BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso
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Notiziario Parrocchiale Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo Bolgare Anno II N. 1 Gennaio 2019 BOLGARE PassoaPasso Un’attesa operosa
Sommario Notiziario Parrocchiale Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo Bolgare Anno II N. 1 Gennaio 2019 BOLGARE PassoaPasso Un’attesa operosa EDITORIALE 3 DAI NOSTRI MISSIONARI 5 CHIESA E MONDO 8 CALENDARIO LITURGICO 10 NATIVITÀ BOLGARESI 13 CRONACA PARROCCHIALE 14 - Battesimi 2 dicembre 2018 - Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale - Dalla riunione del CPAE - Circolo Acli di Bolgare - Circoli di R-esistenza - Festa di Asnenga - Dal Corpo Bandistico Papa Giovanni XXIII - Incontro Giovani Coppie 25 novembre GIORNALE MENSILE DELLA - A proposito di riforma della Diocesi COMUNITÀ PARROCCHIALE - In ricordo degli alpini defunti DI BOLGARE - Gli incontri di preparazione al battesimo 2018 - Catechesi di Avvento per adulti e giovani: impressioni Gennaio 2019 - N. 1 - Fiaccolata e festa dei bimbi della Scuola dell’Infanzia - Suggestioni Natalizie Parrocchia di S. Pietro Apostolo PENSIERI E PAROLE 27 Largo Pietro Marini, 7 SPECIALE ORATORIO 28 24060 Bolgare (BG) - Editoriale P. Andrea Telefono: 035 841180 Fax: 035 4499564 - Spazio Ado: parrocchiabolgare@virgilio.it • Uscita a Borno 1-2 dicembre www.parrocchiabolgare.it • Tende a Natale - 9 dicembre • Santa Lucia Direttore responsabile: - I nuovi chierichetti Tiziano Piazza - Un Museo tutto da vivere - Risposta 2 - Cammino di Avvento Direttore di redazione: - Visita al ricovero - Risposta 1 Don Alberto Brignoli - Un corpo, Signore, mi hai preparato - Veglia 23 dicembre - Incontri genitori di Accoglienza Impaginazione grafica e stampa: - Programma Settimana di don Bosco Tipolitografia Signorelli - Programmazione cinema Costa di Mezzate (BG) ALMANACCO BOLGARESE 43 - Domenica 13 gennaio: Festa del Battesimo del Signore Autorizzazione del Tribunale di - Rete della Carità - 15 gennaio 2019 Bergamo n. 2/18 del 08/01/2018 - Bancarella delle arance - 26 e 27 gennaio 2019 - Itinerario fidanzati 2019 - Corso di formazione per catechisti e operatori pastorali - Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani NELLE TUE MANI, O PADRE (Defunti) 48 CON NOI PER SEMPRE (Anniversari) 49 COMUNITÀ PARROCCHIALE E LA SUA STORIA 50
Editoriale RUGIADA E BRINA, BENEDITE IL SIGNORE È vero: non ci sono più le nebbie di una volta. E nemmeno Europa?) è arrivato il “clima continentale”, quello cioè il freddo è più così pungente come anni fa. Però in che caratterizza il continente mitteleuropeo, nel quale questi giorni in cui, tra una confessione e l’altra, e tra una spariscono le quattro stagioni e si passa direttamente celebrazione e l’altra, riesco a cacciare la testa fuori dalla dall’estate all’inverno, e viceversa. E alla fine, ecco il clima chiesa per qualche istante, mi rendo conto che l’inverno “globalizzato”, figlio di quel mondo in cui non si passa è arrivato, anche se in maniera un po’ “rocambolesca”: più nemmeno bruscamente da una stagione fredda un pomeriggio abbiamo avuto circa 17 gradi al sole, e il a quella calda, ma capita sovente di vivere due o tre giorno dopo eravamo abbondantemente sotto lo zero stagioni nell’arco delle ventiquattrore di una giornata: fin dalle prime ore del mattino, e il sole lo abbiamo visto per cui, al caldo afoso segue la bomba d’acqua e, di solo tramite gli emoticon di WhatsApp… sera, la nebbia ricopre la pianura. Cose da 25 gennaio, È un clima impazzito, lo sappiamo bene: e del resto lo giorno della festa della Conversione dell’Apostolo abbiamo fatto impazzire noi. Ma comunque, adesso, Paolo, cui i nostri vecchi attribuivano le follie del clima, godiamoci il freddo, anche se so che a qualcuno non dicendo “San Pol convers a ‘nna fà de ogne erss!” (per la piace perché è già freddoloso di suo, e come ogni buona traduzione, lascio alla fantasia di ognuno…). lucertola dal sangue freddo, vivrebbe perennemente Al giorno d’oggi, sembra di essere sempre al 25 al sole. Tuttavia, se non fa freddo durante la sua gennaio… però è bello vedere che ci sono ancora periodi stagione, alla fine la paghiamo cara. L’aria si surriscalda dell’anno in cui ti alzi al mattino presto e senti il sapore eccessivamente, e le conseguenze sono sotto gli occhi della nebbia entrarti nelle narici; oppure vedi i campi di tutti ogni volta che – anche non troppo distante tutti bianchi di brina e per un istante ti chiedi se sia gelo da noi – si scatenano fenomeni atmosferici che fanno o neve. Ad ogni modo, anche se sono odiate l’una (la paura, e ai quali non siamo assolutamente preparati, nebbia) da chi ha qualche problema con i reumatismi, perché figli di quel famoso “clima temperato” - basato l’altra (la brina) da chi soffre di geloni ai piedi, entrambe sull’alternanza tra le quattro stagioni - che avevamo sono necessarie, vitali per la natura, quando giungono studiato a scuola quando, a geografia, si parlava del al momento opportuno. La nebbia, infatti, supplisce nostro Bel Paese. Poi (colpa dell’ingresso dell’Italia in alla siccità invernale soprattutto nella nostra Pianura GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 3
Padana, e permette alle piante e ai semi nutriti di acqua polmoni la rugiada necessaria per non seccarsi, per di germogliare all’inizio della primavera. E se anche la passare la siccità invernale in maniera indenne, per nebbia comporta un aumento degli agenti inquinanti riuscire a far germogliare il bene anche da situazioni soprattutto nelle aree urbane, è possibile porvi rimedio di male. Perché è dalla nebbia che, senza che ce ne lasciando a casa l’auto: mentre alla siccità invernale non accorgiamo, i semi gettati nei solchi arati dei campi, c’è rimedio, se non la nebbia stessa. E anche la brina e emergono e germogliano, tornando a dare vita e il gelo danno il loro apporto benefico: molti alberi, ad speranza. Del resto - lo diceva anche il grande De André esempio, necessitano delle basse temperature affinché - “dai diamanti non nasce niente, dal letame - e quanto il gelo uccida parassiti e uova di insetti nocivi nascosti più se immerso nella nebbia - nasce un fiore”. È dalla nella corteccia. Questo vale soprattutto per gli alberi che notte, dal buio e dalla nebbia delle nostre sofferenze producono frutta all’inizio della stagione, come i ciliegi. che emergono le cose più belle di noi. Di quante cose ci priveremmo, quindi, se non avessimo E non ci fa male neppure qualche “gelata” nel nostro nebbia e gelo, “rugiada e brina”, come le chiama il animo troppo spesso orgoglioso, troppo spesso focoso Cantico al capitolo 3 del Libro del profeta Daniele, e irascibile, troppo spesso sanguigno e violento: il cui autore invita questi due elementi - insieme a “brinarci” un po’ ci aiuta a ridimensionarci, a capire che tutta la creazione - a benedire il Signore! E anche noi senza il calore dell’amore dentro di noi facciamo tabula dobbiamo benedire il Signore per il dono di questi due rasa di qualsiasi forma di vita. Ci dà una mano anche elementi, anche di quelli che, simbolicamente, fanno - come per la dura e scorzosa corteccia delle piante - parte della nostra esistenza. Perché nebbia e brina li ad ammazzare quei parassiti nocivi che s’insidiano nel abbiamo anche nel nostro cuore e nella nostra vita, nostro cuore e che ci impediscono di far fiorire e dare e non sono solo momenti difficili: sono - lo abbiamo frutto alla nostra esistenza, che - non dimentichiamolo visto - motivo di benedizione. Spesso ci capita di - è sempre capace di donare qualcosa. Sempre. Anche camminare nelle tenebre, come avvolti in una grande quando non vediamo il sole a causa della nebbia, nebbia, nella quale ci pare difficile orientarci, proprio e il ghiaccio sui marciapiedi rischi di farci cadere in perché non vediamo nulla, non percepiamo se non una continuazione. minima parte di quello che ci sta intorno, e andiamo Va bene, se cadiamo, ci rialzeremo: ma è meglio andare avanti a tentoni, sperando di intravedere ogni tanto al mercato della vita con un po’ di frutti ammaccati una luce forte che “fende” la nebbia e ci dà un punto di dalle nostre cadute che rimanere comodamente riferimento; oppure, andiamo a memoria, cercando di seduti in casa, al calduccio e senza graffi sulla pelle, non sbagliare strada. E così, preoccupati dal non sapere accontentandoci di un po’ di cibo in scatola comprato dove ci conduce la vita; preoccupati di non sapere in offerta al discount della vita. fino a quando saremo avvolti da problemi e da vuoti La vita vera non fa sconti e nemmeno offerte o esistenziali che ci impediscono di fare tutto ciò che promozioni: perché i frutti più belli e più gustosi sono vorremmo, ci riduciamo a fare le cose che sappiamo quelli che costano di più. Perché valgono di più. Perché fare, quelle che facciamo “in automatico” o “di default”, hanno sofferto la nebbia e il gelo dell’inverno. per usare una terminologia informatica moderna. E alla Buon Anno, a tutti. fine va bene così, perché le cose fatte “in automatico”, per routine, magari senza avvertirne alcun beneficio, Don Alberto sono quelle cose che ci salvano nei momenti “nebbiosi” e di crisi, perché sono divenute cose “abitudinarie” nel senso bello e positivo del termine, ossia “un abito”, un vestito che ci portiamo addosso tanto comodo, da divenire per noi come una seconda pelle. Poi, però, in queste nebbie della vita, non buttiamo via l’occasione di “benedire il Signore”, di ringraziarlo e di farne motivo di lode proprio per questi momenti bui. Ci aiuteranno a non dare più per scontati la bellezza e il calore del sole, quando la nebbia si alzerà e torneremo a vedere il sereno; ma ci aiuteranno anche quando, respirando l’umidità della nebbia, daremo ai nostri 4 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Dai nostri missionari “E’ nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia” (Lc 2,11-12) …che ogni giorno la sua presenza ci sorprenda nei volt di chi vive accanto a noi. Buon Natale e buon Anno Nuovo !!! suor Liliana Morbi - Albania GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 5
Dai nostri missionari UN BAMBINO È NATO PER NOI... È CHIAMATO CONSIGLIERE AMMIRABILE, DIO POTENTE, PADRE PER SEMPRE, PRINCIPE DELLA PACE ! Antsirabe (Madagascar) - 16 Dicembre 2018 Carissimi tutti, la Pace dell’Emmanuele risplenda nei nostri cuori! Con questa semplice lettera vorrei raggiungervi nei vostri cuori e nelle vostre case. In un modo o in un altro ho potuto conoscere un po’ le vostre preoccupazioni e le vostre sofferenze; con la preghiera quotidiana cerco di stare in comunione con voi tutti e per consolidare la comunione nel Signore, vi do qualche informazione sul Madagascar e la vita missionaria. Il Madagascar sta vivendo un tempo particolare che con tutti gli inconvenienti, anche gravi, potrebbe essere provvidenziale per il suo futuro. Il 7 novembre scorso abbiamo avuto le Elezioni Presidenziali con 36 candidati; si passa ora al secondo turno, proprio mercoledì 19 dicembre, con due candidati che sono abbastanza vicini e per di più sono già stati presidenti nel passato. La situazione attuale sembra calma e i due candidati hanno promesso di accettare i risultati ufficiali. All’inizio del nuovo anno dovremmo avere il nuovo Presidente. A Dio piacendo, potremmo entrare in una fase di stabilità politica e di progetti concreti per lo sviluppo della nazione. Con la stabilità politica avremo anche la conferma della Visita Apostolica di Papa Francesco in Madagascar nel 2019. Trent’anni fa abbiamo avuto la Visita di S. Giovanni Paolo II: eravamo sull’orlo della guerra civile, ma LA COLOMBA DELLA PACE, così era stato definito Papa Giovanni Paolo II, ha creato una pace davvero duratura. La Liturgia del periodo natalizio annuncia e genera Pace e Gioia. Il Bambino deposto nella mangiatoia di Betlemme, “Casa del Pane”, aspetta di essere mangiato e assunto nella nostra vita per essere il VERO PRINCIPE DELLA PACE. Vi racconto un bellissimo fioretto della mia vita missionaria di questi giorni. Proprio l’altro giorno sono rientrato dalla Missione al Sud. Di passaggio in una famiglia che mi accoglie, ci siamo un po’ raccontati i fatti degli ultimi tempi; mi chiedono a bruciapelo: “Sai cosa è successo a Vola (giovane mamma di un figlio e incinta del secondo, sposata a Henry)?”. Sapevo che questa mamma era incinta ed era prossima al parto. Il bambino è nato con una grave malformazione cardiaca e il terzo giorno è morto. Il giorno dopo ho raggiunto al più presto il suocero di Vola che è medico perchè mi stavo trascinando una influenza. L’incontro con il medico, la moglie e quasi subito con Vola e il marito, è stato di una serenità sorprendente, il Principe della Pace era nel loro cuore. Abbiamo conversato a lungo, ma prendendo atto della presenza consolante di Gesù Cristo nella povertà di un lutto così sorprendente. In questo clima di serenità ho invitato Vola, il marito e così pure il medico Antoine e la moglie a partecipare all’Eucarestia prefestiva; hanno gradito l’invito. Alla sera solo Vola non ha potuto venire, ma nel frattempo ho incontrato i suoi suoceri che erano presenti all’Eucarestia; mi hanno chiamato in disparte e mi hanno raccontato con emozione come è avvenuto il piccolo funerale, ma soprattutto il miracolo DELLA PACE E DELLA RICONCILIAZIONE che è avvenuto nella loro parentela appena il piccolo feretro di Mendrika Nathan (il nome del bambino che ha vissuto solo tre giorni) è entrato in casa. Nella loro parentela c’erano tensioni gravi che sembravano senza scampo. “Piero - mi dicono - il piccolo Nathan ha vissuto solo tre giorni, ma LA SUA MISSIONE È STATA PIENA; pensa che i parenti di cui ti parlavo hanno provveduto a tutto, anche alla realizzazione della piccola tomba, e in più hanno voluto che dopo le esequie ci ritrovassimo di nuovo per fare la festa della Riconciliazione”. Cosa si può aggiungere ancora? La sofferenza, il lutto, la povertà effettiva, la discordia, sono diventati un terreno fecondo perchè l’Emmanuele, Dio con Noi, si manifestasse come il Principe della Pace. La pace e la serenità interiori, la Riconciliazione, non ce li possiamo inventare, sono un dono destinato ai poveri e agli umili di cuore. Approfittiamone, in questo tempo favorevole del Natale e in attesa del Nuovo Anno 2019! AUGURISSIMI! Vostro padre Piero 6 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Dai nostri missionari Cochabamba, 06 dicembre 2018 Carissimi amici di Bolgare, dopo tanti mesi mi faccio vivo con un senso profondo di gratitudine per la stima, la generosità e l’affetto che ricevo continuamente. Sono molte le situazioni, gli incontri, i viaggi che mi piacerebbe raccontarvi ma, come spesso capita, a volte è proprio difficile esprimere con le parole la profondità di una relazione o l’intensità con cui è stata vissuta l’accoglienza di un gruppo di fratelli nella comunità. Sono gli sguardi, le mani tese per accogliere, la stanchezza alla fine di una giornata, le lacrime trattenute... che narrano la fragilità e la bellezza di una persona incontrata. In questi mesi, grazie alla collaborazione di alcuni amic,i siamo riusciti a terminare il progetto di ampliamento della casa “Virgen de Guadalupe” per l’accoglienza di fratelli (bambini e adolescenti) in situazione di emergenza. Martedì 27 novembre, in maniera molto semplice e familiare, abbiamo benedetto la nuova casa, siamo entrati muovendoci tra le sei stanze da letto, i bagni, una cucina e un ambiente per studiare e giocare. Ci ha molto commosso riuscire a realizzare questo piccolo progetto: in tutta la regione di Cochabamba è l’unica casa per l’emergenza di minori in grado di poter accogliere tutto un nucleo familiare di fratelli, piccoli o grandi, maschi o femmine. I fratelli tolti dalla loro situazione di violenza, abbandono o emergenza sociale, non vengono divisi, ma la loro relazione affettiva, che spesso è l’unico tesoro su cui si può investire per il futuro, è salvaguardata. Voglio condividere questa gioia con voi perché certamente alcune delle persone incontrate durante le settimane di aprile e maggio, quando sono rientrato nel nostro paese, hanno contribuito con generosità e umiltà. Vi scrivo quando proprio l’altro ieri sono stato in una zona del “Valle de Cochabamba” a Vacas, proprio per incontrarmi con un gruppo di cinque fratelli che da mesi vive una condizione di precarietà all’interno della propria famiglia. I servizi sociali ci hanno fatto conoscere la zia e il luogo dove vivono i ragazzi. Poi finalmente abbiamo conosciuto Jhoselin e i suoi quattro fratelli. Presto entreranno nella nostra casa: non sarà facile per loro adattarsi a una vita nuova, lontano dalla propria terra contadina, con una quotidianità vissuta tra la piazza del paese e i campi per mangiare qualcosa. Così stiamo vivendo il nostro tempo di Avvento; cercando di lasciare aperte le porte della Ciudad de los Niños a coloro che hanno bisogno di una casa che accolga, educhi e accompagni. Le lasciamo aperte anche perchè presto possano ritornare dalla propria gente o da altri familiari, senza perdere le loro radici di appartenenza, coltivando la semplicità delle cose, il valore del tempo scandito dal lavoro della terra, il desiderio di non perdere il tessuto sociale costruito negli anni. Carissimi, ho scritto queste semplici parole per dirvi grazie, perché anche voi possiate “entrare un poco” nella nostra comunità di ragazzi e adolescenti, e per augurarvi un Buon Natale. La speranza possa abitare nelle nostre famiglie e nelle situazioni prive di dignità e di giustizia umana. L’accoglienza dell’altro sia il fondamento del nostro cammino di fede. Il rispetto per ogni uomo e donna, in ogni situazione e condizione, possa essere il fondamento evangelico del nostro agire quotidiano e il principio perché nella Chiesa come nella politica, nell’economia, nella cultura, tutti ci sentiamo responsabili dell’altro. Auguri di Buon Natale a te, che hai letto queste parole, e a tutta la tua famiglia. Ciao, don Gianluca. GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 7
Chiesa e Mondo Cambiamenti climatici e fenomeni migratori Mentre scrivo queste righe, a Katowice in Polonia, si sta e anche per noi si manifesteranno gli effetti già presenti svolgendo la Conferenza sul Clima 2018 (Cop24 dal 2 al 14 nei paesi poveri o in via di sviluppo. In queste economie dicembre 2018). Le notizie che arrivano non sono affatto fragili, dove non ci sono ammortizzatori, già oggi i incoraggianti. È in atto uno scontro politico tra i paesi cambiamenti climatici stanno portando a impatti più che si oppongono all’adozione di accordi restrittivi sulle gravi e duraturi: un singolo fenomeno può innescare una emissioni di gas nocivi (Russia, Stati Uniti, Arabia Saudita, catena di conseguenze molto gravi per la popolazione. È Kuwait, ecc.) e gli altri Paesi convenuti. Le prospettive di quanto sta avvenendo in Africa, nella fascia del Sahel, e un accordo non sono le migliori, mentre la situazione, in numerose altre aree dove a società già deboli per altre a detta dei più eminenti scienziati, si sta aggravando ragioni si sovrappone un ecosistema fragile e minacciato sempre di più. E di tutto questo ce ne stiamo rendendo dal riscaldamento globale. Il Sahel si trova tra il deserto conto anche noi semplici cittadini. Le conseguenze di del Sahara a nord e la foresta tropicale a sud. Un territorio questi cambiamenti climatici sono di portata globale ed immenso diviso tra 8 Stati, dove la povertà gioca un ruolo influenzano pesantemente fenomeni apparentemente cruciale. È la zona del mondo dove forse il fenomeno distanti. In questi giorni ho avuto modo di approfondire della desertificazione colpisce in modo particolare. l’argomento in tutta la sua complessità attraverso un Terreni coltivabili o pezzi di foreste si stanno degradando, buon testo: “Effetto serra effetto guerra” di Grammenos privi di vegetazione spontanea o coltivata. I cambiamenti Mastojeni e Antonello Pasini, ed. Chiarelettere. Di seguito climatici non sono la sola causa della desertificazione, condivido alcune interessanti considerazioni. ma anche le deforestazioni e le pratiche agricole non UN FENOMENO ATTUALE sostenibili, come le monoculture assetate di acqua che Se, fino a qualche tempo fa, il cambiamento climatico era il mondo “moderno” cerca di esportare in quelle zone. In visto come un problema globale a carico delle generazioni queste situazioni il clima agisce come un moltiplicatore future, oggi, con l’intensificarsi degli eventi estremi delle minacce. E dove la popolazione soffre, si innescano (ondate di calore, siccità, precipitazioni violente, eccetera), lotte per l’accesso all’acqua e alle derrate alimentari iniziamo a renderci conto che il problema è già attuale. Ci sempre più costose, oppure si assiste a migrazioni. In rendiamo conto che non si tratta solo di qualche sudata tutto questo si innestano con facilità le attività illecite: in più, ma che si stanno producendo impatti significativi traffici di armi, droga ed essere umani e addirittura il sui territori, gli ecosistemi e l’uomo con tutte le sue terrorismo che offre una opportunità di reddito a chi non attività, anche quelle produttive come l’agricoltura. Noi sa più come mantenere la propria famiglia. siamo fortunati perché viviamo in un paese sviluppato LE CONSEGUENZE PER L’ITALIA e soprattutto ricco, che si può ancora permettere delle Anche l’Italia è colpita da questi cambiamenti del clima tutele sociali notevoli: al momento, i danni prodotti dal africano, attraverso le migrazioni: 9 migranti su 10 che clima impazzito vengono riassorbiti senza creare tensioni ci raggiungono provengono dal Sahel. In questi paesi sociali, instabilità o mobilità forzata, seppure con costi fragili basta la perdita di un anno di raccolti dovuta enormi. Tuttavia, nel caso di eventi futuri più consistenti, alla siccità per mettere in ginocchio l’agricoltura di come l’innalzamento del livello del mare che potrebbe un’intera area. Ne seguono migrazioni interne verso le influenzare la vita su molte zone costiere italiane o il città, incapaci di reggere l’onda d’urto di tanta gente. fenomeno della desertificazione che si manifesterà Con una pressione migratoria di questo tipo, in queste probabilmente in alcune zone del territorio nazionale, le città reperire cibo e acqua in quantità sufficienti è molto conseguenze non potranno essere facilmente assorbite, difficile e la popolazione viene spinta a migrare, prima 8 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
all’interno, poi verso l’estero. Alla fine di un tragitto grabbing, grazie alla riappropriazione delle terre tornate duro e pericoloso faranno di tutto per raggiungere quel a essere produttive, e farebbe rinascere stili di vita e ponte proteso nel Mediterraneo che è la nostra Italia. dimensioni di dignità umana, smantellando meccanismi Anche in questo caso, i cambiamenti climatici non sono di profonda disparità con la nobilitazione e la spinta certamente la causa principale delle migrazioni cui all’ammodernamento dei saperi tradizionali e identitari. assistiamo, ma ne sono sempre almeno una concausa, In queste zone, terre semi degradate sono ampiamente rappresentando fattori di innesco o di amplificazione disponibili, e recuperare un ettaro per restituirlo alla per situazioni già critiche o crisi già presenti, associate piccola agricoltura locale costa in media tra i 130 / 200 talvolta a conflitti armati (in ben 79 conflitti in giro dollari. Recuperare aree desertiche è possibile. Vi sono per il mondo, infatti, è stata identificata una concausa iniziative di successo come La Grande Muraglia Verde, una climatica). I cambiamenti climatici acuiscono inoltre il barriera vegetale che nelle intenzioni degli ideatori dovrà divario fra ricchi e poveri, particolarmente aspro proprio estendersi per gli 8000 km del Sahel: una striscia di terra, lì dove troviamo ecosistemi e strutture sociali fragili. larga 15 km, sottratta al deserto ripiantando alberi adatti QUALE SOLUZIONE? al contesto (soprattutto acacie). L’obiettivo è fermare la Come risolvere il problema? L’analisi che va per la desertificazione. Nel Senegal, dove l’iniziativa ha avuto maggiore ha contorni inquietanti: dar da mangiare a maggior successo, vaste aree sono tornate ad essere una popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi e abitabili e produttive, con piccoli insediamenti agricoli mezzo di abitanti nel 2050 e che è sempre più urbanizzata, nel rispetto dei luoghi e delle tradizioni. Non solo queste richiederà un aumento della produzione di cibo del 70% popolazioni non sono state più costrette a emigrare, ma con un ulteriore fabbisogno di energia del 37% e il 55% sono tornati a rifiorire i villaggi ed è ripresa la frequenza in più di acqua consumata. Questa visione fa riferimento scolastica. L’appoggio economico e logistico dei paesi a tecniche di coltivazione industriali e su vasta scala, che europei non potrà che agevolare queste iniziative. Altre si nutrono di fertilizzanti chimici dall’elevato impatto aree del Sahel sono oggi molto più problematiche, come ambientale e responsabili di quasi il 20% delle emissioni il Mali, una vera polveriera che rischia di diventare un di gas serra: una contraddizione fra sviluppo e ambiente nuovo Afghanistan. L’impegno in questi casi deve essere che abbiamo accettato in nome dell’abbondanza. più incisivo e non bastano interventi in ordine sparso, ma Queste tecniche agricole, inoltre, tendono a estromettere serie prese di posizione comunitarie. Africa ed Europa i poveri dalle loro piccole fattorie familiari, rendendole sono intimamente legate, l’una è lo specchio dell’altra, marginali e non competitive, e favorendo quindi il land e insieme dobbiamo trovare soluzioni ai problemi grabbing, ovvero il moderno latifondo internazionale che ci affliggono. Questi sconvolgimenti climatici e le per cui stati e imprese dominanti si accaparrano distese loro conseguenze non ci devono però spaventare. È sempre maggiori di terreno arabile nei paesi poveri. A nella prova, quando gli eventi sembrano sopraffarci, il una analisi più attenta scopriamo che, in realtà, le sacche momento in cui il cristiano trova la forza nella Parola. Il di fame non dipendono dalla mancata abbondanza: cambiamento può partire da ciascuno di noi, in barba produciamo già oggi cibo sufficiente a nutrire oltre 10 alle conferenze inconcludenti, con piccoli gesti sostenuti miliardi di persone. Il problema è la distribuzione, ed è dalla consapevolezza che, in ultima analisi, siamo noi i un problema che abbiamo contribuito a creare proprio custodi del Creato. spodestando i più deboli dai loro sistemi produttivi, in nome di un’abbondanza che doveva servire anzitutto a Marco Esposito loro, ma che finisce oggi a ipernutrire un Occidente già obeso, cardiopatico, diabetico. E se dunque provassimo a recuperare i terreni degradati a beneficio dei coltivatori locali? Da un lato essi assorbirebbero più anidride NOVITÀ carbonica a beneficio dell’ambiente, dall’altra fornirebbero Il QR Code a fianco dà accesso a sostentamento alle comunità indigene, che potrebbero pagine del sito web riservate ai lettori vivere dignitosamente “in loco” senza emigrare. La piccola di Bolgare Passo a Passo con contenuti agricoltura familiare rappresenterebbe un freno alla land espansi e materiale audio - video. GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 9
Calendario liturgico Dal 13 Gennaio al 3 Febbraio 2019 DOMENICA 13 GENNAIO ì MARTEDÌ 15 GENNAIO Ore 20.45: in Oratorio, corso di FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE Memoria dei Santi Narno, Viatore e preparazione al Battesimo (secondo di “Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava Giovanni, vescovi di Bergamo tre incontri). in preghiera; il cielo si aprì e discese sopra di La Chiesa di Bergamo ricorda tre dei suoi lui lo Spirito Santo in forma corporea, come Santi vescovi: VENERDÌ 18 GENNAIO una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu Narno e Viatore Inizia la Settimana di preghiera per sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio furono i primi l’unità dei Cristiani (fino al 25). compiacimento”. due vescovi di Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Bergamo, vissuti SABATO 19 GENNAIO Celebrazione dei Battesimi durante la S. nel IV secolo. Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i Messa delle ore 11.00. Giovanni, eletto genitori di Accoglienza. nel 670, fu il Ore 16.30: S. Messa prefestiva alla primo dei vescovi di Bergamo del periodo chiesetta di Asnenga. longobardo e convertì al cattolicesimo i Ore 20.45: in Oratorio, Testimonianza Longobardi ariani. Le loro reliquie sono dalla Chiesa perseguitata. Sarà presente venerate nella cattedrale di Sant’Alessandro. un cristiano proveniente da una Chiesa Ore 20.45: incontro della Rete della cattolica perseguitata. Carità. (vedi pag. 44). Ore 20.30: In Oratorio, Iscrizioni DOMENICA 20 GENNAIO all’itinerario fidanzati 2019 (vedi pag. 45). II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO GIORNATA PARROCCHIALE PER I Ore 16.00: in Chiesa, Celebrazione con MERCOLEDÌ 16 GENNAIO CRISTIANI PERSEGUITATI E IL DIALOGO riconsegna del Grappolo ai Battezzati Ore 20.45: in Oratorio, inizio del corso di INTERRELIGIOSO. (vedi pag. 47). nel 2018. formazione per catechisti e operatori Ore 17.30: in Oratorio, incontro Giovani pastorali. (vedi pag. 46). Coppie. GIOVEDÌ 17 GENNAIO LUNEDÌ 14 GENNAIO Memoria di Sant’Antonio, abate FESTA DELLA Nato in Egitto, intorno al 250, a vent’anni DEDICAZIONE abbandonò DELLA tutti i suoi beni CATTEDRALE DI per distribuirli “Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei BERGAMO ai poveri e segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua Ricomincia si ritirò nel gloria e i suoi discepoli credettero in lui.” il Tempo deserto della Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Ordinario. Tebaide, dove Ore 16.00: celebrazione dei Battesimi. Si celebra la ricorrenza della Consacrazione intraprese della Cattedrale di Sant’Alessandro di la vita ascetica. Si adoperò per fortificare LUNEDÌ 21 GENNAIO Bergamo, avvenuta nel 1689 per opera del la Chiesa durante le persecuzioni. Morì Memoria di Sant’Agnese, vergine e vescovo Giustiniani. ultracentenario nel 356. È raffigurato martire Ore 20.45: in Oratorio, incontro del circondato da animali domestici, di cui è Nata a Roma, nel III secolo, Agnese morì Gruppo Liturgico. protettore. martire, ancora fanciulla, durante le 10 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
persecuzioni contro i Cristiani: fu denunciata Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione DOMENICA 27 GENNAIO dal figlio del per catechisti e operatori pastorali (vedi III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO prefetto di pag. 47). “Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi Roma per aver su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi deciso di offrire GIOVEDÌ 24 GENNAIO si è compiuta questa Scrittura che voi avete al Signore la Memoria di San Francesco di Sales, ascoltato»”. sua verginità. vescovo e Gettata nel dottore della fuoco, questo Chiesa si estinse per “L’amore occupa le sue orazioni, il primo posto fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, tra le passioni nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. dell’anima: è il re Ore 20.45: in Oratorio, riunione del di tutti i movimenti Consiglio Pastorale Parrocchiale. del cuore, fa convergere tutto a sé e ci rende simili a ciò che amiamo.” (San Francesco di MARTEDÌ 22 GENNAIO Sales, 1567 - 1622) Memoria Inizio settimana di Don Bosco (fino al 31- Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 di San vedi pag. 41). 34ª Giornata mondiale della gioventù (a Vincenzo, Ore 20.45: in Oratorio, corso di Panama). diacono e preparazione al Battesimo (terzo di tre FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO, PATRONO martire incontri). DEL NOSTRO ORATORIO: San Vincenzo Ore 11.00 S. Messa solenne; ore 12.00 di Saragozza VENERDÌ 25 GENNAIO pranzo in Oratorio; pomeriggio di fu arrestato FESTA DELLA CONVERSIONE DI animazione per ragazzi. durante le SAN PAOLO, persecuzioni APOSTOLO LUNEDÌ 28 GENNAIO di Diocleziano “Saulo, Saulo, Memoria di San Tommaso d’Aquino, del 303 e torturato a morte. Durante la perché mi sacerdote e dottore della Chiesa prigionia, la sua testimonianza rimase perseguiti?” Io “Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato ferma: “Questo che ti affatichi a distruggere risposi: “Chi sei, dell’uomo di innalzarsi sopra il proprio con le torture è un debole vaso di argilla che o Signore?” E mi merito.” (San Tommaso d’Aquino, 1225 – deve ad ogni modo spezzarsi. Non riuscirai disse: “Io sono Gesù 1274). mai a lacerare quello che resta dentro e che il Nazareno che Ore 20.45: in Oratorio, incontro del domani sarà il tuo giudice”. tu perseguiti”. “Che debbo fare, Signore?”. Gruppo Missionario. Inizia la Giornata Mondiale della “Alzati, va’ a Damasco e là ti sarà detto tutto Gioventù a Panama (fino al 27). ciò che è stabilito che tu faccia”. (At 22, 7-10) Ore 20.30: In Oratorio, Iscrizioni all’itinerario fidanzati 2019 (vedi pag. 45). SABATO 26 GENNAIO Memoria dei Santi Timoteo e Tito, MERCOLEDÌ 23 GENNAIO vescovi Memoria di Santa Paola Elisabetta I due Santi furono i collaboratori più stretti Cerioli, religiosa dell’apostolo Paolo: Timoteo fu vescovo Nata nel 1816 della Chiesa di Efeso, mentre Tito di quella a Soncino, di Creta. Secondo Papa Benedetto XVI, Costanza Timoteo e Tito “ci insegnano a servire il Cerioli sposò Vangelo con generosità e a essere i primi a diciannove nelle opere buone”. anni un nobile bergamasco molto più anziano. Ebbe MERCOLEDÌ 30 GENNAIO quattro figli, Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione morti tutti giovanissimi. Rimasta vedova e per catechisti e operatori pastorali. ricca, impegnò le sue risorse nell’istruzione degli orfani e dei figli dei contadini. Fondò l’Istituto delle Suore e dei Padri della Sacra Famiglia e prese i voti con il nome di Suor Ore 14.30: in Oratorio, Paola Elisabetta. Morì a Seriate nel 1865. incontro per i genitori di Accoglienza. GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 11
GIOVEDÌ 31 GENNAIO SABATO 2 FEBBRAIO DOMENICA 3 FEBBRAIO Memoria liturgica di San Giovanni FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Bosco, sacerdote SIGNORE AL TEMPIO 41ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA “Se vuoi farti buono, pratica tre sole cose e tutto andrà bene. Eccole: Allegria, Studio, Pietà. È questo il grande programma, il quale praticando, tu potrai vivere felice, e “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo “All’udire queste cose, tutti nella sinagoga fare molto bene all’anima tua.” Così diceva vada in pace, secondo la tua parola, perché si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo San Giovanni Bosco (1815-1888), grande i miei occhi hanno visto la tua salvezza, cacciarono fuori della città e lo condussero apostolo dei giovani, fondatore dei Salesiani, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita della Pia Unione dei cooperatori salesiani per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, la loro città, per gettarlo giù.” e, insieme a Santa Maria Mazzarello, delle Israele” (Lc 2,29-32). Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Figlie di Maria Ausiliatrice. 23ª Giornata Mondiale della vita Benedizione della gola al termine delle Fine della settimana di Don Bosco consacrata. Ss. Messe, a devozione di San Biagio. Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i Ore 12.00: celebrazione dei Battesimi. VENERDÌ 1 FEBBRAIO genitori di Accoglienza. Ore 16.00: in Oratorio, incontro per i Primo venerdì del mese Ore 20.30: in Oratorio, inizio dell’itinerario genitori di Prima Comunione. Adorazione Eucaristica in Chiesa (dalle di preparazione al matrimonio per In settimana, i sacerdoti 8.15 alle 9.30 e dalle 15.30 alle 16.30) fidanzati. passeranno per la Comunione ai malati e agli anziani nelle case. PROSSIMA PUBBLICAZIONE: Venerdì 1 Febbraio 2019 O ! O N ANN B U 12 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Natività Bolgaresi Riproduciamo i dettagli delle Natività rappresentate rispettivamente nella capanna sul sagrato e nel presepe della cripta della Chiesa Parrocchiale. Un grazie di cuore ai realizzatori! GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 13
Cronaca parrocchiale BATTESIMI - 2 dicembre 2018 BERTULETTI MATILDE di MARCO e di ASPERTI ELISABETTA BENTI ALYSON di FABIO e di SAVOLDI HILARY 14 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Lunedì 19 novembre 2018 presso la Cappellina dell’Oratorio si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale che, tra i vari punti previsti nell’Ordine del Giorno, ha dato il benvenuto a due nuovi membri. A seguito delle dimissioni presentate dai rappresentanti dei Catechisti delle Medie e del Gruppo Liturgico, i signori Claudio Ronzoni e Stefania Merli assumono il nuovo incarico: a loro il nostro più caloroso augurio di buon lavoro a servizio della Comunità. Quindi, è stata affrontata una tematica molto importante, ossia la Rete di Carità. Come già ampiamente descritto nel bollettino di dicembre, Don Alberto ha voluto riferire anche in Consiglio Pastorale quanto, nel primo incontro di martedì 13 novembre, sia stato forte il desiderio di mettersi in gioco, di fare qualcosa in un progetto significativo a livello parrocchiale, sociale e civile per chi si trova in ogni genere di disagio e di sofferenza. Ha illustrato gli obiettivi della rete, di come si costruisce ma soprattutto chi sono i destinatari. L’intenzione non è quella di imporsi né sostituirsi ad Associazioni o istituzioni, bensì essere punto di riferimento, di coordinazione che serva anche solo per avere un aiuto o un consiglio su come affrontare una situazione. Si è pensato, per esempio, al bisogno di stare vicino alle persone che hanno subìto la perdita di un proprio caro o la perdita del posto di lavoro, soprattutto se riguarda il capofamiglia: conoscere anche solo le disponibilità di un’azienda che possa dare lavoro anche temporaneo potrebbe essere utile, senza pensare di doverci sostituire a un centro per l’impiego, ma di essere presenti con un semplice passaparola. Si confida in una più ampia partecipazione al prossimo incontro, che si terrà martedì 15 gennaio in Oratorio: l’appello è rivolto proprio a tutti, giovani e meno giovani (purchè maggiorenni) che abbiano voglia e tempo - anche poco - di mettersi a servizio di chi è nella necessità. Altro punto all’Ordine del Giorno, la programmazione liturgico-pastorale di Avvento e Natale. Don Alberto ha esposto le proposte di percorso rivolte, come già in questi anni, ai ragazzi e agli adulti. I ragazzi hanno avuto la possibilità di concentrare la loro preparazione al Natale in modo particolare durante la messa domenicale delle ore 11. Ogni domenica è stato creato sul lato sinistro dell’altare il consueto spazio liturgico che ha progressivamente guidato al Natale con lo slogan affisso sul cartellone sovrastante. Il simbolo scelto quest’anno è stata la figura di Giuseppe, consegnato pure ai ragazzi ogni domenica per “ripetere” lo spazio liturgico nelle proprie case. Gli adulti, invece, hanno potuto scegliere come gli altri anni un cammino di catechesi, distinto nelle tematiche e in due diverse fasce di orario, il martedì sera alle ore 20.45 in Oratorio oppure la domenica pomeriggio alle ore 15.00 in Chiesa. Sono state, quindi, presentate le altre iniziative di preghiera legate all’Avvento. Come spazio di carità, si è proposta nuovamente l’iniziativa dell’Altare del Dono con la raccolta di generi alimentari a lunga scadenza, dolci o altro da destinare - in coordinazione con la Caritas Parrocchiale - alle famiglie bisognose della nostra comunità. Per quanto riguarda, invece, le celebrazioni natalizie in Parrocchia, Don Alberto ha presentato gli appuntamenti per le confessioni, le Sante Messe e le celebrazioni liturgiche da domenica 23 dicembre fino all’Epifania. Per finire, le ultime iniziative legate a questo particolare momento dell’anno: le vacanze invernali dei nostri adolescenti dal 3 al 5 gennaio 2019 a San Martino di Castrozza (TN), il Concorso Presepi 2018 la cui premiazione avverrà il giorno dell’Epifania al termine della S. Messa delle ore 11.00, e la festa del Battesimo del Signore domenica 13 gennaio 2019 con la celebrazione di quattro battesimi durante la Santa Messa delle ore 11.00 e la riconsegna del grappolo ai battezzati del 2018 alle ore 16.00. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunirà il prossimo 21 gennaio: l’occasione è gradita per augurare nuovamente a tutti Buon 2019, ricco di serenità e vissuto all’insegna della carità. Per il CPaP, la segretaria Mina Pezzoli GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 15
Cronaca parrocchiale DALLA RIUNIONE DEL CPAE Venerdì 14 dicembre si è svolta l’ultima riunione dell’anno del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici. I lavori d’ insonorizzazione del bar e del salone dell’oratorio sono conclusi, il lavoro è stato svolto con precisione e il risultato ottenuto è eccellente, sia dal punto di vista acustico che estetico. Il collaudo è stato eseguito dall’ing. Perrotta, e il risultato è stato definito ottimale. Il Consiglio ha preso nuovamente in considerazione la possibilità di creare una parete divisoria nella sala polivalente per garantire uno spazio destinato agli anziani per il gioco delle carte e della tombola. Vengono analizzati diversi preventivi per l’esecuzione di questo lavoro, ma dopo una accurata riflessione, il Consiglio ha deciso di comune accordo che questo intervento verrà realizzato in un secondo momento, in considerazione di altri interventi prioritari che dovranno essere realizzati in oratorio. Inoltre è stata conclusa la sostituzione dei termoconvettori presenti nel salone. Un altro intervento necessario (sempre in oratorio) sarà la sistemazione dei gradini in porfido presenti sotto le fioriere; i lavori saranno svolti a marzo, per un costo complessivo di 8950,00 e (iva esclusa). Il punto successivo è stato quello di definire lo stato d’avanzamento della pratica per l’ottenimento del CPI (Certificato Prevenzione Incendi) per la sala cinematografica. È già stata effettuata, dal personale specializzato, la prova della pressione degli idranti, il cui responso è stato inviato al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. E’ stato inoltre effettuato un sopralluogo, dal quale è emerso che si dovranno eseguire delle opere murarie, idrauliche ed elettriche che permettano di presentare la domanda ufficiale alla Commissione di Vigilanza. I lavori da effettuare non sono ancora chiari: per tale motivo, nei prossimi giorni verrà contattato il personale competente (ingeniere e architetto incaricati) per definire con chiarezza i punti mancanti all’ottenimento del certificato, e arrivare finalmente a una conclusione. Il terzo punto affrontato ha riguardato nuovamente l’acquisizione della Casa del Cappellano presso il Santuario della Madonna dei Campi. Il parroco, a tal proposito, ha informato i membri che indipendentemente dalle adesioni costituirà un’Associazione-Onlus, che abbia come scopo la ricerca fondi per l’acquisto dell’immobile (prezzo concordato di 180.000,00€). In secondo luogo, si avvierà una richiesta di finanziamento alle imprese del paese e alla comunità, sperando di concretizzarne l’acquisto. Presso il Santuario dovranno essere svolti alcuni lavori di manutenzione quali il taglio dei cipressi e la sistemazione della staccionata in legno presente lungo il viale, di proprietà dell’Istituto Diocesano del sostentamento del Clero; davanti alla casa parrocchiale in Largo Marini si dovrà fare l’assestamento dell’asfalto e infine la regolazione del sistema fognario di competenza della Amministrazione Comunale. Per tale motivo verrà redatta alla Giunta Comunale una lettera formale in cui si solleciterà la realizzazione di tali lavori. Infine il Parroco informa che per l’anno venturo sarà necessaria la sostituzione della caldaia della casa parrocchiale, non più a norma. Saranno valutate diverse soluzioni per limitare gli sprechi energetici. L’incontro si è concluso con l’augurio di un buon natale e felice anno nuovo a tutti i membri, che si sono congratulati con la nostra comunità sempre presente e attiva in ogni opera che si realizza in parrocchia. Per il CPAE, La segretaria Verbalista Anna Maria Brigati 16 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale CIRCOLO ACLI DI BOLGARE Circolo di R-ESISTENZA – Leggere per r-esistere L’ha detto la televisione abbiamo squarciato il telone d’ozono. I raggi violetti ci cuoceranno i barletti. Moriremo, finalmente chiedendo perdono per non aver capito che eravamo in prestito e non in dono. Nico Orengo Nel mese di Novembre ci siamo ritrovati ogni martedì sera per leggere insieme il libro “ACCAREZZARE LA TERRA” di Lidia Maggi, teologa, biblista e pastora battista, e di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Il titolo del libro, così bello, stride con il nostro comportamento predatorio nei confronti del pianeta e ci indica invece poeticamente quale dovrebbe essere il nostro agire per salvaguardare la casa di tutta l’umanità. Gli autori ci hanno fatto meditare sul futuro della terra e sull’eredità che lasceremo alle future generazioni. I primi capitoli del libro ci hanno fatto riflettere sulla situazione drammatica del pianeta attraverso l’accostamento di due vicende bibliche alla situazione della terra: quella della morte di Lazzaro e quella, terribile, di uno stupro raccontato nel libro dei Giudici. Ci ha sorpreso l’interpretazione del brano di Vangelo su Lazzaro accostato alla morte della terra. La lettura del racconto dello stupro nel libro dei Giudici ci ha mostrato poi come la violenza, che comunemente pensiamo peggiorata nell’attualità, sia stata sempre presente nella storia dell’uomo. Da sempre l’uomo egoisticamente sfrutta e stupra i suoi simili, come sfrutta irresponsabilmente la terra per trarne il massimo senza curarsi dei suoi equilibri. La responsabilità dello scempio che è sotto gli occhi di tutti è nostra, dei nostri comportamenti superficiali ed egoisti. Occorre che ci assumiamo la responsabilità del disastro in cui ci troviamo, una responsabilità personale. Non possiamo che partire da noi. La seconda parte del libro, “Salvare la terra per salvarci”, è quella che ci ha fatto più discutere perché ci chiamava in causa facendoci riflettere sui nostri comportamenti scorretti. Dopo un’analisi globale sulla situazione di fortissimo squilibrio del pianeta terra, decisamente sconfortante, la prima nostra reazione è stata di sconcerto: “Ma se la situazione è così grave, noi cosa possiamo fare? Ma se si cerca di mettere una pezza da una parte si crea uno squilibrio dall’altra... Siamo impotenti di fronte a una situazione così grave... Anche se mi comporto male, spreco e sporco, cosa importa? Fanno tutti così! Non sarò io ad affondare il pianeta, o a salvarlo!”. A volte pensiamo che il nostro piccolo contributo di cura ambientale sia una goccia nell’oceano, non abbia nessun effetto e sia quindi inutile. Questo pensiero è la nostra grande tentazione, ci allontana dalle nostre responsabilità e dal tentare un approccio nuovo, nuovi modi di vivere. Certo, il problema è terribilmente complesso, ma non ci deve paralizzare! Con la discussione, attraverso esempi e le esperienze di ognuno, abbiamo capito che il contributo dei comportamenti ecologicamente buoni di ciascuno di noi è importantissimo: ognuno, facendo la sua parte, imparando a non sprecare, a ottimizzare risorse e consumi, accresce il numero di chi ha cura del pianeta e contribuisce a diffondere una mentalità meno egoista e più attenta alle necessità della terra e di tutti gli uomini. Abbiamo anche analizzato alcune schede inerenti al percorso, che ci hanno dato suggerimenti di buoni comportamenti anti spreco. Alcuni li applicavamo già, altri ci hanno sorpreso. Insegnare ai nostri figli questi accorgimenti con l’esempio è un modo per aumentarne la sensibilità nei confronti dell’ambiente e per educare le nuove generazioni a consumi più consapevoli. Anche la scuola e l’oratorio dovrebbero insistere molto sull’educazione ambientale, e attuare già al loro interno buone prassi. Ci siamo infine lasciati con il proposito di dare maggiore attenzione al problema ambientale nella nostra vita e di comportarci conseguentemente. Ivana GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 17
Cronaca parrocchiale FESTA DI ASNENGA Sabato 24 novembre 2018, come ogni ultimo sabato del mese di novembre, ad Asnenga era un giorno di festa. La Messa di ringraziamento delle ore 11 è stata presieduta da don Paolo Pacifici, curato di Bolgare negli anni 1969-1970, un sacerdote molto grintoso, che ha reso l’intera celebrazione allegra e vivace. Lo ringraziamo, innanzitutto, per aver accolto l’invito e, soprattutto, per aver dato un “tocco particolare” all’intera liturgia. Come ogni anno, ringraziamo per la partecipazione sia alla funzione religiosa che al banchetto, il sindaco Luca Serughetti, il parroco don Alberto e padre Andrea (che ha celebrato la Messa prefestiva delle ore 19). Quest’anno, ad attendere tutti nel cortile della Cascina Asnenga, c’era una sorpresa: il banchetto dei dolcetti (che, speriamo, si possa riproporre in futuro). Sia durante il pranzo che la cena presso il Ristorante “Antica Cascina Asnenga”, si è svolta una particolare ESTRAZIONE A PREMI GRATUITA, con più di quaranta premi (venti a ogni banchetto) offerti gentilmente dagli abitanti di Asnenga e dai molti “amici sostenitori” della festa. Non possiamo nominarli tutti... ci limitiamo a ringraziarli di cuore per la loro generosità. Il Comitato Promotore di Asnenga DAL CORPO BANDISTICO “PAPA GIOVANNI XXIII” - BOLGARE Si è appena concluso il 2018, anno molto impegnativo per noi componenti della banda. Abbiamo, infatti, varcato la soglia dei 110 anni proponendo 11 eventi (uno ogni dieci anni della banda), di cui gli ultimi due sono stati la festa di Santa Cecilia (patrona dei musicisti) celebrata il 24 novembre, animando la santa messa con musiche attinte dal repertorio sacro, e il “Gran Concerto” dell’8 dicembre, dal timbro operistico. Con l’ausilio del coro lirico Mayr di Bergamo, ha aperto la serata l’Ave Maria di Carnevali, seguita da musiche tratte dalle grandi opere di Verdi. Ogni singola nota suonata da ogni strumento e ogni singola voce, hanno composto un grande puzzle che ha suscitato forti emozioni. Il tutto, realizzato con l’aiuto di parecchi sostenitori e associazioni a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Congratulazioni alla banda per il traguardo raggiunto e “se la musica è l’alimento dell’amore, continua a suonare” (William Shakespeare). Monica Capoferri 18 GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale INCONTRO GIOVANI COPPIE - 25 Novembre È domenica, e nonostante ciò la giornata, tra i tanti impegni, vola! ...quindi la sera, divano? Noo! C è l’incontro delle giovani coppie in oratorio!!! Ci presentiamo, come nostro solito, trafelati e in ritardo... ma poco male: qui siamo tutti sulla stessa barca! È l’occasione per conoscere coppie ‘nuove’ ma anche per incontrarsi tra volti più o meno conosciuti, e, con piacere, ritrovare coppie con le quali si è condiviso tempo fa il corso prematrimoniale. Come di consueto si inizia con calma: prima sistemiamo i bambini, i più grandicelli vanno a divertirsi con le baby sitter mentre i piccolini rimangono tra le braccia di genitori speranzosi di riuscire a gestirli durante l’incontro! Oggi il Don ci presenta un’associazione: la Onlus “I ClaunOrsotti di Camilla”. I nasi rossi, gli abiti colorati indossati sotto a insoliti camici da medico e il cartello che riporta la scritta “abbracci gratis” sembrano parlare ancor prima di loro. Quattro volontari, tra cui clown Primavera e clown Gatto, ci aiutano a conoscere il mondo della clownterapia. Da subito, dalla frase che leggiamo sul bigliettino che ci fanno pescare per accoglierci, capiamo che è un mondo fatto di sorrisi e di speranza. Ci spiegano, però, che non è solo questo, non è solo portare un po’ di gioia a bambini in ospedale o ad anziani in case di riposo. La loro missione, che è possibile portare avanti solo dopo aver ricevuto un’idonea formazione, mira a sbloccare situazioni, rompere gli schemi che a volte in questi ambienti si creano: e così succede che un bambino sotto shock riprende a muoversi con delle semplici bolle di sapone o che un’anziana signora pronuncia il proprio nome a un clown che glielo chiede, dopo giorni di silenzio. Entrano con delicatezza, prima nelle stanze e poi nei cuori delle persone, e i loro strumenti sono il gioco ma soprattutto il contatto, una carezza, un abbraccio... e ancor più semplicemente, l’ascolto. Ci siamo chiesti se veramente è sufficiente ascoltare per poter aiutare e ci hanno assicurato di aver constatato che a volte le persone hanno proprio solo bisogno di questo. A tal proposito, ci hanno mostrato un video, girato da Rai 3, che raccontava della loro particolare missione tra i terremotati delle Marche. Li troviamo forse troppo calati nei loro personaggi, ma comprendiamo che può essere psicologicamente devastante questo tipo di volontariato, per questo è necessario per loro “proteggersi”. I bambini più grandi, a uno a uno, raggiungono mamma e papà, i più piccoli cominciano a essere ingestibili: così, senza guardare l’orologio, capiamo che è ora di cena! Insieme apparecchiamo, i clown rimangono con noi, e la stanza si colora di palloncini e bambini felici: è l’occasione per Don Alberto di testare la nuova insonorizzazione del salone!!! La cena, super abbondante, preparata sempre con amore dai volontari dell’oratorio, per noi genitori (sempre di corsa) è una vera coccola! Così, la serata trascorre come una festa, tra quattro chiacchiere e le immancabili battute del Don. Sicuramente anche alla prossima opportunità non cederemo alla tentazione del divano!!! Valentina e Stefano GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso 19
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