Oltre ai segnali di fumo - IT

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Oltre ai segnali di fumo - IT
Oltre ai segnali di fumo
                           100
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Oltre ai segnali di fumo - IT
Gennaio 2020 - N. 18

   MASSIMILIANO
     GIOMETTI

  ANNA
 MONTINI
                           GIANLUCA
 ANGELA                    GARULLI
 BANDINI                    TENUTA
                            SANTINI

                            MATTEO
                            SIGNANI3
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SOMMARIO

    10 Noi c’eravamo                                        46 Zner - Gennaio

    12 Fondazione Fellini                                   48 Tenuta Santini

    16 Massimiliano Giometti                                52 Corale San Marino
                                                                                                                              Ritratti di Ennio Zangheri
    20 Gianluca Garulli                                     54 Francesco Checco Tonti
                                                                                                                              CONTRIBUTI
    24 Anna Montini                                         58 Samuel                                                          Stefano Baldazzi
                                                                                                                               Cristina Barnard
    26 Orto dei frutti dimenticati                          60 Le miss di Tornatore                                         Marialuisa Lu Bertolini
                                                                                                                                 Giorgio Brici
    30 Angela Bandini                                       62 Il ponte di Tiberio                                              Clara Capacci
                                                                                                                                Davide Collini
    32 Marc Chagall                                         64 Qatar                                                             Daniela Effe
                                                                                                                               Georgia Galanti
    34 Matteo Signani                                       66 Le perle di Daniela                                            Nicoletta Mainardi
                                                                                                                               Daniela Muratori
    36 Mercato coperto                                      70 Moda lei                                                            Elio Pari
                                                                                                                               Vittorio Pietracci
    38 Diego Olivieri                                       74 Laboratorio Caracol                                          Eusebio Pietrogiovanna
                                                                                                                                Roberta Sapio
    42 Abocar                                               78 Oroscopo                                                        Ennio Zangheri
                                                                                                                              Tommy Flores PH
    44 Platano Malatesta                                                                                                     Beatrice Imperato PH
                                                                                                                              Rimini Sparita PH
                                                                                                                             Giorgio Salvatori PH

                                                                                                                       Salvo accordi scritti la collaborazione
                                                                                                                        a questa edizione è da considerarsi
                                                                                                                         del tutto gratuita e non retribuita

      ROC: I.P. 1100.744 - Testata registrata presso il Tribunale di Rimini, numero 3/2018

      GERONIMOMAGAZINE                                    REDAZIONE, via Dario Campana, 65                  Direttore Responsabile
      EDITRICE E PROPRIETÀ GERONIMO                       tel. 0541.787698                                  Vittorio Pietracci
      NETWORK COMMUNICATION SRL                                                                             redazione@geronimo.news

      Progetto grafico
      Ennio Zangheri                         Stampa: Centro Stampa                  Direzione Commerciale                Impaginazione
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Oltre ai segnali di fumo - IT
12                                                                                                     38

                NICE TO
               MEET YOU
              Si volta pagina come succede da sempre quan-
      16   do l’anno vecchio finisce e quello nuovo comin-              42
           cia. Non si fa in tempo a fermare le rotative e a
           distribuire il numero di dicembre che già Gero-
           nimo galoppa verso quello di gennaio che oggi
           avete in mano.
              Due le copertine, una dedicata al Maestro Fe-
           derico Fellini cui la città di Rimini non solo ha
           dedicato il Natale ma a cui prepara un Museo
           che non avrà eguali in Italia e nel mondo; l’altra
           è invece per un personaggio che il cinema ce lo
24         mostra, ce lo fa vedere, ce lo fa conoscere: Mas-                                        48
           similiano Giometti.
              E se di Fellini tutti sanno tutto, di Giometti
           scoprirete una sorta di “re del cinema del cen-
           tro Italia” con l’intera famiglia a fargli da corte
           nell’assisterlo consigliandolo, aiutandolo e so-
           stenendolo. Giometti e la sua famiglia sono stati
           visionari nel credere in un impero di queste pro-
           porzioni e quando si parla di visionari, beh Fellini
      26   non è stato uno mica da niente…                         54
              A completare il primo numero del 2020 altri
           nomi noti come il dottor Gianluca Garulli, l’as-
           sessore comunale Anna Montini, il pugile cam-
           pione del mondo Matteo Signani, il proprietario
           della Tenuta Santini di Coriano Sandro Santini e,
           volentieri segnaliamo, il debutto su Geronimo di
           Enrico Santini in veste di rurale e di articolista.
              E allora ecco un primo numero dell’anno ric-
           co, come sempre, di spunti ed approfondimenti,
30         con tutti i nostri collaboratori sempre in pista e
                                                                                                   58
           con il solito tratto di copertina del Maestro Zan-
           gheri che ormai ci contraddistingue.
              L’occasione è buona per porgervi, seppur in
           leggero ritardo, i migliori auguri per il 2020 che
           ha fatto irruzione nelle nostre vite. Con la spe-
           ranza che tutto vada meglio dell’anno che se n’è
           andato.
              Augh!
                                                    Il direttore   74
      34

                                                                             Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   9
Oltre ai segnali di fumo - IT
NOI C’ERAVAMO

10 | Geronimo
Photo by Ph ©18 | Gennaio
              Giorgio     2020
                       Salvatori
Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   11
CULTURA

                                                                                     NULLA SI SA
                                                    TUTTO SI IMMAGINA
        di
        Cristina Barnard

           Federico Fellini ne LA VOCE DELLA LUNA cita il po-           costumi di scena, immagini dei compagni dei suoi compa-
       eta portoghese Fernando Pessoa in un assunto che fa suo          gni di avventura e ancora brani di repertorio dell’Istituto
       nella grande suggestione generata dai suoi capolavori.           Luce e Teche Rai.
           Si è inaugurata a Rimini FELLINI 100 GENIO IM-                  Il logo Fellini 100 è firmato dal regista Paolo Virzi’ e
       MORTALE.                                                         ispirato ad una foto del Maestro scattata da Tazio Secchia-
           Una mostra itinerante dal respiro internazionale che dal-    roli sul set di 8 1/2. Virzi’ lo definisce il più grande di tutti i
       la sua città natale arriverà a Roma, Los Angeles, Mosca          registi, una medicina vivente, un genio dal timbro speciale
       Berlino per poi tornare a casa e diventare Museo Perma-          che ha saputo mostrarci quel gran carrozzone che è la vita,
       nente. Una rassegna tributo che apre le danze alle celebra-      inscenando anche le cose più tristi e melanconiche con uno
       zioni dei 100 anni dalla nascita del Maestro e che culminerà     sguardo che trasformava tutto in un magico strambo gioco.
       a fine 2020 con il Museo Internazionale Federico Fellini.           Buon compleanno e grazie Federico perché ci fai ancora
       Un viaggio onirico che con allestimenti in 14 sale ripercor-     e sempre sognare.
       re l’immaginario del regista attraverso i suoi disegni, del         Grazie Sindaco per aver dato alla nostra città un meravi-
       preziosissimo materiale inedito anche dall’archivio Asso-        glioso nuovo vestito fatto di cultura e bellezza.
       ciazione Tonino Guerra, una sezione speciale Fondo Nino             “Rimini è un pastrocchio confuso, pauroso, tenero, con
       Rota sulle musiche che hanno accompagnato i film, la pri-        questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare”
       missima sceneggiatura di AMARCORD intitolata Il Borgo,
       la sceneggiatura di 8 1/2 di proprietà di Lina Wertmuller           Federico Fellini
       che in quel film gli fece da assistente regista, e poi abiti e      20/01/1920 - 31/10/1993

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non DIBEMUS,
       INCONTRI

                                                                    non VOLUMUS,
        di
        Enrico Santini

                                                                    non POSSUMUS!
       Così rispose il Papa Pio XII alla richiesta di Napoleone         da scoprire ma soprattutto non ho ancora capito cosa farò
       di cedere i territori dello Stato Pontificio all’Imperatore.     da grande.
       Ed io, immodestamente, non devo, non voglio, non pos-            Sicuramente non sarò banale.
       so rimanere indifferente alle lusinghe, alle minacce, alle       C’è una parabola del Vangelo che mi piace più delle al-
       richieste, ai pressanti appelli, alle affettuose sollecitazio-   tre: quella dei talenti.
       ni di Geronimo.                                                  Ecco, andrò alla ricerca di coloro che li hanno spesi al
       Entro nell’accampamento convinto più che mai di servi-           meglio, o comunque ci provano.
       re alla causa.                                                   Sarò un talent scout nel mio campo vasto e sterminato
       Di fare di questo magazine alla francese, il più bello, il       dell’agro alimentare.
       più diffuso, il più seguito di Rimini e Contado.                 Ho chiesto a Sabrina “Cinzia” Casadei di accompagnar-
       Mi piace scrivere, meglio ancora scrivere bene.                  mi e a voi di seguirci.
       Ma sono pigro, e ho tante storie da raccontare e fenomeni        Rurali sempre!
                                                                                                                 Enrico Santini

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INCONTRI

        di
                                  MASSIMILIANO GIOMETTI
        Cristina Barnard
                                              IL CINEMA IMPRESSO NEL DNA

           Il gruppo GIOMETTI CI-                                                                      ri delle nostre sale e il denaro
       NEMA si pone tra i più grossi                                                                   che abbiamo incassato con il
       gestori di sale cinematografi-                                                                  cinema lo abbiamo sempre
       che del centro Italia con una                                                                   reinvestito in questa attività.
       storia di famiglia da sempre                                                                    Non solo nella tecnologia di
       legata alla magia della settima                                                                 ultima generazione ma anche
       arte, alle emozioni che si vivo-                                                                negli arredi, nelle poltrone, in
       no quando le luci si spengono e                                                                 tutti i servizi a completamento
       si entra in un’altra dimensione.                                                                dell’offerta anche con una fun-
           Allora Massimiliano, tutto                                                                  zione sociale ed educativa alla
       ebbe inizio con nonno Gino                                                                      quale teniamo molto. Stiamo
       nel dopoguerra.                                                                                 lavorando al sistema di visione
           “Lui è stato il capostipite                                                                 per audiolesi, all’avanzamento
       visionario che ha dato tutto se’                                                                della realtà aumentata, offria-
       stesso per inseguire un sogno.                                                                  mo film in lingua, posti rosa
       È partito nel dopoguerra insce-                                                                 per le donne.
       nando spettacoli di burattini e                                                                     Il cinema nel tempo si è tra-
       poi ha iniziato a proiettare film                                                               sformato e noi ci siamo trasfor-
                                                    Massimiliano, Silvia e Gianluca Giometti
       nelle colonie estive, nelle feste                                                               mati con esso.
       di paese, sulle aie, con un len-                                                                    Per farti degli esempi i
       zuolo ed un proiettore portabile da 16mm. A fine anni ‘60 nostri schermi argentati alle Befane di Rimini costano il
       passa a proiettare nelle prime arene all’aperto. Nel 1973 doppio di quelli normali perché sono preparati per il 3D.
       con grandi sacrifici riesce a realizzare il primo cinema al Siamo stati tra i primi nel 2004 ad installare proiettori digi-
       chiuso con la platea e la galleria, il Parioli a San Giovanni tali quando ancora neanche chi li vendeva ne conosceva il
       in Marignano che è divenuto l’Ariston 2, oggi chiuso. Pur- funzionamento”.
       troppo non riesce a vedere il seguito del suo film personale          La tecnologia ha i suoi pro e contro.
       perché tragicamente muore d’infarto proprio dentro ad un              “Avanza veloce e non ne possiamo più fare a meno.
       cinema. È allora che entrano in gioco mio padre Gianni e L’avvento del digitale ha sicuramente facilitato l’uso dei
       suo fratello Salvatore che raccolgono il testimone e decido- contenuti alternativi. Quando c’era la pellicola per stam-
       no di continuare acquisendo col tempo altre sale a Cattoli- pare un film ci voleva un milione delle vecchie lire e l’iter
       ca, Pesaro, Rimini, Ancona fino ad arrivare negli anni ‘80 a del montaggio delle pizze aveva tempi lunghissimi, ora con
       disporre di una ventina di cinema.                                 minori costi possiamo trasformare un video, un trailer in di-
           Nel ‘99 è stata di mio padre l’intuizione di progettare gitale cinematografico alla mattina e proiettarlo già la sera
       delle multisale con l’arrivo dei colossi americani come la stessa. Anche nelle case oggi tutti possiedono apparecchi
       Warner. In seguito con degli investimenti importanti come tecnologici con contenuti multimediali, Dolby Surround,
       terza generazione Giometti siamo arrivati ad avere multisa- Sky, piattaforme di ogni tipo. Pensa che io da bambino ho
       le in 5 regioni diverse. Io mi occupo della programmazio- fatto per anni da cambio canale a mio nonno ‘metti il primo
       ne, andamento tecnico e marketing, mio fratello Gianluca canale, gira sul secondo...’ mi dovevo alzare di continuo.
       segue l’amministrazione e mia sorella Silvia attualmente Quando è arrivato il telecomando ho fatto festa”.
       si occupa del Relais San Giovanni, il Resort di famiglia              Ma come rovescio della medaglia questo mondo è entra-
       a San Giovanni in Marignano. Oggi gestiamo direttamen- to a far parte del meccanismo elettronico del consumismo.
       te 6 multisale e dal prossimo giugno probabilmente, per la Il proiettore a pellicola una volta durava 30 anni, oggi un
       scadenza del contratto che ci lega a UGC, torneremo ad digitale dopo 7/8 anni è già obsoleto”.
       intervenire direttamente su altre 6 strutture nelle Marche”.          Quindi investimenti più grossi e più frequenti.
           60 anni di storia della tua famiglia dietro e davanti allo        “Seppure un grosso sacrificio noi lo riteniamo neces-
       schermo. Qual’è stato il carburante necessario per lan- sario. La settimana scorsa abbiamo acquistato a Prato 14
       ciarsi in un’impresa del genere?                                   proiettori laser RGB. Naturalmente non ce lo ha ordinato
           “Crederci sempre. All’inizio è stata una sperimenta- il dottore ma l’abbiamo fatto per dare sempre il massimo.
       zione che però ci ha permesso di anticipare i tempi e dare            Il digitale è stata un’opportunità anche per aprire a con-
       sempre alla clientela un servizio elevato. Direi top special- tenuti che non sono solo filmici ma anche della grande arte,
       mente per la tecnologia. Noi eravamo gestori e proprieta- docufilm, ogni genere di musica. Possiamo proiettare in

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diretta spettacoli, eventi dalla portata mondiale, concerti        zione ed il 60% del fatturato è concentrato sull’infrasetti-
       lirici, classici e moderni”.                                       manale. Tantissimo. E quel che più conta, abbiamo fideliz-
           Qual è il vantaggio di vederli al cinema?                      zato la clientela arricchendo anche queste serate con benefit
           “Intanto il prezzo molto più basso, non tutti possono an-      tangibili come i buffet degustativi bio in collaborazione con
       dare a Londra o alla Scala di Milano. E poi tanto valore           Terra e Sole Rimini”.
       aggiunto che non potresti mai vivere in teatro. A livello di           Ti ha fatto piacere ricevere l’anno scorso a Riccione il
       audio e video al cinema arrivi a cogliere tanti dettagli anche     premio Baleani?
       durante l’intervallo che non è un tempo morto, ma un live              “Un grande onore. Soprattutto perché si tratta di un pre-
       in diretta con interviste ai protagonisti, agli scenografi, ai     mio dato dai miei colleghi commercianti che hanno ricono-
       direttori d’orchestra. E poi quello che io chiamo ‘la comu-        sciuto il valore del fatto che cerchiamo di portare cultura sul
       nione di emozioni’. Quando mi chiedo perché questa gente           territorio con eventi legati al cinema come CineDonna Ric-
       viene al cinema per qualcosa che può vedere sul divano, la         cione, una rassegna al femminile che ho ideato io 4 anni fa”.
       risposta è chiara: perché se guardi uno spettacolo a casa da           Come vedi la declinazione del futuro dei cinema?
       solo non lo puoi condividere e questo fa la differenza. An-            “Mi immagino dei grandi contenitori adatti a mille cose
       cora ci salva il fatto emozionale. La condivisione di gruppo       che oggi vengono aperti al 50% delle potenzialità solo du-
       di una suggestione emana ancora un’atmosfera unica ed              rante le proiezioni. Mentre invece per la tecnologia ed i ser-
       appagante oltre a risultare aggregante dal punto di vista so-      vizi che sono in grado di offrire potranno essere utilizzati
       ciale. Penso che questo sia il fattore per il quale il cinema      nel resto del tempo per scopi didattici in collaborazione con
       resiste e resisterà nel futuro anche sotto l’attacco delle piat-   le scuole, presentazioni prodotti, conferenze, grazie agli
       taforme. In questa specie di guerra nella quale portare la         schermi collegati al satellite non solo in ricezione ma anche
       gente al cinema è un’opera immane, noi mettiamo in cam-            in trasmissione. Negli Stati Uniti il progetto è già avviato.
       po le nostre armi che sono la comodità, il comfort, la tec-        In Italia stiamo cominciando a proporre quello che chiamo
       nologia e gli extra contenuti in una attività pulita. Sai che      LA SALA ON DEMAND nella quale non si vendono solo
       nei nostri cinema la bevanda più bevuta è l’acqua? Anche i         biglietti ma il tempo di utilizzo degli spazi. Spazio e tempo
       giovani, che sono tanti, non sentono il bisogno di bere alco-      sono oggi le due variabili dal costo più significativo e nel
       lici. Si ubriacano tutti dei contenuti entrando in un mondo        campo business stiamo assistendo sempre più frequente-
       incantato che non ha bisogno di edulcorazioni”.                    mente a call conference senza dover costringere la gente a
           Come vi orientate nell’acquisto dei film da proporre al        spostarsi nella sede del meeting. Perché non organizzarlo
       pubblico?                                                          nei cinema sotto casa in collegamento con le aziende a costi
           “Avendo molte sale cerchiamo di averli tutti. Poi per le       molto più ridotti? Io sono convinto che il fenomeno pren-
       configurazioni stesse delle sale proponiamo prodotti diversi.      derà piede e ci stiamo preparando.
           Ad esempio il Multiplex delle Befane di Rimini ha una              Mio babbo dice sempre ‘Bisogna camminare davanti ai
       programmazione più commerciale anche se cerchiamo di               problemi, non vederli quando è tardi”. E questo facciamo”.
       allargare l’offerta ad ogni esigenza. Il Cinepalace a Ric-             Tuo padre continua a dire la sua. È soddisfatto di come
       cione inizialmente soffriva un po’ le Befane per cui per           vi state muovendo?
       differenziare il pubblico e non farlo emigrare verso Rimi-             “Lui ha sempre avuto grosse intuizioni e una passione
       ni abbiamo optato per una scelta diversa di contenuti con          smodata per questo lavoro. Ha fatto in modo che lo seguis-
       una programmazione diciamo più di nicchia che sta avendo           simo e anche se non ce lo dice, credo di sì”.
       grande successo anche divulgativo e di ingresso nel tessuto            Un lavoro complicato e competitivo che non vi lascia un
       sociale del luogo”.                                                attimo di tregua. E voi siete appagati dei vostri risultati?
           La modernizzazione del vecchio cinema d’essai.                     “In questo lavoro proprio per le ragioni che ti ho spie-
           “Attira quello che io chiamo il pubblico della liquirizia,     gato non ci si può mai sedere ma se lavori con passione sei
       più alto e selezionato. A Riccione il FILM EVENTO , una            gratificato da quello che raggiungi.
       proposta dalla durata limitata con un valore esclusivo ed il           Te la dico come la direbbe mio padre ‘Come in una gara
       CINEMA D’AUTORE con registi e protagonisti presenti                in bicicletta, chi sta davanti al gruppo fa molta più fatica
       nella serata, rappresentano quasi il 30% della programma-          ma da’ un gusto...”.

                                                 Giuseppina alla cassa                                                 Giuseppina e Gino

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INCONTRI

        di
                                         GIANLUCA GARULLI
        Vittorio Pietracci                                             Dalla sala operatoria alla politica,
                                                                              Il dottor Garulli si candida

         “LA SANITÀ IN QUESTA REGIONE È UN’EC-
       CELLENZA, MA LA QUALITÀ DELLE CURE VA
       DIFESA”

          “La sanità in Emilia-Romagna è un’eccellenza che
       non si può mettere in discussione, ritengo che in Europa
       non ci sia nessuno come noi. Ma la qualità delle cure va
       difesa. E’ questo che mi ha spinto alla candidatura, pro-
       prio per la professione che faccio”.
          Gianluca Garulli non era presente fisicamente alla
       presentazione dei 4 candidati provinciali per Bonacci-
       ni presidente. Era impegnato a Modena in un congresso
       mondiale e ai presenti ha parlato per telefono. Voce forte
       e squillante, come sempre.
          Garulli è nato a Bologna 57 anni fa. E’ sposato con
       Elisabetta e ha una figlia di 30 anni. Si è iscritto alla Fa-
       coltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bolo-
       gna dove si è laureato nel 1989 con pieni voti. Dirige il
       Reparto di Chirurgia Generale degli ospedali di Rimini,
       Santarcangelo e Novafeltria. In precedenza è stato diret-
       tore dirigente del Reparto di Chirurgia Generale presso
       l’Ospedale Ceccarini di Riccione.
          Una candidatura, la sua, che ha sorpreso gli addetti
       ai lavori. Mai Garulli prima, infatti, era sceso nell’ago-
       ne politico. La sanità, come noto, è uno dei cavalli di
       battaglia del governatore uscente Stefano Bonaccini.
       Scegliendo il primario riminese ha certamente colto nel
       segno.
          Ma i nostri lettori, quelli più fedeli, ricorderanno cer-
       tamente l’intervista che il dottor Garulli ci concesse nel
       primo numero di Geronimo Magazine (febbraio-marzo
       2018), uscito quando ancora era a diffusione bimestrale.                                           Il dottor Gianluca Garulli
       Vi riproproniamo alcuni brani.
          Gli ospedali della nostra provincia e il bacino di           una riorganizzazione che passa attraverso un governo
       utenza: un rapporto giusto o no?                                clinico che vede coinvolti tanto gli amministrativi ma so-
          La filosofia ed il concetto di Area Vasta stanno seguen-     prattutto i tecnici nel fare proposte e quindi indirizzare
       do un modello europeo che è finalizzato all’ottimizzazio-       certi pazienti con certe tipologie in certi ospedali piut-
       ne. Se prendiamo come Paese di raffronto l’Inghilterra,         tosto che in altri. Tutto questo ha un duplice vantaggio:
       che ha delle similitudini con noi, notiamo che loro hanno       abbatte le liste d’attesa e migliora i risultati.
       la metà dei nostri presidi ospedalieri. In questo conte-            Sappiamo che la laparoscopia, di cui lei è uno dei
       sto noi dovremmo fare una riorganizzazione generale e           più convinti professionisti, ben si addice alle patologie
       non specifica perché abbattere ospedali non è possibile.        oncologiche...
       Però è possibile ottimizzare la domanda abbattendo per              L’intervento chirurgico con questa tecnica, anche se
       esempio le liste d’attesa e quindi cercare di creare degli      nell’applicazione concreta è identico a quello tradizio-
       ospedali che erogano prestazioni che non siano doppioni         nale, sottintende un minor trauma parietale e questo fa
       di altri. Penso che sia questa la strada da percorrere.         sì che il paziente subisca minore stress. Quindi recupero,
          Accorpamenti strutturali?                                    convalescenza ed infezioni possono manifestarsi in pro-
          Quello che è costruito resta. Mi riferisco piuttosto ad      porzione minore. Oggi noi ai nostri pazienti dovremmo

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proporre questo. Tra l’altro                                                                 possano manifestare l’entità
si tratta di una chirurgia che                                                               della casistica e non ultimo
nel momento in cui viene ap-                                                                 il rischio di complicanze
plicata la vedono tutti perché                                                               nell’ottica di avere un’infor-
è una chirurgia proiettata sui                                                               mazione trasparente. Anche
monitor e dal punto di vista                                                                 perché oggi qualunque cit-
formativo accelera il percor-                                                                tadino può andare sul sito
so dei giovani chirurghi per-                                                                del Ministero della Salute,
ché riescono nel minor tem-                                                                  guardare la patologia e ve-
po a vedere più cose e quindi                                                                dere gli ospedali che hanno
acquisire la tecnica molto                                                                   più volume e più esperienza
più rapidamente.                                                                             e poi andare in quella sede
    Sui tempi prevale anco-                                                                  da un chirurgo che saprà
ra un pizzico di diffidenza                                                                  essere rassicurante e dare
e qualcuno si rivolge alla                                                                   al paziente tutte le informa-
sanità privata.                                                                              zioni per iniziare il percor-
    Questa regione fa dell’ab-                                                               so operatorio. Oggi pensare
battimento delle liste d’at-                                                                 di fare una scelta è giusto,
tesa uno dei capisaldi fon-                                 Il dottor Garulli in... borghese ma bisogna farla attraverso
damentali e più importanti.                                                                  canali riconosciuti. Il pas-
Ecco quindi che una riorga-                                                                  saparola non è più quella
nizzazione unita ad una Chirurgia efficace ed efficiente    cosa che scientificamente possiamo ritenere valida. Ci
garantisce l’abbattimento dei tempi. Distinguiamo due       sono degli organismi, che sono le società scientifiche
aspetti del problema: la chirurgia oncologica per leg-      e il Ministero della Salute che si fanno garanti di quel
ge regionale non può aspettare più di trenta giorni che     reparto e di quella chirurgia. Utilizziamole queste in-
vengono impiegati tutti per ottimizzare le risorse del      formazioni.
paziente al fine di abbassare il più possibile il rischio       Tornando ad oggi il dott. Garulli ha scelto di metterci
di complicanze; la non oncologica può avere delle li-       la faccia anche in politica. E uno come lui, da qualunque
ste di attesa, ma anche questa va ottimizzata. Consi-       parte lo si voglia vedere, costituisce sempre e comunque
glio di rivolgersi ad equipe che in maniera trasparente     un’eccellenza.

Il dottor Garulli con il suo staff
                                                                                                       Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   21
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INCONTRI

        di
                                                                 ANNA MONTINI
        Roberta Sapio
                                                                 Una mente quantitativa prestata
                                                                   ai grandi obiettivi ambientali
           Transizione energetica, eco-                                                               zona a mare, abbiamo ripiantu-
       nomia circolare, rigenerazione                                                                 mato in Viale Principe Amedeo,
       urbana e transizione alimenta-                                                                 viale Dandolo, Via Gioia e an-
       re (last but not least)                                                                        dremo avanti in tutta la città, ad
           Anna Montini, riminese, ha                                                                 esempio, con Via Strepponi, via
       sempre vissuto a Rimini, tranne                                                                Valturio, Via Veneto, via Brava,
       il periodo universitario bologne-                                                              via Sinistra del Porto, via Duca
       se e alcuni anni successivi alla                                                               degli Abruzzi solo per indicarne
       laurea trascorsi a Bologna per                                                                 alcune. Oltre a ciò l’idea è quel-
       lavoro. E’ laureata in Scienze                                                                 la di piantumare alberi ex novo
       Statistiche ed economiche e ha                                                                 negli ambiti periurbani, ai confi-
       conseguito un Dottorato in Eco-                                                                ni tra la città più densamente ur-
       nomia e Politica agraria e. Ri-                                                                banizzata e la parte più rurale in
       cercatrice confermata, insegna                                                                 modo tale da creare dei piccoli
       Economia dell’ambiente all’U-                                                                  boschi. Stiamo anche lavoran-
       niversità da molti anni e da circa                                                             do alla redazione del Piano del
       tre anni e mezzo ha assunto l’in-                                                              verde per la città che prevede le
       carico di Assessore all’Ambiente                                                               attività già citate ma anche uno
       del Comune di Rimini.                                                                          studio approfondito per capire
           “L’incarico di Assessore mi                                                                il valore ambientale delle prin-
       ha dato finora grande soddisfazione. E’ arrivato quasi per        cipali specie arboree nel nostro contesto.
       caso, dal momento che mi ero attivata con una lista civica            Anthea, la nostra in house per quanto riguarda molte at-
       per sostenere le zone piu’ periferiche della città. In seguito,   tività finalizzate alla manutenzione del patrimonio del Co-
       dopo le votazioni di giugno 2016, appena rientrata da una         mune, sta portando avanti un progetto finanziato dall’Unio-
       vacanza in Grecia con la famiglia, mi è arrivata la telefo-       ne Europea denominato Life Urban Green che ha lo scopo
       nata del Sindaco Gnassi che mi proponeva l’Assessorato.           di determinare gli apporti ecosistemici degli alberi misu-
       Non ho chiuso la porta a questa proposta inaspettata ed ho        rando ad esempio la capacità di produzione di ossigeno, di
       accettato di buon grado”.                                         assorbimento di CO2, di assorbimento di polveri sottili,+ e
           Ci sono quattro temi fondamentali, in linea con le ten-       di mitigazione climatica e di ombreggiamentoCi sono al-
       denze europee in materia ambientale, che l’assessorato di         tri aspetti interessanti che approfondiremo in seguito, per
       Anna Montini cerca di perseguire, calate in una realtà spe-       esempio il tema del verde spontaneo e del verde a ridotti
       cifica come quella riminese. Abbiamo cercato, nel breve           costi di manutenzione e poco idroesigente che si sta intro-
       spazio di una intervista, di esplodere ognuna delle quattro       ducendo in alcune aree della città.
       tendenze, con esempi di attività che sono in progress, com-           Un secondo ambito di primaria importanza è quello dei
       piute o in fieri. Questo Assessorato, come tutti quelli della     Rifiuti, un tema veramente fondamentale e scottante per
       attuale Giunta, sta vivendo un periodo di attività intensa e      tutto il mondo occidentale.
       continuativa, con l’attenzione all’ambiente che è diventata            “Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti urbani, stia-
       così drammaticamente attuale negli ultimi Anni, ma con un         mo preparando la città alla tariffazione puntuale, in base
       occhio sempre ben aperto sulla realtà riminese.                   alla quale la tariffa pagata dagli utenti dipenderà dai rifiuti
           Quali sono i progetti più importanti che la nostra ammi-      conferiti . Insieme al Gestore del servizio di raccolta dei ri-
       nistrazione sta portando avanti? Le guidelines sono diver-        fiuti in città Stiamo implementando un app che permetterà,
       se e tutte molto importanti. Da cosa cominciare? “Da su-          a breve, al singolo utente di aprire i cassonetti con il tele-
       bito ho avviato una attività di ripiantumazione degli alberi      fonino. Sul tema dei rifiuti, in generale, stiamo seguendo
       soprattutto dove ci sono stati abbattimenti senza successi-       le indicazioni che ci vengono dall’Europa, dalle direttive
       ve ripiantumazioni. Oggi si parla molto degli alberi per la       europee, ma anche del buon senso, ovvero la riduzione dei
       loro polifunzionalità ambientale. Sono capaci di migliora-        rifiuti (waste prevention) ed una buona raccolta differenzia-
       re la qualità dell’aria, di dare decoro e amenità in ambito       ta, sia in termini quantitativi sia qualitativi. Abbiamo elimi-
       urbano e di raffrescare i nostri viali durante le giornate di     nato completamente le stoviglie di plastica monouso nelle
       calura estiva. La città non deve essere solo antropizza-          mense scolastiche, per evitare la pratica di buttare tutto nel
       ta ma deve essere permeata di natura. Un esempio, nella           sacco nero alla fine del pasto con auspicio che ciò possa

24 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
dare una diversa educazione ai nostri giovanissimi cittadi-       blico locale: ad esempio estensione della rete ciclabile e il
ni. La sobrietà e il riuso sono alcuni dei temi fondamentali      Metromare (attualmente i mezzi provvisori sono a metano
che dobbiamo reinsegnare a questa società per ridurre i ri-       e ibridi ma presto arriveranno quelli interamente elettrici)
fiuti ed evitare lo spreco. Nel caso delle mense scolastiche,     che ha tra i meriti il fatto di saper attrarre un pubblico che
si tratta di circa 4 milioni di oggetti di plastica monouso       di solito non utilizza i mezzi di trasporto collettivi. Io stessa
in meno all’anno, un bicchiere, due piatti, due o tre posate      lo utilizzo e quando arrivo in centro mi sento decisamente
per pasto x 3600 studenti x i giorni scolastici. Anche il pro-    un’altra, senza il pensiero del parcheggio. A tre settimane
getto a cui stiamo lavorando insieme a partner esterni per        dalla sua inaugurazione sta avendo molti risultati positivi.
l’installazione degli erogatori d’acqua, nelle scuole medie       Rimanendo in tema di qualità dell’aria, un punto dolente è
e annesse palestre, va nella direzione della riduzione dei ri-    la questione dei sistemi di riscaldamento.
fiuti. Nell’ambito di questo stesso progetto verranno, in pa-         Molti pensano che la questione dell’aria dipenda unica-
rallelo, regalate le borracce a tutti gli studenti delle scuole   mente dai mezzi di trasporto in città, in realtà dipende an-
coinvolte”. Per le scuole e per le nuove generazioni stiamo       che molto dai sistemi di riscaldamento. La concentrazione
lavorando anche ad altri progetti, tra i quali una sperimen-      di PM10 assume valore più elevati anche per i sistemi di
tazione dell’uso del cosiddetto doggy bag in alcune scuole        riscaldamento a legna o pellets, molto utilizzati da noi in
materne. Geronimo avrà modo di approfondirlo in seguito           città, come dimostra anche inequivocabilmente un accura-
nel corso dell’anno.                                              to studio dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione
     Sui rifiuti in generale è molto importante formare le        e la Ricerca ambientale) i cui risultati sono stati ripresi dal
nuove generazioni nonché informare e responsabilizza-             Sole 24 Ore nello scorso novembre.
re molto tutta la popolazione sui vantaggi per l’ambien-              Concludiamo questa carrellata ambientale con un tema
te associati al recupero dei materiali dai rifiuti raccolti in    che sicuramente interessa tutti i Riminesi: il Parco del
maniera differenziata a fini di creazione di materie prime        Mare: “Rappresenta un po’ l’essenza della guideline citata
seconde utili per la produzione di nuovi prodotti nell’ottica     prima, la “rigenerazione urbana”. Dentro questo concetto
di una virtuosa economia circolare. Un altro esempio si-          ci stanno molte cose, ma soprattutto c’è il fatto che oltre ad
gnificativo per la riduzione dell’impiego degli oggetti mo-       aumentare le dotazioni di verde, dobbiamo anche togliere
nouso è stato il divieto di utilizzo di bicchieri e cannucce      gli asfalti e rendere gli ambiti urbani più drenanti creando
di plastica monouso in spiaggia che, per il 2020, probabil-       dove è possibile spazi più fruibili e vivibili per i cittadini in
mente si affiancherà a un’azione di stimolo verso gli opera-      cui si intersecano mobilità ciclo-pedonale e verde urbano.
tori per la ricarica delle borracce d’acqua direttamente nei      Rispetto al lungomare carrabile con una fila di tamerici,
bar, anche con un pagamento adeguato, per evitare il più          noi avremo ciclo-pedonalità con spazi verdi maggiori e
possibile l’uso delle bottiglie di plastica.                      una fruibilità più ampia di questi spazi finalizzata ad un
    “Per quanto riguarda gli operatori del mare li stiamo         maggior benessere: fitness guardando il mare e un’infra-
supportando da tempo nell’attività di riporto a terra dei ri-     struttura che mitiga gli effetti dei cambiamenti climatici.
fiuti accidentalmente pescati in mare. Da settembre 2016 ci       Cosa significa?
sono in porto due cassonetti per il libero conferimento dei           Per ridurre il rischio di ingressione marina, soprattutto
rifiuti accidentalmente pescati. Dai contrastare il problema      a sud del porto canale, alzeremo di 80 – 100 cm rispetto al
dei rifiuti in mare, stiamo valutando sistemi di trattenimen-     piano di calpestio attuale con anche l’effetto di un miglior
to dei rifiuti nei fiumi, nello specifico per il Marecchia, in-   panorama sul mare. Sicuramente per l’estate 2021 saranno
sieme ad alcuni partner esterni”.                                 pronti i tratti 1 e 8 (da piazzale Fellini a Piazza Kennedy e
    A proposito della transizione energetica, il Comune sta       lungomare Spadazzi rispettivamente) del parco del mare
facendo un lavoro encomiabile sugli edifici pubblici, con         sud ma per l’estate del 2021 sarà anche pronta tutta la ri-
particolare attenzione a quelli scolastici che sono stati in      qualificazione dei lungomari da Rivabella a Torre Pedrera,
generale molto efficientati dal punto di vista energetico.        Parco del Mare nord”.
“Alcuni hanno raggiunto la classificazione NZEB, per                  Si potrebbe continuare a parlare di temi e progetti inte-
esempio La Gabbianella, per giunta in fase di ristruttura-        ressanti per l’uomo e per l’ambiente. Basti pensare al tema
zione. Sono in corso dei progetti che riguardano anche la         alimentare. Non tutti sanno che la seconda causa mondiale
residenza comunale e altre strutture”.                            di produzione di gas serra è l’agricoltura con un incidenza
    C’è un altro tema cardine sul quale l’assessorato si sta      particolarmente significativa degli allevamenti. Su questo
muovendo, ed è quello del-                                                                         tema, ancora poco tratta-
la qualità dell’aria: “Oltre al                                                                    to, c’è moltissimo da fare.
verde urbano, sono in corso                                                                        Avremo modo di parlarne in
attività rivolte alla sensi-                                                                       seguito. Ancora molte cose
bilizzazione e al migliora-                                                                        dovrà fare questo Assessora-
mento della qualità dell’aria,                                                                     to che si muove in uno degli
unitamente all’Assessorato                                                                         ambiti più strategici che in
alla mobilità di Roberta Fri-                                                                      questi anni riguarda sempre
soni, per la diversificazione                                                                      più non solo la qualità delle
dei mezzi di trasporto in am-                                                                      nostre vite, ma la stessa so-
bito urbano e l’ampliamento                                                                        pravvivenza del nostro pia-
dei servizi di trasporto pub-                                                                      neta. Buon lavoro Anna!

                                                                                                              Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   25
L’ORTO DEI
       INCONTRI

                                                                            FRUTTI
        di
        Stefano Baldazzi

                                                                      DIMENTICATI
                                  TONINO GUERRA 100 ANNI PORTATI BENE

           Superato l’arco delle favole mi accolgono i sorrisi dei    aperto. Gianfranco Giannini è quel ‘Gianni! L’ottimismo
       bambini. Profumano di piante selvatiche e frutti mastica-      è il profumo della vita!’ che molti ricorderanno convinti
       ti da occhi curiosi. Giocano a nascondino tra un giuggio-      che fosse solo la battuta di una reclame, invece è il com-
       lo e una pianta di uva spina. Più in alto, anche la luce sta   pagno che convince Tonino, rientrato da Roma, a trasfe-
       scimmiottando lo stesso rimpiattino in questo dicembre         rirsi a Pennabili. Gianni era un parrucchiere con la pas-
       ancora tiepido, dove nuvole grigie coi capelli bianchi,        sione per il bello, e l’antico, segni caratteristici del suo
       contendono la scena a un sole pallido, capace di scherza-      Montefeltro, Tonino cercava suggestioni sulla solitudine
       re tra le foglie.                                              e la vita semplice dei Montefeltrani.
           È quello che immagino, seduto al riparo di un sorbo,           Entravano in case diroccate, raggiungibili percorren-
       nell’orto che Tonino definiva un museo dei sapori. La          do sentieri abbandonati, Gianni frugava tra le macerie
       voce di Gianni mi accompagna nel viaggio dentro alla           e gli oggetti dimenticati, Tonino riusciva a connettersi
       memoria, quando assieme al suo amico, artista polimor-         all’anima di chi aveva vissuto di quelle povere cose. In-
       fo, ha trasformato la Valmarecchia in un museo a cielo         sieme hanno seminato, tra le pietre e i mandorli della

                                                                                         Federico Fellini, Tonino Guerra e Gianni Giannini

26 | Geronimo 18 | Gennaio 2020
Valmarecchia, tappeti di                                                                               troncandoli. Questo signi-
mosaico, alberi d’acqua,                                                                               fica eliminare vocali e ter-
orti dei frutti dimenticati e                                                                          minare parole con le con-
musei con un quadro solo.                                                                              sonanti, creando assonanze
Hanno costruito quelli che                                                                             francesi o di altre lingue
Guerra chiamava i luoghi                                                                               meno poetiche. Eppure To-
dell’anima e contaminato la                                                                            nino rende poesia e dialetto
cultura locale accogliendo                                                                             una magia armonica. Il suo
artisti provenienti da ogni                                                                            talento narrativo e l’origine
parte del mondo. Nell’arco                                                                             contadina hanno generato
di trent’anni hanno creato                                                                             liriche piene di umanità e
giardini di pietra e rilancia-                                                                         calore per gli ultimi, unito a
to il nome del Montefeltro                                                                             una sapienza psicologica in-
fino in Tibet. La piazzetta di                                                                         tuitiva e fulminante, rara da
Pennabilli è stata attraversa-                                                                         trovare in altri artisti. Basta
ta due volte dal Dalai Lama.                                                                           poco per comprenderlo: “E
    Il matrimonio di Tonino           Pennabilli: Lora, moglie di Tonino Guerra, e Gianfranco Giannini fiom le’ l’acqua cla porta a
con Lora Kreindlina ha se-                                                                             spass e zil”, “il fiume è ac-
gnato il suo ingresso nella cultura Russa. I 120 film qua che porta a spasso il cielo”.
che ha realizzato, sono in gran parte tratti dalle sue no-               Continuo ad ascoltare Gianni ed esplorare l’orto. Un
velle, dove spesso riversava tutto l’amore per la terra nespolo, un melograno e il biricoccolo, Antognoni, i fra-
della moglie, da lui considerata una seconda patria. Si telli Taviani e Fellini.
definiva russo per parte di moglie. Un legame talmente                   Tantissime le sue collaborazioni coi mostri sacri del
potente da ha incoraggiare centinaia di giovani artisti, cinema per creare capolavori: con Michelangelo Anto-
che provenivano dalle lande più remote dell’ex Unione nioni «L’avventura», «L’eclisse», «La notte», «Deserto
Sovietica, a visitare il Montefeltro per chiedere consi- Rosso», «Blow-up», «Zabriskie Point», «Al di là delle
gli al maestro.                                                       nuvole», quest’ultimo anche con Wim Wenders), ma
    La voce di Gianni ha bisogno di riposare un po’, an- anche con Andrej Tarkovskij, Francesco Rosi, Lu-
che se è molto più giovane dell’amico, gli ottant’anni chino Visconti, Theo Angelopoulos, i fratelli Taviani,
li ha già ampiamente superati. Ma dentro a quest’orto, Marco Bellocchio, Vittorio De Sica, Jose Marìa Sánc-
è sufficiente alzare lo sguardo per ritrovare gli occhi hez, Elio Petri, Giuseppe De Santis, Mario Monicelli e
dell’artista. Farfalle e foglie sono presenti in tante sue Federico Fellini (con cui ha firmato «Amarcord», «E
opere, suggestioni essenziali di un quadro o tra le righe la nave va» e «Ginger e Fred»).
di una poesia. Per Tonino Guerra le farfalle furono il                   Gianni nella sua ricerca del bello ha voluto per Pen-
simbolo della libertà e della felicità ritrovate dopo la nabilli il prestigioso museo dell’antiquariato. Tonino ha
terribile esperienza della prigionia in Germania. Il mo- sollecitato l’amico affinché aprisse nel ‘95 “Il Bosco dei
tivo l’ha confidato lui stesso: “non sono mai stato così regali” negozio che uscendo dall’orto dopo aver per-
tanto felice come quando, una volta libero, ho guardato corso la via “Dei pensieri incompiuti”, segna uno degli
di nuovo una farfalla senza                                                                            ingressi della piazza. Lì ci
avere voglia di mangiarla”.                                                                            potete trovare oggetti e ope-
    Gianni osserva gli alberi                                                                          re del poeta, oltre a comple-
e riprende il racconto appe-                                                                           menti d’arredo e preziosi
so al filo della memoria. Mi                                                                           pizzi ricamati a mano dalla
spiega perché un altro ele-                                                                            mamma di Clelia, figlia di
mento importante nell’arte                                                                             Gianni, che oggi gestisce il
di Guerra furono le foglie:                                                                            magico negozio.
“quando cadono, l’anno or-                                                                                 Quest’anno          Tonino
mai volge al termine e le                                                                              Guerra e Federico Fellini
foglie che muoiono a terra                                                                             compiono cent’anni, non
hanno il suono dello scorrere                                                                          è difficile immaginarli su
del tempo”.                                                                                            quel cielo, trasportato dal
    La medesima delicatez-                                                                             fiume, scherzare su donne
za la ritroviamo fatalmente                                                                            dalle forme giunoniche, ra-
nelle sue poesie in dialetto.                                                                          gionare su una nuova sce-
Una lingua aspra, il roma-                                                                             neggiatura e probabilmente
gnolo, che pur affondando                                                                              buttare qualche secchiata di
radici nel latino volgare,                                                                             pioggia sull’orto dei frutti
semplifica i singoli lemmi                                                                             dimenticati.
                                         Andrea Guerra e Alessandro Haber nell’orto dei frutti dimenticati
                                                                                                                 Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   27
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INCONTRI

        di
                                                               ANGELA BANDINI
        Daniela Muratori
                                                        COM’È PROFONDO IL MARE

           Angela Bandini ed io erava-                                                          pena entravi c’era quell’odore
       mo giovani promesse della squa-                                                          di pece con cui affondavamo a
       dra di ginnastica artistica Romeo                                                        turno le punte delle scarpette
       Neri di Rimini. Entrambe ave-                                                            per il salto al volteggio. Anche
       vamo iniziato la nostra attività                                                         per Angela la ginnastica era una
       agonistica da molto piccole e                                                            vera passione, e quando tornava
       anziché giocare con i nostri co-                                                         a casa riprovava tutti gli esercizi
       etanei trascorrevamo molte ore                                                           del corpo libero. Finché un gior-
       della nostra infanzia e prima                                                            no capita che l’istruttore, dopo
       adolescenza in palestra. Il no-                                                          quattro ore di allenamento, le
       stro istruttore era impietoso, ci                                                        chiede di fare sulla trave alta an-
       faceva correre, saltare, piegare                                                         cora un flic flac, e Angela rispon-
       in due con gli addominali, ci ri-                                                        de che è stanca ma lui insiste:
       chiamava se parlavamo fra noi,                                                           “Dai Angela, ancora l’ultimo e
       tagliava corto se saltavano i cal-                                                       poi andiamo a casa”. Lei cade e
       li alle mani, se cascavamo dalla                                                         si rompe un braccio. Dopo pochi
       trave alta, se ci lamentavamo. A                                                         giorni il nostro istruttore le fa
       lui non importava il nostro stato                                                        capire che quella rottura avrebbe
       emotivo, ciò che contava era il                                                          compromesso in futuro le gare,
       risultato. Ma a volte contenere i                                                        non potendo più stendere come
       sentimenti, soprattutto se si è sensibili e troppo piccoli,     prima il braccio. Perciò era ovvio che con la ginnastica
       era difficile, per cui quando lui tirava di più la corda cor-   doveva chiudere, finiva lì la sua carriera.
       revamo nello spogliatoio per piangere un po’.                       Alcuni anni dopo, più o meno diciottenni, dopo un
           Angela, ad esempio, ricordo che aveva i capelli cor-        po’ di tempo che c’eravamo perse, una sera la incontrai
       tissimi, glieli tagliava il barbiere di suo padre con la        al Paradiso, una delle discoteche più alla moda di quegli
       macchinetta perché facendo attività sportiva, secondo           anni, e che Angela frequentava spesso, oltre a quelle dis-
       lui, erano più comodi. Non era certo molto femmini-             seminate per la Riviera, perché le piaceva molto ballare,
       le e nonostante alle gare prendesse il massimo dei voti         e lì mi disse che stava per partire per Tokio e che faceva
       sovente non le venivano riconosciuti i meriti, così più         immersioni con Jacques Mayol. Non sapevo nulla del
       che demoralizzata correva nello spogliatoio furiosa, e          mondo subacqueo e nemmeno potevo immaginare che
       c’erano dei momenti in cui buttava tutto per terra, era         cosa facesse di preciso Angela con Mayol.
       infuriata all’ennesima potenza, piangeva e urlava per               Ed ecco che alcuni mesi fa casualmente ci siamo ri-
       l’ingiustizia subita.                                           trovate e le ho proposto un’intervista, o magari ritro-
           A causa di questi episodi, negli anni ho capito che la      varci come due vecchie amiche che si raccontano le
       considerazione che aveva il nostro istruttore di noi atlete     vicissitudini della loro vita. Così nell’incontro Angela
       dipendeva da una serie di fattori: ognuna poteva esse-          mi ricorda che nel mentre aveva girato un’intervista per
       re una futura campio-                                                                              Italia 1 e impostare la
       nessa per cui nei primi                                                                            mia più o meno con le
       anni c’era da parte sua                                                                            parole con cui ha rac-
       una totale cura, fino a                                                                            contato la sua storia
       quando in squadra non                                                                              nella trasmissione di
       arrivava una nuova                                                                                 Studio Aperto…
       promessa. Insomma, si                                                                                 «Ho cominciato a
       può dire che le sue pre-                                                                           nuotare con i delfini a
       ferenze erano sogget-                                                                              15 anni al Delfinario
       tive. Ma a noi piaceva                                                                             della mia città, Rimini,
       la ginnastica artistica,                                                                           ci fu un’intesa imme-
       la palestra era la nostra                                                                          diata fra me e quelle
       seconda casa, dove ap-                                                                             meravigliose creature.
                                                                Jacques Mayol, Angela Bandini e Enzo Maiorca
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Grazie ai delfini conobbi Jacques Mayol, campione del                mozione indescrivibile, ero riuscita in un’impresa che al
mondo di apnea profonda dell’epoca. Con lui ci fu un’in-             mondo ancora nessuno era riuscito a compiere. Ancora
tesa da subito. Vedendomi nuotare con i delfini mi volle             oggi sono felice di quello che ho fatto. E’ stata una con-
nel suo Team che realizzava documentari in tutto il mon-             ferma alle mie possibilità, ho dimostrato al mondo intero
do. Viaggiammo insieme navigando per tutti gli Oceani,               cosa significa il potere della mente e la forza di volontà
esplorammo tutti i posti più remoti del mondo: dall’In-              peraltro in un corpo esile come il mio. Quella mattina di
donesia alle isole Malucche, in Giappone, in Perù fino               30 anni fa mentre scendevo pensavo di rimanere dolce
ad arrivare alle Galapagos. Fu proprio Jacques Mayol                 senza contrarre i muscoli e nello stesso tempo pensavo ai
a trasmettermi la passione per l’apnea ma io andai ol-               miei amici delfini che facevano il tifo per me.»
tre, grazie a un personaggio a me caro e straordinario di                Angela Bandini con il suo Record ha infranto ogni
nome Leo Amici e la sua gente “I Ragazzi del Lago”, che              regola e metodo e quel giorno del 3 ottobre del 1989
mi aiutarono a livello economico e logistico a realizzare            all’Isola d’Elba ha superato il pregiudizio più ostico da
un Record sconfessando tutte le tecniche medico scien-               abbattere, e cioè, che le profondità del mare sono sempre
tifiche e anche le metodiche di discesa. Nuotando con i              state appannaggio esclusivo degli uomini. Il suo è l’ulti-
delfini avevo studiato il loro modo di prendere aria, di             mo Record conferito ufficialmente dal Comitato Scien-

                         14/09/1985 - Isola d’Elba (LI). Con Jacques Mayol, pochi istanti
                           prima del tuffo che valse a Angela Bandini il record mondiale.

scendere velocemente sott’acqua e di danzare sul fon-                tifico della CMAS (Confederazione Mondiale Attività
do del mare, così non feci altro che imitarli. Osservan-             Subacquea) e dal FSPI.
do attentamente le pescatrici Hama del Giappone, gli ex                  Prima di incontrare Angela, tanto per non essere
cannibali delle isole Molucche e i pescatori di spugne               troppo sprovveduta, ho letto un po’ di cose sull’apnea
della Grecia rimasi affascinata e attratta dalla loro na-            e le biografie degli apneisti più famosi come Jacques
turalezza, Fu poi Leo Amici a dirmi che non avevano i                Costeau, Enzo Maiorca e Jacques Mayol ed è un uni-
timpani perforati ma che accadeva tutto in maniera na-               verso affascinante e per molti sconosciuto ma devo dire
turale, fisiologica. E così feci anch’io: scesi sott’acqua           che ascoltandola mi sono persa. La sua è stata una vita
senza compensare.                                                    intensa e avventurosa, a tratti mi sembrava di essere in
    Quella mattina arrivai coperta bene, avevo una giacca            un romanzo avventuroso, a volte sentimentale, con sfu-
a vento per mantenere integro il calore del mio corpo.               mature psicologiche, ma poi ho sempre sentito nei suoi
Calore che avrei dissipato sott’acqua. Poi mi concentrai,            racconti quella purezza che è insita in lei, quell’umanità
chiusi gli occhi per placare l’emozione. Senza iperventi-            che l’ha distinta sempre, anche in quei momenti in cui
lazione, senza maschera, con delle len-                                               era pervasa dalla furia, dalla rabbia,
ti a contatto e un semplice stringinaso                                               come quando correva nello spogliatoio
iniziai a scendere rapidamente. Rag-                                                  della palestra della Romeo Neri e urla-
giunsi i 111 metri e non 107 come fu                                                  va con tutta se stessa contro un’ingiu-
omologato, il cavo si era sensibilmente                                               stizia subita o percepita come tale.
allungato di qualche metro. Comunque                                                     Ora è una donna forte, con una gran-
sia mi trattenni sul fondale mezzo mi-                                                de voglia di vivere, ma mai troppo lon-
nuto, stavo bene ma fu anomalo tratte-                                                tana dal suo elemento naturale. Ogni
nersi così a lungo. Poi iniziai la risalita                                           giorno, estate e inverno, sabato o dome-
come da regolamento con l’ausilio di                                                  nica, per 365 giorni all’anno, lei, Ange-
un pallone ad aria e dopo una breve so-                                               la Bandini, tutti i pomeriggi si immerge
sta a pochi metri dalla superficie uscii                                              nell’acqua e non fa il bagno ma scende
dall’acqua felice come non mai. Un’e-                                                 nel profondo del mare.

                                                                              Leo Amici

                                                                                                             Geronimo 18 | Gennaio 2020 |   31
POESIA

                                                     MARC CHAGALL
                                                                    Sogno d’amore
        di
        Ennio Zangheri

          È questo il titolo della rassegna sul grande artista      do la ricerca verso l’arte fatta con il cuore e non con la
       bielorusso in programma a Palazzo Albergati a Bo-            testa, dove l’amore ha ruolo primario.
       logna. Una mostra importante che consiglio a tutti di            Ed è proprio l’Amore uno dei temi centrali delle ope-
       visitare, per me un appuntamento imperdibile in quanto       re d’arte di Marc Chagall. E più precisamente l’amore
       estasiato ammiratore della sua arte.                         della sua vita: Bella Rosenfeld moglie e compagna di
          L’ho “conosciuto” tanti anni fa al Vittoriano a Roma      vita, nonché fonte d’ispirazione del suo Marc. È lei la
       e tutto quello che sapevo sulle sue opere è diventato        donna in volo, l’amante in blu, la protagonista dei tan-
       esplosione nel poter quasi toccale. Pur così lontano dal     ti capolavori dipinti. Ed è proprio a questa opera che è
       mio spirito pop è sempre stato vicino ai miei sentimenti,    sintesi del più nobile dei sentimenti he voglio dedicare i
       non influenzando direttamente il mio lavoro ma ispiran-      versi che Bella ha dedicato al suo amato artista.

       “Non muoverti, resta dove sei.
       Non riesco a stare ferma.
       Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano.
       Intingi i pennelli.
       Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano.
       Mi trascini nei fiotti di colore.
       Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio
       con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa
       piccola stanza.
       Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto.
       La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia.
       Mi sfiori l’orecchio e mormori…”

       scrive Bella Rosenfeld nelle sue memorie.

                                                                        La passeggiata (1917-1918) Olio su tela, 170×163,2 cm.
                                                                               State Russian Museum, San Pietroburgo.

          “La passeggiata” è uno dei dipinti più romantici del Novecento, capace di dare corpo e forma all’amore, senti-
       mento difficile da descrivere senza ricorrere in stereotipati cliché. Chagall lo racconta con una sconvolgente sempli-
       cità. La coppia è rappresentata al termine di un picnic.
          A terra una tovaglia e una bottiglia di vino mezza vuota (o mezza piena) e al centro della scena c’è l’artista, ben
       piantato a terra che tiene per mano Bella mentre volteggia felice nell’aria, eterea e leggera.
          È un periodo felice nella vita di Chagall, si ritrae infatti con un largo sorriso sul volto e un docile uccellino in
       mano, segno dell’armonia che lega lui e la sua amata alla natura e al mondo che li circonda.

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INCONTRI

        di
                                                    MATTEO SIGNANI
        Elio Pari
                                                                         il “GIAGUARO”
                                                               campione europeo a 40 anni
           “HO ANCORA UN SO-                                                                      in Romagna il titolo IBF -Latino
       GNO, PRENDERE IL TITOLO                                                                    con TKO, al nono round, contro
       MONDIALE”                                                                                  Riccardo Lecca.
           Non è nato a Philadelphia, ma                                                              L’11 ottobre 2019, ha boxato
       semplicemente a Savignano sul                                                              di nuovo per il titolo di Campio-
       Rubicone, in provincia di Forlì,                                                           nato Europeo EBU, vincendo
       regione Emilia Romagna. Citta-                                                             nuovamente, questa volta per de-
       dina cara a Giulio Cesare, dove                                                            cisione condivisa contro Gevorg
       si mangia giorno e notte piada                                                             Khatchikian.
       e prosciutto e si beve del buon                                                                Da dove iniziamo caro Mat-
       Sangiovese. Luoghi dove ti dan-                                                            teo, dopo tutte queste statisti-
       no quasi sempre, sin da piccolo,                                                           che e numeri ufficiali?
       un soprannome... al “nostro” è                                                                 “Partiamo dall’inizio. Sin da
       toccato “Giaguaro”.                                                                        bambino ero irrequieto, troppo
           Matteo versione 2020, è un                                                             irrequieto, sempre con la voglia
       ragazzo tutto muscoli e simpatia                                                           di fare sport e a pugni. Oggi sarei
       di poco più di 40 anni; assomi-                                                            definito un “bullo” nel linguag-
       glia al campione del film, quel Rocky Balboa interpretato       gio moderno. Attaccavo briga con tutti. Devo ammettere
       molte volte da Stallone per i valori positivi che rappresen-    che mi piaceva tanto fare a botte, essere il più forte del
       ta. Forza d’animo, sacrifici. Tanti, troppi molteplici sacri-   quartiere, a volte mi ritrovavo indisponente pure io. Un
       fici. Quindi non arrendersi mai.                                brutto carattere insomma”.
           Wikipedia del campione di cui raccontiamo conserva              Poi cosa è successo?
       storicamente queste importanti notizie: Matteo Signani              “Ho capito un giorno che altre strade potevano essere
       ha iniziato la boxe all’età di 14 anni in un club a Santar-     seguite per convogliare tutta quella energia, rabbia, forza
       cangelo di Romagna. Il suo primo maestro è stato il com-        che avevo dentro. Desideravo trasformare quella energia
       pianto Vasco De Paoli. Il suo più grande successo come          non proprio positiva in qualcosa che non facesse male a
       pugile dilettante: la medaglia d’argento dei pesi medi ai       me e agli altri. Su consiglio dei miei famigliari, di amici
       Campionati Italiani del 2003. Ha vinto pure nel suo primo       e di persone che mi volevano bene ho deciso: faccio la
       match tra i professionisti, esattamente il 1 ° aprile 2007.     boxe!”
       Dopo cinque vittorie, due sconfitte e un pareggio, ha otte-         Da qui inizia l’avventura del “Giaguaro”…
       nuto il titolo di campione italiano nell’ottobre 2008, ma ha        “E’ stato un cammino lungo, irto di sacrifici e difficol-
       perso “contro i giudici” per decisione della maggioranza        tà… rinunce. Oggi la parola “sacrificio” non viene presa
       contro Gaetano Nespro. Nella rivincita con Nespro, piaz-        sul serio dai ragazzi. Io sto chiuso in palestra trequarti di
       za a segno il titolo, siamo nel gennaio 2010 attraverso Te-     giornata, il resto lo passo in Capitaneria di Porto a Rimini
       chnical Knockout (TKO), ottavo round. Signani ha difeso         a svolgere con soddisfazione il mio lavoro, quello che mi
       la cintura contro Lorenzo Cosseddu e Giovanni de Carolis        permette di vivere. Vedo giovani che arrivano in allena-
       e in due rivincite distinte: opposto a Nespro e a Cosseddu.     mento vogliosi di fare la boxe, tutti kittati. Dopo due o
       Ha perso il titolo cedendo una prima volta a Simone Ro-         tre volte che frequentano, improvvisamente spariscono,
       tolo nel marzo 2012, ma lo ha rivinto a luglio 2013 contro      smettono. Le botte quando sali sul ring fanno male e non
       Stefano Loriga.                                                 tutti, anzi quasi nessuno le sopporta. Quindi si rinuncia. Io
           Il 2 maggio 2014 ha partecipato al campionato vacan-        sono diventato campione europeo la seconda volta quasi
       te dell’Unione Europea (EBU) contro István Szili e ha pa-       a 40 anni… pensate alle volte che mi hanno fatto davvero
       reggiato. Signani ha poi vinto il titolo il 6 dicembre 2014     male, alle delusioni, avrei magari dovuto rinunciare. Se
       contro Ahmed Rifaie ai punti (unanimità). Nel successivo        nello sport, come nella vita vuoi arrivare primo, la strada
       combattimento l’8 agosto 2015, ha messo ko Rafael Pin-          è… quasi sempre in salita”.
       tos, (ottavo round) nella battaglia per il titolo WBA Inter-        Manca il cosiddetto “occhio della tigre” lo sguardo
       continental di TKO. Il 3 dicembre 2016, ha partecipato          del pugile di un tempo, nelle giovani leve.
       per la prima volta al Campionato Europeo EBU, ma ha                 “Quella è storia passata. Sono davvero in pochi in que-
       perso per decisione condivisa contro Emanuele Blanda-           sto millennio ad avere la ferocia giusta nello sport indi-
       mura . Matteo ha combattuto il 12 agosto 2018, portando         viduale. Quando sali li sopra, sul ring, non hai la squadra

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