CSV FC - Assiprov martedì, 01 settembre 2020 - martedì, 01 settembre 2020

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CSV FC - Assiprov martedì, 01 settembre 2020 - martedì, 01 settembre 2020
CSV FC - Assiprov
martedì, 01 settembre 2020
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Prime Pagine

 01/09/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                 4
 Prima pagina del 01/09/2020

 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                       5
 Prima pagina del 01/09/2020
 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                      6
 Prima pagina del 01/09/2020

ambiente e protezione civile

 31/08/2020    Cesena Today                                                                                           7
 Camminate ed esibizioni alla Festa del Welness e dello sport
 01/09/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 11                                 MATTEO MISEROCCHI     8
 Festa dell' ospitalità più forte del Covid e in sicurezza
 31/08/2020    Forli Today                                                                                           10
 Coltiviamo la legalità, due incontri con Marino Bartoletti e Monica Guerritore
 31/08/2020    Forli Today                                                                                           11
 Eventi e spettacoli: a Bertinoro il 2020 dell' Ospitalità sarà nel segno della solidarietà
 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 37                                                            14
 Il Covid non frena l' Ospitalità: la festa resiste

csv e scenario locale

 01/09/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38                                                      16
 La Festa solidale degli avventisti salta un turno a causa del Covid

 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 32                                                           17
 «Vaccini, la vera emergenza sono gli spazi»

 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 19                                                            19
 Gatta rubata a un senzatetto Appello degli animalisti

 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 22                                                            20
 Conad, 60mila pasti di solidarietà
 01/09/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 40                                                            21
 La resa della cantarelle «Più forti nel 2021»

volontariato

 01/09/2020    Corriere della Sera Pagina 2                                                   FERRUCCIO DE BORTOLI   22
 Chi (non) sostiene il Terzo Settore
 01/09/2020    Corriere della Sera Pagina 2                                                                          24
 Né pubblico né privato
 01/09/2020    Corriere della Sera Pagina 3                                                                          25
 Quasi 7 milioni tra volontari e personale assunto
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01/09/2020   Corriere della Sera Pagina 10                                      MARIA GRAZIA COLOMBO*     26
Tornare in classe Opportunità anche per le famiglie

01/09/2020   Corriere della Sera Pagina 16                                     GIOVANNA MARIA FAGNANI     28
La pandemia ha fatto lezione I nuovi corsi dell' Università del Volontariato

01/09/2020   Corriere della Sera Pagina 16                                                                29
Buoni, ma basta «Volontari non questuanti»

01/09/2020   Italia Oggi Pagina 30                                                 FABRIZIO G. POGGIANI   31
Superbonus, conta il bonifico
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[ § 1 § ]

            martedì 01 settembre 2020
                                        Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     martedì 01 settembre 2020
                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 5
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[ § 3 § ]

     martedì 01 settembre 2020
                                   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 6 3 4 5 5 6 2 § ]

                          lunedì 31 agosto 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Camminate ed esibizioni alla Festa del Welness e dello sport

                          La Polisportiva San Carlo organizza un fine settimana per promuovere l'
                          attività fisica, lo sport e le camminate dall' 11 al 13 settembre. Sono previste
                          tre camminate organizzate: venerdì da San Carlo a Roversano con la
                          collaborazione dell' associazione 'La Torre sul Fiume'; sabato mattina in
                          collaborazione con 'Le Guardie Ecologiche Volontarie di Cesena' (i bambini
                          saranno invitati a partecipare ad una lezione di educazione ambientale e ad
                          una passeggiata per le vie di San Carlo fino al Fiume Savio); domenica
                          camminata organizzata nell' evento della maratona Ailzheimer con partenza
                          da San Carlo e arrivo alla Rotonda Ponte Vecchio e ritorno con breve sosta
                          per promuovere ai Maceri per un saluto delle guardie ecologiche e
                          descrizione del parco del fiume Savio (per l' evento è prevista una donazione
                          di 10 euro con maglietta tecnica della Maratona Ailzheimer).Sabato 12 dalle
                          15:00 spazio alle prove gratuite di vari sport al Parco del Libro di San Carlo e
                          al campo sportivo di Via Frassati, con esibizioni di beach volley, tennis,
                          frisbee.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 7
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[ § 1 6 3 4 5 5 7 1 § ]

                          martedì 01 settembre 2020
                          Pagina 11

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          EVENTI A BERTINORO

                          Festa dell' ospitalità più forte del Covid e in sicurezza
                          Programma adeguato alle esigenze per la tradizionale manifestazione prevista dal 4 al 6 settembre

                                                                                                                            MATTEO MISEROCCHI

                          BERTINORO La pandemia non ferma la manifestazione per eccellenza di
                          Bertinoro: dal 4 al 6 settembre ci sarà la Festa dell' Ospitalità. Il Covid-19 ha
                          lasciato comunque il segno anche qui e il programma della tre giorni è stato
                          pensato per evitare assembramenti. Rinviato, così, al 2021 Fricò Royal, la notte
                          bianca che animava solitamente il venerdì sera; stesso destino, ma con un
                          rinvio da concludere nel 2019 per la premiazione del Vignaiuolo Nuovo;
                          modificata la cerimonia del Rito dell' Ospitalità; assenti le delegazioni dei
                          Comuni gemellati di Kaufungen e Villefranche sur Saone.. Ma l' amicizia resterà,
                          trasformando l' ospitalità in solidarietà, come hanno spiegato ieri mattina il
                          sindaco Gabriele Fratto ed il suo vice Mirko Capuano. «Non era scontato fare
                          questa edizione numero 94 -ha chiarito il primo cittadino - La giunta, Mirko
                          stesso e tutti i dipendenti del Comune, iniziando dalla dirigente Arianna Pivi si
                          sono impegnati al massimo, in un periodo difficilissimo. Partivamo impreparati,
                          con un orizzonte ancora da chiarire. La passione, la coesione sociale e la
                          nostra forte comunità ci hanno permesso di andare avanti, pur nel rispetto delle
                          misure previste dal distanziamento sociale». «È un anno davvero particolare -
                          ha chiarito Capuano - il senso della nostra festa sta tutto nel concetto di ospitare e, con una pandemia in corso,
                          appare assolutamente da evitare. Ma ospitare è anche accogliere senza pretendere: essere solidali. Così l' ospitalità
                          sarà data a chi si è impegnato negli scorsi difficili mesi: medici, uomini della Protezione civile e non solo». Alle anella
                          della colonna dell' Ospitalità non ci saranno le 35/40 buste degli scorsi anni, per oltre 180 posti a sedere apranzo, a
                          casa di privati cittadini o in ristoranti ed agriturismi; ma 10/15 per 30-40 posti. Il Colle proporrà anche una serie di
                          eventi, sempre all' insegna del distanziamento. «Abbiamo avuto una bella estate aggiunge Capuano- i nostri
                          ristoratori hanno avuto numeri importanti, dimostrando di saper accogliere in sicurezza ed anche i visitatori sono
                          stati attenti ad attenersi alle regole». Si parte venerdì dalle 18, con l' apertura degli stand gastronomici proposti dalle
                          associazioni di volontariato (prenotazioni al 3384884031 o 3405652711) i posti a sedere nellapiazza saranno 150.
                          Stesso orario per "Oh che bel castello", una serie di visite guidate alla rocca vescovile ed al Museo Interreligioso;
                          mentre alle 19 consegna degli attestati di merito a medici e volontari. Grande chiusura in musica, dalle 21.30 con i
                          "The good fellas". Sabato "Spazi di condivisione nel segno dell' Ospitalità", una visita animata fra Polenta e Bertinoro.
                          Nella chiesa di San Silvestro, alle 16, consegna del Premio Giovanni Gatti, che andrà, postumo, a Fabrizio Fornasari,
                          con intervento dell' avvocato Pier Giuseppe Dolcini, mentre in piazza della Libertà alle 20.30 "Cena della Vendemmia"
                          (proposta dal Comitato Manifestazione Gemellaggi e dall' associazione "Chi burdel").

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CSV FC - Assiprov martedì, 01 settembre 2020 - martedì, 01 settembre 2020
[ § 1 6 3 4 5 5 7 1 § ]

                          martedì 01 settembre 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Domenica, dalle 10.30 via al rito dell' Ospitalità, mentre alle 16.30 si esibisce la Power Marching Band e la sera dalle
                          23 spazio ai fuochi d' artificio: «Illumineremo la riviera», promette Capuano.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 9
CSV FC - Assiprov martedì, 01 settembre 2020 - martedì, 01 settembre 2020
[ § 1 6 3 4 5 5 6 3 § ]

                          lunedì 31 agosto 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Coltiviamo la legalità, due incontri con Marino Bartoletti e Monica Guerritore
                          Il cartellone degli eventi estivi dell' Arena San Domenico accende i riflettori sul progetto "Coltiviamo la legalità" con
                          due serate d' eccezione. Gli appuntamenti sono in programma martedì e mercoledì

                          Il cartellone degli eventi estivi dell' Arena San Domenico accende i riflettori
                          sul progetto "Coltiviamo la legalità" con due serate d' eccezione. Gli
                          appuntamenti sono in programma martedì e mercoledì con ingresso gratuito
                          fino a esaurimento posti. "L' impegno dell' Amministrazione comunale su
                          temi di importanza fondamentale come quelli del rispetto delle leggi e delle
                          regole di convivenza viene portato avanti durante tutto l' anno con un'
                          attenzione specifica per il mondo scolastico attraverso percorsi didattici e
                          concorsi riservati agli studenti e con un' apertura costante verso l' intera
                          collettività": queste le parole dell' Assessore alla Legalità del Comune di Forlì
                          Maria Pia Baroni per delineare il contesto all' interno del quale si inserisce il
                          doppio appuntamento estivo."All' interno di questo ampio progetto -
                          prosegue Baroni - abbiamo voluto dedicare due approfondimenti specifici,
                          sempre connessi con i valori di riferimento rappresentati innanzitutto dalla
                          Costituzione della Repubblica, uno dei quali intercetta il tema del fair play,
                          dell' educazione e delle regole nello sport mentre l' altro apre le porte alla
                          riflessione sul rapporto fra persone, società e legalità". Gli eventi si
                          svolgeranno all' Arena estiva dei Musei San Domenico (piazza Guido da Montefeltro - Forlì)Martedì 1 settembre,
                          inizio alle ore 21.30. Serata dedicata ai temi della legalità, regole, valori e fair play. Marino Bartoletti presenta la
                          trilogia "La squadra dei sogni". Partecipa il giornalista Pietro Caruso, direttore di Romagna Web TV. Lettura di alcuni
                          brani dei libri a cura dell' attore Maurizio Casali.Mercoledì 2 settembre, inizio ore 21.15. "Liberamente: sulla Legalità"
                          evento con letture e interpretazioni di Monica Guerritore. Dopo il il saluto del Sindaco Gian Luca Zattini, l' incontro
                          vedrà interventi dell' Assessore Maria Pia Baroni e del Procuratore della Repubblica di Forlì Maria Teresa Cameli.
                          Coordina la serata Pietro Caruso. La serata verrà aperta dalla cerimonia di attestazioni di merito da parte della
                          Unione Nazionale Sottufficiali Italiani di Forlì ai rappresentanti della Sanità, delle Forze dell' Ordine, della Sicurezza e
                          della Protezione Civile.Gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo
                          le manifestazioni si svolgeranno nel Salone Comunale, in Municipio (Piazza Saffi n.8). Info: 0543.712833.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 10
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                          lunedì 31 agosto 2020

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                                                                         ambiente e protezione civile

                          Eventi e spettacoli: a Bertinoro il 2020 dell' Ospitalità sarà nel segno della solidarietà

                          "Ospitalità è dare se stessi, ospitare senza chiedere nulla in cambio,
                          riscoprendo il valore della comunità". Questa la motivazione con cui l'
                          assessore al Turismo Mirko Capuano e il sindaco di Bertinoro Gabriele Fratto
                          hanno spiegato il senso della Festa dell' Ospitalità, manifestazione simbolo
                          del borgo, dedicata in questo particolare anno alla Solidarietà. Un sentimento
                          che ha accumunato cittadini, volontari, sanitari e operatori che hanno reso
                          possibili e disponibili i servizi essenziali a Bertinoro come nel resto della
                          Penisola nelle lunghe settimane del lockdown.Così la 94esima edizione della
                          Festa - presentata dal sindaco Fratto e dall' assessore Capuano - si aprirà
                          venerdì 4 settembre, alle 19, in piazza della Libertà, con la consegna di
                          attestati di merito alla Protezione Civile e ai Medici di Bertinoro come segno
                          di ringraziamento per l' impegno accurato e costante profuso durante la fase
                          più dura della pandemia. Non solo: i campioni della solidarietà, chi durante il
                          lockdown si è impegnato per il bene della comunità, saranno anche i
                          protagonisti, come ospiti d' onore, del Rito dell' Ospitalità, clou della
                          festa.Tutt' attorno Bertinoro non rinuncia alla festa con iniziative di
                          intrattenimento e cultura che per tutto il fine settimana si susseguiranno nel Borgo, nel pieno rispetto delle norme di
                          distanziamento ed evitando gli assembranti. Predisposto a questo scopo lo spazio enogastronomico organizzato in
                          piazza della Libertà che dalle 18 di venerdì sarà allestito con tavolini distanziati e stand gastronomici a cura delle
                          associazioni di volontariato di Bertinoro con servizio ai tavoli e possibilità di asporto. E, seppur in modo diverso
                          rispetto agli anni scorsi (mancherà, ad esempio, l' appuntamento con Fricò Royal), anche il programma 2020 si
                          presenta ricco di appuntamenti e occasioni di incontro, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza.Venerdì 4 e
                          sabato 5 settembre sono tutti invitati alla Rocca vescovile per partecipare alle iniziative di "Oh che bel castello": ci
                          saranno visite guidate alla Rocca e al Museo Interreligioso (a pagamento), mentre nella corte interna, aperta al
                          pubblico, a orari prestabiliti si potranno seguire i racconti di Enrico Bertoni, direttore del Museo, dedicati a momenti
                          della storia di Bertinoro.Nel primo appuntamento (venerdì 4 settembre, ore 20) sarà rievocata "La notte dello
                          shabbat: storie di ebrei e di vini", mentre nella stessa sera, alle ore 22, il secondo intervento è intitolato "Narra la
                          Rocca di Bertinoro: sulle tracce dello spungone".Si replica con la stessa formula, sabato 5 settembre: alle ore 20 si
                          parlerà "Di donne e cavalieri: Dante e le donne di Romagna", alle 22 l' ultimo intervento di Bertoni si intitola "L'
                          irrequieta passione". Entrambe le serate saranno arricchite dagli interventi musicali dell' Orchestrina Vico Vecchio.
                          Nella serata del 4 settembre, inoltre, sarà presente il Gruppo Astrofili Forlivesi per l' osservazione guidata del cielo.La
                          partecipazione a questi momenti è libera; per favorire il rispetto delle norme di sicurezza è gradita ala prenotazione
                          (Ufficio Turistico di

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 11
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                          lunedì 31 agosto 2020

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                                                                         ambiente e protezione civile

                          Bertinoro, tel. 0543/469213). Inoltre, venerdì 4 settembre, Piazza della Libertà si animerà dalle ore 20 con la musica
                          del Duo Miscellanea Beat, a cui seguirà, dalle ore 21,30, il concerto di The Good Fellas. Durante la serata, inoltre,
                          andrà in scena "Insieme per una cultura di pace!", con la proiezione di video, foto e messaggi della Protezione Civile
                          di Bertinoro, della città gemellata di Kaufungen (Germania) e della città amica di Villefranche su Saone. Filmati e
                          fotografie saranno visibili anche nelle sere successive, sotto il Loggiato del Comune, a partire dalle ore 20,30.Sabato
                          5 settembre, il programma si apre nella mattinata con una visita animata dedicata agli "Spazi di condivisione nel
                          segno dell' Ospitalità". Realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di Enrico
                          Bertoni, del poeta Gianfranco Lauretano e della Scuola Musicale di Bertinoro, l' itinerario prevede tre tappe: alle 10 è
                          in scaletta la visita alla Pieve di San Donato di Polenta, alle 11 ci si sposterà alla Rocca e al Museo Interreligioso, per
                          concludere - intorno alle 11,40 - con una visita alla Giudecca e alla Colonna dell' Ospitalità. La partecipazione è
                          gratuita, ma è necessario prenotare rivolgendosi all' Ufficio Turistico.Nel pomeriggio, alle ore 16, la Chiesa di San
                          Silvestro ospiterà la cerimonia di consegna del Premio Giovanni Gatti, assegnato quest' anno alla memoria di
                          Fabrizio Fornasari, a lungo protagonista della vita amministrativa e culturale di Bertinoro (è stato, fra le altre cose,
                          Segretario dell' Associazione dei Benigni), scomparso nel maggio scorso. Interverrà l' avvocato Pier Giuseppe
                          Bertaccini. Alle 20,30, piazza della Libertà ospiterà la tradizionale Cena della Vendemmia, realizzata con la
                          collaborazione del Comitato "Manifestazione Gemellaggi"e "Chi Burdel - I ragazzi di Bertinoro" con i prodotti delle
                          aziende Babbi, Caseificio Mambelli, Podere Fantini, Gelateria Km 7, Nicoletta Nardini e Orogel. In abbinamento i vini
                          del Consorzio Vini di Bertinoro serviti da AIS Romagna. Costo 25 euro. Prenotazione obbligatoria. La cena sarà
                          accompagnata dalla musica del Duo Baguette, mentre alle 22 inizierà il concerto dei Minor Swinger.Gran finale
                          domenica 6 settembre. Alle ore 10,30, in Piazza della Libertà si terrà la rievocazione storica dell' ospitalità, con lo
                          spettacolo degli sbandieratori. Nel corso dell' evento sarà svelata l' epigrafe dedicata a Giovanni Gatti, nel 100°
                          anniversario della nascita. Infine, presso la Colonna delle Anella, si svolgerà il tradizionale Rito dell' ospitalità,
                          dedicato quest' anno a quanti hanno operato per il bene di tutti durante il lockdown. La Festa dell' Ospitalità si
                          concluderà sotto il segno della musica, con tre appuntamenti: alle ore 16.30 si esibirà la Power Marching Band -
                          Banda Città di Bertinoro; alle ore 19.00 sarà la volta della musica dal vivo con il Duo Costa e Grilli (violino e
                          pianoforte); alle ore 21.00 grande spettacolo con Sara Zaccarelli & The Soul Train. E, infine, tutti con il naso all' insù
                          per ammirare lo spettacolo conclusivo con i fuochi d' artificio.Nei giorni della Festa sarà attiva la navetta gratuita per
                          il centro storico dai parcheggi di via Allende e via Badia nei seguenti orari: venerdì e sabato dalle 19 alle 00.20;
                          domenica dalle 15 alle 00.20. Per motivi di rispetto delle norme per le diverse iniziative è sempre gradita la
                          prenotazione. Per info e prenotazioni: Ufficio Turistico - tel. 0543 469213 turismo@comune.bertinoro.fc.it.
                          Programma dettagliato sul sito www.visitbertinoro.it.E' dal 1926 che Bertinoro dedica la prima domenica di
                          settembre a questo rito, che affonda le radici

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 12
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                          lunedì 31 agosto 2020

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                                                                         ambiente e protezione civile

                          in tempi assai più antichi. Secondo la tradizione, nel 995 il giudice Andrea convocò a Bertinoro un convegno di
                          pace per risolvere le contese sorte fra le più potenti famiglie del territorio, ma si trovò di fronte al problema di dove
                          far ospitare i nobili convenuti. Il problema fu risolto con un patto tra i nobili locali che inizialmente si contendevano
                          gli ospiti illustri per averli nelle proprie dimore. Due secoli dopo, Arrigo Mainardi e Guido del Duca fecero innalzare la
                          famosa "Colonna delle Anella" o "Colonna dell' Ospitalità": ogni anello apparteneva a una famiglia locale e i forestieri
                          che arrivavano in città, legando il cavallo a un anello, diventavano ospiti della famiglia corrispondente. All' inizio del
                          secolo scorso, un gruppo di giovani bertinoresi volle recuperare questa tradizione, con la stessa formula che viene
                          adottata ancora oggi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 13
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Il Covid non frena l' Ospitalità: la festa resiste
                          A Bertinoro eventi e spettacoli da venerdì a domenica all' insegna della solidarietà. Fratto: «Così ringraziamo la
                          comunità»

                          di Matteo Bondi Torna questo fine settimana la Festa dell' Ospitalità di
                          Bertinoro che, nell' anno del covid, sarà incentrata sul tema della
                          solidarietà. «Sarà il modo per ringraziare e ricordare - afferma il sindaco
                          Gabriele Fratto - tutti i collaboratori e i volontari che tanto hanno fatto in
                          tutti questi mesi dimostrando di essere una comunità forte e coesa». Il
                          programma della manifestazione subirà alcuni aggiustamenti rispetto al
                          solito, ma forte è stata la volontà dell' amministrazione comunale di
                          proporre anche quest' anno il rito dell' ospitalità che contraddistingue
                          questa terra. «Ospitare è un verbo incompatibile con la situazione attuale
                          - spiega il vice sindaco e assessore al turismo, Mirko Capuano -, ma
                          ospitare significa accogliere qualcuno senza chiedere nulla in cambio
                          con uno spirito solidaristico molto forte, questo è proprio il messaggio
                          che abbiamo voluto dedicare a questa 94esima edizione della festa». Il
                          programma di eventi e spettacoli di svolgerà da venerdì 4 a domenica 6
                          settembre. Ai cittadini, volontari, sanitari e operatori che hanno reso
                          possibili e disponibili i servizi essenziali a Bertinoro, così come nel resto d' Italia, è dedicata questa 94ª Festa dell'
                          Ospitalità che si apre venerdì con la consegna, in piazza della Libertà alle 19, di attestati di merito alla Protezione
                          Civile e ai medici di Bertinoro, come segno di ringraziamento per l' impegno accurato e costante profuso durante la
                          fase più dura della pandemia. Coloro che, durante il lockdown si sono impegnati per il bene della comunità, saranno
                          anche i protagonisti, come ospiti d' onore, del Rito dell' Ospitalità, clou della festa, domenica mattina. Venerdì e
                          sabato alla rocca vescovile ci saranno le iniziative di 'Oh che bel castello', con visite guidate alla rocca e al Museo
                          Interreligioso (a pagamento), mentre nella corte interna, aperta al pubblico, a orari prestabiliti si potranno seguire i
                          racconti di Enrico Bertoni, direttore del Museo, dedicati a momenti della storia di Bertinoro. Inoltre, venerdì, piazza
                          della Libertà si animerà dalle 20 con la musica del Duo Miscellanea Beat, a cui seguirà il concerto di The Good Fellas.
                          Sabato il programma si apre nella mattinata con una visita animata dedicata agli 'Spazi di condivisione nel segno dell'
                          Ospitalità' con tappe alla pieve di Polenta, rocca, museo interreligioso, giudecca e colonna dell' ospitalità. Nel
                          pomeriggio, alle 16, la Chiesa di San Silvestro ospiterà la cerimonia di consegna del Premio Giovanni Gatti, assegnato
                          quest' anno alla memoria di Fabrizio Fornasari, a lungo protagonista della vita amministrativa e culturale di Bertinoro.
                          Interverrà l' avvocato Pier Giuseppe Dolcini. Alle 20,30, piazza della Libertà ospiterà la tradizionale Cena della
                          Vendemmia. Costo 25 euro. Prenotazione obbligatoria. La cena sarà accompagnata dalla musica del Duo Baguette,
                          mentre alle 22

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 14
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                          martedì 01 settembre 2020

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                                                                         ambiente e protezione civile

                          inizierà il concerto dei Minor Swinger. Si chiude domenica alle 10.30 in piazza della Libertà con la rievocazione
                          storica dell' ospitalità e lo spettacolo degli sbandieratori. Nel corso dell' evento sarà svelata l' epigrafe dedicata a
                          Giovanni Gatti, nel 100° anniversario della nascita. Infine, presso la Colonna delle Anella, si svolgerà il tradizionale
                          Rito dell' ospitalità, dedicato quest' anno a quanti hanno operato per il bene di tutti durante il lockdown. Si prosegue
                          con spettacoli musicali durante tutto il pomeriggio e sera fino ai tradizionali fuochi d' artificio che segnano la fine
                          della manifestazione. Per informazioni e prenotazioni: 0543 469213. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          La Festa solidale degli avventisti salta un turno a causa del Covid

                          CESENA Salta la Festa solidale, tradizionale appuntamento di fine estate
                          organizzato dall' associazione "Adra" e dalla Chiesa avventista del settimo
                          giorno a Case Finali. Una scelta presa a malincuore ma dettata dal senso di
                          responsabilità. «Siamo dispiaciuti ma le problematiche sanitarie dovute al
                          Covid-19 non permettono uno svolgi mento tranquillo e sicuro per i volontari e
                          per i frequentatori della nostra iniziativa di solidarietà» è il messaggio con cui
                          "Adra" ha annunciato la scelta. Si interrompe, anche se c' è la volontà di farlo
                          solo per un anno, una tradizione che durava da vent' anni, traguardo tagliato nell'
                          edizione 2019. In questi anni la Festa solidale è stata per "Adra" e la Chiesa
                          avventista l' occasione per riflettere su temi sociali e teologici, ma anche e
                          soprattutto un momento in cui aprirsi al confronto interreligioso e con le tante
                          associazioni che animano il quartiere Fiorenzuola e il ter ritorio cesenate in
                          generale. Alcuni dei protagonisti del mondo politico nazionale e locale hanno
                          non di rado portato il loro contributo a questo confronto e quasi sempre è stata
                          una preziosa occasione per ascoltare testimonianze di persone impegnate
                          nelle cause che di volta in volta sono state scelte come tema della
                          manifestazione. Come ricorda anche il titolo dell' iniziativa, infatti, la solidarietà è sempre stata al centro di questo
                          appuntamento, che ha sostenuto nel tempo tante piccole associazioni attive nel territorio cesenate.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 16
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                               csv e scenario locale

                          «Vaccini, la vera emergenza sono gli spazi»
                          Da ottobre al via la profilassi per l' influenza tradizionale. Ma tra aumenti delle richieste e distanziamento il nodo
                          sono gli ambulatori

                          di Elide Giordani L' emergenza Covid non deve far dimenticare che,
                          puntuale come le stagioni, da ottobre anche l' influenza busserà alle
                          nostre porte. E siccome il Covid-19 potrebbe far aumentare il numero di
                          chi vorrà farsi vaccinare, ecco che già si teme un afflusso difficile da
                          gestire con le regole del distanziamento e della sanificazione degli
                          ambienti. Ad un ritmo giocoforza più frenato si rischia di andare oltre i
                          tempi in cui beneficiare della vaccinazione contro quell' ineludibile, ma
                          pernicioso, malanno di stagione. Malattia che, il Covid non ce lo faccia
                          dimenticare, colpisce (dati dall' Istituto Superiore di Sanità) dai 5 agli 8
                          milioni di italiani ogni anno, con una letalità dello 0,1 per cento per la sola
                          influenza, spettro che si amplifica in caso di concomitanza con altre
                          affezioni. Come già dimostrato dalla tiepida risposta dei medici di base
                          cesenati alla chiamata per il test sierologico agli insegnanti, non tutti gli
                          ambulatori sono attrezzati per fornire nei tempi e nei modi dovuti in
                          costanza Covid anche la vaccinazione contro l' influenza, a cui i medici di
                          base sono obbligati per legge. Che fare? «Stiamo bussando alle case parrocchiali, ai centri sociali, alle associazioni
                          come Avis e Auser, alle strutture pubbliche in cui allestire ambulatori sufficientemente ampi per vaccinare tutti quelli
                          che si presenteranno» dice il dottor Michele Marcatelli vice segretario provinciale del sindacato Fimmg (Federazione
                          Italiana Medici di Medicina Generale) che associa la maggior parte dei medici di medicina generale di Cesena e della
                          Romagna. «È già da tempo che cerchiamo soluzioni - precisa Marcatelli -, in quel frangente infatti i nostri ambulatori
                          si riempiono di persone, cosa che in questo momento occorre evitare. Nel nostro ambulatorio, ad esempio,
                          suddiviso tra sette medici, seguiamo circa 10 mila persone, significa che vaccineremo circa 3.600 pazienti, forse
                          anche di più quest' anno in cui ci si attende una maggiore sensibilizzazione verso la vaccinazione». Come testimonia
                          la comunicazione della Regione, si comincerà ai primi di ottobre, e, a meno che non si presentino casi particolari,
                          sarà difficile gestire l' iniezione del siero antinfluenzale negli ambulatori. «Immaginiamo - spiega Marcatelli - di
                          vaccinare, come in passato, 20 o 30 persone alla volta. In mezz' ora ci si sbrigava. Ora con il distanziamento, la
                          sanificazione delle persone e dei luoghi, in più di tre persone alla volta per regola non si entra». Quali soluzioni
                          alternative? «Ci vogliono spazi ampi, anche per l' attesa, per l' organizzazione dei servizi e la somministrazione del
                          vaccino». «L' Asl - informa Marcatelli - sta già pianificando soluzioni,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 17
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                          martedì 01 settembre 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          ma, soprattutto nei paesi più piccoli, facciamo appello ai sindaci per spazi particolari e ai parroci che hanno già
                          dato disponibili cortili parrocchiali, teatrini di parrocchia, spazi di condivisione, non ultima la chiesa stessa. Nulla di
                          definito per il momento, ma il problema non sarà sottovalutato. Ovviamente ci sarà anche chi gestirà l' afflusso nel
                          proprio ambulatorio, ma chi non potesse sappia che stiamo predisponendo alternative». © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                               csv e scenario locale

                          Roma

                          Gatta rubata a un senzatetto Appello degli animalisti

                          2 Ancora nessuna traccia dell' anziana gatta portata via nella notte tra il
                          25 e il 26 agosto al suo padrone, un senzatetto che vive nel centro
                          storico a Roma. Claudio, un uomo ormai anziano, gentile e rispettato da
                          tutti i negozianti delle strade che frequenta intorno al Pantheon, ha
                          lanciato un appello su Fb, grazie ai volontari dell' Enpa di Roma. L' uomo
                          viveva in simbiosi con Fortunella, la gatta di 18 anni sparita l' altra notte.
                          Un animale seguito dalle volontarie dell' Ente Nazionale di Protezione
                          Animali che l' avevano fatta sterilizzare e la curavano.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 19
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                             csv e scenario locale

                          L' iniziativa

                          Conad, 60mila pasti di solidarietà
                          Campagna a favore della Caritas: «Sostegno a famiglie in difficoltà economica»

                          BOLOGNA Obiettivo 60mila pasti. Per celebrare sessant' anni di attività,
                          Conad lancia una campagna di solidarietà a favore della Caritas, con l'
                          obiettivo di sostenere famiglie in una situazione di difficoltà economica.
                          «Sessant' anni che dimostrano quanto Conad Nord Ovest sia vicina ai
                          propri clienti. La concreta testimonianza che si possa parlare di vera
                          crescita solo quando c' è un miglioramento in termini di benefici per l'
                          intera comunità. È per questo che nel nostro anniversario, in un
                          momento economico-sociale così complesso, abbiamo posto al centro
                          iniziative ed azioni per essere 'accanto', alle persone e alle nostre
                          comunità», spiega il presidente di Conad e di Conad Nord Ovest Valter
                          Geri (nella foto sopra). La diffusione del Covid-19, peraltro, ha costretto
                          Conad Nord Ovest a rivedere progetti e iniziative per celebrare la
                          ricorrenza, scegliendo di cimentarsi in un' iniziativa solidale in cui, un
                          ruolo determinate lo hanno i clienti. Dal 3 al 13 settembre i possessori di
                          Carta Insieme e Carta Insieme Più Card Conad che acquistano almeno
                          15 euro di prodotti a marchio nei Conad Superstore, Conad, Conad City, Margherita e Sapori e Dintorni, o almeno 20
                          euro di prodotti a marchio nei Conad Ipermercato e Spazio Conad, riceveranno buoni spesa dello stesso importo
                          spendibili nelle settimane successive, aiutando la Caritas, attraverso la rete capillare delle Caritas diocesane, a
                          sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà economiche, aggravate dalla pandemia.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020       Pagina 20
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                                                                                 csv e scenario locale

                          Salta la tradizionale sagra

                          La resa della cantarelle «Più forti nel 2021»
                          Gli organizzatori: «Nulla da fare per questa edizione, dopo dieci anni è stop forzato. L' anno prossimo avremo tanta
                          voglia»

                          GATTEO MARE Annullata, causa Covid-19, l' undicesima edizione della
                          'Sagra della Cantarella' che avrebbe dovuto svolgersi l' ultimo weekend di
                          settembre e il primo di ottobre in piazza della Libertà. L' evento è sempre
                          stato organizzato dalla Associazione 'Uniti per Gatteo' e dal Centro
                          Ricreativo Culturale Auser Giulio Cesare di Gatteo Mare. La festa tornerà
                          nel 2021. «La sagra della cantarella è nata dall' idea di dedicare una
                          manifestazione agli abitanti di Gatteo Mare, dopo un lungo e impegnativo
                          periodo estivo - spiega Davide Branzanti responsabile della festa -. La
                          partecipazione della popolazione è stata alta sin dalla prima edizione ed
                          è cresciuta di anno in anno. Branzanti spiega che nemmeno tutta la
                          buona volontà ha potuto evitare lo stop di quest' anno: «In tempi normali
                          in questi giorni riempivamo i social su tutti gli eventi che la Sagra della
                          Cantarella, il dolce della tradizione di Gatteo Mare, poteva offrire a fine
                          stagione e partiva la macchina organizzativa per vivere la piazza nel
                          miglior modo possibile. In questo particolare anno ci mancheranno
                          tantissimo i giorni e le sere in piazza fino a tardi sudati e stanchi». Nulla aveva mai fermato questa festa ma dopo 10
                          anni intensi gli organizzatori hanno dovuto fare i conti con un evento straordinario: «Il Covid-19 ci ha obbligati a
                          mettere da parte mattarelli e pentoloni. Quello che ha sempre contraddistinto la Sagra della Cantarella è la voglia di
                          fare comunità, la tradizione e l' entusiasmo di tutti i volontari di Gatteo Mare. Nonostante questa sia stata una
                          decisione necessaria e dettata da un profondo senso civico, è stata anche molto sofferta poiché ha piegato l' ardore
                          di tutte le nostre 'azdore', di tutti coloro che hanno sempre creduto in questa sagra. Di certo non è riuscita a spezzare
                          la grinta e la voglia di tornare, più forti di prima, nel 2021. Di sicuro è un arrivederci». e.p.

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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                                     volontariato

                          Chi (non) sostiene il Terzo Settore
                          Il capitale sociale del Paese durante la crisi ha fatto la differenza Ma ha falsi alleati e molte criticità sono irrisolte La
                          Riforma non è del tutto attuata, a partire dalla parte fiscale Manca una politica specifica sulla «social economy» su
                          cui l'Europa ha messo attenzione e ha avviato bandi Le risposte doverose che dobbiamo dare

                                                                                                                              FERRUCCIO DE BORTOLI

                          A parole sono tutti d' accordo. Il capitale sociale italiano è la polizza assicurativa del Paese e il
                          volontariato la spina dorsale della cittadinanza. Il Bene però ha due nemici: il conformismo e l'
                          ipocrisia. E, dunque, troppi falsi alleati. Nel momento in cui Buone Notizie, dopo la pausa estiva,
                          riprende il suo percorso, vorremmo rivolgere al governo e alla maggioranza che lo sostiene una
                          semplice domanda. «Il futuro del Terzo Settore è tra le vostre priorità o lo state soltanto
                          prendendo in giro con false promesse e pacche sulle spalle?». Chiediamo scusa per la brutalità
                          del quesito ma spesso la sintesi estrema è indispensabile alla chiarezza. Riassumiamo quello
                          che è successo in questi mesi. La pandemia ha aperto una ferita profonda nella società, rivelato i
                          limiti dell' assistenza pubblica e privata, mostrato la fragilità fisica e sociale delle persone più
                          anziane, allargato l' area della povertà materiale ed educativa. Lo sforzo delle istituzioni è stato
                          rilevante, l' insieme degli aiuti predisposti dal governo ingente - e speriamo efficace - ha
                          interessato anche le tante associazioni del privato sociale. Ma senza l' aiuto del Terzo Settore e
                          del volontariato le sofferenze umane sarebbero state superiori, le solitudini personali
                          maggiormente dolorose, il costo economico ancora più devastante. L' autunno è alle porte. La
                          preoccupazione, per la diffusione del virus e per le sue pesanti ricadute economiche, cresce ogni
                          giorno che passa. L' universo delle organizzazioni di volontariato è impegnato su più fronti. Molte
                          associazioni affrontano una crisi di donazioni, indebolite dalla recessione e dalla comprensibile convergenza dei
                          finanziamenti su ospedali e ricerca, eppure non riducono il livello del loro servizio. Si fanno in quattro. Il welfare non
                          è solo sanità. È fatto anche di altre cure, sostegni, vicinanze, affetti. Un insieme di gesti solidali che finora ha
                          contributo a garantire un accettabile livello di coesione. Un cuscino sociale, chiamiamolo così, a disposizione della
                          parte più debole del Paese, degli invisibili, dei dimenticati. Se la coesione terrà, se riusciremo a lasciarci alle spalle
                          questo terribile 2020, lo si dovrà anche all' esercito del bene. Una parte del Paese che non chiede soldi pubblici,
                          bonus, sussidi. Certo ha avuto qualche risorsa aggiuntiva, oltre il cinque per mille, ma di soli cento milioni. Per i
                          monopattini se ne sono spesi 120 in incentivi. Ma non importa. Il Terzo Settore si sostiene soprattutto

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 22
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                          martedì 01 settembre 2020

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                                                                                    volontariato

                          con la generosità degli italiani che non ha eguali al mondo. Le associazioni chiedono altro: considerazione della
                          loro centralità, regole certe, attenzione programmatica. La legge sul Terzo Settore, varata dal governo Renzi, una
                          buona legge, è in gran parte inattuata. Non è ancora stato emanato il decreto sul Registro unico (Runts) senza il
                          quale gli statuti già approvati restano sospesi. Non è stata ancora inviata la richiesta di autorizzazione alla
                          Commissione europea per le disposizioni fiscali previste dal Codice del Terzo Settore. La ministra del Lavoro, Nunzia
                          Catalfo, non ha mai conferito ai suoi vice la delega necessaria, salvo quella, limitata all' impresa sociale, al grillino
                          Stanislao Di Piazza. La legge che istituisce la lotteria filantropica, da tempo approvata, attende un decreto attuativo.
                          Se fosse già operativa avremmo convogliato donazioni private (non soldi pubblici) a favore del bene comune e delle
                          ne cessità di chi ha più bisogno. Questa disattenzione, al limite della sciatteria, mette in luce una quantità di
                          pregiudizi nei confronti del privato sociale che, ahinoi, i Cinque Stelle sono riusciti a trasferire anche al Pd. Ovvero: l'
                          idea di fondo che sia il terreno sul quale si esercita una carità pelosa di famiglie abbienti e imprese desiderose di
                          farsi perdonare chissà quale inadempienza se non delitto. Un' attività che il principio di sussidiarietà sottrae
                          colpevolmente all' invadenza della politica e che, nel magico mondo ideale dei grillini, dovrebbe essere esercitata in
                          esclusiva dallo Stato. Unico titolare del bene comune. Un pregiudizio non guidato da interessi di parte (come quelli
                          che contrastarono a suo tempo l' istituzione delle Onlus con il progetto di Stefano Zamagni), piuttosto una diffidenza
                          alimentata da scarse conoscenze e superficialità. Nei confronti della vasta e benemerita presenza cattolica si
                          consuma poi un radicato sospetto, in fondo autoritario, del tutto simile a quello ben più visibile nei confronti della
                          scuola privata. Stupisce l' accondiscendenza degli altri partner di governo, nonostante il Pd abbia dato la delega al
                          Terzo Settore a una pers ona capace come Stefano Lepri. Ma non c' è solo questo. C' è dell' altro e riguarda l' intera
                          economia e, soprattutto, la nostra capacità nell' impiegare le risorse europee. Mentre noi non abbiamo alcuna vera
                          delega sull' argomento, nella Commissione von der Leyen, c' è un commissario con una delega speciale all'
                          economia sociale, il lussemburghese Nicholas Schmit. L' Action plan for social economy è parte costitutiva e
                          qualificante della politica dell' esecutivo di Bruxelles. La distribuzione dei fondi di coesione, nel bilancio europeo
                          2021-27, sarà determinata dall' impegno dei Paesi membri in questa direzione. La credibilità degli investimenti che l'
                          Italia proporrà, all' interno di Next Generation Eu, sarà legata alla capacità di promuovere interventi a favore della
                          sostenibilità ambientale e sociale. Dimenticarsi delle tante associazioni di volontariato, che già lavorano su questo
                          fronte, non è solo miope ma persino suicida.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 23
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          La parola

                          Né pubblico né privato

                          Il Terzo settore identifica le realtà che non sono né pubbliche né private, vale a
                          dire non appartengono alla Pubblica amministrazione né sono governate
                          secondo una logica aziendale e di business. Nel Terzo settore rientra una
                          galassia di organizzazioni con strutture e scopi diversi, accumunate dal fatto
                          di svolgere una o più attività di interesse generale, con finalità civiche o di
                          utilità sociale. Inoltre, non sono «profit» perché l' obiettivo non è quello di
                          massimizzare il profitto. Con la Riforma, è stata regolamentata la possibilità di
                          sviluppare un' economia sociale attraverso imprese o cooperative sociali che,
                          pur non avendo scopo di lucro, possano fare utili e distribuirli (entro limiti
                          specifici).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 24
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                                                                                  volontariato

                          Quasi 7 milioni tra volontari e personale assunto

                          In base all' ultimo censimento Istat , in Italia esistono 350mila organizzazioni
                          appartenenti al Terzo settore. Il 64,5 per cento si occupa di socialità,
                          aggregazione. sport, cultura. Queste realtà danno lavoro a 1,14 milioni di
                          persone e operano grazie al contributo di 5,5 milioni di volontari.
                          Complessivamente, valgono in termini economici 80 miliardi di euro, che
                          rappresentano circa il 5 per cento del Prodotto interno lordo del nostro Paese.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 25
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          Educazione

                          Tornare in classe Opportunità anche per le famiglie

                                                                                                                            MARIA GRAZIA COLOMBO*

                          Rientrare a scuola con entusiasmo sarà possibile in questo momento di
                          grande incertezza e di panico educativo? La scuola è spazio di
                          apprendimento, non solo didattico ma relazionale. Il parziale fallimento della
                          Dad, didattica a distanza ci ha insegnato che i nostri figli imparano dai
                          compagni, la scuola è luogo privilegiato di sperimentazione di vita. I nostri
                          ragazzi giocano in prima persona nella scuola tutto ciò che dentro le mura di
                          casa, nella propria famiglia respirano. La scuola è cosa seria e "viva". La
                          scuola non è un ospedale, non è un' impresa che ha bisogno di tecnici per
                          ricominciare a produrre, la scuola ha bisogno di "maestri" che prendano a
                          cuore l' esperienza educativa scolastica nella sua totalità. Per anni abbiamo
                          lavorato come associazioni genitori attorno al patto di corresponsabilità
                          cercando di renderlo "luogo" di lavoro, un tavolo ideale di confronto tra genitori
                          e docenti per imparare a parlare la stessa lingua "educativa". Ora le Linee
                          guida nate dall' emergenza Covid-19 parlano di patto di comunità, un patto che
                          si espande, esce dalla scuola, entra nelle case, nelle istituzioni locali, si
                          confronta con le associazioni del terzo settore e diventa davvero un patto
                          della società civile. L' educazione di un giovane è interesse "civico" di tutti, è un investimento che riguarda tutti non
                          solo la famiglia e la scuola. Attraverso la Dad la scuola è entrata nelle case e le case sono diventate scuole. I genitori
                          più attenti hanno coltivato questo clima di stima reciproca riscoprendo in molti casi figure di docenti "alleato"
                          attraverso uno schermo di quel figlio svogliato e poco interessato didatticamente. Il momento che stiamo
                          attraversando è senz' altro colmo di incertezza ma apre anche a scenari nuovi, basta saperli cogliere pur nella
                          precarietà. Le famiglie seguono le notizie scolastiche con apprensione e giustamente attendono indicazioni certe.
                          Mancano indicazioni elaborate che non riguardino solo la questione banchi, distanziamento e mascherine. La scuola
                          non può e non deve essere terreno di scontro politico, ideologico, partitico o sindacale. Le scuole in questi mesi
                          hanno dimostrato che l' autonomia scolastica normata più di venti anni fa è possibile, molte scuole hanno fatto
                          scelte impensabili fino a poco prima, hanno osato leggendo i bisogni del territorio. Un' autonomia spinta dalla
                          necessità ma possibile, quindi alla portata di tutte o quasi tutte le scuole del sistema: meno burocrazia, più creatività
                          educativa e una didattica che provochi e alimenti il desiderio di conoscenza dei ragazzi. Per mesi la scuola è entrata
                          nelle nostre case attraverso il volto di docenti a volte timorosi ma sempre appassionati. La scuola deve essere
                          giustamente sempre "invadente" ed entrare a "svegliare" i nostri figli attraverso una chiamata che io definisco
                          "carezza educativa", li incuriosisce attraverso docenti che si sentono

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 26
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                          martedì 01 settembre 2020

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                                                                                   volontariato

                          più liberi e quindi più protagonisti sperimentando nuovi modelli di governance, collegi docenti, didattica, strategie
                          da pensare, di fatto un reale pluralismo educativo nel fatti. La scuola non sarà più quella di prima, e le famiglie lo
                          hanno capito bene, la scuola è un appuntamento prezioso, più o meno desiderato ma prezioso. Il Coronavirus ha
                          evidenziato di cosa siamo fatti, chi siamo e cosa ci sta a cuore. In alcune famiglie si sono riscoperte, magari con
                          fatica ma con soddisfazione, relazioni interessanti tra fratelli e sorelle, madre e padre, in altre dove le cose erano già
                          complicate si sono ulteriormente complicate. Ma la scuola accoglie tutti e dentro la scuola nasce un' amicizia
                          particolare, un' amicizia civica che è più di un' amicizia ma qualcosa che lascia traccia e costruisce il bene comune, il
                          senso civico del nostro vivere. Ognuno di noi vive costruendo un pezzo di storia. Occorre darsi un tempo, un tempo
                          per parlarsi, un tempo per aiutarsi, un tempo per viverci in maniera più autentica. La scuola è una compagnia
                          educativa fatta di volti e relazioni, tra adulti docenti e adulti genitori, relazioni a volte faticose ma concrete e reali.
                          Tutto il mondo della scuola è in movimento , superiamo questo "panico educativo"che ci impedisce di intravedere
                          prospettive nuove. Come spiegava Maria Montessori : «Per avere qualcosa di buono a distanza devi sempre
                          collegarti a un a presenza». *Vice presidente nazionale Forum delle associazioni familiari.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 27
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                                    volontariato

                          Formazione

                          La pandemia ha fatto lezione I nuovi corsi dell' Università del Volontariato

                                                                                                                             GIOVANNA MARIA FAGNANI

                          Anche i volontari vanno a scuola. «Come creare le giuste partnership per il
                          fundraising». «Quanto vale la fiducia al tempo del Covid». «Comunicazione
                          non violenta nella convivenza forzata». La pandemia ha fatto nascere nuove
                          materie e corsi di formazione ad hoc. Lo racconta Marco Pietripaoli, direttore
                          del Centro Servizi Volontariato (Csv) Milano, alla vigilia del un nuovo anno
                          formativo per le persone che si mettono a disposizione delle proprie comunità
                          in mille ambiti diversi (dal sociale all' ecologia, dalla cultura allo sport). A
                          Milano, Cosenza, Treviso, Ferrara, Modena e Salerno - da otto anni a questa
                          parte i Csv hanno avviato l' esperienza dell' Università del Volontariato
                          (www.univol.it), ovvero la proposta di corsi, master e seminari per i volontari e
                          le associazioni. «Si tratta di un' offerta piuttosto articolata, che prevede lezioni
                          frontali ma anche lavori di gruppo, simulazioni, incontri sul campo. I docenti
                          provengono dalle università del territorio, da fondazioni, soggetti profit e non
                          profit che si mettono a disposizione pro bono», spiega Pietripaoli. Con il
                          lockdown, l' università si è spostata online: «Eravamo titubanti, invece l'
                          esperienza è andata bene, tanto che per la ripresa di ottobre pensiamo a una
                          gestione mista, aula e web». La pandemia ha fatto avvicinare, a Milano, un migliaio di volontari in più a questi corsi
                          che generalmente ogni anno sono frequentati da circa 1200 iscritti, per una quarantina di indirizzi. In totale gli iscritti
                          a questo speciale "ateneo" sono circa 5 mila, 150 invece le proposte, fra lezioni e master. «L' emergenza sanitaria ha
                          fatto emergere ancora di più la necessità della formazione di chi opera come volontario», sottolinea Pietripaoli. I
                          temi di corsi, lezioni e webinar, a parte qualche new entry (ad esempio «Il pensiero resiliente in un' epoca di hate
                          speech») sono invece sempre gli stessi. «Perché sono sempre attuali. Il più importante è la relazione: il volontario
                          deve imparare come rapportarsi con gli altri, capire in modo empatico il punto di vista altrui, ascoltare e rilevare il
                          bisogno e ridisegnare di conseguenza il proprio intervento, per aiutare senza imporre. In questo periodo di
                          distanziamento fisico c' è un grande bisogno di avvicinamento sociale e il ruolo del volontariato sta proprio in
                          questo».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 28
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                          martedì 01 settembre 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          Buoni, ma basta «Volontari non questuanti»

                          Sarebbe un grave errore considerare l' esperienza del coronavirus alla stregua
                          di una guerra sulle cui macerie tornare a ricostruire ciò che è stato distrutto.
                          Dobbiamo essere ormai consapevoli di essere passati a una nuova condizione
                          esistenziale dalla quale non si torna indietro. Se ciò vale in generale per le
                          nostre vite, questa è anche la conclusione a cui è giunta l' associazione dei
                          Centri di servizio per il volontariato (CSVnet) nel report, ancora riservato,
                          realizzato ascoltando le esperienze dei volontari sparsi su tutto il territorio
                          nazionale nei mesi di lockdown . I Centri di servizio, è bene ricordarlo, sono
                          nati dalla legge del 1991 e sono divenuti operativi nel '97. Oggi sono presenti in
                          tutto il Paese con 400 sedi a livello regionale o provinciale e con sportelli
                          locali, sono gestiti autonomamente dalle associazioni di volontari e sono
                          finanziati, per legge, dalle fondazioni bancarie e da un credito d' imposta. La
                          loro funzione non è però di rappresentare i gruppi di volontari ma di fornire loro
                          servizi centralizzati come formazione, consulenza o supporto tecnico-
                          logistico. Anche per questo si rendeva necessario capire come il mondo del
                          non profit avesse reagito al disorientamento causato dalla pandemia, alla
                          concentrazione di tutti gli sforzi finanziari sull' emergenza sanitaria e, al tempo stesso, se fosse possibile mettere a
                          frutto l' ondata emotiva che ne è scaturita. La notizia rassicurante è che il Terzo settore, nel suo complesso, ha
                          tenuto e in pochi giorni è riuscito a riorganizzarsi. Solo le associazioni più fragili non hanno retto all' impatto e
                          probabilmente sono destinate alla chiusura. Verrebbe da pensare che ciò non è del tutto negativo: le energie, invece
                          di disperdersi, potranno concentrarsi nelle organizzazioni meglio strutturate. Ma Stefano Tabò, presidente dei Csv, ci
                          fa notare che il valore di queste piccole associazioni non può essere valutato meramente in termini di efficienza,
                          perché spesso si reggono su dimensioni personali, sulla capacità di ascolto, di empatia, di contrapporsi alla
                          solitudine, all' abbandono dove si hanno solo vuoti, assenze. Obiettivo del report è di mettere in evidenza i punti di
                          debolezza del volontariato italiano e di correre ai ripari. Innanzitutto occorre sfatare il luogo comune dell' italiano con
                          il cuore in mano. Rispetto a quindici anni fa, quando l' Istat cominciò a rilevare i dati, la situazione è migliorata,
                          sottolinea Stefano Trasatti, coordinatore del report, ma noi restiamo il fanalino di coda nell' Europa più avanzata.
                          Mentre il coronavirus mieteva vittime soprattutto tra gli anziani, appariva poi ancor più evidente che l' età media dei
                          volontari italiani è molto elevata. Il lato positivo, a volerlo trovare, è che la crisi ha accelerato il turnover
                          generazionale alla guida

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 29
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                          martedì 01 settembre 2020

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                                                                                    volontariato

                          delle associazioni, sbloccando situazioni cristallizzate da decenni, e piegato le resistenze al digitale. La difficoltà di
                          accettare le nuove tecnologie, in realtà, non era legata all' età ma a questioni ideologiche ma sulla convinzione che
                          nulla potesse sostituire il contatto fisico: dovendo fare di necessità virtù, si è potuto verificare che anche il «rapporto
                          virtuale» può dare ottimi risultati se non addirittura aprire nuove prospettive. Ma il nodo più critico emerso dalle
                          esperienze dei coordinatori del volontariato italiano, purtroppo, è il rapporto con la pubblica amministrazione. L'
                          atteggiamento spesso riscontrato è quello di considerare il volontario alla stregua di manodopera gratuita da usare
                          quando serve senza mai ascoltare cos' ha da dire o proporre. Nei casi peggiori è addirittura ritenuto un «fastidioso
                          questuante». «Se analizziamo i vari decreti del governo - si infervora il presidente Tabò - restiamo sorpresi dalla
                          totale assenza del soggetto volontariato. È come se la pubblica amministrazione ci riconoscesse normativamente
                          ma non culturalmente. Nei prossimi giorni prenderemo una posizione dura per questa assoluta assenza di
                          coinvolgimento. È vero che il volontariato di protezione civile ha peculiarità che vanno riconosciute ma è anche vero
                          che la protezione civile, nella gestione delle emergenze, non può ignorare le altre forme di volontariato. Chiediamo
                          quindi di entrare nel Comitato nazionale di protezione civile, perché la nostra presenza possa essere valorizzata al
                          meglio». Come, del resto, prevede la legge.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 30
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