OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO "AL SUON DE LA SUA VOCE" - Il Discorso
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OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO “AL SUON DE LA SUA VOCE” Tre ascolti immersivi disponibili online dal 25 marzo sul sito www.teatroudine.it Omaggio a Dante: il Teatro Nuovo propone Al suon de la sua voce, viaggio sonoro nella Divina Commedia A 700 anni dalla morte, il Giovanni da Udine dedica al Sommo Poeta tre ascolti immersivi con le voci di Giuseppe Bevilacqua, responsabile del progetto artistico, Serena Costalunga, Gianni Nistri e il commento di Domenico De Martino. Per la parte musicale intervengono Matteo Bevilacqua al pianoforte e il coro di Ruda diretto da Fabiana Noro.
Giuseppe Bevilacqua In occasione delle celebrazioni per il 700mo anniversario della morte, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine propone al pubblico un omaggio speciale al padre della lingua italiana: Al suon de la sua voce – tre ascolti immersivi nella poesia della Divina Commedia di Dante Alighieri, un progetto artistico di Giuseppe Bevilacqua che sarà disponibile liberamente sul sito del Teatro (www.teatroudine.it, sezione podcast) a partire dal 25 marzo in occasione del Dantedì. Ogni ascolto, della durata di circa 45 minuti, è dedicato a una Cantica; alla voce del direttore prosa del Teatro Nuovo si accompagneranno quelle di Serena Costalunga e Gianni Nistri e gli appunti di critica dantesca a cura di Domenico De Martino mentre per la parte musicale potremo ascoltare Matteo Bevilacqua al pianoforte e il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro. Caratteristica saliente di questo omaggio al padre Dante sarà la possibilità dell’ascolto binaurale, con una spazializzazione del suono registrato di grande suggestione acustica. La lettura dell’attore e regista Giuseppe Bevilacqua, tra i massimi esperti di tecnica vocale in Italia e sensibilissimo interprete dei versi danteschi, – è “spazializzata” grazie al disegno del suono binaurale a cura di Alessandro Sdrigotti e Claudio Parrino. Questo processamento del suono ottiene effetti di grande suggestione acustica, particolarmente adatta ad immaginare i percorsi fisici e metaforici dei versi danteschi, permettendo all’ascoltatore di vivere una esperienza immersiva in un suggestivo “paesaggio sonoro”. Le presenze femminili della Commedia sono interpretate dalla brillante vocalità di Serena Costalunga, attrice friulana neodiplomata all’Accademia Silvio D’Amico; i canti sono brevemente introdotti da parafrasi lette da Gianni Nistri e conclusi da appunti di critica dantesca registrati direttamente dall’autore, Domenico De Martino, docente di Storia della critica letteraria dell’Università di Pavia e direttore del Festival Dante2021 di Ravenna. “Dopo un primo omaggio al Paradiso dantesco rappresentato dallo
spettacolo di apertura della nuova stagione di prosa, uno dei pochissimi che siamo riusciti a mettere in scena a causa della pandemia, volgiamo nuovamente lo sguardo sull’immensità della Divina Commedia – spiega Giuseppe Bevilacqua – con il proposito di dare un segnale di qualità e impegno in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. La possibilità di “riscoprire” il mondo, e quindi di credere di poterlo riprogettare, migliorare, è forse l’eredità più grande che ci ha lasciato Dante e speriamo che il nostro pubblico possa cogliere questo anelito di speranza anche nel piccolo lavoro che ci ha visti impegnati a teatro nonostante il fermo di questi mesi”. Nei tre ascolti immersivi proposti l’apporto dell’ascolto musicale non è mai impostato come un mero intercalare tra i suoni delle voci e neppure come un frapposto commento musicale alle parole del padre della lingua italiana. I brani di Liszt, Ligeti e Rachmaninov – eseguiti dal giovane ma già pluripremiato pianista udinese Matteo Bevilacqua – e di Whitacre, Sato e Da Rold – cantati con la ben nota espressività artistica dal Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro – saranno intrecciati alle voci dei lettori, grazie anche all’uso dei battimenti acustici, interagendo con queste e generandone colori, ritmi e forza espressiva. Nel primo ascolto, Mossi la voce vengono letti integralmente i canti I e V, dell’Inferno, conclusi dalle terzine finali (vv. 127-139) del canto XXXIV. Lo stile vocale epico-narrativo si intreccia ai brani pianistici Sunt Lacrymae Rerum di Franz Liszt e dello Studio n. 13 di György Ligeti. Nel secondo ascolto Tutti insieme ad una voce, sono letti integralmente i canti I e XXX del Purgatorio, conclusi dalla lettura delle terzine finali (vv. 139-145) del canto XXXIII. Lo stile vocale psicologico-narrativo si appoggia all’esecuzione del brano pianistico Preludio n. 10, op.32 di Sergej Rachmaninov e di quello corale Lux aurumque di Eric Whitacre Il terzo ascolto Che voce avrai tu più è impostato a uno stile vocale intimo-piano, nella lettura integrale dei canti I e XXXIII del
Paradiso, intrecciati ai brani corali Lux aurumque di Eric Whitacre, Expergisci di Kentaro Sato e Ubi caritas di Manolo Da Rold. Al suon de la sua voce sarà ascoltabile sul sito del teatro a partire dalle prime ore di giovedì 25 marzo e rimarrà disponibile gratuitamente all’ascolto nei giorni successivi sempre sul sito www.teatroudine.it. Giovedì 25 marzo 2021 – DANTEDÌ nel VII centenario della morte di Dante Alighieri AL SUON DE LA SUA VOCE Tre ascolti immersivi nella poesia della Divina Commedia di Dante Alighieri Con le voci di Giuseppe Bevilacqua e Serena Costalunga e di Gianni Nistri appunti di critica dantesca di Domenico De Martino musiche di Franz Liszt Sunt Lacrymae Rerum, da Années de Pèlerinage: Troisiéme Année György Ligeti Studio n. 13 da Studi per pianoforte. Secondo libro Sergej Rachmaninov Preludio n. 10 op.32 eseguite al pianoforte da Matteo Bevilacqua registrazioni in presa diretta dal palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine brani corali di Eric Whitacre Lux aurumque Kentaro Sato Expergisci Manolo Da Rold Ubi caritas eseguiti da Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro
registrati nella Basilica di Aquileia il 27 settembre 2020 Ferdinando Mussutto pianoforte Gaber Radojevic fonico registrazione, montaggio e disegno del suono binaurale Claudio Parrino, Alessandro Sdrigotti produzione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, febbraio-marzo 2021 consulente artistico Giuseppe Bevilacqua Ascolto 1 MOSSI LA VOCE Inferno, Canti I, V, XXXIV (vv. 127-139) Franz Liszt Sunt Lacrymae Rerum, da Années de Pèlerinage: Troisiéme Année S.163 György Ligeti Studio n. 13 da Studi per pianoforte. Secondo libro Ascolto 2 TUTTI INSIEME AD UNA VOCE Purgatorio, Canti I, XXX, XXXIII (vv. 139-145) Sergej Rachmaninov Preludio n. 10 op.32 Eric Whitacre Lux aurumque Ascolto 3 CHE VOCE AVRAI TU PIÙ Paradiso, Canti I, XXXIII Eric Whitacre Lux aurumque Kentaro Sato Expergisci
Manolo Da Rold Ubi caritas Roulette Sanremo – domani 20 marzo la prima Classica Monumento della stagione Domani la prima Classica Monumento della stagione: sfida sul percorso tradizionale tranne che per l’esclusione del Passo del Turchino (bloccato per una frana) e sostituito dal Colle di Giovo, con gli ultimi 112 km tutti sulla Riviera Ligure. Il vincitore dell’edizione 2020 Wout van Aert è uno dei principali favoriti insieme al campione del mondo Julian Alaphilippe (vincitore 2019) e Mathieu van der Poel ma sono molti i pretendenti che aspirano al traguardo di via Roma. Per la prima volta prodotta in diretta integrale, dall’host broadcaster RAI, la Milano-Sanremo godrà di una distribuzione televisiva che toccherà oltre 200 Paesi del mondo. Diretta su RAI Sport +HD dalle 9.15 e su RAI 2 dalle 14.00. Sul nuovo portale internet della corsa (https://www.milanosanremo.it/) tanti contenuti dinamici, news, foto e un live dedicato, sia in italiano che in inglese.
Milano, 19 marzo 2021 – Annunciati i partenti della prima Classica Monumento della stagione che vede al via sette corridori che già hanno vinto la Classicissima oltre a Mathieu van der Poel, trionfatore delle Strade Bianche Eolo e di due frazioni alla Tirreno-Adriatico Eolo. Tra i nomi di spicco anche i vincitori delle passate edizioni Wout van Aert (2020) e secondo in classifica nell’ultima Tirreno-Adriatico Eolo, il campione del mondo Julian Alaphilippe (2019), Vincenzo Nibali (2018), Michał Kwiatkowski (2017), Arnaud Demare (2016, Maglia Ciclamino dell’ultimo Giro d’Italia), John Degenkolb (2015) e Alexander Kristoff (2014). Attesi domani anche Maximilian Schachmann, fresco vincitore della Parigi-Nizza, il tre volte campione del mondo Peter Sagan, il Campione del Mondo a cronometro Filippo Ganna, Philippe Gilbert, Greg Van Avermaet, Michael Matthews, Søren Kragh Andersen, Alex Aranburu, Caleb Ewan, Elia Viviani, Sam Bennett, Nacer Bouhanni e il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo.
Mathieu van der Poel, primo sul traguardo della terza frazione della Tirreno-Adriatico Eolo Copertura TV La Milano-Sanremo presented by Eolo 2021, per la prima volta prodotta dall’host broadcaster RAI in diretta integrale dalla partenza del Castello Sforzesco al traguardo di via Roma, godrà di una distribuzione televisiva che toccherà oltre 200 Paesi del mondo. In Italia il lungo racconto inizierà sul canale tematico RAI Sport, per poi approdare su RAI 2 per le ultime tre ore di gara. La Classicissima di Primavera sarà disponibile anche su Eurosport 1, così come nel resto d’Europa e nel Sudest Asiatico, dove verranno proposte le ultime quattro ore e mezzo di corsa. La trasmissione in chiaro in Belgio verrà assicurata da VTM Medialaan in fiammingo e RTBF in francese, mentre in Svizzera sarà SRG SSR a offrire ai tifosi di ciclismo la gara, su RSI in italiano, SRF in tedesco e RTS in francese. La copertura integrale sarà invece assicurata dalle piattaforme OTT Eurosport Player e GCN+, che effettueranno il live streaming nei territori sopra citati, e in esclusiva in Francia, USA e Canada, Medio Oriente e Nordafrica, Subcontinente Indiano e Australia. Lo streaming raggiungerà
anche gli utenti di Giappone e Africa Subsahariana, che avranno però anche la possibilità di scegliere il racconto rispettivamente di J Sports e Supersport. Oltreoceano, la prima Monumento della stagione troverà invece spazio sugli schermi di TUDN in Messico e America Centrale, mentre in tutto il Sudamerica e nei Caraibi verrà offerta in esclusiva da ESPN. Agli antipodi, sarà invece SKY Sport a permettere agli appassionati neozelandesi di godersi lo spettacolo della Milano-Sanremo presented by Eolo 2021. I palinsesti della Milano-Sanremo presented by Eolo 2021 sono disponibili a questo link. Il nuovo sito della Milano-Sanremo presented by Eolo Nuovo portale internet per La Classicissima, con una veste grafica chiara e intuitiva, una navigazione ancora più veloce, tanti contenuti dinamici, news e foto, e una nuova sezione video con contenuti sempre più emozionanti per i nostri tifosi. Il nuovo sito vuole essere ancora più vicino agli appassionati di ciclismo, soprattutto nei momenti chiave della corsa. Dalle prime ore del mattino gli utenti potranno trovare tutte le ultime info sulla corsa. Scorrendo la pagina sarà possibile trovare la planimetria, i video, il media center e il rimando ai profili social della corsa. Un live dedicato sia in italiano che in inglese. Scopri il nuovo sito www.milanosanremo.it. Il percorso La 112a edizione della Milano-Sanremo presented by Eolo ripropone il percorso classico eccezion fatta per il passaggio da Passo del Turchino che non è percorribile per una frana. Si transiterà quindi dalla salita di Colle di Giovo per poi scendere sull’Aurelia ad Albisola e fare gli ultimi 112 km, tutti sulla Riviera Ligure, che da sempre la contraddistinguono con il passaggio sui tre Capi prima di Cipressa e Poggio. Grazie alla collaborazione col comune di Sanremo, le istituzioni coinvolte e i commercianti di via Roma, che
chiuderanno gli esercizi commerciali dalle 14.30 per evitare assembramenti, la Classicissima potrà concludersi nel suo traguardo storico. Ultimi KM A 9 km dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7 km a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 km. La discesa è molto impegnativa su strada asfaltata, ristretta in alcuni passaggi, con e un susseguirsi di tornanti e di curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia. L’ultima parte della discesa si svolge nell’abitato di Sanremo. Ultimi 2 km percorrono lunghi rettilinei cittadini. Da segnalare a 850 m dall’arrivo una curva a sinistra su rotatoria e ai 750 m dall’arrivo l’ultima curva che immette sulla retta finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto.
#Milano Sanremo PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Alpozzi Il 19 e 20 marzo l’Italian Baja con tutti i migliori specialisti Cresce l’attesa per l’Italian Baja “Artugna Race” di sabato, pur nelle condizioni di divieto per il pubblico causa pandemia. Gli appassionati seguiranno comunque la gara via social, ma certo è una vera disdetta non poter assistere dal vivo allo spettacolo, con schieramento al via dei migliori specialisti italiani e due big stranieri del calibro di Miroslav Zapletal (Ford 150 Evo) e Carlos Checa (Can-Am Maverick). Dovessero vincere – nel caso di “Mirek” non è affatto improbabile – sarebbero trasparenti per la classifica tricolore, però porterebbero via punti agli iscritti ai due campionati (Cross Country e Ssv).
Lorenzo Codecà Un elemento di confronto e di stimolo ulteriore non solo per i titolati Lorenzo Codecà (Suzuki), Amerigo Ventura (Yamaha) e compagnia cantante, ma anche per i redivivi Riccardo Colombo (Mitsubishi) ed Elvis Borsoi (Can-Am), nonché per “cavalli di ritorno” supportati dalla scuderia Mrc Sport, come Claudio Allegranzi (Suzuki) che ha scelto un mezzo di serie per togliersi dieci anni di ruggine agonistica, e il rallysta Andrea De Luna per la prima volta in versione Ssv sulle piste di casa, dove ha vinto negli scorsi anni due edizioni del Serenissima. Sabato il primo concorrente (Zapletal) partirà dall’Interporto di Pordenone alle ore 9:15. L’unico settore selettivo “Artugna” di 30,25 km, su fondo sterrato e compatto tra i comuni di Polcenigo, Fontanafredda, Budoia e Aviano, verrà percorso tre volte con start in zona industriale a San Giovanni di Polcenigo (ore 10:00, 12:30, 15:00) e fine prova ad Aviano in via del Menegoz. Tanti i pordenonesi in lizza, al volante e
sul sedile di destra. Federico Crozzolo (Suzuki) nuovamente nei panni di driver ufficiale. Ci sono anche le dame, con Chiara Zoppellaro, Sandra Castellani e Manuela Perissinotti a dettare il ritmo ai rispettivi conduttori. Artugna Race, sfida che attizza gli eroi di casa Per tutti loro è la gara di casa, correndo su Fontanafredda, Polcenigo, Budoia e Aviano. Hanno fatto ogni sforzo per esserci e sono pronti a dimostrare la forza di una tradizione agonistica iniziati agli albori della nostra (ex) provincia. Scaldano il motore i pordenonesi alla vigilia dell’Italian Baja 2020 International, versione “Artugna race”: tra piloti e navigatori, saranno in 12 al via della prova che inaugura il duplice Campionato Italiano Cross Country e Ssv 2021. Ad aprire la strada, con il numero 101 sulla portiera del Suzuki Grand Vitara 3.6, sarà Mauro Toffoli, due scudetti all’attivo, che per la terza stagione di fila detterà le note a Lorenzo Codecà. Al fianco del driver lombardo, recordman di titoli (11), ha vinto nel 2019 l’ultima edizione dell’Italian Baja di Primavera, corsa a Vidor sul greto del Piave. Ambizioni importanti anche per Federico Crozzolo, che si ripresenta al volante del Grand Vitara con il crisma ufficiale di Suzuki Italia tramite Emmetre Racing. Certo prima di tutto dovrà ritrovare confidenza con il mezzo utilizzato due stagioni fa. Isuzu D-Max preparata dalla Jazz Tech per l’equipaggio tutto pordenonese formato da Andrea Tomasini e Angelo Mirolo. La coppia torna in gara dopo più di un anno ferma ai box causa pandemia, determinata a trovare spazio tra i primi posti della classifica assoluta. Debutto in fuoristrada per Andrea De Luna su Yamaha Quaddy con l’appoggio della scuderia Mrc Sport di Brugnera. Molto da imparare, ma sullo stesso percorso ha vinto le due edizioni
del Rally Serenissima (2015 e 2016). L’espertissimo Roberto Marzocco sarà al fianco di Nicolò Algarotti per spingere il pilota easyJet a far volare anche il loro Ssv Yamaha Yxz 1000. Attenzione poi al grande rientro di Claudio Allegranzi, pilota di Caneva, che si rimette il casco dopo almeno un paio di lustri di assenza dalle gare. Affezionato protagonista delle edizioni “tout terrain” dell’Italian Baja sino al 2003, proverà a divertirsi con un Suzuki Grand Vitara T2 cercando di dimostrare che il piede è rimasto quello delle stagioni ruggenti. Appassionate e competenti, avversarie di lunga milizia nella specialità: Sandra Castellani navigherà Franco Buda con un Grand Vitara TH del team varesino Ramingo 4×4 mentre Chiara Zoppellaro(immagine allegata) darà il ritmo ad Andrea Debbi su Daihatsu Rocky TH, soffrendo per non poter impugnare il volante. Esordio di grande responsabilità per il giovane Mirko Brun a fianco di Amerigo Ventura, notorio fenomeno alla guida di un Quaddy Yamaha e campione in carica. Infine la coppia che nel 2017 si è aggiudicata a sorpresa il titolo di categoria, Mauro Vagaggini e Manuela Perissinotti. Un gradito rientro nell’Artugna Race che apre a nuove emozioni. Mauro Tavella,, patron dell’Italian Baja, con Jutta Kleinschmidt Ufficio Stampa Italian Baja – Carlo Ragogna
Foto Dario Furlan Dantedì: le celebrazioni veronesi per il 25 marzo Dantedì Giovedì 25 marzo Verona dedica al Sommo Poeta letture, dialoghi, video, conferenze con ospiti internazionali (danteaverona.it) Per il Dantedì, giovedì 25 marzo tutta l’Italia risuonerà delle parole e dei versi del Sommo Poeta. Il Comune di Verona celebra l’evento con letture, dialoghi, video, e conferenze con studiosi illustri italiani e stranieri, attori, esperti di storia dell’arte medioevale, italianisti e dantisti, all’insegna del pensiero di colui che oltre alla nostra bella lingua, ci ha trasmesso un patrimonio di valori ancora importante per la contemporaneità. Uno per tutti: Considerate la vostra semenza / fatti non foste per viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza (Inferno, XXVI, 118-120). La città scaligera ha inaugurato, lo scorso dicembre, un palinsesto di iniziative multidisciplinari, che vedono la collaborazione sinergica delle principali istituzioni culturali veronesi, per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante e il suo legame speciale con Verona: Dante a Verona 1321 – 2021 (danteaverona.it).
Verona fu per Dante seconda casa dopo l’esilio da Firenze: la Commedia è ricca di riferimenti alla città veneta e ai suoi personaggi storici, in particolare a Cangrande della Scala, signore di Verona.
È Cacciaguida, antenato di Dante, a parlargli di Cangrande, nel Paradiso, quando gli profetizza l’esilio da Firenze e il rifugio a Verona, sotto la protezione dei Della Scala, e in particolare di Cangrande, uomo dalle notevoli virtù militari, politico scaltro e generoso mecenate. Nel secondo decennio del Trecento Dante risiedette a lungo a Verona e a lui dedicò il Paradiso. L’Epistola che gli indirizzò, in latino, contiene la dedica della terza Cantica: «…e perciò molto a lungo esaminai i poveri doni che potevo farvi e ne misi qualcuno da parte e poi li riesaminai attentamente domandandomi quale fosse il più degno di voi e a voi più gradito. E non riuscii a trovare niente tanto adatto a vostra altezza quanto la suprema cantica della Comedìa che s’adorna del titolo di Paradiso. Questa, con la presente epistola che assolve perciò le funzioni di un epigramma di dedica, metto sotto il vostro nome, questa vi offro, questa vi affido» (Epistola a Cangrande, XIII, 10-11). «Le celebrazioni e in particolare il Dantedì sono un’opportunità speciale per la città scaligera, che attraverso questa ricorrenza, potrà far conoscere, in Italia e nel mondo, i tanti aspetti storico- culturali che la legano al Sommo Poeta – ha evidenziato il sindaco Federico Sboarina –. Queste celebrazioni, lo dico con grande orgoglio, gettano una luce, per taluni inedita, sul ruolo che la terra scaligera ebbe nella vita di Dante. Un legame evidenziato anche nel ricco e articolato programma di eventi che si terranno a Verona nel corso di tutto il 2021. Grazie alla stretta collaborazione tra numerose istituzioni e associazioni culturali del territorio, per questa ricorrenza è stato preparato un calendario di iniziative multidisciplinari, in grado di attrarre un pubblico intergenerazionale ed estremamente diversificato. La figura di Dante, infatti, non può essere collegata solo alla letteratura, ma ci impone di ampliare la nostra visione su più aspetti della sua vita e del suo legame con la nostra città e la nostra storia». «Il Dantedì diventa un’occasione di festa, in quel 25 marzo che è, secondo gli studi più accreditati, la data d’inizio del viaggio
cantato nella Divina Commedia – aggiunge Francesca Briani, assessore alla Cultura. A Verona, il Dantedì sarà un programma concentrato e denso di eventi, articolato tra diverse discipline e linguaggi, per il grande pubblico e per gli specialisti, con ospiti internazionali: un viaggio nel tempo, nei secoli che ci separano da Dante così densi di letture, di visioni, di interpretazioni. E insieme sarà un viaggio nello spazio, dentro la città vissuta e amata da Dante e, da qui, aperto all’ampio orizzonte dei dantisti di tutto il mondo. Siamo grati a tutte le realtà cittadine che ci hanno coadiuvato nella ideazione e costruzione di questa giornata e a quelle istituzioni internazionali come il museo di Berlino che ci regalano la possibilità, unica, di godere della vista di capolavori come i disegni di Botticelli». Aspettando il Dantedì con Pupi Avati Aspettando il Dantedì, martedì 23 marzo alle ore 17, sul sito delle manifestazioni veronesi in memoria di Dante (danteaverona.it) ci sarà un ospite d’eccezione: il maestro Pupi Avati. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Francesca Briani, il regista dialogherà con il professor Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, sul suo nuovo film che porterà in televisione la vita di Dante Alighieri. Modera l’incontro la giornalista Elisa Innocenti. Il programma La Verona di Dante: un viaggio in video con la regia di Fabrizio Arcuri e le musiche del compositore Giulio Ragno Favero, per condurre il pubblico nei luoghi del Poeta in città, con la narrazione della giornalista Francesca Barra che dà voce a un racconto, a partire da un testo originale della scrittrice Ginevra Lamberti. A intervallare il racconto, brani danteschi letti dall’attore Claudio Santamaria. Dante’s box. Voci e suoni dalla Divina Commedia, tracce audio di 15 minuti ciascuna, che catapultano nella modernità 21 canti della Commedia. Le voci di attori e ospiti speciali come Lino Guanciale, Filippo Nigro, Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni e Leo Gullotta si alternano, agli altri appuntamenti della giornata, permettendo agli
spettatori di immergersi nei versi danteschi, resi più vividi da musiche originali. Il regista Fabrizio Arcuri e il musicista e compositore Giulio Ragno Favero hanno infatti immaginato un percorso nelle Cantiche a partire da una sonorizzazione che ne esalta i passaggi. Francesca Rossi, storica dell’arte, direttrice dei Musei Civici di Verona, presenta, insieme alla collega Dagmar Korbacher, direttrice del Kupferstichkabinett dei Musei Statali di Berlino, l’immagine coordinata elaborata per le celebrazioni veronesi, legata alla mostra diffusa che animerà i luoghi danteschi della città nel corso dell’anno. L’immagine è ispirata a uno dei disegni di Sandro Botticelli per l’illustrazione della cantica del Paradiso che, eccezionalmente, il museo di Berlino renderà disponibile per la sezione della mostra intitolata Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona, in preparazione alla Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti” (7 maggio – 3 ottobre 2021). Le due direttrici racconteranno la storia dello straordinario nucleo di disegni botticelliani entrati nel 1882 nelle collezioni statali berlinesi, soffermandosi sulle ragioni per cui queste opere occupano un ruolo chiave nel progetto scientifico dell’esposizione veronese. La filologa Lucia Battaglia Ricci, già docente all’Università di Pisa, membro del Comitato Scientifico per l’Edizione nazionale dei Commenti Danteschi, e autrice di numerose pubblicazioni tra cui Dante per Immagini (Einaudi) tiene una lezione per immagini dal titolo La Commedia e gli artisti: il caso Ugolino. Potente e insuperato intreccio di sublime patetico e orrore tragico, la storia di Ugolino è forse quella che ha goduto di più duraturo successo presso gli artisti che nel corso del tempo hanno tentato di tradurre in immagini le straordinarie invenzioni dell’Alighieri. Omaggio a Francesca, videoconferenza dell’italianista Natascia Tonelli, dell’Università di Siena, che riflette sulla prima anima incontrata da Dante fra i dannati, Francesca da Rimini, protagonista di uno degli amori più celebri della letteratura. Alcuni studiosi ne
deplorano la personalità sostenendo che Dante la raffiguri come cattiva lettrice, un’intellettuale di provincia un po’ attardata, e propongono per il suo personaggio la definizione di “Bovary del Duecento”. Secondo Natascia Tonelli, invece, i versi di Dante tratteggiano Francesca come una donna colta, che dà prova di conoscere la tradizione classica e la letteratura romanza, narrativa e lirica: ne incarna i valori con autonomia di giudizio e, con competente personalità, rivendica le proprie scelte. L’attore Marco Pagani, legge un testo di Umberto Eco da Diario Minimo “Dolenti declinare“, rapporto di lettura destinato all’editore che dovrà decidere la pubblicazione di un nuovo testo… la Divina Commedia di tal Alighieri Dante. Il video è stato concesso in anteprima dagli autori del canale YouTube “Incursioni letterarie”. La chiusura del Dantedì, alle 17.30, è affidata al dialogo in diretta tra il dantista Zygmunt Baranski dell’Università di Cambridge e il filologo Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, autore del recentissimo libro Dante Alighieri. Una vita (Einaudi). La presentazione del volume è occasione per i due studiosi di confrontarsi sulle più recenti ricostruzioni biografiche del Sommo Poeta, sul rapporto di Dante con la realtà storica e culturale del Medioevo, sulla necessità di coniugare le esigenze della ricerca scientifica e quelle dell’alta divulgazione. Presenta l’incontro l’assessore alla cultura Francesca Briani. Il 25 marzo si potrà avere anche un video-assaggio in anteprima della mostra Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur allestita al Museo di Castelvecchio, a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni (fino al 3 ottobre 2021), che propone al pubblico le 41 acqueforti e acquetinte che l’artista americano Michael Mazur produsse ispirandosi ai Canti dell’Inferno. Alle opere sono accostati brani danteschi tradotti dal poeta e scrittore statunitense Robert Pinsky, amico di Mazur. Dal 26 marzo, ogni giovedì fino alla riapertura del museo, sono in programma alle 16,30 visite guidate in streaming (info e prenotazioni segreteriadidattica@comune.verona.it). Un altro video permetterà al pubblico di entrare in modo inedito
dietro le quinte del restauro in corso della statua di Dante in Piazza dei Signori. La statua è opera di Ugo Zannoni, uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, cui è dedicata una mostra alla GAM fino al 5 ottobre. La sua fama è legata principalmente alla realizzazione di questo monumento-simbolo, inaugurato alle quattro del mattino nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865 per scongiurare la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà dallo straniero. L’Arte dei Medici e Speziali era una delle sette Arti Maggiori delle corporazioni di arti e mestieri di Firenze di cui Dante fu uno dei membri più celebri. Non poteva mancare dunque in questa carrellata multidisciplinare di eventi, anche il binomio Dante/medicina. Sarà trasmesso il video “Dall’inferno del Covid…a riveder le stelle“, frutto del lavoro di un gruppo di Medici dell’AULSS 9 di Verona animati dalla volontà di trovare un fil rouge nel concetto “umanità” tra la Divina Commedia di Dante Alighieri e il loro vissuto negli ospedali durante l’epidemia da Coronavirus, laddove l’umanità della cura è stata stravolta. Lavorando di concerto con il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona sono state individuate alcune terzine della Commedia correlate al corpo umano. È curioso sapere che nella Commedia compaiono: 12 volte la parola naso; 1 volta la parola polmone; 50 la parola aria; 11 la parola ossa e la parola vene; 18 la parola spalle, 21 la parola collo, 42 la parola piedi e la parola testa; 20 la parola mani, 14 la parola cuore; 48 la parola sangue, 298 la parola occhi; 2 la parola mammella; 6 la parola raggio/raggi; e infine per 32 volte si ripete la parola paura. Queste parole sono diventate pretesto per lanciare e divulgare in modo creativo messaggi di promozione alla salute “dopo il Covid”. Spazio anche ai libri con le iniziative ideate dalla Biblioteca Civica: un trailer racconterà il progetto In viaggio con Dante, curato dai volontari del Servizio Civile Universale e da CoopCulture. Un assaggio del racconto in quattro video del viaggio di Dante sulla terra e nei tre Regni della Commedia, ricostruito attraverso i libri
della Biblioteca Ragazzi. A seguire una nuova puntata dei #bookhunter, la caccia ai più bei tesori della Biblioteca Civica: in occasione del Dantedì il focus della caccia saranno alcuni libri “fuori formato” della Sala Dantesca, che raccoglie diverse edizioni della Divina Commedia e varie opere dantesche, studi e contributi sull’autore. I fumetti, con il loro linguaggio evocativo e immediato, avvicinano i capolavori universali della letteratura ai giovani e giovanissimi. L’opera del Sommo Poeta non è nuova all’incontro con il mondo dell’immagine: celebri sono le illustrazioni ottocentesche di Gustave Doré e famosissimo l’Inferno di Topolino di Guido Martina. Go Nagai ha invece trasformato la Commedia in un manga horror, mostruoso e virulento, espressione dell’incontro tra cultura giapponese e cultura occidentale. In una breve video intervista Claudio Gallo, storico dell’immaginario e docente di Storia del Fumetto all’università di Verona, direttore della rivista “il Corsaro Nero” parlerà di alcune rivisitazioni a fumetti del capolavoro dantesco. In ultimo, ma non certo per importanza, si segnala il contributo a questa giornata della Diocesi di Verona, tra le istituzioni principali che partecipano al tavolo delle celebrazioni dantesche: alle ore 21 andrà in onda su Telepace e sul Canale YouTube della Diocesi, una puntata dedicata a “Dante Pellegrino“. Il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti e il prof. Stefano Quaglia condurranno il pubblico alla scoperta di Dante, uomo di fede e cultura, anche grazie agli interventi dei due vescovi di Firenze e Ravenna. Interverranno numerosi ospiti tra cui: don Bruno Fasani, Paolo Pellegrini, Maria Clara Rossi, Donato Pirovano. Il racconto sarà intervallato da letture di brani della Commedia letti da due giovani attori nei luoghi danteschi della città. Informazioni su: www.danteaverona.it Ufficio stampa: Delos
Sabato 20 marzo il Benesko Gledalisce su Rai Regionale canale 103 Ogni anno, in occasione della festa della donna, il “Benesko Gledalisce”, associazione filodrammatica della Benecia (Valli del Natisone), organizza una rappresentazione teatrale. Causa il perdurare dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità di svolgerla nella consueta sala polifunzionale di San Pietro al Natisone, si è pensato di realizzare un video affidandone la realizzazione alla professionalità di Enrico Qualizza. Sabato 20 marzo, in prima serata alle ore 21.00, lo spettacolo, intitolato ”Vse kar moremo narest…” (Tutto quello che possiamo fare….) verrà trasmesso da RAI 3/bis, RAI regionale canale 103. La peculiarità di questa rappresentazione, che vede alla regia Elisabetta Gustini (le musiche sono di Davide Tomasetig), è la recitazione totalmente eseguita nel dialetto sloveno locale nel rispetto dei principi e obiettivi che il “Benesko Gledalisce” si è prefissato dalla sua nascita (nel lontano 1976): difesa della cultura e della lingua locale. Da sempre, ogni anno, vengono realizzati due spettacoli teatrali: uno per il 6 gennaio, giorno che è stato battezzato “Festa dell’Emigrante” (Dan Emigranta), che si è sempre svolto presso il Teatro Ristori di Cividale del Friuli, e uno per l’8 marzo, festa della donna (Dan Zena). Sabato potremo ammirare gli interpreti (Gli interpret:i Anita Tomasetig, Erika Balus, Federica Bergnach, Graziella Tomasetig, Emanuela Cicigoi, Michele Qualizza).
luca d’agostino phocusagency Yes Day: la recensione della commedia Netflix con Jennifer Garner Allison (Jennifer Garner) e Carlos (Edgar Ramirez) sono due persone che, prima dell’incontro magico che li ha uniti, erano abituate a dire sempre di sì alla vita, osando in ogni situazione. Ma poi hanno messo su famiglia, e tutto è cambiato.
Lei ha rinunciato alla sua realizzazione professionale per occuparsi a tempo pieno dei loro tre figli, nei confronti dei quali ha un atteggiamento molto protettivo ma repressivo, mentre lui in casa recita la parte del buono, mentre sul posto di lavoro deve tiranneggiare i suoi sottoposti. Un situazione che crea molti attriti, fino al giorno in cui Allison e Carlos scoprono dell’esistenza dello Yes Day, una giornata in cui i genitori, stabilite alcune regole basilari, devono dire di sì a tutte le richieste dei figli. Un’occasione per rimettersi in gioco e rinsaldare i rapporti familiari. I ragazzi devono guadagnarsi questa opportunità, ma l’agognato giorno alla fine arriva, e la famiglia si trova ad affrontare insieme una serie di situazioni paradossali. Yes Day: una commedia che non osa La maggior parte del film è la narrazione di questa atipica giornata, destinata a cementare i rapporti tra i membri della famiglia, come prevedibile. Il problema è che tutto è prevedibile in questo film. A partire dalla caratterizzazione dei personaggi, che vede la classica madre repressiva ma animata da buone intenzione, e il solito padre che si ritaglia il ruolo del buono tra le mura domestiche. Anche le svolte narrative e le altre dinamiche familiari sono abbondantemente scontate, come il personaggio della figlia maggiore Katie (Jenna Ortega), preadolescente alle prese con la necessità di lasciare il nido familiare.
Il film non osa mai, rimanendo intrappolato dentro classici stereotipi che, per quanto ben confezionati, non regalano grandi emozioni. Yes Day: un film per famiglie senza tante pretese Questo film, diretto da Miguel Arteta, è tratto dall’omonimo libro per ragazzi scritto da Amy Krouse Rosenthal e Tom Lichtenheld. Una trasposizione cinematografica che ha perso l’occasione per approfondire le tematiche familiari connesse all’educazione dei figli, che si perdono sotto la bella facciata garantita da una buona fotografia e dalla cura dei costumi e delle scenografie, a spese però della credibilità della storia raccontata. Anche Jennifer Garner e Edgar Ramirez sono così intenti a creare dei personaggi gioviali e accattivanti che alla fine li rendono poco verosimili. Yes Day è in definitiva un film per famiglie senza tante pretese, da guardare assieme ai figli. Al di fuori di questo contesto meglio astenersi. Thierry Neuville vince il Rally del Ciocco con la Hyundai i20 R5 e Stefano
Albertini si porta in testa al Campionato Italiano Rally Neuville – Wydaeghe Il Campionato Italiano Rally è iniziato con il botto, o forse è meglio dire con i botti, diversi infatti gli spunti di interesse che la gara toscana ha messo in evidenza, a cominciare dalla netta vittoria di Thierry Neuville e Martin Wydaeghe che, per quanto scontata, ha comunque rappresentato uno dei principali motivi di attrazione del Rally del Ciocco.
Neuville – Wydaeghe Il belga, venuto in Italia per migliorare l’affiatamento con il suo nuovo navigatore, ha svolto il ruolo di lepre per tutta la gara ed in tanti hanno cercato di tenergli testa, come Stefano Albertini – autentica rivelazione di questo inizio campionato – che si è piazzato in seconda posizione a 22,7 secondi da Neuville; Albertini si è anche ritrovato temporaneamente in testa alla classifica generale ed ha combattuto a lungo con Neuville accontentandosi infine della seconda posizione assoluta. Un ritorno, quello di Albertini, che sa di rivincita contro i suoi detrattori e chi non credeva in lui.
Albertini – Fappani Breen – Nagle La gara è iniziata subito con un ritmo piuttosto alto, aumentato con il miglioramento delle condizioni meteo e del fondo stradale, ritmo che ha costretto più di qualcuno a
prendere qualche rischio di troppo e terminare anzitempo il rally; ne ha fatto le spese anche uno dei protagonisti della gara toscana, l’irlandese Craig Breen che è uscito rovinosamente di strada a causa di una foratura sulla PS 5 Massa-Sassorosso; prova risultata fatale anche a Marco Pollara per un cappottamento che ha causato danni ingenti alla vettura ma senza conseguenze per l’equipaggio. Ben più consistenti i danni patiti da Campanaro che ha letteralmente distrutto la Ford Fiesta della Gass Racing sulla medesima prova, qualche timore per Daniele Campanaro e Jacopo Innocenti che sono stati trasportati in ospedale per accertamenti dove fortunatamente sono state escluse lesioni all’equipaggio. Neuville – Wydaeghe E dopo i botti “materiali” passiamo a quelli che hanno caratterizzato la classifica del 44° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio: come detto la vittoria è andata a Thierry Neuville che ben poco ha lasciato agli avversari, sue infatti 5 delle 10 prove speciali in programma, le altre se le sono aggiudicate Craig Breen (2), Stefano Albertini (2) e Giandomenico Basso (1). Il suo risultato però non influisce
sulla classifica del CIR in quanto non iscritto al campionato, ne beneficia così Stefano Albertini che si posiziona in testa alla classifica provvisoria del Campionato Italiano Rally. Albertini – Fappani Amaro invece l’avvio di campionato per il campione uscente Crugnola, penalizzato dalla rottura di un semiasse sulla Hyundai i20, il varesino ha concluso in decima posizione assoluta, ben lontano da quelle che erano le sue ambizioni alla vigilia della gara.
Crugnola – Ometto Probabilmente anche Paolo Andreucci ha qualcosa da recriminare sul risultato finale, il garfagnino non è infatti riuscito ad andare oltre ad un poco soddisfacente nono posto finale dopo un esordio strabiliante che lo aveva portato a siglare il secondo tempo assoluto – dietro a Thierry Neuville – sulla prova di apertura; lo aspettiamo ai prossimi puntamenti in calendario quando l’affiatamento con la nuova vettura e le
gomme lo porteranno nelle posizioni di classifica più consone a lui. Andreucci – Pinelli Tornando invece alle posizioni che contano, il terzo posto assoluto se lo è aggiudicato Giandomenico Basso, dopo un avvio in sordina il “Giando” ha iniziato a progredire sempre più fino ad aggiudicarsi l’ultima PS della gara, portando così a casa la coppa del terzo assoluto al Ciocco nonché quella del secondo posto in campionato.
Basso – Granai Le successive posizioni sono state per la maggior parte conquistate (finalmente, ndr.) dai giovani – alcuni seguiti direttamente da ACI Sport – che hanno battagliato duramente per riuscire a mettersi in evidenza nel CIR, al quarto posto troviamo Fabio Andolfi con la Skoda Fabia R5, seguito da Rudy Michelini (Volkswagen Polo R5), al sesto posto Tommaso Ciuffi (Fabia R5) ed al settimo il venticinquenne Thomas Paperini (Skoda Fabia R5 EVO), vincitore fra gli under 25. All’ottavo posto il veneto Marco Signor su Volkswagen Polo R5.
Andolfi – Savoia Michelini – Perna
Ciuffi – Gonella Paperini – Cicognini Paperini – Cicognini
Signor – Pezzoli Michelini – Perna
In contemporanea alla gara di campionato italiano ha preso il via anche il rally valevole per il CRZ (la coppa di zona) che ha visto trionfare Federico Gasperetti dopo una accesa lotta con Luca Panzani. La 44^ edizione del Rally del Ciocco e Valle del Serchio,
andata in scena in una delle tante fasi epidemiologiche di questa infinita pandemia, ha avuto come centro nevralgico la splendida tenuta del Ciocco che ha fatto da cornice ai 164 equipaggi iscritti (fra CIR e CRZ) in questa 44^ edizione del Ciocco. Il rally si è svolto a porte chiuse, era infatti impossibile accedere nelle zone assistenza, riordino, ecc. se non autorizzati, questo ovviamente per evitare il rischio di contagi da Covid-19, ma sulle prove speciali della Garfagnana si è visto un discreto pubblico – rispettoso delle indicazioni sull’uso delle mascherine e sul distanziamento – segno della inguaribile passione rallystica dei toscani. Un momento di convivialità di un gruppetto ben organizzato in attesa dello start di una PS Ritorniamo per un attimo al vincitore per analizzarne la guida, gli oltre 22 secondi accumulati da Neuville sul suo
diretto inseguitore (Albertini) non si notavano a occhio nudo nei suoi passaggi in prova ma la differenza più evidente rispetto alla guida degli avversari era il suo approccio alle curve ed ai tornanti dove il belga arrivava in leggera sbandata controllata per poi uscire in accelerazione con la vettura già dritta, uno stile di guida redditizio che abbinato alla vastissima esperienza accumulata nel mondiale ha portato Thierry Neuville a primeggiare senza apparenti difficoltà sul resto della concorrenza. Neuville – Wydaeghe Il rally si è sviluppato attraverso le strade più suggestive della Garfagnana, con la disputa di tre prove speciali tecniche e selettive (la Massa-Sassorosso, la Molazzana e la Careggine) – oltre alla prova di apertura disputata all’interno della tenuta Il Ciocco, valida anche come Power Stage – e con l’attraversamento di borghi caratteristici dell’iAlta Valle del Serchio che hanno dato lustro alla manifestazione.
Bonini -Zanini La Fiat 500 Mild Hybrid Newtron di Pirola – Sarlo
Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Rally è previsto per l’11 aprile con un’altra gara ricca di fascino e di storia, il Rallye Sanremo. Servizio e foto dell’inviato Dario Furlan Hamlet Solo di Lenz al Teatro Farnese di Parma in streaming per la Giornata Mondiale della sindrome di Down Il ritratto d’artista dedicato a Barbara Voghera si conclude con la riproposta dell’allestimento del capolavoro shakespeariano realizzato nel 2019 nel teatro barocco “più bello del mondo”, creato per e con lei da
Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Dal 2009 al 2013 Lenz Fondazione ha realizzato un importante progetto di ricerca drammaturgica e performativa contemporanea attorno all’Amleto di Shakespeare, allestendo creazioni site-specific in diversi spazi monumentali del parmense tra cui la Rocca dei Rossi di San Secondo, la Reggia di Colorno ed il Teatro Farnese nel 2012. A distanza di sette anni, nell’ottobre 2019, Maria Federica Maestri e Francesco Pititto sono nuovamente tornati ad allestire nel teatro barocco “più bello del mondo” Hamlet Solo, creazione interpretata da Barbara Voghera che domenica 21 marzo sarà riproposta in streaming integrale e gratuito dalle ore 10 alle ore 24 dalla home page del sito www.lenzfondazione.it in occasione della Giornata Mondiale della sindrome di Down. Lo spettacolo viene programmato a conclusione del ritratto d’artista dedicato a Barbara Voghera, straordinaria attrice sensibile, protagonista da oltre vent’anni delle più importanti creazioni di Lenz. «Barbara Voghera, la cui clamorosa qualità d’attrice ha saputo tenere magneticamente a sé per circa un’ora la scena, i personaggi e il confronto con il pubblico»: ha scritto il critico teatrale Daniele Rizzo in merito all’allestimento al Complesso Monumentale della Pilotta. «Il capolavoro Hamlet Solo di Lenz Fondazione opta per una via sensuale e onirica insieme» aggiunge il filosofo Enrico Piergiacomi «A interpretare Amleto è Barbara Voghera – attrice sensibile dal corpo minuto e fragile, ma dotato del grandissimo potere di far vibrare i sogni del giovane principe. Ne segue una rappresentazione in cui ciò che conta di più non sta nelle idee e nella trama, bensì nel ritmo delle parole e negli squarci visionari che l’artista riesce a creare dal vivo, dunque nella tessitura musicale e vitale della performance». Spiegano Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: «In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, I Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell’unico duello eroico possibile, quello dell’attore
con se stesso». Barbara Voghera è protagonista dagli inizi del duemila di alcuni tra i più importanti progetti performativi di Lenz, figura centrale nella pluridecennale indagine di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto sul rinnovamento della lingua scenica contemporanea attraverso il dialogo artistico con l’alterità. Eccezionale interprete nelle varie stesure dell’Amleto, è presenza poliforme nella trilogia dedicata al Faust di Goethe e straordinaria performer nella prima versione de La vita è sogno di Calderón de la Barca nel ruolo di Clarino. È in scena nell’allestimento site-specific Il grande teatro del mondo, realizzato nel 2018 presso il Complesso Monumentale della Pilotta per Parma 2020 | Capitale Italiana della Cultura. Tra i numerosissimi altri ruoli interpretati in questi vent’anni di lavoro vale segnalare almeno quelli di protagonista in Biancaneve e Pollicino nel Progetto Grimm (in tour nelle maggiori capitali europee), il Fool nell’opera Verdi Re Lear, commissione speciale del Festival Verdi 2015 e Bradamante nel progetto biennale site-specific ispirato all’Orlando Furioso di Ariosto. Nel 2019-20 interpreta Oreste nei capitoli #2 e #3 di Orestea di Eschilo, Latte e Pupilla. Nel 2020 debutta Altro stato, da La vita è sogno di Calderón de la Barca, di cui è unica interprete. Per informazioni: 0521 270141 | 335 6096220 | info@lenzfondazione.it | www.lenzfondazione.it. Michele Pascarella Dall’8 aprile BUILDING presenta la mostra E T E R E
di Yuval Avital | Milano, fino al 26 giugno 2021 BUILDING inaugura giovedì 8 aprile 2021 la mostra personale E T E R E dell’artista e compositore Yuval Avital, a cura di Annette Hofmann. Il progetto espositivo è appositamente ideato dall’artista per i quattro piani di BUILDING, strutturandosi come un racconto in quattro capitoli dove ogni spazio è pensato come un microcosmo che racchiude e rispecchia un ambiente definito, connesso agli altri secondo un percorso di ascensione. Al pari delle sue opere, Yuval Avital ha concepito E T E R E come un ambiente immersivo e totale nel quale confluiscono linguaggi e strumenti espressivi differenti. Il percorso espositivo presenta infatti una selezione di sculture sonore, fotografie, videoproiezioni e installazioni multimediali – alcune delle quali mai esposte – rappresentative della ricerca dell’artista, accanto a un’inedita produzione pittorica di oltre 80 dipinti presentati al pubblico italiano per la prima volta. Come racconta la curatrice Annette Hofmann: “La mostra, prima personale di Yuval Avital in BUILDING, invita il visitatore a partecipare a un viaggio dentro la narrazione multidisciplinare dell’artista. Nel cuore della pratica di Yuval Avital si situa il momento presente, inteso in senso assoluto, e incentrato sull’esplorazione dei concetti di identità/subconscio, oscurità/luce e amore/desiderio. Ciascun lavoro riflette le qualità formali e materiche di una coscienza e di un’esperienza comuni, le quali originano un cerchio magico non solo dentro l’architettura unica di
BUILDING, ma anche all’interno della propria narrativa. Tutte le opere descrivono un’impellente ricerca di verità che porta il visitatore a confrontarsi con il proprio momento presente”. Yuval Avital (Gerusalemme, 1977) è conosciuto a livello internazionale per le sue installazioni su larga scala e per la creazione di complesse opere multimediali che sfidano le tradizionali categorie che separano le arti. Avvicinandosi anche alle pratiche dell’arte partecipativa, la sua ricerca comprende l’utilizzo di pittura, scultura, performance, video e fotografia, spesso in dialogo e connubio con la componente sonora, punto di partenza della sua produzione. INFORMAZIONI Yuval Avital E T E R E a cura di Annette Hofmann Dall’8 aprile al 26 giugno 2021 BUILDING via Monte di Pietà 23, Milano mar – sab, 10 – 19 www.building-gallery.com Tadej Pogačar vince la 56^ Tirreno-Adriatico San Benedetto del Tronto, 16 marzo 2021 – Tadej Pogačar (UAE- Team Emirates) ha vinto la 56^ edizione della Tirreno- Adriatico Eolo. Il podio finale della Corsa dei Due Mari è completato da Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) e Mikel Landa (Bahrain – Victorious). Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) vince l’ultima frazione, la
cronometro individuale di San Benedetto del Tronto di 10,050 m. Il vincitore della 56^ edizione della Tirreno-Adriatico Eolo, Tadej Pogačar, ha dichiarato: “Sono super contento della prestazione di oggi e di questo successo! Dopo l’UAE Tour ho vinto anche la Tirreno-Adriatico, che inizio di stagione fantastico. Adesso penso di potermi godere qualche giorno di riposo!”. Il vincitore di tappa Wout van Aert ha commentato: “È stata una prova breve ma difficile. Posso dirmi molto contento di questa vittoria, ho battuto alcuni tra i più forti cronomen del mondo. Era la prima volta che puntavo alla generale in una corsa a tappe e sono stato sconfitto solo dal vincitore del Tour de France. Ci riproverò nuovamente ma per ora mi concentro sulle classiche, a partire dalla Milano-Sanremo”.Il corridore belga vince la crono conclusiva dopo aver conquistato anche la prima tappa a Lido di Camaiore. Pogačar si difende e si aggiudica la Tirreno-Adriatico. San Benedetto del Tronto, 16 marzo 2021 – Wout van Aert conclude la 56esima edizione della Tirreno-Adriatico Eolo sulla costa adriatica nello stesso modo in cui l’ha
iniziata sulla costa tirrenica. Pedalando contro il tempo, ha battuto il campione europeo a cronometro Stefan Küng e il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna. Quarto in classifica nella tappa conclusiva, Tadej Pogačar vince la Corsa dei due Mari. Una corsa ricca di campioni, la Tirreno- Adriatico Eolo di quest’anno è stata segnata dalle vittorie di tappa di Julian Alaphilippe (Tappa 2), Mathieu van der Poel (Tappa 3 e 5), Pogačar (la tappa regina con arrivo a Prati di Tivo) e Mads Würtz Schmidt (Tappa 6). Van der Poel si è aggiudicato il premio di corridore più combattivo. E Mikel Landa è salito sul podio finale, assieme a Pogačar e van Aert, come terzo nella Generale. CLASSIFICA GENERALE 1 – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) 2 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 1’03” 3 – Mikel Landa (Bahrain – Victorious) a 3’57”
RISULTATO TAPPA 7 1 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) – 10.1 km in 11’06″13, media 54.595 km/h 2 – Stefan Küng (Groupama – FDJ) a 06″32 3 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 11″31
Il vincitore della Tirreno Adriatico Eolo, Tadej Pogačar, ha dichiarato in conferenza stampa: “Ho iniziato la mia stagione con grande ambizione allo UAE Tour: il mio primo obiettivo. Già lì mi sentivo in ottima forma, e lo sono ancora. Le aspettative per la mia vittoria erano tante. Volevo vincere”. Il secondo classificato, Maglia Ciclamino, e vincitore della crono conclusiva, Wout van Aert, ha detto: “Questa vittoria mi rende fiducioso. Ho lavorato molto con la mia squadra per questa crono conclusiva e ieri ho avuto modo di risparmiare tutte le mie energie per questa tappa. Date le mie prestazioni di questa settimana, penso di non essermi mai sentito così in forma. Sono contento del mio secondo posto, battuto solo dal vincitore del Tour de France. Ora è importante recuperare per la Milano-Sanremo”. Il terzo classificato, Mikel Landa, ha commentato: “In passato, proprio a causa della crono conclusiva, ho perso il podio sia al Tour de France che al Giro d’Italia. Sono molto contento del mio terzo posto quest’oggi. Prima della gara abbiamo esaminato la lista dei partenti e ci siamo resi conto che c’erano dai dieci ai venti top-riders in lizza per la Classifica Generale. Essere arrivato tra i primi tre è un buon risultato e un segnale incoraggiante per le prossime gare della stagione”. Mathieu Van der Poel, premiato come il corridore più combattivo della corsa, ha detto: “Sono molto felice delle mie due vittorie di tappa alla Tirreno-Adriatico e sono pronto per la Milano – Sanremo. Ho usato le ultime due giornate per riprendermi dalla vittoria della quinta tappa, in cui sono andato oltre i miei limiti. La corsa di sabato sarà tutta un’altra storia”.
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