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01 COP nov-dic 2018.qxp_Layout 1 18/12/18 13:11 Pagina 1 NUMERO 6 NOVEMBRE/DICEMBRE 2018 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
02 SOMMARIO.qxp_Layout 1 20/12/18 11:19 Pagina 2 SOMMARIO Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 fax 06.58.81.040 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca REDAZIONE Paolo Girlando 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Camillo Tondi 9 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI Alfredo Terrone 14 CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB 21 L’ANB PER LA SOLIDARIETÀ Concetta Marcelli 26 ATTUALITÀ DISTRIBUZIONE 19 VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE Cecilia Prissinotti 22 ATTUALITÀ PROGETTO GRAFICO 32 RADUNI E CERIMONIE RaffoArt communication - Roma raffo@raffoartcommunication.it 36 L’ECO DEI REPARTI 37 VARIE GRAFICA E IMPAGINAZIONE 38 AMARCORD / CARICHE SOCIALI RaffoArt communication - Roma raffo@raffoartcommunication.it 40 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA Vicolo D’Orfeo 22 - 00193 Roma 59 LE NOSTRE GIOIE STAMPA 60 I NOSTRI LUTTI Arti Grafiche Boccia SpA via Tiberio Claudio Felice 7 - 84100 Salerno 61 CARICHE SOCIALI 62 SPORT CREMISI CONDIZIONI DI CESSIONE Gratuito per gli iscritti all’ANB 63 LA PIUMA GRAFFIANTE Abbonamento annuale: € 15,00 Numero arretrato: € 3,00 Abbonamento Benemerito: CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2019 versamento da € 20,00 e oltre sul c/c postale n° 34846006 (se ogni Sezione adottasse il giornale...) intestato a: ANB - Presidenza Nazionale via Anicia 23/A - 00153 Roma C ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato a tutti i Soci e Simpatizzanti dell’A.N.B. purché L’amministrazione non accetta denaro contante in regola con il pagamento annuale della quota associativa. Per contro, proprio per le regole amministrative di invio della rivista, la Sezione, intesa come circolo e luogo di Autorizzazione Tribunale di Roma n°5319 del 16/10/1967 ritrovo per i soci ed i loro conoscenti, non riceve Fiamma Cremisi. Nelle more di addivenire a soluzioni che possano contribuire efficacemente a contenere i rilevanti costi di stampa e di spe- Iscrizione R.O.C. n°29743 dizione del periodico (vds. Introiti pubblicitari o altro) e. nel contempo, far crescere la qualità della rivista, la redazione lancia una Campagna di Sostegno a Fiamma Cremisi 2019 mediante una contribuzione volontaria. Le Sezioni che intendono aderire possono sottoscrivere un Abbo- namento Annuale Sostenitore mediante il versamento di una somma non inferiore a 20 euro sul Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana c/c postale n° 34846006 (o, preferibilmente un bonifico di pari importo, codice IBAN: IT97 J033 5901 6001 0000 0125 459), con la causale “Sostenitore Fiamma Cremisi 2019”, intestato Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, a: ANB – Presidenza Nazionale, Via Anicia 23/A – 00153 Roma non verranno restituiti La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche 2
03 VOCE PRES 1.qxp_Layout 1 20/12/18 11:19 Pagina 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Il saluto del Presidente Nazionale Carissimi Bersaglieri e Simpatizzanti, siamo al termine del 2018, un anno che personal- esempio, la bicicletta di Enrico Toti; ● la consegna al Papa di un simbolico pacco alimentare avvenuta mente, dal punto di vista associativo, ho vis- insieme ad un esponente dell’ANA ed uno del Banco Alimentare suto molto intensamente e molto vicino a voi, con il quale abbiamo collaborato il giorno 24 novembre racco- alle Sezioni. In questo mio primo anno di Pre- gliendo un numero incredibile di tonnellate di alimentari da cedere sidenza ho, infatti, avuto la possibilità di avere in beneficienza; un contatto visivo e dialettico diretto con la ● la possibilità, grazie al sostegno dello Stato Maggiore dell’Eser- maggior parte delle nostre 560 Presidenze Sezionali di volta in cito, di vedere dopo tanti anni finalmente tornati i Bersaglieri al- volta riunite da ciascuna delle Regioni. Questo mi ha consentito l’Altare della Patria e al Quirinale e di vedere iniziare i lavori che di approfondire con voi le varie problematiche che interessano la consentiranno la riapertura del Museo Storico perché esso possa nostra vita associativa e di impostare, insieme ai Membri del Con- essere visitato specialmente in occasione del Raduno Nazionale siglio Nazionale, quale possa essere la migliore linea gestionale del 2020 che, come tutti ormai sappiamo, si svolgerà a Roma in per risolverle. Ho anche potuto constatare quanto alto sia lo spirito occasione del 150° anniversario della Breccia di Porta Pia; bersaglieresco che vi anima anche se per la gran parte di noi i pro- ● la presentazione del nostro calendario che è stata un successo blemi legati all’età si fanno sentire e limitano di molto quella che come è stata un successo la mostra dei quadri da cui ha avuto ori- è la partecipazione attiva alla vita associativa. Certamente l’apporto gine il calendario e che, esposta inizialmente a Via Margutta a Ro- di giovani leve ci aiuterebbe molto ma, come tutti ormai sappiamo, ma, proseguirà in altre importanti città italiane; la eliminazione del servizio di leva ha penalizzato non poco le As- ● l’ampliamento delle partnership con Associazioni benefiche sociazioni compresa la nostra. Però ho potuto constatare che, anche quali Telethon e AISM già operanti alle quali si è aggiunto, come se in minor numero, giovani bersaglieri, quelli del servizio volon- già accennato, il Banco Alimentare; tario vengono a iscriversi specialmente se noi facciamo sentire ● la conferenza sulla Grande Guerra tenuta presso la prestigiosa quanto siamo loro vicini. Questo l’ho potuto constatare durante le sede della Corte Costituzionale. mie visite ai nostri Reparti Bersaglieri per rendere omaggio alle Carissimi Bersaglieri e Simpatizzanti, sono al termine di questo gloriose Bandiere al servizio delle quali questi “nostri” ragazzi e mio saluto di fine anno, ma prima voglio rendervi partecipi di ragazze portano alto in tutti i luoghi del mondo il nome dell’Italia. quanto ho sentito nel mio animo quando, nel mio percorrere l’Italia E comunque, sempre più frequentemente, l’apporto di gioventù per conoscere le Sezioni, ho reso omaggio ai Nostri Caduti andando ci viene anche dai Simpatizzanti i quali una volta entrati a far parte a visitare Redipuglia, Cima Valbella, il Sacrario di Montelungo, della nostra Associazione ne hanno capito lo spirito e ci aiutano a la trincea ove cadde il nostro Bersagliere per antonomasia Enrico mantenerla viva e attiva. Noi dobbiamo essere loro molto grati e Toti. In quei luoghi, affratellati per sempre dal loro eroismo, giac- abbiamo il dovere di “guidarli” con amicizia sulla strada del ber- ciono Veri Uomini ognuno dei quali con o senza medaglia, è un saglierismo e come “fratelli maggiori” pretendere che essi si com- gigante di fronte ad ognuno di noi. E noi dovremmo recarci almeno portino da “Bersaglieri” quali essi, sono sicuro, si sentono quando una volta nella nostra vita associativa a rendere loro omaggio per comprendono quanto grandi siano state la nostra gratitudine e ge- sentire quanto, a volte, nel nostro vivere l’Associazione siamo nerosità nei loro confronti nel momento in cui abbiamo deciso di lontani da quello spirito di sacrificio che Loro invece hanno mo- consentire loro di indossare il nostro cappello piumato. Mi fa pia- strato nel sopportare ogni genere di privazione. Per sentire quanto cere ricordare come, anche quest’anno, con centinaia di manife- siamo lontani dal loro spirito di fratellanza che li faceva sentire stazioni abbiamo dimostrato quanto siamo vivi, attivi e visibili commilitoni e amici prima di rendersi conto di avere pensieri ed specialmente in occasione nel grande Raduno Nazionale di San idee diverse. Molto differente da quello che purtroppo è il nostro Donà di Piave dove siete accorsi in gran numero. Lo stesso gran spirito oggi quando, a volte, dimentichiamo la generosità e so- numero con cui sono sicuro accorrerete a Matera dove sarò ad at- prattutto il cameratismo con cui dovremmo vivere l’Associazione. tendervi per correre insieme a voi ancora una volta. Mi fa altrettanto Principi ispiratori che tanti anni fa hanno guidato i nostri Padri nel piacere informarvi che, come le Sezioni si sono riversate nelle fondare questa nostra Associazione che appunto alle sue origini piazze e nelle strade per mostrare a tutti la nostra baldanza bersa- era denominata “Società di Mutuo Soccorso Bersaglieri”. glieresca e si sono portate nelle scuole per far conoscere la nostra Ebbene carissimi Bersaglieri e carissimi Simpatizzanti è con il Storia e quella dell’Italia, così, anche la Presidenza Nazionale, proponimento di porre nella mia azione dirigenziale tutta la forza dove ogni giorno prestano la loro opera collaboratori con diuturno possibile per ridare vitalità ai principi di Solidarietà, Cameratismo sacrificio e generosità, si è impegnata per promuovere la nostra e Amicizia, e invitandovi a fare altrettanto, invio a voi tutti e alle visibilità. In particolare vi evidenzio: vostre famiglie i miei più bersagliereschi Auguri per un Anno 2019 ● l’adozione del Museo Storico nel quale con il sostegno finanziario pieno di serenità e di soddisfazioni. di tante sezioni si stanno restaurando i reperti più famosi quali, ad Il vostro Presidente, Bers. Ottavio Renzi fiamma cremisi 3
04-05 INTERVISTA.qxp_Layout 1 20/12/18 11:20 Pagina 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA L’intervista Ha 37 anni il più giovane Presidente di Sezione della A.N.B. Andrea Badulato, già bersagliere V.F.A. all’Undicesimo, è Presidente della Sezione di Porto Recanati (MC) poi c’è chi dice che non si tro- E vano i giovani bersaglieri. An- drea Badulato, classe 1981 e nato a Recanati (MC), impie- gato, dal 2000 al 2001 ha pre- stato servizio come Volontario in Fer- ma Annuale nell’11° Reggimento bersaglieri di Orcenico Superiore (PN). Attualmente non è fidanzato quindi, care Riccioline, fatevi avanti... Ma nel frattempo lui è già Presidente di una Sezione con 35 iscritti. Dunque sei una “Cravatta rossa”; hai bersaglieri in famiglia? Mio zio, il fratello di mio padre, era maresciallo presso il mio stesso reg- gimento problema diventare Presidente in co- casione di un evento di volontariato Qualche ricordo particolare du- sì giovane età? presso il mio comune, durante il quale rante il servizio? Quando mi è stato proposto di fare indossavo il cappellino cremisi del- Sì, la disciplina con cui venivamo il presidente della neonata sezione di l’A.N.B., mi è stato chiesto da un ca- addestrati. Ed anche se non avevamo Porto Recanati ero contrario, perché pitano in servizio di poter essere completato la vestizione, tutti sotto il come sempre, quando si inizia una iscritto e così via. Qualsiasi bersaglie- sole a marciare e cantare; sembrava esperienza nuova, si ha un po’ di ti- re congedato, se non viene coinvolto, di essere ancora a scuola quando il more. Non ero certo di essere in grado non si appassiona e si tiene da parte. comandante di Compagnia ci dava i di portare avanti da solo la baracca, Non è facile che una persona si avvi- testi da imparare a memoria e da can- ma con il supporto di persone come cini a qualcosa che porti via del tem- tare a squarciagola nel piazzale il Fernando Pezzola, Giancarlo Ange- po destinato a stare insieme ai propri giorno seguente durante la corsa... loni e l’amico Giuseppe Palanca, so- cari o impegni il tempo libero dal la- Hai avvertito subito lo spirito di no oggi al mio secondo mandato. voro. Ma se la sezione è attiva e si Corpo del bersagliere? Quanto tem- Questa è la dimostrazione che se rende visibile, la cittadinanza fa la sua po dopo il congedo ti sei iscritto alla gli anziani vogliono incoraggiare i parte. E i congedati affluiscono. Associazione? giovani, anziché tenersi incollati alla Parlaci brevemente della tua sezione Appena congedatomi ho dato ap- sedia, le opportunità non mancano. La mia Sezione è nata a fine 2014 puntamento ai miei commilitoni per Si stima che oggi, in Italia, ci siano per riunire quei bersaglieri che si era- il successivo Raduno Nazionale, ed circa 100 mila bersaglieri congedati no allontanati dalla sezione di Loreto ho cercato subito la sezione più vicina che però non si iscrivono all’ANB. e costituirne una nuova proprio a Por- a Porto Recanati che all’epoca era Secondo te per quale motivo? Mogli to Recanati. Nel precedente 2013, Loreto. Non ci furono però i presup- e fidanzate che remano contro? Op- proprio Porto Recanati aveva ospitato posti per continuare presso la mede- pure problemi di lavoro? O mancan- il Raduno Regionale e ciò ha contri- sima sezione e quindi seguii dal- za di spirito di Corpo? buito a portare altri soci. Attualmente l’esterno le attività bersaglieresche, Dal mio punto di vista è solo un ci stiamo impegnando nel collaborare partecipando in autonomia alle ma- problema di coinvolgimento; se il con i quartieri cittadini e saremo pre- nifestazioni. Presidente di sezione, Provinciale o senti alla distribuzione delle mele di Oggi sei il più giovane Presidente Regionale hanno al loro fianco un AISM il prossimo ottobre, proprio a di Sezione di tutta l’Associazione e gruppo di persone che si impegnano Porto Recanati. rappresenti un esempio per quanti, e presenziano agli eventi cremisi, gli Come vedi il futuro dell’ANB? pur giovani, non vogliono assumersi iscritti vengono da soli. Un esempio Credi che gli attuali “professionisti”, responsabilità. Ti ha creato qualche l’ho avuto nella mia sezione: in oc- una volta congedati, si iscriveranno 4 fiamma cremisi
04-05 INTERVISTA.qxp_Layout 1 20/12/18 11:20 Pagina 5 LA VOCE DELLA PRESIDENZA all’Associazione? dano in “pensione” agli 80 anni tutti quanto riguarda le innovazioni, pro- Per il futuro non sono molto ottimi- i bersaglieri, me compreso, per dare pongo un sito nazionale alla portata sta, perché se il nostro Statuto rimane spazio ai benemeriti o simpatizzanti. di tutti, non solo per bersaglieri. E, se così com’è, per le piccole sezioni, Cosa ti attendi dall’Associazione fosse possibile, anche una via gerar- compresa la mia di Porto Recanati, in termini di innovazioni e miglio- chica più accessibile, tale da poter far rimane difficile trovare un presidente rie? Hai delle proposte? sì che un semplice socio possa comu- che sia stato bersagliere. La proposta Per il futuro, come dicevo pocanzi, nicare direttamente almeno con la di modifica dovrebbe permettere, a mi aspetto che i vertici dell’Associa- Presidenza Regionale. chi ha vera passione, di coprire la ca- zione continuino ad incontrare tutte Grazie Andrea, mille auguri e un rica di Presidente di Sezione pur non le sezioni d’Italia e i nostri Reggi- abbraccio cremisi avendo un trascorso da bersagliere. menti, che ascoltino i problemi ed in- Credo non si possa aspettare che va- sieme promuovano soluzioni. E per La redazione A Lonate Pozzolo due giorni di vero bersaglierismo a vita della Presidenza Nazio- L nale, e probabilmente non tutti se ne rendono conto, deve giornalmente sopportare il far- dello delle responsabilità, ma anche qualche contenzioso, mille di- versificate richieste e talvolta gli spunti polemici o di protagonismo messi in campo dai soliti noti. E può accadere, è umano, che il morale va- da un po’ a terra. Ma fortunatamente esistono dei salvifici “anticorpi”, ov- vero quegli avvenimenti che rincuo- rano, fanno ben sperare e forniscono nuova carica per affrontare le que- stioni associative con ottimismo e tenacia. Non facciamola lunga. La partecipazione del Presidente Nazio- nale Ottavio Renzi alla manifesta- zione di chiusura dell’anno sociale degli ottoni di domani. Renzi è anche Signore”, il Presidente Nazionale tenuto dalla Sezione “Nino Tramon- stato colpito dalla frase di una mam- Renzi ha esordito con un: “... a Lo- ti” e fanfara “Tramonti-Crosta” di ma di questi ragazzi “scalatori” del nate mi sento come a casa mia, per- Lonate Pozzolo (VA), è stata un tuffo pentagramma: “...so dove va mio fi- ché questa sezione è fatta di gente nel vero e sentito bersaglierismo, do- glio, so cosa fa e sono una madre se- semplice, nel senso più alto e virtuo- ve gli iscritti lavorano sodo, dimo- rena...”. so del termine, che lavora, che è or- strando grande impegno, notevole Insomma, giovani che cresceranno ganizzata, e che si rapporta in modo capacità organizzativa ed un entu- con una marcia in più perché, come stretto e armonico con le istituzioni siasmo cremisi che davvero rincuora è stato detto, una fanfara è una vera locali...”. e conforta. Insomma una iniezione e propria scuola di vita, dove non si Poi, nella distribuzione di “cadeau” di speranza per il futuro. E proprio a apprende soltanto musica, ma anche alle autorità e a dirigenti A.N.B., un Lonate Pozzolo il Presidente Nazio- senso del dovere, sensibilità per l’ar- particolare riconoscimento accom- nale ha avuto modo di assistere ad monia, rispetto per l’autorità, cono- pagnato da applausi è andato al suo- una serata di prova fanfara, recepen- scenza della Storia e spirito di sacri- natore Giuseppe Galletta, istruttore done l’alto livello di preparazione ficio. Al pranzo, tenutosi dopo la dei giovanissimi “fanfarini”. musicale, la disciplina e l’intesa fra Santa Messa officiata da don Mario gli anziani e i giovanissimi suonatori Bandera, anch’esso componente del- Bers. Daniele Carozzi che sono le promesse per i successi la fanfara prima della “chiamata al Vice Presidente Nazionale fiamma cremisi 5
06-08 presentazione calendario 2019.qxp_Layout 1 20/12/18 11:21 Pagina 6 VOCE DELLA PRESIDENZA N ella prestigiosa Sala Convegni del Circolo Ufficiali dell’Esercito “Pio IX”, giovedì 22 novembre, la Pre- sidenza Nazionale ha presentato il Ca- lendario dell’Associazione Nazionale Ber- hanno dato luogo ad una suggestiva pre- sentazione del Calendario associativo 2019, dal titolo “I Bersaglieri nell’Arte Contemporanea”. Madrina d’onore del- l’evento Irene Pivetti, già Presidente della saglieri. Dopo un saluto ai convenuti da Camera dei Deputati. Il Calendario 2019 parte del Presidente Nazionale, bers. Gen. ripropone un percorso iconografico nuovo B. (r) Ottavio Renzi, il direttore della rivista affidato a importanti artisti che hanno Fiamma Cremisi, Gen. D. (r) Giuseppe creato interessanti opere aggiungendosi Labianca, ed il Responsabile della Co- ai tanti pittori che da Induno, Fattori e municazione ANB, dott. Camillo Tondi, af- Cammarano hanno illustrato e ritratto il fiancati dal Critico d’arte Alfio Borghese, mondo Bersaglieresco. PRESENTATO IL CALENDARIO 2019 DELL’ AS
06-08 presentazione calendario 2019.qxp_Layout 1 20/12/18 11:21 Pagina 7 LL’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI
06-08 presentazione calendario 2019.qxp_Layout 1 20/12/18 11:23 Pagina 8 I Bersaglieri, i soldati più amati anche dagli artisti, e non dimentichiamo le tavole di Quinto Cenni o le copertine di Beltrame sulla Domenica del Cor- riere, hanno trovato giusta e più serena collocazione in questo calendario che negli scorsi, dedicati al Centenario della Grande Guerra, ha visto prevalere le immagini dure della guerra dove i Bersaglieri hanno scritto pagine di eroismo. Una dimensione meno aspra, stupendamente affidata a grandi Artisti, significando che i bersaglieri sono stati eroi di guerra come oggi sono uomini di pace. Presenti oltre a un gran numero di artisti, due prestigiose firme del nostro giornalismo, Gianni Bisiach e Re- nato Farina, ed il Conte Carlo Piola Caselli, discendente di La Mar- mora. Nel pomeriggio di sabato 30 novembre, presso la Galleria Area Contesa Arte di Via Margutta, è stata inaugurata una inte- ressante Mostra dei dipinti riprodotti nelle pagine del Calendario.
9-11 MATERA.qxp_Layout 1 20/12/18 11:25 Pagina 9 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI La Basilicata è una regione sorprendente che offre uno spettacolo di natura, storia e cultura che conquista tutti per la sua bellezza a varietà del paesaggio, che pre- Maratea, la “perla del Tirreno”, fino è tra le città libere ed indipendenti del- L senta montagne boscose e valli soleggiate, colline fertili e aree calanchive, Città e paesaggi Pa- trimonio dell’umanità e borghi medievali arroccati, crea itinerari me- ravigliosi per viaggiatori appassionati e curiosi, intenti a rievocare i segreti alla costa Jonica di sabbia dorata, pas- sando dalle Dolomiti lucane e per le suggestive vette dell’Appennino me- ridionale che si elevano maestose dal Vulture al Pollino. I Parchi e le Riserve, che occupano una superficie molto estesa della Ba- la Lucania citate da Strabone e Pli- nio), presenta monumenti di partico- lare pregio che ne delineano la storia dal Medioevo ad oggi. Il cuore della città è rappresentato da Piazza Fran- cesco Mario Pagano su cui affacciano il Palazzo del Governo (sede della di storie millenarie.Quelle che ricor- silicata (circa un terzo dell’intero ter- Prefettura e dell’Amministrazione dano le genti italichee la cultura ma- ritorio), preservano habitat in cui lo Provinciale) e il Teatro Francesco Sta- gnogreca approdata sulla costa Jonica sguardo può perdersi oltre ogni limite, bile. Progettato sul modello del San di Metaponto, dove tenne scuola Pi- dalle vette del Parco Nazionale del Carlo di Napoli, il Teatro fu inaugu- tagora, una storia antica raccontata Pollino – Geoparco Europeo Patri- rato il 26 gennaio 1881 alla presenza mirabilmente nei tanti musei e nelle monio dell’UNESCO – alle valli del del re Umberto I e della regina Mar- aree archeologiche lucane. E ancora, Sinni e dell’Agri, con il Parco nazio- gherita di Savoia. È perfettamente la Basilicata preserva la memoria dei nale dell’Appennino lucano, dalle ci- conservato e ospita molte delle ini- versi del poeta Orazio di Venosa e me del Vulture ai Laghi di Montic- ziative culturali e di spettacolo che si delle gesta dei normanni e di Federico chio, dalle Dolomiti lucane alla Mur- tengono in città. Potenza è sede II, che dal castello Melfi promulgò le gia materana. Il capoluogo di regione dell’Università degli Studi della Ba- sue celebri Costitutiones nel 1231, e è Potenza, città di origini romane, ca- silicata e del Conservatorio di Musica dei suoni polifonici del madrigalista ratterizzata dalla presenza di impor- “Gesualdo da Venosa”. Carlo Gesualdo. Una terra che per- tanti istituzioni culturali, come l’Ar- Tanti i paesi lucani tra i borghi più mette ancora oggi di ritrovare la luce chivio di Stato, la Biblioteca Nazio- belli d’Italia, tra questi Acerenza, la aurorale del Mezzogiorno d’Italia in nale, il Museo Archeologico Nazio- città Cattedrale, Castelmezzano (foto un paesaggio naturale mozzafiato, a nale. Il centro storico, che si articola in apertura), l’anfiteatro delle Dolo- partire dalla magnifica scogliera di intorno all’antico decumano (Potentia miti Lucane, Guardia Perticara, città fiamma cremisi 9
9-11 MATERA.qxp_Layout 1 20/12/18 11:25 Pagina 10 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI della pietra, Irsina, il paese del Man- tegna segreto, Pietrapertosa, il borgo tra le rocce e il cielo, Viggianello, il paese del Pollino dove fioriscono le ginestre. Ma ognuno dei 131 Comuni lucani accoglie i visitatori con le sue bellezze storiche e ambientali, offren- do in degustazione i magnifici sapori della tavola lucana, dai grandi vini, tra cui primeggia l’Aglianico del Vul- ture, ai tanti prodotti di qualità a de- nominazione protetta o presidio slow food, come formaggi pecorini e quelli podolici, i fagioli rossi o “scritti”, le fragole, il pane di Matera, focacce, dolci e taralli , le melanzane rosse, il suino nero e la salsiccia lucanica, l’agnello delle Dolomiti lucane, i piat- ti a base di legumi e verdure di cam- po, e tanto tanto altro che può degu- starsi nelle ottime trattorie e ristoranti della regione, che offre anche acque minerali di primissima qualità. In più, la Basilicata offre una straordinaria varietà di parchi a tema e grandi spet- tacoli di rievocazione storica, oltre a percorsi avventurosi a contatto con la natura. Il racconto dello sbarco dei greci in occidente rivive in “Magna Grecia, Il mito delle origini” che si tiene sul lago di Senise sotto la dire- zione artistica di Emir Kusturica, “Il mondo di Federico II” al Castello di Lagopesole, “La Storia bandita” dei briganti lucani al Parco della Grancia di Brindisi di Montagna, “La città del- l’utopia” del XVIII sec. si narra a Campomaggiore vecchio. Sono que- ste alcune delle rappresentazioni più spettacolari della Basilicata reinven- tata tra storia e immaginazione. Per l’avventura, invece, ci sono le forti emozioni del “Volo dell’angelo”, so- spesi tra le guglie dolomitiche di Pie- medievali più belli della Basilicata, tura Europea 2019 con il quartiere trapertosa e Castelmezzano, e del quello di Brienza, città che ha dato i Sassi e il Parco Archeologico delle “Volo dell’Aquila” di San Costantino natali al giurista e patriota Francesco Chiese Rupestri Patrimonio Mondiale Albanese nel Parco del Pollino. Per Mario Pagano. Tra i percorsi dell’av- dell’Umanità dal 1993, è una delle chi invece ama l’avventura ma con ventura anche il “ponte tibetano” che città più antiche al mondo ad essere “i piedi per terra” può vivere l’espe- collega la Murgia materana, col suo tutt’ora abitata, con insediamenti ri- rienza delle vie ferrate e del “ponte affascinante insediamento rupestre, salenti a circa 10.000 anni fa, come nepalese”, sempre tra Pietrapertosa e all’antico Rione Sassi nel cuore della testimoniano gli importanti reperti Castelmezzano, oppure spingersi fino Città che ospiterà il 67° Raduno.Un provenienti dalle necropoli della zona ai “Ponti alla luna” di Sasso di Ca- luogo senza tempo. Magico e quasi e custoditi nel museo Nazionale "Do- stalda a due passi da uno dei borghi surreale. Matera, Capitale della Cul- menico Ridola", nel centro storico 10 fiamma cremisi
9-11 MATERA.qxp_Layout 1 20/12/18 11:25 Pagina 11 Da sinistra a destra: l’affascinante borgo me- dievale di Brienza, l’Abbazia di Monticchio, il parco nazionale del Pollino, la chiesa “Incom- piuta” a Venosa, il Cristo di Maratea, uno scor- cio di una spiaggia sullo Jonio, le Tavole Pa- latine di Metaponto e una suggestiva imma- gine del “Volo dell’Angelo” a Pietrapertosa no, patrimonio Unesco dal 1993, rac- chiude dieci secoli di spiritualità mo- nastica in oltre 150 chiese grotte e of- fre uno dei più suggestivi paesaggi di pietra istoriata al mondo, tra i quali spiccano la Cripta del Peccato Origi- nale, la Chiesa di Santa Lucia alle Malve, Santa Barbara, Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, San Giovanni in Monterrone e Santa Ma- ria De Idris. Qui architettura e natura si compenetrano fino a confondersi in uno spettacolo di rupi, forre, grotte e gravine. Un’atmosfera arcaica e mi- stica che avvolge il visitatore in un’at- mosfera di pace e silenzio che solo luoghi «che le forze dello spirito non lasciano mai», come ha avuto modo di scrivere lo scrittore Tahar Ben Jel- loun,che ha conosciuto la Città nel 2017, sanno donare. Tra i monumenti più importanti di Matera, la Cattedrale dedicata alla Visitazione, risalente al XIII sec. È qui che si officia il culto della Madonna della Bruna e Sant'Eu- stachio, Patroni della Città, la Madon- na a cui è dedicata la festa del 2 luglio con il celebre assalto al “Carro” di cartapesta. Ma sono tanti gli eventi che animeranno la città nel corso del 2019 (il programma completo è di- sponibile sul sito della Fondazione Matera-Basilicata 2019), appunta- menti di grande rilievo tra musica, ar- te, teatro e grandi mostre che andran- no ad aggiungersi alle innumerevoli attrattive ed esperienze, dai musei di della Città. Case scavate nel tufo e in- ritrovato i volti e i paesaggi che in Pa- archeologia, arte e storia (Museo Ri- castrate tra loro a costituire i “vicina- lestina erano andati irrimediabilmente dola, Museo Nazionale di arte medie- ti”, anima della vita della comunità perduti, gli stessi che hanno ispirato vale e moderna di Palazzo Lanfranchi, materana, e i sistemi ingegnosi per la Mel Gibson per The Passion e Timur MUSMA, Casa Noha), ai percorsi raccolta delle acque che confluiscono Bekmambetov per Ben-Hur. Ma sono culturali e ambientali, agli itinerari del in profonde e articolate cisterne, evo- tantissime le pellicole girate tra i Sassi gusto tra enogastronomia, artigianato cano saperi antichissimi, tramandati da altri grandi registi, come Roberto e design, che Matera saprà offrire a di padre in figlio. Matera è una Città Rossellini, Francesco Rosi, i fratelli tutti i graditi ospiti dell’atteso 67° Ra- eterna che ha conquistato poeti, foto- Taviani, Giuseppe Tornatore. Il Parco duno Nazionale dei Bersaglieri. grafi artisti e registi. È qui che Pasolini regionale archeologico storico natu- APT Basilicata per il Vangelo II Matteo disse di aver rale delle Chiese rupestri del Matera- www.basilicataturistica.it fiamma cremisi 11
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14-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:27 Pagina 14 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA I Bersaglieri nella Grande Guerra conclusione delle celebrazioni A per il centenario della Grande Guerra, nel corso delle quali Fiamma Cremisi, con le sue ru- briche “Storie dalla Grande Guerra” e “I Bersaglieri M.O.V.M.”, ha voluto far conoscere più da vicino tante vicende eroiche cremisi legate a quell’immane conflitto, nel presentare le ultime due Medaglie d’Oro del 1918, la redazione vuole offrire ai nostri let- tori un ultimo contributo con un arti- colo a firma del Dott. Vincenzo Cuomo che, in poche righe, sintetizza in modo esaustivo il contributo delle Fiamme Cremisi nella Prima Guerra Mondiale. La Redazione Dopo la consegna della dichiarazione to, allegre marce, entusiasmanti stati piego, furono così ben lieti di abban- di guerra all’Impero austro-ungarico, d’animo ed appassionato fervore, in donare i rifugi, per ritornare, piume al che sanciva l’ingresso dell’Italia tra i breve mutò in una dura permanenza in vento e baionette innestate, a quello Paesi impegnati nella prima Guerra scavi di terra, fortificazioni e cammi- che da sempre era il loro modo di in- Mondiale, i primi reparti a muovere namenti opposti, ove più che impeto tendere la guerra. Una delle prime azio- contro il nemico furono quelli dei ber- occorreva una infinita pazienza. L’at- ni fu la conquista del Monte San Mi- saglieri, il cui Corpo, alla vigilia della tesa tuttavia mal si sposava con quello chele, ove però un successivo interven- mobilitazione in massa, disponeva di spirito che animava i Bersaglieri, fatto to austriaco riuscì nell’intento di im- dodici Reggimenti. Con i successivi essenzialmente di velocità e movimen- padronirsi delle quattro cime. La ritirata ampliamenti, verranno fatti lievitare, to. A ciò è poi da aggiungere che il degli italiani avvenne tuttavia all’inse- sino a raggiungere la consistenza di fronte, per la stragrande maggioranza, gna di tale superbo valore e senza al- ventuno, ognuno articolato su tre bat- era costituito da terreno roccioso e cuna ombra di panico, sino a suscitare taglioni. Ad essi, andranno poi ad ag- montagnoso. Superficie quindi idonea ammirazione e rispetto anche tra le fila giungersi anche dodici Battaglioni di soprattutto per gli Alpini. Soldati nati nemiche. Comunque, anche in altri set- ciclisti, tre Reparti d’assalto “Fiamme ed addestrati proprio per realtà geogra- tori i Fez Cremisi ebbero occasione di Cremisi”, nonché centoquindici Com- fiche tanto particolari. Comunque, no- mettersi in luce. Come durante i com- pagnie di mitraglieri e cinque speri- nostante tale guerra venisse a limitare battimenti contro reparti di Honved, mentali motomitragliatrici. Al termine il loro impiego tattico, essi mai persero sceltissime truppe magiare, nonché di di alcuni scontri di scarso rilievo, uno mordente e sempre riuscirono a distin- azioni dalle parti del Tolmino e nella dei primi Reggimenti dei Fanti di La guersi. Seppero così essere protagoni- conca del Plezzo. In questa guerra una Marmora, a stabilire un grosso contatto sti, sia nelle trincee con il fango sin so- citazione a parte meritano poi i Bersa- con gli austriaci, fu il 12° del Colon- pra le ginocchia, l’insidioso tiro dei glieri ciclisti. Inizialmente, a causa del nello De Rossi. Il combattimento ebbe cecchini e le granate che piovevano dal terreno montuoso ed accidentato, ven- luogo, ad inizio giugno, sul Mzli, vetta cielo, che quandosi lanciavano vee- nero impiegati poco e male. In seguito che gli italiani contavano di conquista- menti contro il crepitio delle mitraglia- si cominciò invece ad usarli con sem- re. L’impeto ed il valore dei Bersaglieri trici e gli intricati reticolati. pre maggiore frequenza, soprattutto in si infransero però contro un muro di Dopo un lungo periodo di immobili- azioni estremamente rischiose e diffi- pallottole, reticolati e ferro spinato, av- smo, fatto soprattutto di contrapposti cili. Riuscirono in tal modo a guada- verso il quale a nulla servirono atti di tiri in lontananza, nel luglio del 1915, gnarsi una stima ed un rispetto sino a eroismo ed abnegazione. Questa guerra Cadorna dava il via alla prima delle diventare una specialità quasi leggen- che in tanti avevano sognato di sapore dodici Battaglie dell’Isonzo. I Bersa- daria. Tra i componenti di tale partico- risorgimentale, fatta di bandiere al ven- glieri, truppe di iniziale e pronto im- lare reparto, la figura indubbiamente 14 fiamma cremisi
14-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:27 Pagina 15 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA più nota è quella di Enrico Toti. Perduta la gamba sinistra, in seguito ad un in- cidente sul lavoro, allo scoppio del con- flitto, non solo chiese di essere ammes- so tra i Fez Cremisi, ma riuscì pure ad essere inviato in prima linea. Colpito a morte durante un’azione, ebbe tutta- via, in un impeto di vigore, ancora la forza di scagliare, con un gesto di estre- mo disprezzo, la sua gruccia contro il nemico. Il getto di quella stampella, entrato nella storia con lui, è così di- venuto il simbolo del riscatto morale di un intero popolo, desideroso di li- berarsi di una pesante e condizionante servitù straniera. Dopo le gravi perdite che i Fanti di La Marmora avevano subito durante la terza e la quarta Battaglia dell’Isonzo (ottobre 1915), nel maggio del 1916 si trovarono a dover fronteggiare una spe- dizione punitiva austriaca contro le no- stre linee. Una vera e propria guerra stinguersi soprattutto il 3°, il 4° e l’11° sul loro conto, almeno per una volta, nella guerra, il cui piano era stato da Battaglione. L’episodio più rilevante parole improntate sulla più sincera sti- tempo elaborato dal Generale Conrad. nel quale si trovarono coinvolti fu in- ma e considerazione. Anche D’Annun- I Bersaglieri, presenti lungo l’arco del dubbiamente la conquista della Quota zio desiderò unirsi a questo coro di fronte attaccato dal nemico, in non rari 85 presso Monfalcone. Località ove consensi. Pertanto, volendo sottolineare casi riuscirono anche ad ottenere dei per riuscire dovettero pagare il prezzo ardimento e temerarietà, esclamò che successi. Gli interventi indubbiamente del sacrificio di gran parte dei propri essi erano: “i più veloci a tramutarsi in più importanti furono tuttavia quelli fi- effettivi. Le tante dimostrazioni di virtù croci”. Dopo che nel maggio del 1917 nalizzati sia a soccorrere le Unità mag- militari, li avevano tuttavia fatti diven- l’Esercito Italiano era riuscito a cogliere giormente in difficoltà, che a tampo- tare il Corpo dell’Esercito Italiano più alcuni successi grazie soprattutto al- nare qualche falla apertesi nello schie- temuto dagli austro-ungarici e di con- l’impegno del 6° Reggimento Fanti ramento. Comunque, non appena l’im- seguenza quello contro il quale essi Piumati del Colonnello Ambrogio peto dei Battaglioni d’Oltralpe iniziò maggiormente appuntavano la loro Agnesi, a giugno si ebbero le prime a smorzarsi, il Comando Supremo fu azione di fuoco. Di rimando, per cer- avvisaglie di un maggiore vigore da sollecito ad ordinare una controffensi- care di proteggerli da tale rabbia, per parte delle Armate austriache. Al ter- va. A fine giugno la “Strafexpedition” un lungo periodo fu loro imposto di mine dei preliminari, la vera offensiva, poteva così dirsi completamente con- andare all’assalto senza il tradizionale quella destinata a sfondare il nostro clusa, con le truppe italiane, Fez Cre- piumetto sull’elmo. La soggezione, mi- fronte (Caporetto), ebbe inizio il 24 ot- misi in testa, in rapida riconquista dei sta ad ammirazione, che gli asburgici tobre, allorquando le Divisioni asbur- territori perduti. Nel corso della lunga nutrivano per i Fez Cremisi, è possibile giche dilagarono in territorio italiano guerra anche i Fanti Piumati ebbero in- leggerla pure nell’espressione “Diavoli travolgendo interi Corpi d’Armata. A teri reparti sterminati dai gas venefici. Piumati”, con la quale essi comune- causa dell’impeto nemico a niente Contro tale oscura morte senza volto mente li appellavano. Comunque, an- quindi servirono i molteplici atti di a nulla servì purtroppo il loro tradizio- che allorquando li definivano “Soldati eroismo, come quelli sostenuti dal 9° nale valore. Morale e mordente non Gallina”, in tale proposizione non vi Reggimento Bersaglieri del Colonnello subirono però alcun danno, tanto è vero era affatto disprezzo, bensì quasi una Radaelli. Inoltre, i Fanti di La Marmo- che quando Cadorna ordinò di dare il scaramantica volontà di annullare con ra, non appena le truppe di Cadorna via a quella 6^ Battaglia dell’Isonzo, le parole il loro valore. L’indomito co- iniziarono a ripiegare, immediatamente che doveva concludersi con la libera- raggio appariva però ben noto ed ap- si lanciarono contro gli avversari nel- zione di Gorizia (9 agosto 1916), fu- prezzato pure in Italia. Infatti per l’in- l’intento di ritardarne l’avanzata. L’im- rono nuovamente in prima fila. Duran- tera durata del conflitto, non vi fu alto pegno della 1^ e della 5^ Brigata salvò te quest’azione ebbero occasione di di- Ufficiale che non ebbe a pronunciare da sicura distruzione grosse Unità del fiamma cremisi 15
14-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:27 Pagina 16 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA nostro Esercito. Quale conseguenza, oscuro, il 1917 è però anche l’anno che l’urto senza dare segni di cedimento. tutti i Reggimenti presenti nell’azione, schiude la vittoria. Il notevole balzo in Anche durante questa fase finale, an- verranno decorati con Medaglia di avanti compiuto dalle Armate austria- cora una volta fu determinante l’ap- Bronzo. E di sicuro non è errato affer- che nulla toglieva infatti ad una realtà porto concesso dai Fez Cremisi, come mare che, se le forze italiane riuscirono economica e morale oramai allo sfascio a Musile, ove un monumento è lì a te- ad attestarsi sul Piave, senza dover ar- all’interno dell’Impero. Per cui il suc- stimoniare un comportamento che sa retrare ancora di più, gran merito va a cesso militare veniva ad essere annul- di portentoso e prodigioso. Preso atto queste Brigate (anche la 3^ che favorì lato da problemi materiali e spirituali, che le truppe imperiali apparivano la ritirata della III^ Armata), che al molto radicati e profondi. Inoltre, l’ar- sempre più stanche e demoralizzate, il prezzo di un alto contributo di sangue rivo sullo scacchiere di guerra europeo 24 ottobre 1918, il Comando Supremo seppero contenere l’avanzata austro- delle prime truppe statunitensi, infon- dava il via ad un’offensiva di risposta, ungarica. Tali azioni sono poi divenute deva nuova linfa ed energia agli Eser- la quale, sopravanzando qualunque pur patrimonio del nostro giornalismo il- citi in lotta contro gli Imperi Centrali. positiva aspettativa, era destinata a con- lustrato, grazie alle svariate tavole del Il 1918 si apre su un’Italia che sta ra- cludersi con il crollo delle linee avver- pittore Beltrame ospitate allora dalla pidamente riavendosi dai danni di Ca- sarie. Inizialmente si combatté sul Pia- “Domenica del Corriere”. La partico- poretto. L’industria bellica, con uno ve e sul Monte Grappa, sino a che, sor- lare circostanza fece di conseguenza sforzo veramente ammirevole, era riu- presi dall’intensità dell’azione italiana, accelerare la costituzione e l’entrata in scita a ricostruire la quasi totalità del ma soprattutto perché ormai senza più linea di alcuni reparti sceltissimi, a cui gran quantitativo di armi e materiali alcuna carica e mordente, gli esausti già da tempo il Comando Supremo sta- andato distrutto o perduto. Ciò, mentre, Reggimenti Austriaci, Cechi, Polacchi va dedicando cure meticolose: gli Ar- contemporaneamente pure i Reparti ed Ungheresi, improvvisamente ab- diti, provenienti da tutte le specialità; che erano stati annientati, procedevano bandonarono le armi ed iniziarono ad quelli usciti dalle fila dei bersaglieri velocemente alla ristrutturazione dei arrendersi in massa. Diaz, intuito che presero il nome di “Fiamme Cremisi”. Quadri. Il tutto poi alla luce di una con- il crollo era qualcosa che coinvolgeva Anticipando i metodi di combattimento dizione spirituale e strategica comple- non solo quel settore, bensì l’intero dei moderni Commandos, s’imposero tamente diversa della guerra, così vo- Fronte nella sua globalità, ordinò allora immediatamente all’attenzione del ne- luta dal nuovo generalissimo Armando un’avanzata generale. Ovviamente, in mico, con temerarie operazioni di guer- Diaz. I primi risultati positivi della ri- avanguardia, grazie alla loro celerità ra. Incursioni, compiute soprattutto di presa fu pertanto possibile coglierli già furono posti Battaglioni di Bersaglieri notte, con l’intento di arrecare quanto a fine gennaio, allorquando il 20° Reg- e Squadroni di Cavalleria. La reazione più danno possibile a uomini e cose. gimento Bersaglieri, della 4^ Brigata, fu quella sperata, con l’Esercito Asbur- Armati di pugnali e bombe a mano, più riuscì ad imporsi al nemico durante la gico che cedeva di schianto. Iniziava che dell’ingombrante moschetto, ec- Battaglia dei Tre Monti. Il 15 giugno, così una Caporetto Austriaca di ben al- cellevano in modo particolare nella lot- preceduto da un violentissimo canno- tra gravità in confronto a quella che era ta corpo a corpo e quale fosse lo spirito neggiamento, l’Esercito Asburgico die- stata vissuta in precedenza dalle nostre che li animava, lo possiamo leggere de corso ad una nuova potente offen- Armate. Mentre le Divisioni con il Tri- nel loro stesso nome. Le Unità di Arditi siva, nell’auspicio che potesse condurre colore procedevano alacremente verso formate da Fanti di La Marmora, fu- agli stessi identici risultati positivi del- le Alpi, il 3 novembre, nel porto di rono i 23°, il 72° ed il 26°. Quest’ulti- l’anno precedente. Sulle prime riuscìa Trieste, alcune navi sbarcavano un mo poi, per l’intera durata del conflitto, cogliere dei successi, tanto da creare Contingente di Bersaglieri, accolto da senza alcuna interruzione, restò sotto anche delle teste di ponte oltre il Piave. deliranti manifestazioni di giubilo da il comando di un uomo il cui nome sa Quasi sempre però l’avanzata in terri- parte della popolazione civile. Il giorno di leggenda: Aminto Caretto. I loro in- torio italiano faceva scattare l’interven- dopo, divenuta operativa la resa firmata terventi, non solo sul Piave, ma anche to dei Fanti Piumati, che provvedevano dal Governo di Vienna, aveva final- su tutta la linea del fronte, furono mol- a bloccarla ed a respingerla. Pure sul mente termine quella che passerà alla teplici e sempre ovviamente all’insegna Monte Grappa si realizzò un’occasione storia come la Grande Guerra. Per l’Ita- di valore, coraggio e audacia. Come di tal natura, ove alcuni Reparti di Ar- lia era la vittoria! Vittoria di comple- quello che vide protagonista il 72° Bat- diti compirono un vero capolavoro di tamento della nostra Unità Nazionale, taglione, nel dicembre del 1917, a Fa- eroismo ed audacia, per riconquistare per la quale tanti soldati, Fez Cremisi garè. Località ove essi pur di cogliere la cima che ci era stata in precedenza in testa, avevano sofferto, lottato e dato la vittoria, lasciarono sul terreno oltre sottratta. L’attacco, nel tempo, comin- la giovane vita. seicento morti. Nonostante si concluda ciò tuttavia a perdere mordente, mentre Vincenzo Cuomo, con il pesante bilancio del disastro di contemporaneamente la nostra linea membro della Società Italiana Caporetto e con un orizzonte ancora nel suo insieme riusciva a contenere di Storia Militare 16 fiamma cremisi
14-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:27 Pagina 17 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA I Bersaglieri M.O.V.M. nel 1918 l Calendario associativo 2018, che chiude la serie di quattro calendari con i quali l’A.N.B. I ha voluto celebrare il ricordo della Prima Guerra Mondiale, apre con i nominativi e le foto dei dodici Bersaglieri che nell’ultimo anno della Grande Guerra sono stati decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Anche nei numeri di Fiamma Cremisi del corrente anno, la redazione intende far conoscere più da vicino i 12 Eroi che cento anni or sono con il loro eroismo hanno meritato l’Alto riconoscimento militare. Essi sono: Fedele Caretti, Leopoldo Pellas, Ivo Lollini, Giuseppe Paggi, Attilio Verdirosi, Soccorso Saloni, Ciro Scianna, Giuseppe De Carli, Nicolò De Carli, Oreste De Gaspari, Giulio Lusi, Alberto Riva di Villasanta. Durante i 41 mesi del Primo Conflitto Mondiale il Corpo dei Bersaglieri meritò 92 Ordini Militari di Savoia, 50 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 2.592 Medaglie d’Argento, 3.784 Medaglie di Bronzo e 1.687 Croci di Guerra. Sottotenente Giulio Lusi, classe 1899 i Domenico e di Anna Maria pito di arginare l'invasione austro-ger- D Durante, nacque ad Ariano Ir- pino di Avellino il 28 gennaio 1899 e morì in combattimento a Grisolera sul Piave il 30 ot- tobre 1918. Trasferitosi con la fami- glia a Napoli per proseguire gli studi nel Liceo G. Battista Vico, vagheggiò manica che, da Tolmino e Plezzo di- lagava verso la pianura, fu decorato di Medaglia d'Argento al Valore per un audace colpo di mano, a Luico, compiuto con pochi animosi, in dif- ficili condizioni di terreno e sotto fuo- co violento avversario. Ferito grave- sempre il proposito di seguire la car- mente da un colpo di pistola alla spal- riera delle armi. Dopo la dichiarazio- la destra e costretto al ricovero in ne di guerra all'Austria, nel dicembre ospedale, dopo un lungo periodo di 1916 si arruolò volontario, non ancora cure, col braccio anchilosato e contro diciottenne, nel 2° Reggimento ber- il parere dei sanitari, volle ritornare saglieri. Giovane animoso ed esube- al fronte, dove l'ardore e l'inesausto rante, tentò di raggiungere arbitraria- entusiasmo lo chiamavano, per com- mente la zona di operazioni. Qualche battere ancora con i suoi vecchi arditi glia d'Oro al Valor Militare con la se- mese dopo, nell'aprile 1917, poté fi- del XXVI battaglione, in posizione guente motivazione: “Costante, mi- nalmente vedere appagato il sospirato sul basso Piave, a Cavazuccherina. rabile esempio di slancio, coraggio desiderio e partì col battaglione per Iniziato il combattimento il 23 ottobre e puro amor patrio, volontario di la zona di guerra. Dopo aver frequen- e venuta l'ora di attaccare il nemico guerra, benché inabile alle fatiche tato un corso per allievi ufficiali ed anche sul basso Piave, il 30 ottobre il per grave ferita riportata in combat- ottenuta la nomina a Sottotenente di Sottotenente Lusi fu il primo a var- timento, volle dare tutto se stesso alla complemento nel luglio, fu destinato, care il fiume, e lanciatosi alla testa Patria, ritornando al fronte. Passato a domanda, al IV reparto d'assalto delle sue Fiamme cremisi contro un un fiume tra i primi, si slanciò alla Fiamme cremisi, divenuto poi il caposaldo nemico, falciato da una raf- testa del suo reparto coraggiosamen- XXIV, assegnato alla 1^ compagnia fica di mitragliatrice cadde sul campo. te contro un caposaldo accanitamente e combatté nell'agosto a monte Maio, I suoi arditi accorsi per soccorrerlo, difeso. Colpito a pochi passi da mi- dimostrandosi audacissimo nelle più lo videro già morente agitare un pic- tragliatrici avversarie, benché mo- ardue imprese ed ammirevole per co- colo tricolore come esultante segno rente, fece sventolare il tricolore in raggio e sprezzo del pericolo. Durante di vittoria. Alla memoria dell'eroico faccia al nemico e spirò inneggiando il ripiegamento al Piave, dopo i tragici giovanissimo ufficiale venne conces- alla Patria. - Grisolera (Basso Piave), avvenimenti di Caporetto, nel com- sa, con r. d. 2 giugno 1921, la Meda- 30 ottobre 1918” fiamma cremisi 17
14-18 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:27 Pagina 18 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA S.Ten.Alberto Riva di Villasanta, Classe 1900 i Giovanni e di Giovanna Vil- battaglia di Vittorio Veneto, l'8° Ber- D lasanta, nacque a Cagliari il 20 agosto 1900 e morì in combat- timento ad Aris il 4 novembre 1918. Figlio del Maggiore Giovanni, caduto sull'Altipiano di Asiago nel giugno 1916 al comando di un battaglione della valorosa Bri- saglieri e tre squadroni del reggimento Cavalleggeri di Aquila, il 4 novembre, passato il Tagliamento e il fiume Stel- la, incalzando il nemico in ritirata, in- contrando l'ultima resistenza nemica alla travolgente avanzata nella pianura veneta in una postazione di mitraglia- gata Sassari e nipote di altri prodi uf- trici annidata in un gruppo di case, ficiali combattenti d'Africa e della centro di un nodo stradale così detto guerra 1915 – 1918, a soli diciassette Trivio del Paradiso, nei pressi di Aris. anni fuggi da casa per arruolarsi vo- Pochi minuti prima della cessazione lontario nel 90° Reggimento fanteria delle ostilità, bersaglieri e cavalleggeri precedettero l'offensiva della riscossa della Brigata Salerno nell'ottobre mossero all'attacco di quest'ultimo riuscì a trasfondere nei suoi uomini 1917. Inviato al fronte combatté sul ostacolo e l'adolescente Alberto Riva quella forza ed energia combattiva Grappa e sul Piave; quindi mandato Villasanta, alla testa dei suoi arditi che fu consacrata sul campo da una a frequentare un corso per allievi uf- cadde colpito da una raffica di mitra- magnifica gara di eroici ardimenti. ficiali di complemento presso la 3^ gliatrice. Alla sua memoria, con moto Nel passaggio del Piave e della Li- Armata, nel gennaio 1918 ottenne la proprio sovrano del 19 febbraio 1919, venza, respinti, con infrenabile ardore, nomina ad Aspirante nell'8° Reggi- venne concessa la Medaglia d'Oro al violenti contrattacchi, sempre primo mento bersaglieri. Promosso Sottote- Valor Militare con la seguente moti- fra i primi, bello di sublime furore, nente nel febbraio successivo, ebbe il vazione: “Adolescente ancora, trasse seppe con audace fermezza trascinare comando del reparto arditi reggimen- volontario alla guerra assumendone le sue truppe in vari travolgenti as- tali col quale, nella battaglia del Piave, i rischi maggiori. Comandante gli ar- salti, sbaragliando ovunque il nemico. dal 15 al 24 giugno, partecipò all'oc- diti di un reggimento bersaglieri, fu Pochi istanti prima della cessazione cupazione di Fagarè e successivamen- valoroso fra i valorosi. Delle più ri- delle ostilità, infrante in un supremo te, il 15 e 16 agosto, dette prova di schiose imprese, primo a chiedere attacco le disperata difese avversarie, grande ardire e di alte virtù militari l'onore, spesso prevenne l'ordine con cadde gloriosamente sul campo, nei combattimenti per la conquista l'esecuzione, ed al suo reparto, pro- esempio magnanimo di sacrificio per dell'Isola Caserta sul Piave, meritando vato ad ogni cimento, fu ognora la grandezza della Patria. Piave – Li- una Medaglia d'Argento al Valore. esempio di sublime eroismo. Con fede venza – Tagliamento, 27 ottobre – 4 Crollato l'intero fronte nemico per la ardente nella vittoria, nei giorni che novembre 1918” LE RICOMPENSE AL VALOR MILITARE NELLA GRANDE GUERRA L e ricompense al Valor Militare sono istituite per esaltare gli atti di eroismo militare, segnalando come degni di pubblico onore gli autori di essi e suscitando, ad un tempo, lo spirito di emulazione negli appartenenti alle forze militari. Traggono origine dall'Ordine dei Decorati al Valor Militare istituito da Vittorio Amedeo III nel 1793. Caduto in disuso durante il periodo della dominazione napoleonica, venne riproposto nel 1815 da Vittorio Emanuele I. Lo stesso Sovrano ne abrogò l'istituzione pochi mesi dopo sostituendo le Medaglie al Valore con l'Ordine Militare di Savoia (oggi d'Italia). Nel1833, Carlo Alberto riconosciuto che i titoli richiesti per la concessione dell'Ordine Militare erano troppo severi, ristabiliva la possibilità di concedere Medaglie al Valore (Oro e Argento) in premio a generosi atti compiuti in guerra e in pace da militari. Nel 1887, un Regio Decreto convertì tutte le Menzioni onorevoli al Valor Militare concesse tra il 1848 e il 1887 in Medaglie di Bronzo al Valor Militare. Il Regio Decreto 1º luglio 1915, n. 1072 stabilì la concessione anche sul campo delle Medaglie d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. ORDINE MILITARE DI SAVOIA CAVALIERE UFFICIALE COMMENDATORE GRAND'UFFICIALE CAVALIERE DI GRAN CROCE MEDAGLIE AL VALOR MILITARE MEDAGLIA D'ORO MEDAGLIA D'ARGENTO MEDAGLIA DI BRONZO 18 fiamma cremisi
19-20 TRIESTE.qxp_Layout 1 20/12/18 11:28 Pagina 19 CENTERARIO DELLA GRANDE GUERRA er tutto il tempo delle cele- P brazioni del centenario della Grande Guerra (2014-2018) i Bersaglieri del Friuli Vene- zia Giulia hanno reso ancora più intenso il loro percorso di me- moria promuovendo e sviluppando innumerevoli iniziative che, oltre ad omaggiare e ricordare tutti i nostri Eroi, hanno portato in Friuli V.G. migliaia di visitatori, intere famiglie, intere comunità, che hanno condi- viso gli stessi nostri sentimenti di devozione e gratitudine nei confronti dei Caduti, accomunando anche il ricordo dei loro familiari caduti in terra friulana. Nel corso delle più recenti celebra- zioni per il centenario della Grande Guerra, il successo ed il consenso e le gratificazioni più grandi che clusa, ma una fiamma che si è ac- riscontrato tra la popolazione ed i hanno ripagato il lungo e diuturno cesa e che deve continuare a scal- tangibili segni di un accresciuto sen- lavoro di “Memoria” fin qui con- dare gli animi delle nuove genera- timento di appartenenza e di amor dotto; un’opera che riteniamo non zioni. Per la conclusione di questo di Patria hanno rappresentato i valori possa e non deve considerarsi con- lungo nostro viaggio attraverso “le fiamma cremisi 19
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