Record regionale per la staffetta 4 100 Junior della Saf, durava da 34 anni - Il Mascalzone
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Record regionale per la staffetta 4×100 Junior della Saf, durava da 34 anni Fermo – Ottimi risultati degli atleti in maglia Sport Atletica Fermo, nelle gare svolte sabato 15 e domenica 16 settembre al campo scuola di San Benedetto del Tronto, specialmente quelli allenati dal prof. Alberto Andruszkiewicz, tecnico specialista velocità-ostacoli. Podio tutto fermano nella gara più attesa, quella dei 100 metri piani con la vittoria di Fabio Yebarth che ha fermato il cronometro sul tempo di 10”82. Secondi e terzi i compagni di squadra Vittorio Massucci e Michele Ferracuti e quinto per Riccardo Flamini. I quatto compongono anche la staffetta 4×100 della SAF che ha scritto una pagina storica nell’atletica marchigiana, stabilendo con 42”16 il nuovo record regionale nel giro di pista e battendo quello della Stamura Ancona che ha resistito per ben 34 anni. Doppietta nei 200 metri maschili ancora con Yebarth e Massucci. Sofia Paniccià vince i 100 femminili e sfiora la doppietta nei 200 giungendo al secondo posto. Sbalorditiva la prestazione di Alfredo Santarelli che alla prima gara ufficiale in pista nei 400 metri e 400 ostacoli porta a casa due titoli rispettivamente con 50”99 e 57”33, tempi di ottimo
livello per un ragazzo al primo anno nella categoria Allievi. Primo anche Matteo Fedozzi nei 3000 siepi. Ludovica Polini, allenata dal tecnico Matteo Corrina, si è aggiudicata il salto con l’asta con la misura di 3 metri e 15 al terzo tentativo, ed Eleonora Fazi il salto in lungo Cadette dopo aver stabilito anche il proprio record personale con 5 metri e 13 centimetri. Matteo Masciangelo ha saltato 3 metri e 40 centimetri nell’asta maschile, e Michele Ferracuti ha ottenuto 6 metri e 59 al sesto tentativo nel salto in lungo. 38 metri e 96 centimetri al primo lancio, permettono a Taib Jousef di portare a casa la vittoria nel lancio del martello. “Unico rammarico – per Alberto Andruszkiewicz – il quarto posto di Francesco Tomassini negli 80 metri Cadetti. Ha stabilito il primato personale con 9”62, risultato che non ha avuto l’attenzione dei tecnici marchigiani per il prossimo criterium che si terrà a Rieti”. da Macerata mercoledì 19 settembre 2018 La Settimana europea della mobilità sostenibile chiude con la “zona 30 km/h” dedicata ai ciclisti Terza e ultima iniziativa domenica prossima 23 settembre per la 17^ Settimana europea della mobilità sostenibile promossa
quest’anno dalla Commissione Europea sul tema della multimodalità, con lo slogan Mix and Move, “Cambia e vai”, a cui il Comune di Macerata ha aderito nell’ambito del più ampio programma organizzato dalla Regione Marche. Infatti, dopo il focus sulla mobilità elettrica e l’incontro con gli studenti in tema di sicurezza stradale sarà la volta di Insieme lungo le mura, iniziativa organizzata in collaborazione con l’associazione CicloStile. Si tratta della temporanea creazione di una “zona 30” con limite massimo di velocità fissato a 30 km/h, lungo l’anello delle mura cittadine per permettere la coabitazione in sicurezza di auto e ciclisti. L’esperimento durerà due ore, dalle 10,30 alle 12,30, con l’esposizione di cartelli stradali e informativi e la presenza di vigili urbani per il controllo e l’informazione. Per i ciclisti che volessero effettuare il giro delle mura e del centro storico in gruppo il ritrovo è alle 10.30 alla rotonda dei Giardini Diaz. Nelle pianificazioni urbane il limite di 30 km/h permette di evitare la creazione di piste ciclabili per la sicurezza dei ciclisti rendendo più agevole l’introduzione della bicicletta come mezzo di mobilità.
Ceriscioli inaugura nuova palestra ad Arquata IL PRESIDENTE CERISCIOLI AD ARQUATA DEL TRONTO PER IL TAGLIO DEL NASTRO DELLA NUOVA PALESTRA “In questa occasione voglio ringraziare i genitori e i loro bambini perché dopo il sisma hanno creduto sin da subito di voler tornare a vivere in questa bellissima comunità e la realizzazione di questa palestra premia in primis loro. Io ricordo i dati del ritorno scolastico dove proprio Arquata, rispetto ad altri paesi, ha risposto in maniera preponderante”. Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, è intervenuto ad Arquata alla cerimonia di inaugurazione della palestra realizzata dalla Fondazione La Stampa–Specchio dei Tempi insieme al capo Dipartimento della Protezione, Civile Angelo Borrelli e al sindaco, Aleandro Petrucci. “L’Italia – ha proseguito Ceriscioli – nell’emergenza che ha coinvolto iL Centro Italia ha dato il meglio di sé e grazie alla capacità di essere unita nei momenti più difficili ha dato risposte adeguate. Priorità della Regione Marche sono state le casette, le scuole, la ripresa del lavoro e le infrastrutture. Il percorso di Arquata è particolare, ma ha molta attenzione da parte di tutti ed occupa un posto speciale nella ricostruzione. La partecipazione della comunità di Arquata oggi ci fa essere parte integrante di questa e un grazie va al sistema delle Istituzioni locali sempre molto presente ed efficace”.
“Dopo la scuola – ha detto Petrucci – questa palestra è il fiore all’occhiello per i miei cittadini soprattutto per i tempi di realizzazione delle due strutture. Lancio la proposta di avere un nuovo campo sportivo per i nostri ragazzi non appena individueremo l’area più idonea”. La palestra di circa 550 metri quadrati è una struttura regolamentare per i campionati giovanili di volley e pallacanestro ed è stata dotata di tutte le tecnologie più avanzate. Il costo è intorno a un milione e 100 mila euro, che si sommano ai 2milioni e 500mila euro spesi per la scuola.
Pesce Azzurro in Adriatico: nuovi scenari, quote (Ue), organizzazione di produttori e valorizzazione del prodotto INTERESSANTE TAVOLA ROTONDA #pesceazzurroinadriatico “Pesce Azzurro in Adriatico: nuovi scenari, quote (UE), organizzazione di produttori e valorizzazione del prodotto” Nel pomeriggio il Laboratorio Didattico “Il Gioco del Principe Azzurro” per educare le nuove generazioni al consumo sostenibile Area Eventi Anghiò Festival del Pesce Azzurro – Porto S. Elpidio PORTO S. ELPIDIO (FM) – Nel corso dell’VIII Edizione di Anghiò, Festival del Pesce Azzurro, imperdibile l’appuntamento di approfondimento organizzato da PIS – CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche. La Tavola Rotonda a tema “Pesce Azzurro in Adriatico: nuovi scenari, quote UE, organizzazione di produttori e valorizzazione del prodotto” si è tenuta sabato 15 settembre alle ore 11.00 presso l’Area Eventi di Anghiò, in programma dal 13 al 17 settembre a Porto S. Elpidio (FM) lungo
via Cesare Battisti. Dopo i saluti Milena Sebastiani, Presidente del Consiglio del Comune di Porto S. Elpidio, che ha sottolineato l’importa del festival Pesce azzurro Anghiò, diversi interventi previsti da parte di autorità ed esperti di settore. Tra i temi del dibattito, lo sfruttamento sostenibile delle risorse, che vede una misura concreta nell’Istituzione del Piano Pluriennale per gli stock di piccoli pelagici in Adriatico, il primo centrato ad hoc sul bacino del Mediterraneo. I pesci del Mediterraneo, infatti, non sono mai stati soggetti a piani in cui si stabilivano dei limiti massimi di cattura, le sole eccezioni sono avvenute recentemente per il pesce spada e per il tonno rosso. Oggi la commissione vorrebbe ricostituire gli stock di specie come la sardina, l’acciuga, lo sgombro e il sugarello, tramite delle quote imposte ma con il rischio di zavorrare un comparto che solo negli ultimi sei anni ha già perso in Italia il 50% della sua potenzialità. Il tutto moderato la discussione la Dott.ssa Biologa Nutrizionista Barbara Zambuchini Partners in Service srl, nonché Responsabile del CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche che ha aperto la tavola rotonda proprio dalle “Quote Ue del pesce azzurro”, in discussione a Bruxelles, la proposta di 112 mila tonnellate da dividersi in parti uguali tra i tre paesi Italia, Croazia e Slovenia; propri questi ultimi due paesi infatti, hanno le stesse proposte di quote di pescato dell’Italia che però sono sproporzionate rispetto alla loro popolazione e fabbisogno, nettamente inferiore a quella di un paese più popoloso come l’Italia (Croazia ha 4 milioni di abitanti, la Slovenia 2 milioni e l’Italia addirittura 10 volte tanto). Inoltre la Croazia e la Slovenia destinano metà delle quote che ricevono per alimentare gli allevamenti di tonni in cattività “enorme spreco di pescato”, mentre i pescatori italiani immettono il pesce azzurro nel mercato, tra “San Benedetto e Martinsicuro” si producono 5 o 6 mila tonnellate. Il Dirigente PF Economia ittica R. Marche Pietro Talarico, ha
sottolineato che il pesce azzurro è senza dubbio una risorsa importante delle due Regioni Marche e Abruzzo, da valorizzare attraverso eventi di promozione di qualità, marchio ad hoc ed azioni di informazione rivolte alla popolazione e famiglie. Nei prossimi giorni vuole ascoltare tutti gli addetti del settore pesca e non solo della R. Marche per lavorare insieme per una ottimale gestione delle risorse anche economiche del FEAMP (Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca) e non solo. A seguire immancabili le Organizzazioni di Produttori, di cui si è fatto portavoce Vincenzino Crescenzi, Presidente O.P. Abruzzo Pesca, R. Abruzzo che ha spiegato che Organizzazioni di Produttori, l’O.P. sono organismi ufficialmente riconosciuti MIPAAF, istituiti dai produttori del settore della pesca o dell’acquacoltura. Si occupano della gestione quotidiana della pesca e svolgono un ruolo essenziale per il funzionamento della politica comune della pesca e dell’organizzazione comune dei mercati, in quanto: guidano i produttori verso una pesca e un’acquacoltura sostenibili, in particolare attuando una gestione collettiva delle attività dei loro membri li aiutano a conciliare domanda e offerta e offrono loro sostegno nella creazione di valore aggiunto. Enrico Bigoni, Presidente Cooperativa Pescatori e Motopescherecci R. Marche, ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del prodotto, della filiera corta e del confronto tra gli operatori anche a livello tra le due regione, essendo il pesce azzurro una risorsa importante che come tale va gestita e salvaguardata. “Il nostro mare grida aiuto ed è tempo di agire” afferma il Fiduciario di Slow Food del Fermano Paolo Concetti ” la consapevolezza del consumatore è alla base dea pesca sostenibile, scegliere in pescheria un tipo di pesce piuttosto che un altro non è solamente una scelta di salute ma anche e soprattutto una presa di posizione sul futuro che voglio per noi e per i nostri figli”.
Dalle ore 17.30 alle ore 21.00, Sabato 15 Settembre nell’area eventi di Anghiò, i più piccoli si sono divertiti imparando con il Laboratorio Didattico dal titolo “Il Gioco del Principe Azzurro”, in presenza di educatori qualificati del CEA R. Marche dott.ssa Marika Medori e dott.ssa Erika Ruggieri, un tappeto pedagogico (3×2 m) per educare i bambini alla sostenibilità (attività consigliata a bambini dai 4 agli 8 anni). L’intento del Laboratorio didattico/informativo, curato dalla Partners In Service srl titolare del CEA «Ambiente e Mare», R. Marche è abituare i bambini al consumo di pesce, portandoli a scoprire che è buono e fa bene, ma che racchiude tante curiosità da scoprire per un consumo consapevole e rispettoso dell’ambiente. Le due iniziative poste in essere dalla Partners in Service srl – CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche, si sono poste l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e i bambini al consumo del prodotto ittico locale, con un focus particolare sul Pesce Azzurro, per un consumo intelligente e consapevole che ne rispetti la stagionalità. La Tavola Rotonda è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Accademia della Cultura e del Turismo sostenibile, in quanto promotrice
del Marchio di Qualità Registrato a livello Nazionale “in Blu Turismo Sostenibile in Adriatico” e dei “Pacchetti Culturali Eco-Sostenibili” legati al Pescaturismo e Ittiturismo nell’area adriatica. Si ringraziano per il coinvolgimento e la collaborazione il Comune di Porto S. Elpidio e la Tuber Communications. Un doveroso grazie per essere intervenuti, alla: Regione Marche, O.P. Abruzzo Pesca, O.P. Pesce Azzurro Soc. Coop. Ancona e alla Cooperativa Pescatori e Motopescherecci.
Le terre del Montefeltro al Congresso di Archeologia Medievale di Matera Urbino – Una forte conferma del ruolo svolto dall’archeologia medievale urbinate in ambito nazionale è giunta dall’VIII Congresso Nazionale di archeologia medievale che si è tenuto a Matera nei giorni 12 – 15 settembre. L’archeologia medievale italiana si riunisce ogni tre anni sotto l’egida della S.A.M.I. (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) scegliendo una sede differente (i precedenti convegni hanno toccato le città di Pisa, Brescia, Salerno, Siena, Foggia, L’Aquila, Lecce). Matera, che sarà capitale europea della cultura 2019, ha offerto un ottimo scenario ai convegnisti e alla materia trattata. I congressi nazionali di archeologia medievale – che includono anche risultati di scavi internazionali – sono suddivisi in sezioni che riguardano: teoria e metodi, insediamenti urbani e archeologia dell’architettura, territorio e paesaggio, luoghi di culto e archeologia funeraria, archeologia degli insediamenti rupestri, produzioni – commerci – consumi.
Pieve di Carpegna È stata la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Matera (direttrice Francesca Sogliani) a organizzare l’VIII Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, che si è svolto presso la chiesa materana del Cristo Flagellato – ex Ospedale di San Rocco. I tre volumi degli atti, già a disposizione dal primo giorno del convegno – cosa non da poco – hanno contenuto più di duecento interventi divisi nelle sei sezioni. L’Università di Urbino, attraverso il suo insegnamento di archeologia medievale (Daniele Sacco), ha visto accettati cinque contributi che, a diverso titolo, hanno riguardato questioni di metodo, ma anche indagini archeologiche svolte nell’antico territorio del Ducato di Urbino. A ulteriore conferma del ruolo dell’Università di Urbino nella disciplina, l’insegnamento è stato incluso tra i 16 relatori (su 200) chiamati a presentare le proprie ricerche. La scelta è ricaduta sul contributo candidato nella IV sezione “Luoghi di culto e archeologia funeraria” (coordinatore Federico Marazzi, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa).
L’indagine proposta verteva su una problematica insediativa riguardante i diciotto edifici plebani medievali della Diocesi di Montefeltro e, particolarmente, il loro eventuale rapporto con i sottostanti siti di età romana. Questo il titolo del contributo: “Pievi sovrapposte a siti di età romana nel Montefeltro: un rapporto con, o senza, soluzione di continuità?” il dibattito, in merito, è acceso dalla storiografia sin dal XVIII secolo. Nei giorni del congresso si è tenuta poi l’elezione delle nuove cariche societarie della S.A.M.I. (presidente uscente Giuliano Volpe, ordinario di archeologia medievale presso l’Università di Foggia e già Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali). Nuovo Presidente, eletto dagli archeologi medievisti italiani, è Paul Arthur, ordinario di archeologia medievale presso l’Università di Lecce, con l’insegnamento di archeologia medievale del nostro Ateneo riconfermato nel collegio dei sindaci revisori dei conti societari.
UniCam e Toyo University di Tokyo insieme per la rivitalizzazione del territorio Camerino, 20 settembre 2018 – Un programma della durata di quattro anni vedrà collaborare insieme l’Università di Camerino con la prestigiosa Toyo University di Tokyo per rivitalizzare il territorio dopo gli eventi sismici. Nei giorni scorsi, infatti, una delegazione di architetti, ingegneri e studiosi di sviluppo economico accompagnata da trentadue studenti ha effettuato sopralluoghi, incontrato sindaci, intervistato abitanti in diversi Comuni del nostro territorio. Il programma, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri, Direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile, è iniziato lo scorso 10 settembre con un incontro con il Rettore Unicam Claudio Pettinari e il Pro Rettore vicario Graziano Leoni, i quali unitamente al Pro-Rettore Andrea Spaterna, sono membri del Comitato organizzatore della spedizione nipponica in Italia.
UniCam – Toyo University Dopo l’incontro, la delegazione della Toyo University ha visitato la zona rossa di Camerino. Il gruppo si è poi trasferito ad Amatrice e Ascoli Piceno, dove ha incontrato alcuni docenti della Scuola di Architettura e Design di Unicam. Ritornati a Camerino, si è tenuta una interessante giornata di seminario, nel corso della quale hanno potuto vedere importanti iniziative di delocalizzazione nonché le complesse modalità di conservazione e restauro di edifici, con uno speciale focus sulla messa in sicurezza di Santa Maria in Via. Le giornate di studio sono state accompagnate da visite in diversi Comuni del cratere. Un significativo momento di promozione delle bellezze e dei
saperi del territorio è stato rappresentato dalla visita all’Orto Botanico e dalla degustazione olfattiva realizzata dallo spin off UNICAM Mumo. Nel corso del workshop finale svoltosi all’Auditorium Benedetto XIII, durante il quale numerosi giovani ricercatori UNICAM hanno avuto modo di illustrare tecniche di ricostruzione, ma anche progetti di recupero di edifici e di rivitalizzazione di centri storici, sono emerse interessanti proposte sia per quanto riguarda lo sviluppo della cultura della prevenzione e della protezione dai rischi di disastri naturali sia per quanto riguarda l’individuazione di possibili iniziative da intraprendere per far decollare la ricostruzione e soprattutto riavviare il sistema economico. Particolarmente interessanti le relazioni di apertura svolte dai professori Dall’Asta e Shima, entrambe dedicate all’innovazione nella gestione post-sisma, dal prof. Okamoto, incentrata su nuove modalità di gestione dei soccorsi (temporary hospital) e alle modalità di realizzazione di strutture ospedaliere antisismiche in luoghi strategici e funzionali. La multidisciplinarietà del programma ha permesso un dialogo costruttivo tra differenti culture e differenti saperi consentendo una visione completa di prevenzione e ricostruzione coniugando profili giuridici, economici, sociali e tecnici. Bella anche la sinergia tra giovani creata grazie all’impegno profuso durante l’intero periodo di soggiorno italiano dai dottorandi del curriculum di diritto civile UNICAM Jane Manso Lache e Gerardo Ulloa.
PallaMano, open day a Stella di Monsapolo MONTEPRANDONE – Alla conquista di Stella di Monsampolo. Dopo essere diventata il primo sport di Monteprandone (grazie a una semina che dura da 13 anni), la società di pallamano dei fratelli Romandini prova a espandersi. E così l’Open Day, appuntamento che si terrà per il terzo anno consecutivo, stavolta toccherà non più solo Centobuchi ma pure il Comune guidato dal sindaco Pierluigi Caioni. “Vogliamo continuare a crescere e per farlo abbiamo deciso di guardare anche alle realtà a noi vicine” spiega il presidente dell’Handball Club Monteprandone, Roberto Romandini. “Un grazie sincero all’amministrazione di Stella di Monsampolo per la disponibilità e la sensibilità dimostrate. Ci siamo trovati concordi sul ruolo soprattutto sociale che può rivestire uno sport come il nostro”. Uno sport che sabato 22 (in piazza dell’Unità a Centobuchi) e domenica 23 settembre (in piazza Nuova di Stella di Monsampolo), dalle 15, porterà in strada decine e decine di ragazzi che vorranno conoscere la pallamano. L’Hc punta così ad allargare la già consistente base del proprio settore giovanile, che adesso conta una quarantina di tesserati e che la stagione passata ha fatto il suo con le vittorie dei campionati regionali di Under 17 e Under 13.
In caso di maltempo, l’Open Day si trasferirà al palazzetto di via Colle Gioioso di Centobuchi e al palas di via Corradi a Stella. Per info contattare il 393.9168951 oppure scrivere a info@hcmonteprandone.it. dalla Regione Marche 2018-09-19 MOBILITA’ SOSTENIBILE ED ELETTRICA – DOMANI WORKSHOP IN REGIONE Si aprirà con l’introduzione del presidente Luca Ceriscioli e i saluti dell’assessore Angelo Sciapichetti, il workshop organizzato per domani in Regione sul tema “Mobilità sostenibile ed elettrica”. L’avvio dei lavori è previsto per le nove e trenta, presso la Sala Raffaello – via Gentile da Fabriano, 9 Ancona. Nell’occasione nel piazzale antistante la sede regionale, in mostra mezzi elettrici e un bus storico.
Danni causati dai lupi al patrimonio zootecnico, la Giunta regionale modifica il Psr e autorizza l’emanazione di un bando da tre milioni per contenere le predazioni agli allevatori. Casini: “In cantiere un pacchetto organico di interventi” La Giunta regionale ha autorizzato lo stanziamento di 3 milioni di euro per contenere i danni causati dai lupi al patrimonio zootecnico. Entro il mese corrente verrà emanato un bando Psr (Programma di sviluppo regionale) che assegnerà contributi al 100 per cento per realizzare recinzioni, fisse e mobili, destinate al ricovero notturno degli animali al pascolo, secondo tecniche già testate dall’Assam, in diversi allevamenti, nelle cinque province marchigiane. I contributi riguarderanno anche l’acquisto di dissuasori acustici e visivi, e di cani pastori. Lo comunica la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, dopo che la Giunta ha provveduto a modificare criteri e modalità attuative del Psr per consentire l’emanazione di un bando adeguato alle esigenze marchigiane e alla presenza dei lupi nella nostra regione. “Seguiamo con attenzione e con i provvedimenti necessari l’aumento delle predazioni che vengono segnalate sul territorio – assicura Casini – Non sottovalutiamo il problema e lo vogliamo gestire con il massimo impegno necessario, salvaguardano i nostri allevatori dai danni causati da un animale protetto. Il nuovo bando è un primo provvedimento che si muove in questa direzione, al quale seguiranno altri interventi mirati”. La Regione ha già ottenuto, lo scorso 23 luglio, dalla Commissione europea l’autorizzazione a superare i vincoli del regime “de minimis” che limita i contributi concedibili alla stessa azienda, purché gli agricoltori adottino adeguati sistemi di prevenzione (obiettivo del bando in uscita). Inoltre è in cantiere una modifica tecnica della legge regionale in vigore per consentire agli allevatori di presentare direttamente la richiesta d’indennizzo alla Regione senza inoltrarla attraverso il Comune competente per territorio. “Questo accelererà l’iter amministrativo della
pratica e ridurrà i tempi del rimborso – chiarisce Casini – L’impegno della Regione è quindi massimo, sia sul fronte della prevenzione e della concessione degli indennizzi, che della semplificazione burocratica”. Secondo i dati resi noti dal servizio Agricoltura, negli ultimi tempi sono state indennizzate 137 domande in regola con circa 130 mila euro di contributi, mentre altre 30 sono in attesa di pagamento per ulteriori 50 mila euro a beneficio degli allevatori che hanno subito predazioni certificate da lupi. Psr Marche, prorogati all’8 novembre i bandi che finanziano gli investimenti aziendali, l’agriturismo e l’agricoltura sociale con oltre 14 milioni di euro. Casini: “Accolta la richiesta del mondo agricolo” È stata prorogata all’8 novembre 2018 la scadenza dei quattro bandi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Marche relativi agli investimenti nelle aziende agricole, allo sviluppo dell’agriturismo e all’agricoltura sociale (Agrinido e Longevità attiva). Gli interventi finanziati superano, complessivamente, i 14 milioni di euro. Il provvedimento è stato adottato con un decreto dal dirigente delle Politiche agroalimentari. “La decisione si è resa necessaria per agevolare gli agricoltori che vogliono cogliere le opportunità offerta dal Psr – spiega la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Numerose richieste, in questo senso, sono pervenute dal mondo agricolo. A seguito del sisma che ha colpito la nostra regione, molti professionisti sono impegnati nella ricostruzione e le imprese non riescono a produrre la documentazione nei tempi precedetene stabiliti, che erano indicati, a seconda dei bandi, entro il 2 o il 30 ottobre. In questo modo garantiamo a tutti gli interessati un tempo congruo per inviare correttamente le istanze”. CHIUSURA SPORTELLI BANCARI NEI COMUNI MONTANI TERREMOTATI – MOZIONE DELL’ASSESSORE SCIAPICHETTI E DEL CONSIGLIERE MICUCCI
Una mozione votata all’unanimità che impegna la Giunta regionale ad attivarsi con i vertici di Ubi Banca per valutare tutte le possibilità per impedire la totale chiusura degli sportelli presenti nei piccoli comuni marchigiani, specie montani e terremotati, è stata presentata dal consigliere regionale Francesco Micucci e dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti. La mozione intende anche sollecitare il Governo ed il Parlamento italiano ad intraprendere un tavolo di trattative con ABI, Poste Italiane e tutti gli altri soggetti interessati al fine di garantire la copertura di sportelli bancari in tutti i comuni, in particolare quelli piccoli colpiti dagli eventi sismici e delle aree interne. Il fine è anche quello di sollecitare il Governo ed il Parlamento italiano ad aggiornare la normativa al fine di garantire la presenza di sportelli bancari in tutti i comuni colpiti dal sisma nella Regione Marche. “La Regione lavora da tempo su questo versante. La presenza sul territorio di una capillare rete di sportelli bancari – commenta Sciapichetti – rappresenta una garanzia per la parte di popolazione che è già rientrata nei loro comuni di residenza e rappresenterebbe un ulteriore stimolo per quella parte di popolazione che ancora deve fare rientro in questi comuni”. Dal canto suo, il consigliere Micucci, sottolinea che “i servizi pubblici, compresi quelli bancari, risultano svolgere un ruolo economico e sociale fondamentale, in particolare nelle zone colpite dal terremoto, che non possono permettersi di perdere presidi fondamentali per il ritorno alla normale quotidianità”. venerdì 14 settembre 2018 02:45 DOMENICA AL VIA LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE – LE POLITICHE REGIONALI PER
IL TRASPORTO ECOLOGICO – I PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – LE INIZIATIVE NEI COMUNI “Partecipiamo con entusiasmo alla settimana europea della mobilità sostenibile e siamo molto contenti del fermento che c’è sul territorio, dove le tante iniziative dei comuni testimoniano un’attenzione diffusa verso la tematica. Come Regione Marche abbiamo da tempo avviato diverse iniziative su questo versante. La convenzione sottoscritta con il Ministero delle Infrastrutture finanzia con 240mila euro la realizzazione nel territorio di reti di ricarica per veicoli elettrici. Lo sviluppo di queste reti è anche uno degli obiettivi dell’asse “4” del nostro Por Fesr 2014 – 2020 e del Piano regionale per la mobilità elettrica. Sin dal 2012 la Regione Marche si è dotata di un proprio mobility manager aziendale, per facilitare gli spostamenti sostenibili dei propri dipendenti, con quasi 350 soggetti interessati. Negli ultimi due anni abbiamo investito 24,6 milioni di euro che hanno finanziato 170 nuovi autobus ecologici a vantaggio del trasporto locale. Attraverso tariffe agevolate promuoviamo l’uso dei mezzi pubblici di 20mila utenti delle fasce deboli, di cui circa 9mila studenti. Investiamo 54 milioni di euro per creare una rete regionale di infrastrutture verdi, come
percorsi ciclopedonali interconnessi con le altre forme di mobilità pubblica e privata. E poi servizi accessori, quali bike hotel, predisposizione di bus e treni, bike officine, bike ricarica, ciclostazioni. Grande attenzione viene data all’informazione ai cittadini sulle opportunità di mobilità, con oltre un milione di euro investiti per l’istallazione di apparati all’interno dei bus o alle fermate. Abbiamo l’obiettivo di creare una smart card che sia un unico titolo di viaggio utilizzabile in tutti i trasferimenti su mezzi pubblici. Con la partecipazione a diversi progetti europei, abbiamo poi anche allargato lo sguardo oltre la mobilità urbana”. Angelo Sciapichetti, assessore ad Ambiente e Trasporti della Regione Marche, saluta così l’avvio della Settimana europea della mobilità sostenibile. Tematica, come ricordato dall’Assessore, oltre che tra le priorità della politica regionale, anche al centro di diversi progetti europei di cooperazione internazionale. Come nel caso di “TISAR”, “TRAM” e “STEP UP” a cui la Regione Marche partecipa e che intendono facilitare la mobilità sostenibile di merci e persone in area adriatica. I trasporti costituiscono uno dei pilastri della politica comune dell’Unione Europea: lo sviluppo di reti di trasporto costituisce un fondamento delle società moderne ed evolute, dove economia e crescita dipendono molto anche dal livello di integrazione di tali reti. La partecipazione alla Settimana Europea della mobilità sostenibile 2018 da parte di Regioni e comuni è quindi un’occasione per mettere a fuoco il lavoro finora svolto nel territorio con iniziative sostenibili. Un focus che consente soprattutto di porre l’attenzione sul migliore modello per favorire lo spostamento di persone, merci e servizi attraverso il ricorso a sistemi più ecologici, che riducano al minimo gli impatti su ambiente e salute, in termini di inquinamento acustico, smog, emissioni, congestione da traffico e incidentalità.
La mobilità elettrica può costituire una delle risposte future e può contribuire al lungo processo di cambiamento degli stili di vita e delle abitudini, che devono necessariamente essere orientati verso un minor utilizzo del mezzo tradizionale e verso veicoli sostenibili e forme di mobilità leggere. Le varie iniziative, gli eventi e gli workshop organizzati per questa settimana, sono rivolti in questa direzione, per approfondire tematiche di interesse degli enti locali, dei centri di ricerca, degli operatori privati del settore, ma anche di tutta la cittadinanza. Per seguire il programma aggiornato delle iniziative sul territorio http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Infrastrutture-e-Tr asporti/Mobilit%E0-elettrica#Settimana-Europea-della-Mobilità- Sostenibile IL CAMPER IN VIAGGIO – OPPORTUNITA’ DAI FONDI UE PER LE IMPRESE E LE COMUNITA’ COLPITE DAL SISMA Il tour del camper è un’iniziativa regionale per raggiungere i cittadini delle località del cratere ed informarli sulle opportunità offerte dai fondi europei per la ripresa delle attività produttive ed economiche e per tutti gli interventi a
favore delle comunità provate dagli eventi sismici. Il mezzo, un infopoint mobile, si metterà in viaggio venerdì 21 settembre per raggiungere in 27 tappe le diverse città colpite dal terremoto. A bordo ci sarà personale formato, che distribuirà materiale informativo relativo a tutti i bandi e alle risorse messe a disposizione dalla Regione Marche attraverso i fondi strutturali europei (FESR, FSE, etc.), per avviare i progetti necessari alla ripartenza delle zone terremotate. Il camper parteciperà inoltre al progetto europeo Crowd4Roads, raccogliendo nel suo percorso i dati sulla qualità della rete stradale regionale, attraverso l’app SmartRoadSense. Elenco Date e Tappe Ven 21 set 10:00-13:00 Arquata del Tronto Mar 25 set 10:00-13:00 Fabriano Mer 26 set 10:00-13:00 Montegiorgio Gio 27 set 10:00-13:00
Pievetorina Ven 28 set 10:00-13:00 Treia Sab 29 set 10:00-13:00 Ascoli Piceno Lun 1 ott 10:00-13:00 Montappone Mar 2 ott 10:00-13:00 San Severino Marche Mer 3 ott 10:00-13:00 Force Gio 4 ott 10:00-13:00 Caldarola Ven 5 ott 10:00-13:00 Offida Sab 6 ott 10:00-13:00 Tolentino Lun 8 ott 10:00-13:00 Montegallo Mar 9 ott 10:00-13:00 Visso Mer 10 ott 10:00-13:00 Corridonia Gio 11 ott 10:00-13:00 Monteprandone Ven 12 ott 10:00-13:00 Belforte del Chienti Sab 13 ott 10:00-13:00 Folignano Lun 15 ott 10:00-13:00 Cerreto D’Esi Mar 16 ott 10:00-13:00 Comunanza Mer 17 ott 10:00-13:00 Matelica Gio 18 ott 10:00-13:00 Montefortino Ven 19 ott 10:00-13:00 Macerata Sab 20 ott 10:00-13:00 Amandola
Lun 22 ott 10:00-13:00 San Ginesio Mar 23 ott 10:00-13:00 Camerino Mer 24 ott 10:00-13:00 Ancona Evento Facebook Aiuti alle assunzioni per le imprese nell’area di crisi del Piceno Consulta il bando di finanziamento: POR Marche FSE 2014/2020 Asse 1 Priorità 8.1. “Aiuti alle imprese in caso di assunzioni di soggetti disoccupati di cui ai DDPF n.59/ACF/2016 – n. 209/ACF/2017 e della circolare del MISE n. 120340 del 21 settembre 2017 – Euro 4.000.000,00. Sarà possibile inviare la domanda a breve (indicativamente tra 10 giorni), solo a seguito della pubblicazione dell´avviso pubblico sul BURM. La data di pubblicazione su Bollettino Ufficiale aggiornata verrà resa nota sul sito istituzionale
Ceriscioli inaugura nuova palestra ad Arquata Ad Hangartfest la prima nazionale di Accalia e un insolito Schiaccianoci La danza contemporanea ancora protagonista nel prossimo week end con diversi artisti pesaresi in scena Pesaro, 2018-09-19 – Molti gli appuntamenti da venerdì a domenica tra cui la replica di Malina, la prima nazionale di Accalia e una nuova versione dello Schiaccianoci di Tchaikovsky allo Sperimentale Hangartfest nel segno della contemporaneità. La cornice internazionale che ha caratterizzato lo scorso week end del festival sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal
Comune di Pesaro e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, lascia spazio ad artisti e protagonisti italiani impegnati da venerdì a domenica prossima nei diversi scenari e luoghi di cultura della nostra città. Ma andiamo con ordine. Dopo il successo riscosso nella prima assoluta, MALINA replica con due appuntamenti venerdì 21 alle ore 18.00 e alle ore 21.00 allo Scalone Vanvitelliano. L’azione mette al centro le donne vittime di violenze e discriminazioni e desidera sensibilizzare il pubblico a una tematica oggi di grande attualità. Una rappresentazione che prevede l’intrecciarsi dei linguaggi musicali, poetici e teatrali, in cui si inseriscono le performance delle danzatrici. Le imponenti scalinate dello storico palazzo simboleggiano un tragitto che i protagonisti della scena percorrono insieme al pubblico. Tratto da Paesaggio con Ossa di Lella De Marchi, lo spettacolo nasce dall’incontro di quattro artisti pesaresi che nella loro diversità hanno trovato una sintesi perfetta: la voce recitante di Lella De Marchi, la vocalità della cantatrice Dona Ruy, le musiche del polistrumentista GGG Tartaglia e i movimenti coreografici curati da Maurizio Dolcini. Ingresso: € 5 unico in piedi. Sabato 22 un altro doppio appuntamento. Alle 21.00 e alle 22.30 alla Chiesa della Maddalena va in scena la prima italiana di ACCALIA, un progetto che nasce in Svizzera sulle coreografie di Sebastian Zuber. Ad esibirsi in un assolo l’artista pesarese Elda Gallo, perfezionatasi in Austria e attiva in diversi contesti europei. Il lavoro è un progetto multimediale che unisce danza, musica e videoproiezione ad opera degli artisti visivi svizzeri Martin Fuchs e Philip Whitfield. Ingresso € 10 intero, 7 ridotto. Domenica 23 alle ore 21.00 Hangartfest si sposta al Teatro Sperimentale per la messa in scena dello SCHIACCIANOCI, opera fantastica sulle musiche di Tchaikovsky. Lo spettacolo, rivolto ad adulti e bambini, è firmato da Claudia Rossi Valli
e Tommaso Monza della Compagnia Natiscalzi DT e vede tra gli altri interpreti della Compagnia anche Elda Gallo, affiancata da 6 giovani danzatrici pesaresi selezionate tramite audizione e il Coro di Voci Bianche Incanto diretto dal Maestro Francesco Santini. I due coreografi reinterpretano un grande classico in una versione insolita, quanto avvincente che presenta un mix di elementi in chiave pop: movimenti, tappeti elastici, colori, costumi e voci bianche immergono lo spettatore in un mondo magico tutto da scoprire. Ingresso € 12 intero, 10 ridotto, 5 bambini fino ai 12 anni, 7 speciale gruppi. Sempre domenica 23, ore 18.00 alla Chiesa della Maddalena la nuova selezione di video danza dal titolo Choreographic Captures con i corti più significativi provenienti da tutto il mondo. L’ingresso è libero. I posti sono limitati. Maggiori informazioni sul sito del festival www.hangartfest.it Scheda spettacolo ACCALIA del 22 settembre Coreografia e regia: Sebastian Zuber (Svizzera) Concept/idea: Martin Fuchs, Philip Whitfield e Sebastian Zuber Musica: Manuel Oberholzer Interprete: Elda Gallo
Durata: 40 minuti Assistente alla produzione: Yannik Ru?timann Assistente alla regia: Anna Friedrich Produzione: Verein Tanz und Interaktion, Basel Con il sostegno di: Fachausschuss Tanz und Theater Basel-Stadt und Basel-Land, Christoph-Merian-Stiftung and Ernst-Goehner-Stiftung Accalia è un progetto multimediale che unisce danza, musica e video-proiezione. Una donna e un’esistenza astratta si incontrano e si ritrovano in una simbiosi di movimenti e di luci. Tuttavia, in contrasto con l’interesse di creare insieme, prende forma l’urgenza della libertà. Presto si alternano fiducia e scetticismo. La coesistenza rischia di perdere l’equilibrio poiché entrambi provano a sfidare il proprio destino. SEBASTIAN ZUBER Coreografo svizzero si diploma al SEAD a Salisburgo nel 2015. Danza nelle creazioni del coreografo israeliano Eyal Bromberg. È membro di More than naked e partecipa a diversi spettacoli in Europa tra cui al festival Impulstanz. Danza in performance site-specific di Judith Sanchez Ruiz a Berlino. È membro del Yugsamas Movement. Danza all’Opera di Zurigo nelle produzioni di C. Marthaler, S. Baumgarten e H. Fritsch. Il suo videoclip Inside a cube vince il 1° premio allo Zoom-Festival a Basilea. Danza nella compagnia di Johannes Wieland al Teatro di Kassel. Come coreografo crea A professional failure, Lowball e Accalia. ELDA GALLO Nasce nel 1989 in provincia di Pesaro, si avvicina al mondo
del movimento da bambina, studiando ginnastica artistica e danza moderna. Nel 2011 si diploma come danzatrice e performer presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Prosegue la sua formazione all’estero, nel 2015 si diploma presso SEAD Salzburg Experimental Academy of Dance, dove inizia la sua collaborazione con il coreografo israeliano Eyal Bromberg. Vince la borsa di studio 2015-2016 al Tanzquartier di Vienna. Nel 2016 presenta il solo Accalia coreografato da Sebastian Zuber. Lo stesso anno inizia a lavorare per la compagnia Tanzcoop. Attualmente danza per la compagnia Vrum Performing Art Collective, per il teatro Dschungel Theaterhaus fu?r junges Publikum e per la compagnia Natiscalzi DT. Dal 2017 è membro costituente dell’associazione culturale Movement Lazuz di Vienna.
Scheda rassegna video CHOREOGRAPHIC CAPTURES del 23 settembre La danza in 60 secondi Rassegna cinematografica internazionale di corti di danza Durata: 30 minuti In collaborazione con: Joint Adventures (Germania) Choreographic Captures è un progetto iniziato nel 2008 con il motto coniato da Joint Adventures “Art for those who didn’t ask for it” (Arte per coloro che non l’hanno chiesta). L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: usare mezzi non
convenzionali per accrescere la conoscenza sulle forme d’arte del cinema, della danza e della coreografia, per indagare forme contemporanee di fruizione dell’arte e per esplorare nuove estetiche. Ogni anno Joint Adventures invita coreografi, danzatori, registi e video-maker di tutto il mondo a partecipare a Choreographic Captures, sviluppando approcci e linguaggi visivi innovativi per la coreografia e il cinema, in un formato di 60 secondi. I vincitori sono selezionati da una giuria indipendente di esperti internazionali attivi nel mondo del cinema e della danza. LAVORI SELEZIONATI 1. SinkUp / Christos Xyrafakis & Andi Xhuma (Grecia) 2. The Livin’ is easy / Malou Meyenhofer (Svizzera) 3. She is / Marcos Marco & Clara Cafiero (Spagna/Italia) 4. Don’t Stop / Stephan Dorn (Germania) 5. Der Lauf der Dinge / Friederike Höppner (Germania) 6. Breaking the Shoreline / Kim-Sanh Chau & Ray Lavers (Francia/Canada) 7. Please / Angela Calia (Italia) 8. T h e L a s t G l a s s / F a b i a n C o h n & Wessel Oostrum (Svizzera/Olanda) 9. Bread and Slat / Christoph Buehler (Germania) 10. Xiuxiuejar / Manon Siv Duquesnay & Pere Joseph Vilaplana (Danimarca/Spagna) 11. Carriage Return / Fenia Kotsopoulou & Daz Disley (Grecia/Regno Unito) 12. An Exploratory Experience / Doris M. Würgert (Germania) 13. Arrobada (Entranced) / Blas Payri (Spagna) 14. AS60 / Shumpei Nemoto (Svezia) 15. Leda in Wating / Marissa Rae Niederhauser (Stati Uniti) 16. Three on Four / Marty Buhler (Stati Uniti) 17. Razor Cut Duet / Klaus Möller (Germania) 18. Lost / Michal Lubinski (Polonia) 19. Body of Knowledge / YunTin Tsai (Taiwan)
20. Rosa / Yotam Calò Livne (Israele) 21. Home / Fabio Sim?es (Portogallo) 22. Coated / Vassia Zorbali (Grecia) 23. 60 Pulses / Aliki Chiotaki & Christina Mertzani (Grecia) 24. Escape / Jamie Lee & Stanislav Dobak (Austria/Slovacchia) Scheda spettacolo LO SCHIACCIANOCI del 23 settembre Opera fantastica in atto unico, per ensemble di danzatori e tappeto elastico Compagnia Natiscalzi DT (Italia) Coreografia: Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza Interpreti: Claudia Rossi Valli, Tommaso Monza, Francesco Collavino, Marco Bissoli, Michela Cotterchio, Elda Gallo, Seydi Rodriguez Gutierrez e la partecipazione di Sarah Sofia Ballester Rodriguez I danzatori della Compagnia Natiscalzi DT saranno affiancati da 6 giovani danzatrici di Pesaro, tra i 12 e i 19 anni, selezionate tramite audizione. Con la partecipazione di: Coro di voci bianche INCANTO di Fano, diretto dal Maestro Francesco Santini Musica: P.I. Tchaikovsky Musica dal vivo: Angel Bellester Veliz Testi: Arianna Perrone Disegno luci: Andrea Gentili, Nicolò Pozzerle Video: Francesco Collavino Coproduzione: Compagnia Abbondanza/Bertoni, CID Cantieri
Oriente Occidente, Natiscalzi DT Con il sostegno di: Fondazione Piemonte dal Vivo, Compagnia C&C Durata: 80 minuti Spettacolo per tutti Ciò che la nostra versione di Lo Schiaccianoci propone è un tuffo tra desideri e memorie, partendo da quel punto nel tempo in cui la magia del Natale era ancora così vera e speciale in noi. Lo Schiaccianoci vuole essere uno spettacolo per un ensemble di danzatori, tutti sorpresi sulla soglia o nel pieno dell’età adulta. Nella versione di Schiaccianoci di Rudolf Nureyev del 1969, la protagonista Clara diventa simbolo del passaggio non sempre semplice dall’infanzia all’età adulta, costellata da dubbi, ambiguità e timori, specchio di un’identità non chiara e tormentata. Nel sogno, è la sua stessa proiezione, trasformata da bambina a donna, a danzare con il Principe Schiaccianoci e a girovagare per un “mondo altro”, un mondo migliore. Così anche nella nostra pièce, i danzatori si ritrovano davanti ad un proprio sé riflesso: un invito a ricordare chi siamo stati e chi immaginavamo di diventare. Abbiamo soddisfatto le nostre aspettative? Abbiamo realizzato l’idea di noi auspicata dal nostro “io” fiducioso e fanciullesco? Siamo veramente chi volevamo essere? Cosa succede se veniamo spinti a riguardare verso quella nostra parte intima che credeva in noi, nelle nostre speranze ed aspirazioni più profonde? E se le scoprissimo frustrate dalla realtà che ci circonda? Personaggi stravaganti, che sono-che siamo, in fondo, noi stessi.
Sulla scena non incontriamo più la danza spagnola della Cioccolata, la danza araba del Caffè, o quella cinese del Tè, ma altrettanti divertissement ugualmente incisivi e caratterizzati, plasmati su ognuno degli interpreti. Finestre che si aprono su mondi mirabolanti ed incredibili, catturati in bilico tra ciò che immaginavamo, e ciò che è accaduto realmente: come nei classici ballet blanc, l’azione vive in due atti, due mondi paralleli, che qui arrivano ad intrecciarsi sempre di più. L’ambientazione è dunque quella del “ho immaginato che…”, “avrei desiderato così…”; se potessimo oggi, sulla soglia o nel pieno della nostra età adulta, esprimere un desiderio con la stessa forza con cui lo facevamo nei Natali della nostra infanzia, cosa chiederemmo in dono? Chi vorremmo essere? Dove? E con chi? Un mondo vero ed onirico al tempo stesso, tragicamente comico, paradossalmente sincero, dove i sogni tornano a bussare alla porta del presente fino a farci credere che siano divenuti reali. CLAUDIA ROSSI VALLI Si forma come danzatrice al corso di teatro-danza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo il diploma continua la propria formazione in Italia e all’estero studiando tra gli altri con Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT), Willian Forsythe Company (D), Retina Dance Company (UK), Ampersandance Youth Company (UK). Vince una borsa di studio per l’American Dance Festival 2012 (NC, USA) dove viene selezionata per danzare con la compagnia Shen Wei Dance Arts. Dal 2014 è danzatrice della Compagnia Teatro-Danza Tiziana Arnaboldi (CH). Dal 2015 è danzatrice della Compagnia Zappal. Danza (IT). Dal 2016 è danzatrice della Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT). Claudia porta avanti il proprio interesse per la coreografia dal 2011. Collabora a ROD – Three Units on Kazakhstan, progetto finalista Premio Equilibrio 2014. È giovane coreografa ospite ad Agora Coaching Project 2013 di Michele Merola. Nel 2014 firma insieme a Tommaso Monza Mary’s Bath, spettacolo coprodotto da Compagnia
Abbondanza/Bertoni vincitore del Palio Poetico Ermo Colle 2015. Nel 2015 firma insieme a Silvia Dezulian Arborea, spettacolo prodotto da MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Partecipa come giovane coreografa a GD’A/Nuove Traiettorie 2015/Rete Anticorpi XL. TOMMASO MONZA Si forma come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, e si avvicina successivamente al teatro-danza e alla danza contemporanea studiando con Compagnia Abbondanza/Bertoni, Julien Hamilton, Roberto Castello, Ivan Wolf, Liat Waysbort, Loren Potter. Lavora come danzatore e collaboratore per la Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2005 e con la Compagnia Ambra Senatore dal 2010. Nel 2010 inizia un proprio percorso coreografico. Nel 2012 fa parte del progetto Choreoroam Europe. Dal 2012 lavora al suo progetto ROD – Three Units on Kazakhstan, finalista al Premio Equilibrio Roma 2014. I suoi progetti vengono presentati in Italia ed Europa. Nel 2014 firma insieme a Claudia Rossi Valli Mary’s Bath, spettacolo coprodotto da Compagnia Abbondanza/Bertoni e vincitore del Palio Poetico Ermo Colle 2015. Sempre nel 2015 è coreografo selezionato per il progetto Anghiari Dance Hub con il progetto Sketches of Freedom. Nel 2016 fonda insieme a Claudia Rossi Valli la Compagnia NATISCALZI DT, attualmente impegnata nel progetto Lo Schiaccianoci. Nel 2016 è finalista al premio prospettiva danza con il progetto Sketches of Freedom. Nel 2016 vince il bando CURA per le residenze col progetto Black Lights. Nel 2017 fa parte del percorso formativo Choreographic Dance organizzato da Aterballetto, collabora con il coreografo egiziano Mohamed Yousry Shika al progetto Dimmi in Movimento e crea per il Vignale Monferrato Festival il progetto site- specific Valzer dei fiori e altre danze. Tommaso Monza è sostenuto da molteplici strutture di residenze in Italia. CORO DI VOCI BIANCHE INCANTO
Il coro di voci bianche Incanto nasce nel 2003 da un progetto dell’Associazione Incanto di Fano, avente come scopo primario quello di educare al canto ed alla coralità bambini in una fascia di età dai 6 ai 14 anni, secondo precisi intenti didattici che hanno condotto il coro stesso a potersi esibire in concerti ed eventi specifici. Accanto alla formazione didattica, il coro svolge anche attività concertistica. Ha partecipato a prestigiose produzioni teatrali in collaborazione con il Teatro della Fortuna di Fano, il Teatro Rossini di Pesaro, il Teatro Sanzio di Urbino. Recentemente ha partecipato alla manifestazione promossa dalla Fondazione Carifano Le domeniche a San Domenico. Il coro dal 2003 è diretto dal Maestro Francesco Santini. FRANCESCO SANTINI Francesco Santini ha studiato presso il Conservatorio di Musica G. Rossini di Pesaro conseguendo i diplomi di Flauto, Didattica della Musica e di Musica corale e Direzione di coro. Insegnante di Educazione Musicale, si è avvicinato alla vocalità infantile, conseguendo successivamente il diploma presso la Scuola Superiore per Direttori di Coro della Fondazione G. d’Arezzo di Arezzo, perfezionandosi con direttori di coro di fama internazionale. Dal 2004 dirige il coro Gaudium Vocis delle Terre Roveresche, dal 2005 il coro di Voci Bianche Incanto e dal 2006 ha assunto la direzione del Coro Polifonico Malatestiano. Guida il Coro Giovanile Malatestiano sin dalla sua formazione.
dall’UniMc I primi diplomati Unimc in mediazione familiare Si è conclusa la prima edizione del corso di Perfezionamento in “Mediazione familiare. Prospettive di rete nella risoluzione dei conflitti”. Si è conclusa ieri, martedì 18 settembre 2018, con la consegna degli attestati la prima edizione del corso di Perfezionamen to in “Mediazione familiare. Prospettive di rete nella risoluzione dei conflitti”, organizzato dal corso di laurea in Servizi sociali del Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Macerata. Sono intervenuti il
rettore Francesco Adornato, il direttore del corso, Giuseppe Rivetti e i componenti del comitato scientifico Tiziana Montecchiari, Chiara Sirignano, Alessandra Fermani, Enrico Emiliozzi, Sara Cristina Fattori e Sara Laguni Andreini. Il direttore ha evidenziato la rilevanza dell’interdisciplinarietà dei moduli didattici, come anche l’importanza del servizio di mediazione familiare nel contesto del Disegno di legge, attualmente in discussione al Senato. Il rettore, a sua volta, ha sottolineato la modernità del corso rispetto alle modalità di risoluzione dei conflitti nelle separazioni e nei divorzi. I numerosi partecipanti hanno espresso un elevato apprezzamento per l’iniziativa, le modalità e i contenuti scientifici.Il corso di perfezionamento verrà riproposto anche il prossimo anno accademico, viste le numerose richieste già pervenute. Nuova offerta didattica del Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca: al via le prenotazioni In programma venti laboratori dedicati alle scuole al Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» e novità per i docenti con i percorsi formativi certificati dall’Università degli Studi di Macerata. Novità in arrivo al Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” dell’Università degli Studi di Macerata. La nuova offerta didattica ripropone i laboratori più amati – come quelli dedicati al dettato, alle punizioni e alle merende di una volta -, ma contiene anche alcune sorprese, soprattutto per i docenti. Quest’anno, infatti, lo staff museale offre la possibilità di trasformare i laboratori in progetti didattici più articolati e in percorsi formativi per docenti certificati dall’Università degli Studi di Macerata come percorsi validi ai fini della formazione e dell’aggiornamento in servizio.
Per il nuovo anno scolastico sono in programma venti laboratori, come sempre rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Non mancheranno la visita al museo in inglese e laboratori incentrati su temi d’attualità, come il bullismo. Alcuni laboratori sono stati arricchiti, come “Nonno, raccontami la tua scuola”: gli studenti avranno la possibilità di diventare piccoli reporter e intervistare un testimone della scuola passata. L’intervista – realizzata dagli studenti al museo – sarà preceduta da una lezione in classe e sarà poi pubblicata nel sito del museo della scuola. Tra i laboratori storici, confermati quelli che spaziano dal maestro delle caverne agli egizi. Con “Il Museo fuori di sé” lo staff museale rinnova la propria disponibilità nel favorire la sperimentazione di laboratori trasferendosi nelle scuola con progetti didattici che nascono su richiesta degli istituti scolastici o di singoli docenti. Infine, con “Museo Express” si rinnova l’invito a raggiungere in treno il museo che si trova a soli 550 metri dalla stazione ferroviaria. Il museo si trova in via Carducci, 63/A (primo piano, di fronte all’INAIL). Info: www.museodellascuola.unimc.it, 0733 2586104, 391 7145274. Il Museo è anche su Facebook “Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca”.
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