TMWma gazine #81 SETTEMBRE 2018 - TMW Magazine
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
SOMMARIO TMWmagazine #81 SETTEMBRE 2018 SERIE A MISTERO CINESE GIRL POWER UN ANNO DA RICORDARE 4 QUINDICI MESI DI YONGHONG LI AL MILAN 29 ITALIA QUALIFICATA A FRANCIA 2019 INTERVISTA METEORE LUCA PAGNI, GIORNALISTA DE LA CESAR GOMEZ 37 REPUBBLICA, RACCONTA IL MILAN IL DIFENSORE CHE FU PRESO PER DI ELLIOTT SBAGLIO RECENSIONE 7 UCCIDI PAUL BREITNER 38 FRAMMENTI DI UN DISCORSO SUL PALLONE SPECIALE CALCIOMERCATO I MAGNIFICI SETTE 12 DA CRISTIANO RONALDO A RADJA NAINGGOLAN EDITORIALI 3 LA PENNA DEL DIRETTORE 12 SPECIALE CALCIOMERCATO 29 GIRL POWER PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO I MAGNIFICI SETTE UN ANNO DA RICORDARE 4 SERIE A 14 SNAPSHOT 32 RMC SPORT MISTERO CINESE I VOLTI DEL CALCIOMERCATO GIAN PIERO VENTURA, EX CT ITALIA 14 6 MILAN 23 CALCIOMERCATO 34 RMC SPORT MALDINI THE HOMECOMING SPENDING REVIEW WALTER ZENGA, EX PORTIERE SNAPSHOT I VOLTI DEL CALCIOMERCATO 7 INTERVISTA CALCIO AL TEMPO DEL BUSINESS 26 SERIE B PRONTI, ATTENTI, E DI NUOVO VIA DOPO ANNI DI ALTI E BASSI IL CALCIOMERCATO DELLA SERIE A È TORNATO A SPLENDERE 9 INTER 28 SERIE C UN FUTURO OLTRE LE MACERIE TRE STELLE NEL CAOS TMWmagazine 2
Michele CRISCITIELLO @MCriscitiello Editore TC&C s.r.l. O Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 perazione rilancio. È presto 52028 Terranuova B.ni (AR) per definire gli effetti di quanto Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Inter e Milan hanno costruito Redazione giornalistica in un’estate che le ha viste tra Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 le protagoniste assolute delle Sede redazione Firenze cronache di mercato, tuttavia i Via da Pordenone 12, Firenze segnali che cerchiamo di percepire sembrano Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 decisamente incoraggianti. Al di là dei passag- Direttore Responsabile gi a vuoto sul campo dell’avvio di stagione, è Michele Criscitiello inevitabile osservare come il processo di rina- criscitiello@tmwmagazine.com scita del calcio meneghino abbia preso il via. Direttore Editoriale L’Inter attraverso la qualificazione in Champions Luca Bargellini League ha ovviamente un grosso vantaggio da bargellini@tmwmagazine.com potersi giocare, consolidata dalla permanen- Redazione za di Luciano Spalletti come leader Maximo Marco Conterio delle operazioni in campo e fuori. Il mercato conterio@tmwmagazine.com ci ha convinti, meno la gestione della bouta- Chiara Biondini biondini@tmwmagazine.com de Modric, che per quanto fosse complicata, meritava almeno un piano B per sciacquare Hanno collaborato l’amaro del mancato trasferimento del croato Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci, dalla bocca dei sostenitori nerazzurri. Più arti- Barbara Carere, Raimondo De Magistris, colato il discorso in chiave Milan: passaggio di Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito, proprietà, chiarezza di intenti e nomi altisonanti Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso hanno riportato alla memoria i tempi più felici, Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio, quelli in cui nessun obiettivo pareva impossi- Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae- bile a priori, e non è un caso che per quanto tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica, Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello non fosse vera la trattativa, molti tifosi abbiamo sognato fino alle 20 del 17 agosto Milinkovic Fotografi Savic in rossonero. Nessuna preclusione sui Federico De Luca, Federico Gaetano, Image Sport Agency, Agenzia Liverani sogni e la concretezza di Gennaro Gattuso e Luigi Riccio. Anche l’altra metà di Milano può Realizzazione grafica tornare a sognare, cullata dalle mani di Leonar- TC&C s.r.l. do e Paolo Maldini. Supplemento mensile gratuito alla testata giornalistica Tuttomercatoweb.com® Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 TMWmagazine 3
SE R I E A Q ui ndi ci mesi di Yong hong L i a l Mi l an. Un’er a c a lcist i c a nat a e chiu- s a a l lo stess o mo do: f r a mi l le dubbi di G ae tano Mocc i aro Foto Daniele Buffa/Image Spor Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 4
SE R I E A D ifficile pensare che un giorno qualche nuto un costo per Fininvest, una società che anzi- tifoso potesse rimpiangere Giussy ché preparare il cambio generazionale ai grandi Farina, il presidente che portò il Milan “vecchi” pensa a spalmare loro il contratto in nome a un passo dal fallimento, sventato del bilancio. Un Milan schiacciato dai costi al punto dall’arrivo di Silvio Berlusconi. Questo da cedere contemporaneamente Thiago Silva rende sufficientemente l’idea del disagio creato e Ibrahimovic per coprire un buco di 60 milioni. da Yonghong Li ai tifosi rossoneri. Misterioso dal Siamo nel 2012. Da allora solo mediocrità e frasi di primo all’ultimo giorno. Anzi, ben prima del suo circostanza, che hanno portato all’esasperazione. insediamento, quando trattava l’acquisto del club Al punto da chiudere non solo un occhio, ma due con Fininvest e ne perfezionava l’accordo a suon non appena si è presentato il misterioso Yonghong di caparre da 100 milioni di euro. A partire dall’ago- Li, della cui azienda, la “Sino Europe Sports”, non si sto 2016 con il contratto preliminare fino al closing ha traccia. Che quando un piccolo azionista chiede più lungo della storia, avvenuto ad aprile 2017. alla prima assemblea dei soci lumi sul suo passa- Un anno nel quale c’era anche un campionato da to, presente e forza finanziaria viene zittito. Per non giocare, peraltro senza poter attingere sul mercato. parlare dei punti di domanda posti da stampa e [ ] Un anno che si sperava potesse essere l’ultimo di dagli stessi omologhi di Li, come James Pallotta quando ha visto il fiume di denaro versato per la campagna acquisti: oltre 200 milioni. Più altre cifre Li è riuscito a far a otto zeri spese fra caparra, aumenti di capitale e spese di gestione. Uno studio di “Calcio e Finanza” rimpiangere ai tifosi del ha quantificato in 524 milioni le perdite in un anno di Diavolo anche Giussy Li. Cinquecentoventiquattro. Noccioline in confron- Farina to ai 32 milioni anticipati da Elliott per l’aumento di capitale e non più restituiti da Li, che ha perso così il Milan. Tutto questo sotto la lente di ingrandimen- sofferenza dopo le ultime umilianti stagioni targa- to della UEFA, che è arrivata al punto di estromet- te Berlusconi. Perché l’agonia del Milan parte da tere il club dalle coppe europee pur di stanare la molto più lontano. I primi sintomi si manifestano proprietà. Un’umiliazione pubblica paragonabile con la cessione di Shevchenko, primo big dell’era alla Serie B degli anni ‘80. La speranza è che ora berlusconiana divenuto non più incedibile. Tutto è con Elliott al comando il Diavolo ritrovi serenità. Il insabbiato dalla grandezza di una squadra costru- buon Yonghong lo ha già fatto, come dimostra il ita negli anni prima, tanto forte da vincere per iner- video nel quale griglia al barbecue con la famiglia. zia la Champions del 2007 e il Mondiale per Club Foto Daniele Mascolo/PhotoViews del 2007. Vittorie che hanno un effetto boomerang devastante: “Siamo il club più titolato al mondo” verrà da quel momento ripetuto come un mantra per anni da Adriano Galliani, nel tentativo di insab- biare i primi insuccessi sportivi e l’immobilismo sul mercato salvo alcuni colpi estemporanei (Pato, Ronaldinho, Thiago Silva e Ibra). Un Milan dive- foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 5
SE R I E A il settore giovanile, e lui sa benissimo dell’importanza del vivaio essendo un prodotto Doc di quello milani- sta. Ogni giorno Maldini arriva a Milanello per parlare con l’allenatore e i giocatori, lo fa con grande entusia- smo dopo aver trascorso troppo tempo in disparte. Lo storico numero 3 rossonero nel corso di questi anni ha rifiutato più di un’offerta per tornare al Milan. C’era stato uno spiraglio quando Barbara Berlusconi era diven- tata amministratore delegato del club, ma non è mai nata una reale opportunità. Stessa cosa con la gestio- ne cinese, e un progetto che non è mai interessato a Maldini, soprattutto a causa di una proprietà inesistente e per molti versi oscura. Con Elliott la musica è cambia- L o stor i c o c apit ano d el Mi l an è [ ] ta e ora Maldini rappresenta l’immagine del club nel tor nato a c as a c ome g ar ante d el pro getto E l l iott Maldini e Leonardo di Antoni o Vit i e l l o lavorano in simbiosi. Il I l ritorno al Milan di Paolo Maldini dopo nove primo con la squadra, il lunghi anni d’assenza può significare solo una secondo sul mercato cosa: il progetto Elliott è serio e a lungo termine. La bandiera rossonera è rimasta per troppo tempo ammainata, ora è tornata a sventolare con vigore, dando così lustro al nuovo corso americano, comincia- mondo, una leggenda vivente per tanti ragazzi che to subito con il piede giusto. Maldini è stato il timbro hanno il poster del difensore ancora affisso in came- finale sulla bontà del progetto del fondo di Paul Singer, retta, compreso qualche giocatore dell’attuale rosa. che da tempo stava corteggiando l’ex capitano rosso- Il compito di Maldini è di tramandare il vero DNA del nero, tornato a casa insieme al compagno di avventure Milan, i valori di quel club vincente arrivato a dominare Leonardo. I due direttori si sono messi subito all’opera in Italia e nel mondo. Concetti che Paolo sta inizian- durante i giorni finali di calciomercato, e in poco tempo do a trasmettere con la sua presenza costante accan- hanno allestito una rosa competitiva, mostrando subito to al gruppo, grazie anche all’ausilio di altri grandi del una chiara separazione dei compiti. Pur lavorando in passato milanista come Gennaro Gattuso e Leonardo. simbiosi, da un lato Leonardo si occupa più di mercato, Al Milan è partita una nuova era e questa volta, dopo dall’altro a Maldini è stato affidato il compito di stare anni di sofferenza, sembra essere quella giusta per la vicino la squadra e l’allenatore. Il direttore sviluppo rinascita. Foto Federico De Luca strategico area sport avrà il compito di fare crescere TMWmagazine 6
IN T E RVI STA I l Mi l an nel l e man i d i E l l iott ra c c ont ato d a Lu c a Pa g n i d e L a Re pubbl i c a di Pi e t ro Ma z z ara Foto Antonello Sammarco/Image Sport TMWmagazine 7
I N TE RV I STA I l Milan passa di mano. Alla guida del Diavolo c’è “Perché avendo capito che la cordata cinese non società con un buon potenziale ma che sono sul merca- Elliott, colosso finanziario “Made in USA”. Per cono- sarebbe stata in grado di sostenere finanziariamente to a un prezzo “scontato”. E’ come se un concessiona- scerlo meglio abbiamo parlato con chi lo conosce la società, potevano entrare in possesso del Milan per rio di auto di lusso fosse a corto di soldi per rifornire le bene: Luca Pagni, giornalista economico de La 300 milioni, un prezzo sotto il valore di mercato. Inol- sue “vetrine” e fosse costretto a svenderle: arriva uno Repubblica. tre, non va sottovalutato il ruolo di Paolo Scaroni, l’at- con i soldi “veri”, diventa socio e poi alle prime difficoltà tuale presidente e ad pro tempore del Milan: lavora per rileva tutto. E torna a vendere le auto al giusto prezzo. Luca Pagni, per chi non avesse dimestichezza con la banca d’affari Rothschild, che è stata consulente di Ma ha sempre fatto così in tutto il mondo, con società il mondo finanziario, chi è e come opera il fondo Yonghong Li, ed è a sua volta consulente per l’Italia di anche più grandi, da Walt Disney a Samsung. americano Elliott? Elliott. Oltre a essere sempre stato in buoni rapporti con Silvio Berlusconi”. I tifosi del Milan, a suo modo di vedere, potranno [ “È un fondo di investimento americano: non ha soldi ] suoi, ma gestisce quelli di altri. A differenza di altri fondi stare per qualche anno senza sentire le parole capar- di investimento (come i fondi pensione, per esempio), ra, due diligence e closing? ha meno vincoli: in poche parole, può essere meno “Non ho la sfera di cristallo, quindi mi attengo a quanto prudenti e può comprare anche prodotti a “rischio”, Prima di vendere Elliott dichiarato da Scaroni: si tratta di un investimento di ma più vantaggiosi sul lungo periodo se si è capaci di medio periodo, dal quale Elliott potrebbe uscire anche sceglierli bene. Tecnicamente si chiama hedge fund: riporterà il Milan ad alti attraverso una quotazione in Borsa. Ma per rendere il garantiscono rendimenti più alti della media, ma in livelli Milan appetibile e moltiplicare il fatturato occorre qual- qualche caso bisogna aspettare anni prima che l’inve- che anno, avere un progetto per lo stadio, tornare stabil- stimento porti i frutti sperati. Spesso, entrano in società mente in Champions, creare nuove forme di business quotate che a giudizio di Elliott possono essere gestire al momento inesistenti. Ci vuole tempo. Quindi direi diversamente e iniziano una battaglia legale e in assem- proprio di sì, per rispondere alla domanda”. blea perché renda di più. Con il Milan, più o meno hanno Che cosa può vedere un fondo come Elliott in un fatto questo”. investimento nel mondo del calcio? Si dice che Elliott non sia abituato a perdere. Pensa [ ] “Il mondo della grande finanza guarda con sempre che potrà vincere anche l’investimento sul Milan? maggiore interesse al calcio e al calcio europeo in parti- “Non evochiamo la legge dei grandi numeri… Battute a colare. La Champions è uno degli spettacoli sportivi più Elliott ha preso il Milan visti al mondo. Ormai, si vende il “prodotto” calcio: dove parte, Elliott non ha abituato i suoi investitori a perdere soldi. A questa domanda, però, al momento è difficile per 380 milioni: un non conta tanto il risultato sportivo, ma lo spettacolo, il dare una risposta. Finora sappiamo quali sono i suoi prezzo sotto il valore di marketing, la vendita dei diritti tv, il valore del marchio, il programmi, non ancora come intende realizzarli. Di business dei ricavi da stadio. Le società non sono più il mercato giocattolino dei presidente-padroni, ma aziende gestire sicuro, ha un curriculum fatto di rendimento alti nei suoi investimenti, ma il calcio – soprattutto in Italia – non è per produrre utili”. mai stato gestito come in Inghilterra. L’unica che ci ha provato finora è la Juventus. Elliott ha progetti ancora più Non solo Milan, ma anche Tim, Generali e le ferrovie ambiziosi: sarà una sfida molto avvincente da seguire”. con Ansaldo Sts. Elliott si è “innamorato” dell’Italia? Secondo lei, per quale motivo già nell’aprile 2017, “Elliott ha capito che in questo momento in Italia le Elliott entra nell’affare Milan come creditore di aziende sono controllate da capitalisti senza capitali, Yonghong Li? da un lato, mentre dall’altro ha individuato una serie di TMWmagazine 8
SE R I E A D a l l a gest i one Mor att i a l r i l anci o con Suni ng . E i l fattur ato s a le di Andre a L o s api o Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 9
SE R I E A L ’Inter non vince nulla dal maggio del 2010, ma ma tra gli acquisti e il riscatto dei cartellini è evidente do di Frank de Boer, neofita per il calcio italiano, non negli ultimi due anni ha comunque compiuto l’impegno profuso dai cinesi, nonostante un mercato hanno certo aiutato questo processo. Stefano Pioli per passi da gigante. Da azienda famigliare qual strozzato dal mancato rispetto del fair play finanziario un periodo era riuscito ad avvicinare le prime posizioni, [ ] era ai tempi di Massimo Moratti è passa- per colpa della gestione Moratti-Thohir. A gennaio 2017 salvo poi perdere la catena e il posto in Europa (League). ta a investimento speculativo sotto le mani di A metà 2017 la quarta rivoluzione di Suning, scegliendo Erick Thohir. Non che l’indonesiano abbia affossato i Luciano Spalletti come allenatore. Un mercato ancora nerazzurri, ma la sua intenzione era quella di acquista- monco, sempre a causa del fair play finanziario, ma con re, valorizzare e poi cedere. Step uno fatto, il secondo l’arrivo di Skriniar, Dalbert, Vecino, Cancelo, Borja e Il colosso cinese è pronto così così, ma la vendita è stata un capolavoro. A inizio Karamoh l’intenzione di raggiungere la Champions era giugno del 2016 Suning entrava nel calcio italiano, rile- a vincere la sua sfida comunque ribadita. Grazie al quarto posto (e alla UEFA, vando il 68,55% delle quote, lasciando il 31% a Thohir che ha optato per l’allargamento alle squadre italiane) - che lo possiede ancora e che sta cercando di vende- l’Inter è ritornata a giocare la massima competizione re, massimizzando però l’incasso - e investendo parec- continentale. E il fatturato? Passato da 210 milioni a 268 chi capitali nel miglioramento della squadra. Arrivando arriva anche Roberto Gagliardini, esploso poco prima (senza il player trading) il primo anno, per il 2017-18 sarà Ansaldi, Joao Mario, Gabigol e Candreva. Solo l’ulti- con l’Atalanta. La rosa era stata costruita con un solo oltre i 300. Non c’è che dire: al netto del fair play, Suning mo si è disimpegnato discretamente (pur essendo finito obiettivo, quello di centrare un terzo posto. Peccato che sta provando a ricostruire dalle macerie. E probabilmen- ai margini in questa annata) con la maglia meneghina, l’addio di Roberto Mancini - durante l’estate - e l’appro- te ci riuscirà. Foto Matteo Gribaudi/Image Sport foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 10
CA LC IOME RC ATO TMWmagazine 12
CA LC IOME RC ATO È st at a un’est ate r ivoluziona - CRISTIANO RONALDO RADJA NAINGGOLAN r i a p er l a S er ie A. Cr ist i ano A T T A CCA NT E CENT ROCA MP IS T A R ona ldo d a l R e a l Ma dr id si è È il trasferimento del secolo, forse Dalla Roma all’Inter. Per essere pres o l a cop er t ina ma l a Ju- l’affare più importante e rilevante l’incursore che mancava al 4-2-3-1 ventus ha pi a zzato a lt r i inne- della storia del calciomercato di Luciano Spalletti, per essere st i p es ant i come Jo a o C ance- moderno. Gli applausi dopo la quello che Perrotta è stato nei lo e d E m re C an. Poi l’ Inter, rovesciata europea allo Stadium giallorossi del passato del tecnico sono stati “il dettaglio che ha fatto ora nerazzurro. È arrivato a Milano con i l Ninj a , Stefan de Vr ij e la differenza”. Affinché CR7 fosse per un’operazione da 38 milioni che non s olo. G onza lo Higu ain a l la nuova icona della Juventus di ha compreso anche Davide Santon e Mi l an che c ambi a l’att a cco, Massimiliano Allegri. Nicolò Zaniolo. l a R oma con Jav ier Pastore e Ste ven N’Z onzi. L a g rande D a Cr ist i ano R ona l do a R a dj a ass ente? Il Nap oli. C he i l g ran- Nai ng gol an : i c olpi top del l’est ate de colp o lo pi a zza in p anchina it a l i ana con C arlo Ancelott i. Foto Matteo Gribaudi/Image Sport Foto Matteo Gribaudi/Image Sport di Marco C onte r i o GONZALO HIGUAIN LEON ARDO BONUCCI JAVIER PASTORE JOÃO CANCELO STEFAN DE VRIJ A T T A C C AN TE D I F E NSOR E CE NTR OCAMPI STA T ERZINO DES T RO DIFENS ORE L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Ju- A volte ritornano. Anche se sembrava Il Flaco ci riprova. Dopo Parigi, dove Esploso nella scorsa stagione in L’Inter ha annunciato di fatto ventus ha spalancato le porte all’ad- impossibile. Protagonista della è stato inizialmente protagonista Italia con la maglia dell’Inter, i l’arrivo del giocatore prima della dio del Pipita. Sembrava dovesse trattativa shock della scorsa estate ma poi riserva e comprimario del nerazzurri non lo hanno riscattato e gara contro la Lazio della scorsa andare al Chelsea, il Milan è stato dalla Juventus al Milan, il centrale PSG, Javier Pastore torna in Italia. la Juventus lo ha prelevato a suon di stagione, scatenando un putiferio abile nel regalare a Gennaro Gattuso fa ritorno in bianconero nell’ambito È lui il grande acquisto dell’estate milioni dal Valencia. Spinta, assist, di polemiche. Sbarcato a Milano il 9 che nella scorsa stagione è dell’operazione Higuain. Nell’affare di Monchi per la Roma, per agire tra corsa, classe. Il ‘94 di Barreiro, Por- a parametro zero, è stato colonna mancato. Cedendo, senza rimpianti, anche Mattia Caldara che tran- mediana e trequarti di Eusebio Di togallo, è uno dei migliori interpreti portante dei biancocelesti e lo sarà Nikola Kalinic e André Silva. sita solo da Torino per finire in Francesco. nel ruolo a livello mondiale. anche del progetto nerazzurro di rossonero. Luciano Spalletti. Foto Insidefoto/Image Sport Foto Daniele Buffa/Image Sport Foto Antonello Sammarco/Image Sport Foto Federico Gaetano Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 13
SNAP SHOT I Volt i d el cal c i ome rcato D op o anni di alt i e b a ssi il cal c i o - me rcato d ell a S e r i e A è tor nato a r i spl e nd e re di lu ce propr i a . Tanti i colpi di pr imi ssimo pi ano d e i top club itali ani che hanno r ip or tato l o st iv al e al ce nt ro d el p anorama inte r nazi onal e. D a Cr i st i ano Ronal - d o ad Hig u ain, p a ss and o p e r Naing- g ol an , K luiv e r t e il r itor no di C arl o Ance l ot t i il B elp ae s e è nu ov ame nte sul l a b o cca di t ut t i . . . C a rl o A nc el o tti ALLENATORE Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 14
SNAP SHOT C r i sti an o Ron al do ATTACCANTE Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 15
SNAP SHOT G on zalo H igu aín ATTACCANTE Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 16
SNAP SHOT L au taro Mar tí n e z ATTACCANTE Foto Matteo Gribaudi/Image Sport TMWmagazine 17
SNAP SHOT Kwad wo Asam o ah CENTROCAMPISTA Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 18
SNAP SHOT S t e fan d e V r i j DIFENSORE Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 19
SNAP SHOT M ar ko Pj ac a ATTACCANTE Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 20
SNAP SHOT Ge r so n CENTROCAMPISTA Foto www.imagephotoagency.it TMWmagazine 21
SNAP SHOT Si m on e Z aza ATTACCANTE Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 22
CA LC IOME RC ATO Tant i colpi annunci at i, p o chi and at i a s eg no. L’est ate del le bi g europ e e è s embr at a st r anamente s ottotono. Ma non manc ano le e cce zi oni. di Simone B e r nab e i Foto Acero TMWmagazine 23
CA LC IOME RC ATO I l cambiamento, spesso e volentieri, fa paura. Un Rodri, Jonny Castro e Santiago Arias, oltre ai talen- stato Fred dallo Shakthar e Diogo Dalot dal Porto. Stop. concetto buono per ogni contesto della vita e forse ti di Lemar e Gelson Martins. Valutazioni importan- Immaginatevi Mourinho. Il Tottenham non ha compra- proprio per questo attuabile (bene) anche al calcio- ti anche per le due di Siviglia, ma pure per il Valencia. to nessuno. Nessuno nel vero senso della parola, sia [ ] mercato. Premessa: i top club europei i soldi, come chiaro. Il Manchester City ‘solo’ Riyad Mahrez, a questo sempre del resto, ce li avevano. Sì, ma allora perché giro nessun difensore da almeno 50 milioni di euro. Un non spenderli? Dura dare una risposta esaustiva. Perché po’ meglio l’Arsenal che oltre a Lichtsteiner e Torreira Se il Barça chiude un mercato effettivamente il mercato europeo che si è appena conclu- ha accolto Sokratis e Leno. Blues & Reds, invece, come so ha regalato tanti boatos, ma ben pochi colpi extralar- in attivo per la prima volta detto si sono distinte dalla massa: a Stamford Bridge ge. Mohamed Salah, Gareth Bale, Neymar e Mbappé, dopo 13 anni, significa che Sarri aveva bisogno di qualità nel mezzo, quindi ecco Paul Pogba, Harry Kane e Robert Lewandowski. Jorginho e Kovacic per qualcosa che sfiora i 150 milioni. qualche anomalia c’è stata Chissà quanti di noi hanno ‘sognato’ nell’immaginare il Senza considerare gli 80 per Kepa Arrizabalaga. Poco super colpo diretto verso la nostra simpatizzante euro- meno è costato Alisson al Liverpool, 75. Che però aveva pea. O più semplicemente verso la squadra che solita- già comprato Naby Keita, Fabinho e Xherdan Shaqiri. mente scegliamo a FIFA. E invece… l’addio di Cristiano L’FPF DI DAMOCLE - La squadra maggiormente Ronaldo al Real Madrid sembrava aver smosso le acque, attenzionata dal board della UEFA per il controllo delle AUSTERITA’ TEDESCA - “Il nostro club non può e non aver dato il là ad una girandola di stelle del pallone che spese sul mercato e per il rispetto del Financial Fair vuole entrare nel carosello degli acquisti a suon di centi- però è rimasta ferma al palo. E la testimonianza più tangi- Play è senza ombra di dubbio il PSG. Ci sta, se l’esta- naia di milioni. La gente capirà”. A parlare così fu il CEO bile di questa paura di cambiare sta proprio qui, nella te prima spendi oltre 400 milioni di euro per 2 soli del Bayern Karl-Heinze Rummenigge e la linea della storia scelta del Real Madrid. Precisa e fondata, ma pur sempre giocatori. Sapete com’è andato il mercato dei parigi- aveva appena registrato il passaggio di Neymar al PSG. discutibile. Perché senza le tre Champions consecu- ni quest’anno? Buffon a zero, Thilo Kehrer (Schalke), Il Bayern insomma per filosofia non spende a vanvera tive, chi lo avrebbe spiegato ai palati fini del Bernabeu Juan Bernat (Bayern) ed Eric Maxim Choupo-Moting (l’acquisto più costoso della sua storia è stato Tolisso, che si era deciso di restare senza sostituto di CR7? (Stoke) per qualche milione di euro. Il Monaco ovvia- 42 milioni). Certo che qualcuno in più oltre a Goretzka mente fa poco testo per filosofia (dal 2010 ad oggi sul potevamo pure aspettarcelo. E il Borussia Dortmund? NON SOLO REAL… - Se Madrid piange, Barcello- mercato il club del Principato ha incassato 950 milioni di Leggi sopra. Arrivati diversi giocatori, ma senza spese na non ride. Ovviamente in senso lato. Perché se il euro), mentre l’OM di Rudi Garcia si è mantenuto su stan- eccessivamente folli. Alcacer, Abdou Diallo, Thomas ‘mes que un club’ dopo 13 anni chiude un mercato in dard medio alti con gli arrivi di Strootman e Caleta-Car. Delaney e Axel Witsel sono rientrati ampiamente nell’in- [ ] attivo, significa che qualche anomalia c’è stata, effetti- casso portato a casa per Dembele dal Barcellona qual- vamente. Malcom, Lenglet, Arthur, Vidal e Wague in, che mese prima. per un totale di 131 milioni e spiccioli spesi. Paulinho, Il Manchester United ha Foto Matteo Gribaudi/Image Sport Yerry Mina, Digne, Deulofeu, Aleix Vidal, Marlon, Arnaiz, Andre Gomes e Alcacer out per 137,7 di incasso. Un acquistato Fred e Diogo +5,8 che suona strano se si pensa che l’anno prece- Dalot. Immaginatevi José dente, quello dell’addio di Neymar per 222 milioni, il Mourinho... bilancio era comunque negativo. Ma torniamo al Real Madrid: a Valdebebas sono arrivati Vinicius (già bloc- cato da mesi), Lunin, Odriozola, Mariano Diaz (con la recompra) e Courtois. Bene, ma niente di eccezionale. DIO SALVI LA STERLINA - Dove sono finite le spendac- Di Galacticos neanche l’ombra, per intenderci. Meglio cione big inglesi? Ok, Chelsea e Liverpool non hanno ha fatto l’Atletico Madrid con giocatori funzionali come badato a spese. Ma le altre? Il Manchester United ha acqui- TMWmagazine 24
SE R I E B I l C ol l e g io d i G ar an z i a d el C ON I l’ 1 1 s ette mbre ha c on fe r mato l a B For mat 1 9 di C l au di a Mar rone Foto Antonello Sammarco/Image Sport TMWmagazine 26
SE R I E B F ormat 19 si o format 19 no, questo è stato il Meno stravolgimenti in casa Venezia, dove la società ha LE RETROCESSE – Hanno dovuto salutare momen- dilemma: come è noto, al netto di regolamen- operato bene anche in uscita, liberandosi di tanti elemen- taneamente la Serie A, nella passata annata, Hellas ti e assenza di commissione, dopo un primo e ti che non trovavano spazio da tempo: l’arrivo di mister Verona, Benevento (che aveva raggiunto la prima secco “no” in data 3 agosto, una settimana dopo Vecchi ha stravolto poco e niente. Stesso discorso per lo storica promozione nella massima serie) e Croto- la commissariata FIGC ha dato l’ok a Balata e i Spezia, che è riuscito nel piazzare quasi tutti gli esuberi, ne, con quest’ultima compagine che ha tenuto viva suoi per una Serie B composta da 19 squadre, bloccan- “ripulendo” la squadra da ingaggi che si sarebbero rive- l’estate anche con la battaglia giudiziaria per gli illeciti do di fatto i ripescaggi per il ripristino delle Cadetteria a lati non utili alla causa. Mercato in entrata oculato, con amministrativi del Chievo, che avrebbe potuto riportare 22 formazioni, e mutilata dai fallimenti di Avellino, Bari e tutti elementi funzionali al 4-3-3 di Marino. Nuovo ciclo gli squali direttamente nella massima serie: niente di fatto, Cesena, tutte ripartite dalla Serie D. Con due giornate già poi per la Cremonese, che della storica promozione in e allora via a un mercato dove la vecchia ossatura è stata giocate nell’incertezza generale, l’11 settembre – dopo B ha conservato poco: il crollo della seconda parte della riconfermata e dove elementi del calibro di Mandragora, un primo rinvio in data venerdì 7 settembre - il Collegio di precedente stagione è costato caro a diversi elemen- Ceccherini e Ricci sono stati sostituiti da altrettanto validi Garanzia del CONI si è espresso proprio in merito al caos ti. E molto ha cambiato l’Ascoli, che ha probabilmente elementi di prospettiva. Ha puntato invece tutto sull’e- creatosi, ma i ricorsi di Robur Siena, Ternana, Novara, coronato il mercato, che ha regalato a mister Vivarini una sperienza il Benevento, che ha comunque confermato la Catania e Pro Vercelli sono stati rigettati. Serie B a 19, squadra sufficientemente esperta, con l’arrivo di Ardema- colonna vertebrale già a disposizione, mentre per l’Hellas ed ecco la panoramica di quella che sarà la stagione gni, conteso da mezza Serie B. Altri attaccanti di presti- basta ricordare che Marrone e Pazzini sono due alternati- 2018-2019. gio, Iemmello e Galano, se li è invece aggiudicati un ve a un possibile undici titolare degli scaligeri. Che hanno penalizzato Foggia, partito con il gap iniziale del -8 per allestito poi una rosa di primissimo livello, probabilmente gli illeciti delle passata stagione: la rosa rossonera è stata la più pronta di tutta la Serie B alla festa promozione. potenziata, una sterzata mentale di non poco conto per chi è rimasto, perché la salvezza deve essere centrata. A LE NEO PROMOSSE – Dalla Serie C, sono appro- proposito di attaccanti: chi segnerà a Pescara? L’organi- date in B Livorno, Padova e Lecce, che hanno co non è di pessimo livello, ma il tallone di Achille della vinto i rispettivi gironi, e con loro, dopo tutta la trafila formazione abruzzese sembra proprio il reparto avan- playoff iniziata sin dal primo turno, il Cosenza, che zato, acerbo. Ma gli obiettivi stagionali dovranno essere per il campionato Cadetto ha optato per confermare all’altezza delle aspettative. Sarà curioso anche vedere buona parte della precedente rosa, con qualche innesto il Brescia created by Cellino: il patron, che non sentiva di esperienza aggiunto: un buon mix. Qualche dubbio in I VOLTI NOTI – Tra promozioni, retrocessio- sua la vecchia squadra, ha stravolto tutto, potenziando più lo hanno lasciato Livorno e Padova, con la formazio- ni e fallimenti che hanno portato a vere e proprie al massimo l’attacco e la trequarti, al netto dell’addio di ne biancoscudata che, pur puntando su nomi di blaso- battaglie giudiziarie, sono 12 le squadre superstiti Caracciolo. Ma anche intorno alla Salernitana, compo- nato, ha ringiovanito molto la rosa, e quella labronica che dalla scorsa stagione. Brucia ancora al Palermo sta da molti svincolati delle squadre fallite, c’è attenzio- ha invece puntato su una struttura fisica importante fatta la finalissima playoff persa contro il Frosinone, ma ne: a ogni modo l’organico si presenta completo in ogni però di elementi o con condizione atletica da valutare o la rosa, eccezion fatta per alcuni elementi, è rimasta la reparto, con alternative di livello e un giusto mix fra espe- con esperienze non proprio da protagonisti. Entrambe, stessa della passata stagione: è un bene o un male? rienza e talento. Il grosso punto interrogativo, a fronte sono comunque vigili sul mercato svincolati. Discorso Sarà il campo a dirlo. Nel corso degli spareggi hanno del mercato, è il Carpi: partenze pesante, non colmate, diverso per il Lecce, che già in C presentava un orgonico poi ben figurati squadre come Cittadella, Perugia e anche se un nome come quello di Arrighini ha tirato su pronto per la categoria: poi, solo innesti di esperienza Venezia, intenzionate a ripetersi: per i veneti una sorta di una rosa che lascia davvero molti dubbi, anche per la per centrare la permanenza nella seconda serie profes- anno zero, rosa interamente rinnovata con tante scom- condizione atletica di alcuni elementi. sionistica italiana. messe che il DS Marchetti, come finora fatto, proverà a vincere, ma una “nuova generazione” si è vista anche in Umbria, dove Nesta ha creato una squadra basata sulle sue idee che adesso deve trovare la giusta amalgama. TMWmagazine 27
SE R I E C un biennale coi Ramarri. E chissà che il suo percorso più recente - promozioni con Pisa e, lo scorso anno, Padova, scalate di cui è stato assoluto protagonista - non sia rivelazione nascosta delle ambizioni di cadetteria dei neroverdi. Una laurea in Psicoeconomia e un sogno nel cassetto: conquistare la B e (finalmente) tenersela. Sette anni dopo il suo biennio col Crotone di Menichini (nella seconda stagione gli subentrò Drago). Una aspirazione candidamente ammessa quando poteva esserci ancora una speranza di permanenza a Padova. Il Pordenone sa di aver messo il suo futuro in mani solide ed esperte, e i due anni di contratto sono anche la promessa di una fiducia vera e non mutevole. GIGI CASTALDO (Caserta- na) - Quest’anno i Falchetti hanno fatto le cose in grande. Gruppo con obiettivo dichiarato di vincere il campionato, nonostante la concorrenza. Nomi che fanno impazzire, Nel l a d eli rante e st ate d el l a S e r ie investimenti veri e una nuova unità di intenti che vede nel presidente Giuseppe D’Agostino la guida spirituale C è and ato i n s c e na i l me rc ato più di un sogno collettivo che sta facendo esaltare una città d if f i c i l e d eg l i u lt im i an n i. E c c o i Foto Giuseppe Celeste/Image Sport intera come non era mai accaduto prima. L’ex Avelli- no, in questo senso, è solo il faro di un nuovo nucleo t re m i g l i or i c olpi di approfondimento. DANIELE CACIA (Novara) - Si è di elementi nel quale spiccano gente come i suoi storici allenato per diversi giorni con l’AIC Coverciano, aspet- compagni Zito e D’Angelo, per finire ad Antonio Vacca, di Ste fano Si ca tando la chiamata giusta, l’ispirazione che gli accendes- Blondett o Mancino. Per l’asso partenopeo è pronto Q se di nuovo la passione. Quello fiorentino non poteva un posto fisso nel 3-5-2 di Fontana, un compito che ha uella che sta per terminare passerà alla non essere un transito rapido per uno come lui. Stefan sempre saputo interpretare con la sua classe innata sia memoria come una delle estati più roventi Schwoch, miglior marcatore di tutti i tempi in B, è rimasto in biancoverde con Rastelli, sia a Castellammare con nella storia della serie C, da sempre cuore giusto un gradino sopra, con 135 gol segnati. Daniele Capuano. Uno come Castaldo, che in B anche a 36 anni pulsante e genuino di un calcio professioni- è appena dietro, ma nella vita mai dire mai. Tredici anni avrebbe continuato a fare le fortune di chiunque, in C stico che ora vive un periodo di crisi profon- fa l’ultima apparizione in C, quando gli otto gol griffati non può che “concedersi” per un solo obiettivo: vince- da, tra vuoti di potere ed interessi conflittuali che ne sono in 12 presenze con la Pistoiese, in appena sei mesi, gli re. Brava la Casertana a convincerlo e fortunata anche la diretta emanazione. Non è stato, di conseguenza, un valsero il salto verso il grande calcio, iniziato con un bien- per la volontà ormai datata di Gigi di non volersi allonta- mercato particolarmente esaltante in terza serie, un po’ nio da favola in B a Piacenza. Una storia di tutto rispet- nare dalla Campania. Circostanza che ha spazzato via i per gli affanni economici di molti ma anche, e soprattut- to, peraltro non trascurata dai tantissimi club di C che corteggiamenti di alcune pretendenti. La sagacia del suo to, per la situazione di incertezza cronica che ha coin- in queste settimane avevano fatto un pensierino per lui. agente Ernesto de Notaris, e i buoni uffici che lo legano volto un bel po’ di club. Insomma, quella attuale sarà Lo stesso Novara ha dimostrato di credere nella punta al Ds Nello Martone (quest’ultimo abile in tante operazio- ricordata come una della fasi più crepuscolari nella bella 35enne offrendole un biennale per rendere ancora più ni di mercato), hanno fatto il resto. narrazione del pallone, ma che pure ha regalato qualche tangibile un progetto serio e accurato. GIACOMO BINDI colpo inaspettato. Tre, in special modo, sono meritevoli (Pordenone) - Anche il numero uno senese ha siglato TMWmagazine 28
G I R L P OW E R It a l i a qu a l i f i c at a a Fr anc i a ‘ 1 9 c on u n p erc ors o ( qu as i) ne tto. Ma i problemi re st ano di Tomma s o Ma s chi o Foto Daniele Buffa/Image Sport Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 29
G I R L P OW E R Q uello dell’Italia femminile è stato un quelle di Valentina Cernoia e Alice Parisi all’ini- percorso quasi netto iniziato con la zio dell’avventura, Valentina Bergamaschi in corso netta vittoria sulla Moldova (5-0) lo d’opera e infine Martina Rosucci in conclusione, scorso 15 settembre a La Spezia, con la speranza che queste ultime due possano che ha raggiunto il culmine nell’indi- tornare a disposizione per la Francia dove l’Italia si menticabile notte di Firenze dell’8 giugno, quando troverà a competere con realtà nettamente superio- la vittoria sul Portogallo regalava uno storico pass ri e che hanno accumulato – dagli anni ‘90 in poi per la Coppa del Mondo dopo 20 anni d’assenza, e – un vantaggio enorme nei confronti di quella che conclusosi il 4 settembre con la sconfitta, la prima e era una delle nazioni guida del calcio femminile degli l’unica, contro un Belgio più affamato delle ragazze albori. La stagione che sta per iniziare, non certo fra i di Bertolini dovendo conquistare i playoff per l’ulti- migliori auspici vista la lotta di potere fra FIGC e Lega mo posto disponibile in Francia la prossima estate. Nazionale Dilettanti (con club e giocatrici schierate Un cammino esaltante, che ha visto un riscontro apertamente con la prima) che rischia di bloccare lo di pubblico sempre maggiore tanto da spingere la sviluppo e la crescita del movimento, sarà crucia- Federazione a scegliere il Mazza di Ferrara e il Fran- le per capire le ambizioni della nostra Nazionale in chi di Firenze per le ultime due gare interne, stadi Francia la prossima estate. C’è infatti da recuperare da Serie A e palcoscenici che queste ragazze meri- il gap non solo con le squadre storicamente più forti tano per quanto riescono a dare in campo, per l’at- (le nazionali del nord Europa gli USA, il Giappone, taccamento che dimostrano alla maglia azzurra e la Cina o il Brasile), ma anche con quelle che negli non solo per il risultato – certamente da sottolineare ultimi anni sono cresciute e continuano a crescere – raggiunto. A contribuire a questo bagno d’affetto in maniera esponenziale come Inghilterra, Francia per l’Italia femminile ha certo contribuito il disastro e Spagna per restare nel nostro continente. L’in- compiuto dai colleghi maschi che per la prima volta gresso delle grandi società maschili da solo non dopo 60 anni mancavano l’appuntamento Mondiale, basta, per quanto porti maggiore professionalità, ma non sarebbe giusto nei confronti del movimento serve l’istituzione di una lega o di un dipartimento femminile attribuire solo a questo il suo successo. ad hoc che possa occuparsi solo del calcio femmini- La squadra affidata a Milena Bertolini era reduce le, della sua crescita e sviluppo (anche mediatico) e infatti da un Europeo al di sotto delle aspettative di dargli maggiore visibilità. Perché non è possibile che anziché deprimere il gruppo gli ha dato nuova che le gare delle azzurre non riescano a trovare un linfa e voglia di riscatto come hanno sottolineato a minimo spazio nei palinsesti, spesso privi di logica, più riprese nel corso dei mesi molte delle calciatrici dei canali RAI o che quelle di campionato debbano azzurre. Bertolini dal canto suo ha saputo costruire finire spesso per essere trasmesse in differita dalla una squadra solida – appena quattro gol subiti – e stessa tv pubblica. spettacolare, votata all’attacco e capace di imporre il proprio gioco tecnico anche contro avversarie più fisiche come le belghe o le portoghesi. Un gruppo Foto Daniele Buffa/Image Sport non solo di compagne, ma di amiche, che sa aiutar- Foto Daniele Buffa/Image Sport si l’un l’altra e sopperire a assenze pesanti come TMWmagazine 30
R MC SP ORT [ ] Nel suo passato oltre al Napoli c’è anche il Toro. Cosa le sembra della nuova formazione granata? CR7 e Ancelotti sono “Ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa un affare per tutta la d’importante, come riprender- si l’Europa. Già lo scorso Serie A anno aveva un assetto di squadra che poteva giocarsi un posto in Ventura iniziamo dalla nuova Serie A che ha dato EL. Con qualche gol il bentornato a Carlo Ancelotti e il benvenuto a in più sarebbe arriva- Cristiano Ronaldo. ta. Hanno preso Izzo “È un messaggio positivo, Ronaldo è un affare per tutti, e Zaza. Sono convinto non solo per la Juventus. È un affare per il calcio italia- che sarà una grande no. Lo è anche il ritorno di Ancelotti. Il suo non sarà outsider”. un compito facile, difficile superare i numeri di Sarri, Gi ampi ero Ve ntu r a , e x c t d el l’ It a- lo si fa solo vincendo. Il Napoli ha preso l’unico nome li a, si ra c c ont a a R MC Sp or t d op o che poteva far dimenticare Sarri. Sono due messaggi importanti che l’Italia manda all’Europa”. i l cl amoro s o ton fo a z z u r ro nel l o Foto Daniele Buffa/Image Sport s c ors o autu nno. Fr a p ass ato, pre - Quanto l’ha stupita la scelta del tecnico emiliano di sedere sulla panchina partenopea? s ente e f utu ro. “Non deve dimostrare nulla, con tutte le vittorie che ha fatto. È una sfida estremamente importante. Sarri ha inciso sulla crescita di molti calciatori. Ora dobbiamo vedere se Ancelotti riuscirà a portare qualcosa di più. È [ ] stata una mossa intelligente di De Laurentiis”. I l disastro, seppur storico, della Nazionale Italia sotto la sua guida oramai è il passato. Giampiero Toro? Con Izzo e Zazza Ventura oggi è un tecnico in cerca di riscatto. Un può puntare all’Europa allenatore di grande esperienza che spera di poter avere una nuova occasione nel calcio che conta. Di questo e di molto altro Ventura ha parlato ai micro- foni di RMC Sport. TMWmagazine 32
R MC SP ORT L’altra metà di Torino, quella bianconera, oltre a CR7 ha salu- tato il ritorno ai Campioni d’Italia di Leonardo Bonucci. Che ne pensa della sua scelta? “Ho letto che è stato Bonucci a voler tornare alla Juve. Sono sorpreso, visto che era stato anche nominato capitano del Milan. Francamente mi ha sorpreso. La Juventus con lui ha sicuramente guadagnato in esperienza”. E il suo futuro quale sarà? “Vivo questo momento con un po’ di rabbia e di sorpresa, nel senso che negli ultimi 20 anni sono sempre stato in ritiro, per la prima volta mi ritrovo in attesa. Ho una voglia feroce di riprendere e dare delle risposte sul campo, per tutto quello che c’è stato. Spero accada il prima possibile”. [ Fare il ct non è il mio mestiere. L’ho capito troppo tardi ] Pensa ancora a quanto accaduto contro la Svezia? “Cambierei tutto ciò che è accaduto dopo la partita con la Spagna. Mille errori da parte mia, non ho letto ciò che stava succedendo. Fino alla Spagna ero felice di fare questa esperienza, che fino a quel momento era stata positiva. Probabilmente farei meno errori. Se accetterei di nuovo la Nazionale? No, perché ho capito che non è il mio lavoro. Ho bisogno del contatto giornaliero con i giocatori. Adesso raccolgo i cocci ma con la voglia di riprendere da dove avevo lasciato. Faccio un in bocca al lupo a Mancini, che possa avere giocatori in grado di diventare lo zoccolo duro Foto Matteo Gribaudi/Image Sport di questa Nazionale. Nessuna rabbia per la Nazionale, ma per quello che potevo essere e non sono stato”. TMWmagazine 33
R MC SP ORT M eret, Alison, Reina e Perin sono solo zabili per il calcio italiano, chiaro è però che se si alcuni dei portieri che quest’estate parla di calcio ad altissimi livelli il ruolo del portiere hanno mosso in maniera pesante il è fondamentale, titolare o riserva che sia”. mercato italiano. Il giro di denaro è stato pari alla qualità dei calciatori Tra Sczeszny e Perin chi avrà più spazio nella che sono stati venduti ed acquistati. Per la prima Juventus? volta dopo molto tempo il ruolo dell’estremo difen- “Ho sempre reputato il ruolo del secondo portiere sore è tornato ad essere centrale per la costru- come quello più importante dell’intera squadra: zione delle squadre di Serie rappresenta colui che deve sempre farsi trovare A. Di questo RMC Sport ha pronto, anche in un momento molto delicato della parlato con Walter Zenga, stagione. Tra i due bianconeri non saprei dire chi ex portiere dell’Inter e avrà più spazio, saranno entrambi importanti”. della Nazionale: Il Napoli fa bene ad affidarsi a un portiere giova- In questo mercato si è ne come Meret o serviva un nome di maggiore registrata una rivalu- esperienza? tazione del ruolo del “Se un giocatore ha qualità, l’età non conta: se Wa lter Z eng a , stor ic o e x p or t ie re portiere. Finalmente uno è bravo, va fatto giocare. Sono d’accordo con il calcio si è accorto d i Inter e Na z iona l e, ha ana l iz za- dell’importanza dell’e- la scelta fatta dal Napoli. In tutte le big europee si tende ad avere due portieri di grande livello, Meret to i l g rand e g iro d i p or t ie r i nel stremo difensore? e Karnezis sono due profili di assoluto rispetto: il c a l c i omerc ato app e na c onclus o. “Gli acquisti di Kepa giovane italiano è tra i miei preferiti”. [ ] e Alisson non sono economicamente ipotiz- Meret è già da Napoli. È il migliore Foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 34
R MC SP ORT Da un giovane portiere ad una leggenda: Quale sarà il futuro di Walter Zenga? Si avrebbe fatto la stessa scelta di Gianluigi vede solo come futuro allenatore all’In- Buffon? ter o le piacerebbe anche una esperienza “Ogni decisione è strettamente personale: dirigenziale? Gigi aveva ancora voglia di esprimersi ad alti “Ognuno sceglie la propria strada, io ho scelto livelli, ha fatto bene a seguire ciò che gli diceva quella del tecnico. Sono tante le bandiere che la testa. Io a 36 anni andai a giocare in MLS, sono rimaste nei ranghi societari delle loro finendo lì il mio percorso. Buffon è una perso- storiche squadre, ma al momento sono interes- na che apprezzo, mi lascia sempre belle sato solo ad allenare. E’ vero che più passano sensazioni incontrarlo”. gli anni più hai voglia di tornare a casa: spero sempre che L’attenzione mediatica in la chia- questa sessione di merca- to è stata catalizzata dall’affa- re Ronaldo: pensa che questa operazione possa innescare un effetto che porterà il calcio italia- no a tornare tra i campionati top a mata arrivi. livello internazionale? Ad oggi, sto “Credo di sì e ci sono già diverse squadre aspettando un nuovo che si sono mosse benissimo sul mercato: mi progetto e credo di meritare riferisco in particolare al Milan, che ha costru- una nuova opportunità dopo il bellissimo ito una squadra molto importante. L’Italia è percorso della scorsa stagione a Crotone”. tornata ad essere una piazza ambita. Se l’Inter dovesse prendere Modric, deve puntare allo Scudetto senza se e senza ma”. [ L’arrivo di Ronaldo ha cambiato tutto ] Foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 35
M E T E OR E P rima che Borja Valero venisse in Italia e si rivelasse uno un difensore così duro”. Gomez stesso assicura: “Non posso valere dei migliori giocatori del campionato avevamo la sensa- meno dei miei predecessori, con tutto il rispetto per loro. Aspettate- zione che prendere qualsiasi giocatore spagnolo e mi e vedrete”. E in fondo anche Fabio Capello, che solo un anno farlo giocare in Serie A era qualcosa di estremamente prima aveva allenato il Real Madrid ne aveva parlato bene, ammet- masochistico. La storia recente parla chiaro, perché se tendo di aver anche pensato a lui come successore di Alkorta. Le è pur vero che parliamo della terra degli ex campioni del mondo e statistiche della Liga lo hanno posto tra i primi difensori del torneo, d’Europa la percentuale di fallimenti dei giocatori da questo paese fermando anche il fenomeno del Barcellona Ronaldo. Forza fisica, si aggira attorno al 100%. Non ha fatto eccezione Cesar Gomez, grinta e buon colpo di testa: queste le caratteristiche con cui è stato misterioso difensore centrale residente a Roma per qualche anno. presentato. A giustificare il suo accantonamento ci pensano i diri- Esatto, residente. Tutto ha inizio nell’ottobre 1996 quando in Coppa genti, sostenendo come un giocatore dalla mole così importante e Uefa la Lazio affonda a Tenerife. Dopo l’andata vinta all’Olimpi- reduce da qualche guaio fisico avesse bisogno di tempo. Zeman gli co i biancocelesti crollano alle isole Canarie per 5-3 e salutano concede 5 minuti inutili contro il Napoli, in una gara finita 6-2, poi altri la competizione. La coppia difensiva centrale di quella squadra è tre contro la Fiorentina. La prima chance da titolare arriva nella parti- formata dall’argentino Paz e dallo spagnolo Gomez. Sulla panchi- ta più importante: ironia del destino mancano tutti i centrali in rosa na della Lazio siede Zdenek Zeman, che rimane impressionato da e giocoforza Gomez scende in campo nel derby contro la Lazio. È come siano riusciti a imbavagliare la punta Casiraghi. Esonerato a un disastro, i biancocelesti vincono 3-1 e si vedono tutti i limiti dello stagione in corso, il boemo chiude la stagione biancoceleste per spagnolo: lento, impacciato, fuori partita. Non gli verrà più concessa ripartire dall’estate del 1997 a sorpresa sulla panchina dei cugini una chance da quel momento fino a scadenza di contratto, ovvero della Roma. In sede di campagna acquisti il tecnico compila la lista giugno 2001. Il primo anno è fatto solo di allenamenti e tribuna, a fine dei giocatori che vorrebbe in squadra e inserisce Gomez. Non è in stagione arrivano anche le offerte dalla Spagna per lui, ma il gioca- realtà il primo della lista, ma visti gli altri obiettivi (Nadal, N’Gotty tore forte di uno stipendio che non prenderebbe mai da nessun’altra e Stam) irraggiungibili, Ernesto Bronzetti e l’allora ds giallorosso parte rifiuta categoricamente tutte le opzioni. Il club decide quindi di Giorgio Perinetti con un assegno da 6 miliardi di lire firmato Franco metterlo fuori rosa e ci rimane fino alla fine del contratto, percependo Sensi prendono il difensore del Tenerife. Da questo momento parte nel frattempo il suo stipendio mensile e facendo vita da turista. Mica una serie di situazioni quasi grottesche. Ai posteri si scoprirà che male. E visto che il tempo libero è pure tanto si butta in affari e inve- Zeman avrà confuso Gomez con l’altro difensore del Tenerife Paz, ste parte della somma incassata in un salone d’automobili in zona facendo quindi prendere il giocatore sbagliato. L’ignaro Gomez Eur. Saggiamente Cesar Gomez ammette la sua vita da privilegiato: intanto arriva raggiante a Roma, confessando candidamente che “Se penso che mio fratello lavora 16 ore al giorno per pagarsi la casa Per l o sp ag nol o 6 mi- mai e poi mai si sarebbe aspettato un ingaggio così alto. Quello era mi convinco che non è possibile per me lamentarmi”. A scadenza li ard i i n 4 an n i p e r 3 il tempo delle vacche grasse in Serie A e il contratto dello spagno- naturale del contratto appende le scarpe al chiodo. Almeno, lo fa lo ne era il fulgido esempio: 1,6 miliardi di lire all’anno per quat- ufficialmente, visto che l’ultima volta sul campo da calcio è datato 1° pres en z e tro stagioni. Zeman intanto capisce di aver preso un abbaglio e lo novembre 1997. La storia racconta che a Trigoria, un giorno, mentre accantona già da subito. Inizia la stagione e i primi brusii a Roma tutti i giocatori firmavano autografi ai tifosi uno di questi avvicina il di G ae tano Mo cc i aro iniziano a sentirsi, gli stessi tifosi si chiedono: “Non è che è arriva- taccuino verso Gomez, solitamente ignorato anche perché non rico- to un altro Trotta?” riferendosi all’imbarazzante argentino transitato nosciuto dai più. E quando lo spagnolo si avvicinò per porre la sua nella Capitale per precisa volontà dell’allora tecnico Carlos Bian- firma sul foglio il tifoso lo gelò così: “A Cesar ce l’hai ‘na penna che chi. A difendere Gomez, almeno nei primi mesi, ci pensa anche te faccio n’autografo?”. Quando si dice: il cinico umorismo romano... Aldair: “Nessuno di noi lo conosceva bene, né ha senso giudicarlo dopo poche settimane. Ma è da un pezzo che la Roma non aveva TMWmagazine 37
R E C E N SION E U ccidi Paul Breitner è scritto da Luca Pisa- delle riflessioni politiche sulla storia del calcio: dal tota- pia, che ha collaborato con la Gazzetta alvoetbal olandese al catenaccio italiano; da Giuseppe dello sport, Il Fatto quotidiano, e il Manife- Meazza che incarna la funzione ideologica del fascismo sto, già autore di Gigi Riva. Ultimo hombre a Rachid Mekhloufi che gioca per il Fronte di liberazio- vertical. L’opera uscita a fine giugno, si ne nazionale algerino; dalla disciplina dei reds di Bill configura come un viaggio nella storia, legandola però Shankly all’anarchismo pirata del Sankt Pauli; dal sedi- attorno a tre campionati del mondo, suddivisi in tre cente comunista Paul Breitner al re ribelle Eric Canto- rispettivi capitoli, partendo dal mondiale di Argentina na. Quale scuola di gioco, bandiera o concezione del ‘78, passano per Usa ‘94 e arrivando a Brasile 2014, pallone è riuscita a sfuggire alle logiche del capitale? per affermare che il calcio e la vita si mescolano in Tutte, nessuna. Perché il gioco del pallone nasce già ogni momento, nelle mutazioni politiche, sociali ed moderno. È una merce, un dispositivo dello spettacolo economiche del mondo occidentale. Lo scopo dell’au- e un apparato del potere. Ecco la relazione indissolubi- tore è ben chiaro e nemmeno nascosto, nell’indagare le da cui è impossibile sottrarsi”. Per dimostrare le sue i rapporti tra potere e intrattenimento, quando anche idee Luca Pisapia usa a livello narrativo sia la finzione la distrazione sportiva si fa dispositivo di controllo, quanto l’archivio, l’inchiesta quanto la saggistica, a cui nella sua personale ottica e visione espressa, con salti ovviamente ogni lettore darà una sua lettura e trarrà le Fr amm enti d i u n d i s c ors o su l temporali e contenutistici più disparati degli ultimi 40 sue personali conclusioni. anni. Il primo binomio proposto del 1978 è la storia p a l l on e dell’Argentina della giunta militare e dei desapareci- dos e il mondiale di quell’anno: attraverso le vicende di un personaggio Arcadio Lopez, che segue le partite costretto in un bunker a torture. “Mentre la repressio- ne nel 1978 giunge al culmine dell’abominio, all’Esta- dio Monumental di Buenos Aires Olanda e Argentina giocano la finale dei mondiali di calcio. L’obiettivo del regime è che il grande evento distolga l’attenzio- ne dal bagno di sangue in cui è immerso il Paese”. E ditore: E di z ioni Aleg re Il filo narrativo riparte legando le vicende della storia al mondiale Brasile 2014, nell’ottica del binomio calcio Autore : Luca Pi s apia ed economia, quando “I mass media puntano i riflettori An no e d i z i one : 2 0 1 8 sui campi di calcio brasiliani, lasciando nell’ombra le proteste contro gli sperperi e le brutali operazioni di “decoro” del governo”. L’ultimo binomio esplorato è quello calcio e media di Usa ‘94, quando il calcio subi- rece nsione sce la definitiva trasformazione in prodotto televisivo, di C hi ara Bi ondini a cui assistiamo attraverso gli occhi di un bambino che fissa uno schermo all’interno di un enorme centro commerciale. “Nel limbo sottilissimo tra realtà e finzione in cui si muovono questi personaggi, si apre il ventaglio TMWmagazine 38
Puoi anche leggere