Pasqua di vita nuova IN QUESTO NUMERO - CP Madonna del ...
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Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 1 Pasqua di vita nuova IN QUESTO NUMERO Le balaustre di 300 anni fa raccontano... Bella ISO 2018 Anno LXXXIX - Numero 4 - Aprile 2018
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 2 TRA LE GUGLIE 2 La vita nuova non è destinata alle lacrime, ma alla conversione del cuore Moltissimi fedeli hanno gremito il Duomo per il Pontificale di Pasqua presieduto dall’Arcivescovo, che ha chiesto di accogliere «la grazia di un rinnovamento profondo» L a storia nuova che è sempre possibile impensati, di orizzonti affascinanti», ha scan- «per la novità di Pasqua che dà gioia, dito l’Arcivescovo. La storia vecchia è quella alimenta la preghiera, lascia la re- delle lacrime di «un’umanità che avverte l’ir- sponsabilità di scrivere pagine inedite reparabile assenza di motivi per essere lieta»; nel mondo». In una radiosa giornata di sole, su cui pesa la rivincita, come rimprovera si è celebrata la Pasqua di Risurrezione del Gesù ai discepoli. «Chi rimane imprigionato Signore, che ha definito il senso della gioia e in questa storia invecchia lui stesso», ma per del partecipare a un nuovo inizio. «La storia ognuno c’è la possibilità di un principio di no- vecchia che, anche in noi battezzati rischia vità annunciato proprio dalla Pasqua: di- di essere ancora la nostra vicenda quoti- sporsi ad accogliere lo Spirito del Risorto che diana, è conclusa, dobbiamo aprirci alla gra- il Padre manda nel cuore dei credenti. zia di un rinnovamento profondo, di percorsi Continua su: www.incrocinews.it La photogallery Scene di vita diocesana Da Facebook MILANO 11:50 PM – 31 Mar 18 #Sabatosanto #Veglia pa- Nuove nomine: l’annuncio di Delpini al squale Delpini «La Chiesa è giovane e corre con gio- termine della Messa Crismale ia vincendo la rassegnazione» Al termine della Messa Crismale nel Giove- dì Santo, l’Arcivescovo ha annunciato le no- 9:05 PM – 30 Mar 18 #Venerdisanto #Passione mine di alcuni nuovi collaboratori, che sa- Delpini: «Dal “sì” di Gesù sulla croce nasce la vita» ranno effettive dal prossimo 1° luglio. Don Antonio Novazzi nuovo Vicario episcopale 04:25 PM – 29 Mar 18 #Giovedisanto #Coena Do- per la Zona pastorale VII. mini Delpini: «Ricominciare dalle lacrime»
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 3 LA PAROLA DEL PARROCO 3 Come sciupare i momenti più intensi Una prima Comunione che non scorderò “M a io sono la nonna!”. La voce è mata da una illuminata catechista (“Vieni, è ar- così alta che zittisce quelli che rivata tua nonna!”) la nipotina, tutta vestita di bian- via via giungono a quella Mes- co, si avvicina alla nonna -che la guarda con sa di prima Comunione. La sguardo sognante- e le dà un bacio: poi la pren- voce urlante è di una signora vestita in modo ap- de per mano, la fa alzare e la nonna si siede do- pariscente -troppo appariscente per quell’età, cilmente là, dove la nipotina la conduce, sotto avevo pensato- seduta ai primi posti. Ma a quel- l’abile regia della catechista. Ah, i miracoli delle lo sbagliato. L’esatta collocazione dei posti a ce- donne! lebrazioni così è uno degli incubi delle catechi- Ripenso a quella prima Comunione -che non ste. Calcolati quelli dei bambini, si predispongono scorderò- e mi viene in mente quanto scriveva i genitori accanto a loro (nel caso delle famiglie il Consiglio pastorale per incarnare il Giubileo del- separate o in nuova unione, è sempre delicato la Misericordia col titolo: Lo stile centrato su Dio trovare una buona soluzione). Ovvio: i genitori (e non su di sé) nelle nostre celebrazioni fami- sono i primi educatori alla vita di fede dei loro fi- gliari. “Il Papa ci mette sempre in guardia da una gli, e la Comunità cristiana li accompagna con Chiesa autoreferenziale, che dice io-io-io. Se tut- i suoi diversi carismi: le catechiste, il don del- to è accentrato su di sé, non si sente il profumo l’oratorio e gli altri preti, gli animatori, i respon- di Dio, né può sentirlo chi lo cerca. Ciò vale per sabili dei gruppi e dei laboratori, gli educatori nel- la Chiesa nel suo insieme e per ogni singolo fe- lo sport... Certo, anche i nonni, che fanno mol- dele. Sogniamo Battesimi, prime Comunioni e to, moltissimo. Ma i primi sono i genitori. Cresime non più ridotti a stucchevoli eventi mon- Però quella nonna non voleva ammetterlo. Ave- dani famigliari, ma vissuti come momenti in cui va occupato il posto spettante a una mamma e si riconosce grati la presenza di Dio nel cammi- questo faceva sballare tutto il conteggio. “In- no delle nostre famiglie. somma: io sono la nonna e questo posto non Sogniamo il momento in cui i matrimoni non sa- me lo toglie nessuno. Non ho mai mancato ai bei ranno più l’esibizione della floridezza della fami- momenti della mia nipotina: il saggio di danza, glia o della bizzarria degli sposi (e poi “eh, i ma- la finale del torneo di pallavolo, la festa nel locale trimoni in chiesa costano!”...), ma la celebrazione per il suo compleanno. Modestamente ho sem- piena di gioia per aver ricevuto una vocazione al- pre pagato io, ma per mia nipote questo e altro. l’amore così grande. E ora la prima Comunione. Quindi: io di qui non Sogniamo il momento in cui ai funerali non ci si mi muovo”. Riesco a frenare una catechista che aspetterà il panegirico del caro estinto, ma si po- vuole sbranarla e cerco di far valere la mia au- trà percepire, nel dolore di chi vi partecipa, la fi- torità di parroco per persuaderla a spostarsi più ducia nella promessa di Gesù e la speranza del- a lato. Nulla da fare. Nel frattempo arriva chi deve la risurrezione. occupare legittimamente quel posto: e, ahimè, Ci chiediamo: è mai possibile, oggi, continuare non mostra particolare pazienza. La situazione così?”. si fa rovente e mancano pochi minuti all’inizio del- Che qualcuno del CP fosse presente a quella la Messa. Messa di prima Comunione? Magicamente, la soluzione del dramma. Chia- Il prevosto don Angelo
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 4 LA NOSTRA COMUNITÀ 4 Rinati al fonte battesimale ----------- Sposati nel Signore ----------- Riposano in Cristo MASTROMARINO Olindo di anni 86 CASCIO RIZZO Filippo di anni 73 CUOMO Anna di anni 81 PREATONI Luigia di anni 93 MARINI Evelina di anni 99 BALBONI Adelaide di anni 98 TASCA Rosa di anni 90 CITTERIO Ettore Enrico di anni 86 BRUNONI Adriana di anni 95 PARADISO Sabino di anni 83 ACQUATI Giulia di anni 93 LA SPADA Francesco di anni 68 CORRADINI Cipriano di anni 91 BALDUCCI Gerardo di anni 94 MAZZIERI Giuliano di anni 73 BENEDETTI Adelina di anni 102 GENTILE Giovanni di anni 85 ADAMI Gloria di anni 87 Legati del mese di aprile 13 ore 9 DONZELLI Gino e Carla 14 ore 9 BERTASI Giuseppe e Maria Grazia 18 ore 7 BORTOLETTO Antonio e CASAGRANDE Antonietta 21 ore 18,30 CAVENAGO Mario e Peppino 23 ore 9 MEANA Giuseppe, Nino e Giuditta, Maddalena e Giuseppe 24 ore 7 LOVATI Carlo e SAVINO Claudia 28 ore 18.30 LESMA Adelio 30 ore 9 CAVENAGO Battista, Emilia e Rina Legati del mese di maggio 2 ore 7 VITTORI Guido e DE PONTI Giuseppina 3 ore 7 COLOMBO Piero e RECALCATI Virginia 5 ore 9 MEANA Cesare e CAPPELLETTI Irene e Mariangela 7 ore 7 RECALCATI Virginio e ALFIERI Angela 12 ore 18.30 BIANCHI Elena e PAROLINI Enrico, ANDREONI Enrico e Brigida 15 ore 9 CAVENAGO Maria e Rina 16 ore 7 CASSAMAGNAGHI Ines, Carlo e SORMANI Maria 17 ore 7 MAZZOLA Angelo e BIANCHI Maria 19 ore 18.30 CORNO Pietro e Lucia 21 ore 9 MAGNI Pierino e Cavenago Melania 25 ore 9 LOVATI Innocente e Rosa 26 ore 9 BIANCHI Erminio ore 18.30 MAZZOLA Enrico, Carolina, Emilia 28 ore 9 PEREGO Giulio e ANDREONI Giulia 30 ore 7 CONSORELLE DEL SS. SACRAMENTO ore 9 ORIANI Vittorio 31 ore 7 GIUSSANI Carlo e Camilla Per verificare il calendario 2018 dei legati i parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni - passino in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19.00).
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 5 NOTIZIARIO 5 Il percorso al matrimonio Ecco i partecipanti al percorso verso il matri- monio cristiano, che hanno concluso il tem- po in cui scaldare i mo- tori. Perché col matri- monio comincia la cor- sa: la corsa di un amo- re in cui dovranno “amarsi gli uni gli altri con affetto fraterno” e “gareggiare nello sti- marsi a vicenda” (Rm 12,10) “portando i pesi gli uni degli altri” miglie con il vescovo di Novara, Franco Giu- Gal 6,2). lio Brambilla; alla Via Crucis della zona pa- Buon cammino! storale a Sesto, con l’arcivescovo Mario Del- pini. Per non parlare delle Confessioni, Momenti di qualità sempre abbondanti e ricche di misericordia, La Quaresima come tempo di rigenerazio- o delle domeniche di fraternità nei nostri ora- ne non ha mancato di offrire spunti per tut- tori per ogni fascia d’età, con famiglie e ra- ti: pensiamo alla bella serata con il vatica- gazzi. Lo Spirito di Dio non fa mancare la sua nista Tornielli sulla presenza di Dio e sulla fi- presenza per profumare la storia: per que- gura di Papa Francesco in questi tempi in- sto non siamo facile preda del pessimismo quieti. O alla Via Crucis e all’Adorazione del- e dell’amarezza, conserviamo il sorriso e un la Croce del venerdì, vere scuole di vita spi- po’ di umorismo e abbiamo una invidiabile rituale. Al momento di formazione per le fa- voglia di vivere. L’AVO di Bresso festeggia i suoi 25 anni
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 6 NOTIZIARIO 6
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 7 a NOTIZIARIO 3 ETÀ 7 Gruppo parrocchiale Terza Età Programma attività mese di Aprile Giovedì 5: Ore 15 Raccontiamoci... Giovedì 12: Ore 15 Tombolata Giovedì 19: Andiamo a visitare S. Maurizio al Monastero Maggiore, la Cappella Sistina di Milano, Ore 14 partenza da Piazza Martiri rientro ore 18,30 circa Giovedì 26: Ore 15 Parla il medico Ogni mercoledì alle ore 15.00, si può partecipare ai lavori a maglia e in stoffa a favore dei nostri missionari.
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 8 AFFARI ECONOMICI 8 I decori più ammalorati sono stati restaurati Ritocchi e pulizie interne Ma ora ci fermiamo per pagare i debiti… di Roberto Cassamagnaghi per la Commissione Affari economici I n marzo, a lavori esterni quasi completa- re la chiesa libera dai cantieri nella settima- ti (mancano ancora la sistemazione del- na santa e soprattutto perché è finita la di- lo zoccolo di pietra della facciata della sponibilità economica essendo tutti impe- Chiesa e la verniciatura delle inferriate del- gnati a risparmiare quanto serve per la re- le finestre), abbiamo sistemato alcune zone stituzione della quota 2018 del prestito interne fortemente rovinate. che i parrocchiani hanno fatto. Il primo intervento, come già preannuncia- Vista la continua e costante discesa del- to, ha interessato la zona l’umidità abbiamo instal- all’interno del campanile lato una piccola boiserie dove c’è la scaletta che nella zona a lato dell’alta- porta al pulpito; è stato si- re della Madonna a pro- stemato e rifatto l’intona- tezione dei muri che ven- co e ridipinte le murature gono rovinati dalle sedie. dopo tantissimi anni di Questo piccolo interven- “quasi abbandono”. An- to ci è sembrato valido che la base della cella per poter poi pensare, campanaria, con ancora nel tempo, ad intervenire le corde per l’eventuale nelle due aree a lato del- suono manuale delle l’altare maggiore per pro- campane, è ora in ordine. teggere i muri in partico- Poi, all’interno della Chie- lare sotto le finestre. sa e, proprio partendo Infine la luce: dopo la dalla zona tra il campani- perfetta installazione del- le e l’altare dei SS. Naza- le nuove luci nella cupo- ro e Celso, sono state ri- la con il “mostruoso ra- sistemate le murature e ri- gno” “ dobbiamo ancora dipinta la zona con colo- completare alcune zone ri appropriati. Nella parte alta, un team di de- intervenendo per eliminare le fasce più coratori specializzati, ha ripreso e rifatto i de- scure e regolare le nuove luci per avere il cori. Dopo questa prova l’intervento è con- massimo dell’intensità sia nella parte cen- tinuato per altre zone della chiesa fortemente trale della Chiesa sia sull’altare. Anche se con ammalorate (vedi sopra il pulpito, ecc.) e difficoltà e cercando di ottimizzare al mas- sono state interessate anche alcune colonne simo le poche risorse, completeremo quan- dove sono stati rifatti gli intonaci con malte to sopra e contemporaneamente inizieremo specifiche e ridipinto il finto marmo quale con interventi di manutenzione affinché completamento degli interventi. quanto è stato fatto venga conservato in ot- Ora ci siamo fermati per due motivi: lascia- timo stato a lungo.
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 9 DARE CORPO ALLA FEDE 9
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 10 CONSIGLIO PASTORALE 10 Il contributo di Bresso al Sinodo ambrosiano “Chiesa dalle genti” Dalle periferie si vede meglio L’incontro pieno di sorprese e di gratitudine coi cattolici migranti giunti nelle nostre comunità dalla segreteria del Consiglio pastorale “È un’esigenza della Chiesa mi- E dimentichiamo qualcuno di certo… lanese incontrare e ascoltare Potremmo evidenziare questi aspetti su i fratelli cattolici provenienti cui meditare attentamente. da altri Paesi del mondo”. 1 “A Bresso ci sentiamo a casa”: Questa frase sintetizza bene il senso del Si- il primato delle relazioni fraterne. nodo ambrosiano: come in una famiglia è I migranti sono stati sorpresi dall’acco- una esigenza vitale incontrarsi e ascoltarsi, glienza ricevuta. “A Bresso ci si sente a casa” così nella famiglia della Chiesa. hanno detto in molti. Prima ancora dei bi- Le nostre tre parrocchie hanno voluto in- sogni reali e concreti (con approcci alla Ca- contrare semplicemente, ma intensamente, ritas, alla San Vincenzo, alle due scuole di alcuni fra i cattolici provenienti da altri Pae- lingua e cultura italiana promosse nelle no- si in uno stile semplice e famigliare. Abbia- stre parrocchie, al Centro per la Famiglia); mo ascoltato storie di persone provenienti prima ancora di una necessità di natura re- da quattro continenti (Europa, Asia, Africa e ligiosa (i bimbi da battezzare, i -pochissimi- Sud America): Albania, Romania, Filippine, funerali, i matrimoni...), ciò che ha colpito i Sri Lanka, Perù, Ecuador, San Salvador, Ca- migranti cattolici è la disponibilità delle no- merun, Uganda. stre parrocchie. Parole di gratitudine affet- tuosa per i fedeli che li han- no accostati e hanno mo- strato amicizia e pazienza: “Questa famiglia italiana ci ha aiutati tantissimo”; singolare apprezzamento per i nostri preti, accostabili e fraterni, non capi da riverire o funzio- nari di cose di chiesa: “Si par- la tanto coi preti, qui, e che bello che vengono a benedi- re casa per casa!”; ricono- scimento della preziosità del- le operatrici nella carità, at- tente alle persone, più che a “casi”. Con loro sono nate amicizie vere: “Abbiamo cer-
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 11 CONSIGLIO PASTORALE 11 cato nella Chiesa persone che ci capisco- gava sempre e raccontava il Vangelo, non no: le abbiamo trovate e ci hanno dato spe- sarei mai stata cristiana. Tutto doveva essere ranza”. Prima del pacco viveri o dell’aiuto nel- fatto di nascosto. Qui da voi la prova è cau- la giungla della burocrazia i migranti hanno sata dal benessere, da noi dalla dittatura”. colto lo stile fraterno della nostra Chiesa. “Da piccola in casa si leggeva la Bibbia e si Così la carità viene accolta con minore ver- pregava: non l’ho mai dimenticato”. gogna e come un aiuto reciproco che ci si Su questo punto la nostra Chiesa ambro- dà in famiglia: “Cui fu donato in copia, doni siana sta rimodulando il suo stile educativo: con volto amico, con quel tacer pudico, che senza la famiglia tutto è fragile e l’educazione accetto il don ti fa” (A. Manzoni, Penteco- alla fede non attecchisce nel cuore. Abbia- ste 125). Certo, non sono mancate le diffi- mo da imparare dai migranti fratelli nella fede. coltà e l’incontro coi pregiudizi. Ma è la gra- 4 “Le nostre Messe sono belle, titudine che prevale. La carità fa sempre la vivaci e lunghe: qui non è così”: differenza. la qualità alta delle liturgie. 2 “Nel mio paese è difficile I migranti non mostrano particolare difficol- spiegare la bellezza dell’oratorio”: tà nel riconoscersi nei nostri stili formativi alla una specificità della Chiesa ambrosiana fede, nelle nostre liturgie o nella nostra spi- che non tramonta. ritualità. Evidenziano però freddezze nelle ce- Singolare stima verso l’oratorio, che svolge lebrazioni. “Da noi in Africa la Messa dura anche oggi una funzione primaria: quanto più una mattina, tutti cantano, ci sono danze, la un oratorio si mostra fraterno (coi più gran- musica è coinvolgente. Qui non è così” e si di) e materno (coi più piccoli), tanto più è fermano pudicamente, quasi a non voler fe- strumento efficace di comunicazione del rire. Qualcuno è più esplicito: “A Milano, la Vangelo: “In oratorio siamo stati aiutati a cre- grande città, c’è più freddezza nelle Messe. scere nella fede, noi e i nostri figli”. “Bisogna Qui è meglio, però…”. “Frequentiamo la essere fortunati a incontrare le persone giu- chiesa di Santo Stefano a Milano, siamo tut- ste e lì lo siamo stati”. “Che belli gli incontri ti sudamericani. La chiesa è sempre piena, delle famiglie in oratorio!”. “All’inizio ero un ci sono tanti giovani”. Dobbiamo cogliere l’in- po’ diffidente verso gli altri due oratori, poi vito a celebrazioni più calde, meno sbriga- col tempo, conoscendo le persone, ho tive, più coralmente partecipate, dove non colto l’opportunità. Adesso faccio l’anima- si percepisce lo stile del “son qui per sbri- trice”. Ma qualche giovane ammonisce: gare ’sta faccenda con Dio, e sbrigarla in fret- “Mi sono allontanato dall’oratorio perché a ta”. Meditate gente, meditate… qualcuno stavo antipatico”. Senza fraterni- In sintesi: ci sono state sorprese che non im- tà, nulla vale. maginavamo. Ci aspettavamo racconti di di- 3 “La fede ci è stata trasmessa in casa”: sagi, nostalgie, fatiche, e abbiamo invece tro- lo strategico ruolo della famiglia. vato storie di ammirazione per le nostre co- Tanti migranti cattolici hanno evidenziato il munità ricche di carità, di gratitudine, di af- ruolo della famiglia d’origine nella trasmis- fettuosa vicinanza. Una cascata di inco- sione della fede. “La mia famiglia mi ha tra- raggiamento per noi che, quando ci con- smesso una fede molto forte. In gioventù mi frontiamo sulle nostre parrocchie, mettiamo sono allontanata ma poi sono venuta qui e sempre in evidenza i problemi e le fatiche che ho trovato voi”. “In Albania c’era la proibi- ci affannano. Un vero segno dello Spirito. zione di pregare: senza la nonna, che pre- Dalle periferie si vede meglio!
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 12 COLORI DEGLI ORATORI 12 La Pasqua coi ragazzi A servizio, accanto alla nostra gente Educare le nuove generazioni, coi segni della Liturgia, è meglio che tante parole La Domenica delle Palme La lavanda dei piedi il Giovedì Santo
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 13 GRUPPI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI 13 L’Isola dei Compiti Cercatori d’infinito Una esperienza di servizio tra i ragazzi di Carla Oriani Mazzola per L’Isola dei Compiti F ebbraio 2018. Primo pomeriggio. ta con vicende alterne, dentro e fuori dal- Un’insegnante in pensione entra a l’oratorio, grazie alla generosa disponibilità prendere un caffè in un bar. Da pa- di tante persone - impossibile qui ricordar- recchi anni ormai dedica alcune ore le tutte - fino ad arrivare all’oggi. L’Isola dei del suo tempo a un’attività di aiuto allo stu- Compiti è parte di Portofranco, un’opera dio che si chiama “Isola dei Compiti”. Ac- nata a Milano nel 2000 e che nel tempo si cenna al fatto che sta andando proprio lì. è sviluppata in varie parti d’Italia. Si tratta per “L’Isola dei Compiti? Si tratta di quel luogo lo più di docenti, in servizio o in pensione, dove vengono parcheggiati nel pomeriggio ma anche di professionisti, casalinghe, im- dei ragazzi?”, si intromette un avventore. L’in- piegati, universitari che prestano gratuita- segnante è amareggiata e invita il signore in mente il loro servizio nell’interesse dei ra- questione a venire a vedere di persona di che gazzi. Ci si prende a cuore il ragazzo nella cosa si tratta e magari, perché no?, a dare sua interezza. Lo studio è l’attività prepon- una mano. derante, ma da noi non mancano anche mo- Cos’è l’Isola dei Compiti? È un’attività che menti di convivialità, momenti in cui si dà un risponde a un bisogno conosciuto già tan- giudizio a partire da una lettura comune. ti anni fa. Nel 1967 don Silvano Colombo, Ogni giorno si inizia con una preghiera alla responsabile dell’oratorio, aveva sollecitato quale i ragazzi partecipano liberamente nel un gruppo di studenti universitari ad impe- rispetto reciproco. E ci si rende conto di ave- gnarsi in un’attività di doposcuola di aiuto ad re tutti lo stesso bisogno: di essere accol- alcuni ragazzini delle elementari e delle ti, voluti bene, valorizzati, perdonati. medie. Per capire il senso del gesto don Sil- Dal 2008 la sede è in una palazzina che fa vano faceva leggere agli “educatori in erba” parte del complesso Cooperativa dei Fiori in “Lettera a una professoressa” di don Mila- via don Minzoni, 58. Così la descrive Be- ni e “Il senso della caritativa” di don Giussani. nedetta, dodici anni: Oggi parlerò di un po- Scrive don Giussani: «Quando c’è qualco- sto dove vado ogni giorno della settimana, sa di bello in noi, noi ci sentiamo spinti a co- ovvero del mio doposcuola: “L’Isola dei municarlo agli altri. Quando si vedono altri Compiti”. Per molti è una semplice struttu- che stanno peggio di noi, ci sentiamo spin- ra, ma per me è una grande casa formata ti ad aiutarli in qualcosa di nostro. Tale esi- da una grande famiglia. Tutto inizia da fuo- genza è talmente originale, talmente natu- ri. Di solito la porta è aperta: come le brac- rale, che è in noi prima ancora che ne sia- cia di una mamma, pronta ad accoglierti, mo coscienti e noi la chiamiamo giustamente sempre… legge dell’esistenza. La legge suprema, La responsabile, Nicoletta, e la sua valida cioè, del nostro essere è condividere l’es- “vice” Giulia sono presenti dal lunedì al ve- sere degli altri, è mettere in comune se stes- nerdì coadiuvate da trenta volontari più si». una decina di universitari che si alternano nei Nel corso degli anni l’attività si è sviluppa- vari giorni. Il bisogno è grande e a volte può
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 14 GRUPPI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI 14 sembrare che sia troppo poco quello che si arido, invogliarli ad affrontare la realtà. In- fa, ma un sano realismo impone di stare al- credibile! Si può persino arrivare ad appas- l’evidenza dei fatti. Non ci si accontenta di sionarsi stupefatti nel ricercare rime e as- meno e si cerca di dare il massimo possi- sonanze nel “Cantico delle Creature”. Un bile. L’attività si articola su due turni dalle particolare diventa occasione per spalancarsi 15.00 alle 16.30 e dalle 17.00 alle 18.30 e all’infinito. vede coinvolti 150 ragazzi delle elementari “Che cosa c’entrano le espressioni di ma- e delle medie, qualcuno anche delle supe- tematica con la vita?”, si è sentita chiedere riori; italiani e stranieri, cattolici e musulma- una volontaria. Citando Plutarco ti rendi sem- ni, alcuni addirittura si dichiarano “atei”! pre più conto che «i ragazzi non sono vasi Eppure, nel rapporto con loro, che parte da riempire ma fuochi da accendere» e sco- sempre dal fare i compiti, dallo studio, si sco- pri che accendendo loro tieni vivo anche il pre di avere a che fare con dei “cercatori di fuoco che è in te. Spesso sollevi lo sguar- infinito”. Un esempio di pochi giorni fa. Si la- do e contempli con commozione, stupore vora sul verbo inglese can (essere in grado e gratitudine la bellezza di questo luogo col- di) “Can your Mum speak French? Tua mam- mo di passione. ma sa parlare francese? Rispondi!”. “Cosa Una gratitudine ben espressa negli auguri di vuoi che ne sappia! Non la vedo da tre anni!” Natale inviati da una ragazzina: replica D., undicenne di origine musulmana. Ciao Nico, volevo augurarti ancora buon Na- E così si scopre che suo papà non si sa dove tale, e volevo ringraziarti, anzi ringrazio tut- sia, che lui viveva coi nonni ma che di re- ti per quest’anno di aiuto. cente il nonno è morto. Gli è rimasta solo la Fate davvero tanto per noi, dei semplici ra- nonna. Ti guarda negli occhi e ti chiede: “Ma gazzi che voi accogliete sempre, e anche se se alla fine si muore, che senso ha vivere?”. si sbaglia siete sempre pronti a perdonare . “Tu credi?”. “No. Sono ateo”. Ci si sente toc- Davvero non so come facciate a venire tut- cati nel profondo. B., che sta lavorando in- ti i giorni da noi, a ricominciare sempre e co- sieme a lui, osserva: “Non si può vivere sen- munque, a dire “oggi è un altro giorno”. Rin- za credere a qualcosa”. Le grandi doman- grazia davvero di cuore il Bobbi per la sto- de, scoprire il senso della vita! Gli dici che ria narrataci, che mi ha fatto riflettere tanto, la sua è la domanda più importante di tut- su come Gesù perdona, perdona sempre, te, di tenerla desta perché a ogni doman- mette da parte l’orgoglio e perdona. da del cuore c’è una risposta. È un pezzo GRAZIE DAVVERO GRAZIE PER TUTTO di strada che possiamo percorrere insieme. QUESTO. La sfida, os- serva un inse- gnante che da più anni aiuta i ragazzi, è cer- care di accen- dere il loro io, condurli a prendere gu- sto a qualcosa che di per sé sembrerebbe
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 15 APPROFONDIAMO 15 Sull’Amoris laetitia basta pregiudizi e resistenze «Accogliere i risposati non è motivo di scandalo» Il vescovo Semeraro: leggere tra le righe di ogni storia personale per- ché chi vuole cercare la volontà di Dio giunga a metterla in pratica di Luciano Moia C ome tutte le rivoluzioni, anche conferenze regionali, si è dotata di un’“Istru- quella determinata da Amoris lae- zione pastorale” per «accogliere, discerne- titia comporta una grande fatica. re e integrare nella comunità ecclesiale i fe- Molto più comoda una pastorale deli divorziati e risposati civilmente». Un im- con linee ben definite e colori senza sfu- pegno a cui non si può sfuggire perché, an- mature. Bianchi di qua, neri di là. Vietati i gri- nota Semeraro, «questi nostri fratelli e so- gi. «Comprendo coloro che preferiscono una relle hanno anche loro bisogno di vicinanza pastorale più rigida che non dia luogo ad al- e di accompagnamento». Va quindi consi- cuna confusione – scrive Papa Francesco derato che si tratta di persone che, pur se- nell’Esortazione postsinodale (Al, 308) – ma gnate dalla delusione e dal fallimento, non credo sinceramente che Gesù vuole una hanno perso la fiducia verso l’istituzione ma- Chiesa attenta al bene che lo Spirito spar- trimoniale. La loro presenza nelle comunità, ge in mezzo alle fragilità». Nella nuova pa- la loro partecipazione alla liturgia domenicale, storale familiare senza ricette predefinite, pro- la loro richiesta per un’educazione cristiana prio come le reali situazioni di vita della mag- dei figli e per il cammino di preparazione ai gior parte delle persone, non bisogna stan- Sacramenti, obbliga a prendere in consi- carsi di verificare, approfondire, porre a con- derazione quella tacita domanda per un’ac- fronto, perché dobbiamo «piuttosto impa- coglienza più autentica. Queste persone non rare a leggere tra le righe di ogni storia per- possono quindi essere lasciate ai margini sonale, cercando di creare le condizioni per- delle comunità, anche se queste situazioni ché chi ne ha bisogno e vuole dav- vero cercare la volontà di Dio, illu- minato dalla sua Parola nella Chie- sa, giunga a metterla in pratica; possa farlo non da solo, ma attra- verso un cammino di accompagna- mento». Così osserva il vescovo Marcello Se- meraro, vescovo di Albano e segre- tario del C9, il gruppo di cardinali che aiuta il Papa nella riforma della Cu- ria, in un volumetto denso e corag- gioso Rallegratevi con me. Nei gior- Mons. Marcello Semeraro, vescovo di ni scorsi anche la diocesi laziale, Albano e segretario del C9 come già altre comunità ed alcune
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 16 APPROFONDIAMO 16 richiedono un «attento discernimento e un partner, verso i figli, verso la comunità. E ora, accompagnamento di grande rispetto». nella nuova unione, prendere in esame fe- Chiarita l’urgenza dell’obiettivo, definite le ra- deltà, responsabilità, impegno, disponibili- gioni che impongono a una comunità di non tà, apertura alla carità. A questo punto, si sottrarsi, occorre addentrarsi nel merito può avviare il processo di integrazione nel- dei criteri. E qui entra in gioco lo strumen- la comunità, l’opera attraverso cui «un fedele to fondamentale che si chiama discerni- è reso consapevole di essere membro del- mento. Semeraro, che ha già affrontato lo la Chiesa e – ricorda ancora il vescovo di Al- scorso anno il tema nel saggio L’occhio e la bano – parte attiva di una determinata co- lampada. Il discernimento in Amoris laetitia munità». Non è detto che questo percorso (Edb, pagg. 160, euro 14), spiega in questa «debba portare necessariamente all’ac- occasione che discernere vuol dire, qui e ora, cesso ai Sacramenti». Amoris laetitia non «riconoscere la voce e l’opera di Dio nella parla di un «permesso generalizzato» ma di propria vita e nella propria storia al fine di ri- un aiuto possibile che va concretizzato in spondergli col rendere la propria vita il più modo paziente. Di grande originalità l’ap- possibile conforme alla sua volontà, cono- profondimento sul tema dello scandalo sciuta e amata». Non significa abbassare che, come spesso si dice, sarebbe rappre- l’asticella, accontentarsi del minimo male sentato dall’accoglienza palese dei divorziati praticabile ma puntare al massimo bene risposati nella comunità. Semeraro critica possibile. E questo bene, secondo la legge questo atteggiamento. Un conto è assicu- della gradualità, non è fissato una volta per rare riservatezza e discrezione, un altro è tutte ma segue un percorso dinamico, se- «giustificare pregiudizi e resistenze che im- condo una linea che si muove dalla fragili- pediscono di accogliere l’altro senza pos- tà all’ideale. sibilità di dialogo e superamento delle di- Alla luce del discernimento appare com- stanze». Un atteggiamento che va supera- prensibile guardare al proprio passato, to nella logica della misericordia pastorale. chiedersi come ci si è comportati verso l’ex Tratto da Avvenire di venerdì 9 marzo 2018
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 17 OLTRE IL CAMPANILE 17 Una tragedia peggiore di quella siriana Yemen tra fame, colera e bombe Raid su ospedali e civili, carestia, epidemie. Il Paese arabo più povero e isolato sta vivendo una crisi senza precedenti. E senza acqua potabile, elettricità, medicine, a farne le spese sono sempre i bambini di Barbara Ciolli B ombardamenti a tappeto, care- occidentale – a guida saudita; il colera, di- stia, colera. In Yemen è in atto un lagato in particolar modo nella capitale Sa- disastro umanitario maggiore di naa a causa del forte deteriorarsi dei servi- quello siriano, a sua volta dichiarato zi di base e conseguentemente delle con- in precedenza il peggiore per mano del- dizioni di vita. l’uomo dalla fine della Seconda guerra I morti nel conflitto, una guerra civile co- mondiale. Il più grave al mondo, insomma, minciata nel settembre 2014, oscillano a se- anche perché uccide soprattutto bambini. conda delle diverse fonti tra gli 8 mila e gli E se è opinabile una contabilità delle migliaia oltre 10 mila, in maggioranza civili, e tra loro di morti e dell’orrore di due Paesi in balia del- circa 2 mila minorenni. I feriti sono oltre 45 la guerra civile e delle ingerenze straniere, mila, 2 mila i bambini soldato e circa 3 mi- l’obiettivo della tragica classifica è far ac- lioni gli sfollati. Circa 17 milioni (il 62% de- cendere i riflettori sulla catastrofe ignorata gli yemeniti) non hanno di che mangiare e dello Yemen. l’80% dei bambini ha immediato bisogno di Catastrofe umanitaria. Tre cause di distru- assistenza umanitaria. I casi sospetti di zione di massa concomitanti devastano il colera sono oltre 1 milione e circa 2 mila i Paese millenario più povero della regione: le morti per la malattia. armi, acquistate per migliaia di dollari da- gli Usa e dalla Gran Bretagna (fornitori di supporto logistico e di intelligence nei raid) ma anche dal- l’Italia e sganciate dall’Arabia Saudita senza distinzione tra obiettivi militari e po- polazione civile; la carestia innescata dal blocco aereo-na- vale disposto da ol- tre due anni sempre dalla coalizione – filo-
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 18 OLTRE IL CAMPANILE 18 Paese isolato. I dati sullo Yemen sono terrificanti, ma ven- gono narrati poco e in ritardo, come i soccorsi messi in atto, anche per la quasi impossibilità dei giornalisti di en- trare nel Paese: per- sino l’atterraggio a Sanaa degli aerei delle Nazioni Unite e degli operatori umani- che per il blocco commerciale. Gli yemeni- tari viene ostacolato da Riad. Alla chiusura ti intrappolati nei luoghi più irraggiungibili non dello spazio aereo e navale, con l’interven- sono neanche consapevoli della natura to militare dell’Arabia Saudita, quasi tutti gli dell’epidemia: osservano la loro gente mo- stranieri e in particolar modo gli occidentali rire, soprattutto i più piccoli, indifesi anche sono stati evacuati, la maggioranza delle am- perché malnutriti. Per l’Unicef ogni minuto basciate straniere ha chiuso. Migliaia di ye- un bambino yemenita è colpito da diarrea meniti si sono riversati nei barconi verso il Gi- acuta. Molte famiglie non hanno radio né buti, ma la maggioranza di loro non ha avu- tivù, spesso neanche il telefono. Non pos- to i mezzi per scappare. sono pagarsi il viaggio né le cure mediche La miseria, aggravata dalle barriere di un e continuano a bagnarsi nei corsi d’acqua paesaggio bellissimo ma aspro e inconta- che occorre rendere di nuovo potabili, an- minato, ha trattenuto milioni di cittadini a Sa- che con un’azione coordinata di organiz- naa e nelle valli più impervie, un rifugio an- zazioni internazionali e sovranazionali. che per sfuggire ai bombardamenti. A di- Tratto da Lettera43.it stanza di ore dai centri abitati e con gli ospedali situati su stra- de malandate o distrutte negli attacchi, raggiungerle è molto difficoltoso. Come lo è salvare vite umane e tamponare il pro- pagarsi dell’epidemia. Medici senza frontiere (Msf), Ong con diverse basi in Yemen, ha mes- so in guardia: «Senza portare aiuti e fare prevenzione nelle aree remote, il colera non potrà essere sconfitto, anche se nel- l’ultimo mese i casi sono rallen- tati». Le acque sono contaminate, manca l’elettricità per refrigera- re i cibi e i medicinali, carenti an-
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 19 CIVICA 19
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 20 CIVICA 20 L'area ISO sede di un evento internazionale dall'11 maggio Bella ISO 2018, tra motori e best seller Un'occasione per scoprire una e cento storie, che rendono Bresso unica di Iso Millennium L o hanno definito come uno dei più la Casa automobilistica bavarese BMW. Così brillanti ed inaspettati successi lette- tra Bresso e Monaco si crea un feeling, una rari tedeschi degli ultimi anni e parla complicità che riprende forma quest’anno. di una vicenda nata a Bresso e pro- È così che, passando dal romanzo alla re- iettata verso la Baviera del secondo dopo- altà, l’autore s’innamora sempre più dei gio- guerra. Stiamo parlando del romanzo inti- ielli prodotti dalla ISO al punto da diventa- tolato “Bella Germania” di Daniel Speck, ac- re orgoglioso proprietario proprio di una del- creditato di oltre trecentomila copie vendu- le Gran Turismo nate a Bresso e narrate nel te nella sua edizione originale in lingua te- suo libro. Così il passo è breve a decidere desca (non tradisca il titolo!). L’avvincente tra- di ripercorrere i passi del protagonista del suo ma ci parla di una storia d’amore sboccia- romanzo, Vincent, partendo dalla sua Mo- ta tra le mura della fabbrica ISO ai tempi del- naco alla volta di Bresso. L’idea, nata sul fi- l’Isetta. Sì, perché Speck coglie proprio quel- nire dell’anno scorso, ha presto raccolto il la fase storica in cui il frutto della geniale in- consenso di numerosi appassionati del tuizione del commendator Rivolta e dei marchio bressese, tra cui il Comitato Iso Mil- suoi tecnici diventa l’ancora di salvezza del- lennium che già stava pensando ad un even-
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 21 CIVICA 21 to in omaggio ai 70 anni dalla produzione del dall’impegno dell’Amministrazione comunale primo veicolo, uscito dalle officine dei Rivolta con il patrocinio alla manifestazione e la fat- nel lontano 1948. Da qui è nata l’idea del- tiva collaborazione nell’organizzazione e l’evento “Bella ISO 2018” (a richiamo del ti- nel coinvolgimento delle Associazioni, le quali tolo del romanzo di Speck) programmato per animeranno i nuovi spazi (capannone Nord) il secondo week-end di maggio. negli anni a venire ed il cui impegno è già ini- Sarà così che a partire da venerdì 11, con ziato l’anno scorso, all’indomani della vincita l’arrivo dei partecipanti esteri da Monaco, si del “Bando Patrimonio e Sviluppo” asse- inizierà con la presentazione dell’edizione ita- gnato dalla Fondazione Cariplo al progetto liana del romanzo, edito da Sperling & “Da Fabbrica di motori a Fabbrica di cultu- Kupfer, con il nuovo titolo “Volevamo andare ra”. lontano” in una avvincente ambientazione La voglia di fare riemergere e tutelare valo- proprio sotto le volte della fabbrica ISO. Sa- ri culturali e storici della nostra città vuole far- bato 12 ci sarà la grande convention con si strada anche di fronte a ventilati proget- esposizione di auto, moto e Isette provenienti ti di palestre o supermercati al posto di un da tutta Europa a cui la cittadinanza è invi- museo ISO, per il quale quegli stessi ca- tata. La giornata sarà occasione per pre- pannoni vennero salvati con petizione cit- sentare ad ospiti e cittadini bressesi l’avan- tadina anni fa. Quando la storia, la cultura zare del progetto “Da Fabbrica di motori a ed i primati vengono soppiantati da scelte Fabbrica di cultura” che darà nuovo volto al che nulla hanno di virtuoso, anzi che se- capannone Nord, rendendolo cuore pulsante gnano fatalmente la perdita d’identità di una della città per la cultura e per le “start-up” città, c’è da stare molto vigili. che vogliono offrire nuovi sbocchi ai giova- Allora, appuntamento per tutti alla vec- ni con la voglia di fare innovazione. chia, anzi, nuova ISO per scoprirne passa- Domenica 13 sarà la giornata conclusiva, de- to e futuro in una kermesse internazionale dicata a nuove esposizioni ed ai saluti a co- che ci farà conoscere quanto di buono han- loro che hanno affrontato lunghi viaggi per no costruito i nostri cari bressesi e quanto poter dire “io c’ero”. Le iscrizioni aperte da il frutto del loro lavoro abbia segnato un’epo- alcune settimane hanno già fatto registrare ca, divenendo oggetto d’ammirazione in tut- adesioni oltre che da varie regioni italiane, an- to il mondo! che da Gran Breta- gna, Francia, Olanda, Belgio, Svizzera, Un- gheria e naturalmente Germania. Non hanno saputo resistere an- che delegazioni dagli USA e addirittura dal- l’Australia! Hotel della zona pieni di ospiti che si danno appuntamento a Bres- so: un vero fenomeno cui ormai siamo abi- tuati e che è salutato
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 22 MEMORIE BRESSESI 22 Un frammento di storia della nostra chiesa e della nostra città Le balaustre di 300 anni fa raccontano… Una iscrizione del 1718 di un dono alla chiesa dei conti Perini di P.B. S e salite i gradini del presbiterio -sen- Significa: “Per la devozione e i soldi dell’il- za scorrazzarvi!- e guardate sulla ba- lustrissimo signor conte signor Giuseppe An- laustra di sinistra, sulla prima co- tonio Perini, primo feudatario di questo lonnina trovate una scritta latina, in- paese. 1718”. cisa nel bel marmo rosso di Verona. Eccola: Ma chi è costui? La famiglia Perini ha una PIETATE lunga storia; per accennarla attingiamo alle ÆT AERE lezioni tenute all’UTE dal nostro concitta- ILL.MI D. COMITIS dino Adriano Radaelli. D. IOSEPH ANTONI Proveniente dall’alto Lario, la famiglia Pe- PERINI rini non vantava quarti di nobiltà, ma solo PRIMI HUIUS LOCI quella di una laboriosa ricchezza; trasferi- FEUDATARII tisi a Milano, accrescono la loro fortuna, ge- 1718 nerazione dopo generazione. Il primo le- game con Bresso è documentato nel 1707: il nostro Giuseppe Antonio, insigne avvocato e fiscalista, acquista in paese beni e case. L’anno memorabile è il 1716: il go- verno austriaco, che da pochi anni domi- na il Milanese, lo nomina Conte di Bresso, allora paesino di campagna che contava cir- ca 650 abitanti. Questa famiglia si trova così legata alla storia locale, ed è ricordata da tre opere. Innanzitutto la villa Perini, resi- denza di famiglia, con l’annesso ampio par- co retrostante, che allora giungeva quasi fino all’attuale via Galliano: di esso riman- gono le alte piante che svettano intorno alla casetta dell’acqua di piazza Martiri della li- bertà. Una seconda opera è la cappella di famiglia, dedicata a sant’Antonio nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso: lì vedete il loro stemma gentilizio con la corona di conte. E, plausibilmente, la Castela, allora innal- zata tra la chiesa e l’attuale Comune, rea- La colonnina della balaustra e l’iscrizione lizzata con l’arenaria tipica dell’alto Lario,
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.42 Pagina 23 MEMORIE BRESSESI 23 sempre questa antica e ormai anacroni- stica istituzione”. Invano i Patellani, col ri- torno degli austriaci nel 1815, chiesero per la loro famiglia l’infeudamento di Bres- so: rimasero a bocca asciutta, il tempo dei feudi era ormai scaduto. E quella balaustra tre volte centenaria? Essa svela che gli interventi dei Perini sul- la nostra chiesa parrocchiale andarono oltre la cappella di famiglia. E lo fecero sa- pere ai secoli con quella pomposa inci- sione nel marmo, della serie: “Non sap- pia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt 6,4)… Lo stemma dei conti Perini La balaustra era un manufatto di prima nella cappella gentilizia di S. Antonio importanza dell’altar maggiore, che nel Settecento si trovava all’altezza dell’at- luogo d’origine della casata dei Perini e tuale cappella del Crocifisso: tutto l’altare era dove essa aveva ampi possedimenti. dono dei feudatari locali? Non lo sappiamo. Insomma: volevano non far passare inos- Quando la chiesa fu allungata nel 1835, l’al- servato il loro potere e il loro rango. tare con relativa antica balaustra traslocò nel- Successe al nostro Giuseppe Antonio -nel la nuova sede, più o meno dove oggi c’è il frattempo diventato anche senatore a Mi- grande pulpito. Con l’ampliamento del lano- il conte Francesco Maria, che aveva 1901-1904, ad opera dell’architetto Alfon- quattro sorelle: brutto segno per il futuro di so Parrocchetti, nuovo trasferimento per la una casa nobile… E l’ultimo feudatario di balaustra: lì dove noi la troviamo oggi, na- Bresso fu il conte Giampietro, un prete, che scosta agli occhi dei più, ma non a quelli del perciò non ebbe discendenza diretta, e che sacrestano Bruno, che ha segnalato la sua si spense nel 1793. Abbiamo già ipotizza- presenza. to che potrebbe essere lui il mecenate della mo- Villa Perini dernizzazione nello stile neoclassico della faccia- ta della chiesa parroc- chiale, congedandosi la nobile stirpe dalla storia di Bresso: ma non ab- biamo elementi per aver- ne sicurezza. Scrive Ra- daelli: “Il feudo di Bresso non viene assegnato, ma diventa oggetto di devoluzione, finché nel 1796 l’arrivo di Napo- leone spazza via per
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.43 Pagina 24 RECENSIONI 24 Una biografia nuova di san Francesco Un capolavoro immortale “L’omo Roma città aperta che sapeva dire no” di Sarah Rosignoli, CineCircolo di Alberto Laggia, apolavoro del cinema italiano, Roma da Famiglia Cristiana n. 10, 2018 on il poverello o il giullare di Dio o C città aperta è una delle pellicole più N rappresentative del Neorealismo. l’ecologista. Padre Enzo Fortunato, Ideato per essere un documentario sui sa- frate conventuale, nella sua nuova cerdoti e partigiani don Giuseppe Morosini biografia di san Francesco sottolinea un’al- e don Pietro Pappagallo, trucidati dai nazi- tra “cifra” della grandezza del santo: il suo fascisti nel 1944, il soggetto diventa presto dire “no” ai conformismi della sua epoca con un progetto molto più complesso. Am- una testimonianza nuova. Fin dal titolo: bientato negli anni dell’occupazione nazista, “Francesco il ribelle”. narra le storie di personaggi semplici e di- Perché ribelle, e contro chi? sarmanti che incarnano i valori del popolo Quella di Francesco non è mai una ribellio- italiano in cui, appena usciti dalla guerra, tut- ne contro qualcuno, men che mai contro la ti potevano riconoscersi. La bellezza e il suc- Chiesa. Caso- cesso della pellicola risiedono proprio in que- mai è contro il sto, rappresentandolo sul grande schermo suo tempo, per- con grande natu- ché va contro ralezza. Gli attori, l’individualismo e fra cui risplendo- una società del- no Anna Magna- l’avere. ni e Aldo Fabrizi Dov’è la sua novi- per le loro mera- tà rivoluzionaria? vigliose interpre- La possiamo tazioni, hanno leggere su tre dato vita a figure piani: primo nel simboliche inten- suo linguaggio, sissime. Restau- che passa dal rata nel 2014 dal- latino, incomprensibile a molti, al volgare, per la Cineteca di Bo- comunicare con tutti. Secondo, nei luoghi: logna, la pellicola non predica più nelle abazie, ma nel nuovo è una delle opere più importanti che hanno chiostro che è la piazza, il mondo. Terzo, nei saputo raccontare con maestria un capito- gesti di rottura. lo della storia del nostro Paese e mostrare Perché quest’uomo né bello né colto con- al mondo intero la grandezza del nostro ci- tinua ad affascinare? nema. Lui è l’uomo disarmato che ha accolto tut- ti, nel dialogo, nella reciprocità e nella fra- Roma città aperta ternità. Cinema San Giuseppe P. Enzo Fortunato Giovedì 19 aprile, ore 21 Francesco il ribelle Mondadori
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.43 Pagina 25 PAROLE D’AUTORE 25 L‘aquilone Che divertimento per bimbi e ragazzi! Quel piccolo foglio di carta colorato con quel filo attaccato al dito, che volteggia, vibra nell’aria. Gli occhi seguono rapiti il volo che si staglia nel cielo di un azzurro intenso. Volteggia ai comandi con grazia e le sue volute sono affascinanti. Va verso il sole i cui raggi sono lievi per abbagliare. Rapiti con il naso in su, sembra che voli verso la libertà. Solo se quell’esile filo si incaglia o si spezza, ecco che l’aquilone sbanda, volteggia su se stesso ed atterra. All’aquilone è come si fossero spezzate le ali. L’incantesimo ed il gioco svaniscono insieme al desiderio di libertà. Lucia Porro
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.43 Pagina 26 CALENDARIO LITURGICO 26 APRILE 2018
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.43 Pagina 27 FARMACIE DI TURNO 27 APRILE 2018 (Bresso - Cormano - Cusano) a cura della Farmacia Rivolta - Cormano 1 Domenica RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 2 Lunedì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 3 Martedì PALTRINIERI -Cusano Milanino Via Cooperazione, 20 4 Mercoledì SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14 5 Giovedì SORRENTINO - Cormano Via Gramsci 44 6 Venerdì BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D 7 Sabato COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 8 Domenica COMUNALE -Cusano Milanino Esselunga Cusano 9 Lunedì MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51 10 Martedì TESTI - fraz. Ospitaletto Via XXIV Maggio, 21 11 Mercoledì COMUNALE N ° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43 12 Giovedì MORETTI -Cusano Milanino V.le Matteotti, 2 13 Venerdì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 14 Sabato BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27 15 Domenica GIUGLIANO -Cusano Milanino Via C. Sormani, 89 16 Lunedì COMUNALE N ° 1 - Bresso Via Roma, 87 17 Martedì DEL CORSO -Cusano Milanino P.za Trento e Trieste, 4 18 Mercoledì FORNASÈ - Cormano P.zza Bernini, 1/A 19 Giovedì RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 20 Venerdì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 21 Sabato PALTRINIERI -Cusano Milanino Via Cooperazione, 20 22 Domenica SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14 23 Lunedì SORRENTINO - Cormano Via Gramsci 44 24 Martedì BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D 25 Mercoledì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 26 Giovedì COMUNALE -Cusano Milanino Esselunga Cusano 27 Venerdì MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51 28 Sabato TESTI - fraz. Ospitaletto Via XXIV Maggio, 21 29 Domenica COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto,26 30 Lunedì MORETTI -Cusano Milanino V.le Matteotti, 2 1 Martedì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 2 Mercoledì BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27 3 Giovedì GIUGLIANO -Cusano Milanino Via C. Sormani, 89 4 Venerdì COMUNALE N ° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 5 Sabato DEL CORSO -Cusano Milanino P.za Trento e Trieste, 4 6 Domenica FORNASÈ - Cormano P.zza Bernini, 1/A 7 Lunedì RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 8 Martedì COMUNALE N ° 2 - Bresso Via Ambrogio Strada, 56 9 Mercoledì PALTRINIERI -Cusano Milanino Via Cooperazione, 20 10 Giovedì SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14 11 Venerdì SORRENTINO - Cormano Via Gramsci 44 12 Sabato BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO
Squilla aprile 2018 stampa_La Squilla ottobre 2017 03/04/18 15.43 Pagina 28 I NUMERI DELLA COMUNITÀ 28 Orari delle SS. Messe in Bresso SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30 Santuario della Madonna del Pilastrello tutti i giorni ore 17 S. Rosario lunedì 9 aprile S. Messa ore 17.30 SAN CARLO - feriali: ore 8 - 18.30 sabato e vigiliari: ore 19 festivi: ore 8.30 - 10.30 - 19 MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30 sabato e vigiliari: ore 17.15 festivi: ore 10 - 17.30 Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato) sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 11.15 Orario Confessioni Indirizzo Parrocchia SS. Nazaro e Celso via Roma, 12 - 20091 Bresso feriali: ore 8.45 - 9.30 www.madonnadelpilastrello.it. sabato: ore 16-19 e-mail: sncbresso@tiscali.it Numeri utili Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82 Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17.30 - 19 don Saulo Monti 380 49 13 987 Oratorio - don Andrea Carrozzo 02 610 17 68 Carabinieri Bresso 02 610 89 51 Vigili del Fuoco 115 Croce Rossa 02 610 73 68 Ambulanza 118 Servizio di guardia medica 02 34567 Comune 02 614 551 Polizia Locale 02 614 554 00 Ospedale Bassini 02 5799.1 Acli 02 66 50 10 72 Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36 AVIS 02 614 00 95 Biblioteca Comunale 02 614 55 349 Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70 Centro della Famiglia 02 66 50 34 39 Centro di ascolto Caritas 366 4892343 Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94 Parrocchia San Carlo 02 614 26 60 Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96 Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca Baraggia Walter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina Villa Dario Landreani - Francesco Boso Foto: Autori vari Copertina: P.B Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978 Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: info@baraggia.com Direttore: ANGELO ZORLONI
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