanendo in tema di qualità dell’aria, un punto dolente è e annesse palestre, va nella direzione della riduzione dei ri- la questione dei sistemi di riscaldamento. fiuti. Nell’ambito di questo stesso progetto verranno, in pa- Molti pensano che la questione dell’aria dipenda unica- rallelo, regalate le borracce a tutti gli studenti delle scuole mente dai mezzi di trasporto in città, in realtà dipende an- coinvolte”. Per le scuole e per le nuove generazioni stiamo che molto dai sistemi di riscaldamento. La concentrazione lavorando anche ad altri progetti, tra i quali una sperimen- di PM10 assume valore più elevati anche per i sistemi di tazione dell’uso del cosiddetto doggy bag in alcune scuole riscaldamento a legna o pellets, molto utilizzati da noi in materne. Geronimo avrà modo di approfondirlo in seguito città, come dimostra anche inequivocabilmente un accura- nel corso dell’anno. to studio dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Sui rifiuti in generale è molto importante formare le e la Ricerca ambientale) i cui risultati sono stati ripresi dal nuove generazioni nonché informare e responsabilizza- Sole 24 Ore nello scorso novembre. re molto tutta la popolazione sui vantaggi per l’ambien- Concludiamo questa carrellata ambientale con un tema te associati al recupero dei materiali dai rifiuti raccolti in che sicuramente interessa tutti i Riminesi: il Parco del maniera differenziata a fini di creazione di materie prime Mare: “Rappresenta un po’ l’essenza della guideline citata seconde utili per la produzione di nuovi prodotti nell’ottica prima, la “rigenerazione urbana”. Dentro questo concetto di una virtuosa economia circolare. Un altro esempio si- ci stanno molte cose, ma soprattutto c’è il fatto che oltre ad gnificativo per la riduzione dell’impiego degli oggetti mo- aumentare le dotazioni di verde, dobbiamo anche togliere nouso è stato il divieto di utilizzo di bicchieri e cannucce gli asfalti e rendere gli ambiti urbani più drenanti creando di plastica monouso in spiaggia che, per il 2020, probabil- dove è possibile spazi più fruibili e vivibili per i cittadini in mente si affiancherà a un’azione di stimolo verso gli opera- cui si intersecano mobilità ciclo-pedonale e verde urbano. tori per la ricarica delle borracce d’acqua direttamente nei Rispetto al lungomare carrabile con una fila di tamerici, bar, anche con un pagamento adeguato, per evitare il più noi avremo ciclo-pedonalità con spazi verdi maggiori e possibile l’uso delle bottiglie di plastica. una fruibilità più ampia di questi spazi finalizzata ad un “Per quanto riguarda gli operatori del mare li stiamo maggior benessere: fitness guardando il mare e un’infra- supportando da tempo nell’attività di riporto a terra dei ri- struttura che mitiga gli effetti dei cambiamenti climatici. fiuti accidentalmente pescati in mare. Da settembre 2016 ci Cosa significa? sono in porto due cassonetti per il libero conferimento dei Per ridurre il rischio di ingressione marina, soprattutto rifiuti accidentalmente pescati. Dai contrastare il problema a sud del porto canale, alzeremo di 80 – 100 cm rispetto al dei rifiuti in mare, stiamo valutando sistemi di trattenimen- piano di calpestio attuale con anche l’effetto di un miglior to dei rifiuti nei fiumi, nello specifico per il Marecchia, in- panorama sul mare. Sicuramente per l’estate 2021 saranno sieme ad alcuni partner esterni”. pronti i tratti 1 e 8 (da piazzale Fellini a Piazza Kennedy e A proposito della transizione energetica, il Comune sta lungomare Spadazzi rispettivamente) del parco del mare facendo un lavoro encomiabile sugli edifici pubblici, con sud ma per l’estate del 2021 sarà anche pronta tutta la ri- particolare attenzione a quelli scolastici che sono stati in qualificazione dei lungomari da Rivabella a Torre Pedrera, generale molto efficientati dal punto di vista energetico. Parco del Mare nord”. “Alcuni hanno raggiunto la classificazione NZEB, per Si potrebbe continuare a parlare di temi e progetti inte- esempio La Gabbianella, per giunta in fase di ristruttura- ressanti per l’uomo e per l’ambiente. Basti pensare al tema zione. Sono in corso dei progetti che riguardano anche la alimentare. Non tutti sanno che la seconda causa mondiale residenza comunale e altre strutture”. di produzione di gas serra è l’agricoltura con un incidenza C’è un altro tema cardine sul quale l’assessorato si sta particolarmente significativa degli allevamenti. Su questo muovendo, ed è quello del- tema, ancora poco tratta- la qualità dell’aria: “Oltre al to, c’è moltissimo da fare. verde urbano, sono in corso Avremo modo di parlarne in attività rivolte alla sensi- seguito. Ancora molte cose bilizzazione e al migliora- dovrà fare questo Assessora- mento della qualità dell’aria, to che si muove in uno degli unitamente all’Assessorato ambiti più strategici che in alla mobilità di Roberta Fri- questi anni riguarda sempre soni, per la diversificazione più non solo la qualità delle dei mezzi di trasporto in am- nostre vite, ma la stessa so- bito urbano e l’ampliamento pravvivenza del nostro pia- dei servizi di trasporto pub- neta. Buon lavoro Anna! Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 25
L’ORTO DEI INCONTRI FRUTTI di Stefano Baldazzi DIMENTICATI TONINO GUERRA 100 ANNI PORTATI BENE Superato l’arco delle favole mi accolgono i sorrisi dei aperto. Gianfranco Giannini è quel ‘Gianni! L’ottimismo bambini. Profumano di piante selvatiche e frutti mastica- è il profumo della vita!’ che molti ricorderanno convinti ti da occhi curiosi. Giocano a nascondino tra un giuggio- che fosse solo la battuta di una reclame, invece è il com- lo e una pianta di uva spina. Più in alto, anche la luce sta pagno che convince Tonino, rientrato da Roma, a trasfe- scimmiottando lo stesso rimpiattino in questo dicembre rirsi a Pennabili. Gianni era un parrucchiere con la pas- ancora tiepido, dove nuvole grigie coi capelli bianchi, sione per il bello, e l’antico, segni caratteristici del suo contendono la scena a un sole pallido, capace di scherza- Montefeltro, Tonino cercava suggestioni sulla solitudine re tra le foglie. e la vita semplice dei Montefeltrani. È quello che immagino, seduto al riparo di un sorbo, Entravano in case diroccate, raggiungibili percorren- nell’orto che Tonino definiva un museo dei sapori. La do sentieri abbandonati, Gianni frugava tra le macerie voce di Gianni mi accompagna nel viaggio dentro alla e gli oggetti dimenticati, Tonino riusciva a connettersi memoria, quando assieme al suo amico, artista polimor- all’anima di chi aveva vissuto di quelle povere cose. In- fo, ha trasformato la Valmarecchia in un museo a cielo sieme hanno seminato, tra le pietre e i mandorli della Federico Fellini, Tonino Guerra e Gianni Giannini 26 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Valmarecchia, tappeti di troncandoli. Questo signi- mosaico, alberi d’acqua, fica eliminare vocali e ter- orti dei frutti dimenticati e minare parole con le con- musei con un quadro solo. sonanti, creando assonanze Hanno costruito quelli che francesi o di altre lingue Guerra chiamava i luoghi meno poetiche. Eppure To- dell’anima e contaminato la nino rende poesia e dialetto cultura locale accogliendo una magia armonica. Il suo artisti provenienti da ogni talento narrativo e l’origine parte del mondo. Nell’arco contadina hanno generato di trent’anni hanno creato liriche piene di umanità e giardini di pietra e rilancia- calore per gli ultimi, unito a to il nome del Montefeltro una sapienza psicologica in- fino in Tibet. La piazzetta di tuitiva e fulminante, rara da Pennabilli è stata attraversa- trovare in altri artisti. Basta ta due volte dal Dalai Lama. poco per comprenderlo: “E Il matrimonio di Tonino Pennabilli: Lora, moglie di Tonino Guerra, e Gianfranco Giannini fiom le’ l’acqua cla porta a con Lora Kreindlina ha se- spass e zil”, “il fiume è ac- gnato il suo ingresso nella cultura Russa. I 120 film qua che porta a spasso il cielo”. che ha realizzato, sono in gran parte tratti dalle sue no- Continuo ad ascoltare Gianni ed esplorare l’orto. Un velle, dove spesso riversava tutto l’amore per la terra nespolo, un melograno e il biricoccolo, Antognoni, i fra- della moglie, da lui considerata una seconda patria. Si telli Taviani e Fellini. definiva russo per parte di moglie. Un legame talmente Tantissime le sue collaborazioni coi mostri sacri del potente da ha incoraggiare centinaia di giovani artisti, cinema per creare capolavori: con Michelangelo Anto- che provenivano dalle lande più remote dell’ex Unione nioni «L’avventura», «L’eclisse», «La notte», «Deserto Sovietica, a visitare il Montefeltro per chiedere consi- Rosso», «Blow-up», «Zabriskie Point», «Al di là delle gli al maestro. nuvole», quest’ultimo anche con Wim Wenders), ma La voce di Gianni ha bisogno di riposare un po’, an- anche con Andrej Tarkovskij, Francesco Rosi, Lu- che se è molto più giovane dell’amico, gli ottant’anni chino Visconti, Theo Angelopoulos, i fratelli Taviani, li ha già ampiamente superati. Ma dentro a quest’orto, Marco Bellocchio, Vittorio De Sica, Jose Marìa Sánc- è sufficiente alzare lo sguardo per ritrovare gli occhi hez, Elio Petri, Giuseppe De Santis, Mario Monicelli e dell’artista. Farfalle e foglie sono presenti in tante sue Federico Fellini (con cui ha firmato «Amarcord», «E opere, suggestioni essenziali di un quadro o tra le righe la nave va» e «Ginger e Fred»). di una poesia. Per Tonino Guerra le farfalle furono il Gianni nella sua ricerca del bello ha voluto per Pen- simbolo della libertà e della felicità ritrovate dopo la nabilli il prestigioso museo dell’antiquariato. Tonino ha terribile esperienza della prigionia in Germania. Il mo- sollecitato l’amico affinché aprisse nel ‘95 “Il Bosco dei tivo l’ha confidato lui stesso: “non sono mai stato così regali” negozio che uscendo dall’orto dopo aver per- tanto felice come quando, una volta libero, ho guardato corso la via “Dei pensieri incompiuti”, segna uno degli di nuovo una farfalla senza ingressi della piazza. Lì ci avere voglia di mangiarla”. potete trovare oggetti e ope- Gianni osserva gli alberi re del poeta, oltre a comple- e riprende il racconto appe- menti d’arredo e preziosi so al filo della memoria. Mi pizzi ricamati a mano dalla spiega perché un altro ele- mamma di Clelia, figlia di mento importante nell’arte Gianni, che oggi gestisce il di Guerra furono le foglie: magico negozio. “quando cadono, l’anno or- Quest’anno Tonino mai volge al termine e le Guerra e Federico Fellini foglie che muoiono a terra compiono cent’anni, non hanno il suono dello scorrere è difficile immaginarli su del tempo”. quel cielo, trasportato dal La medesima delicatez- fiume, scherzare su donne za la ritroviamo fatalmente dalle forme giunoniche, ra- nelle sue poesie in dialetto. gionare su una nuova sce- Una lingua aspra, il roma- neggiatura e probabilmente gnolo, che pur affondando buttare qualche secchiata di radici nel latino volgare, pioggia sull’orto dei frutti semplifica i singoli lemmi dimenticati. Andrea Guerra e Alessandro Haber nell’orto dei frutti dimenticati Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 27
28 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 29
INCONTRI di ANGELA BANDINI Daniela Muratori COM’È PROFONDO IL MARE Angela Bandini ed io erava- pena entravi c’era quell’odore mo giovani promesse della squa- di pece con cui affondavamo a dra di ginnastica artistica Romeo turno le punte delle scarpette Neri di Rimini. Entrambe ave- per il salto al volteggio. Anche vamo iniziato la nostra attività per Angela la ginnastica era una agonistica da molto piccole e vera passione, e quando tornava anziché giocare con i nostri co- a casa riprovava tutti gli esercizi etanei trascorrevamo molte ore del corpo libero. Finché un gior- della nostra infanzia e prima no capita che l’istruttore, dopo adolescenza in palestra. Il no- quattro ore di allenamento, le stro istruttore era impietoso, ci chiede di fare sulla trave alta an- faceva correre, saltare, piegare cora un flic flac, e Angela rispon- in due con gli addominali, ci ri- de che è stanca ma lui insiste: chiamava se parlavamo fra noi, “Dai Angela, ancora l’ultimo e tagliava corto se saltavano i cal- poi andiamo a casa”. Lei cade e li alle mani, se cascavamo dalla si rompe un braccio. Dopo pochi trave alta, se ci lamentavamo. A giorni il nostro istruttore le fa lui non importava il nostro stato capire che quella rottura avrebbe emotivo, ciò che contava era il compromesso in futuro le gare, risultato. Ma a volte contenere i non potendo più stendere come sentimenti, soprattutto se si è sensibili e troppo piccoli, prima il braccio. Perciò era ovvio che con la ginnastica era difficile, per cui quando lui tirava di più la corda cor- doveva chiudere, finiva lì la sua carriera. revamo nello spogliatoio per piangere un po’. Alcuni anni dopo, più o meno diciottenni, dopo un Angela, ad esempio, ricordo che aveva i capelli cor- po’ di tempo che c’eravamo perse, una sera la incontrai tissimi, glieli tagliava il barbiere di suo padre con la al Paradiso, una delle discoteche più alla moda di quegli macchinetta perché facendo attività sportiva, secondo anni, e che Angela frequentava spesso, oltre a quelle dis- lui, erano più comodi. Non era certo molto femmini- seminate per la Riviera, perché le piaceva molto ballare, le e nonostante alle gare prendesse il massimo dei voti e lì mi disse che stava per partire per Tokio e che faceva sovente non le venivano riconosciuti i meriti, così più immersioni con Jacques Mayol. Non sapevo nulla del che demoralizzata correva nello spogliatoio furiosa, e mondo subacqueo e nemmeno potevo immaginare che c’erano dei momenti in cui buttava tutto per terra, era cosa facesse di preciso Angela con Mayol. infuriata all’ennesima potenza, piangeva e urlava per Ed ecco che alcuni mesi fa casualmente ci siamo ri- l’ingiustizia subita. trovate e le ho proposto un’intervista, o magari ritro- A causa di questi episodi, negli anni ho capito che la varci come due vecchie amiche che si raccontano le considerazione che aveva il nostro istruttore di noi atlete vicissitudini della loro vita. Così nell’incontro Angela dipendeva da una serie di fattori: ognuna poteva esse- mi ricorda che nel mentre aveva girato un’intervista per re una futura campio- Italia 1 e impostare la nessa per cui nei primi mia più o meno con le anni c’era da parte sua parole con cui ha rac- una totale cura, fino a contato la sua storia quando in squadra non nella trasmissione di arrivava una nuova Studio Aperto… promessa. Insomma, si «Ho cominciato a può dire che le sue pre- nuotare con i delfini a ferenze erano sogget- 15 anni al Delfinario tive. Ma a noi piaceva della mia città, Rimini, la ginnastica artistica, ci fu un’intesa imme- la palestra era la nostra diata fra me e quelle seconda casa, dove ap- meravigliose creature. Jacques Mayol, Angela Bandini e Enzo Maiorca 30 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Grazie ai delfini conobbi Jacques Mayol, campione del mozione indescrivibile, ero riuscita in un’impresa che al mondo di apnea profonda dell’epoca. Con lui ci fu un’in- mondo ancora nessuno era riuscito a compiere. Ancora tesa da subito. Vedendomi nuotare con i delfini mi volle oggi sono felice di quello che ho fatto. E’ stata una con- nel suo Team che realizzava documentari in tutto il mon- ferma alle mie possibilità, ho dimostrato al mondo intero do. Viaggiammo insieme navigando per tutti gli Oceani, cosa significa il potere della mente e la forza di volontà esplorammo tutti i posti più remoti del mondo: dall’In- peraltro in un corpo esile come il mio. Quella mattina di donesia alle isole Malucche, in Giappone, in Perù fino 30 anni fa mentre scendevo pensavo di rimanere dolce ad arrivare alle Galapagos. Fu proprio Jacques Mayol senza contrarre i muscoli e nello stesso tempo pensavo ai a trasmettermi la passione per l’apnea ma io andai ol- miei amici delfini che facevano il tifo per me.» tre, grazie a un personaggio a me caro e straordinario di Angela Bandini con il suo Record ha infranto ogni nome Leo Amici e la sua gente “I Ragazzi del Lago”, che regola e metodo e quel giorno del 3 ottobre del 1989 mi aiutarono a livello economico e logistico a realizzare all’Isola d’Elba ha superato il pregiudizio più ostico da un Record sconfessando tutte le tecniche medico scien- abbattere, e cioè, che le profondità del mare sono sempre tifiche e anche le metodiche di discesa. Nuotando con i state appannaggio esclusivo degli uomini. Il suo è l’ulti- delfini avevo studiato il loro modo di prendere aria, di mo Record conferito ufficialmente dal Comitato Scien- 14/09/1985 - Isola d’Elba (LI). Con Jacques Mayol, pochi istanti prima del tuffo che valse a Angela Bandini il record mondiale. scendere velocemente sott’acqua e di danzare sul fon- tifico della CMAS (Confederazione Mondiale Attività do del mare, così non feci altro che imitarli. Osservan- Subacquea) e dal FSPI. do attentamente le pescatrici Hama del Giappone, gli ex Prima di incontrare Angela, tanto per non essere cannibali delle isole Molucche e i pescatori di spugne troppo sprovveduta, ho letto un po’ di cose sull’apnea della Grecia rimasi affascinata e attratta dalla loro na- e le biografie degli apneisti più famosi come Jacques turalezza, Fu poi Leo Amici a dirmi che non avevano i Costeau, Enzo Maiorca e Jacques Mayol ed è un uni- timpani perforati ma che accadeva tutto in maniera na- verso affascinante e per molti sconosciuto ma devo dire turale, fisiologica. E così feci anch’io: scesi sott’acqua che ascoltandola mi sono persa. La sua è stata una vita senza compensare. intensa e avventurosa, a tratti mi sembrava di essere in Quella mattina arrivai coperta bene, avevo una giacca un romanzo avventuroso, a volte sentimentale, con sfu- a vento per mantenere integro il calore del mio corpo. mature psicologiche, ma poi ho sempre sentito nei suoi Calore che avrei dissipato sott’acqua. Poi mi concentrai, racconti quella purezza che è insita in lei, quell’umanità chiusi gli occhi per placare l’emozione. Senza iperventi- che l’ha distinta sempre, anche in quei momenti in cui lazione, senza maschera, con delle len- era pervasa dalla furia, dalla rabbia, ti a contatto e un semplice stringinaso come quando correva nello spogliatoio iniziai a scendere rapidamente. Rag- della palestra della Romeo Neri e urla- giunsi i 111 metri e non 107 come fu va con tutta se stessa contro un’ingiu- omologato, il cavo si era sensibilmente stizia subita o percepita come tale. allungato di qualche metro. Comunque Ora è una donna forte, con una gran- sia mi trattenni sul fondale mezzo mi- de voglia di vivere, ma mai troppo lon- nuto, stavo bene ma fu anomalo tratte- tana dal suo elemento naturale. Ogni nersi così a lungo. Poi iniziai la risalita giorno, estate e inverno, sabato o dome- come da regolamento con l’ausilio di nica, per 365 giorni all’anno, lei, Ange- un pallone ad aria e dopo una breve so- la Bandini, tutti i pomeriggi si immerge sta a pochi metri dalla superficie uscii nell’acqua e non fa il bagno ma scende dall’acqua felice come non mai. Un’e- nel profondo del mare. Leo Amici Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 31
POESIA MARC CHAGALL Sogno d’amore di Ennio Zangheri È questo il titolo della rassegna sul grande artista do la ricerca verso l’arte fatta con il cuore e non con la bielorusso in programma a Palazzo Albergati a Bo- testa, dove l’amore ha ruolo primario. logna. Una mostra importante che consiglio a tutti di Ed è proprio l’Amore uno dei temi centrali delle ope- visitare, per me un appuntamento imperdibile in quanto re d’arte di Marc Chagall. E più precisamente l’amore estasiato ammiratore della sua arte. della sua vita: Bella Rosenfeld moglie e compagna di L’ho “conosciuto” tanti anni fa al Vittoriano a Roma vita, nonché fonte d’ispirazione del suo Marc. È lei la e tutto quello che sapevo sulle sue opere è diventato donna in volo, l’amante in blu, la protagonista dei tan- esplosione nel poter quasi toccale. Pur così lontano dal ti capolavori dipinti. Ed è proprio a questa opera che è mio spirito pop è sempre stato vicino ai miei sentimenti, sintesi del più nobile dei sentimenti he voglio dedicare i non influenzando direttamente il mio lavoro ma ispiran- versi che Bella ha dedicato al suo amato artista. “Non muoverti, resta dove sei. Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori…” scrive Bella Rosenfeld nelle sue memorie. La passeggiata (1917-1918) Olio su tela, 170×163,2 cm. State Russian Museum, San Pietroburgo. “La passeggiata” è uno dei dipinti più romantici del Novecento, capace di dare corpo e forma all’amore, senti- mento difficile da descrivere senza ricorrere in stereotipati cliché. Chagall lo racconta con una sconvolgente sempli- cità. La coppia è rappresentata al termine di un picnic. A terra una tovaglia e una bottiglia di vino mezza vuota (o mezza piena) e al centro della scena c’è l’artista, ben piantato a terra che tiene per mano Bella mentre volteggia felice nell’aria, eterea e leggera. È un periodo felice nella vita di Chagall, si ritrae infatti con un largo sorriso sul volto e un docile uccellino in mano, segno dell’armonia che lega lui e la sua amata alla natura e al mondo che li circonda. 32 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Geronimo 18 | Gennaio 2020 | 33
INCONTRI di MATTEO SIGNANI Elio Pari il “GIAGUARO” campione europeo a 40 anni “HO ANCORA UN SO- in Romagna il titolo IBF -Latino GNO, PRENDERE IL TITOLO con TKO, al nono round, contro MONDIALE” Riccardo Lecca. Non è nato a Philadelphia, ma L’11 ottobre 2019, ha boxato semplicemente a Savignano sul di nuovo per il titolo di Campio- Rubicone, in provincia di Forlì, nato Europeo EBU, vincendo regione Emilia Romagna. Citta- nuovamente, questa volta per de- dina cara a Giulio Cesare, dove cisione condivisa contro Gevorg si mangia giorno e notte piada Khatchikian. e prosciutto e si beve del buon Da dove iniziamo caro Mat- Sangiovese. Luoghi dove ti dan- teo, dopo tutte queste statisti- no quasi sempre, sin da piccolo, che e numeri ufficiali? un soprannome... al “nostro” è “Partiamo dall’inizio. Sin da toccato “Giaguaro”. bambino ero irrequieto, troppo Matteo versione 2020, è un irrequieto, sempre con la voglia ragazzo tutto muscoli e simpatia di fare sport e a pugni. Oggi sarei di poco più di 40 anni; assomi- definito un “bullo” nel linguag- glia al campione del film, quel Rocky Balboa interpretato gio moderno. Attaccavo briga con tutti. Devo ammettere molte volte da Stallone per i valori positivi che rappresen- che mi piaceva tanto fare a botte, essere il più forte del ta. Forza d’animo, sacrifici. Tanti, troppi molteplici sacri- quartiere, a volte mi ritrovavo indisponente pure io. Un fici. Quindi non arrendersi mai. brutto carattere insomma”. Wikipedia del campione di cui raccontiamo conserva Poi cosa è successo? storicamente queste importanti notizie: Matteo Signani “Ho capito un giorno che altre strade potevano essere ha iniziato la boxe all’età di 14 anni in un club a Santar- seguite per convogliare tutta quella energia, rabbia, forza cangelo di Romagna. Il suo primo maestro è stato il com- che avevo dentro. Desideravo trasformare quella energia pianto Vasco De Paoli. Il suo più grande successo come non proprio positiva in qualcosa che non facesse male a pugile dilettante: la medaglia d’argento dei pesi medi ai me e agli altri. Su consiglio dei miei famigliari, di amici Campionati Italiani del 2003. Ha vinto pure nel suo primo e di persone che mi volevano bene ho deciso: faccio la match tra i professionisti, esattamente il 1 ° aprile 2007. boxe!” Dopo cinque vittorie, due sconfitte e un pareggio, ha otte- Da qui inizia l’avventura del “Giaguaro”… nuto il titolo di campione italiano nell’ottobre 2008, ma ha “E’ stato un cammino lungo, irto di sacrifici e difficol- perso “contro i giudici” per decisione della maggioranza tà… rinunce. Oggi la parola “sacrificio” non viene presa contro Gaetano Nespro. Nella rivincita con Nespro, piaz- sul serio dai ragazzi. Io sto chiuso in palestra trequarti di za a segno il titolo, siamo nel gennaio 2010 attraverso Te- giornata, il resto lo passo in Capitaneria di Porto a Rimini chnical Knockout (TKO), ottavo round. Signani ha difeso a svolgere con soddisfazione il mio lavoro, quello che mi la cintura contro Lorenzo Cosseddu e Giovanni de Carolis permette di vivere. Vedo giovani che arrivano in allena- e in due rivincite distinte: opposto a Nespro e a Cosseddu. mento vogliosi di fare la boxe, tutti kittati. Dopo due o Ha perso il titolo cedendo una prima volta a Simone Ro- tre volte che frequentano, improvvisamente spariscono, tolo nel marzo 2012, ma lo ha rivinto a luglio 2013 contro smettono. Le botte quando sali sul ring fanno male e non Stefano Loriga. tutti, anzi quasi nessuno le sopporta. Quindi si rinuncia. Io Il 2 maggio 2014 ha partecipato al campionato vacan- sono diventato campione europeo la seconda volta quasi te dell’Unione Europea (EBU) contro István Szili e ha pa- a 40 anni… pensate alle volte che mi hanno fatto davvero reggiato. Signani ha poi vinto il titolo il 6 dicembre 2014 male, alle delusioni, avrei magari dovuto rinunciare. Se contro Ahmed Rifaie ai punti (unanimità). Nel successivo nello sport, come nella vita vuoi arrivare primo, la strada combattimento l’8 agosto 2015, ha messo ko Rafael Pin- è… quasi sempre in salita”. tos, (ottavo round) nella battaglia per il titolo WBA Inter- Manca il cosiddetto “occhio della tigre” lo sguardo continental di TKO. Il 3 dicembre 2016, ha partecipato del pugile di un tempo, nelle giovani leve. per la prima volta al Campionato Europeo EBU, ma ha “Quella è storia passata. Sono davvero in pochi in que- perso per decisione condivisa contro Emanuele Blanda- sto millennio ad avere la ferocia giusta nello sport indi- mura . Matteo ha combattuto il 12 agosto 2018, portando viduale. Quando sali li sopra, sul ring, non hai la squadra 34 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Puoi anche leggere