CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020

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giovedì, 23 luglio 2020
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                                                     giovedì, 23 luglio 2020

Prime Pagine

 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                               4
 Prima pagina del 23/07/2020

 23/07/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                     5
 Prima pagina del 23/07/2020
 23/07/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                    6
 Prima pagina del 23/07/2020

ambiente e protezione civile

 22/07/2020   Cesena Today                                                                                         7
 Spettacoli itineranti: la Notte Rosa di Cesenatico sarà una festa lunga tutta la città
 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                                      9
 Clima e ambiente, chiesto incontro a Bonaccini
 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 8                              MATTEO MISEROCCHI      10
 Successo delle passeggiate nel bellissimo bosco di Scardavilla
 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 45                              ANTONIO LOMBARDI      11
 Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente
 23/07/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46                                    Giacomo Mascellani.   13
 «Qui non c' è plastica Ma in pochi ci imitano»

csv e scenario locale

 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 2                              ELEONORA VANNETTI      14
 Comitati di quartiere: è partita la battaglia per sopravvivere

 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 3                                                     16
 Il Comune continua ad attingere dal "tesoretto" per vari interventi

 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                                     17
 Il Comitato del quartiere Romiti ripulisce l' area da scritte e degrado

 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38                                                    18
 Aido si è rinnovata Presidenza a Dallacqua
 23/07/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43                                                    19
 Barriere architettoniche rimosse Nuovo ascensore al Seven
 22/07/2020   Forli Today                                                                                         20
 Romiti, i vandali imbrattano il palazzetto: i volontari si mobilitano contro il degrado
 23/07/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39                                                          21
 Nuova associazione per tutelare gli animali domestici: «Domenica scendiamo in piazza»

volontariato

 23/07/2020   Avvenire Pagina 15                                                                                  22
 «La nuova frontiera del capitalismo comunitario»
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23/07/2020   Avvenire Pagina 4                                               ANTONIO MARIA MIRA   24
L' effetto Covid crea nuove emergenze A Roma la povertà mangia le famiglie
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[ § 1 § ]

            giovedì 23 luglio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     giovedì 23 luglio 2020
                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 5
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[ § 3 § ]

     giovedì 23 luglio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 6
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[ § 1 6 1 7 7 6 9 2 § ]

                          mercoledì 22 luglio 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Spettacoli itineranti: la Notte Rosa di Cesenatico sarà una festa lunga tutta la città
                          Il format di quest' anno prevede spettacoli itineranti per animare tutta Cesenatico e assicurare la sicurezza di
                          cittadini e turisti

                          Sarà un nuovo modo di fare festa, in equilibrio tra divertimento, offerta
                          turistica e tutela della salute di tutti. Perché Cesenatico, come tutta la
                          Romagna, è ripartita e vuole continuare a farlo dimostrando che è possibile
                          pensare un intrattenimento innovativo, valido per questo 2020 e chissà forse
                          anche per il futuro. Non ci sarà il Concertone, appuntamento ormai fisso in
                          Piazza Andrea Costa, perché non sarebbe stato possibile garantire il
                          distanziamento sociale ma la musica, la danza, e l' intrattenimento
                          arriveranno dappertutto, diventano fluidi, capaci di camminare insieme alle
                          persone per le via di una Cesenatico tutta rosa. Per i cittadini di tutte le età e i
                          turisti. Con il grattacielo colorato di rosa a illuminare la settimana di
                          divertimento. "In un periodo come questo è necessario rimanere uniti, come
                          comunità e anche come territorio - commenta il sindaco Matteo Gozzoli -.
                          Credo sia molto bello che tutta la Romagna scelga ancora una volta di fare
                          festa insieme, rinsaldando il filo che tiene unita la nostra terra. Sono certo
                          che saranno giorni piacevoli in cui divertimento e responsabilità riusciranno a
                          coniugarsi al meglio". "Una delle tante sfide a cui il 2020 ci ha messo davanti
                          è anche quella di reinventare il turismo e l' intrattenimento in una città come Cesenatico - afferma l' assessore Gaia
                          Morara -. Dalle difficoltà nascono sempre delle opportunità, basta avere la tempra giusta per affrontare le cose e
                          credo che Cesenatico, e la Romagna in generale, ce l' abbiano. La settimana Rosa che ci aspetta abbraccerà tutta la
                          città e sarà il divertimento che andrà dal pubblico, in un rovesciamento dei ruoli molto bello e inclusivo".Venerdì 7
                          agosto una scintillante balena luminosa"navigherà" sul Viale Carducci, su una ZTL create su misura per l' evento
                          consentendo a tutti di passeggiare immersi nell' offerta commerciale di Cesenatico e nel suo lungomare: dalle 20
                          alle 2 Viale Carducci diventerà il territorio della balena luminosa, dal Canale fino a Viale Trento, rotonda esclusa. Uno
                          spazio ampio, che può contenere tutti senza creare assembramenti, per rendere Cesenatico ancora più ampio. Allo
                          scoccare della mezzanotte partiranno i fuochi d' artificio in contemporanea su tutta la Riviera Romagnola. A
                          Cesenatico saranno sparati da 4 piattaforme ormeggiate davanti alla spiaggia libera di Piazza Costa e visibili così da
                          tutto l' arenile che diventerà un' enorme platea a disposizione di tutti. Per garantire supporto e aiuto saranno presenti
                          volontari dell' Associazione Nazionale Carabinieri e dell' Associazione di Protezione Civile Radiosoccorso
                          Cesenatico. Sabato 8 agosto invece un gruppo itinerante di figuranti sui trampoli animerà la zona di Villamarina e
                          Valverde, sempre all' interno di una delle ZTL create ad hoc per l' evento. Il tratto da Piazza Michelangelo a Via Fermi
                          diventerà il territorio di queste "creature fantastiche" in grado di stupire e meravigliare i bambini e allo stesso tempo
                          intrattenere gli adulti.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 7
CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020
[ § 1 6 1 7 7 6 9 2 § ]

                          mercoledì 22 luglio 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Sabato 8 agosto e domenica 9 agosto inoltre Piazza Costa diventerà circuito cittadino per uno speciale evento
                          ludico sportivo, un Gran Premio su auto a pedali per le famiglie con i bambini. Ovviamente per questo evento
                          saranno messe in atto misure di sicurezza come l' ingresso limitato agli iscritti e verranno rispettate tutte le norme di
                          distanziamento sociale.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 8
CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020
[ § 1 6 1 7 7 6 9 7 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 6

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Clima e ambiente, chiesto incontro a Bonaccini

                          FORLÌ Numerose associazioni e movimenti di Forlì ed i Friday For Future Forlì
                          sollecitano il Governatore dell' Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, unitamente
                          ad altre 60 realtà ambientaliste dell' intero territorio regionale, ad un confronto
                          diretto in Regione sui temi ambientali legati all' emergenza climatica: la lettera è
                          stata depositata lunedì scorso. In sintesi le richieste degli ambientalisti sono:
                          «Abbandono delle fonti fossili a favore di quelle rinnovabili, gestione rifiuti,
                          qualità dell' aria, dissesto idrogeologico, tutela del verde e tanti altri argomenti
                          ancora, sono al centro delle preoccupazioni connesse ai cambiamenti climatici
                          e della richiesta di dialogo chiesta già a febbraio scorso al Governatore
                          Bonaccini - si legge nella richiesta-.Dopo la pausa per la pandemia, una decina
                          di associazioni forlivesi (tra le quali Wwf Forlì -Cesena, Isde Medici per l'
                          Ambiente, Forum No inceneritori, Friday For future e Parents for Future),
                          unitamente ad altre realtà ambientaliste tra associazioni, comitati civici,
                          movimenti, gruppi e reti ecologiste dell' intero territorio regionale (in tota le sono
                          70) sollecitano il Governatore Stefano Bonaccini ad un incontro diretto in
                          Regione». La richiesta, già a febbraio, era quella di istituire Tavoli permanenti di
                          consultazione, confronto, approfondimento ed impegno specificatamente alle problematiche direttamente ed
                          indirettamente connesse ai cambiamenti climatici, su cui sono impegnate le 70 realtà scriventi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 9
CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020
[ § 1 6 1 7 7 6 9 9 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 8

                                                              Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Successo delle passeggiate nel bellissimo bosco di Scardavilla

                                                                                                                              MATTEO MISEROCCHI

                          MELDOLA Scoprire L' oasi naturale orientata "Bosco di Scardavilla" è come
                          accorgersi di un tesoro che è sempre stato accanto a te, ma non hai mai visto.
                          L' area naturale, di proprietà privata ma seguita dal Comune di Meldola e da
                          Giancarlo Tedaldi, è una piccola gemma verde che conserva piante e animali
                          che fanno parte della storia del nostro territorio e non solo. Marte di sera si è
                          svolto il secondo dei due appuntamenti voluti dall' Amministrazione del sindaco
                          Roberto Cavallucci e coordinati dal vice sindaco Jennifer Ruffilli, per portare
                          alcuni gruppi ad una prima presa di contatto conque sto tesoro verde. Il ritrovo,
                          alle 18.20, era fissato al monastero di Scardavilla di sotto, dove erano presenti
                          anche le Guardie ecologiche volontarie che hanno aiutato a gestire la
                          quarantina di persone presenti, divisi in tre gruppi da 15 ciascuno. «E' con un po'
                          di emozione che torno a guidare visitatori in questa oasi -ha spiegato Tedaldi -
                          visto che a causa della pandemia abbiamo interrotto tutte le attività didattiche
                          che realizzavamo. Ricordo che in questi anni ho guidato alla scoperta di questo
                          bosco, anche se sarebbe più giusto chiamarlo "savana" ben 25mila studenti. Si
                          tratta di un "paziente ammalato" un' area che contiene una biodiversità
                          ricchissima, che deve essere difesa dall' invasione di fauna e flora proveniente da altri luoghi. Ciò che si realizza in
                          pochi giorni o in poche ore nella nostra società, qui ha bisogno di anni e il lavoro che portiamo avanti, per tutelare
                          una essenza o un insetto, ci regala i suoi frutti fra molto tempo». Ad ascoltare Tedaldi era presen te lo stesso
                          sindaco, che ha spiegato come sia compito dell' Amministrazione tutelare questa zona. La passeggiata è stata
                          breve, ma ricca di interesse, con storie che hanno spaziato dalle vicende dei monaci, «il 1733 è sta to un anno
                          speciale sia perché hanno ultimato la costruzione della chiesa di Scardavilla di sopra, sia perché i monaci hanno
                          abbattuto l' ultimo orso presente nel Forlivese». Una pianta morta di ciliegio diventa l' occasione per una riflessione
                          sul ciclo della vita; un cespuglio di rovi sull' apparente caos della natura selvaggia, che è capace in realtà di un
                          equilibrio perfetto. Quando si arriva alla chiesa di Scardavilla di sopra l' impatto è forte: l' edificio presenta i segni dell'
                          antica bellezza, ma è in forte degrado. Non per niente una sua fotografia pluripremiata è stata scelta per la prima
                          pagina delle Pagine bianche alcuni anni fa. Qui ad attenderei partecipanti alcuni rappresentanti della Strada dei vini e
                          dei sapori dei colli di Forli e Cesena, con il presidente Lorenzo Angelini. Con 5 euro è stato possibile degustare vino,
                          con scroccadenti, piadina con affettato e formaggio, seduti su un plaid o un telo da mare portato da casa, godendo
                          del senso di pace e di eterno che regala un bosco. Il Comune vuole riproporre a settembre queste iniziative che
                          hanno ricevuto moltissime richieste di partecipazione: ben oltre le 200.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                Pagina 10
[ § 1 6 1 7 7 6 9 8 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente

                                                                                                                            ANTONIO LOMBARDI

                          ANTONIO LOMBARDI Il monitoraggio di Legambiente lungo le coste dell'Emilia
                          Romagna quest'estate è senza Goletta Verde in navigazione, ma le analisi al
                          mare e alle foci vengono fatte grazie ai tanti volontari. Foce Marano inquinata Il
                          dato di fondo, lungo i 130 chilometri di costa dell'Emilia Romagna, negli 11 tratti
                          dove l'acqua è stata campionata, è che c'è un solo punto fortemente inquinato:
                          la foce del torrente Marano che sfocia a Riccione. «Qui la criticità è stata per
                          ben 9 anni su 10. Oggetto nel 2017 di un esposto. Continuiamo a chiedere
                          interventi e approfondimenti», evidenzia il responsabile scientifico nazionale di
                          Legambiente, Andrea Minutolo. Collegato ieri in videoconferenza alla
                          presentazione dei dati di Legambiente 2020 riscontrati lungo le coste regionali,
                          tenutasi al Museo della Marineria. I parametri Degli 11 punti monitorati sulla
                          costa (5 in mare sotto riva, 6 agli sbocchi di canali e foci dei fiumi) solo uno
                          risulta oltre i limiti di legge in fatto di inquinamento microbiologico, causato da
                          cattiva depurazione o scarichi illegali. Il monitoraggio delle acque in Emilia
                          Romagna, è stato spiegato dal direttore regionale di Legambiente, Lorenzo
                          Mancini, è stato eseguito dal 6 all'8 luglio da volontari dell'associazione:
                          «Costituisce un'istantanea sullo stato del mare di balneazione». I parametri indagati sono microbiologici
                          (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come inquinatii tratti dove almeno unodei due
                          parametri supera il valore limite previsto Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente dalla normativa
                          sulle acque di balneazione vigente e fortemen - te inquinati quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del
                          valore normativo. «Il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali - è intervenuto Andrea
                          Minutolo -, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all'inquinamento
                          dei nostri mari. I punti scelti si prendono in considerazione in base al maggior rischio presunto di inquinamento.
                          Individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dai cittadini, attraverso il servizio Sos Goletta Verde». Si
                          indaga sulla contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali
                          che attraverso i corsi d'a cq u a giungono in mare. Ha concluso Minutolo: «La stagione balneare partita in ritardo ci
                          sta facendo vedere come potrebbero essere le località turistiche senza uno smisurato carico antropico che,invece,
                          potrebbe mandare in sofferenza gli impianti di depurazione come avvenuto nelle stagioni precedenti». Il direttore
                          Arpae L'ospite era il direttore generale di Arpae regionale, Giuseppe Bortone, che ha

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 11
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                          giovedì 23 luglio 2020

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          evidenziato come le acqueregionali siano eccellenti sia dal punto di vista delle analisi quanto del numero di
                          controlli effettuati.«Abbiamo 97 stazioni di campionamento e in 89 le acque sono eccellenti rispetto ai valori
                          dell'Unione europea - ha chiarito - Merito anche degli ingenti e costanti investimenti fatti nei sistemi di depurazione.
                          Anche nelle città costiere». E assicura che «Non ci sono contraddizioni trai dati istituzionali di Arpae e quelli di
                          Goletta Verde». Monitorate le zone più a rischio e solo la foce del Marano a Riccione risulta fortemente inquinataGli
                          altri temi Si sta, intanto studiando l'effetto lockdown su mare e costa, partendo da 18 stazioni di rilevamento.
                          Legambiente lamenta la mancanza di cartelli che informano bagnanti alle foci e sugli sbocchi fluviali che sarebbero
                          del tutto assenti. Infine per i rifiuti raccolti in riva al mare si sta sul generico (676 parti raccolte in 100 metri di
                          spiaggia), si accenna ai microlitter (plastiche di dimensione inferiore ai 5 millimetri), ai bastoncini di cotton fioc (che
                          dal 1° gennaio 2019 è vietato produrre e vendere in plastica). All'iniziativa di Legambiente sono intervenuti anche
                          l'assessora comunale all'Ambiente Valentina Montalti, il comandante del Circondario marittimo Daniele Puntin, il
                          presidente di Legambiente Forlì-Cesena Francesco Occhipinti.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 12
[ § 1 6 1 7 7 6 9 3 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 46

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          «Qui non c' è plastica Ma in pochi ci imitano»
                          Fulvio Sanulli del Bagno Sport 70 premiato da Legambiente «Per una maggior diffusione si attivino Comune e
                          Regione»

                                                                                                                            Giacomo Mascellani.

                          Il riconoscimento di Legambiente all' operatore balneare Fulvio Sanulli
                          del Bagno Sport 70 di Cesenatico è un premio a quegli imprenditori che
                          hanno deciso di bandire la plastica e fare scelte concrete per migliorare l'
                          ambiente e non inquinare. Sanulli dalla scorsa estate ha eliminato le
                          bottiglie di plastica, introducendo l' uso di distributori di acqua e bevande
                          di vari tipi, utilizzati per riempire le borracce d' acciaio messe a
                          disposizione dei turisti. I vantaggi sono consistenti, perché uno
                          stabilimento di dimensioni medio piccole come il Bagno Sport 70 da solo
                          commercializza circa 20mila bottiglie di plastica all' anno. Sanulli è felice
                          della sua scelta, ma allo stesso tempo è anche deluso perché vorrebbe
                          maggiore condivisione di questo cambiamento anche da parte del
                          pubblico e di altri privati: «Sono molto contento, l' anno scorso ho
                          distribuito 300 borracce, molti clienti sono tornati a riempirle e sinora
                          questa estate ne ho vendute altre 150. Il costo è di 20 euro ciascuna con
                          15 euro di ricarica inclusa; la novità del 2020 è la bottiglia con
                          rifornimenti illimitati a 50 euro. Così chi frequenta spesso la spiaggia risparmia parecchi euro e noi tutti risparmiamo
                          in minor plastica prodotta e da smaltire. In futuro auspico di proseguire questo progetto, diffondendolo ad altri
                          colleghi balneari, tuttavia occorre un intervento pubblico da parte del Comune e della Regione, perché purtroppo per
                          gli imprenditori è ancora conveniente vendere le bottigliette d' acqua e le bibite nelle bottiglie di plastica. Con un
                          incentivo potremmo invece estendere questo progetto e farlo diventare un piano ambizioso in proiezione di una
                          spiaggia plastic free e sempre più attenta all' ambiente. Capisco che le priorità oggi siano altre ma per il 2021 a mio
                          avviso questo è fattibile». Giacomo Mascellani.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 13
[ § 1 6 1 7 7 7 0 2 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                csv e scenario locale

                          LA POLEMICA

                          Comitati di quartiere: è partita la battaglia per sopravvivere
                          Sono già trenta quelli che hanno firmato il documento congiunto nel quale chiedono la possibilità di essere ascoltati
                          per evitare una riorganizzazione che li spazza via

                                                                                                                              ELEONORA VANNETTI

                          C' è fermento tra i comitati di quartieri, già in 30 hanno sottoscritto
                          congiuntamente un documento nel quale chiedono a gran voce la possibilità di
                          essere ascoltati alla luce del fatto che l' amministrazione è intenzionata a
                          rivedere la conformazione di tali organismi. Attualmente la città di Forlì conta
                          ben 42 comitati di quartieri distribuiti nelle cinque aree del forese (Area nord,
                          centro, est, ovest e sud ndr), mentre l' ipotesi presentata agli stessi dal Comune
                          è quella di riorganizzarli in cinque macro zone, ognuna con un proprio
                          coordinatore e 14 consi glieri. A ciò va aggiunto che, secondo le prime
                          indiscrezioni, sarebbero cancellate le elezioni dei rappresentanti. In sostanza,
                          verrebbe istituito una sorta di albo di volontari. Sulla base di questi nominativi, e
                          sul risultato delle ultime elezioni amministrative, sarebbero nominati dal
                          Comune i 14 consiglieri delle cinque maxi -zone (ad esempio alla maggioranza
                          spetterebbero un certo numero di rappresentanti dei quartieri tanti quanti i voti
                          ottenuti alle precedenti elezioni, stessa cosa alla minoranza), i quali poi
                          eleggeranno ognuno il proprio coordinatore. Serve un confronto «Chiediamo un
                          confronto con la stessa amministrazione, nel momento in cui le prospettive
                          comunicate hanno mostrato una reale minaccia all' esistenza degli stessi comitati di quartiere - fanno sapere i 30
                          firmatari del documento - Garanzia di elettività, apoliticità a tutti i livelli di partecipazione e potenziamento del ruolo
                          delle zone sono i tre punti cardine sui quali non si può transigere». Gli stessi coordinatori si sono incontrati
                          solamente qualche giorno fa. «Con una piena comunione di intenti ci si è concentrati sull' esigenza di mostrare
                          quanto questivalorisiano trasversali e condivisi, interpretati nel medesimo modo proprio perchè fondanti l' identità di
                          questi organismi» ribadiscono. in una nota. Assemblea della partecipazione Proprio in virtù di ciò la richiesta corale
                          che emerge è quella di ottenere, quanto prima, la convocazione dell'Assemblea della Partecipazione «vedendo
                          questo passo come un momento in cui palesare la compattezza delle richieste di ascolto e dei principi in esse
                          contenute, ma soprattutto come il passaggio necessario di confronto che ci si aspetta da parte dell'amministra -
                          zione». Ancora oggi non c'è un vero e proprio progetto di riforma dei quartieri, la stessa assessora Andrea Cintorino
                          ha precisato che si tratta al momento solo di una bozza. «Non esiste ancora nulla di scritto e quindi non ci sono
                          certezze, né tanto meno riferimenti certi concludono i firmatari . Ciò basta, unito alla presentazione fatta dalla stessa
                          assessora, a preoccupare i quartieri e a porli in difesa dell'indi - pendenza e della democraticità che da sempre
                          rappresentano. Ci si augura che la convocazione dell'Assemblea della Partecipazione possa essere il momento in
                          cui fare chiarezza e porre in essere

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 14
[ § 1 6 1 7 7 7 0 2 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          linee condivise per porre le basi a questa attesa riforma, che dovrà saper curare le ferite create da vecchie
                          imperfezioni e farlo senza lasciare cicatrici».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 15
[ § 1 6 1 7 7 7 0 4 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Il Comune continua ad attingere dal "tesoretto" per vari interventi

                          FORLÌ Il Comune continua ad attingere all' avanzo di amministrazione lasciato
                          in eredità dalla giunta guidata sino alla primavera 2019 da Davide Drei e tra la
                          variazione approvata a giugno e quella proposta ieri alla 1ª commissione
                          consiliare, preleverà e utilizzerà complessivamente 2 milioni 197mila euro. L'
                          ultima manovra vale 752mila 640 euro: come saranno utilizzati? Andando a
                          soddisfare le esigenze segnalate dagli uffici, a partire da due previsioni di spesa
                          di 75mila euro ciascuna che serviranno per l' incarico esterno di validazione dei
                          progetti di riqualificazione dell' ex scuola media "Flavio Biondo" di piazza
                          Cavour e dell' ex cinema Odeon di viale della Libertà in procinto di diventare la
                          Sala della Musica di Forlì. Ci sono, poi, lavori come la rotatoria tra via Cerchia e
                          via Mo nari ora in fase di realizzazione, che richiede 62mila euro di costi
                          aggiuntivi, quelli di realizzazione del campo da pallacanestro all' aperto del
                          Campus universitario (collegato all' impianto di cogenerazione di Hera) che
                          valgono 90mila euro e spese per l' allestimento dell' arena estiva per spettacoli
                          al San Domenico che per il Comune impattano per 42mila 800 euro. Gli impieghi,
                          però, sono molteplici: 30mila euro saranno necessari per l' acquisizione da
                          parte del Comune di alcune strade vicinali, 150mila come rimborso di oneri d' urbanizzazione a privati che ancora
                          non hanno dato seguito alle proprie licenze edili zie, 9mila euro per acquistare nuovi condizionatori per gli uffici
                          municipali, oltre 5mila per manutenzioni di aree verdi e 13mila per la numerazione civica nelle aree di nuovo
                          insediamento. Da economie di cassa e fondi provinciali beneficierà anche la scuola: 44mila 800 euro andranno a
                          favore delle scuole dell' infanzia private paritarie per assistenza minori con disabilità e 27mila 966 euro a sostegno
                          delle spese sostenute da quelle pubbliche proprio per la disabilità

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 16
[ § 1 6 1 7 7 7 0 3 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          Il Comitato del quartiere Romiti ripulisce l' area da scritte e degrado

                          FORLÌ Volontari del Comitato di quartiere Romiti al lavoro per ripulire da scritte e
                          degrado il palazzetto dello sport di via Sapinia. Il Comitato, infatti, si è attivato
                          per cancellare le scritte indecorose che caratterizzano gli spazi comuni del
                          quartiere Romiti. Equipag giati delle attrezzature necessarie, il Comitato di
                          Quartiere, insieme ad un gruppo di cittadini, ha iniziato l' opera di pulizia, che al
                          momento ha interessato lo storico palazzetto Villa Romiti, simbolo dello sport
                          della città di Forlì. «Concluso questo si passerà in altri lati e in alcune zone del
                          quartiere Romiti, come cassonetti, raccoglitori indumenti usati, muri e recinzioni
                          dell' area verde "Balducci", saracinesche di attività, e tanti altri spazi comuni
                          imbrattati da tempo da persone ignote. Il tutto si faràper cercare di rimediare
                          tante cose rovinate da persone che non vogliono assolutamente bene ai
                          Romiti» affermano i rappresentanti del Comitato. Questa non è soltanto un'
                          organizzazione collettiva volontaria, ma rappresenta anche un modo di essere,
                          una scelta di cittadini che decidono di combattere l' indifferenza del degrado.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 17
[ § 1 6 1 7 7 7 0 0 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 38

                                                           Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          Aido si è rinnovata Presidenza a Dallacqua

                          CESENA La sezione pluricomunale Ai do Savio Rubicone ha rinnovato il proprio
                          consiglio, che era incarica dal 2016. L' assemblea tenutasi al circolo Acli di
                          Ronta è stata anche l' occasione per affrontare questioni inerenti la vita
                          associativa, nelle loro implicazioni economiche e di partecipazione . Le
                          operazioni di voto per scegliere chi guiderà nel quadriennio 2020-2024 il
                          sodalizio impegnato nell' importante quanto delicata opera di diffusione di una
                          cultura favorevole alla donazione di organi si sono concluse con l' elezione nel
                          ruolo di presidente di Lazzaro Dallacqua. A supportarlo come vice saranno
                          Vittorio Marconi e Domenico Roberto. Il segretario sarà Renzo Bizzocchi e la
                          tesoriera Michela Pittaro. I consiglieri sono Angelo Baiocchi, Antonio
                          Cammarota, Luca Merciari, Tania Tornani, Mario Pagliarani, Sauro Tomei e
                          Massimo Zanuccoli. Del collegio dei revisori dei conti fanno infine parte Alberta
                          Parentelli (presidente), Maria Matilde Tassinari e Massimo Mercuri. Nei
                          prossimi incontri si provvederà a predisporre le linee guida d' azione per il
                          quadriennio prossimo .

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 18
[ § 1 6 1 7 7 7 0 1 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 43

                                                              Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                csv e scenario locale

                          L' INAUGURAZIONE DI IERI MATTINA

                          Barriere architettoniche rimosse Nuovo ascensore al Seven
                          Around Sport: «Per noi è il raggiungimento dell' obiettivo della fruibilità dell' impianto» Comitato Paralimpico:
                          «Importante gesto di sensibilità, attenzione e disponibilità»

                          Inaugurato ieri al Seven sporting club il nuovo ascensore esterno. Faciliterà
                          l'accesso alla struttura delle persone con disabilità e r a p p r e s e n t a u n
                          superamento delle barriere architettoniche. Ha comportato un costo di 18.720
                          euro in carico ad Around Sport. La struttura Il Seven è uno dei centri sportivi più
                          frequentati del territorio per la tipologia delle discipline presenti e la qualità delle
                          attrezzature disponibili. E ora migliora lapropria accessibilità. La realizzazione
                          dell'ascensione porta a compimento la completa fruibilità dell'impianto sportivo
                          di via Della Resistenza. L'impianto, esteso su 6000 metri quadrati tra interno ed
                          esterno, mette a disposizione 500 metri quadrati tra sala cardio e attrezzature
                          Tecnogym, 2 piscine, 6 campi in sabbia, 2 campi da calcetto e 2 campi da
                          tennis. A completamento, un'area bar e piccola ristorazione e un ampio
                          parcheggio. L'offerta di attività comprende, in totale, 120 ore di corsi di nuoto e
                          85 ore settimanali di corsi fitness rivolti agli adulti. Nel periodo pre-Covid19 si
                          contavano circa 200mila frequenze annue. Il taglio del nastro L'inaugurazione
                          dell'as ce ns or e si è svolta ieri mattina alla presenza del vicesindaco e
                          assessore allo sportNicola Dellapasqua, dell'assessora ai lavori pubblici,
                          Stefania Morara, e del presidente di Around sport, Gabriele Corzani. Era presente anche Melissa Milani, presidente del
                          Comitato Paralimpico Emilia Romagna. Around Sport «L'ascensore per noi è il raggiungimento dell'obiettivo f ru i b i li
                          t à dell'impianto' - afferma Corzani - l'abbattimento di una barriera architettonica che era palesemente presente,
                          rappresenta un atto di rispetto e accoglienza verso le persone che vogliono fare sport e migliorare il proprio stato di
                          salute». Comitato Paralimpico «Ringraziamo l'amministrazione comunale e il gestore dell'impianto - Melissa Milani -
                          per l'importante gesto di sensibilità, attenzione e disponibilità nel rendere accessibile alle persone disabili questo
                          impianto sportivo, sito in un territorio strategicamente funzionale come è Savignano. Migliorare la fruibilità di una
                          struttura così legata al territorio, rende più agevole l'utilizzo non solo agli atleti paralimpici ma anche a tutte le
                          famiglie». Amministrazione comunale «Sappiamo che la pratica sportiva è ormai indispensabile al benessere
                          psicofisico - affermano Nicola Dellapasqua e Stefania Morara - La nostra amministrazione è consapevole che la
                          disponibilità di una struttura importante come il Seven a due passi da casa non è scontata e rappresenta un prezioso
                          stimolo per i cittadini a cogliere ogni occasione utile per fare sport e movimento all'aria aperta».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 19
[ § 1 6 1 7 7 6 9 1 § ]

                          mercoledì 22 luglio 2020

                                                                                      Forli Today
                                                                                  csv e scenario locale

                          Romiti, i vandali imbrattano il palazzetto: i volontari si mobilitano contro il degrado
                          "I cittadini sapranno di certo apprezzare questo gesto che deve anche essere di stimolo a far meglio e a rispettare i
                          beni comuni importantissimi al nostro quartiere e alla città di Forlì"

                          Il Comitato di Quartiere Romiti si è attivato per cancellare le scritte
                          indecorose che caratterizzano gli spazi comuni della zona. Equipaggiati delle
                          attrezzature necessarie, il Comitato, insieme ad un gruppo di cittadini, ha
                          iniziato l' opera di pulizia, che al momento ha interessato lo storico
                          palazzetto Villa Romiti, simbolo dello sport della città di Forlì. "Concluso
                          questo intervento si interverrà su cassonetti, raccoglitori di indumenti usati,
                          muri e recinzioni dell' area verde E. Balducci. saracinesche di attività e tanti
                          altri spazi comuni imbrattati da tempo da persone ignote", viene spiegato.Il
                          tutto - viene aggiunto - si farà per cercare di rimediare tante cose rovinate da
                          persone che non vogliono assolutamente bene ai Romiti. Questa non è
                          soltanto un' organizzazione collettiva volontaria, ma rappresenta anche un
                          modo di essere, una scelta di cittadini che decidono di combattere l'
                          indifferenza del degrado urbano. Una sfida che non è affatto facile. La gente
                          che sporca i muri non si rende conto che per fare una scritta bastano pochi
                          secondi, per rimuoverla servono anche ore. Molti ragazzi non hanno ancora
                          capito il divario che esiste fra street art e vandalismo".Si tratta, viene
                          rimarcato, di "un esempio educativo per i più piccoli. Riprendersi il proprio territorio e il proprio quartiere pulito
                          significa, innanzitutto restituirlo ai bambini. Questo che il Comitato di quartiere romiti fa da tempo. È un gesto che
                          serve ad educare le persone, in particolar modo i più piccoli. Un esempio del genere ha più valore di mille sanzioni.
                          Riprendersi il proprio quartiere e la propria splendida città di Forlì significa sforzarsi per fare diventare questo
                          territorio come lo vorremmo"."Il nostro compito non avrà mai fine - viene rimarcato -. I volontari, però, sono
                          consapevoli che il loro compito è potenzialmente infinito. Per pulire tutto il quartiere e tutta la città ci vorranno tempi
                          lunghi. E molti di più per evitare che sia di nuovo sporcata. E anche se il lavoro di ore rischia di essere vanificato in
                          pochi minuti dai vandali, l' obiettivo rimane sempre lo stesso. Vogliamo svegliare le persone rassegnate al degrado
                          causato dalla negligenza dei cittadini. Molti ci chiedono se non sia frustrante pulire un muro che potrebbe essere
                          sporcato pochi minuti dopo. La nostra risposta è semplice: non è frustrante lavarsi ogni giorno i denti?"."I nostri
                          interventi sono una sorta di "antidepressivo", servono a ridare speranza a chi crede che il quartiere e la città sia
                          destinata a rimanere nel degrado. I cittadini del quartiere - conclude il Comitato - sapranno di certo apprezzare
                          questo gesto che deve anche essere di stimolo a far meglio e a rispettare i beni comuni importantissimi al nostro
                          quartiere Romiti" e di tutta la città di Forlì".

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 20
[ § 1 6 1 7 7 6 9 4 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 39

                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                               csv e scenario locale

                          Nuova associazione per tutelare gli animali domestici: «Domenica scendiamo in piazza»
                          E' nata l' organizzazione di volontariato 'Alpha - Educatori di strada'

                          Dare voce a chi non ce l' ha. Sono sempre più numerose in Italia e nel
                          mondo le associazioni sorte per denunciare le pessime condizioni di vita
                          di molti animali. Anche, ma non solo, come riflesso sociale della
                          pandemia. A Forlì è nata 'Alpha - Educatori di strada' (organizzazione di
                          volontariato) in difesa dei diritti del cane: si occupa di tutela legale,
                          promozione culturale cinofila, consulenza educativa per chi vive con un
                          cane in situazione di difficoltà economica. E ancora tutela di cani senza
                          proprietario, a partire da quelli nei rifugi e nei canili. «Domenica
                          scenderemo in piazza a Forlì - spiega Erica Vandi, leader di Alpha - per
                          una 'protesta muta e libera espressione di pensiero'. Manifestazione che
                          prelude l' evento in programma in tutta Italia il 3 ottobre per chiedere al
                          Parlamento la riforma di un codice civile giudicato «obsoleto e non al
                          passo coi tempi di una società moderna, che evolve e inquadra gli
                          animali come parte integrante della famiglia». Lo slogan è 'animali
                          soggetti non oggetti'. «Vogliamo far riconoscere l' animale domestico, il
                          cane in questo caso, come membro della famiglia e come soggetto giuridico. Vogliamo difendere i diritti degli
                          animali, sostenendo spese legali e tutto il necessario affinché siano trattati da esseri senzienti in Italia. Da anni sono
                          depositate proposte di legge non ancora approvate».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 21
[ § 1 6 1 7 7 6 9 5 § ]

                          giovedì 23 luglio 2020
                          Pagina 15

                                                                                    Avvenire
                                                                                   volontariato

                          «La nuova frontiera del capitalismo comunitario»

                          G REGORIOMASSA «Oggi abbiamo la consapevolezza che il capitalismo
                          andava ripensato, in particolare rispetto al rapporto col profitto e con i
                          rendimenti finanziari: una transizione che qualcuno ha definito rethinking
                          capitalism. È una trasformazione che ha nell' attenzione alla sostenibilità,
                          all' impatto sociale e ambientale un tratto fondamentale» afferma Mario
                          Calderini, professore di Strategia d' impresa e Social innovation al
                          Politecnico di Milano - School of Management. Non per nulla qualcuno
                          comincia a parlare di community capitalism, per descrivere la necessità
                          per i modelli di impresa di ibridarsi incorporando obiettivi di impatto
                          sociale e ambientale e di rapporto con le comunità. «Questo a mio parere
                          significa che il dualismo tra terzo settore e profit, che pure esiste, non
                          deve più essere letto in termini di contrapposizione ma di contaminazione
                          - prosegue il professore -. La cosa importante è che questa
                          contaminazione avvenga in modo virtuoso e preservi, nella sostanza, i
                          valori fondativi delle esperienze mutualistiche ». Un esempio è, secondo
                          Calderini, il caso della recente partnership tra Generali e Cattolica
                          Assicurazioni. «Un' operazione dal punto di vista finanziario molto positiva per Cattolica. Il prezzo offerto da Generali
                          riconosce il valore di Cattolica ben al di là di quanto i mercati hanno dimostrato di essere disposti a fare. Questo è un
                          elemento molto importante non solo dal punto di vista finanziario ma soprattutto per giudicare l' attitudine con cui
                          Generali si avvicina a questa operazione». Il maggior valore pagato, secondo Calderini, riflette due elementi. Il primo
                          è il valore strategico nel senso più comune, legato alla partnership industriale che oltre a generare importanti sinergie
                          tecnologiche e di mercato. Il secondo è invece legato al valore del patrimonio genetico stratificato in Cattolica
                          attraverso anni di esperienza mutualistica e al relativo fortissimo radicamento nel territorio e nella comunità. Ciò
                          rappresenta un capitale sociale straordinario, che in termini finanziari potremmo quasi considerare un 'avviamento
                          sociale', evidentemente riconosciuto e valorizzato in questa operazione» Il valore di Cattolica è fortemente
                          connaturato alla sua storia, inscindibilmente legata ai valori della cooperazione, del mutualismo, della reciprocità e
                          dell' attenzione ai beni relazionali. Cattolica è sempre riuscita, attraverso straordinari equilibrismi e innovazioni di
                          governance, a spingere all' estremo il modello cooperativo, quotandosi ed attirando investimenti importantissimi.
                          Oggi la valutazione del valore sociale di un' impresa deve essere affidata ad elementi fattuali e sostanziali più che a
                          caratteristiche soggettive di natura giuridica. Ci sono tre elementi che qualificano l' orientamento

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 22
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                                                                                    volontariato

                          all' impatto sociale di un' impresa: l' intenzionalità, la misurabilità e l' addizionalità. E questo modo di produrre
                          impatto non è laterale o accessorio alla normale strategia di impresa, ma è fortemente integrato. In sostanza, ciò
                          significa semplicemente fare bene impresa, servendo in modo equilibrato tutti gli stakeholder e guardando al valore
                          di lungo periodo. A me sembra che in questo caso specifico ci siano tutti i presupposti. Anche nelle SpA ormai stia
                          emergendo una varietà di strumenti molto efficaci. Ci sono strumenti statutari, come nel caso delle benefit
                          corporation, così come l' adozione di metriche di impatto avanzate, nella cornice degli SDGs, e di un' adeguata
                          governance contabile delle stesse. Inoltre sono importanti le forme strutturate di ascolto degli stakeholder o i criteri
                          di scelta degli amministratori. Infine, gli strumenti di gestione e controllo dell' impatto sociale, che non si limitino alla
                          funzione rendicontativa del bilancio sociale ma prevedano l' esplicito riconoscimento degli obiettivi di impatto nella
                          pianificazione e nei piani strategici. Senza dimenticare naturalmente il ruolo che potrebbe svolgere la Fondazione.
                          «Io osservo con grande attenzione ma anche ragionevole ottimismo quella che considero un' interessantissima
                          avanguardia del modello di contaminazione che forse cambierà il capitalismo così come l' abbiamo conosciuto ad
                          oggi. Per sperimentare e ad interpretare in maniera innovativa forme di governance capaci di tenere insieme la
                          creazione di valore economico e sociale» conclude Calderini. RIPRODUZIONE RISERVATA L' intervista a Mario
                          Calderini, professore di Strategia d' impresa e Social innovation al Politecnico di Milano School of Management.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 23
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                                                                                   volontariato

                          La pandemia sociale/1

                          L' effetto Covid crea nuove emergenze A Roma la povertà mangia le famiglie

                                                                                                                            ANTONIO MARIA MIRA

                          Un viaggio dentro la «pandemia sociale». Territorio per territorio, città per
                          città. È quello che 'Avvenire' comincia oggi, da Roma, e che farà tappa in
                          diversi centri del Paese. Era il 23 aprile scorso, quando ancora in piena
                          emergenza coronavirus, papa Francesco durante la Messa del mattino a
                          Santa Marta disse parole dure e profetiche. «Tante famiglie hanno
                          bisogno, fanno la fame e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai. Questa è
                          un' altra pandemia, la pandemia sociale». L' Italia era rinchiusa in casa
                          eppure l' allarme già risuonava alto e forte: troppe persone non erano in
                          grado di mettere insieme il pranzo con la cena, troppe facce mai viste
                          avevano bussato subito alle mense della Caritas e agli sportelli dei
                          Comuni per chiedere aiuto. Il numero degli indigenti è raddoppiato in
                          quelle settimane, con picchi incredibili in zone dimenticate della penisola.
                          Famiglie numerose, partite Iva senza prospettiva, anziani soli: è questo il
                          popolo che incontrano ogni giorno, da mesi, migliaia di operatori e
                          volontari. La presenza dello Stato si accompagna a quella, fondamentale,
                          del Terzo settore, con molte realtà cattoliche in prima linea. Sullo sfondo,
                          si intravede già però il frutto malato prodotto dalla 'pandemia sociale', che su queste pagine abbiamo più volte
                          documentato: il moltiplicarsi dei casi di usura, di sfruttamento, di disumanità, insieme al guanto di sfida lanciato dalle
                          grandi organizzazioni criminali alle istituzioni. Gli aiuti economici per il Covid fanno gola alle mafie. Per questo, al
                          territorio servono anticorpi efficaci, da ricercare nella società civile e nelle risposte attese dalla politica. (D.M. )
                          Roma Due numeri e un' immagine. È quello che rappresenta l' aumento della povertà a Roma. Effetto Covid, che ha
                          però aggravato una condizione già ad alto rischio. I numeri sono i circa 7mila nuclei familiari che si son rivolti al
                          centralino che la Caritas diocesana ha attivato proprio per l' emergenza Covid-19. E le 6mila famiglie che vanno a
                          prendere i pacchi alimentari nei 30 centri appositamente aperti dalla Comunità di Sant' Egidio in tutta la città (ne
                          parleremo ampiamente in una seconda puntata). Persone che non ave- vano mai chiesto aiuto, nuovi poveri. L'
                          immagine sono le tantissime persone finite per strada, tendine, piccoli accampamenti, vicino alle stazioni della
                          Capitale. Non si vedeva da anni. Ma c' è un terzo elemento preoccupante. Sono le tante persone che si sono rivolte
                          alla Fondazione Salus Populi Romani perché non riescono a pagare affitto, bollette e debiti, e non vogliono finire in
                          mano agli usurai. Solo nell' ultimo mese sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019, da 25 a 50. «Da
                          tempo avevamo denunciato un aumento della povertà a Roma. Ora siamo di fronte a un' accentuazione di situazioni
                          che erano già ai limiti - spiega Elisa Manna, curatrice del rapporto sulla povertà della

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                                                                                    volontariato

                          Caritas diocesana -. A novembre 2019 scrivevamo degli 'equilibristi della povertà'. Parlavamo di un imprevisto che
                          avrebbe fatto precipitare una fascia della popolazione. Ma immaginavamo fatti personali che avrebbero potuto far
                          sprofondare queste persone nella povertà, non immaginavamo un' epidemia. Il Covid è stato l' imprevisto collettivo
                          che ha provocato lo scivolamento». I numeri sono preoccupanti. Ma ce ne sono anche di positivi. Infatti sui territori
                          si sono attivate tante nuove risorse, soprattutto giovani, oltre 300 volontari che non avevano mai partecipato alle
                          iniziative della Caritas e addirittura mille coinvolti da Sant' Egidio. Risorse preziosissime. All' inizio di marzo la Caritas
                          ha attivato un centralino per le richieste alimentari, collegato all' Emporio della solidarietà di Ponte Casilino. «Sono
                          arrivate da subito più di 300 telefonate al giorno - ricorda Massimo Pasquo, responsabile Area promozione umana
                          della Caritas romana -. Abbiamo capito che quello che stavamo facendo non bastava. Dopo una ricognizione sul
                          territorio, abbiamo visto che tante parrocchie rimaste aperte non disponevano di generi alimentari». Così sono stati
                          attivati 12 presidi territoriali di stoccaggio e distribuzione verso le 125 parrocchie attive, alle quali poi se ne sono
                          aggiunte altre. Oltre ai 5 empori che sono passati da 30-50 tessere ciascuno a più di 400. In appena un mese e
                          mezzo sono stati acquistati generi alimentari per 300mila euro, per circa 7mila nuclei familiari. «Ma sono
                          sicuramente di più perchè all' inizio neanche li registravamo sul computer. Gli italiani sono aumentati del 60% e ora
                          sono più della metà. Abbiamo coperto tutta Roma ma nel settore Sud la fila degli italiani era chilometrica. Ora i
                          numeri sono un po' diminuiti ma solo del 10%». «A Roma il 40% della popolazione vive sotto i 15mila euro annui, e li
                          possiamo definire in povertà relativa - sottolinea Elisa Manna -. Ci sono poi 125mila famiglie con figli minori che
                          hanno un reddito al di sotto dei 25mila euro. Sono famiglie ai limiti e che molto facilmente nella fase di lockdown
                          sono state risucchiate nella povertà relativa. I senza dimora erano circa 16mila. Ora saranno 20mila. E per loro
                          parliamo di povertà assoluta. E lo sono anche i 7mila nuclei familiari che sono venuti a chiedere i pacchi alimentari».
                          Col lockdown «i più colpiti sono stati gli anziani, le famiglie con bambini, le donne, le persone che avevano bisogno di
                          terapie, in particolare psichiatriche. Tra chi è venuto a chiedere i pacchi alimentari troviamo chi ha problemi con la
                          cassa integrazione, colf e badanti, collaborazioni a progetto che sono saltate, la filiera del turismo e della
                          ristorazione, quelle dei trasporti e delle pulizie. Quelli che arrotondavano lo stipendio con altri piccoli lavori, non per
                          un di più ma per arrivare alla fine del mese». Il pacco è stato un aiuto ma non risolutivo, come ci spiega Fabio Vando,
                          coordinatore Fondazione Salus Populi Romani. «Si è amplificato un fenomeno che stiamo osservando dal 2015.
                          Persone già con redditi ai limiti e proprio per questo in condizioni di sovrandebitamento. Basta un' urgenza, ti rivolgi a
                          una finanziaria che ti dà la liquidità per superare il momento difficile, ma poi

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                                                                                    volontariato

                          ti ritrovi il debito. Così si rivolgono alla Caritas per i pacchi alimentari. Il passo successivo è venire a chiedere soldi
                          perché gli alimenti non sono sufficienti». Ma molti corrono gravi rischi. «A Roma c' è un' usura di quartiere,
                          apparentemente meno pericolosa perchè non percepita come un reato. Realizzata da chi ha un' attività economica e
                          utilizza i profitti prestando denaro ». E così Fabio lancia un appello. «Prima di andare dagli usurai rivolgetevi a noi».
                          Ma, avverte, «questo fenomeno va intercettato subito, coinvolgendo ancor più le parrocchie. Per un credito sulla
                          fiducia per sostenere la ripresa, accompagnando le persone». E le richieste arrivano. «Specie dalle partite Iva, da
                          piccoli lavoratori autonomi che sono rimasti fuori dalle misure del governo». Piccole drammatiche storie. «Mi ha
                          chiamato un' impiegata comunale che per mandare avanti la famiglia con 4 figli faceva il secondo lavoro andando a
                          fare le pulizie nelle case. Col lockdown ha avuto problemi a far quadrare il bilancio». Ci sono poi le persone che nel
                          passato, grazie alla garanzia della Fondazione, erano riuscite ad avere un prestito dalle banche ma che ora non ce la
                          fanno a pagare. «Sono una trentina, il 25% dei finanziamenti in corso. Siamo riusciti a far sospendere il pagamento
                          delle rate per un anno». Una buona notizia perché invece «le finanziarie non si stanno fermando nel recupero delle
                          rate non pagate. Non hanno allentato la presa». RIPRODUZIONE RISERVATA

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