RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN

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RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
RASSEGNA STAMPA
MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E
         BENE COMUNE
          Maggio 2020
RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
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RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
Corriere della Sera Venerdì 22 Maggio 2020                                                                                                                                                                                                    37

Cultura
                                                                                                                      Il poeta di strada Ivan Tresoldi offre a «la                                 mento (e 3,99 al mese o 39,99 l’anno con
                                                                                                                      Lettura» una sua opera all’aperto (che                                       una settimana gratis) e si può scaricare
                                                                                                                      ora non c’è più) con un taglio fotografico                                   su App Store e Google Play. Chi si abbona
                                                                        Poesiadistrada:                               inedito, elaborato graficamente. L’opera è                                   può ricevere la newsletter de «la Lettura»,
                                                                        l’operanell’App                               nell’App del supplemento, mentre nell’in-                                    che oggi si apre con un testo di Maurizio
                                                                        NewsletterconFerrera                          serto in edicola e nella stessa App Tresoldi
                                                                                                                      dialoga con l’artista Emilio Isgrò, gli archi-      L’App è
                                                                                                                                                                                                   Ferrera sull’Europa. Alla newsletter ci si
                                                                                                                                                                                                   può iscrivere, anche autonomamente
                                                                                                                      tetti Stefano Boeri e Odile Decq su come            disponibile              dall’App, su corriere.it/newsletter.
                                                                                                                      ridisegnare le città oggi che dobbiamo              per tablet
                                                                                                                      convivere con il Covid. L’App è in abbona-          e smartphone

                   Storie L’autrice tenne a lungo segreta la vicenda della piccola nata cent’anni fa. Poi la raccontò in un libro mai uscito in Italia

                   La bambina cancellata
                   Pearl S. Buck, scrittrice Premio Nobel, e Carol, la figlia disabile che non volle con sé
                   di Gian Antonio Stella                                                                                                                                                                allora a Nanchino: «La nostra ca-
La vita                                                                                                                                                                                                  sa era circondata da prati e giar-

                   U
                                                                                                                                                                                                         dini, un boschetto di bambù e
● Pearl S. (che             n giorno «mi capitò di                                                                                                                                                       grandi alberi (...) e fattorie e sta-
sta per                     prendere la sua piccola                                                                                                                                                      gni di pesce. Era una casa piace-
Sydenstricker,              mano destra per guidarla                                                                                                                                                     vole e salutare per un bimbo. (Ca-
il cognome da               nello scrivere una parola.                                                                                                                                                   rol) era ancora bella come lo sa-
nubile della       Era bagnata di sudore. Le presi                                                                                                                                                       rebbe oggi se dietro i suoi linea-
scrittrice) Buck   entrambe le mani, le aprii e vidi                                                                                                                                                     menti ci fosse la luce della
era nata a         che erano bagnate. Mi resi conto                                                                                                                                                      mente. Penso di essere stata l’ul-
Hillsboro, negli   che la bambina era sottoposta a                                                                                                                                                       tima a percepire che qualcosa
Stati Uniti, nel   un’intensa tensione, che faceva                                                                                                                                                       non andava. Era la mia prima fi-
1892               del suo meglio per compiacermi                                                                                                                                                        glia e non avevo paragoni da fare
                   sottomettendosi a cose che non                                                                                                                                                        con gli altri».
● Cresciuta in     capiva minimamente, col solo                                                                                                                                                             Come poteva essersi annidato
Cina, dove si      desiderio angelico di acconten-                                                                                                                                                       tanto dolore in una casa così se-
erano trasferiti   tarmi. Ma non stava davvero im-                                                                                                                                                       rena? «La consapevolezza che
i genitori,        parando qualcosa».                                                                                                                                                                    qualcosa non andava cominciò
missionari            Toglie il fiato, il racconto di co-                                                                                                                                                ad affacciarsi verso i tre anni —
della Chiesa       me Pearl Buck precipitò nella di-                                                                                                                                                     ricostruisce Gabriella La Rovere,
presbiteriana,     sperata consapevolezza che la fi-                                                                                                                                                     autrice del libro di racconti Mi di-
tornò negli Usa    glioletta Carol aveva un grave ri-                                                                                                                                                    spiace, suo figlio è autistico (edi-
a 18 anni. Visse   tardo mentale. Definitivo. «Avevo                                                                                                                                                     zioni Abele) —, a differenza dei
ancora in Cina     visto da ragazza un solo bambino                                                                                                                                                      coetanei, la bambina non parlava
e Giappone per     difettoso, il piccolo figlio di un                                                                                                                                                    e i suoi movimenti erano poco
rientrare di       missionario, e lui non aveva fatto                                                                                                                                                    coordinati. Spaventata, Pearl si
nuovo in patria    alcuna impressione su di me ol-                                                                                                                                                       rifaceva alle storie di amici e vici-
nel 1935           tre a quello di amore e pietà»,                                                                                                                                                       ni di casa i cui figli erano stati
                   scriverà. «Nessuna giovane ma-                                                                                                                                                        lenti nel parlare e camminare. Al-
● Il primo         dre avrebbe potuto essere meno                                                                                                                                                        l’epoca non si sapeva niente della
romanzo che la     preparata di me».                                                                                                                                                                     fenilchetonuria da cui era affetta
rese celebre a        Nata a Hillsboro, nel West Vir-                                                                                                                                                    Carol...». Amici e vicini che non
livello            ginia, nel 1892, figlia di un mis-                                                                                                                                                    trovarono il coraggio di dire tut-
internazionale     sionario presbiteriano, Absalom                                                                                                                                                       to: «Ancor oggi non riesco a capi-
fu, nel 1931, La   Sydenstricker, che nel 1880 si era                                                                                                                                                    re la loro ritrosia. Perché per me
                                                                                                                                                                                                         la verità è tanto più cara di ogni
                                                                                                                                                                                                         menzogna confortante». Anzi,
                                                                                                                                                                                                         «migliore è un amico, più deve
                                                                                                                                                                                                         usare la verità. C’è un valore nella
                                                                                                                                                                                                         ferita rapida e necessaria. Così
                                                                                                                                                                                                         mia figlia aveva quasi quattro an-
                                                                                                                                                                                                         ni quando scoprii da sola che la
                                                                                                                                                                                                         sua mente aveva smesso di cre-
                                                                                                                                                                                                         scere».
                                                                                                                                                                                                            Provò e riprovò per anni, Pearl
                                                                                                                                                                                                         Buck, ad aiutare la piccola a tirar
                                                                                                                                                                                                         fuori il meglio che potesse. Quel-
                                                                                                                                                                                                         la «scatoletta preziosa» che papa
                                                            Qui sopra, Pearl S. Buck con la figlia Carol. A sinistra, la scrittrice riceve il Nobel dalle mani del re di Svezia nel 1938                 Francesco vede nascosta dentro
                                                                                                                                                                                                         ogni creatura disabile. E lo stra-
buona terra,       trasferito con la moglie Caroline        goglio cresceva mentre parlava-              be riuscita solo nel 1950, quindici           quale avrebbe via via aggiunto al-                zio del fallimento fu tale da iso-
premiato con il    in Cina, fatti salvi lunghi ma rari      no della sua insolita bellezza e             anni dopo avere divorziato dal                tri sei figli adottivi. Per non dire              larla e spingerla a scrivere a
Pulitzer l’anno    ritorni in patria, Pearl era cre-        della intelligenza dei suoi pro-             primo marito (del quale avrebbe               delle migliaia di cui si occupò                   un’amica, Emma Edmunds Whi-
successivo.        sciuta lì, in quel Celeste Impero        fondi occhi blu».                            tenuto il cognome) per sposare il             con la sua Fondazione. Prova pro-                 te: «Non è del tutto una vergo-
Buck scrisse       ormai agli sgoccioli di una storia         Non era proprio così. Ma la                suo primo editore, Richard J.                 vata di quanto avesse patito il                   gna, ma qualcosa di privato e sa-
opere di           antichissima. Lì aveva imparato a        scrittrice capace di lasciare pagi-          Walsh, diciotto dopo il trionfo               trauma di quella prima creatura                   cro, come deve essere il dolore.
narrativa,         leggere e a scrivere in inglese e in     ne indimenticabili in 43 romanzi             letterario, venticinque dopo aver             imperfetta.                                       Sono dolente al tatto e non posso
saggi, biografie   cinese, lì aveva conosciuto l’estre-     (di cui l’ultimo, Un’eterna mera-            adottato una bimba, Janice, alla                 In quel libro uscito giusto a                  sopportare neanche il tocco di
e teatro. Tra i    ma povertà e la grande ricchezza         viglia, misteriosamente scom-                                                              metà del Novecento col titolo The                 simpatia. Il silenzio è migliore e
suoi romanzi:      umana degli abitanti, lì aveva stu-      parso, ritrovato e edito da Mon-                                                           Child Who Never Grew (la bambi-                   più facile per me. Suppongo che
Stirpe di drago,
Figli e Lettera
                   diato prima di tornare in America        dadori), 28 saggi, 242 racconti,             La richiesta di silenzio                      na che non crebbe mai o forse la                  sia perché non sono rassegnata e
                   per frequentare il college e poi di      37 libri per l’infanzia e decine di          «Lo sopporto perché                           bambina che smise di crescere:                    mai lo sarò. Lo sopporto perché
da Pechino         nuovo per laurearsi in lettere alla      sceneggiature per il teatro, il ci-                                                        mai tradotto e mai pubblicato in                  devo, ma non sono rassegnata.
                   Cornell University di Ithaca, New        nema, i musical, non trovò per               devo, ma non sono                             Italia) ricordò quanto fosse stato                Perciò non parlare di lei. E rispar-
● Nel 1938         York.                                    tanto tempo il coraggio di rac-              rassegnata. Non parlare                       difficile accettare la realtà: den-               miami». Rientrata per sempre in
vinse il Nobel        La base, però, restò per quasi        contare a sé stessa e agli altri la          di lei. E risparmiami»                        tro i grandi occhi blu di Carol                   America con le due bambine, finì
per la             quattro decenni la Cina. Dove nel        sua tragedia personale. Ci sareb-                                                          c’era un buio insondabile. Viveva                 per accettare il consiglio di medi-
Letteratura. È     1917 Pearl sposò John Lossing                                                                                                                                                         ci, psicologi e amici. E affidò la fi-
morta a Danby,     Buck, lui pure missionario,                                                                                                                                                           glia a un istituto specializzato, la
nel Vermont,       esperto di tecniche agricole, con
                                                            Forum digitale con gli architetti                                                                                                            Training School di Vineland, nel

                                                            La non stop per progettare il domani
nel 1973           cui si spostò per motivi di studio                                                                                                                                                    New Jersey. Ogni tanto era scossa
                   in regioni lontane per rientrare                                                                                                                                                      dai sensi di colpa: «La lasciai tut-
● Nel 2018 è       infine a Nanchino. Dove nel mag-                                                                                                                                                      ta sola per tre anni e quello, ora lo
uscito Pearl       gio 1920, esattamente 100 anni fa,                                                                                                                                                    so, è stato sbagliato sia per lei sia
                   la scrittrice che col romanzo La                                                                                                                                                      per me. Non era mai stata separa-

                                                             U
Buck: una
scrittrice         buona terra avrebbe vinto nel                     na non stop di 24 ore per progettare il                    scientifico (Roberto Cingolani; Mario Cucinella;                         ta da me prima... Pagavo un’ami-
americana in       1932 il premio Pulitzer avviando-                 mondo di domani. Si intitola                               Enrico Giovannini; Antonio Navarra; Federico                             ca per andare a trovarla e lei mi
Cina, curato da    si a vincere nel 1938 l’ancor più                 L’architettura è cultura e bene comune la                  Parolotto; Ferruccio Resta), i contributi                                faceva una relazione ogni mese
Bettina            prestigioso Nobel per la lettera-          maratona digitale del Consiglio nazionale degli                   ruoteranno attorno a cinque temi: progettare                             ma non era la stessa cosa che an-
Mottura e Carlo    tura, diede alla luce Caroline Gra-        architetti con 400 interventi, faccia a faccia e                  secondo le sfide globali 2030-50; l’Italia, una rete                     dare io stessa. Ho giurato che sa-
Pagetti per        ce. Carol. La sua gioia, la sua cro-       tavole rotonde per ripensare il Paese post Covid.                 di Resilient Cities; la sostenibilità dell’abitare;                      rei andata a trovarla almeno una
Tangram            ce.                                        Si parte alle 10 di domani e si va avanti fino alle 10            rigenerazione urbana: luoghi pubblici, servizi,                          volta l’anno». C’è chi dirà: forse
Edizioni              «Ricordo che aveva tre mesi e           di domenica mattina: la piattaforma                               mobilità e partecipazione; nuovi modelli virtuosi.                       poteva fare di più… Difficile giu-
Scientifiche       giaceva nel suo piccolo cestino            architettiperilfuturo.it ospiterà il confronto fra                La piattaforma — su cui sarà pubblicato il                               dicare, da fuori. Difficile. Carol
                   sul ponte di una nave — scriverà           architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori,             manifesto L’architettura è cultura e bene comune                         sarebbe rimasta laggiù, con la
                   —. L’avevo portata lì per prende-          società civile, istituzioni e imprese: per                        — permetterà di raccogliere fino all’autunno le                          sua faccia da bambina vecchia, fi-
                   re l’aria del mattino mentre viag-         partecipare basta iscriversi sul sito. Oltre agli                 idee che confluiranno in una proposta articolata                         no alla morte, nel 1992. E lì è se-
                   giavamo. Le persone che passeg-            interventi del presidente del Consiglio degli                     da sottoporre alle istituzioni. (a. rad.)                                polta. La madre se n’era andata
                   giavano sul ponte si fermavano             architetti Giuseppe Cappochin e del comitato                                                                  © RIPRODUZIONE RISERVATA     quasi vent’anni prima.
                   spesso per guardarla e il mio or-                                                                                                                                                                        © RIPRODUZIONE RISERVATA
RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
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                              LiberoPensiero
            venerdì
            22 maggio
            2020

La maratona digitale degli architetti                                                                                 Artisti in campo per le famiglie dei medici
■ Una 24 ore non-stop per ripensare il Paese post Covid-19. Questo lo scopo della maratona                            ■ C’è tempo fino al 23 maggio per partecipare a #DaiUnSegno, la campagna di raccolta fondi a
digitale promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conserva-                    favore della Protezione Civile destinato alle famiglie degli operatori sanitari deceduti per effetto
tori , da un’idea del presidente Giuseppe Cappochin, prevista dalle ore 10 di sabato alle 10 di                       del Coronavirus, organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca. Hanno donato un’opera
domenica su www.architettiperilfuturo.it. Per partecipare è necessaria iscrizione sul sito.                           più di 280 gli artisti e si può acquistare una quota da 50 euro. Il sorteggio avverrà il 3 giugno.

LA RIVOLUZIONE DELLA CULTURA
L’arte ha perso tanti soldi, ma ci guadagna
L’Istat ha calcolato per i musei statali perdite di 78 milioni. Dopo due mesi riaprono gallerie, giardini,
e siti archeologici con ingressi scaglionati: ammirare un’opera senza ressa però non è poi così male
NICOLETTA ORLANDI POSTI                                                                                                                                                           sposto tutte le misure previste in fun-
                                                                                                                                                                                  zione anti-Covid e tese a garantire il
■ A Genova, lunedì, davanti a Palaz-                                                                                                                                              distanziamento sociale». Questo vuo-
zo Ducale, prima delle 11 - orario di                                                                                                                                             le dire che Uffizi, così come tutti i mu-
apertura -, c’era già la fila. Le persone,                                                                                                                                        sei italiani dovranno rinunciare ai
ben distanziate e con le mascherine                                                                                                                                               grandi numeri di visitatori ai quali si
calzate sul naso, aspettavano di entra-                                                                                                                                           erano abituati e che garantivano en-
re per vedere la mostra «Il secondo                                                                                                                                               trate importanti. L’Istat ha stimato
principio di Banksy». A gruppi di 15,                                                                                                                                             che l’emergenza sanitaria e il relativo
ogni quarto d’ora, si sono fatte pren-                                                                                                                                            lockdown ha causato, tra marzo e
dere la temperatura, hanno seguito il                                                                                                                                             maggio 2020, una mancata affluenza
percorso e si sono posizionate su un                                                                                                                                              di quasi 19 milioni di visitatori e un
grosso bollo rosso davanti a ciascuna                                                                                                                                             mancato incasso di circa 78 milioni di
opera d’arte. Il tempo necessario per                                                                                                                                             euro. Nello stesso trimestre dello scor-
apprezzarla al meglio, da sole, senza                                                                                                                                             so anno le strutture museali statali
ressa e senza chiasso. Ogni due ore gli                                                                                                                                           avevano registrato oltre 17 milioni di
ambienti della mostra vengono sanifi-                                                                                                                                             visitatori, realizzando introiti lordi per
cati. Succede a Genova, ma anche in                                                                                                                                               69 milioni di euro.
tutti i musei che hanno potuto aprire                                                                                                                                                Ecco allora che per sopravvivere i
le loro porte ai visitatori oltre due me-                                                                                                                                         musei e le gallerie dovranno ripensa-
si di chiusura per via del lockdown                                                                                                                                               re all’offerta. Come ha puntualizzato
conseguente all’emergenza coronavi-                                                                                                                                               Mario De Simoni, presidente di Ales,
rus. Da nord a sud sono stati in molti                                                                                                                                            Scuderie del Quirinale, che si appre-
a prenotarsi per visitare un museo,                                                                                                                                               sta a riaprire il 2 giugno la mostra dedi-
una galleria o un sito archeologico a                                                                                                                                             cata a Raffaello (entreranno 75 perso-
dimostrazione che nonostante le tan-                                                                                                                                              ne all’ora, non 400 e avranno tempo
te iniziative virtuali c’è tanta voglia di                                                                                                                                        80 minuti per visitarla). «Per un paio
arte dal vivo: nessuna digitalizzazione                                                                                                                                           d’anni i musei si concentreranno per
può sostituire i pensieri, le intuizioni,                                                                                                                                         lo più sulle loro collezioni. E le sedi
la bellezza che si sperimanta quando                                                                                                                                              espositive come la nostra sul patrimo-
attraversiamo fisicamente un museo,                                                                                                                                               nio artistico più vicino. Poi, le grandi
una galleria, un sito archeologico.                                                                                                                                               mostre ripartiranno, ma ci sarà una
«C’è stato tanto lavoro dietro tutto         Secondo le disposizioni del Dpcm i musei potranno accogliere i visitatori solo se muniti di mascherina (Fotogramma)                  scrematura: si privilegerà finalmente
questo», ha detto il direttore di Palaz-                                                                                                                                          la qualità dei progetti. Il carosello da-
zo Ducale Serena Bertolucci, «ma è                                                                                                                                                vanti alle opere feticcio non ha pro-
stata una giornata di gioia e di orgo-       TUTTO RIMANDATO A FINE AGOSTO                                        AL VIA LA SPERIMENTAZIONE                                       prio senso». Concetto che fa il paio
glio. Stiamo provando a pensare a mo-                                                                                                                                             con la riflessione di Schmidt: «Questa
di nuovi di godere la cultura riacqui-         Il Metropolitan resta chiuso                                          Il Maxxi e l’Ambrosiana ripartono,                           crisi offre, nel disastro totale, un’occa-
stando dopo tanto virtuale il gusto                                                                                                                                               sione da non perdere: quella per ri-
dell’esperienza estetica».                     e lascia il Caravaggio a Bergamo                                      ma solo durante i fine settimana                             pensare musei e turismo. Le città d’ar-
                                                                                                                                                                                  te non possono più reggere il turismo
  GIARDINO DI BOBOLI                           ■ Considerato un punto di riferimento tra le istitu-                  ■ Il Maxxi di Roma, riaprirà da oggi i suoi spazi, ma        di massa degli ultimi anni, che segui-
                                               zioni culturali di New York, il Metropolitan Museum                   in maniera graduale, con attenzione alla funzione            va i ritmi accelerati delle nostre esi-
   E tanto orgoglio c’è anche nelle pa-        ha fatto slittare la riapertura, prevista il primo luglio,            sociale del museo e un grande impegno per garantire          stenze e ha cannibalizzato le stesse
role di Eike Schmidt, il direttore delle       alla seconda metà di agosto «o alcune settimane più                   una visita nel rispetto delle norme sulla sicurezza. La      città d’arte». Francesca Fontana, cura-
Gallerie degli Uffizi, che ieri dopo due       tardi». In un segnale delle incertezze sull’andamento                 prima mostra a riaprire negli ultimi due weekend di          trice presso Musei del Duomo e Fon-
mesi e mezzo ha spalancato i cancelli          della pandemia e la difficoltà di riprendere le attività              maggio (domani, sabato, domenica e poi dal 29 al 31          dazione Modena Arti Visive, ha spie-
del Giardino di Boboli, dando di fatto         in piena condizione di sicurezza, il Met ha annuncia-                 maggio) è «Gio Ponti. Amare l’architettura», dedicata        gato al Moco Magazine che loro pun-
avvio alle graduali riaperture i musei         to anche la cancellazione del programma di eventi                     al grande e poliedrico architetto, prorogata fino alla       teranno sul rapporto diretto con l’ope-
di Palazzo Pitti (il 28 maggio con la          per tutto il 2020, compreso il gala del Constume Insti-               metà di settembre. L’allestimento è immersivo e sce-         ra originale. «Oggi si tenta in ogni mo-
mostra sulla pittrice seicentesca Gio-         tute, che doveva tenersi a maggio e che a New York è                  nografico e suggerisce l’idea dello spazio del mae-          do di avvicinare le opere al pubblico
vanna Garzoni) e poi il 3 giugno gli           considerata la festa dell’anno. La decisione, secondo                 stro: fluido, dinamico, colorato. Il visitatore verrà ac-    attraverso schermi o proiezioni: ben
Uffizi. «Aprire Boboli, il cuore verde di      un comunicato del museo, si allinea con le fasi pro-                  colto da una potente installazione di grandi stendar-        vengano nella misura in cui aiutano
Firenze è un segnale di rinascita mol-         grammate dallo stato di New York per la fine del                      di, sospesi negli spazi a tutta altezza di Zaha Hadid,       ad approfondire e a diffondere la co-
to potente», ha detto invitando i visita-      lockdown in città. Prima del coronavirus il museo                     che riproducono facciate stilizzate di grattacieli ed        noscenza. Siamo però convinte che il
tori ad ammirarlo non solo per i suoi          aveva chiuso soltanto l’11 settembre 2001 e nel 2012                  evocano lo skyline di una mai vista città pontiana.          ruolo di un museo sia quello di educa-
tesori botanici ma anche come uno              per l’uragano Sandy. In tempi normali il Met conta                       In fase sperimentale anche la riapertura della Pina-      re il pubblico alla comprensione del
splendido museo a cielo aperto, con il         oltre sette milioni di visitatori all’anno. Una volta ria-            coteca Ambrosiana, con i capolavori di Leonardo da           patrimonio. Il bello di un museo sta
suo patrimonio inestimabile di scultu-         perto, il museo opererà con giorni di visita e orari                  Vinci, di Caravaggio, di Raffaello, del Bramantino, di       proprio nel fatto di essere un luogo
re antiche, rinascimentali e barocche          ridotti. Ma nel frattempo ha deciso di prorogare il                   Bernardino Luini, di Sandro Botticelli e di molti altri      diverso da quelli abitualmente fre-
disseminate ovunque». Eike Schmidt             prestito de «I musici» di Caravaggio all’Accademia                    artisti, nei giorni di sabato 30 e domenica 31 maggio,       quentati, dove possiamo prenderci il
ha spiegato che «anche se eravamo              Carrara di Bergamo - che riapre il 22 maggio - fino                   lunedì 1 e martedì 2 giugno. A seguire, la Pinacoteca        tempo di contemplare un’opera e
pronti su tutta la linea, abbiamo decli-       alla fine dell’estate. Il rientro del capolavoro di Miche-            riaprirà soltanto nei weekend di giugno e potranno           mettere da parte per un’ora o due la
nato queste aperture seguendo rigoro-          langelo Merisi, in prestito a Bergamo per la mostra                   accedere massimo 20 persone per ogni mezz’ora, pre-          fretta, il consumo veloce, compulsivo
samente le indicazioni del comitato            dedicata a Simone Peterzano, era previsto subito do-                  vio acquisto dei biglietti.                                  e superficiale». La speranza è che dav-
tecnico scientifico: prima i musei             po la conclusione fissata al 17 maggio. L’esposizione                    Il 2 giugno si potrà visitare anche a Collezione Peg-     vero si apra una nuova stagione dove
all’aperto, come Boboli, quindi quelli         a causa del Covid è stata però aperta solo 20 giorni e il             gy Guggenheim aVenezia, l’ingresso è gratuito, ma            le mostre si possano visitare con cal-
piccoli, con meno di centomila visita-         museo newyorchese ha generosamente prolungato                         serve la prenotazione. Dopodiché riaprirà nuova-             ma, senza ressa e che appaghino di
tori all’anno, infine i più grandi, come       il prestito.                                                          mente solo il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18.        cultura ciascun visitatore.
gli Uffizi. Ovviamente abbiamo predi-                                                                                                                                                                      © riproduzione riservata
RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
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             21 maggio 2020                 ARCHITETTURA

             Coronavirus                    Il 23 e 24 maggio una maratona                                                                                Impara come fare trading
             Italia
             Mario Cucinella Architects
                                            sull’architettura post Covid                                                                                  Inizia a guadagnare col azioni
             Roberto Cingolani              Due giorni di riflessioni e soluzioni possibili che dovranno tenere                                           Ricevi il nostro corso educativo gratuito e
             Alessandro Melis               conto delle nuove esigenze indotte dalla pandemia. Dall’abitare                                               scopri il mondo delle azioni
                                            all’uso temporaneo dei luoghi, dalla mobilità al disegno delle città e                                        tradersacademic.com

                 Salva   0 Commenta         dei piccoli centr
                                            di Paola Pierotti                                                                                                                 APRI

                                            (AdobeStock)

                                               3' di lettura

                                            Al via la maratona digitale promossa dal Consiglio Nazionale degli
                                            Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC): una
                                            riflessione corale su come ripensare il Paese post Covid-19. Questo lo
                                            scopo di “L’architettura è cultura e bene comune”, in programma dalle
                                            ore 10 di sabato 23 maggio alle 10 di domenica 24. Avviata la fase 2,
                                            dopo settimane di dibattito, scende in campo il Cnappc con una
                                            piattaforma per l’ascolto e il dialogo aperto.

                                            Leggi anche
                                              Progetti per gli uffici pronti ad adeguarsi allo smartworking

                                            In questo tempo di lockdown sono decine gli architetti che hanno già
                                            fatto sentire la propria voce e hanno proposto idee, riflessioni e
                                            soluzioni possibili che spaziano dallo spazio minimo dell’abitare a
                                            quello dell’uso temporaneo dei luoghi, dalla mobilità al disegno delle
                                            città e dei piccoli centri. Sono scesi in campo con soluzioni per
                                            l’emergenza in ambito sanitario e per gli spazi pubblici; con progetti e
                                            linee guida per architetture che dovranno tenere conto delle nuove
                                            esigenze e dei mutati comportamenti; e con manifesti per le possibili
                                            sfide per il futuro,
                                            Il Cnappc dà ora il suo contributo con una maratona digitale, live sulla
                                            piattaforma online “architettiperilfuturo” (www.architettiperilfuturo.it),
                                            proponendo un confronto partecipativo aperto all’intera comunità degli
                                            architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, cittadini, società
                                            civile, decisori, istituzioni e imprese: per partecipare è necessaria
                                            iscrizione sul sito.

                                            Cinque i grandi temi su cui si dibatterà: progettare secondo le sfide
                                            globali 2030/50; l’Italia, una rete di Resilient Cities; la sostenibilità
                                            dell’abitare; rigenerazione urbana: luoghi pubblici, servizi, mobilità e
                                            partecipazione; nuovi modelli virtuosi.
                                            La maratona avvierà un racconto che si andrà arricchendo fino
                                            all’autunno, con suggestioni, idee e contributi che confluiranno in una
                                            proposta articolata da sottoporre alle istituzioni.
                                            «Il Covid-19, oltre ad averci fatto piombare in una profonda crisi
                                            sanitaria ed economica, può rappresentare un’opportunità verso il
                                            cambiamento, con interventi radicali, in una partita tutta da giocare.
                                            Per farlo è necessario elaborare proposte di futuro - spiega Giuseppe
                                            Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale - ripensando le città e i
                                            territori, agendo sugli stili dell’abitare, sulla mobilità, sull’accesso ai
                                            servizi, e su uno sviluppo in forme più distribuite e reticolari». Il
                                            comitato scientifico è composto dal fisico Roberto Cingolani,
                                            responsabile dell’innovazione tecnologica di Leonardo; Mario Cucinella,
                                            fondatore Mario Cucinella Architects, presidente del comitato
                                            scientifico; Enrico Giovannini, portavoce di Alleanza Italiana per lo
                                            Sviluppo Sostenibile; Antonio Navarra, presidente del Centro
                                            Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc); Federico
                                            Parolotto, co-founder di MIC Mobility In Chain; Ferruccio Resta, rettore
                                            del Politecnico di Milano.
                                            Nel dibattito si affronterà il tema della gestione nel dopo emergenza,
                                            dei luoghi dell’abitare e degli spazi pubblici. Ci si interrogherà su come
                                            sarà fatta ripartire l’economia, riattivati i cantieri, trasferita una
                                            indispensabile spinta propulsiva al mondo delle costruzioni.

                                            Quale lezione post-pandemia?
                                            Questa campagna di sensibilizzazione muove da un Manifesto che
                                            raccoglie spunti e proposte per le città e i territori del futuro e, più in
                                            generale, per la rigenerazione urbana e per il rilancio delle periferie,
                                            capitalizzando anche il lavoro del Consiglio Nazionale nel corso dell’VIII
                                            Congresso Nazionale.
                                            Spazio ai temi della professione, nel dialogo con la filiera. Ma
                                            attenzione anche a questioni che hanno a che fare con cultura e
                                            turismo, capisaldi identitari ed economicamente strategici per l’Italia,
                                            con una particolare attenzione ai centri minori e ai borghi delle zone
                                            interne, tema caro allo stesso Cucinella avendolo portato al centro del
                                            dibattito nell'occasione dell'ultima Biennale di Venezia, con il progetto
                                            Arcipelago Italia. E proprio ricordando i temi evidenziati dalla
                                            Fondazione la Biennale di Venezia - che in questi giorni ha annunciato
                                            lo spostamento della sua prossima Mostra di Architettura dal 2020 al
                                            2021 - torna viva l’intuizione del motto della prossima edizione “how
                                            we will live together”, con un progetto curato da Hashim Sarkis e
                                            declinato per l’Italia dal curatore del padiglione italiano Alessandro
                                            Melis, in questo caso con una particolare attenzione alle comunità
                                            resilienti.

                                            Su scala internazionale il dibattito è aperto, la ricerca scientifica anima
                                            e informa le scelte politiche e strategiche. In Italia sono i Comuni,
                                            spesso con assessori all’Urbanistica-architetti o ingegneri, a
                                            scommettere su un nuovo disegno della città, mettendo al centro il
                                            progetto. Per fare alcuni esempi si ricordano le politiche e le iniziative
                                            di città come Bergamo, Verona, Livorno, Prato o Taranto. Buone
                                            pratiche locali, in attesa di una legge per l’architettura che l’Italia ancora
                                            aspetta, sfide ancora tutte da giocare per i decisori, che dal mondo delle
                                            professioni possono trarre idee e proposte, conoscere scenari possibili e
                                            innovativi.

                                                                                                                   Riproduzione riservata ©

                                            Coronavirus        Italia   Mario Cucinella Architects    Roberto Cingolani       Alessandro Melis

                                                 PER SAPERNE DI PIÙ

                                            Dai inizio alla discussione                                                                        0

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             vince il duello tra corporate                      autonomi: chi ha diritto ai                        lavori che danno diritto
             bond e BTp                                         bonus                                              all’ecobonus 110%
             di Andrea Franceschi                               di Claudio Tucci                                   di Marco Mobili e Gianni Trovati

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RASSEGNA STAMPA MARATONA ARCHITETTURA È CULTURA E BENE COMUNE - Maggio 2020 - AWN
Sabato 23 maggio 2020         il Giornale                                                                                                                          29

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                                                                          ATMOSFERE
                                                                                                                                         La vite è una cosa
                                                                          CASALINGHE
                                                                      A sinistra l’Antica
                                                                                                                                         meravigliosa
                                                                                trattoria
                                                                              del Gallo a
                                                                            Gaggiano in                                                  Venusa
                                                                             provincia di
                                                                                                                                         La resistenza

                                                                                              «                     «
                                                                            Milano dove
                                                                              hanno già
                                                                          ricevuto cento                                                 Di Mazzorbo
                                                                    prenotazioni dalla
                                                                         riapertura, ma
                                                                           sono pronti a
                                                                    recuperare tutte le
                                                                        persone ancora
                                                                       spaventate (foto       GENNARO D’IGNAZIO     GIANCARLO TAVANI
                                                                     di Lido Vannucchi)
                                                                                              Non possiamo          La gente ha
                                                                                              tornare in poco       voglia di stare               enissa è l’altra Vene-
                                                                                              tempo a essere        insieme, più che     V        zia e Venusa è l’altra

                                                                                              «                     «
                                                                                                                                                  Venissa. Detta così
                                                                                              quelli di prima       di mangiare          sembra un gioco di parole
                                                                                                                                         un po’ lo è davvero. Ma c’è
                                                                                                                                         anche altro. Seguiteci.
                                                                                                                                            Venissa è un luogo incan-
                                                                                                                                         tato e riposto, a poche mi-
                                                                                                                                         glia marine dalla città più in-
                                                                                                                                         credibile del mondo, eppure
                                                                                                                                         pudicamente appartato, nel-
                                                                                                                                         la isola di Mazzorbo collega-
                                                                                                                                         ta a Burano da un ponte, po-
                                                                                                                                         co abitata ma abbastanza
                                                                                                                                         grande per contenere il so-
                                                                                                                                         gno di Gianluca Bisol, che
                                                                                                                                         anni fa decise di recuperare
                                                                                                                                         la quasi scomparsa Dorona,
                                                                                                                                         vitigno autoctono della Ve-
                                                                                                                                         nezia Nativa, andandola a
                                                                                                                                         cercare orto per orto, vigna
                                                                                                                                         per vigna, casa per casa. Da

                                                                                              «                     «
                                                                                                                                         quelle piante è nata una pic-
                                                                                                                                         cola e meravigliosa vigna,
                                                                                                                                         una delle più incredibili
                                                                                                                                         d’Italia, all’ombra di un cam-
                                                                                                                                         panile pencolante, in un hor-
                                                                                                                                         tus conclusus accerchiato
                                                                                                                                         da un muro. Da questo etta-
                                                                                                                                         ro a malapena, accanto al
                                                                                              PAOLO REINA           PASQUALE TORRENTE    quale è poi sorto un wine re-
                                                                                              È stato un errore     Cercheremo           sort con il ristorante stellato
                                                                                                                                         della brava Chiata Pavan,
                                                                                              lamentarsi            di dare ancora       qualche anno fa iniziò a esse-
                                                                                                                                         re prodotto il Venissa, un vi-
                                                                                              troppo prima          più calore           no gioiello dal prezzo da

                                                                                              «                     «
                                                                                                                                         amatore. Al quale si affianca
                                                                                              della riapertura      ai nostri ospiti     ora il più abbordabile Venu-
                                                                                                                                         sa, una Dorona in purezza
                                                                                                                                         che nei giorni del lockdown
                                                                                                                                         Matteo Bisol, figlio di Gianlu-
                                                                                                                                         ca e responsabile del proget-
                                                                                                                                         to, ha presentato alla stam-
                                                                                                                                         pa con una degustazione on-
                                                                                                                                         line. La prima annata è la
                                                                                                                                         2017, il vino ha una macera-
                                                                                                                                         zione più breve rispetto al
                                                                                                                                         Venissa, ciò che lo rende più
                                                                                                                                         approcciabile anche per un
                                                                                                                                         pubblico meno avvezzo ai vi-
                                                                                                                                         ni estremi. La caratteristica
                                                                                                                                         è la estrema sapidità che de-
                                                                                                                                         riva dal fatto che le radici del-
                                                                                                                                         le viti affondano in una terra
                                                                                                                                         circondata dalla laguna, con
                                                                                                                                         l’acqua che non si limita a

                                                                                              «                     «
                                                                                                                                         fare da quinta ma alle volte
                                                                                                                                         si prende il proscenio come
                              MARATONA ONLINE DALLE 10 DI OGGI PER 24 ORE                                                                è accaduto nel novembre
                                                                                                                                         scorso: acqua alta, vigna
       Gli architetti ri-progettano il Paese

                                                                                                                                              »
                                                                                                                                         sommersa ma non sconfitta,
                                                                                                                                         perché chi ha resistito alla
      Una maratona no stop per 24 ore. É         ceschini, per i beni culturali e Paola De                                               storia, alla dimenticanza, al
  la voce degli architetti sulle città per ri-   Micheli, per le Infrastrutture. Interver-                                               rischio di estinzione, mette
  pensare il Paese dopo la pandemia. Co-         ranno il Presidente del consiglio nazio-     SERGIO CIRCELLA       ANDREA GORI          gli stivaloni e va avanti.
  me ri-modulare gli spazi, come abitarli,       nale degli Architetti, Giuseppe Capoc-
  come vivere sicuri e in salute. Il confron-    chin, i membri del Comitato scientifico:     Nei primi mesi        Un conto è           Grande vino, diremmo resi-
                                                                                                                                         liente se l’abuso di questa
  to fra centinaia di progettisti, paesaggi-
  sti e conservatori si intitola «L’architet-
                                                 Roberto Cingolani, fisico, Mario Cuci-
                                                 nella, architetto, Enrico Giovannini, (Al-   la fedeltà dei        un locale sano,      parola non ce l’avesse fatta
                                                                                                                                         avere in uggia.
  tura è cultura e bene comune» ed è de-         leanza Italiana per lo Sviluppo Sosteni-
                                                                                              clienti sarà l’arma   un altro è

                                                                                              «                     «
  stinato a crescere nei prossimi mesi: le       bile),Antonio Navarra, presidente del
  proposte verranno condivise fino all’au-
  tunno. Dalle ore 10 di oggi alle 10 di
                                                 Centro Euromediterraneo per i cambia-
                                                 menti climatici, Federico Parolotto,
                                                                                              fondamentale          un locale asettico
  domani, su www.architettiperilfuturo.it        co-founder di MIC Mobility In Chain
  si potrà seguire il dibattito. Prevista la     Ferruccio Resta, rettore del Politecnico
  partecipazione dei ministri Dario Fran-        di Milano.
AGORÀ                                                     21
                                                                                                                                                                  Sabato 23 maggio 2020.

                                        PAMPHLET
PAOLO BORGNA

I
      l prologo di Io sono il pote-
      re. Confessioni di un capo
      di gabinetto, è un manifesto
ideologico. L’incipit, di quelli che
si ricordano: «Ogni tanto qual-
                                                   Il potere “oscuro”
cuno mi chiede che mestiere
faccio […] Io non faccio qual-
cosa, io sono qualcosa. Io sono
il volto invisibile del potere. Io
sono il capo di gabinetto». Affi-
dandosi alla penna brillante, in-
                                                   dei boiardi di Palazzo                                                                                                                                      È morto
cisiva e godibilissima di Giu-
seppe Salvaggiulo, l’Anonimo
                                                   Il singolare libro           cos’è un capo di gabinetto». Si
                                                                                salvano pochi grandi politici;
                                                                                                                        di Gianni Letta. All’ex direttore
                                                                                                                        del “Tempo” il libro dedica un
                                                                                                                                                               perfino il titolo di Eccellenza»,
                                                                                                                                                               insultavano il Palazzo, a comin-
                                                                                                                                                                                                                                                         Ieri & domani
coautore del libro (Feltrinelli,                   (di una gola                 che, stando all’Anonimo, si pos-        capitolo, “L’importanza di esse-       ciare dagli stessi uscieri. Come
                                                                                                                                                                                                               l’editore
                                                   profonda)                                                                                                                                                   Piero Manni
pagine 288, euro 18) racconta
nascita, vita, funzione e filoso-                  sul ruolo
                                                                                sono contare sulle dita di due
                                                                                mani. Primeggiano – ça va sans
                                                                                                                        re Gianni Letta”: un saggio nel
                                                                                                                        saggio, una piccola summa del
                                                                                                                                                               non pensare agli occhi con cui i
                                                                                                                                                               capi partigiani, scesi a Roma in
                                                                                                                                                                                                               Lo scrittore ed
                                                                                                                                                                                                                                          Se il mondo
fia di quella «cinquantina di per-                                              dire – coloro che hanno l’intel-        dover essere del potere. Che va        quei giorni, vedevano la Capi-
sone che tengono in piedi l’Ita-
lia»: i capi di gabinetto. Il vero
                                                   ministeriale
                                                   del capogabinetto,
                                                                                ligenza di scegliere un ottimo
                                                                                capo di gabinetto, “il più bravo”,
                                                                                                                        dal come contattare, per un ap-
                                                                                                                        puntamento, la capo segreteria
                                                                                                                                                               tale? Per loro, la “grande bellez-
                                                                                                                                                               za” era un’entità estranea: «L’a-
                                                                                                                                                                                                               editore Piero
                                                                                                                                                                                                               Manni,                     giovane
potere romano: che tira le fila
dietro le quinte; vede in antici-
                                                   visto come il vero
                                                   gestore del potere
                                                                                meglio se prelevato dalla prece-
                                                                                dente amministrazione, tanto
                                                                                                                        del “dottore”, la mitica signora
                                                                                                                        Lina (tutti gli uomini di grande
                                                                                                                                                               spetto di Roma era per loro in-
                                                                                                                                                               comprensibile e odioso come u-
                                                                                                                                                                                                               confondatore nel
                                                                                                                                                                                                               1984 della casa            cancellerà
                                                                                                                                                                                                               editrice omonima
po i problemi per offrirne, ai mi-
nistri, la soluzione; rimedia ai                   E la politica,               più se di diverso colore politico.
                                                                                Non c’è da stupirsi, dunque, se
                                                                                                                        potere hanno una segretaria leg-
                                                                                                                        gendaria: il pensiero corre a Vin-
                                                                                                                                                               na cosa demoniaca», dove
                                                                                                                                                               «tutto si impantana e perde
                                                                                                                                                                                                               che ha sede a San
                                                                                                                                                                                                               Cesario di Lecce,
                                                                                                                                                                                                                                          i nostri errori
loro errori perché sa leggere                      soprattutto quella           la pietra miliare di queste scel-       cenza Enea, segretaria di An-          forma o meglio, prende una
                                                                                                                                                                                                               nel cuore del
quegli errori prima che venga-                     di oggi, ne esce             te coraggiose e intelligenti sia,       dreotti, immortalata nel film Il       forma retorica e perde la pro-
                                                                                                                                                                                                               Salento, con un
no commessi. Un terzo genere,                      con le ossa rotte            per l’Anonimo, il comunista Pal-        Divo da Piera degli Esposti; o a       pria sostanza», affogato in u-                                                                MARIA ROMANA DE GASPERI
                                                                                                                                                                                                               ricco catalogo di
tra politica e burocrazia mini-                                                 miro Togliatti che, nominato            “Tota Rubiolo”, per un’intera vi-      na «città sempre uguale, co-
                                                                                                                                                                                                               saggistica letteraria

                                                                                                                                                                                                                                                            N
steriale: visti dai burocrati «co-                                              guardasigilli, scelse, come capo        ta segretaria di Vittorio Valletta)    me uno stagno». E su quello                                                                      on
                                                                                                                                                                                                               ma anche di testi di
me lo scudo all’invadenza della         gnano l’unica vera e necessaria         di gabinetto, Gaetano Azzariti,         per concludersi con la descri-         stagno Parri è «un crisantemo                                                                    conosciamo
                                                                                                                                                                                                               impegno civile e
politica» e dai ministri «come lo       legge: la Finanziaria. E poi le         che pochi anni prima aveva pre-         zione dell’abilità di Letta nel gui-   sopra un letamaio».                                                                              con certezza la
                                                                                                                                                                                                               politico–sociale (tra
strumento per vincere le resi-          grandezze di alcuni antichi po-         sieduto il Tribunale della razza        dare la riunione preparatoria del      L’Anonimo ci scuote da queste                                              misura del tempo perché per
                                                                                                                                                                                                               gli autori Alex
stenze dei burocrati».                  litici ma, soprattutto, le miserie      (e che peraltro dal 1957 al 1961        Consiglio dei ministri.                vaghezze sentimentali e ci dice:                                           ognuno esso ha una importanza
                                                                                                                                                                                                               Zanotelli, Luigi
De Gaulle, citando Napoleone,           della politica, le piccole ambi-        sarà presidente della Corte co-         L’Anonimo ricorda che il vero          ricordatevi che «dai diamanti                                              diversa: a volte l’attesa di una
                                                                                                                                                                                                               Ciotti, Pietro Ingrao
proclamava: «L’intendenza se-           zioni, i tradimenti e le fedeltà,       stituzionale). Ai compagni del          termometro di quanto si conti          non nasce niente, dal letame na-                                           notizia può avere un peso
                                                                                                                                                                                                               e Nichi Vendola), è
guirà». E, dopo di lui, tanti poli-     gli stili diversi dei singoli, la pa-   Nord che storcevano il naso di          davvero è l’intensità della defe-      scono i fiori». Il Paese sta in pie-                                       insopportabile, per altri invece
                                                                                                                                                                                                               morto dopo un
tici anche italiani, pur non di-        zienza di attendere il momento          fronte alla sua scelta, Togliatti ri-   renza con cui ti salutano gli u-       di grazie ai Gianni Letta, non ai                                          avrà il colore trionfante del sole.
                                                                                                                                                                                                               breve ricovero in
chiarandolo, hanno pensato di           propizio per compiere una               spose: «Non m’importa. E’ il più        scieri dei Palazzi. Il loro «Buon-     Ferruccio Parri. I politici di oggi                                        La sua misura cambia a seconda
                                                                                                                                                                                                               ospedale all’età di
far proprio questo motto. Il no-        mossa. In tutto questo i politici       bravo». Ma anche gli esempi re-         giorno, signor capo di gabinet-        sono stellarmente diversi dai                                              dell’età di chi lo aspetta, di chi lo
                                                                                                                                                                                                               76 anni.
stro capo di gabinetto oggi ci di-      appaiono come piccole figure,           centi, ricordati dall’Anonimo,          to» è, ogni mattina, la «burocra-      politici del dopoguerra. Ma il                                             cerca, lo teme, ne fa un progetto.
ce: noi siamo lo Stato; i politici      a cui è bene far credere di con-        non sono pochissimi. E questa           tica celestiale conferma» del tuo      messaggio dell’Anonimo vale                                                Può avere colori diversi, musica e
seguiranno. Perché «noi faccia-         tare qualcosa, ma che in realtà         è, forse, la parte storicamente         potere. Come non pensare alle          per i politici di tutte le stagioni,                                       assonanze differenti, tempo
mo politica. Più e meglio dei po-       incidono pochissimo.                    più interessante (l’unica inco-         pagine in cui Carlo Levi in L’O-       di tutte le levature. E’ scritto nel-                                      lungo o troppo breve, come
litici. Ma senza dichiararlo». Noi      Aleggia, dalla prima all’ultima         raggiante) del libro.                   rologio racconta la gioia palpa-       le pietre dei Palazzi romani: “E’                                          sparire in un attimo senza
assicuriamo la continuità. Ser-         pagina, un’evidente nostalgia           Al vertice di questa ammirazio-         bile degli uscieri nei giorni del-     vero; voi siete unti dal voto po-                                          lasciare la strada per rintracciarlo.
viamo governi di diverso colore;        per i politici della vecchia scuo-      ne per i politici che sanno rico-       la caduta del governo Parri?           polare. Lo sappiamo. Un tempo
                                                                                                                                                                                                               Architetti                 A volte le sue ore non passano
non perché siamo trasformisti           la: oggi «capita spesso, in quel-       noscere le competenze (anche            Gioia per la cacciata dai mini-        creavate il vostro consenso sul-                Nuove idee                 mai, sono incolori, inutili e prive
ma perché siamo indipendenti.           la che chiamano orribilmente            perché loro stessi son capaci di        steri dei barbari portati dal ven-     la base di adesioni a ideali e pro-                                        di senso perché non si sa come
Tutto il libro è tenacemente fe-        Terza Repubblica, che un mini-          studiare i dossier) e sono capa-        to del Nord. Barbari che, «schi-       getti di conservazione o trasfor-
                                                                                                                                                                                                               per il Paese               usarlo. C’è chi lo perde perché si
dele alla filosofia del prologo.        stro non sappia nemmeno che             ci di utilizzarle, spicca la figura     vando gli onori» e «rifiutando         mazione della società. In passa-                “L’architettura è          attarda nel sonno, chi non gli da
Con qualche richiamo alla sto-                                                                                                                                 to, suscitavate speranze, entu-                 cultura e bene             valore perché immagina ritorni
ria, con preciso ancoraggio alla                                                                                                                               siasmi, che spesso, qui, nei mi-                comune” è il titolo        come un sogno ripetuto. Chi
cronaca politica del passato                                                                                                                                   nisteri da noi governati, dove-                 della non stop di 24       pensa a gode di una vitalità
prossimo e del presente e alcu-                                                                                                                                vano fare i conti con la vischio-               ore organizzata dal        ripetitiva e mai perduta, che sia
ne ghiotte concessioni al gossip                                                                                                                               sità del potere. In quel tempo le               Consiglio nazionale        facile riprenderlo senza pagarne
romano, racconta gli snodi del-                                                                                                                                stratificazioni del consenso era-               degli architetti,          la via. Niente ritorna con l’abito
l’esercizio del potere. La forma-                                                                                                                              no solide. Oggi raccogliete il                  pianificatori,             dello stesso colore, con la
zione del primo governo di una                                                                                                                                 consenso sulla base di emozio-                  paesaggisti e              ricchezza piena appena lasciata,
legislatura. Le consultazioni al                                                                                                                               ni più superficiali, alimentando                conservatori dalle         con il grido di una vittoria perché
Quirinale. L’incarico. La scelta                                                                                                                               e cavalcando paure, sull’onda di                10 di questa               il tempo vuole il suo spazio
dei ministri e dei sottosegretari.                                                                                                                             effimeri leaderismi personali,                  mattina alle 10 di         nuovo ogni volta e il suo ripetere
La fiducia. La formazione della                                                                                                                                con terremoti elettorali che fan-               domani. Sono               non cancella ciò che ha già
squadra. Tutti momenti in cui il                                                                                                                               no nascere e implodere partiti il               previsti 400 fra           goduto. La gioventù che oggi
capogabinetto (aspirante a ve-                                                                                                                                 cui consenso è tanto impetuo-                   interventi, interviste     corre per le strade ha bisogno di
nire confermato) deve essere                                                                                                                                   so quanto scritto sulla sabbia.                 e tavole rotonde.          riprendere l’aria perduta ed è
presente senza strafare, senza                                                                                                                                 Ma a voi diciamo: più impetuo-                  L’idea è quella di un      disposta a rischiare il futuro per
farsi notare, attentissimo a non                                                                                                                               samente sale e scende la vostra                 Manifesto per              un grido di vittoria. Niente aveva
sbagliare mossa, a parlare solo                                                                                                                                legittimazione, più il nostro rea-              riprogettare il Paese      mai nei secoli passati scomposto
alle persone giuste, ad avere                                                                                                                                  le potere si consolida. Perché la               avviando un lavoro         il mondo in tale misura e con tale
sponsor forti ma discreti. Poi,                                                                                                                                politica cambia, i vostri volti                 di ascolto, dialogo,       violenza. Né guerre, né
dopo la formazione del gover-                                                                                                                                  cambiano, le vostre idee e le vo-               progettazione e            rivoluzioni promosse dall’uomo
no, il “sangue e arena” del go-                                                                                                                                stre promesse cambiano. Ma io,                  riflessione su come        come terremoti e violenze del
verno reale. L’iter di approva-                                                                                                                                a nome di tutti gli alti burocra-               ripensare l’Italia         tempo avevano sconvolto con
zione delle leggi con i riti parla-                                                                                                                            ti, proclamo, tra lo squillo delle              dopo il Covid–19.          tale forza e veloce cammino la
mentari da anni svuotati di so-                                                                                                                                trombe: io ero, io sono, io sarò                La maratona                vita dei popoli del mondo.
stanza. La preparazione e gli e-                                                                                                                               sempre». Amen.                                  digitale si può            Quando saremo riusciti a fermare
stenuanti giochi che accompa-                                                                                                                                                       © RIPRODUZIONE RISERVATA   vedere live sul sito       questo invisibile nemico, il nostro
                                                                                                                                                                                                               “architetti per            mondo sarà costretto a cercare il
                                                                                                                                                                                                               ilfuturo”.                 modo di essere diverso da quello
MEMORIE

          La “rivoluzione” in carcere di Maurice Bignami                                                                                                                                                                                  che oggi viviamo. L’umanità
                                                                                                                                                                                                                                          dovrà cambiare il giudizio sul
                                                                                                                                                                                                                                          proprio modo di vivere, trovare
                                                                                                                                                                                                                                          un equilibrio nuovo e sarà
          ANGELO PICARIELLO                              Continua Francesco Lorusso.                     aprì la strada al ravvedimento di Al-          so del Partito Radicale del marzo 1987.                                           proprio il mondo giovane a
                                                         Poi il sequestro Moro, spartiacque an-          berto Franceschini, Franco Bonisoli            Documento che aprì le porte, in un                     Pistoia                    cancellare i nostri errori, a dare

          B
                    enedetto fu il carcere, per          che per Prima linea, gli omicidi piani-         e Roberto Ognibene, che avevano i-             virtuoso «do ut des», alla legge della                                            un senso più umano, più
                    Maurice Bignami. Fra i fonda-        ficati ad accelerare la strada verso u-         niziato lo sciopero della fame, e di           dissociazione e alla “Gozzini” che per-
                                                                                                                                                                                                               I Dialoghi                 condivisibile, più giusto agli anni
                    tori di Prima Linea, seconda         na rivoluzione che non arrivava. «Sa-           tanti altri. Ma è padre Ruggero Cipol-         mise di uscire dal carcere per lavora-                 in streaming               che verranno. Questo vento di
          organizzazione terroristica degli anni         pevamo che il prezzo sarebbe stato al-          la, novello Fra Cristoforo, a rompere          re. «Con Maurice ci ha unito una pa-                                              dolore che sta attraversando la
          di piombo. Prima, anzi, per numero             tissimo. E non era il carcere, forse nem-       il ghiaccio del suo cuore, con la com-         rola: amore», dice D’Elia a fotografare                Il festival di             terra racconta all’uomo il grande
          di militanti, ma di durata più breve, a-       meno la morte la parte peggiore della           plicità di Teresa che, con i buoni uffi-       il passaggio che li accomunò, dal vor-                 antropologia del           valore della vita che lasciamo
          vendo trovato presto una via d’uscita          faccenda. Era, comunque la mettes-              ci del sacerdote, divenne presto sua           tice dell’ideologia alla persona.                      contemporaneo              perdere con tanta facilità per lotte
          comune, tramite la dissociazione ma-           simo, il ritrovarsi con l’umano a bran-         moglie nonostante le sbarre a divi-            Bignami ha avuto così un’altra possi-                  “Pistoia – Dialoghi        inutili, per invidie, per quelle cha
          turata in carcere. Il suo Addio Rivolu-        delli e farci l’abitudine». Ma all’orrore       derli. E poi don Mario (Bignami lo             bilità, e nella sua famiglia è entrato an-             sull’uomo” non             chiamiamo ricchezze che
          zione: Requiem per gli anni Settanta           non ci si abitua: «Si può diventare ex          chiama “Marione”, trascurando il co-           che Amin, il figlio della tata che, quan-              lascia solo il suo         guardate con il senso di poi sono
          (Rubbettino, pagine 406, euro 19) è il         terroristi, ma mai ex assassini», ha det-       gnome) padre Adolfo Bachelet (fra-             do Maurice era ancora ancora in se-                    pubblico. Anche se         quei pezzi di pietre colorate di cui
          racconto di una vita che è stata tante         to in più occasioni Bignami. E forse il         tello di Vittorio, ucciso dalle Br) che di-    milibertà, ha aiutato sua moglie Tere-                 quest’anno non             erano arricchite le maschere dei
          vite. Dall’infanzia a Parigi, con un pa-       libro nasce anche per questo, per il bi-        venne, con suor Teresilla Barillà, ze-         sa ad accudire i suoi piccoli, venuto in               sarà possibile             faraoni, le corone dei nostri
          dre (Torquato) capo partigiano, finito                                                                                                        Italia per sottrarlo alla guerra in atto a             affollare le piazze e i    imperatori medioevali fino alle
          nei guai (assolto anni dopo) in una ter-                                                                                                      Mogadiscio. Ma c’è un altro incontro                   teatri del capoluogo       corone dei nostri ultimi re. La
                                                                                                                  Nell’autobiografia                                                                           toscano a causa
          ra, la “rossa” Emilia, in cui si sono gio-                                                                                                    che ha segnato, più di recente la vita                                            pietà ha trovato in questi mesi di
          cati anche i “supplementari” della                                                                      dell’ex terrorista                    di Bignami. Giuseppe Fidelibus, do-                    dell’emergenza             dolore un immenso respiro tra gli
          Guerra di liberazione. Scappato pri-                                                                    di Prima Linea                        cente universitario abruzzese rico-                    sanitaria, intende         uomini e le donne che hanno
                                                                                                                                                                                                               come sempre
          ma in Cecoslovacchia, per poi stabilirsi                                                                la difficile riemersione              nobbe Maurice nella foto a corredo di
                                                                                                                                                                                                               coinvolgere in
                                                                                                                                                                                                                                          offerto le proprie mani alla pena
          in Francia. «Concepito da una parte                                                                                                           un’intervista in cui raccontava la sua                                            degli altri. Mai abbiamo visto
          della cortina di ferro e scodellato nel-
                                                                                                                  dagli Anni di piombo                  conversione al mensile di Cl “Tracce”.                 dibattiti e riflessioni.   nella storia del mondo tale
          l’altra. Insomma, una famiglia nor-                                                                     attraverso alcuni                     Non credette ai suoi occhi, era proprio                Già da inizio marzo        quantità di pazienza, di aiuto, di
                                                                                                                                                                                                               i contributi di alcuni
          male», dice con graffiante autoironia                                                                   significativi incontri                quel detenuto per il quale aveva pre-
                                                                                                                                                                                                               relatori sono stati
                                                                                                                                                                                                                                          condivisione alla sofferenza degli
          Bignami. Una vita quasi da predesti-                                                                    durante la detenzione                 gato quando era carabiniere di leva a                                             altri come in questi mesi di
          nato che lo vede rientrare a Bologna                                                                                                          Firenze, nel 1982, durante un proces-                  resi disponibili sui       grande e inaspettata pandemia.
          prima che arrivi il Sessantotto.                                                                                                              so. Quella volta, vedendolo andar via                  canali social.             Questo ci fa pensare che qualcosa
          Gli anni giovanili vissuti «nella fan-         sogno insopprimibile di far pace con            lante ricercatore nelle carceri italiane       pensò che non lo avrebbe più rivisto.                  Inoltre, da ieri fino a    di superiore alle nostre modeste
          tastica (e pericolosissima) condi-             sé stessi, oltre che col mondo.                 di ex terroristi da riportare sulla retta      Invece i due si sono reincontrati dopo                 domani 24 maggio,          forze umane darà il respiro al
          zione di chi non è più sottoposto al-          «Nel febbraio ‘81 fui arrestato anch’io.        via. Infine don Luigi Di Liegro, fon-          trent’anni e Fidelibus firma la post fa-               i tre giorni in cui era    nostro mondo finché la vera
          le vecchie regole e non è ancora as-           Finalmente. Non ne potevo più», ri-             datore della Caritas romana, che gli           zione del libro: «Grazie Maurice, ora                  prevista la                pace, la comprensione, l’aiuto
          soggettato a quelle nuove». Potere             corda. Catturato a Torino durante u-            offrì la prima via d’uscita.                   mio caro fratellone», sono le ultime                   manifestazione, è          faranno parte finalmente di un
          operaio, Autonomia, i primi scontri            na rapina aveva con sé delle granate,           Ma il vero compagno d’avventura di             parole del libro. Un carcere che ricor-                possibile                  tempo dove si cercherà l’amicizia
          e il primo “assaggio” di carcere nel           ma scelse di non farle esplodere. Co-           quegli anni fu un uomo che con la              da un po’ il letame dal quale «nasco-                  partecipare a              al posto dell’odio, la
          tumultuoso 1977: «Mi arrestarono a             sì iniziò la lenta risalita: «Non che il        Chiesa non c’entrava nulla, il radica-         no i fiori» di Fabrizio De André. «Chis-               incontri e                 riconoscenza al posto
          Milano in casa di Toni Negri, dove a-          carcere non fosse la fogna che cono-            le Sergio D’Elia, che con lui condusse         sà, forse questa segregazione da cui                   conferenze in              dell’invidia. Grazie sorelle
          vevo messo a punto il menabò di un             sciamo», ma furono anni di riflessio-           tutto il lavoro a Rebibbia che portò pri-      stiamo uscendo poco a poco, a saper-                   streaming sul tema         infermiere, amiche della carità,
          numero speciale della rivista “Ros-            ne interiore e di incontri. Tanti sacer-        ma a consegnare le armi al cardinale           la valorizzare, ci consentirà finalmen-                “I linguaggi creano        donne della pazienza e del
          so” sulle giornate di marzo a Bolo-            doti. Don Salvatore Bussu, cappella-            Martini e poi alla “resa” vera e propria       te di concepire un’idea condivisa di                   il mondo”, titolo          sorriso regalato mentre il cuore
          gna», in cui fu ucciso negli scontri           no di Badu ‘e Carros (Nuoro) che col            dell’organizzazione in carcere, con un         futuro per il nostro Paese».                           dell’edizione di           piangeva, a voi dobbiamo molto.
          con gli agenti lo studente di Lotta            famoso sciopero della messa di Natale           documento ufficiale letto al congres-                                      © RIPRODUZIONE RISERVATA
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AGENZIE
Design: maratona architetti, ripensare paese post Covid

(ANSA) - MILANO, 21 MAG - Una non stop di 24 ore su come ripensare il Paese post Covid-19: inizia il 23
maggio alle 10 la maratona digitale "L'architettura è cultura e bene comune" promossa dal Consiglio
Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che sarà live su "architettiperilfuturo"
(www.architettiperilfuturo.it), la nuova piattaforma online che ospiterà il confronto partecipativo fra
l'intera comunità degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, cittadini, società civile, decisori,
istituzioni e imprese: per partecipare è necessaria iscrizione sul sito.
La maratona ospiterà 400 designer riuniti attorno a 5 grandi temi: Progettare secondo le sfide globali
2030/50; l'Italia, una rete di Resilient Cities; la sostenibilità dell'Abitare;
rigenerazione urbana: luoghi pubblici, servizi, mobilità e partecipazione; nuovi modelli virtuosi. Dal giorno
della maratona la piattaforma permetterà di raccogliere e condividere fino all'autunno suggestioni, idee e
contributi che confluiranno in una proposta articolata da sottoporre alle Istituzioni.
"Il Covid-19, oltre ad averci fatto piombare in una profonda crisi sanitaria ed economica, può rappresentare
- spiega Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale - una gigantesca opportunità verso il
cambiamento, con interventi radicali, in una partita tutta da giocare senza aver paura di giocarla. Per farlo è
necessario elaborare proposte di futuro ripensando le città e i territori, agendo sugli stili dell'abitare, sulla
mobilità, sull'accesso ai servizi, e su uno sviluppo in forme più distribuite e reticolari". (ANSA).
ARCHITETTURA: 'CULTURA BENE COMUNE', NO STOP CONSIGLIO NAZIONALE IL 23 E IL 24 MAGGIO =
Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - Una 24 ore non-stop per dare avvio ad ascolto, dialogo, progettazione,
riflessione su come ripensare il Paese post Covid-19. Questo lo scopo di ''L'architettura è cultura e bene
comune'', la maratona digitale promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e
Conservatori (CNAPPC) prevista dalle ore 10 di sabato 23 maggio alle 10 di domenica 24. Sarà live su
''architettiperilfuturo'' (www.architettiperilfuturo.it), la nuova piattaforma online che ospiterà il confronto
partecipativo fra l'intera comunità degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, cittadini, società
civile, decisori, istituzioni e imprese. Per partecipare è necessaria iscrizione sul sito.

Oltre agli interventi del Presidente del Cnappc Giuseppe Cappochin e del Comitato Scientifico (Roberto
Cingolani, Fisico, responsabile dell'innovazione tecnologica di Leonardo, Mario Cucinella, Founder Mario
Cucinella             Architects,              presidente             del           Comitato              Scientifico
Enrico Giovannini, portavoce di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Antonio Navarra, presidente del
Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc), Federico Parolotto, co-founder di Mic Mobility
In Chain, Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano), ''L'architettura è cultura e bene comune'' ne
vedrà oltre 400 che ruoteranno attorno a 5 grandi temi. Progettare secondo le sfide globali 2030/50, l'Italia,
una rete di Resilient Cities, la sostenibilità dell'Abitare, rigenerazione urbana: luoghi pubblici, servizi, mobilità
e partecipazione; nuovi modelli virtuosi.

Dal giorno della maratona la piattaforma permetterà di raccogliere e condividere fino all'autunno
suggestioni, idee e contributi che confluiranno in una proposta articolata da sottoporre alle Istituzioni. ''Il
Covid-19, oltre ad averci fatto piombare in una profonda crisi sanitaria ed economica, può rappresentare una
gigantesca opportunità verso il cambiamento, con interventi radicali, in una partita tutta da giocare senza
aver paura di giocarla. Per farlo è necessario elaborare proposte di futuro ripensando le città e i territori,
agendo sugli stili dell'abitare, sulla mobilità, sull'accesso ai servizi, e su uno sviluppo in forme più distribuite
e reticolari - spiega Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale - Abbiamo pensato a una
piattaforma perché crediamo nel senso di comunità, nella forza della voce collettiva che condensa, dà spazio
e rilievo ai pensieri dei singoli nel mondo dell'architettura''. (segue) (Spe/Adnkronos)
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