RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2019 - CGILCGIL - CGIL Bergamo
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8 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2019 Economia ECONOMIA@ECO.BG.IT Antiquariato e arte moderna doppio appuntamento in fiera Oggi in fiera presentazione di Italian Fine Art (Ifa) e Bergamo Arte Fiera (Baf), i due eventi del www.ecodibergamo.it/economia/section/ fine settimana su antiquariato e arte moderna Presenze in Fiera: Le fiere a Bergamo nel 2018 VISITATORI AZIENDE oltre mezzo milione FIERE COMPLESSIVI PRESENTI 14 487.000 2.478 GIORNI DI MANIFESTAZIONE è l’obiettivo del 2019 Fiere 58 Convegni collaterali alle fiere 26 Convegni 28 EVENTI E SPETTACOLI EVENTI FIERISTICI FUORI BERGAMO La nuova stagione. In attesa della gara di concessione 24 Congressi e Convention 2 Numero Fiere eventi (Napoli Creattiva e Milano Creattiva) previsti 18 eventi puntando al record dei visitatori Concerti presso la sede di Fiera Bergamo 164 totale espositori Totali giorni Torna Ivs e fanno il loro esordio Tornitura e Be2Cheese 2 giorni per Shade Music Festival - 4ª edizione oltre 34.000 totale di manifestazione 6 visitatori MAURIZIO FERRARI serci sviluppi positivi». città, la fiera su elettricità e do- Un anno in crescendo Intanto il 2019 diventa il ban- motica giunta alla quarta edizio- il 2019 per il movimento fieristi- co di prova decisivo per un ulte- ne e organizzata da Barcella co bergamasco, con un obiettivo riore salto di qualità della Fiera Elettroforniture promette un ambizioso da raggiungere: bat- di Bergamo. «Ci sarà un incre- ritorno importante. tere il record assoluto annuo mento importante delle fiere – delle presenze in via Lunga. Co- spiega Cristini – che passeranno Il valore aggiunto dalle novità sì, in attesa che venga definita la dalle 14 del 2018 alle 18 di que- Ma il valore aggiunto dovrà arri- concessione per i prossimi anni st’anno e non solo grazie al ritor- vare soprattutto dalle due novi- da parte di Bergamo Fiera Nuo- no di manifestazioni a cadenza tà assolute ai nastri di partenza: va, Promoberg è concentrata sul biennale, ma anche a new entry «A giugno esordirà Tornitura, palinsesto dei prossimi mesi che mirate, che pensiamo possano evento nazionale dedicato a confermerà tutti gli appunta- alzare ulteriormente il livello di questo settore – annuncia Cri- menti classici, portando anche attenzione per operatori, pub- stini –: da tempo registriamo un novità importanti e ritorni mol- blico, incrementando anche il forte interessamento del setto- to attesi. Intanto il direttore numero aziende coinvolte che re e ci aspettiamo una buona ri- Promoberg, Stefano Cristini, già oggi sfiora quota 2.500». sposta da parte di operatori pro- parlando dell’anno appena tra- «Per questo motivo l’obietti- venienti da tutta Italia». prima assoluta per l’Italia». Tra evento che vedrà coinvolte le scorso, spiega che «il 2018 è sta- vo del 2019 – spiega il presidente E poi in ottobre nascerà le novità anche un altro evento quattro realtà nell’organizza- to positivo ma di transizione, le- Promoberg Ivan Rodeschini - Be2Cheese, in contemporanea n Rodeschini: che Promoberg proporrà in ca- zione che si terrà nel 2020». gato alle vicende del bando, ma non può che essere quello, non con il World Cheese Awards per il futuro lendario a fine anno legato al te- Rispetto al passato, ci sarà poi ci ha permesso di consolidare la solo di superare la soglia del (che verrà presentato a Milano il ma sempre attuale della mobili- qualche correzione di rotta: leadership di alcune manifesta- mezzo milione di visitatori, ma 17, anch’esso ospitato in fiera), cercheremo alleati tà sostenibile. «Stiamo rimodulando alcune zioni come Creattiva, gli eventi anche e soprattutto di battere il evento in partnership con Fran- anche tra Un’attività intensa, con uno manifestazioni – aggiunge Ro- dell’arte e soprattutto il Salone record di presenze da sempre cesco Maroni e Alberto Gottar- scenario che mostra orizzonti deschini - per verificarne ancora del mobile, che lo scorso novem- detenuto dall’annata 2017, di, ideatori con Promozione del gli operatori esteri sempre più lontani: «Stiamo già l’efficacia e il riscontro, come In- bre è andato oltre le previsioni. quando erano state 507 mila». Territorio di Forme dedicato pianificando lo sviluppo dei Fit, l’evento dedicato al fitness, e Poi ci sono state gradite sorpre- Per riuscirci, l’attenzione è agli operatori del mondo del for- prossimi anni – aggiunge il pre- Gourmarte, mentre Alta Quota se come il Safety Expo, legato al- già molto concentrata sui due maggio: «Il settore – spiega il di- n Cristini: per Ivs sidente Rodeschini - inserendo verrà sospeso, perché le date di la sicurezza sul lavoro e alla pre- appuntamenti che tornano a rettore Promoberg - richiedeva spazi esauriti nuove collaborazioni con alcuni ottobre sono già occupate dal- venzione degli incendi, che ha maggio: «La Fiera delle valvole un evento importante dedicato protagonisti del mondo fieristi- l’evento caseario mondiale». avuto un trend di sviluppo im- Ivs torna con la sua terza edizio- agli operatori, che potranno già da alcuni mesi co italiano, ma cercando anche Una crescita fieristica di cui il portante». ne – aggiunge Cristini –e porta confrontarsi con buyer e com- Trigona: il turismo alcune partnership con opera- territorio dovrà approfittare: Tornando alla trattativa con con sé grandi aspettative: orga- merciali in arrivo da tutto il tori esteri in grado di far cresce- «Sarà importante fissare un le- Bergamo Fiera Nuova che va or- nizzata con Confindustria Ber- mondo. Credo possa essere un d’affari è nevralgico re il nostro movimento». E a game sempre più stretto con il mai avanti da diversi mesi, il se- gamo, ha visto gli spazi esauriti appuntamento che rafforza il proposito di partnership, «nei settore turistico - conclude Tri- gretario generale Promoberg da mesi, superando i 250 esposi- ruolo di Bergamo capitale case- prossimi 24 mesi entrerà più nel gona - sviluppando ulterior- Luigi Trigona non può sbilan- tori da tutta Europa, con visita- aria italiana, già consacrato dal vivo – aggiunge il presidente - mente quel filone legato ai con- ciarsi troppo, anche se resta fi- tori e buyer in arrivo da tutto il record nazionale delle nove Dop l’alleanza di rete stipulata ormai gressi d’affari, in grado di porta- ducioso: «Come è noto la proce- mondo. Qui l’obiettivo è supera- casearie e dalla presenza qui da da quasi due anni con le fiere di re un importante valore aggiun- dura è ancora in corso, ma cre- re quota 10 mila visitatori». noi in fiera del più importante Cremona, Brescia e Montichia- to per Bergamo e provincia». diamo che a breve possano es- Sempre a marzo, anche Elettri- concorso caseario mondiale, ri: a riguardo è allo studio un ©RIPRODUZIONE RISERVATA Itema e Mcs a Medellin però il nostro gruppo ha co- stanti e longeve relazioni commerciali con le tessiture Agricoltori anti-manovra nazionale in particolare di quel- la olivicola. L’olio italiano infatti è preso ad esempio come simbo- pronte per Colombiatex presenti. La collettiva di Aci- mit permette alle aziende ita- Centinaio dà già risposte lo della dieta mediterranea che, oltre a subire gli effetti estremi liane di incontrare gli opera- dei cambiamenti climatici in at- Dal 22 al 24 gennaio ciali internazionali e allo svi- tori tessili colombiani all’in- Manifestazione a Roma le per l’economia, la salute, il to, è pesantemente sottoposto a luppo del settore moda. Le terno di un cluster che mette reddito e l’occupazione», ha fenomeni di contraffazione che Ci sono anche due aziende tessili colombiane so- in luce le avanguardie tecno- Ha già sortito qualche spiegato il presidente Coldiretti mettono in discussione il valore aziende bergamasche, la Ite- no da lungo tempo partner dei logiche del made in Italy». effetto la manifestazione contro Ettore Prandini. di un settore strategico per la sa- ma di Colzate e la Mcs di Ur- fornitori italiani di tecnologia «La presenza di imprese la manovra andata in scena ieri a «Si è trattato di una manife- lute dei consumatori, per il pre- gnano nel lotto di aziende ita- tessile. L’export italiano verso italiane alle edizioni della fie- Roma da parte di migliaia di stazione importante - ha ag- sidio del territorio, per l’econo- liane del meccanotessile (15 in la Colombia nel 2017 ha rag- ra Colombiatex - spiega Ales- agricoltori davanti al ministero giunto il presidente di Coldiretti mia e l’occupazione nazionale». totale, tutte associate ad Aci- giunto un valore di 10 milioni sandro Zucchi, presidente delle Politiche agricole. C’è stato Bergamo, Alberto Brivio - che ha «La mobilitazione sul piano sal- mit) che parteciperanno dal di euro. Nei primi 7 mesi 2018 Acimit - conferma la volontà un incontro tra i vertici visto gli agricoltori chiedere va-olio - ha sottolineato Prandi- 22 al 24 gennaio a «Colombia- le vendite di macchine tessili del settore tessile colombiano Coldiretti e il ministro Gian l’adeguamento delle risorse al- ni - continua con un confronto tex», la principale fiera tessile italiane su questo mercato di continuare un percorso di Marco Centinaio. «Da lui abbia- l’interno del Fondo di Solidarie- con i gruppi parlamentari, per colombiana. hanno superato i 4 milioni. crescita che passa anche da mo ottenuto importanti impe- tà Nazionale per far fronte ai pe- sostenere i provvedimenti fino a L’industria colombiana del «La Colombia - fanno sape- una richiesta di tecnologia di gni sui danni da gelate, emer- santi danni causati dai muta- quando non saranno assunti e tessile ha avuto una forte cre- re da Itema -rappresenta per alta qualità, come quella pro- genza Xylella e la lotta alle frodi e menti climatici che, in vaste operativi con responsabilità a li- scita negli ultimi anni, grazie la produzione di tessuto a tela- posta dai costruttori italiani». sofisticazioni nell’olio di oliva aree del Paese, hanno di fatto di- vello regionale e nazionale». ai numerosi accordi commer- io un piccolo mercato, dove ©RIPRODUZIONE RISERVATA per sostenere un settore centra- mezzato la produzione agricola ©RIPRODUZIONE RISERVATA 2h8vjok8VKLWgzXhfCQH7UQKignHqE1Y6ZGp22A7K6U=
Economia 9 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2019 Somain amplia la sua sede Carige, i sindacati: «Ora serve tutelare e fa gioco di squadra col Lego tutti i dipendenti» Sicurezza. Dopo la crescita del 23% nel 2018, nuovi lavori in Usa e Cina In provincia 15 addetti L’ a.d. Cornali: «Anche 12 assunzioni per supportare il nostro sviluppo» Lunedì il decreto del governo per il salvataggio di Ca- rige, ieri l’incontro dei tre com- Dopo un brillante to a fine anno sei persone - con- missari della banca - Pietro Mo- 2018 - con un fatturato salito a 9 tinua l’a.d. - e altre sei entreran- diano, Fabio Innocenzi e Raffae- milioni di euro rispetto ai 7,2 del no in servizio a breve: ingegneri, le Lener - con i sindacati. Sinda- 2017 e una crescita del 23% - la esperti della logistica, addetti cati preoccupati per il futuro dei Somain di Brembate Sopra, na- alla produzione e impiegati nel dipendenti e allo stesso tempo ta nel 2006 e che si occupa di commerciale». Ma anche due consapevoli che di più non si po- messa in sicurezza di lavori in manager hanno affiancato nella trà sapere fino alla presentazio- quota e di lavori in spazi confi- gestione aziendale Simone Cor- ne del piano industriale attesa nati, apre l’anno nuovo con una nali e suo fratello Roberto (che per febbraio. Nel frattempo serie di progetti che vanno a raf- segue la parte commerciale l’istituto di credito genovese ha forzare il processo di sviluppo estera) per supportare l’inter- avviato una due diligence sui Lo sportello di Bergamo BEDOLIS dell’azienda, in Italia come an- nazionalizzazione. Tra l’altro i propri Npe (Non performing che all’estero, che ormai assor- due fratelli, dopo aver aperto il exposure) con l’obiettivo di sottolinea: «La parola d’ordine è be il 15% dell’attività. «Il salto di 20% della società ad altri soci, un’ulteriore drastica riduzione, grande attenzione a quanto sta qualità - racconta l’amministra- mantenendo l’80%, ora stanno che segue quella di oltre 1,5 mi- accadendo», gestendo eventuali tore delegato Simone Cornali - è riacquisendo quel 20%. liardi appena effettuata. Per esuberi «con tutti gli strumenti avvenuto nel 2013 quando, dai Infine la formazione, altro quanto riguarda invece i rumors che si utilizzano nel settore del lavori per abitazioni private e perno della crescita della So- su un possibile interessamento credito e che permettono di non condomini, prevalentemente main che vi ha investito 200 mi- di Ubi Banca all’acquisizione di licenziare nessuno». Secondo “linee vita” per operare in sicu- la euro nel prossimo biennio: Carige, a fine dicembre il consi- Riccardo Colombani (First-Ci- rezza sui tetti, siamo passati agli «Abbiamo sentito l’esigenza di gliere delegato Victor Massiah sl) «negli ultimi cinque anni la impianti per insediamenti in- un percorso di formazione per aveva smentito a mezzo stampa contrazione dei depositi e dei fi- dustriali. Qui, tra l’altro, offria- sostenere il cambiamento - e non sembrerebbero esserci nanziamenti è stata spaventosa mo per le imprese soluzioni continua l’a.d. - anche per facili- novità a questo proposito. e non si può pensare a un recu- personalizzate e non standar- tare l’integrazione fra nuovi e Nella nostra provincia il nu- pero se il numero di dipendenti dizzate, compresa la manuten- vecchi dipendenti. Proprio in mero degli sportelli - e di conse- per filiale resta più basso di quel- zione nel tempo. Questo ci ha questi giorni l’azienda ha lan- guenza del personale che ci lavo- lo dei competitor». permesso di lavorare per la Il metodo «Lego serious play» applicato in questi giorni alla Somain ciato la prima fase di un percor- ra - è limitato. Se ne contano tre: Sul fronte risparmiatori, in- messa in sicurezza di lavori in so formativo che durerà due an- uno in città, in via Guglielmo vece, Codacons informa che chi quota e spazi confinati per le se- passa anche attraverso il neces- veranno sede, con la logistica, i ni, adottando il metodo «Lego D’Alzano, uno a Treviglio e un ha acquistato azioni e obbliga- di estere di importanti aziende sario ampliamento della sede di reparti produttivi che ci per- serious play», basato sulla co- mini sportello ad Albino (due gli zioni da gennaio 2012 a dicem- industriali bergamasche. Redu- Brembate Sopra: «Ormai vi sta- metteranno di completare tutta struzione con i mattoncini della impiegati), per un totale di una bre 2013, o prima di gennaio ci da Messico, Polonia e Repub- vamo piuttosto stretti. Abbia- la gamma andando a sostituire Lego di modelli tridimensionali quindicina di dipendenti su 2012 e non le ha vendute fino ai blica Ceca, lavori terminati nel mo così acquisito un immobile anche prodotti e componenti dei temi in gioco, strategici co- 4.210 a livello nazionale (gli primi mesi del 2014, potrà pre- 2018, ora siamo in procinto di di 3 mila metri quadrati in che attualmente vengono repe- me operativi: «Costruiamo con sportelli sono invece circa 500). sentare la propria costituzione avviare interventi significativi un’area a 100 metri dall’attuale riti all’estero». le nostre mani i modelli per Per 490 di loro è già stato con- di parte civile per chiedere il ri- in Usa e Cina». Tra i clienti, sede, portando la superficie Lo sviluppo di questa azienda spiegare i nostri valori», conclu- cordato un piano di uscite entro sarcimento dei danni come per- gruppi come Brembo, Tenaris, complessiva a 7.500 metri qua- in rapida ascesa sarà supportata de Cornali. dicembre 2019. Riguardo alla dite finanziarie legate ai titoli di Italcementi, Parmalat. drati: nella nuova palazzina che anche dal previsto incremento P. S. questione occupazionale, Fabio Carige. Ma la crescita della Somain sarà pronta a marzo-aprile tro- del personale: «Abbiamo assun- ©RIPRODUZIONE RISERVATA Scola, segretario nazionale Fabi, ©RIPRODUZIONE RISERVATA Iccrea, Bcc lombarde VIA TORRETTA 4 Immobile Confiab offerte entro 11/2 e il nodo delle quote C’è tempo fino all’11 febbra- io per formulare offerte per rilevare, attraverso proce- dura competitiva indetta Nuovo direttore federale a Cassa centrale banca che de- dal Tribunale di Bergamo, tengono ancora quote di Iccrea l’immobile Confiab in via Le Bcc lombarde si so- (in tutto, a livello nazionale, at- Torretta 4, che non è la sede no confrontate, in merito all’as- torno al 22%). In ballo c’è il dirit- centrale del consorzio fidi semblea Iccrea di domani a Ro- to di recesso che queste banche attualmente in concordato, ma, alla riunione di ieri mattina vorrebbero poter esercitare sul ma un’altra destinazione a Milano della Federazione proprio capitale in Iccrea. attualmente in locazione lombarda delle Bcc, convocata Anche se l’aumento di capita- ad un ambulatorio medico. per presentare il nuovo diretto- le da 250 milioni non è dichiara- La base d’asta dovrà supe- re generale Cesare Cordani, già tamente funzionale all’acquisto rare del 10% i 393.339 euro. direttore della Banca Cremasca, del 22% detenuto dalle banche che sostituisce Pietro Galbiati. Ccb (corrispondente a 220-230 LA MANIFESTAZIONE Galbiati da più di un anno è milioni), una relazione sembra Costruzioni, il 15/3 passato in Iccrea, negli ultimi esserci. In ogni caso, domani si tempi seguito a ruota dal grosso voterà l’aumento «a prescinde- in 10 mila a Roma del personale della Federazione re», dato che solo più avanti ver- Il 15 marzo a Roma 10 mila (circa tre quarti del totale), le cui rà valutato e stimato in che mi- lavoratori delle costruzioni principali funzioni operative - sura avverrà l’acquisto (su base manifesteranno per chie- dal controllo alla governance - volontaria) delle quote detenu- dere il rilancio del settore, sono passate alle capogruppo te dalle Bcc di Ccb da parte di che dall’inizio della crisi ha Iccrea e Ccb, mantenendo inve- quelle di Iccrea. L’orientamento perso 600 mila posti e 120 ce essa, da organo «super par- della Lombardia è comunque mila aziende. La manife- tes», quelle istituzionali e di rap- quello di farlo proporzional- stazione, che sarà il culmi- presentanza, dal rapporto con mente rispetto alle partecipa- ne di una serie di iniziative la base sociale al sostegno al ter- zioni attualmente detenute. So- che si terranno in tutta Ita- ritorio. lo più avanti si valuterà la consi- lia già a partire dalle prossi- Le Bcc lombarde - la maggio- stenza del cosiddetto «inopta- me ore, è stata annunciata ranza aderisce a Iccrea - hanno to» e si deciderà di conseguenza. dai sindacati Feneal-Uil, discusso in merito all’assem- Sembra anche superabile la Filca-Cisl e Fillea-Cgil. blea di domani e l’orientamento questione dei vincoli di vigilan- «Nelle aziende, nei cantie- prevalente è quello di approvare za che prevedono che le parteci- ri, nei territori - spiega il l’aumento di capitale da 250 mi- pazioni non debbano superare il sindacato - incontreremo lioni di euro, oltre alle modifi- 10% dei mezzi propri della ban- i lavoratori delle costruzio- che statutarie che permetteran- ca: una volta costituito il gruppo ni per confrontarci sul fu- no la costituzione del nuovo bancario, quel limite non sussi- turo del settore, che senza gruppo bancario Iccrea. sterà più. investimenti rischia di All’assemblea di Roma parte- P. S. scomparire». ciperanno anche le Bcc aderenti ©RIPRODUZIONE RISERVATA 2h8vjok8VKLWgzXhfCQH7UNghSUfu/FhtmuMtmYB4NQ=
IN TRECENTO AL PRESIDIO CONTRO IL BLOCCO DELLA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI I segretari di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil hanno incontrato il prefetto Elisabetta Margiacchi, ottenendo dalla rappresentante del Governo l’impegno di trasmettere ai ministeri competenti le richieste dei sindacati dei pensionati Bergamonews, 08 gennaio Più di 300 pensionati hanno presidiato martedì mattina il palazzo della Prefettura di Bergamo, in via Tasso. Lo han fatto per manifestare il disagio e la contrarietà all’intenzione del governo di bloccare la rivalutazione delle pensioni, impedendo il mantenimento del potere d’acquisto degli assegni. I segretari di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil hanno incontrato il prefetto Elisabetta Margiacchi, ottenendo dalla rappresentante del Governo l’impegno di trasmettere ai ministeri competenti le richieste dei sindacati dei pensionati che, dopo Bergamo, si ritroveranno per una manifestazione regionale il 16 gennaio a Milano, in piazza San Babila.
ITALCEMENTI, IL SACRIFICIO DI 430 DIPENDENTI PER POI VENDERE A HEILDEBERG: È ETICO? Una lettera che ripercorre i drammatici momenti di crisi dell'azienda che lo ha visto crescere. Poi il sacrificio di 430 dipendenti e colleghi, infine la vendita del Gruppo Italcementi e l'amara consolazione di trovarsi a casa. Bergamonews, 09 gennaio 2019 Una lettera che ripercorre i drammatici momenti di crisi dell’azienda che lo ha visto crescere. Poi il sacrificio di 430 dipendenti e colleghi, infine la vendita del Gruppo Italcementi e l’amara consolazione di trovarsi a casa. Egregio Signor Direttore, mi permetto di scriverle poche righe, per cercare di ricordare a tutti quelli che vogliono ricordare, alcuni fatti avvenuti tra la fine del 2011 e l’ottobre 2016. Fatti che, purtroppo, hanno una pietosa coda in questi giorni di fine anno 2018 e che riguardano l’ex Gruppo Italcementi di proprietà della famiglia Pesenti. Nel dicembre del 2011 Carlo Pesenti, a fronte di una crisi, senza precedenti, del mondo dell’edilizia, che ovviamente stava riducendo in modo importante la produzione del cemento per tutto il mondo occidentale, decise di iniziare un processo di ristrutturazione del gruppo. Vennero individuati alcune decine di dipendenti del gruppo che venivano, a torto o a ragione, considerati sacrificabili e poi messi in cassa integrazione a zero ore (senza far più rientro in azienda). Da quel momento, nell’arco di alcuni mesi, il processo non si fermò e di mese in mese venivano individuati altri lavoratori che prontamente venivano messi in cassa integrazione a zero ore. Poi iniziò un periodo, durante il quale vennero messi in cassa integrazione a rotazione altri lavoratori. Nel frattempo la crisi si acuiva e quindi questo processo veniva a maggior ragione giustificato. I sindacati e in azienda, ovviamente, i colleghi spaventati cercavano delle soluzioni che vennero trovate promuovendo alcune deboli e spaurite azioni dimostrative. Nel maggio del 2015, il gruppo ormai aveva raggiunto una dimensione giudicata da Carlo Pesenti “interessante” e quindi poteva essere fattibile un’operazione che nessuno si sarebbe mai aspettato. La sera del 27 luglio 2015, tra noi colleghi della sede centrale rimbalza una notizia appena riportata dai telegiornali e i giornali nazionali ed esteri : “Il leader italiano del calcestruzzo, una delle principali società di Piazza Affari, passa ai suoi concorrenti tedeschi che offrono 10,6 euro per azione. Con un premio del 70 per cento rispetto al prezzo di Borsa degli ultimi due mesi”. L’operazione di “pulizia etnica” dei tre anni precedenti e una “esemplare” trattativa segreta, che prevedeva il sacrificio dei lavoratori della sede centrale era stata portata a termine nel migliore dei modi, mettendo nelle tasche della famiglia Pesenti molti più soldi di quelli avrebbero mai potuto immaginare. Da quel giorno in poi, nonostante i tanti tentativi da parte di una parte di colleghi, politici, sindacati e una ristretta porzione dell’opinione pubblica bergamasca, l’operazione venne portata a termine e nel settembre 2016 Italcementi Group veniva inglobata in Heidelberg Cement. Un passaggio che mancava, era la proposta che l’azienda, nelle mani di scaltri e molto ben pagati dirigenti, doveva essere fatta ai dipendenti perché accettassero, secondo le leggi italiane, una “congrua ” buona uscita. Il 20 maggio del 2016, durante un drammatico pomeriggio, protratto nella notte tarda alcuni spauriti delegati sindacali e i sindacati, si trovarono davanti ad un out out dei suddetti dirigenti che stavano portando a casa l’obiettivo di Carlo Pesenti , contrattato con Heildelberg Cement durante le trattative del 2015. Riconoscere ai lavoratori che avevano dato molto, sia in professionalità che in tempo della loro vita, una buona uscita come vano palliativo.
Alle 2 del mattino venne firmata una bozza di accordo che, nei giorni successivi, venne proposta in un referendum ai lavoratori, i quali ovviamente impauriti e nel dubbio di non poter ricevere null’altro, accettarono. Ho deciso di scrivere queste parole perché dalla fine del luglio 2015 a oggi più volte, Carlo Pesenti ha parlato di Etica nella Finanza, di reinvestimento nel panorama industriale bergamasco e ancor peggio di aver fatto quella operazione per il bene della sua gente. Usare i soldi dei contribuenti italiani per rendere appetibile a un compratore straniero l’azienda e poi sacrificare 430 lavoratori della sede centrale per aumentare il valore delle azioni è agli antipodi di quello che si può chiamare Finanza Etica. Oggi quelli che erano ancora in cassa integrazione (sì perché a 50 anni è difficile trovare lavoro perché sei vecchio per lavorare e giovane per andare in pensione!) sono davanti al baratro perché dal primo gennaio 2019 sono stati licenziati. La ringrazio di avermi concesso uno spazio e colgo l’occasione per augurare buon anno a tutti. Lettera Firmata
IL MATTINALE della CGIL Nazionale Mercoledì 9 gennaio 2019 SOLDI IN BANCA. Continua a suscitare polemiche e scontri il decreto varato dal governo per salvare la Banca ligure Carige. Gli esponenti del precedente governo Gentiloni parlano di decreto fotocopia con quello su Mps che era stato duramente attaccato dalla Lega e Cinque Stelle. Tra le righe anche l’accusa al presidente del Consiglio dei ministri Conte di un possibile conflitto di interessi. Su questo e sulla questione dei 49 migranti bloccati in porto è intervenuto ieri sera a Porta a Porta lo stesso Conte. Il manifesto ironizza “Un Conte in banca”. Si parla di un sostegno pubblico che potrebbe arrivare fino a 4 miliardi (Il Messaggero) ma si partirà da 1.3 miliardi. Contro la manovra economica del governo da segnalare l’intervista al presidente uscente dell’Inps, Tito Boeri su La Stampa: “È una manovra contro le famiglie”. Il reddito di cittadinanza penalizzerà i nuclei più poveri. NON DAL MARE. Dopo le timide aperture del premier Conte sulla possibile soluzione del dramma dei 49 migranti al largo di Malta, il ministro degli Interni Salvini insiste: in Italia non sbarcherà più nessuno. LOCOMOTIVA TEDESCA. Titolo preoccupato del Sole 24 ore: “Germania: produzione già, rischio recessione”. A novembre terzo calo consecutivo (-1,9%) dell’attività industriale. Nuovi segnali di frenata in tutta l’Europa, mentre sulla ripresa italiana pesa la domanda interna. Su La Stampa il commento di Marco Zatterin: “La recessione incombe sul governo”. GIALLO CON GIALLO. L’ultima trovata del ministro del lavoro italiano Luigi Di Maio riguarda un possibile incontro con i gilet gialli francesi alla ricerca di un’intesa sovranista e populista. Sul Fatto Quotidiano Di Maio parla della Francia e cerca di spiegare le differenze tra il governo attuale e il governo Gentiloni sulle operazioni di salvataggio delle banche (intervista a pagina di De Carolis a pagina 2). CONGRESSO CGIL. Al via da oggi al Lingotto di Torino il XX Congresso nazionale dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. Dal 22 al 25 gennaio a Bari il Congresso nazionale della Cgil che eleggerà il segretario generale. Al via anche il Congresso del Silp Cgil, il sindacato dei lavoratori di polizia. Ieri a Roma l’Assemblea di Lavoro e Società, la sinistra sindacale che appoggia la candidatura di Maurizio Landini. PENSIONATI IN PRESIDIO IERI MATTINA A BERGAMO: PROTESTA CONTRO I TAGLI ALLA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI In tanti si sono radunati, questa mattina, davanti alla Prefettura di via Tasso a Bergamo: pensionati e pensionate sono scesi in presidio per protestare contro la manovra finanziaria e contro il “raffreddamento dell’indicizzazione delle pensioni”. I rappresentanti di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL provinciali, Augusta Passera, Onesto Recanati ed Emanuele Dalfino, hanno incontrato il Prefetto Elisabetta Margiacchi. La rappresentante del Governo sul territorio, dopo aver ascoltato le ragioni della mobilitazione sindacale, ha assicurato che farà da tramite presso l’esecutivo affinché le richieste sindacali trovino attenzione. “La rivalutazione delle pensioni è una questione di equità” hanno commentato i segretari generali provinciali di FNP-CISL, SPI-CGIL e UILP-UIL Recanati, Passera e Dalfino”. Da anni chiediamo che venga finalmente riconosciuto ai trattamenti pensionistici un meccanismo di rivalutazione che risponda ai reali bisogni di milioni di pensionati e di pensionate, che permetta davvero di non far perdere il potere di acquisto delle pensioni, come di fatto oggi accade. E, invece, la risposta del Governo „del cosiddetto cambiamento‟ si allinea alla prassi consolidata degli ultimi Governi: colpire e fare cassa con i pensionati ancora una volta e non agire in modo forte e determinato, ad esempio, contro l’evasione fiscale. Invece di ripristinare il precedente sistema di indicizzazione per scaglioni a partire dal 1° gennaio 2019, come già pattuito, il nuovo Governo ha scelto di modificare il sistema di rivalutazione delle pensioni, peggiorandolo in parte”. “Con il „raffreddamento dell’indicizzazione delle pensioni‟ il nuovo Governo ha scelto di fare cassa con le pensioni” proseguono i sindacati. “Dopo 10 anni di rivalutazione bloccata, anche il nuovo esecutivo ha deciso di togliere i soldi ai pensionati: dal nuovo sistema di riduzione della perequazione per le pensioni superiori a tre volte il minimo (1.522 euro lordi mese nel 2018) e dal prelievo straordinario di solidarietà per quelle sopra i 100 mila euro lordi annui, conta di ricavare 2,5 miliardi per finanziare le altre misure promesse. Per le pensioni
sopra quattro volte il minimo può comportare una perdita da 65 a 325 euro lordi all’anno, a partire dal 2019 e per il resto della vita del pensionato”. .(…). CONTRO IL “RAFFREDDAMENTO” DELLE PENSIONI MOBILITAZIONE ANCHE A PARMA Lo stop alla rivalutazione delle pensioni avrà effetto anche su Parma. La norma contenuta nella legge di bilancio prevede infatti la revisione del sistema di adeguamento all'inflazione degli assegni superiori ai 1.500 euro lordi (in pratica attorno ai 1.200 euro netti). A Parma e provincia le pensioni superiori ai 1.500 euro sono 39.784 (secondo i dati Istat 2016, gli ultimi a disposizione). Per tutte queste pensioni ci sarà quindi un “raffreddamento” dell'adeguamento al costo della vita, riducendone così il potere d'acquisto. I sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL proseguono la mobilitazione contro questa misura, che considerano ingiusta. Il 28 dicembre scorso i pensionati si sono ritrovati in piazza Nettuno a Bologna, in una mobilitazione che si aggiunge alle altre organizzate in varie città d'Italia. Hanno manifestato, anche da Parma, contro una manovra che sottrae 2,5 miliardi di euro in tre anni dalle tasche dei pensionati, trattando ancora una volta come “bancomat” chi ha lavorato per una vita. Lunedì 7 gennaio, nella sede della CGIL i segretari generali dei sindacati pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL hanno fatto il punto sul programma di azione unitaria che riguarderà sia le politiche nazionali che locali. Hanno deciso di dare forza alla piattaforma confederale unitaria, che propone un modello sociale antitetico a quello proposto da questo governo e di continuare nella mobilitazione già iniziata il 28 dicembre contro il blocco delle perequazioni automatiche. Per quanto concerne invece le politiche locali, i sindacati pensionati chiederanno a breve la convocazione del tavolo anziani con il Comune di Parma, per mappare insieme le situazioni di bisogno ed intervenire con azioni concrete di risposta alle esigenze dei pensionati del territorio. COSTRUZIONI, IL 15 MARZO A ROMA 10 MILA LAVORATORI IN MARCIA PER CHIEDERE IL RILANCIO DEL SETTORE Il 15 marzo a Roma 10 mila lavoratori delle costruzioni manifesteranno per chiedere il rilancio del settore, che dall’inizio della crisi ha perso 600 mila posti di lavoro e 120 mila aziende. La manifestazione, che sarà il culmine di una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia già a partire dalle prossime ore, è stata annunciata dai sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, in una conferenza stampa nei cantieri della Metro C di Roma. “Nelle aziende, nei cantieri, nei territori – hanno detto ai giornalisti i segretari generali delle tre sigle, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi – incontreremo i lavoratori delle costruzioni per confrontarci sul futuro del settore, che rischia davvero di scomparire senza investimenti, una programmazione e una politica industriale per la creazione di lavoro, e in assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e privati” proseguono i sindacati, che nel corso del percorso di avvicinamento alla manifestazione chiederanno nei territori incontri alle istituzioni locali e ai prefetti. Tra le proposte dei sindacati ci sono un nuovo piano di investimenti, il completamento di tutte le opere avviate e l’avvio di quelle per le quali ci sono risorse, l’istituzione di un Fondo nazionale di garanzia creditizia, interventi mirati sul sistema bancario nazionale, investimenti sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, una revisione mirata del Codice Appalti, la messa in campo di nuove misure per le politiche abitative, il potenziamento del sistema degli incentivi, la promozione della qualificazione delle imprese, il rafforzamento del meccanismo del Durc e misure per contrastare il dumping contrattuale, che riduce diritti e tutele, in particolare su salute, sicurezza, formazione. PERNIGOTTI. MACCHIESI (FLAI CGIL): DA AZIENDA CHIUSURA SU VENDITA DEL MARCHIO. PROSSIMO INCONTRO IL 5 FEBBRAIO “Nell’incontro al Ministero del Lavoro (che si è svolto ieri) i rappresentanti dell’azienda hanno continuato a tenere un atteggiamento di chiusura su qualsiasi ipotesi di vendita del marchio, in spregio alle posizioni del governo, delle Organizzazioni Sindacali, delle istituzioni locali e soprattutto dei lavoratori di Pernigotti di Novi Ligure, proponendo contratti di fornitura a terzi e la vendita dei macchinari dello stabilimento senza nessun patto sociale di accompagno con ammortizzatori sociali”. Lo dichiara Mauro Macchiesi, Segretario nazionale Flai Cgil.
“Nella sostanza rimane in piedi la volontà di utilizzare il marchio Pernigotti per le produzioni che già si fanno in Turchia e proposte per le produzioni in Italia di scarso valore. In questi mesi abbiamo avuto dichiarazioni roboanti dal ministro Di Maio e dal Presidente del Parlamento europeo ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Al termine dell’incontro le parti, su proposta del ministero del Lavoro, si sono aggiornate al 5 febbraio, ma rimane sul tavolo del confronto la proposta di cassa integrazione per cessazione. Ci auguriamo - conclude Macchiesi- che in questo mese possano maturare condizioni diverse per l’affido delle produzioni italiane a un soggetto che abbia un profilo industriale”. EMERGENZA AL POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA. I SINDACATI PREPARANO LA MOBILITAZIONE DI FEBBRAIO Se ne parla su Rassegna Sindacale. Qualche centinaio di lavoratori ha partecipato ieri all’assemblea generale di Cgil Cisl e Uil al Policlinico Umberto I di Roma, per decidere i prossimi step della mobilitazione di tutto il personale. "Si incrociano due grandi questioni, entrambe urgenti, a cui si continua a non dare risposte - spiegano i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, Natale di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini - Dal rischio licenziamento per i 700 lavoratori esternalizzati della Coop OSA, alla rottura delle relazioni sindacali per il personale del comparto, che blocca le trattative per il rinnovo del contratto decentrato, quindi per la destinazione del salario accessorio e per la necessaria riqualificazione del personale". “È inammissibile che si proceda, come nelle precedenti gestioni - scrivono i tre sindacalisti - a negare il confronto con le rappresentanze dei lavoratori, a non fare chiarezza sull’effettivo fabbisogno, a negare diritti ai lavoratori, restando indifferenti di fronte al futuro di 700 lavoratori, da 15 anni in servizio, e delle loro famiglie. A pagare sono i lavoratori, ormai messi gli uni contro gli altri, a seguito di scelte non condivise con le organizzazioni sindacali”. “Siamo di fronte a una possibile emergenza sociale – proseguono Di Cola, Chierchia e Bernardini - che avrebbe dovuto vedere l’interessamento diretto della Regione Lazio. Insieme alle attuali condizioni sul livello di produzione e servizi, a preoccupare è il futuro stesso del Policlinico. Non è chiaro quali siano le scelte fatte per il rilancio dell’azienda, stiamo assistendo a una continua penalizzazione del lavoro pubblico e a un continuo calo del livello dei servizi, con reparti che chiudono e prestazioni non più erogate. Non possono essere i lavoratori a pagare l’assenza di un chiaro progetto di rilancio del Policlinico, che è e deve restare un’eccellenza sanitaria pubblica, che tenga dentro nuove assunzioni, la dovuta valorizzazione salariale e professionale del personale interno, al contempo individuando soluzioni a tutela di chi da anni svolge con professionalità il proprio lavoro”. “Amministrazione e Regione facciano la loro parte: attendiamo risposte chiare e a breve termine. In caso contrario – concludono i Segretari generali - con la prossima assemblea del 25 gennaio, proclameremo lo sciopero generale, i primi giorni di febbraio”. IMMIGRAZIONE. CRESCE LA PROTESTA CONTRO IL DECRETO SICUREZZA. INTERVISTA DI RADIOARTICOLO1 A GIUSEPPE MASSAFRA (CGIL) Cresce il fronte della protesta contro il cosiddetto “Decreto sicurezza”. Sono state diverse le manifestazioni che in questi giorni hanno attraversato le strade delle città italiane, alcune regioni (Toscana, Piemonte, Umbria e probabilmente Lazio e Calabria) hanno invece deciso di ricorrere alla Consulta per chiedere se il testo fortemente voluto dal viceministro Matteo Salvini sia costituzionale o meno. Alcuni sindaci hanno poi deciso di non applicarne alcune parti nei propri territori (Palermo, Napoli e Firenze). “La Cgil, quando quel decreto venne portato in Consiglio dei ministri, disse chiaramente che era un testo che avrebbe fatto aumentare l'insicurezza – ha spiegato ieri ai microfoni di RadioArticolo1, il segretario nazionale di Corso d'Italia Giuseppe Massafra - quella legge ha forti dubbi di costituzionalità perché interviene su materie di competenza delle regioni e delle amministrazioni locali.” Sul sito della radio il podcast per riascoltare l’intervista: https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/08/38850/insicurezza-e-disumanita. Su Rassegna la sintesi. Il decreto sicurezza, per Massafra, è “profondamente ingiusto”, e “aumenta di fatto la condizione di clandestinità”. Si tratta, dunque, di una norma che “una volta applicata mette fortemente in difficoltà le amministrazione locali”. Per questo la scelta delle regioni di impugnare presso la Consulta il decreto appare come “una decisione importante, del tutto condivisibile e in linea col nostro pensiero”. Così come condivisibile
è la scelta dei sindaci di non rispettare alcuni dispositivi del testo, “per favorire il rispetto di una fonte di diritto molto più importante che è la Costituzione”. Per leggere l’articolo completo di Rassegna: http://www.rassegna.it/articoli/decreto-salvini-insicurezza-e- disumanita Intanto ci sono 49 uomini, donne e bambini che stazionano sulla Sea watch e sulla Sea Eye, due navi in mezzo al mare al largo delle coste di Malta che non trovano approdo. “Dobbiamo concretizzare tutta l'indignazione che generano episodi come questo - ha concluso Massafra - perché i governi continuano a utilizzare l'immigrazione per costruire propaganda, giocando con la vita delle persone. È assolutamente inaccettabile, l'accanimento su alcune situazioni non è altro che uno specchietto per le allodole. Questo braccio di ferro tra i governi non ha alcun senso. Perché su questi argomenti sta naufragando il senso stesso della costruzione dell'Europa dei popoli”. SINDACATO. IL 18 GENNAIO A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SULLA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO L’appuntamento è per il prossimo 18 gennaio, Sala Santi della Cgil nazionale, Corso d’Italia 25 dalle ore 10 alle 12. Alla tavola rotonda delle 10 parteciperanno Pierangelo Albini, direttore dell’Area Lavoro e Welfare di Confindustria, Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Franco Martini, segretario confederale della Cgil, Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, Tiziano Treu, presidente del Cnel, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. La presentazione del Rapporto sulla contrattazione di secondo livello sarà a cura di Nicoletta Brachini, Beppe De Sario e Salvo Leonardi. Alle 12 è previsto un incontro con la stampa. I lavori saranno trasmessi in diretta da RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it e a Roma anche in modulazione di frequenza 97,700. A SETTANT’ANNI DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA COSTITUZIONE Lunedì 14 gennaio 2019 seminario Cgil con Camusso, Ghezzi, Montali, Pepe, Smuraglia. In diretta dalla ore 15.00 su RadioArticolo1. Il prossimo lunedì 14 gennaio 2019 RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it, e a Roma 97.700 Fm) trasmetterà a partire dalle ore 15 i lavori del seminario “Lavoro, diritti, modello sociale: dalla Costituzione le sfide per il futuro” che conclude le iniziative del sindacato per i settant’anni della Costituzione. Sono previste le relazioni del professor Adolfo Pepe (Fondazione Di Vittorio): “Il contributo delle Sinistre alla Costituente”; del professor Edmondo Montali (Fondazione Di Vittorio): “Il contributo dei Cattolici alla Costituente”; del professor Carlo Smuraglia (Presidente emerito dell’Anpi): “L’attualità della Costituzione”. Concluderà i lavori Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Coordinerà l’iniziativa Carlo Ghezzi, segretario della Fondazione Di Vittorio. NUOVI LAVORI: LA SOLITUDINE DEI RIDER, UN INCHIESTA DI RASSEGNA SINDACALE Maurizio Minnucci su Rassegna Sindacale ci racconta il mondo dei giovanissimi rider che sfrecciano in bicicletta per portarci del cibo caldo a casa. Sono ragazzi che forse non si ricordano neanche più dei call center. Forse li hanno visti in un film negli archivi di Netflix o ascoltati in una canzone di Calcutta (“mi richiamerai da un call center”, grida lui alla ragazza che l’ha mollato e non vedrà mai più). Quel vecchio simbolo della precarietà è praticamente in via d’estinzione, delocalizzato in blocco in Albania e in Romania, dove si parla bene la nostra lingua e il lavoro costa meno che da noi. In questa gara al ribasso dei diritti, nel fantastico mondo della gig economy che ci ostiniamo a pensare “avanzato”, i ragazzi e le ragazze dei call center si stanno trasformando nei rider. Ma quando siamo costretti a usare parole anglosassoni per indicare ciò che sta accadendo, bisogna stare attenti alle fregature, esattamente come all’inizio degli anni Duemila con i call center (chi li ha mai definiti “centri di chiamate”?), o come è successo con la riforma del lavoro quando l’hanno chiamata Jobs Act. Proviamo allora qui a fare un po’ di chiarezza su cosa significhi fare il rider in Italia partendo da una situazione che per il sindacato ha un ostacolo in più rispetto al recente passato. Se infatti i call center sono grandi centri di aggregazione – e perciò è un po’ più facile trovare e difendere quei lavoratori – i ciclofattorini vivono un’inedita solitudine: non hanno un capo con cui parlare, né un collega per confrontarsi, nel perenne timore di denunciare le situazioni di sfruttamento perché metterli alla porta è facilissimo, non avendo un contratto da dipendenti. Sta tutta qui la difficoltà nell’intercettarli.
Nell’inchiesta di Minnucci si raccontano tante storie di rider, da quella di Antonio Prisco, il più precario di tutti a Napoli. («Devo lottare con un centinaio di persone per accaparrarmi la consegna e se la sbaglio ho 3 euro di penale»), a quella di Emanuel Sammartino, del Nidil Cgil di Catania. Da lui scopriamo una peculiarità tutta del Sud: qui le grandi app fanno fatica a entrare nel mercato delle consegne. È una questione culturale, prima ancora che economica. In pratica funziona così: i datori di lavoro hanno un rapporto diretto con il porta-pizza e poi, in base alla piattaforma da cui arriva la prenotazione, gli cambiano lo zainetto. Poi ci sono i “licenziamenti” di Foodora, La vertenza dei rider è ormai diventata un simbolo della lotta contro lo sfruttamento digitale. Non a caso uno dei primi atti del nuovo governo è stato quello di convocare le associazioni dei ciclofattorini, e poi i sindacati, aprendo un tavolo al ministero del Lavoro. La richiesta base dei rider è un compenso minimo agganciato ai contratti nazionali che abbia una base oraria e non solo a cottimo. Ma sinora quel tavolo non ha portato ad alcun risultato concreto, a riprova di quanto la realtà sia ben più complicata degli annunci. L’ennesima dimostrazione arriva dal caso Glovo che, nell'inglobare una sua diretta concorrente, Foodora, ha deciso di lasciare a casa di punto in bianco circa duemila ciclofattorini. Se ne sta occupando attivamente il Nidil Cgil di Firenze, come spiega Ilaria Lani: “Qui abbiamo circa duecento persone colpite da questa decisione che, per noi, è un licenziamento vero e proprio, anche se sulla carta questi lavoratori sarebbero autonomi e non subordinati. Ma è evidente che non è così”. Ma quanto guadagna un rider? Una storia simile arriva da Bergamo. Ce la racconta Francesco Chiesa, giovane sindacalista anche lui di Nidil. “Quando è arrivata Deliveroo in città, a novembre dell’anno scorso, mi sono subito iscritto, ho mandato il curriculum e mi hanno chiamato. Ho partecipato al corso, mi sono fatto spiegare come funzionava e ho fatto qualche consegna, anche per vedere il contratto. Poi a giugno è partita la nostra campagna “Delivery your rights‟. Siamo andati in giro in bici con uno zaino simile a quello di Deliveroo, durante le pause pranzo e le consegne serali, per incontrare i rider e invitarli a un evento che abbiamo fatto in collaborazione con il Comune di Bergamo”. Francesco ci spiega anche che le condizioni economiche stanno peggiorando: “Prima si guadagnavano 7 euro fissi l’ora più un euro a consegna. All’inizio erano in pochi a fare questo mestiere e si arrivava a 800-900 euro al mese. Adesso sono passati tutti a un fisso di 5 euro a consegna, completamente a cottimo. Anzi, in realtà quei 5 euro non sono nemmeno fissi, si varia dai 2 ai 7-8 euro in base alla distanza”. Per leggere il testo completo dell’inchiesta: http://www.rassegna.it/articoli/la-solitudine-dei-rider. XVIII CONGRESSO CGIL. VERSO BARI Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio prossimi. Ci si arriva dopo una lunga maratona di dibattiti a tutti i livelli e una discussione che ha coinvolto tutta la Cgil e migliaia di lavoratori. Tra il 5 aprile e il 18 maggio si sono svolte circa 1.500 assemblee generali che si sono tenute nei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte le assemblee congressuali di base. Il percorso congressuale si concluderà presso la Fiera del Levante di Bari, dove dal 22 al 25 gennaio avrà luogo il XVIII Congresso della Cgil nazionale. Il segretario generale Susanna Camusso ha candidato alla sua successione Maurizio Landini, una proposta che è stata condivisa dalla maggioranza della segreteria confederale. Durante l’ultima riunione del Direttivo nazionale prima dell’interruzione natalizia, il segretario confederale Vincenzo Colla è intervenuto per annunciare la sua decisione di candidarsi e ha poi spiegato le motivazioni di questa decisione in una conferenza stampa. Ora la scelta finale spetterà all’Assemblea generale nazionale che sarà eletta dal Congresso di Bari. Per avere informazioni aggiornare e il quadro completo del Congresso vi invitiamo a seguire il sito di Rassegna Sindacale (www.rassegna.it) e le trasmissioni speciali di RadioArticolo1: http://www.radioarticolo1.it/tag/xviii-congresso-cgil. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) tutti i documenti e le informazioni utili sul Congresso. La redazione di Rassegna Sindacale ha inoltre predisposto uno spazio dedicato interamente al Congresso, una pagina speciale con la selezione delle notizie più importanti relative ai vari Congressi che si sono già svolti: http://www.rassegna.it/speciali/speciale-xviii-congresso-cgil. DA OGGI A VENERDÌ IL CONGRESSO NAZIONALE DELLO SPI-CGIL A TORINO Prende il via oggi al Lingotto di Torino il XX° Congresso nazionale dello Spi-Cgil dal titolo "Qui si fa il futuro". Quello del Sindacato dei pensionati - che con 2,7 milioni di tesserati rappresenta la metà degli iscritti alla Cgil - è l'ultimo appuntamento congressuale prima delle assise che la Confederazione terrà a Bari dal 22 al 25 gennaio.
Si comincerà alle 9.30 con i saluti del vice-sindaco di Torino Guido Montanari, del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dei Segretari generali della Camera del Lavoro e dello Spi-Cgil di Torino Enrica Valfrè e Gino Crestini. Alle ore 11 è invece prevista la relazione del Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti. Seguiranno gli interventi del Segretario della Ferpa, il Sindacato europeo dei pensionati, Agostino Siciliano e dei Segretari generali di Fnp-Cisl e Uilp-Uil Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. Il pomeriggio sarà aperto dall’intervento del professore dell'Università di Milano-Bicocca Roberto Biorcio che parlerà di "Democrazia alla sfida dei populismi" a cui seguirà il dibattito dei delegati e delle delegate. Chiusura di giornata con il monologo dell'attore Paolo Hendel tratto dal suo libro "La giovinezza è sopravvalutata". Per la giornata di domani sono previsti, oltre agli interventi dei delegati e delle delegate, anche due talk. Il primo dal titolo "Le donne conquisteranno il mondo" è previsto per le ore 12 e vedrà la partecipazione della giornalista Francesca Barzini, dell'informatica Giovanna Giordano e della formatrice e consulente Eleonora Pinzuti. Il secondo dal titolo "La comunicazione al tempo degli algoritmi" invece si terrà alle ore 16.45 e vedrà la partecipazione del professore dell'Università Statale di Milano Michele Mezza. Alle ore 17.45 l'intervento del Segretario generale uscente della Cgil Susanna Camusso. Chiusura del Congresso venerdì 11 gennaio con gli ultimi interventi dei delegati e delle delegate e con il talk dal titolo "Restiamo umani" a cui parteciperanno l'arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Zuppi, lo scrittore Gianrico Carofiglio e il direttore de L'Espresso Marco Damilano. L'intervento conclusivo è affidato al Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, che parlerà intorno alle 12. Seguirà l'elezione dei delegati e delle delegate al Congresso nazionale della Cgil e degli organismi statutari dello Spi-Cgil. Nel pomeriggio la convocazione dell'Assemblea generale e l'elezione del Segretario generale dello Spi-Cgil. L’INTERVENTO DI SUSANNA CAMUSSO ALL’ASSEMBLEA DI LAVORO E SOCIETA Sul sito di RadioArticolo1 è possibile riascoltare in podcast l’intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso all’Assemblea nazionale di ieri di Lavoro e Società, la sinistra sindacale della Cgil, che appoggia la candidatura di Maurizio Landini alla carica di segretario generale. Il governo del cambiamento aggrava il declino e l'isolamento dell'Italia, ha detto Camusso: il prossimo congresso della Cgil dovrà essere un’occasione per rilanciare la domanda di giustizia sociale e nuove politiche economiche . Per la segreteria confederale nazionale alla riunione, oltre a Susanna Camusso erano presenti nella sala Di Vittorio di Corso d’Italia Maurizio Landini, Gianna Fracassi, Rossana Dettori, Giuseppe Massafra e Nino Baseotto. https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/08/38862/il-lavoro-e-il-futuro-del-paese IL CONGRESSO DELLO SPI AL LINGOTTO SUL SOLE 24 ORE Scrive Cristina Casadei a pagina 10 del Sole: “Qui si fa il futuro". Qui dove? Al Lingotto di Torino, dove oggi si apre il XX congresso del sindacato pensionati italiani della Cgil (più noto come Spi) che ha scelto un titolo solo apparentemente paradossale. In quelle cinque parole che lo compongono si intersecano molti fattori: l'evoluzione demografica di un paese che invecchia inesorabilmente e fa pochi figli, il susseguirsi di riforme pensionistiche che, in vario modo, chiamano in causa i pensionati e, poi, il futuro della prima confederazione italiana, la Cgil. L'appuntamento dello Spi è l'ultimo prima del congresso della Cgil di Bari, dove verrà eletto il nuovo segretario generale che dovrà succedere a Susanna Camusso: in campo ci sono due emiliani, Maurizio Landini, ex segretario generale della Fiom e Vincenzo Colla, ex segretario generale dell'Emilia Romagna. Ieri, intanto, a Roma si è svolta l'assemblea nazionale di Lavoro società, l'area di sinistra confederale della Cgil, che ha dichiarato di «riconoscersi nella proposta avanzata dalla segreteria nazionale per il nome del prossimo segretario generale (Landini, ndr)», mentre considera «un'anomalia rispetto alla nostra storia un'autocandidatura alternativa (Colla, ndr) espressa alla fine dei percorsi congressuali e senza chiarezza sulle ragioni politiche e di merito sindacale». Qualche numero aiuta a capire le molte ragioni che fanno dire che anche da Torino passerà il futuro della prima confederazione sindacale italiana. Dei 55 milioni di iscritti alla Cgil, 2,7 milioni sono pensionati. E tra di loro oggi ci sono i volti giovani della foto (tratta dagli archivi della Cgil) del manifesto del congresso dello Spi, scattata nel '68. Quei giovani volti, protagonisti di battaglie sociali perla conquista di tutele e diritti, oggi, segnati dal tempo, sono uno snodo nel sindacato - di cui rappresentano la storia- e, più in generale, nella nostra società. Basti pensare a quello che accade nelle giovani famiglie che si appoggiano sempre più al welfare dei nonni, per colmare le lacune di quello pubblico. Nel congresso dello Spi che si chiuderà l'u gennaio saranno eletti in totale 212 delegati di cui io8 tra i pensionati e 104 non pensionati,
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