Per guarire dalla carestia di speranza - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
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L’Osservatore il Settimanale Romano Città del Vaticano, giovedì 4 giugno 2020 anno LXXIII, numero 23 (4.047) PENTECOSTE 2020 Per guarire dalla carestia di speranza
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #editoriale 2 Senza Spirito Santo la missione è propaganda Francesco riprende i temi contenuti nel messaggio inviato di recente alle Pom I l 5 luglio del 1968, intervenendo all’Assemblea di annunciare il Vangelo, tu ti muovi perché lo generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, Spirito ti spinge e ti porta». Ignazio, allora metropolita di Laodicea, parla- Nel giorno di Pentecoste, ha detto il Papa va dell’azione dello Spirito nella vita della nell’omelia della Messa celebrata in San Pie- Chiesa e in ogni credente con queste parole: tro, «scopriamo la prima opera della Chiesa: «Egli è la novità che opera nel mondo, è la l’annuncio. Eppure vediamo che gli apostoli L’OSSERVATORE ROMANO presenza di Dio con noi e si “unisce al nostro non preparano una strategia; quando erano spirito”. Senza lo Spirito Dio è lontano, Cristo chiusi lì, nel Cenacolo, non facevano la strate- Unicuique suum Non praevalebunt resta nel passato, il Vangelo è lettera morta, la gia, no, non preparano un piano pastorale…». Edizione settimanale in lingua italiana Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità Sia l’omelia che il messaggio per la Giornata dominio, la missione propaganda, il culto una missionaria si collegano con un altro impor- Città del Vaticano ornet@ossrom.va semplice evocazione e l’agire umano una mo- tante messaggio, quello che nei giorni scorsi www.osservatoreromano.va rale da schiavi». Francesco ha inviato alle Pontificie Opere ANDREA MONDA Missionarie (POM). In quel documento — ar- Nel giorno della gioia di Pentecoste, resa D irettore chiviato in fretta o interpretato come conferma ancora più festosa per il ritorno del Papa alla GIANLUCA BICCINI di progetti già in corso — il Papa ha ricordato Coordinatore finestra con la piazza San Pietro nuovamente che l’orizzonte della missione della Chiesa è popolata di fedeli, la Chiesa prende coscienza l’ordinarietà della vita di ogni giorno, non i PIERO DI D OMENICANTONIO Progetto grafico ancora una volta del suo compito missionario. cenacoli elitari, e che Gesù ha incontrato i Un compito che non scaturisce da progetti o suoi primi discepoli mentre erano impegnati Redazione di ANDREA TORNIELLI da piani pastorali, ma dal riverbero grato di nel loro lavoro quotidiano, «non a un conve- via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano fax +39 06 6988 3675 un dono ricevuto, vissuto nella semplicità e gno, o a un seminario di formazione, o al tem- nell’ordinarietà della vita cristiana. «La missio- pio». Alla rete delle Pontificie Opere Missio- Servizio fotografico telefono 06 6988 4797 fax 06 6988 4998 ne, la “Chiesa in uscita” non sono un pro- narie, Francesco non ha proposto progetti di photo@ossrom.va www.photo.va gramma, una intenzione da realizzare per sfor- riforma o di nuova fondazione. Parlando evi- TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE zo di volontà — scrive Francesco nel messaggio dentemente di un rischio ben presente e quan- L’OSSERVATORE ROMANO per la Giornata missionaria mondiale 2020, ci- to mai attuale, ha chiesto alle POM di non Abbonamenti tando un brano del suo libro-intervista “Senza complicare ciò che è semplice, suggerendo in- Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00). di Lui non possiamo far nulla” —. È Cristo che vece che esse continuino a essere uno strumen- telefono 06 6989 9480 fax 06 6988 5164 fa uscire la Chiesa da se stessa. Nella missione to al servizio del Papa e delle Chiese locali. info@ossrom.va
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #intervista 3 Le minacce globali esigono una nuova solidarietà «L a pandemia deve essere un campanello di al- il sentimento di paura che si diffonde tra le larme. Le minacce globali mortali esigono una persone? nuova unità e solidarietà». Lo ha sottolineato La pandemia del covid-19 non è soltanto il Segretario generale delle Nazioni Unite, An- un’emergenza sanitaria globale. Nelle ultime tónio Guterres in questa intervista in esclusiva settimane c’è stata un’impennata delle teorie ai media vaticani. del complotto e dei sentimenti xenofobi. In al- cuni casi sono stati presi di mira giornalisti, Lei ha recentemente lanciato un appello per la operatori sanitari o difensori dei diritti umani pace nel mondo colpito dalla pandemia. solo per aver fatto il loro lavoro. Sin dall’ini- Un’iniziativa che ancora una volta si collega a zio di questa crisi ho esortato alla solidarietà quelle di Papa Francesco — da lei incontrato in tra società e tra Paesi. La nostra risposta deve Vaticano alla fine dello scorso anno e insieme al basarsi sui diritti umani e sulla dignità umana. quale ha diffuso un videomessaggio — che non Ho invitato anche le istituzioni educative a smette di chiedere la cessazione di ogni guerra. Lei concentrarsi sull’alfabetismo digitale, e ho ha detto: la furia del virus illustra la follia della esortato i media, specialmente le società della guerra. Perché secondo lei è così difficile far comunicazione sociale, a fare molto di più per passare questo messaggio? segnalare ed eliminare contenuti razzisti, miso- Anzitutto vorrei ribadire la mia profonda ri- gini o altrimenti dannosi, in linea con le leggi conoscenza a Papa Francesco per il sostegno internazionali sui diritti umani. I leader reli- dato al mio appello globale per il cessate il giosi hanno un ruolo cruciale da svolgere nel fuoco e al lavoro delle Nazioni Unite. Il suo promuovere il rispetto reciproco nelle loro co- impegno globale, la sua compassione e i suoi munità e anche al di fuori di esse. Si trovano inviti all’unità riaffermano i valori centrali che in una posizione ottimale per sfidare messaggi guidano il nostro lavoro: ridurre la sofferenza inesatti e dannosi e per incoraggiare tutte le umana e promuovere la dignità umana. Quan- comunità a promuovere la non violenza e a re- do ho lanciato l’appello per il cessate il fuoco, spingere la xenofobia, il razzismo e ogni for- il mio messaggio alle parti coinvolte in conflit- ma di intolleranza. ti in tutto il mondo è stato semplice: i combat- timenti devono cessare di modo che possiamo Ad alimentare la paura contribuiscono sicuramente concentrarci sul nostro nemico comune, il co- le false notizie di cui lei ha recentemente vid-19. Finora l’appello ha ricevuto l’appoggio denunciato una diffusione sempre maggiore. Come di 115 governi, di organizzazioni regionali, di combattere la disinformazione senza rischiare, in più di 200 gruppi della società civile nonché nome di questa battaglia, di offuscare libertà e di altri leader religiosi. Sedici gruppi armati si diritti fondamentali? sono impegnati a porre fine alla violenza. La gente nel mondo vuole sapere che cosa Al Segretario Inoltre, milioni di persone hanno firmato una fare e dove rivolgersi per avere consiglio. Inve- richiesta di sostegno on-line. Ma la diffidenza ce è costretta a gestire una epidemia di disin- generale continua a essere grande, ed è difficile tradurre questi impegni in azioni che facciano la diffe- formazione che, se va male, può mettere in pe- ricolo delle vite. Rendo onore ai giornalisti e a delle Nazioni renza nella vita di quanti subiscono gli effetti coloro che controllano le informazioni nella dei conflitti. I miei rappresentanti e inviati montagna di storie e post fuorvianti pubblicati Unite speciali si stanno adoperando instancabilmente nei social media. A sostegno di tale impegno, in tutto il mondo, con il mio coinvolgimento António Guterres diretto laddove è necessario, per trasformare le ho lanciato una iniziativa delle Nazioni Unite di risposta alle comunicazioni chiamata Veri- intenzioni espresse in cessate il fuoco concreti. Continuo a esortare le parti in conflitto, e tutti fied, volta a dare alla gente informazioni accu- coloro che possono influenzarle, a mettere al rate e basate sui fatti, incoraggiando al tempo primo posto la salute e la sicurezza delle per- stesso soluzioni e solidarietà mentre passiamo sone. Vorrei anche ricordare un altro appello dalla crisi alla ripresa. Anche i leader religiosi che ho lanciato e che considero essenziale: un hanno un ruolo da svolgere, utilizzando le lo- appello per la pace domestica. In tutto il ro reti e le loro capacità di comunicazione per mondo, con il diffondersi della pandemia stia- sostenere i governi nel promuovere le misure mo assistendo anche a un preoccupante au- di salute pubblica raccomandate dell’O rganiz- mento della violenza contro donne e ragazze. zazione mondiale della sanità — dal distanzia- Ho chiesto ai governi, alla società civile e a mento fisico a una buona igiene — e per smen- tutti coloro che possono aiutare nel mondo di tire false informazioni e voci. mobilitarsi per proteggere meglio le donne. Ho chiesto anche ai leader religiosi di tutte le Tra le informazioni infondate che quotidianamente fedi di condannare in modo inequivocabile raggiungono l’opinione pubblica figurano in questi ogni atto di violenza contro le donne e le ra- giorni molte critiche contro agenzie dell’Onu, come di ANDREA MONDA gazze e di sostenere i principi fondamentali l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). dell’uguaglianza... Qual è il suo giudizio in proposito? Mentre piangiamo le vite perse a causa del Alcuni mesi fa, ben prima dell’esplosione della virus, ci angoscia il fatto che ce ne saranno pandemia, lei ha parlato della paura come la molte altre, specialmente nei luoghi meno ca- merce più facile da vendere. È una questione che paci di far fronte a una pandemia. Guardare ora, in queste settimane, rischia di essere indietro a come la pandemia si è sviluppata e ulteriormente amplificata. Come contrastare secondo lei, e soprattutto in questo difficile periodo, CONTINUA A PAGINA 4
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #intervista 4 CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 3 sperimentino le cure che hanno mostrato di avere qualche efficacia? alla risposta internazionale sarà essenziale. Ma In un mondo interconnesso, nessuno è al si- in questo momento l’Organizzazione mondiale della sanità e l’intero sistema delle Nazioni curo fino a quando non lo sono tutti. È stata Unite stanno facendo una corsa contro il tem- questa, in sintesi, l’essenza del mio messaggio po per salvare vite. Mi preoccupa in modo al lancio del “ACT Accelerator”, ovvero la col- particolare la mancanza di un’adeguata solida- laborazione globale per velocizzare lo svilup- rietà con i Paesi in via di sviluppo — sia nel po, la produzione e l’equo accesso a nuove fornire loro il necessario per rispondere alla diagnostiche, terapie e vaccini per il covid-19. pandemia del covid-19 sia per far fronte al Va visto come un bene pubblico. Non un vac- drammatico impatto economico e sociale sui cino o delle cure per un Paese o una regione o più poveri nel mondo. L’Organizzazione mon- una metà del mondo — ma un vaccino e una diale della sanità e l’intero sistema delle Na- cura che sono accessibili, sicuri, efficaci, facil- zioni Unite sono interamente mobilitati per mente somministrabili e universalmente dispo- salvare vite, prevenire la carestia, attenuare il nibili per tutti, ovunque. Questo vaccino deve dolore e pianificare la ripresa. Abbiamo defini- essere il vaccino della gente. to un piano di risposta umanitaria globale per 7,6 miliardi di dollari americani per le popola- Come si può far sì che nella lotta al virus vi zioni più vulnerabili, tra cui i rifugiati e le siano Paesi di serie A e Paesi di serie B? Si persone internamente dislocate. Finora i dona- rischia comunque che la pandemia allarghi nel tori hanno offerto quasi un miliardo di dollari mondo il divario tra ricchi e poveri. Come evitare e io proseguo nel mio impegno per assicurare che questo accada? che questo piano venga finanziato per intero. I La pandemia sta portando alla luce disu- nostri team nei diversi Paesi stanno lavorando guaglianze ovunque. Disuguaglianze economi- in coordinamento con i governi per mobilitare che, disparità nell’accesso ai servizi sanitari e finanziamenti, aiutare i ministeri della salute a tanto altro ancora. Il numero delle persone essere preparati e sostenere le misure economi- povere potrebbe crescere di 500 milioni — il che e sociali, dalla sicurezza alimentare e primo aumento in trent’anni. Non possiamo l’istruzione da casa al trasferimento di contanti permettere che ciò accada ed è per questo che e molto altro ancora. Le nostre operazioni di continuo a chiedere un pacchetto di aiuti glo- pace continuano a svolgere i loro importanti bale per un ammontare pari ad almeno il dieci mandati di protezione e a sostenere i processi per cento dell’economia globale. I Paesi più di pace e politici. Le reti di distribuzione delle sviluppati possono farlo con risorse proprie, e Nazioni Unite sono state messe a disposizione alcuni hanno già iniziato a mettere in atto si- dei Paesi in via di sviluppo, con milioni di kit mili misure. Ma i Paesi in via di sviluppo han- per il test, respiratori e mascherine chirurgiche no bisogno di un sostegno consistente e ur- che sono ormai arrivate in più di cento Paesi. gente. Il Fondo monetario internazionale ha Abbiamo organizzato voli solidali per portare già approvato finanziamenti di emergenza per più forniture e operatori in decine di Paesi un primo gruppo di Paesi in via di sviluppo. dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. E La Banca mondiale ha comunicato che, con ri- sin dall’inizio, ho mobilitato le competenze di sorse nuove e già esistenti, nei prossimi 15 mesi cui dispone la famiglia delle Nazioni Unite può fornire finanziamenti per 160 miliardi di per fornire una serie di relazioni e ragguagli dollari americani. Il G20 ha appoggiato la so- sulle politiche al fine di offrire analisi e consi- spensione del pagamento dei debiti per i Paesi gli per una risposta efficace e coordinata da più poveri. Apprezzo pienamente queste misu- parte della comunità internazionale re, che possono tutelare persone, posti di lavo- (www.un.org/en/coronavirus/un-secretary-ge- ro e recare vantaggi in termini di sviluppo. Ma neral). anche questo non sarà sufficiente e sarà im- portante prendere in considerazione misure Viviamo in un tempo in cui si moltiplicano gli aggiuntive, tra cui la riduzione del debito, per attacchi al multilateralismo. C’è bisogno, a suo evitare crisi finanziarie ed economiche prolun- giudizio, di rafforzare la fiducia nei confronti delle gate. istituzioni internazionali? E come ciò può avvenire? C’è chi sostiene che dopo la pandemia il mondo La collaborazione e il contributo di tutti gli non sarà più lo stesso. Quale potrebbe essere il Stati — compresi quelli più potenti — sono es- futuro delle Nazioni Unite nel mondo di domani? senziali non solo per combattere il covid-19, La ripresa dalla pandemia offre opportunità ma anche per affrontare le sfide della pace e per condurre il mondo su un cammino più si- della sicurezza che si presentano. Sono anche curo, sano, sostenibile e inclusivo. Le disugua- essenziali per aiutare a creare le condizioni per glianze e i divari nella protezione sociale che una ripresa efficace nel mondo sviluppato e in sono emersi in modo così doloroso dovranno quello in via di sviluppo. Il virus ha dimostra- essere affrontati. Avremo anche l’opportunità to la nostra fragilità globale. E questa fragilità di mettere in primo piano le donne e l’ugua- non è limitata ai nostri sistemi sanitari. Ri- glianza di genere per aiutare a costruire una guarda tutti gli ambiti del nostro mondo e resilienza a shock futuri. La ripresa deve anda- delle nostre istituzioni. La fragilità degli sforzi re anche di pari passo con l’azione per il cli- globali coordinati è evidenziata dalla nostra ma. Ho chiesto ai governi di assicurare che i mancata risposta alla crisi climatica, dal rischio fondi per rivitalizzare l’economia siano utiliz- sempre crescente della proliferazione nucleare, zati per investire nel futuro, non nel passato... dalla nostra incapacità di riunirci per regola- I soldi dei contribuenti dovrebbero essere uti- mentare meglio il web. La pandemia deve es- lizzati per accelerare la decarbonizzazione di sere un campanello di allarme. Le minacce tutti gli aspetti della nostra economia e privile- globali mortali esigono una nuova unità e soli- giare la creazione di lavori verdi. È questo il darietà. momento per imporre una tassa sul carbone e far pagare chi inquina per il suo inquinamen- Lei ha pubblicamente plaudito all’iniziativa to. Le istituzioni finanziarie e gli investitori europea che mira allo sviluppo del vaccino contro devono tenere pienamente conto dei rischi cli- il covid-19. Eppure proprio la scoperta del matici. Il nostro modello continuano a essere vaccino potrebbe far nascere in alcuni la gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’Accordo tentazione di assumere una posizione dominante di Parigi sui cambiamenti climatici. Questo è all’interno della comunità internazionale. Come il tempo di essere determinati. Determinati a scongiurare questo pericolo? E come far sì che, sconfiggere il covid-19 e a uscire dalla crisi co- prima ancora di arrivare al vaccino, si struendo un mondo migliore per tutti.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #lettera 5 Profeti di un nuovo futuro Il Papa chiama i sacerdoti di Roma ad «annunciare e profetizzare il futuro», ricordando che la fase del dopo pandemia esige coraggio, discernimento e speranza per «instaurare un tempo sempre nuovo: il tempo del Signore». Francesco si rivolge direttamente al clero della sua diocesi — che quest’anno, proprio a causa della crisi sanitaria, non ha potuto incontrare Le indicazioni nel periodo quaresimale — attraverso una lettera pastorali resa nota nel pomeriggio di sabato 30 maggio. del cardinale vicario C ari fratelli, in questo tempo pasquale pensavo di incon- «È il momento per creare luoghi, occasioni per trarvi e celebrare insieme la Messa Crismale. permettere alle persone che Non essendo possibile una celebrazione di ca- abitano nei nostri quartieri rattere diocesano, vi scrivo questa lettera. La di raccontare questo tempo nuova fase che iniziamo ci chiede saggezza, della loro esistenza: (...) lungimiranza e impegno comune, in modo che attraverso le piattaforme tutti gli sforzi e i sacrifici fatti finora non siano internet e sempre di più vani. incontrandoci fisicamente, cercheremo di realizzare Durante questo tempo di pandemia, molti questo ascolto nelle case o di voi hanno condiviso con me, per posta elet- in parrocchia. Non sarà tronica o telefono, che cosa significava questa possibile realizzare incontri situazione imprevista e sconcertante. Così, sen- di massa: ma questo non è za poter uscire né avere un contatto diretto, un limite, è un’opportunità. mi avete permesso di conoscere “di prima ma- L’evangelizzazione chiede no” ciò che stavate vivendo. Questa condivi- incontri e dialoghi volto a sione ha nutrito la mia preghiera, in molti casi volto, che la situazione di graduale uscita dalla per ringraziare della testimonianza coraggiosa pandemia favorirà. È il e generosa che ricevevo da voi; in altri, era la Oggi come ieri sentiamo che «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini modo con cui la Chiesa supplica e l’intercessione fiduciosa nel Signore esprime la sua vicinanza a d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che sempre tende la sua mano (cfr. Mt 14, 31). tutti attraverso la che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, Sebbene fosse necessario mantenere il distan- condivisione di fede e di le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, speranza. Poiché ci aspetta ziamento sociale, questo non ha impedito di e nulla vi è di genuinamente umano che non un tempo difficile, dove la rafforzare il senso di appartenenza, di comu- trovi eco nel loro cuore» (Gaudium et spes, 1). nione e di missione che ci ha aiutato a far sì società sarà messa in forte Come conosciamo bene tutto questo! Tutti ab- crisi dalla perdita del lavoro che la carità, specialmente con le persone e le biamo ascoltato i numeri e le percentuali che di tante persone e comunità più svantaggiate, non fosse messa in giorno dopo giorno ci assalivano; abbiamo dall’impoverimento di fasce quarantena. Ho potuto constatare, in quei dia- toccato con mano il dolore della nostra gente. intere di popolazione loghi sinceri, che la necessaria distanza non Ciò che arrivava non erano dati lontani: le sta- urbana, non facciamo era sinonimo di ripiegamento o chiusura in sé tistiche avevano nomi, volti, storie condivise. mancare a nessuno il segno che anestetizza, addormenta e spegne la mis- Come comunità presbiterale non siamo stati delle opere di misericordia sione. estranei a questa realtà e non siamo stati a della Chiesa». Sono alcuni passaggi del documento che Incoraggiato da questi scambi, vi scrivo per- guardarla alla finestra; inzuppati dalla tempe- il cardinale vicario di Roma, ché voglio essere più vicino a voi per accom- sta che infuriava, voi vi siete ingegnati per es- Angelo De Donatis ha pagnare, condividere e confermare il vostro sere presenti e accompagnare le vostre comuni- preparato per accompagnare Il Pontefice chiede cammino. La speranza dipende anche da noi e tà: avete visto arrivare il lupo e non siete fug- questa fase di vita delle richiede che ci aiutiamo a mantenerla viva e giti né avete abbandonato il gregge (cfr. Gv comunità parrocchiali, ai preti di Roma operante; quella speranza contagiosa che si 10, 12-13). intitolato «Abitare con il coltiva e si rafforza nell’incontro con gli altri e Abbiamo patito la perdita repentina di fa- cuore la città». Ad esso si di lasciarsi che, come dono e compito, ci è data per co- miliari, vicini, amici, parrocchiani, confessori, affiancano due lettere, una inviata alle religiose, l’altra sorprendere struire la nuova “normalità” che tanto deside- riamo. punti di riferimento della nostra fede. Abbia- mo visto i volti sconsolati di coloro che non ai sacerdoti. dalla grazia Vi scrivo guardando alla prima comunità hanno potuto stare vicino e dire addio ai pro- apostolica, che pure visse momenti di confina- pri cari nelle loro ultime ore. Abbiamo visto la del Risorto mento, isolamento, paura e incertezza. Tra- sofferenza e l’impotenza degli operatori sanita- scorsero cinquanta giorni tra l’immobilità, la ri che, sfiniti, si esaurivano in interminabili e dalla forza umile chiusura, e l’annuncio incipiente che avrebbe giornate di lavoro preoccupati di soddisfare cambiato per sempre la loro vita. I discepoli, così tante richieste. Tutti abbiamo sentito l’in- e fedele del popolo mentre erano chiuse le porte del luogo dove si sicurezza e la paura di lavoratori e volontari che si esponevano quotidianamente perché i trovavano per paura, furono sorpresi da Gesù servizi essenziali fossero assicurati; e anche per che «stette in mezzo e disse loro: “Pace a accompagnare e prendersi cura di coloro che, voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il a causa della loro esclusione e vulnerabilità, fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Si- subivano ancora di più le conseguenze di que- gnore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! sta pandemia. Abbiamo ascoltato e visto le Come il Padre ha mandato me, anche io man- difficoltà e i disagi del confinamento sociale: do voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: “Ri- la solitudine e l’isolamento soprattutto degli cevete lo Spirito Santo”» (Gv 20, 19-22). Che anziani; l’ansia, l’angoscia e il senso di non- anche noi ci lasciamo sorprendere! protezione di fronte all’incertezza lavorativa e abitativa; la violenza e il logoramento nelle re- «Mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore» (Gv 20, 19) CONTINUA A PAGINA 6
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #lettera 6 CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 5 Sappiamo che dalla tribolazione e dalle esperienze dolorose non si esce lazioni. La paura ancestrale del contagio è tor- uguali a prima. Dobbiamo essere vi- nata a colpire con forza. Abbiamo condiviso gilanti e attenti. Il Signore stesso, anche le angoscianti preoccupazioni di intere nella sua ora cruciale, pregò per famiglie che non sanno cosa mettere nei piatti questo: «Non prego che tu li tolga la prossima settimana. dal mondo, ma che tu li custodisca Abbiamo sperimentato la nostra stessa vul- dal Maligno» (Gv 17, 15). Esposti e nerabilità e impotenza. Come il forno prova i colpiti personalmente e comunitaria- vasi del vasaio, così siamo stati messi alla pro- mente nella nostra vulnerabilità e va (cfr. Sir 27, 5). Frastornati da tutto ciò che fragilità e nei nostri limiti, corriamo accadeva, abbiamo sentito in modo amplifica- il grave rischio di ritirarci e di stare to la precarietà della nostra vita e degli impe- a “rimuginare” la desolazione che la gni apostolici. L’imprevedibilità della situazio- pandemia ci presenta, come pure di esasperar- ne ha messo in luce la nostra incapacità di ci in un ottimismo illimitato, incapace di ac- convivere e confrontarci con l’ignoto, con ciò cettare la reale dimensione degli eventi (cfr. che non possiamo governare o controllare e, Esort. ap. Evangelii gaudium, 226-228). come tutti, ci siamo sentiti confusi, impauriti, Le ore di tribolazione chiamano in causa la indifesi. Viviamo anche quella rabbia sana e nostra capacità di discernimento per scoprire Il grazie necessaria che ci spinge a non farci cadere le trovato grande conforto e quali sono le tentazioni che minacciano di in- braccia di fronte alle ingiustizie e ci ricorda sostegno nel poter di De Donatis che siamo stati sognati per la Vita. Come Ni- trappolarci in un’atmosfera di sconcerto e con- pregare con Lei e fusione, per poi farci cadere in un andazzo Pubblichiamo la lettera che codemo, di notte, sorpresi perché «il vento nell’ascoltarLa spezzare il che impedirà alle nostre comunità di promuo- il cardinale vicario di soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non pane della Parola nella vere la vita nuova che il Signore Risorto ci Roma, Angelo De Donatis, sai da dove viene né dove va», ci siamo chie- messa quotidiana e nelle vuole donare. Sono diverse le tentazioni, tipi- ha inviato a Papa sti: «Come può accadere questo?»; e Gesù ci catechesi settimanali. Nel che di questo tempo, che possono accecarci e Francesco per ringraziarlo ha risposto: «Tu sei maestro d’Israele e non silenzio assordante delle farci coltivare certi sentimenti e atteggiamenti del suo messaggio conosci queste cose?» (cfr. Gv 3, 8-10). nostre strade e delle che non permettono alla speranza di stimolare indirizzato il 30 maggio La complessità di ciò che si doveva affronta- la nostra creatività, il nostro ingegno e la no- nostre piazze, le Sue scorso ai sacerdoti della re non tollerava ricette o risposte da manuale; stra capacità di risposta. Dal voler assumere parole e i Suoi gesti di diocesi. richiedeva molto più di facili esortazioni o di- onestamente la gravità della situazione, ma portata profetica, hanno scorsi edificanti, incapaci di radicarsi e assu- cercando di risolverla solo con attività sostitu- risuonato nel mondo Santo Padre, mere consapevolmente tutto quello che la vita tive o palliative aspettando che tutto ritorni al- intero trasmettendo a nome del Consiglio concreta esigeva da noi. Il dolore della nostra la “normalità”, ignorando le ferite profonde e speranza e fiducia anche Episcopale e di tutti i gente ci faceva male, le sue incertezze ci colpi- il numero di persone cadute nel frattempo; fi- a tanti non credenti. presbiteri della Chiesa di vano, la nostra comune fragilità ci spogliava di no al rimanere immersi in una certa paraliz- Come Lei ci ha ricordato Roma, intendo ogni falso compiacimento idealistico o spiri- zante nostalgia del recente passato che ci fa nella meditazione dello esprimerLe un sincero tualistico, come pure di ogni tentativo di fuga dire “niente sarà più come prima” e ci rende scorso 27 marzo, ci siamo ringraziamento per la puritana. Nessuno è estraneo a tutto ciò che incapaci di invitare gli altri a sognare e ad ela- trovati improvvisamente Lettera indirizzata ai accade. Possiamo dire che abbiamo vissuto co- borare nuove strade e nuovi stili di vita. in un mare in tempesta, sacerdoti della nostra munitariamente l’ora del pianto del Signore: ab- tutti sulla stessa barca, Diocesi, perché «tutte biamo pianto davanti alla tomba dell’amico uniti nel remare nella «Venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace queste cose» che Lei «ha Lazzaro (cfr. Gv 11, 35), davanti alla chiusura stessa direzione e a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il pensato e sentito durante del suo popolo (cfr. Lc 13, 14; 19, 41), nella impossibilitati a salvarci fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. questo tempo di notte oscura del Getsemani (cfr. Mc 14, 32-42; da soli. Al timone di Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi!”» pandemia», le ha volute Lc 22, 44). È anche l’ora del pianto del discepolo questa imbarcazione, (Gv 20, 19-21). «condividere davanti al mistero della Croce e del male che agitata dalle onde, oltre fraternamente» con noi, colpisce tanti innocenti. È il pianto amaro di Il Signore non ha scelto o cercato una situa- alla presenza del affinché «ci aiutino nel Pietro dopo il rinnegamento (cfr. Lc 22, 62), zione ideale per irrompere nella vita dei suoi Maestro, abbiamo cammino della lode al quello di Maria Maddalena davanti al sepol- discepoli. Certamente avremmo preferito che riconosciuto la guida Signore e del servizio ai cro (cfr. Gv 20, 11). tutto ciò che è accaduto non fosse successo, paterna e rassicurante del fratelli», nella speranza Sappiamo che in tali circostanze non è facile ma è successo; e come i discepoli di Emmaus, Successore di Pietro che che «a tutti noi servano trovare la strada da percorrere, e nemmeno possiamo anche continuare a mormorare rattri- ci ha confermato nella per amare e servire di mancheranno le voci che diranno tutto quello stati lungo la strada (cfr. Lc 24, 13-21). Presen- fede in un momento di più». che si sarebbe potuto fare di fronte a questa tandosi nel Cenacolo a porte chiuse, in mezzo disorientamento. Grazie Essa è un dono prezioso realtà sconosciuta. I nostri modi abituali di re- all’isolamento, alla paura e all’insicurezza in per aver raccolto le che giunge al lazionarci, organizzare, celebrare, pregare, con- cui vivevano, il Signore è stato in grado di tra- confidenze, gli sfoghi e compimento del vocare e persino affrontare i conflitti sono stati sformare ogni logica e dare un nuovo signifi- le richieste dei nostri cammino pasquale, ai modificati e messi in discussione da una pre- cato alla storia e agli eventi. Ogni tempo è presbiteri e per averle Primi Vespri della senza invisibile che ha trasformato la nostra adatto per l’annuncio della pace, nessuna cir- presentate al Signore Solennità della quotidianità in avversità. Non si tratta solo di costanza è priva della sua grazia. La sua pre- nella Sua preghiera di Pentecoste, in cui un fatto individuale, familiare, di un determi- senza in mezzo al confinamento e alle assenze supplica e di riviviamo l’effusione nato gruppo sociale o di un Paese. Le caratte- forzate annuncia, per i discepoli di ieri come ringraziamento. dello Spirito sulla Chiesa ristiche del virus fanno scomparire le logiche per noi oggi, un nuovo giorno capace di met- Siamo consapevoli, come nascente, garante della con cui eravamo abituati a dividere o classifi- tere in discussione l’immobilità e la rassegna- Lei sottolinea, «che dalla comunione e dell’unità care la realtà. La pandemia non conosce ag- zione e di mobilitare tutti i doni al servizio tribolazione e dalle nella diversità. All’inizio gettivi, confini e nessuno può pensare di ca- della comunità. Con la sua presenza, il confi- esperienze dolorose non del testo, Lei ci rivela le varsela da solo. Siamo tutti colpiti e coinvolti. namento è diventato fecondo dando vita alla si esce uguali a prima», ragioni di questa missiva: nuova comunità apostolica. per cui «dobbiamo essere La narrativa di una società della profilassi, «Vi scrivo perché voglio imperturbabile e sempre pronta al consumo Diciamolo con fiducia e senza paura: «Dove vigilanti e attenti». Alla essere più vicino a voi indefinito è stata messa in discussione, rivelan- abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia» luce di quanto stiamo per accompagnare, do la mancanza di immunità culturale e spiri- (Rm 5, 20). Non temiamo gli scenari comples- vivendo, continueremo condividere e confermare tuale davanti ai conflitti. Una serie di vecchi e si che abitiamo perché lì, in mezzo a noi, c’è il l’ascolto del grido della il vostro cammino». nuovi interrogativi e problemi (che molte re- Signore; Dio ha sempre compiuto il miracolo città che Lei ci ha Le siamo riconoscenti gioni ritenevano superati e consideravano cose di generare buoni frutti (cfr. Gv 15, 5). La indicato per il cammino per la testimonianza di del passato) hanno occupato l’orizzonte e l’at- gioia cristiana nasce proprio da questa certez- di questo anno pastorale, paternità e di vicinanza tenzione. Domande che non troveranno rispo- za. In mezzo alle contraddizioni e all’incom- sapendo «che sarà nei confronti di noi sta semplicemente con la riapertura delle varie prensibile che ogni giorno dobbiamo affronta- indispensabile sviluppare sacerdoti e del popolo attività; piuttosto sarà indispensabile sviluppa- re, sommersi e persino storditi da tante parole un ascolto attento ma santo fedele di Dio, che re un ascolto attento ma pieno di speranza, se- e connessioni, si nasconde la voce del Risorto pieno di speranza, sereno ha dimostrato anche in reno ma tenace, costante ma non ansioso che che ci dice: «Pace a voi!». ma tenace, costante ma questo difficile tempo di possa preparare e spianare le strade che il Si- È confortante prendere il Vangelo e contem- non ansioso che possa pandemia. Abbiamo gnore ci chiama a percorrere (cfr. Mc 1, 2-3). plare Gesù in mezzo al suo popolo, mentre ac- preparare e spianare le
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #lettera 7 strade che il Signore ci coglie e abbraccia la vita e le persone così co- 21); con il coraggio, la premura e la responsa- chiama a percorrere». me si presentano. I suoi gesti danno corpo al bilità del samaritano (cfr. Lc 10, 33-35); con la Confidiamo nella Sua bellissimo canto di Maria: «Ha disperso i su- gioia e la festa del pastore per la sua pecora ri- guida saggia e ispirata perbi nei pensieri del loro cuore. Ha rovescia- trovata (cfr. Lc 15, 4-6); con l’abbraccio ricon- dallo Spirito, consapevoli to i potenti dai troni, ha innalzato gli umili» ciliante del padre che conosce il perdono (cfr. che «le ore di (Lc 1, 51-52). Egli stesso ha offerto le sue mani Lc 15, 20); con la pietà, la delicatezza e la te- tribolazione chiamano in e il suo costato ferito come una via di risurre- nerezza di Maria di Betania (cfr. Gv 12, 1-3); causa la nostra capacità zione. Non nasconde né dissimula le sue pia- con la mansuetudine, la pazienza e l’intelligen- di discernimento per ghe; anzi, invita Tommaso a toccare con mano za dei discepoli missionari del Signore (cfr. Mt scoprire quali sono le come un costato ferito può essere fonte di Vita 10, 16-23). Che siano le mani piagate del Ri- tentazioni che in abbondanza (cfr. Gv 20, 27-29). sorto a consolare le nostre tristezze, a risolleva- minacciano di In ripetute occasioni, come accompagnatore re la nostra speranza e a spingerci a cercare il intrappolarci in spirituale, ho potuto essere testimone del fatto Regno di Dio al di là dei nostri rifugi abituali. un’atmosfera di sconcerto che «la persona che vede le cose come sono Lasciamoci sorprendere anche dal nostro po- e confusione, per poi realmente, si lascia trafiggere dal dolore e polo fedele e semplice, tante volte provato e farci cadere in un piange nel suo cuore, è capace di raggiungere lacerato, ma anche visitato dalla misericordia andazzo che impedirà le profondità della vita e di essere veramente del Signore. Che questo popolo ci insegni a alle nostre comunità di felice. Quella persona è consolata, ma con la plasmare e temperare il nostro cuore di pastori promuovere la vita nuova consolazione di Gesù e non con quella del con la mitezza e la compassione, con l’umiltà che il Signore Risorto ci mondo. Così può avere il coraggio di condivi- e la magnanimità della resistenza attiva, soli- vuole donare». Gioiamo dere la sofferenza altrui e smette di fuggire dale, paziente e coraggiosa, che non resta in- nel vedere l’opera di Dio dalle situazioni dolorose. In tal modo scopre differente, ma smentisce e smaschera ogni scet- e le tante testimonianze che la vita ha senso nel soccorrere un altro nel ticismo e fatalismo. Quanto c’è da imparare di carità e di generosità, suo dolore, nel comprendere l’angoscia altrui, dalla forza del Popolo fedele di Dio che trova frutto della presenza del nel dare sollievo agli altri. Questa persona sen- sempre il modo di soccorrere e accompagnare Risorto in mezzo alla sua te che l’altro è carne della sua carne, non teme chi è caduto! La Risurrezione è l’annuncio che gente, anche in questo di avvicinarsi fino a toccare la sua ferita, ha le cose possono cambiare. Lasciamo che sia la momento di prova. compassione fino a sperimentare che le distan- Pasqua, che non conosce frontiere, a condurci Seguendo la Sua ze si annullano. Così è possibile accogliere creativamente nei luoghi dove la speranza e la esortazione, ci lasceremo quell’esortazione di san Paolo: “Piangete con vita stanno combattendo, dove la sofferenza e «sorprendere anche dal quelli che sono nel pianto” (Rm 12, 15). Saper il dolore diventano uno spazio propizio per la nostro popolo fedele e piangere con gli altri, questo è santità» (Esort. corruzione e la speculazione, dove l’aggressivi- semplice, tante volte ap. Gaudete et exsultate, 76). tà e la violenza sembrano essere l’unica via provato e lacerato, ma d’uscita. anche visitato dalla «“Come il Padre ha mandato me, anche io misericordia del Signore. Come sacerdoti, figli e membri di un popo- mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: lo sacerdotale, ci spetta assumere la responsa- Che questo popolo ci “Ricevete lo Spirito Santo”» (Gv 20, 21-22). insegni a plasmare e bilità per il futuro e proiettarlo come fratelli. temperare il nostro cuore Cari fratelli, in quanto comunità presbiterale Mettiamo nelle mani piagate del Signore, co- di pastori con la mitezza siamo chiamati ad annunciare e profetizzare il me offerta santa, la nostra fragilità, la fragilità e la compassione, con futuro, come la sentinella che annuncia l’auro- del nostro popolo, quella dell’umanità intera. l’umiltà e la magnanimità ra che porta un nuovo giorno (cfr. Is 21, 11): o Il Signore è Colui che ci trasforma, che si ser- della resistenza attiva, sarà qualcosa di nuovo, o sarà di più, molto di ve di noi come del pane, prende la nostra vita solidale, paziente e più e peggio del solito. La Risurrezione non è nelle sue mani, ci benedice, ci spezza e ci con- coraggiosa, che non resta solo un evento storico del passato da ricordare divide e ci dà al suo popolo. E con umiltà la- indifferente, ma e celebrare; è di più, molto di più: è l’annun- sciamoci ungere dalle parole di Paolo affinché smentisce e smaschera cio della salvezza di un tempo nuovo che ri- si diffondano come olio profumato nei diversi ogni scetticismo e suona e già irrompe oggi: «Proprio ora germo- angoli della nostra città e risveglino così la fatalismo». glia, non ve ne accorgete?» (Is 43, 19); è l’ad- speranza discreta che molti — tacitamente — Grazie Santità, perché ci venire che il Signore ci chiama a costruire. La custodiscono nel loro cuore: «Siamo tribolati invita a guardare al fede ci permette una realistica e creativa imma- da ogni parte, ma non schiacciati; siamo scon- futuro con quella fiducia ginazione, capace di abbandonare la logica volti, ma non disperati; perseguitati, ma non che nasce dallo sguardo della ripetizione, della sostituzione o della abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando di fede, verso l’«ad- conservazione; ci invita ad instaurare un tem- sempre e dovunque nel nostro corpo la morte venire che il Signore ci po sempre nuovo: il tempo del Signore. Se di Gesù, perché anche la vita di Gesù si mani- chiama a costruire». una presenza invisibile, silenziosa, espansiva e festi nel nostro corpo» (2 Cor 4, 8-10). Parteci- Poiché solo «la fede ci virale ci ha messo in crisi e ci ha sconvolto, la- piamo con Gesù alla sua passione, la nostra permette una realistica e sciamo che quest’altra Presenza discreta, ri- passione, per vivere anche con Lui la forza creativa immaginazione, spettosa e non invasiva ci chiami di nuovo e ci della risurrezione: certezza dell’amore di Dio capace di abbandonare la insegni a non avere paura di affrontare la real- capace di muovere le viscere e di uscire agli logica della ripetizione, tà. Se una presenza impalpabile è stata in gra- incroci delle strade per condividere “la Buona della sostituzione o della do di scompaginare e ribaltare le priorità e le Notizia con i poveri, per annunciare la libera- conservazione» e «ci apparentemente inamovibili agende globali zione ai prigionieri e la vista ai ciechi, per dare invita ad instaurare un che tanto soffocano e devastano le nostre co- libertà agli oppressi e proclamare un anno di tempo sempre nuovo: il munità e nostra sorella terra, non temiamo che grazia dal Signore” (cfr. Lc 4, 18-19), con la tempo del Signore». sia la presenza del Risorto a tracciare il nostro gioia che tutti possono partecipare attivamente Le assicuro che nei tre percorso, ad aprire orizzonti e a darci il corag- con la loro dignità di figli del Dio vivente. giorni di ritiro e di gio di vivere questo momento storico e singo- Tutte queste cose, che ho pensato e sentito preghiera che abbiamo lare. Un pugno di uomini paurosi è stato ca- durante questo tempo di pandemia, voglio vissuto per prepararci ad pace di iniziare una corrente nuova, annuncio condividerle fraternamente con voi, perché ci accogliere l’effusione vivo del Dio con noi. Non temete! «La forza aiutino nel cammino della lode al Signore e dello Spirito, abbiamo della testimonianza dei santi sta nel vivere le del servizio ai fratelli. Spero che a tutti noi pregato per Lei, Beatitudini e la regola di comportamento del servano per “amare e servire di più”. affidando la Sua persona giudizio finale» (Esort. ap. Gaudete et exsulta- te, 109). Il Signore Gesù vi benedica e la Vergine e il Suo ministero al Santa vi protegga. E, per favore, vi chiedo di Signore mediante Lasciamoci sorprendere ancora una volta dal non dimenticarvi di pregare per me. l’intercessione di Maria, Risorto. Che sia Lui, dal suo costato ferito, se- Madre della Chiesa, che gno di quanto diventa dura e ingiusta la real- Fraternamente, nella nostra amata città tà, a spingerci a non voltare le spalle alla dura FRANCESCO veneriamo come Salus e difficile realtà dei nostri fratelli. Che sia Lui Populi Romani e a insegnarci ad accompagnare, curare e fascia- Roma, presso San Giovanni Madonna del Divino re le ferite del nostro popolo, non con timore in Laterano, Amore. Le vogliamo ma con l’audacia e la prodigalità evangelica 31 maggio 2020, bene! della moltiplicazione dei pani (cfr. Mt 14, 15- Solennità di Pentecoste.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #missioni 8 «In questo anno, segnato dalle sofferenze e dalle sfide procurate dalla pandemia da covid 19», il «cammino missionario di tutta la Chiesa prosegue alla luce della parola che troviamo nel racconto della vocazione del profeta Isaia: “Eccomi, manda me” (6, 8)»: è quanto scrive il Papa nel messaggio — firmato il 31 maggio, solennità di Pentecoste — per la 94a Giornata missionaria mondiale, che si celebrerà domenica 18 ottobre. «Eccomi, manda me» (Is 6, 8) C ari fratelli e sorelle, quei discepoli, che parlano a una sola voce e Marc Chagall, «La chiamata Desidero esprimere la mia gratitudine a Dio nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” (v. 38), di Isaia» (1968) per l’impegno con cui in tutta la Chiesa è sta- così anche noi ci siamo accorti che non possia- to vissuto, lo scorso ottobre, il Mese Missiona- mo andare avanti ciascuno per conto suo, ma rio Straordinario. Sono convinto che esso ha solo insieme» (Meditazione in Piazza San Pie- contribuito a stimolare la conversione missio- tro, 27 marzo 2020). Siamo veramente spaven- naria in tante comunità, sulla via indicata dal tati, disorientati e impauriti. Il dolore e la tema «Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità in missione nel mondo». umana; ma nello stesso tempo ci riconosciamo In questo anno, segnato dalle sofferenze e tutti partecipi di un forte desiderio di vita e di dalle sfide procurate dalla pandemia da covid liberazione dal male. In questo contesto, la 19, questo cammino missionario di tutta la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da sé Chiesa prosegue alla luce della parola che tro- stessi per amore di Dio e del prossimo si pre- viamo nel racconto della vocazione del profeta senta come opportunità di condivisione, di Isaia: «Eccomi, manda me» (Is 6, 8). È la ri- servizio, di intercessione. La missione che Dio sposta sempre nuova alla domanda del Signo- affida a ciascuno fa passare dall’io pauroso e re: «Chi manderò?» (ibid.). Questa chiamata chiuso all’io ritrovato e rinnovato dal dono di proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericor- sé. dia che interpella sia la Chiesa sia l’umanità Nel sacrificio della croce, dove si compie la nell’attuale crisi mondiale. «Come i discepoli missione di Gesù (cfr. Gv 19, 28-30), Dio rive- del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da la che il suo amore è per ognuno e per tutti una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo (cfr. Gv 19, 26-27). E ci chiede la nostra perso- resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti nale disponibilità ad essere inviati, perché Egli fragili e disorientati, ma nello stesso tempo è Amore in perenne movimento di missione, importanti e necessari, tutti chiamati a remare sempre in uscita da sé stesso per dare vita. Per insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicen- amore degli uomini, Dio Padre ha inviato il da. Su questa barca... ci siamo tutti. Come Figlio Gesù (cfr. Gv 3, 16). Gesù è il Missiona- rio del Padre: la sua Persona e la sua opera so- no interamente obbedienza alla volontà del Padre (cfr. Gv 4, 34; 6, 38; 8, 12-30; Eb 10, 5- La pandemia 10). A sua volta Gesù, crocifisso e risorto per noi, ci attrae nel suo movimento di amore, con il suo stesso Spirito, il quale anima la Chiesa, fa di noi dei discepoli di Cristo e ci invia in missione verso il mondo e le genti. Messaggio del Papa per la prossima è una sfida «La missione, la “Chiesa in uscita” non so- no un programma, una intenzione da realizza- re per sforzo di volontà. È Cristo che fa uscire la Chiesa da se stessa. Nella missione di an- nunciare il Vangelo, tu ti muovi perché lo Spi- Giornata mondiale che ci celebrerà il 18 ottobre per la Chiesa rito ti spinge e ti porta» (Senza di Lui non pos- siamo far nulla, LEV - San Paolo, 2019, 16-17). Dio ci ama sempre per primo e con questo amore ci incontra e ci chiama. La nostra voca- zione personale proviene dal fatto che siamo in uscita figli e figlie di Dio nella Chiesa, sua famiglia, fratelli e sorelle in quella carità che Gesù ci ha testimoniato. Tutti, però, hanno una dignità umana fondata sulla chiamata divina ad essere figli di Dio, a diventare, nel sacramento del
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #missioni 9 Battesimo e nella libertà della fede, ciò che so- sofferenza, la paura, l’isolamento ci interpella- no da sempre nel cuore di Dio. no. La povertà di chi muore solo, di chi è ab- Già l’aver ricevuto gratuitamente la vita co- bandonato a sé stesso, di chi perde il lavoro e stituisce un implicito invito ad entrare nella il salario, di chi non ha casa e cibo ci interro- ga. Obbligati alla distanza fisica e a rimanere dinamica del dono di sé: un seme che, nei bat- a casa, siamo invitati a riscoprire che abbiamo tezzati, prenderà forma matura come risposta bisogno delle relazioni sociali, e anche della d’amore nel matrimonio e nella verginità per il relazione comunitaria con Dio. Lungi dall’au- Regno di Dio. La vita umana nasce dall’amore mentare la diffidenza e l’indifferenza, questa di Dio, cresce nell’amore e tende verso l’amo- condizione dovrebbe renderci più attenti al re. Nessuno è escluso dall’amore di Dio, e nel nostro modo di relazionarci con gli altri. E la santo sacrificio di Gesù Figlio sulla croce Dio preghiera, in cui Dio tocca e muove il nostro ha vinto il peccato e la morte (cfr. Rm 8, 31- cuore, ci apre ai bisogni di amore, di dignità e 39). Per Dio, il male — persino il peccato — di- di libertà dei nostri fratelli, come pure alla cu- venta una sfida ad amare e amare sempre di ra per tutto il creato. L’impossibilità di riunirci più (cfr. Mt 5, 38-48; Lc 23, 33-34). Perciò, nel come Chiesa per celebrare l’Eucaristia ci ha Mistero pasquale, la divina misericordia guari- fatto condividere la condizione di tante comu- sce la ferita originaria dell’umanità e si riversa nità cristiane che non possono celebrare la sull’universo intero. La Chiesa, sacramento Messa ogni domenica. In questo contesto, la universale dell’amore di Dio per il mondo, domanda che Dio pone: «Chi manderò?», ci continua nella storia la missione di Gesù e ci viene nuovamente rivolta e attende da noi una invia dappertutto affinché, attraverso la nostra risposta generosa e convinta: «Eccomi, manda testimonianza della fede e l’annuncio del Van- me!» (Is 6, 8). Dio continua a cercare chi in- gelo, Dio manifesti ancora il suo amore e pos- viare al mondo e alle genti per testimoniare il sa toccare e trasformare cuori, menti, corpi, so- suo amore, la sua salvezza dal peccato e dalla cietà e culture in ogni luogo e tempo. morte, la sua liberazione dal male (cfr. Mt 9, La missione è risposta, libera e consapevole, 35-38; Lc 10, 1-12). alla chiamata di Dio. Ma questa chiamata pos- Celebrare la Giornata Missionaria Mondiale siamo percepirla solo quando viviamo un rap- significa anche riaffermare come la preghiera, porto personale di amore con Gesù vivo nella la riflessione e l’aiuto materiale delle vostre of- sua Chiesa. Chiediamoci: siamo pronti ad ac- cogliere la presenza dello Spirito Santo nella ferte sono opportunità per partecipare attiva- nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla mis- mente alla missione di Gesù nella sua Chiesa. sione, sia nella via del matrimonio, sia in quel- La carità espressa nelle collette delle celebra- la della verginità consacrata o del sacerdozio zioni liturgiche della terza domenica di otto- ordinato, e comunque nella vita ordinaria di bre ha lo scopo di sostenere il lavoro missiona- tutti i giorni? Siamo disposti ad essere inviati rio svolto a mio nome dalle Pontificie Opere ovunque per testimoniare la nostra fede in Dio Missionarie, per andare incontro ai bisogni Padre misericordioso, per proclamare il Vange- spirituali e materiali dei popoli e delle Chiese lo della salvezza di Gesù Cristo, per condivi- in tutto il mondo per la salvezza di tutti. dere la vita divina dello Spirito Santo edifican- La Santissima Vergine Maria, Stella do la Chiesa? Come Maria, la madre di Gesù, dell’evangelizzazione e Consolatrice degli af- siamo pronti ad essere senza riserve al servizio flitti, discepola missionaria del proprio Figlio della volontà di Dio (cfr. Lc 1, 38)? Questa di- Gesù, continui a intercedere per noi e a soste- sponibilità interiore è molto importante per nerci. poter rispondere a Dio: “Eccomi, Signore, manda me” (cfr. Is 6, 8). E questo non in Roma, San Giovanni in Laterano, astratto, ma nell’oggi della Chiesa e della sto- 31 maggio 2020, ria. Solennità di Pentecoste Capire che cosa Dio ci stia dicendo in que- sti tempi di pandemia diventa una sfida anche per la missione della Chiesa. La malattia, la
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 4 giugno 2020 #copertina/Pentecoste 10 Dalle grandi prove bisogna uscire migliori M Mentre si stava compiendo la festa della Pen- Abbiamo davanti a noi il dovere di costruire Migliaia di fedeli di oltre tecoste, tutti i credenti si trovavano riuniti nel- una realtà nuova. Il Signore lo farà; noi pos- cento Paesi hanno pregato lo stesso luogo. Così inizia il secondo capitolo siamo collaborare: «Io faccio nuove tutte le insieme, uniti attraverso del libro degli Atti degli Apostoli che abbiamo cose» (Ap 21, 5). i media tradizionali appena ascoltato. Anche oggi, grazie ai pro- Quando usciremo da questa pandemia, non e i social, nella grande gressi tecnici, siamo riuniti, credenti di diverse potremo continuare a fare ciò che stavamo fa- veglia di Pentecoste parti del mondo, nella veglia di Pentecoste. cendo e come lo stavamo facendo. No, sarà organizzata da Charis, Il racconto continua: «Venne all’improvviso il servizio unico tutto diverso. Tutta questa sofferenza non sarà dal cielo un fragore, quasi un vento che si ab- internazionale servita a nulla se non costruiremo tutti insieme batté impetuoso, e riempì tutta la casa dove per il Rinnovamento una società più giusta, più equa, più cristiana, stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, carismatico cattolico, nato non di nome, ma di fatto, una realtà che ci che si dividevano, e si posarono su ciascuno di un anno fa per volontà porti a una condotta cristiana. Se non lavore- di Papa Francesco. Eretto loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo» remo per porre fine alla pandemia della pover- (vv. 2-4). l’8 dicembre 2018 tà nel mondo, alla pandemia della povertà nel dal Dicastero per i laici, Lo Spirito si posa su ognuno dei discepoli, paese di ognuno di noi, nella città dove vive la famiglia e la vita, come su ognuno di noi. Lo Spirito promesso da Ge- ognuno di noi, questo tempo sarà stato inva- organismo di comunione, sù viene a rinnovare, a convertire, a guarire no. i suoi statuti sono entrati ognuno di noi. Viene a guarire le paure — Dalle grandi prove dell’umanità, e tra que- in vigore a Pentecoste quante paure abbiamo —, le insicurezze; viene ste la pandemia, si esce migliori o peggiori. 2019, quando a guarire le nostre ferite, anche le ferite che ci Non si esce uguali. la Fraternità cattolica facciamo gli uni gli altri; e viene a trasformarci delle comunità carismatiche in discepoli, discepoli missionari, testimoni, Io vi chiedo: Come volete uscirne voi? Mi- gliori o peggiori? Ed è per questo che oggi ci di alleanza, conosciuta pieni di coraggio, della parresia apostolica, ne- come Catholic Fraternity, cessari per la predicazione del Vangelo di Ge- apriamo allo Spirito Santo affinché sia Lui a cambiare il nostro cuore e ad aiutarci a uscirne e l’International Catholic sù come leggiamo, nei versetti che seguono, Charismatic Renewal che accadde ai discepoli. migliori. Services (Iccrs) hanno Se non vivremo per essere giudicati secondo cessato definitivamente Alla veglia Oggi più che mai abbiamo bisogno che il Padre ci mandi lo Spirito Santo. Nel primo quello che ci dice Gesù: «Perché io ho avuto le loro attività. fame e mi avete dato da mangiare, sono stato mondiale capitolo degli Atti degli Apostoli, Gesù dice ai carcerato e siete venuti a trovarmi, forestiero e L’appuntamento on line era per la sera di sabato suoi discepoli «di attendere l’adempimento organizzata on line della promessa del Padre, “quella — disse — mi avete ospitato» (cfr. Mt 25, 35-36), non ne usciremo migliori. 30 maggio alle 22 che voi avete udito da me: Giovanni battezzò di Roma per una veglia dal Catholic con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sa- E questo è compito di tutti, di tutti noi. E ecumenica cui è intervenuto rete battezzati in Spirito Santo”» (v. 4). E, nel anche di voi di Charis, che siete tutti i cari- anche il Pontefice con Charismatic versetto 8, aggiunge: «Riceverete la forza dallo smatici uniti. un videmoessaggio Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me in spagnolo. Renewal sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Il terzo documento di Malines, scritto negli Ne pubblichiamo anni Settanta dal cardinale Suenens e dal ve- la traduzione italiana. International Giudea e la Samaria e fino ai confini della ter- ra». scovo Helder Camara, intitolato Rinnovamento Carismatico e servizio all’uomo, segna questo Service Testimonianza di Gesù. A questa testimonian- cammino come una corrente di grazia. Siate za ci conduce lo Spirito Santo. Oggi il mondo fedeli a questa chiamata dello Spirito Santo! (Charis) soffre, è ferito; viviamo in un mondo molto fe- Mi tornano ora in mente le parole profeti- rito, che soffre, specialmente nei più poveri, che di Giovanni XXIII con cui annuncia il con- che vengono scartati, ora che tutte le nostre si- cilio Vaticano II e di cui il Rinnovamento Ca- curezze umane sono sparite, il mondo ha biso- rismatico fa tesoro in modo particolare: «E si gno che noi gli diamo Gesù. Ha bisogno della degni l’adorabile Spirito di Dio, accondiscen- nostra testimonianza del Vangelo, il Vangelo dendo alle aspettative di tutti, di accogliere di Gesù. Questa testimonianza la possiamo questa supplica, che ogni giorno gli viene ri- dare soltanto con la forza dello Spirito Santo. volta da ogni parte della terra: “Rinnova in Abbiamo bisogno che lo Spirito ci dia occhi questa nostra epoca i tuoi prodigi, quasi come nuovi, apra la nostra mente e il nostro cuore con una nuova Pentecoste, e concedi alla San- per affrontare il momento presente e il futuro ta Chiesa che, perseverando concordemente e con la lezione appresa: siamo una sola umani- assiduamente con Maria, la Madre di Gesù, e tà. Nessuno si salva da solo. Nessuno. San guidata da San Pietro, estenda il regno del di- Paolo dice nella Lettera ai Galati: «Non c’è vin Salvatore, regno di verità e di giustizia, re- più giudeo né greco; non c’è più schiavo né li- gno di amore e di pace”». bero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti uniti a Cristo siamo uno solo, un corpo solo» Auguro a tutti voi in questa veglia la conso- (cfr. 3, 28) reso coeso dalla forza dello Spirito lazione dello Spirito Santo. E la forza dello Santo. Da questo Battesimo dello Spirito San- Spirito Santo per uscire da questo momento to che Gesù annuncia. Lo sappiamo, lo sap- di dolore, di tristezza e di prova che è la pan- piamo, ma questa pandemia che viviamo ce lo demia; per uscirne migliori. ha fatto sperimentare in modo molto più Che il Signore vi benedica e la Vergine Ma- drammatico. ria vi custodisca.
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