LA SITUAZIONE DELLA PARROCCHIA DI FAGAGNA - Arcidiocesi di Udine
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Anno XXIII – N° 96 – DICEMBRE 2015 – Trimestrale – Poste Italiane. – Spedizione in Abbonamento Postale TAXE PERÇUE D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Udine – Contiene I.C. TASSA RISCOSSA LA SITUAZIONE DELLA PARROCCHIA DI FAGAGNA E’ ormai da qualche sere provvidenziale per anno che sto dicendo i cristiani. Non intendo che il futuro, per quan- parlare né delle nazioni to riguarda la presenza extra europee, né delle dei sacerdoti in Italia, varie situazioni italiane; in Europa e quindi an- voglio solo richiamare che in Friuli, non è ro- l’attenzione sulla nostra seo. realtà parrocchiale. Qualcuno, attento Fino a qualche de- alle statistiche, fa nota- cennio fa a Fagagna, re che da due/tre anni con una popolazione c’è un lieve aumento di giovani che Chi sono i loro genitori e con quali quasi metà della attuale operavano chiedono di prepararsi per il sacer- ideologie sono cresciuti? Cosa im- tre sacerdoti residenti e il quarto ve- dozio a Udine: è vero, ma con sette parano i giovani da tante ore da- niva nei giorni festivi. Era presen- o otto studenti in tutti gli anni degli vanti al televisore e, purtroppo, da te anche un “reggimento” di suore studi teologici (diventeranno sacer- certi collegamenti internet? Non giovani, preparate e piene di buona doti?), con circa due ordinazioni sa- voglio continuare su questa linea, volontà di operare nella educazio- cerdotali all’anno, non si potrà cer- ma voglio invece sottolineare che la ne, nella catechesi, nella formazione tamente supplire ai vuoti creati ogni carenza di sacerdoti è gravosa per i della gioventù, ecc. In questa situa- anno dai 15/20 sacerdoti anziani o pochi sacerdoti che sono ancora sul- zione i cristiani si sono pian piano giovani che muoiono. E’ evidente la breccia, ma questa realtà può es- sentiti esonerati dall’opera educati- che per noi la carenza attuale non va (soprattutto) alla fede. E’ da più potrà che aumentare. BUON NATALE E BUON ANNO di 40 anni che io prevedevo questa Ho detto “per noi” perché l’An- Auguriamo di cuore a tutti che situazione in Friuli e ora dobbiamo nuario della Chiesa Cattolica segna- il S. Natale non sia soltanto un fare i conti con la realtà. Ho detto la che il numero totale dei sacerdoti giorno di commozione, di luci tante volte che a Fagagna, centro di cattolici nel mondo è in aumento; intermittenti, di gioia familiare. Forania, probabilmente un sacerdo- Auguriamo che Gesù sia accolto è solo l’Europa, e quindi anche l’I- te ci sarà sempre, ma dovrà essere nelle nostre famiglie e nei nostri talia, che in questo settore è forte- cuori perché diventi luce e Parroco di quante parrocchie? Que- mente in recessione. Quali sono le ricchezza di amore cristiano per ste previsioni hanno già iniziato ad cause? Ritengo che siano molteplici tutto l’anno e per tutta la vita. essere realtà perché già ora io, oltre ed evidenti e non sto ad elencarle. che di Fagagna, sono Parroco anche Il Parroco Non accetto però che si dica che Le Suore di Ciconicco e Villalta. E’ inutile la causa è dei giovani………. Che Il Consiglio Pastorale Parrocchiale sperare nell’arrivo di un sacerdote valori ricevono oggi dai genitori? La Redazione del bollettino segue in seconda pagina
2 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana dalla prima pagina LA SITUAZIONE DELLA PARROCCHIA DI FAGAGNA che non c’è, ma la soluzione si potrà trovare solo se i par- gheremo tutto il nostro tempo a pregare e ad annunciare rocchiani inizieranno ad assumersi delle responsabilità la parola di Dio” (Atti 6,2-4). in tanti settori della vita cristiana che sono propri dei Sono convinto che, per risolvere questi nuovi proble- laici, la catechesi, l’animazione della liturgia, la carità, la mi, non ci sia bisogno di cose rivoluzionarie. Siamo in cura dei malati e degli anziani, l’educazione della gio- tanti nella parrocchia: se ognuno si assumesse l’incarico ventù, la gestione amministrativa, ecc. Il libro degli Atti di fare qualche cosa in modo non episodico, ma come degli Apostoli ci racconta che quando S. Pietro ha con- impegno costante, potremo fare tante cose e risolvere i statato che la cura delle mense dei poveri, per le vedove, nostri problemi. Preti o non preti in una parrocchia, la per gli orfani (non esisteva in quei tempi la previdenza vita cristiana, come ci insegnano i paesi delle Missioni, sociale) richiedeva troppo tempo agli Apostoli, ha orga- deve continuare a segnare la vita delle nostre comunità nizzato un gruppo di cristiani per questi impegni (dia- perché, dopo la crocifissione, Cristo è risorto e noi dob- coni), affermando: “Non è giusto che noi trascuriamo biamo continuare a pregare e ad operare perché vengano la predicazione della parola di Dio per occuparci della tempi migliori. distribuzione dei viveri….Noi apostoli, invece, impie- Don Adriano UN GIUBILEO STRAORDINARIO UN ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA 8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016 “Siate misericordiosi come il Padre” “Ho deciso di indire un Giubileo straordina- rio che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre. (…) Questo Anno Santo inizierà nella pros- sima solennità dell’Immacolata Concezio- ne e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo e volto vivo della misericordia del Padre”. In questi mesi abbiamo certamente sentito tutti autentica e credibile quando fa della misericordia il parlare dell’anno della Misericordia voluto da suo annuncio convinto. Essa sa che il suo primo Papa Francesco a favore di tutti gli uomini compito, soprattutto in un momento come che vivono in ogni parte del mondo. Una il nostro colmo di grandi speranze e forti delle beatitudini che abbiamo sentito contraddizioni, è quello di introdurre proclamare nella liturgia della Solen- tutti nel grande mistero della miseri- nità di Tutti i Santi ci ha fatto ricor- cordia di Dio, contemplando il volto dare che sono “beati i misericordiosi di Cristo”. perché troveranno misericordia”. Durante l’anno saremo attenti Durante il prossimo anno 2016, alle proposte e alle iniziative che ci incominciando dall’8 dicembre giungeranno dalla Chiesa univer- 2015, sentiremo spesso parlare di sale, dall’Arcivescovo per la nostra questa beatitudine che è la bontà di Diocesi; noi intanto pensiamo di Dio verso gli errori che commettia- approfondire il tema della miseri- mo noi uomini, ma che esige che an- cordia in tutti gli incontri di adora- che noi siamo pentiti e misericordiosi zione e di ascolto della parola di Dio verso gli altri. che facciamo ogni primo venerdì del Papa Francesco ha affermato che “la mese nella chiesa di S. Giacomo. È que- Chiesa sente in maniera forte l’urgenza di sto un invito a tutti a partecipare. annunciare la misericordia di Dio. La sua vita è Don Adriano
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 3 SOMMARIO CELEBRAZIONI E FUNZIONI LA SITUAZIONE DELLA PARROCCHIA DI FAGAGNA .........1 NEL PERIODO NATALIZIO GIUBILEO STRAORDINARIO..........................................2 CONFESSIONI CELEBRAZIONI NEL PERIODO NATALIZIO ........................3 Martedì 1 dicembre, ore 16.15: 5a elementare Sabato 19 dicembre, ore 17.00: 1a-2a-3a media e LA BUSTA DI NATALE ...................................................3 1a-2a-3a superiore CALENDARIO PARROCCHIALE ........................................4 Domenica 20 dicembre, ore 17.00: Celebrazione penitenziale per i giovani e gli adulti; segue la Santa 25 ANNI DI DON ADRIANO A FAGAGNA ........................5 Messa. (Sarà presente una decina di sacerdoti) MONSIGNOR ALBINO PEROSA.......................................6 SANTE MESSE L'ANTICA TRADIZIONE DEI PRESEPI.................................7 Vigilia di Natale NADÂL, POESIA DI MAURO VALE....................................7 Giovedì 24 dicembre ore 21.00 Santa Messa per i fanciulli CRESIMATI................................................................8 ore 24.00 Santa Messa solenne di mezzanotte UN POVERO VECCHIO ................................................9 Natale Venerdì 25 dicembre I SETTANTENNI DELLA CLASSE 1945 .............................9 ore 9.00 Santa Messa AFDS - CASTELMONTE...............................................10 ore 11.00 Santa Messa ore 18.00 Santa Messa QUARANT'ANNI FA NASCEVA LA CORÂL FEAGNE..........11 Santo Stefano IL SAN FRANCESCO DEL CARAVAGGIO A VENEZIA........12 Sabato 26 dicembre ore 9.00 Santa Messa LETTERA DEL PROFESSOR C.B. TIOZZO..........................13 ore 11.00 Santa Messa PARROLEAKS...........................................................14 ore 19.00 Santa Messa (Prefestivo) San Silvestro OFFERTE..................................................................14 Giovedì 31 dicembre ANAGRAFE PARROCCHIALE.......................................15 ore 19.00 Santa Messa e funzione di ringraziamento. Ricordo dei battezzati e dei defunti e canto PESCA DI BENEFICENZA... CON SORPRESA.....................16 del TE DEUM. Capodanno 2016 Venerdì 1 gennaio ore 9.00 Santa Messa Per approfondire il tema del Giubileo si consigliano ore 11.00 Santa Messa le seguenti pubblicazioni: ore 18.00 Santa Messa • "Misericordiae Vultus" Epifania Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Mercoledì 6 gennaio Misericordia; ore 9.00 Santa Messa • "Eterna è la sua Misericordia" ore 15.30 Benedizione dei bambini e delle famiglie Lettera pastorale per l'anno 2015-2016 ore 11.00 Santa Messa dell'Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato ore 18.00 Santa Messa LA BUSTA DI NATALE Siamo tutti consapevoli di quanto abbia inciso in La Grande Guerra 1915 - 2015 tutte le famiglie la lunga crisi economica dalla quale Centenario dell’entrata in guerra non siamo ancora usciti anche se si intravvede qualche barlume di speranza. Anche la Parrocchia ha risentito e risente di questa situazione anche perché i pesanti interventi necessari sono stati troppi e stiamo ancora sentendo le conse- guenze. I debiti dei mutui sono a lunga scadenza e non pre- occupano ma non riusciamo a ridurre i debiti con i privati fermi da oltre due anni, nonostante si stiano fa- cendo tutte le economie possibili. Non serve aggiunge- re altro. Il mio desiderio è di terminare la mia missione a Fagagna senza lasciare debiti. Grazie e Buon Natale e Buon Anno a tutti. Don Adriano
4 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana CALENDARIO PARROCCHIALE APPUNTAMENTI PER I PROSSIMI MESI 24 GIOVEDI’ SANTO DELLE ATTIVITÁ PARROCCHIALI “Festa Insieme" organizzata dagli animatori ore 16,00 S. Messa per i ragazzi Diamo le date per i prossimi appuntamenti: ore 20,00 S. Messa, DICEMBRE 2015 Lavanda dei piedi con i bambini di 4a 1 martedì - Confessione bambini di 5a 25 VENERDÍ SANTO - ore 15,00 (digiuno e astinenza) 8 martedì - Festa Immacolata Concezione, Azione liturgica e Adorazione della Croce apertura anno Giubilare e apertura Porta Santa ore 20,00 Processione con il Crocefisso 15 martedì -Auguri agli ammalati nella casa di 26 SABATO SANTO - ore 21,00 riposo e nelle loro case Veglia Pasquale e Santa Messa 16 mercoledì - Inizio novena di Natale ore 17,00 27 DOMENICA 24 giovedì - ore 21,00 S. Messa per i fanciulli S. PASQUA DI RESURREZIONE ore 24,00 S. Messa per gli adulti orario normale S. Messe GENNAIO 2016 APRILE 2016 6 mercoledì - Epifania - ore 15.30 Benedizione 3 domenica - Festa della Divina Misericordia dei bambini e delle loro famiglie 16 sabato - Ritiro bambini di 4a e genitori 10 domenica - Battesimo di Gesù. Dopo la dalle ore 16,30 alle 18,45 poi S. Messa, S. Messa delle ore 11,00 pranzo insieme per cena e per i bambini notte insieme in oratorio i genitori dei bambini battezzati nel 2015 24 domenica - Festa diocesana ragazzi medie 12 martedì - Ripresa catechesi 26 martedì - Confessione bambini 4a 19 martedì - Confessione bambini di 4a per 1a Comunione ore 16,10-17,10 alle 16,10-17,10 MAGGIO 2016 FEBBRAIO 2016 1 domenica - S. Messa di 1a Comunione 10 mercoledì - S. Ceneri, S. Messa ore 18,30 ore 10,30 (digiuno e astinenza) 8 domenica - Ascensione 12 venerdì - Via Crucis ore 20,30 animata Festa degli anniversari, S. Messa ore 11,00 dai ragazzi della 5a 15 domenica - Pentecoste 16 martedì - Confessione 5a ore 16,10-17,10 22 domenica - Festa della Trinità 28 domenica - Giovani a Jesolo per la Festa 29 domenica - Corpus Domini - Processione salesiana 31 martedì - Ultimo incontro catechistico, saluti e festa 16,10-17,10 MARZO 2016 4-5 marzo - 24 ore di adorazione indette da P. Francesco 6 domenica - Ragazzi 5a e medie a Jesolo 13 domenica - Prima riconciliazione ragazzi di 3a ore 15,00-18,00 15 martedì - Auguri Pasquali agli ammalati 16,10-17,10 18 venerdì - Via Crucis foraniale dalle ore 20,30 alle 21,30 20 domenica - Domenica delle Palme inizio Settimana Santa 21 lunedì - Adorazione Santissimo Sacramento 22 martedì - Adorazione Santissimo Sacramento 22 martedì - Confessione 5a ore 16,10-17,10 Lorenzo Lotto (1480 - 1557) - Adorazione dei pastori
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 5 25 ANNI DI DON ADRIANO A FAGAGNA Sabato 3 ottobre 2015 alla Messa delle ore 19 ab- della nostra comunità. biamo ricordato i venticinque anni di presenza nella Sono stati alcuni gesti particolarmente significa- nostra Parrocchia di Don Adriano Caneva. tivi a ricordare questo cammino comune lungo un Lo abbiamo fat- quarto di secolo: durante la processione delle offerte, to in modo sempli- oltre ai simboli eucaristici, la comunità parrocchia- ce, familiare, con la le ha donato a Don Adriano una stola e un cami- partecipazione dei ce come segno di riconoscenza dell’opera pastorale bambini della cate- prestata, in una sorta di restituzione a lui di quanto chesi, dei cori, dei datoci attraverso la Parola di Dio e, a margine della gruppi parrocchia- Messa, attraverso la lettura del nostro comune pen- li, delle suore, delle siero e ringraziamento, che qui di seguito pubblichiamo. associazioni e delle Al termine della Messa ci siamo ritrovati sotto il autorità civili e mi- portico antistante alla Chiesa di San Giacomo per litari, condividendo un momento conviviale, in una serata che ha lasciato la nostra gioia per un senso di gratitudine per tutto quello che il Si- essere suoi parroc- gnore ci ha donato, a cominciare dal nostro Parroco. chiani e per averlo ancora come Pastore Il Consiglio Pastorale LETTERA DI RINGRAZIAMENTO “Caro Don Adriano, chiederci se “Siamo davvero buoni Cristiani”. ripercorrere la Sua storia a servizio della nostra Parrocchia è sicuramente impresa ardua. Di anno in anno, grazie a Lei Don Adriano e alla sua in- tensa attività pastorale, abbiamo capito che è finito il tempo 25 anni fa, qui a Fagagna l’attendeva una nuova sfida con delle deleghe e che ognuno di noi è chiamato a far parte di impegni non meno gravosi rispetto alla Parrocchia da cui questa Comunità Parrocchiale con il proprio compito e le proveniva: proprie responsabilità. sostenuto dai tanti collaboratori laici e dall’immancabi- le fiducia nella Provvidenza (come è sovente richiamare), I membri dei Consigli e dei Gruppi Parrocchiali, le Suore di ha iniziato a porre le basi non solo per la crescita di una Maria Bambina, unitamente ai Cori, alle Catechiste, agli Comunità di persone, ma anche per la conservazione delle Animatori e a tutta la Comunità Parrocchiale, quest’oggi opere e delle strutture che di essa fanno parte. rappresentata fin dalle più giovani generazioni, non posso- no non ricordarLa in questa speciale occasione, come auten- Il riavvio della scuola primaria, l’organizzazione dell’o- tico Testimone di Fede. ratorio e dei campi scuola estivi per bambini e ragazzi, la formazione di adulti, dei genitori e delle giovani coppie, Da sempre si è messo a servizio di tutti adempiendo nel la cura del bollettino parrocchiale che, varcando persino i modo più vero ed autentico al Suo Ministero con la concre- confini continentali, giunge alle persone più lontane, sono tezza che lo caratterizza, assicurando la crescita spirituale e solo alcuni esempi dell’opera da Lei prestata da cui l’intera Comunità ha tratto e trae sicuro beneficio. culturale di questa Comunità. Su tutto, però, con umiltà e determinazione ha posto al Una Comunità che l’ha chiamata in mille modi: centro della sua missione l’uomo, con l’intento di fargli ab- Monsignore, Parroco, Don, o ex Abate di Moggio, a volte bandonare l’idea di un cristianesimo individualista, esor- dipende dall’età, altre dal livello di referenza e confidenza tandolo a rimboccarsi le maniche per essere parte di una di chi le pronuncia. Sta di fatto che dopo 25 anni qui a comunità viva in cui condividere gioie e dolori, fatiche e Fagagna il suo nome è stato fatto più e più volte. Spesso speranze, perseguendo il progetto di Dio Padre. associato a richieste di aiuto, di conforto, di comprensione. La Sua presenza fra noi non è mai venuta meno e i suoi Ma se ognuno di noi portasse la propria esperienza vissu- commenti al Vangelo della Domenica, appassionati, ricchi ta con Lei, concluderemmo poi con una parola autentica: di spunti e talvolta davvero pungenti, hanno infranto le GRAZIE Don Adriano ! certezze di tutti noi, scosso il nostro perbenismo, aperto i nostri cuori e in più di un’occasione seminato dubbi, fino a Il Direttore del Consiglio Pastorale Parrocchiale”.
6 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana MONS. ALBINO PEROSA (1915 - 2015), SACERDOTE E MUSICISTA FRIULANO La poesia "Nadâl" di Mauro Vale, pubblicata qui accanto, (nel '56); con loro operava anche in campo corale e lì avrebbe è stata musicata da Mons. Albino Perosa, di cui ricorre il cen- continuato la sua opera fino agli anni '70. tenario della nascita. La circostanza e il ruolo svolto da mons. Nel '61 il suo maestro Mons. Pigani, che era diventato di- Perosa nella nostra diocesi ne giustificano il ricordo attraverso rettore del "Tomadini" lo chiamò a tenere la cattedra di or- questo breve profilo. gano e composizione organistica. Vi sarebbe rimasto sino al '75, lasciando per raggiunti limiti di età. Nel '66 ancora mons. Mons. Albino Perosa è nato a Rivignano il 20 aprile del Pigani gli consegnò la direzione della Cappella Musicale del 1915, da Attilio e Lina Dorigo. Il papà soldato ebbe la gioia Duomo. In campo corale aveva fondato il coro "Tomadini" di vederlo pochi giorni dopo la nascita perché, appena scop- legato all'attività sinfonico-corale del Liceo Musicale e suc- piata la I^ guerra Mondiale, sarebbe morto a distanza di pochi cessivamente il coro "S.Cecilia". Si legò al Duomo per ridar mesi sul Pecol, sopra Cortina d'Ampezzo. La mamma poté prestigio e vitalità a un settore che per varie ragioni era un po' crescere il figlio anche perché la famiglia patriarcale dei Perosa scaduto. E questo sarebbe stato il suo grande "strumento" su l'aveva accolta e sorretta con esemplare attenzione. Il picco- cui comporre tanta parte della sua musica sacra, in particola- lo Albino cominciò subito a sentire il fascino della rigogliosa re liturgica. Erano gli anni della riforma conciliare e Mons. natura della Bassa e la voce musicale che gli vibrava dentro. Perosa si mise subito a comporre moltissime opere per l'anno La prima tappa fu l'ingresso nel gruppo dei Pueri cantores di liturgico, coinvolgendo l'assemblea e rispettando quelle rego- Rivignano, dove il cappellano era già musicista conosciuto e le non scritte che sono segnate dalla sapienza musicale, dalla apprezzato. Il parroco, mons. Sbaiz, era un "patito" del canto consapevolezza del nuovo e dalla dignità di una presenza, che gregoriano e i suoi "pueri" ne erano gli inter- non ha mai ceduto alle mode. preti assidui e ben preparati. Passato a Bertiolo, iniziò lo studio del pia- Il suo "corpus" sacro è ricchissimo e l'hu- noforte con Mario De Marco. Ma la prima mus parte da lontano. Abbiamo detto delle svolta avvenne in Seminario e segnatamente radici gregoriane, ma lo affascinava anche nel periodo del Liceo e della Teologia. Era il canto Aquileiese e lo incantava la musica docente don Mario Roussel, che ne intravide polifonica: assi portanti del suo comporre. le grandi qualità e gli fu maestro puntuale e Un filone che non può essere scordato è assiduo. Il seminario fu una palestra impor- il canto popolare, impropriamente limita- tante sia per le possibilità che gli furono of- to alla definizione di "villotta friulana" in ferte, sia per l'impegno nello studio e nella un mondo, come quello di ogni Paese, che ricerca di cose musicali. da noi non aveva raggiunto vette artistiche. Perosa ha affrontato decine di melodie; le ha Nel 1939 fu ordinato sacerdote e nomi- armonizzate, soprattutto le ha elaborate con nato cappellano al Tempio Ossario. Qui straordinaria inventiva, con profonda intimi- trovò un parroco, mons. Clemente Cossettini, tà e con un linguaggio che porta la "villotta" che gli diede spazio e stimoli per iniziare la finalmente all'opera d'arte. carriera di esecutore, di direttore di coro, e di composizione. Mons. Perosa fu anche un manager musicale. Dai cori suc- Per approfondire la sua preparazione, si iscrisse quindi ai corsi cedutisi al Tempio Ossario (sino agli ultimi anni di vita) a presso il Liceo Musicale "J. Tomadini", per passare poi de- quello del Seminario, dal "S.Cecilia" alle esecuzioni concerti- finitivamente sotto la guida di mons. Giovanni Pigani, che stiche ad esempio con l'orchestra di Plinio De Anna che pre- teneva la cattedra di organo e composizione organistica. Nel se in mano dopo la sua morte: è stata la cellula germinante frattempo aveva sempre scritto musica, prevalentemente sa- dell'attuale "Filarmonica udinese". cra, ma senza tralasciare altri generi musicali. Ma comporre Mons. Perosa ha pure lasciato vivissimi ricordi come inse- musica non è cosa semplice: si affidò allora a Mario Mon- gnante di religione in istituti udinesi, al Valussi e allo Strin- tico, il direttore del Liceo Musicale, che aveva visto bene di gher 1946-63: gli studenti l'hanno sempre amato e apprezzato che stoffa fosse il giovane prete del Tempio e che gli chiese grandemente. serietà d'intenti e voglia di fare, di studiare. Di quel maestro Né va scordato il suo impegno civico. Durante l'occupa- Perosa avrebbe detto che era una miniera inesauribile, che di zione tedesca fu partigiano (Alboino). Il Tempio Ossario era musica sapeva tutto. Quando Montico lo riconobbe "degno" centro di smistamento, centralina radiofonica e quanto serviva (così avrebbe ricordato l'allievo) lo presentò al Conservatorio per una lotta clandestina, cosa per la quale, nel '69 gli era sta- "G.Tartini" di Trieste, per quella che può essere considerata la to riconosciuto questo impegno con una Croce al merito di vera "laurea" in musica: la composizione. Guerra. Il sudato diploma che conseguì in quell'istituto non fu im- Mons. Perosa ha lavorato, ha scritto musica sino alla fine: portante per il "pezzo di carta", ma per quello che riassumeva l'ultima sua composizione reca la data del 7 Dicembre '96, po- di un sapere che aveva il sigillo di riconoscimento: era l'inizio, chi giorni prima di doversi arrendere al male. L'insufficienza anche la conferma che quanto aveva fatto doveva moltiplicarsi renale lo costrinse per quasi tre anni al calvario della dialisi. verso nuovi, stimolanti orizzonti. Infine un cancro ne ha stroncato le residue energie. Cominciò a insegnare musica ai chierici in Seminario E' morto la notte del 20 Settembre 1997.
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 7 L’ANTICA TRADIZIONE DEL PRESEPE, SIMBOLO DEL NATALE E’ il simbolo del Natale cristiano. In esso si fon- dono la storia culturale “colta” e quella più legata alla gente, alle sue consuetudini e tradizioni, non solo religiose, con frequenti riferimenti alle realtà quoti- diane specifiche di ciascuna popolazione. Il presepe segna da secoli il modo della nostra gente di vivere il Natale ed esprime, al tempo stesso, la profonda sem- plice religiosità delle persone, dalle più umili agli in- tellettuali più affermati. La sua origine risale all’epoca di san Francesco d’Assisi. Fu lui infatti, a realizzare, a Greccio nel 1223, la prima ricostruzione della nascita di Gesù. (Dc.Vi.) “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. Luca 2,14 NADÂL NATALE Testo di Mauro Vale Testo di Mauro Vale Lin a preâ il Signôr Reste cun nô Signôr, Andiamo a pregare il Signore Rimani con noi Signore ch’al è nassût usgnot passade. tal nestri fogolâr. che è nato questa notte. nel nostro focolare Ator pal muscli o viodarin Reste cun nô Signôr: In giro per il muschio vedremo rimani con noi Signore lis pioris fermis... di fûr l’à neveât. le pecore ferme... fuori c’è la neve. ‘O sintarin (a) cjantâ Reste tal clip cun nô Sentiremo cantare Rimani con noi nel caldo vôs bielis e lontanis tal muscli cjalt dal cûr. voci belle e lontane nel muschio caldo del cuore. di Agnui ducj scuindûts... Reste tes nestris cjasis, di Angeli nascosti Rimani nelle nostre case dongje dai nestris fruts. vicino ai nostri bambini E la Madone o viodarin E vedremo la Madonna inzenoglade e biele Reste tes nestris grotis inginocchiata e bella Rimani nelle nostre grotte e Sant Osef poiât sore il zj. e puartinus la pâs e San Giuseppe appoggiato e portaci la pace di fûr la gnot (e) je scure sopra il giglio fuori la notte è buia Lin a preâ il Signôr lami ‘l è il nestri amôr. languido è il nostro amore. ch’al è nassût usgnot passade. Andiamo a pregare il Signore Atôr pal muscli o viodarin Splendôr dal Pari che è nato questa notte. Splendore del Padre lis pioris incjantadis Frutin, Frutin di mame pure; In giro per il muschio vedremo Bambino di madre pura, o sintarin (a) cjantâ Signôr, Signôr, reste cun nô le pecore ferme... Signore rimani con noi. lis bielis vôs dai Agnui. reste cun nô, Signôr... Sentiremo cantare le belle voci degli Angeli. Lin a preâ il Signôr ch’al è tornât usgnot passade, Andiamo a pregare il Signore lin a cjatâ il Signôr, lin a preâ. che è ritornato questa notte andiamo a trovare il Signore, andiamo a pregare
8 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana CRESIMATI Dopo un adeguato periodo di preparazione si sono al centro delle attenzioni, hanno manifestato molta presentati per ricevere il sacramento della Conferma- consapevolezza e comprensione della scelta che han- zione 31 giovani che frequentano le classi seconda e no fatto con la Cresima per un impegno personale e terza superiore. attivo nella vita della Comunità cristiana. I commenti L’Arcivescovo mons. Mazzocato, al quale spettava di tutti i partecipanti, parenti e amici, possono essere la scelta della chiesa, ha desiderato di celebrare la S. sintetizzati in queste poche parole: semplicità, inte- Messa e amministrare il sacramen- riorità e ricchezza di fede in un to nella antica Pieve di S. Maria momento molto suggestivo. Assunta che è la chiesa parrocchiale Il merito di questo risultato va di Fagagna. dato ai bravi catechisti di que- Il coro In Dulci Jubilo, con le sue sti ragazzi. Ne cito solo due che chiare e belle voci, ha segnato e dato hanno guidato l’impegno forma- solennità ai vari momenti della ce- tivo: il diacono Luigino Vit e la lebrazione; i genitori, i padrini e le signora Anna Zulian Forestan. A madrine hanno collaborato nell’or- voi e a tutti un grande grazie di ganizzazione e nell’animazione del- cuore. la S. Messa. I cresimati, che erano Don Adriano Bertuzzi Laura Del Negro Camilla Frenna Giada Moreale Matteo Casti Ivan Di Fant Davide Genero Ilenia Pascolo Simonetta Civitella Samuel Dolci Leonardo Lestani Lodovico Pellizzaris Chiara Codutti Francesco Drigo Filippo Lestani Sara Rosso Alberta Collinassi Antonio Drigo Michele Lizzi Alex Saro Simone Dal Bosco Daniele Drigo Riccardo Marcon Carlotta Zilli Elisabetta De Monte Bryan Ermacora Federica Massarino Francesca Ermacora Luca Minin Filippo Zoratti Daniele De Monte Fabrizio Zoratti Katia
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 9 UN POVERO VECCHIO C’era una volta un vecchio che non era mai stato gli artisti e i poeti si recavano a consultare il vecchio giovane. In tutta la sua vita, in realtà, non aveva mai che tutti credevano saggio. “Insegnaci ad esprimere imparato a vivere. E non avendo imparato a vivere, i sentimenti che abbiamo nell’anima” gli dicevano. non riusciva neppure a morire. Non aveva speranze “Fareste meglio a tacere” brontolava il vecchio. Poco né turbamenti; non sapeva né piangere né sorridere. alla volta, le sue idee maligne e tristi influenzarono il Tutto ciò che succedeva nel mondo non lo addolorava mondo. Dal suo angolo squallido, dove non cresce- e neppure lo stupiva. Passava le sue giornate oziando vano i fiori e non cantavano gli uccelli, Pessimismo sulla soglia della sua capanna, senza degnare di uno (perché questo è il nome del vecchio malvagio) faceva sguardo il cielo, l’immenso cristallo azzurro che, an- giungere un vento gelido sulla bontà, l’amore, la ge- che per lui, il Signore ogni giorno puliva con la soffice nerosità che, investiti da quel soffio mortifero, appas- bambagia delle nuvole. Qualche viandante lo inter- sivano e seccavano. Tutto questo dispiacque molto al rogava. Era così carico d’anni che la gente lo credeva Signore, che decise di rimediare. Chiamò un bambino molto saggio e cercava di far tesoro della sua secolare e gli disse: “Và a dare un bacio a quel povero vecchio”. esperienza. “Che cosa dobbiamo fare per raggiungere Il bambino obbedì. Circondò con le sue braccia tene- la felicità?” chiedevano i giovani. “La felicità è una re e paffute il collo del vecchio e gli stampò un bacio invenzione degli stupidi” rispondeva il vecchio. Passa- umido e rumoroso sulla faccia rugosa. Per la prima vano uomini dall’animo nobile, desiderosi di rendersi volta il vecchio si stupì. I suoi occhi torbidi divennero utili al prossimo. “In che modo possiamo sacrificarci di colpo limpidi. Perché nessuno lo aveva mai baciato. per aiutare i nostri fratelli?” chiedevano. “Chi si sacri- Così aperse gli occhi alla vita e poi morì, sorridendo. fica per l’umanità è un pazzo” rispondeva il vecchio, con ghigno sinistro. “Come possiamo indirizzare i A volte, davvero, basta un bacio. Un “Ti voglio nostri figli sulla via del bene?” gli domandavano i ge- bene” anche solo sussurrato. Un timido “Grazie”. nitori. “I figli sono serpenti” rispondeva il vecchio. “Da Un apprezzamento sincero. E’ così facile far felice essi si possono aspettare solo morsi velenosi”. Anche un altro. Allora perché non lo facciamo? FESTA DEI "GIOVANI SETTANTENNI" CLASSE 1945 Sabato 3 ottobre 2015 i settantenni si sono dati appunta- ma hanno già abbastanza esperienza per essere convinti che mento nella cornice suggestiva del Castello di Fagagna. I ogni persona non è resa felice dai soldi che possiede, ma festeggiati presenti erano trenta, sette dei quali accompa- dalla ricchezza dei valori e dall’amore che uno ha e che sa gnati dal proprio coniuge. donare: è questa la vera fonte della serenità e della gioia, L’incontro è iniziato con la S. Messa celebrata dal Parroco buon proseguimento! nella chiesetta di S. Michele. Nell’omelia don Adriano ha ricordato che il Castello di Fagagna è certamente di origi- ne longobarda perché la chiesa è dedicata all’Arcangelo S. Michele e quel popolo di guerrieri che cercava una vita mi- gliore (come tanti profughi di questi anni), calato in Italia, dopo essersi convertiti al cristianesimo, aveva una grande simpatia per l’Arcangelo che, nella Bibbia, è descritto con una spada di fuoco in mano intento a cacciare gli angeli ribelli dal paradiso. “E’ bello che abbiate scelto di celebrare il 70° anno di età in questa chiesa che è una radice della storia di Fagagna. Anticamente la popolazione viveva nelle vicinanze del Castello perché, in caso di invasioni, cercava rifugio entro le sue mura. Il Castello era una proprietà del Patriarca di Aquileia (avuto in donazione dall’Imperatore Ottone III° ) ed è stato distrutto nel terremoto del 1511. Non è stato più ricostruito e con le pietre dei ruderi sono state fatte le case di Borgo Paludo e di Via Lucca”. La scelta di questo luogo richiama la fedeltà alle proprie origini e ricorda a molti, che si sono sposati in questa chie- sa, la fedeltà e l’amore alla famiglia. I settantenni, guardiamoli in faccia, sono ancora giovani,
10 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana AFDS DI FAGAGNA - LA CAMMINATA A PIEDI CHE RAGGIUNGE CASTELMONTE Domenica 18 ottobre 2015. Anche quest’anno mezzo al verde che porta a Purgessimo, ultima la sezione di Fagagna dei Donatori di sangue tappa prima della salita. Lo sforzo finale è in si è notevolmente impegnata per organizzare mezzo ai boschi che profumano del vero au- nei migliori dei modi la “bellissima” cammi- tunno e che aiutano a resistere alla stanchez- nata che, a piedi, partendo da piazza Marconi za che inesorabilmente inizia a presentare il raggiunge la cima di Castelmonte. E’ sempre conto. L’arrivo al santuario è però meta che, uno spettacolo unico vedere come la gioia dei una volta raggiunta, riempie di una soddisfa- partecipanti, e quest’anno erano in 66, che alle zione e di una gioia impagabile. La meritata quattro al mattino riempiono la piazza, con un voci- “pastasciuttata” in compagnia, è preludio all’incontro ferare di entusiasmo che fa capire come la voglia di con Don Adriano ed i pellegrini che arrivano da Fa- partire sia il prima possibile. gagna in corriera, per la messa che, assieme, permette E così che alle 4,30, tutti assieme in gruppo e sotto le di offrire preghiere ma di ricevere una benedizione stelle, la colonna s’incammina verso un percorso che che, per lo sforzo effettuato, ripaga immensamente e attraversa il paese, rompendo il silenzio della notte, gratifica lo spirito. e continua in mezzo alle strade di campagna fino ad La giornata è un’esperienza unica, che permette ai arrivare alla prima sosta, in cui i “maestri dell’orga- donatori di sangue di Fagagna di mantenere alto il nizzazione dell’AFDS”, preparano una colazione di coinvolgimento dei propri iscritti e familiari, perché sostegno che gratifica la prima fatica. Con il sole che assieme possano trasmettere quei valori morali alla sorge e la luce fa la sua comparsa, l’allegra compagnia nostra comunità, ma in particolare per le necessità continua imperterrita la marcia che porta alla secon- che quotidianamente “i nostri ammalati” richiedono da sosta sulle rive del Torre. Ed è qui che tutti gradi- e di cui hanno estremamente bisogno. La donazione scono il “casareccio menù dell’atleta”, una dieta a base di sangue è un piccolo atto, ma un grande gesto e si di “pan, salam e formadi”, come “che di une volte”. sa che le grandi cose si fanno con tanti piccoli gesti, a La giornata, come clima, è veramente splendida per cui tanti possono partecipare. camminare ad una temperatura ideale. Verso mez- Un grazie ai camminatori, ai collaboratori, ed un arri- zogiorno, un’ulteriore soddisfazione è attraversare la vederci alla prossima camminata che nel 2016 festeg- bella Cividale, con percorso cittadino di tutto rispet- gia i suoi primi “10 anni”. to e di grande bellezza, oltre al riposante percorso in Sandro Bello
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 11 QUARANT’ANNI FA NASCEVA LA CORÂL FEAGNE Notizie sulle cantorie parrocchiali Il maestro Quali imprime una svolta e celebrare questo nostro importante fagagnesi e fotografie risalgono ai pri- decisiva al coro sia dal punto di vista compleanno, sabato 17 ottobre scorso, mi anni del 1900. Nei bollettini parroc- tecnico (formazione vocale) sia per con due gruppi di “amici” con i quali chiali per tutto il XX° secolo è ampia- quanto riguarda il repertorio (poli- in questi anni abbiamo collaborato mente documentata l’intensa attività a fonia) mantenendo nel contempo le diverse volte: il Complesso bandistico supporto delle liturgie principali, ma caratteristiche tradizionali del gruppo. di Fagagna e il coro “Gotis di notis” di anche le accademie e le esibizioni a ca- Vengono in questi anni consolidati gli Cassacco. rattere non religioso tenute soprattutto appuntamenti locali, la partecipazione Abbiamo scelto di interpretare in- nella Casa della Gioventù. all’attività dell’ U.S.C.F., Zona Colli- sieme la messa di Jacob de Haan, so- Nel 1975 la Cantoria Parrocchiale si nare e i contatti con altri gruppi corali lenne e maestosa, durante la messa costituisce formalmente in Corâl Fea- della regione. prefestiva del sabato, e di vivere questo gne ed ha come primo Direttore don Ricordiamo con piacere la bella momento speciale nella nostra chiesa, Oreste Rosso. Nei primi anni di vita serata in sala Vittoria per festeggiare con la comunità parrocchiale di Faga- del gruppo, viene impostato un vasto i 25 anni della presenza del maestro gna che da sempre ha seguito il nostro repertorio improntato soprattutto sulla Quali con noi della Corâl Feagne, il 23 cammino. notevole produzione religiosa di don novembre 2012. In un clima festoso Don Adriano ci ha sostenuti ed ha Oreste dedicata ai vari momenti litur- abbiamo cantato e ricordato tanti mo- accolto con favore la nostra richiesta, lo gici dell’anno. menti belli vissuti assieme circondati ringraziamo ancora! Viene anche ampliato il repertorio dai gruppi musicali fagagnesi che ab- Abbiamo dedicato la Messa e il can- folkloristico dalle villotte tradizionali, biamo voluto accanto a noi: Coro ”In to ai coristi che hanno vissuto con noi ai canti composti dallo stesso don Ore- dulci jubilo”, Coretto parrocchiale e l’esperienza bellissima di cantare insie- ste in occasioni particolari (Festival Complesso bandistico di Fagagna. me e ci hanno lasciati, ma sono sempre della Canzone Friulana) o in momenti Da alcuni anni la Corâl Feagne, nelle presenti nei nostri ricordi e pensieri… drammatici (terremoto del 1976). Ini- esibizioni di carattere civile o religioso, Cogliamo l’occasione di queste pa- zia la collaborazione con i fogolars fur- propone il proprio repertorio secondo gine per ringraziare sentitamente tutti lans sia in Italia che all’estero. tematiche ben definite e ha iniziato un coloro che ci hanno sempre sostenuti Dopo alcuni anni di direzione del percorso musicale in collaborazione e accompagnati in questi anni, con la maestro Orfeo Venuti, dal 1987 di- con il Complesso Bandistico di Faga- promessa di continuare con passione rige la Corâl Feagne il goriziano mo. gna. l’impegno intrapreso quarant’anni fa! Flavio Quali, violinista, diplomato in Proprio per questo spirito di colla- Musica corale e direzione di coro. borazione abbiamo voluto festeggiare E.B.Z.
12 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana IL SAN FRANCESCO A VENEZIA: VINTA LA BATTAGLIA, RESTA DA VINCERE LA GUERRA La presentazione del li- sua convinzione dell’ autenticità del nostro quadro. bro “Il San Francesco Speriamo che il suo appello venga recepito anche Clauco Benito Tiozzo C. B. Tiozzo i Fagagna ritenuto i studiosi IL SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE STIGMATE che riceve le Stigmate del da quella parte dei critici ancora scettici. Sareb- Caravaggio” all’ Ateneo be davvero un peccato perdere questa occasione di IL SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE STIGMATE DEL CARAVAGGIO della chiesa di Fagagna (UD) si deve al i fuori del DEL CARAVAGGIO Clauco Benito Tiozzo Artista controcorrente, con il suo fare personalissimo, ripropo- Veneto nell’ ottobre scor- riscoperta del nostro capolavoro del Caravaggio». eniva nel ne in chiave moderna l’antica “maniera” dei grandi pittori veneziani. Fin da bambino dimostrò una forte predisposizione per la pittura, scoper- to da Arturo Martini, allora direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, lo portò con sé facendogli superare l’esame per il passaggio al liceo Artistico so ha sancito, col pienone Carlo Pittiani: «Ho seguito tutti gli incontri, ed seguendolo con amore fino al 1947, quando si spense a Milano. Conseguita la B. Tiozzo Maturità Artistica, seguendo il consiglio del suo maestro e benefattore, si iscrisse alla scuola di Cesetti licenziandosi con il premio dell’Accademia; nella quale Accademia di Belle Arti di Venezia, in seguito ottenne la cattedra di Pittura. di pubblico e col riscontro anche quest’ultimo è stato un grande evento cul- Attento studioso della cultura e dell’arte veneziana, pubblicò numerosi ar- ticoli anche su Riviste universitarie e libri, fra i quali, di notevole importanza, “Il mistero dell’eredità dei Tiepolo” e “L’arte veneziana dalle origini al Nove- ate’ from cento”. Su invito di Pietro Zampetti collaborò con l’Università di Urbino. Socio entusiasta di critica, il suc- turale. Il pubblico presente, ce n’era anche in piedi, and was dell’Ateneo Veneto, strinse amicizia con studiosi, scrittori e poeti, come Ugo the most Fasolo, Egidio Martini, Bruno Rosada, Sandro Zanotto e Carlo Sgorlon. Con Ugo Fasolo fondò l’Associazione Amici della Riviera del Brenta e fu fondato- re dell’Associazione per le Ville Venete, della quale ne fu il primo Presidente. cesso dell’ ultima tappa del ascoltava in silenzio e con attenzione i vari relatori ting from Pittore, scultore ed incisore, sa esprimersi abilmente con tutte le tecni- e modern che, preferendo l’affresco nel quale dimostra una eccezionale bravura. Per ed outside un po’ di tempo si dedicò anche al restauro, che gli permise di apprendere la tecnica degli antichi Maestri Veneziani. Le sue opere sono pervase da una a fake nor percorso divulgativo dello che si sono susseguiti, e dopo l’applauso finale tutti luce diffusa e pregni di raffinata poesia sono i suoi paesaggi del Brenta e le sue vedute di Venezia; si dedicò al ritratto ed a composizioni figurative B. Tiozzo per privati e soprattutto per chiese, eseguendo diverse pale d’altare e so- prattutto vasti cicli di affresco, nonché molte opere di scultura. Sua ultima studio del prof. Clauco B. in fila a complimentarsi col professore, col libro in della chiesa di Fagagna (UD) importante impresa pittorica e scultorea, fu il ciclo di affreschi ed il portale bronzeo della chiesa Matrice di Cesclan, in Carnia, inaugurato nel 2008. Ottenne numerosi premi e riconoscimenti, la RAI mandò in onda nel Testo italiano - inglese 1985 un documentario a lui dedicato, dal titolo, “Clauco Benito Tioz- Tiozzo, attestante l’auten- mano per averne l’autografo». zo Pittore del Brenta”. Sue opere figurano in Collezioni italiane e stra- niere. Apprezzato anche all’estero, per i suoi studi sull’arte venezia- na, viene richiesta la sua collaborazione anche da Università straniere. ticità del dipinto della CORVINO EDIZIONI Viva anche la soddisfazione dell’ autore, che ancora chiesa di Fagagna. una volta ha affascinato il pubblico con l’ intensità Più volte abbiamo scritto della sua presentazione, il calore nel contrastare la in merito ai contenuti del libro d’ arte. Riportiamo decadenza dei valori di cui anche il mondo dell’ arte oggi alcuni flash dei pareri a caldo di alcuni dei cir- è contagiato da interessi di parte, da incompetenze ca trenta amici fagagnesi presenti alla conferenza. o dalle mode, riportandoci, con un aforisma dello Carmen Ermacora: «È stata una giornata scrittore Karl Kraus, alla situazione abbastanza meravigliosa, altamente istruttiva, della quale diffusa oggigiorno: “Quando il sole della cultura mi sento di ringraziare gli organizzatori. Mi ha è basso sull’ orizzonte, anche i nani proiettano stupito la conoscenza del prof. Tiozzo, uno di quei lunghe ombre”. personaggi che non dovrebbero morire mai, per la Inoltre, in un breve riassunto i punti cardine che loro ricchezza di verità e di cultura che sanno così secondo la sua esperienza di artista, di studioso e foto: Renzo Schiratti ampiamente diffondere». di critico d’ arte, fanno del nostro dipinto caravag- Ivano Contardo: «Queste lezioni non sono state gesco un autentico capolavoro. ripetitive. Ogni volta ci sentiamo arricchiti di Infine una sua nota di sprone, ma realistica: "Ab- nuove nozioni culturali che il prof. spiega in forma biamo vinto questa battaglia, ora dovete vincere semplice e molto convincente». la guerra". Consapevole dell’ aria che tira contro, Maria Genero: «Mi ha colpito dalla visione del ma anche della continuità di dimostrare la verità, video la evidente differenza tra i due San Fran- documentata in queste pagine, che dovranno es- cesco. Sorprendente per una inesperta come me, sere divulgate ad ogni livello culturale, agli studiosi i criteri di valutazione dell’ opera, la metrica, le e ai critici d’ arte, nelle biblioteche, e tra gli appas- diagonali e le circonferenze, sulle quali venivano sionati, sia nazionali che di oltre confine. composte le figure dei dipinti classici di quel tem- Al nostro caro professore gli ricordiamo che la po». sua missione non è compiuta, perchè la sua pre- Anna Maria Peres: «Il professore ha ribadito la senza sarà di sostegno per continuare il nostro
Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana 13 foto: Renzo Schiratti impegno nella difesa del nostro patrimonio ar- tistico, della nostra grande bellezza. Hanno contribuito al successo dell’ evento dopo il saluto del past president dell’ Ateneo prof. Gottar- di, l’intervento di mons. Adriano, la prolusione del critico d’ arte dott. Paolo Pastres, sotto la regia del rappresentante della Corvino/Litostil Edizioni, Gianluca Casali. In chiusura, una buona notizia che può aprire una porta verso il mondo esterno nel pubbliciz- zare il valore del nostro quadro: su richiesta di Vittorio Sgarbi è in mostra dal 21 novembre al Castello di Miradolo, in Piemonte. Salutiamo il nostro professore con un semplice ma sentito Grazie!, unitamente al nostro parroco don Adriano, entrambi artefici della riscoperta e della rivalutazione del nostro San Francesco. Infinita- mente Grazie! G.F.D. Il professor Tiozzo Riceviamo la seguente lettera… Prof. CLAUCO BENITO TIOZZO Ordinario di pittura all’Accademia delle Belle Arti di Venezia Al Rev.do Monsignor ADRIANO CANEVA e al Signor GIAN FRANCO DOLSO FAGAGNA Ieri, venerdì 23 ottobre, è stato concluso quanto mi ero impegnato di fare, usufruendo dei doni avuti dal Buon Dio, al quale anche voi, Monsignore e Gian Franco, dovreste essere riconoscenti. Sul bel dipinto di Fagagna, opera del grande Caravaggio, mi pare sia stata dimostrata la sua autenticità confu- tando tutte le attuali falsità dovute a interessi commerciali e politici. In questo nostro tempo di degrado morale e culturale, l’impresa non è stata facile intraprenderla, ne ero con- scio, e l’ho condotta nonostante sia stato sconsigliato da più parti. La critica avversa, diversamente interessata, anche per via di interessi materiali e politici, forte del suo attuale potere ufficiale, ha inutilmente tentato di contrattaccare nella stessa sede veneziana dell’Ateneo Veneto, ma con un esito a dir poco vergognoso. Il merito, però, è solo relativamente mio, in quanto spetta per la maggior parte al caro Gian Franco Dolso, uomo dalla moralità d’altri tempi, che si è prodigato, assecondando Monsignor Adriano, all’inverosimile e con notevole intelligenza nella difesa di un inestimabile valore artistico, vanto della comunità di Fagagna. Fagagna tutta dovrebbe essergli riconoscente e dovrebbe essere enormemente grata a Monsignor Adriano, uomo di fede, amante della giustizia e carico di tanto amore per il prossimo. Vincere, però, una battaglia, non vuol dire vincere la guerra. Ed io sono un sopravissuto e il mio tempo è al limite. Comunque oso sperare, e me lo auguro di cuore, che Fagagna possa vincere anche la guerra: cosa non facile dato l’attuale degrado del vivere civile. Mi auguro tanto che il mondo ritorni ad una vita più sensata, che si ritorni ai valori veri, forgiati dalla fede cristiana. In un clima diverso, col recupero di un vivere civile, il capolavoro del Caravaggio con “S. Francesco che riceve le stigmate”, di proprietà di Fagagna verrebbe universalmente riconosciuto ed ammirato. Chiudo porgendo al Reverendo Monsignor Adriano Caneva ed al caro Gian Franco Dolso il mio abbraccio affettuoso, al quale aggiungo i miei più cari saluti alla famiglia Dolso, in particolare alla gentile moglie di Gian Franco, e alla comunità tutta di Fagagna. Mira, 25 ottobre 2015 CLAUCO BENITO TIOZZO
14 Fagagna - Bollettino della Comunità Cristiana PARROLEAKS Chi l'avrebbe mai pensato. Ebbene sì, abbiamo Il resoconto svelato e stilato in forma telegrafica, anche noi la nostra Parroleaks. Magari in versione si concentra solo su quel periodo. soft, ma sempre di notizie confidenziali ed inedite Don Adriano con voce pacata e serena narra si tratta, giunte alla nostra redazione per vie traverse del periodo carnico, quando le tante incomben- e con finalità che il lettore alla fine valuterà da sè. ze erano programmate al minuto: aveva l'incarico Certamente la loro pubblicazione sarà una sorpre- d'insegnante a tempo pieno, alle scuole medie e sa, non sappiamo quanto gradita per il personaggio al liceo scentifico. Era impegnato nella dottrina coinvolto, niente affatto incline a raccontarsi, ma parrocchiale e aveva la responsabilità formativa senz' altro di aiuto per comprenderne la sua indole, a della gioventù tolmezzina e, in seguito, di tutta la partire dai suoi trascorsi giovanili, nei quali ha avuto gioventù della Carnia come Vice Assistente dio- modo di temprarsi per affrontare un percorso di vita cesano. molto impegnativo, come avremo modo di capire. Alternava i turni di 15 giorni di assistenza ai ri- Parliamo del nostro parroco don Adriano. Nel- coverati in ospedale e seguiva con una visita men- la ricorrenza 25ennale della sua presenza a Faga- sile circa 80 malati e anziani a domicilio. gna si è in gran parte ricordato il suo gravoso im- Ha fatto esperienza anche con la celebrazione pegno sacerdotale tra noi, venuto da un' esperienza della S. Messa domenicale ai carcerati; a Natale e di cappellano prima e di abate poi, per un periodo a Pasqua con le confessioni. previsto di 9 anni, che poi si sono quasi triplicati. Quotidianamente, durante tutto l’anno, dedica- Ora, anziché pensare ad un meritato riposo, si vede va del tempo anche al sacramento della confessione maggiormente coinvolto con la nuova responsabili- molto praticato dai fedeli in quegli anni. Tra tante tà pastorale delle parrocchie di Ciconicco e Villalta. cose da fare riusciva inoltre a coltivare il suo hob- Ciò in conseguenza della scarsità di preti sul nostro by, e cioè la direzione di due cori, senza dimentica- territorio. re la passione per la montagna e la fotografia (nel Ed è in questa circostanza che il confidente si 1966 risulta eletto nel primo direttivo del CAI di è introdotto nell' intimità di una conversazione, Tolmezzo). A questo punto una battuta. Con un iniziata con l'interrogativo sul futuro prossimo di curriculum così avrebbe potuto diventare vescovo. don Adriano, ricevendo informazioni, che dopo La risposta, accompagnata da un sorriso ironico, è una iniziale sorpresa, hanno svelato di quale pasta immediata: "è un rischio che avrei potuto correre, sia fatto e quali esperienze abbia vissuto per giun- ma fortunatamente sono ancora qua". gere alla sua età ultraottuagenaria, in buone condi- Una parte importante della vita di don Adria- zioni fisiche ed intellettuali, confermate dal recente no che forse pochi fagagnesi conoscevano, e che a check-up, pur con il ritmo cardiaco aiutato da tem- ragione riteniamo di pubblicare nell' intento di far po dal pace-maker. comprendere la notevole sua personalità. Credia- La risposta sta nel suo stile di vita, nell'intensità mo pertanto di aver agito secondo il buon fine sot- di progetti ed impegni che fin dalla sua giovane mis- tolineato all'inizio, chiedendo la sua benevolenza sione di cappellano a Tolmezzo ha dovuto e saputo per noi e per quel confidente che pur rimanendo affrontare. anonimo, non avrà difficoltà a riconoscere. OFFERTE memoria di Mattiussi Settimio, la famiglia 100 N.N. 50 – contributo BCC 150 – in occasione col Angeleri 100 – in occasione del battesimo Mario (USA) 20 – N.N. 20 – Lizzi Lodovico – N.N. 15 – in memoria del battesimo di Ciaralli di Corvino Giulia, N.N. (Canada) 40 – Marcuz- dal 16/09/2015 di Peressutti Pegoraro Giulia, i genitori 30 – in 200 – famiglia Z.V. 100 zi Mattiussi Lucina 20 al 17/11/2015 Teresa, il marito 100 occasione del battesimo – N.N. 150. – N.N. 15 – Chiarvesio - N.N. 70 – in memo- di Corvino Giulia, i ge- Enore e Vittorina (Fran- PRO CHIESA ria di Chiarvesio Rino, nitori 100 – in occasione cia) 50 – Basso Rinaldo Sbaizero Abramo Nevia i fratelli Primo e Rita del battesimo del figlio PRO OPERE (Torino) 20 – N.N. 30 60 – in occasione del bat- 50 – in ringraziamento Samuele, Andrea e Mi- PARROCCHIALI tesimo di Mariutti Iole, i – Uliana Sandra (Cervi- alla Madonna N.N. 50 – genitori 100 – in occasio- De Coppi Flavio 150 – gnano) 25 – Drasler Lu- Mozzon dr. Luigi 1000 ne del battesimo di Oli- N.N. 50. ciano 20 – Pecile Anna – Lizzi Amorina 20 – viero Ulliana, i genitori in memoria di Tonello Un vivissimo ringraziamento Maria (Ruscletto) 30 – Carolina e Silvano 100 – Guido, la famiglia 100 a tutti gli offerenti per la loro PRO BOLLETTINO Lizzi Amorina 20 – N.N. in memoria di Dell’An- – in memoria di Rodda- 30 – N.N. 20 – Miche- generosità e per aver compre- Sbaizero Abramo Nevia gelo Nicolino, N.N. 100 ro Cristian, la madre 50 30 – Pecile Mario 30 – lutti Maria (Staranzano) so i bisogni della parrocchia a – in memoria di Presello – in occasione della cre- fam. Ziraldo-Nardone 30 – N.N. 40 – Bertuzzi Amabile, N.N. 50 – Zi- sostegno delle attività da essa Gurioli Vanda (Rho) 20 sima di Moreale Matteo, 20 – N.N. 30 – N.N. 30 raldo Mario (USA) 50 i genitori 50 – famiglia promosse e per la conservazione – Nobile Lamberto 50 - famiglia Z.V. 20 – fa- – in memoria di Burelli Rovedo 30 – in ringra- dei beni parrocchiali. – Bortolossi ved. Fabbro miglia Persello 50 – Ci- Carlo, la sorella 100 – in ziamento alla Madonna, Teresina 20 – Ziraldo nello Mario (Sciolzè) 30.
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