Oltre i confini delle città: il sostegno di Airbnb per una rivitalizzazione delle aree rurali - Airbnb Citizen
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Indice Introduzione 03 EUROPA Francia 07 Irlanda 09 Italia 11 Spagna 14 ASIA-OCEANIA Australia 16 India 18 Giappone 21 Corea del Sud 23 Taiwan 25 AMERICA Canada 26 America Latina 29 Stati Uniti 31 La crescita della nostra community al di 35 fuori delle città Risposta alle catastrofi 36 Conclusione 37 Oltre i confini delle città | Airbnb | 2
Introduzione Con la crescita dell’interesse per i viaggi e il turismo, settori che hanno superato il 10% del PIL mondiale nel 2017, Airbnb sta portando dei vantaggi economici finora sconosciuti in diverse comunità di tutto il mondo.1 L’impatto economico dell’home sharing ha assunto delle proporzioni significative per delle destinazioni di viaggio prima inesplorate grazie al guadagno degli host, che corrisponde al 97% del prezzo di un annuncio, e alle spese degli ospiti effettuate nel quartiere in cui soggiornano, che ammontano al 42% del totale. Si tratta di un’opportunità economica promettente per vaste zone del mondo che iniziano là dove finiscono le città. Nel 1900 erano solo 12 le città con una popolazione di almeno 1 milione di abitanti mentre oggi sono più di 500.2 Se la bilancia della popolazione mondiale ora pende verso le città, altrettanto fa quella delle risorse pubbliche e dei capitali d’impresa, creando un divario sempre più ampio tra le opportunità economiche nel mondo urbano e quelle nelle aree rurali. Noi di Airbnb pensiamo che l’home sharing possa aiutare a colmare questo divario permettendo alle persone che vivono al di fuori delle città di trarre vantaggio dal boom turistico piuttosto che lasciare i profitti in crescita nelle sole mani del settore alberghiero tradizionale. L’home sharing crea una nuova opportunità economica là dove le persone vivono, si integra ai redditi che resterebbero altrimenti stagnanti, diversifica quelli che sono a rischio e diminuisce, infine, la pressione che sente chi ritiene inevitabile doversi trasferire altrove. Questa attività viene inoltre in aiuto alle comunità rurali e permette loro di accogliere più visitatori, ad esempio in occasione di grandi eventi che portano un flusso di ricavi senza precedenti. Si evitano così investimenti cospicui per infrastrutture permanenti che, in ogni caso, le grandi catene alberghiere non sarebbero propense a costruire in queste aree. Sebbene l’operato di Airbnb nelle città desti generalmente una maggiore attenzione, la nostra crescita al di fuori di esse (come vedremo negli 11 Paesi analizzati per questo studio) è in realtà più rapida anche grazie alla nostra collaborazione con le amministrazioni locali per sostenere la rivitalizzazione delle zone rurali. In America Latina, il mercato in cui registriamo la crescita più rapida, i soggiorni negli alloggi situati in zone rurali dell’Argentina sono quadruplicati nell’ultimo anno mentre il numero delle sistemazioni è triplicato. In Giappone, la crescita dei soggiorni al di fuori delle aree urbane è aumentata del 267%. 1 Consiglio mondiale dei viaggi e del turismo, Studio sull’impatto economico dei viaggi e del turismo, 2017. 2 Population Reference Bureau e The Globalist, 30 luglio, 2015. Oltre i confini delle città | Airbnb | 3
1,06 mld $ 8,5 milioni Soggiorni degli ospiti nel 2016 negli Totale dei guadagni degli host Airbnb alloggi situati in zone non urbane degli delle zone non urbane nel 2016 negli 11 Paesi analizzati in questo studio 11 Paesi analizzati in questo studio3 Le catene alberghiere hanno sempre limitato i loro investimenti nelle zone rurali. Nella campagna irlandese e francese, luoghi in cui stiamo collaborando con le autorità per puntare a un aumento del turismo, abbiamo potuto osservare in che modo l’home sharing abbia trasformato in breve tempo la tradizionale stagione turistica. In Corea del Sud e a Taiwan, i luoghi di vacanza conosciuti solo localmente stanno sfruttando l’home sharing per entrare nel mercato globale, mentre in Giappone, questa attività sta dando un aiuto nella rinascita delle regioni colpite da catastrofi naturali e da un calo della popolazione. In India, le donne che vivono 3 I Paesi analizzati in esclusiva per questo studio sono: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Giappone, Italia, Spagna, Stati Uniti e Taiwan. Sono stati inseriti contenuti aggiuntivi per quanto riguarda Irlanda e India. Oltre i confini delle città | Airbnb | 4
in ambienti rurali stanno trovando nuovi mezzi di sostentamento facendo da host per diversi alloggi. Nei Paesi analizzati in questo studio, la maggior parte degli host delle zone rurali sono donne, a eccezione del Brasile in cui rappresentano il 49% del totale. In altre regioni rinomate per le attività ricreative all’aperto, Airbnb espande l’offerta proponendo delle opzioni di viaggio più abbordabili per le famiglie e non solo. Nel nostro nuovo partenariato con la National Park Foundation, l’organizzazione senza scopo di lucro partner del Servizio dei parchi nazionali degli Stati Uniti, Airbnb si impegnerà affinché gli ospiti possano trovare delle sistemazioni nelle aree adiacenti a 10 parchi nazionali. In America Latina stiamo invece sostenendo l’impegno dei governi per lo sviluppo dell’ecoturismo e del turismo rurale. In molti Paesi, i nostri annunci in zone rurali rappresentano tuttavia ancora una piccola parte della community nazionale di Airbnb. Ciò si verifica soprattutto nelle nuove community di host dei Paesi asiatici come il Giappone, la Corea del Sud e Taiwan e anche in America Latina. Al contrario, in Australia, la metà dei nostri annunci e il 56% dei viaggi sono registrati al di fuori delle aree urbane. Negli Stati Uniti, dove quasi un annuncio attivo su cinque si trova in una zona rurale, i guadagni degli host delle aree extraurbane hanno raggiunto i 500 milioni di dollari solo nello scorso anno. Gli host Airbnb cha abitano al di fuori delle città praticano l’home sharing per affrontare spesso situazioni difficili che differiscono notevolmente da quelle affrontate dagli host cittadini. Alcune di esse persistono dai tempi della Grande recessione a livello economico regionale o statale: in diverse zone rurali, una mancanza di mobilità sta trattenendo gli abitanti, nonostante le poche opportunità; in altre, sono necessari nuovi modi per guadagnarsi da vivere, per far sì che i giovani e le famiglie non vadano altrove. A Taiwan, dove stiamo aiutando il governo a creare nuove opportunità promuovendo le destinazioni di viaggio conosciute solo dalle persone del posto, è presente la community di host extraurbani più giovane, con una media di età di 39 anni. In Francia invece, dove l’invecchiamento delle campagne sta richiamando l’attenzione delle istituzioni, si verifica il fenomeno inverso, con una community che ha una media di 50 anni. Tuttavia, le sfide affrontate dalle aree rurali sono sempre più legate a un futuro incerto a causa della tecnologia e del cambiamento climatico oltre che al forte legame col passato. La siccità e le condizioni climatiche estreme possono causare danni all’economia agricola e i debiti che agricoltori e allevatori contraggono per andare avanti rappresentano degli obblighi costanti. L’automazione minaccia il settore minerario e quello dei trasporti e le economie rurali che dipendono da essi. Il sostegno all’imprenditorialità è debole perché le città monopolizzano il mercato con investimenti e progressi tecnologici. Tuttavia Airbnb è una piattaforma tecnologica che si impegna a coinvolgere le persone e ad aggirare le barriere che non permettono alle aree rurali di conoscere un aumento del turismo. Al di fuori delle destinazioni di viaggio rinomate, il turismo non è un settore sviluppato come nelle città ed esistono poche infrastrutture in grado di sopperire ai bisogni dei visitatori. I sistemi di pagamento fanno parte dei servizi mancanti. In alcune zone in cui Airbnb ora opera al di fuori Oltre i confini delle città | Airbnb | 5
dalle aree urbane, abbiamo imparato ad adattare l’elaborazione dei pagamenti per farla entrare in sintonia con le abitudini locali: questo è il caso dell’India dove anche le organizzazioni no profit possono finalmente validare il proprio Permanent Account Number. Abbiamo inoltre istituito la possibilità di pagare a rate e tramite il boleto, un metodo di pagamento inviato da banche e uffici postali molto comune in Brasile. La disponibilità dei dati può essere considerata un altro elemento mancante della struttura organizzativa. In particolare nei mercati emergenti è necessaria una maggiore raccolta di informazioni per valutare l’impatto economico dell’ospitalità nelle comunità in cui operiamo e migliorare di conseguenza la qualità dell’offerta per gli ospiti. Airbnb è entusiasta di collaborare con il Gruppo della Banca mondiale, un istituto leader per lo sviluppo internazionale e uno dei principali provider di assistenza tecnica e finanziaria per lo sviluppo del turismo, a delle iniziative che includono lo studio sull’impatto dell’home sharing e a dei progetti sperimentali in aree identificate da entrambi come destinazioni turistiche emergenti. I nostri traguardi raggiunti al di fuori delle città, a cui siamo solitamente associati, sono tra i progetti di cui andiamo più fieri: tra questi citiamo le iniziative per incentivare lo sviluppo dei borghi in Italia e delle piccole città in Francia, la nostra crescita nelle zone degli Stati Uniti non conosciute come mete turistiche e il continuo impegno in Asia per far conoscere le zone rurali a un maggior numero di viaggiatori, con la contemporanea formazione dei nuovi host. La nostra crescita raddoppiata o addirittura triplicata in alcune regioni ci riempie di gioia così come poter rappresentare un cambiamento per un paese isolato con soli sei abitanti in Italia, per un gruppo di otto donne nella campagna indiana o per una città devastata da una catastrofe naturale in Giappone. Attraverso le storie degli host, i dettagli a proposito delle nostre collaborazioni e i dati raccolti, questo resoconto descrive in che modo aiutiamo olisticamente le comunità rurali a trarre benefici dall’home sharing. Queste comunità sono casa di molti host Airbnb e dei luoghi in cui i guest percepiscono, sempre più, un senso di appartenenza. Oltre i confini delle città | Airbnb | 6
Europa FRANCIA Marielle Terouinard, Châtillon-en-Dunois Marielle è una host entusiasta di 44 anni che vive nella campagna francese. È nata a Parigi e dopo aver vissuto in Australia e Irlanda si è stabilita a Châtillon-en-Dunois, il paesino in cui suo padre è stato sindaco per 37 anni. Châtillon-en-Dunois si trova a circa due ore di guida a sud-ovest di Parigi e ora Marielle non andrebbe via per nulla al mondo. La sua missione è “Far tornare grande la campagna”. Ecco perché 14 anni fa ha fondato Agricool, un’organizzazione locale che punta a dinamizzare la vita nel paese. Organizza regolarmente mercatini dell’usato all’aperto, mostre di pittori locali ed eventi sportivi. Marielle si è sempre data da fare per mettere in contatto tra loro le persone e costruire delle relazioni. Per questo motivo apprezza particolarmente quando la gente si incontra e condivide un momento piacevole. La condivisione della sua casa ha dato a Marielle un nuovo modo per stabilire dei legami: “Airbnb è uno degli strumenti migliori in assoluto per far conoscere i paesini francesi all’interno e all’esterno dei confini nazionali”. Per lei Airbnb è una community globale e un flusso continuo e ritiene che l’home sharing possa far riscoprire uno stile di vita unico e locale. La sua prossima sfida è quella di organizzare con altri host una “Giornata porte aperte di Airbnb”. Quando ospita, Marielle cerca il più possibile di creare un rapporto di condivisione: prepara una macedonia di frutta fresca ogni mattina, fornisce ai suoi ospiti dei consigli per fare delle escursioni nella zona e regala sempre un barattolo di marmellata fatta in casa al momento della partenza. “Questo è il mio modo per dire grazie!”. I guadagni ricavati da Airbnb la aiutano a finanziare i lavori in casa e a coltivare la sua passione per il giardinaggio. Ha deciso di ospitare per incontrare persone nuove e per condividere la bellezza del suo stile di vita. La Francia è una delle destinazioni più visitate al mondo ma la gran parte dei viaggiatori vede ben poco di ciò che questo Paese offre. Il suo patrimonio rurale è ricco e ancora oggi ci sono quasi mezzo milione di aziende agricole in un territorio coltivato per oltre metà della sua Oltre i confini delle città | Airbnb | 7
superficie.4 Tuttavia, tra le 18 regioni francesi, le tre più popolari tra i visitatori sono l’Île-de-France (regione in cui si trova Parigi), l’Alvernia-Rodano-Alpi (regione di Lione e delle Alpi) e la Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Provenza e Marsiglia). Queste rappresentano oltre la metà del reddito derivante dal turismo. Inoltre, le prime cinque destinazioni turistiche si trovano tutte nell’area parigina. Gli attentati terroristici di Parigi e Nizza e il conseguente calo del turismo sottolineano la necessità per questo Paese di promuovere la scoperta di altre regioni. Nel 2016, il Ministro degli Esteri ha quindi auspicato il rilancio del turismo. Airbnb ha risposto con “Maisons de France by Airbnb”, una campagna di marketing per promuovere il turismo in tutte le regioni francesi con l’obiettivo di attirare i visitatori al di fuori della regione di Parigi e portare le spese turistiche nelle aree che da sempre conoscono in minor misura questo fenomeno. Abbiamo voluto inoltre fornire uno sfogo all’orgoglio nazionale e regionale in un momento in cui l’identità francese era sotto attacco. Con questa iniziativa è stato proposto un concorso nazionale per identificare le case e gli host più rappresentativi di ogni regione. Gli host hanno presentato i loro annunci su Airbnb e questi sono stati studiati da un gruppo di esperti di patrimonio e turismo che ha creato una lista, per poi sottoporla al pubblico. Circa 40.000 persone hanno espresso il loro voto. In seguito è stato organizzato un evento per decretare gli host e gli alloggi vincitori durante il quale abbiamo attirato l’attenzione sulle regioni premiate. Nel corso del 2016, Airbnb ha inoltre pubblicato regolarmente degli studi sul suo impatto economico a livello regionale mostrando il modo in cui gli host contribuiscono a distribuire il turismo su tutto il territorio francese. L’home sharing sta creando nuove opportunità economiche in un momento in cui le zone rurali della Francia stanno mostrando segni di difficoltà. Un terzo degli agricoltori francesi guadagna meno di 350 € al mese e molte piccole aziende agricole sono fallite negli ultimi vent’anni.5 I giovani si trasferiscono nelle città e le condizioni di una popolazione rurale che invecchia destano serie preoccupazioni. Dal 2015, il reddito annuo degli host Airbnb nelle regioni extraurbane della Francia è decisamente aumentato, passando da 49 milioni di euro a 105 milioni di euro nello scorso anno. Anche gli annunci in queste aree sono notevolmente aumentati: dai 25.000 del 2015 ai 47.000 del 2016. 4 Ministero francese dell’Agricoltura, 1 febbraio, 2017. 5 LesEchos.fr, “Un agriculteur sur trois gagne moins de 350 euros par mois”, 11 ottobre, 2016. Oltre i confini delle città | Airbnb | 8
88% 60% 50 Crescita annua degli Degli host nelle aree Età media degli host annunci in zone rurali rurali sono donne, in delle zone rurali, media confronto al 57% nelle più alta tra i Paesi che città abbiamo analizzato Un altro studio effettuato nel gennaio del 2017 da un gruppo di esperti francesi chiamato “Terra Nova” e da Google Francia mette in evidenza come Airbnb abbia portato i vantaggi del turismo nelle comunità remote. Per “comunità remote” si intendono quei luoghi che geograficamente ed economicamente sono distaccati dai centri urbani. Lo studio afferma che queste rappresentano il 2% della popolazione francese e il 10% di tutti i paesi. Nel 2015, 4500 host Airbnb distribuiti in 1170 paesi della Francia hanno accolto oltre 90.000 ospiti, guadagnando oltre 10 milioni di euro. Secondo il rapporto, in due terzi delle comunità remote non sono presenti alberghi ma sale invece la presenza degli alloggi condivisi dagli host Airbnb. Lo studio di “Terra Nova” esorta inoltre i responsabili politici a “sostenere la crescita dell’economia collaborativa nelle comunità remote tramite l’istituzione di strutture giuridiche stabili e di supporto. Questo tipo di economia favorisce l’impiego di beni condivisi sottoutilizzati. Il potenziale impatto positivo dello sviluppo di queste comunità merita una particolare attenzione da parte delle autorità pubbliche”. IRLANDA Oltre i confini delle città | Airbnb | 9
Niamh e Richard Marsh, Curraglass, Cork Nella Lisnabrin House, una villa georgiana nella campagna a est di Cork con una storia di 300 anni fatta di accoglienze calorose, Niamh e Richard Marsh vivono con i loro figli. Attribuiscono a Airbnb il merito di aver messo a loro disposizione l’opportunità perfetta per aprire le porte della loro casa e perpetuare questa lunga tradizione di ospitalità. Nel corso degli anni, i proprietari dei pub locali, ristoratori, società di trasporti, musicisti di talento e vicini hanno dato una mano a Niamh e Richard per far sì che i loro ospiti si sentissero a casa e immersi nelle tradizioni e nelle attività della regione. Secondo i due host, sia che i loro ospiti siano famiglie, novelli sposi o persone in cerca di un rifugio tranquillo in campagna, la comunità locale è la chiave che permette di portare a casa con sé un pezzetto di Irlanda con dei ricordi speciali e dei nuovi amici. “Abbiamo incontrato persone fantastiche e interessanti provenienti da tutto il mondo. Le nostre vite si sono arricchite grazie alle esperienze condivise con i nostri ospiti: il ritorno a casa dopo una giornata di pesca al salmone nel fiume Blackwater, le corse di rally con auto d’epoca nella ‘Vee’, le passeggiate lungo la costa ad Ardmore e attraverso i giardini del Lismore Castle o le feste in famiglia e tra amici. Abbiamo costruito delle relazioni importanti nella community perché tutti insieme ci impegniamo a promuovere questo angolo nascosto dell’Irlanda nella Bride Valley”. Con la crescita costante dell’Irlanda nel panorama mondiale dei centri tecnologici, Airbnb continua le sue collaborazioni con le autorità locali e le ONG affinché tutto il Paese possa approfittare delle opportunità economiche e appunto tecnologiche offerte dalla sharing economy. Per le molte zone dell’Irlanda non servite dalla tradizionale industria alberghiera, l’home sharing è un’opportunità per trarre maggiori vantaggi dal turismo, in particolare per quei viaggiatori che desiderano avventurarsi oltre Dublino e trascorrere del tempo in campagna. Molte comunità rurali si restringono nei periodi di bassa stagione in seguito al ritorno in città dei proprietari delle case vacanza. Questi beni latenti e il loro potenziale economico non sfruttato vengono ora utilizzati per soggiorni di breve durata permettendo alle aree rurali di restare attive durante tutto l’anno. Le prove di questa durata prolungata della stagione turistica sono lampanti: i business stagionali operano più a lungo, nascono nuovi servizi di ristorazione e si registrano maggiori investimenti nel turismo. Nel novembre del 2016, Airbnb ha realizzato uno studio sul suo impatto economico in Irlanda concentrandosi maggiormente sulle realtà al di fuori della città e della Contea di Dublino. Le conclusioni “mostrano chiaramente l’impatto positivo della sharing economy nelle aree rurali del Paese”, ha commentato Heather Humphreys TD, Ministro delle arti, del patrimonio e del Oltre i confini delle città | Airbnb | 10
Gaeltacht. Tra il mese di settembre 2015 e quello di agosto 2016, periodo in cui è stato effettuato questo studio, sono 6000 gli host al di fuori della Contea di Dublino che hanno accolto 331.000 ospiti guadagnando circa 2700 €. L’età media degli host esaminati è di 47 anni e la percentuale di donne raggiunge il 67%, mentre a Dublino questo valore scende al 60%. L’8% degli host di queste zone extraurbane è in pensione e vive in media da 20 anni nella città di residenza. 22 mln € 123 mln € Reddito totale degli host Airbnb al di Stima dell’attività economica generata fuori della città e della contea di da Airbnb al di fuori della città e della Dublino Contea di Dublino6 Siamo grati a “Failte Ireland”, l’Autorità nazionale per lo sviluppo del turismo, per la nostra collaborazione volta a identificare i modi in cui l’home sharing può contribuire al successo delle campagne turistiche regionali. L’iniziativa più recente si chiama “Ancient East” e vuole far conoscere 5000 anni di storia grazie a delle giornate trascorse al di fuori della regione di Dublino. Airbnb presenterà inoltre una campagna di storytelling digitale tracciando i profili dei residenti e degli host di quattro contee rurali dell’Irlanda. Oltre al sostegno delle zone extraurbane del Paese tramite la pratica dell’home sharing, Airbnb cerca dei modi per favorire il dibattito nazionale sulla tecnologia e sulle modalità per promuovere le start-up e le attività imprenditoriali al di fuori della capitale, come è avvenuto ad esempio con la nostra sponsorizzazione della Settimana digitale del 2016. ITALIA 6 Lo studio risale al periodo che va da settembre 2015 ad agosto 2016. Oltre i confini delle città | Airbnb | 11
Faye, Toscana Madre di due splendide bambine, Faye ha deciso con suo marito di vivere in Italia, e più precisamente sulle colline toscane, per il suo amore per la natura e per cominciare una nuova vita dopo tanti anni trascorsi all’estero. Tutto ebbe inizio nel 1999 quando la coppia intraprese il completo restauro della Fattoria Lavacchio nel tentativo di ripristinare la sua produttività. Situata in cima alla collina di Montefiesole, la Fattoria Lavacchio si trova tra le città di Sieci e Pontassieve, dista appena 18 km da Firenze ed è un’impresa familiare tradizionale, circondata da una serie di dolci alture ricoperte di oliveti e vigneti. Una volta restaurata la fattoria e ripristinata l’attività, Faye e la sua famiglia hanno messo in pratica le vere tradizioni per la produzione di vino e di olio d’oliva biologici, unendo alle tecniche artigianali più antiche quelle più moderne. Nel giardino dell’edificio principale si trova un cedro secolare del Libano, ora simbolo della tenuta. La Fattoria Lavacchio è stata una delle prime aziende a unirsi ai programmi di produzione biologica in base alla filosofia che Faye ha sempre seguito: creare un’armonia tra le attività della fattoria e l’equilibrio della natura. Con gioia ed entusiasmo condivide con gli ospiti Airbnb la sua passione per i prodotti biologici e a km 0. Con più siti Patrimonio mondiale dell’UNESCO di qualsiasi altro Paese e migliaia di borghi sparsi sul suo territorio da nord a sud, l’Italia ha un potenziale immenso per sfruttare l’home sharing e democratizzare il turismo, coinvolgere sempre più persone e comunità in questo settore e allo stesso tempo diminuire la pressione del crescente flusso di turisti nelle città principali. In quanto ex sindaco di Roma e consulente di Airbnb, Francesco Rutelli ha commentato: “Abbiamo Roma, Firenze e Venezia ma anche centinaia di piccoli paesi stupendi. Abbiamo una campagna, un mare e delle montagne che sono unici al mondo. Per questo motivo considerare il turismo con un approccio di condivisione può essere molto positivo per l’economia”. Oltre i confini delle città | Airbnb | 12
74% 72,3 mln € Crescita annua dei soggiorni degli Reddito totale degli host delle aree ospiti nelle aree rurali rurali Con una produzione pari a circa l’8% del PIL nazionale, l’industria agroalimentare è fondamentale per l’immagine globale dell’Italia e per la sua economia. Il Bel paese è leader in Europa per la produzione di alimenti DOP, IGP e STG7 e nel mondo per la produzione di vini. Con la nostra campagna “Made in Italy”, sosterremo l’industria agroalimentare italiana e il patrimonio culturale unico che questa rappresenta. Made in Italy promuoverà il cibo italiano genuino e metterà in guardia sui prodotti non autentici. Organizzeremo dei viaggi nelle zone rurali del Paese e delle visite ai produttori principali di prodotti certificati. Gli ospiti potranno discutere con gli agricoltori locali a proposito dello sviluppo e della produzione del cibo italiano. L’obiettivo di questa campagna è quello di fornire ai turisti degli strumenti per poter diventare dei consumatori più consapevoli e attenti al momento dell’acquisto di prodotti italiani affinché sia preservata una tradizione che aiuterà l’Italia a costruire un futuro migliore. Gli agriturismi italiani rappresentano un elemento importante data la crescita dell’interesse nei confronti del loro funzionamento e della loro filosofia. La campagna “Small Villages” di Airbnb è stata pensata per promuovere il turismo in Italia al di fuori delle città più famose, nelle aree meno popolate in cui le spese dei visitatori possono significare una differenza importante. L’home sharing dà agli ospiti l’opportunità di soggiornare in luoghi dove storicamente non sono esistiti alloggi né alberghi. Genera inoltre delle entrate che, seppur stagionali, possono essere d’aiuto a un paese per tutto il corso dell’anno. Uno di questi borghi, Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, durante l’inverno conta solo sei abitanti. Conosciuta come “La città che muore” a causa del suo isolamento geografico, è collegata alla campagna circostante tramite un ponte sospeso della lunghezza di un chilometro a un’altezza di 70 metri (un’immagine senza dubbio emblematica della difficile situazione che la gran parte delle comunità rurali dell’Italia sta affrontando anche a causa della mancanza di un servizio di trasporti efficiente). Nel 2016, la community italiana di Airbnb ha raccolto oltre 2000 firme per sostenere la candidatura del paese a Patrimonio Unesco e ora Civita è nella rosa dei candidati. Non vediamo l’ora della prossima fase di questa campagna, in cui promuoveremo altre comunità rurali. Nel 2017, il Ministro italiano della cultura ha inaugurato ufficialmente ”L’anno dei borghi”. Airbnb sta sostenendo questa iniziativa in favore di altri villaggi come Civita e porta 7 DOP = Denominazione di origine protetta; IGP = Indicazione geografica protetta; STG = Specialità tradizionale garantita. Oltre i confini delle città | Airbnb | 13
avanti l’organizzazione di una campagna di marketing nazionale in cui saranno pubblicizzati dei circuiti di viaggio alternativi al di fuori delle aree urbane. Come ha detto il nostro cofondatore e Responsabile capo prodotto Joe Gebbia alla presentazione della campagna Small Villages, l’obiettivo è “celebrare il patrimonio di queste aree attraverso l’arte e il design, fornendo parallelamente alle città soluzioni concrete per sostenere la cultura e le tradizioni”. Nei primi mesi del 2017, abbiamo collaborato con il sindaco di Civita per trasformare uno dei palazzi storici del paese in una casa d’artista e alloggio Airbnb. “Casa d’Artista” è il primo edificio pubblico condiviso tramite la piattaforma di Airbnb e Francesco Bigiotti è il primo sindaco in carica a diventare host di Airbnb. I guadagni ricavati dalle prenotazioni saranno d’aiuto per la manutenzione dell’edificio e per finanziare altri progetti di conservazione nel paese. SPAGNA Francesc, Palma di Maiorca Francesc è un web designer indipendente che ha deciso di lasciare la città per intraprendere una vita rurale. Attualmente vive al di fuori della municipalità di Palma di Maiorca e ospita tanti viaggiatori grazie a Airbnb. È stata infatti la nostra piattaforma ad offrirgli un’opportunità alternativa. Tre anni fa, quando lavorava a Berlino, scoprì uno stile di vita sostenibile e decise di ritornare sulla sua isola natia per creare una piccola oasi. Il suo modello per una vita semplice in campagna è suo bisnonno, l’ultimo membro della sua famiglia ad aver lavorato come agricoltore. Francesc ha comprato un terreno e una casa in pessimo stato e ha subito iniziato a restaurarla con le sue mani. Al suo interno ha costruito un pollaio e un orto e spera di essere un giorno autosufficiente. Al momento vive solo e condivide una stanza su Airbnb. I guadagni lo aiutano a coronare il suo sogno di una vita rurale. Nella casa, gli ospiti di Francesc scoprono un’atmosfera di pace e armonia. Per molti di loro poter raccogliere per la prima volta i prodotti dell’orto e le uova per i loro pasti è un’occasione unica! E per Francesc, l’home sharing è un arricchimento, un modo per creare relazioni importanti tra culture diverse e un’opportunità per conoscere viaggiatori con svariati background con cui condividere la sua filosofia di vita. Oltre i confini delle città | Airbnb | 14
L’entroterra della Spagna sta vivendo quella che è la tendenza generale nelle aree rurali di molti Paesi del mondo: i lavori agricoli vengono gradualmente rimpiazzati dall’automazione e si verifica un calo delle opportunità economiche utili a trattenere famiglie e giovani che, invece, si vedono costretti a partire verso le città per cercare lavoro, lasciando dietro di sé una popolazione che invecchia e un rischio crescente di esclusione sociale. Inoltre, un servizio a banda larga spesso irregolare in queste zone rurali complica i tentativi di espansione del turismo al di fuori delle città e tutti gli sforzi per ringiovanire le campagne. Secondo un recente studio della Federazione spagnola delle municipalità, la metà delle giurisdizioni rurali si trova già a rischio di estinzione a causa dello spopolamento: ¨Ci sono 2652 villaggi che hanno meno di 500 abitanti. Di questi, 1286 (quasi due municipalità spagnole su dieci) ne hanno meno di 100. Questi sono 48 in più rispetto al 2015 e 358 in più rispetto al 2000.¨8 In tutto, in base allo studio, quasi 5000 paesi e villaggi spagnoli soffrono le conseguenze di una popolazione che invecchia e un ricambio generazionale inesistente. Alcuni anni fa, i media europei e spagnoli hanno documentato questa tendenza che vedeva interi paesi messi in vendita.9 In tutta la Spagna, oltre 3 milioni di case sono vuote.10 I responsabili politici del Paese considerano una priorità lo sviluppo di politiche intelligenti che possano offrire delle opportunità economiche affinché i più giovani ripopolino le aree rurali e sostengano le persone più anziane che ci vivono. Le municipalità locali hanno delle risorse limitate per attrezzare e commercializzare le loro destinazioni turistiche ma gli strumenti digitali e le piattaforme di sharing economy possono dare una mano in questa direzione. Come ci mostra l’esperienza di Francesc, l’home sharing fornisce un’opportunità che rappresenta una fonte di reddito stabile in uno scenario in cui queste fonti si rivelano molto rare. Allo stesso tempo, aiuta alcune zone ad entrare nel panorama turistico internazionale. Nei prossimi mesi, Airbnb inizierà un partenariato per promuovere uno sviluppo sostenibile e delle destinazioni rurali meno conosciute con la community di host, con altre aziende che si occupano di condivisione e di economia digitale e con i responsabili politici e le autorità delle regioni rurali. Il “Lab de Destinos Rurales” (“Laboratorio delle destinazioni rurali”) mirerà a sviluppare delle soluzioni intelligenti alle principali sfide affrontate dalle campagne spagnole. 20,2 mln € 40,9 mln € Reddito totale degli host delle aree Reddito totale degli host delle aree rurali nel 2015 rurali nel 2016 8 Federazione spagnola delle municipalità, “Rural depopulation in Spain 2016,” 7 febbraio, 2017. 9 Esempio, esempio, esempio. 10 The Guardian, “Scandal of Europe’s 11m empty homes”, 23 febbraio, 2014. Oltre i confini delle città | Airbnb | 15
Nonostante la Spagna conti una delle più piccole comunità rurali di Airbnb, la sua crescita è stabile: anno dopo anno, gli annunci in queste aree sono aumentati del 63% mentre gli arrivi degli ospiti del 110%. La maggior parte degli host rurali spagnoli sono donne (54%) e l’età media è di 46 anni rispetto ai 43 anni degli host di città. Asia-Oceania AUSTRALIA Sharyn, Upper Lansdowne, Nuovo Galles del Sud Sharyn è una nonna in pensione che vive in un alloggio tranquillo con una vista panoramica sulle cime dei vulcani e sulle scarpate di arenaria del Parco nazionale del Coorabakh. Ha pubblicato tre libri e ha vinto diversi premi per i suoi racconti brevi. Amante della natura e attivista ambientale, ha lavorato duramente per mettere in piedi questa casa che rispetta la fauna selvatica e in cui ha creato dei giardini di frutta, verdura ed erbe per poter vivere in modo ecologicamente responsabile. Condividendo la sua casa su Airbnb occasionalmente, Sharyn ha potuto pagare quei lavori che non riesce a svolgere da sola come ad esempio la falciatura dell’erba per produrre in seguito il pacciame. Senza queste entrate, Sharyn non potrebbe continuare a vivere in questa casa e far parte di una community che adora. I suoi ospiti occupano la camera da letto principale e, come se fossero degli amici, condividono con lei la cucina, l’area soggiorno e una veranda luminosa. Vengono da tutto il mondo, in molti dalle città, e dalle innumerevoli conversazioni e recensioni positive, Sharyn ha capito che ospitare con Airbnb è un ottimo modo per far conoscere ai viaggiatori lo stile di vita rurale, sostenibile e a contatto con la natura del suo Paese. Nelle regioni interne e remote dell’Australia, le comunità affrontano una seria di sfide significative e collegate tra loro: il persistente divario di reddito, occupazione e opportunità economiche tra la città e la campagna; l’esodo, in particolare dei giovani, verso le città alla ricerca di migliori servizi e opportunità; la frequenza e la gravità di eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità; la dipendenza delle imprese e delle economie locali dai mercati delle materie prime volatili. Oltre i confini delle città | Airbnb | 16
Sebbene Sydney rappresenti il quinto mercato al mondo per Airbnb, l’entroterra australiano è ora il luogo in cui abita quasi la metà della nostra community del Paese. Lo scorso anno, il 50% degli annunci Airbnb in Australia erano situati in campagna, rispetto al 47% nel 2015. La crescita annuale che si verifica in queste aree rurali è pari al 79%. Il 56% dei soggiorni di ospiti Airbnb in Australia nello scorso anno è avvenuto in alloggi al di fuori delle aree urbane, nel 2015 questo valore era del 53%. Il reddito degli host australiani che vivono in campagna si avvicina sempre più alla metà di quello totale del Paese: nel 2015 era il 45% mentre nel 2016 è salito al 49%. Evitando i costi e le tempistiche per costruire nuove infrastrutture, attrazioni o servizi, Airbnb rende più facile e conveniente l’esplorazione di queste regioni. Questa è una prerogativa dichiarata dal governo australiano che col recente Sondaggio sui visitatori internazionali ha riscontrato che le zone rurali del Paese hanno visto un aumento pari al 29% per quanto riguarda gli arrivi e le spese di turisti stranieri negli ultimi tre anni. Questa democratizzazione del turismo sta creando nuovi introiti e catalizzando la crescita. Un recente studio dell’agenzia Deloitte Access Economics ha mostrato che Airbnb ha contribuito a 1,6 miliardi di dollari del PIL australiano e ha favorito la creazione di oltre 14.000 posti di lavoro. Creando un nuovo flusso di entrate nelle aree rurali e potenziando il turismo in queste regioni, Airbnb sta inoltre aiutando le comunità locali a diversificare le loro economie riducendo la loro esposizione ai rischi tradizionali di settori volatili come quello agricolo e quello minerario. Oltre i confini delle città | Airbnb | 17
287 mln AUD Totale dei guadagni degli host delle aree rurali nel 2016 1,7 mln 127% Soggiorni degli ospiti in alloggi delle Crescita annua degli arrivi degli ospiti aree rurali nel 2016 in alloggi delle aree rurali Sebbene Airbnb conti anche una community di host nello scarsamente popolato outback australiano, la maggior parte degli host delle aree extraurbane vive sulle coste del Paese: a est lungo la Grande barriera corallina, a sud-est nella zona che va dal nord di Brisbane fino all’ovest di Melbourne e nel sud-ovest lungo la costa al di fuori della città di Perth. Abbiamo inoltre una community di host rurali significativa in Tasmania. Il 53% degli host al di fuori delle città australiane è rappresentato da donne. L’outback è una delle zone meno popolate al mondo, con pochi centri abitati importanti (tra cui Alice Springs, Birdsville, Broken Hill e Coober Pedy) dove i principali settori economici sono rappresentati dalla pastorizia (ranch, pecore e altro bestiame), dall’industria mineraria e dal turismo. Dato l’isolamento e le grandi distanze tra le città, con alcune strade accessibili solo da veicoli a quattro ruote motrici, le persone che visitano l’outback soggiornano il più delle volte in una delle aree urbane prima di inoltrarsi nel deserto. Gli host Airbnb di questa zona offrono un’ospitalità tradizionale e sono lieti di dare dei consigli su come godersi al meglio la bellezza selvaggia del paesaggio e su come visitare in totale sicurezza le parti più inospitali del Red Centre australiano. INDIA Oltre i confini delle città | Airbnb | 18
Maya Patel, Associazione delle lavoratrici indipendenti dell’India (SEWA) Maya Patel è una delle host che fanno parte della SEWA, l’associazione delle lavoratrici indipendenti dell’India. Accogliere Daniel, viaggiatore spagnolo e suo primissimo ospite Airbnb, è stato emozionante. Non avendo una buona conoscenza dell’inglese, Maya era preoccupata per la sua capacità di relazionarsi con gli ospiti internazionali. Ma lei e Daniel si sono adattati rapidamente e i gesti hanno facilitato le loro comunicazioni. Maya ha detto: “Mi ha chiesto di svegliarlo alle 10 e ha potuto fare colazione con la mia famiglia. Ha addirittura aiutato mia suocera a macinare le spezie e il frumento. Ha apprezzato il nostro cibo, soprattutto il tè, tant’è che lo beveva diverse volte al giorno. Sono felice che Daniel bhai (“fratello”) abbia gradito la nostra casa e ci abbia lasciato una recensione entusiasta”. Al momento della sua partenza, Daniel ha detto a Maya che l’accoglienza della sua famiglia lo ha fatto sentire a casa. Imparando da questa prima esperienza, Maya sta pensando di acquistare un repellente per zanzare e vuole restaurare il bagno per creare un alloggio più comodo per i suoi ospiti. Il lavoro di Airbnb in India riassume molte delle sfide che abbiamo affrontato (ma anche importanti traguardi raggiunti) per dare una mano agli abitanti delle aree extraurbane a comprendere i benefici economici del turismo. L’home sharing sta iniziando a fornire un mezzo di sostentamento nelle comunità rurali dell’India in cui soprattutto le donne e i bambini hanno delle opzioni estremamente limitate per guadagnarsi da vivere. Nei sei mesi trascorsi da quando abbiamo ufficializzato il nostro progetto pilota con la SEWA, alla fine del 2016, grazie all’home sharing abbiamo fatto dei progressi importanti nel sostegno della responsabilizzazione economica delle donne che abitano queste regioni. La SEWA è composta da 2 milioni di lavoratrici indipendenti che vivono principalmente nelle campagne. Gli obiettivi di questa collaborazione sono una novità anche per Airbnb e utilizzeremo questa esperienza come modello da applicare in altre parti del mondo. Per il progetto pilota nello stato indiano del Gujarat, il team di Airbnb ha chiesto l’aiuto degli host indiani più esperti per far acquisire alle host della SEWA le conoscenze e le tecniche necessarie per svolgere questa attività. Abbiamo inoltre organizzato alcuni workshop per istruire queste host a proposito della gestione dei loro annunci su Airbnb. Oltre alla barriera linguistica e ai bassi livelli di alfabetizzazione tecnologica e finanziaria, il funzionamento dei pagamenti ha rappresentato un ostacolo per cui Airbnb, in collaborazione con le host, ha sviluppato delle soluzioni alternative. L’elaborazione dei pagamenti di Airbnb necessitava un adeguamento per poter accettare il Permanent Account Number (una sorta di codice fiscale indiano valido anche per le società) che le organizzazioni indiane come la SEWA Oltre i confini delle città | Airbnb | 19
utilizzano per le responsabilità fiscali. Questo è solo un esempio delle barriere che abbiamo trovato inizialmente e che un poco alla volta stiamo cercando di superare per far sì che i vantaggi del turismo possano aiutare sempre più persone e comunità. In coincidenza con la presentazione di questo studio, siamo felici di poter annunciare che gli annunci delle otto case delle host della SEWA di questo progetto pilota sono ora pubblicati su Airbnb e possono ricevere le prenotazioni dei viaggiatori di tutto il mondo. Le donne hanno già dato il benvenuto a più di dieci ospiti negli ultimi due mesi! Incoraggiati da questa esperienza, altri dieci membri dell’organizzazione si sono fatti avanti per condividere le loro case entro la fine del mese. Non vediamo l’ora di espandere questa iniziativa oltre i confini del Gujarat per includere sempre più persone in altre regioni dell’India. Anche la nostra seconda iniziativa in India, nello stato dell’Andhra Pradesh, si focalizza sul fornire delle possibilità di sostentamento, in questo caso agli artigiani rurali. Le persone identificate dall’agenzia nazionale del turismo come potenziali host vengono istruite da Airbnb sugli standard di ospitalità e assistite per creare delle esperienze uniche per i viaggiatori. Per il nostro progetto più recente, Airbnb è entusiasta di collaborare con il Gruppo della Banca mondiale, un istituto leader per lo sviluppo internazionale e uno dei principali provider di assistenza tecnica e finanziaria per lo sviluppo del turismo, ad alcune iniziative che includono lo studio sull’impatto dell’home sharing e a progetti pilota in regioni identificate come destinazioni turistiche emergenti. Airbnb supporterà inoltre la formazione di nuovi host in Asia e Oceania e potenzierà la domanda attraverso delle campagne di marketing mirate. Questi sforzi congiunti si concentreranno sia sulle mete turistiche emergenti nelle regioni rurali sia sulle zone emarginate all’interno delle città che le autorità intendono rivitalizzare. Sebbene avessimo considerato l’India e lo Sri Lanka come mercati per questi progetti, questo partenariato si concentrerà maggiormente a livello regionale, con la possibilità di estenderlo altrove. Oltre i confini delle città | Airbnb | 20
GIAPPONE La famiglia di Keiko, Wakayama La prefettura di Wakayama è nota per le sue montagne sacre, le sue foreste e le sue piantagioni di frutta. Nella regione crescono susine, cachi, fragole e pesche. La famiglia di Keiko coltiva principalmente queste ultime. Suo marito si trasferì a Wakayama circa 20 anni fa e dopo aver iniziato con un piccolo lembo di terra, decise che anche lui sarebbe dovuto diventare un coltivatore di successo. Keiko ospitava volontari da ogni parte del mondo per avere un aiuto durante la stagione di punta e tutti vivevano insieme nella sua casa come una grande famiglia. Nel 2015, una coppia di volontari francesi gli ha fatto conoscere Airbnb. Dopo anni di ospitalità, a Keiko e alla sua famiglia è sembrato naturale continuare a ospitare tramite la nostra piattaforma. Hanno subito apprezzato l’idea. Paragonata all’intensità di ospitare volontari con cui vivere, lavorare e mangiare, la relazione che si instaura tra host e ospiti di Airbnb crea uno stile di vita più bilanciato. Alcuni viaggiatori soggiornano nell’alloggio per rilassarsi e godersi i paesaggi meravigliosi, mentre altri vogliono dare una mano alla famiglia con i lavori nei campi. I due bambini di Keiko adorano giocare con gli ospiti stranieri, un’attività che i genitori ritengono positiva per la loro educazione. Le entrate generate dalla loro attività su Airbnb aiutano la famiglia di Keiko a colmare il divario tra gli investimenti fatti per preparare una buona stagione di raccolta e il periodo effettivo di raccolta. Anche quando gli ospiti soggiornano per brevi periodi, Keiko afferma che tra loro si instaura un rapporto di fiducia reciproca all’interno della sua casa. In questo modo, tutti sono come membri di un’unica famiglia e si crea un senso di appartenenza che rende più appagante la vita. Nell’ultimo anno, 5 milioni di ospiti Airbnb hanno soggiornato nelle 47 prefetture giapponesi. La Dieta nazionale ha quindi adottato una legislazione che dà il via libera all’home sharing dichiarando che Airbnb può essere d’aiuto a rivitalizzare l’economia rurale del Giappone attraverso i vantaggi del turismo. Il centro dei nostri sforzi per la rivitalizzazione delle campagne giapponesi sta dando una mano alle autorità locali a ricostruire l’economia in seguito alle catastrofi naturali mantenendo così la propria forza lavoro e offrendo ai residenti quelle possibilità che altrimenti dovrebbero andare a cercare nelle città. Per molto tempo centro importante per la produzione di minerali e acciaio, la città di Kamaishi ha vissuto una transizione verso l’industria dei servizi alla fine degli anni ottanta come conseguenza del declino dell’industria siderurgica giapponese e la chiusura delle fonderie cittadine. In seguito, nel 2011, Kamaishi è stata distrutta dal terremoto e dallo tsunami del Oltre i confini delle città | Airbnb | 21
Tohoku. La città affronta altre sfide dovute al declino del tasso di natalità, all’invecchiamento della popolazione e, come tutto il Paese, a un numero crescente di abitazioni vuote: è previsto che nell’intero Giappone ce ne saranno circa 20 milioni entro vent’anni.11 Kamaishi vedrà la sua popolazione passare dagli attuali 36.078 abitanti a 21.053 previsti entro il 2040.12 Nonostante queste previsioni negative, si sono verificati degli sviluppi incoraggianti: le importazioni nel porto della città sono aumentate notevolmente, l’altoforno di Hashino è stato dichiarato Patrimonio Unesco e sono state costruite nuove strade. Airbnb è orgogliosa di collaborare con la municipalità cittadina nel tentativo di riavviare la sua economia tramite il programma “Open City Strategy” volto ad accrescere la partecipazione civica e ad espandere la rete di persone collegate alla community. Siamo felici di poter avere un ruolo in questa iniziativa consentendo a sempre più persone di condividere le proprie case e aiutando la città ad aumentare gli alloggi per i visitatori anche in vista della Coppa del mondo di rugby del 2019. La nostra prima risoluzione è stata quella di far incontrare i futuri host di questa zona con host più esperti provenienti da altre prefetture per discutere e imparare direttamente da loro le migliori pratiche, specialmente per ospitare nelle aziende agricole. In collaborazione con gli studenti della scuola superiore locale abbiamo inoltre creato la Guida di Kamaishi. Questa Guida evidenzia i luoghi migliori per godersi le bellezze naturali della città, la storia della sua industria siderurgica e i tradizionali festival matsuri di cui i locali vanno molto fieri. Un’altra iniziativa di Airbnb per sostenere la rinascita delle campagne giapponesi è rappresentata dalla Casa di cedro di Yoshino costruita in collaborazione con il paese di Yoshino e col celebre architetto di Tokyo Go Hasegawa che ha scelto di utilizzare un design tradizionale e dei materiali locali. L’annuncio è gestito dalla community di Yoshino e il ricavato andrà a sostegno della stessa. Sebbene la community rurale di Airbnb in Giappone rappresenti ancora una piccola parte di quella nazionale, le cifre registrano una crescita considerevole nell’ultimo anno. I 2200 annunci in zone rurali del 2015 sono più che raddoppiati nel 2016 arrivando a 5300. Gli arrivi degli ospiti sono più che triplicati passando da 70.200 a 257.500 mentre il reddito totale degli host è quasi quadriplicato, da 666 milioni di Yen a 2,5 miliardi di Yen. 141% 267% Crescita annua degli annunci in aree Crescita annua dei soggiorni degli rurali ospiti in alloggi delle aree rurali 11 Bloomberg, “Why 8 Million Homes Lie Empty in Japan”, 20 settembre, 2015. 12 http://kamaishi.webcrow.jp/. Oltre i confini delle città | Airbnb | 22
Al di fuori delle città giapponesi, il 53% degli host sono donne, aspetto che segna una netta differenza con gli host cittadini rappresentati per il 56% da uomini. L’età media degli host in aree rurali è di 42 anni e l’11% degli host di questa tipologia ha più di 60 anni. Per quanto riguarda gli host delle città giapponesi, l’età media è di 38 anni e solo il 5,3% di essi ha superato i 60. A Tokyo, di recente, un gruppo di esperti di tecnologia e del settore immobiliare facenti parte dell’Urban Land Institute ha dichiarato che "restaurare l’orgoglio civico nelle città di provincia e nei villaggi e coinvolgere la popolazione in iniziative volte a usufruire dei vantaggi del turismo sono dei fattori chiave per riportare la vita” nelle campagne giapponesi e nelle zone costiere.13 Un esperto ha fatto notare che le piattaforme di prenotazione online come Airbnb giocano un ruolo fondamentale in questo tentativo perché i costi sono inferiori e il ricavato può essere trattenuto in gran parte dall’host. COREA DEL SUD Il memorandum d’intesa recentemente firmato da Airbnb con la provincia coreana di Gangwon ci impegna ad aiutare le autorità locali ad aumentare le sistemazioni disponibili, incluse quelle al di fuori delle città, in preparazione dei Giochi olimpici invernali di Pyeongchang del 2018. “Con questo accordo, spero che la promozione del [...] marketing del turismo nel Gangwon e un miglioramento della qualità delle strutture ricettive in zone rurali possa darci una mano a risolvere la carenza di sistemazioni in occasione delle Olimpiadi e possa potenziare il turismo locale” ha dichiarato a gennaio il Governatore della provincia Choi Moon-Soon in occasione della cerimonia della firma.14 Questo partenariato è solo l’ultima di tante collaborazioni tra Airbnb e le amministrazioni locali in vista dell’organizzazione di eventi importanti per i quali non si dispone di un numero adeguato di sistemazioni per i visitatori. Airbnb fornisce un’alternativa alla costruzione di infrastrutture permanenti i cui investimenti potrebbero gravare sulle casse delle municipalità e sull’ambiente, permettendo invece agli abitanti di sfruttare le opportunità economiche offerte dall’ospitalità. Lavoriamo quindi per far sì che queste zone possano entrare nel panorama mondiale del turismo. La provincia di Gangwon rappresenta già la principale destinazione turistica per i coreani ma i funzionari prevedono l’arrivo di circa 400.000 visitatori stranieri in occasione dei Giochi invernali del 2018. L’accordo si basa sulla nostra precedente collaborazione con la provincia di Chungcheongnam con cui abbiamo promosso un turismo rurale e aumentato le sistemazioni in vista del 97° 13 Urban Land, Airbnb, Smaller Hotel Operators Helping to Revive Japan’s Hinterlands, 30 maggio, 2017. 14 Comunicato stampa ufficiale in questa pagina. Oltre i confini delle città | Airbnb | 23
Festival degli sport nazionali. Il numero di nuovi host nelle campagne è cresciuto e abbiamo fatto un attento lavoro di analisi delle recensioni affinché queste persone potessero fornire un migliore servizio e promuovere la cultura locale. In seguito a questa iniziativa, all’inizio del 2017, Airbnb è diventata la prima azienda non coreana a ricevere il Premio del Governatore provinciale per la riconoscenza e l’eccellenza. 106% 194% Crescita annua degli annunci al di Crescita annua dei soggiorni degli fuori delle aree metropolitane ospiti negli alloggi al di fuori delle aree metropolitane L’accordo più recente con il Gangwon include inoltre la creazione di una Guida per aiutare i visitatori a vivere un’esperienza più completa nella provincia e per assistere le community di host locali e di ospiti in caso di catastrofi naturali. Un’altra partnership di Airbnb in Corea del Sud che riguarda le aree extraurbane è quella stretta con la Camera di commercio e con il Ministero delle politiche agricole volta a supervisionare l’home sharing rurale e i bed and breakfast per aumentare le opzioni di sistemazione e rivitalizzare l’economia delle campagne. Ci sentiamo davvero gratificati dalle parole favorevoli del Governatore della provincia di Jeju Won Hee-ryong a proposito dell’home sharing e di Airbnb: “Dovrei condividere su Airbnb le camere che non uso nella mia casa”. L’isola di Jeju è la destinazione turistica principale degli abitanti delle città coreane15 e i suoi host hanno dato il benvenuto a 180.000 viaggiatori nel corso del 2016. Gli host delle zone rurali della Corea del Sud mostrano con grande motivazione e orgoglio le loro abitazioni e ciò che rende speciali le loro community. Le donne costituiscono oltre la metà degli host non urbani del Paese (53%), valore di poco più alto di quello registrato nelle città (51%). 15 Fonte. Oltre i confini delle città | Airbnb | 24
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