Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL

Pagina creata da Chiara Toscano
 
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Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
IL MAGAZINE PER LA DISABILITÀ / AGOSTO-SETTEMBRE 2018 / NUMERO 8-9
Redazione: Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma • Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - Milano

                                                                                                                                                     NUMERO VERDE
                                                                                                                                       Pronto, chi parla?

                                                                                                                      CHRISTOPHER CASTELLINI                                          IN CORO
                                                                                                                      Professione:                                                    Le misteriose virtù
                                                                                                                      mago e illusionista                                             del canto
Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
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EDITORIALE
di Luigi Sorrentini
Direttore Centrale Prestazioni Socio-Sanitarie, Inail

Non solo infortuni: la fotografia
dell’Inail nella Relazione 2018

                    D
                        a sempre la presentazione della Relazione annuale sui da-
                        ti relativi all’andamento degli infortuni sul lavoro in Italia
                        rappresenta uno degli appuntamenti più significativi per l’I-
                  stituto, atteso dai media e dall’opinione pubblica. Perché anche
                  dall’incidenza dei morti e feriti sul lavoro si misurano civiltà e
                  modernità di un Paese. Premesso che ogni singolo incidente rap-
                  presenta un fallimento collettivo e che le notizie di cronaca ali-
mentano una percezione drammatica del fenomeno, i dati raccontano una realtà
differente. Infortuni in leggero calo e, per quanto concerne in particolare gli infor-
tuni mortali, più della metà occorsi fuori dall’ambiente di lavoro. Per il 2017 la Rela-
zione annuale, illustrata a Montecitorio dal presidente dell’Inail Massimo De Felice,
parla di 641mila denunce di infortunio sul lavoro. Il dato è sostanzialmente in linea
con quello rilevato nel 2016, ma inferiore del 14% rispetto al 2012. Mentre le denun-
ce di infortunio mortale sono state 1.112 a fronte di 1.142 nel 2016 e 1.370 nel 2012. Gli
infortuni sul lavoro accertati sono stati 617, di cui il 58%, in occasione di lavoro, con
mezzo di trasporto o lungo il tragitto casa-lavoro.

   Ma come ogni anno la Relazione annuale va oltre la presenta-
zione dei soli dati relativi agli infortuni per delineare la foto-          Stagione dopo stagione, l’Istituto
grafia di un Istituto che, stagione dopo stagione, si arricchisce           si arricchisce di nuovi obiettivi
di nuovi obiettivi nei vari campi della prevenzione, dell’assi-
stenza sanitaria, della ricerca e della formazione. Anche nel
                                                                            nei vari campi della prevenzione,
2017, infatti, grazie al cosiddetto “sconto prevenzione” e agli             dell’assistenza sanitaria,
incentivi del bando Isi, è proseguito l’impegno delle imprese a             della ricerca e della formazione
favore della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

   Sul fronte sanitario, invece, nel 2017 sono state erogate più di 7,5 milioni di presta-
zioni. In particolare, gli ambulatori Inail hanno fornito circa 700mila prestazioni
per prime cure. Inoltre presso gli undici ambulatori di fisiochinesiterapia presenti
in cinque regioni sono state effettuate oltre 9mila visite fisiatriche e 127mila presta-
zioni riabilitative. L’Inail è stato inoltre protagonista di una rete di sinergie con altre
realtà d’eccellenza italiane, quali l’Istituto italiano di tecnologia a Genova, l’Istitu-
to di biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa e l’Università Campus bio-medico
di Roma. Nel settembre 2017, infine, l’Istituto e Sapienza Università di Roma hanno
avviato insieme un master biennale sulla “Gestione integrata di salute e sicurezza
nell’evoluzione del mondo del lavoro”, nel quale i ricercatori e i tecnici dell’Istituto
hanno contribuito alla progettazione e all’attività didattica e ciò nella forte convin-
zione che promuovere la formazione delle giovani generazioni significa investire
nel futuro dell’intero Paese.

                                                   SuperAbile INAIL   3 Agosto-Settembre 2018
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SOMMARIO

SuperAbile Inail                           Redazione: SuperAbile Inail c/o             EDITORIALE                             VISTI DA VICINO
Anno VII - numero otto-nove, agosto-       agenzia di stampa Redattore Sociale         3 Non solo infortuni: la fotografia    28 Comunicare in Lingua dei segni
settembre 2018                             Via degli Etruschi 7 - 00185 Roma                dell’Inail nella Relazione 2018        senza essere sordi
                                           E-mail: superabilemagazine@inail.it              di Luigi Sorrentini                    di Marina Piccone
Direttore: Luigi Sorrentini
                                           Stampa: Tipografia Inail                    ACCADE CHE...                          CRONACHE ITALIANE
In redazione: Antonella Patete,            Via Boncompagni 41 - 20139 Milano                                                  30 Paolo, la Sla e la cucina molecolare
Laura Badaracchi, Diego Marsicano e
                                                                                       6 Legge sul dopo di noi,
Michela Trigari                            Autorizzazione del Tribunale di Roma             il monitoraggio di Anffas            di Sara Mannocci
                                           numero 45 del 13/2/2012                          sulle regioni italiane           NEL MONDO
Direttore responsabile: Stefano
                                           Un ringraziamento, per averci               8 Nuovo Centro Paideia: attività 32 In Brasile segregazione fa rima
Trasatti                                                                                    per bambini con disabilità e non
                                           concesso l’uso delle foto, a Liliana                                                  con povertà
Hanno collaborato: Giovanni Augello,       Ranalletta (pagg. 4, 34-39); Cesar          L’INCHIESTA                               di Antonio Storto
Lara Esposito, Maria Gabriella Lanza,      Munoz/Human Rights Watch (pag.
Chiara Ludovisi, Sara Mannocci, Dario      33); Fondazione Roma (pag. 62);
                                                                                       10 800 810 810. Pronto, chi parla? PORTFOLIO
Paladini, Laura Pasotti, Marina Piccone,   Luciano Vietri/Aism (pag. 62); Down’s            a cura di Antonella Patete       34 Il favoloso mondo di Dainaly
Antonio Storto di Redattore Sociale;       syndrome association (pag. 64);                  foto di Stefano Dal Pozzolo          a cura di Chiara Ludovisi
Andrea Canevaro; Giuseppina Carella,       Topolino Disney (pag. 66).                  INSUPERABILI                              foto di Liliana Ranalletta
Stefania Fusini, Antonello Giovarruscio,
Rosanna Giovèdi e Francesca Tulli          In copertina: Un operatore di back          22 Perché ho scelto di fare il mago SPORT
                                           office del call center di SuperAbile             Intervista a Christopher         40 A tu per tu con la pista
della Società coop. integrata Tandem;
Paola Bonomo, Ilaria Cannella, Cristina    Inail. Foto: Stefano Dal Pozzolo                 Castellini                           di Laura Pasotti
Cianotti, Francesca Iardino, Monica                                                         di Dario Paladini
                                                                                                                              TEMPO LIBERO
Marini, Maria Pedroli e Filomena                                                       SOTTO LA LENTE                         42 Fare subacquea? Certo che si può
Tulipano dell’Inail                                                                    24 Cantare fa bene all’anima                di Michela Trigari
Progetto grafico: Giulio Sansonetti                                                         (e al corpo)                      44 Sulla Riviera romagnola l’aiuto
Editore: Istituto Nazionale per
                                                                                            di Maria Gabriella Lanza               bagnino ha l’autismo
l’Assicurazione contro gli Infortuni                                                                                               di L.P.
sul Lavoro

                                                            SuperAbile INAIL       4 Agosto-Settembre 2018
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CULTURA                                  RUBRICHE                                  MISCELLANEA                             65 Cambiare orizzonte
46 Favole scritte a colpi di ciglia      56 Tempo libero                           62 Oasi                                      Consigli sul lamentarsi
     di Laura Badaracchi                      Vacanze in barca a vela. Come,            Per i malati di Alzheimer               di Andrea Canevaro
48   Rulli Frulli, al ritmo di pentole        dove, quando e perché                     nascono il Villaggio Emanuele e         Acrobazie
     e tubi                              58   Inail... per saperne di più               Il paese ritrovato                      L’emozione di librarsi in aria
     di A.S.                                  Essere-liberi: a Grosseto attività   63   Nuove stelle                            su corde, tessuti, cerchio
49   In un memoir la vita da sorda            outdoor per superare lo stress            Ginnastica artistica: negli Stati       e trapezio. Come fanno i circensi
     di una ex udente                    59   Senza barriere                            Uniti Averie e Kate gareggiano
     di A.P.                                  Regolamento europeo sul                   con le protesi. Sognando            DULCIS IN FUNDO
54   Alla ricerca di un posto                 trasporto aereo: come funziona            di diventare campionesse            66  Lo Spirito di Stella
     nel mondo                           60   Scuola                               64   Scatti in gara
     di M.G.L.                                Il profilo di funzionamento               Fotografi con la sindrome di
55   La battaglia del colonnello              nella riforma del sostegno                Down e la voglia di catturare
     di A.P.                             61   L’esperto risponde                        immagini. Anche un italiano tra
                                              Previdenza, Ausili                        i vincitori del concorso britannico
                                                                                        “My perspective 2018”
                                                                                        di M.T.

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                                                        SuperAbile INAIL      5 Agosto-Settembre 2018
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ACCADE CHE...

                              IL PUNTO
                            Legge sul dopo di noi, il monitoraggio di Anffas sulle regioni italiane.
                            Ancora in alto mare lo stadio di avanzamento dei progetti
                                                                 nazionale famiglie di persone             anche all’attivazione delle
                                                                 con disabilità intellettiva e/o           richieste di progetti individuali
                                                                 relazionale, realizzato per dare          (Basilicata, Calabria, Campania,
                                                                 un contributo al dibattito sulla          Lazio); regioni in cui il progetto
                                                                 applicazione della legge sul              individuale è stato redatto ed
                                                                 dopo di noi (la 112/2016). Nel suo        è già partito o sta partendo
                                                                 documento l’Anffas ha suddiviso           insieme agli interventi in esso
                                                                 le regioni italiane per stadio            previsti (Lombardia, Marche,
                                                                 di avanzamento: regioni in cui            Molise, Toscana); regioni in cui si
                                                                 nulla di concreto sui territori è         parte prima dall’individuazione e
                                                                 ancora partito (Abruzzo, Puglia           intervento sugli immobili (Emilia
                                                                 e Piemonte); regioni in cui si            Romagna, Liguria); infine, regioni
                                                                 è deciso di co-progettare con             di cui non si hanno notizie certe,
                                                                 gli enti gestori e di attuare per         ma che sembrano ancora non

                            D    opo due anni «siamo ancora      loro tramite gli interventi ex
                                 in alto mare», ha commentato lege nei territori (Friuli Venezia
                            il presidente nazionale dell’Anffas Giulia e Veneto); regioni in cui
                                                                                                           attive sul tema (Umbria, Valle
                                                                                                           d’Aosta). L’associazione evidenzia
                                                                                                           poi come il progetto individuale
                            Roberto Speziale. Il giudizio arriva hanno dato libertà agli ambiti            sia un tassello da cui non si
                            in seguito al documento di analisi territoriali di programmare gli             può prescindere per la corretta
                            della Fondazione nazionale           interventi (Sardegna e Sicilia);          applicazione di quanto previsto
                            dopo di noi dell’Associazione        regioni in cui si è dato avvio            dalla normativa.

Intesa tra Policlinico
                              CAMPAGNE
Gemelli e Special
Olympics Italia.            #ViverelaFabry per una diagnosi
Ricerca, formazione         più tempestiva della malattia
dei medici, prestazioni
sanitarie, accertamenti
diagnostici e sport: sono   A   ngela, Pasquale, Rita
                                e Roberta sono per-
                            sone che per anni hanno
                                                          dare un contributo a
                                                          una diagnosi sempre più
                                                          precoce e dunque a un
le parole d’ordine che
riassumono l’accordo        avuto disturbi renali e       trattamento tempestivo
tra Fondazione del          cardiaci senza sapere il      che possa prevenire i
Policlinico universitario   perché. La spiegazione        danni più severi. La cam-     FORMAZIONE
Gemelli di Roma e           è arrivata solo quando        pagna #ViverelaFabry è        Professione: interprete di Lis
                                                                                       O
Special Olympics Italia.    hanno saputo di avere         stata realizzata insieme        ffrire agli interpreti di Lingua dei segni
L’obiettivo? Indagare       la malattia di Anderson-      ad Amicus therapeutics e        eventi di formazione continua sempre più
e comprendere in            Fabry, una patologia          all’Aiaf (Associazione ita- professionalizzante e di qualità: è l’obiettivo della
che misura la pratica       genetica rara che in Italia   liana Anderson-Fabry).      collaborazione fra Mpdf (Mason Perkins deafness
sportiva possa              colpisce oltre 500 per-                                   fund) onlus e Anios. Da un lato l’Associazione
migliorare la qualità di    sone. I quattro si sono                                   interpreti di lingua dei segni italiana ne ha fatto
vita e le relazioni delle   così resi protagonisti di                                 un punto di forza ancor prima dell’introduzione
persone con disabilità      una campagna video                                        della legge 4/2013 sulle professioni non organizzate
intellettive.               realizzata dall’Osservato-                                in ordini o collegi, dall’altro la Mpdf si propone
                            rio malattie rare (Omar),                                 da lungo tempo come punto di riferimento per
                            pubblicata sul sito                                       la formazione continua, organizzando ogni anno
                            viverelafabry.it per pro-                                 iniziative di alto livello sia sul piano dei contenuti sia
                            muovere la conoscenza                                     per il curriculum e l’esperienza dei docenti coinvolti.
                            di questa patologia e                                     Per informazioni: anios.it e mpdfonlus.com.

                                                SuperAbile INAIL    6 Agosto-Settembre 2018
Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
IN VIAGGIO
                                                           In “vacanza assistita” anche
                                                           con il welfare aziendale
                                                           B   ed&Care, ovvero “letto e cura”: da quest’anno
                                                               il servizio nato per aiutare le persone disabili,
                                                           anziane e le loro famiglie a trovare tutto ciò di cui
                                                           hanno bisogno in vacanza (assistenza, servizio
                                                           infermieristico, noleggio ausili) si arricchisce con
                                                           varie proposte di viaggio e con la sinergia creata
                                                           con Jointly, un network di welfare aziendale che
                                                           supporta le imprese nel comprendere, orientare e
                                                           rispondere ai bisogni dei dipendenti. In particolare       In Veneto contributi
                                                           si segnalano i soggiorni climatici, inseriti nell’ambito   a chi assume persone
                                                           di “Fragibilità”, uno dei servizi volto al supporto dei    disabili. La Regione
                                                           caregiver familiari. Diverse sono le mete proposte         Veneto prevede, per
                                                           e le tipologie di vacanze richieste. «In questi primi      le aziende con meno
                                                           mesi di attività – dice Serena Salverini, referente del    di 15 dipendenti,
    TREVISO                                                servizio soggiorni climatici Bed&Care – abbiamo            incentivi economici
Alzheimer, quei 39 centri                                  fatto viaggiare più di 250 persone, ma abbiamo             per l’inserimento
che danno sollievo alle famiglie                           avuto molte più richieste di vacanze assistite del
                                                           previsto», dal mare alla montagna fino alle città
                                                                                                                      lavorativo di persone

C’   è chi conosce a         impegno, circa 350                                                                       con disabilità o invalide
                                                           d’arte. Informazioni su bedandcare.it.                     over 45. Lo ha stabilito
     fondo le necessità      utenti per una media
                                                                                                                      la Giunta, che già lo
delle famiglie delle         annuale di 175mila
                                                                                                                      scorso anno aveva
persone colpite da           ore di volontariato
                                                                                                                      stanziato 500mila
Alzheimer. Sono gli oltre    complessivo e una
                                                                                                                      euro, inserendo 102
650 volontari impegnati      ricaduta economica
                                                                                                                      persone. Quest’anno il
nei 39 Centri di sollievo    stimata in 2 milioni e
                                                                                                                      fondo sarà potenziato.
di Treviso e dintorni,       275mila euro in termini                                                                  Previsti contributi
luoghi accoglienti dove      di risparmio per il                                                                      anche per le imprese
si organizzano attività di   welfare locale. Questa                                                                   che abbattono le
stimolazione cognitiva,      esperienza trova un                                                                      barriere architettoniche
psicomotricità,              ulteriore riconoscimento                                                                 o rendono il posto di
musicoterapia, uscite e      nel protocollo di intesa                                                                 lavoro più idoneo.
momenti socializzanti.       siglato tra il Centro
Un sostegno importante       servizi per il volontariato
che solleva i familiari      e l’Ulss2 Marca
dal carico gravoso           Trevigiana. L’accordo
dell’assistenza, con un      prevede che il paziente
impegno di 350 ore           sia prima valutato
all’anno di servizio e una   presso uno dei cinque
media di 2,8 giorni di       Centri disturbi cognitivi
apertura settimanale.        e demenze presenti sul
A beneficiare del loro       territorio. [Lara Esposito]

    LA RICERCA
Nelle scuole i casi più frequenti di discriminazione nei confronti della disabilità
I n dieci anni ci sono stati solo 64 processi
  per casi di discriminazione a danno di
persone con disabilità: pochi. La legge
                                                antidiscriminazione Franco Bomprezzi:
                                                oltre 3mila le segnalazioni arrivate al
                                                centralino, di cui 1.608 sono state gestite
67 del 2006, emanata per tutelare i loro        direttamente dall’operatore che svolge la
diritti, non ha dato quindi i suoi frutti. Il   funzione di filtro, mentre 1.470 sono state
bilancio emerge da una ricerca svolta dalla     prese in carico dai legali. Di queste, quasi
Ledha (Lega per i diritti delle persone         una su quattro (ovvero 576) riguardano
con disabilità) di Milano. Ma la Ledha          casi di discriminazione in base alla legge
ha anche presentato i dati dei primi            67, avvenuti soprattutto nell’ambiente
tre anni di attività del proprio Centro         scolastico (33%).

                                                  SuperAbile INAIL   7 Agosto-Settembre 2018
Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
ACCADE CHE...

Un fondo da 20mila           TORINO
euro per far conoscere
lo sport per non
                            Nuovo Centro Paideia: attività per bambini con disabilità e non solo
vedenti. Destinatari
sono le sezioni locali
                            È  nato il Centro Paideia,
                               un progetto della
                            Fondazione omonima
                                                                                                                   attività sportive, corsi
                                                                                                                   e laboratori creativi
                                                                                                                   aperti a tutti all’insegna
dell’Unione italiana
ciechi e ipovedenti e       che a Torino ha portato                                                                dell’inclusione. Ogni fa-
le società aderenti alla    alla realizzazione di uno                                                              miglia potrà contare su
Federazione italiana        spazio di 3mila metri                                                                  un sostegno su misura,
sport paralimpici per       quadrati con piscina,                                                                  che comprende anche
ipovedenti e ciechi o       area giochi esterna,                                                                   i genitori, i fratelli e le
altre realtà similari,      terrazzo multisensoriale,                                                              sorelle dei bambini con
con l’obiettivo di          biblioteca e caffetteria                                                               disabilità. Sarà operativo
organizzare un evento       per offrire assistenza ai                                                              a partire da settembre.
sportivo promozionale.      bambini disabili, attività                                                             Per tutte le informazioni:
Le risorse potranno         di riabilitazione infantile,                                                           centropaideia.org.
essere utilizzate entro                                                                 QUI EUROPA
il 30 giugno 2019,
ma i progetti vanno                                                                   Conciliazione vita e lavoro:
presentati entro il 15                                                                c’è attesa per la direttiva Ue
ottobre di quest’anno ad
archivio@uiciechi.it.
                                                                                      P  iù di 3mila
                                                                                         associazioni e
                                                                                      quasi 90 sindacati di
                                                                                                                   congedo parentale
                                                                                                                   retribuito, per quello di
                                                                                                                   paternità o di assistenza
                                                                                      tutta Europa si sono         e modalità di lavoro più
                                                                                      rivolti al Parlamento        flessibili per genitori e
                                                                                      europeo, indirizzando        caregiver. Tutti i capi
In vetta con la                                                                       a quest’organo una           di Stato e di governo
carrozzina: con “Quote                                                                lettera aperta in cui        della Ue, insieme alle
e ruote” si può. Dal                                                                  chiedono di adottare         sue istituzioni, erano
Cai di Bergamo arriva                                                                 una posizione in merito      stati favorevoli. La
un progetto che vuole        REGIONI
mappare i sentieri e
le strade agro-silvo-
                            Marche, approvata la legge
pastorali delle Alpi        per la vita indipendente
Orobie per renderli
fruibili alle persone
con disabilità motoria.
                            L  a Regione Marche ha approvato all’unanimità
                               la proposta di legge sulla vita indipendente
                            delle persone con disabilità, prevedendo uno
L’iniziativa parte dal      stanziamento per il 2019 pari a 1,3 milioni di euro.
presupposto che oggi        Andranno promossi progetti individualizzati,
esistono sedie a ruote in   anche attraverso il sostegno degli assistenti in
grado di andare anche       grado di accompagnare la persona nel suo pro-
in montagna. Inoltre        cesso di inclusione nei contesti familiare, scolastico,
si vuole attivare un        formativo, lavorativo, ricreativo e sociale. Prevista
servizio per la fornitura   poi l’istituzione di un Comitato tecnico regionale,       alla proposta di direttiva   Commissione europea
di ausili idonei con        chiamato a elaborare proposte, valutare l’ammissi-        sul work-life balance        aveva pubblicato la
l’eventuale assistenza di   bilità al finanziamento dei progetti personalizzati       (conciliazione tra tempi     proposta nel 2017: dopo
guide specializzate. Si     e provvedere al monitoraggio e alla verifica dei          di lavoro e tempi di         oltre un anno, «è tempo
comincia dal sistemare      risultati conseguiti. La Giunta si impegna inoltre a      vita) per i genitori e       di assumervi le vostre
un sentiero ad anello       fare in modo che l’annualità 2018 autorizzata dal         coloro che prestano          responsabilità, facendo
intorno ai colli di San     Fondo ministeriale per la vita indipendente (pari         assistenza. La proposta      in modo che i cittadini
Fermo.                      a 400mila euro) possa essere utilizzata a integra-        di direttiva Ue introduce    abbiano fiducia nel
                            zione delle risorse già stanziate.                        norme minime per il          progetto».

                                                 SuperAbile INAIL   8 Agosto-Settembre 2018
Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
PERSONAGGI
Salvatore Cimmino ha vinto
il premio No barriere
S   alvatore Cimmino, il nuotatore senza una
    gamba di Torre Annunziata (Napoli), impegnato
da anni con le sue imprese umane e sportive in
                                                                                                                     Gestione parcheggi
                                                                                                                     disabili, premiata
                                                                                                                     studentessa. È stato
giro per il mondo nell’ambito del progetto “A                                                                        assegnato a Chiara
nuoto nei mari del globo”, ha vinto il premio “No                                                                    Ciampi, maturanda
barriere” assegnatogli dall’Associazione Luca              AUTISMO                                                   dell’Istituto tecnico
Coscioni (l’economista scomparso nel 2006 dopo           Stella Maris e Ateneo di Pisa                               “Bosco Lucarelli” di
                                                                                                                     Benevento, il premio
aver lottato per anni contro la Sla). «Cimmino
                             è il caparbio simbolo       partner di un team internazionale                           Fidapa Donna Domani,

                                                         F
                             della battaglia contro le      ondazione Stella           Autism innovative             istituito dalla presidente
                             difficoltà che affrontano      Maris e Università         medicine studies-2-Trials     Caterina Zolli Sguera
                             ogni giorno le persone      di Pisa sono i due            (Aims-2-Trials), che          per stimolare le ragazze
                             disabili, alle prese con    partner italiani di           mira ad accrescere la         a impegnarsi sempre
                             barriere architettoniche,                                                               più nelle attività sociali
                                                         uno dei più grandi            conoscenza sull’autismo
                             sociali e culturali. La                                                                 e culturali. La giovane
                                                         finanziamenti mondiali        e vuole contribuire
                             sua grinta è la risposta                                                                ha vinto una borsa di
                                                         per la ricerca scientifica    a sviluppare nuove
                             a ogni discriminazione,                                                                 studio messa a disposi-
                                                         nell’ambito dei disturbi      terapie per migliorare
affinché tutti possano beneficiare di pari                                                                           zione dalla Fondazione
                                                         del neurosviluppo. Le         lo stato di salute e la
                                                                                                                     Caporaso. La studen-
diritti e opportunità», ha detto il segretario           risorse – 115 milioni         qualità della vita delle      tessa ha realizzato un
dell’associazione Filomena Gallo.                        di euro – sono state          persone autistiche.           tagliando elettronico
   «Sono molto onorato del riconoscimento                assegnate dall’Innovative     Si darà avvio a una           (una sorta di pass auto
attribuitomi – ha detto il nuotatore –. Un motivo        Medicines Initiative          rete europea fatta di
in più per continuare a combattere contro ogni           a un consorzio                collaborazioni con
barriera e frontiera, e farlo fino in fondo. Dedico il   internazionale                enti no profit, agenzie
premio a mia madre, colpita da una grave malattia,       guidato dall’Istituto di      governative, istituzioni
poiché è grazie a lei che oggi sono diventato quello     psichiatria, psicologia e     accademiche e industrie
che sono. Grazie ai suoi insegnamenti, ricchi di         neuroscienze del King’s       farmaceutiche, senza
amore verso il prossimo».                                College di Londra. Il         dimenticare le persone
                                                         finanziamento servirà         autistiche e le loro
                                                         ad attuare lo studio          famiglie.
  IL PROGETTO                                                                                                        per disabili) dotato
                                                                                                                     di una tecnologia che
Da assistiti a contribuenti, ecco i lavoratori con sindrome di Down                                                  dialoga sia con un sof-

                                                         V   ia libera al progetto “Lavoratori con sindrome          tware situato nei pressi
                                                             di Down: da assistiti a contribuenti”, proposto         dei parcheggi dedicati
                                                         dall’Associazione italiana persone Down e finanziato        sia con una centrale di
                                                         dal Dipartimento per le Pari opportunità. Obiettivi         controllo (per esempio
                                                         principali dell’iniziativa sono: formare operatori          la polizia municipale): il
                                                         specializzati negli inserimenti lavorativi, aumentare       meccanismo consente
                                                         la consapevolezza delle persone con trisomia 21             di verificare in tempo
                                                                                                                     reale se lo stallo di sosta
                                                         sulle proprie potenzialità e sensibilizzare le aziende
                                                                                                                     sia occupato o meno da
                                                         presenti sul territorio. Il progetto coinvolge le
                                                                                                                     un’auto autorizzata.
                                                         sezioni di Belluno, Cosenza, Frosinone, Grosseto,
                                                         Latina, Oristano, Potenza, Roma e Vulture (Potenza).
                                                         Secondo un’indagine condotta dall’Aipd nel 2017 su
                                                         1.374 persone con sindrome di Down maggiorenni
                                                         aderenti alla rete, solo 168 (il 12% circa) lavora con un
                                                         regolare contratto.

                                                SuperAbile INAIL   9 Agosto-Settembre 2018
Pronto, chi parla? - SuperAbile INAIL
L’INCHIESTA In linea

    800 810 810. Pronto,

                  SuperAbile INAIL   10 Agosto-Settembre 2018
chi parla?                        C
                                            ome si presenta il ricorso a
                                            una domanda di invalidità
                                            civile respinta? E quali
                                            dipendenti sono esentati
                                   dall’obbligo di rispettare le fasce
                                   di reperibilità? Ma anche: che iter
                                   bisogna seguire per trasformare
                                   la patente di guida normale in
                                   una speciale? Da quasi diciotto
                                   anni il call center di SuperAbile
                                   Inail risponde a quesiti sul mondo
                                   della disabilità, dalla previdenza
                                   alla mobilità, dalla scuola alla
                                   domotica, dal tempo libero agli
                                   ultimi atti normativi a livello
                                   locale e nazionale. Dal lunedì
                                   al venerdì, ore 9-19, e il sabato
                                   dalle 9 alle 13, venti operatori in
                                   microfono e cuffiette rispondono
                                   al numero verde 800.810810 per
                                   fornire una riposta ai tanti che non
                                   riescono a trovare un percorso,
                                   una soluzione e, in qualche caso,
                                   anche solo una parola di conforto.

                                a cura di Antonella Patete
                                foto di Stefano Dal Pozzolo

        SuperAbile INAIL   11 Agosto-Settembre 2018
L’INCHIESTA In linea

                                                                    Louise 61 anni, è nata          una serie di sintomi già
                                                                   nella cittadina olandese         presenti dieci anni prima.
                                                                   di Leek e lavora al call         Ha due figli, una femmina
                                                                   center di SuperAbile Inail       e un maschio, e nel tempo
                                                                   dal 2012. Oltre all’italiano e   libero ama dipingere. E a
                                                                   all’olandese, parla inglese,     proposito del suo lavoro
                                                                   francese e tedesco. Ha           sottolinea: «Ti rendi
                                                                   scoperto di avere la sclerosi    conto che le persone non
                                                                   multipla 26 anni fa, dando       sanno dove ottenere le
                                                                   finalmente un nome a             informazioni necessarie».

 Stefania 48 anni, è        aspettava un figlio, oggi
in sedia a ruote per un     quindicenne. Lavora al call
problema spinale dall’età   center di SuperAbile fin
di 26 anni. Per quattro     dall’inizio, ma non ha perso
anni ha praticato nuoto     l’entusiasmo. «Del mio
a livello agonistico, che   lavoro mi piace soprattutto
poi ha lasciato perché      il lato umano», dice.

                                           SuperAbile INAIL   12 Agosto-Settembre 2018
«Una delle particolarità del call center SuperAbile
                                                                           è quella di avere una maggioranza di operatori
                                                                           con disabilità», spiega Giovanni Sansone,
                                                                           responsabile del contact center integrato
                                                                           SuperAbile e presidente della cooperativa sociale
                                                                           Tandem di Roma, che gestisce il servizio di
                                                                           consulenza telefonica per conto dell’Inail. «Dodici
                                                                           dei venti operatori che rispondono ogni giorno
                                                                           al telefono, undici dei quindici operatori di back
                                                                           office e quattro dei nove consulenti “esperti” nelle
                                                                           diverse tematiche hanno una disabilità di qualche
                                                                           tipo».
                                                                           Grazie a una banca dati che, a partire dal 2000,
                                                                           ha cominciato a mettere insieme le informazioni
                                                                           dei numerosi sportelli e centri di ascolto sulla

 Antonello 57 anni,              in sedia a ruote, è un tipo di
lavora al call center di         poche parole, ma quando
SuperAbile fin dal principio,    dice qualcosa colpisce nel
nel 2001. Ha iniziato come       segno. E del suo lavoro
operatore telefonico, poi        mette in evidenza: «Mi
è diventato un esperto di        piace rendermi utile a chi
integrazione scolastica,         ha una disabilità, visto che
agevolazioni fiscali e sussidi   sono anch’io una persona
tecnici informatici. Si sposta   disabile».

                                                                        Il contact center integrato        ore 9-13) e tramite l’e-mail
                                                                        SuperAbile Inail è un              superabile@inail.it. Il portale,
                                                                        servizio di orientamento,          invece, offre quotidianamente
                                                                        informazione e consulenza per      un’informazione qualificata
                                                                        la disabilità avviato dall’Inail   sulle tematiche utili per le
                                                                        nel 2000. Attualmente il           persone con disabilità e i
                                                                        servizio è composto da             loro familiari. Il lavoro del
                                                                        un call center, dal portale        contact center è supportato
                                                                        superabile.it e dal mensile        da un gruppo di esperti in
                                                                        SuperAbile Inail. Il call center   comunicazione digitale che,
                                                                        risponde tramite il numero         tra le altre cose, gestisce i
                                                                        verde 800.810810 (dal lunedì       canali social di call center, sito
                                                                        al venerdì ore 9-19, il sabato     e rivista.

                                                SuperAbile INAIL   13 Agosto-Settembre 2018
L’INCHIESTA In linea

                                                                           Cristina 43 anni, risponde       diverse. Come quella signora
                                                                         al call center di SuperAbile dal   di Bardonecchia, in provincia
                                                                         2008. Ha una disabilità motoria    di Torino, che a volte telefona
                                                                         per via di un problema al          solo per fare i complimenti
                                                                         momento della nascita e del        agli operatori telefonici e che,
                                                                         suo lavoro le piace soprattutto    quando va in vacanza, non
                                                                         il fatto di avere a che fare       dimentica mai di inviare una
                                                                         con tante persone e richieste      cartolina.

 Stefania 61 anni, è tra le      cui sta insieme da dieci
prime operatrici telefoniche     anni. Ha tre figli e si dichiara
del call center di SuperAbile.   una donna felice. «A volte
Ha un’invalidità dovuta a un     ci chiamano persone che si
tumore, ma non si è lasciata     sentono sole – racconta –.
vincere dalla malattia. Nel      Alcuni ci chiedono ricette
tempo libero balla la salsa      di cucina e consigli su dove
con il suo compagno, con         andare in vacanza».

                                                SuperAbile INAIL    14 Agosto-Settembre 2018
disabilità presenti presso enti locali e associazioni,
                                                                           gli operatori sono in grado di soddisfare quasi
                                                                           nove richieste su dieci in diretta e le altre entro
                                                                           due giorni lavorativi. E non rispondono soltanto in
                                                                           italiano, ma in nove lingue diverse, tra cui arabo,
                                                                           russo, cinese e romeno.
 Antonio è quello grosso,           l’aspetto di solidarietà
                                                                           «Alcuni ci chiamano perché sono alla ricerca
 Emiliano quello più                reciproca e impegno sociale,           di informazioni difficili da reperire o perché
minuto. Di fatto inseparabili, il   Emiliano sogna che il team
primo traduce testi e raccoglie     riesca ad assorbire sempre
                                                                           sono stufi di rimbalzare da un ufficio all’altro in
informazioni, il secondo scrive     più lavoratori svantaggiati.           cerca di una soluzione ai loro problemi», dicono
documenti al computer.              Nel tempo libero uno suona
Del lavoro al call center di        la chitarra acustica, l’altro ama      all’unanimità gli operatori. Altri però hanno
SuperAbile Antonio apprezza         disegnare a matita.                    soprattutto bisogno di compagnia, di fare due
                                                                           chiacchiere, di sentirsi meno soli. «C’è chi non
                                                                           dimentica mai di spedirci una cartolina dalle
                                                                           vacanze e chi ci telefona solo per farci tanti

                                                                        Sopra: Giovanni Sansone, responsabile del contact center integrato
                                                                        SuperAbile Inail

                                                SuperAbile INAIL   15 Agosto-Settembre 2018
L’INCHIESTA In linea

                                                                       Fabio 51 anni, ha una          Ama trascorrere il tempo
                                                                      disabilità psichica ed è        libero in palestra o al bar
                                                                      tra gli ultimi arrivati al      con gli amici; gli piace anche
                                                                      call center di SuperAbile.      giocare a briscola e tressette.
                                                                      Svolge soprattutto lavoro di    «La cosa più bella del mio
                                                                      back office, come scrivere      lavoro è che aiutiamo le
                                                                      documenti in word, ma           persone con disabilità: un
                                                                      spera di potersi occupare       tema che ha richiamato
                                                                      un giorno anche della           l’attenzione solo negli ultimi
                                                                      biblioteca della cooperativa.   anni», sottolinea.

 Dolores 61 anni e due         nostro è un team davvero
tumori alle spalle, quando     coeso», dice. Ma soprattutto
è arrivata al call center di   ha compreso l’importanza
SuperAbile nel lontano         di un ascolto attento e di
2001 non sapeva nulla del      un’informazione corretta.
mondo della disabilità.        E poi ci sono gli utenti, che
«Ho imparato tutto giorno      in alcuni casi sono diventati
dopo giorno dai colleghi, il   dei veri e propri amici.

                                              SuperAbile INAIL   16 Agosto-Settembre 2018
complimenti», precisa Cristina, che lavora al
                                                                      call center da dieci anni. Ma c’è anche chi vuole
                                                                      solo sfogarsi e condividere la propria storia di
                                                                      disagio. E perfino chi non si accontenta del primo
                                                                      operatore che risponde al telefono, ma vuole
                                                                      proprio il suo preferito, quello con cui nel tempo
                                                                      ha stabilito un rapporto di familiarità e fiducia.
                                                                      Così, a differenza di un normale call center, le
                                                                      telefonate non sono quasi mai brevi e gli operatori
                                                                      non hanno mai fretta di riagganciare il telefono.
                                                                      «Devi essere bravo a intercettare i bisogni reali,
                                                                      quelli che l’utente non riesce neppure a esprimere
                                                                      – commenta Rocco –. Spesso il bisogno effettivo
                                                                      si nasconde dietro una domanda mal posta».
                                                                      Ma le ragioni del successo del call center

 Anna ha quasi 55 anni        conoscevo affatto, ma oggi
e lavora al call center di    la disabilità dei colleghi non
SuperAbile dal 2003. Ha       la vedo neppure più: vedo le
cominciato come operatrice    persone», spiega. Ha due figlie
telefonica, ma attualmente    e adora tuffarsi nella lettura.
svolge anche funzioni di      L’ultimo libro che ha letto è La
coordinamento. «Mi sono       scelta di Sophie dello scrittore
trovata in un mondo che non   statunitense William Styron.

                                                                  Sopra: Stefano Caredda, direttore dell’agenzia stampa Redattore sociale,
                                                                  che cura i contenuti giornalistici del portale e della rivista SuperAbile Inail

                                          SuperAbile INAIL   17 Agosto-Settembre 2018
L’INCHIESTA In linea

                                                                          Massimiliano 48 anni            di essere utile agli altri,
                                                                          e un trapianto di rene alle     offrendo informazioni e
                                                                          spalle, è un operatore del      supporto. «Alcuni utenti ci
                                                                          call center di SuperAbile dal   chiamano anche più volte
                                                                          2008. Ha due bambini di         nella stessa giornata – dice –.
                                                                          dodici e sei anni e trascorre   Magari ci chiedono se piove
                                                                          tutto il tempo libero con       o se c’è il sole. Ma la verità è
                                                                          loro. Del suo lavoro apprezza   che vogliono soltanto uscire
                                                                          soprattutto la possibilità      dall’isolamento».

 Francesca 43 anni, è uno           di sperimentazione. Oggi
dei volti storici del call center   è la responsabile dei canali
di SuperAbile. Laureata in          tempo libero e mobilità. Ama
economia e commercio,               l’arte, i viaggi e la cucina.
si sposta su carrozzina             Il suo piatto forte è il pollo
elettrica. Ha cominciato            all’ananas. Descrive così la
la sua avventura come               sua attività: «È una continua
operatrice telefonica 18            ricerca di soluzioni, spesso
anni fa, quando il progetto         c’è la possibilità concreta di
SuperAbile era ancora in fase       aiutare le persone».

                                                  SuperAbile INAIL   18 Agosto-Settembre 2018
SuperAbile risiedono soprattutto nella cosiddetta
                                                                          modalità di consulenza alla pari, oltre che
                                                                          nella concretezza, attendibilità e precisione
                                                                          di informazioni quotidianamente aggiornate:
                                                                          «L’ascolto, l’orientamento e l’erogazione di una
                                                                          risposta da parte di un operatore con disabilità
                                                                          rappresenta sicuramente un punto di forza del
                                                                          servizio», commenta Rosanna Giovèdi, esperta
                                                                          in tematiche inerenti all’Inail. E poi c’è la
                                                                          formazione degli operatori: una pratica costante
                                                                          fin dai primi giorni di quest’esperienza unica
                                                                          in Italia e in Europa. Un gruppo di persone
                                                                          con disabilità ha avuto, infatti, la possibilità di
                                                                          specializzarsi nell’offerta di un servizio che mai
                                                                          prima di quel momento era stato fornito con

Rosanna e Antonio                 Ama la fotografia e l’arte
Rispettivamente 61 e 51 anni,     in tutte le sue forme. Lui,
hanno seguito la nascita e        responsabile del call center,
lo sviluppo del call center di    è appassionato d’informatica
SuperAbile fin dalle prime        e tecnologia. Entrambi sono
settimane di vita. Lei coordina   convinti che per svolgere bene
i rapporti tra il call center e   il proprio lavoro bisogna avere
l’Inail, occupandosi anche        tanta pazienza con i colleghi. E
dell’organizzazione di eventi.    non perdere mai il sorriso.

                                                                      In alto: alcuni giornalisti della redazione della rivista e del portale.
                                                                      In basso, il team social al lavoro.

                                              SuperAbile INAIL   19 Agosto-Settembre 2018
L’INCHIESTA In linea

                                                                       Rocco 60 anni, psicologo,        Capodarco e in una casa di
                                                                      lavora al call center di          riposo, dove conduce un
                                                                      SuperAbile dal 2004. In sedia     gruppo di condivisione dei
                                                                      a ruote per via di un incidente   ricordi. Considera la relazione
                                                                      stradale di cui è stato vittima   alla pari tra operatori e utenti
                                                                      appena ventenne, ha giocato       il lato più interessante del
                                                                      per tre lustri nella squadra      suo lavoro al call center. «Ci
                                                                      di basket in carrozzina del       chiamano persone con vari
                                                                      Santa Lucia, a Roma. Oggi         tipi e gradi di disabilità. La
                                                                      svolge attività di volontariato   sfida è comprendere qual è il
                                                                      presso la cooperativa sociale     loro reale bisogno», spiega.
Corina 43 anni, è romena            quasi due anni al call center
di Iasi, una città a nord del       di SuperAbile, dove risponde
Paese. Mediatrice interculturale    prevalentemente all’utenza                                            Giorgio 60 anni, si
laureata in servizi sociali, da     romena. Nel tempo libero ama
18 anni vive in Italia. Lavora da   leggere e fare découpage.                                            occupa della gestione e
                                                                                                         del coordinamento della
                                                                                                         struttura e da tre anni anche
                                                                                                         del servizio SuperAbile Inail.
                                                                                                         «Mi piace stare a contatto con
                                                                                                         persone svantaggiate, credo
                                                                                                         molto nella cooperazione e
                                                                                                         nell’impresa sociale», dice. Nel
                                                                                                         tempo libero ama organizzare
                                                                                                         eventi con l’associazione
                                                                                                         culturale Laboratorio 104, che
                                                                                                         ha fondato insieme alla moglie.

                                              SuperAbile INAIL   20 Agosto-Settembre 2018
altrettanta costanza e sistematicità, senza venire
                                                                          mai meno alla principale promessa nei confronti
                                                                          dell’utenza: nessuna richiesta resterà inevasa e
                                                                          nessuna domanda rimarrà senza risposta.
                                                                          Col tempo questo lavoro di studio, monitoraggio,
                                                                          aggiornamento da parte dei lavoratori ha dato i
                                                                          suoi frutti: molti da operatori di call center sono
                                                                          diventati esperti nei vari temi, chiamati cioè
                                                                          a rispondere alle richieste più particolari (e in
                                                                          qualche caso più spinose) avanzate dagli utenti.
                                                                          Come Francesca che, grazie a tanto impegno
                                                                          e tanta grinta, è diventata esperta dei canali
                                                                          tematici tempo libero e mobilità. Riuscendo
                                                                          a coronare il sogno di tutti: trasformare la
                                                                          propria passione in un’attività lavorativa.

 Daniela 43 anni, ha               a livello agonistico, ma si è
cominciato a lavorare al call      laureata in lettere. Nel tempo
center di SuperAbile nel 2008,     libero ama passeggiare,
dopo un tirocinio. Ha una          leggere e andare al cinema.
disabilità motoria per via di      E a proposito del suo lavoro
un trauma cranico dovuto a         si esprime così: «È bello poter
una caduta da cavallo all’età      dare aiuto alle persone.
di 25 anni e oggi cammina con      Anch’io, quando ne ho avuto
l’aiuto di un bastone. Da allora   bisogno, avrei voluto trovare
non pratica più equitazione        questo tipo di sostegno».

                                               SuperAbile INAIL   21 Agosto-Settembre 2018
INSUPERABILI Intervista a Christopher Castellini

                 Perché ho scelto
                 di fare il mago
                 Appassionato di magia fin da bambino, oggi
                 è un illusionista della mente. Ed è tra i più bravi
                 in assoluto: si è classificato terzo ai Campionati
                 mondiali di questa arte. Di sé dice: «Porto
                 anche la mia disabilità sul palcoscenico»
                      SuperAbile INAIL   22 Agosto-Settembre 2018
Dario Paladini                                 gli altri. Nei miei spettacoli coinvolgo       ria e un vissuto particolare. Quando un
«
  S
        tupore, meraviglia, bellezza:          sempre le persone. Una parola che amo          artista vuole portare qualcosa di sé sul
        questo è la magia». Christopher        molto è armonia. Io cerco di entrare in        palcoscenico, inevitabilmente va a co-
        Castellini spalanca occhi e brac-      armonia con il pubblico. E ciò è possi-        municare qualche aspetto della sua vi-
cia quando parla di ciò che lo appassio-       bile se si è disposti ad ascoltare l’altro e   ta personale. E io porto la mia vita e la
na fin da piccolo. Vive a Gottolengo, in       a capire i suoi pensieri, i suoi desideri,     mia disabilità sul palco.
provincia di Brescia, ha 26 anni e a ot-       le sue emozioni.
to sua madre gli ha regalato un maz-                                                         Perché intitolare lo spettacolo La scelta?
zo di carte. Da quel giorno il suo sogno          Quando ha scelto di far diventare la sua   Tutta la nostra vita è fatta di scelte.
di bambino e poi di adolescente è stato           passione una professione?                Scegliamo di fare o non fare qualco-
quello di diventare un mago. Sogno av-            L’ho sempre desiderato. Il problema,        sa, di dire o non dire qualcosa. E sono
verato. Senza trucco, ma con tanta forza      però, è che sono affetto da una malat-          scelte che trasformano la nostra esi-
di volontà, studio e fantasia. Da quat-       tia, la distrofia muscolare progressiva.        stenza. Lo spettacolo quindi parla del-
tro anni calca palcoscenici e studi tele-     Quando questa patologia ha comincia-            le nostre scelte, di quelle che abbiamo
visivi per portare in giro la sua arte: alla  to a pesare sulla mia capacità di muo-          l’illusione di prendere o meno. Spesso
trasmissione Tu si que vales!, nell’otto-     vermi, ho pensato che non avrei mai             pensiamo di non avere libertà di scelta.
bre dell’anno scorso, la sua performance      potuto diventare un mago. Ho conti-             Non è vero. C’è sempre una possibili-
è stata vista da oltre sei milioni di tele-   nuato a studiare da autodidatta, mi so-         tà. Anche nei momenti di buio possia-
spettatori. Ha caricato il video dell’in-     no iscritto alla sezione bresciana del          mo trovare un’alternativa. Chi viene al
tervento sulla sua pagina Facebook e ha       Club magico italiano e al corso di lau-         mio spettacolo si aspetti quindi di vi-
collezionato quattro milioni di visualiz-     rea in Scienze e tecnologie delle arti e        vere un’ora e mezza trasportato in una
zazioni. Con il suo ultimo spettacolo, La     dello spettacolo, all’Università Catto-         dimensione diversa da quella che vive
scelta, riempie i teatri. Si è classificato   lica. Ho cercato di intraprendere al-           quotidianamente, una dimensione in
terzo ai Campionati europei di magia,         tre strade professionali, fino a quando,        cui avvengono cose incredibili. Entra
altrettanto ai Mondiali di luglio in Sud      nel 2014, sono andato negli Stati Uniti,        da spettatore e ne esce da protagonista
Corea. Per realizzare i suoi numeri ha        a Las Vegas. Era un momento difficile,          della propria vita.
dovuto cambiare alcune regole sceniche        perché erano sfumate alcune opportu-
e inventarsi nuove tecniche: «Quando          nità di lavoro. Per puro caso incontro            La chiamano in scuole e aziende per tene-
sei su un palco in carrozzina non puoi        l’illusionista David Copperfield. Non             re incontri motivazionali. Di cosa parla?
fare tutti i movimenti che sarebbero ne-      dimenticherò mai quello che mi ha det-              Porto la mia testimonianza. Rac-
cessari secondo i canoni classici dello       to: «Keep on your magic», coltiva la tua        conto la mia vita, la mia passione per
spettacolo – spiega –. E allora devi esco-    magia. Mi ha dato una spinta incredibi-         la magia, le difficoltà che incontro e co-
gitare soluzioni alternative».                le. Sono tornato in Italia e ho deciso di       me le affronto. Rispondo alle doman-
                                              dedicarmi totalmente all’illusionismo.          de, che spesso sono numerosissime.
    Si definisce un illusionista della mente. Ho partecipato a concorsi, sono stato           Cerco di portare un messaggio di po-
    Che cosa vuol dire?                       incoraggiato da altri maghi, come Raul          sitività e speranza. Anche quello che
    Sono convinto che sia la mente il Cremona. E ora ho il mio spettacolo.                    sembra andare storto fa scoprire altri
luogo in cui avviene la vera magia. Fin                                                       aspetti dell’esistenza. La vita è un do-
da piccolo sono stato attratto dall’illu-         Quanto incide la malattia nella sua arte?   no bellissimo: ognuno ha infinite pos-
sionismo. Ma poi ho scoperto anche il             Se non avessi la distrofia muscola-         sibilità. Dobbiamo scoprire l’unicità di
mentalismo. Il mentalismo è un ambi- re, sarei comunque un illusionista della                 ciascuno di noi. La bellezza di ognu-
to dell’illusionismo che ha come fulcro mente. Sono un mago nonostante la di-                 no sta proprio nel fatto che siamo uni-
la lettura del pensiero. Ho quindi deciso sabilità. Nei concorsi di magia non esi-            ci. Anche se non ci piacciamo. Bisogna
di unire le due dimensioni. L’illusioni- ste la sezione per i disabili, non ci sono           imparare a guardare dentro di sé, ve-
sta può fare performance stando anche le Paralimpiadi dell’illusionismo. Det-                 dere quali sono i nostri punti di forza,
da solo sul palco, mentre con il menta- to questo, è anche innegabile che il fatto            cosa possiamo cambiare e cosa possia-
lismo è fondamentale la relazione con di essere in carrozzina mi dà una sto-                  mo accettare.

                                               SuperAbile INAIL   23 Agosto-Settembre 2018
SOTTO LA LENTE La terapia del canto

Cantare fa bene all’anima
Dai malati di Alzheimer         Maria Gabriella Lanza                         accompagnati da un’orchestra formata

                                Q
                                      uando gli anziani affetti da            da familiari e volontari». Con grande
a chi ha avuto l’ictus o              Alzheimer dell’Istituto geriatrico      sorpresa da parte dell’équipe che ha se-
una patologia degenerativa:           di Mantova, gestito dalla Fonda-
                                zione monsignor Mazzali, vedono ar-
                                                                              guito il coro, i coristi non dimenticava-
                                                                              no le prove fatte insieme al direttore.
sono sempre di più i progetti   rivare Roberto Bellavigna con la sua          «Abbiamo scelto un repertorio popo-
che vedono nei cori             fisarmonica sanno esattamente che sta
                                per iniziare la loro personale lezione
                                                                              lare: cantiamo canzoni come Romagna
                                                                              mia o Vola colomba. Il traguardo più
una forma di riabilitazione.    di coro. Due anni fa un gruppo di ani-        grande è stato quello di vedere persone
Alla scoperta del neurocanto,   matori e medici della struttura hanno         che di solito perdono subito la concen-
                                letto che in Spagna era stato creato il       trazione restare attente e reattive per
anche grazie a un libro         primo coro di pazienti con Alzheimer          ore. Anche se dimenticano il mio nome
pubblicato di recente           al mondo: Le voci della memoria. In-          e ogni volta mi domandano dove vivo o
                                sieme al musicista e docente Roberto          se ho la fidanzata, ricordano la mia fi-
dall’editore Armando            Bellavigna, hanno deciso di replicare         sarmonica, i testi delle canzoni e il vis-
                                questa esperienza e hanno fondato il          suto che abbiamo percorso insieme».
                                coro Voci d’argento.                             «Con il canto corale siamo riusciti a
                                    «Da 20 anni lavoro con gli anziani        stimolare gli anziani dal punto di vista
                                nelle case di riposo – racconta il mae-       cognitivo», spiega Carlo Farina, anima-
                                stro Bellavigna –. Prendendo a esempio        tore che segue gli anziani insieme all’e-
                                l’esperienza spagnola, abbiamo formato        ducatrice Vanessa Nosari. «Abbiamo
                                un coro di 20 persone dai 70 anni in su,      notato che anche dopo le prove, si ri-
                                tutte con Alzheimer, e nel 2016 ci siamo      cordavano di aver cantato. Hanno co-
                                esibiti per la prima volta in un concerto,    minciato anche a relazionarsi tra di loro

                                SuperAbile INAIL   24 Agosto-Settembre 2018
bilitazione motoria e linguistica, chi ha
                                                                                        avuto un ictus, chi ha dei disturbi neu-
                                                                                        rodegenerativi come l’Alzheimer, il Par-
                                                                                        kinson, la sclerosi multipla, chi soffre di
                                                                                        malattie respiratorie, ansia e depressio-
                                                                                        ne, chi ha dipendenza da alcool, droghe
                                                                                        o gioco d’azzardo».
                                                                                           L’autrice nel libro spiega cosa succe-
                                                                                        de al nostro corpo quando cantiamo. «Il
                                                                                        nervo vago, il nervo più lungo del nostro
                                                                                        organismo che innerva i principali orga-
                                                                                        ni vitali, è stimolato dalla laringe che lo
                                                                                        ricarica di energia vibrazionale. Quando
                                                                                        emettiamo un suono, anche gli altri or-
                                                                                        gani innervati, come stomaco, intestino,
                                                                                        fegato, cuore, polmoni, traggono benefi-
                                                                                        cio da questa stimolazione». La laringe,

(e al corpo)
                                                                                        continua de Fonzo, «una volta azionata
                                                                                        con il canto migliora le interazioni delle
                                                                                        funzioni dei sistemi psico-neuro-endo-
                                                                                        crino-immunitario. Cantando, inoltre,
                                                                                        viene prodotta l’ossitocina, ormone che
                                                                                        rafforza il sistema immunitario e ripri-
e l’umore è migliorato. Sono orgoglio-      della voce, è autrice del libro Neurocan- stina i meccanismi dell’affettività, rega-
si di far parte di questo coro: prima del   to. Salute e benessere con le arti terapie lando benessere».
concerto le signore sono volute andare      (Armando editore). «I miei studi e le ri-
dal parrucchiere e hanno scelto con cu-     cerche realizzate dagli anni Ottanta a         Il canto nei pazienti con tumore e con
ra gli abiti da indossare. Tutto questo     oggi mi hanno portato a comprendere Parkinson. A provare che cantare non
ha avuto un effetto positivo sulla loro     molti dei meccanismi sorprendenti che è solo un passatempo è stata una ricer-
vita in struttura».                         determinano i rapporti funzionali can- ca scientifica svolta a Londra dal Teno-
   Grazie al canto in coro, i pazienti      to-cervello».                               vus Cancer Care, in collaborazione con
hanno recuperato dei frammenti della           La neuromusica è la scienza che si oc- il Royal College of Music. Lo studio ha
loro vita passata, ricordi che pensava-     cupa degli stretti rapporti tra musica e dimostrato che il sistema immunitario
no di aver dimenticato. «Ho trasmes-        cervello, indagando le funzioni cerebrali può essere influenzato dall’azione ca-
so ai coristi delle competenze musicali     e cognitive durante l’ascolto o la creazio- nora in pazienti con un tumore. Come
– racconta Bellavigna –, ma loro mi         ne di una melodia. «È stato dimostrato si legge nel libro della professoressa de
hanno insegnato che l’essenziale nella      scientificamente come il canto possa sti- Fonzo, sono stati analizzati i campio-
vita è essere importante per qualcuno.      molare il linguaggio, attivando precise ni della saliva dei coristi prima e dopo
Avere delle persone che ogni settima-       aree cerebrali, deputate alla motricità, un’ora di canto, riscontrando nel se-
na aspettano con ansia di cantare con       rimaste a lungo inattive, spesso a cau- condo campione un maggior numero
te e con il resto del gruppo è qualcosa     sa di lesioni. A differenza di quando si di ormoni, proteine immunitarie, neu-
di impagabile».                             suona, con il canto usiamo il nostro ap- ropeptidi e recettori. La ricerca, con-
   Ma non sono solo le persone con          parato fonatorio, lo strumento musicale dotta tra giugno e luglio del 2014 su 193
Alzheimer ad aver visto migliorare la       che l’uomo ha dentro di sé. In partico- membri di cinque diversi cori, ha prova-
propria vita grazie al canto. Mirella       lare il neurocanto, fino a pochi anni fa to in modo inconfutabile come cantare
de Fonzo, psicologa che da anni si oc-      definito anche cantoterapia, può aiutare per un’ora riduca in modo significativo
cupa di riabilitazione attraverso l’uso     persone che devono affrontare una ria- il numero degli ormoni dello stress, per

                                            SuperAbile INAIL   25 Agosto-Settembre 2018
SOTTO LA LENTE La terapia del canto

esempio il cortisolo, mentre aumenta        za assolutamente unica. In alcuni casi
la quantità di citochine del sistema im-    la passione del canto dei pazienti è sta-
munitario. Quindi, indirettamente, si       ta risvegliata e trasformata in autentica
accresce la capacità del corpo di com-      terapia, in ragione di vita, ma soprat-
battere gravi malattie. Queste modifi-      tutto in lotta per la sopravvivenza».
cazioni migliorano anche l’umore, con           Un’altra ricerca importante è stata
un impatto positivo sulla salute genera-    condotta dal Technology Smart Lab del-
le. Lo scopo principale della ricerca era   la Ryerson University di Toronto, in col-
quello di far cantare le persone malate     laborazione con il Royal Conservatory
di cancro in un coro, per contribuire a     of Music. Lo studio ha dimostrato i be-
metterle nelle condizioni di poter sop-     nefici del canto nei malati di Parkinson,
portare con minor peso psicofisico il de-   affetti anche dalla cosiddetta “sindro-        ictus, invece, possiamo tornare indie-
bilitante trattamento chemioterapico.       me della maschera”, cioè dal progres-          tro e recuperare specifiche funzioni.
    «Con il pediatra Manuel Castel-         sivo irrigidimento dei muscoli facciali        La persona colpita da ictus con afasia
lo, fondatore del reparto di oncolo-        che li rende amimici, senza espressioni        di Broca (l’area sinistra del cervello de-
gia pediatrica del Policlinico Umberto      in viso. Tutti i pazienti coinvolti nel can-   putata al linguaggio) può essere aiutata
I di Roma, nel 2000 abbiamo speri-          to corale, inevitabilmente finivano con        con il canto che attiva i meccanismi di
mentato per due anni il miglioramen-        il riacquistare la mimica facciale.            riequilibrio (omeostasi) anche negli al-
to della qualità della vita per i malati                                                   tri organi del corpo e innesca le funzio-
di tumore», continua Mirella de Fonzo.         Il canto dopo l’ictus. Mirella de Fonzo     ni che prima erano andate perse grazie
Castello, deceduto tre anni fa, ha rac-     da anni sperimenta l’azione benefica           all’azione del nervo vago. Ecco come la
contato così l’esperienza di cantotera-     del canto in pazienti che hanno una di-        cantoterapia è diventata neurocanto»,
pia in ospedale: «Ascoltare la voce di      sabilità neuromotoria, causata da ictus        spiega la psicologa.
un malato, tanto più se adolescente e in    cerebrale. «Con chi soffre di Alzhei-              Eugenio Tomasini, capitano dell’Ae-
fase terminale, trasformata in una for-     mer, cerchiamo di bloccare l’avanza-           ronautica italiana, ha subito un trauma
ma di tangibile felicità è un’esperien-     re della malattia. Con chi ha subito un        cerebrale causato da un ictus mentre
                                                                                           era nella città di San Angelo in Texas.
                                                                                           «Sono un disabile al cento per cento e
                                                                                           da 19 anni ho disturbi fonatori dovuti a
                                                                                           malformazioni artero-venose», raccon-
                                                                                           ta. Quattro anni fa Gianni Guicciardi,
                                                                                           musicista e docente al Conservatorio
                                                                                           di Mantova, e Sara Roncadi, logope-
                                                                                           dista in medicina riabilitativa presso
                                                                                           l’Ospedale di Mirandola, in provin-
                                                                                           cia di Modena, hanno coinvolto Euge-
                                                                                           nio nel coro Com’è bello cantar. «Devo
                                                                                           ammettere che inizialmente ero piut-
                                                                                           tosto scettico riguardo alle funzioni
                                                                                           benefiche del canto. Mi dicevo: come
                                                                                           può aiutarmi? È impossibile. Mi sono
                                                                                           dovuto ricredere. La musica, e in par-
                                                                                           ticolare il canto, migliora i miei proble-
                                                                                           mi. Chi mi è accanto sente che parlo
                                                                                           meglio e più chiaramente. La mia vo-
                                                                                           ce è meno “esplosiva”, più controllata
                                                                                           e quindi più comprensibile. Anche nei

                                            SuperAbile INAIL   26 Agosto-Settembre 2018
Accanto, la copertina       conosciuto il timbro della propria voce.
                                                                         del volume Neurocanto.      Alcuni coristi avevano difficoltà nell’ar-
                                                                         Salute e benessere
                                                                         con le arti terapie         ticolazione verbale, ma quando si trat-
                                                                         (Armando). L’autrice,       tava di cantare, improvvisamente il
                                                                         Mirella de Fonzo,           problema sembrava sconfitto».
                                                                         docente universitaria in
                                                                         psicologia, ha seguito         Il coro Com’è bello cantar si è esibi-
                                                                         a Milano i laboratori       to anche con il coro di voci bianche Au-
                                                                         Parkinson e Alzheimer       rora: «È stato un test importante e una
                                                                         e gli studi nel Centro di
                                                                         neurocanto.                 grande soddisfazione per me: sono riu-
                                                                                                     sciti a cantare a due voci senza perder-

miei amici e colleghi di coro vedo mi-      semplice: cantiamo Il ballo di Simone,
glioramenti insperati».                     Finché la barca va, Il tuo bacio è come
    Il coro Com’è bello cantar è na-        è un rock».
to a gennaio del 2014 con un piccolo           Gli incontri, della durata di un’ora
gruppo di 16 persone, dai 40 anni in        e mezza, si svolgono con cadenza set-
su, in trattamento logopedico con afa-      timanale presso la Scuola di musica di
sia e con disabilità comunicative per       Mirandola: «Durante le prove la logope-
trauma cranico, pazienti presso l’u-        dista Sara fa degli esercizi sulla respira-
nità operativa di medicina riabilitati-     zione. Poi intervengo io canticchiando
va dell’Ospedale di Mirandola. A loro       una canzone e cercando di stimolare le
si sono aggiunti persone con malattie       persone che hanno qualche difficoltà a
neurodegenerative, con la malattia di       riprodurla con il microfono, uno stru-
Parkinson, la sclerosi laterale amiotro-    mento importante per chi si esprime
fica e la sclerosi multipla. La logopedi-   sottovoce. Ogni corista ha il suo leggio
sta Sara Roncadi racconta nel libro di      con tutti i testi delle canzoni. Cerco di
Mirella de Fonzo come è nato il pro-        coinvolgere anche i familiari e le badan-
getto: «Ho cercato di costruire un per-     ti che li accompagnano agli appunta-                     si – dice ancora il musicista –. Alcuni
corso terapeutico fuori dall’ospedale e     menti: la componente di socializzazione                  di loro vivono in una struttura ed esco-
all’interno di una struttura in cui vi-     nel nostro coro è molto importante».                     no solo una volta alla settimana per ve-
gesse la musica, offrendo un’occasione         Non è stato facile creare un coro ar-                 nire a cantare alla Scuola di musica.
di socializzazione e di condivisione. Ho    monico: «Era il caos, ognuno cantava a                   Sono felici di far parte del coro e non
contattato così il direttore della Scuola   modo suo – prosegue Guicciardi –. Ho                     perdono un appuntamento. Il nostro
di musica di Mirandola, Mirko Besut-        capito che se mi concentravo solo sui                    prossimo concerto sarà il 30 settembre,
ti, che ha condiviso subito le mie idee».   loro problemi, non avrei concluso nul-                   quando ci esibiremo durante il conve-
    Da quattro anni il musicista Gianni     la. Ho iniziato così a fare un lavoro di                 gno scientifico “Afasia e coro. Riabilitar
Guicciardi dirige questo coro partico-      educazione musicale. Il coro è forma-                    cantando!”, organizzato dalla Scuola di
lare: «Il canto è uno dei pochi cana-       to da donne e uomini e inizialmente le                   musica di Mirandola».
li attraverso cui riescono a interagire.    voci femminili cantavano nel registro                       I benefici dell’azione del canto, infi-
Ho subito notato che tutti ricordavano      maschile che corrisponde a un’ottava                     ne, sono ancora più tangibili in persone
le canzoni di quando avevano 20 an-         inferiore. Proponendo diversi esercizi                   che hanno subito un ictus, come raccon-
ni, ma io ho cercato di far cantare loro    vocali, gradualmente i coristi hanno ri-                 ta Mirella de Fonzo: «Ho visto pazienti
dei brani che potessero essere ripro-                                                                muovere di nuovo il braccio che prima
dotti anche da chi aveva difficoltà ad                                                               era immobilizzato, riappropriarsi della
articolare la parola. Per questo ho scel-                                                            propria voce e ritrovare la propria iden-
                                            In alto e a destra, i membri del coro Voci d’argento.
to un repertorio degli anni Sessanta e      A sinistra, Eugenio Tomasini, del coro Com’è bello       tità. Questa è una gioia immensa per chi
Settanta con una struttura melodica         cantar, ritratto nelle pagine precedenti.                si occupa di cantoterapia».

                                            SuperAbile INAIL      27 Agosto-Settembre 2018
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