Record regionale per la staffetta 4 100 Junior della Saf, durava da 34 anni - Il Mascalzone

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Record regionale per la staffetta 4 100 Junior della Saf, durava da 34 anni - Il Mascalzone
Record   regionale   per  la
staffetta 4×100 Junior della
Saf, durava da 34 anni
Fermo – Ottimi risultati degli atleti in maglia Sport Atletica
Fermo, nelle gare svolte sabato 15 e domenica 16 settembre al
campo scuola di San Benedetto del Tronto, specialmente quelli
allenati dal prof. Alberto Andruszkiewicz, tecnico specialista
velocità-ostacoli.

Podio tutto fermano nella gara più attesa, quella dei 100
metri piani con la vittoria di Fabio Yebarth che ha fermato il
cronometro sul tempo di 10”82. Secondi e terzi i compagni di
squadra Vittorio Massucci e Michele Ferracuti e quinto per
Riccardo Flamini. I quatto compongono anche la staffetta 4×100
della SAF che ha scritto una pagina storica nell’atletica
marchigiana, stabilendo con 42”16 il nuovo record regionale
nel giro di pista e battendo quello della Stamura Ancona che
ha resistito per ben 34 anni.

Doppietta nei 200 metri maschili ancora con Yebarth e
Massucci. Sofia Paniccià vince i 100 femminili e sfiora la
doppietta nei 200 giungendo al secondo posto. Sbalorditiva la
prestazione di Alfredo Santarelli che alla prima gara
ufficiale in pista nei 400 metri e 400 ostacoli porta a casa
due titoli rispettivamente con 50”99 e 57”33, tempi di ottimo
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livello per un ragazzo al primo anno nella categoria Allievi.

Primo anche Matteo Fedozzi nei 3000 siepi. Ludovica Polini,
allenata dal tecnico Matteo Corrina, si è aggiudicata il salto
con l’asta con la misura di 3 metri e 15 al terzo tentativo,
ed Eleonora Fazi il salto in lungo Cadette dopo aver stabilito
anche il proprio record personale con 5 metri e 13 centimetri.
Matteo Masciangelo ha saltato 3 metri e 40 centimetri
nell’asta maschile, e Michele Ferracuti ha ottenuto 6 metri e
59 al sesto tentativo nel salto in lungo. 38 metri e 96
centimetri al primo lancio, permettono a Taib Jousef di
portare a casa la vittoria nel lancio del martello. “Unico
rammarico – per Alberto Andruszkiewicz – il quarto posto di
Francesco Tomassini negli 80 metri Cadetti. Ha stabilito il
primato personale con 9”62, risultato che non ha avuto
l’attenzione dei tecnici marchigiani per il prossimo criterium
che si terrà a Rieti”.

da Macerata
mercoledì 19 settembre 2018

La Settimana europea della mobilità sostenibile chiude con
la “zona 30 km/h” dedicata ai ciclisti

Terza e ultima iniziativa domenica prossima 23 settembre per
la 17^ Settimana europea della mobilità sostenibile promossa
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quest’anno dalla Commissione Europea sul tema della
multimodalità, con lo slogan Mix and Move, “Cambia e vai”, a
cui il Comune di Macerata ha aderito nell’ambito del più ampio
programma organizzato dalla Regione Marche.

Infatti, dopo il focus sulla mobilità elettrica e l’incontro
con gli studenti in tema di sicurezza stradale sarà la volta
di Insieme lungo le mura, iniziativa organizzata in
collaborazione con l’associazione CicloStile.

Si tratta della temporanea creazione di una “zona 30” con
limite massimo di velocità fissato a 30 km/h, lungo l’anello
delle mura cittadine per permettere la coabitazione in
sicurezza di auto e ciclisti.

L’esperimento durerà due ore, dalle 10,30 alle 12,30, con
l’esposizione di cartelli stradali e informativi e la presenza
di vigili urbani per il controllo e l’informazione. Per i
ciclisti che volessero effettuare il giro delle mura e del
centro storico in gruppo il ritrovo è alle 10.30 alla rotonda
dei Giardini Diaz.

Nelle pianificazioni urbane il limite di 30 km/h permette di
evitare la creazione di piste ciclabili per la sicurezza dei
ciclisti rendendo più agevole l’introduzione della bicicletta
come mezzo di mobilità.
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Ceriscioli inaugura                               nuova
palestra ad Arquata
IL PRESIDENTE CERISCIOLI AD ARQUATA DEL TRONTO PER IL TAGLIO
DEL NASTRO DELLA NUOVA PALESTRA

“In questa occasione voglio ringraziare i genitori e i loro
bambini perché dopo il sisma hanno creduto sin da subito di
voler tornare a vivere in questa bellissima comunità e la
realizzazione di questa palestra premia in primis loro. Io
ricordo i dati del ritorno scolastico dove proprio Arquata,
rispetto ad altri paesi, ha risposto in maniera
preponderante”. Così il presidente della Regione, Luca
Ceriscioli, è intervenuto ad Arquata alla cerimonia di
inaugurazione della palestra realizzata dalla Fondazione La
Stampa–Specchio dei Tempi insieme al capo Dipartimento della
Protezione, Civile Angelo Borrelli e al sindaco, Aleandro
Petrucci.

“L’Italia – ha proseguito Ceriscioli – nell’emergenza che ha
coinvolto iL Centro Italia ha dato il meglio di sé e grazie
alla capacità di essere unita nei momenti più difficili
ha dato risposte adeguate. Priorità della Regione Marche sono
state le casette, le scuole, la ripresa del lavoro e le
infrastrutture. Il percorso di Arquata è particolare, ma ha
molta attenzione da parte di tutti       ed occupa un posto
speciale nella ricostruzione. La partecipazione della comunità
di Arquata oggi ci fa essere parte integrante di questa e un
grazie va al sistema delle Istituzioni locali sempre molto
presente ed efficace”.
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“Dopo la scuola – ha detto Petrucci – questa palestra è il
fiore all’occhiello per i miei cittadini soprattutto per i
tempi di realizzazione delle due strutture. Lancio la proposta
di avere un nuovo campo sportivo per i nostri ragazzi non
appena individueremo l’area più idonea”.

La palestra di circa 550 metri quadrati è una struttura
regolamentare per i campionati giovanili di volley e
pallacanestro ed è stata dotata di tutte le tecnologie più
avanzate. Il costo è intorno a un milione e 100 mila euro, che
si sommano ai 2milioni e 500mila euro spesi per la scuola.
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Pesce Azzurro in Adriatico:
nuovi scenari, quote (Ue),
organizzazione di produttori
e valorizzazione del prodotto
 INTERESSANTE TAVOLA ROTONDA #pesceazzurroinadriatico “Pesce
       Azzurro in Adriatico: nuovi scenari, quote (UE),
 organizzazione di produttori e valorizzazione del prodotto”

Nel pomeriggio il Laboratorio Didattico “Il Gioco del Principe
     Azzurro” per educare le nuove generazioni al consumo
                         sostenibile

   Area Eventi Anghiò Festival del Pesce Azzurro – Porto S.
                           Elpidio

PORTO S. ELPIDIO (FM) – Nel corso dell’VIII Edizione di
Anghiò, Festival del Pesce Azzurro, imperdibile l’appuntamento
di approfondimento organizzato da PIS – CEA “Ambiente e Mare”,
R. Marche. La Tavola Rotonda a tema “Pesce Azzurro in
Adriatico: nuovi scenari, quote UE, organizzazione di
produttori e valorizzazione del prodotto” si è tenuta sabato
15 settembre alle ore 11.00 presso l’Area Eventi di Anghiò, in
programma dal 13 al 17 settembre a Porto S. Elpidio (FM) lungo
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via Cesare Battisti.

Dopo i saluti Milena Sebastiani, Presidente del Consiglio del
Comune di Porto S. Elpidio, che ha sottolineato l’importa del
festival Pesce azzurro Anghiò, diversi interventi previsti da
parte di autorità ed esperti di settore. Tra i temi del
dibattito, lo sfruttamento sostenibile delle risorse, che vede
una misura concreta nell’Istituzione del Piano Pluriennale per
gli stock di piccoli pelagici in Adriatico, il primo centrato
ad hoc sul bacino del Mediterraneo. I pesci del Mediterraneo,
infatti, non sono mai stati soggetti a piani in cui si
stabilivano dei limiti massimi di cattura, le sole eccezioni
sono avvenute recentemente per il pesce spada e per il tonno
rosso. Oggi la commissione vorrebbe ricostituire gli stock di
specie come la sardina, l’acciuga, lo sgombro e il sugarello,
tramite delle quote imposte ma con il rischio di zavorrare un
comparto che solo negli ultimi sei anni ha già perso in Italia
il 50% della sua potenzialità.        Il tutto moderato la
discussione la Dott.ssa Biologa Nutrizionista Barbara
Zambuchini Partners in Service srl, nonché Responsabile del
CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche che ha aperto la tavola
rotonda proprio dalle “Quote Ue del pesce azzurro”, in
discussione a Bruxelles, la proposta di 112 mila tonnellate da
dividersi in parti uguali tra i tre paesi Italia, Croazia e
Slovenia; propri questi ultimi due paesi infatti, hanno le
stesse proposte di quote di pescato dell’Italia che però sono
sproporzionate rispetto alla loro popolazione e fabbisogno,
nettamente inferiore a quella di un paese più popoloso come
l’Italia (Croazia ha 4 milioni di abitanti, la Slovenia 2
milioni e l’Italia addirittura 10 volte tanto). Inoltre la
Croazia e la Slovenia destinano metà delle quote che ricevono
per alimentare gli allevamenti di tonni in cattività “enorme
spreco di pescato”, mentre i pescatori italiani immettono il
pesce azzurro nel mercato, tra “San Benedetto e Martinsicuro”
si producono 5 o 6 mila tonnellate.

Il Dirigente PF Economia ittica R. Marche Pietro Talarico, ha
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sottolineato che il pesce azzurro è senza dubbio una risorsa
importante delle due Regioni Marche e Abruzzo, da valorizzare
attraverso eventi di promozione di qualità, marchio ad hoc ed
azioni di informazione rivolte alla popolazione e famiglie.
Nei prossimi giorni vuole ascoltare tutti gli addetti del
settore pesca e non solo della R. Marche per lavorare insieme
per una ottimale gestione delle risorse anche economiche del
FEAMP (Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca) e non solo.

A seguire immancabili le Organizzazioni di Produttori, di cui
si è fatto portavoce Vincenzino Crescenzi, Presidente O.P.
Abruzzo Pesca, R. Abruzzo che ha spiegato che Organizzazioni
di Produttori, l’O.P. sono organismi ufficialmente
riconosciuti MIPAAF, istituiti dai produttori del settore
della pesca o dell’acquacoltura. Si occupano della gestione
quotidiana della pesca e svolgono un ruolo essenziale per il
funzionamento della politica comune della pesca e
dell’organizzazione comune dei mercati, in quanto: guidano i
produttori verso una pesca e un’acquacoltura sostenibili, in
particolare attuando una gestione collettiva delle attività
dei loro membri li aiutano a conciliare domanda e offerta e
offrono loro sostegno nella creazione di valore aggiunto.

Enrico Bigoni, Presidente Cooperativa Pescatori e
Motopescherecci R. Marche, ha sottolineato l’importanza della
valorizzazione del      prodotto, della filiera corta e del
confronto tra gli      operatori anche a livello tra le due
regione, essendo il    pesce azzurro una risorsa importante che
come tale va gestita   e salvaguardata.

“Il nostro mare grida aiuto ed è tempo di agire” afferma il
Fiduciario di Slow Food del Fermano Paolo Concetti ” la
consapevolezza del consumatore è alla base dea pesca
sostenibile, scegliere in pescheria un tipo di pesce piuttosto
che un altro non è solamente una scelta di salute ma anche e
soprattutto una presa di posizione sul futuro che voglio per
noi e per i nostri figli”.
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Dalle ore 17.30 alle ore 21.00, Sabato 15 Settembre nell’area
eventi di Anghiò, i più piccoli si sono divertiti imparando
con il Laboratorio Didattico dal titolo “Il Gioco del Principe
Azzurro”, in presenza di educatori qualificati del CEA R.
Marche dott.ssa Marika Medori e dott.ssa Erika Ruggieri, un
tappeto pedagogico (3×2 m) per educare i bambini alla
sostenibilità (attività consigliata a bambini dai 4 agli 8
anni). L’intento del Laboratorio didattico/informativo, curato
dalla Partners In Service srl titolare del CEA «Ambiente e
Mare», R. Marche è abituare i bambini al consumo di pesce,
portandoli a scoprire che è buono e fa bene, ma che racchiude
tante curiosità da scoprire per un consumo consapevole e
rispettoso dell’ambiente.

Le due iniziative poste in essere dalla Partners in Service
srl – CEA “Ambiente e Mare”, R. Marche, si sono poste
l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e i bambini al
consumo del prodotto ittico locale, con un focus particolare
sul Pesce Azzurro, per un consumo intelligente e consapevole
che ne rispetti la stagionalità. La Tavola Rotonda è stata
realizzata in collaborazione con l’Associazione Accademia
della Cultura e del Turismo sostenibile, in quanto promotrice
del Marchio di Qualità Registrato a livello Nazionale “in Blu
Turismo Sostenibile in Adriatico” e dei “Pacchetti Culturali
Eco-Sostenibili” legati al Pescaturismo e Ittiturismo
nell’area adriatica.

Si ringraziano per il coinvolgimento e la collaborazione il
Comune di Porto S. Elpidio e la Tuber Communications.

Un doveroso grazie per essere intervenuti, alla: Regione
Marche, O.P. Abruzzo Pesca, O.P. Pesce Azzurro Soc. Coop.
Ancona e alla Cooperativa Pescatori e Motopescherecci.
Le terre del Montefeltro al
Congresso   di  Archeologia
Medievale di Matera
Urbino – Una forte conferma del ruolo svolto dall’archeologia
medievale urbinate in ambito nazionale è giunta dall’VIII
Congresso Nazionale di archeologia medievale che si è tenuto a
Matera nei giorni 12 – 15 settembre.

L’archeologia medievale italiana si riunisce ogni tre anni
sotto l’egida della S.A.M.I. (Società degli Archeologi
Medievisti Italiani) scegliendo una sede differente (i
precedenti convegni hanno toccato le città di Pisa, Brescia,
Salerno, Siena, Foggia, L’Aquila, Lecce). Matera, che sarà
capitale europea della cultura 2019, ha offerto un ottimo
scenario ai convegnisti e alla materia trattata.

I congressi nazionali di archeologia medievale – che includono
anche risultati di scavi internazionali – sono suddivisi in
sezioni che riguardano: teoria e metodi, insediamenti urbani e
archeologia dell’architettura, territorio e paesaggio, luoghi
di culto e archeologia funeraria, archeologia degli
insediamenti rupestri, produzioni – commerci – consumi.
Pieve di Carpegna

È stata la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici
dell’Università di Matera (direttrice Francesca Sogliani) a
organizzare l’VIII Congresso Nazionale di Archeologia
Medievale, che si è svolto presso la chiesa materana del
Cristo Flagellato – ex Ospedale di San Rocco.

I tre volumi degli atti, già a disposizione dal primo giorno
del convegno – cosa non da poco – hanno contenuto più di
duecento interventi divisi nelle sei sezioni.

L’Università di Urbino, attraverso il suo insegnamento di
archeologia medievale (Daniele Sacco), ha visto accettati
cinque contributi che, a diverso titolo, hanno riguardato
questioni di metodo, ma anche indagini archeologiche svolte
nell’antico territorio del Ducato di Urbino.

A ulteriore conferma del ruolo dell’Università di Urbino nella
disciplina, l’insegnamento è stato incluso tra i 16 relatori
(su 200) chiamati a presentare le proprie ricerche. La scelta
è ricaduta sul contributo candidato nella IV sezione “Luoghi
di culto e archeologia funeraria” (coordinatore Federico
Marazzi, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa).
L’indagine proposta verteva su una problematica insediativa
riguardante i diciotto edifici plebani medievali della Diocesi
di Montefeltro e, particolarmente, il loro eventuale rapporto
con i sottostanti siti di età romana. Questo il titolo del
contributo: “Pievi sovrapposte a siti di età romana nel
Montefeltro: un rapporto con, o senza, soluzione di
continuità?” il dibattito, in merito, è acceso dalla
storiografia sin dal XVIII secolo.

Nei giorni del congresso si è tenuta poi l’elezione delle
nuove cariche societarie della S.A.M.I. (presidente uscente
Giuliano Volpe, ordinario di archeologia medievale presso
l’Università di Foggia e già Presidente del Consiglio
Superiore dei Beni Culturali). Nuovo Presidente, eletto dagli
archeologi medievisti italiani, è Paul Arthur, ordinario di
archeologia medievale presso l’Università di Lecce, con
l’insegnamento di archeologia medievale del nostro Ateneo
riconfermato nel collegio dei sindaci revisori dei conti
societari.
UniCam e Toyo University di
Tokyo    insieme   per   la
rivitalizzazione        del
territorio
Camerino, 20 settembre 2018 – Un programma della durata di
quattro anni vedrà collaborare insieme l’Università di
Camerino con la prestigiosa Toyo University di Tokyo per
rivitalizzare il territorio dopo gli eventi sismici.

Nei giorni scorsi, infatti, una delegazione di architetti,
ingegneri e studiosi di sviluppo economico accompagnata da
trentadue studenti ha effettuato sopralluoghi, incontrato
sindaci, intervistato abitanti in diversi Comuni del nostro
territorio.

Il programma, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri,
Direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile,
è iniziato lo scorso 10 settembre con un incontro con il
Rettore Unicam Claudio Pettinari e il Pro Rettore vicario
Graziano Leoni, i quali unitamente al Pro-Rettore Andrea
Spaterna, sono membri del Comitato organizzatore della
spedizione nipponica in Italia.
UniCam – Toyo University

Dopo l’incontro, la delegazione della Toyo University ha
visitato la zona rossa di Camerino. Il gruppo si è poi
trasferito ad Amatrice e Ascoli Piceno, dove ha incontrato
alcuni docenti della Scuola di Architettura e Design di
Unicam.

Ritornati a Camerino, si è tenuta una interessante giornata di
seminario, nel corso della quale hanno potuto vedere
importanti iniziative di delocalizzazione nonché le complesse
modalità di conservazione e restauro di edifici, con uno
speciale focus sulla messa in sicurezza di Santa Maria in Via.
Le giornate di studio sono state accompagnate da visite in
diversi Comuni del cratere.

Un significativo momento di promozione delle bellezze e dei
saperi del territorio è stato rappresentato dalla visita
all’Orto Botanico e dalla degustazione olfattiva realizzata
dallo spin off UNICAM Mumo.

Nel corso del workshop finale svoltosi all’Auditorium
Benedetto XIII, durante il quale numerosi giovani ricercatori
UNICAM hanno avuto modo di illustrare tecniche di
ricostruzione, ma anche progetti di recupero di edifici e di
rivitalizzazione di centri storici, sono emerse interessanti
proposte sia per quanto riguarda lo sviluppo della cultura
della prevenzione e della protezione dai rischi di disastri
naturali sia per quanto riguarda l’individuazione di possibili
iniziative da intraprendere per far decollare la ricostruzione
e soprattutto riavviare il sistema economico. Particolarmente
interessanti le relazioni di apertura svolte dai professori
Dall’Asta e Shima, entrambe dedicate all’innovazione nella
gestione post-sisma, dal prof. Okamoto, incentrata su nuove
modalità di gestione dei soccorsi (temporary hospital) e alle
modalità di realizzazione di strutture ospedaliere
antisismiche in luoghi strategici e funzionali.

La multidisciplinarietà del programma ha permesso un dialogo
costruttivo tra differenti culture e differenti saperi
consentendo una visione completa di prevenzione e
ricostruzione coniugando profili giuridici, economici, sociali
e tecnici. Bella anche la sinergia tra giovani creata grazie
all’impegno profuso durante l’intero periodo di soggiorno
italiano dai dottorandi del curriculum di diritto civile
UNICAM Jane Manso Lache e Gerardo Ulloa.
PallaMano, open day a Stella
di Monsapolo
MONTEPRANDONE – Alla conquista di Stella di Monsampolo. Dopo
essere diventata il primo sport di Monteprandone (grazie a una
semina che dura da 13 anni), la società di pallamano dei
fratelli Romandini prova a espandersi. E così l’Open Day,
appuntamento che si terrà per il terzo anno consecutivo,
stavolta toccherà non più solo Centobuchi ma pure il Comune
guidato dal sindaco Pierluigi Caioni.

“Vogliamo continuare a crescere e per farlo abbiamo deciso di
guardare anche alle realtà a noi vicine” spiega il presidente
dell’Handball Club Monteprandone, Roberto Romandini. “Un
grazie sincero all’amministrazione di Stella di Monsampolo per
la disponibilità e la sensibilità dimostrate. Ci siamo trovati
concordi sul ruolo soprattutto sociale che può rivestire uno
sport come il nostro”. Uno sport che sabato 22 (in piazza
dell’Unità a Centobuchi) e domenica 23 settembre (in piazza
Nuova di Stella di Monsampolo), dalle 15, porterà in strada
decine e decine di ragazzi che vorranno conoscere la
pallamano.

L’Hc punta così ad allargare la già consistente base del
proprio settore giovanile, che adesso conta una quarantina di
tesserati e che la stagione passata ha fatto il suo con le
vittorie dei campionati regionali di Under 17 e Under 13.
In caso di maltempo, l’Open Day si trasferirà al palazzetto di
via Colle Gioioso di Centobuchi e al palas di via Corradi a
Stella.

Per info contattare il 393.9168951          oppure   scrivere
a info@hcmonteprandone.it.

dalla Regione Marche
2018-09-19

MOBILITA’ SOSTENIBILE ED ELETTRICA – DOMANI WORKSHOP IN
REGIONE

Si aprirà con l’introduzione del presidente Luca Ceriscioli e
i saluti dell’assessore Angelo Sciapichetti, il workshop
organizzato per domani in Regione sul tema “Mobilità
sostenibile ed elettrica”. L’avvio dei lavori è previsto per
le nove e trenta, presso la Sala Raffaello – via Gentile da
Fabriano, 9 Ancona. Nell’occasione nel piazzale antistante la
sede regionale, in mostra mezzi elettrici e un bus storico.
Danni causati dai lupi al patrimonio zootecnico, la Giunta
regionale modifica il Psr e autorizza l’emanazione di un bando
da tre milioni per contenere le predazioni agli allevatori.

Casini: “In cantiere un pacchetto organico di interventi”

La Giunta regionale ha autorizzato lo stanziamento di 3
milioni di euro per contenere i danni causati dai lupi al
patrimonio zootecnico. Entro il mese corrente verrà emanato un
bando Psr (Programma di sviluppo regionale) che assegnerà
contributi al 100 per cento per realizzare recinzioni, fisse e
mobili, destinate al ricovero notturno degli animali al
pascolo, secondo tecniche già testate dall’Assam, in diversi
allevamenti, nelle cinque province marchigiane. I contributi
riguarderanno anche l’acquisto di dissuasori acustici e
visivi, e di cani pastori. Lo comunica la vicepresidente Anna
Casini, assessore all’Agricoltura, dopo che la Giunta ha
provveduto a modificare criteri e modalità attuative del Psr
per consentire l’emanazione di un bando adeguato alle esigenze
marchigiane e alla presenza dei lupi nella nostra regione.
“Seguiamo con attenzione e con i provvedimenti necessari
l’aumento delle predazioni che vengono segnalate sul
territorio – assicura Casini – Non sottovalutiamo il problema
e lo vogliamo gestire con il massimo impegno necessario,
salvaguardano i nostri allevatori dai danni causati da un
animale protetto. Il nuovo bando è un primo provvedimento che
si muove in questa direzione, al quale seguiranno altri
interventi mirati”. La Regione ha già ottenuto, lo scorso 23
luglio, dalla Commissione europea l’autorizzazione a superare
i vincoli del regime “de minimis” che limita i contributi
concedibili alla stessa azienda, purché gli agricoltori
adottino adeguati sistemi di prevenzione (obiettivo del bando
in uscita). Inoltre è in cantiere una modifica tecnica della
legge regionale in vigore per consentire agli allevatori di
presentare direttamente la richiesta d’indennizzo alla Regione
senza inoltrarla attraverso il Comune competente per
territorio. “Questo accelererà l’iter amministrativo della
pratica e ridurrà i tempi del rimborso – chiarisce Casini –
L’impegno della Regione è quindi massimo, sia sul fronte della
prevenzione e della concessione degli indennizzi, che della
semplificazione burocratica”. Secondo i dati resi noti dal
servizio Agricoltura, negli ultimi tempi sono state
indennizzate 137 domande in regola con circa 130 mila euro di
contributi, mentre altre 30 sono in attesa di pagamento per
ulteriori 50 mila euro a beneficio degli allevatori che hanno
subito predazioni certificate da lupi.

Psr Marche, prorogati all’8 novembre i bandi che finanziano
gli investimenti aziendali, l’agriturismo e l’agricoltura
sociale con oltre 14 milioni di euro.

Casini: “Accolta la richiesta del mondo agricolo”

È stata prorogata all’8 novembre 2018 la scadenza dei quattro
bandi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione
Marche relativi agli investimenti nelle aziende agricole, allo
sviluppo dell’agriturismo e all’agricoltura sociale (Agrinido
e Longevità attiva). Gli interventi finanziati superano,
complessivamente, i 14 milioni di euro. Il provvedimento è
stato adottato con un decreto dal dirigente delle Politiche
agroalimentari. “La decisione si è resa necessaria per
agevolare gli agricoltori che vogliono cogliere le opportunità
offerta dal Psr – spiega la vicepresidente Anna Casini,
assessore all’Agricoltura – Numerose richieste, in questo
senso, sono pervenute dal mondo agricolo. A seguito del sisma
che ha colpito la nostra regione, molti professionisti sono
impegnati nella ricostruzione e le imprese non riescono a
produrre la documentazione nei tempi precedetene stabiliti,
che erano indicati, a seconda dei bandi, entro il 2 o il 30
ottobre. In questo modo garantiamo a tutti gli interessati un
tempo congruo per inviare correttamente le istanze”.

CHIUSURA SPORTELLI BANCARI NEI COMUNI MONTANI TERREMOTATI –
MOZIONE DELL’ASSESSORE SCIAPICHETTI E DEL CONSIGLIERE MICUCCI
Una mozione votata all’unanimità      che impegna la Giunta
regionale ad attivarsi con i vertici di Ubi Banca per valutare
tutte le possibilità per impedire la totale chiusura degli
sportelli presenti nei piccoli comuni marchigiani, specie
montani e terremotati, è stata presentata dal consigliere
regionale Francesco Micucci e dall’assessore regionale Angelo
Sciapichetti. La mozione intende anche sollecitare il Governo
ed il Parlamento italiano ad intraprendere un tavolo di
trattative con ABI, Poste Italiane e tutti gli altri soggetti
interessati al fine di garantire la copertura di sportelli
bancari in tutti i comuni, in particolare quelli piccoli
colpiti dagli eventi sismici e delle aree interne. Il fine è
anche quello di sollecitare il Governo ed il Parlamento
italiano ad aggiornare la normativa al fine di garantire la
presenza di sportelli bancari in tutti i comuni colpiti dal
sisma nella Regione Marche. “La Regione lavora da tempo su
questo versante. La presenza sul territorio di una capillare
rete di sportelli bancari – commenta Sciapichetti –
rappresenta una garanzia per la parte di popolazione che è già
rientrata nei loro comuni di residenza e rappresenterebbe un
ulteriore stimolo per quella parte di popolazione che ancora
deve fare rientro in questi comuni”. Dal canto suo, il
consigliere Micucci, sottolinea che “i servizi pubblici,
compresi quelli bancari,     risultano svolgere un ruolo
economico e sociale fondamentale, in particolare nelle zone
colpite dal terremoto, che non possono permettersi di perdere
presidi fondamentali per il ritorno alla normale
quotidianità”.

venerdì 14 settembre 2018   02:45

DOMENICA AL VIA LA SETTIMANA EUROPEA DELLA
MOBILITA’ SOSTENIBILE – LE POLITICHE REGIONALI PER
IL TRASPORTO ECOLOGICO – I PROGETTI DI
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – LE INIZIATIVE NEI
COMUNI

“Partecipiamo con entusiasmo alla settimana europea della
mobilità sostenibile e siamo molto contenti del fermento che
c’è sul territorio, dove le tante iniziative dei comuni
testimoniano un’attenzione diffusa verso la tematica. Come
Regione Marche abbiamo da tempo avviato diverse iniziative su
questo versante. La convenzione sottoscritta con il Ministero
delle Infrastrutture finanzia con 240mila euro la
realizzazione nel territorio di reti di ricarica per veicoli
elettrici. Lo sviluppo di queste reti è anche uno degli
obiettivi dell’asse “4” del nostro Por Fesr 2014 – 2020 e del
Piano regionale per la mobilità elettrica. Sin dal 2012 la
Regione Marche si è dotata di un proprio mobility manager
aziendale, per facilitare gli spostamenti sostenibili dei
propri dipendenti, con quasi 350 soggetti interessati. Negli
ultimi due anni abbiamo investito 24,6 milioni di euro che
hanno finanziato 170 nuovi autobus ecologici a vantaggio del
trasporto locale. Attraverso tariffe agevolate promuoviamo
l’uso dei mezzi pubblici di 20mila utenti delle fasce deboli,
di cui circa 9mila studenti. Investiamo 54 milioni di euro per
creare una rete regionale di infrastrutture verdi, come
percorsi ciclopedonali interconnessi con le altre forme di
mobilità pubblica e privata. E poi servizi accessori, quali
bike hotel, predisposizione di bus e treni, bike officine,
bike ricarica, ciclostazioni. Grande attenzione viene data
all’informazione ai cittadini sulle opportunità di mobilità,
con oltre un milione di euro investiti per l’istallazione di
apparati all’interno dei bus o alle fermate. Abbiamo
l’obiettivo di creare una smart card che sia un unico titolo
di viaggio utilizzabile in tutti i trasferimenti su mezzi
pubblici. Con la partecipazione a diversi progetti europei,
abbiamo poi anche allargato lo sguardo oltre la mobilità
urbana”. Angelo Sciapichetti, assessore ad Ambiente e
Trasporti della Regione Marche, saluta così l’avvio della
Settimana europea della mobilità sostenibile.

Tematica, come ricordato dall’Assessore, oltre che tra le
priorità della politica regionale, anche al centro di diversi
progetti europei di cooperazione internazionale. Come nel caso
di “TISAR”, “TRAM” e “STEP UP” a cui la Regione Marche
partecipa e che intendono facilitare la mobilità sostenibile
di merci e persone in area adriatica. I trasporti
costituiscono uno dei pilastri della politica comune
dell’Unione Europea: lo sviluppo di reti di trasporto
costituisce un fondamento delle società moderne ed evolute,
dove economia e crescita dipendono molto anche dal livello di
integrazione di tali reti.

La partecipazione alla Settimana Europea della mobilità
sostenibile 2018 da parte di Regioni e comuni è quindi
un’occasione per mettere a fuoco il lavoro finora svolto nel
territorio con iniziative sostenibili. Un focus che consente
soprattutto di porre l’attenzione sul migliore modello per
favorire lo spostamento di persone, merci e servizi attraverso
il ricorso a sistemi più ecologici, che riducano al minimo gli
impatti su ambiente e salute, in termini di inquinamento
acustico, smog, emissioni, congestione da traffico e
incidentalità.
La mobilità elettrica può costituire una delle risposte future
e può contribuire al lungo processo di cambiamento degli stili
di vita e delle abitudini, che devono necessariamente essere
orientati verso un minor utilizzo del mezzo tradizionale e
verso veicoli sostenibili e forme di mobilità leggere. Le
varie iniziative, gli eventi e gli workshop organizzati per
questa settimana, sono rivolti in questa direzione, per
approfondire tematiche di interesse degli enti locali, dei
centri di ricerca, degli operatori privati del settore, ma
anche di tutta la cittadinanza.

Per seguire il programma aggiornato delle iniziative sul
territorio

http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Infrastrutture-e-Tr
asporti/Mobilit%E0-elettrica#Settimana-Europea-della-Mobilità-
Sostenibile

IL CAMPER IN VIAGGIO – OPPORTUNITA’ DAI FONDI UE
PER LE IMPRESE E LE COMUNITA’ COLPITE DAL SISMA

Il tour del camper è un’iniziativa regionale per raggiungere i
cittadini delle località del cratere ed informarli sulle
opportunità offerte dai fondi europei per la ripresa delle
attività produttive ed economiche e per tutti gli interventi a
favore delle comunità provate dagli eventi sismici.

Il mezzo, un infopoint mobile, si metterà in viaggio venerdì
21 settembre per raggiungere in 27 tappe le diverse città
colpite dal terremoto. A bordo ci sarà personale formato, che
distribuirà materiale informativo relativo a tutti i bandi e
alle risorse messe a disposizione dalla Regione Marche
attraverso i fondi strutturali europei (FESR, FSE, etc.), per
avviare i progetti necessari alla ripartenza delle zone
terremotate.

Il camper parteciperà inoltre al progetto europeo Crowd4Roads,
raccogliendo nel suo percorso i dati sulla qualità della rete
stradale regionale, attraverso l’app SmartRoadSense.

Elenco Date e Tappe

Ven 21 set 10:00-13:00
    Arquata del Tronto
Mar 25 set 10:00-13:00
    Fabriano
Mer 26 set 10:00-13:00
    Montegiorgio
Gio 27 set 10:00-13:00
Pievetorina
Ven   28 set 10:00-13:00
      Treia
Sab   29 set 10:00-13:00
      Ascoli Piceno
Lun   1 ott 10:00-13:00
      Montappone
Mar   2 ott 10:00-13:00
      San Severino Marche
Mer   3 ott 10:00-13:00
      Force
Gio   4 ott 10:00-13:00
      Caldarola
Ven   5 ott 10:00-13:00
      Offida
Sab   6 ott 10:00-13:00
      Tolentino
Lun   8 ott 10:00-13:00
      Montegallo
Mar   9 ott 10:00-13:00
      Visso
Mer   10 ott 10:00-13:00
      Corridonia
Gio   11 ott 10:00-13:00
      Monteprandone
Ven   12 ott 10:00-13:00
      Belforte del Chienti
Sab   13 ott 10:00-13:00
      Folignano
Lun   15 ott 10:00-13:00
      Cerreto D’Esi
Mar   16 ott 10:00-13:00
      Comunanza
Mer   17 ott 10:00-13:00
      Matelica
Gio   18 ott 10:00-13:00
      Montefortino
Ven   19 ott 10:00-13:00
      Macerata
Sab   20 ott 10:00-13:00
      Amandola
Lun 22 ott 10:00-13:00
    San Ginesio
Mar 23 ott 10:00-13:00
    Camerino
Mer 24 ott 10:00-13:00
    Ancona

Evento Facebook

Aiuti alle assunzioni per le imprese nell’area di crisi del
Piceno

Consulta il bando di finanziamento:

POR Marche FSE 2014/2020 Asse 1 Priorità 8.1. “Aiuti alle
imprese in caso di assunzioni di soggetti disoccupati di cui
ai DDPF n.59/ACF/2016 – n. 209/ACF/2017 e della circolare del
MISE n. 120340 del 21 settembre 2017 – Euro 4.000.000,00.

Sarà possibile inviare la domanda a breve (indicativamente tra
10 giorni), solo a seguito della pubblicazione dell´avviso
pubblico sul BURM. La data di pubblicazione su Bollettino
Ufficiale aggiornata verrà resa nota sul sito istituzionale
Ceriscioli inaugura nuova palestra ad Arquata

Ad  Hangartfest   la   prima
nazionale di Accalia e un
insolito Schiaccianoci

La danza contemporanea ancora protagonista nel prossimo week
end con diversi artisti pesaresi in scena

Pesaro, 2018-09-19 – Molti gli appuntamenti da venerdì a
domenica tra cui la replica di Malina, la prima nazionale di
Accalia e una nuova versione dello Schiaccianoci di
Tchaikovsky allo Sperimentale

Hangartfest nel segno della contemporaneità. La cornice
internazionale che ha caratterizzato lo scorso week end del
festival sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal
Comune di Pesaro e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio
Culturale 2018, lascia spazio ad artisti e protagonisti
italiani impegnati da venerdì a domenica prossima nei diversi
scenari e luoghi di cultura della nostra città. Ma andiamo con
ordine.

Dopo il successo riscosso nella prima assoluta, MALINA replica
con due appuntamenti venerdì 21 alle ore 18.00 e alle ore
21.00 allo Scalone Vanvitelliano. L’azione mette al centro le
donne vittime di violenze e discriminazioni e desidera
sensibilizzare il pubblico a una tematica oggi di grande
attualità. Una rappresentazione che prevede l’intrecciarsi dei
linguaggi musicali, poetici e teatrali, in cui si inseriscono
le performance delle danzatrici. Le imponenti scalinate dello
storico palazzo simboleggiano un tragitto che i protagonisti
della scena percorrono insieme al pubblico. Tratto da
Paesaggio con Ossa di Lella De Marchi, lo spettacolo nasce
dall’incontro di quattro artisti pesaresi che nella loro
diversità hanno trovato una sintesi perfetta: la voce
recitante di Lella De Marchi, la vocalità della cantatrice
Dona Ruy, le musiche del polistrumentista GGG Tartaglia e i
movimenti coreografici curati da Maurizio Dolcini. Ingresso: €
5 unico in piedi.

Sabato 22 un altro doppio appuntamento. Alle 21.00 e alle
22.30 alla Chiesa della Maddalena va in scena la prima
italiana di ACCALIA, un progetto che nasce in Svizzera sulle
coreografie di Sebastian Zuber. Ad esibirsi in un assolo
l’artista pesarese Elda Gallo, perfezionatasi in Austria e
attiva in diversi contesti europei. Il lavoro è un progetto
multimediale che unisce danza, musica e videoproiezione ad
opera degli artisti visivi svizzeri Martin Fuchs e Philip
Whitfield. Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

Domenica 23 alle ore 21.00 Hangartfest si sposta al Teatro
Sperimentale per la messa in scena dello SCHIACCIANOCI, opera
fantastica sulle musiche di Tchaikovsky. Lo spettacolo,
rivolto ad adulti e bambini, è firmato da Claudia Rossi Valli
e Tommaso Monza della Compagnia Natiscalzi DT e vede tra gli
altri interpreti della Compagnia anche Elda Gallo, affiancata
da 6 giovani danzatrici pesaresi selezionate tramite audizione
e il Coro di Voci Bianche Incanto diretto dal Maestro
Francesco Santini. I due coreografi reinterpretano un grande
classico in una versione insolita, quanto avvincente che
presenta un mix di elementi in chiave pop: movimenti, tappeti
elastici, colori, costumi e voci bianche immergono lo
spettatore in un mondo magico tutto da scoprire.

Ingresso € 12 intero, 10 ridotto, 5 bambini fino ai 12 anni, 7
speciale gruppi.

Sempre domenica 23, ore 18.00 alla Chiesa della Maddalena la
nuova selezione di video danza dal titolo Choreographic
Captures con i corti più significativi provenienti da tutto il
mondo. L’ingresso è libero. I posti sono limitati.
Maggiori informazioni sul sito del festival www.hangartfest.it

Scheda spettacolo ACCALIA del 22 settembre

Coreografia e regia: Sebastian Zuber (Svizzera)

Concept/idea: Martin Fuchs, Philip Whitfield e Sebastian Zuber

Musica: Manuel Oberholzer

Interprete: Elda Gallo
Durata: 40 minuti

Assistente alla produzione: Yannik Ru?timann

Assistente alla regia: Anna Friedrich

Produzione: Verein Tanz und Interaktion, Basel

Con il sostegno di: Fachausschuss Tanz und Theater Basel-Stadt
und Basel-Land,

Christoph-Merian-Stiftung and Ernst-Goehner-Stiftung

Accalia è un progetto multimediale che unisce danza, musica e
video-proiezione.

Una donna e un’esistenza astratta si incontrano e si ritrovano
in una simbiosi di movimenti e di luci. Tuttavia, in contrasto
con l’interesse di creare insieme, prende forma l’urgenza
della libertà. Presto si alternano fiducia e scetticismo. La
coesistenza rischia di perdere l’equilibrio poiché entrambi
provano a sfidare il proprio destino.

SEBASTIAN ZUBER

Coreografo svizzero si diploma al SEAD a Salisburgo nel 2015.
Danza nelle creazioni del coreografo israeliano Eyal Bromberg.
È membro di More than naked e partecipa a diversi spettacoli
in Europa tra cui al festival Impulstanz. Danza in performance
site-specific di Judith Sanchez Ruiz a Berlino. È membro del
Yugsamas Movement. Danza all’Opera di Zurigo nelle produzioni
di C. Marthaler, S. Baumgarten e H. Fritsch. Il suo videoclip
Inside a cube vince il 1° premio allo Zoom-Festival a Basilea.
Danza nella compagnia di Johannes

Wieland al Teatro di Kassel. Come coreografo           crea   A
professional failure, Lowball e Accalia.

ELDA GALLO

Nasce nel 1989 in provincia di Pesaro, si avvicina al mondo
del movimento da bambina, studiando ginnastica artistica e
danza moderna. Nel 2011 si diploma come danzatrice e performer
presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Prosegue la
sua formazione all’estero, nel 2015 si diploma presso SEAD
Salzburg Experimental Academy of Dance, dove inizia la sua
collaborazione con il coreografo israeliano Eyal Bromberg.
Vince la borsa di studio 2015-2016 al Tanzquartier di Vienna.
Nel 2016 presenta il solo Accalia coreografato da Sebastian
Zuber. Lo stesso anno inizia a lavorare per la compagnia
Tanzcoop. Attualmente danza per la compagnia Vrum Performing
Art Collective, per il teatro Dschungel Theaterhaus fu?r
junges Publikum e per la compagnia Natiscalzi DT. Dal 2017 è
membro costituente dell’associazione culturale Movement Lazuz
di Vienna.
Scheda rassegna video CHOREOGRAPHIC CAPTURES del 23 settembre

La danza in 60 secondi

Rassegna cinematografica internazionale di corti di danza

Durata: 30 minuti

In collaborazione con: Joint Adventures (Germania)

Choreographic Captures è un progetto iniziato nel 2008 con il
motto coniato da Joint Adventures “Art for those who didn’t
ask for it” (Arte per coloro che non l’hanno chiesta).
L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: usare mezzi non
convenzionali per accrescere la conoscenza sulle forme d’arte
del cinema, della danza e della coreografia, per indagare
forme contemporanee di fruizione dell’arte e per esplorare
nuove estetiche.

Ogni anno Joint Adventures invita coreografi, danzatori,
registi e video-maker di tutto il mondo a partecipare a
Choreographic Captures, sviluppando approcci e linguaggi
visivi innovativi per la coreografia e il cinema, in un
formato di 60 secondi. I vincitori sono selezionati da una
giuria indipendente di esperti internazionali attivi nel mondo
del cinema e della danza.

LAVORI SELEZIONATI

   1. SinkUp / Christos Xyrafakis & Andi Xhuma (Grecia)
   2. The Livin’ is easy / Malou Meyenhofer (Svizzera)
   3. She is / Marcos Marco & Clara Cafiero (Spagna/Italia)
   4. Don’t Stop / Stephan Dorn (Germania)
   5. Der Lauf der Dinge / Friederike Höppner (Germania)
   6. Breaking the Shoreline / Kim-Sanh Chau & Ray Lavers
      (Francia/Canada)
   7. Please / Angela Calia (Italia)
   8. T h e L a s t G l a s s / F a b i a n C o h n   &   Wessel   Oostrum
      (Svizzera/Olanda)
   9. Bread and Slat / Christoph Buehler (Germania)
  10. Xiuxiuejar / Manon Siv Duquesnay & Pere Joseph Vilaplana
      (Danimarca/Spagna)
  11. Carriage Return / Fenia Kotsopoulou & Daz Disley
      (Grecia/Regno Unito)
  12. An Exploratory Experience / Doris M. Würgert (Germania)
  13. Arrobada (Entranced) / Blas Payri (Spagna)
  14. AS60 / Shumpei Nemoto (Svezia)
  15. Leda in Wating / Marissa Rae Niederhauser (Stati Uniti)
  16. Three on Four / Marty Buhler (Stati Uniti)
  17. Razor Cut Duet / Klaus Möller (Germania)
  18. Lost / Michal Lubinski (Polonia)
  19. Body of Knowledge / YunTin Tsai (Taiwan)
20.   Rosa / Yotam Calò Livne (Israele)
  21.   Home / Fabio Sim?es (Portogallo)
  22.   Coated / Vassia Zorbali (Grecia)
  23.   60 Pulses / Aliki Chiotaki & Christina Mertzani (Grecia)
  24.   Escape     /   Jamie     Lee    &   Stanislav      Dobak
        (Austria/Slovacchia)

Scheda spettacolo LO SCHIACCIANOCI del 23 settembre

Opera fantastica in atto unico, per ensemble di danzatori e
tappeto elastico

Compagnia Natiscalzi DT (Italia)

Coreografia: Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza

Interpreti: Claudia Rossi Valli, Tommaso Monza, Francesco
Collavino, Marco Bissoli, Michela Cotterchio,

Elda Gallo, Seydi Rodriguez Gutierrez e la partecipazione di
Sarah Sofia Ballester Rodriguez

I danzatori della Compagnia Natiscalzi DT saranno affiancati
da 6 giovani danzatrici di Pesaro, tra i 12 e i 19 anni,
selezionate tramite audizione.

Con la partecipazione di: Coro di voci bianche INCANTO di
Fano, diretto dal Maestro Francesco Santini

Musica: P.I. Tchaikovsky

Musica dal vivo: Angel Bellester Veliz

Testi: Arianna Perrone

Disegno luci: Andrea Gentili, Nicolò Pozzerle

Video: Francesco Collavino

Coproduzione:    Compagnia   Abbondanza/Bertoni,   CID   Cantieri
Oriente Occidente, Natiscalzi DT

Con il sostegno di: Fondazione Piemonte dal Vivo, Compagnia
C&C

Durata: 80 minuti

Spettacolo per tutti

Ciò che la nostra versione di Lo Schiaccianoci propone è un
tuffo tra desideri e memorie, partendo da quel punto nel tempo
in cui la magia del Natale era ancora così vera e speciale in
noi.

Lo Schiaccianoci vuole essere uno spettacolo per un ensemble
di danzatori, tutti sorpresi sulla soglia o nel pieno dell’età
adulta.

Nella versione di Schiaccianoci di Rudolf Nureyev del 1969, la
protagonista Clara diventa simbolo del passaggio non sempre
semplice dall’infanzia all’età adulta, costellata da dubbi,
ambiguità e timori, specchio di un’identità non chiara e
tormentata. Nel sogno, è la sua stessa proiezione, trasformata
da bambina a donna, a danzare con il Principe Schiaccianoci e
a girovagare per un “mondo altro”, un mondo migliore.

Così anche nella nostra pièce, i danzatori si ritrovano
davanti ad un proprio sé riflesso: un invito a ricordare chi
siamo stati e chi immaginavamo di diventare.

Abbiamo soddisfatto le nostre aspettative? Abbiamo realizzato
l’idea di noi auspicata dal nostro “io” fiducioso e
fanciullesco? Siamo veramente chi volevamo essere? Cosa
succede se veniamo spinti a riguardare verso quella nostra
parte intima che credeva in noi, nelle nostre speranze ed
aspirazioni più profonde? E se le scoprissimo frustrate dalla
realtà che ci circonda?

Personaggi stravaganti, che sono-che siamo, in fondo, noi
stessi.
Sulla scena non incontriamo più la danza spagnola della
Cioccolata, la danza araba del Caffè, o quella cinese del Tè,
ma altrettanti divertissement ugualmente incisivi e
caratterizzati, plasmati su ognuno degli interpreti.

Finestre che si aprono su mondi mirabolanti ed incredibili,
catturati in bilico tra ciò che immaginavamo, e ciò che è
accaduto realmente: come nei classici ballet blanc, l’azione
vive in due atti, due mondi paralleli, che qui arrivano ad
intrecciarsi sempre di più. L’ambientazione è dunque quella
del “ho immaginato che…”, “avrei desiderato così…”; se
potessimo oggi, sulla soglia o nel pieno della nostra età
adulta, esprimere un desiderio con la stessa forza con cui lo
facevamo nei Natali della nostra infanzia, cosa chiederemmo in
dono? Chi vorremmo essere? Dove? E con chi? Un mondo vero ed
onirico al tempo stesso, tragicamente comico, paradossalmente
sincero, dove i sogni tornano a bussare alla porta del
presente fino a farci credere che siano divenuti reali.

CLAUDIA ROSSI VALLI

Si forma come danzatrice al corso di teatro-danza della Scuola
d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dopo il diploma
continua la propria formazione in Italia e all’estero
studiando tra gli altri con Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT),
Willian Forsythe Company (D), Retina Dance Company (UK),
Ampersandance Youth Company (UK). Vince una borsa di studio
per l’American Dance Festival 2012 (NC, USA) dove viene
selezionata per danzare con la compagnia Shen Wei Dance Arts.
Dal 2014 è danzatrice della Compagnia Teatro-Danza Tiziana
Arnaboldi (CH). Dal 2015 è danzatrice della Compagnia Zappal.
Danza (IT). Dal 2016 è danzatrice della Compagnia
Abbondanza/Bertoni (IT). Claudia porta avanti il proprio
interesse per la coreografia dal 2011. Collabora a ROD – Three
Units on Kazakhstan, progetto finalista Premio Equilibrio
2014. È giovane coreografa ospite ad Agora Coaching Project
2013 di Michele Merola. Nel 2014 firma insieme a Tommaso Monza
Mary’s    Bath,   spettacolo    coprodotto     da  Compagnia
Abbondanza/Bertoni vincitore del Palio Poetico Ermo Colle
2015.

Nel 2015 firma insieme a Silvia Dezulian Arborea, spettacolo
prodotto da MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Partecipa
come giovane coreografa a GD’A/Nuove Traiettorie 2015/Rete
Anticorpi XL.

TOMMASO MONZA

Si forma come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera, e
si avvicina successivamente al teatro-danza e alla danza
contemporanea studiando con Compagnia Abbondanza/Bertoni,
Julien Hamilton, Roberto Castello, Ivan Wolf, Liat Waysbort,
Loren Potter. Lavora come danzatore e collaboratore per la
Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2005 e con la Compagnia Ambra
Senatore dal 2010. Nel 2010 inizia un proprio percorso
coreografico. Nel 2012 fa parte del progetto Choreoroam
Europe. Dal 2012 lavora al suo progetto ROD – Three Units on
Kazakhstan, finalista al Premio Equilibrio Roma 2014. I suoi
progetti vengono presentati in Italia ed Europa. Nel 2014
firma insieme a Claudia Rossi Valli Mary’s Bath, spettacolo
coprodotto da Compagnia Abbondanza/Bertoni e vincitore del
Palio Poetico Ermo Colle 2015. Sempre nel 2015 è coreografo
selezionato per il progetto Anghiari Dance Hub con il progetto
Sketches of Freedom. Nel 2016 fonda insieme a Claudia Rossi
Valli la Compagnia NATISCALZI DT, attualmente impegnata nel
progetto Lo Schiaccianoci. Nel 2016 è finalista al premio
prospettiva danza con il progetto Sketches of Freedom. Nel
2016 vince il bando CURA per le residenze col progetto Black
Lights. Nel 2017 fa parte del percorso formativo Choreographic
Dance organizzato da Aterballetto, collabora con il coreografo
egiziano Mohamed Yousry Shika al progetto Dimmi in Movimento e
crea per il Vignale Monferrato Festival il progetto site-
specific Valzer dei fiori e altre danze. Tommaso Monza è
sostenuto da molteplici strutture di residenze in Italia.

CORO DI VOCI BIANCHE INCANTO
Il coro di voci bianche Incanto nasce nel 2003 da un progetto
dell’Associazione Incanto di Fano, avente come scopo primario
quello di educare al canto ed alla coralità bambini in una
fascia di età dai 6 ai 14 anni, secondo precisi intenti
didattici che hanno condotto il coro stesso a potersi esibire
in concerti ed eventi specifici. Accanto alla formazione
didattica, il coro svolge anche attività concertistica. Ha
partecipato a prestigiose produzioni teatrali in
collaborazione con il Teatro della Fortuna di Fano, il Teatro
Rossini di Pesaro, il Teatro Sanzio di Urbino. Recentemente ha
partecipato alla manifestazione promossa dalla Fondazione
Carifano Le domeniche a San Domenico. Il coro dal 2003 è
diretto dal Maestro Francesco Santini.

FRANCESCO SANTINI

Francesco Santini ha studiato presso il Conservatorio di
Musica G. Rossini di Pesaro conseguendo i diplomi di Flauto,
Didattica della Musica e di Musica corale e Direzione di coro.
Insegnante di Educazione Musicale, si è avvicinato alla
vocalità infantile, conseguendo successivamente il diploma
presso la Scuola Superiore per Direttori di Coro della
Fondazione G. d’Arezzo di Arezzo, perfezionandosi con
direttori di coro di fama internazionale. Dal 2004 dirige il
coro Gaudium Vocis delle Terre Roveresche, dal 2005 il coro di
Voci Bianche Incanto e dal 2006 ha assunto la direzione del
Coro Polifonico Malatestiano. Guida il Coro Giovanile
Malatestiano sin dalla sua formazione.
dall’UniMc
I primi diplomati Unimc in mediazione familiare

Si è conclusa la prima edizione del corso di Perfezionamento
in “Mediazione familiare. Prospettive di rete nella
risoluzione dei conflitti”.

                                                  Si è conclusa
                                                  ieri, martedì
                                                  18 settembre
                                                  2018, con la
                                                  consegna
                                                  degli
                                                  attestati   la
                                              prima
                                              edizione del
                                              corso      di
                                              Perfezionamen
                                              to         in
                                              “Mediazione
                                              familiare.
                                              Prospettive
di rete nella risoluzione dei conflitti”, organizzato dal
corso di laurea in Servizi sociali del Dipartimento di
Giurisprudenza, Università di Macerata. Sono intervenuti il
rettore Francesco Adornato, il direttore del corso, Giuseppe
Rivetti e i componenti del comitato scientifico Tiziana
Montecchiari, Chiara Sirignano, Alessandra Fermani, Enrico
Emiliozzi, Sara Cristina Fattori e Sara Laguni Andreini.

Il    direttore      ha     evidenziato      la    rilevanza
dell’interdisciplinarietà dei moduli didattici, come anche
l’importanza del servizio di mediazione familiare nel contesto
del Disegno di legge, attualmente in discussione al Senato. Il
rettore, a sua volta, ha sottolineato la modernità del corso
rispetto alle modalità di risoluzione dei conflitti nelle
separazioni e nei divorzi.

I numerosi partecipanti hanno espresso un elevato
apprezzamento per l’iniziativa, le modalità e i contenuti
scientifici.Il corso di perfezionamento verrà riproposto anche
il prossimo anno accademico, viste le numerose richieste già
pervenute.

Nuova offerta didattica del Museo della Scuola Paolo e
Ornella Ricca: al via le prenotazioni

In programma venti laboratori dedicati alle scuole al Museo
della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» e novità per i docenti
con i percorsi formativi certificati dall’Università degli
Studi di Macerata.

Novità in arrivo al Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”
dell’Università degli Studi di Macerata. La nuova offerta
didattica ripropone i laboratori più amati – come quelli
dedicati al dettato, alle punizioni e alle merende di una
volta -, ma contiene anche alcune sorprese, soprattutto per i
docenti. Quest’anno, infatti, lo staff museale offre la
possibilità di trasformare i laboratori in progetti didattici
più articolati e in percorsi formativi per docenti certificati
dall’Università degli Studi di Macerata come percorsi validi
ai fini della formazione e dell’aggiornamento in servizio.
Per il nuovo anno scolastico sono in programma venti
laboratori, come sempre rivolti alle scuole di ogni ordine e
grado. Non mancheranno la visita al museo in inglese e
laboratori incentrati su temi d’attualità, come il bullismo.
Alcuni laboratori sono stati arricchiti, come “Nonno,
raccontami la tua scuola”: gli studenti avranno la possibilità
di diventare piccoli reporter e intervistare un testimone
della scuola passata. L’intervista – realizzata dagli studenti
al museo – sarà preceduta da una lezione in classe e sarà poi
pubblicata nel sito del museo della scuola. Tra i laboratori
storici, confermati quelli che spaziano dal maestro delle
caverne agli egizi.

Con “Il Museo fuori di sé” lo staff museale rinnova la propria
disponibilità nel favorire la sperimentazione di laboratori
trasferendosi nelle scuola con progetti didattici che nascono
su richiesta degli istituti scolastici o di singoli docenti.
Infine, con “Museo Express” si rinnova l’invito a raggiungere
in treno il museo che si trova a soli 550 metri dalla stazione
ferroviaria.

Il museo si trova in via Carducci, 63/A (primo piano, di
fronte all’INAIL).

Info: www.museodellascuola.unimc.it, 0733 2586104, 391
7145274. Il Museo è anche su Facebook “Museo della Scuola
Paolo e Ornella Ricca”.
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