Saldi nella fede, inizia il cammino! - Centro Oratori Bresciani
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a cura dell’Ufficio Oratori e Pastorale Giovanile - Diocesi di Brescia Serie IV - Anno 2010 - Novembre 30 Saldi nella fede, inizia il cammino! Verso la GMG di Madrid Messaggio Anno Centro del Papa oratoriano Oratori All'interno testo completo e commento Prima e seconda tappa Bresciani L'associazione cambia p.5 p.17 p.32
Cosa segnalare? Appuntamenti zonali, interparrocchiali aperti a tutti; appuntamenti significativi 1 Martedì 12 ottobre alle 20:30 in Cattedrale dal punto di vista pastorale, culturale Apertura degli itinerari di spiritualità e sociale, non a fini di lucro; iniziative originali rivolte non solo al proprio per giovani oratorio. “Il Figlio unigenito lo ha rivelato” con il Vescovo Luciano Come segnalare? Gli appuntamenti dovranno riportare: titolo, luogo, orario, ente organizzatore e il riferimento di un referente. Potranno avere anche un'immagine e una breve descrizione. La redazione si riserva di pubblicare o non pubblicare interamente o parzialmente quanto segnalato per motivi di opportunità, interesse e spazio disponibile. Indicate sempre la necessità di eventuali iscrizioni. IO a! R OTO en d GIR m ersa la pagina degli pau appuntamenti più significativi segnalati dagli oratori della nostra diocesi. ritira Un calendario con lo ! scopo di diffondere e far conoscere appuntamenti proposti dalle nostre Quando 2 realtà locali. segnalare? Verranno segnalati sul numero successivo gli Sabato 30 ottobre appuntamenti inviati via mail a a Roma info@oratori.brescia.it entro il 10 Incontro Nazionale Giovanissimi di AC del mese precedente. "C'è di +. Diventiamo grandi insieme!" Ad esempio entro il 10 novembre dovranno essere segnalati gli Info presso il proprio gruppo di AC e appuntamenti che vanno l'Azione Cattolica diocesana dal 20 novembre al 20 dicembre GIRATORIO il calendario degli oratori
mettiamoci di Gabriele Bazzoli il becco Cambiamenti di forma (e di sostanza) Ancora un cambiamento. Dal numero di settembre della rivista rimarrà tripartita: la monografia, con 2007, il primo numero con il nuovo formato, l'approfondimento di un tema religioso, culturale sono passati tre anni. Tanti per la pastorale o educativo, che non vuole essere pret-a-porter giovanile, tanti per i cambiamenti che l'editoria, ma uno spazio di riflessione distesa e stimolante, in qualche modo, impone. Il Gabbiano tornerà che possa suscitare interesse e dibattito. La parte a far compagnia alla Voce del Popolo per due legata al tema dell'anno, con il commento alle numeri all'anno, ma, mensilmente, proverà a lettere del Vescovo e strumenti per gli incontri del volare con le proprie forze. Ad accompagnare gruppo adolescenti. Infine una parte contenente questo cambiamento, che porterà anche ad una le utility, rubriche varie pronte all'uso, in oratorio, distribuzione zonale attraverso i sacerdoti, un nella comunità educativa, con il gruppo. completo restyling grafico, che rende la nostra Ancora una volta l'invito ai lettori è quello di rivista più “contemporanea”. sostenerci: con l'abbonamento (soprattutto quello Non sono solo cambiamenti di forma, sempre per gli oratori) e con suggerimenti e critiche, che che non pensiamo che, oggi, possiamo cambiare ci aiuteranno ad essere sempre più strumento di forma alla comunicazione senza intaccarne anche servizio e collegamento. la sostanza. Proviamo quindi ad andare al cuore del nostro periodico: nascono nuove rubriche (che scoprirete in questo e nei prossimi numeri) con lo scopo di rafforzare una relazione tra la proposta dell'Ufficio e le idee e le inziative degli oratori, di incentivare uno scambio di progettualità, di continuare a ragionare insieme sul futuro della pastorale giovanile. La rivista mantiene uno sguardo privilegiato sulle necessità dell'educatore e dell'animatore di oratorio: uno strumento operativo e di pensiero insieme. La strutturazione Mare aperto 05 Messaggio del Papa alla GMG Mare aperto 14 Commento al messaggio del Papa 17 Prima tappa anno oratoriano sommario Sotto il Monte Pavia 21 Seconda tappa anno oratoriano Furbi et orbi 26 5 buoni propositi + uno Fotogallery 28 Titoli di testa Nella stiva 30 Chiara Luce e J. H. Newman Nella stiva 32 Associazione Centro Oratori Bresciani Il canto delle sirene 34 Di notte
biglietteria spettacolare a cura di Pedro e Genna Erodiade di Giovani Testori teatro Olimpico di Vicenza piazza Matteotti, 10 (VI) 14-15-16 ottobre 2010 ore 21,00 Aria precAria di e con Ale e Franz Palabrescia via San Zeno, 91 (BS) 21 ottobre 2010 ore 21,00 Shakespeare per l'Olimpico con Giorgio Albertazzi teatro Olimpico di Vicenza piazza Matteotti, 10 (VI) 29 - 30 ottobre 2010 ore 21,00 Con il nuovo Gabbiano, cambia anche l’appuntamento con la Biglietteria Spettacolare. Mamma Mia! il musical Siamo lieti di comunicare che, dal prossimo numero, Teatro Nazionale Milano troverete in questa pagina gli avvisi dei migliori piazza Piemonte, 12 (MI) spettacoli in circolazione nel territorio. Verrà inoltre fino al 31 ottobre 2010 pubblicato un approfondimento legato ad una ore 20,30 (da mar a dom) pieces degna di nota scelta dall’Ufficio Oratori. ore 15,30 (sab e dom) PROSSIMAMENTE AL PALABRESCIA Biglietteria Spettacolare - via Trieste 13/c Teatro di Natale Tel. 0303722252 - fax 0303722250 www.oratori.brescia.it - eventi@oratori.brescia.it Il libro della giugla Il GABBIANO Editore: Autorizzazione del Tribunale di Brescia periodico nato nel 1983 Fondazione Opera Diocesana 31/2007 del 21/08/2007 S. Francesco di Sales Iscrizione R.O.C. n. 13000 del 04/04/2005 Direttore Responsabile: Via Callegari, 6 - 25121 Brescia Adriano Bianchi Tel. 030 44250 - Fax 030 2809371 La redazione E-mail: pubblicita@vocemedia.it Responsabile: Direzione - Redazione - Amministrazione: Marco Mori Via Callegari, 6 - 25121 Brescia Progetto grafico: Hanno collaborato: Tel. 030 44250 - Fax 030 2809371 Silvia Belleri - Nadir 2.0 Gabriele Bazzoli, Francesco Venturi, Stefania Cippo, E-mail: m.toninelli@vocemedia.it www.nadir.com Suor Raffaella Falco, Paolo Festa, Elena Gilli, Paolo Adami, Simone Agnetti, Claudio Franzoni, Felice Olmi, Pubblicità: Stampa: Gabriele Banderini, Gabriele Gennari, Paolo Perlotti. Centro Oratori Bresciani fda eurostampa s.r.l. Via Trieste, 13/c - 25121 Brescia Via Molino Vecchio 185 - Borgosatollo (BS) Tel. 030 3722244 - Fax 030 3722250 Tel. 030 2701606 - Fax 030 2702759 4
Messaggio del Papa per la XXVI GMG mare aperto di Benedetto XVI C ari amici, desiderio che le relazioni tra le persone siano ripenso spesso alla GMG di Sydney del vissute nella verità e nella solidarietà. Molti 2008. Là abbiamo vissuto una grande manifestano l’aspirazione a costruire rapporti festa della fede, durante la quale lo Spirito di Dio autentici di amicizia, a conoscere il vero amore, ha agito con forza, creando un’intensa comunione a fondare una famiglia unita, a raggiungere tra i partecipanti, venuti da ogni parte del mondo. una stabilità personale e una reale sicurezza, Quel raduno, come i precedenti, ha portato frutti che possano garantire un futuro sereno e felice. abbondanti nella vita di numerosi giovani e della Certamente, ricordando la mia giovinezza, so Chiesa intera. Ora, il nostro sguardo si rivolge alla che stabilità e sicurezza non sono le questioni prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che che occupano di più la mente dei giovani. Sì, la avrà luogo a Madrid nell’agosto 2011. [...] domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema 1. Alle sorgenti delle vostre più grandi grande e pressante, ma allo stesso tempo la aspirazioni gioventù rimane comunque l’età in cui si è alla In ogni epoca, anche ai nostri giorni, ricerca della vita più grande. Se penso ai miei anni numerosi giovani sentono il profondo di allora: semplicemente non volevamo perderci 5
Messaggio È parte dell’essere di un impiego sicuro del Papa giovane desiderare e sentire l’anelito per qualcosa di più della ciò che è realmente per la GMG quotidianità regolare grande. nella normalità della vita borghese. Volevamo il Creatore svanisce”. La cultura attuale, in alcune ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita aree del mondo, soprattutto in Occidente, tende stessa nella sua vastità e bellezza. Certamente, ciò ad escludere Dio, o a considerare la fede come dipendeva anche dalla nostra situazione. Durante un fatto privato, senza alcuna rilevanza nella vita la dittatura nazionalsocialista e nella guerra noi sociale. Mentre l’insieme dei valori che sono alla siamo stati, per così dire, “rinchiusi” dal potere base della società proviene dal Vangelo – come il dominante. Quindi, volevamo uscire all’aperto per senso della dignità della persona, della solidarietà, entrare nell’ampiezza delle possibilità dell’essere del lavoro e della famiglia –, si constata una sorta uomo. Ma credo che, in un certo senso, questo di “eclissi di Dio”, una certa amnesia, se non un impulso di andare oltre all’abituale ci sia in vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del ogni generazione. È parte dell’essere giovane tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la desiderare qualcosa di più della quotidianità propria identità profonda. regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito Per questo motivo, cari amici, vi invito a per ciò che è realmente grande. Si tratta solo di intensificare il vostro cammino di fede in Dio, un sogno vuoto che svanisce quando si diventa Padre del nostro Signore Gesù Cristo. Voi siete il adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò futuro della società e della Chiesa! Come scriveva che è grande, per l’infinito. Qualsiasi altra cosa l’apostolo Paolo ai cristiani della città di Colossi, è è insufficiente. Sant’Agostino aveva ragione: vitale avere delle radici, delle basi solide! E questo il nostro cuore è inquieto sino a quando non è particolarmente vero oggi, quando molti non riposa in Te. Il desiderio della vita più grande è un hanno punti di riferimento stabili per costruire la segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo loro vita, diventando così profondamente insicuri. la sua “impronta”. Dio è vita, e per questo ogni Il relativismo diffuso, secondo il quale tutto si creatura tende alla vita; in modo unico e speciale equivale e non esiste alcuna verità, né alcun punto la persona umana, fatta ad immagine di Dio, di riferimento assoluto, non genera la vera libertà, aspira all’amore, alla gioia e alla pace. Allora ma instabilità, smarrimento, conformismo alle comprendiamo che è un controsenso pretendere mode del momento. Voi giovani avete il diritto di eliminare Dio per far vivere l’uomo! Dio è la di ricevere dalle generazioni che vi precedono sorgente della vita; eliminarlo equivale a separarsi punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la da questa fonte e, inevitabilmente, privarsi della vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno pienezza e della gioia: “la creatura, infatti, senza di un solido sostegno finché crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto. 2. Radicati e fondati in Cristo Per mettere in luce l’importanza della fede nella vita dei credenti, vorrei soffermarmi su ciascuno dei tre termini che san Paolo utilizza in questa sua espressione: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col 2,7). Vi possiamo scorgere tre immagini: “radicato” evoca l’albero e le radici che lo alimentano; “fondato” si riferisce alla costruzione di una casa; “saldo” rimanda alla crescita della forza fisica o morale. Si tratta di immagini molto eloquenti. Prima di commentarle, va notato semplicemente che nel testo originale i 6
tre termini, dal punto di vista grammaticale, sono Cosa significa essere dei passivi: ciò significa che è Cristo stesso che prende l’iniziativa di radicare, fondare e rendere giovani? Quali paure e quali saldi i credenti. desideri? La prima immagine è quella dell’albero, fermamente piantato al suolo tramite le radici, che Comincia con questo lo rendono stabile e lo alimentano. Senza radici, sarebbe trascinato via dal vento, e morirebbe. numero del Gabbiano Quali sono le nostre radici? Naturalmente i un piccolo esperimento: genitori, la famiglia e la cultura del nostro Paese, che sono una componente molto importante ogni mese si discute di della nostra identità. La Bibbia ne svela un’altra. Il profeta Geremia scrive: “Benedetto l’uomo che un tema con gli studenti confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È del Centro di Formazione come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme Professionale Zanardelli quando viene il caldo, le sue foglie rimangono di Chiari. verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti”. Stendere le radici, per il profeta, significa riporre la propria fiducia in Dio. ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Da Lui attingiamo la nostra vita; senza di Lui non Cristo, è l’incontro con il Figlio di Dio, che dà a potremmo vivere veramente. “Dio ci ha donato tutta l’esistenza un dinamismo nuovo. Quando la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio”. Gesù entriamo in rapporto personale con Lui, Cristo ci stesso si presenta come nostra vita. Perciò la rivela la nostra identità, e, nella sua amicizia, la vita fede cristiana non è solo credere a delle verità, cresce e si realizza in pienezza. C’è un momento, 7
Messaggio Il relativismo diffuso, secondo il quale la vera libertà, ma instabilità, del Papa tutto si equivale e smarrimento, per la GMG non esiste alcuna conformismo alle verità, non genera mode del momento. da giovani, in cui ognuno di noi si domanda: che piantato nel terreno, così le fondamenta danno senso ha la mia vita, quale scopo, quale direzione alla casa una stabilità duratura. Mediante la dovrei darle? È una fase fondamentale, che può fede, noi siamo fondati in Cristo, come una casa turbare l’animo, a volte anche a lungo. Si pensa al è costruita sulle fondamenta. Nella storia sacra tipo di lavoro da intraprendere, a quali relazioni abbiamo numerosi esempi di santi che hanno sociali stabilire, a quali affetti sviluppare… In edificato la loro vita sulla Parola di Dio. Il primo questo contesto, ripenso alla mia giovinezza. è Abramo. Il nostro padre nella fede obbedì a In qualche modo ho avuto ben presto la Dio che gli chiedeva di lasciare la casa paterna consapevolezza che il Signore mi voleva sacerdote. per incamminarsi verso un Paese sconosciuto. Ma poi, dopo la Guerra, quando in seminario “Abramo credette a Dio e gli fu accreditato e all’università ero in cammino verso questa come giustizia, ed egli fu chiamato amico di meta, ho dovuto riconquistare questa certezza. Dio”. Essere fondati in Cristo significa rispondere Ho dovuto chiedermi: è questa veramente la concretamente alla chiamata di Dio, fidandosi di mia strada? È veramente questa la volontà del Lui e mettendo in pratica la sua Parola. Gesù stesso Signore per me? Sarò capace di rimanere fedele ammonisce i suoi discepoli: “Perché mi invocate: a Lui e di essere totalmente disponibile per Lui, «Signore, Signore!» e non fate quello che dico?”. al Suo servizio? Una tale decisione deve anche E, ricorrendo all’immagine della costruzione della essere sofferta. Non può essere diversamente. casa, aggiunge: “Chiunque viene a me e ascolta Ma poi è sorta la certezza: è bene così! Sì, il le mie parole e le mette in pratica… è simile a un Signore mi vuole, pertanto mi darà anche la forza. uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto Nell’ascoltarLo, nell’andare insieme con Lui divento profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. veramente me stesso. Non conta la realizzazione Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma dei miei propri desideri, ma la Sua volontà. Così la non riuscì a smuoverla perché era costruita bene”. vita diventa autentica. Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, Come le radici dell’albero lo tengono saldamente come l’uomo che “ha scavato molto profondo”. 8
Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la che distoglievano i fedeli dal Vangelo. Il nostro Parola di Cristo. Sentitelo come il vero Amico contesto culturale, cari giovani, ha numerose con cui condividere il cammino della vostra vita. analogie con quello dei Colossesi di allora. Infatti, Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con c’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, emarginare Dio dalla vita delle persone e della anche le delusioni e le sconfitte. Vi vengono società, prospettando e tentando di creare un presentate continuamente proposte più facili, ma “paradiso” senza di Lui. Ma l’esperienza insegna voi stessi vi accorgete che si rivelano ingannevoli, che il mondo senza Dio diventa un “inferno”: non vi danno serenità e gioia. Solo la Parola di prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, Dio ci indica la via autentica, solo la fede che l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di ci è stata trasmessa è la luce che illumina il amore, di gioia e di speranza. Al contrario, là dove cammino. Accogliete con gratitudine questo dono le persone e i popoli accolgono la presenza di Dio, spirituale che avete ricevuto dalle vostre famiglie lo adorano nella verità e ascoltano la sua voce, e impegnatevi a rispondere con responsabilità si costruisce concretamente la civiltà dell’amore, alla chiamata di Dio, diventando adulti nella fede. in cui ciascuno viene rispettato nella sua dignità, Non credete a coloro che vi dicono che non avete cresce la comunione, con i frutti che essa porta. bisogno degli altri per costruire la vostra vita! Vi sono però dei cristiani che si lasciano sedurre Appoggiatevi, invece, alla fede dei vostri cari, alla dal modo di pensare laicista, oppure sono attratti fede della Chiesa, e ringraziate il Signore di averla da correnti religiose che allontanano dalla fede in ricevuta e di averla fatta vostra! Gesù Cristo. Altri, senza aderire a questi richiami, hanno semplicemente lasciato raffreddare la loro 3. Saldi nella fede fede, con inevitabili conseguenze negative sul Siate “radicati e fondati in Cristo, saldi nella piano morale. fede”. La Lettera da cui è tratto questo invito, Ai fratelli contagiati da idee estranee al Vangelo, è stata scritta da san Paolo per rispondere a l’apostolo Paolo ricorda la potenza di Cristo un bisogno preciso dei cristiani della città di morto e risorto. Questo mistero è il fondamento Colossi. Quella comunità, infatti, era minacciata della nostra vita, il centro della fede cristiana. dall’influsso di certe tendenze culturali dell’epoca, Tutte le filosofie che lo ignorano, considerandolo 9
Messaggio Spesso la Croce ci fa è il contrario! Essa è del Papa paura, perché sembra essere la negazione il “sì” di Dio all’uomo e la sorgente da cui per la GMG della vita. In realtà, sgorga la vita eterna. “stoltezza”, mostrano i loro limiti davanti alle che invitarvi ad accogliere la Croce di Gesù, segno grandi domande che abitano il cuore dell’uomo. dell’amore di Dio, come fonte di vita nuova. Al di Per questo anch’io, come Successore dell’apostolo fuori di Cristo morto e risorto, non vi è salvezza! Pietro, desidero confermarvi nella fede. Noi Lui solo può liberare il mondo dal male e far crediamo fermamente che Gesù Cristo si è offerto crescere il Regno di giustizia, di pace e di amore al sulla Croce per donarci il suo amore; nella sua quale tutti aspiriamo. passione, ha portato le nostre sofferenze, ha preso su di sé i nostri peccati, ci ha ottenuto il perdono 4. Credere in Gesù Cristo senza vederlo e ci ha riconciliati con Dio Padre, aprendoci la Nel Vangelo ci viene descritta l’esperienza di fede via della vita eterna. In questo modo siamo stati dell’apostolo Tommaso nell’accogliere il mistero della Croce e Risurrezione di Cristo. Tommaso fa parte dei Dodici apostoli; ha seguito Gesù; è testimone diretto delle sue guarigioni, dei miracoli; ha ascoltato le sue parole; ha vissuto lo smarrimento davanti alla sua morte. La sera di Pasqua il Signore appare ai discepoli, ma Tommaso non è presente, e quando gli viene riferito che Gesù è vivo e si è mostrato, dichiara: “Se non vedo “I giovani sono complicati nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia e testardi, con tanta voglia mano nel suo fianco, io non credo”. di divertirsi ma anche di Noi pure vorremmo poter vedere Gesù, poter parlare con Lui, sentire ancora più fortemente crescere “ (Cristina) la sua presenza. Oggi per molti, l’accesso a Gesù si è fatto difficile. Circolano così tante immagini di Gesù che si spacciano per scientifiche e Gli tolgono la sua grandezza, la singolarità della “Ci si preoccupa Sua persona. Pertanto, durante lunghi anni di studio e meditazione, maturò in me il pensiero dell'opinione degli altri” di trasmettere un po’ del mio personale incontro (Valeria) con Gesù in un libro: quasi per aiutare a vedere, udire, toccare il Signore, nel quale Dio ci è venuto incontro per farsi conoscere. Gesù stesso, infatti, liberati da ciò che più intralcia la nostra vita: la apparendo nuovamente dopo otto giorni ai schiavitù del peccato, e possiamo amare tutti, discepoli, dice a Tommaso: “Metti qui il tuo persino i nemici, e condividere questo amore con i dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e fratelli più poveri e in difficoltà. mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, Cari amici, spesso la Croce ci fa paura, perché ma credente!”. Anche a noi è possibile avere sembra essere la negazione della vita. In realtà, un contatto sensibile con Gesù, mettere, per è il contrario! Essa è il “sì” di Dio all’uomo, così dire, la mano sui segni della sua Passione, l’espressione massima del suo amore e la sorgente i segni del suo amore: nei Sacramenti Egli si fa da cui sgorga la vita eterna. Infatti, dal cuore di particolarmente vicino a noi, si dona a noi. Cari Gesù aperto sulla croce è sgorgata questa vita giovani, imparate a “vedere”, a “incontrare” Gesù divina, sempre disponibile per chi accetta di alzare nell’Eucaristia, dove è presente e vicino fino a gli occhi verso il Crocifisso. Dunque, non posso farsi cibo per il nostro cammino; nel Sacramento 10
della Penitenza, in cui il Signore manifesta la sua “Essere giovani oggi è misericordia nell’offrirci sempre il suo perdono. Riconoscete e servite Gesù anche nei poveri, nei molto complicato, con tutte malati, nei fratelli che sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto. le domande che uno si fa Aprite e coltivate un dialogo personale con sulla sua vita, la paura di Gesù Cristo, nella fede. Conoscetelo mediante la lettura dei Vangeli e del Catechismo della essere giudicato e i tanti Chiesa Cattolica; entrate in colloquio con Lui dubbi sul futuro” (Eleonora) nella preghiera, dategli la vostra fiducia: non la tradirà mai! “La fede è innanzitutto un’adesione personale dell’uomo a Dio; al tempo stesso ed inseparabilmente, è l’assenso libero a tutta la “Come giovane ho un po' verità che Dio ha rivelato”. Così potrete acquisire una fede matura, solida, che non sarà fondata paura del futuro, di quello unicamente su un sentimento religioso o su un vago ricordo del catechismo della vostra infanzia. che mi aspetterà” (Noemi) Potrete conoscere Dio e vivere autenticamente di Lui, come l’apostolo Tommaso, quando manifesta 11
Messaggio Cari giovani, la Chiesa conta su di carità creativa e del dinamismo della del Papa voi! Ha bisogno vostra speranza. per la GMG della vostra fede La vostra presenza viva, della vostra rinnova la Chiesa! con forza la sua fede in Gesù: “Mio Signore e mio membri di questa grande famiglia, ed è la fede Dio!”. professata dalla Chiesa che dona sicurezza alla nostra fede personale. Il Credo che proclamiamo 5. Sorretti dalla fede della Chiesa, per essere nella Messa domenicale ci protegge proprio dal testimoni pericolo di credere in un Dio che non è quello In quel momento Gesù esclama: “Perché mi hai che Gesù ci ha rivelato: “Ogni credente è come veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno un anello nella grande catena dei credenti. Io visto e hanno creduto!”. Egli pensa al cammino non posso credere senza essere sorretto dalla della Chiesa, fondata sulla fede dei testimoni fede degli altri, e, con la mia fede, contribuisco a oculari: gli Apostoli. Comprendiamo allora che la sostenere la fede degli altri”. Ringraziamo sempre nostra fede personale in Cristo, nata dal dialogo il Signore per il dono della Chiesa; essa ci fa con Lui, è legata alla fede della Chiesa: non siamo progredire con sicurezza nella fede, che ci dà la credenti isolati, ma, mediante il Battesimo, siamo vera vita. Nella storia della Chiesa, i santi e i martiri hanno attinto dalla Croce gloriosa di Cristo la forza per essere fedeli a Dio fino al dono di se stessi; nella fede hanno trovato la forza per vincere le proprie debolezze e superare ogni avversità. Infatti, come dice l’apostolo Giovanni, “chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?”. E la vittoria che nasce dalla fede “Mi piacerebbe è quella dell’amore. Quanti cristiani sono stati e sono una testimonianza vivente della forza immaginarmi con una della fede che si esprime nella carità: sono stati famiglia, un lavoro, artigiani di pace, promotori di giustizia, animatori di un mondo più umano, un mondo secondo Dio; anche se so che è difficile” si sono impegnati nei vari ambiti della vita sociale, (Melissa) con competenza e professionalità, contribuendo efficacemente al bene di tutti. La carità che scaturisce dalla fede li ha condotti ad una testimonianza molto concreta, negli atti e nelle parole: Cristo non è un bene solo per noi stessi, è “Mi piacerebbe avere dei il bene più prezioso che abbiamo da condividere punti fermi: un lavoro, una con gli altri. Nell’era della globalizzazione, siate testimoni della famiglia...” (Jola) speranza cristiana nel mondo intero: sono molti coloro che desiderano ricevere questa speranza! Davanti al sepolcro dell’amico Lazzaro, morto da quattro giorni, Gesù, prima di richiamarlo alla vita, “Soprattutto ho un grande disse a sua sorella Marta: “Se crederai, vedrai la desiderio di indipendenza, gloria di Dio”. Anche voi, se crederete, se saprete vivere e testimoniare la vostra fede ogni giorno, anche se so che costa molta diventerete strumento per far ritrovare ad altri giovani come voi il senso e la gioia della vita, che fatica” (Adriana) nasce dall’incontro con Cristo! 12
6. Verso la Giornata Mondiale di Madrid presenza rinnova la Chiesa, la ringiovanisce e Cari amici, vi rinnovo l’invito a venire alla "Giornata le dona nuovo slancio. Per questo le Giornate Mondiale della Gioventù" a Madrid. Con gioia Mondiali della Gioventù sono una grazia non solo profonda, attendo ciascuno di voi personalmente: per voi, ma per tutto il Popolo di Dio. La Chiesa Cristo vuole rendervi saldi nella fede mediante la in Spagna si sta preparando attivamente per Chiesa. La scelta di credere in Cristo e di seguirlo accogliervi e vivere insieme l’esperienza gioiosa non è facile; è ostacolata dalle nostre infedeltà della fede. Ringrazio le diocesi, le parrocchie, i personali e da tante voci che indicano vie più santuari, le comunità religiose, le associazioni e i facili. Non lasciatevi scoraggiare, cercate piuttosto movimenti ecclesiali, che lavorano con generosità il sostegno della Comunità cristiana, il sostegno alla preparazione di questo evento. Il Signore della Chiesa! Nel corso di quest’anno preparatevi non mancherà di benedirli. La Vergine Maria intensamente all’appuntamento di Madrid con i accompagni questo cammino di preparazione. vostri Vescovi, i vostri sacerdoti e i responsabili di Ella, all’annuncio dell’Angelo, accolse con fede pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità la Parola di Dio; con fede acconsentì all’opera parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti. La che Dio stava compiendo in lei. Pronunciando qualità del nostro incontro dipenderà soprattutto il suo “fiat”, il suo “sì”, ricevette il dono di una dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, carità immensa, che la spinse a donare tutta se dall’ascolto comune della Parola di Dio e dal stessa a Dio. Interceda per ciascuno e ciascuna di sostegno reciproco. voi, affinché nella prossima Giornata Mondiale Cari giovani, la Chiesa conta su di voi! Ha bisogno possiate crescere nella fede e nell’amore. Vi della vostra fede viva, della vostra carità creativa assicuro il mio paterno ricordo nella preghiera e vi e del dinamismo della vostra speranza. La vostra benedico di cuore. 13
Commento al messaggio del Papa mare aperto di Manuel Donzelli «Nel corso di quest’anno preparatevi intensamente all’appuntamento di Madrid con i vostri Vescovi, i vostri sacerdoti e i responsabili di pastorale giovanile nelle diocesi, nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti. La qualità del nostro incontro dipenderà soprattutto dalla preparazione spirituale, dalla preghiera, dall’ascolto comune della Parola di Dio e dal sostegno reciproco» (Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, 6). S uona quasi come un compito a casa attenzioni di fondo che possono accompagnare da scrivere subito sul diario! Dopo aver il cammino dei prossimi mesi in oratorio, in tutti descritto ampiamente il tema da lui scelto i nostri oratori, anche in quelli che in agosto non per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, porteranno i ragazzi a Madrid. E anche fuori dagli papa Benedetto si sofferma infatti a ricordare con oratori, rivolgendoci a tutti i Giovani, anche a chi, dove e come ci si deve preparare al grande quelli che la parrocchia non la frequentano o che incontro di Madrid 2011. Penso ovvia la risposta non bazzicano l’oratorio addirittura dalla Cresima da parte dei nostri oratori, che in questo caso o che la Cresima neanche l’hanno ricevuta. Perché ricoprono il ruolo degli alunni: «Il compito ci piace, il Messaggio è rivolto a ogni giovane. Il Papa profe Benedetto. Scriviamo subito sul diario e stesso ce lo ricorda ed esprime questo desiderio, accettiamo la sfida». che cioè l’avventura della GMG e della sua Senza andare troppo nel concreto (per questo preparazione possa coinvolgere «tutti i sono già in preparazione ottimi sussidi), proviamo Giovani, sia coloro che condividono la a cogliere dal Messaggio le coordinate, le nostra fede in Gesù Cristo, sia quanti 14
esitano, sono dubbiosi o non credono in Lui» ambienti dedicati alla pastorale giovanile una (Messaggio, introduzione). certa sensazione di delega da parte del mondo Anche per loro questa esperienza può essere cattolico adulto nei confronti degli oratori per decisiva per la vita. quanto riguarda la crescita di fede dei ragazzi. Dunque, la prima attenzione di fondo può proprio Come porre rimedio a questo grave errore? riguardare la questione della Pastorale Giovanile Terza ed ultima attenzione di fondo può essere oltre l’oratorio. Se il Papa chiede che l’invito alla quella di mediare il Messaggio del papa con la GMG arrivi a tutti i giovani e non solo a quelli che Lettera Pastorale del Vescovo Luciano per l’anno frequentano l’oratorio e la chiesa, come è possibile 2010-2011, Tutti siano una cosa sola. Certo, gli rispondere a questo suo lecito desiderio, che cioè argomenti non sono i medesimi, ma facendo un il Vangelo sia proclamato a ogni creatura (Mc rapido accostamento tra le tematiche proposte 16,15)? È possibile predisporre un cammino che dai due testi, si coglie come possa prospettarsi esca dagli oratori e dalle parrocchie e cerchi di affascinante un lavoro dei ragazzi e dei loro raggiungere ogni giovane? educatori sul doppio binario delle due riflessioni. Una seconda attenzione di fondo sia il Ma a differenza dei binari, che non s’incontrano coinvolgimento di tutta la comunità parrocchiale mai, nel nostro caso le due rotaie potranno dare nella preparazione all’evento della GMG. Al vita ad un continuo e virtuoso intreccio. L’Ufficio numero 6 del Messaggio il papa invita i giovani Oratori della nostra Diocesi facilita questa a credere in Cristo cercando «il sostegno della mediazione attraverso l’itinerario dell’anno comunità cristiana, il sostegno della chiesa!» e oratoriano proposto attraverso Il Gabbiano (in al numero 1 afferma: «Voi giovani avete il diritto particolare il n. 29). di ricevere dalle generazioni che vi precedono Dopo aver solo abbozzato alcune coordinate punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la fondamentali (quante altre ne sapranno vostra vita, come una giovane pianta ha bisogno individuare la creatività dei curati e degli educatori di un solido sostegno finché crescono le radici, d’oratorio???) che possono guidare il cammino per diventare, poi, un albero robusto, capace di verso la prossima GMG, diamo brevemente uno portare frutto». Immagino sia diffusa nei nostri sguardo alle tematiche che papa Benedetto ha 15
Commento Gli ingredienti della regola per i giovani: i bisognosi di aiuto; la lettura dei Vangeli al messaggio sacramenti, il servizio e del Catechismo; del Papa ai poveri, agli la preghiera; la ammalati e ai fratelli testimonianza. voluto porre all’attenzione dei Giovani. per ciò che è realmente grande. Si tratta solo di “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Così un sogno vuoto che svanisce quando si diventa il Papa intitola il Messaggio, citando letteralmente adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò che un passo della Lettera di san Paolo ai Colossesi è grande, per l’infinito». Un’esortazione a dare (2,7). A prima vista, un titolo così rischia di corpo ai grandi sogni personali e comunitari, intimorire più che di incuriosire un giovane. quelli che non mutano dentro di noi con il passare Entrando però nel testo del Messaggio, si coglie del tempo. Quasi un’accusa al mondo troppo fin dalle prime righe tutta la paternità e la economizzato dove tutto è ridotto a prodotto da profondità di cui è capace il nostro Papa. E se non vendere e comprare. Quasi un rinnovato invito rischiassi di essere fuori luogo o offensivo, oserei all’incanto e alla bellezza in sé. dire addirittura che in qualche passaggio (ad Il primo nucleo del Messaggio è nei numeri 2 e 3. esempio nei flash sulla sua gioventù) Benedetto Qui papa Benedetto commenta il testo paolino XVI diventa il nonno carico di esperienza e di da lui scelto come tema della prossima GMG: «Vi sapienza che racconta ai suoi nipotini (i giovani di possiamo scorgere tre immagini: “radicato” evoca tutto il mondo) la bellezza della vita di fede. l’albero e le radici che lo alimentano; “fondato” Si possono individuare nel Messaggio una si riferisce alla costruzione di una casa; “saldo” premessa e due principali nuclei. rimanda alla crescita della forza fisica o morale» La premessa coincide con il numero 1 del (Messaggio, 2). L’auspicio è che ogni giovane Messaggio ed è un inno alla misura alta nella riesca a mettere la propria fiducia in Dio («radicati vita dei giovani: «È parte dell’essere giovane in Cristo»), a rispondere alla chiamata divina desiderare qualcosa di più della quotidianità («fondato in Cristo») tenendo come fondamento regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito di tutta la vita la potenza di Cristo morto e risorto («saldi nella fede»). Nel cammino dell’anno oratoriano questa triplice metafora può essere efficacemente riproposta ai ragazzi. Il secondo nucleo fa riferimento ai numeri 4 e 5 del Messaggio. Il papa invita i giovani a una regola di vita spirituale, necessaria per chi oggi desidera avere un contatto sensibile con Gesù. Gli ingredienti della regola: i Sacramenti (in particolare dell’Eucaristia e della Penitenza); il servizio ai poveri, agli ammalati e ai fratelli bisognosi di aiuto; la lettura dei Vangeli e del Catechismo della Chiesa Cattolica; la preghiera; la testimonianza. Sacerdoti ed educatori potranno sapientemente girare ai giovani questo invito del papa. Papa Benedetto di materiale su cui lavorare ce ne ha fornito in abbondanza, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Adesso le comunità cristiane devono mettersi in movimento senza perdere altro tempo, perché i giovani sono lì che sembrano ignorarci ma sotto sotto ci aspettano, aspettano di vedere la nostra fede in azione desiderosi di imitare adulti in gamba. Ci aspettano… ma ancora per quanto? 16
Inizio anno » I lettera Conosco la tua fatica una comunità che fa tanto ma non ama... Questa tappa dell'anno oratoriano ci aiuta a riflettere sulle motivazioni che spingono il nostro oratorio a lavorare per i più giovani. Non è uno stimolo per suggerirci di fare meno, di eliminare iniziative e attività, ma per ridare un corretto ordine rispetto al nostro fare. All'inizio ci sta la passione educativa, il voler bene, il prendersi a cuore i nostri giovani! Da lì discendono le attività pratiche, i mille modi per mostrare il bene ai più giovani attraverso i nostri talenti. Il Vescovo ci invita inoltre a far ordine nella nostra vita, con pazienza e rispondendo alla chiamata ordinaria all'amore. Brescia Pavia Sotto il Monte Val di Susa Oviedo Toulouse Carcassonne Efeso Madrid Sotto il Monte 17
All’angelo della Chiesa di Sotto il Monte Nascita > chiamata originaria Nascere significa essere chiamati all’amore. all'amore Nasciamo perché qualcun altro desidera e decide per noi la vita e questo desiderio-decisione è il primo atto di amore dal quale dipende tutta la nostra esistenza. Nessuno Vivere > rispondere alla chiamata sceglie di nascere; nessuno può prendere questa decisione per la propria vita. Ma è possibile decidere che nasca Come rispondo alla chiamata qualcun altro e operare in modo da dare la vita a qualcun all'amore? Quali gesti, parole, altro. Ebbene, questo ‘dare la vita’ è un originario atto di atteggiamenti rispettano, amore. È vero che a volte questo atto di amore può essere favoriscono e arricchiscono compiuto inconsapevolmente; a volte può addirittura essere l'esistenza degli altri? deformato fino a diventare espressione di inganno o di violenza; e tuttavia la struttura dell’atto rimane la stessa, positiva: “Vivi! Io voglio che tu viva!” Nascere significa rispondere a questa chiamata e iniziare un cammino che, per sua natura, vuole condurre all’amore, a diventare capaci a nostra volta di dire ad altri: “Vivi! Io voglio che tu viva!” Questo non avviene solo nell’unione sessuale, ma in Vivere > crescere progressivamente tutti quei gesti, parole, atteggiamenti che rispettano e verso la capacità e la scelta di atti di favoriscono e arricchiscono l’esistenza di qualcun altro: tutti bontà e amore verso gli altri gli atti di attenzione, protezione, difesa che una madre pone a favore dei suoi figli; tutti gli atti di onestà, servizio, lavoro che un adulto pone nella società; tutti gli atti di ascolto, stima, rispetto che poniamo nei confronti degli amici e tantissimi altri atti sono espressione autentica dell’amore. Vivere significa crescere progressivamente verso questo Desiderare di amare > amare traguardo di maturità: la capacità e la scelta di porre atti di concretamente bontà e di amore verso gli altri. Desiderare di amare non è difficile: l’amore ci appare come Sai perseverare nella decisione una stupenda realizzazione della nostra umanità e quindi di amare? Quali ostacoli e lo desideriamo spontaneamente. Ma difficile è amare difficoltà ti fanno fare passi davvero, perseverare nella decisione di amare anche quando indietro rispetto a questa si incontrano ostacoli, difficoltà, incomprensioni. Tutti, ad scelta? esempio, desiderano amare; ma pochi desiderano essere pazienti; solo che la pazienza è una prima, semplice forma Pazienza di amore e non è possibile amare davvero senza imparare anche a essere pazienti. Lo stesso si dica dell’umiltà, del perdono, della libertà interiore e così via. Insomma, l’amore Non è possibile amare, essere umili, deve essere imparato e lo si impara ogni giorno, con ogni perdonare, essere liberi senza gesto sincero di benevolenza verso gli altri. pazienza. Alzati e cammina! ha detto Gesù al paralitico che era 18
lettera del Vescovo Luciano bloccato nel suo letto. Alzati e cammina! ripete Gesù a me e Cfr. Gv. 5, 1-18 a te, oggi, all’inizio di questo cammino, così come all’inizio A Gerusalemme vi è una piscina con di ogni nuova giornata. Devi imparare a camminare in cinque portici, sotto i quali giaceva un mezzo al mondo; devi imparare a crescere verso l’amore. grande numero di infermi, ciechi, zoppi Non stare pigro a rigirarti su te stesso: ho messo nelle tue e paralitici. Si trovava lì un uomo che mani il mondo perché tu lo conosca, lo ami, lo migliori con il da trentotto anni era malato. Gesù, tuo impegno; cammina! vedendolo giacere e sapendo che da Vuoi camminare? molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende » prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Il restante materiale relativo alla prima tappa “Sotto il Monte” è disponibile sul sito www.oratori.brescia.it (nella pagina “itinerario pastorale”) oppure sul Gabbiano 29 (p. 6-9) sab-dom Sai fischiare? Iscrizioni entro il 25 ottobre 2010. 6-7 Informazioni a pagina 27 o (1° appuntamento) sul sito www.oratori.brescia.it novembre sab Raccolta di Informazioni a pagina 29 e 13 San Martino sul sito www.oratori.brescia.it In distribuzione depliant informativi novembre sabato Convegno pastorale 20 preadolescenti e Informazioni sul sito www.diocesi.brescia.it novembre adolescenti 19
diario di bordo pagine per la lettura la riflessione e la preghiera con adolescenti e giovani Sul tema della pazienza, dell'infaticabilità come prima e semplice forma di amore, come attributo di un Dio che sa amare, proponiamo due lettere di Oscar, il bambino malato protagonista di “Oscar e la dama in rosa”. Due testi poeteci e profondi. Caro Dio, Caro Dio, grazie di essere venuto. Hai scelto davvero il oggi ho cent’anni. Come Nonna Rosa. Dormo momento giusto, perché non stavo bene. Forse molto ma mi sento bene. Ho cercato di spiegare anche perché eri rimasto turbato dalla mia lettera ai miei genitori che la vita è uno strano regalo. di ieri… Quando mi sono svegliato, ho pensato All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si che avevo novant’anni e ho girato la testa verso crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si la finestra per guardare la neve. sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si E allora ho indovinato che venivi. Era mattina. Ero sarebbe quasi pronti a gettarlo. Infine ci si rende solo sulla terra. Era talmente presto che gli uccelli conto che non era un regalo, ma solo un prestito. dormivano ancora, che persino l’infermiera di Allora si cerca di meritarlo. Io che ho cent’anni notte, la signora Ducru, aveva dovuto schiacciare so di cosa parlo. Più si invecchia più bisogna dar un pisolino e tu cercavi di fabbricare l’alba. Facevi prova di gusto per apprezzare la vita. Si deve fatica, ma insistevi. Il cielo impallidiva. Tingevi diventare raffinati, artisti. Qualunque cretino può l’aria di bianco, di grigio, di azzurro, respingevi la godere della vita a notte, risvegliavi il mondo. Non ti fermavi. È stato dieci o a vent’anni, allora che ho capito la differenza tra te e noi: tu ma a cento, quando sei un tipo infaticabile! Uno che non si stanca. non ci si può più Sempre al lavoro. Ed ecco il giorno! Ed ecco la muovere, bisogna notte! Ed ecco la primavera! Ed ecco l’inverno! Ed avvalersi della propria ecco Peggy Blue! Ed ecco Oscar! Ed ecco Nonna intelligenza. Rosa! Che salute di ferro! Non so se li ho Ho capito che eri qui. Che mi rivelavi il tuo convinti del tutto. segreto: ogni giorno guarda il mondo come Valli a trovare. Finisci se fosse la prima volta. Allora ho seguito il il lavoro. Io sono un tuo consiglio con impegno. La prima volta. po’ stanco. A domani, Contemplavo la luce, i colori, gli alberi, gli uccelli, baci, gli animali. Sentivo l’aria che mi passava nelle narici e mi faceva respirare. Udivo le voci che Oscar salivano nel corridoio come nella volta di una cattedrale. Mi trovavo vivo. Fremevo di pura gioia. La felicità di esistere. Ero incantato. Grazie, Dio, di aver fatto questo per me. Avevo l’impressione che mi prendessi per mano e che mi conducessi nel cuore del mistero a da Eric-Emmanuel Schmitt, contemplarlo. Grazie. “Oscar e la dama in rosa”, BUR (2005) 20
Tempo di avvento » II lettera La corona della vita una comunità povera di mezzi ma ricca di persone Questa tappa dell'anno oratoriano ci aiuta a riflettere su come sappiamo far "buon uso" di persone ed ambienti nella nostra progettazione educativa. È un invito ad organizzarci bene per non sprecare i talenti e i carismi presenti in oratorio. Nella verifica ci sarà chiesto di non scegliere la strada più “comoda”, ma di avere il coraggio di guardare dentro noi stessi e dentro le dinamiche della nostra comunità. Brescia Pavia Sotto il Monte Val di Susa Oviedo Toulouse Carcassonne SmirneMadrid Pavia 21
All’angelo della Chiesa di Pavia Il cammino della vita > sentieri Ci sono autostrade sulle quali si corre velocemente, si scivola ardui, tortuosi e scabri quasi sull’asfalto senza difficoltà; ma ci sono sentieri stretti e impervi, che richiedono fatica, costanza, impegno a chi cfr. Matteo 7, 13-14 li vuole affrontare. Ebbene, il cammino della vita è fatto, “Entrate per la porta stretta, perché in gran parte, di sentieri ardui, tortuosi e scabri; salire per larga è la porta e spaziosa la via che questi sentieri richiede fatica e non lo si può fare senza conduce alla perdizione, e molti sono patire qualche danno: sassi che scavezzano il piede, spine quelli che vi entrano. Quanto stretta è la che graffiano braccia e gambe, rocce appuntite e scivolose porta e angusta la via che conduce alla che debbono essere scalate con prudenza e coraggio. vita, e pochi sono quelli che la trovano!” Probabilmente nel paradiso terrestre le cose erano più facili; ma nel nostro mondo la prova, l’ostacolo accompagna ogni la vita costa fatica > richiede scelte scelta importante. Vuoi farti un amico? devi controllare difficili e superare la gelosia, vincere il bisogno di essere sempre primo. Vuoi imparare un mestiere? devi ripetere fino alla «L'ostacolo accompagna ogni scelta noia alcuni gesti fino a che non ti sono diventati usuali. importante» Vuoi essere onesto? devi rinunciare a una miriade di soddisfazioni che potresti ottenere con l’inganno o la In quali occasioni mi sono forza… Ho sognato qualche volte un mondo migliore, trovato su una strada stretta, dove tutti gli uomini fossero onesti e fare il bene venisse difficile nella mia vita? spontaneo; ma mi sono accorto che è un sogno irreale e chissà, forse anche pericoloso. Un mondo in cui fare il bene è “Figlio, se ti presenti per servire il Signore – dice un saggio spontaneo è irreale e forse anche di Israele – preparati alla prova.” pericoloso Forse è giusto così: se il bene fosse facile, che soddisfazione ci sarebbe a farlo? Se una cima è agevole da raggiungere, la soddisfazione di averla conquistata è minore. 22
lettera del Vescovo Luciano Proprio la fatica che accetto di fare dimostra che amo Hai dei sogni sul futuro del davvero il bene, che l’ho scelto consapevolmente, che lo mondo? Quali? Come te lo considero prezioso e degno di essere cercato anche a costo immagini? di sacrifici. Non si tratta di diventare masochisti – persone che amano la sofferenza per la sofferenza; si tratta di «La fatica che accetto di fare diventare realisti: persone che amano il bene, sanno che il dimostra che amo davvero il bene, bene costa, pagano il prezzo per il guadagno che ne viene. che l'ho scelto consapevolmente» Imparare a pregare richiede impegno; studiare richiede fatica; essere fedeli a un’amicizia richiede perseveranza. Fatica, impegno, perseveranza Vale la pena? La vita ci costringe a rispondere a questa domanda. E Ne vale la pena? a smascherare le scuse che inventiamo per evitare un È questa la domanda alla quale passaggio difficile ma necessario per salire, per crescere. siamo chiamati a rispondere! » Il restante materiale relativo alla prima tappa “Pavia” è disponibile sul sito www.oratori.brescia.it (nella pagina “itinerario pastorale”) oppure sul Gabbiano 29 (p. 10-13) domenica 28 Inizio avvento Sussidi per bambini, ragazzi ed adolescenti Sussidio in preparazione alla GMG per giovani novembre lunedì Un dono in dono, 13 Santa Lucia Materiale informativo disponibile da novembre dicembre sabato 25 Santo Natale dicembre 23
diario di bordo pagine per la lettura la riflessione e la preghiera con adolescenti e giovani Sant'Agostino ha incontrato il Signore relativamente tardi nella propria vita, dopo aver scelto per anni altri sentieri e dopo una ricerca impegnativa e faticosa. Nel brano sottoriportato si legge la gioia e la preghiera per l'incontro. Ma dove dimori nella mia memoria, Signore, fedele è quello che non mira a udire da te ciò che dove vi dimori? Quale stanza ti sei fabbricato, vuole, ma a volere piuttosto ciò che da te ode. quale santuario ti sei edificato? Hai concesso alla mia memoria l'onore di dimorarvi, ma in quale parte vi dimori? A ciò sto pensando. Cercandoti col ricordo, ho superato le zone della mia memoria che possiedono anche le bestie, poiché non ti trovavo là, fra immagini di cose corporee. Passai alle zone ove ho depositato i sentimenti del mio spirito, ma neppure lì ti trovai. Entrai nella sede che il mio spirito stesso possiede nella mia memoria, perché lo spirito ricorda anche sé medesimo, ma neppure là tu eri, poiché, come non sei immagine corporea né sentimento di spirito vivo, quale gioia, tristezza, desiderio, timore, ricordo, oblio, e ogni altri, così non sei spirito, e mutandosi tutte queste cose, mentre tu rimani immutabile al di sopra di tutte le cose. E ti sei degnato di abitare nella mia memoria dal Tardi ti amai, giorno in cui ti conobbi! Perché cercare in quale bellezza così antica e così nuova, luogo vi abiti? come se colà vi fossero luoghi. Vi tardi ti amai. abiti certamente, poiché io ti ricordo dal giorno Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. in cui ti conobbi, e ti trovo nella memoria ogni Lì ti cercavo. volta che mi ricordo di te. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue Dove dunque ti trovai, per conoscerti? Certo creature. non eri già nella mia memoria prima che ti Eri con me, e non ero con te. conoscessi. Dove dunque ti trovai, per conoscerti, Mi tenevano lontano da te le tue creature, se non in te, sopra di me? Lì non v'è spazio inesistenti se non esistessero in te. dovunque: ci allontaniamo, ci avviciniamo, e Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; non v'è spazio dovunque. Tu, la Verità, siedi alto balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; sopra tutti coloro che ti consultano e rispondi diffondesti la tua fragranza, contemporaneamente a tutti coloro che ti e respirai e anelo verso di te, consultano anche su cose diverse. Le tue risposte gustai e ho fame e sete; sono chiare, ma non tutti le odono chiaramente. mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace. Ognuno ti consulta su ciò che vuole, ma non sempre ode la risposta che vuole, Servo tuo più Sant'Agostino, Le confessioni 24
Nel grande mare tempestoso della pastorale giovanile (e contro il logorio della vita moderna) vola alto col GABBIANO! Ecco come avere il nuovo Gabbiano: Acquisto presso il Centro Oratori Bresciani, al prezzo di: 0,60 € a copia - 5,oo € per 10 copie. Abbonamento secondo le condizioni indicate qui sotto: Costo della proposta Spedizione postale n° 1 copia per numero ad anno 15,oo € Distribuzione zonale n° 5 copie per numero ad anno 25,oo € Distribuzione zonale n° 10 copie per numero ad anno 45,oo € Distribuzione zonale n° 20 copie per numero ad anno 80,oo € Distribuzione zonale n° 50 copie per numero ad anno 200,oo € Oratorio di...................................................................................................................................................................... Indirizzo per la spedizione......................................................................................................................................... CAP e Località................................................................................................................................................................ Firma del responsabile.............................................................................................. Riconsegnare il presente modulo, debitamente compilato » via email ad info@oratori.brescia.it » via fax allo 030 37 22 250 » di persona al Centro Oratori Bresciani, via Trieste 13/c, Brescia. Le riviste saranno disponibili appena avvenuto il pagamento. Campagna Abbonamenti GABBIANO 2010/2011
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