Comune di Russi giovedì, 12 marzo 2020
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Comune di Russi giovedì, 12 marzo 2020 Prime Pagine 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 12/03/2020 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 12/03/2020 Cultura e Turismo 11/03/2020 RavennaNotizie.it ALESSANDRO BUCCI 5 "Ci sentiamo poi", il nuovo album del rapper ravennate Moder Economia e Lavoro 11/03/2020 Ravenna Today 10 Coronavirus, richiesta la copertura del Fondo di integrazione salariale per 850 lavoratori sanità, sociale e servizi per l'infanzia 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5 12 Anziani in casa: 50 operatori al lavoro per offrire aiuto a circa trentamila persone 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 14 Partite le donazioni all' ospedale per macchinari e strutture sanitarie 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38 15 «Contatteremo al telefono 30mila anziani» 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 17 Serve la copertura per 850 lavoratori Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 12/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Celestina Dominelli 18 «Garantire continuità ai servizi pubblici» 12/03/2020 Italia Oggi Pagina 36 LUIGI OLIVERI 20 Lavoro agile nella p.a. a decollo veloce 12/03/2020 Italia Oggi Pagina 37 ILARIA ACCARDI 22 Aree non fabbricabili, no Imu a tutti
[ § 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 5 4 1 6 4 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo "Ci sentiamo poi", il nuovo album del rapper ravennate Moder L' ex il Lato Oscuro della Costa ha realizzato un album che fotografa il suo attuale ruolo nel panorama rap italiano. Moder: "Ho seguito la strada più difficile, ma è quella che sento più mia". ALESSANDRO BUCCI Presente sulla scena rap e musicale dai primi anni 2000, il ravennate Lanfranco Vicari , in arte Moder (ex il Lato Oscuro della Costa ), pubblica il nuovo album solista intitolato 'Ci sentiamo poi' per Gloryhole Records. Il lavoro fa seguito a '8 dicembre', disco che ha consentito al nostro di calcare innumerevoli palchi rafforzando la sua figura artistica in Italia e non solo. 'Ci sentiamo poi', prodotto insieme all' inseparabile ed instancabile Duna (b-boy della storica crew Break The Funk e ingegnere del suono) ai Duna Studio di Russi (RA), è un disco che racchiude sedici canzoni annoveranti diversi featuring, come da tradizione nella carriera di Moder. Ogni pezzo in scaletta racconta una fotografia della vita musicale e personale dell' artista che, come mai accaduto prima nel suo percorso, abbraccia la forma canzone toccando lidi atipici e molto personali. Moder ha sempre affiancato alla sua passione per musica e parole quella per il teatro, arrivando ad occuparsi di organizzazione e direzione artistica (al Cisim nella frazione di Lido Adriano ), oltre a mescolarsi ad esperienze teatrali con il Tetro delle Albe , ad occuparsi di laboratori di scrittura e a costruire collaborazioni con musicisti. Dal 2011 Moder ha prodotto diversi lavori in studio di registrazione in chiave solista: 'Niente da dirti' (mixtape), 'Sottovalutato' (ep) e il primo album ufficiale '8 Dicembre'. La dimensione live è sempre stata fondamentale per l' artista ravennate, portandolo in oltre 200 palchi in occasione del tour legato al penultimo disco, passando dai centri sociali, ai pub, alle aperture di artisti americani molto noti nel genere come Talib Kweli, Promoe, Dj Premier e Oddisse, oltre ai grandi festival. L' intervista Moder, mi ha colpito il particolare del titolo inserito in grafica come fosse una notifica whatsapp accanto alla cabina telefonica, immagine della copertina. Ci ho visto un riferimento al presente e al passato. Come mai questa scelta nella copertina realizzata da Nicola Varesco? 'Ci sentiamo poi', in origine 'Ci sentiamo dopo' (il rapper Max Penombra, amico di mille battaglie, a suggerire il titolo definitivo a Moder), è un titolo che ho pensato dopo aver ascoltato più volte il materiale dell' album. Gli oltre 50 minuti del disco mi sembravano come una lunga telefonata alla quale, peraltro, non è detto ci sia un interlocutore. Una nottata spesa al telefono in una cabina telefonica oppure tramite cellulare. La cabina telefonica puoi vederla come un' allegoria della mia generazione (i 'millenials'), capitata 'a metà' di processi molto complessi, diversi dei quali abbiamo contribuito probabilmente ad avviare. Inoltre, da bambino, facevo collezione di carte telefoniche perché mia nonna lavorava presso la Sip e me le portava, ragion per cui la cabina telefonica fa parte del mio immaginario. Le cabine telefoniche se ne stanno lì, ferme, in piedi, nonostante non servano più a nulla se non a pochissime persone. La metafora della cabina telefonica puoi applicarla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 5 4 1 6 4 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo anche al ruolo dell' artista al giorno d' oggi, che può sentirsi solo oppure 'obsoleto'. Ti confesso che, mentre ho composto l' album, mi è capitato di sentirmi così. Eppure l' artista è un ponte tra cose che sono successe e che succederanno, per cui l' ambivalenza viene raffigurata bene penso dalla splendida immagine grafica realizzata da Nicola Varesco'. Ci sono varie versioni della copertina con lo sfondo di colori differenti? 'Sì, quelle differenti dall' attuale copertina saranno utilizzate probabilmente in occasione di edizioni esclusive o di eventuali ristampe dell' album'. Ascoltando l' album, in particolare sul fronte dei testi, ci vedo il Moder di sempre, anche se non definirei 'Ci sentiamo poi' come una prosecuzione di 8 dicembre 'Dunque, dal punto di vista stilistico il nuovo album vuole essere decisamente più vario e musicale rispetto a '8 dicembre'. Non solo per quanto riguarda i suoni, ma anche e soprattutto per la forma dei brani, meno hip hop e più canzone. In questi ultimi tempi ho ascoltato molto cantautorato e pop italiano, compiendo diversi studi. Nel nuovo album ho voluto inserire anche contaminazioni più 'sperimentali'. Ho a cuore il futuro del genere hip hop e quindi non ho trasurato anche influenze contemporanee che possono richiamare realtà molto differenti tra loro come la musica di J. Cole o la trap music per intenderci. Quest' ultimo fenomeno puoi apprezzarlo o meno, ma non puoi non farci i conti. Ciò che è importante, penso, è che il disco suona come un lavoro personale riuscendo a coprire uno spettro molto ampio di sonorità. Siamo una generazione che non è né carne né pesce, ma abbiamo il vantaggio di poter pescare dappertutto'. I testi nella tua musica hanno grande importanza. A livello di autori e di letteratura quali le ispirazioni più grandi? 'Le ispirazioni vanno dalla letteratura (Pier Paolo Pasolini, John Fante, Paul Auster, William Blake, Friedrich Nietzsche, Alberto Dubito e Mariangela Gualtieri), al cantautorato (Leonard Cohen, Paolo Conte, Filippo Gatti e Flavio Giurato) al rap (J. Cole, Talib Kweli, Stormzy e Mac Miller). Lo stile 'cinematografico' espresso da Fante (il suo modo italiano di raccontare gli USA) mi ha sempre influenzato molto, così come i lavori del regista Virzì. Ti confesso che anche le opere di Valerio Evangelisti incentrate sul socialismo mi hanno aiutato parecchio nel brano 'La musa insolente' che ho realizzato con Murubutu'. Diversi i featuring presenti nel disco. Come sono nate queste collaborazioni? 'Con Duna impariamo sempre cose nuove collaborando assieme e questo, entrambi, non lo diamo per scontato. I featuring con Murubutu e Claver sono nati durante il percorso. Il primo, appartenente alla generazione precedente la mia, mi fece complimenti importanti in occasione delle battaglie rap quando ero giovanissimo. Ascoltai il suo materiale e ne rimasi affascinato. Mi colpivano, in particolare, i suoi testi-storia, nei quali utilizza figure retoriche molto credibili. Murubutu ha portato a livello sistematico lo story telling, risultando geniale e dimostrando al Paese intero che è possibile fare rap evadendo dai soliti luoghi comuni. Con Claver, invece, abbiamo condiviso soprattutto la gavetta assiemepotrei definirlo un compagno di trincea! (sorride)'. Tanti i musicisti e produttori professionisti che hanno preso parte alle lavorazioni del disco 'Inizierei col citare Andrea 'Duna' Scardovi, con il quale ormai faccio coppia fissa. La collaborazione arricchisce artisticamente entrambi e questo non lo diamo per scontato. Il continuare a fare musica non perdendo le 'radici di provincia' ci ha consentito di coinvolgere grandi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 5 4 1 6 4 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo nomi locali che, magari, prima di questo album non conoscevo. Troviamo, ad esempio, Nicola Peruch (tastierista impegnato con i più grandi nomi della musica italiana ndr), Marco Frattini, Francesco Giampaoli, Danny Zannoni, Alex Ferro, Ivano Giovedì e Giancarlo Bianchetti'. Dal punto di vista delle registrazioni, mixaggio e produzione come vi siete mossi? 'Ho registrato diversi provini in studi locali usando strumentazioni abbastanza spartane, dopodiché ho sviluppato demo sulle basi di produttori che apprezzo e in seguito, con Duna, abbiamo creato una specie di taccuino nelle quali ci siamo segnati le idee che funzionano e quelle che magari possono essere riviste. Infine, inizia il processo di registrazione al Duna Studio prendendoci il tempo necessario. La fase di arrangiamento per 'Ci vediamo poi', ad esempio, è durata circa tre mesi, mentre i mixaggi sono stati più celeri del previsto. Nella realizzazione dei brani abbiamo impiegato molto i sintetizzatori realizzando tante melodie, utilizzando anche alcuni samples realizzati da produttori'. E' la tua seconda uscita per Gloryhole Records. Il sodalizio con la label ha contribuito a consolidare il tuo percorso artistico? 'Senza dubbio. Gloryhole Records mi ha ricostruito da zero sostanzialmente, permettendomi di fare un salto di qualità'. 'Ci sentiamo poi' è la risposta alla domanda 'che tipo di artista sono'? 'Esattamente. Ad un certo punto del mio percorso, mi sono trovato dinanzi a un bivio, come molti miei colleghi. Diventare 'ininfluente', recitando una parte 'scontata' o ergendomi a professorino dell' hip hop (cosa che non mi è mai assolutamente importato di fare), oppure chiedermi se potevo ancora fare qualcosa. Mi sono risposto quest' ultima istanza, realizzando un disco che recuperasse una determinata poetica cercando di trasporla nell' oggi. Se ti lasci trascinare nel calderone, inevitabilmente, troverai sempre qualcuno più forte che ti eclissa. In definitiva, comunque, mi rifiuto di pensare che non ci sia una via. Penso di aver intrapreso la strada più complessa e mi rendo conto che molti potrebbero non capirla, ma almeno sto giocando la partita con quanta più consapevolezza possibile. Quello che proprio non sopporto è l' idea di non provarci'. Come hai scelto i titoli dei brani? 'Si tratta di espressioni popolari, una scelta che potresti inquadrare come 'firma personale'. Il mio obiettivo è quello di recuperare universalità poetica costituendo elementi sui quali poter fare ragionamenti a livello collettivo'. Insomma, come MacGyver che con una matita e un temperino fabbrica una bomba? 'Esatto!' (ride di gusto) 'Preferirei di no' apre il disco. La ribellione più autentica spesso passa sottotraccia o inosservata, concordi? 'Purtroppo sì. Al giorno d' oggi manca molto la dignità e vengono palesate un sacco di schifezze. L' hip hop, invece di portare i suoi aspetti migliori nel pop ha finito con il contaminarlo con i suoi aspetti meno positivi, come il dissing, il linguaggio spinto a tutti i costi o quello dei meme colmi di luoghi comuni. Sono questi ultimi a lasciarmi contrariato, non sono contrario a prescindere ai meme, sia inteso. Demolire e mortificare il linguaggio a tutti i costi, così come l' adorazione delle apparenze, sono cose che si pagano pesantemente e il mondo intero lo sta facendo. Tornando al titolo del brano, la citazione è tratta da 'Bartleby lo scrivano' un racconto di Melville. Credo che 'Preferirei di no' sia il motto antifascista più delicato ma al contempo maggiormente efficace che esista e penso che, in questa fase storica, ognuno di noi dovrebbe dirlo almeno una volta'. Foto di Moira Spotorno Il verso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 4 1 6 4 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo 'quanto ci è costato stare in prima linea' nel brano 'Birre in Lattina' lo trovo molto simbolico. Una fotografia di una vita spesa per la musica, il rap, il teatro, gli amici, i sentimenti e la comunità? Non necessariamente in quest' ordine 'La mia generazione è cresciuta inseguendo valori tramandatici per la maggior parte durante l' infanzia credendoci molto, ma nessuno forse ci aveva spiegato che la società non si pilota da sola, ma che è qualcuno a pilotarla. E che, ad un certo punto, quel qualcuno devi diventare tu! Ci dissero che l' importante era studiare e che ci sarebbe stato tutto il tempo ma, proprio a metà del guado, lo abbiamo preso in quel posto dal mondo. Dal nostro canto abbiamo sempre fatto quello che volevamo, inseguendo i nostri sogni e ambizioni. Affiché qualcosa restasse abbiamo provato a non arrenderci, ma siamo sempre stati soli. La dimensione sociale e collettiva erano già state corrotte e, noi per primi, ci siamo tenuti lontani da esse, non scendendo mai a patti e facendo molta fatica a stare insieme. Ci siamo imbattuti in una grande dispersione soprattutto di capacità, fondamentalmente perché non c' è stato nessuno a guidarla. La sveglia 'biologica' e del mondo attuale forse cambierà un po' le cose. Chissà' 'Il panchinaro fuoriclasse' è il brano più hip hop del lotto. Una specie di manifesto per tutte le persone di talento che devono sgomitare l' impossibile nei più svariati contesti spesso rimanendo poi in un eterno limbo?' 'Sì, ma anche per esprimere la propria diversità sostanzialmente. Sto dichiarando alla scena che non sono né un rapper old school, fissato con le quattro arti, né un rapper che usa la musica come 'linguaggio meme' per intenderci'. Non ne posso più' una traccia decisamente atipica per la tua produzionecosa ti ha portato a comporre questo pezzo corale e a includerlo nel disco realizzando anche il video? C' è anche una critica al ritmo attuale di vita frenetico, superficiale e consumista? 'Indubbiamente, ma è anche e soprattutto una riflessione sull' impiego del tempo libero. Ormai, in tal senso, tutto il mondo è Paesesono tutti come Ale e Marco (personaggi presenti nel testo ndr), che cercano l' avventura quasi forzatamente avendo come 'mecca' una meta extra italiana o che afferisce per forza ad una grande città del Belpaese. Il problema è che queste avventure, nella maggior parte dei casi, finiscono in nulla di fatto o in cose che dopo due ore ti penti di aver fatto. Questo anche perché viviamo in un mondo dove, lo sfogo, viene esercitato in ore serali e di nascosto, come sotto una campana di vetro, essendo la nostra società molto bacchettona e ipocrita. Prendiamo il caso della codeina, una bevanda che non si capisce fino a che punto sia legale e che, a livello di diffusione, sta assumendo i connotati di un' epidemia. Eppure non ne parla praticamente nessuno. Ci sentiamo spesso imprigionati in questo mondo dove, molte persone, non pensano ad altro che arrivare a un punto in cui potersi comprare tutto e tutti costruendosi un mondo fasullo a proprio uso e consumo, intraprendendo una rincorsa infinita spesso tossica'. La collaborazione con Forelok nel brano '10, 9, 8' è un tuo omaggio alla musica reggae o si tratta di una scelta dettata dal featuring? 'Amo da sempre la musica reggae, ma definirlo un omaggio al genere mi sembra eccessivo. Dal punto di vista autorale, soprattutto a livello italiano, penso che sia stato esplorato poco. Forelok proviene da una famiglia di musicisti e ha studiato in Giamaica, riuscendo a interpretare al meglio a livello melodico il genere. Penso che sia un talento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 4 1 6 4 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cultura e Turismo sottovalutato e lo vedo molto bene nel contesto dell' album. La prima volta che ascoltai la sua voce mi vennero i brividi per l' emozione. Credo che il ritornello di '10, 9, 8 potesse farlo così solo Forelok e sono davvero felice della nostra collaborazione'. Hai sempre vissuto la dimensione live come puro ossigeno, calcando centinaia e centinaia di palchi in vita tua. Cosa hai provato nell' aprire per mostri sacri quali Talib Kweli o DJ Premier? 'Sono state grandi feste innanzitutto. Non era la prima volta che aprivo il concerto per un artista americano, ma si trattava di nomi che non mi avevano influenzato come Talib Kweli e DJ Premier. C' erano tantissime persone a quelle date e mi sono giocato queste partite di livello con artisti coi quali avevo sgomitato molto e a lungo. Nella data di DJ Premier feci un' anteprima del disco davanti a migliaia di persone e credo sia stato uno degli eventi hip hop underground più riusciti. Nella data con Talib Kweli, artista che ho sempre adorato sin da ragazzino, invece, suonai il Kazoo sul palco. Un' esperienza che non capita certo tutti i giorni! Idealmente quella serata ha sancito la fine dell' epoca di '8 dicembre', è stato come piantare la bandierina alla meta (sorride)'. Foto di Moira Spotorno Hai mai pensato ad un adattamento teatrale dell' album? Oppure a uno spettacolo con le tue canzoni più rappresentative, magari anche con i ragazzi de il Lato Oscuro della Costa? 'Non ti nego che ci sto facendo un pensierinomi piacerebbe moltissimo recuperare l' atmosfera intima della mia musica che, magari, ultimamente ho dovuto trascurare un po'. E' una dimensione che il teatro permette e che richiamerebbe parte del mio background, oltre a consentirmi di sviluppare la forma racconto con la presenza di musicisti. Una suite teatrale dei due dischi sarebbe davvero il topchissà'. A cura di. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 4 1 6 5 0 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Ravenna Today Economia e Lavoro Coronavirus, richiesta la copertura del Fondo di integrazione salariale per 850 lavoratori Al momento è stata richiesta la copertura del Fis per circa 850 lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole della provincia 1 "Posso uscire?", "Posso fare la spesa?": tutto ciò che possiamo fare nell' Italia del Coronavirus 2 E' un impiegato il terzo positivo al Coronavirus: "Colleghi in quarantena, il contagio forse da Piacenza" 3 Falsa autocertificazione, "Sto andando a un colloquio": ma era alla guida ubriaco 4 Coronavirus, l' Italia diventa tutta 'zona rossa'. Conte: "Il futuro del Paese è nelle nostre mani" Video del giorno Il tuo browser non può riprodurre il video. Sembra che tu abbia un ad blocker: disattivalo e ricarica la pagina. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attenti solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "In un quadro di crescente preoccupazione per l' emergenza Coronavirus, mentre le misure per il contenimento estendono all' intero territorio nazionale precauzioni e restrizioni dapprima circoscritte e limitate alle zone ad alto rischio di contagio, intendiamo rassicurare le tante lavoratrici e i lavoratori della cooperazione sociale che in questa fase delicata sono sottoposti all' ansia di un lavoro intermittente o addirittura sospeso per effetto dei diversi decreti che si sono e si stanno succedendo da alcuni giorni". Questo quanto dichiarano Saverio Monno della Fp Cgil di Ravenna, Laura Chiarini della Fisascat Cisl Romagna e Patrizia Alvisi e Luca Poggiali della Uil Fpl. "Nonostante la riduzione o la sospensione dell' attività lavorativa - spiegano i sindacati - nessuno dovrà utilizzare ferie, permessi o banca ore per giustificare l' assenza dal servizio e stiamo lavorando, giorno dopo giorno, affinché sia garantita la corretta retribuzione a tutto il personale coinvolto. Stiamo intensificando ad ogni livello il confronto con le istituzioni, con le associazioni datoriali e con le cooperative del territorio per garantire il finanziamento e l' accesso agli ammortizzatori sociali. Nel corso della settimana passata, abbiamo sottoscritto accordi per l' accesso alle prestazioni del Fondo di Integrazione Salariale (Fis) con le cooperative sociali il Cerchio, il Mulino, Progetto Crescita e Zerocento, e condiviso un percorso di monitoraggio con Legacoop Romagna e Confcooperative/Federsolidarietà per seguire, passo dopo passo, la sospensione dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nella nostra provincia. Il confronto è proseguito anche nel fine settimana e ha condotto alla stipula di ulteriori accordi con le coop Cadi, Progetto A, San Vitale e Solidarietà e Servizi. Altri sono in corso di definizione ed altri ancora arriveranno nel corso dei prossimi giorni". Al momento è stata richiesta la copertura del Fis per circa 850 lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole della provincia: 15 sono dipendenti di Cadi (9 oss e 6 educatori) tutti impiegati nei servizi del Comune di Faenza; 248 i dipendenti de il Cerchio (in gran parte educatori, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 4 1 6 5 0 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Ravenna Today Economia e Lavoro ma anche ausiliari scolastici, trasporto scolastico, atelieristi e oss) dei quali 147 sono di stanza a Ravenna e 101 nel lughese; 11 dipendenti della coop il Mulino (5 dei servizi pre e post scuola di Cotignola e Barbiano, 5 dei servizi di trasporto scolastico di Lugo, Faenza e Bagnacavallo, 1 per la consegna pasti a Massa Lombarda); 48 dipendenti della coop Progetto A (1 educatore, 1 accompagnatore e 46 educatori); 158 dipendenti per Progetto Crescita (136 educatori nell' appoggio scolastico dei plessi di Ravenna, Cervia e Russi, 15 tra docenti ed educatori della Scuola paritaria "Maria Ausiliatrice" di Lugo, 6 tra docenti ed educatori dell' asilo Azzaroli di Sant' Agata sul Santerno e un educatore de "il canguro" di Ravenna); 41 dipendenti per San Vitale (personale operante su Cervia, di servizio nella refezione scolastica, pre e post scuola e nel nido comunale Cerviamare); 33 dipendenti per Solidarietà e Servizi (anche qui in prevalenza educatori operanti su Cervia); e 323 dipendenti per Zerocento (151 nei servizi del faentino, 132 nel lughese, 32 nel ravennate e 7 nella zona di Modigliana). Sono in atto poi confronti tra sindacati e parti datoriali a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dei centri diurni per gli anziani e per i disabili, pure questi con servizi sospesi a causa dell' emergenza in corso. Anche a questi dipendenti dovrà essere garantito l' accesso al Fis. "Nel quadro attuale - precisano i sindacati - il fondo d' integrazione salariale copre l' 80% del salario. Le somme saranno anticipate dalle cooperative alla scadenza della normale retribuzione e c' è l' affidamento reciproco con le parti datoriali per integrare le somme anticipate nel caso in cui si riescano a individuare le necessarie risorse aggiuntive. La situazione, tuttavia, è in continua evoluzione e non possiamo che garantire che ci batteremo perché nessuno resti indietro. Nel frattempo possiamo registrare un dato positivo: l' unità di intenti di istituzioni, organizzazioni sindacali e forze imprenditoriali per un dibattito che non si sta limitando ai soli aspetti economici - concludono i sindacati - né circoscritto a quei lavoratori che sono costretti a casa per effetto della sospensione dei servizi a cui sono destinati. Ci sono operatori che non riceveranno alcun disagio economico dal momento disgraziato che stiamo vivendo, perché hanno la possibilità di proseguire il proprio lavoro, ma con scuole e servizi serrati si trovano alle prese con figli minori che non possono restare soli in casa. Nelle more dell' approvazione di provvedimenti mirati abbiamo sollecitato l' utilizzo da parte di tutte le cooperative della provincia della più ampia flessibilità dell' orario di servizio e di elasticità nella gestione e nei cambi dei turni di lavoro, comprensione, insomma, e disponibilità per tutte e tutti quanti si trovino in un momento di difficoltà a causa dell' emergenza". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 4 1 6 4 9 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Anziani in casa: 50 operatori al lavoro per offrire aiuto a circa trentamila persone RAVENNA Più di 50 operatori al lavoro per contattare in una settimana i 30mila anziani del distretto ed offrire loro aiuto e vicinanza. Anche se si sono chiusi i centri sociali e i centri di aggregazione, il distretto socio -sanitario di Ravenna, Cervia e Russi, non si dimentica delle sue persone anziane. È stato dunque realizzata una mappatura degli anziani residenti, che saranno contattati al telefono, per verificare le condizioni di salute, se serve loro aiuto, se necessitano di farmaci o beni di prima necessità, o maga ri, più semplicemente, per farlo ro un po' di compagnia. Verranno inoltre lasciti recapiti telefonici ai quali riferirsi in caso di bisogno. Nel momento in cui dalle telefonate saranno riscontrate, o ipotizzate, situazioni di criticità, si attiveranno i conseguenti interventi. Per realizzare questo servizio sono stati coinvolti più di 50 operatori con l' obiettivo di contattare circa 27mila persone in una settimana. «In questo momento delicato e di grande difficoltà per tutti - dichiara il sindaco di Ravenna Michele de Pascale - ritengo fondamentale che in primo luogo l' amministrazione metta in campo tutte le azioni possibili per aiutare e sostenere chi è più fragile e solo. Pertanto da subito per il Comune di Ravenna, coinvolgendo Ausl Romagna e i Comuni del distretto, Cervia e Russi, ho deciso di attivare una task force, che è già al lavoro, per contattare telefonicamente circa 30mila anziani dei tre territori-dei cui numeri disponiamo -con l' obiettivo di informarli sulle misure precauzionali e di contrasto della diffusione del Covid-19, ribadire loro che è assolutamente indispensabile che evitino i contatti e di uscire di casa, se non strettamente necessario, e per spiegare le procedure da mettere in atto in caso di bisogno, con particolare attenzione alla non autosufficienza e alla solitudine. Si tratta di un servizio unico per dare omogeneità al distretto che è realizzato grazie al lavoro dei dipendenti dei tre comuni - fra cui molte maestre ora non impegnate nei servizi educativi, di Ausl Romagna, di volontari e con il supporto di ditte esterne. Ringrazio di cuore tutti i soggetti coinvolti, il loro impegno non è scontato, in un frangente così delicato». Sulla stessa linea di De Pascale i colleghi di Cervia e Russi. Il primo cittadino della Città del Sale, Massimo Medri ritiene che «in questi momenti più che mai il ruolo e il compito dell' Amministrazione Pubblica è quello di tu telare le fasce deboli e quindi gli anziani e i disabili, per questo motivo abbiamo deciso di contattare tutte le categorie protette per dare loro maggiori informazioni». La sindaca Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 4 1 6 4 9 § ] giovedì 12 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia di Russi, Valentina Palli, aggiunge che «già nei giorni scorsi avevo ritenuto essenziale convocare il volontariato locale per essere certa che vi fosse una rete di tutela per gli anziani che si trovassero a dover affrontare delle difficoltà. Russi è loro vicina e che ci spenderemo affinché questa delicata fase possa essere superata nel migliore dei modi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 4 1 6 5 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Partite le donazioni all' ospedale per macchinari e strutture sanitarie Un milione all' Ausl dalla Fondazione del Monte ed Eurocompany. Ma anche la Maratona di Ravenna e privati cittadini aprono raccolte online per il "Santa Maria delle Croci" RAVENNA È la corsa alle donazioni per sostenere un sistema sanitario a rischio collasso e contribuire alle cure per i più gravi malati di Co vid -19. Anche in Romagna sono state attivate campagne a sostegno dell' Ausl e in particolare anche dedicate all' ospedale di Ravenna. Un milione per macchinari e terapie intensive Sono due le donazioni a cinque zeri che sono state rese note al momento. La Eurocompany di Godo di Russi, azienda leader nel settore della frutta secca ha donato 500mila euro per l' acquisto di tecnologie per le terapie intensive dell' ambito sanitario della provincia di Ravenna. Cifra raddoppiata con un' altra donazione da 500mila euro, questa volta annunciata dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, destinata all' acquisto di macchinari e letti per il policlinico Sant' Orsola-Malpighi di Bologna e per il Santa Ma ria delle Croci di Ravenna. Come donare all' Ausl Non mancano anche canali istituzionali per sostenere l' azienda sanitaria romagnola. Via bonifico, sul conto corrente della Ausl (Intesa San Paolo - Iban I T 3 4 W 0 3 0 6 9 1 3 2 9 8 100000300064 - Tesoreria Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna precisando nella causale una eventuale motivazione per la donazione). Ma anche online, scaricando dal sito dell' azienda ( w w w. auslromagna.it) il modulo per le donazioni. Per andare incontro a coloro che vogliano attivare vere e proprie sottoscrizioni, è stata attivata una mail dedicata, donazioni@auslromagna.it, che i promotori delle raccolte fondi sono pregati di contattare al fine di coordinare il lavoro. L' Ausl fa sapere che pubblicherà sul proprio sito l' elenco delle sottoscrizioni per le quali abbia ricevuto co municazione. Il fund raising dei cittadini A colpi di pochi euro alla volta, ha invece superato i 15mila euro in poche ore - fissando un obiettivo di 20mila euro - il fund raising dedicato all' ospedale di Ravenna aperto da un gruppo di ravennati, tra i quali figurano l' avvocato Samuele De Luca e Falco Caponegro. La raccolta online, organizzata tramite la piattaforma "Gofundme.com" consente di versare qualsiasi cifra senza necessità di iscrizione. Anche la Maratona dà una mano A sostegno dell' ospedale di Ravenna è sceso in campo anche lo staff dei Ravenna Runners Club, organizzatore della Maratona di Ravenna Città d' Arte, assieme all' associazione AliCe Raenna Odv. «Ravenna ci ha dato tanto, adesso tocca a noi», dichiara il presidente Stefano Righini. La campagna ha già raggiunto i 10mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 4 1 6 4 8 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia «Contatteremo al telefono 30mila anziani» Il servizio a Ravenna, Cervia e Russi. Cinquanta operatori verificheranno le condizioni di salute e daranno informazioni utili Vicini agli anziani, specialmente nei momenti di difficoltà. Più di 50 operatori al lavoro per contattare in una settimana i 30mila anziani del distretto ed offrire loro aiuto e vicinanza. «Anche se si sono chiusi i centri sociali e i centri di aggregazione, il distretto socio-sanitario di Ravenna, Cervia e Russi, non si dimentica delle sue persone anziane - si legge nella nota -, che proprio in circostanze straordinarie come questa rischiano di restare ancor più vittime della solitudine e delle difficoltà». È stata realizzata una mappatura dei circa 30mila anziani residenti, che saranno contattati al telefono, per verificare le condizioni di salute, se serve loro aiuto, se necessitano di farmaci o beni di prima necessità, o magari, più semplicemente, per far loro un po' di compagnia. Verranno inoltre lasciti recapiti telefonici ai quali riferirsi in caso di bisogno. Nel momento in cui dalle telefonate saranno riscontrate, o ipotizzate, situazioni di criticità, si attiveranno i conseguenti interventi. Per realizzare questo servizio sono stati coinvolti più di 50 operatori con l' obiettivo di contattare 27mila persone in una settimana. «In questo momento delicato e di grande difficoltà per tutti - dichiara il sindaco di Ravenna Michele de Pascale - ritengo fondamentale che in primo luogo l' amministrazione metta in campo tutte le azioni possibili per aiutare e sostenere chi è più fragile e solo. Pertanto da subito per il Comune di Ravenna, coinvolgendo Ausl Romagna e i Comuni del distretto, Cervia e Russi, ho deciso di attivare una task force, che è già al lavoro, per contattare telefonicamente circa 30mila anziani dei tre territori - dei cui numeri disponiamo - con l' obiettivo di informarli sulle misure precauzionali e di contrasto della diffusione del COVID-19, ribadire loro che è assolutamente indispensabile che evitino i contatti e di uscire di casa, se non strettamente necessario, e per spiegare le procedure da mettere in atto in caso di bisogno, con particolare attenzione alla non autosufficienza e alla solitudine. Si tratta di un servizio unico per dare omogeneità al distretto che è realizzato grazie al lavoro dei dipendenti dei tre comuni - fra cui molte maestre ora non impegnate nei servizi educativi, di Ausl Romagna, di volontari e con il supporto di ditte esterne. Ringrazio di cuore tutti i soggetti coinvolti, il loro impegno non è scontato, in un frangente così delicato». «Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando le famiglie e siamo al lavoro per trovare ulteriori soluzioni che possano rendere loro il meno gravosa possibile questa difficile Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 4 1 6 4 8 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia situazione, di cui non possiamo prevedere, in questo momento, la durata» conclude. Anche il sindaco di Cervia Massimo Medri e la sindaca di Russi Valentina Palli, si associano alle parole del primo cittadino ravennate. «Già nei giorni scorsi avevo ritenuto essenziale convocare il volontariato locale per essere certa che vi fosse una rete di tutela per gli anziani che si trovassero a dover affrontare delle difficoltà - ha detto Palli -. Le telefonate dalle quali i nostri cittadini saranno raggiunti nelle prossime ora avranno quindi più scopi. Il primo è quello di non farli sentire soli nell' affrontare questa situazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 4 1 6 5 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Scuola Serve la copertura per 850 lavoratori Al momento è stata richiesta la copertura del Fondo integrazione salariale per circa 850 lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole della provincia: 15 sono dipendenti di Cadi (9 operatori socio-sanitari, Oss, e 6 educatori) tutti impiegati nei servizi del Comune di Faenza; 248 i dipendenti de il Cerchio (in gran parte educatori, ma anche ausiliari scolastici, trasporto scolastico, atelieristi e Oss) dei quali 147 sono di stanza a Ravenna e 101 nel lughese; 11 dipendenti della coop il Mulino (5 dei servizi pre e post scuola di Cotignola e Barbiano, 5 dei servizi di trasporto scolastico di Lugo, Faenza e Bagnacavallo, 1 per la consegna pasti a Massa Lombarda); 48 dipendenti della coop Progetto A (1 educatore, 1 accompagnatore e 46 educatori); 158 dipendenti per Progetto Crescita (136 educatori nell' appoggio scolastico dei plessi di Ravenna, Cervia e Russi, 15 tra docenti ed educatori della Scuola paritaria 'Maria Ausiliatrice' di Lugo, 6 tra docenti ed educatori dell' asilo Azzaroli di Sant' Agata sul Santerno e un educatore de 'il Canguro' di Ravenna); 41 dipendenti per San Vitale (personale operante su Cervia, di servizio nella refezione scolastica, pre e post scuola e nel nido comunale Cerviamare); 33 dipendenti per Solidarietà e Servizi (anche qui in prevalenza educatori operanti su Cervia); e 323 dipendenti per Zerocento (151 nei servizi del faentino, 132 nel lughese, 32 nel ravennate e 7 nella zona di Modigliana). Sono in atto poi confronti tra sindacati e parti datoriali a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dei centri diurni per gli anziani e per i disabili, pure questi con servizi sospesi a causa dell' emergenza in corso. Anche a questi dipendenti dovrà essere garantito l' accesso al Fis. «Nel quadro attuale - precisano i sindacati - , il Fondo copre l' 80% del salario. Le somme saranno anticipate dalle cooperative alla scadenza della normale retribuzione e c' è l' affidamento reciproco con le parti datoriali per integrare le somme anticipate nel caso in cui si riescano a individuare le necessarie risorse aggiuntive». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 4 1 6 5 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali l' AutoritÀ per l' energia «Garantire continuità ai servizi pubblici» L' invito rivolto agli operatori dei business regolati Pronti nuovi provvedimenti Celestina Dominelli Roma In attesa di conoscere come il Governo sbroglierà il nodo dell' annunciata sospensione delle bollette prevista nel decreto legge del 2 marzo scorso per far rifiatare le famiglie e le imprese allora più colpite dall' epidemia da coronavirus, arrivano altre misure di sostegno sul fronte energetico. L' Autorità per l' energia, le reti e l' ambiente (Arera) si prepara infatti a varare, già nelle prossime ore, dei provvedimenti che potrebbero fornire un qualche sollievo sul piano dei rapporti contrattuali tra operatori e utenti. Su quali soluzioni siano allo studio, c' è però il massimo riserbo anche perché gli uffici dell' Autorità guidata da Stefano Besseghini stanno valutando attentamente le esigenze in campo al fine di garantire l' equilibrio complessivo del sistema. Un aspetto, quest' ultimo, sul quale anche le principali associazioni del settore energetico hanno richiamato l' attenzione in una missiva inviata nei giorni scorsi ai ministeri dell' Economia e dello Sviluppo Economico, nonché alla stessa Arera. Di fronte all' ipotesi di uno stop al pagamento delle bollette di elettricità e gas (e di altri servizi essenziali) esteso all' intero territorio nazionale, e non più solo agli undici Comuni della zona rossa individuata all' inizio dell' emergenza, il settore sottolinea «la necessità che qualsiasi provvedimento debba salvaguardare la sostenibilità economica e finanziaria delle molte aziende private e pubbliche coinvolte», pur comprendendo «l' esigenza di adottare misure straordinarie» in una fase così delicata. Intanto, però, l' Arera, prova a fare un ulteriore passo avanti considerando gli effetti delle misure restrittive assunte dall' esecutivo per le imprese attive nei business regolati dalla stessa Authority. «In questo momento - spiega al Sole 24 Ore, il numero uno dell' Authority, Stefano Besseghini -, appare prioritario garantire la continuità dei servizi pubblici a tutti i cittadini e in ogni condizione. Gli aspetti di dettaglio, che riguardano ora la totalità della popolazione e delle imprese e non più un numero ristretto di Comuni, sono già oggetto della valutazione dell' Autorità». L' Arera ha così invitato le aziende a dare priorità assoluta alla garanzia della continuità e disponibilità dei servizi in condizioni di sicurezza, con un occhio particolare, per cominciare, alle strutture impegnate in prima linea nel contrasto dell' epidemia da Covid-19. Una situazione di emergenza di cui si terrà conto, ha chiarito l' Authority, «nell' applicazione delle discipline regolatorie introdotte nei settori di propria competenza, come, ad esempio. quelle relative agli indicatori di qualità del servizio e dei correlati effetti economici». Su qualche tassello che attiene, solo per citare un possibile caso, alla qualità dei servizi commerciali, potrebbero quindi non scattare penalizzazioni per le imprese che hanno recepito l' invito dell' Arera. L' Authority sta poi valutando anche il rinvio di alcune scadenze per adempimenti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 4 1 6 5 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali regolatori. Insomma, un "alleggerimento" significativo per gli operatori che, mai come in questo momento, sono chiamati a uno sforzo non da poco per assicurare i servizi essenziali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 4 1 6 5 5 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali non è richiesta alcuna particolare relazione sindacale Lavoro agile nella p.a. a decollo veloce LUIGI OLIVERI Il lavoro agile nella pubblica amministrazione non richiede nessuna particolare relazione sindacale. Non tragga in inganno quanto dispone la direttiva 3/2017 della Funzione pubblica che conferma l' assenza di relazioni. Essa contiene un passaggio che, se letto fuori dal contesto complessivo delle sue previsioni, può trarre in inganno: "nel ricorso al lavoro agile, per gli aspetti connessi alle determinazioni relative all' organizzazione degli uffici è richiesta la sola informativa sindacale, mentre per i profili concernenti i rapporti di lavoro non potrà prescindersi dalle altre forme di partecipazione sindacale previste o dalla contrattazione laddove si rientri nelle materie di competenza della stessa". Tuttavia, prima di fornire questa indicazione, la direttiva ricorda opportunamente le previsioni contenute negli art. 5, co. 2 e 40, co. 1, del dlgs 165/2001, che disciplinano fonti e scopi delle relazioni sindacali. Ai sensi dell' art. 40, co. 1, dlgs 165/2001 "la contrattazione collettiva disciplina il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali e si svolge con le modalità previste dal presente decreto". Quindi, l' unica fonte normativa che dispone del potere di disciplinare le relazioni sindacali è il contratto collettivo nazionale di lavoro: non una legge, non una circolare, non una direttiva, non un contratto decentrato. A sua volta, l' art. 5, co. 2, dlgs 165/2001 prevede che le determinazioni per la gestione dei rapporti di lavoro, tra i quali rientra certamente la collocazione di un dipendente in "lavoro agile", sono assunte in via esclusiva da dirigenti o responsabili di servizio "con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatte salve la sola informazione ai sindacati ovvero le ulteriori forme di partecipazione", ma solo se "previsti nei contratti di cui all' articolo 9". Cosa dispone il comma 1 (e unico) dell' art. 9, dlgs 165/2001? Conferma l' impianto: "Fermo restando quanto previsto dall' articolo 5, comma 2, i contratti collettivi nazionali disciplinano le modalità e gli istituti della partecipazione". Allora, per capire se lo svolgimento delle attività lavorative mediante smart working richieda una relazione sindacale e, in particolare, quella dell' informazione, non resta che guardare le disposizioni dei Ccnl sulle relazioni sindacali. Per il comparto Funzioni locali l' art. 4, co. 4, chiarisce che "Sono oggetto di informazione tutte le materie per le quali i successivi articoli 5 e 7 prevedano il confronto o la contrattazione integrativa, costituendo presupposto per la loro attivazione". Quindi, l' informazione è solo preventiva, quale presupposto per le relazioni sindacali del confronto e della contrattazione. Senza elencare qui le materie che il Ccnl specifica nei suoi art. 5 e 7, occorre evidenziare che in nessuna loro parte le relazioni sindacali ivi specificate riguardano il lavoro agile. Nè l' art. 5, co. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 4 1 6 5 5 § ] giovedì 12 marzo 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 3, lett. a), riferito alla materia "articolazione delle tipologie dell' orario di lavoro" ha nulla a che vedere col lavoro agile: infatti, non si tratta di una articolazione dell' orario, ma proprio di un modo totalmente diverso di rendere la prestazione che prescinde dalla predeterminazione di una collocazione precisa del tempo di lavoro all' interno di una giornata. Ciò che è esattamente l' orario di lavoro. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 4 1 6 5 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali per terreni agro-silvo-pastorali in comproprietà Aree non fabbricabili, no Imu a tutti ILARIA ACCARDI In caso di comproprietà da parte di più soggetti di un' area edificabile sulla quale persiste l' utilizzazione agro-silvo-pastorale è ancora valida ai fini Imu la finzione giuridica che considera questi terreni non fabbricabili, non solo per i coltivatori diretti (Cd) o imprenditori agricoli professionali(Iap), ma per tutti gli altri comproprietari privi di tale qualifica. A ribadire la sussistenza di tale principio nella disciplina dell' Imu è la risoluzione n. 2/DF del 10/3/2020 del dipartimento delle finanze. Il dubbio da cui è originato il quesito rivolto al Mef è nato dalla lettura dell' art. 1, co. 743 dell' art. 1 della l. 160/2019 nella parte in cui precisa che in presenza di più soggetti passivi con riferimento a un medesimo immobile, ognuno è titolare di un' autonoma obbligazione tributaria e nell' applicazione dell' imposta «si tiene conto degli elementi soggettivi ed oggettivi riferiti ad ogni singola quota di possesso, anche nei casi di applicazione delle esenzioni o agevolazioni». È risultato probabilmente poco chiaro come questa disposizione potesse interagire con il comma 741 in base al quale sono considerati non fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, comprese le società agricole di cui all' art. 1, c. 3, del dlgs 99/2004, sui quali persiste l' utilizzazione agro-silvo-pastorale mediante l' esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all' allevamento di animali. A stoppare ogni dubbio interpretativo sono intervenuti i tecnici delle finanze che innanzitutto confermano le conclusioni a cui si era arrivati in precedenza con la vecchia Imu e fanno poi rinvio alla giurisprudenza della Cassazione che da ultimo con sentenza 23591/2019 ha sottolineato che nel caso in cui il terreno in esame posseduto da due soggetti ma condotto da uno solo, che abbia comunque i requisiti sopra individuati, l' agevolazione si applica a tutti i comproprietari. Ricorrendo tali presupposti, infatti, si deve prescindere dall' obiettiva potenzialità edilizia del terreno che sconta l' Imu in relazione al suo valore catastale. «La considerazione, in questi casi, dell' area come terreno agricolo ha quindi carattere oggettivo e, come tale, si estende a ciascuno dei contitolari dei diritti dominicali». La Corte precisa, infatti, che la persistenza della destinazione del fondo a scopo agricolo integra una situazione incompatibile con la possibilità del suo sfruttamento edilizio e tale incompatibilità, «avendo carattere oggettivo, vale sia per il comproprietario coltivatore diretto che per gli altri comunisti». Il carattere oggettivo a cui fa riferimento la Corte è stato, quindi, il principio ispiratore della disposizione del comma 743, che ha dato ad esso veste normativa. Ciò induce, quindi, a ribadire Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 4 1 6 5 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali che la nuova norma nulla ha innovato rispetto alla disciplina dell' Imu. A corroborare tale tesi rileva la riflessione che sarebbe del tutto irrazionale avallare la contraria opinione, in quanto si arriverebbe a qualificare il medesimo terreno nello stesso tempo come edificabile o come agricolo a seconda della qualità soggettiva dei contribuenti. A creare confusione sulle qualificazioni soggettive ed oggettive ha giocato un forte ruolo l' incrocio di due norme che disciplinano, però, situazioni diverse. C' è, infatti da un lato il co. 741 dell' art. 1, l. 160/2019 che riguarda la qualificazione dell' area ai fini del criterio del calcolo della base imponibile ed ha carattere oggettivo. Dall' altro il co. 758, lett. a), art. 1 della stessa legge che introduce agevolazioni di carattere soggettivo, ai fini, però, del calcolo dell' imposta in concreto applicabile; la norma prevede, infatti, l' esenzione dall' Imu a favore dei soli comproprietari Cd o Iap, mentre nei confronti degli altri comproprietari, trova applicazione il comma 746 e quindi il valore dell' immobile, qualificato come terreno agricolo. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
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