CSV FC - Assiprov domenica, 08 novembre 2020

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                                                 domenica, 08 novembre 2020

Prime Pagine

 08/11/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                           3
 Prima pagina del 08/11/2020

 08/11/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                 4
 Prima pagina del 08/11/2020
 08/11/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                5
 Prima pagina del 08/11/2020

ambiente e protezione civile

 07/11/2020   Forli Today                                                                                                      6
 Dalle visite ai congiunti agli spostamenti in auto con più persone: tutti i chiarimenti sul nuovo Dpcm

csv e scenario locale

 08/11/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43                                            GIORGIO MAGNANI     10
 «Un progetto di massima da 2,3 milioni per storico municipio chiuso da 13 anni»
 07/11/2020   Forli Today                                                                                                     12
 Aggiornata la legge che guida l' operatore del Soccorso Alpino
 08/11/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 33                                                        Sofia Nardi   15
 Decreto ristori bis, boccata d' ossigeno per oltre 150 circoli locali
 08/11/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46                                                              g.m.    17
 Dai pescatori alimenti, giochi e 5mila euro per famiglie povere
 08/11/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 49                                                                      18
 L' Advs non molla «Qualcosa inventeremo»

volontariato

 08/11/2020   Avvenire Pagina 7                                                                                NICOLA PINI    19
 Aiuti, un bis che vale 2,8 miliardi

 08/11/2020   Avvenire (Diocesane) Pagina 70                                                                                  21
 Volontariato, scuola di umanità mai 'fuori moda'
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[ § 1 § ]

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                                        Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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[ § 2 § ]

     domenica 08 novembre 2020
                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

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[ § 1 6 6 6 2 7 6 6 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Dalle visite ai congiunti agli spostamenti in auto con più persone: tutti i chiarimenti sul
                          nuovo Dpcm
                          L' Emilia Romagna rientra nella zona gialla, a rischio moderato, con misure restritture più attenuate rispetto alle
                          regioni inserite nelle fasce arancioni e rosse

                          Nuovo dpcm, nuove regole alle quali uniformarsi nella vita quotidiana, fino al
                          3 dicembre. L' Emilia Romagna rientra nella zona gialla, a rischio moderato,
                          con misure restritture più attenuate rispetto alle regioni inserite nelle fasce
                          arancioni e rosse. Sono numerose le domande alle quali il governo attraverso
                          le cosiddette Faq (Frequently asked questions o "domande frequenti") ha
                          voluto fare chiarezza. Tra le questioni che più necessitavano di maggiore
                          chiarezza, vi era senz' altro quella relativa agli spostamenti, sia all' interno di
                          una stessa Regione, sia tra Regioni con differenti "colori" e dunque diverse
                          normative di riferimento.Ad esempio, il tema della visita ai congiunti all'
                          interno della zona gialla, quindi sia in una singola Regione gialla ma anche
                          spostandosi verso altre Regioni gialle, è accennato nella domanda, ma non
                          viene affrontato direttamente nella risposta. "Con riguardo alle abitazioni
                          private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai
                          conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e
                          urgenza".In sostanza la "visita ai congiunti" all' interno dell' area gialla è
                          «fortemente raccomandato» non farla. Questo non significa che sia vietata,
                          naturalmente deve però essere rispettato il divieto di spostarsi tra le ore 22 e le 5 del mattino (il cosiddetto
                          "coprifuoco"), salvo che per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute». Di per sé la
                          "visita ai congiunti" non giustifica affatto lo spostamento, anzi è fortemente raccomandato non farla anche all'
                          interno della zona gialla, ma se proprio volete farla è consentita solo tra le 5 del mattino e le 22. Disattendere una
                          "forte raccomandazione" non comporta multe, disattendere il divieto invece implica la sanzione. Quali sono le regole
                          valide nella mia area per gli spostamenti? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? E a trovare parenti o
                          congiunti? Nell' area gialla è consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle
                          22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative,
                          situazioni di necessità o motivi di salute. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non
                          ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Gli
                          spostamenti devono essere giustificati in qualche modo? È necessario produrre un' autodichiarazione? Dalle 5 alle
                          22 non è necessario motivare i propri spostamenti. Dalle 22 alle 5, si deve essere sempre in grado di dimostrare che
                          lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli
                          prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di
                          controlli successivi e l' accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro
                          può essere comprovata anche

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 6
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[ § 1 6 6 6 2 7 6 6 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la
                          condizione dichiarata. Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti? Sì, è una condizione di
                          necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie,
                          ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile. Sono
                          separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni
                          presso l' altro genitore o comunque presso l' affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra
                          Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel
                          rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché
                          secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali
                          provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori. È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai
                          nonni o per andarli a riprendere all' inizio o al termine della giornata di lavoro? È possibile ma fortemente sconsigliato,
                          perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19 e devono quindi evitare il più possibile i
                          contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi
                          i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono
                          accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul
                          luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i
                          figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi. Sono
                          consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere? In orari compresi tra le 5.00 e le 22, nulla è
                          variato rispetto alla situazione precedente al Dpcm 3 novembre e pertanto tali spostamenti sono consentiti. Essi
                          sono invece vietati dalle ore 22.00 alle ore 5.00, non potendosi ritenere giustificati da ragioni di necessità o per motivi
                          di salute. Resta comunque ferma la possibilità di colloqui a distanza, fortemente raccomandati, ai sensi dell' art. 221,
                          comma 10, del d.l. 19 maggio, n. 34, come sostituito dalla legge di conversione 17 luglio, n. 77, che consente i
                          colloqui a distanza mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l' amministrazione penitenziaria e
                          minorile o mediante corrispondenza telefonica, anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell' ordinamento
                          penitenziario. Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone ricoverate in una struttura detentiva a
                          carattere ospedaliero? Fermo quanto esposto nella FAQ relativa con riferimento alla possibilità di spostamenti per
                          far visita alle persone detenute, per quelle ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero sussiste l'
                          ulteriore limitazione per cui l' accesso in dette strutture detentive ospedaliere da parte dei parenti di pazienti ivi
                          ristretti è consentito solo nei casi e con le modalità individuati dalla Direzione sanitaria della struttura stessa, per cui
                          occorre preventivamente informarsi presso la Direzione per sapere se l' accesso sia o meno consentito e, in caso
                          affermativo, a quali condizioni. Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell' isolamento,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 7
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[ § 1 6 6 6 2 7 6 6 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          si può spostare? No, è previsto il "divieto assoluto" di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell'
                          isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come
                          contatto stretto di caso COVID-19. In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato,
                          esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre
                          persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l' obbligo di indossare la mascherina. Ci
                          sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? Sì, soggetti
                          con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono contattare il proprio medico
                          curante e rimanere presso il proprio domicilio, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i
                          propri conviventi. È possibile fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si abita? Sì, purché entrambi i
                          comuni si trovino nell' area gialla. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Sì, non sono previste
                          limitazioni alle categorie di prodotti acquistabili. Sono un volontario della protezione civile: posso spostarmi dal
                          comune in cui attualmente mi trovo per prestare la mia attività nell' ambito della gestione dell' emergenza? Sì, il
                          divieto di spostarsi dal comune in cui ci si trova non riguarda coloro che svolgono attività di volontariato nell' ambito
                          del Servizio nazionale di protezione civile o che siano comunque impegnati come volontari per fronteggiare l'
                          emergenza sanitaria in corso (ad es., i volontari della Croce Rossa Italiana). Cosa significa "comprovate esigenze
                          lavorative"? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le "comprovate esigenze lavorative"? È sempre
                          possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o
                          congedi. "Comprovate" significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal)
                          lavoro, anche tramite l' autodichiarazione o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In
                          caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità
                          della dichiarazione resa con l' adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. Se abito in un
                          Comune e lavoro in un altro, posso fare "avanti e indietro"? In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze
                          lavorative, se non è possibile lavorare da casa. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà
                          rientrarvi? Sì. È possibile raggiungere la seconda casa? Sì, se sia la prima che la seconda casa si trovano entrambe in
                          un comune dell' area gialla. Se la seconda casa si trova in un comune dell' area arancione o di quella rossa, è
                          consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli,
                          rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente
                          funzionali a sopperire a tali situazioni. Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Sì, dalle 5
                          alle 22. Invece, dalle 22 alle 5, vige un regime degli spostamenti analogo a quello relativo alla zona rossa. È possibile
                          uscire di casa per gettare i rifiuti? Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni comune. Allo stesso modo,
                          proseguono le attività di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti. Posso uscire con il mio animale da compagnia?
                          Sì, per le sue esigenze

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 8
CSV FC - Assiprov domenica, 08 novembre 2020
[ § 1 6 6 6 2 7 6 6 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                    Forli Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone. Si possono
                          portare gli animali domestici dal veterinario? Sì. Si può uscire per fare una passeggiata? Sì, dalle 5 alle 22. È
                          consentito fare attività motoria? Sì, dalle 5 alle 22. L' accesso a parchi e giardini pubblici è consentito? Sì, salvo
                          diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di
                          assembramento. È consentito, altresì, l' accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente
                          conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all' interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività
                          ludica o ricreativa all' aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia. Posso
                          utilizzare la bicicletta? È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza
                          di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all'
                          aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il
                          distanziamento deve essere di 2 metri. Posso usare l' automobile con persone non conviventi? Sì, purché siano
                          rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo
                          guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili
                          posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L' obbligo di indossare la mascherina può
                          essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e
                          posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un
                          solo passeggero per la fila posteriore. Per i cittadini stranieri vigono le stesse limitazioni agli spostamenti che vigono
                          per gli italiani? Sì, le restrizioni sono valide per tutte le persone presenti sul territorio italiano, a prescindere dalla loro
                          nazionalità. Per gli spostamenti da e per l' estero, oltre a tali restrizioni, si è altresì soggetti alle specifiche disposizioni
                          relative a ciascuno Stato estero, reperibili sul sito istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
                          Internazionale.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                  Pagina 9
CSV FC - Assiprov domenica, 08 novembre 2020
[ § 1 6 6 6 2 7 7 2 § ]

                          domenica 08 novembre 2020
                          Pagina 43

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO E MEZZO DI SILVERIO ZABBERONI, SINDACO DI BORGHI

                          «Un progetto di massima da 2,3 milioni per storico municipio chiuso da 13 anni»
                          «Da smaltire oltre 6mila chili di carta Sono documenti d' archivio destinati al macero con la Soprintendenza»

                                                                                                                                GIORGIO MAGNANI

                          BORGHI Un anno e mezzo da nuovo sindaco di un territorio con forte senso di
                          comunità. Per Silverio Zabberoni, sindaco di Borghi, eletto nel 2019 nel segno
                          della discontinuità essendo a capo di una coalizione di centrodestra, è tempo di
                          un primo bilancio: «Con il lockdown è stato un inizio di mandato diverso da
                          come ci aspettavamo, ma nelle difficoltà è emersa una comunità umanamente
                          più ricca». Problemi col Covid «Uno dei nostri obiettivi principali di mandato era
                          creare aggregazione che unisse un territorio abbastanza disgregato e abbiamo
                          visto segnali importanti. La collaborazione con parrocchie, Caritas,
                          associazioni, hanno visto emergere una gara di solidarietà e di compattezza.
                          Nessuno è stato lasciato solo - sottolinea il primo cittadino - anzi abbiamo
                          monitorato tutti i casi critici e siamo andati a casa delle persone sole o con
                          maggiori problemi. Abbiamo così scoperto che spesso ci sono già relazioni
                          sociali forti. Magari rapporti di vicinato che si sono fatti più intensi». Sulle
                          misure messe in campo, Zabberoni espone: «Da parte nostra abbiamo fatto l'
                          impossibile per essere vicini a persone e aziende, mettendo in campo iniziative
                          e sgravi fiscali, rinviando in avanti le scadenze fiscali dovute al Comune.
                          Abbiamo introdotto sconti sul trasporto scolastico o altri servizi non fatti pagare ai cittadini ma a fronte di costi che l'
                          ente ha dovuto comunque sostenere». Eventi saltati «Avevamo programmato uno scambio culturale importante che
                          nei mesi scorsi avrebbe portato a Borghi varie autorità del Brasile e di varie parti d' Italia per l' iniziativa "Una rosa per
                          Anita", ma siamo stati costretti ad annullare. Anche la prima edizione della "giornata dello sport" da organizzare
                          insieme in tre Comuni, tra scuole di Borghi con quelle di Sogliano e Roncofreddo, non si è potuta tenere». Poi la
                          pandemia ha costretto a rinunciare alla sagra del Bustreng e alla festa del Raperonzolo: «Ma siamo riusciti a
                          organizzare appuntamenti minori che hanno coinvolto la popolazione». Lo "scarto d' archivio" «Abbiamo comunque
                          risolto varie questioni, come piccoli lavori stradali o fogne che non funzionavano. Segnalo anche di aver affrontato
                          lo "scarto d' archivio". A Borghi abbiamo lo storico palazzo del municipio chiuso da 13 anni e dovremo metterci
                          mano. Abbiamo un progetto di massima da 2 milioni e 300mila euro da finanziare. Ma all' interno del palazzo c' è
                          ancora una marea di carta. Ora abbiamo messo assieme oltre 6.000 chilogrammi di carta da smaltire, si tratta di
                          documenti d' archivio che assieme alla Soprinten denza abbiamo destinato al macero». I lavori pubblici «Come lavori
                          pubblici abbiamo da poco visto terminare i lavori alla scuola dell' infanzia del capoluogo con un intervento di circa
                          600mila euro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 10
[ § 1 6 6 6 2 7 7 2 § ]

                          domenica 08 novembre 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Mancano solo i lavori esterni da completare nei prossimi mesi. E dopo un mese in trasferta gli alunni sono potuti
                          tornare nella loro scuola ora più sicura». «Altri lavori hanno subito dei ritardi, come le tribune da spostare all' area
                          verde di Lo Stradone, località che con 1.300 abitanti è la più popolosa del nostro territorio e dove vogliamo creare
                          uno spazio importante per momenti di so cialità, con spazi aperti e anche un' area sgambamento cani. In località
                          Masrola non abbiamo un locale pubblico, però abbiamo individuato un immobile che tramite un bando può diventare
                          un circolo ricreativo. Poi abbiamo promosso il progetto "nonno -vigile" ossia la vigilanza davanti alle scuole grazie ai
                          volontari Auser. Il pro -sindaco «Positiva infine l' esperienza del pro -sindaco, la nuova figura di esperto e consulente
                          qualificato introdotta a Borghi, nella persona dell' architetto Giuseppe Anelli di Savignano che mi sostituisce a costo
                          zero per alcuni approfondimenti».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 11
[ § 1 6 6 6 2 7 6 5 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                               csv e scenario locale

                          Aggiornata la legge che guida l' operatore del Soccorso Alpino
                          Presentata la riforma della legge principale che governava l' operato del Cnsas

                          "Abbiamo ottenuto un risultato importante: investire nella sanità e nella
                          sicurezza, con maggiori strumenti per chi opera in un ambiente estremo
                          come la montagna". Non hanno dubbi il Ministro per il Rapporti con il
                          Parlamento, Federico D' Incà e il presidente del Soccorso Alpino e
                          Speleologico, Maurizio Dellantonio, che hanno presentato la riforma della
                          legge principale che governava l' operato del Cnsas. Un provvedimento
                          approvato nei giorni scorsi dal Parlamento, strettamente legato anche all'
                          emergenza Coronavirus che sta vivendo il Paese, che impone investimenti e
                          particolare attenzione all' intero comparto della sanità e dell' emergenza.
                          "Devo ringraziare fortemente il Governo ed il Ministro D' Incà - ha voluto
                          sottolineto Dellantonio -, che hanno seguito con competenza e attenzione l'
                          intero iter, dando maggiori strumenti per il nostro Corpo e di conseguenza
                          maggiore sicurezza per l' Italia".Il nuovo provvedimento propone l'
                          esplicitazione dell' attività svolta dal Soccorso Alpino e Speleologico a favore
                          di soggetti "in imminente pericolo di vita e a rischio evoluzione sanitaria",
                          oltre che l' attività di "ricerca e al soccorso dei dispersi." Viene introdotto il
                          principio della "direzione" delle operazioni di soccorso che rafforza e risolve in via definitiva questioni di carattere
                          interpretativo sul soggetto a cui spetti attuare il coordinamento e la direzione di interventi di soccorso limitatamente
                          agli scenari montani e in grotta, oltre che negli ambienti impervi.Viene ribadito lo strettissimo rapporto e interazione
                          con il "Servizio Sanitario nazionale", prima indicato in modo generico, e con il "Sistema" 118 e "i servizi di
                          elisoccorso", oltre che con le "Centrali Numero d' emergenza unico 112", ancora più centrali nel rapporto che queste
                          strutture devono avere con il Soccorso Alpino e Speleologico. Con l' obbligo di stipula di atti convenzionali tra le
                          Regioni e le Province autonome e strutture territoriali di riferimento del Soccorso Alpino e Speleologico, finalizzati "a
                          disciplinare i servizi di soccorso e di elisoccorso".E' prevista a possibilità di indennizzare particolari figure tecniche,
                          con la modifica del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, con l' introduzione nella nuova legge del termine "prevalente": nella
                          totale assenza di lucro che la nostra attività deve continuare a mantenere quale condizione ferma e prevista dalla
                          stessa legge, si legifera uno stato di fatto che da oltre 30 anni è consolidato in taluni settori del Cnsas (indennità per
                          tecnico di elisoccorso, istruttori tecnici, che percepiscono nelle occasioni di servizio attivo, con una media di 3-4
                          turni al mese). Fermo restando che, al di fuori dei predetti servizi, tutta la restante attività di soccorso deve essere
                          svolta a titolo del tutto gratuito.Vengono introdotto, riconoscendole ex lege, sette nuove figure professionali
                          specialistiche del Soccorso Alpino e Speleologico (tecnico di centrale operativa; coordinatore di operazioni di
                          ricerca; tecnico di ricerca; tecnico di soccorso in pista; tecnico disostruttore; tecnico speleosubacqueo; pilota di
                          sistemi aeromobili a pilotaggio

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 12
[ § 1 6 6 6 2 7 6 5 § ]

                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                    Forli Today
                                                                                csv e scenario locale

                          remoto) che, attraverso la redazione o aggiornamento dei correlati piani formativi, potranno garantire migliori e più
                          qualificate risposte all' utenza e una più complessiva ed efficace operatività di tutto il Cnsas. nfine, la norma
                          finanziaria con lo stanziamento annuale di 750mila euro per il prossimo triennio, che incontra le particolari necessità
                          di adeguare le polizze assicurative contratte a favore dei soci del Cnsas e di favorire il controllo sanitario a favore
                          degli stessi soci, dando estensione e continuità a tutti i servizi Cnsas."Il risultato raggiunto per potere strutturare al
                          meglio la legge 74 del 2001 è il frutto di un grandissimo lavoro durante il quale ci siamo confrontati con particolare
                          attenzione - ha dichiarato il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, il bellunese Federico D' Incà -. Una
                          modifica legislativa che rende ancora più definito il ruolo del soccorso alpino e rappresenta un grande passo in
                          avanti che consentirà a questo corpo di lavorare ancora meglio sui territori. Ritengo che l' opera del soccorso alpino,
                          con i suoi 180 mila interventi, ad oggi, di cui 10 mila solo nel 2019, sia di assoluto rilievo per l' intero Paese. Ringrazio,
                          quindi, tutti i volontari e i membri del Cnsas per la straordinaria attività svolta in questi anni e il ricordo, in particolare,
                          è per tutti gli uomini uomini e le donne del Soccorso Alpino che hanno perso la vita in questi anni durante le
                          operazioni di soccorso, da Sergio Francese ai nostri Angeli del 'Falco' caduto nel 2009: a loro va questo
                          riconoscimento. Da parte del Governo continueremo a impegnarci per sostenere il prezioso lavoro del Cnsas", ha
                          concluso il Ministro."Anche in questa occasione desidero sottolineare la buona riuscita di un importante lavoro che
                          abbiamo portato avanti negli ultimi mesi, senza annunci roboanti e con il necessario rigore - ha detto invece Maurizio
                          Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Abbiamo ottenuto - ha proseguito
                          Dellantonio - una riforma sostanziale della Legge 21 marzo 2001, n. 74, una sorta di legge quadro su cui si basa una
                          parte significativa dell' ordinamento di riferimento del Cnsas, che sancisce doveri e responsabilità in capo al
                          personale del Cnsas, ma anche il pieno riconoscimento della nostra organizzazione e delle sue assolute peculiarità.
                          Con cognizione di causa, posso sin d' ora affermare che, nell' ambito delle relazioni istituzionali con gli Enti Locali
                          (Regioni e Province in primis, per il recepimento della disciplina nazionale a livello locale), con il Servizio sanitario e il
                          sistema del 118 (per l' adeguamento di protocolli e procedure) e con le Prefetture (per l' aggiornamento di piani e
                          procedure diverse), tutti i Servizi regionali e provinciali del Cnsas dovranno sentirsi immediatamente impegnati e
                          attivarsi formalmente, assieme al ruolo di sostegno della Direzione nazionale, in quanto questo provvedimento ci
                          permette di reinterpretare e ottimizzare un ruolo ancora più definito e puntuale del Soccorso Alpino e
                          Speleologico"."Permettetemi a questo punto di ringraziare - ha tenuto a ricordare Dellantonio - per questo risultato
                          Federico D' Incà, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme, e quanti, ai livelli più alti del Governo e del
                          Parlamento, hanno assicurato il loro sostengo concreto e determinato al Soccorso Alpino e Speleologico: tante
                          persone ci sono state al fianco e lo saranno anche in futuro, senza necessità di citazione e senza clamore. L'
                          ennesima dimostrazione che l' intero Soccorso Alpino e Speleologico, grazie agli sforzi di tutti i soccorritori, è una
                          realtà apprezzata

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                Pagina 13
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                          sabato 07 novembre 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          del nostro sistema Paese e sistema Autonomie Locali."Fabio Bristot Rufus, membro della Direzione nazionale che
                          ha lavorato all' unisono con il Ministro D' Incà e, ovviamente, con lo stesso Dellantonio, ha sottolineato "come la
                          legge di riforma della '74' fosse attesa da vent' anni, motivo per il quale ringraziare il Ministro D' Incà è, ma diventa
                          anche in questo caso un piacere autentico e non solo scontata prassi istituzionale. Il lavoro che ha svolto D' Incà nel
                          corso di due mesi davvero tosti ha, infatti, dimostrato la sua notevole capacità di relazionarsi propositivamente con
                          vari i soggetti istituzionali, senza rinunciare alla determinazione e senza esitare nell' andare decisamente avanti
                          anche quando gli ostacoli che, via via si presentavano innanzi, sembravano fossero insuperabili e per questo motivo
                          di rinuncia.""Un traguardo - ha concluso Bristot - che è in realtà una nuova partenza per tutto il Cnsas, perché quando
                          si effettua una riforma, da una parte si devono tenere saldi i principi iniziali, dall' altra se ne devono aggiungere degli
                          altri: saper porre in essere un nuovo patto con il futuro e saper attuare compiutamente il principio della sussidiarietà
                          verticale che trova nel Cnsas un esempio davvero significativo". Nel 2019 il personale della stazione Monte Falco ha
                          operato in settantadue interventi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 14
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                          domenica 08 novembre 2020
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                                                                                csv e scenario locale

                          Decreto ristori bis, boccata d' ossigeno per oltre 150 circoli locali
                          Acli e Arci esprimono soddisfazione «per chi ha fatto sacrifici e investito in sicurezza. Non dimentichiamo i più
                          piccoli»

                                                                                                                                          Sofia Nardi

                          Il decreto ristori bis sancisce anche una vittoria sofferta, combattuta da
                          Acli e Arci che hanno unito le forze e sono riuscite a ottenere di essere
                          incluse nella lista di coloro che beneficeranno dei fondi a favore di chi ha
                          dovuto chiudere i battenti a causa del Covid. Sia i circoli Acli che quelli a
                          sigla Arci, infatti, con l' ultimo decreto si sono trovati costretti ad
                          abbassare la saracinesca, con il rischio di non ricevere alcun aiuto dallo
                          Stato. Sul territorio di Forlì-Cesena sono 55 i circoli Acli, mentre quelli Arci
                          superano il centinaio. «Il risultato non è totale - commenta Odo Rocchi,
                          presidente provinciale Acli -, infatti avremmo voluto che tutti quei circoli
                          che hanno la funzione di bar potessero proseguire con la
                          somministrazione fino alle 18. Purtroppo la legge è chiara e i circoli
                          devono restare completamente chiusi. In questo contesto un ristoro è
                          molto importante per dare un sollievo ai tanti lavoratori che nel
                          precedente lockdown hanno dovuto contare solo sulle proprie forze e sui
                          propri risparmi». È presto per sapere a quanto, di fatto, ammonteranno i
                          ristori, ma, secondo Rocchi, anche una cifra modesta può rappresentare un sostegno importante: «Anche se si
                          trattasse di qualche centinaio di euro - continua -, quei soldi aprirebbero una strada per i tanti che in questi mesi
                          hanno fatto sacrifici e investito per la sicurezza degli avventori. I circoli Acli hanno una funzione reale nel territorio: di
                          aggregazione, sia in città che nei paesi, ma anche di organizzazione di eventi culturali, di sostegno alle parrocchie e
                          di doposcuola per i giovani. Se questi circoli si trovassero nelle condizioni di dover chiudere, la comunità ne sarebbe
                          impoverita». «Certo, siamo soddisfatti, ma siamo anche molto preoccupati - sottolinea Frida Forlivesi, presidentessa
                          Arci territoriale -. Ben 34 dei quarantanove circoli forlivesi fanno somministrazione e la proporzione è più o meno la
                          stessa per quanto riguarda Cesena: quelle attività ora hanno dovuto chiudere totalmente, mentre tanti colleghi
                          possono lavorare fino alle 18. Tutte queste realtà ora sono a rischio e il timore è che i ristori non saranno sufficienti a
                          salvarle. A quanto ammonteranno i fondi? E a chi verranno assegnati? La speranza è che non vengano esclusi quei
                          circoli che non hanno la partita Iva. Sul territorio le realtà sono tante: ci sono grandi circoli che organizzano concerti
                          ed eventi importanti, ma non vanno dimenticati quelli più piccoli, siano di aggregazione giovanile oppure quelli
                          frequentati prevalentemente dagli anziani: a volte si rischia di dimenticarli, ma per molti - conclude - sono veri e propri
                          punti di riferimento.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020              Pagina 15
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                          domenica 08 novembre 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         csv e scenario locale

                          Non vogliamo che un domani debbano venire a mancare». Sofia Nardi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020    Pagina 16
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                                                                               csv e scenario locale

                          Dai pescatori alimenti, giochi e 5mila euro per famiglie povere
                          Prosegue il servizio iniziato lo scorso marzo L' iniziativa è appoggiata dal Comune e dalla Caritas

                                                                                                                                                 g.m.

                          I pescatori proseguono nelle iniziative di solidarietà a favore delle
                          famiglie meno abbienti del territorio e continuano a rifornire decine di
                          case tutte le settimane, con pacchi alimentari e pesce da loro stessi
                          pescato. È un servizio molto apprezzato, iniziato lo scorso marzo,
                          quando i contagi del Covid hanno fatto scattare il lockdown e bloccato
                          tutte le attività. I marinai volontari, assieme al comune, ai servizi sociali,
                          alla Caritas e ad alcune parrocchie, hanno garantito così il sostegno con
                          beni di prima necessità, andando ad integrare le iniziative già messe in
                          atto. Oltre ai pescatori si sono impegnati alcuni produttori agricoli,
                          commercianti ittici, attività agroalimentari e armatori di pescherecci di
                          stanza nel porto di Cesenatico come il 'Sirio' e 'Madonna delle Grazie'.
                          Fra le iniziative la scorsa estate ci sono stati due appuntamenti
                          enogastronomici organizzati dall' associazione 'Tra il cielo e il mare', il 1°
                          di agosto e il 5 settembre al Parco del pettirosso di fronte alla chiesa del
                          quartiere Madonnina. Questi eventi, grazie alla generosità dei residenti
                          che hanno partecipato e pagato la cena, hanno consentito di raccogliere 4.900 euro che sono stati destinati a
                          iniziative di solidarietà, seguite dalle parrocchie di San Giacomo e Santa Maria Goretti. Inoltre è stato anche possibile
                          acquistare una fornitura di giochi per la scuola di Villamarina, per la casa famiglia che viene gestita dalle suore
                          francescane in via Mazzini a Cesenatico e per l' associazione 'Un mare in miniatura'. g.m.

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                                                                              csv e scenario locale

                          una presenza fissa

                          L' Advs non molla «Qualcosa inventeremo»

                          L' Associazione Donatori Volontari Sangue (Advs), da circa trent' anni,
                          cura gli eventi natalizi in piazza San Francesco. Anche quest' anno, la
                          presenza sembra assicurata, anche se ancora non è chiaro in quale
                          forma. A svelare qualche dettaglio è il vicepresidente Raffaello Rossi.
                          «Stando alle indicazioni espresse dal consiglio due settimane fa -
                          racconta -, la volontà è di salvare il salvabile e di prevedere almeno
                          qualche animazione per i bambini, tipo i burattini. Avevamo già richiesto
                          per tempo alla Curia la disponibilità della piazza ma l' uscita dell' ultimo
                          Dpcm, a cui potranno seguirne altri in futuro, ha ulteriormente complicato
                          le cose. Di sicuro non potremo fare eventi veri e proprio, come da
                          tradizione. Speriamo che i nostri volontari possano montare una casetta
                          per poter parlare delle nostre donazioni di sangue». Un cambiamento
                          importante potrebbe poi riguardare la consueta lotteria natalizia.
                          «Decideremo nei prossimi giorni - precisa Rossi - ma, probabilmente,
                          offriremo come primo premio una bicicletta elettrica anziché un' auto,
                          oltre a diversi buoni per la spesa. La lotteria, per noi, è sempre un momento importante per raccogliere fondi in grado
                          di finanziare eventi futuri».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 18
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                                                                                    volontariato

                          Coronavirus: le misure

                          Aiuti, un bis che vale 2,8 miliardi

                                                                                                                                        NICOLA PINI

                          Roma Il decreto "ristori bis" sale nella notte a 2,8 miliardi di euro e
                          istituisce un fondo destinato a quelle regioni che dovessero entrare nei
                          prossimi giorni tra le zone rosse o arancioni, quelle a maggior rischio
                          epidemiologico. Così mentre vengono coperti i contributi a fondo perduto
                          e le sospensioni dei pagamenti fiscali per le attività già costrette alla
                          chiusura, si costituisce anche una riserva a cui potranno attingere
                          automaticamente le autorità regionali per ristorare le aziende colpite da
                          (molto probabili) ulteriori lockdownlocali. Senza necessità, almeno in
                          prima battuta, di nuovi stanziamenti da parte del governo. Non a caso il
                          confronto ieri tra i governatori e il ministro dell' Economia Roberto Gualteri
                          ha avuto, secondo quest' ultimo un «esito positivo» e il nuovo dl è stato
                          «ben recepito», come ha confernato anche Stefano Bonaccini (Pd),
                          presidente della Conferenza delle Regioni. «In modo tempestivo - ha
                          scritto Gualtieri su Facebook - interveniamo nuovamente per assicurare
                          un rapido sostegno economico a tutte le categorie più colpite dalle nuove
                          misure di contenimento adottate con l' ultimo Dpcm», con la promessa
                          che l' arrivo dei bonifici sui conti correnti delle nuove imprese coinvolte avverrà «entro due settimane». Tra domani e
                          martedì invece dovrebbero giungere agli interessati i primi 211mila bonifici disposti dal primo decreto, per un totale di
                          964 milioni di aiuti, dei quali 726 destinati a bar, gelaterie e ristoranti. In entrambi i provvedimenti è stato previsto il
                          ristoro automatico da parte dell' agenzia delle Entrate di tutti coloro che hanno già ricevuto il sostegno dopo il
                          lockdown di marzo- aprile, mentre chi dovrà fare una nuova domanda dovrebbe ricevere i versamenti nel giro di un
                          mese. Gualtieri ha precisato anche la linea d' azione del governo: «La fase che stiamo attraversando deve vederci
                          tutti concentrati ed impegnati nel piegare la curva dei contagi. La salute degli italiani è la nostra priorità». Per questo
                          c' è «il ritorno a misure restrittive dolorose» che «porteranno inevitabilmente a un rallentamento del rimbalzo del Pil»,
                          ma sono «necessarie perché la migliore politica economica è il contrasto del virus». Intanto «il governo sostiene le
                          famiglie, i lavoratori e le imprese con uno sforzo senza precedenti. E lo farà finché sarà necessario ». Il nuovo dl,
                          approvato nella notte tra venerdì e sabato dopo una serrata ricerca di nuovi fondi, prevede tra l' altro il rinvio delle
                          imposte di novembre per partite Iva e professionisti nelle zone rosse, indipendentemente dalle perdite di fatturato e
                          risorse per le famiglie: i congedi parentali dei genitori con i figli a casa per la chiusura delle scuole medie inferiori e un
                          bonus baby-sitter da 1.000 euro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 19
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                          domenica 08 novembre 2020

                                                                                    Avvenire
                                                                                   volontariato

                          Ma ci sono anche 300 milioni per il sostegno del trasporto pubblico locale, settore in grave crisi e "prima linea" nel
                          contrasto all' epidemia. Cento milioni vanno invece alle imprese del Terzo settore. Per le imprese commerciali oltre
                          ai contributi diretti c' è la cancellazione della seconda rata Imu (ma solo per i proprietari che sono anche gestori) ed
                          è prevista la sospensione dei contributi previdenziali per il mese di novembre per le attività indicate dal primo dl,
                          mentre per quelle delle nuove zone rosse e arancioni lo stop è anche per dicembre. Prorogato al 30 aprile 2021 il
                          pagamento della seconda o unica rata dell' acconto di Ires e Irap per i soggetti Isa che operano nelle zone rosse,
                          dove è previsto anche un credito di imposta sugli affitti commerciali. C' è poi uno specifico fondo per le attività dei
                          centri commerciali obbligate in tutto il Paese alla chiusura nei weekend. Quanto ai ristori diretti viene garantito il
                          200% del contributo già ricevuto con il 'dl Rilancio' a tutti gli esercizi commerciali e le attività che dovranno chiudere
                          nelle zone rosse e arancioni. Ma è stata anche ampliata ad altri 19 settori la lista dei comparti che avranno indennizzi
                          su base nazionale. RIPRODUZIONE RISERVATA Creata una riserva per le aziende delle future zone rosse o arancioni.
                          Altri 300 milioni ai trasporti locali Gualtieri conferma: «Al via i bonifici, tutti i pagamenti entro un mese». A bar e
                          ristoranti 726 milioni IL DECRETO Il ministro dell' Economia, Gualtieri: chiusure dolorose che faranno rallentare il
                          rimbalzo del Pil Rata Imu via solo per i proprietarigestori, 100 milioni al Terzo settore A destra: una delle barriere di
                          cemento poste all' ingresso del comune di Ottone (Piacenza, vedi il box a lato). Foto sotto: la manifestazione dei
                          lavoratori dello spettacolo davanti al ministero dei Beni culturali, a Roma. / Ansa.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 20
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                          domenica 08 novembre 2020
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                                                                          Avvenire (Diocesane)
                                                                                   volontariato

                          Lo spunto

                          Volontariato, scuola di umanità mai 'fuori moda'

                          DIMARIONASONE * I l messaggio di papa Francesco per la Giornata
                          mondiale dei poveri ci invita a prendere coscienza che è necessario
                          alzare l' asticella del nostro impegno come Chiesa se vogliamo
                          testimoniare la forza liberatrici della fede che si incarna nel mondo di oggi
                          colpito dal Coronavirus e che vede messe in crisi certezze e valori che
                          pensavamo consolidati. Pensiamo tra tutti al ruolo degli anziani che
                          hanno pagato con la vita il prezzo più alto, da più parti considerati vite da
                          scarto, non utili alla società produttiva. Un messaggio che parla anche al
                          mondo variegato del volontariato che anche in questo momento di crisi
                          ha continuato a tendere la sua mano per condividere le fragilità. Una
                          esperienza quella del servizio ai poveri che continua ad essere essenziale
                          per l' aiuto concreto portato, ma che è anche un antitodo alla cultura del
                          disimpegno. Dove l' indifferenza, l' esclusione dei poveri dalla comunità
                          non è solo un danno per loro ma anche un impoverimento della comunità,
                          una perdita della sua umanità. Per questo serve rilanciare e proporre stili
                          di vita e scelte che aiutino a recuperare questa dimensione comunitaria in
                          cui tutti siamo responsabili di tutti. Dove abbracciare la povertà è un segno innanzitutto di responsabilità come
                          ricorda papa Francesco, perché si tratta di scegliere di diventare prossimi, di diventare strumenti di misericordia,
                          sapendo che in questo non ci si improvvisa, che è necessario un allenamento quotidiano. Per questo il volontariato
                          anche nella nostra diocesi ha una grande responsabilità su diversi versanti. Innanzitutto quello di valorizzare la sua
                          valenza educativa, di educazione alla cittadinanza di forma esemplare testimonianza della carità, diventando
                          fermento per la Chiesa a riscoprire la responsabilità di tutta la comunità cristiana a vivere l' amore preferenziale per i
                          più poveri che non può essere delegato a pochi. Di riproporlo nella sua bellezza, soprattutto ai più giovani, oggi
                          attraversati da un profondo malessere e da una crisi di senso che la pandemia ha accentuato interrompendo
                          relazioni e socialità e che sicuramente lascerà conseguenze pesanti. Il 2020 ha visto, ad esempio, interrompersi
                          anche nella nostra diocesi tutto quel lavoro prezioso che le associazioni hanno svolto da sempre, pensiamo alle
                          iniziative nelle scuole, ai campi di lavoro e formazione che permettevano a centinaia di giovani di vivere forti
                          esperienze di condivisione. Questo tempo sospeso può essere l' occasione per ri- pensare, ri-definire e ri- collocare l'
                          esperienza del volontariato nel contesto di un mondo che non sarà quello che abbiamo vissuto finora, che metterà
                          tutte le agenzie educative alla prova e per questo serve attrezzarsi per rispondere alle nuove sfide attraverso anche
                          la formazione. Per la Caritas che il prossimo anno celebrerà i suoi 50 anni di

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 21
[ § 1 6 6 6 2 7 7 1 § ]

                          domenica 08 novembre 2020

                                                                         Avvenire (Diocesane)
                                                                                  volontariato

                          attività, può essere un tempo per fare il tagliando a questo cammino importante ripartendo dalle sue radici, dai
                          valori fondanti che maestri di vita come monsignor Nervo, monsignor Pasini, don Calabrò, hanno lasciato come
                          eredità. Tra queste il volontariato, il servizio civile esperienze che storicamente anche nostra Chiesa locale hanno
                          anche svolto una funzione di evangelizzazione, di mezzo per incontrare Gesù attraverso i poveri, suscitando anche la
                          nascita di vocazioni religiose e laicali. * Centro Comunitario Agape Una volontaria reggina.

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