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Scuola Paritaria
   Maria Ausiliatrice
    Via Dalmazia, 12
         Roma

         WOW
       Anno XXII
Pubblicazione trimestrale
      Aprile 2021                   il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

                        www. scuolamausiliatriceroma.org
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In questo numero
4    Fatti e Mis fatti
     Quando                        La vita in
     incontreremo             7
                                   via Dalmazia
     forme di vita                 L’educazione è
     extra terrestri?              davvero cosa di
                                   cuore
11   S cuola S econdaria
     di secondo grado              PGS Folgore
                                   Da squadra... andiamo
                                   avanti!
     PCTO
     Prove generali
     da scienziate: “le            S cuola S econdaria
     scienze forensi          20   di primo grado
     nella quotidianità
     della vita”                   Celebrazione di
                                   Don bosco
     Giornata della Memoria
                                   Incontro con Alessandro
                                   Ferrari

27   S cuola P rimaria
     Matematica
     giocando? Si può
                                   S cuola
     fare
                              33      dell'Infanzia
     Festa di Don Bosco            Piccoli artisti
                                   meglio di
                                   Kandinsky
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Il giornale dei ragazzi
                                                                                                               di via Dalmazia

                                                                                                                  Hanno collaborato
                                                                                                          i giornalisti e le giornaliste della
                                                                                                                Scuola di Via Dalmazia:
                                                                                                         allievi dell’Infanzia, della Primaria,
                                                                                                             della Secondaria di Primo e
                                                                                                            Secondo Grado con maestre,
                                                                                                                 maestri e professori

                                                                                                             Direttore Responsabile
                                                                                                              Maria Antonia Chinello

                                                                                                         Autorizzazione Tribunale di Roma
                                                                                                              n. 306 del 07/06/2002

Un anziano e saggio indiano, per educare i           gli entra nel cuore... Ciò che esce dall’uo-
suoi nipoti, raccontò una storia:                    mo è quello che rende impuro l’uomo. Dal
“Dentro di me infuria una lotta, è una lotta         di dentro infatti, cioè dal cuore degli uo-               Progetto grafico e
terribile fra due lupi.                              mini, escono i propositi di male: impurità,                 impaginazione
Un lupo rappresenta la paura, la rabbia,             furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità,           POOYA srl - www.pooya.it
l’invidia, il dolore, il rimorso, l’avidità, l’ar-   inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, su-
roganza, l’autocommiserazione, il senso              perbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive
di colpa, il rancore, il senso d’inferiorità, il     vengono fuori dall’interno e rendono impu-
mentire, la vanagloria, la rivalità, il senso di     ro l’uomo”. (Mc 7,14-23)                                   Associato all’USPI
superiorità e l’egoismo.                                                                                 Unione Stampa Periodica Italiana
L’altro lupo rappresenta la gioia, la pace,          C’è un lupo dentro di noi a cui possiamo
l’amore, la speranza, il condividere, la se-         dare il potere di trasformare ogni cosa in
renità, l’umiltà, la gentilezza, l’amicizia, la      veleno e rendere infelice la nostra vita.
compassione, la generosità, la sincerità e la        Oppure scegliamo di non nutrire i senti-
fiducia.                                             menti negativi che gli eventi ci suscitano e
La stessa lotta si sta svolgendo dentro di           dare fiducia alla nostra capacità di capire,
voi e anche dentro ogni altra persona.”              di credere in noi stessi e di credere in Dio
I nipoti rifletterono su queste parole per un        Padre, che ci ha voluti e chiamati alla vita.
                                                                                                                      Contatti
po’ e poi uno di essi chiese: “Quale dei due
vincerà?”                                            C’è una scorciatoia comunque davanti a
L’anziano rispose semplicemente: “Quello             noi, ha due aspetti, due facce della stessa
che nutri”.                                          medaglia.
                                                     Il primo aspetto è sapere di noi una caratte-
Un racconto conosciuto ma sempre stimo-              ristica essenziale, tante volte dimenticata:
lante. È infatti dentro di noi che avvengono         siamo stati fatti per la pienezza, che si rag-
le vere battaglie e le vere vittorie o, pur-         giunge solo nell’amore, nel sentirci parte         Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice
troppo, le vere sconfitte. Non di un’interro-        della comunità umana, dove non possiamo                 Via Dalmazia, 12 - Roma
gazione andata male o di una relazione da            lasciare che qualcuno rimanga ai margini,
sogno sciolta come neve al sole, o...                nell’indifferenza, siamo chiamati a caricar-
Sono fatti ancora esterni a noi. Tutto infat-        ci sulle spalle gli uni gli altri. (Cfr Fratelli
ti si gioca dentro, gli eventi hanno un gran-        tutti n 68-70)
de impatto su di noi in termini di dolore o          Il secondo aspetto è sapere e fare memo-
di gioia, ma non sono determinanti alla              ria che non siamo soli in questo cammino:
nostra riuscita o sconfitta come persone             Gesù lo ha percorso prima di noi e continua
umane.                                               a farlo con noi, Lui che ha vinto la morte
                                                     e ha fatto risplendere la vita aprendoci la
Il saggio per eccellenza, Gesù di Nazareth,          strada.
ci parla così:
“Ascoltatemi tutti e comprendete bene!               Questo, in breve, il significato della Pasqua,
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entran-           che ci prepariamo a celebrare, e anche l’au-
do in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le         gurio più vero che possiamo scambiarci !
cose che escono dall’uomo a renderlo im-
puro... tutto ciò che entra nell’uomo dal di                 di Sr Franca Ridella
fuori non può renderlo impuro, perché non                    Direttrice
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Quando
                   incontreremo forme
Fatti & Misfatti

                   di vita extraterrestri?
       4           D   ifficile dirlo. Una cosa è certa: esi-
                       stono miliardi di stelle in tutto l’u-
                   niverso, intorno a cui ruotano dei pia-
                                                                Esiste infatti una zona abitabile, ovve-
                                                                ro una distanza ideale dei pianeti dalla
                                                                loro stella, che renderebbe possibile lo
                                                                                                              formula matematica per calcolare il
                                                                                                              numero di civiltà extraterrestri nella
                                                                                                              nostra galassia in grado di comunicare
                   neti e alcuni di essi sono sicuramente       sviluppo della vita. Se un pianeta si tro-    con noi. Questa formula è stata ideata
                   adatti ad ospitare la vita. Perché? Il mo-   vasse al di fuori di tale fascia abitabile,   nel 1961 dall’astrofisico statunitense
                   tivo è semplice (almeno in apparenza).       le condizioni ambientali risulterebbero       Frank Drake e consiste nel moltiplicare
                                                                troppo estreme e le forme di vita non         tra loro vari fattori, tra cui: a) il tasso
                                                                potrebbero svilupparsi. Si tratta quindi      di formazione di nuove stelle nella Via
                                                                di una questione di probabilità.              Lattea; b) la frazione di tali stelle che
                                                                Ma allora, perché non li abbiamo an-          possiede pianeti; c) il numero medio di
                                                                cora incontrati? Questa domanda cor-          tali pianeti in grado di ospitare la vita
                                                                risponde, più o meno, al “paradosso           (cioè che si trovano nella zona abita-
                                                                di Fermi”. Pare infatti che nel 1950 il       bile); d) la frazione di questi pianeti su
                                                                famoso fisico italiano naturalizzato          cui effettivamente si sviluppa la vita;
                                                                statunitense, parlando con alcuni suoi        e) l’ulteriore frazione su cui si sviluppa
                                                                colleghi della questione “vita extrater-      vita intelligente; f) la frazione di piane-
                                                                restre”, abbia posto la famosa doman-         ti su cui si trovano civiltà che sono in
                                                                da: “Dove sono tutti quanti?”. Il para-       grado e che decidono di comunicare;
                                                                dosso consiste proprio nel chiedersi:         g) infine, la durata media della fase
                                                                se esistono tutte queste civiltà evolute      comunicativa di ognuna di queste civil-
                                                                nella galassia, dove sono? Perché non         tà. A prima vista l’equazione di Drake
                                                                abbiamo ancora ricevuto delle comu-           sembra molto convincente, ma in real-
                                                                nicazioni da parte loro sotto forma di        tà ha ricevuto diverse critiche nel cor-
                                                                trasmissioni radio, sonde o altri siste-      so degli anni da parte di altri scienzia-
                                                                mi? Alcuni scienziati ritengono che le        ti. In particolare, poiché molti termini
                                                                distanze interstellari e intergalattiche      della sua equazione sono puramente
                                                                siano troppo grandi. Solo per poter           congetturali, essa non permette di cal-
                                                                comunicare sarebbero necessarie del-          colare nessun numero reale.
                                                                le tecnologie che ancora non esistono         Che ipotesi restano per rispondere alla
                                                                e una quantità di energia enorme. Fi-         domanda di partenza? Se gli alieni esi-
                                                                guriamoci per viaggiare da un pianeta         stono, nonostante tutte le difficoltà
                                                                all’altro o da una galassia a quella più      che abbiamo precedentemente espo-
                                                                vicina! Tutti sanno che le distanze spa-      sto, potrebbe anche darsi che non ab-
                                                                ziali si calcolano in anni-luce, un’unità     biano voglia di comunicare. Perché? I
                                                                di misura che è definita come lo spazio       motivi possono essere tantissimi: dal
                                                                che la luce (la radiazione elettroma-         semplice disinteresse nei confronti di
                                                                gnetica) percorre in un anno. A quanto        altre civiltà al timore di incontrare es-
                                                                corrisponde effettivamente un anno-           seri ostili. Un’ultima ipotesi è che gli
                                                                luce? È presto detto: 9 460 730 472           alieni stiano effettivamente cercando
                                                                581 km! Sono quasi 9461 miliardi di           di comunicare con noi, ma che utilizzi-
                                                                chilometri, ovvero più di 63000 volte         no delle tecnologie troppo avanzate.
                                                                la distanza tra la Terra e il Sole. Se con-   Questa teoria è certamente affasci-
                                                                sideriamo Proxima Centauri, la stella         nante, ma al contempo troppo fanta-
                                                                più vicina alla Terra dopo la nostra,         scientifica. Non sappiamo infatti nulla
                                                                essa si trova a circa 4,2 anni luce, che      delle conoscenze e delle tecnologie
                                                                corrispondono a qualcosa come 38000           di eventuali civiltà extraterrestri, per-
                                                                miliardi di chilometri. È evidente da         ciò non ha senso ipotizzare che stiano
                                                                questi pochi dati che per noi è attual-       usando qualcosa di cui non abbiamo
                                                                mente impossibile raggiungere luoghi          alcuna informazione.
                                                                così remoti nello spazio.                     E così si torna di nuovo alla risposta ini-
                                                                Non esistono invece previsioni scien-         ziale: difficile dirlo.
                                                                tifiche più ottimistiche sull’esistenza
                                                                degli alieni? Certamente! Si tratta del-              Leonardo Sbicca ,
                                                                la famosa “equazione di Drake”, una                   Primo anno
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Service Learning
L’inflazione Ricchezza e                                                                  La dicotomia

                                                                                                                                        Fatti & Misfatti
della felicità: povertà                                                                   dell’uomo
quando la       Ecco alcune                                                               moderno:
ricchezza       riflessioni nate                                                          tra avere e
eccede          all’interno del                                                           essere
                                              progetto di Service                                                                              5
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Per tal donna,                                                                            L   a grande promessa di progresso
                                                                                              illimitato, vale a dire il dominio sul-
giovinetto, in guerra                         C   osa si intende per povertà? La po-
                                                  vertà è quello stato di indigenza
                                                                                          la natura, l’abbondanza materiale e
                                                                                          l’acquisizione di una libertà personale
del padre corse, a                            consistente in un livello di reddito        smisurata, ha sempre sorretto le spe-
                                              troppo basso per permettere la sod-         ranze delle generazioni che si sono
cui, come a la morte,                         disfazione di bisogni fondamentali in       succedute. La mentalità moderna, che
                                              termini di mercato, nonché in una ina-      si propone come un concentrato di uti-
la porta del piacer                           deguata disponibilità di beni e servizi     litarismo e opportunismo, spinge ad
                                              di ordine sociale, politico e culturale.    una continua ricerca dell’utile, in quan-
nessun disserra.                              I nuovi poveri colpiti dalla pandemia       to l’assenza di guadagno sembra non
                                              sono soprattutto donne, famiglie con        produrre soddisfacimento e piacere.

È  così che Dante, nel XI Canto del Pa-
   radiso, ci racconta la scelta di San
Francesco: la rinuncia ai beni del padre
                                              minori, giovani, piccoli artigiani e com-
                                              mercianti. Tra i motivi principali del
                                                                                          Siamo soliti, oggi, utilizzare l’espres-
                                                                                          sione “ma vivi nel Medioevo?” nell’ac-
                                              crollo del reddito c’è la perdita del la-   cezione di sdegno della mediocrità;
e le mistiche nozze con la povertà, la        voro.                                       tuttavia, abbiamo mai davvero riflettu-
donna che fino all’arrivo di Francesco        È stato proprio il corona virus che ha      to sui valori dell’uomo pre-moderno?
“si stette sanza invito”, rifiutata da        messo in ginocchio le fasce della popo-     Egli lavorava per il bene dei posteri e
tutti. Il divario tra ricchezza-povertà,      lazione meno abbienti: sono aumenta-        della famiglia, dunque non solamente
sfarzo e miseria, è un binomio che da         te in maniera significativa le persone e    per sé stesso, e coltivava i suoi sforzi
sempre si manifesta nelle società uma-        le famiglie intere che per poter man-       senza l’aspettativa di percepire subito
ne. È proprio a partire da questa dico-       giare e curarsi sono state obbligate a      i frutti dei propri sacrifici.
tomia che si sviluppano vivaci dibattiti      chiedere aiuto ai vari centri di acco-      L’uomo moderno, invece, tende ad in-
sul ruolo che oggi il denaro possa ave-       glienza, alla Caritas e alle parrocchie.    quietarsi se non intravede subito risul-
re nel determinare la felicità dell’in-       Queste famiglie prima della pandemia        tati proficui del suo impegno, se non
dividuo. Nelle ampie e complesse di-          riuscivano a vivere decorosamente.          riesce a raggiungere subito un profit-
scussioni sul ruolo del denaro è molto        È evidente che è necessario più che         to, un immediato guadagno.
significativa la visione offerta dall’eco-    mai combattere la povertà.                  In una realtà dove i soldi sembrano co-
nomista Richard Easterlin, secondo cui        Il primo passo è eliminare l’indifferen-    stituire il centro del diagramma della
un aumento del reddito, e quindi del          za e agire con solidarietà. Ma come?        vita di ognuno, dove il denaro è diven-
benessere economico, può garantire            Attraverso l’avvio di progetti costrut-     tato uno strumento per affermare la
un aumento della felicità solo entro          tivi che consentano il graduale rein-       propria autorità nel mondo, è dovero-
un certo limite. Superato tale confi-         serimento o inserimento di tutti nel        so chiedersi quali siano i valori che ispi-
ne, che Easterlin colloca intorno ai 15       mondo del lavoro, e questa è una sfera      rano il nostro vivere quotidiano. Una
mila dollari annui, la curva della felicità   che attiene al mondo politico ed eco-       volta acquisita tale consapevolezza, la
va incontro ad una depressione. Ecco          nomico, e sostenendo attivamente le         possibilità di cambiamento è in mano
quindi il nucleo del paradosso che da         varie iniziative di solidarietà (raccolte   a ciascuno, in quanto siamo noi stessi
sempre divide le società: da un lato          fondi, volontariato...etc), attività che    gli unici in grado di decidere del nostro
la miseria e la povertà contro cui l’uo-      sono alla nostra portata.                   futuro.
mo cerca di combattere, attualmente
attraverso il piano dell’agenda 2030,                Valeria Munafò,                              Lucrezia Valletta,
dall’altro lato il lusso smodato, che                Quinto Anno                                  Quinto Anno
non può che condurre ad un’inflazione
della felicità.

        Alessandro Andreucci,
        Quinto Anno
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Glossario                                    La storia della
                   in pillole
                                                                parola felix
Fatti & Misfatti

                   Il V ginnasio, partendo da alcune pa-
                    role greche, ha costruito un glossa-
                                                                F   elix è un aggettivo di origine antica,
                                                                    inizialmente veniva usato in ambito
                                                                agricolo per denotare una pianta che
                                                                                                              uso comune e talvolta usata a spropo-
                                                                                                              sito. Questa parola ha un significato
                                                                                                              profondo, personale ed importante.
                   rio di parole italiane ragionando sulla      produceva una grande quantità di              Ognuno di noi ha un concetto diver-
                   loro derivazione. Di seguito la lista        frutti oppure un terreno fertile. Suc-        so di felicità. La felicità non significa
                   dei termini analizzati.                      cessivamente questo termine divenne           solo realizzarsi nella vita, possedere
       6                                                        di uso religioso, infatti con felix si qua-   una grande quantità di oggetti oppu-
                                                                lificavano i fiori, alberi, piante che pos-   re tanti soldi. Penso che sia un insieme
                   BIOLOGIA:                                    sedevano un potere sacro ed idoneo            di momenti importanti che lasciano
                   composto da βίος «vita» e da λόγος           da usare durante i riti. Il suo opposto       un segno dentro l’anima e che fanno
                   «studio»; essa è la scienza che studia       è infelix, sempre in ambito religioso,        sorridere il cuore anche se solo per un
                   la vita, ovvero i processi fisici o chimi-   questo termine si utilizzava per indica-      istante. È un insieme di attimi felici che
                   ci dei fenomeni che caratterizzano i         re le piante che possedevano un pote-         ci fa comprendere quanto la felicità sia
                   viventi;                                     re negativo e pertanto non propizio.          importante e vada apprezzata in ogni
                                                                Il significato di questi due aggettivi        istante. Quindi, apprezzate ogni ora,
                                                                prende piede in entrambi gli ambi-            minuto e secondo della vostra vita per-
                   FLEBO:                                       ti, perché il concetto di fertilitas era      ché le emozioni sono una delle cose
                   dal greco Φλέψ, Φλεβός «vena». Pri-          considerato magico – sacrale, ossia un        più preziose che possediamo, ci aiuta-
                   mo elemento di voci composte della           albero per dare frutti doveva disporre        no a sentirci vivi. Anche quando pensa-
                   terminologia scientifica, derivate dal       del favore divino.                            te che la vostra vita vada a rotoli... ri-
                   greco o formate modernamente,                Da questo primo significato se ne è           cordate che bisogna cercare sempre la
                   nelle quali significa «vena» o indica        creato un altro che indicava un uomo          felicità anche durante i momenti bui.
                   relazione con le vene;                       favorito dalla sorte, e quindi felix di-      In fondo al tunnel c’è sempre la luce!
                                                                venne un termine per definire uno sta-
                                                                to emotivo e psicologico, cioè felice.                Benedetta Marchetti,

                   MELANINA:                                    Al giorno d’oggi la parola felicità è di              Secondo Anno

                   dal greco μέλας «nero», l’ insieme di
                   pigmenti neri, che conferiscono alla
                   pelle, ai capelli e anche all’iride degli
                   occhi il loro colore naturale. Ha an-
                   che una funzione protettiva dall’a-
                   zione nociva dei raggi ultravioletti. È
                   prodotta da cellule dette melonociti;

                   ONICOTECNICA:
                   dal greco ὄνυξ, ὄνυχος «unghia» e
                   τεχνικός «tecnico». Esperta nell’ap-
                   plicazione di unghie artificiali;

                   PIROMANE:
                   persona affetta da piromania. La
                   piromania, dal greco πῦρ (fuoco) e
                   μανία (mania), è un’ intensa osses-
                   sione verso il fuoco e le fiamme e,
                   che spesso si attua con l’accensione
                   intenzionale di incendi. È un impulso
                   ossessivo a provocare incendi, chia-
                   mato anche mania incendiaria.

                           Quinto ginnasio
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La vita in via Dalmazia
L’educazione                 D    istanziamento, igienizzazione, de-
                                  tersione sono diventate le parole
                             d’ordine di questo anno così partico-
                             lare.

è davvero
                             Mantenere la distanza di un metro,
                             evitare gli assembramenti sono avver-
                             tenze in questo momento corrette ma
                             che vanno sicuramente contro la natu-

cosa di cuore!
                             ra umana! Siamo fatti per stare con gli
                             altri, ma dobbiamo tenere duro!
                             Noi salesiani cooperatori abbiamo
                             dovuto, come tutti, riorganizzare le
                             nostra routine, rivedendo il program-
                             ma annuale. Il piccolo e subdolo virus
                             ha tuttavia solo rallentato le nostre
                             attività, ma non ci ha certo fermati!!
                             Sfruttando le opportunità che offrono                    7
                             le nuove tecnologie, abbiamo reinven-
                             tato i momenti formativi via WhatsApp
                             sulle orme di “Fratelli tutti” di Papa
                             Francesco e non sono mancate le ini-
                             ziative solidali abituali.
                             Anche Don Bosco del resto nell’800
                             aveva vissuto un periodo di epidemia
                             e, confidando innanzitutto nell’aiuto
                             di Dio, era riuscito, pure in quella cir-
                             costanza, a dare il suo contributo coin-
                             volgendo i ragazzi dell’oratorio.
                             Ogni limite, ogni ostacolo, di qualun-
                             que natura sia, può diventare nuova
                             opportunità e motivo di crescita e
                             cambiamento. Sebbene dinanzi alle
                             difficoltà sia normale fermarsi, tutta-
                             via bisogna trovare sempre le risorse
                             per andare avanti anche reinventando-
                             si e scoprendo in tal modo nuove po-
                             tenzialità dentro di sé. Questo è quan-
                             to ha fatto Nonna Cristina, la nonna di
                             Federico, un bambino della primaria.
                             Vorrei portare la sua testimonianza
                             perché possa essere un valido esempio
                             per tutti. A discapito di tutte le forme
                             depressive da lockdown o i momenti
                             di scoraggiamento, nonna Cristina,
                             facendo tesoro della sua esperienza
                             di ex insegnante in pensione, arma-
                             ta di pc, cuffia e microfono, dalla sua
                             Bagheria, “città delle ville” barocche in
                             provincia di Palermo, ogni pomeriggio
                             riunisce on line un gruppo di bambini
                             aiutandoli nei compiti.
                             Dinanzi ai ringraziamenti delle mam-
                             me per il suo lavoro fatto con entu-
                             siasmo e dedizione ha semplicemente
                             risposto in stile salesiano: “Sono io che
                             devo ringraziare voi perché i bambini
                             per me sono vita”!
                                           Che ognuno di noi, come
                                           nonna Cristina, sappia
                                           mettere sempre i suoi ta-
                                           lenti al servizio degli altri!

 Elena Ciccarello Porcasi,
 salesiana cooperatrice
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La vita in via Dalmazia

                          DA VERA SQUADRA… ANDIAMO AVANTI!
                          Pallavolo
                          S   ono passati diversi mesi dall’inizio
                              di questo strano anno sportivo: è
                          arrivato Natale ed è passato, è arrivato
                          il nuovo anno ed è cambiato poco pur-
                          troppo… ed è arrivato l’inverno con il
                          suo tempo incerto e le temperature
                          più rigide!
                          La pallavolo della PGS Folgore conti-
          8               nua ad allenarsi nell’attesa di un pos-
                          sibile prossimo inizio di campionato
                          sempre nel rispetto del decreto e delle
                          regole e da dopo Natale oltre alle no-
                          stre sempre presenti dell’U14 abbia-
                          mo potuto ricominciare anche con le
                          piccoline del minivolley.
                          Gli allenamenti per entrambi i gruppi

                                                                       Basket
                          sono sempre all’aperto quindi sempre
                          subordinati alle condizioni metereolo-
                          giche ma bisogna ammettere che fin
                          ora siamo state abbastanza fortunate.
                          Per dare qualche stimolo in più alle ra-
                          gazze dell’U14, e far sentire le piccole
                          più vicine al loro sport, grazie all’aiuto
                                                                       C   irca un anno fa il covid-19 è entrato
                                                                           improvvisamente nella quotidiani-
                                                                       tà di tutti noi, costringendoci a cam-
                                                                                                                   le delle attività all’interno della nostra
                                                                                                                   scuola, potendo utilizzare il campo
                                                                                                                   all’aperto e rispettando le norme di si-
                          dell’insostituibile Ryan siamo riusci-       biare il nostro stile di vita. Per neces-   curezza previste. Ritrovarci dopo tan-
                          ti a rendere di nuovo utilizzabili i pali    sità, gran parte delle attività di svago    to tempo è stato molto emozionante.
                          del cortile delle elementari almeno le       sono state interrotte. L’interruzione       Nonostante lo sport ci permetta di
                          nostre giocatrici possono confrontarsi       delle attività è stato un duro colpo sia    sfogarci e distrarci un po’, il momento
                          con uno degli elementi distintivi del        per i ragazzi, ma anche per noi allena-     che stiamo vivendo risulta ugualmente
                          nostro sport: la RETE!                       tori. L’aspetto che più ci è mancato era    difficile da affrontare perché la preoc-
                          Certo è difficile in uno sport come il       poter condividere insieme sul campo         cupazione di contagiare noi e i nostri
                          volley dove l’azione DEVE necessaria-        la nostra passione. E forse è proprio       cari è comunque presente. Inoltre non
                          mente essere frutto della collabora-         vero quando si dice che riusciamo ad        abbiamo ancora certezza di quando
                          zione di tutti i giocatori in campo “ave-    apprezzare le cose più importanti solo      potremmo tornare alla normalità. Per
                          re nuovi stimoli” continuando a fare         quando ne sentiamo la mancanza. Cor-        questo motivo è importante per noi
                          esercizi individuali, ma le nostre ragaz-    rere e scherzare passandoci un pallone      allenatori e per i ragazzi, ricordarci che
                          ze si sono dimostrate mature e diligen-      ci sembrava banale, eppure ora, poter       lo sport è gioco, socialità, salute e per-
                          ti affrontando ogni allenamento con il       rivivere quei gesti con la stessa tran-     metterci di continuare ad alimentare
                          sorriso e la voglia di stare insieme.        quillità ci sembra una possibilità lon-     la passione che ci ha sempre contrad-
                          Anche le piccole atlete del minivolley       tana e agognata. Fortunatamente da          distinto.
                          avevano voglia di ricominciare…tal-          settembre c’è stata una ripresa parzia-
                          mente tanta che non si sono preoccu-
                          pate né del freddo, né del maltempo,
                          né degli esercizi in solitaria: sono solo
                          state felici di ritrovarsi e di potersi
                          muovere un po’ dopo le tante ore pas-
                          sate a scuola.
                          Abbiamo ricominciato come ci erava-
                          mo lasciate a novembre dopo neanche
                          un mese di allenamenti, ma con il pas-
                          sare del tempo il gruppo sta crescen-
                          do e sia le bimbe che c’erano già l’anno
                          scorso e sia quelle che hanno iniziato
                          solo quest’anno, stanno accogliendo
                          le nuove arrivate con gioia ed entusia-
                          smo, cercando anche di aiutarle con gli
                          esercizi!!!
                          Insomma andiamo avanti…sicuramen-
                          te più sicure e con qualche passetto
                          verso il gioco vero e proprio in attesa
                          di poter tornare in palestra e di poter
                          tornare ad essere “SQUADRA”.
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La vita in via Dalmazia
Ginnastica
artistica
L  e ragazze della ginnastica artistica
   stanno preparando la loro prima
gara dopo questo periodo difficile in
cui hanno alternato allenamenti svolti
all’aperto e in palestra. Questa giorna-
ta sarà per noi un modo di riassapo-
rare un po’ di normalità all’insegna di
un sano spirito sportivo. Comunque
andrà sarà per noi un grande successo!

                                                     9

#lapgsfolgore
nonsiferma
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Nel cuore del mondo vivi il sogno
                                                       amorevole dei ragazzi, sulla fiducia, aman-        lamento per Covid con conseguenti malat-
                                                       do ciò che di bello a loro piace, affinché         tie polmonari, ho vissuto momenti difficili
                                                       l’educatore diventi un punto di riferimento        di paura, di trepidazione e incertezza, ma
                                                       significativo per la loro vita, ed essi, a loro    ciò che mi ha fatto combattere con tutte
                                                       volta, imparino ad amare i veri valori. La         le mie forze è stata la fede e la speranza
                                                       realtà che siamo chiamati a vivere oggi,           che tutto poteva essere risolto con l’aiuto
Liceo

                                                       caratterizzata da pandemia, isolamento,            di Dio, il sostegno di Maria Ausiliatrice e il
                                                       didattica a distanza, precarietà economica,        forte desiderio di continuare a lavorare tra
                                                       incertezza per il futuro, come dice il nostro      i miei e nostri ragazzi. Da questa esperien-
                                                       Papa Francesco, evidenziano fortemente la          za si può uscire più forti, la vita è nelle mani
                                                       necessità di educare le nuove generazioni          di Dio, noi siamo davvero tanto piccoli.
                                                       ad una fratellanza universale, di ricostruire      Noi, abituati a controllare tutto, ci siamo
 10                                                    un patto globale che si è frantumato. Per          purtroppo, e forse finalmente, resi conto
                                                       realizzare ciò occorre quindi non rinunciare       che non tutto è controllabile, che tante
                                                       a sognare. Nell’enciclica “Fratelli tutti” il      cose non dipendono da noi. A noi educatori
                                                       Papa stesso parla, a sua volta, del sogno:         viene chiesto questo: riconsegnare ai gio-
                                                       “Com’è importante sognare insieme! […]             vani il messaggio della creaturalità, della
                                                       Da soli si rischia di avere dei miraggi, per       fragilità umana, della precarietà, ma non
        …è questo lo slogan che accompagna
                                                       cui vedi quello che non c’è; i sogni si costrui-   come visione pessimistica di ostacolo, ma
        la pastorale giovanile salesiana di quest’
                                                       scono insieme”. Questa esortazione a lavo-         come trampolino di lancio per un nuovo
        anno, è questa la contemporaneità del
                                                       rare e a sognare insieme è il vero appello         patto con il creato, con la vita stessa e con
        messaggio di Don Bosco oggi: Giovani, non
                                                       che viene fatto a noi educatori oggi! La mia       gli altri. Siamo chiamati a far rinascere la
        rinunciate mai a sognare, ma vivete fino
                                                       testimonianza oggi da educatrice salesia-          speranza, questo oggi Don Bosco ci comu-
        in fondo immersi nel cuore della realtà in
                                                       na, da preside che lavora quotidianamen-           nica, perché è Dio che guida la storia ed Egli
        cui siete chiamati a vivere. L’attualità di
                                                       te con i ragazzi da lungo tempo è quella           vuole la nostra felicità! Guardiamo dunque
        Don Bosco, il Santo dei giovani e degli edu-
                                                       di ripetere che la speranza va alimentata          al futuro con fiducia e non smettiamo mai
        catori, credo sia innegabile; la sua opera
                                                       e che nessuno potrà mai rubarci il diritto         di sognare!
        nasce da un sogno, lui è stato il sognatore
                                                       ad alimentarla nel nostro cuore e in quel-
        per eccellenza e il suo grande desiderio è
                                                       lo dei nostri giovani, neppure un terribile        La vostra Preside
        divenuto la sua missione: prevenire il disa-
                                                       virus! Ho vissuto 50 giorni di completo iso-       Sr Maria Paola Murru
        gio facendo leva sull’accompagnamento

        Riflessioni: incontro con Soumaila
        Il 5 febbraio la classe del V ginnasio ha
         avuto un incontro a distanza con Sou-
        maila Diawara, un rifugiato provenien-
                                                       riscontrano anche problemi di discrimi-
                                                       nazione e di ostacoli di tipo amministra-
                                                       tivo, per l’esercizio dei propri diritti. Non
                                                                                                          flussi migratori di tipo economico, quin-
                                                                                                          di, dovrebbero essere regolati nel nume-
                                                                                                          ro in base alla capacità di accoglienza che
        te dal Mali, per il progetto Change del        ci sono, infatti, molti posti di accoglienza       ciascun Paese può dare con le proprie
        Centro Astalli. Ci ha raccontato di come       e incontrano molte difficoltà nel trova-           condizioni economiche e sociali.
        sia giunto in Italia dal suo Paese natale,     re un lavoro. Sarebbe dunque compito               L’Italia è un Paese che per la sua localizza-
        mettendo in luce le numerose difficoltà        dello Stato gestire meglio la questione            zione geografica è soggetto a una forte
        riscontrate durante il viaggio. Ci ha colpi-   dell’immigrazione attraverso nuove leg-            ondata migratoria e non può essere la-
        to molto la tenacia e il coraggio di questa    gi che regolino la questione.                      sciato, quindi, da solo dagli altri governi
        persona, che, rinunciando alle cose più        Oltre ai rifugiati di guerra o provenienti         europei. Rimaniamo molto colpiti dai
        care, è riuscito a costruire una nuova vita    da regimi dittatoriali, che vanno sempre           racconti di sofferenza di molti migranti
        lontano dalla sua nazione di origine.          accolti, l’Europa soffre una forte pressio-        e riteniamo che ci sia il dovere cristiano
        La sua testimonianza, molto avvincen-          ne migratoria derivante anche da cause             di accoglierli e di dare loro tutto il soste-
        te e interessante, ci ha fatto riflettere      economiche. L’ingresso non regolato                gno possibile per garantire loro una vita
        sul fenomeno molto attuale dell’im-            all’interno di Paesi europei genera spes-          dignitosa, anche considerando le diffi-
        migrazione, questione che non può              so squilibri che vanno anche a discapito           coltà che hanno affrontato. Tuttavia, c’è
        più essere ignorata. Al giorno d’oggi, a       di coloro che vengono ospitati nel nuovo           anche il diritto delle popolazioni a vivere
        causa di guerre, colpi di Stato, povertà       Paese. Questo si riflette sull’impossibilità       in sicurezza e quindi si rende necessaria
        e catastrofi naturali, sono moltissime le      di garantire condizioni di vita o di lavoro        una normativa specifica che regolamenti
        persone costrette a lasciare il proprio        dignitose. Spesso assistiamo nelle nostre          le migrazioni. Papa Giovanni Paolo II ha
        Paese. Inoltre, gran parte dei rifugiati,      città a situazioni di degrado o a violazioni       sempre sostenuto che fosse necessario
        una volta giunti in Europa, si trova a do-     dei diritti ormai consolidati da decenni di        costruire condizioni concrete di pace
        ver reinventare totalmente una nuova           lotte sindacali, quali ad esempio quelli re-       per salvaguardare, quindi, il diritto a non
        vita, lasciando spesso nel proprio Paese       lativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro o       emigrare e a vivere senza guerre e perse-
        di origine amici, parenti, familiari, che      di una giusta retribuzione. Un esempio è           cuzioni nella propria patria.
        rischia di non vedere più. Tra i problemi      rappresentato dalla raccolta di pomodo-
        a cui maggiormente vanno incontro tro-         ri nel sud dell’Italia, dove molti migranti                 Gabriele Dallatomasina, Chiara San-
        viamo ad esempio quello della difficoltà       lavorano in condizioni di sicurezza ter-                    toro, Gabriele Pignatelli,
                                                                                                                   Secondo Anno
        di integrarsi nella nuova società, di trova-   ribili, stando per molte ore sotto il sole,
        re casa e di avere una protezione sociale;     sottoposti a vessazioni e sottopagati. I
PCTO             D    al 15 al 18 febbraio abbiamo parte-      una pianta di canapa e, successivamente,
                      cipato al progetto di alternanza “Le     ci hanno mostrato varie strumentazioni
                 scienze forensi nella quotidianità della      di laboratorio utilizzate per l’analisi di

Prove generali
                 vita”, organizzato dall’Università La Sa-     tali molecole.L’ultimo giorno è stato de-
                 pienza. Nelle prime due giornate abbia-       dicato all’applicazione pratica di alcune
                 mo seguito lezioni di Chimica e Biologia      tecniche di Biologia forense; abbiamo

da scienziate:   forense nelle aule dei rispettivi diparti-
                 menti; nel corso di questi incontri, abbia-
                                                               applicato le conoscenze acquisite duran-
                                                               te le lezioni di teoria per eseguire la PCR

“le scienze
                 mo potuto comprendere quanto effetti-         e, dopo l’amplificazione dei frammenti di
                 vamente le scienze forensi, non trovino       DNA, li abbiamo separati con l’elettrofo-

forensi nella

                                                                                                             Liceo
                 applicazione esclusivamente nell’analisi      resi su gel. È stata un’esperienza davvero
                 della scena di un crimine, ma siano uti-      utile e interessante, sia perchè abbiamo
                 lizzate anche in ambiti come quello del       potuto vedere applicate conoscenze che

quotidianità     doping o degli stupefacenti. Dopo aver
                 acquisito alcune conoscenze riguardo le
                                                               avevamo solo in ambito teorico, sia per
                                                               chiarirci le idee al fine dell’orientamento

della vita”      tecniche forensi, è stato il momento di
                 passare alla pratica e abbiamo trascor-
                 so gli altri due giorni nel laboratorio del
                                                               universitario.
                                                                                                               11

                 dipartimento di Chimica; abbiamo effet-               Sofia Anello, Benedetta Dallatoma-
                 tuato l’estrazione dei cannabinoidi da                sina, Samantha Moretta
                                                                       Quinto Anno
12
     Liceo
#pernondimenticare
                                                                                              di mandargli anche soldi attraverso dei
                                                                                              vaglia postali (500 lire per volta) e pacchi
                                                                                              di vestiti e cibo, tutte cose che però non
                                                                                              gli arriveranno mai. Da Fossoli Umberto
                                                                                              scrive “… la vita scorre tranquillamente,

                                                                                                                                                Liceo
                                                                                              forse anche troppo, ma meglio così che
                                                                                              altrimenti…”, il 3 aprile scrive che gli han-
                                                                                              no appena comunicato che deve partire
                                                                                              “… per ignota destinazione…” e in quella
                                                                                              lettera cerca di nuovo di tranquillizzare la
                                                                                              famiglia “… non preoccupatevi per me,
                                                                                              che non è il caso, cercate di stare bene
                                                                                                                                                 13
                                                                                              voi tutti, che questo pensiero è quello
                                                                                              che mi fa stare più tranquillo…”.
                                                                                              Le ultime notizie sono 5 righe scritte a
                                                                                              matita di fretta su un fogliettino con
                                                                                              data 5 aprile 1944: “Cara Gemma, ti scri-
                                                                                              vo nell’ora della partenza, sperando che
                                                                                              questa mia ti pervenga. Tanti baci a tutti
                                                                                              voi e niente paura. Umberto.”
                                                                                              Da quel giorno non si è più avuta notizia
Nel rispetto delle regole e                   ata dall’artista Gunter Mening, dedicata        di Umberto.
                                              a Umberto Spizzichino, nato nel 1918,
dei protocolli di sicurezza,                  arrestato il 24 gennaio 1944 e depor-
                                                                                              Si saprà solo nel 1999, quando la fami-
                                                                                              glia farà delle ricerche, che Umberto è
le classi hanno svolto una                    tato nel campo di concentramento di             arrivato il 15 aprile 1944 ad Auschwitz e
                                              Auschwitz, dove morì il 28 agosto dello
mattinata di didattica                        stesso anno all’età di 26 anni.
                                                                                              lì “marchiato” con il numero 180110. E’
                                                                                              morto il 28 agosto del 1944.
all’aperto con itinerari                      Nel febbraio del 1944 Umberto aveva 26          Passando per Via Alessandria abbiamo
relativi alla Giornata della                  anni, primo di cinque figli di una famiglia     sostato davanti al negozio della famiglia
                                              ebrea che aveva un negozio di abbiglia-
Memoria e al Giorno del                       mento in Via Alessandria. A causa delle
                                                                                              Spizzichino, che ancora vende abbiglia-
                                                                                              mento ed oggi è gestito dai pronipoti di
Ricordo. Ecco l’esperienza                    leggi razziali e del raid al Ghetto Ebraico,    Umberto.
                                              la famiglia si era divisa e Umberto ave-
dei primi anni!                               va deciso di fuggire in Svizzera. Per far
                                                                                              L’ultima tappa prima del rientro a scuo-
                                                                                              la è stata Via Rasella, dove il 23 marzo
                                              questo si rivolse a quello che credeva un
S   abato 13 febbraio è stata una giorna-                                                     1944 venne portato a termine il più san-
                                              amico, un compagno delle elementari,            guinoso e clamoroso attentato urbano
    ta gelida. La sera prima della nostra
                                              Luciano Luberti, col quale era rimasto in       antitedesco in tutta l’Europa Occiden-
uscita girava voce che avrebbe nevicato
                                              amicizia dato che abitavano nello stesso        tale. L’azione fu portata a termine dalla
e sicuramente erano previste piogge
                                              quartiere.                                      Resistenza Romana, i Gruppi di Azione
consistenti su Roma, precisamente nelle
                                              Luciano gli aveva dato appuntamento             Patriottica (GAP), unità partigiane del
ore in cui, all’aperto, avremmo ripercor-
                                              all’incrocio tra viale Manzoni e via Ema-       Partito Comunista Italiano, contro un re-
so un tratto di storia della nostra città.
                                              nuele Filiberto, ma invece di trovarvi l’a-     parto delle forze di polizia d’ordine tede-
I musei sono chiusi e così pure i teatri ma
                                              mico, Umberto vi trova gli agenti delle         sca composto da reclute altoatesine (11°
per fortuna Roma è di per sé un museo
                                              SS che lo arrestano e lo portano in Via         compagnia del Battaglione Polizereige-
ed un salotto e si vede che le preghiere
                                              Tasso. Dopo la sosta lì, viene portato a        ment “Bozen”).
dei professori hanno funzionato perché,
                                              Regina Coeli, ma prima che la cognata           L’attentato consistette nella detonazio-
nonostante le previsioni, mamma Roma
                                              Gemma possa andare a visitarlo, lo por-         ne di un ordigno esplosivo improvvisato
ci ha graziati e non è piovuto per quasi
                                              tano a Fossoli, in provincia di Modena,         mentre passava la colonna dei soldati in
tutta la nostra breve escursione.
                                              dove la Repubblica di Salò aveva allestito      marcia, seguito poi dal lancio di quattro
La prima tappa è stata Piazza Dalmazia
                                              un campo di concentramento.                     bombe a mano artigianali sui superstiti.
dove i cittadini del II Municipio possono
                                              Da qui, Umberto, che era senza soldi e          Morirono 33 soldati tedeschi e due civi-
oggi osservare un piccolo monumento in
                                              coi soli vestiti di quando era stato arre-      li italiani, tra cui un bambino di 12 anni.
memoria dei Martiri delle Foibe.
                                              stato, riesce a scrivere alla famiglia e agli   Quattro persone morirono sotto il fuoco
Le tragedie delle foibe e dell’esodo giu-
                                              amici e, con molta vergogna, chiedere           tedesco.
liano, fiumano e dalmata che dal 1945
                                              soldi e vestiti di cui tanto aveva bisogno.     La cosa peggiore fu però la rappresaglia
al 1947, videro prima l’assassinio di circa
                                              Mentre leggevamo le sue lettere nella           tedesca: l’eccidio delle fosse Ardeatine,
15.000 italiani (tra infoibati e morti nei
                                              sosta in Via Veneto, non potevamo non           in cui furono uccisi 335 prigionieri com-
campi jugoslavi o durante il trasferimen-
                                              commuoverci pensando a questo ragaz-            pletamente estranei all’attentato, tra cui
to ad essi), poi l’esilio forzato di più di
                                              zo che in ogni comunicazione non man-           dieci civili rastrellati nelle vicinanze di Via
300.000 nostri connazionali, costretti a
                                              cava mai di rassicurare tutti sul suo stato     Rasella subito dopo l’attentato.
lasciare l’Istria, Fiume e la Dalmazia.
                                              di salute o di mandare il suo affetto al
In seguito ci siamo spostati in Via Reggio
                                              nipotino, figlio del fratello Leonardo.                  Althea Veronica Riili,
Emilia, precisamente al numero 47 dove
                                              Il 19 marzo riesce a ricevere la prima let-              Primo anno
è stata posata una pietra d’inciampo, cre-
                                              tera dalla famiglia che, da allora, cerca
Pronti all’appello
     La nostra scuola ha partecipato ad un progetto promosso dalla FIDAE,
     federazione di Scuole Cattoliche primarie e secondarie, nell’ambito del progetto
     #vogliamofarescuola, che ha previsto un percorso di lettura e un incontro con lo
     scrittore Alessandro D’Avenia a partire dal suo ultimo libro L’Appello.

     “  Per riuscire ad insegnare devo concen-
        trarmi sulla presenza dei ragazzi e non
     sulle mie aspettative, devo lasciare che
                                                     oritari, ma anche proprio di “vedere” chi
                                                     abbiamo accanto e condivide parte del-
                                                     la nostra esistenza. Tutto ciò deriva dal
                                                                                                      e dalle nostre aule che dovrebbe diffon-
                                                                                                      dersi il vaccino contro questa malattia.
                                                                                                      Quel fenomeno che D’Avenia nel suo
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     siano loro a venire alla luce e non io a il-    fatto che la relazione con l’altro, in ogni      libro descrive come una piccola rivoluzio-
     luminarli”. In una frase è condensata for-      sua forma, sia di per sé difficile in quanto     ne, che via via si espande coinvolgendo
     se la sfida più grande che un “maestro”,        esige di prestare attenzione a qualcosa          sempre più alunni, docenti, scuole, fino
     come ama definirsi D’Avenia, è tenuto ad        al di fuori di noi e perciò difficile da con-    a raggiungere l’intera società. Il messag-
     affrontare ogni volta che entra in un’au-       trollare; ci costringe a scendere a com-         gio che D’Avenia desidera lanciare è che
     la. Nella storia raccontata, il professor       promessi anche, e soprattutto, con noi           sono proprio alunni e professori insieme
     Omero Romeo, colpito da una malattia            stessi. Tuttavia, l’altro, il nostro più gran-   ad essere in grado di innescare questa
     agli occhi che in breve tempo lo porte-         de problema, è anche ciò che ci spinge a         miccia, iniziando a chiamarsi per nome.
     rà alla completa cecità, non ha scelta,         “vedere” ciò che è realmente importan-
     non può far altrimenti: non riuscendo a         te, andando oltre i nostri interessi perso-              Prof.ssa Francesca Maselli e
     vedere fisicamente i suoi ragazzi, è ob-        nali. Forse è proprio dalle nostre scuole                alunni del IV ginnasio
     bligato ad andare oltre la loro presenza
     corporea e a cogliere ciò che è “invisibile
     agli occhi” – per citare un grande classico
     - immergendosi così nelle loro storie, nel-
     le loro incertezze, nelle loro aspettative.
     La cecità nel libro diventa così condizione
     di privilegio per riuscire in questa diffici-
     le impresa, richiamando l’antico topos
     del poeta cantore cieco in contatto con
     un mondo-altro, divino, in una società
     orale in cui la voce e l’orecchio prevale-
     vano sull’occhio. E così, grazie a questo
     superpotere, il professor Romeo è in
     grado di conoscere nel profondo i pro-
     pri ragazzi i quali, non “essendo visti”,
     trovano il coraggio di raccontare la loro
     storia di vita partendo, di volta in volta,
     da uno spunto proposto loro. Si sceglie
     l’appello come momento per farlo; l’ap-
     pello, solitamente un’occasione perduta,
     a volte paradossalmente anonimo, fret-
     toloso, utile esclusivamente a constata-
     re la presenza fisica dei ragazzi per poi
     entrare nel vivo della lezione: bisogna
     interrogare, valutare, spiegare… pensa-
     re alle cose “serie” insomma. Se è vero
     questo, è vero però anche il contrario,
     “per i ragazzi noi insegnanti siamo ruoli,
     non persone, un fato da scontare”, si dirà
     in un altro passo. Questa condizione di
     reciproca indifferenza è tanto più grave
     quanto il fatto che non sembra essere un
     problema specifico del contesto scolasti-
     co, ma un fiume che straripa uscendo dai
     muri delle aule e delle scuole. Anzi, forse
     in realtà è accaduto l’opposto: l’indiffe-
     renza è una malattia che ha infettato via
     via ogni aspetto della nostra esistenza e
     che si manifesta non solo come l’incapa-
     cità di prendersi cura dell’altro pensando
     che i propri bisogni e problemi siano pri-
Il rappresentante di istituto:
la “voce di tutti gli studenti”
C  onosciamo da vicino i rappresentanti
   d’istituto dei tre indirizzi: classico, lin-
guistico e scientifico.
                                                  deve far carico del punto di vista degli
                                                  studenti e diventare in un certo senso la
                                                  “voce di tutti”. Questo è possibile rima-
                                                                                                 uscire ad entrare in sintonia con la Presi-
                                                                                                 de, i docenti, ma soprattutto con gli stu-
                                                                                                 denti; quindi è necessario munirsi di una

                                                                                                                                                   Liceo
La D.a.d. ha rallentato i tempi per cono-         nendo sempre in contatto con la Presi-         buona dose di comprensione e di empa-
scere i loro progetti ma recuperiamo con          de, partecipando alle riunioni con il con-     tia. Inoltre un buon rappresentante deve
questa intervista.                                siglio di istituto durante le quali si cerca   saper dialogare professionalmente e in
                                                  di discutere riguardo alla possibilità di      maniera educata con la Preside e con i
Cosa vi ha motivato a candidarvi in un            realizzare determinate idee e proposte.        docenti, poiché il rappresentante di isti-
anno così particolare?                            Inoltre il rappresentante deve affianca-       tuto è un tramite degli studenti. Altra ca-
Il motivo che mi ha spinto a ricoprire que-       re il personale scolastico per far sì che      ratteristica è lo spirito di iniziativa, quindi    15
sto ruolo, in un anno così difficile, è stato     i ragazzi si rispecchino il più possibile in   saper proporre nuove idee e cercare con
il desiderio di mettermi in gioco da stu-         quella che è la loro scuola: una scuola        tanta pazienza di dar voce a tutti gli stu-
dente per gli studenti stessi.                    che li ascolta e che cerca di attuare il più   denti. (Costanza Macaluso)
Sicuramente fare la rappresentante                possibile le idee dei ragazzi stessi. (Bene-
di istituto di questi tempi non è facile!         detta Albero)                                  Come riuscite a gestire lo studio che si
Gestire la D.a.d. e le problematiche che                                                         incrocia con il vostro incarico?
comporta per tutti, sia per alunni che per        Quali sono gli aspetti che considerate         Riuscire a gestire lo studio che si incro-
i professori, non è facile ma con dedizio-        più impegnativi?                               cia con il nostro incarico non è semplice.
ne e caparbietà possiamo farcela.                 Un aspetto sicuramente impegnativo è           Tutto ciò, però, è possibile e realizzabile
Io sono già stata rappresentante in terzo         ricoprire questo ruolo in un periodo di        pianificando le attività e le ore da dedi-
anno, quell’esperienza mi ha formato e            pandemia. Il distanziamento sociale non        care allo studio, ad esempio usando un
dato delle basi solide dalle quali riparti-       permette al rappresentante di stare vi-        calendario e dividendo le pagine da stu-
re; purtroppo le attività concrete da fare        cino agli alunni e in generale di vivere il    diare per le ore che abbiamo calcolato
non sono molte perché le condizioni               contesto scuola per capire quali siano le      in quel giorno. Essere rappresentante
non lo permettono, ma ci stiamo già in-           esigenze. La pandemia concede poche            non significa solo partecipare alle riunio-
gegnando con un po’ di creatività e fan-          occasioni per comunicare con la Preside        ni con la Preside e i docenti, ma anche
tasia per poter coinvolgere tutti e dare          e con gli alunni, i quali vediamo di meno      creare e cercare idee da realizzare per gli
un senso di vicinanza e di unione, che è          a causa della didattica mista; inoltre il      studenti e tutto ciò implica del tempo.
quello di cui abbiamo bisogno. È proprio          numero delle iniziative che si possono         (Elena Albano)
per questa volontà di fare e di fare per          proporre è minore rispetto ad altri anni,
voi che ho scelto di ricoprire questo ruo-        perché qualunque iniziativa che implichi
lo. (Costanza Bernabei)                           un assembramento è fuori ogni norma di         Vi ricordiamo che è possibile ascoltare
                                                  Legge, ma stiamo lavorando per concre-         questa intervista in formato audio sul
Cosa prevede questo ruolo?                        tizzare iniziative a breve. (Oscar Norelli)    sito della scuola www.scuolamausiliatri-
Il ruolo di rappresentante di istituto pre-                                                      ceroma.org
vede una grande responsabilità, perché            Quali sono le tre caratteristiche che un
il rappresentante è un tramite tra i ra-          buon rappresentante deve possedere?
gazzi delle varie classi, la Preside, il corpo    Un buon rappresentante deve essere                      La redazione di Radio S.M.A
docenti e il consiglio di istituto; quindi si     prima di tutto un buon ascoltatore per ri-
Liceo

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        Service Learning
        Progetto #TUTTIONESSUNO
        M     olto spesso abbiamo sentito par-
              lare del tema dell’inclusione, ma in
        cosa consiste veramente? Su questo, noi
                                                      molto importanti, noi abbiamo imparato
                                                      quanto talvolta l’ingenuità del pensiero
                                                      e la schiettezza di un bambino può esse-
                                                                                                    la pandemia. Alcuni di loro ci hanno tem-
                                                                                                    pestato di domande chiedendo se fosse
                                                                                                    possibile regalare la propria mascherina
        del II classico, abbiamo provato a discu-     re molto più saggia e veritiera di ragazzi    al compagno di banco o alla sorellina e ci
        terne con i ragazzi delle seconde medie.      più grandi che solo per l’età ritengono di    hanno resi partecipi dei loro meravigliosi
        Volevamo, infatti, provare a farli aprire     essere molto più maturi.                      disegni. È stata un’esperienza molto bel-
        su questo argomento senza pressioni o                                                       la e particolare. La sfida più difficile è sta-
        costrizioni; per questo motivo abbiamo                Sofia Diacetti,                       ta calarci nei panni di questi bambini per
        pensato di rivolgerci a loro come un fra-             Quarto Anno                           cercare di capire come coinvolgerli e farli
        tello maggiore farebbe con un fratello                                                      divertire. Tutti abbiamo potuto imparare
        minore, attraverso una chiacchierata in                                                     qualcosa l’uno dall’altro. Questo tipo di
        cui loro hanno potuto parlare liberamen-
        te con noi di ciò che pensavano signifi-
        casse l’essere inclusi e su come evitare
                                                      N   oi ragazzi del II Classico venerdì 5
                                                          febbraio abbiamo dato il via al no-
                                                      stro progetto di service learning, “Tuttio-
                                                                                                    attività, che ti mette al servizio degli altri,
                                                                                                    permette di dare una piccola parte di se
                                                                                                    stessi e di ricevere dieci volte tanto. Ci
        ogni comportamento di esclusione, in          nessuno”. La prima attività, che abbiamo      hanno regalato grandi emozioni: felici-
        particolare nel gruppo classe. Da questa      svolto, ha coinvolto i bambini di terza,      tà, allegria, gioia, semplicità. Noi siamo
        mattinata passata insieme, siamo rimasti      quarta e quinta elementare, impegnan-         entrati in quelle classi con l’intento e la
        molto colpiti dalle riflessioni profonde      doli nella realizzazione di un mascherina     voglia di trascorrere una giornata diver-
        che molti di loro hanno condiviso: espe-      personalizzata, sulla quale avrebbero         sa, di farli divertire, ma sono stati loro a
        rienze personali o comunque di persone        potuto esprimere le loro emozioni che         regalarci un’esperienza indimenticabile
        vicino a loro, atteggiamenti di esclusione    in questo tempo di covid si celano dietro     attraverso quella gioia ed entusiasmo
        a cui hanno assistito e domande su come       una “maschera”.                               che noi più grandi non dovremmo mai
        evitarli in futuro. Questo incontro è sta-    I nostri piccoli amici si sono mostrati fin   lasciare andare.
        to molto efficace sia per loro che per noi,   da subito propensi all’attività e sono ri-
        infatti come questi ragazzi sono riusciti     usciti da soli istintivamente a cogliere il            Martina Maresca e Virginia Radi,
        ad aprirsi e a farsi avanti per parlare con   messaggio del nostro progetto: abbat-                  Quarto Anno
        persone a loro sconosciute su argomenti       tere i muri che sono venuti a crearsi con
Don Bosco 2021
La pandemia ci obbliga a distanze e precauzioni,                                                 L  a Basilica di Santa Maria Maggiore a
                                                                                                    Roma possiede uno stretto legame
ma il nostro desiderio di festeggiare don Bosco                                                  con San Giovanni Bosco evidenziato dal
                                                                                                 culto mariano e dal concetto di sogno. Il
non si è fermato! Quest’anno lo abbiamo

                                                                                                                                                  Liceo
                                                                                                 santo, in giovane età, a nove anni, duran-
ricordato camminando sui suoi passi nella nostra                                                 te una notte, vide di fronte a sé dei ragaz-
                                                                                                 zi violenti che si azzuffavano e, invece di
città, visitando luoghi significativi che lo hanno                                               placare i loro animi, si unì alla lotta. Subi-
                                                                                                 to dopo gli apparve in sogno la Madonna
accolto nei suoi soggiorni romani, come La                                                       che gli riferì che non con le percosse ma         17
Basilica del Sacro Cuore, da lui voluta e costruita,                                             con la mansuetudine avrebbe portato
                                                                                                 quei giovani sulla buona strada. Da quel
oppure in luoghi dove oggi, in modi diversi, la                                                  momento il piccolo Giovannino si dedicò
                                                                                                 ai giovani all’insegna del culto della fede
sua opera continua a servizio dei giovani in tanti                                               in Maria, dunque quel sogno fu l’inizio di
modi, come la Casa Salesiana del Borgo ragazzi                                                   un’intera esistenza riservata ai ragazzi da
                                                                                                 parte di colui che ancora oggi conoscia-
Don Bosco e la sede del Vides, associazione che si                                               mo come padre, maestro ed amico.

occupa di volontariato, educazione e sviluppo in                                                         Sofia Pellegrino,
                                                                                                         Terzo anno
tutto il mondo!

In cammino ricordando Don Bosco
Il giorno 30 gennaio 2021, noi dei terzi
 anni ci siamo recati presso la Basilica di
Santa Maria Maggiore insieme ai nostri
                                                  re per una pausa e trascorrere del tempo
                                                  insieme conversando allegramente. Poi
                                                  ci siamo diretti verso Santa Prassede,
                                                                                                 re dal vivo l’arte, analizzando la compo-
                                                                                                 sizione delle strutture che costituivano
                                                                                                 le due costruzioni. Nonostante la varie
coordinatori di classe e altri docenti, in        divisi in due gruppi uguali abbiamo visi-      difficoltà che abbiamo dovuto affronta-
occasione della Festa Don Bosco. Insie-           tato la basilica e la sua famosa cappella      re in questi mesi di didattica a distanza e
me alla Prof.ssa Destro Bisol abbiamo vi-         di San Zenone, completamente rivestita         di presenza alternata, questa esperienza
sitato la Basilica di Santa Maria Maggiore        in mosaico (risalente al IX secolo, di stile   è stata costruttiva per cancellare tutte
e quella di Santa Prassede. Dopo esserci          tipicamente bizantino) dove è riposto          quelle preoccupazioni e insicurezze che
riuniti al centro della piazza, ci siamo re-      un pezzo di quella che è ritenuta la “Co-      accompagnano ognuno di noi da un
cati dentro la Basilica di Santa Maria Mag-       lonna della flagellazione del Cristo”, una     po’ di tempo a questa parte. La lezione
giore, ma con il limite d’accesso imposto         reliquia portata a Roma da un cardinale        all’aperto ci ha lasciato un sentimento di
dal personale pari a solo 10 persone alla         romano dopo un suo viaggio a Gerusa-           speranza verso il futuro e di normalità,
volta; l’itinerario all’interno della chiesa      lemme. Devo ammettere che è stata              permettendoci di sognare un sempre più
è durato all’incirca mezz’ora, nella quale        un’esperienza completa e molto diver-          vicino ritorno alla comunità.io.
siamo riusciti ad osservare e commenta-           tente, che mi ha permesso di rincontrare
re i vari tratti artistici presenti nelle varie   anche quei compagni che da tempo non                   Pietro Giovanni Guevara Colapic-
sezioni della struttura, scoprendo al con-        vedevo a scuola, ma soprattutto è stata                chioni, Terzo anno
tempo la storia di quest’ultima. Termina-         un’opportunità per imparare tante nuo-
ta la visita, abbiamo avuto modo di sosta-        ve cose sulla città di Roma e per ammira-
Il doppio diploma
        D    a alcuni anni ho aderito ad un pro-
             gramma di studi che si tiene presso
        una scuola di Miami che svolgo parallela-
                                                        cominciando a frequentare i corsi, mi
                                                        sono resa conto che in realtà questo mi
                                                        ha aiutato molto nella pianificazione del
                                                                                                       Tramite queste riunioni online abbiamo
                                                                                                       modo di fare conversazione, discutere
                                                                                                       ed ascoltare gli interventi della teacher
Liceo

        mente al mio percorso didattico presso          lavoro, nell’organizzazione e nello svolgi-    su alcuni argomenti previsti dal modulo
        la scuola italiana. Al suo termine conse-       mento delle mie attività didattiche.           di lezione che stiamo affrontando, il che
        guirò il diploma statunitense ed in tutta       Ogni settimana ci vengono assegnati dei        rende più semplice ed efficace lo studio
        sincerità devo dire che sono felice di aver     compiti da terminare entro il weekend          e l’apprendimento delle materie che
        fatto questa scelta.                            sulla base di materiale fornitoci dalla        dobbiamo studiare.
        Inizialmente avevo un po’ di dubbi al ri-       piattaforma e alle volte dobbiamo anche        Grazie a questi corsi sono riuscita a tener
 18     guardo, temevo infatti che non sarei riu-       sostenere dei test per verificare la nostra    viva la lingua inglese e la pratica della
        scita a sostenere la mole di lavoro o che       preparazione in modo tale che l’inse-          conversazione che spesso si perde nelle
        mi sarei ritrovata sopraffatta dallo studio     gnante possa valutarci.                        lezioni frontali in classe, in cui l’ascolto
        e dall’impegno di dover portare a termi-        La consapevolezza di avere dei limiti di       viene privilegiato rispetto al dialogo.
        ne due percorsi d’istruzione.                   tempo per lo svolgimento degli elaborati       Personalmente ritengo che la partecipa-
        Tuttavia, mi sono resa conto presto che         e la necessità di portare avanti contem-       zione a questo percorso didattico mi ab-
        la maggior parte delle mie preoccupa-           poraneamente due percorsi didattici, mi        bia arricchito molto sia dal punto di vista
        zioni erano infondate perché fortunata-         hanno spinta ad organizzarmi in maniera        culturale che delle abilità pratiche.
        mente già dall’iscrizione alla piattaforma      più efficiente e a pianificare il mio lavoro   Mi sento più sicura nel padroneggiare la
        multimediale sono stata affiancata da           in maniera efficace così da riuscire a de-     lingua, nella gestione dei tempi e dell’or-
        una tutor che ha guidato me e gli altri         dicarmi anche ad attività extra avendo         ganizzazione e credo di aver acquisito
        partecipanti in tutti i corsi fin dall’inizio   completato i compiti assegnati.                nozioni e competenze che vanno ben ol-
        dell’anno scolastico.                           L’apprendimento sulla base della consul-       tre ciò che ci viene richiesto a scuola.
        Mi sono trovata così a frequentare dei          tazione dei materiali della piattaforma        Questo ormai è il mio ultimo anno, ma
        corsi obbligatori come quelli di inglese o      non è però l’unico tipo di contatto che        mi ricorderò sempre del Doppio Diplo-
        di storia americana, ma ho avuto anche          abbiamo con la nostra insegnante. Con          ma come di una bellissima e soprattutto
        la possibilità di scegliere tra alcune ma-      cadenza mensile, infatti, vengono orga-        utile esperienza dalla quale ho appreso
        terie opzionali nelle quali mi sarei dovuta     nizzate delle lezioni sotto l’ormai a noi      molto e che penso che mi porterò den-
        preparare per portare avanti il percorso        nota forma della video conferenza nel          tro per il resto della mia vita.
        di studi.                                       corso della quale si può avere un dibatti-
        Se prima credevo che il Progetto del            to con la tutor e con i compagni di corso,             Giulia Piselli,
        Doppio Diploma mi avrebbe portato               spesso provenienti anche da altre parti                Quarto Anno
        via del tempo per lo studio, pian piano         del mondo.
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