OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO "AL SUON DE LA SUA VOCE" - Il Discorso

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OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO "AL SUON DE LA SUA VOCE" - Il Discorso
OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO
NUOVO   PRESENTA  IL  NUOVO
PROGETTO “AL SUON DE LA SUA
VOCE”
    Tre ascolti immersivi disponibili online dal 25 marzo sul sito
                          www.teatroudine.it

          Omaggio a Dante: il Teatro Nuovo propone

   Al suon de la sua voce, viaggio sonoro nella Divina
                         Commedia

A 700 anni dalla morte, il Giovanni da Udine dedica al Sommo Poeta tre
ascolti immersivi con le voci di Giuseppe Bevilacqua, responsabile del
progetto artistico, Serena Costalunga, Gianni Nistri e il commento di
Domenico De Martino. Per la parte musicale intervengono Matteo
Bevilacqua al pianoforte e il coro di Ruda diretto da Fabiana Noro.
OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO "AL SUON DE LA SUA VOCE" - Il Discorso
Giuseppe Bevilacqua

In occasione delle celebrazioni per il 700mo anniversario della morte,
il Teatro Nuovo Giovanni da Udine propone al pubblico un omaggio
speciale al padre della lingua italiana: Al suon de la sua voce – tre
ascolti immersivi nella poesia della Divina Commedia di Dante
Alighieri, un progetto artistico di Giuseppe Bevilacqua che sarà
disponibile liberamente sul sito del Teatro (www.teatroudine.it,
sezione podcast) a partire dal 25 marzo in occasione del Dantedì.

Ogni ascolto, della durata di circa 45 minuti, è dedicato a una
Cantica;   alla   voce   del   direttore   prosa   del   Teatro   Nuovo   si
accompagneranno quelle di Serena Costalunga e Gianni Nistri e gli
appunti di critica dantesca a cura di Domenico De Martino mentre per
la parte musicale potremo ascoltare Matteo Bevilacqua al pianoforte e
il Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.

Caratteristica saliente di questo omaggio al padre Dante sarà la
possibilità dell’ascolto binaurale, con una spazializzazione del suono
registrato di grande suggestione acustica. La lettura dell’attore e
regista Giuseppe Bevilacqua, tra i massimi esperti di tecnica vocale
in Italia e sensibilissimo interprete dei versi danteschi, – è
“spazializzata” grazie al disegno del suono binaurale a cura di
Alessandro Sdrigotti e Claudio Parrino. Questo processamento del suono
ottiene effetti di grande suggestione acustica, particolarmente adatta
ad immaginare i percorsi fisici e metaforici dei versi danteschi,
permettendo all’ascoltatore di vivere una esperienza immersiva in un
suggestivo “paesaggio sonoro”.

Le presenze femminili della Commedia sono interpretate dalla brillante
vocalità   di   Serena   Costalunga,   attrice     friulana   neodiplomata
all’Accademia Silvio D’Amico; i canti sono brevemente introdotti da
parafrasi lette da Gianni Nistri e conclusi da appunti di critica
dantesca registrati direttamente dall’autore, Domenico De Martino,
docente di Storia della critica letteraria dell’Università di Pavia e
direttore del Festival Dante2021 di Ravenna.

“Dopo un primo omaggio al Paradiso dantesco rappresentato dallo
OMAGGIO A DANTE: IL TEATRO NUOVO PRESENTA IL NUOVO PROGETTO "AL SUON DE LA SUA VOCE" - Il Discorso
spettacolo di apertura della nuova stagione di prosa, uno dei
pochissimi che siamo riusciti a mettere in scena a causa della
pandemia, volgiamo nuovamente lo sguardo sull’immensità della Divina
Commedia – spiega Giuseppe Bevilacqua – con il proposito di dare un
segnale di qualità e impegno in un momento difficile come quello che
stiamo attraversando. La possibilità di “riscoprire” il mondo, e
quindi di credere di poterlo riprogettare, migliorare, è forse
l’eredità più grande che ci ha lasciato Dante e speriamo che il nostro
pubblico possa cogliere questo anelito di speranza anche nel piccolo
lavoro che ci ha visti impegnati a teatro nonostante il fermo di
questi mesi”.

Nei tre ascolti immersivi proposti l’apporto dell’ascolto musicale non
è mai impostato come un mero intercalare tra i suoni delle voci e
neppure come un frapposto commento musicale alle parole del padre
della lingua italiana. I brani di Liszt, Ligeti e Rachmaninov –
eseguiti dal giovane ma già pluripremiato pianista udinese Matteo
Bevilacqua – e di Whitacre, Sato e Da Rold – cantati con la ben nota
espressività artistica dal Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana
Noro – saranno intrecciati alle voci dei lettori, grazie anche all’uso
dei battimenti acustici, interagendo con queste e generandone colori,
ritmi e forza espressiva.

Nel primo ascolto, Mossi la voce vengono letti integralmente i canti I
e V, dell’Inferno, conclusi dalle terzine finali (vv. 127-139) del
canto XXXIV. Lo stile vocale epico-narrativo si intreccia ai brani
pianistici Sunt Lacrymae Rerum di Franz Liszt e dello Studio n. 13 di
György Ligeti.

Nel   secondo    ascolto   Tutti   insieme   ad   una   voce,   sono   letti
integralmente i canti I e XXX del Purgatorio, conclusi dalla lettura
delle terzine finali (vv. 139-145) del canto XXXIII. Lo stile vocale
psicologico-narrativo si appoggia all’esecuzione del brano pianistico
Preludio n. 10, op.32 di Sergej Rachmaninov e di quello corale Lux
aurumque di Eric Whitacre

Il terzo ascolto Che voce avrai tu più è impostato a uno stile vocale
intimo-piano, nella lettura integrale dei canti I e XXXIII del
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Paradiso, intrecciati ai brani corali Lux aurumque di Eric Whitacre,
Expergisci di Kentaro Sato e Ubi caritas di Manolo Da Rold.

Al suon de la sua voce sarà ascoltabile sul sito del teatro a partire
dalle   prime   ore   di   giovedì   25   marzo   e   rimarrà   disponibile
gratuitamente all’ascolto nei giorni successivi sempre sul sito
www.teatroudine.it.

Giovedì 25 marzo 2021 – DANTEDÌ

nel VII centenario della morte di Dante Alighieri

AL SUON DE LA SUA VOCE
Tre ascolti immersivi nella poesia della Divina
Commedia di Dante Alighieri
Con le voci di Giuseppe Bevilacqua e Serena Costalunga e di
Gianni Nistri

appunti di critica dantesca di Domenico De Martino

musiche di Franz Liszt Sunt Lacrymae Rerum, da Années de
Pèlerinage: Troisiéme Année

György Ligeti Studio n. 13 da Studi per pianoforte. Secondo libro

Sergej Rachmaninov Preludio n. 10 op.32

eseguite al pianoforte da Matteo Bevilacqua

registrazioni in presa diretta dal palcoscenico del Teatro Nuovo
Giovanni da Udine

brani corali di Eric Whitacre Lux aurumque

Kentaro Sato Expergisci

Manolo Da Rold Ubi caritas

eseguiti da Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro
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registrati nella Basilica di Aquileia il 27 settembre 2020

Ferdinando Mussutto pianoforte

Gaber Radojevic fonico

registrazione, montaggio e disegno del suono binaurale Claudio
Parrino, Alessandro Sdrigotti

produzione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, febbraio-marzo 2021

consulente artistico Giuseppe Bevilacqua

Ascolto 1

MOSSI LA VOCE

Inferno, Canti I, V, XXXIV (vv. 127-139)

Franz Liszt Sunt Lacrymae Rerum, da Années de Pèlerinage: Troisiéme
Année S.163

György Ligeti Studio n. 13 da Studi per pianoforte. Secondo libro

Ascolto 2

TUTTI INSIEME AD UNA VOCE

Purgatorio, Canti I, XXX, XXXIII (vv. 139-145)

Sergej Rachmaninov Preludio n. 10 op.32

Eric Whitacre Lux aurumque

Ascolto 3

CHE VOCE AVRAI TU PIÙ

Paradiso, Canti I, XXXIII

Eric Whitacre Lux aurumque

Kentaro Sato Expergisci
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Manolo Da Rold Ubi caritas

Roulette Sanremo – domani 20
marzo   la  prima   Classica
Monumento della stagione

Domani la prima Classica Monumento della stagione: sfida sul
percorso tradizionale tranne che per l’esclusione del Passo
del Turchino (bloccato per una frana) e sostituito dal Colle
di Giovo, con gli ultimi 112 km tutti sulla Riviera Ligure. Il
vincitore dell’edizione 2020 Wout van Aert è uno dei
principali favoriti insieme al campione del mondo Julian
Alaphilippe (vincitore 2019) e Mathieu van der Poel ma sono
molti i pretendenti che aspirano al traguardo di via Roma.
Per la prima volta prodotta in diretta integrale, dall’host
broadcaster RAI, la Milano-Sanremo godrà di una distribuzione
televisiva che toccherà oltre 200 Paesi del mondo. Diretta
su RAI Sport +HD dalle 9.15 e su RAI 2 dalle 14.00.
Sul     nuovo      portale      internet      della      corsa
(https://www.milanosanremo.it/) tanti contenuti dinamici,
news, foto e un live dedicato, sia in italiano che in inglese.
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Milano, 19 marzo 2021 – Annunciati i partenti della prima
Classica Monumento della stagione che vede al via sette
corridori che già hanno vinto la Classicissima oltre a Mathieu
van der Poel, trionfatore delle Strade Bianche Eolo e di due
frazioni alla Tirreno-Adriatico Eolo.

Tra i nomi di spicco anche i vincitori delle passate
edizioni Wout van Aert (2020) e secondo in classifica
nell’ultima Tirreno-Adriatico Eolo, il campione del mondo
Julian Alaphilippe (2019), Vincenzo Nibali (2018), Michał
Kwiatkowski (2017), Arnaud Demare (2016, Maglia Ciclamino
dell’ultimo Giro d’Italia), John Degenkolb (2015) e Alexander
Kristoff (2014). Attesi domani anche Maximilian Schachmann,
fresco vincitore della Parigi-Nizza, il tre volte campione del
mondo Peter Sagan, il Campione del Mondo a cronometro Filippo
Ganna, Philippe Gilbert, Greg Van Avermaet, Michael Matthews,
Søren Kragh Andersen, Alex Aranburu, Caleb Ewan, Elia Viviani,
Sam Bennett, Nacer Bouhanni e il campione italiano ed europeo
Giacomo Nizzolo.
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Mathieu van der Poel, primo sul traguardo della terza
   frazione della Tirreno-Adriatico Eolo

Copertura TV

La Milano-Sanremo presented by Eolo 2021, per la prima volta
prodotta dall’host broadcaster RAI in diretta integrale dalla
partenza del Castello Sforzesco al traguardo di via Roma,
godrà di una distribuzione televisiva che toccherà oltre 200
Paesi del mondo.
In Italia il lungo racconto inizierà sul canale tematico RAI
Sport, per poi approdare su RAI 2 per le ultime tre ore di
gara. La Classicissima di Primavera sarà disponibile anche su
Eurosport 1, così come nel resto d’Europa e nel Sudest
Asiatico, dove verranno proposte le ultime quattro ore e mezzo
di corsa. La trasmissione in chiaro in Belgio verrà assicurata
da VTM Medialaan in fiammingo e RTBF in francese, mentre in
Svizzera sarà SRG SSR a offrire ai tifosi di ciclismo la gara,
su RSI in italiano, SRF in tedesco e RTS in francese.
La copertura integrale sarà invece assicurata dalle
piattaforme OTT Eurosport Player e GCN+, che effettueranno il
live streaming nei territori sopra citati, e in esclusiva in
Francia, USA e Canada, Medio Oriente e Nordafrica,
Subcontinente Indiano e Australia. Lo streaming raggiungerà
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anche gli utenti di Giappone e Africa Subsahariana, che
avranno però anche la possibilità di scegliere il racconto
rispettivamente di J Sports e Supersport.
Oltreoceano, la prima Monumento della stagione troverà invece
spazio sugli schermi di TUDN in Messico e America Centrale,
mentre in tutto il Sudamerica e nei Caraibi verrà offerta in
esclusiva da ESPN.
Agli antipodi, sarà invece SKY Sport a permettere agli
appassionati neozelandesi di godersi lo spettacolo della
Milano-Sanremo presented by Eolo 2021.
I palinsesti della Milano-Sanremo presented by Eolo 2021 sono
disponibili a questo link.

Il nuovo sito della Milano-Sanremo presented by Eolo
Nuovo portale internet per La Classicissima, con una veste
grafica chiara e intuitiva, una navigazione ancora più veloce,
tanti contenuti dinamici, news e foto, e una nuova sezione
video con contenuti sempre più emozionanti per i nostri
tifosi.
Il nuovo sito vuole essere ancora più vicino agli appassionati
di ciclismo, soprattutto nei momenti chiave della corsa. Dalle
prime ore del mattino gli utenti potranno trovare tutte le
ultime info sulla corsa.
Scorrendo la pagina sarà possibile trovare la planimetria, i
video, il media center e il rimando ai profili social della
corsa.
Un live dedicato sia in italiano che in inglese. Scopri il
nuovo sito www.milanosanremo.it.

Il percorso
La 112a edizione della Milano-Sanremo presented by Eolo
ripropone il percorso classico eccezion fatta per il passaggio
da Passo del Turchino che non è percorribile per una frana. Si
transiterà quindi dalla salita di Colle di Giovo per poi
scendere sull’Aurelia ad Albisola e fare gli ultimi 112 km,
tutti    sulla   Riviera    Ligure,    che   da   sempre    la
contraddistinguono con il passaggio sui tre Capi prima di
Cipressa e Poggio.
Grazie alla collaborazione col comune di Sanremo, le
istituzioni coinvolte e i commercianti di via Roma, che
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chiuderanno gli esercizi commerciali dalle 14.30 per evitare
assembramenti, la Classicissima potrà concludersi nel suo
traguardo storico.

Ultimi KM
A 9 km dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7
km a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che
precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata
leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 km. La discesa
è molto impegnativa su strada asfaltata, ristretta in alcuni
passaggi, con e un susseguirsi di tornanti e di curve e
controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia.
L’ultima parte della discesa si svolge nell’abitato di
Sanremo. Ultimi 2 km percorrono lunghi rettilinei cittadini.
Da segnalare a 850 m dall’arrivo una curva a sinistra su
rotatoria e ai 750 m dall’arrivo l’ultima curva che immette
sulla retta finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto.
#Milano
Sanremo
    PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Alpozzi

Il 19 e 20 marzo l’Italian
Baja con tutti i migliori
specialisti
Cresce l’attesa per l’Italian Baja “Artugna Race” di sabato,
pur nelle condizioni di divieto per il pubblico causa
pandemia. Gli appassionati seguiranno comunque la gara via
social, ma certo è una vera disdetta non poter assistere dal
vivo allo spettacolo, con schieramento al via dei migliori
specialisti italiani e due big stranieri del calibro di
Miroslav Zapletal (Ford 150 Evo) e Carlos Checa (Can-Am
Maverick). Dovessero vincere – nel caso di “Mirek” non è
affatto improbabile – sarebbero trasparenti per la classifica
tricolore, però porterebbero via punti agli iscritti ai due
campionati (Cross Country e Ssv).
Lorenzo Codecà

Un elemento di confronto e di stimolo ulteriore non solo per i
titolati Lorenzo Codecà (Suzuki), Amerigo Ventura (Yamaha) e
compagnia cantante, ma anche per i redivivi Riccardo Colombo
(Mitsubishi) ed Elvis Borsoi (Can-Am), nonché per “cavalli di
ritorno” supportati dalla scuderia Mrc Sport, come Claudio
Allegranzi (Suzuki) che ha scelto un mezzo di serie per
togliersi dieci anni di ruggine agonistica, e il rallysta
Andrea De Luna per la prima volta in versione Ssv sulle piste
di casa, dove ha vinto negli scorsi anni due edizioni del
Serenissima.

Sabato il primo concorrente (Zapletal) partirà dall’Interporto
di Pordenone alle ore 9:15. L’unico settore selettivo
“Artugna” di 30,25 km, su fondo
sterrato e compatto tra i comuni
di Polcenigo, Fontanafredda,
Budoia e Aviano, verrà percorso
tre volte con start in zona
industriale a San Giovanni di
Polcenigo (ore 10:00, 12:30,
15:00) e fine prova ad Aviano in
via del Menegoz. Tanti i pordenonesi in lizza, al volante e
sul sedile di destra. Federico Crozzolo (Suzuki) nuovamente
nei panni di driver ufficiale. Ci sono anche le dame, con
Chiara Zoppellaro, Sandra Castellani e Manuela Perissinotti a
dettare il ritmo ai rispettivi conduttori.

 Artugna Race, sfida che attizza gli eroi
                 di casa
Per tutti loro è la gara di casa, correndo su Fontanafredda,
Polcenigo, Budoia e Aviano. Hanno fatto ogni sforzo per
esserci e sono pronti a dimostrare la forza di una tradizione
agonistica iniziati agli albori della nostra (ex) provincia.
Scaldano il motore i pordenonesi alla vigilia dell’Italian
Baja 2020 International, versione “Artugna race”: tra piloti e
navigatori, saranno in 12 al via della prova che inaugura il
duplice Campionato Italiano Cross Country e Ssv 2021. Ad
aprire la strada, con il numero 101 sulla portiera del Suzuki
Grand Vitara 3.6, sarà Mauro Toffoli, due scudetti all’attivo,
che per la terza stagione di fila detterà le note a Lorenzo
Codecà.

Al fianco del driver lombardo, recordman di titoli (11), ha
vinto nel 2019 l’ultima edizione dell’Italian Baja          di
Primavera, corsa a Vidor sul greto del Piave. Ambizioni
importanti anche per Federico Crozzolo, che si ripresenta al
volante del Grand Vitara con il crisma ufficiale di Suzuki
Italia tramite Emmetre Racing. Certo prima di tutto dovrà
ritrovare confidenza con il mezzo utilizzato due stagioni fa.
Isuzu D-Max preparata dalla Jazz Tech per l’equipaggio tutto
pordenonese formato da Andrea Tomasini e Angelo Mirolo. La
coppia torna in gara dopo più di un anno ferma ai box causa
pandemia, determinata a trovare spazio tra i primi posti della
classifica assoluta.

Debutto in fuoristrada per Andrea De Luna su Yamaha Quaddy con
l’appoggio della scuderia Mrc Sport di Brugnera. Molto da
imparare, ma sullo stesso percorso ha vinto le due edizioni
del Rally Serenissima (2015 e 2016). L’espertissimo Roberto
Marzocco sarà al fianco di Nicolò Algarotti per spingere il
pilota easyJet a far volare anche il loro Ssv Yamaha Yxz 1000.
Attenzione poi al grande rientro di Claudio Allegranzi, pilota
di Caneva, che si rimette il casco dopo almeno un paio di
lustri di assenza dalle gare. Affezionato protagonista delle
edizioni “tout terrain” dell’Italian Baja sino al 2003,
proverà a divertirsi con un Suzuki Grand Vitara T2 cercando di
dimostrare che il piede è rimasto quello delle stagioni
ruggenti. Appassionate e competenti, avversarie di lunga
milizia nella specialità: Sandra Castellani navigherà Franco
Buda con un Grand Vitara TH del team varesino Ramingo 4×4
mentre Chiara Zoppellaro(immagine allegata) darà il ritmo ad
Andrea Debbi su Daihatsu Rocky TH, soffrendo per non poter
impugnare il volante.

Esordio di grande responsabilità per il giovane Mirko Brun a
fianco di Amerigo Ventura, notorio fenomeno alla guida di un
Quaddy Yamaha e campione in carica. Infine la coppia che nel
2017 si è aggiudicata a sorpresa il titolo di categoria, Mauro
Vagaggini e Manuela Perissinotti. Un gradito            rientro
nell’Artugna Race che apre a nuove emozioni.

        Mauro Tavella,, patron dell’Italian Baja, con
        Jutta Kleinschmidt

Ufficio Stampa Italian Baja – Carlo Ragogna
Foto Dario Furlan

Dantedì:   le  celebrazioni
veronesi per il 25 marzo
                              Dantedì
 Giovedì 25 marzo Verona dedica al Sommo Poeta
letture, dialoghi, video, conferenze con ospiti
        internazionali (danteaverona.it)
Per il Dantedì, giovedì 25 marzo tutta l’Italia risuonerà delle parole
e dei versi del Sommo Poeta.

Il Comune di Verona celebra l’evento con letture, dialoghi, video, e
conferenze con studiosi illustri italiani e stranieri, attori, esperti
di storia dell’arte medioevale, italianisti e dantisti, all’insegna
del pensiero di colui che oltre alla nostra bella lingua, ci ha
trasmesso   un   patrimonio    di   valori   ancora   importante   per   la
contemporaneità. Uno per tutti: Considerate la vostra semenza / fatti
non foste per viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza
(Inferno, XXVI, 118-120).

La città scaligera ha inaugurato, lo scorso dicembre, un palinsesto di
iniziative multidisciplinari, che vedono la collaborazione sinergica
delle principali istituzioni culturali veronesi, per le celebrazioni
dei settecento anni dalla morte di Dante e il suo legame speciale con
Verona: Dante a Verona 1321 – 2021 (danteaverona.it).
Verona fu per Dante seconda casa dopo l’esilio da Firenze: la Commedia
è ricca di riferimenti alla città veneta e ai suoi personaggi storici,
in particolare a Cangrande della Scala, signore di Verona.
È Cacciaguida, antenato di Dante, a parlargli di Cangrande, nel
Paradiso, quando gli profetizza l’esilio da Firenze e il rifugio a
Verona, sotto la protezione dei Della Scala, e in particolare di
Cangrande, uomo dalle notevoli virtù militari, politico scaltro e
generoso mecenate.

Nel secondo decennio del Trecento Dante risiedette a lungo a Verona e
a lui dedicò il Paradiso. L’Epistola che gli indirizzò, in latino,
contiene la dedica della terza Cantica: «…e perciò molto a lungo
esaminai i poveri doni che potevo farvi e ne misi qualcuno da parte e
poi li riesaminai attentamente domandandomi quale fosse il più degno
di voi e a voi più gradito.

E non riuscii a trovare niente tanto adatto a vostra altezza quanto la
suprema cantica della Comedìa che s’adorna del titolo di Paradiso.
Questa, con la presente epistola che assolve perciò le funzioni di un
epigramma di dedica, metto sotto il vostro nome, questa vi offro,
questa vi affido» (Epistola a Cangrande, XIII, 10-11).

«Le celebrazioni e in particolare il Dantedì sono un’opportunità
speciale per la città scaligera, che attraverso questa ricorrenza,
potrà far conoscere, in Italia e nel mondo, i tanti aspetti storico-
culturali che la legano al Sommo Poeta – ha evidenziato il sindaco
Federico Sboarina –. Queste celebrazioni, lo dico con grande orgoglio,
gettano una luce, per taluni inedita, sul ruolo che la terra scaligera
ebbe nella vita di Dante. Un legame evidenziato anche nel ricco e
articolato programma di eventi che si terranno a Verona nel corso di
tutto il 2021. Grazie alla stretta collaborazione tra numerose
istituzioni e associazioni culturali del territorio, per questa
ricorrenza   è   stato   preparato   un   calendario     di   iniziative
multidisciplinari, in grado di attrarre un pubblico intergenerazionale
ed estremamente diversificato. La figura di Dante, infatti, non può
essere collegata solo alla letteratura, ma ci impone di ampliare la
nostra visione su più aspetti della sua vita e del suo legame con la
nostra città e la nostra storia».

«Il Dantedì diventa un’occasione di festa, in quel 25 marzo che è,
secondo gli studi più accreditati, la data d’inizio del viaggio
cantato nella Divina Commedia – aggiunge Francesca Briani, assessore
alla Cultura. A Verona, il Dantedì sarà un programma concentrato e
denso di eventi, articolato tra diverse discipline e linguaggi, per il
grande pubblico e per gli specialisti, con ospiti internazionali: un
viaggio nel tempo, nei secoli che ci separano da Dante così densi di
letture, di visioni, di interpretazioni. E insieme sarà un viaggio
nello spazio, dentro la città vissuta e amata da Dante e, da qui,
aperto all’ampio orizzonte dei dantisti di tutto il mondo. Siamo grati
a tutte le realtà cittadine che ci hanno coadiuvato nella ideazione e
costruzione di questa giornata e a quelle istituzioni internazionali
come il museo di Berlino che ci regalano la possibilità, unica, di
godere della vista di capolavori come i disegni di Botticelli».

Aspettando il Dantedì con Pupi Avati

Aspettando il Dantedì, martedì 23 marzo alle ore 17, sul sito delle
manifestazioni veronesi in memoria di Dante (danteaverona.it) ci sarà
un ospite d’eccezione: il maestro Pupi Avati.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Francesca
Briani, il regista dialogherà con il professor Paolo Pellegrini
dell’Università di Verona, sul suo nuovo film che porterà in
televisione la vita di Dante Alighieri. Modera l’incontro la
giornalista Elisa Innocenti.

Il programma

La Verona di Dante: un viaggio in video con la regia di Fabrizio
Arcuri e le musiche del compositore Giulio Ragno Favero, per condurre
il pubblico nei luoghi del Poeta in città, con la narrazione della
giornalista Francesca Barra che dà voce a un racconto, a partire da un
testo originale della scrittrice Ginevra Lamberti. A intervallare il
racconto, brani danteschi letti dall’attore Claudio Santamaria.

Dante’s box. Voci e suoni dalla Divina Commedia, tracce audio di 15
minuti ciascuna, che catapultano nella modernità 21 canti della
Commedia. Le voci di attori e ospiti speciali come Lino Guanciale,
Filippo Nigro, Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni e Leo Gullotta si
alternano, agli altri appuntamenti della giornata, permettendo agli
spettatori di immergersi nei versi danteschi, resi più vividi da
musiche originali. Il regista Fabrizio Arcuri e il musicista e
compositore Giulio Ragno Favero hanno infatti immaginato un percorso
nelle Cantiche a partire da una sonorizzazione che ne esalta i
passaggi.

Francesca Rossi, storica dell’arte, direttrice dei Musei Civici di
Verona, presenta, insieme alla collega Dagmar Korbacher, direttrice
del Kupferstichkabinett dei Musei Statali di Berlino, l’immagine
coordinata elaborata per le celebrazioni veronesi, legata alla mostra
diffusa che animerà i luoghi danteschi della città nel corso
dell’anno. L’immagine è ispirata a uno dei disegni di Sandro
Botticelli per l’illustrazione della cantica del Paradiso che,
eccezionalmente, il museo di Berlino renderà disponibile per la
sezione della mostra intitolata Tra Dante e Shakespeare: il mito di
Verona, in preparazione alla Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti”
(7 maggio – 3 ottobre 2021).
Le due direttrici racconteranno la storia dello straordinario nucleo
di disegni botticelliani entrati nel 1882 nelle collezioni statali
berlinesi, soffermandosi sulle ragioni per cui queste opere occupano
un ruolo chiave nel progetto scientifico dell’esposizione veronese.

La filologa Lucia Battaglia Ricci, già docente all’Università di Pisa,
membro del Comitato Scientifico per l’Edizione nazionale dei Commenti
Danteschi, e autrice di numerose pubblicazioni tra cui Dante per
Immagini (Einaudi) tiene una lezione per immagini dal titolo La
Commedia e gli artisti:

il caso Ugolino. Potente e insuperato intreccio di sublime patetico e
orrore tragico, la storia di Ugolino è forse quella che ha goduto di
più duraturo successo presso gli artisti che nel corso del tempo hanno
tentato     di    tradurre    in   immagini   le   straordinarie   invenzioni
dell’Alighieri.

Omaggio     a    Francesca,   videoconferenza      dell’italianista   Natascia
Tonelli, dell’Università di Siena, che riflette sulla prima anima
incontrata da Dante fra i dannati, Francesca da Rimini, protagonista
di uno degli amori più celebri della letteratura. Alcuni studiosi ne
deplorano la personalità sostenendo che Dante la raffiguri come
cattiva lettrice, un’intellettuale di provincia un po’ attardata, e
propongono per il suo personaggio la definizione di “Bovary del
Duecento”. Secondo Natascia Tonelli, invece, i versi di Dante
tratteggiano Francesca come una donna colta, che dà prova di conoscere
la tradizione classica e la letteratura romanza, narrativa e lirica:
ne incarna i valori con autonomia di giudizio e, con competente
personalità, rivendica le proprie scelte.

L’attore Marco Pagani, legge un testo di Umberto Eco da Diario Minimo
“Dolenti declinare“, rapporto di lettura destinato all’editore che
dovrà decidere la pubblicazione di un nuovo testo… la Divina Commedia
di tal Alighieri Dante. Il video è stato concesso in anteprima dagli
autori del canale YouTube “Incursioni letterarie”.

La chiusura del Dantedì, alle 17.30, è affidata al dialogo in diretta
tra il dantista Zygmunt Baranski dell’Università di Cambridge e il
filologo Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, autore del
recentissimo    libro    Dante   Alighieri.      Una    vita   (Einaudi).    La
presentazione   del     volume   è   occasione    per   i   due   studiosi   di
confrontarsi sulle più recenti ricostruzioni biografiche del Sommo
Poeta, sul rapporto di Dante con la realtà storica e culturale del
Medioevo, sulla necessità di coniugare le esigenze della ricerca
scientifica e quelle dell’alta divulgazione. Presenta l’incontro
l’assessore alla cultura Francesca Briani.

Il 25 marzo si potrà avere anche un video-assaggio in anteprima della
mostra Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur allestita al Museo di
Castelvecchio, a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella
Boni (fino al 3 ottobre 2021), che propone al pubblico le 41
acqueforti e acquetinte che l’artista americano Michael Mazur produsse
ispirandosi ai Canti dell’Inferno. Alle opere sono accostati brani
danteschi tradotti dal poeta e scrittore statunitense Robert Pinsky,
amico di Mazur. Dal 26 marzo, ogni giovedì fino alla riapertura del
museo, sono in programma alle 16,30 visite guidate in streaming (info
e prenotazioni segreteriadidattica@comune.verona.it).

Un altro video permetterà al pubblico di entrare in modo inedito
dietro le quinte del restauro in corso della statua di Dante in Piazza
dei Signori. La statua è opera di Ugo Zannoni, uno dei maggiori
scultori dell’Ottocento veronese, cui è dedicata una mostra alla GAM
fino al 5 ottobre. La sua fama è legata principalmente alla
realizzazione di questo monumento-simbolo, inaugurato alle quattro del
mattino nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865 per scongiurare
la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera,
che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e
di agognata libertà dallo straniero.

L’Arte dei Medici e Speziali era una delle sette Arti Maggiori delle
corporazioni di arti e mestieri di Firenze di cui Dante fu uno dei
membri più celebri. Non poteva mancare dunque in questa carrellata
multidisciplinare di eventi, anche il binomio Dante/medicina. Sarà
trasmesso il video “Dall’inferno del Covid…a riveder le stelle“,
frutto del lavoro di un gruppo di Medici dell’AULSS 9 di Verona
animati dalla volontà di trovare un fil rouge nel concetto “umanità”
tra la Divina Commedia di Dante Alighieri e il loro vissuto negli
ospedali durante l’epidemia da Coronavirus, laddove l’umanità della
cura è stata stravolta. Lavorando di concerto con il Dipartimento
Culture e Civiltà dell’Università di Verona sono state individuate
alcune terzine della Commedia correlate al corpo umano. È curioso
sapere che nella Commedia compaiono: 12 volte la parola naso; 1 volta
la parola polmone; 50 la parola aria; 11 la parola ossa e la
parola vene; 18 la parola spalle, 21 la parola collo, 42 la
parola   piedi    e   la   parola   testa;   20    la   parola   mani,   14   la
parola   cuore;       48   la   parola   sangue,   298   la   parola     occhi;
2 la parola mammella; 6 la parola raggio/raggi; e infine per 32 volte
si ripete la parola paura.        Queste parole sono diventate pretesto per
lanciare e divulgare in modo creativo messaggi di promozione alla
salute “dopo il Covid”.

Spazio anche ai libri con le iniziative ideate dalla Biblioteca
Civica: un trailer racconterà il progetto In viaggio con Dante,
curato dai volontari del Servizio Civile Universale e da CoopCulture.
Un assaggio del racconto in quattro video del viaggio di Dante sulla
terra e nei tre Regni della Commedia, ricostruito attraverso i libri
della Biblioteca Ragazzi. A seguire una nuova puntata dei #bookhunter,
la caccia ai più bei tesori della Biblioteca Civica: in occasione del
Dantedì il focus della caccia saranno alcuni libri “fuori formato”
della Sala Dantesca, che raccoglie diverse edizioni della Divina
Commedia e varie opere dantesche, studi e contributi sull’autore.

I fumetti, con il loro linguaggio evocativo e immediato, avvicinano i
capolavori universali della letteratura ai giovani e giovanissimi.
L’opera del Sommo Poeta non è nuova all’incontro con il mondo
dell’immagine: celebri sono le illustrazioni ottocentesche di Gustave
Doré e famosissimo l’Inferno di Topolino di Guido Martina. Go Nagai ha
invece trasformato la Commedia in un manga horror, mostruoso e
virulento, espressione dell’incontro tra cultura giapponese e cultura
occidentale. In una breve video intervista Claudio Gallo, storico
dell’immaginario e docente di Storia del Fumetto all’università di
Verona, direttore della rivista “il Corsaro Nero” parlerà di alcune
rivisitazioni a fumetti del capolavoro dantesco.

In ultimo, ma non certo per importanza, si segnala il contributo a
questa giornata della Diocesi di Verona, tra le istituzioni principali
che partecipano al tavolo delle celebrazioni dantesche: alle ore 21
andrà in onda su Telepace e sul Canale YouTube della Diocesi, una
puntata dedicata a “Dante Pellegrino“. Il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti
e il prof. Stefano Quaglia condurranno il pubblico alla scoperta di
Dante, uomo di fede e cultura, anche grazie agli interventi dei due
vescovi di Firenze e Ravenna. Interverranno numerosi ospiti tra cui:
don Bruno Fasani, Paolo Pellegrini, Maria Clara Rossi, Donato
Pirovano. Il racconto sarà intervallato da letture di brani della
Commedia letti da due giovani attori nei luoghi danteschi della città.

Informazioni su: www.danteaverona.it

Ufficio stampa: Delos
Sabato 20 marzo il Benesko
Gledalisce su Rai Regionale
canale 103
Ogni anno, in occasione della festa della donna, il “Benesko
Gledalisce”, associazione filodrammatica della Benecia (Valli
del Natisone), organizza una rappresentazione teatrale. Causa
il perdurare dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità di
svolgerla nella consueta sala polifunzionale di San Pietro al
Natisone, si è pensato di realizzare un video affidandone la
realizzazione alla professionalità di Enrico Qualizza.

Sabato 20 marzo, in prima serata alle ore 21.00, lo
spettacolo, intitolato ”Vse kar moremo narest…” (Tutto quello
che possiamo fare….)     verrà trasmesso da RAI 3/bis, RAI
regionale canale 103.

La peculiarità di questa rappresentazione, che vede alla regia
Elisabetta Gustini (le musiche sono di Davide Tomasetig), è la
recitazione totalmente eseguita nel
dialetto sloveno locale nel rispetto
dei principi e obiettivi che il
“Benesko Gledalisce” si è prefissato
dalla sua nascita (nel lontano
1976): difesa della cultura e della
lingua locale.

Da sempre, ogni anno, vengono realizzati due spettacoli
teatrali: uno per il 6 gennaio, giorno che è stato battezzato
“Festa dell’Emigrante” (Dan Emigranta), che si è sempre svolto
presso il Teatro Ristori di Cividale del Friuli, e uno per l’8
marzo, festa della donna (Dan Zena).

Sabato potremo ammirare gli interpreti (Gli interpret:i Anita
Tomasetig, Erika Balus, Federica Bergnach, Graziella
Tomasetig, Emanuela Cicigoi, Michele Qualizza).
luca d’agostino phocusagency

Yes Day: la recensione della
commedia Netflix con Jennifer
Garner

Allison (Jennifer Garner) e Carlos (Edgar Ramirez)
sono due persone che, prima dell’incontro magico che
li ha uniti, erano abituate a dire sempre di sì alla
vita, osando in ogni situazione.

Ma poi hanno messo su famiglia, e tutto è cambiato.
Lei ha rinunciato alla sua realizzazione
professionale per occuparsi a tempo pieno dei loro
tre figli, nei confronti dei quali ha un
atteggiamento molto protettivo ma repressivo, mentre
lui in casa recita la parte del buono, mentre sul
posto di lavoro deve tiranneggiare i suoi
sottoposti.

Un situazione che crea molti attriti, fino al giorno
in cui Allison e Carlos scoprono dell’esistenza
dello Yes Day, una giornata in cui i genitori,
stabilite alcune regole basilari, devono dire di sì
a tutte le richieste dei figli. Un’occasione per
rimettersi in gioco e rinsaldare i rapporti
familiari.

I ragazzi devono guadagnarsi questa opportunità, ma
l’agognato giorno alla fine arriva, e la famiglia si
trova ad affrontare insieme una serie di situazioni
paradossali.

Yes Day: una commedia che non osa
La maggior parte del film è la narrazione di questa
atipica giornata, destinata a cementare i rapporti
tra i membri della famiglia, come prevedibile.

Il problema è che tutto è prevedibile in questo
film. A partire dalla caratterizzazione dei
personaggi, che vede la classica madre repressiva ma
animata da buone intenzione, e il solito padre che
si ritaglia il ruolo del buono tra le mura
domestiche.

Anche le svolte narrative e le altre dinamiche
familiari sono abbondantemente scontate, come il
personaggio della figlia maggiore Katie (Jenna
Ortega), preadolescente alle prese con la necessità
di lasciare il nido familiare.
Il film non osa mai, rimanendo intrappolato dentro
classici   stereotipi    che,   per   quanto   ben
confezionati, non regalano grandi emozioni.

Yes Day: un film per famiglie senza tante pretese
Questo film, diretto da Miguel Arteta, è tratto
dall’omonimo libro per ragazzi scritto da Amy Krouse
Rosenthal e Tom Lichtenheld.

Una trasposizione cinematografica che ha perso
l’occasione per approfondire le tematiche familiari
connesse all’educazione dei figli, che si perdono
sotto la bella facciata garantita da una buona
fotografia e dalla cura dei costumi e delle
scenografie, a spese però della credibilità della
storia raccontata.

Anche Jennifer Garner e Edgar Ramirez sono così
intenti a creare dei personaggi gioviali e
accattivanti che alla fine li rendono poco
verosimili. Yes Day è in definitiva un film per
famiglie senza tante pretese, da guardare assieme ai
figli. Al di fuori di questo contesto meglio
astenersi.

Thierry Neuville vince il
Rally del Ciocco con la
Hyundai i20 R5 e Stefano
Albertini si porta in testa
al Campionato Italiano Rally

  Neuville – Wydaeghe

Il Campionato Italiano Rally è iniziato con il botto, o forse
è meglio dire con i botti, diversi infatti gli spunti di
interesse che la gara toscana ha messo in evidenza, a
cominciare dalla netta vittoria di Thierry Neuville e Martin
Wydaeghe che, per quanto scontata, ha comunque rappresentato
uno dei principali motivi di attrazione del Rally del Ciocco.
Neuville – Wydaeghe

Il belga, venuto in Italia per migliorare l’affiatamento con
il suo nuovo navigatore, ha svolto il ruolo di lepre per tutta
la gara ed in tanti hanno cercato di tenergli testa, come
Stefano Albertini – autentica rivelazione di questo inizio
campionato – che si è piazzato in seconda posizione a 22,7
secondi da Neuville; Albertini si è anche ritrovato
temporaneamente in testa alla classifica generale ed ha
combattuto a lungo con Neuville accontentandosi infine della
seconda posizione assoluta. Un ritorno, quello di Albertini,
che sa di rivincita contro i suoi detrattori e chi non credeva
in lui.
Albertini – Fappani

  Breen – Nagle

La gara è iniziata subito con un ritmo piuttosto alto,
aumentato con il miglioramento delle condizioni meteo e del
fondo stradale, ritmo che ha costretto più di qualcuno a
prendere qualche rischio di troppo e terminare anzitempo il
rally; ne ha fatto le spese anche uno dei protagonisti della
gara toscana, l’irlandese Craig Breen che è uscito
rovinosamente di strada a causa di una foratura sulla PS 5
Massa-Sassorosso; prova risultata fatale anche a Marco Pollara
per un cappottamento che ha causato danni ingenti alla vettura
ma senza conseguenze per l’equipaggio. Ben più consistenti i
danni patiti da Campanaro che ha letteralmente distrutto la
Ford Fiesta della Gass Racing sulla medesima prova, qualche
timore per Daniele Campanaro e Jacopo Innocenti che sono stati
trasportati in ospedale per accertamenti dove fortunatamente
sono state escluse lesioni all’equipaggio.

  Neuville – Wydaeghe

E dopo i botti “materiali” passiamo a quelli che hanno
caratterizzato la classifica del 44° Rally Il Ciocco e Valle
del Serchio: come detto la vittoria è andata a Thierry
Neuville che ben poco ha lasciato agli avversari, sue infatti
5 delle 10 prove speciali in programma, le altre se le sono
aggiudicate Craig Breen (2), Stefano Albertini (2) e
Giandomenico Basso (1). Il suo risultato però non influisce
sulla classifica del CIR in quanto non iscritto al campionato,
ne beneficia così Stefano Albertini che si posiziona in testa
alla classifica provvisoria del Campionato Italiano Rally.

  Albertini – Fappani

Amaro invece l’avvio di campionato per il campione uscente
Crugnola, penalizzato dalla rottura di un semiasse sulla
Hyundai i20, il varesino ha concluso in decima posizione
assoluta, ben lontano da quelle che erano le sue ambizioni
alla vigilia della gara.
Crugnola – Ometto

Probabilmente anche Paolo Andreucci ha qualcosa da recriminare
sul risultato finale, il garfagnino non è infatti riuscito ad
andare oltre ad un poco soddisfacente nono posto finale dopo
un esordio strabiliante che lo aveva portato a siglare il
secondo tempo assoluto – dietro a Thierry Neuville – sulla
prova di apertura; lo aspettiamo ai prossimi puntamenti in
calendario quando l’affiatamento con la nuova vettura e le
gomme lo porteranno nelle posizioni di classifica più consone
a lui.

  Andreucci – Pinelli

Tornando invece alle posizioni che contano, il terzo posto
assoluto se lo è aggiudicato Giandomenico Basso,
dopo un avvio in sordina il “Giando” ha iniziato
a progredire sempre più fino ad aggiudicarsi
l’ultima PS della gara, portando così a casa la
coppa del terzo assoluto al Ciocco nonché quella del secondo
posto in campionato.
Basso – Granai

Le successive posizioni sono state per la maggior parte
conquistate (finalmente, ndr.) dai giovani – alcuni seguiti
direttamente da ACI Sport – che hanno battagliato duramente
per riuscire a mettersi in evidenza nel CIR, al quarto posto
troviamo Fabio Andolfi con la Skoda Fabia R5, seguito da Rudy
Michelini (Volkswagen Polo R5), al sesto posto Tommaso Ciuffi
(Fabia R5) ed al settimo il venticinquenne Thomas Paperini
(Skoda Fabia R5 EVO), vincitore fra gli under 25. All’ottavo
posto il veneto Marco Signor su Volkswagen Polo R5.
Andolfi – Savoia

Michelini – Perna
Ciuffi – Gonella

     Paperini – Cicognini   Paperini – Cicognini
Signor – Pezzoli

Michelini – Perna
In contemporanea alla gara di campionato italiano ha preso il
via anche il rally valevole per il CRZ (la coppa di zona) che
ha visto trionfare Federico Gasperetti dopo una accesa lotta
con Luca Panzani.

La 44^ edizione del Rally del Ciocco e Valle del Serchio,
andata in scena in una delle tante fasi
epidemiologiche          di    questa
infinita pandemia, ha avuto come
centro nevralgico la splendida
tenuta del Ciocco che ha fatto
da cornice ai 164 equipaggi
iscritti (fra CIR e CRZ) in
questa 44^ edizione del Ciocco.
Il rally si è svolto a porte chiuse, era infatti impossibile
accedere nelle zone assistenza, riordino, ecc. se non
autorizzati, questo ovviamente per evitare il rischio di
contagi da Covid-19, ma sulle prove speciali della Garfagnana
si è visto un discreto pubblico – rispettoso delle indicazioni
sull’uso delle mascherine e sul distanziamento – segno della
inguaribile passione rallystica dei toscani.

  Un momento di convivialità di un gruppetto            ben
  organizzato in attesa dello start di una PS

Ritorniamo per un attimo al vincitore per analizzarne la
guida, gli oltre 22 secondi accumulati da Neuville sul suo
diretto inseguitore (Albertini) non si notavano a occhio nudo
nei suoi passaggi in prova ma la differenza più evidente
rispetto alla guida degli avversari era il suo approccio alle
curve ed ai tornanti dove il belga arrivava in leggera
sbandata controllata per poi uscire in accelerazione con la
vettura già dritta, uno stile di guida redditizio che abbinato
alla vastissima esperienza accumulata nel mondiale ha portato
Thierry Neuville a primeggiare senza apparenti difficoltà sul
resto della concorrenza.

  Neuville – Wydaeghe

Il rally si è sviluppato attraverso le strade più suggestive
della Garfagnana, con la disputa di tre prove speciali
tecniche e selettive (la Massa-Sassorosso, la Molazzana e la
Careggine) – oltre alla prova di apertura disputata
all’interno della tenuta Il Ciocco, valida anche come Power
Stage – e con l’attraversamento di borghi caratteristici
dell’iAlta Valle del Serchio che hanno dato lustro alla
manifestazione.
Bonini -Zanini

La Fiat 500 Mild Hybrid Newtron di Pirola – Sarlo
Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Rally è
previsto per l’11 aprile con un’altra gara ricca di fascino e
di storia, il Rallye Sanremo.

Servizio e foto dell’inviato Dario Furlan

Hamlet Solo di Lenz al Teatro
Farnese di Parma in streaming
per la Giornata Mondiale
della sindrome di Down
Il ritratto d’artista dedicato a Barbara Voghera si conclude con la
riproposta dell’allestimento del capolavoro shakespeariano realizzato nel
2019 nel teatro barocco “più bello del mondo”, creato per e con lei da
Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Dal 2009 al 2013 Lenz Fondazione ha realizzato un importante progetto di
ricerca drammaturgica e performativa contemporanea attorno all’Amleto di
Shakespeare,   allestendo   creazioni   site-specific   in   diversi   spazi
monumentali del parmense tra cui la Rocca dei Rossi di San Secondo, la
Reggia di Colorno ed il Teatro Farnese nel 2012. A distanza di sette
anni, nell’ottobre 2019, Maria Federica Maestri e Francesco Pititto sono
nuovamente tornati ad allestire nel teatro barocco “più bello del mondo”
Hamlet Solo, creazione interpretata da Barbara Voghera che domenica 21
marzo sarà riproposta in streaming integrale e gratuito dalle ore 10
alle ore 24 dalla home page del sito www.lenzfondazione.it in occasione
della Giornata Mondiale della sindrome di Down. Lo spettacolo viene
programmato a conclusione del ritratto d’artista dedicato a Barbara
Voghera, straordinaria attrice sensibile, protagonista da oltre vent’anni
delle più importanti creazioni di Lenz.

«Barbara Voghera, la cui clamorosa qualità d’attrice ha saputo tenere
magneticamente a sé per circa un’ora la scena, i personaggi e il
confronto con il pubblico»: ha scritto il critico teatrale Daniele Rizzo
in merito all’allestimento al Complesso Monumentale della Pilotta. «Il
capolavoro Hamlet Solo di Lenz Fondazione opta per una via sensuale e
onirica insieme» aggiunge il filosofo Enrico Piergiacomi «A interpretare
Amleto è Barbara Voghera – attrice sensibile dal corpo minuto e fragile,
ma dotato del grandissimo potere di far vibrare i sogni del giovane
principe. Ne segue una rappresentazione in cui ciò che conta di più non
sta nelle idee e nella trama, bensì nel ritmo delle parole e negli
squarci visionari che l’artista riesce a creare dal vivo, dunque nella
tessitura musicale e vitale della performance».

Spiegano Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: «In questo Hamlet
Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana
di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed
esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice
implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una
partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il
Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, I Becchini, Re Claudio
vengono inflessi nell’unico duello eroico possibile, quello dell’attore
con se stesso».

Barbara Voghera è protagonista dagli inizi del duemila di alcuni tra i
più importanti progetti performativi di Lenz, figura centrale nella
pluridecennale indagine di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto sul
rinnovamento della lingua scenica contemporanea attraverso il dialogo
artistico con l’alterità. Eccezionale interprete nelle varie stesure
dell’Amleto, è presenza poliforme nella trilogia dedicata al Faust di
Goethe e straordinaria performer nella prima versione de La vita è
sogno di Calderón de la Barca nel ruolo di Clarino. È in scena
nell’allestimento site-specific Il grande teatro del mondo, realizzato
nel 2018 presso il Complesso Monumentale della Pilotta per Parma 2020 |
Capitale Italiana della Cultura. Tra i numerosissimi altri ruoli
interpretati in questi vent’anni di lavoro vale segnalare almeno quelli
di protagonista in Biancaneve e Pollicino nel Progetto Grimm (in tour
nelle maggiori capitali europee), il Fool nell’opera Verdi Re Lear,
commissione speciale del Festival Verdi 2015 e Bradamante nel progetto
biennale site-specific ispirato all’Orlando Furioso di Ariosto. Nel
2019-20 interpreta Oreste nei capitoli #2 e #3 di Orestea di Eschilo,
Latte e Pupilla. Nel 2020 debutta Altro stato, da La vita è sogno di
Calderón de la Barca, di cui è unica interprete.

Per informazioni: 0521 270141 | 335 6096220 | info@lenzfondazione.it |
www.lenzfondazione.it.

Michele Pascarella

Dall’8    aprile    BUILDING
presenta la mostra E T E R E
di Yuval Avital | Milano,
fino al 26 giugno 2021
BUILDING inaugura giovedì 8 aprile 2021 la mostra personale E
T E R E dell’artista e compositore Yuval Avital, a cura di
Annette Hofmann. Il progetto espositivo è appositamente ideato
dall’artista per i quattro piani di BUILDING, strutturandosi
come un racconto in quattro capitoli dove ogni spazio è
pensato come un microcosmo che racchiude e rispecchia un
ambiente definito, connesso agli altri secondo un percorso di
ascensione.

Al pari delle sue opere, Yuval Avital ha concepito E T E R
E come un ambiente immersivo e totale nel quale confluiscono
linguaggi e strumenti espressivi differenti. Il percorso
espositivo presenta infatti una selezione di sculture sonore,
fotografie, videoproiezioni e installazioni multimediali –
alcune delle quali mai esposte – rappresentative della ricerca
dell’artista, accanto a un’inedita produzione pittorica di
oltre 80 dipinti presentati al pubblico italiano per la prima
volta.

Come racconta la curatrice Annette Hofmann: “La mostra, prima
personale di Yuval Avital in BUILDING, invita il visitatore a
partecipare     a  un   viaggio    dentro   la   narrazione
multidisciplinare dell’artista. Nel cuore della pratica di
Yuval Avital si situa il momento presente, inteso in senso
assoluto, e incentrato sull’esplorazione dei concetti di
identità/subconscio, oscurità/luce e amore/desiderio. Ciascun
lavoro riflette le qualità formali e materiche di una
coscienza e di un’esperienza comuni, le quali originano un
cerchio magico non solo dentro l’architettura unica di
BUILDING, ma anche all’interno della propria narrativa. Tutte
le opere descrivono un’impellente ricerca di verità che porta
il visitatore a confrontarsi con il proprio momento presente”.

Yuval Avital (Gerusalemme, 1977) è conosciuto a livello
internazionale per le sue installazioni su larga scala e per
la creazione di complesse opere multimediali che sfidano le
tradizionali categorie che separano le arti. Avvicinandosi
anche alle pratiche dell’arte partecipativa, la sua ricerca
comprende l’utilizzo di pittura, scultura, performance, video
e fotografia, spesso in dialogo e connubio con la componente
sonora, punto di partenza della sua produzione.

INFORMAZIONI

Yuval Avital E T E R E     a cura di Annette Hofmann

Dall’8 aprile al 26 giugno 2021

BUILDING   via Monte di Pietà 23, Milano   mar – sab, 10 – 19

www.building-gallery.com

Tadej Pogačar vince la 56^
Tirreno-Adriatico
San Benedetto del Tronto, 16 marzo 2021 – Tadej Pogačar (UAE-
Team Emirates) ha vinto la 56^ edizione della Tirreno-
Adriatico Eolo. Il podio finale della Corsa dei Due Mari è
completato da Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) e Mikel Landa
(Bahrain – Victorious).
Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) vince l’ultima frazione, la
cronometro individuale di San Benedetto del Tronto di 10,050
m. Il vincitore della 56^ edizione della Tirreno-Adriatico
Eolo, Tadej Pogačar, ha dichiarato: “Sono super contento della
prestazione di oggi e di questo successo! Dopo l’UAE Tour ho
vinto anche la Tirreno-Adriatico, che inizio di stagione
fantastico. Adesso penso di potermi godere qualche giorno di
riposo!”.

Il vincitore di tappa Wout van Aert ha commentato: “È stata
una prova breve ma difficile. Posso dirmi molto contento di
questa vittoria, ho battuto alcuni tra i più forti cronomen
del mondo. Era la prima volta che puntavo alla generale in una
corsa a tappe e sono stato sconfitto solo dal vincitore del
Tour de France. Ci riproverò nuovamente ma per ora mi
concentro sulle classiche, a partire dalla Milano-Sanremo”.Il
corridore belga vince la crono conclusiva dopo aver
conquistato anche la prima tappa a Lido di Camaiore. Pogačar
si difende e si aggiudica la Tirreno-Adriatico.

San Benedetto del Tronto, 16 marzo 2021 –  Wout van Aert
conclude la 56esima edizione della Tirreno-Adriatico
Eolo sulla costa adriatica nello stesso modo in cui l’ha
iniziata sulla costa tirrenica. Pedalando contro il tempo, ha
battuto il campione europeo a cronometro Stefan Küng e il
campione del mondo a cronometro Filippo Ganna. Quarto in
classifica nella tappa conclusiva, Tadej Pogačar vince la
Corsa dei due Mari. Una corsa ricca di campioni, la Tirreno-
Adriatico Eolo di quest’anno è stata segnata dalle vittorie di
tappa di Julian Alaphilippe (Tappa 2), Mathieu van der Poel
(Tappa 3 e 5), Pogačar (la tappa regina con arrivo a Prati di
Tivo) e Mads Würtz Schmidt (Tappa 6). Van der Poel si è
aggiudicato il premio di corridore più combattivo. E Mikel
Landa è salito sul podio finale, assieme a Pogačar e van Aert,
come terzo nella Generale.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates)
2 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 1’03”
3 – Mikel Landa (Bahrain – Victorious) a 3’57”
RISULTATO TAPPA 7
1 – Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) – 10.1 km in 11’06″13,
media 54.595 km/h
2 – Stefan Küng (Groupama – FDJ) a 06″32
3 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 11″31
Il vincitore della Tirreno Adriatico Eolo, Tadej Pogačar, ha
dichiarato in conferenza stampa: “Ho iniziato la mia stagione
con grande ambizione allo UAE Tour: il mio primo obiettivo.
Già lì mi sentivo in ottima forma, e lo sono ancora. Le
aspettative per la mia vittoria erano tante. Volevo vincere”.

Il secondo classificato, Maglia Ciclamino, e vincitore della
crono conclusiva, Wout van Aert, ha detto: “Questa vittoria mi
rende fiducioso. Ho lavorato molto con la mia squadra per
questa crono conclusiva e ieri ho avuto modo di risparmiare
tutte le mie energie per questa tappa. Date le mie prestazioni
di questa settimana, penso di non essermi mai sentito così in
forma. Sono contento del mio secondo posto, battuto solo dal
vincitore del Tour de France. Ora è importante recuperare per
la Milano-Sanremo”.

Il terzo classificato, Mikel Landa, ha commentato: “In
passato, proprio a causa della crono conclusiva, ho perso il
podio sia al Tour de France che al Giro d’Italia. Sono molto
contento del mio terzo posto quest’oggi. Prima della gara
abbiamo esaminato la lista dei partenti e ci siamo resi conto
che c’erano dai dieci ai venti top-riders in lizza per la
Classifica Generale. Essere arrivato tra i primi tre è un buon
risultato e un segnale incoraggiante per le prossime gare
della stagione”.

Mathieu Van der Poel, premiato come il corridore più
combattivo della corsa, ha detto: “Sono molto felice delle mie
due vittorie di tappa alla Tirreno-Adriatico e sono pronto per
la Milano – Sanremo. Ho usato le ultime due giornate per
riprendermi dalla vittoria della quinta tappa, in cui sono
andato oltre i miei limiti. La corsa di sabato sarà tutta
un’altra storia”.
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