Imparare dalle CRISI - OUTLOOK Cosa sta succedendo sui mercati globali - Asset Management
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LOM/MI/5193 -Prima immissione 03/07/2020 - Bimestrale | www.newassetmanagement.it | N°16 maggio - giugno | € 9.00 ITA PAOLO PROLI (AMUNDI) Imparare dalle CRISI della scena Sempre al centro ETF sui mercati globali Cosa sta succedendo OUTLOOK
CREATA DA INVESTITORI PER GLI INVESTITORI Siamo una società di gestione patrimoniale indipendente globale, creata da investitori per gli investitori. Il nostro punto di forza è una gestione realmente attiva di strategie d’investimento diversificate. GAM.com Importanti avvertenze legali: I dati esposti in questo documento hanno unicamente scopo informativo e non costituiscono una consulenza in materia di investimenti. Le opinioni e valutazioni contenute in questo documento possono cambiare e riflettono il punto di vista di GAM nell’attuale situazione congiunturale. Non si assume alcuna responsabilità in quanto all’esattezza e alla completezza dei dati. La performance passata non è un indicatore dell’andamento attuale o futuro. Copyright © 2020 GAM (Italia) SGR S.p.A.- tutti i diritti riservati.
SOMMARIO L’Opinione Prodotti e Servizi Lifestyle 6 L’ultimo “colpo di stato” 54 Il tech da solo ha tenuto 66 È qui l’America di Angela Merkel in piedi Wall Street Scenari 56 Chi ha superato indenne 68 Non chiamatelo gommone la quarantena (e chi no) 10 Che cosa succede sui mercati internazionali? Consulenza Finanziaria 70 Luxury gadget 16 La grande instabilità 60 La voce di Fineco e le 5 lezioni imparate 72 Ritorno alla villeggiatura Protagonisti Digital e Innovazione 18 Paolo Proli: Accelerare 62 Chatbot, la nuova su digital e sostenibilità frontiera della consulenza Mercati e Business 26 Del perché gli etf restano al centro della scena RUBRICHE 40 È ora di sguinzagliare il potenziale a 4 zampe 4 News 36 Market Star 42 Il valore della resilienza 9 Carriere 44 The Next Unicorns nel mezzo dell’incertezza 24 Il Punto 52 Il Lato Oscuro 50 La cassa degli avvocati punta sull’economia green La rivista del Risparmio Gestito | Maggio - Giugno 2020 DIRETTORE RESPONSABILE REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI CAMBIO INDIRIZZO Guido Giommi | guido.giommi@lefonti.it Via Dante 4, 20121 Milano - tel. 02 87386306 Si prega di comunicarci entro il 20 del mese precedente il nuovo indirizzo via mail a: abbonamenti@lefonti.it COORDINAMENTO EDITORIALE Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it Paolo Tomasini | redazione@lefonti.it GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONAMENTI EDITORIAL OFFICES Le Fonti garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e REDAZIONE GRAFICA Londra - Milano - New York - Singapore - Dubai - Hong Kong la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai Giulia Andreoli | giulia.andreoli@lefonti.it sensi dell’art. 7 del D. leg. 196/2003 scrivendo ad abbonamenti@lefonti.it Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Milano il 09 COLLABORATORI TIPOGRAFIA Giugno 2017, numero 183. La testata Asset Management è di proprietà di Le Margherita Abbate Daga, Leopoldo Fiore, Nino Gavioli, Pasquale Orlando, Arti Grafiche Fiorin AGF. S.p.A. Fonti. Direttore Responsabile Guido Giommi. Alessandro Ruocco, Sara Silano, Alex Soldati Prezzo di copertina € 9,00 | www. newassetmanagement.it COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE UFFICIO ADV Alessia Annicchiarico | alessia.a@lefonti.com press@lefonti.it COORDINAMENTO INTERNAZIONALE DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA Alessia Liparoti | alessia.liparoti@lefonti.it EDITORE MePe - Distribuzione Editoriale | Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano PROGETTI SPECIALI E MARKETING Riccardo F.T. Valerio | riccardo.valerio@lefonti.com SERVIZIO ABBONAMENTI Le Fonti S.r.l. | Via Dante, 4 | 20121, Milano Telefono 02 8738 6306 o inviare una mail a: abbonamenti@lefonti.it 2020 Maggio / Giugno 3
RUBRICHE | NEWS MEDIOBANCA Gli effetti del Covid-19 sul primo trimestre sulle società del Ftse Mib L’Area studi di Mediobanca, diretta da Gabriele Barbaresco, liardi; -34,8%), seguito dai servizi (18 miliardi; -28,1%) e dalla ha analizzato l’impatto della pandemia del Covid-19 nel pri- manifattura (34 miliardi; -25,8%). In generale i primi tre mesi mo trimestre 2020 su 25 società industriali e di servizi con- del 2020 hanno segnato una diminuzione del valore di Borsa correnti all’indice di Ftse Mib. Si tratta di 13 società a per tutte le società, a eccezione delle sole Recordati (8,1 controllo privato e 12 a controllo pubblico, 16 ma- miliardi; +2,1%) e DiaSorin (6,6 miliardi; +1,9%). nifatturiere, 6 energetiche/utilities, 2 di servizi Fiat Chrysler Automobiles N.V. (13 miliardi; e una petrolifera. Le 25 società rappresenta- -50,2%), Cnh Industrial N.V. (7,6 miliardi; vano, a fine marzo, il 76% della capitalizza- -49%) e Saipem (2,3 miliardi; -48%) sono in- zione complessiva (sono escluse banche e as- vece i titoli con la maggior flessione. sicurazioni), per un valore di Borsa totale di Rispetto al primo trimestre del 2019, le so- 288 miliardi di euro. Nel primo trimestre del cietà analizzate hanno perso complessiva- 2020 la loro capitalizzazione si è ridotta del mente ricavi per quasi 14 miliardi (-13,7%). -22,4%, con una perdita di 83 miliardi rispetto Tra i settori, i servizi hanno registrato il mino- allo stesso periodo del 2019. re calo (-8,8%), seguiti dalle energetiche/utilities Per quanto riguarda i settori, le società del comparto (-10,5%), mentre il petrolifero con Eni (-25,2%) e la energia/utilities hanno registrato il calo inferiore (103,3 mi- manifattura (-11,8%) riportano le maggiori perdite di fattu- liardi; -10,6% sul primo trimestre 2019), mentre il petrolifero, rato. Tra le società brillano Recordati (+12%), Snam (+8,1%) rappresentato da Eni, ha subito la frenata più netta (33 mi- e Stm (+7,4%). FINECO ASSET MANAGEMENT ETICA SGR Un fondo che protegge il capitale investito Nel 2019 raccolta netta +738,88 milioni In una fase di mercato contraddistinta da volatilità e incer- Etica Sgr ha approvato il bilancio integrato 2019 tezza, Fineco Asset Management, società irlandese di gestio- che, accanto alle metriche puramente finanziarie, ne del risparmio interamente partecipata da FinecoBank, ha presenta i risultati in termini di sostenibilità degli annunciato il lancio di Fam Global Defence Fund 2023, un investimenti, nel corso dell’assemblea dei soci riuni- fondo a capitale interamente protetto. Sottoscrivibile fino a tasi sotto la guida di Ugo Biggeri. Le cifre del 2019 metà luglio, ha un orizzonte temporale consigliato di tre anni sono notevoli: l’utile netto è di 5,57 milioni di euro, e protegge il proprio investimento, prevedendo al contempo la raccolta netta dei fondi è stata di 738,88 milioni e una cedola annua attesa dell’1% al netto delle commissioni. Il il patrimonio in gestione è cresciuto del 31%, a 4,59 team di gestori e analisti di Fam ha selezionato a questo sco- miliardi. Anche i clienti sono aumentati del 28%, po un portafoglio obbligazionario composto da titoli gover- arrivando ad oltre 262.000. nativi italiani. «Le crisi di mercato come quella che stiamo attraversando da inizio d’anno mettono alla prova le certez- ze dei risparmiatori, ma non fanno venire meno la necessi- HANETF tà di difendere e valorizzare i propri risparmi». Con questo Quotati in Svizzera 5 nuovi etf nuovo prodotto, «anche gli investitori intenzionati HANetf, ha quotato 5 etf sulla borsa svizzera Six, a mantenere un approccio in un’ulteriore espansione delle capacità di distribu- cauto o che si avvicinano ai zione europee della società. Offrono agli investitori mercati per la prima volta un’esposizione trasparente e liquida a megatrend possono mettere a frutto i sociali, medici e tecnologici di lungo termine: dal- propri risparmi», ha com- la robotica al blockchain, dal cloud computing alla mentato Fabio Melisso, ceo cannabis terapeutica, all’healthcare innovation con di Fineco Asset Manage- molte aziende in prima linea nello sviluppo di solu- ment. zioni per sconfiggere il coronavirus. 4 Maggio / Giugno 2020
BG SAXO FENERA & PARTNERS Trading in rosa Lanciati tre nuovi fondi alternativi Le donne che investono in Borsa spesso fanno scelte di- Fenera & Partners Sgr, gestore indipendente di fondi alter- verse rispetto agli investitori maschi. È quanto dimostra nativi globali, fondato da Pietro Mazza Midana (a sinistra) e uno studio condotto sui brand del Gruppo Saxo basato Giacomo Stratta (a destra), forti di oltre 15 anni di esperienza sull’analisi di circa 200mila portafogli di investimento. nella selezione di investimenti nei private market, ha lanciato In confronto, le donne agiscono in modo più cauto e tre nuovi prodotti alternativi. consapevole optando per determinati fondi. I dati rac- Con Fenera Private Equity II e Fenera Private Debt II prosegue contano che gli investitori femminili sono meno attivi il percorso iniziato nel 2018 con i fondi focalizzati nell’investi- sul mercato azionario rispetto alla loro controparte ma- mento nei private market, esclusivamente attraverso la sele- schile e negoziano meno regolarmente. In media, gli uo- zione dei migliori gestori internazionali e delle più interessanti mini effettuano di un quarto di ordini in più ogni anno. opportunità di co-investimento offerte dalle oltre sessanta Inoltre, le preferenze della maggior parte degli investi- controparti con cui il team di investimenti dialoga nel conti- tori femminili mostrano che sono meno disposti a cor- nuo. Con Fenera Asian Opportunity I, la sgr invece apre alla rere rischi. Gli investitori maschi, d’altra parte, hanno propria clientela le porte al private equity asiatico. L’obiettivo maggiori probabilità di avere un profilo di investimento è una raccolta sui nuovi fondi tra 150 e 200 milioni di euro. speculativo. Ci sono anche differenze nelle aziende in cui le donne investono più denaro degli uomini. Le donne preferi- scono investire in fondi quotati che sono coinvolti nello sviluppo di medicinali come Novartis e AstraZeneca. Inoltre, il gigante dei consumi Mondelez, che compren- de biscotti al cioccolato Toblerone e Oreo, e la società di cosmetici L’Oreal fanno spesso parte di un portafoglio di investitori femminili. Gli uomini che investono scelgono fondi come l’Ajax, il gruppo di birra Ab InBev e le case automobilistiche come la Volkswagen. GENERALI ITALIA Il Leone si aggiudica il mandato per la gestione dei comparti garantiti del fondo Cometa Generali Italia si è aggiudicata il mandato di gestione dei due comparti di investimento Tfr Silente e Sicurezza 2020 di Cometa, il fondo nazionale pensione complementare per i lavo- ratori dell’industria metalmeccanica, della installazione di impianti e dei settori affini e per i lavoratori dipendenti del settore orafo e argentiero, per i prossimi dieci anni. La soluzione elaborata da Generali Italia e Generali Investments per Cometa ha permesso di trovare un punto di sintesi tra l’esigenza di tutelare il futuro degli aderenti al fondo nel lun- go-medio periodo, e le vigenti condizioni di mercato e normative. In un contesto come quello attuale, infatti, è importante che i leader del settore ridefiniscano insieme la gestione dei man- dati pensionistici attraverso soluzioni innovative sostenibili non solo per gli iscritti ai fondi, ma anche per i gestori e per il sistema Italia nel suo complesso. Con questo obiettivo è stata definita una nuova gestione dinamica multi-asset, che integra le dinamiche previdenziali dei singoli aderenti all’interno di un modello completamente flessibile, con un’attenta gestione dei rischi e solide garanzie finanziarie. Giancarlo Bosser, chief life & employee benefits officer di Generali Italia ha dichiarato: «Que- sta partnership diverrà un vero e proprio punto di riferimento per tutto il panorama nazio- nale della previdenza integrativa». 2020 Maggio / Giugno 5
L’OPINIONE | UNIONE EUROPEA L’ultimo “colpo di stato” di ANGELA MERKEL La cancelliera tedesco sembra sul punto di riscrivere la storia. La sua regia nella creazione del recovery fund da 750 miliardi di euro suggerisce che la pandemia da Covid-19 ha fatto ciò che le recenti crisi del debito, dei rifugiati e della politica estera non hanno potuto: inaugurare una nuova fase del progetto europeo Harold James professore di Storia e Affari internazionali all’Università di Princeton D urante il suo lungo cancel- Ognuna di queste decisioni lierato in Germania, Angela politiche ha provocato urla Merkel ha ripetutamente di indignazione in Germa- dimostrato di essere brava a nia, così come le lamentele di sorprendere. Ora, ha supe- altri paesi europei riluttanti rato sé stessa. Nel 2010, la a consegnare alla Germania Merkel ha resistito alle pres- un ruolo di leadership fuo- sioni, insistendo sul fatto che ri misura. Ma ogni volta, la il Fondo monetario interna- Merkel ha insistito sul fatto zionale fosse incluso nello che non c’erano alternative. sforzo di salvare la Grecia. Tuttavia, quest’ultima sor- Dopo il 2011, ha chiuso le presa è di gran lunga la più centrali nucleari tedesche, a audace. «Lo stato-nazione da seguito del disastro di Fuku- solo non ha futuro», ha di- shima in Giappone. Quindi, chiarato durante una recen- nel 2015, ha aperto i confini te conferenza stampa con il della Germania a oltre un presidente francese Emma- milione di rifugiati siriani. nuel Macron. E ora, ha accettato la pro- La prospettiva di un reco- posta per un recovery fund very fund ha portato molti congiunto per aiutare le eco- osservatori a chiedersi se nomie più colpite la crisi Co- l’Ue si stia finalmente avvi- vid-19 dell’Unione europea. cinando al suo «momento 6 Maggio / Giugno 2020
hamiltoniano». Nei primi anni della repubblica ame- ricana, il primo segretario al tesoro degli Stati Uniti, Alexander Hamilton, so- stenne che il governo federa- le avrebbe dovuto accollarsi i debiti contratti dagli Stati durante la guerra di indipen- denza. E vinse il dibattito, perché la mutualizzazione del debito sembrava necessa- ria per risolvere l’emergenza. Ma sarebbe un errore pen- sare che qualsiasi crisi possa rimuovere gli ostacoli a una più profonda integrazione. Quando la crisi dell’euro è scoppiata un decennio fa, i federalisti speravano che avrebbe dato slancio al pro- getto europeo. Invece, gli stati del nord e quelli del sud si sono divisi più profonda- mente sul debito. Negli anni seguenti, sia la Russia che la Angela Merkel, cancelliere federale della Germania Cina hanno attirato i singo- li stati membri dell’Ue nelle loro orbite, il Regno Unito si è formalmente ritirato dal blocco e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sare che l’attuale crisi sia quasi abbandonato l’alleanza davvero diversa. Per comin- transatlantica. ciare, la pandemia è fonda- Come le crisi del debito e mentalmente una crisi nata dei rifugiati, questi svilup- dalla globalizzazione, che pi geopolitici hanno acuito richiede una risposta globa- tutte le divisioni nord-sud ed le cooperativa. In secondo est-ovest dell’Europa. Man- luogo, il confronto dei tassi cavano sempre le condizioni di mortalità e di infezione storiche chiave che avrebbe- tra paesi e regioni e la terri- ro consentito una spinta au- ficante profondità e ampiez- dace oltre lo stato-nazione. za della ricaduta economica La domanda, quindi, è per- della pandemia hanno por- ché ci si dovrebbe aspettare tato gran parte della pub- che il Covid-19 possa fare ciò blica opinione a riconoscere che il presidente russo Vla- l’importanza di una gover- dimir Putin, Trump, Brexit e nance competente. Non è un le precedenti faide sul debito segreto il motivo per cui gli non sono riusciti a fare? Stati Uniti, il Regno Unito Ci sono due ragioni per pen- e il Brasile hanno un nume- 2020 Maggio / Giugno 7
ro di casi e un bilancio delle vittime così elevati. Ognuno ha un governo incompetente, ideologico e non coordinato. A differenza di Trump o del È CHIARO CHE GLI presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Merkel e Macron STATI-NAZIONE non sono propensi a puntare sulla politica delle emozioni. VECCHIO STILE, SONO Al contrario, entrambi sono orgogliosi di essere manager COSTRETTI A RICONSIDERARE abili che prendono decisio- ni basate sull’evidenza. E le LA LORO POSIZIONE NEL MONDO evidenze della pandemia di Covid-19 suggeriscono che lo stato-nazione è davvero mal equipaggiato per la crisi attuale; i bisogni più imme- lia nel 1648, c’erano da 3 a 4mila unità territoriali indipen- diati sono o specificamente denti da contabilizzare, la maggior parte soggetta solo a locali o sovranazionali. una giurisdizione imperiale lasca. Nel diciottesimo secolo, La questione delle «risposte quel numero era stato ridotto a 3-400; e dopo il 1815 era- necessarie» è particolarmen- no tutti membri della Confederazione tedesca. Alla fine te sentita in Germania, che, del diciannovesimo secolo c’erano solo tre stati con grandi come l’Italia, è una creazione popolazioni di lingua tedesca: l’impero tedesco, l’impero del nazionalismo del dician- austro-ungarico e la Confederazione svizzera. In altre pa- novesimo secolo. Prima di role, il numero di stati dell’Europa centrale è diminuito di Otto von Bismarck (e del suo un fattore dieci ogni secolo circa. Questo non significa che equivalente italiano, Camil- presto ci saranno solo 0,3 stati nell’Europa centrale: la sto- lo Benso, conte di Cavour), ria non segue le leggi matematiche. Tuttavia, è chiaro che gli quella che oggi chiamiamo stati-nazione vecchio stile sono costretti a riconsiderare la Germania era composta da loro posizione nel mondo. piccoli stati. Ognuno ave- In effetti, la recente sentenza contro la Banca centrale eu- va il suo profondo senso di ropea da parte della Corte costituzionale federale tedesca identità locale, ma nessuno rappresenta la spinta finale verso un livello più profondo di era particolarmente bravo ad integrazione nell’Ue. Sebbene imponga nominalmente un affrontare le sfide tecniche limite alla partecipazione della Bundesbank ai programmi ed economiche poste da un di acquisto di titoli di stato della Bce, il suo effetto non sarà mondo di mercati in crescita, quello di arrestare il progetto europeo, ma piuttosto di for- commercio e nuove forme di zare la creazione di una base giuridica e politica su cui tale comunicazione e trasporto. progetto possa essere sostenuto. Quando queste entità minori Inoltre, nessuna costituzione degli altri paesi europei pone si unificarono, il giornalista una maggiore enfasi sull’idea dell’Europa di quella tedesca. liberale Ludwig August von La Legge fondamentale del 1949 afferma che il popolo te- Rochau osservò che non lo desco è «ispirato» dalla «determinazione a promuovere la fecero per «affinità elettive», pace nel mondo come partner paritario in un’Europa uni- ma «puramente» per «que- ta». Ancor più preciso, l’articolo 24, che prevede esplicita- stione di affari». mente l’abdicazione dei diritti sovrani nell’interesse di «un In altre parole, lo stato-na- ordine pacifico e permanente» in Europa. zione è stato portato avanti Nel diciannovesimo secolo, gli stati-nazione furono forgiati per una questione pratica. dal sangue e dal ferro. Oggi, qualcosa di nuovo viene creato Prima della Pace di Vestfa- dalla medicina e dalla politica economica. 8 Maggio / Giugno 2020
RUBRICHE | CARRIERE ALLIANCEBERNSTEIN Si rafforza la squadra italiana AllianceBernstein ha scelto Gio- vanni De Mare (foto) come head of Italy. La squadra italiana si arricchisce inoltre di Elisa Bru- NN INVESTMENT PARTNERS scagin, che rivestirà il ruolo di retail sales adviser. De Mare Un ritorno in grande stile è entrato in AB nel 2018 come director financial nstitutions, «dimostrandosi una figura essenziale nell’espansione della rete Dal primo luglio Marcin Adamczyk sarà il nuovo re- di distribuzione della società nel territorio italiano», si legge in sponsabile del team del debito dei mercati emergenti di una nota della società. Bruscagin, invece, ha accumulato oltre Nn Investment Partners. Torna nella società dove aveva cinque anni di esperienza all’interno dell’industria, più recente- lavorato tra il 2013 e il 2017 nel ruolo di lead portfo- mente presso Raiffeisen Capital Management, dove rivestiva la lio manager Emd local currency, arrivando dal Gruppo carica di client relationship and support manager. Pzu, dove ha ricoperto il ruolo di ceo della unit asset ma- Jamie Hammond, ceo di AllianceBernstein nell’area Emea, ha nagement Tfi Pzu, e successivamente è stato consulente aggiunto: «L’Italia è un mercato molto importante per noi e del consiglio di amministrazione del gruppo. Sarà basa- la nomina di Giovanni a head of Italy, insieme all’aggiunta di to nella sede centrale di Nn Ip all’Aia. Elisa alla nostra squadra di vendita, ci permetterà di seguire al meglio i nostri clienti e di espandere ulteriormente il business». HANETF Due ingressi di peso nella distribuzione e nel marketing HANetf ha rafforzato i team di distribuzione e marketing: Robert Dickson, veterano della distribuzione di etf e con un’esperienza trentennale del mercato degli investiment, sarà il di- rector of sales per Regno Unito e Irlanda, mentre Gail Greenwood (foto), oltre 15 anni nel marketing nel settore del fintech e del brokerage, assume il ruolo director of marketing. Sui nuovi ingressi, Hector McNeil, co-fondatore e co-ceo di HANetf ha dichiarato: «L’esperienza e capacità di Rob e Gail saranno preziose per espanderci geograficamente in Europa. HANetf sta osservando una rapida crescita della gamma prodotti come anche delle masse in gestione». GRUPPO CREDEM A Zanon di Valgiurata anche la presidenza di Banca Euromobiliare Il consiglio d’amministrazione di Banca Euromobiliare, istituto del gruppo Credem specia- lizzato nel private banking, ha eletto presidente Lucio Igino Zanon di Valgiurata (foto) e con- fermato vicepresidente Stefano Pilastri. Zanon di Valgiurata è presidente della capogruppo Credem ed è nel cda dal 1985, mentre è consigliere di Banca Euromobiliare dal 2002. Ricopre diversi già diversi incarichi nel gruppo, tra cui presidente di Euromobiliare Advisory Sim e di Credemassicurazioni, vicepresidente di Credemholding e di Credem Private Equity. «Sono davvero onorato dell’incarico che mi è stato affidato», ha dichiarato il neo presidente, «poi- ché Banca Euromobiliare è una realtà prestigiosa e ha una storica e radicata presenza nel mondo della finanza italiana con un ruolo molto importante all’interno del nostro gruppo». 2020 Maggio / Giugno 9
SCENARI | POST COVID Che cosa SUCCEDE sui MERCATI internazionali? Dopo il crollo repentino di marzo e aprile, i listini globali hanno invertito rapidamente la tendenza. Forse con troppo ottimismo. Intanto le previsioni sul pil mondiale per il 2020 si fanno sempre più fosche. Ecco come affrontare questa fase di grande incertezza L Margherita Abbate Daga a recessione ormai è con- clamata. Globale. E grave. Basta dare un occhio alla cartina qua a fianco: il ros- so - che significa un calo del pil reale di oltre il 3% - do- mina, non solo in Occidente, ma in gran parte del mon- do. Eppure le Borse, dopo il crollo in picchiata di marzo hanno iniziato a risollevar- si velocemente. Tornando, in qualche caso, ai livelli di inizio anno, quando la pan- demia del Covid-19 non era neanche lontanamente im- maginabile. Per capire come affrontare questa fase di grande in- certezza, abbiamo chiesto a due tra le più importanti società del risparmio gestito qual è la loro visione e cosa si aspettano per i prossimi mesi. Alla fine dello scorso anno tanti asset manager aveva- no previsto il 2020 un anno complicato, a due velocità, con un rallentamento a par- 10 Maggio / Giugno 2020
tire dai mesi estivi. Vi sareste mai aspettati o vi aspettava- LUCA TOBAGI, investment te un evento di tale portata? strategist di Invesco ALESSANDRO GANDOLFI, country head di Pimco per l’I- Ovviamente no. Un “norma- talia le” rallentamento economi- La pandemia di Coronavirus era imprevedibile a quel tem- co è una cosa, ma l’impatto po. Tuttavia, siamo entrati nel 2020 con un posizionamento della pandemia di Covid-19, molto cauto nelle nostre strategie di investimento. Questo soprattutto fra marzo e apri- approccio cauto si basava su valutazioni ambiziose in mol- le, è stato una paralisi quasi ti settori come il credito, dove gli spread si erano ridotti completa di molte attività e ai minimi storici e con i livelli complessivi dei rendimenti l’interruzione di alcune im- che erano bassi o negativi. Inoltre, avevamo già identificato portanti catene produttive molti potenziali fattori di rischio per l’economia globale, globali. Questa conseguenza comprese le tensioni commerciali. Riassumendo, mentre delle misure di contenimen- ovviamente non avevamo previsto lo scoppio della pande- to della pandemia è stata un mia di Covid-19 e l’improvviso stop che avrebbe subito l’e- evento completamente inat- conomia globale, il nostro approccio globale cauto e la ge- teso. stione prudente della liquidità entrando nel periodo di crisi ci hanno aiutato a navigare in questo ambiente eccezionale. La recessione globale ormai Per proteggere il capitale dei nostri investitori abbiamo co- è certificata, ma che dimen- stantemente esaminato le nostre posizioni e ci siamo con- sioni avrà alla fine? E quan- centrati su emittenti solidi con fondamentali forti. to durerà davvero? 2020 Maggio / Giugno 11
GANDOLFI È chiaro che, al di là della crisi umanitaria, questa è la più grande crisi economica che abbiamo vis- suto dalla Seconda Guerra Mondiale. Questa crisi ha tre MEGLIO EVITARE principali implicazioni: l’impatto finanziario, l’impatto economico e, soprattutto, la crisi sanitaria che sta alla base LE OBBLIGAZIONI di tutto. La risposta globale delle banche centrali e dei go- verni è stata massiccia e determinata e riteniamo che ciò GOVERNATIVE DI ALTA contribuirà a realizzare un recupero a forma di U dell’e- QUALITÀ COME I BUND conomia globale una volta che gli aspetti sanitari legati al virus saranno sotto controllo. Riteniamo che gli interventi TEDESCHI, DATI I LIVELLI abbiano già contribuito a stabilizzare i mercati, almeno per DI RENDIMENTO, ED ESSERE ora. Ciò ovviamente non significa che non vedremo più vo- latilità finché non vedremo risolte tutte e tre le fasi della MOLTO SELETTIVI crisi. Il fattore determinante sarà ovviamente capire quan- do avremo un vaccino o una cura per tenere davvero sotto SU SEGMENTI DI MERCATO controllo la pandemia. A PIÙ ALTO RISCHIO COME TOBAGI È difficile dirlo, essenzialmente per tre motivi. Non sappiamo fino a che punto le misure di contenimento L’HIGH YIELD della pandemia potranno essere allentate o rimosse. Non sappiamo in quanto tempo potranno esserlo, quindi per quanto tempo le economie di molti paesi e quella globale funzioneranno a regime ridotto rispetto a prima del Co- vid-19. E infine non sappiamo quale sarà la reazione delle persone comuni, che sono importantissimi attori economi- ci, anche dopo che si riguadagnerà una larga parte della li- TOBAGI L’Italia è entrata bertà persa nei mesi scorsi. Tutto questo senza considerare nella pandemia con un’eco- l’incertezza legata a possibili nuove ondate di diffusione nomia più vulnerabile di al- del virus e al fatto che il cambiamento di alcuni compor- tri paesi. Inoltre consideran- tamenti dopo la pandemia potrebbe portare con sé alcuni do il grande peso che attività “costi” destinati a durare, un po’ come i controlli di sicu- come il turismo, l’accoglien- rezza prima dei viaggi introdotti dopo l’11 settembre. Sono za e la ristorazione hanno da tutte voci molto difficili da quantificare, ma è probabile noi, è comprensibile che sia che il loro effetto netto sull’economia sia negativo e desti- stata colpita più duramen- nato a rallentare e diluire nel tempo la ripresa. te di altri paesi. Nel 2020 è possibile che, almeno per In questi giorni si sentono tanti numeri, forse troppi. Par- alcuni trimestri, il danno sia lando di pil globale il Fmi ha stimato una riduzione del 3%, più significativo del 4,9%. è un dato in linea con le vostre analisi? Potrebbe aggravar- si ulteriormente? In che misura? Politiche monetarie e misu- TOBAGI Le cifre cambiano mese per mese a seconda delle re fiscali: basteranno quelle nuove informazioni. Più che il 2020, crediamo possa esse- messe in campo o serve di re utile cercare di capire quale possa essere la traiettoria più? Cosa esattamente? di crescita probabile nel 2021, la sua intensità. In un certo GANDOLFI Riteniamo che senso, più debole sarà il 2020, più forte aritmeticamente l’onere della crisi economica potrà essere il recupero, ma come dicevamo prima, le in- conseguente alla pandemia cognite sono ancora tante, e troppe per sbilanciarsi in pre- probabilmente resterà sulle visioni precise. spalle dei governi nazionali e della Banca centrale euro- Guardando in Italia invece sono numeri molto diversi. C’è pea. Secondo noi è impor- chi parla di una riduzione del 4,9% altri di oltre il 10%. tante che ci sia una solida Quali sono gli scenari da voi ipotizzati? collaborazione fiscale e mo- 12 Maggio / Giugno 2020
netaria e riteniamo che le questa situazione potrebbe- autorità in Europa alla fine ro esserci ripercussioni sul faranno ciò che è necessa- sentiment degli investitori rio, anche se occorre agire globali? in fretta: quanto più tempo TOBAGI Le divisioni all’in- ci vorrà per giungere a una terno dell’Europa sono un convincente risposta poli- tema importante e oggetti- tica tanto maggiore sarà il vamente sotto gli occhi di rischio di danni economici tutto il mondo. Tali divisioni e sociali e tanto maggiore il potrebbero verosimilmente rischio di perdere il control- aver rallentato l’azione e la lo. L’Europa è all’ora della forza delle iniziative messe verità e la proposta presen- in atto fino ad oggi. Supe- tata da Francia e Germania rare alcune delle resistenze relativa al recovery fund per a livello della condivisione aiutare i settori colpiti dal- delle risorse e delle iniziati- la crisi ci sembra vada nella ve potrebbe essere una chia- giusta direzione. ve di sviluppo importante. TOBAGI Lo sforzo messo Non si tratterebbe di una in campo è stato notevole, politica fiscale comune a li- sia per quanto riguarda la vello europeo, ma sarebbe politica monetaria, sia, fi- un passo in quella direzione. nalmente, dopo essere stata lungamente invocata da im- Diamo uno sguardo alle portanti banchieri centra- ultime settimane. Dopo il li, per quanto riguarda la crollo iniziale si è comin- politica fiscale. È possibile, ciato a vedere un rialzo dei e probabilmente potrebbe mercati. Da cosa è dovuto essere utile, vedere ulteriori questo effetto? Ottimismo misure, sia a livello di sin- ingiustificato o reali oppor- golo paese, sia a livello di tunità sul mercato per chi intere aree, come l’Unione Luca Tobagi, investe? europea. La proposta Next investment strategist di Invesco GANDOLFI Mentre credia- Generation Eu, avanzata mo che la reazione iniziale dalla Commissione europea, del mercato sia stata effetti- è un primo passo impor- vamente molto negativa, ve- tante nella direzione di af- diamo anche che il recupero frontare i problemi in modo delle valutazioni in alcune comune, o almeno con una aree sia stato guidato da un dotazione significativa di enorme grado di ottimismo. risorse comuni. Almeno per Considerata la nostra aspet- quanto riguarda l’area eu- tativa di una ripresa a forma ropea, questa è la direzione di U con molte incertezze, lungo la quale probabilmen- riteniamo che sia giunto il te potrebbe essere opportu- momento di aggiungere con no avanzare cautela e selettività il rischio nei portafogli. Vediamo op- L’Unione Europea è un’altra portunità in segmenti di qua- volta messa alla prova. In lità più elevata come il credi- molti sostengono ci sia poca to investment grade e alcuni coesione e solidarietà. In mercati emergenti. Evitiamo 2020 Maggio / Giugno 13
LA RIPRESA FORZATA DELLE ECONOMIE Le previsioni macroeconomiche per il 2020 e 2021 di Mathilde Lemoine, chief economist del gruppo Edmond de Rothschild La crescita mondiale dovrebbe registrare stro parere, le elezioni americane per utiliz- una graduale ripresa del 4,4% nel 2021 zare il bazooka. dopo un calo del 3,5% nel 2020 ma, se- condo le nostre previsioni, tale incre- Il 2021 potrebbe segnare il ritorno della mento non sarà sufficiente a cancellare Germania nella lotta per la leadership i segni della crisi. I paesi emergenti po- mondiale guidata da Cina e Stati Uniti, trebbero continuare a patire la debolez- grazie a una capacità di cancellare i segni za dei prezzi delle materie prime e l’ascesa lasciati dalla crisi superiore a quella degli cinese nell’attesa delle elezioni statunitensi altri paesi europei. e della timida ripresa del turismo. Gli Stati Uniti potrebbero beneficiare del piano di rilancio, pari al Secondo la nostra analisi, il rischio di deflazione resta 14,3% del pil, e da uno stock di capitale rinvigorito dalle più elevato rispetto a quello di inflazione. Inoltre, i pia- recenti misure fiscali ma le elezioni e le tensioni tra Cina ni di sostegno come gli interventi delle banche centrali e Stati Uniti potrebbero pesare sugli investimenti pub- sono fonte di nuovi squilibri, tra cui: blici e privati. › Il rischio di una crisi bancaria, soprattutto nell’eurozo- na. Il Fondo di rilancio europeo Next generation Eu stravol- › Un crollo degli investimenti con conseguente deflazione ge la situazione. Decidendo di investire, anziché limitarsi a medio termine, tranne in Germania e negli Stati Uniti, a gestire i debiti del passato, i capi di Stato e di governo alla luce delle imponenti misure per accelerare il rimbal- europei evitano un nuovo declassamento dell’Eurozona zo della domanda aggregata introdotte in questi paesi. e il rischio che vada in frantumi. Tuttavia, l’aumento del- › Distorsioni della concorrenza, senza valutare le conse- la disoccupazione, la pressione al ribasso sugli stipendi guenze sull’inflazione. e il crollo degli investimenti penalizzeranno la ripresa in › Crescenti disuguaglianze tra i paesi emergenti asiatici Francia, Italia e Spagna. e le altre economie emergenti, tra la Germania e gli altri paesi dell’eurozona, tra i lavoratori che beneficiano di La Germania fa storia a sé in quanto, dopo le misure di infrastrutture tecnologiche e gli altri. sostegno, ha già intrapreso il suo piano di rilancio, di- versamente dalla Francia che ha preferito attendere. Si Ecco perché prevediamo una ripresa forzata e più o tratta di un piano massiccio che mira a rilanciare i con- meno sostenuta della crescita nel 2021 in funzione delle sumi e gli investimenti al di là degli stimoli settoriali. La regioni e dei paesi: +2,2% negli Stati Uniti nel 2021 dopo cancelliera Merkel ritorna nella competizione mondiale un calo limitato al -3,7% nel 2020; 4,5% nell’eurozona sfidando Trump, il cui piano di sostegno è stato votato dopo un -7% nel 2020; 11,2% in Cina dal 2%; 2,8% in Bra- da entrambe le camere, e Xi Jinping, che attende, a no- sile dopo un -7,2% nel 2020. 14 Maggio / Giugno 2020
piuttosto le obbligazioni go- Quali sono invece le aree vernative di alta qualità come geografiche e i paesi che i Bund tedeschi, dati i livel- porteranno più a lungo il li di rendimento, e siamo segno di questa emergenza molto selettivi su segmenti e che faticheranno a ripren- di mercato a più alto rischio dersi? È il caso di puntare il come l’high yield. Comples- proprio portafoglio verso sivamente, riteniamo che gli Est? investitori dovrebbero consi- TOBAGI Alcuni temi strut- derare le opportunità globali. turali che hanno avuto ori- I recenti tagli dei tassi da par- gine a Est, come la Nuova te della Fed hanno portato a Via della Seta, potrebbero costi di hedging inferiori per utilmente trovare posto in gli investitori europei e que- un portafoglio ben diversi- sto rende quindi ancora più ficato. interessanti i titoli in dollari. TOBAGI I mercati potreb- Quali sono le prospettive bero avere riflesso, in questa per l’obbligazionario? fase, un maggiore ottimismo GANDOLFI L’offerta globa- sulle prospettive di ripresa le sul mercato obbligaziona- economica e degli utili azien- rio aumenterà dato il debito dali a partire dalla seconda aggiuntivo che i governi si parte del 2020. È una possi- accolleranno per supporta- bilità concreta, ma anche una re l’economia. Mentre que- previsione che secondo me ha sto eserciterà una pressione ancora numerosi elementi di al rialzo sui rendimenti, le incertezza. banche centrali cercheran- no di mantenere bassi i li- Usa, Cina, Europa e paesi velli di interesse per soste- emergenti. Chi ha i fonda- nere la ripresa. Prevediamo mentali più in linea con una che i livelli di rendimento più rapida ripresa? Su chi sui Bund tedeschi o sui Tre- puntare per i propri investi- asury statunitensi rimar- menti? ranno bassi per il prossimo TOBAGI In una fase di gran- Alessandro Gandolfi, futuro. Allo stesso tempo, de incertezza come quella at- country head di Pimco per l’Italia riteniamo che gli spread su tuale, la regola chiave rimane vari segmenti del mercato una buona diversificazione e del reddito fisso come il di portafoglio, a seconda credito investment grade e dell’orizzonte temporale e i mercati emergenti tende- della capacità di tollerare il ranno a ridursi nei prossimi rischio degli investitori. Le anni creando opportunità valutazioni nelle ultime set- per gli investitori. Natural- timane si sono espanse, dato mente, forti analisi sia a li- che i mercati sono saliti a vello macroeconomico che fronte di fondamentali in de- a livello del credito saranno terioramento. Ma fra i settori essenziali per generare ren- «value» ne troviamo anche dimenti ed evitare default alcuni che hanno subito l’on- nei portafogli nelle condi- da d’urto maggiore dal lato zioni che ci attendiamo nei fondamentale. prossimi mesi. 2020 Maggio / Giugno 15
SCENARI | WHITE PAPER La grande INSTABILITÀ e le 5 LEZIONI imparate Alla fine il virus verrà sconfitto, ma il sistema rimarrà fondamentalmente fragile. Il mondo era già, e continuerà a rimanere, un luogo volatile. Comprendere le ragioni e ciò che questo significa per le società, le economie e i mercati è di fondamentale importanza per gli investitori Richard Barwell Head of macro research and investment strategy di Bnp Paribas Asset Management L a Grande Instabilità: questo è il marchio che abbiamo scelto l’anno scorso per descrivere la natura fragile dell’economia globale e della società in senso più ampio, considerando il 2020. Si tratta di un marchio ispirato al contrasto con un periodo molto diverso noto come Grande Stabilità, un passato sbiadito ma non così distante, risalente agli anni che precedono la gran- de crisi finanziaria, quando sembrava che l’economia avesse raggiunto il suo stato di “nirvana”. Chiaramente la pandemia non era all’ordine del giorno. Tutta- via riteniamo che la crisi Covid-19 si inserisca perfettamente in questo quadro, e permetta anche di allargarlo. Per qualche tem- po la nostra attenzione sarà focalizzata sul virus, monitorere- mo la sua evoluzione, cercando di comprendere la risposta del- le politiche pubbliche e analizzando l’impatto sui mercati. Ma non possiamo perdere di vista il medio termine. La società alla fine vincerà la guerra contro il virus, anche se la vita non sarà esattamente come era prima e il sistema rimarrà fondamental- mente fragile. Comprendere le fonti della Grande Instabilità e ciò che questo significa per la società, l’economia e i mercati rimarrà di fondamentale importanza per gli investitori nel medio e lungo termine. Riteniamo che il mondo fosse, e con- tinuerà a essere, volatile. Ma abbiamo imparato alcune lezioni. 1. I RISCHI SI ANNIDANO NELLA CODA SINISTRA È diventato sempre più chiaro che la Grande Stabilità era l’ec- cezione alla regola storica. La portata della crisi finanziaria è stata chiaramente un campanello di allarme sul potenzia- le degli shock di destabilizzare il sistema. Da allora abbiamo 16 Maggio / Giugno 2020
subito diversi shock sistemici. pensiamo a scenari plausibili alternativi, ma come industria, Abbiamo vissuto una crisi del tendiamo a dedicare relativamente poco tempo a pensare ai debito sovrano nell’Eurozona peggiori risultati della coda sinistra di questa distribuzione. con annesse preoccupazioni Potrebbe essere un approccio ragionevole se si sapesse che la esistenziali sulla sopravvi- probabilità del verificarsi di tali eventi fosse davvero molto venza dell’unione monetaria. bassa. Continuano a verificarsi gravi L’importante salto intellettuale che abbiamo invece dovuto fare attacchi terroristici e flussi di entrando nella Grande Instabilità, o forse, più precisamente, la migranti di massa soprattutto vecchia lezione che dovevamo imparare, è che questo assunto a causa di conflitti. Il consenso di semplificazione non è più ragionevole. Eventi estremamente a favore della globalizzazione negativi si verificano troppo spesso per essere ignorati. Il pro- è stato gravemente minato da blema non è necessariamente la loro esistenza. Il problema è la una guerra commerciale (o gravità del loro impatto sul sistema quando si consolidano e la forse più precisamente una capacità delle autorità di gestire la situazione. guerra tecnologica) che si è sviluppata tra le due superpo- 2. L’ECOSISTEMA È FRAGILE tenze economiche del mondo. Oggi, una rete altamente interconnessa di aziende snelle ha Abbiamo avuto anche una esternalizzato molteplici aspetti del processo di produzione, serie di malattie infettive, c’è minimizza le scorte in magazzino e dipende fortemente dalla la minaccia posta dal cambia- tecnologia. La globalizzazione, il cambiamento tecnologico e mento climatico che porterà la concorrenza hanno contribuito a promuovere un’economia inevitabilmente a un crescente globale efficiente ma vulnerabile a shock di grande entità. sconvolgimento dell’econo- mia e della società in senso 3. IL RUOLO DELLO STATO più ampio. Senza minimiz- Lo Stato è l’unico attore in grado di mobilitare risorse per co- zarne per un istante la gravità, struire capacità di ripresa contro i rischi di coda sinistra prima l’epidemia di Covid-19 deve che questi si manifestino, e per gestire la crisi nel periodo suc- pertanto essere considerata il cessivo. La risposta forte alla pandemia lo dimostra: dove c’è la proseguimento di una tenden- volontà, si trova un modo. Tuttavia, ciò richiede competenza za. L’ultimo di una lunga serie tecnica, un sistema politico funzionante e la fiducia dell’elet- di shock destabilizzanti che si torato. annidano nella coda a sinistra. Il futuro è sempre incerto. 4. LA PANACEA MONETARIA NON FUNZIONA PIÙ Non è noto il valore di una Sia gli investitori che i politici si erano assuefatti a banche particolare variabile d’inte- centrali che avrebbero fatto “whatever it takes” per affrontare resse in un determinato oriz- qualsiasi shock e proteggere l’economia e i mercati dai rischi zonte temporale, che si tratti di coda. Sfortunatamente, la capacità delle banche centrali di degli utili di una determinata sostenere l’economia si è progressivamente ridotta, rendendo il società o dei risultati di una sistema più vulnerabile. Qualunque fosse lo spazio rimasto alla particolare economia. Pos- politica monetaria prima della comparsa del virus, questo si è siamo pensare all’esistenza di in gran parte esaurito nelle ultime settimane. una funzione di distribuzio- ne che descriva la probabilità 5. THE DAY AFTER TOMORROW che i risultati si trovino in un Lo scoppio dell’epidemia può cambiare la società in modo pro- range particolare. Come set- fondo e agire come una grande lezione - in particolare riguar- tore spendiamo insieme molto do alla necessità di affrontare seriamente il rischio di coda di tempo per riflettere sul risul- sinistra, sollecitare una risposta più incisiva alla crisi climatica, tato più probabile, o su quello e ripensare il ruolo dello stato nella società. Le nuove abitudi- che gli economisti preferisco- ni apprese durante la separazione sociale potrebbero portare a no definire il «valore modale» modifiche permanenti nei comportamenti, compreso il modo di tale distribuzione. A volte in cui lavoriamo e consumiamo. 2020 Maggio / Giugno 17
PROTAGONISTI | GESTORI È ora di accelerare su digital e SOSTENIBILITÀ La “nuova normalità” non può prescindere dall’inclusione dei criteri Esg in tutti i portafogli. E dalla digitalizzazione, non solo dei consumi, ma anche del modo di lavorare e degli stili di vita, non si torna più indietro. Ne è convinto Paolo Proli, capo della divisione retail di Amundi in Italia, che spiega come trovare valore nei mercati turbolenti di oggi. E in quelli di domani Paolo Tomasini È il punto di vista di un osservatore privilegiato quello di Amundi, la più grande casa di gestione in Europa. Ed è il punto di vista di chi è abituato a guardare lontano, senza farsi distrarre dalla contingenza del momento, per quanto grave e preoccupante possa apparire. Certo, «il Covid-19 è arrivato come uno tsunami», dice Paolo Proli, head of re- tail division in Italia e membro dell’executive board della società, «ma non farà altro che da acceleratore a dinami- che che erano già in atto e continueranno a essere centrali. Ecco, durante la pandemia sono diventate più evidenti». Tre grandi tematiche che Proli identifica in: «Sostenibilità dei modelli di business, digitalizzazione dell’industria, gap co- municativo». Iniziamo dal tema della sostenibilità... È quella che chiamo «Esgonomia», perché ormai economia e Esg vanno di pari passo. L’analisi fondamentale non può più prescindere dalla valutazione dei parametri di sosteni- bilità. Chi fa stock e bond picking non può più accontentar- si del classico Roi, l’indicatore più utilizzato nella finanza anni Ottanta, quella degli investitori alla Gordon Gekko, che badavano solo al profitto personale. Vanno selezionate (e dunque finanziate) le aziende che sono più virtuose anche in un’ottica di social return of investment (SROI). Ecco il tema della sostenibilità era già presente prima dell’esplosio- ne della pandemia, è partito in maniera significativa negli ultimi 5 anni, concentrandosi soprattutto sulla transizio- 18 Maggio / Giugno 2020
ne energetica, il global war- ming, l’impatto ambientale. In questa fase l’accento si sta spostando dalla E (environ- mental) alla S (social), perché la crisi da Covid-19 ha im- pattato (e continuerà a farlo) enormemente sulla vita delle persone. Il tema sarà al cen- tro di tutta la catena del va- lore, coinvolgendo individui, collettività, governi ed entità Paolo Proli sovranazionali. head of retail division in Italia di Amundi Anche la digitalizzazione e membro dei processi produttivi è dell’executive board partita da tempo... Si tratta senza dubbio della più grande rivoluzione indu- striale degli anni Duemila. L’innovazione tecnologica aumenta costantemente la sua capacità e rapidità di di- sruption. Prendiamo il 5G: la possibilità di aumentare di mille volte la velocità di connessione rappresenta un cambio epocale. Farà nasce- re nuovi prodotti e servizi, modificherà radicalmente il modo di vivere e di lavora- re. Il 5G è solo l’ultima tec- nologia in arrivo, ma basta voltarsi indietro per rendersi conto di come nello scorso ventennio, le innovazioni tecnologiche siano state si- gnificative, ripetute e rapide, e abbiano innescato cambia- menti che non avevamo mai sperimentato nel secolo pre- cedente. La digitalizzazione dei consumi, con l’esplosione dell’e-commerce durante il lockdown, è un’evidenza em- pirica. Si pensi che nei primi due mesi il 75% degli acquisti online sono stati fatti da per- sone che non ne avevano mai fatto uno in vita loro. Ed è un 2020 Maggio / Giugno 19
fatto anche la digitalizzazione delle abitazioni, che si sono rapidamente trasformate in uffici, cinema, social network... Non si tornerà indietro. Naturalmente tornerà, sta già tor- nando, la voglia e il bisogno di “fisicità”, ma l’innovazione sta fornendo alternative che resteranno nel tempo, anzi ren- derà alcune attività fisiche obsolescenti. I millennial sono milioni, negli Usa, per dire, entro breve rappresenteranno il 30% di tutta la forza lavoro. Nei prossimi 5-10 anni sa- ranno loro (ma anche la generazione Z, quella di chi è nato tra la seconda metà degli anni ‘90 e la fine degli anni 2000) a indirizzare sia la produzione che la domanda. E le loro scelte saranno estremamente orientate al modello digitale, che sarà semplicemente un rafforzamento del «come», non del «cosa». Lei ha parlato anche di un gap di comunicazione che va col- mato. Come? Prima del Covid-19 c’era (e a ben vedere c’è ancora) una for- te tendenza a comunicare in modo tradizionale, vecchio. Ma 4.500 professionisti la comunicazione diventa sempre più globale, e la customer experience non dovrà mai più essere la stessa per tutti. In in 40 paesi un mondo che corre più velocemente, con una popolazione che cresce altrettanto velocemente, il gap va colmato con un nuovo tipo di esperienza, con un messaggio che sia perso- apparso ancora più chiaro nale e personalizzato per ciascuno. Nel mondo della consu- che gli investitori spesso si lenza finanziaria, per esempio, un modello unico basato su fanno guidare dalle emozio- un profilo di rischio che vada bene per tutti non è la solu- ni più che dalla razionalità. zione. Non basta vendere prodotti e la propria conoscenza Non si impara mai? dei mercati. Per rimettere al centro la persona, come tutti L’emozione gioca un ruo- dicono di voler fare, bisogna conoscerla davvero e basare lo spesso decisivo. Daniel la consulenza sulle sue caratteristiche e sulla sua persona- Kahneman, premio Nobel lità finanziaria, che non è semplicemente il suo profilo di nel 2002 e pioniere dell’e- rischio (come prevede la Mifid). Ciascuno ha un modo di- conomia comportamentale, verso di prendere decisioni finanziarie. La finanza compor- è stato il primo, insieme al tamentale ce lo ha spiegato bene, indicando i quattro tratti collega Amos Tversky, a do- della personalità che restano costanti nel tempo: guardiano, cumentare come la maggior idealista, razionale e intraprendente. C’è chi è avverso al parte delle persone tenda rischio e cerca la protezione del proprio risparmio (e ma- a percepire le perdite con gari interpreta male gli strumenti con cui ottenerla) e chi è maggiore intensità rispetto troppo sicuro delle proprie capacità. Ecco, penso che le Sgr, ai guadagni. È quello che si oltre a fare il loro mestiere principale, quello della gestione definisce «avversione alle del capitale, della progettazione di soluzioni d’investimen- perdite». Kahneman e Tver- to, dell’analisi del mercato e di quella macroeconomica, si sky, assieme ad altri, han- dovranno occupare anche di un modello comunicativo più no scoperto che dobbiamo efficace, che permetta di colmare il gap tra il consulente fi- guadagnare più del doppio nanziario e il suo cliente investitore, aumentare l’empatia di quanto perdiamo affin- nel dialogo e migliorare la costruzione di un financial plan- ché l’assunzione di rischio ci ning. Serve un approccio olistico. sia indifferente. Insomma, si vende quando gli indici scen- A proposto di finanza comportamentale, all’inizio del- dono e si rientra troppo tar- la pandemia, quando si è diffuso il panico sui mercati, è di. Lo abbiamo visto in que- 20 Maggio / Giugno 2020
sto periodo, il crollo del 30% In Amundi invece come avete reagito all’esplosione del Co- degli indici azionari in tre vid-19? Come vi siete riorganizzati? settimane, fino al 20 di mar- Il Covid-19, come ho detto, è stato un tsunami inatteso, che zo, è stata la perdita lineare ha messo tutti in estrema difficoltà. Abbiamo dovuto lavo- continuativa più forte nella rare in urgenza ed emergenza. In poco tempo ci siamo messi storia. Cosa che ha diffuso in lockdown, ben prima che lo imponesse il governo. Ci sia- incertezza e paura e non ha mo subito concentrati sulla salute dei dipendenti, ma anche permesso, poi, per mancan- sulla “salute” del capitale dei nostri investitori, garantendo za di coraggio e visione, di la business continuty. Ci siamo riusciti in meno di due gior- partecipare al recupero. Non ni, permettendo a tutta la popolazione della Sgr (quindi non solo, abbiamo assistito anche solo alla parte commerciale, ma anche a quella investimenti) a errori tragicomici: c’è stato di avere la piena operatività da remoto. In questo ci ha fa- per esempio un acquisto sen- vorito il fatto di essere una grande società internazionale za senso di azioni di Zoom con una forte delocalizzazione. Devo dire che sono rimasto Technologies che ha fatto il sorpreso del livello di digitalizzazione che era già presente 1800% in borsa, peccato che in azienda, altri probabilmente hanno fatto più fatica. non fosse Zoom Video Com- munications, la società che Quali saranno le conseguenze per l’industria dell’asset ha sviluppato la piattaforma management? per videoconferenze diven- Non si può che proseguire sulla strada dell’integrazione e tata famosissima durante la dell’armonizzazione anche nel nostro settore. La nostra in- quarantena. Ancora una vol- dustria si deve digitalizzare, deve diventare sempre più pro- ta: si tratta di colmare il gap fessionale e cambiare la comunicazione, cosa che si traduce di comunicazione. nel fare investimenti, allargare la market share, diventare competitivi. E ritengo che le realtà più grandi siano le più attrezzate, non solo per sopravvivere, ma per evolvere. Pen- so poi che il modello delle Sgr cambierà: saranno sempre più società di servizi, mentre i prodotti diventeranno com- modity. Non tutte saranno in grado di adattarsi. Secondo le ultime previsioni, il Pil globale dovrebbe con- trarsi di oltre il 3%, quello dell’Eurozona dell’8-9%, e quel- lo dell’Italia del 12-13%. Le borse invece dopo un crollo iniziale hanno ripreso a correre tornando verso i valori di inizio anno. Come mai? È d’accordo con chi sottolinea lo scollamento tra finanza ed economia reale? La recente euforia dei corsi borsistici mostra sicuramente uno scollamento tra economia reale e mercati finanziari. Il recupero così significativo non è certamente coerente con i dati macro. Ma è anche vero che ci sono dati congiunturali in miglioramento. Ad esempio, gli indici Pmi dei direttori acquisti sono tornati positivi, quelli della Cina sono addi- rittura in fase di espansione. Anche a livello emotivo, la fine del lockdown in molti paesi, o il dato sulla disoccupazio- ne a maggio negli Usa che non hanno ancora concluso il Aum: € 1.500 mld lockdown ma dove a sorpresa gli occupati sono aumentati, hanno portato ottimismo. E poi ci sono le imponenti misu- re messe in campo dalla Bce e dalla Commissione europea. (al 31/03/2020) Bisogna ricordarsi che le borse si muovono sempre in an- ticipo rispetto all’andamento dell’economia reale. Il crollo dei mercati è stato repentino ed è arrivato prima della cer- 2020 Maggio / Giugno 21
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