CSV FC - Assiprov martedì, 20 ottobre 2020

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                                                    martedì, 20 ottobre 2020

Prime Pagine

 20/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                              4
 Prima pagina del 20/10/2020

 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                                    5
 Prima pagina del 20/10/2020
 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                                   6
 Prima pagina del 20/10/2020

ambiente e protezione civile

 19/10/2020    Cesena Today                                                                                                                        7
 L' 81% degli habitat naturali è a rischio. L' allarme degli esperti e l' appello del Wwf: "Cambiare direzione"
 19/10/2020    Forli Today                                                                                                                         8
 Rifiuti, lotta all' abbandono senza sosta. E dall' analisi del sacchetto si risale al trasgressore

csv e scenario locale

 19/10/2020    Cesena Today                                                                                                                       10
 Cesena protagonista di un' iniziativa all' insegna dell' inclusione e della solidarietà.
 20/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                                           ELEONORA VANNETTI        11
 Ior, parte una raccolta fondi per sostenere la chirurgia oncologica
 20/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41                                                          SERENA DELLAMORE         12
 "I bambini delle fate" sono pronti all' azione a Geometri e Agraria
 20/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43                                                            ALBERTO MERENDI        14
 Il "campionato mondiale" con 170 lagotti partecipanti

 20/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 44                                                                                   15
 Acqua e disabili e terapeutico

 19/10/2020    Forli Today                                                                                                                        16
 "Be Kind Project": il crowdfunding Ior a sostegno della Chirurgia di Forlì e dei suoi pazienti

 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 37                                                                        Rosanna Ricci    19
 Lo Ior in campo per aiutare l' ospedale
 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39                                                                                         20
 Mani Tese cerca 100 volontari a Forlì per fare i pacchetti di Natale alla Feltrinelli
 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 48                                                                                         21
 Sportello informativo per conoscere i diritti e i servizi per disabili

salute e assistenza

 20/10/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43                                                                                         22
 Anziani e disabili, il doloroso stop alle visite

volontariato

 20/10/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 28                                                                           Marina Garone, Gabriele Sepio   23
 Enti non profit con assemblee a distanza
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20/10/2020   Avvenire Pagina 26                                   GIAMPIERO BERNARDINI   25
Volontari nelle case popolari, ecco come cresce la nuova Milano

20/10/2020   Corriere della Sera Pagina 9                                PAOLA DAMICO    27
Diventare volontario? Si impara in classe

20/10/2020   Corriere della Sera Pagina 7                                                29
Terzo settore la riforma si muove
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[ § 1 § ]

            martedì 20 ottobre 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     martedì 20 ottobre 2020
                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 5
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[ § 3 § ]

     martedì 20 ottobre 2020
                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 6 5 7 4 4 1 7 § ]

                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          L' 81% degli habitat naturali è a rischio. L' allarme degli esperti e l' appello del Wwf:
                          "Cambiare direzione"
                          Nel mirino anche la politica agricola Ue che continua a sovvenzionare l' agricoltura intensiva, ritenuta responsabile
                          della perdita di biodiversità. Occhi puntati sul Parlamento europeo, che deciderà il futuro dei controversi aiuti al
                          settore

                          La gran parte delle aree protette in tutta Europa si trova in cattive condizioni e
                          gli habitat naturali delle specie selvatiche continuano a perdere terreno. È
                          quanto afferma l' ultimo rapporto dell' Agenzia europea dell' ambiente sullo
                          stato di conservazione della natura nell' Ue. L' 80% degli habitat naturali
                          soffrono per una serie di fattori collegati principalmente all' agricoltura
                          intensiva, ancora oggi destinataria di importanti finanziamenti tramite i fondi
                          Pac (politica agricola comune). A farne le spese non sono solo le aree verdi,
                          ma anche le specie che le abitano. Solo il 15% degli habitat godono un buono
                          stato di conservazione, a fronte di un 81% che soffre di condizioni "scadenti
                          o cattive", mentre sul rimanente 4% non vi sono abbastanza elementi per fare
                          una valutazione. Oltre il 50% degli habitat dunali, torbiere e paludi presentano
                          un cattivo stato di conservazione, notano gli esperti. Il rapporto, riferito al
                          quinquennio 2013-2018, indica segnali negativi rispetto al periodo della
                          precedente rilevazione, con le zone protette in cattivo stato aumentate del
                          6%. Virginijus Sinkevicius , il commissario europeo all' Ambiente sostiene che
                          tale tendenza "mostra molto chiaramente che stiamo ancora perdendo il
                          nostro sistema di supporto vitale" agli habitat e alle specie selvatiche. "Abbiamo urgente bisogno di mantenere gli
                          impegni nella nuova strategia dell' Ue sulla biodiversità - ha aggiunto - per invertire questo declino a beneficio della
                          natura, delle persone, del clima e dell' economia". Tra le contromisure in discussione ci sono una serie di riforme Ue
                          che potrebbero compensare gli agricoltori per intraprendere pratiche di produzione a difesa dell' ambiente. Tra le
                          proposte più note c' è la strategia Farm to Fork, "dalla fattoria alla tavola", all' interno del Green Deal europeo.Ma in
                          tanti fanno notare che la vera partita in difesa dell' ambiente e della biodiversità si gioca con la riforma della Pac, in
                          discussione questa settimana al Parlamento europeo. Jabier Ruiz , rappresentate Ue del Wwf, ammette che "allo
                          stato attuale, il futuro della Pac sembra oscuro". "Né il Consiglio né il Parlamento sembrano preoccuparsi delle crisi
                          climatiche e della biodiversità - afferma l' attivista - mentre vengono eliminate le condizioni ai sussidi agricoli a
                          favore di scappatoie di greenwashing", sostiene con riferimento all' ecologismo di facciata dietro al quale si
                          nasconde il mantenimento dello status quo. "I responsabili politici devono tirare il freno d' emergenza e cambiare
                          direzione prima che sia troppo tardi", conclude Ruiz.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 7
CSV FC - Assiprov martedì, 20 ottobre 2020
[ § 1 6 5 7 4 4 1 8 § ]

                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Rifiuti, lotta all' abbandono senza sosta. E dall' analisi del sacchetto si risale al
                          trasgressore
                          Il Corpo delle Guardie Ecologiche Volontarie afficanca il personale di Alea Ambiente e Polizia Locale durante la
                          settimana, svolgendo più servizi finalizzati al corretto conferimento dell' immondizia da parte degli utenti

                          Continua l' azione di Alea Ambiente, Polizia Locale e il supporto delle Guardie
                          Ecologiche Volontarie contro gli abbandoni di rifiuti. La contestazione del
                          verbale prevede una sanzione tra 104 euro (errato conferimento nei cestini
                          pubblici) e 200 euro (se pagati entro 60 giorni e che riguarda sacchetti gettati
                          in strada o nei fossi per esempio) per chiunque viene sorpreso - o anche
                          scoperto successivamente con attività d' indagine - nell' abbandono
                          irregolare dei rifiuti. Durante la settimana vengono svolti più servizi finalizzati
                          al corretto conferimento dell' immondizia da parte degli utenti. L' attività
                          comprende fra le altre cose anche la verifica dei sacchetti contenenti rifiuti,
                          dei rifiuti abbandonati esternamente ai cassonetti stradali; l' assunzione d'
                          informazioni e le indagini, finalizzate all' identificazione del colpevole per il
                          successivo sanzionamento da parte della Polizia Locale; e l' effettiva
                          compatibilità del rifiuto con la scelta del contenitore. Entra nel dettaglio il
                          presidente del Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie di Forlì,
                          Adamo Buitoni: "Svolgiamo più servizi nel corso della settimana ed alcuni si
                          sono concretizzati con l' elevazione di diversi verbali". Quanti? Negli ultimi
                          due mesi circa 14, mentre altri dovranno essere completati per risalire agli autori degli abbandoni. Molto attivi i
                          cittadini, stanchi di vedere immagini di sporcizia in città e nel forese. "Abbiamo molte segnalazioni. Le aree più
                          frequenti? Le campane del vetro o dove ci sono i punti di raccolta di indumenti usati, ma anche cestini e fossati in
                          modo diffuso. Si verificano comunque nelle zone meno illuminate e frequentate". Su richiesta del Comune le
                          Guardie Ecologiche Volontarie sono state impegnate anche in alcune indagini circa l' abbandono di rifiuti vegetali
                          nelle aree pubbliche. "C' è chi l' ha fatto anche in buona fede ed in questa circostanza abbiamo informato l' utente
                          della possibilità di effettuare dieci svuotamenti gratis per chi raccoglie foglie e da erbacce dalla pubblica via", spiega
                          Buitoni. Il fenomeno dell' abbandono, dopo l' apice riscontrato in occasione della nuova modalità di raccolta porta a
                          porta, ha subìto una lieve flessione: "Purtroppo c' è chi continua. Non c' è solo l' indifferenziato, ma anche carta e
                          plastica. Quindi da parte di qualcuno c' è il rigetto a collaborare ed impegnarsi nella raccolta differenziata. E' difficile
                          cogliere in flagranza chi commette questo tipo di trasgressione, quindi cerchiamo di risalire tramite al materiale che
                          si trova all' interno dei sacchetti, che viene aperto dall' operatore di Alea. Nella maggioranza dei casi l' accertamento
                          va a buon fine e la Polizia Locale procede alla contravvenzione. Un aiuto importante arriva anche dalla tecnologia,
                          con l' uso delle fototrappole che permettere di immortalare chi commette la violazione".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 8
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[ § 1 6 5 7 4 4 1 8 § ]

                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Tra i rifiuti che si sono moltiplicati per effetto della pandemia ci sono mascherine e guanti: "Nei sacchi
                          abbandonati non abbiamo riscontrato qualcosa in particolare, mentre abbiamo notato un abbandono spropositato di
                          guanti nei pressi dei supermercati. Abbiamo segnalato la problematica al Comune, che richiede poi ad Alea l'
                          intervento di pulizia se suolo pubblico".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020    Pagina 9
CSV FC - Assiprov martedì, 20 ottobre 2020
[ § 1 6 5 7 4 4 2 0 § ]

                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                              csv e scenario locale

                          Cesena protagonista di un' iniziativa all' insegna dell' inclusione e della solidarietà.

                          Cesena protagonista di un' iniziativa all' insegna dell' inclusione e della
                          solidarietà. Apre i battenti una "banca del tempo sociale" che vedrà
                          protagonisti gli studenti dell' istituto agrario Garibaldi-da Vinci di Cesena.La
                          banca del tempo sociale è un' iniziativa dell' associazione i Bambini delle
                          Fate e la cooperativa sociale Cisa, che ha lo scopo di offrire ai ragazzi con
                          autismo e disabilità, occasioni di inclusione e agli studenti delle scuole
                          superiori l' esperienza positiva di avvicinarsi al mondo del sociale in una
                          struttura organizzata. Per i più meritevoli è prevista l' assegnazione di crediti
                          formativi e borse di studio.Come spiega Franco Antonello, presidente dell'
                          associazione i Bambini delle Fate "Cesena è l' 11esima banca del tempo
                          sociale, il progetto coinvolge dieci ragazzi con disabilità della città, e 30
                          studenti di un liceo. Ogni ragazzo con disabilità avrà tre amici, gli studenti
                          hanno la possibilità di impegnarsi nel sociale attraverso un' iniziativa
                          strutturata. Un percorso di amicizia che dura un anno, un progetto che vede il
                          sostegno finanziario di Fondazione Romagna Solidale e il Gruppo Amadori.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 10
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          Ior, parte una raccolta fondi per sostenere la chirurgia oncologica

                                                                                                                             ELEONORA VANNETTI

                          FORLÌ L' Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) lancia la campagna di crowd
                          funding Be Kind Project a vantaggio della Unità operativa di chirurgia e terapie
                          oncologiche avanzate dell' ospedale Morgagni-Pierantoni. Il contributo, il tetto
                          fissato è 10mila euro, verrà interamente utilizzato a sostegno della borsa di
                          studio del dottor Leonardo Solaini che, attraverso la ricerca, sta indagando su
                          quali siano gli ambiti oncologici in cui impiegare la chirurgia
                          roboticaperpreservare non solo l' aspettativa, ma anche la qualità di vita di un
                          numero sempre maggiore di malati, che potranno così beneficiare di operazioni
                          mi ni -invasive. «Per il momento, sup portato dal dottor Giorgio Ercolani ho
                          assistito a più di 200 interventi chirurgici -racconta lo stesso Solaini -, nell' 80%
                          di questi è stato possibile avvalersi della chirurgia robotica. All' attivo abbiamo
                          già una quindicina di studi». Ma il sostegno ai pazienti del re parto diretto dal
                          dottor Ercolani non si esaurisce qui. Lo Ior ha anche attivato, grazie alla
                          mediazione e all' intraprendenza di una sua volontaria, Michela Fabbri, una
                          collaborazione con"DressAgain", progetto di Farsi Prossimo Odv che dà una
                          seconda chance ai vestiti e un' opportunità di integra zione alle persone
                          svantaggiate. L' obiettivo: donare una borsa porta -drenaggio, denominata "Be Kind Bag", ad ogni degente ricoverato
                          presso l' Unità operativa di chirurgia e terapie oncologiche avanzate di Forlì che ne ha necessità. Un' idea nata
                          proprio dall' esperienzapersonale di Michela, vissuta come figlia di un malato oncologico costretto a sottoporsi ad
                          intervento chirurgico. «Tutto nasce da una trama di incontri che guardano al bene del paziente - dice il direttore
                          generale Ior, Fabrizio Mise rocchi -. Questo è un tassello di un mosaico che andremo a comporre nel tempo». «Un'
                          iniziativa che conferma la necessità di integrazione tra pazienti, volontariato e realtà ospedaliera», conclude il
                          direttore del Morgagni-Pierantoni, Paolo Masperi. Le donazioni possono essere fatte direttamente online sul sito
                          www.insieachicura.it.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 11
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          PRESENTATO IL PROGETTO

                          "I bambini delle fate" sono pronti all' azione a Geometri e Agraria
                          Studenti formati per stare al fianco di giovani disabili in un progetto che prevede un rapporto di 3 a uno

                                                                                                                             SERENA DELLAMORE

                          CESENA Apre all' istituto tecnico Garibaldi -Da Vinci, la "Banca del tempo
                          sociale" un progetto che ha l' obiettivo di unire ragazzi con disabilità a ragazzi
                          delle scuole superiori, in un precorso settimanale guidato e continuativo. Il
                          progetto, che conta 13 banche del tempo sociale in tutt' Italia, è promosso dall'
                          impresa sociale "I bambini delle fate" fondata da Franco Antonello, padre di
                          Andrea. Antonello è l' imprenditore salito agli onori della cronaca perché aveva
                          lasciato il lavoro dopo che al figlio maggiore, Andrea, era stato diagnosticato l'
                          autismo. Alla storia di padre e figlio si è ispirato il romanzo "Seti abbraccio non
                          aver paura", di Fulvio Ervas ed anche il film di Gabriele Salvatores" Tutto il mio
                          folle amore". «I bambini delle fate, nata nel 2005, si occupa di assicurare
                          sostegno economico a progetti e percorsi d' inclusione sociale, gestiti da
                          associazioni del territorio nel campo del terzo settore, rivoltia ragazzi e famiglie
                          con autismo ed altre disabilità - ha spiegato ieri mattina Antonello ai
                          rappresentanti di classe, dalle seconde alle quarte, dell' istituto Da Vinci -
                          Garibaldi alla presentazione del progetto- I ragazzi disabili sono ragazzi sempre
                          soli di cui nessuno s' interessa ma che ci sono. Ma per fortuna ci sono ragazzi
                          col cuore grande che si dimostrano interessati a trascorrere del tem po coi loro coetanei disabili, ma che non sanno
                          come avvicinarsi. Ed ecco la Banca del tempo sociale, un qualcosa che non sia solo volontariato, ma un' azienda
                          strutturata con regole ben precise. E dove questo progetto sta funzionando da tanti anni si sono create delle
                          amicizie durature». Come funziona questa Banca del tempo sociale? L' impresa "I bambini delle fate" raccoglie i
                          fondi necessari per avviare il progetto. Tramite un suo tutor, forma, assiste ed organizza gli studenti che
                          parteciperanno al progetto ed inoltre individua 10 ragazzi con disabilità a cui saranno affiancati 30 ragazzi delle
                          superiori, nel rapporto di uno a tre. Il progetto a Cesena, proposto alla scuola da Silvia Mosconi referente dell' istituto
                          Agrario e Geometri per questo tipo di progetti, vede coinvolta la cooperativa sociale Cisa e vede come finanziatori,
                          con 60mila euro, Amadori e la fondazione Romagna solidale. «Per i ragazzi delle scuole superiori che decideranno di
                          aderire al progetto si tratta di un vero e proprio contratto-continuaAntonello - loro s' impegnano a dedicare per
                          almeno due ore la settimana del tempo ad un ragazzo con disabilità ed in cambio ricevono, oltre alla bellissima
                          esperienza umana, strumenti didattici, come un Ipad e buoni per l' acquisto di libri ed articoli sportivi. Oltre ai crediti

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 12
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                          martedì 20 ottobre 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                            csv e scenario locale

                          formativi riconosciuti. Per i più meritevoli vi sono anche in palio delle borse di studio. In questo periodo d'
                          emergenza Covid i ragazzi disabili sono ancora più soli e la solitudine è davvero una brutta bestia. Ecco perché in
                          questo momento ancora di più bisogna impegnarsi per loro».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 13
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          UNICA RAZZA AL MONDO RICONOSCIUTA COME CANE DA TARTUFO

                          Il "campionato mondiale" con 170 lagotti partecipanti
                          Evento senza pubblico ma con concorrenti arrivati da diversi paesi europei

                                                                                                                            ALBERTO MERENDI

                          SAN PIERO IN BAGNO Il Lagotto romagnolo, il cane specializzato per la ricerca
                          del tartufo, ha vissuto anche quest' anno le sue giornate di gloria alle pendici del
                          Monte Comero, tra il centro turistico di Valbonella dei fratelli Biella e la vicina
                          azienda agro -forestale "Vado-Campietro" della famiglia Valgiusti.                        La
                          manifestazione Il Lagotto Romagnolo è l' unica razza al mondo riconosciuta,
                          dal 1995, come specializzata per la ricerca del tartufo. Concorso di bellezza e
                          prove di abilità, in questo raduno che è una sorta di "campionato mondiale" del
                          lagotto, hanno coinvolto centinaia di esemplari provenienti anche da una decina
                          di paesi esteri. La particolare situazione sanitaria non ha intaccato la
                          manifestazione, organizzata come al solito dal Club Italiano del Lagotto.
                          Promotori e organizzatori, guidati dal presidente del Club Italiano del Lagotto
                          Paolo Alessandrini e dal sampierano Pino Valgiusti, han no osservato le regole
                          di igienizzazione e distanziamento, sup portati dalle associazioni Volontari Alto
                          Savio. Circa 170 i lagotti partecipanti al concorso di bellezza e 150 quelli
                          impegnati nella prova di cerca del tartufo. La prova di lavoro si è svolta
                          domenica mattina nella azienda agro -forestale "Vado-Campietro", la più ampia
                          tartufaia controllata della Provincia. I commenti «Siamo proprio soddisfatti-commenta il presidente Alessandrini - per
                          essere riusciti anche quest' anno a realizzare l' appuntamento. Non mi aspettavo tanti partecipanti, tenuto conto che
                          quando sono partite le iscrizioni eravamo a livello di 300 casi al giorno di contagi e nei giorni del raduno siamo
                          arrivati a 11.000. Abbiamo messo in pratica tutte le linee guida concordate con autorità sanitarie e ministero della
                          salute, con autocertificazioni specifiche e cerimonie non ammesse; senza pubblico». Gli stranieri Il concorso di
                          domenica scorsa La manifestazione ha portato anche un pizzico di presenze straniere in questa annata turistica
                          difficile. Alcuni allevatori e appassionati sono arrivati da Germania, Olanda, Austria, Svezia, Norvegia, Belgio, Francia.
                          E alcuni francesi hanno dovuto rinunciare alla partecipazione per non essere riusciti a controllare in tempo col
                          tampone la loro situazione sanitaria.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 14
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          Acqua e disabili e terapeutico
                          Strumento ludico

                          SAVIGNANO L' acqua, uno strumento ludico e terapeutico per gli atleti e le
                          persone con disabilità, nelle varie discipline. È il tema dell' incontro in
                          programma domani sera alle 21 alla Sala Allende. Relatori Alessandra Savini,
                          dottoressa in Scienze e tecniche di attività motoria adattata, e Fabio Bernardi,
                          dottore in Scienze motorie, allenatore di nuoto 2° livello Fin. Modera Melissa
                          Milani, Presidente del Cip Emilia-Romagna. Si tratta del primo di quattro
                          seminariaperti alla cittadinanza, promossi da Massimiliano Evangelisti,
                          Presidente dei Ridetowin, tecnico incaricato del Comitato italiano paralimpico.
                          L' iniziativa gode del patrocinio del Comune di Savignano sul Rubicone. L'
                          ingresso è libero.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 15
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                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                               csv e scenario locale

                          "Be Kind Project": il crowdfunding Ior a sostegno della Chirurgia di Forlì e dei suoi pazienti
                          A questo scopo lo I' Istituto Oncologico Romagnolo ha messo a disposizione il suo portale gratuito di raccolta fondi:
                          fino almeno a fine anno chiunque potrà sostenere la campagna donando direttamente online

                          Aumentare l' impatto e l' utilizzo della più innovativa robotica nella cura dei
                          pazienti per una medicina più "umana", che prenda ancora in maggior
                          considerazione la qualità di vita di chi è costretto a sottoporsi ad intervento.
                          Sembra un paradosso, ma in realtà è proprio questo il senso dell' iniziativa
                          "Be Kind Project", crowdfunding lanciato dall' Istituto Oncologico Romagnolo
                          a vantaggio della Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche
                          Avanzate dell' Ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì: un reparto d'
                          eccellenza riconosciuto non solo a livello nazionale diretto dal professor
                          Giorgio Ercolani.A questo scopo lo I' Istituto Oncologico Romagnolo ha
                          messo a disposizione il suo portale gratuito di raccolta fondi
                          www.insiemeachicura.it: fino almeno a fine anno chiunque potrà sostenere
                          la campagna donando direttamente online. Al termine dell' iniziativa il
                          contributo verrà interamente utilizzato a sostegno della borsa di studio del
                          dott. Leonardo Solaini, figura professionale dedicata ad indagare quali siano
                          gli ambiti in cui l' impiego della tecnologia robotica vada a migliorare
                          effettivamente l' outcome clinico dei pazienti. In questo modo l' innovazione
                          in campo chirurgico verrà impiegata per preservare non solo l' aspettativa, ma anche la qualità di vita di un numero
                          sempre maggiore di malati, che potranno così beneficiare di operazioni mini-invasive."Sappiamo come subire un
                          intervento demolitivo impatti in maniera decisa sul proseguo dell' esistenza di una persona - ha spiegato il direttore
                          generale IOR, Fabrizio Miserocchi, nel corso della cerimonia di presentazione dell' iniziativa - portando spesso a
                          perdere la propria indipendenza. Inoltre, recuperare da questo tipo di operazioni richiede degenze più dolorose e più
                          lunghe. L' utilizzo delle nuove tecnologie permette al paziente di soffrire meno nell' immediato, grazie ad una
                          maggior precisione nel taglio chirurgico; e garantisce di poter tornare prima a casa e alla vita di tutti i giorni. La borsa
                          di studio per il dott. Leonardo Solaini si inscrive d' altronde in una tradizione Ior, che è quella di sostenere la carriera
                          dei giovani più promettenti, coloro che diventeranno in futuro i nuovi protagonisti della cura della persona in difficoltà
                          in generale. Dal 1979 sono stati ben 236 i professionisti formati con stage e corsi in Italia e all' estero sostenuti dallo
                          Ior: la maggior parte di questi oggi sono eccellenze della lotta contro il cancro, dunque crediamo fortemente in
                          questo tipo di percorsi».Ma il sostegno ai pazienti del reparto del professor Ercolani non si esaurisce qui. L' Istituto
                          Oncologico Romagnolo ha anche attivato, grazie alla mediazione e all' intraprendenza di una sua volontaria, Michela
                          Fabbri, una collaborazione con "Dress Again", progetto di Farsi Prossimo Odv che dà una seconda chance ai vestiti e
                          un' opportunità di integrazione alle persone

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 16
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                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          svantaggiate. L' obiettivo: donare una borsa porta-drenaggio, denominata "Be Kind Bag", ad ogni degente
                          ricoverato presso l' Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì che ne avra' necessità. Un'
                          idea nata proprio dall' esperienza personale di Michela, vissuta come figlia di un malato oncologico costretto a
                          sottoporsi ad intervento chirurgico, come ha spiegato lei stessa: "Il mio desiderio è quello di infondere coraggio e
                          dare dignità e colore a tutti quei pazienti costretti a convivere, per un certo periodo, con i drenaggi. Ho vissuto
                          personalmente l' effetto benefico di una semplice bag colorata, ricordo dei miei tanti viaggi, sullo stato d' animo di
                          mio padre. Così ho deciso di offrire il mio aiuto al professor Ercolani e ad una equipe che, con grande umanità, si è
                          presa cura di un mio affetto nel momento del bisogno. Lavorare in squadra fa sempre la differenza. Mia madre ha
                          dato forma alla mia idea e vita alle prime borse porta-drenaggio, realizzate a mano con scampoli di stoffe
                          generosamente donati. Queste "borse gentili" colorate si prenderanno cura dei pazienti sottoposti a intervento
                          chirurgico, trasmettendogli anche la forza di persone che avranno pensato a loro con amore, pur non conoscendoli,
                          e ricordando loro come questa disavventura sia in realtà solo una fase passeggera. A me sta molto a cuore la dignità
                          dei malati oncologici: è importante che sentano di non essere soli. Mi auguro che questo piccolo gesto possa
                          motivarli ad avere coraggio e speranza e dare colore alla loro vita, in ogni senso"."Quando ci è stata illustrata da
                          Michela l' idea di 'Be Kind Bag' - ha spiegato Chiara Resta, responsabile di "Dress Again", progetto nato dalla
                          collaborazione con la Caritas diocesana di Faenza-Modigliana - l' abbiamo subito appoggiata con tutto l' entusiasmo
                          che contraddistingue le nostre sarte e volontarie, di fronte a una nuova sfida che consente di dare sostegno a
                          persone che sono in difficoltà. Poter lavorare per riportare dignità e un sorriso alle persone è il nostro obiettivo,
                          poterlo fare in collaborazione con le altre associazioni è una grande gioia: perché uniti come ago e filo la trama del
                          tessuto diventa sempre più forte per sostenere le difficoltà dell' altro. Ecco perché abbiamo sposato questa causa
                          mettendo a disposizione di 'Be Kind Bag' le nostre macchine da cucire e il locale del nostro negozio, dove le
                          volontarie di "Dress Again" si trovano una volta a settimana per confezionare le borse. Fino ad ora abbiamo
                          proceduto con ciò che avevamo a disposizione, ma la raccolta fondi dello IOR ci consentirà di poter utilizzare nuovo
                          materiale per realizzare ancora più borse"."Ci tengo a ringraziare tutti i soggetti coinvolti in questa bella iniziativa -
                          queste le parole del professor Ercolani - in primis Michela Fabbri, per l' idea che ha avuto ma anche per la pazienza
                          dimostrata nel corso delle settimane in cui abbiamo gestito la patologia di suo padre. In secondo luogo un grazie di
                          cuore va a Istituto Oncologico Romagnolo e "Dress Again": ho sempre visto le bags utilizzate per le donne operate in
                          campo senologico, ma devo ammettere che ampliare il discorso delle borse porta-drenaggio anche per la chirurgia
                          generale si dimostrerà un valore aggiunto per il nostro reparto. Ritengo fondamentale l' apporto delle organizzazioni
                          no-profit per le strutture pubbliche: non sempre noi medici riusciamo a intercettare e comprendere tutte quelle che
                          sono le esigenze dei pazienti, la collaborazione con il mondo del volontariato ci aiuta a gestire e coniugare nel
                          migliore dei modi necessità cliniche e personali del malato. In questo primo anno il

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 17
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                          lunedì 19 ottobre 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          dott. Solaini ha portato avanti non solo un notevole lavoro dal punto di vista assistenziale: il contributo che ci ha
                          offerto in termini di ricerca nelle applicazioni della robotica per quel che concerne il trattamento di patologie come i
                          tumori del colon-retto si rivelerà molto preziosa. Ringrazio quindi, per terminare, tutti coloro che parteciperanno a
                          questa raccolta fondi organizzata dallo Ior per permetterci di continuare ad indagare come l' impiego di queste
                          nuove tecnologie possa migliorare outcome e qualità di vita dei nostri pazienti".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 18
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                               csv e scenario locale

                          Lo Ior in campo per aiutare l' ospedale
                          Il nuovo progetto 'Be Kind' a sostegno del reparto di Chirurgia e Terapie oncologiche avanzate, realizzata anche una
                          borsa per drenaggi

                                                                                                                                      Rosanna Ricci

                          di Rosanna Ricci Si chiama 'Be Kind Project', il progetto di raccolta fondi
                          lanciato dall' Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) a sostegno della Unità
                          Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell' Ospedale
                          Morgagni-Pierantoni di Forlì. La chirurgia dell' ospedale forlivese, diretta
                          dal professor Giorgio Ercolani, è, un reparto riconosciuto come
                          eccellenza non solo a livello nazionale. La raccolta fondi dello Ior servirà
                          completamente a finanziare la borsa di studio del dott. Leonardo Solaini,
                          il quale è impegnato in un' indagine professionale di grande innovazione
                          sull' impiego della tecnologia robotica che permetterà di migliorare,
                          attraverso operazioni mini invasive, la qualità di vita di un numero sempre
                          più ampio di malati di tumore al colon-retto. Il dottor Solaini è impegnato
                          nell' ospedale Morgagni come ricercatore Unibo dal 4 novembre 2019 e
                          ha già partecipato a oltre cento interventi di chirurgia mininvasiva di cui
                          65 robotici rendendo il gesto chirurgico più semplice anche nei casi più
                          complessi. Nel settore di chirurgia oncologica colorettale o gastrica,
                          Solaini è stato autore o co-autore di 15 studi di cui 12 multicentrici nazionali o internazionali. «In questo primo anno,
                          Solaini ha portato avanti un notevole lavoro dal punto di vista assistenziale - ha precisato il professor Ercolani - e il
                          contributo che ci ha offerto in termini di ricerca nelle applicazioni della robotica per quel che concerne il trattamento
                          di patologie come i tumori del colon-retto, si rivelerà molto prezioso». Lo Ior sostiene tradizionalmente la carriera dei
                          giovani più promettenti, ma quest' anno, in più, ha attivato il progetto 'Dress Again', grazie alle volontarie Michela
                          Fabbri e Chiara Resta che lo hanno promosso con lo scopo di donare una borsa porta-drenaggio, denominata 'Be
                          Kind Bag', a ogni degente ricoverato presso l' Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì
                          che ne avra' necessità. «Il tutto - spiegano le due volontarie - per infondere coraggio e dare dignità e speranza a tutti
                          quei pazienti costretti a convivere, per un certo periodo, con i drenaggi». «Ci tengo a ringraziare tutti i soggetti
                          coinvolti in questa bella iniziativa - ha concluso il prof. Giorgio Ercolani -. Grazie in particolare all' Istituto Oncologico
                          Romagnolo e a 'Dress Again'. Ho sempre visto le bags utilizzate per le donne operate in campo senologico, ma devo
                          ammettere che ampliare il discorso delle borse porta-drenaggio anche per la chirurgia generale si dimostrerà un
                          valore aggiunto per il nostro reparto. La collaborazione con il mondo del volontariato ci aiuta a gestire e coniugare
                          nel migliore dei modi necessità cliniche e personali del malato».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 19
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              csv e scenario locale

                          Mani Tese cerca 100 volontari a Forlì per fare i pacchetti di Natale alla Feltrinelli
                          L' Ong raccoglie fondi per i progetti di solidarietà in corso nella Guinea Bissau

                          L' associazione Mani Tese, anche quest' anno impegnata nella
                          campagna di raccolta fondi natalizia 'Molto più di un pacchetto regalo' in
                          collaborazione con la Feltrinelli, cerca 100 volontari a Forlì che abbiano
                          voglia di dedicare qualche ora del proprio tempo per impacchettare regali
                          presso la libreria laFeltrinelli di piazza Saffi dal primo al 24 dicembre. L'
                          iniziativa andrà a sostenere i progetti dell' organizzazione non
                          governativa a favore dei bambini e delle donne vittime di violenza,
                          trafficking e sfruttamento in Guinea-Bissau, uno dei Paesi più poveri dell'
                          Africa occidentale, dove l' Ong è attiva da oltre 40 anni con progetti di
                          cooperazione. Sul sito www.manitese.it, nella pagina dedicata alla città è
                          possibile visionare la lista delle librerie interessate. Partecipare è
                          semplice, basta avere 16 anni compiuti e almeno 4 ore di tempo da
                          dedicare all' attività di volontariato. È possibile iscriversi direttamente
                          online. La campagna quest' anno interesserà 43 città e più di 80 librerie in
                          tutta Italia. L' esperienza avverrà secondo le norme anti Covid-19.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 20
[ § 1 6 5 7 4 4 2 4 § ]

                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                                   csv e scenario locale

                          Sportello informativo per conoscere i diritti e i servizi per disabili

                          Presso la sede di via Cesenatico 60 della Fondazione La Nuova Famiglia
                          è attivo lo 'Sportello Info Handicap', si tratta di una iniziativa che ha l'
                          obiettivo di fare conoscere a tutte le persone con disabilità e alle loro
                          famiglie i diritti e le informazioni utili sui servizi, i diritti, le agevolazioni, gli
                          sgravi fiscali ed altre opportunità disponibili. In questo ufficio, che è
                          gestito dalla Cooperativa La Vela onlus, è possibile anche presentare
                          segnalazioni di barriere architettoniche, insomma si tratta di un vero
                          punto di riferimento utilissimo per avere informazioni. Lo sportello è
                          aperto al pubblico il giovedì mattina dalle 8.30 alle 10.30, il numero
                          telefonico è il 348 9946517 e l' indirizzo mail
                          infohandicap@cooperativalavela.org.

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 21
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                               salute e assistenza

                          NOI FORLIVESI

                          Anziani e disabili, il doloroso stop alle visite

                          Egregio Davide, lasci perdere la rivolta (spero non violenta): la decisione
                          di non aprire le case di riposo non è del Governo ma del sindaco di Forlì
                          Gian Luca Zattini, democraticamente eletto. I dati della pandemia
                          dimostrano esattamente il contrario di ciò che lei pensa: sì, è per
                          proteggere gli anziani, che sono stati infettati e sono morti a decine. In
                          molte delle case di riposo che hanno chiuso le porte (autonomamente, in
                          quel caso) sono arrivate lettere di protesta firmate da avvocati, poi però
                          non si sono contate le vittime. Non condivido insomma la sua soluzione,
                          sono d' accordo però che ci sia un problema. Prendo molto sul serio una
                          sua frase: «Invece di morire di virus moriranno di solitudine e
                          crepacuore». Questo dà la misura di quanto sia drammatica la situazione
                          e di quanto sia difficile la missione di chi si prende cura degli anziani. Le
                          videochiamate - sollecitate anche dal sindaco e implementate da molte
                          strutture - sono uno strumento, ma non il fine. Molto passerà dalle parole
                          che familiari e operatori sapranno dire ai nostri nonni. Post scriptum: l'
                          ordinanza vale anche per i centri residenziali per disabili. L' associazione Anffas di Forlì denuncia che quei ragazzi
                          stanno perdendo molte abilità faticosamente conquistate. È una situazione di cui si parla poco ma è altrettanto
                          drammatica. Un forte incoraggiamento a tutti coloro che sono in prima linea.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 22
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                                   volontariato

                          La scadenza del 31 ottobre

                          Enti non profit con assemblee a distanza

                                                                                                                            Marina Garone, Gabriele Sepio

                          Assemblee di ottobre in dubbio per gli enti non profit. Dopo l' emanazione
                          degli ultimi Dpcm emergenziali, restano incerte le modalità con le quali gli
                          associati potranno riunirsi per l' approvazione del bilancio e delle modifiche
                          statutarie di adeguamento al Codice del Terzo settore, il cui termine è stato
                          prorogato dal Dl Cura Italia al 31 ottobre. Il dubbio nasce dalla formulazione
                          dei decreti, che non fanno espresso riferimento allo svolgimento delle
                          assemblee e alle riunioni degli organi sociali. Più nel dettaglio, il Dpcm del
                          18 ottobre richiama le «attività convegnistiche o congressuali»
                          (prevedendone l' obbligo di sospensione, ad eccezione di quelle a
                          distanza), specificando poi che è «fortemente raccomandato» svolgere
                          tutte le riunioni private in modalità a distanza. Già il precedente Dpcm del
                          13 ottobre, del resto, aveva previsto la raccomandazione di non riunirsi in
                          un numero superiore a sei persone nelle abitazioni private, alle quali
                          dovrebbero ritenersi assimilabili in assenza di previsioni specifiche anche
                          gli altri luoghi di privata dimora (quali le sedi associative). Occorre quindi
                          capire se e con quali modalità le associazioni non profit possano svolgere
                          le assemblee in questa fase dell' emergenza. Pur in assenza, nel nuovo Dpcm, di un espresso divieto di svolgimento
                          delle assemblee, sembra ragionevole ritenere che le stesse, in questa fase, non possano avere luogo con modalità in
                          presenza. Ciò in ragione delle raccomandazioni emanate dal Governo, che sono evidentemente volte a evitare
                          qualsiasi forma di assembramento. Il Dl Cura Italia ha previsto la possibilità per associazioni fondazioni di riunirsi in
                          videoconferenza, anche ove questa modalità non sia disciplinata dallo Statuto. Ciò, tuttavia, a condizione che siano
                          rispettati criteri di trasparenza e tracciabilità «previamente fissati» e purché siano individuati sistemi che consentano
                          di identificare con certezza i partecipanti, nonché l' adeguata pubblicità delle sedute (articolo 73, comma 4, Dl
                          18/2020). È evidente che tali criteri non potranno essere previamente fissati dal medesimo organo assembleare, che
                          non può in questa fase riunirsi, se non in videoconferenza. Pertanto, la soluzione che appare più ragionevole è che
                          sia l' organo amministrativo a definire le modalità per il collegamento a distanza, dandone comunicazione a tutti i
                          soci. Dei medesimi criteri, poi, sarà opportuno dare atto preliminarmente nel verbale di assemblea. Per gli
                          adeguamenti statutari, potrebbe comunque arrivare un rinvio: nel Consiglio nazionale del Terzo

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                          martedì 20 ottobre 2020

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                                                                                   volontariato

                          settore dello scorso venerdì, alla presenza della ministra Nunzia Catalfo, è emersa l' esigenza di addivenire a una
                          proroga del termine per l' adeguamento "semplificato", al fine di allinearlo all' operatività del Registro unico nazionale
                          (prevista intorno ad aprile 2021). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                                     volontariato

                          Volontari nelle case popolari, ecco come cresce la nuova Milano

                                                                                                                              GIAMPIERO BERNARDINI

                          L' ASSOCIAZIONE LUISA BERARDI COMPIE 25 ANNI E ABBATTE I MURI
                          Una storia di solidarietà che dura da 25 anni. L' associazione Luisa
                          Berardi, una Onlus, nacque nel 1995 nella parrocchia di San Pio V, per un'
                          idea di don Paolo Steffano, oggi parroco a Baranzate: quella di
                          coinvolgere i laici in un' azione di presenza nel quartiere Molise-
                          Calvairate, con un grande insediamento di case popolari con molti
                          immigrati, italiani e stranieri. Si costituì un' associazione, autonoma dalla
                          parrocchia. Partirono in 100 soci (oggi sono 160), ricorda la presidente
                          Mariangela Simini, con un doposcuola e un progetto estivo per ragazzi.
                          Oggi la sede è in alcuni locali delle case Aler, ex docce comuni, in via degli
                          Etruschi 5. Zona difficile, ma ricca di umanità. Locali rimessi a posto con
                          pa- zienza ma c' è un affitto che non è stato ridotto, nonostante le
                          promesse del-l' Aler, nemmeno in questo periodo di Covid. Chiamiamola
                          sussidiarietà a ostacoli. Celeste Bressi, psicologa, prima utente, poi
                          educatrice volontaria, quindi operatrice, racconta che in questi anni sono
                          stati seguiti tanti ragazzi e molti sono arrivati al diploma superiore e pure
                          alla laurea. Doposcuola, laboratori di italiano, sviluppo degli interessi e socialità. Stare insieme bene è necessario per
                          crescere. Anche organizzare una 'gita' in centro a Milano è importante. Questo quartiere non è lontano dal Duomo,
                          ma in tanti non ci vanno mai. Scoprire insieme la città ha un valore, ben più di quanto ci si possa immaginare. Vale
                          anche per le ragazze e le donne, qui molte sono di origina araba. È fondamentale che imparino l' italiano per gestire
                          la loro vita anche nei rapporti con la scuola dei figli, le istituzioni. Per le relazioni umane. Imparano a stare insieme
                          alle altre, al di là dell' origine etnica, a parlare tra loro dei problemi concreti. E a pensare a un futuro personale.
                          Nessuna rivolta, ma presa coscienza della dignità propria e altrui. Un 'movimento umano' che coinvolge anche i
                          mariti. La maggior parte reagisce bene e vede l' Associazione come uno 'spazio amico', si fida e collabora per la
                          crescita di mogli e figlie nella conquista di autonomia. Processi lenti, che col tempo sgretolano i muri. Si organizzano
                          visite a mostre o a luoghi cittadini, come i Navigli, per gruppi di ragazze di differenti origini. Si guarda un film insieme.
                          Così crescono amicizia, cultura, creatività e capacità di stare insieme, fare comunità. Ci sono anche interventi a
                          sostegno della maternità e della prima infanzia, con pure uno spazio educativo per bimbi piccoli. Il coronavirus ha
                          creato seri problemi. Nel periodo più duro, con la collaborazione della Fondazione Rava e alla Rete QuBi, tante
                          famiglie in difficoltà sono state seguite con aiuti vari, ma anche con tablet per i ragazzi costretti a seguire le lezioni a
                          distanza. Ci si è dovuti reinventare, spiega Valeria Sangalli, insegnante, e si cerca di ripartire,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 25
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                          martedì 20 ottobre 2020

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                                                                                   volontariato

                          ma le incertezze legate alla pandemia sono tante. Il percorso in atto non va spezzato. Prima o poi si potrà tornare
                          a condividere spazi, tempi, risate. Ma anche pane fatto in casa e cibi etnici. Per chi fosse interessato a saperne di più
                          www.luisaberardi.org RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 26
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          Diventare volontario? Si impara in classe

                                                                                                                                PAOLA DAMICO

                          «La nostra forza erano, sono e saranno i volontari. La tempesta Covid-19 ci ha
                          fatto capire che senza la mobilitazione dei volontari avremmo avuto esiti
                          molto più dolorosi, non solo sul piano sanitario ma anche economico e
                          sociale. E ora servono forze fresche che formeremo, perché sappiano reagire
                          positivamente anche in queste emergenze». Sergio Amadori, ematologo e
                          presidente di Ail (Associazione italiana contro leucemie-linfomi e mieloma)
                          annuncia la nascita della prima scuola di formazione per i volontari e la
                          «campagna» di arruolamento. «Ci rivolgiamo ai giovani, agli studenti di licei e
                          università. Oggi abbiamo diciottomila volontari attivi nelle nostre 81 sedi in
                          tutta Italia - continua - ma l' età media è tra i 60 e i 70 anni». I nuovi volontari
                          dovranno essere formati «così da affiancare medici e infermieri e parlare lo
                          stesso linguaggio», e anche preparati psicologicamente, «per essere in grado
                          di sostenere il peso della malattia di quei pazienti che aiutano». La scuola
                          nasce da un' idea del professor Amadori sulla scorta dell' esperienza maturata
                          dall' Ail Palermo e da altre sezioni. Lo spiega Giuseppe Toro, 71 anni, che 23
                          anni fa è entrato nell' associazione presso l' ospedale Cervello del capoluogo
                          siciliano, quando la madre si ammalò di leucemia, e che ora coordinerà la futura scuola: «È abbastanza frequente
                          che le persone si avvicinino all' associazione in seguito ad esperienze di malattia vissute in famiglia - precisa - e sin
                          dall' inizio ci ponemmo il problema della formazione. Negli anni affiancare i volontari con una psicologa ci ha fatto
                          fare passi avanti, perché è importante collocare ciascuno in ruoli diversi a seconda delle capacità ma anche del
                          grado di emotività». Dall' esperienza sul campo sono poi nate le «buone prassi» e un corso di formazione
                          innanzitutto per i formatori, gli psicologi. La scuola di fatto è uno strumento prezioso per «professionalizzare» i
                          volontari, come ha precisato l' economista Stefano Zamagni, presente al taglio del nastro della nuova iniziativa di Ail,
                          accanto al sottosegratario Stanislao Di Piazza, sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: «È
                          anche un modo per dare ai volontari una legittimazione - ha detto il professor Zamagni - e soddisfazione interiore. La
                          remunerazione del volontario, infatti, è vedere valorizzato il suo operato». La scuola di Ail parte con una task force di
                          42 psicologhe volontarie messe a disposizione dalle diverse sezioni. «La nostra storia di 50 anni - aggiunge il
                          professor Amadori - ha dimostrato che l' associazione è stata capace di adattarsi ai cambiamenti della società, della
                          sanità, alle nuove conoscenze e alle nuove terapie. Ma il nostro è un volontariato che lavora sotto traccia,
                          semisepolto. E spesso dall' esterno non si capisce cosa stiamo facendo. Invece, è il momento che venga
                          riconosciuto». La formazione è anche il mezzo più efficace per non perdere volontari lungo il percorso, per
                          fidelizzarli.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 27
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                          martedì 20 ottobre 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          «La sindrome del burnout, ovvero una condizione di stress che determina un logorio psicofisico ed emotivo, non è
                          infrequente quando si sta accanto a pazienti con patologie gravi come quelle ematologiche». La scuola prevede un
                          incontro formativo fatto dai volontari anziani, un colloquio con la psicologa, quindi un corso di formazione intensivo
                          (nozioni di igiene, psicologiche, medico-scientifiche), un nuovo colloquio di «restituzione» con la psicologa. Infine, l'
                          inserimento in associazione e l' affidamento a un tutor. Non è finita: una volta al mese ci sarà una supervisione e poi
                          un percorso di formazione permanente con tutti i volontari insieme. «Ogni volontario ha un suo ruolo - conclude Toro
                          - e nulla va lasciato al caso. La cosa più importante da imparare è l' ascolto e la capacità di essere vicini ai malati».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 28
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                          martedì 20 ottobre 2020
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                                                                              Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          Terzo settore la riforma si muove

                          La riforma del Terzo settore inizia a entrare nelle realtà di Regioni ed enti
                          locali. A qualche giorno dalla sentenza numero 131 del 2020 della Corte
                          costituzionale (che - si ricorda - ha riconosciuto la legittimità degli istituti dell'
                          amministrazione condivisa, nella prospettiva della sussidiarietà orizzontale) la
                          Toscana ha approvato la prima legge (n. 65 del 2020) di attuazione
                          complessiva della riforma nazionale, frutto di un itinerario di «gestazione» di
                          più di un anno, dopo aver già messo mano all' aggiornamento della legge sulla
                          cooperazione sociale nel 2018. Un attivismo che indica il bisogno delle
                          amministrazioni, specialmente nella pandemia, di poter avere a disposizione
                          strumenti normativi certi ed innovativi. Ma quali sono i «temi forti» della legge?
                          Il suo merito principale - specialmente quando era ancora una proposta in
                          discussione in Consiglio - è senz' altro quello di aver posto con forza nel
                          dibattito il tema di provare a impostare una diversa lettura dei rapporti fra
                          Terzo settore e Pubblica amministrazione (co-programmazione, co-
                          progettazione, convenzioni), in controtendenza rispetto alle chiusure
                          provenienti soprattutto dalla giurisprudenza amministrativa. Questo significa
                          che l' iniziativa toscana, sulla scorta dell' ampio dialogo nazionale, ha voluto essere una sorta di laboratorio. L' idea di
                          fondo è stata quella di riconoscere che, nelle relazioni fra Terzo settore e Pubblica amministrazione, lo strumentario
                          del Codice dei contratti pubblici non fosse totalmente adeguato, e che servissero le forme del Codice del Terzo
                          settore per costruire la collaborazione nelle attività di interesse generale: uno spazio ampio, in gran parte ancora da
                          esplorare, che supera ampiamente l' ambito sociale e socio-sanitario nel quale, attualmente, si registrano le
                          esperienze più interessanti e che deve essere fatta propria anche dagli enti locali toscani. Questa opzione è stata
                          ripresa, a livello nazionale, anche nel recente decreto-legge Semplificazioni (n. 76 del 2020, art. 8). La legge toscana
                          inoltre ha previsto, fra l' altro, che la co-progettazione possa essere attivata anche «a seguito di iniziativa di uno o più
                          enti del Terzo settore». L' iniziativa «dal basso» può rappresentare l' occasione di una profonda ridefinizione delle
                          funzioni amministrative: sono gli Enti di Terzo settore che indicano alla Pubblica amministrazione i progetti e gli
                          interventi di interesse generale; spetterà poi a quest' ultima motivare perché non si avvia un percorso di
                          «amministrazione condivisa». Ciò comporta un grande sforzo delle realtà del Terzo settore, dal volontariato all'
                          impresa sociale, che non dovrà solo aderire a una proposta pubblica pre-confezionata, ma pure sollecitare la
                          Pubblica amministrazione per generare cambiamenti nelle comunità. Se non si coglie questa prospettiva,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 29
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                          martedì 20 ottobre 2020

                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          investendo in formazione del Terzo settore, il timore è che i ragionamenti sull' amministrazione condivisa
                          rimangano una bella teoria o un esercizio retorico. Dopodiché uno sguardo è rivolto alle nuove forme di impegno
                          volontario: non più numericamente né qualitativamente trascurabili. La legge infatti dà una regola allo svolgimento di
                          volontariato individuale nei confronti della Pubblica amministrazione, non tralasciando la collaborazione con il
                          volontariato organizzato e impegnandosi per favorire il consolidamento delle attività di volontariato organizzato. È
                          una scelta politica - il volontariato si svolge essenzialmente dentro un' organizzazione - e allo stesso tempo una
                          presa d' atto delle mutevoli espressioni dei volontariati del nostro tempo. Merita una segnalazione anche la disciplina
                          del raccordo fra Terzo settore e Regione, con l' istituzione di una Consulta regionale del Terzo settore, con la
                          presenza di tutti i player più importanti (Forum, Csv, fondazioni bancarie e così via) con funzioni consultive nei
                          confronti di Giunta e Consiglio regionale nonché di ricerca, indagine e monitoraggio. L' iniziativa toscana è destinata
                          a fare da apripista per i successivi interventi regionali e susciterà un dibattito. Valle d' Aosta, Friuli, Emilia Romagna,
                          Lazio e altre Regioni stanno discutendo di possibili interventi legislativi. In Toscana la sfida ora è quella dell'
                          attuazione, nel quadro della nuova legislatura regionale. Risolte le questioni giuridiche, la norma è chiamata a farsi
                          esperienza vivente, innescando cambiamenti nelle amministrazioni e nel Terzo settore, facendo convergere gli sforzi
                          sull' interesse generale. E sapendo che, a breve e fisiologicamente, la legge potrebbe essere chiamata nuovamente a
                          cambiare, per registrare i fermenti sociali più nuovi. *Sc uola Superiore Sant' Anna Centro di ricerca Maria Eletta
                          Martin i.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 30
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