CSV FC - Assiprov martedì, 25 febbraio 2020
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CSV FC - Assiprov martedì, 25 febbraio 2020 Prime Pagine 25/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 3 Prima pagina del 25/02/2020 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 4 Prima pagina del 25/02/2020 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 5 Prima pagina del 25/02/2020 ambiente e protezione civile 24/02/2020 Cesena Today 6 Coronavirus, il sindaco rassicura sui quattro dipendenti tornati dalla Cina 24/02/2020 Cesena Today 8 Coronavirus: "No al panico, qui non c' è emergenza". Il sindaco 'spiega' l' ordinanza 24/02/2020 Cesena Today 10 Coronavirus, sale il numero di positivi: nessun caso in Romagna, 19 in Emilia 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 6 Veronica Passeri 12 L' ira dei medici: «Siamo pochi e senza mezzi» 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 36 Fabio Gavelli. 14 La prevenzione contro il virus: «Provvedimenti responsabili» csv e scenario locale 25/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41 16 Avis Sarsina in assemblea 140 soci e 281 donazioni 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55 17 Al Cammino di San Vicinio servono volontari 25/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 58 18 Burraco solidale del Panathlon per l' associazione Aiuto Materno volontariato 25/02/2020 Avvenire Pagina 27 CATERINA MACONI 19 E il terzo settore si riorganizza per aiutare meglio i più poveri 25/02/2020 Corriere della Sera Pagina 10 21 «Dentro Tutti», la grande scommessa sui giovani 25/02/2020 Corriere della Sera Pagina 10 di PAOLO FOSCHINI 22 «Mettiamo in rete chi pensa positivo» 25/02/2020 Corriere della Sera Pagina 22 FAUSTA CHIESA 24 Se donare costa Beni al macero (nuovi di zecca)
[ § 1 § ] martedì 25 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] martedì 25 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] martedì 25 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 4 6 8 3 9 3 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Coronavirus, il sindaco rassicura sui quattro dipendenti tornati dalla Cina "Mi preme anche sgombrare il campo da false notizie o allarmismi che sono circolati in questi giorni nell' ambito del nostro Comune" Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini si rivolge ai cittadini per "un aggiornamento utile sulla situazione connessa al c.d. "Coronavirus", al fine di una diffusione di notizie ufficiali ed attendibili, nello spirito di fiducia e di Comunità che ci deve contraddistinguere in questo momento, chiedendo di leggere attentamente. Ad oggi e sino all' 1 marzo prossimo risultano in vigore le misure indicate nell' ordinanza emanata ieri dal Ministero della Salute d' intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, tra le quali la chiusura delle scuole e la sospensione di ogni tipo di manifestazione. In merito ai contenuti dell' ordinanza ed al fine fornirvi gli opportuni chiarimenti, abbiamo attivato un apposito servizio coordinato dalla Protezione civile dell' Unione Valle Savio che risponde al numero 0547/603555, che vi invitiamo a contattare, ove lo riteniate necessario". Coronavirus: tutte le informazioni "In questo quadro - spiega Baccini - vi sollecito nuovamente a rispettare in modo responsabile e scrupoloso le dieci regole stilate dall' Istituto Superiore della Sanità (http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus), che rappresentano il "modello" necessario per cercare di arginare la diffusione del contagio e che Vi riposrto qui di seguito per vostra comodità: Lavarsi spesso le mani; Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; Non toccare occhi, naso e bocca con le mani; Coprire bocca e naso se si starnutisce e tossisce; Non prendere farmaci antivirali né antibiotici che non siano prescritti dal medico; Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool; Usare la mascherina solo se sospetti di essere malati o se si assitono persone malate; I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; Contattare il numero 1500 se si ha febbre o tosse e se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni; Gli animali da compagnia non diffondo il nuovo coronavirus. Oltre a ciò, vi segnalo alcuni indicazioni che potrebbero esservi utili, ovvero che, salvo novità che Vi comunicheremo, attività commerciali e produttive, ristoranti e bar, palestre, rimangono aperti, così come i servizi pubblici. I funerali ed i matrimoni saranno consentiti solo per i familiari. In via generale, mi preme anche segnalarvi che ad oggi non sono stati registrati casi di contagio nella nostra Provincia ed in quelle limitrofe e che le misure adottate rappresentano misure precauzionali necessarie a contenere l' eventuale diffondersi dei contagi. Quello che ognuno di noi è chiamato a fare, quindi, è di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite ed alle informazioni diffuse esclusivamente dalle Autorità competenti ed in particolare delle Autorità Sanitarie nelle diverse articolazioni, evitando assolutamente individualismi, diffusione di allarmismi ingiustificati e diffusione di informazioni infondate o non provenienti da fonti ufficiali". Poi una rassicurazione importante: "Mi preme anche sgombrare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 4 6 8 3 9 3 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile il campo da false notizie o allarmismi che sono circolati in questi giorni nell' ambito del nostro Comune. In particolare, mi riferisco alla situazione dei 4 dipendenti della Sampierana S.p.a. che sono tornati dalla Cina a gennaio. Al riguardo, vi confermo che tale situazione è stata monitorata approfonditamente e costantemente sin dall' inizio da me personalmente, insieme alle competenti unità operative dell' AUSL, in collaborazione con la famiglia Para ed i 4 dipendenti stessi e ne è emerso che le persone coinvolte stanno bene e non rappresentano, così come non hanno mai rappresentato, un pericolo per alcuno". "Vi rassicuro quindi - prosegue Baccini - della nostra attuale sicurezza collettiva e del fatto che se ci sarà quale circostanza sospetta, cosa che non ci auguriamo ma che non possiamo non prendere in considerazione, sarete tempestivamente informati unitamente alle misure che saranno ritenute necessarie per salvaguardare ogni cittadino e la comunità. Come ho anticipato, ribadisco che questo è il momento in cui ognuno di noi deve evitare individualismi e rimettersi esclusivamente alle indicazioni ed alle informazioni delle Autorità competenti, avendo coscienza che ciò è necessario per salvaguardare la propria salute individuale, quella della propria famiglia e della nostra Comunità intera, in quello spirito di solidarietà, collaborazione fiducia e impegno che ritengo ci possa contraddistinguere". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 4 6 8 3 9 5 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Coronavirus: "No al panico, qui non c' è emergenza". Il sindaco 'spiega' l' ordinanza Intanto è stato istituto un numero telefonico comunale per i cittadini e una sala operativa unica per i sei Comuni dell' Unione Valle Savio "E' un momento delicato, le notizie devono essere circostanziate, evitiamo forme di panico e diamo un messaggio di serenità ai cittadini". Convoca una conferenza stampa il sindaco Enzo Lattuca per fare il punto sulla situazione Coronavirus, sul territorio cesenate. Subito la conferma che "non ci sono casi a livello locale, i tamponi proseguono e tra qualche giorno le analisi saranno fatte nei laboratori di Pievesestina". Domani ci sarà un summit in Prefettura ma Lattuca ci tiene a sottolineare che nel nostro territorio "non è emergenza, le misure messe in campo sono giustamente di prevenzione per contrastare la diffusione del virus". "Applichiamo l' ordinanza regionale - rimarca Lattuca - nel migliore dei modi e limitiamo i disagi". Poi alcune precisazioni: "Le scuole sono chiuse mentre nelle università sono sospese le attività didattiche. Gli uffici pubblici sono regolarmente aperti, affidiamoci alle raccomandazioni degli organi sanitari dell' Ausl. Ci è stato detto che le mascherine non sono utili". Il sindaco precisa che negozi e pubblici esercizi possono svolgere regolarmente la loro attività, lo stop riguarda teatri, cinema, discoteche e locali dove si propongono pubblci spettacoli. Per quanto riguarda palestre, centri e circoli sportivi possono restare aperte ma lo stop riguada gare e manifestazioni sportive. Chiusi anche i musei, fanno eccezione le biblioteche che restano regolarmente aperte. Confermati i mercati ambulanti, stop invece a sagre e fiere. Sulla situazione dei centri di ricovero di disabili e anziani: "Sono specialmente gli anziani i più vulnerabili rispetto al coronavirus, per questo è stato disposto di limitare ad una al giorno le visite nelle case di riposo". Poi rimarca: "Non ci sono problemi di approvigionamento nei supermercati, non c' è bisogno di correre a fare scorte. Occhio alle fake news, come la mail che gira dicendo che le scuole riapriranno il 20 marzo". "L' ordinanza prevede misure precauzionali, ora è prioritaria la tutela della salute e la gestione delle misure di prevenzione, poi si dovrà affrontare anche la situazione econonica perchè queste misure straordinarie avranno serie ripercussioni". Coronavirus: tutte le informazioni Il Presidente dell' Unione dei Comuni Valle Savio e Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, a seguito dell' Ordinanza emanata dal Ministro della Salute d' Intesa con il Presidente della Regione Emilia- Romagna sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell' emergenza Coronavirus ha disposto appunto l' attivazione temporanea Centro Operativo Intercomunale. Si tratta, di una misura di coordinamento dell' attività di Protezione Civile dei Centri Operativi Comunali già convocati da ciascun Comune dell' Unione Valle del Savio come previsto dal Piano di Protezione Civile. La decisione è stata presa dal Presidente dell' Unione dopo la pubblicazione dell' Ordinanza del Presidente Bonaccini e del Ministro Speranza, le cui direttive saranno valide fino a domenica 1° Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 4 6 8 3 9 5 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile marzo. La Regione Emilia-Romagna e il Ministero della Salute hanno disposto: la chiusura dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza; la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva, ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico; la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche, nonché dell' efficacia delle disposizioni regolamentari sull' accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi; la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero; la previsione dell' obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall' Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell' Azienda sanitaria competente. Il Centro Operativo Intercomunale è composto dal Responsabile e Presidente Enzo Lattuca, dai Dirigenti Paolo Carini, Matteo Gaggi e Andrea Lucchi. E' stato creato un numero comunale ad uso pubblico per le richieste di informazioni in relazione all' applicazione locale dell' ordinanza emessa: 0547 603555 (attivo in orario di ufficio). Per quesiti di ordine generale sul tema del Coronavirus 2019-nCoV, resta attivo il numero di pubblica utilità 1500 attivato dal Ministero della Salute. Per quanto riguarda le attività dei quartieri qualunque attività o iniziativa autorizzata nelle sedi in capo al Servizio Partecipazione è sospesa fino al 1 marzo 2020, ad eccezione di iniziative istituzionali (Consiglio di Quartiere). Possono rimanere aperti e continuare a svolgere l' ordinaria attività i centri e i campi sportivi, il Palazzetto dello Sport, il campo di atletica, le piscine e le palestre private. Sono invece sospese fino al 1 marzo tutte le manifestazioni e gare sportive. Sono annullati tutti gli eventi (incontri, presentazioni, proiezioni, mostre...) aperti al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione della Biblioteca per i servizi di prestiti e pubblica lettura. Rimangono sospese le attività di visite guidate alla Biblioteca Malatestiana antica e alla Biblioteca Piana. Si ricorda, in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori), di non accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso e neppure agli ambulatori dei medici di famiglia, ma di contattare il proprio medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero 118. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 4 6 8 3 9 4 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Coronavirus, sale il numero di positivi: nessun caso in Romagna, 19 in Emilia Sono risultati positivi altri due pazienti di Piacenza, di cui uno è un operatore sanitario che è venuto in contatto con un ricoverato proveniente dalla Lombardia Salgono a 19 i casi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna, gli ultimi due dei quali riscontrati a Piacenza: si tratta di due operatori dell' ospedale cittadino venuti a contatto con un paziente positivo ricoverato. Complessivamente, dunque, le persone risultate positive al tampone su tutto il territorio regionale sono 16 a Piacenza, 2 a Parma e 1 a Modena. Tutti riconducibili al focolaio lombardo. Grazie al lavoro svolto dall' intero sistema sanitario, è stato possibile ricostruire per ognuno il percorso epidemico, e pertanto tutti i contagi hanno provenienza nota, che porta sempre al primo anello della catena, quella del basso Lodigiano. Più controlli e numero verde Questo l' aggiornamento sul numero di contagiati e sulle misure adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus sul territorio regionale, fatto oggi in Regione, a Bologna, dall' assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, che ha anche annunciato il numero verde regionale, 800.033.033, attivo da domani e a disposizione delle persone che potranno chiamare per avere informazioni e indicazioni sul comportamento da tenere in presenza di sintomi sospetti. E da giovedì ai due laboratori finora operativi per l' esame dei tamponi - il Crrem del Sant' Orsola di Bologna e quello dell' Università di Parma, per i quali è stata rafforzata l' operatività con l' acquisto di ulteriori tecnologie - si aggiungerà quello di Pievesestina (Cesena), in capo all' Ausl Romagna. Secondo il principio della massima precauzione, non solo in Italia ma anche in Emilia-Romagna si sta eseguendo un elevato numero di tamponi (oltre mille in regione), e l' indicazione sul territorio regionale è quella di effettuare tamponi e di eseguire una tac del torace a tutte le persone ricoverate con polmonite interstiziale. Inoltre, questa sera a Piacenza sarà aperto il presidio medico avanzato a protezione degli operatori, che servirà a dividere già all' ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri. "Stiamo cercando di fare tutto il possibile per contrastare la diffusione del Coronavirus- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- adottando misure precauzionali che ci chiamano, tutti quanti, a fare la nostra parte, collaborando in un impegno che sia collettivo, dell' intera comunità regionale. Senza cedere ad allarmismi o panico di sorta: è in atto la piena collaborazione con il Governo, le autorità sanitarie nazionali, la Protezione civile, la comunità scientifica, le altre Regioni, i sindaci e ci sono tutte le condizioni per uscirne insieme, grazie a un lavoro di squadra nel quale l' Emilia- Romagna ha già dato prova più volte di riuscire a fare bene e con efficacia. Sono peraltro orgoglioso del lavoro che stanno facendo tutte le strutture, i professionisti, gli operatori coinvolti nella gestione di questa vicenda. La Regione Emilia-Romagna garantirà l' effettuazione di ogni intervento ritenuto utile perassicurare a tutti per garantire la tutela della salute pubblica e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 4 6 8 3 9 4 § ] lunedì 24 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile la migliore qualità delle prestazioni fornite ai cittadini". "Stiamo lavorando a pieno regime, e finora con buoni risultati- ha affermato Venturi-. Essere riusciti a ricostruire tutto il percorso epidemiologico delle persone contagiate è importantissimo, e siamo fiduciosi di poter continuare su questa strada, anche intensificando i controlli e i tamponi. Non abbiamo nessun nuovo contagio di cui non ci spieghiamo la provenienza, e questo è positivo. Voglio quindi ribadire e invitare tutti i cittadini, per quanto possibile, a non farsi prendere dal panico e da inutili allarmismi. Ma voglio anche dire che non avremo nessuno scrupolo a denunciare chi sta diffondendo delle fake news: è un comportamento infame quello di seminare terrore nelle persone". I casi di Coronavirus in Emilia-Romagna I 16 casi di Piacenza riguardano tutte persone venute in contatto con malati (o perché parenti o perché operatori sanitari); dei due contagiati a Parma, una è una donna cha a Codogno assisteva la madre ricoverata in ospedale, l' altro un uomo che si era recato a ballare nel paese lombardo. L' unico caso di Modena, infine, riguarda un operatore edile che ha frequentato per 2-3 settimane i luoghi infetti e anche in questo caso è venuto in contatto con una persona malata. I provvedimenti assunti Tra i provvedimenti ricordati dall' assessore, il testo, trasmesso dalla Regione alle Prefetture, con i chiarimenti applicativi dell' Ordinanza emanata ieri dal ministero della Salute e dal presidente della Regione, che resterà in vigore fino a domenica 1^ marzo. Viene dato lo stop a tutte le manifestazioni e le iniziative che, comportando l' afflusso di pubblico, esulano dall' ordinaria attività delle comunità locali. Le autorità territoriali competenti potranno disporre ulteriori prescrizioni, in ragione di particolari esigenze delle comunità locali Previsti anche specifici incontri in assessorato con farmacisti, medici di base e pediatri di libera scelta, alcuni dei quali già fissati, per fare il punto della situazione ed esaminare insieme problemi e criticità; l' assessorato è al lavoro, inoltre, per esaminare il tema della protezione degli operatori sanitari nelle carceri. Pronte 1 milione di mascherine per gli operatori Intanto la Regione ha reperito 1 milione di mascherine chirurgiche da utilizzare negli ospedali e negli ambulatori, a cui se ne aggiungeranno 500mila a settimana dalla prossima settimana, che saranno distribuite nei territori agli operatori sanitari. A questo proposito, l' assessore ha ricordato che è stato chiesto al Dipartimento di protezione civile, con cui la Regione è in costante contatto, di intervenire per aumentare la produzione nazionale dei presidi più sofisticati di protezione individuale per gli operatori, come mascherine, calzari, cuffie. "Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori, dalla sanità alla Protezione civile, che stanno lavorando con il massimo impegno per affrontare questa emergenza- ha concluso Venturi-. Stiamo operando a stretto contatto con il Ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione civile e da domani ci sarà un coordinamento tra i presidenti delle Regioni e il ministero per concertare ancor più le misure da adottare" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 4 6 8 3 9 6 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile L' ira dei medici: «Siamo pochi e senza mezzi» Il segretario dell' Anaao Carlo Palermo: la risposta all' urgenza attuale resa difficile da tagli degli ultimi anni. Serve più personale in corsia Veronica Passeri di Veronica Passeri ROMA Medici in prima linea per fronteggiare l' infezione da Coronavirus e con non poche difficoltà. A cominciare dalla «inadeguata» dotazione dei dispositivi di protezione e dagli organici ridotti all' osso a causa delle «disastrose politiche di risparmio adottate negli ultimi 10 anni». Insieme a «una gravissima carenza di personale» c' è anche l' atavica insufficienza di posti letto. Una situazione, scrivono i medici ospedalieri, che «rischia di indebolire la risposta ai casi più gravi della sindrome Covid-19 che richiedono un supporto ventilatorio». Tutte questioni che il sindacato di categoria Anaao-Assomed ha fatto presenti al Ministero e alle Regioni. Al primo punto l' urgenza di «risorse aggiuntive di personale, sia perché il tempo richiesto a trattare un caso sospetto potrebbe andare a scapito della gestione ordinaria, con code e criticità pericolose, sia perché è utile ridurre la attesa per l' esito dei tamponi». E tutte queste responsabilità non possono ricadere sui medici. Negli ospedali dell' Emilia Romagna, dove i casi registrati, secondo l' ultimo bollettino della Protezione civile, sono 19, gli operatori sanitari si trovano nella «impossibilità di operare in sicurezza» a causa di una dotazione insufficiente del kit di protezione. A denunciare la situazione è Ester Pasetti, segretario regionale di Anaao-Assomed, che punta il dito contro la Regione pur ribadendo la «completa e piena disponibilità per la gestione dell' emergenza». «Vi riterremo responsabili dei danni fisici al personale, se non messo nelle condizioni ottimali di lavoro in protezione» ha scritto in una lettera inviata al governatore Stefano Bonaccini e all' assessore regionale alla sanità Sergio Venturi. «Pretendiamo la puntuale applicazione delle direttive emanate dal ministero della Salute e recepite dalle direttive regionali». Ma «nonostante i danni provocati in questo decennio, il nostro resta diritto alla salute è nelle migliori mani possibili». Una riflessione sui tagli che il sindacato nazionale, guidato dal segretario Carlo Palermo, ripropone parlando di una «situazione al collasso» già prima della crisi Covid-19. «Regioni ed Aziende non pensino di scaricare sulle spalle dei soli medici ospedalieri il peso di una organizzazione emergenziale alla quale devono partecipare tutti i settori della sanuità pubblica». C' è sia un problema di informazione perché i medici «non possono essere lasciati senza indicazioni ufficiali» che pratico perché è «inammissibile» la mancanza di dispositivi di sicurezza «adducendo un esaurimento scorte da industria manifatturiera». Indispensabile, come già sta avvenendo in alcuni contesti, organizzare un triage pre-ospedaliero, con ambulanze dedicate e spazi idonei «distinti e separati» Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 4 6 8 3 9 6 § ] martedì 25 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile dai Pronto soccorso. Per scongiurare quanto accaduto a Codogno dove «un solo malato ha fatto chiudere un ospedale ed ha contagiato cinque tra medici ed infermieri». Non ultima la questione dei posti letto nelle rianimazioni italiane, pochi e sempre occupati da pazienti con varie patologie. E' lecito domandarsi che fine faranno i pazienti gravi del coronavirus, forse il 20%, se non vi potranno avere accesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 4 6 8 3 9 7 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile La prevenzione contro il virus: «Provvedimenti responsabili» La situazione vista da Claudio Cancellieri, fino al 2016 direttore del reparto di Malattie infettive «Le decisioni prese sono adeguate, difficile pensare ad altre. Il problema è trovare i pazienti zero» Fabio Gavelli. «Non sono eccessivi né tardivi i provvedimenti presi dalla Regione Emilia- Romagna, l' importante ora è circoscrivere il virus». Il dottor Claudio Cancellieri, in pensione dal 2016, ha diretto il reparto di Malattie infettive degli ospedali di Forlì e Cesena; ecco il suo punto sulla situazione del coronavirus. Dottor Cancellieri, partiamo dai consigli da dare alle persone. «Sono quelli riportati per esempio da Epicentro, il portale dell' epidemiologia per la salute pubblica. In estrema sintesi: lavarsi spesso e bene le mani, stare attenti a non sternutire in faccia ad altri, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani e così via. Tutto è finalizzato a contenere la diffusione del virus». L e i h a a v u t o a c h e f a r e professionalmente con le precedenti epidemie. Che similitudini o differenze riscontra? «Il Covid-19 appare meno letale della prima Sars, perché molti infettati guariscono, ma ha una notevole capacità di diffondersi». Il problema nasce dal fatto che è nuovo? «Sì, per questo non c' è l' immunità di gregge, la popolazione è 'vergine' sotto il profilo degli anticorpi. I più a rischio sono i soggetti fragili, malati e anziani». Oltre al virus si sviluppa anche la paura, che non è mai una buona consigliera. «Capita perché nei grandi numeri dei contagiati qualcuno muore. Il problema potrebbe sorgere qualora ci fosse l' esigenza di ricoverare tante persone a rischio, cosa che metterebbe in crisi il sistema sanitario». I provvedimenti presi nella nostra regione sono sufficienti? «Al momento è difficile immaginarne altri. Si è vista un' opportuna responsabilità. Però è già sfuggito dalle maglie della rete chi nelle settimane scorse è andato o tornato dalla Cina utilizzando degli scali intermedi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 4 6 8 3 9 7 § ] martedì 25 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Perché i medici esperti di queste patologie manifestano punti di vista non omogenei? «Si è capito molto di questo coronavirus, ma non ancora tutto, per esempio quanto è in grado di infettare». I casi di mortalità emersi in Italia sono definiti in parte 'misteriosi' perché non si trova l' origine del contagio. «È ancora sconosciuto il paziente 'zero', quello da cui è nato tutto. È probabile che il contagio risalga ad alcune settimane fa, a opera di un soggetto che non presentava sintomi, che l' ha preso ed è guarito senza sapere di avere contratto il virus. A quel punto ha contagiato altre persone e ricostruire questo percorso è molto complicato. Questa sembra l' unica spiegazione del fatto che assistiamo a focolai così distanti fra loro». Cosa possiamo attenderci? «Mi risulta che la Protezione civile abbia già preso in esame vari scenari e messo in campo la relativa organizzazione. L' auspicio è che si riesca a contenere la propagazione del virus». Il vaccino quando arriverà? «Occorre tempo, il vaccino deve essere sicuro e ben sperimentato, per ora non possiamo farci affidamento. Sui farmaci invece qualcosa si sta muovendo e potremmo avere un riscontro positivo in tempi più brevi». Fabio Gavelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 4 6 8 4 0 1 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 41 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Avis Sarsina in assemblea 140 soci e 281 donazioni SARSINA L' Avis comunale ha tenuto domenica scorsa l' assemblea annuale, con la partecipazione del sindaco Enrico Cangini, del presidente della Banca di Credito Cooperativo di Sarsina Mauro Fabbretti, del direttore sanitario dell' Avis cesenate Paola Pieri, del consigliere regionale Avis Giampiero Montalti. Il presidente Eris Bartolini ha illustrato il bilancio e le attività del 2019 e il preventivo per il 2020. L' Avis Sarsina conta 140 soci attivi, con l' ingresso di 9 nuovi donatori. Nel corso del 2019 sono state 281 le donazioni. Le iniziative di sensibilizzazione per la ricerca di nuovi donatori sono andate dalle camminate a Vetracchio e a San Martino all' evento benessere col nordic walking, alla collaborazione ad iniziative come Sagra della Pagnotta e " Sarsina senza barriere". Inoltre è proseguita la collaborazione con la Caritas con l' invio di pasta e zucchero. Numerose poi sono state le benemerenze assegnate ai soci durante il pranzo sociale, a partire dai tre diplomi in oro per le 50 donazioni raggiunte assegnati a Maurizio Giorgi, Matteo Soldati e Alberto Toni. Il diploma in argento dorato per le 24 donazioni è andato a Nicola Fusai, Andrea Mariani, Andrea Matassoni, Silvia Peruzzi, Rita Ravaioli, Sauro Salighini Il diploma di benemerenza in argento per aver raggiunto le 16 donazioni è andato a Michela Caminati, Luca Ensini, Ivana Lomartire, Erica Perini, Donatella Ravaioli e Valentino Tontini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 4 6 8 3 9 8 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale SARSINA Al Cammino di San Vicinio servono volontari Il Cammino di San Vicinio è alla ricerca di volontari per effettuare manutenzione ai sentieri, posizionare la nuova segnaletica per le varianti ciclabili, modificare alcune tappe dei percorsi e sostituire diversi pali consumati dagli agenti atmosferici. I cartelli e la nuova attrezzatura sono già nella sede dell' associazione. Chi fosse interessato a dare una mano può inviare una mail a info info@camminodisanvicino.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 4 6 8 3 9 9 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Burraco solidale del Panathlon per l' associazione Aiuto Materno Dal Panathlon Faenza un sostegno all' associazione "Aiuto materno Luisa Valentini" La convivialità e il gioco del burraco diventano uno strumento per la solidarietà grazie al Panathlon Club Faenza. Il sodalizio manfredo ha infatti organizzato un torneo di burraco al ristorante hotel Cavallino di Faenza, con l' obiettivo di raccogliere fondi per l' associazione di volontariato "Aiuto Materno Luisa Valentini". Ben 40 i tavoli e 160 le persone coinvolte nel gioco. Il ricavato, pari a 2100 euro, sarà consegnato dal presidente del Panathlon Claudio Sintoni ad Andrea Banzola, presidente di Aiuto materno durante il meeting mensile di marzo. L' attività dell' associazione d i volontariato Aiuto Materno consiste nell' erogazione di alimenti e prodotti monouso per bimbi alle mamme meno fortunate. «La riuscita dell' evento - dice la vicepresidente del Panathlon Faenza, Paola Pescerelli Lagorio - è frutto della collaborazione di tante persone, dell' impegno del direttivo del Panathlon e della collaborazione costruttiva di Aiuto Materno e del suo presidente». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 4 6 8 4 0 0 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 27 Avvenire volontariato Allarme Coronavirus E il terzo settore si riorganizza per aiutare meglio i più poveri CATERINA MACONI l terzo settore milanese messo alla prova dal Coronavirus. La rete di solidarietà cittadina sta ridefinendo il suo modo di operare. Sono soprattutto gli assembramenti il problema da gestire. Ma le onlus s i riorganizzano per non interrompere gli aiuti ai poveri ed evitare che siano proprio gli ultimi a venire maggiormente colpiti da questa situazione. Caritas ambrosiana ha preso una serie di provvedimenti. Le mense continuano a funzionare, ma il pasto non verrà consumato nelle strutture, ma distribuito in sacchetti e buste, in modo da evitare l' affollamento in un unico locale. «Dal momento che i nostri ospiti vengono alla spicciolata e non tutti insieme, riusciamo a fare in modo che non si formino code», fa sapere Caritas. I centri di ascolto nelle parrocchie e gli sportelli restano aperti ma solo su appuntamento, sempre per non affollare le sale d' aspetto; su appuntamento anche le spese negli empori e botteghe solidali. Sospese le attività di doposcuola e le scuole di italiano - in linea con le decisioni prese a livello regionale -, mentre i centri di accoglienza residenziali e notturni restano aperti. «Mentre invitiamo volontari e operatori - ha detto il direttore di Caritas Luciano Gualzetti - ad attenersi scrupolosamente a queste indizioni estendiamo a loro e a tutta la popolazione l' invito del nostro arcivescovo ad evitare allarmismo e rasse- gnazione, coltivando invece prudenza e senso del limite. Occorre evitare che gli effetti di questa situazione di emergenza ricadono fatalmente sui più deboli, a cui non deve venir meno la prossimità degli operatori, dei volontari e delle comunità tutte». Non per tutte le associazioni è stato possibile garantire la continuità del servizio. Pane Quotidiano per esempio non riesce più a distribuire le 3mila spese che dal lunedì al sabato dà a chi si presenta alla porta delle due sedi milanesi. «Il problema - fanno sapere dall' associazione - è che si formano lunghe file e spesso ci sono tanti pensionati, che sono i soggetti più a rischio». La decisione riguarda, per ora, questa settimana, in attesa di nuove disposizioni. Alla Casa della carità, invece, sono stati sospesi temporaneamente il servizio di prima accoglienza aperto all' esterno - il centro di ascolto, lo sportello legale e quello delle residenze - anche se si sta ipotizzando di aprirli su appuntamento. Non si fermano le attività di accoglienza residenziale per i 140 ospiti, per cui è stata disposta una sanificazione straordinaria degli ambienti. Altra questione per il terzo settore riguarda i volontari: sono loro che portano avanti le attività ma spesso sono anziani e pensionati, ora a casa a fare da baby-sitter ai nipoti che non vanno a scuola. Anche le Caritas diocesane di Crema, Cremona, Lodi e Mantova - ad esclusione della 'Zona rossa' - condividono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 4 6 8 4 0 0 § ] martedì 25 febbraio 2020 Avvenire volontariato l' adozione delle misure già elencate per la Caritas ambrosiana. E quindi: centri di ascolto e sportelli aperti su appuntamento, con la possibilità di colloqui anche telefonici; empori e botteghe solidali per generi di prima necessità, sempre su appuntamento; mense con pasti distribuiti in sacchetti; dormitori aperti, a cui si suggerisce di predisporre una scheda giornaliera di valutazione delle condizioni di salute delle persone accolte. RIPRODUZIONE RISERVATA Le mense Caritas continueranno a funzionare ma il cibo verrà distribuito nei sacchetti per evitare assembramenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 4 6 8 4 0 2 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 10 Corriere della Sera volontariato Il progetto di Smemolab con Gherardo Colombo «Dentro Tutti», la grande scommessa sui giovani Il network del pensiero positivo comincia dall' Europa e dalla Costituzione. Come spiegano i fondatori di «Dentro Tutti», Giuliano Bianucci e Roberto Di Giovan Paolo, «da queste due basi possiamo recuperare l' idea di Stato come cosa di tutti e possiamo concordare sull' idea che da qui si possa partire per accompagnare i cittadini in una crescita sociale e condivisa». Nato da un progetto dell' impresa sociale Smemolab, del Forum del Terzo settore e del Csvnet, in collaborazione con Next Economia e con Buone Notizie tra i media partner, «Dentro tutti» è una grande testata multicanale, una sorta di archivio- museo delle buone pratiche, dell' impegno solidale, della cittadinanza attiva. Punto di partenza è il Terzo settore, cioè «tutte le persone capaci di impegnarsi a favore degli altri, cercare soluzioni ai problemi, metterci la faccia». Il risultato, pronto intorno a settembre, sarà un insieme di materiale online creato da associazioni, comitati, hackaton, fondazioni, aziende, tutti i tipi di media, che verrà essere messo a disposizione delle scuole e che parlerà soprattutto ai giovani. Il network della positività conterà poi sulla scuderia dei comici e degli attori di Smemoranda: «Da sempre - commenta Michele Mozzati, del duo Gino e Michele - ci occupiamo di questi temi e vorremmo che tra i giovani crescessero un po' il senso del sociale e del politico nell' accezione più larga. Ci teniamo, a partire dalla Costituzione italiana che è alla base della nostra democrazia». Un concetto che anche Gherardo Colombo - tra i primi a sostenere l' iniziativa - sottolinea con forza: « Io ci sono - dice riprendendo lo slogan della campagna - perché penso che la Costituzione debba essere non solo conosciuta ma stare proprio al centro della nostra vita quotidiana, come pratica concreta. E che questo vada spiegato soprattutto ai giovani». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 4 6 8 4 0 3 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 10 Corriere della Sera volontariato «Mettiamo in rete chi pensa positivo» di PAOLO FOSCHINI C' è Gherardo Colombo in alto a sinistra: «Ci sono anch' io», dice. Ci sono Gino e Michele: «Ci siamo anche noi». Lella Costa e Riccardo Bonacina, il fondatore di Vita : «Ci sono anch' io». Uomini e donne di cultura e di spettacolo, del volontariato e dell' impresa sociale, dell' università e dell' economia: «Ci sono anch' io», dicono tutti. Tutti e ciascuno (per adesso sono una trentina, ma l' invito a unirsi al gruppo è rivolto a chiunque) in primo piano sul poster. Per «metterci la faccia». «E naturalmente ci sono anch' io», dice Claudia Fiaschi. Portavoce del Forum nazionale del Terzo settore. Ma metter la faccia su cosa? «Sulla campagna di lancio di questa nuova piattaforma che si chiama Dentro Tutti. Un network aperto. Per la condivisione del Pensiero Positivo. Niente di astratto, l' esatto contrario. Condivisione di esperienze e contenuti. Positivi». È questa l' impresa per cui il Forum che riunisce il Terzo settore italiano più Csvnet (la rete dei Centri di servizio volontariato) e Next Economia (che riunisce oltre 40 organizzazioni di tutta Italia impegnate a costruire una «Nuova economia per tutti») hanno formato un quartetto di promotori attorno a SmemoLab, l' impresa sociale nata da Smemoranda per «coinvolgere i giovani» nella «progettazione e realizzazione di contenuti, temi e canali di una nuova educazione civica 4.0». Insomma l' idea del network «Dentro Tutti» ha preso forma dall' insieme di tutte questa forze e con il sostegno di altre ancora, imprese e mediapartner tra cui Buone Notizie . E cos' è, in definitiva? «L' immagine che rende meglio è quella descritta dagli amici di Smemolab, un museo virtual e. Continuamente aggiornato. Suddiviso in stanze tematiche le quali derivano da una stanza centrale intitolata alla Costituzione italiana. Le stanze circostanti sono attualmente una dozzina, ma potrebbero aumentare: dalla Cultura alla Cittadinanza attiva, dal benessere al Volontariato, dall' Inclusione all' Educazione digitale e così via. Dentro queste stanze i partner importano i loro contenuti di civismo, così come le esperienze compiute o di cui sono testimoni». Lo scopo? «Far circolare la conoscenza di quello che succede in questi mondi, usando un linguaggio accessibile ma allo stesso tempo non sciatto, e che anzi sia capace di sorprendere e attrarre». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 4 6 8 4 0 3 § ] martedì 25 febbraio 2020 Corriere della Sera volontariato Come funzionerà la piattaforma? «Immagino che sarà una costruzione molto disordinata. Ma ormai è dimostrato che le mappe concettuali invecchiano velocemente: questa avrà il pregio, tra gli altri, di essere in evoluzione costante. Ciascuno dei partner organizzerà i contenuti di una stanza, partendo dai propri riferimenti. Ma la rete dei partner può espandersi all' infinito». Quale risultato vi aspettate? «Intanto il fatto che questi contenuti possano tornare di moda. E che questo approccio possa diventare corale. Per far crescere la consapevolezza di quanto c' è di buono nel Paese, di quanta attività sociale c' è in giro. E di quanta gente, di fronte a un problema, non si mette a gridare cercando un colpevole ma lavora in cerca di una soluzione». Una cosa fatta «tutti insieme», detto a chi ha orecchi per intendere, ha pochi precedenti anche dentro il Terzo settore... «È un mondo vasto. E quando si è tanti la collaborazione non è sempre una virtù semplice da praticare. Questa esperienza è un passo importantissimo in tale direzione, proprio per aiutare ciascuno non solo a conoscere ma a riconoscere il valore del lavoro dell' altro. E questa è la base di ogni collaborazione che voglia funzionare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 4 6 8 4 0 4 § ] martedì 25 febbraio 2020 Pagina 22 Corriere della Sera volontariato Se donare costa Beni al macero (nuovi di zecca) FAUSTA CHIESA iati perché passati di moda. Il caso ha investito il brand britannico Burberry a luglio del 2018 e ha fatto scalpore, anche perché altri marchi hanno ammesso di eliminare fisicamente i fondi di magazzino. A gennaio del 2019, il magazine francese Capital ha scoperto che anche Amazon distrugge i prodotti invenduti: libri, giocattoli, televisori. L' 11 febbraio la Francia ha approvato la legge anti gaspillage (contro lo spreco) che vieta, a partire dal 2022, la eliminazione di prodotti non solo alle case di moda ma anche ai produttori di articoli elettrici ed elettronici, cosmetici e igiene della persona. Il ministro per la Transizione ecologica Elisabeth Born ha rivelato all' anno nel suo Paese sono distrutti 630 milioni di euro di beni non alimentari praticamente nuovi, perché invenduti. In Italia accade lo stesso. Ogni anno vengono stampati milioni di libri (152,6 milioni nel 2018 esclusi i volumi scolastici, universitari e professionali) e si stima che centinaia di migliaia di copie nuove e recenti (il dato ufficiale non è comunicato dalle aziende editoriali) siano distrutti dagli stessi editori perché invendute. La stessa sorte tocca ai prodotti che l' ecommerce non riesce a vendere. In base all' inchiesta «Amazon, uno smaltimento al di sopra di ogni sospetto» realizzata da Rosario Daniele Guzzo, Elisabetta Muratori e Roberto Pisano e che ha vinto il Premio Mani Tese per il Giornalismo Investigativo e Sociale, il gigante dell' ecommerce distrugge mensilmente fino a centomila prodotti nuovi. Il motivo? La distruzione costava meno rispetto alla restituzione. Amazon ha rivisto le tariffe lo scorso settembre 2019 aumentando le tariffe di smaltimento a livello globale. Perché non donare? Il gruppo risponde così: «Le normative in Italia - spiega Adam Elman, Sustainability Senior Lead del gruppo in Europa - impongono alle aziende il pagamento dell' Iva sul costo del bene donato, a eccezione di poche categorie di prodotti. Pertanto, vi è un disincentivo finanziario per le imprese a donare beni. Tra queste sono compresi i partner indipendenti che vendono direttamente i loro prodotti ai clienti Amazon, poiché al contrario non vi è alcun costo Iva per lo smaltimento dei beni. Per poter beneficiare dello sgravio Iva, il destinatario della donazione (ovvero le charity ) deve rilasciare un certificato trimestrale al donatore. Ciò comporta un onere amministrativo sproporzionato per le organizzazioni di beneficenza». Eppure l' Italia è stata all' avanguardia nel dotarsi di una legge contro lo spreco. Era il 2016 e il Parlamento sull' onda dell' entusiasmo dell' Expo di Milano approva la cosiddetta «Legge Gadda» (la numero 166), dal nome della relatrice, la deputata Maria Chiara Gadda. La legge prevede facilitazioni burocratiche e sgravi fiscali per chi dona cibo e farmaci. Nel 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 4 6 8 4 0 4 § ] martedì 25 febbraio 2020 Corriere della Sera volontariato la platea è stata allargata a cartoleria e cancelleria, presidi medico-chirurgici (cerotti, garze, pannolini), igiene per casa e persona. L' ultima aggiunta di inizio febbraio sono i libri, che hanno ora la possibilità di salvarsi dal macero. «La legge 166 - precisa Maria Chiara Gadda, ancora parlamentare - riguarda le eccedenze, prodotti che non hanno più valore commerciale e mira al benessere delle persone. Non è una legge per svuotare i magazzini, ma di risposta al bisogno delle persone. Lo Stato rinuncia alle entrate fiscali se in coerenza con la solidarietà. E chi dice che la legge ha problematiche prima dovrebbe leggerla e provare a metterla in pratica come fanno da anni centinaia di aziende e centinaia di enti del Terzo settore». La legge Gadda, sostengono le organizzazioni non profit, funziona bene. «Ha organizzato vari provvedimenti con una logica di promozione e non di obbligo sanzionatorio - commenta il presidente di Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno - e ha incentivato le aziende a donare favorendo la relazione tra mondo profit e mondo non profit e anche le istituzioni». Altri prodotti, però, potrebbero essere inseriti. «Io e altri Banchi lo abbiamo sollecitato - aggiunge Bruno - e questo non tanto o non soltanto per gli sgravi fiscali, ma per il riverbero mediatico che la legge dà e che stimola le aziende a donare». Si pensi, per esempio, al Banco Informatico Tecnologico e al Banco Building. Un appello che non è sfuggito a Gadda. «A dicembre avevo preparato un emendamento alla legge di Bilancio 2020 che prevedeva di inserire prodotti tessili, ma non è stato possibile presentarlo perché la legge è stata blindata. Lo ripresenterò». Un modo per non distruggere i prodotti e anzi utilizzarli per una buona causa c' è: l' esempio è quello di Nexive, l' operatore privato del mercato postale che l' anno scorso ha messo all' asta 190 prodotti spediti e mai reclamati dai proprietari. Il ricavato della vendita è stato devoluto a sostegno della campagna «Dona futuro» contro l' abbandono scolastico dell' Istituto Italiano della Donazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
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