CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020
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CSV FC - Assiprov giovedì, 23 luglio 2020 Prime Pagine 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 4 Prima pagina del 23/07/2020 23/07/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 5 Prima pagina del 23/07/2020 23/07/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 6 Prima pagina del 23/07/2020 ambiente e protezione civile 22/07/2020 Cesena Today 7 Spettacoli itineranti: la Notte Rosa di Cesenatico sarà una festa lunga tutta la città 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6 9 Clima e ambiente, chiesto incontro a Bonaccini 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 8 MATTEO MISEROCCHI 10 Successo delle passeggiate nel bellissimo bosco di Scardavilla 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 45 ANTONIO LOMBARDI 11 Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente 23/07/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46 Giacomo Mascellani. 13 «Qui non c' è plastica Ma in pochi ci imitano» csv e scenario locale 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 2 ELEONORA VANNETTI 14 Comitati di quartiere: è partita la battaglia per sopravvivere 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 3 16 Il Comune continua ad attingere dal "tesoretto" per vari interventi 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6 17 Il Comitato del quartiere Romiti ripulisce l' area da scritte e degrado 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38 18 Aido si è rinnovata Presidenza a Dallacqua 23/07/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43 19 Barriere architettoniche rimosse Nuovo ascensore al Seven 22/07/2020 Forli Today 20 Romiti, i vandali imbrattano il palazzetto: i volontari si mobilitano contro il degrado 23/07/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39 21 Nuova associazione per tutelare gli animali domestici: «Domenica scendiamo in piazza» volontariato 23/07/2020 Avvenire Pagina 15 22 «La nuova frontiera del capitalismo comunitario»
23/07/2020 Avvenire Pagina 4 ANTONIO MARIA MIRA 24 L' effetto Covid crea nuove emergenze A Roma la povertà mangia le famiglie
[ § 1 § ] giovedì 23 luglio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 23 luglio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 5
[ § 3 § ] giovedì 23 luglio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 6
[ § 1 6 1 7 7 6 9 2 § ] mercoledì 22 luglio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Spettacoli itineranti: la Notte Rosa di Cesenatico sarà una festa lunga tutta la città Il format di quest' anno prevede spettacoli itineranti per animare tutta Cesenatico e assicurare la sicurezza di cittadini e turisti Sarà un nuovo modo di fare festa, in equilibrio tra divertimento, offerta turistica e tutela della salute di tutti. Perché Cesenatico, come tutta la Romagna, è ripartita e vuole continuare a farlo dimostrando che è possibile pensare un intrattenimento innovativo, valido per questo 2020 e chissà forse anche per il futuro. Non ci sarà il Concertone, appuntamento ormai fisso in Piazza Andrea Costa, perché non sarebbe stato possibile garantire il distanziamento sociale ma la musica, la danza, e l' intrattenimento arriveranno dappertutto, diventano fluidi, capaci di camminare insieme alle persone per le via di una Cesenatico tutta rosa. Per i cittadini di tutte le età e i turisti. Con il grattacielo colorato di rosa a illuminare la settimana di divertimento. "In un periodo come questo è necessario rimanere uniti, come comunità e anche come territorio - commenta il sindaco Matteo Gozzoli -. Credo sia molto bello che tutta la Romagna scelga ancora una volta di fare festa insieme, rinsaldando il filo che tiene unita la nostra terra. Sono certo che saranno giorni piacevoli in cui divertimento e responsabilità riusciranno a coniugarsi al meglio". "Una delle tante sfide a cui il 2020 ci ha messo davanti è anche quella di reinventare il turismo e l' intrattenimento in una città come Cesenatico - afferma l' assessore Gaia Morara -. Dalle difficoltà nascono sempre delle opportunità, basta avere la tempra giusta per affrontare le cose e credo che Cesenatico, e la Romagna in generale, ce l' abbiano. La settimana Rosa che ci aspetta abbraccerà tutta la città e sarà il divertimento che andrà dal pubblico, in un rovesciamento dei ruoli molto bello e inclusivo".Venerdì 7 agosto una scintillante balena luminosa"navigherà" sul Viale Carducci, su una ZTL create su misura per l' evento consentendo a tutti di passeggiare immersi nell' offerta commerciale di Cesenatico e nel suo lungomare: dalle 20 alle 2 Viale Carducci diventerà il territorio della balena luminosa, dal Canale fino a Viale Trento, rotonda esclusa. Uno spazio ampio, che può contenere tutti senza creare assembramenti, per rendere Cesenatico ancora più ampio. Allo scoccare della mezzanotte partiranno i fuochi d' artificio in contemporanea su tutta la Riviera Romagnola. A Cesenatico saranno sparati da 4 piattaforme ormeggiate davanti alla spiaggia libera di Piazza Costa e visibili così da tutto l' arenile che diventerà un' enorme platea a disposizione di tutti. Per garantire supporto e aiuto saranno presenti volontari dell' Associazione Nazionale Carabinieri e dell' Associazione di Protezione Civile Radiosoccorso Cesenatico. Sabato 8 agosto invece un gruppo itinerante di figuranti sui trampoli animerà la zona di Villamarina e Valverde, sempre all' interno di una delle ZTL create ad hoc per l' evento. Il tratto da Piazza Michelangelo a Via Fermi diventerà il territorio di queste "creature fantastiche" in grado di stupire e meravigliare i bambini e allo stesso tempo intrattenere gli adulti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 7
[ § 1 6 1 7 7 6 9 2 § ] mercoledì 22 luglio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Sabato 8 agosto e domenica 9 agosto inoltre Piazza Costa diventerà circuito cittadino per uno speciale evento ludico sportivo, un Gran Premio su auto a pedali per le famiglie con i bambini. Ovviamente per questo evento saranno messe in atto misure di sicurezza come l' ingresso limitato agli iscritti e verranno rispettate tutte le norme di distanziamento sociale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 8
[ § 1 6 1 7 7 6 9 7 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Clima e ambiente, chiesto incontro a Bonaccini FORLÌ Numerose associazioni e movimenti di Forlì ed i Friday For Future Forlì sollecitano il Governatore dell' Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, unitamente ad altre 60 realtà ambientaliste dell' intero territorio regionale, ad un confronto diretto in Regione sui temi ambientali legati all' emergenza climatica: la lettera è stata depositata lunedì scorso. In sintesi le richieste degli ambientalisti sono: «Abbandono delle fonti fossili a favore di quelle rinnovabili, gestione rifiuti, qualità dell' aria, dissesto idrogeologico, tutela del verde e tanti altri argomenti ancora, sono al centro delle preoccupazioni connesse ai cambiamenti climatici e della richiesta di dialogo chiesta già a febbraio scorso al Governatore Bonaccini - si legge nella richiesta-.Dopo la pausa per la pandemia, una decina di associazioni forlivesi (tra le quali Wwf Forlì -Cesena, Isde Medici per l' Ambiente, Forum No inceneritori, Friday For future e Parents for Future), unitamente ad altre realtà ambientaliste tra associazioni, comitati civici, movimenti, gruppi e reti ecologiste dell' intero territorio regionale (in tota le sono 70) sollecitano il Governatore Stefano Bonaccini ad un incontro diretto in Regione». La richiesta, già a febbraio, era quella di istituire Tavoli permanenti di consultazione, confronto, approfondimento ed impegno specificatamente alle problematiche direttamente ed indirettamente connesse ai cambiamenti climatici, su cui sono impegnate le 70 realtà scriventi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 9
[ § 1 6 1 7 7 6 9 9 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Successo delle passeggiate nel bellissimo bosco di Scardavilla MATTEO MISEROCCHI MELDOLA Scoprire L' oasi naturale orientata "Bosco di Scardavilla" è come accorgersi di un tesoro che è sempre stato accanto a te, ma non hai mai visto. L' area naturale, di proprietà privata ma seguita dal Comune di Meldola e da Giancarlo Tedaldi, è una piccola gemma verde che conserva piante e animali che fanno parte della storia del nostro territorio e non solo. Marte di sera si è svolto il secondo dei due appuntamenti voluti dall' Amministrazione del sindaco Roberto Cavallucci e coordinati dal vice sindaco Jennifer Ruffilli, per portare alcuni gruppi ad una prima presa di contatto conque sto tesoro verde. Il ritrovo, alle 18.20, era fissato al monastero di Scardavilla di sotto, dove erano presenti anche le Guardie ecologiche volontarie che hanno aiutato a gestire la quarantina di persone presenti, divisi in tre gruppi da 15 ciascuno. «E' con un po' di emozione che torno a guidare visitatori in questa oasi -ha spiegato Tedaldi - visto che a causa della pandemia abbiamo interrotto tutte le attività didattiche che realizzavamo. Ricordo che in questi anni ho guidato alla scoperta di questo bosco, anche se sarebbe più giusto chiamarlo "savana" ben 25mila studenti. Si tratta di un "paziente ammalato" un' area che contiene una biodiversità ricchissima, che deve essere difesa dall' invasione di fauna e flora proveniente da altri luoghi. Ciò che si realizza in pochi giorni o in poche ore nella nostra società, qui ha bisogno di anni e il lavoro che portiamo avanti, per tutelare una essenza o un insetto, ci regala i suoi frutti fra molto tempo». Ad ascoltare Tedaldi era presen te lo stesso sindaco, che ha spiegato come sia compito dell' Amministrazione tutelare questa zona. La passeggiata è stata breve, ma ricca di interesse, con storie che hanno spaziato dalle vicende dei monaci, «il 1733 è sta to un anno speciale sia perché hanno ultimato la costruzione della chiesa di Scardavilla di sopra, sia perché i monaci hanno abbattuto l' ultimo orso presente nel Forlivese». Una pianta morta di ciliegio diventa l' occasione per una riflessione sul ciclo della vita; un cespuglio di rovi sull' apparente caos della natura selvaggia, che è capace in realtà di un equilibrio perfetto. Quando si arriva alla chiesa di Scardavilla di sopra l' impatto è forte: l' edificio presenta i segni dell' antica bellezza, ma è in forte degrado. Non per niente una sua fotografia pluripremiata è stata scelta per la prima pagina delle Pagine bianche alcuni anni fa. Qui ad attenderei partecipanti alcuni rappresentanti della Strada dei vini e dei sapori dei colli di Forli e Cesena, con il presidente Lorenzo Angelini. Con 5 euro è stato possibile degustare vino, con scroccadenti, piadina con affettato e formaggio, seduti su un plaid o un telo da mare portato da casa, godendo del senso di pace e di eterno che regala un bosco. Il Comune vuole riproporre a settembre queste iniziative che hanno ricevuto moltissime richieste di partecipazione: ben oltre le 200. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 10
[ § 1 6 1 7 7 6 9 8 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 45 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente ANTONIO LOMBARDI ANTONIO LOMBARDI Il monitoraggio di Legambiente lungo le coste dell'Emilia Romagna quest'estate è senza Goletta Verde in navigazione, ma le analisi al mare e alle foci vengono fatte grazie ai tanti volontari. Foce Marano inquinata Il dato di fondo, lungo i 130 chilometri di costa dell'Emilia Romagna, negli 11 tratti dove l'acqua è stata campionata, è che c'è un solo punto fortemente inquinato: la foce del torrente Marano che sfocia a Riccione. «Qui la criticità è stata per ben 9 anni su 10. Oggetto nel 2017 di un esposto. Continuiamo a chiedere interventi e approfondimenti», evidenzia il responsabile scientifico nazionale di Legambiente, Andrea Minutolo. Collegato ieri in videoconferenza alla presentazione dei dati di Legambiente 2020 riscontrati lungo le coste regionali, tenutasi al Museo della Marineria. I parametri Degli 11 punti monitorati sulla costa (5 in mare sotto riva, 6 agli sbocchi di canali e foci dei fiumi) solo uno risulta oltre i limiti di legge in fatto di inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali. Il monitoraggio delle acque in Emilia Romagna, è stato spiegato dal direttore regionale di Legambiente, Lorenzo Mancini, è stato eseguito dal 6 all'8 luglio da volontari dell'associazione: «Costituisce un'istantanea sullo stato del mare di balneazione». I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come inquinatii tratti dove almeno unodei due parametri supera il valore limite previsto Le acque del mare Adriatico sono in una salute eccellente dalla normativa sulle acque di balneazione vigente e fortemen - te inquinati quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo. «Il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali - è intervenuto Andrea Minutolo -, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all'inquinamento dei nostri mari. I punti scelti si prendono in considerazione in base al maggior rischio presunto di inquinamento. Individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dai cittadini, attraverso il servizio Sos Goletta Verde». Si indaga sulla contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che attraverso i corsi d'a cq u a giungono in mare. Ha concluso Minutolo: «La stagione balneare partita in ritardo ci sta facendo vedere come potrebbero essere le località turistiche senza uno smisurato carico antropico che,invece, potrebbe mandare in sofferenza gli impianti di depurazione come avvenuto nelle stagioni precedenti». Il direttore Arpae L'ospite era il direttore generale di Arpae regionale, Giuseppe Bortone, che ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 11
[ § 1 6 1 7 7 6 9 8 § ] giovedì 23 luglio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile evidenziato come le acqueregionali siano eccellenti sia dal punto di vista delle analisi quanto del numero di controlli effettuati.«Abbiamo 97 stazioni di campionamento e in 89 le acque sono eccellenti rispetto ai valori dell'Unione europea - ha chiarito - Merito anche degli ingenti e costanti investimenti fatti nei sistemi di depurazione. Anche nelle città costiere». E assicura che «Non ci sono contraddizioni trai dati istituzionali di Arpae e quelli di Goletta Verde». Monitorate le zone più a rischio e solo la foce del Marano a Riccione risulta fortemente inquinataGli altri temi Si sta, intanto studiando l'effetto lockdown su mare e costa, partendo da 18 stazioni di rilevamento. Legambiente lamenta la mancanza di cartelli che informano bagnanti alle foci e sugli sbocchi fluviali che sarebbero del tutto assenti. Infine per i rifiuti raccolti in riva al mare si sta sul generico (676 parti raccolte in 100 metri di spiaggia), si accenna ai microlitter (plastiche di dimensione inferiore ai 5 millimetri), ai bastoncini di cotton fioc (che dal 1° gennaio 2019 è vietato produrre e vendere in plastica). All'iniziativa di Legambiente sono intervenuti anche l'assessora comunale all'Ambiente Valentina Montalti, il comandante del Circondario marittimo Daniele Puntin, il presidente di Legambiente Forlì-Cesena Francesco Occhipinti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 12
[ § 1 6 1 7 7 6 9 3 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile «Qui non c' è plastica Ma in pochi ci imitano» Fulvio Sanulli del Bagno Sport 70 premiato da Legambiente «Per una maggior diffusione si attivino Comune e Regione» Giacomo Mascellani. Il riconoscimento di Legambiente all' operatore balneare Fulvio Sanulli del Bagno Sport 70 di Cesenatico è un premio a quegli imprenditori che hanno deciso di bandire la plastica e fare scelte concrete per migliorare l' ambiente e non inquinare. Sanulli dalla scorsa estate ha eliminato le bottiglie di plastica, introducendo l' uso di distributori di acqua e bevande di vari tipi, utilizzati per riempire le borracce d' acciaio messe a disposizione dei turisti. I vantaggi sono consistenti, perché uno stabilimento di dimensioni medio piccole come il Bagno Sport 70 da solo commercializza circa 20mila bottiglie di plastica all' anno. Sanulli è felice della sua scelta, ma allo stesso tempo è anche deluso perché vorrebbe maggiore condivisione di questo cambiamento anche da parte del pubblico e di altri privati: «Sono molto contento, l' anno scorso ho distribuito 300 borracce, molti clienti sono tornati a riempirle e sinora questa estate ne ho vendute altre 150. Il costo è di 20 euro ciascuna con 15 euro di ricarica inclusa; la novità del 2020 è la bottiglia con rifornimenti illimitati a 50 euro. Così chi frequenta spesso la spiaggia risparmia parecchi euro e noi tutti risparmiamo in minor plastica prodotta e da smaltire. In futuro auspico di proseguire questo progetto, diffondendolo ad altri colleghi balneari, tuttavia occorre un intervento pubblico da parte del Comune e della Regione, perché purtroppo per gli imprenditori è ancora conveniente vendere le bottigliette d' acqua e le bibite nelle bottiglie di plastica. Con un incentivo potremmo invece estendere questo progetto e farlo diventare un piano ambizioso in proiezione di una spiaggia plastic free e sempre più attenta all' ambiente. Capisco che le priorità oggi siano altre ma per il 2021 a mio avviso questo è fattibile». Giacomo Mascellani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 13
[ § 1 6 1 7 7 7 0 2 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale LA POLEMICA Comitati di quartiere: è partita la battaglia per sopravvivere Sono già trenta quelli che hanno firmato il documento congiunto nel quale chiedono la possibilità di essere ascoltati per evitare una riorganizzazione che li spazza via ELEONORA VANNETTI C' è fermento tra i comitati di quartieri, già in 30 hanno sottoscritto congiuntamente un documento nel quale chiedono a gran voce la possibilità di essere ascoltati alla luce del fatto che l' amministrazione è intenzionata a rivedere la conformazione di tali organismi. Attualmente la città di Forlì conta ben 42 comitati di quartieri distribuiti nelle cinque aree del forese (Area nord, centro, est, ovest e sud ndr), mentre l' ipotesi presentata agli stessi dal Comune è quella di riorganizzarli in cinque macro zone, ognuna con un proprio coordinatore e 14 consi glieri. A ciò va aggiunto che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero cancellate le elezioni dei rappresentanti. In sostanza, verrebbe istituito una sorta di albo di volontari. Sulla base di questi nominativi, e sul risultato delle ultime elezioni amministrative, sarebbero nominati dal Comune i 14 consiglieri delle cinque maxi -zone (ad esempio alla maggioranza spetterebbero un certo numero di rappresentanti dei quartieri tanti quanti i voti ottenuti alle precedenti elezioni, stessa cosa alla minoranza), i quali poi eleggeranno ognuno il proprio coordinatore. Serve un confronto «Chiediamo un confronto con la stessa amministrazione, nel momento in cui le prospettive comunicate hanno mostrato una reale minaccia all' esistenza degli stessi comitati di quartiere - fanno sapere i 30 firmatari del documento - Garanzia di elettività, apoliticità a tutti i livelli di partecipazione e potenziamento del ruolo delle zone sono i tre punti cardine sui quali non si può transigere». Gli stessi coordinatori si sono incontrati solamente qualche giorno fa. «Con una piena comunione di intenti ci si è concentrati sull' esigenza di mostrare quanto questivalorisiano trasversali e condivisi, interpretati nel medesimo modo proprio perchè fondanti l' identità di questi organismi» ribadiscono. in una nota. Assemblea della partecipazione Proprio in virtù di ciò la richiesta corale che emerge è quella di ottenere, quanto prima, la convocazione dell'Assemblea della Partecipazione «vedendo questo passo come un momento in cui palesare la compattezza delle richieste di ascolto e dei principi in esse contenute, ma soprattutto come il passaggio necessario di confronto che ci si aspetta da parte dell'amministra - zione». Ancora oggi non c'è un vero e proprio progetto di riforma dei quartieri, la stessa assessora Andrea Cintorino ha precisato che si tratta al momento solo di una bozza. «Non esiste ancora nulla di scritto e quindi non ci sono certezze, né tanto meno riferimenti certi concludono i firmatari . Ciò basta, unito alla presentazione fatta dalla stessa assessora, a preoccupare i quartieri e a porli in difesa dell'indi - pendenza e della democraticità che da sempre rappresentano. Ci si augura che la convocazione dell'Assemblea della Partecipazione possa essere il momento in cui fare chiarezza e porre in essere Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 14
[ § 1 6 1 7 7 7 0 2 § ] giovedì 23 luglio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale linee condivise per porre le basi a questa attesa riforma, che dovrà saper curare le ferite create da vecchie imperfezioni e farlo senza lasciare cicatrici». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 15
[ § 1 6 1 7 7 7 0 4 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Il Comune continua ad attingere dal "tesoretto" per vari interventi FORLÌ Il Comune continua ad attingere all' avanzo di amministrazione lasciato in eredità dalla giunta guidata sino alla primavera 2019 da Davide Drei e tra la variazione approvata a giugno e quella proposta ieri alla 1ª commissione consiliare, preleverà e utilizzerà complessivamente 2 milioni 197mila euro. L' ultima manovra vale 752mila 640 euro: come saranno utilizzati? Andando a soddisfare le esigenze segnalate dagli uffici, a partire da due previsioni di spesa di 75mila euro ciascuna che serviranno per l' incarico esterno di validazione dei progetti di riqualificazione dell' ex scuola media "Flavio Biondo" di piazza Cavour e dell' ex cinema Odeon di viale della Libertà in procinto di diventare la Sala della Musica di Forlì. Ci sono, poi, lavori come la rotatoria tra via Cerchia e via Mo nari ora in fase di realizzazione, che richiede 62mila euro di costi aggiuntivi, quelli di realizzazione del campo da pallacanestro all' aperto del Campus universitario (collegato all' impianto di cogenerazione di Hera) che valgono 90mila euro e spese per l' allestimento dell' arena estiva per spettacoli al San Domenico che per il Comune impattano per 42mila 800 euro. Gli impieghi, però, sono molteplici: 30mila euro saranno necessari per l' acquisizione da parte del Comune di alcune strade vicinali, 150mila come rimborso di oneri d' urbanizzazione a privati che ancora non hanno dato seguito alle proprie licenze edili zie, 9mila euro per acquistare nuovi condizionatori per gli uffici municipali, oltre 5mila per manutenzioni di aree verdi e 13mila per la numerazione civica nelle aree di nuovo insediamento. Da economie di cassa e fondi provinciali beneficierà anche la scuola: 44mila 800 euro andranno a favore delle scuole dell' infanzia private paritarie per assistenza minori con disabilità e 27mila 966 euro a sostegno delle spese sostenute da quelle pubbliche proprio per la disabilità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 16
[ § 1 6 1 7 7 7 0 3 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Il Comitato del quartiere Romiti ripulisce l' area da scritte e degrado FORLÌ Volontari del Comitato di quartiere Romiti al lavoro per ripulire da scritte e degrado il palazzetto dello sport di via Sapinia. Il Comitato, infatti, si è attivato per cancellare le scritte indecorose che caratterizzano gli spazi comuni del quartiere Romiti. Equipag giati delle attrezzature necessarie, il Comitato di Quartiere, insieme ad un gruppo di cittadini, ha iniziato l' opera di pulizia, che al momento ha interessato lo storico palazzetto Villa Romiti, simbolo dello sport della città di Forlì. «Concluso questo si passerà in altri lati e in alcune zone del quartiere Romiti, come cassonetti, raccoglitori indumenti usati, muri e recinzioni dell' area verde "Balducci", saracinesche di attività, e tanti altri spazi comuni imbrattati da tempo da persone ignote. Il tutto si faràper cercare di rimediare tante cose rovinate da persone che non vogliono assolutamente bene ai Romiti» affermano i rappresentanti del Comitato. Questa non è soltanto un' organizzazione collettiva volontaria, ma rappresenta anche un modo di essere, una scelta di cittadini che decidono di combattere l' indifferenza del degrado. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 17
[ § 1 6 1 7 7 7 0 0 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Aido si è rinnovata Presidenza a Dallacqua CESENA La sezione pluricomunale Ai do Savio Rubicone ha rinnovato il proprio consiglio, che era incarica dal 2016. L' assemblea tenutasi al circolo Acli di Ronta è stata anche l' occasione per affrontare questioni inerenti la vita associativa, nelle loro implicazioni economiche e di partecipazione . Le operazioni di voto per scegliere chi guiderà nel quadriennio 2020-2024 il sodalizio impegnato nell' importante quanto delicata opera di diffusione di una cultura favorevole alla donazione di organi si sono concluse con l' elezione nel ruolo di presidente di Lazzaro Dallacqua. A supportarlo come vice saranno Vittorio Marconi e Domenico Roberto. Il segretario sarà Renzo Bizzocchi e la tesoriera Michela Pittaro. I consiglieri sono Angelo Baiocchi, Antonio Cammarota, Luca Merciari, Tania Tornani, Mario Pagliarani, Sauro Tomei e Massimo Zanuccoli. Del collegio dei revisori dei conti fanno infine parte Alberta Parentelli (presidente), Maria Matilde Tassinari e Massimo Mercuri. Nei prossimi incontri si provvederà a predisporre le linee guida d' azione per il quadriennio prossimo . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 18
[ § 1 6 1 7 7 7 0 1 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale L' INAUGURAZIONE DI IERI MATTINA Barriere architettoniche rimosse Nuovo ascensore al Seven Around Sport: «Per noi è il raggiungimento dell' obiettivo della fruibilità dell' impianto» Comitato Paralimpico: «Importante gesto di sensibilità, attenzione e disponibilità» Inaugurato ieri al Seven sporting club il nuovo ascensore esterno. Faciliterà l'accesso alla struttura delle persone con disabilità e r a p p r e s e n t a u n superamento delle barriere architettoniche. Ha comportato un costo di 18.720 euro in carico ad Around Sport. La struttura Il Seven è uno dei centri sportivi più frequentati del territorio per la tipologia delle discipline presenti e la qualità delle attrezzature disponibili. E ora migliora lapropria accessibilità. La realizzazione dell'ascensione porta a compimento la completa fruibilità dell'impianto sportivo di via Della Resistenza. L'impianto, esteso su 6000 metri quadrati tra interno ed esterno, mette a disposizione 500 metri quadrati tra sala cardio e attrezzature Tecnogym, 2 piscine, 6 campi in sabbia, 2 campi da calcetto e 2 campi da tennis. A completamento, un'area bar e piccola ristorazione e un ampio parcheggio. L'offerta di attività comprende, in totale, 120 ore di corsi di nuoto e 85 ore settimanali di corsi fitness rivolti agli adulti. Nel periodo pre-Covid19 si contavano circa 200mila frequenze annue. Il taglio del nastro L'inaugurazione dell'as ce ns or e si è svolta ieri mattina alla presenza del vicesindaco e assessore allo sportNicola Dellapasqua, dell'assessora ai lavori pubblici, Stefania Morara, e del presidente di Around sport, Gabriele Corzani. Era presente anche Melissa Milani, presidente del Comitato Paralimpico Emilia Romagna. Around Sport «L'ascensore per noi è il raggiungimento dell'obiettivo f ru i b i li t à dell'impianto' - afferma Corzani - l'abbattimento di una barriera architettonica che era palesemente presente, rappresenta un atto di rispetto e accoglienza verso le persone che vogliono fare sport e migliorare il proprio stato di salute». Comitato Paralimpico «Ringraziamo l'amministrazione comunale e il gestore dell'impianto - Melissa Milani - per l'importante gesto di sensibilità, attenzione e disponibilità nel rendere accessibile alle persone disabili questo impianto sportivo, sito in un territorio strategicamente funzionale come è Savignano. Migliorare la fruibilità di una struttura così legata al territorio, rende più agevole l'utilizzo non solo agli atleti paralimpici ma anche a tutte le famiglie». Amministrazione comunale «Sappiamo che la pratica sportiva è ormai indispensabile al benessere psicofisico - affermano Nicola Dellapasqua e Stefania Morara - La nostra amministrazione è consapevole che la disponibilità di una struttura importante come il Seven a due passi da casa non è scontata e rappresenta un prezioso stimolo per i cittadini a cogliere ogni occasione utile per fare sport e movimento all'aria aperta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 19
[ § 1 6 1 7 7 6 9 1 § ] mercoledì 22 luglio 2020 Forli Today csv e scenario locale Romiti, i vandali imbrattano il palazzetto: i volontari si mobilitano contro il degrado "I cittadini sapranno di certo apprezzare questo gesto che deve anche essere di stimolo a far meglio e a rispettare i beni comuni importantissimi al nostro quartiere e alla città di Forlì" Il Comitato di Quartiere Romiti si è attivato per cancellare le scritte indecorose che caratterizzano gli spazi comuni della zona. Equipaggiati delle attrezzature necessarie, il Comitato, insieme ad un gruppo di cittadini, ha iniziato l' opera di pulizia, che al momento ha interessato lo storico palazzetto Villa Romiti, simbolo dello sport della città di Forlì. "Concluso questo intervento si interverrà su cassonetti, raccoglitori di indumenti usati, muri e recinzioni dell' area verde E. Balducci. saracinesche di attività e tanti altri spazi comuni imbrattati da tempo da persone ignote", viene spiegato.Il tutto - viene aggiunto - si farà per cercare di rimediare tante cose rovinate da persone che non vogliono assolutamente bene ai Romiti. Questa non è soltanto un' organizzazione collettiva volontaria, ma rappresenta anche un modo di essere, una scelta di cittadini che decidono di combattere l' indifferenza del degrado urbano. Una sfida che non è affatto facile. La gente che sporca i muri non si rende conto che per fare una scritta bastano pochi secondi, per rimuoverla servono anche ore. Molti ragazzi non hanno ancora capito il divario che esiste fra street art e vandalismo".Si tratta, viene rimarcato, di "un esempio educativo per i più piccoli. Riprendersi il proprio territorio e il proprio quartiere pulito significa, innanzitutto restituirlo ai bambini. Questo che il Comitato di quartiere romiti fa da tempo. È un gesto che serve ad educare le persone, in particolar modo i più piccoli. Un esempio del genere ha più valore di mille sanzioni. Riprendersi il proprio quartiere e la propria splendida città di Forlì significa sforzarsi per fare diventare questo territorio come lo vorremmo"."Il nostro compito non avrà mai fine - viene rimarcato -. I volontari, però, sono consapevoli che il loro compito è potenzialmente infinito. Per pulire tutto il quartiere e tutta la città ci vorranno tempi lunghi. E molti di più per evitare che sia di nuovo sporcata. E anche se il lavoro di ore rischia di essere vanificato in pochi minuti dai vandali, l' obiettivo rimane sempre lo stesso. Vogliamo svegliare le persone rassegnate al degrado causato dalla negligenza dei cittadini. Molti ci chiedono se non sia frustrante pulire un muro che potrebbe essere sporcato pochi minuti dopo. La nostra risposta è semplice: non è frustrante lavarsi ogni giorno i denti?"."I nostri interventi sono una sorta di "antidepressivo", servono a ridare speranza a chi crede che il quartiere e la città sia destinata a rimanere nel degrado. I cittadini del quartiere - conclude il Comitato - sapranno di certo apprezzare questo gesto che deve anche essere di stimolo a far meglio e a rispettare i beni comuni importantissimi al nostro quartiere Romiti" e di tutta la città di Forlì". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 20
[ § 1 6 1 7 7 6 9 4 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Nuova associazione per tutelare gli animali domestici: «Domenica scendiamo in piazza» E' nata l' organizzazione di volontariato 'Alpha - Educatori di strada' Dare voce a chi non ce l' ha. Sono sempre più numerose in Italia e nel mondo le associazioni sorte per denunciare le pessime condizioni di vita di molti animali. Anche, ma non solo, come riflesso sociale della pandemia. A Forlì è nata 'Alpha - Educatori di strada' (organizzazione di volontariato) in difesa dei diritti del cane: si occupa di tutela legale, promozione culturale cinofila, consulenza educativa per chi vive con un cane in situazione di difficoltà economica. E ancora tutela di cani senza proprietario, a partire da quelli nei rifugi e nei canili. «Domenica scenderemo in piazza a Forlì - spiega Erica Vandi, leader di Alpha - per una 'protesta muta e libera espressione di pensiero'. Manifestazione che prelude l' evento in programma in tutta Italia il 3 ottobre per chiedere al Parlamento la riforma di un codice civile giudicato «obsoleto e non al passo coi tempi di una società moderna, che evolve e inquadra gli animali come parte integrante della famiglia». Lo slogan è 'animali soggetti non oggetti'. «Vogliamo far riconoscere l' animale domestico, il cane in questo caso, come membro della famiglia e come soggetto giuridico. Vogliamo difendere i diritti degli animali, sostenendo spese legali e tutto il necessario affinché siano trattati da esseri senzienti in Italia. Da anni sono depositate proposte di legge non ancora approvate». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 21
[ § 1 6 1 7 7 6 9 5 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 15 Avvenire volontariato «La nuova frontiera del capitalismo comunitario» G REGORIOMASSA «Oggi abbiamo la consapevolezza che il capitalismo andava ripensato, in particolare rispetto al rapporto col profitto e con i rendimenti finanziari: una transizione che qualcuno ha definito rethinking capitalism. È una trasformazione che ha nell' attenzione alla sostenibilità, all' impatto sociale e ambientale un tratto fondamentale» afferma Mario Calderini, professore di Strategia d' impresa e Social innovation al Politecnico di Milano - School of Management. Non per nulla qualcuno comincia a parlare di community capitalism, per descrivere la necessità per i modelli di impresa di ibridarsi incorporando obiettivi di impatto sociale e ambientale e di rapporto con le comunità. «Questo a mio parere significa che il dualismo tra terzo settore e profit, che pure esiste, non deve più essere letto in termini di contrapposizione ma di contaminazione - prosegue il professore -. La cosa importante è che questa contaminazione avvenga in modo virtuoso e preservi, nella sostanza, i valori fondativi delle esperienze mutualistiche ». Un esempio è, secondo Calderini, il caso della recente partnership tra Generali e Cattolica Assicurazioni. «Un' operazione dal punto di vista finanziario molto positiva per Cattolica. Il prezzo offerto da Generali riconosce il valore di Cattolica ben al di là di quanto i mercati hanno dimostrato di essere disposti a fare. Questo è un elemento molto importante non solo dal punto di vista finanziario ma soprattutto per giudicare l' attitudine con cui Generali si avvicina a questa operazione». Il maggior valore pagato, secondo Calderini, riflette due elementi. Il primo è il valore strategico nel senso più comune, legato alla partnership industriale che oltre a generare importanti sinergie tecnologiche e di mercato. Il secondo è invece legato al valore del patrimonio genetico stratificato in Cattolica attraverso anni di esperienza mutualistica e al relativo fortissimo radicamento nel territorio e nella comunità. Ciò rappresenta un capitale sociale straordinario, che in termini finanziari potremmo quasi considerare un 'avviamento sociale', evidentemente riconosciuto e valorizzato in questa operazione» Il valore di Cattolica è fortemente connaturato alla sua storia, inscindibilmente legata ai valori della cooperazione, del mutualismo, della reciprocità e dell' attenzione ai beni relazionali. Cattolica è sempre riuscita, attraverso straordinari equilibrismi e innovazioni di governance, a spingere all' estremo il modello cooperativo, quotandosi ed attirando investimenti importantissimi. Oggi la valutazione del valore sociale di un' impresa deve essere affidata ad elementi fattuali e sostanziali più che a caratteristiche soggettive di natura giuridica. Ci sono tre elementi che qualificano l' orientamento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 22
[ § 1 6 1 7 7 6 9 5 § ] giovedì 23 luglio 2020 Avvenire volontariato all' impatto sociale di un' impresa: l' intenzionalità, la misurabilità e l' addizionalità. E questo modo di produrre impatto non è laterale o accessorio alla normale strategia di impresa, ma è fortemente integrato. In sostanza, ciò significa semplicemente fare bene impresa, servendo in modo equilibrato tutti gli stakeholder e guardando al valore di lungo periodo. A me sembra che in questo caso specifico ci siano tutti i presupposti. Anche nelle SpA ormai stia emergendo una varietà di strumenti molto efficaci. Ci sono strumenti statutari, come nel caso delle benefit corporation, così come l' adozione di metriche di impatto avanzate, nella cornice degli SDGs, e di un' adeguata governance contabile delle stesse. Inoltre sono importanti le forme strutturate di ascolto degli stakeholder o i criteri di scelta degli amministratori. Infine, gli strumenti di gestione e controllo dell' impatto sociale, che non si limitino alla funzione rendicontativa del bilancio sociale ma prevedano l' esplicito riconoscimento degli obiettivi di impatto nella pianificazione e nei piani strategici. Senza dimenticare naturalmente il ruolo che potrebbe svolgere la Fondazione. «Io osservo con grande attenzione ma anche ragionevole ottimismo quella che considero un' interessantissima avanguardia del modello di contaminazione che forse cambierà il capitalismo così come l' abbiamo conosciuto ad oggi. Per sperimentare e ad interpretare in maniera innovativa forme di governance capaci di tenere insieme la creazione di valore economico e sociale» conclude Calderini. RIPRODUZIONE RISERVATA L' intervista a Mario Calderini, professore di Strategia d' impresa e Social innovation al Politecnico di Milano School of Management. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 23
[ § 1 6 1 7 7 6 9 6 § ] giovedì 23 luglio 2020 Pagina 4 Avvenire volontariato La pandemia sociale/1 L' effetto Covid crea nuove emergenze A Roma la povertà mangia le famiglie ANTONIO MARIA MIRA Un viaggio dentro la «pandemia sociale». Territorio per territorio, città per città. È quello che 'Avvenire' comincia oggi, da Roma, e che farà tappa in diversi centri del Paese. Era il 23 aprile scorso, quando ancora in piena emergenza coronavirus, papa Francesco durante la Messa del mattino a Santa Marta disse parole dure e profetiche. «Tante famiglie hanno bisogno, fanno la fame e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai. Questa è un' altra pandemia, la pandemia sociale». L' Italia era rinchiusa in casa eppure l' allarme già risuonava alto e forte: troppe persone non erano in grado di mettere insieme il pranzo con la cena, troppe facce mai viste avevano bussato subito alle mense della Caritas e agli sportelli dei Comuni per chiedere aiuto. Il numero degli indigenti è raddoppiato in quelle settimane, con picchi incredibili in zone dimenticate della penisola. Famiglie numerose, partite Iva senza prospettiva, anziani soli: è questo il popolo che incontrano ogni giorno, da mesi, migliaia di operatori e volontari. La presenza dello Stato si accompagna a quella, fondamentale, del Terzo settore, con molte realtà cattoliche in prima linea. Sullo sfondo, si intravede già però il frutto malato prodotto dalla 'pandemia sociale', che su queste pagine abbiamo più volte documentato: il moltiplicarsi dei casi di usura, di sfruttamento, di disumanità, insieme al guanto di sfida lanciato dalle grandi organizzazioni criminali alle istituzioni. Gli aiuti economici per il Covid fanno gola alle mafie. Per questo, al territorio servono anticorpi efficaci, da ricercare nella società civile e nelle risposte attese dalla politica. (D.M. ) Roma Due numeri e un' immagine. È quello che rappresenta l' aumento della povertà a Roma. Effetto Covid, che ha però aggravato una condizione già ad alto rischio. I numeri sono i circa 7mila nuclei familiari che si son rivolti al centralino che la Caritas diocesana ha attivato proprio per l' emergenza Covid-19. E le 6mila famiglie che vanno a prendere i pacchi alimentari nei 30 centri appositamente aperti dalla Comunità di Sant' Egidio in tutta la città (ne parleremo ampiamente in una seconda puntata). Persone che non ave- vano mai chiesto aiuto, nuovi poveri. L' immagine sono le tantissime persone finite per strada, tendine, piccoli accampamenti, vicino alle stazioni della Capitale. Non si vedeva da anni. Ma c' è un terzo elemento preoccupante. Sono le tante persone che si sono rivolte alla Fondazione Salus Populi Romani perché non riescono a pagare affitto, bollette e debiti, e non vogliono finire in mano agli usurai. Solo nell' ultimo mese sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019, da 25 a 50. «Da tempo avevamo denunciato un aumento della povertà a Roma. Ora siamo di fronte a un' accentuazione di situazioni che erano già ai limiti - spiega Elisa Manna, curatrice del rapporto sulla povertà della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 24
[ § 1 6 1 7 7 6 9 6 § ] giovedì 23 luglio 2020 Avvenire volontariato Caritas diocesana -. A novembre 2019 scrivevamo degli 'equilibristi della povertà'. Parlavamo di un imprevisto che avrebbe fatto precipitare una fascia della popolazione. Ma immaginavamo fatti personali che avrebbero potuto far sprofondare queste persone nella povertà, non immaginavamo un' epidemia. Il Covid è stato l' imprevisto collettivo che ha provocato lo scivolamento». I numeri sono preoccupanti. Ma ce ne sono anche di positivi. Infatti sui territori si sono attivate tante nuove risorse, soprattutto giovani, oltre 300 volontari che non avevano mai partecipato alle iniziative della Caritas e addirittura mille coinvolti da Sant' Egidio. Risorse preziosissime. All' inizio di marzo la Caritas ha attivato un centralino per le richieste alimentari, collegato all' Emporio della solidarietà di Ponte Casilino. «Sono arrivate da subito più di 300 telefonate al giorno - ricorda Massimo Pasquo, responsabile Area promozione umana della Caritas romana -. Abbiamo capito che quello che stavamo facendo non bastava. Dopo una ricognizione sul territorio, abbiamo visto che tante parrocchie rimaste aperte non disponevano di generi alimentari». Così sono stati attivati 12 presidi territoriali di stoccaggio e distribuzione verso le 125 parrocchie attive, alle quali poi se ne sono aggiunte altre. Oltre ai 5 empori che sono passati da 30-50 tessere ciascuno a più di 400. In appena un mese e mezzo sono stati acquistati generi alimentari per 300mila euro, per circa 7mila nuclei familiari. «Ma sono sicuramente di più perchè all' inizio neanche li registravamo sul computer. Gli italiani sono aumentati del 60% e ora sono più della metà. Abbiamo coperto tutta Roma ma nel settore Sud la fila degli italiani era chilometrica. Ora i numeri sono un po' diminuiti ma solo del 10%». «A Roma il 40% della popolazione vive sotto i 15mila euro annui, e li possiamo definire in povertà relativa - sottolinea Elisa Manna -. Ci sono poi 125mila famiglie con figli minori che hanno un reddito al di sotto dei 25mila euro. Sono famiglie ai limiti e che molto facilmente nella fase di lockdown sono state risucchiate nella povertà relativa. I senza dimora erano circa 16mila. Ora saranno 20mila. E per loro parliamo di povertà assoluta. E lo sono anche i 7mila nuclei familiari che sono venuti a chiedere i pacchi alimentari». Col lockdown «i più colpiti sono stati gli anziani, le famiglie con bambini, le donne, le persone che avevano bisogno di terapie, in particolare psichiatriche. Tra chi è venuto a chiedere i pacchi alimentari troviamo chi ha problemi con la cassa integrazione, colf e badanti, collaborazioni a progetto che sono saltate, la filiera del turismo e della ristorazione, quelle dei trasporti e delle pulizie. Quelli che arrotondavano lo stipendio con altri piccoli lavori, non per un di più ma per arrivare alla fine del mese». Il pacco è stato un aiuto ma non risolutivo, come ci spiega Fabio Vando, coordinatore Fondazione Salus Populi Romani. «Si è amplificato un fenomeno che stiamo osservando dal 2015. Persone già con redditi ai limiti e proprio per questo in condizioni di sovrandebitamento. Basta un' urgenza, ti rivolgi a una finanziaria che ti dà la liquidità per superare il momento difficile, ma poi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 25
[ § 1 6 1 7 7 6 9 6 § ] giovedì 23 luglio 2020 Avvenire volontariato ti ritrovi il debito. Così si rivolgono alla Caritas per i pacchi alimentari. Il passo successivo è venire a chiedere soldi perché gli alimenti non sono sufficienti». Ma molti corrono gravi rischi. «A Roma c' è un' usura di quartiere, apparentemente meno pericolosa perchè non percepita come un reato. Realizzata da chi ha un' attività economica e utilizza i profitti prestando denaro ». E così Fabio lancia un appello. «Prima di andare dagli usurai rivolgetevi a noi». Ma, avverte, «questo fenomeno va intercettato subito, coinvolgendo ancor più le parrocchie. Per un credito sulla fiducia per sostenere la ripresa, accompagnando le persone». E le richieste arrivano. «Specie dalle partite Iva, da piccoli lavoratori autonomi che sono rimasti fuori dalle misure del governo». Piccole drammatiche storie. «Mi ha chiamato un' impiegata comunale che per mandare avanti la famiglia con 4 figli faceva il secondo lavoro andando a fare le pulizie nelle case. Col lockdown ha avuto problemi a far quadrare il bilancio». Ci sono poi le persone che nel passato, grazie alla garanzia della Fondazione, erano riuscite ad avere un prestito dalle banche ma che ora non ce la fanno a pagare. «Sono una trentina, il 25% dei finanziamenti in corso. Siamo riusciti a far sospendere il pagamento delle rate per un anno». Una buona notizia perché invece «le finanziarie non si stanno fermando nel recupero delle rate non pagate. Non hanno allentato la presa». RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020 Pagina 26
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