BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso

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BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso
Notiziario Parrocchiale
Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo   Bolgare Anno II
                                                    N. 1 Gennaio 2019

BOLGARE
PassoaPasso

 Un’attesa operosa
BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso
Sommario
                                                                                                                         Notiziario Parrocchiale
                                                                     Notiziario della Parrocchia di S. Pietro Apostolo   Bolgare Anno II
                                                                                                                         N. 1 Gennaio 2019

                                                                     BOLGARE
                                                                     PassoaPasso

                                                                      Un’attesa operosa
EDITORIALE                                                      3
DAI NOSTRI MISSIONARI                                           5
CHIESA E MONDO                                                  8
CALENDARIO LITURGICO                                           10
NATIVITÀ BOLGARESI                                             13
CRONACA PARROCCHIALE                                           14
  - Battesimi 2 dicembre 2018
 - Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale
  - Dalla riunione del CPAE
 - Circolo Acli di Bolgare - Circoli di R-esistenza
  - Festa di Asnenga
 - Dal Corpo Bandistico Papa Giovanni XXIII
 - Incontro Giovani Coppie 25 novembre                              GIORNALE MENSILE DELLA
 - A proposito di riforma della Diocesi                             COMUNITÀ PARROCCHIALE
 - In ricordo degli alpini defunti                                  DI BOLGARE
 - Gli incontri di preparazione al battesimo 2018
 - Catechesi di Avvento per adulti e giovani: impressioni           Gennaio 2019 - N. 1
 - Fiaccolata e festa dei bimbi della Scuola dell’Infanzia
 - Suggestioni Natalizie                                            Parrocchia di S. Pietro Apostolo
PENSIERI E PAROLE                                              27   Largo Pietro Marini, 7
SPECIALE ORATORIO                                              28   24060 Bolgare (BG)
  - Editoriale P. Andrea
                                                                    Telefono: 035 841180
                                                                    Fax: 035 4499564
  - Spazio Ado:
                                                                    parrocchiabolgare@virgilio.it
  		 • Uscita a Borno 1-2 dicembre
                                                                    www.parrocchiabolgare.it
			 • Tende a Natale - 9 dicembre
			 • Santa Lucia                                                   Direttore responsabile:
  - I nuovi chierichetti                                            Tiziano Piazza
  - Un Museo tutto da vivere - Risposta 2
  - Cammino di Avvento                                              Direttore di redazione:
  - Visita al ricovero - Risposta 1                                 Don Alberto Brignoli
  - Un corpo, Signore, mi hai preparato - Veglia 23 dicembre
  - Incontri genitori di Accoglienza                                Impaginazione grafica e stampa:
  - Programma Settimana di don Bosco                                Tipolitografia Signorelli
  - Programmazione cinema                                           Costa di Mezzate (BG)
ALMANACCO BOLGARESE                                            43
  - Domenica 13 gennaio: Festa del Battesimo del Signore            Autorizzazione del Tribunale di
  - Rete della Carità - 15 gennaio 2019                             Bergamo n. 2/18 del 08/01/2018
  - Bancarella delle arance - 26 e 27 gennaio 2019
  - Itinerario fidanzati 2019
  - Corso di formazione per catechisti e operatori pastorali
  - Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani
NELLE TUE MANI, O PADRE (Defunti)                              48
CON NOI PER SEMPRE (Anniversari)                               49
COMUNITÀ PARROCCHIALE E LA SUA STORIA                          50
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Editoriale

RUGIADA E BRINA, BENEDITE IL SIGNORE

È vero: non ci sono più le nebbie di una volta. E nemmeno        Europa?) è arrivato il “clima continentale”, quello cioè
il freddo è più così pungente come anni fa. Però in              che caratterizza il continente mitteleuropeo, nel quale
questi giorni in cui, tra una confessione e l’altra, e tra una   spariscono le quattro stagioni e si passa direttamente
celebrazione e l’altra, riesco a cacciare la testa fuori dalla   dall’estate all’inverno, e viceversa. E alla fine, ecco il clima
chiesa per qualche istante, mi rendo conto che l’inverno         “globalizzato”, figlio di quel mondo in cui non si passa
è arrivato, anche se in maniera un po’ “rocambolesca”:           più nemmeno bruscamente da una stagione fredda
un pomeriggio abbiamo avuto circa 17 gradi al sole, e il         a quella calda, ma capita sovente di vivere due o tre
giorno dopo eravamo abbondantemente sotto lo zero                stagioni nell’arco delle ventiquattrore di una giornata:
fin dalle prime ore del mattino, e il sole lo abbiamo visto      per cui, al caldo afoso segue la bomba d’acqua e, di
solo tramite gli emoticon di WhatsApp…                           sera, la nebbia ricopre la pianura. Cose da 25 gennaio,
È un clima impazzito, lo sappiamo bene: e del resto lo           giorno della festa della Conversione dell’Apostolo
abbiamo fatto impazzire noi. Ma comunque, adesso,                Paolo, cui i nostri vecchi attribuivano le follie del clima,
godiamoci il freddo, anche se so che a qualcuno non              dicendo “San Pol convers a ‘nna fà de ogne erss!” (per la
piace perché è già freddoloso di suo, e come ogni buona          traduzione, lascio alla fantasia di ognuno…).
lucertola dal sangue freddo, vivrebbe perennemente               Al giorno d’oggi, sembra di essere sempre al 25
al sole. Tuttavia, se non fa freddo durante la sua               gennaio… però è bello vedere che ci sono ancora periodi
stagione, alla fine la paghiamo cara. L’aria si surriscalda      dell’anno in cui ti alzi al mattino presto e senti il sapore
eccessivamente, e le conseguenze sono sotto gli occhi            della nebbia entrarti nelle narici; oppure vedi i campi
di tutti ogni volta che – anche non troppo distante              tutti bianchi di brina e per un istante ti chiedi se sia gelo
da noi – si scatenano fenomeni atmosferici che fanno             o neve. Ad ogni modo, anche se sono odiate l’una (la
paura, e ai quali non siamo assolutamente preparati,             nebbia) da chi ha qualche problema con i reumatismi,
perché figli di quel famoso “clima temperato” - basato           l’altra (la brina) da chi soffre di geloni ai piedi, entrambe
sull’alternanza tra le quattro stagioni - che avevamo            sono necessarie, vitali per la natura, quando giungono
studiato a scuola quando, a geografia, si parlava del            al momento opportuno. La nebbia, infatti, supplisce
nostro Bel Paese. Poi (colpa dell’ingresso dell’Italia in        alla siccità invernale soprattutto nella nostra Pianura

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                            3
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Padana, e permette alle piante e ai semi nutriti di acqua     polmoni la rugiada necessaria per non seccarsi, per
di germogliare all’inizio della primavera. E se anche la      passare la siccità invernale in maniera indenne, per
nebbia comporta un aumento degli agenti inquinanti            riuscire a far germogliare il bene anche da situazioni
soprattutto nelle aree urbane, è possibile porvi rimedio      di male. Perché è dalla nebbia che, senza che ce ne
lasciando a casa l’auto: mentre alla siccità invernale non    accorgiamo, i semi gettati nei solchi arati dei campi,
c’è rimedio, se non la nebbia stessa. E anche la brina e      emergono e germogliano, tornando a dare vita e
il gelo danno il loro apporto benefico: molti alberi, ad      speranza. Del resto - lo diceva anche il grande De André
esempio, necessitano delle basse temperature affinché         - “dai diamanti non nasce niente, dal letame - e quanto
il gelo uccida parassiti e uova di insetti nocivi nascosti    più se immerso nella nebbia - nasce un fiore”. È dalla
nella corteccia. Questo vale soprattutto per gli alberi che   notte, dal buio e dalla nebbia delle nostre sofferenze
producono frutta all’inizio della stagione, come i ciliegi.   che emergono le cose più belle di noi.
Di quante cose ci priveremmo, quindi, se non avessimo          E non ci fa male neppure qualche “gelata” nel nostro
nebbia e gelo, “rugiada e brina”, come le chiama il           animo troppo spesso orgoglioso, troppo spesso focoso
Cantico al capitolo 3 del Libro del profeta Daniele,          e irascibile, troppo spesso sanguigno e violento:
il cui autore invita questi due elementi - insieme a          “brinarci” un po’ ci aiuta a ridimensionarci, a capire che
tutta la creazione - a benedire il Signore! E anche noi       senza il calore dell’amore dentro di noi facciamo tabula
dobbiamo benedire il Signore per il dono di questi due        rasa di qualsiasi forma di vita. Ci dà una mano anche
elementi, anche di quelli che, simbolicamente, fanno          - come per la dura e scorzosa corteccia delle piante -
parte della nostra esistenza. Perché nebbia e brina li        ad ammazzare quei parassiti nocivi che s’insidiano nel
abbiamo anche nel nostro cuore e nella nostra vita,           nostro cuore e che ci impediscono di far fiorire e dare
e non sono solo momenti difficili: sono - lo abbiamo          frutto alla nostra esistenza, che - non dimentichiamolo
visto - motivo di benedizione. Spesso ci capita di            - è sempre capace di donare qualcosa. Sempre. Anche
camminare nelle tenebre, come avvolti in una grande           quando non vediamo il sole a causa della nebbia,
nebbia, nella quale ci pare difficile orientarci, proprio     e il ghiaccio sui marciapiedi rischi di farci cadere in
perché non vediamo nulla, non percepiamo se non una           continuazione.
minima parte di quello che ci sta intorno, e andiamo          Va bene, se cadiamo, ci rialzeremo: ma è meglio andare
avanti a tentoni, sperando di intravedere ogni tanto          al mercato della vita con un po’ di frutti ammaccati
una luce forte che “fende” la nebbia e ci dà un punto di      dalle nostre cadute che rimanere comodamente
riferimento; oppure, andiamo a memoria, cercando di           seduti in casa, al calduccio e senza graffi sulla pelle,
non sbagliare strada. E così, preoccupati dal non sapere      accontentandoci di un po’ di cibo in scatola comprato
dove ci conduce la vita; preoccupati di non sapere            in offerta al discount della vita.
fino a quando saremo avvolti da problemi e da vuoti           La vita vera non fa sconti e nemmeno offerte o
esistenziali che ci impediscono di fare tutto ciò che         promozioni: perché i frutti più belli e più gustosi sono
vorremmo, ci riduciamo a fare le cose che sappiamo            quelli che costano di più. Perché valgono di più. Perché
fare, quelle che facciamo “in automatico” o “di default”,     hanno sofferto la nebbia e il gelo dell’inverno.
per usare una terminologia informatica moderna. E alla        Buon Anno, a tutti.
fine va bene così, perché le cose fatte “in automatico”,
per routine, magari senza avvertirne alcun beneficio,                                                     Don Alberto
sono quelle cose che ci salvano nei momenti “nebbiosi”
e di crisi, perché sono divenute cose “abitudinarie” nel
senso bello e positivo del termine, ossia “un abito”, un
vestito che ci portiamo addosso tanto comodo, da
divenire per noi come una seconda pelle.
Poi, però, in queste nebbie della vita, non buttiamo via
l’occasione di “benedire il Signore”, di ringraziarlo e di
farne motivo di lode proprio per questi momenti bui.
Ci aiuteranno a non dare più per scontati la bellezza e il
calore del sole, quando la nebbia si alzerà e torneremo
a vedere il sereno; ma ci aiuteranno anche quando,
respirando l’umidità della nebbia, daremo ai nostri

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Dai nostri missionari

                  “E’ nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.

          Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce,

                           adagiato in una mangiatoia” (Lc 2,11-12)

                         …che ogni giorno la sua presenza ci sorprenda

                                nei volt di chi vive accanto a noi.

                               Buon Natale e buon Anno Nuovo !!!

                                     suor Liliana Morbi - Albania

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                          5
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Dai nostri missionari

UN BAMBINO È NATO PER NOI...
È CHIAMATO CONSIGLIERE AMMIRABILE, DIO POTENTE, PADRE PER SEMPRE, PRINCIPE DELLA PACE !

					                                    Antsirabe (Madagascar) - 16 Dicembre 2018

Carissimi tutti, la Pace dell’Emmanuele risplenda nei nostri cuori!
Con questa semplice lettera vorrei raggiungervi nei vostri cuori e nelle vostre case. In un modo o in un altro ho
potuto conoscere un po’ le vostre preoccupazioni e le vostre sofferenze; con la preghiera quotidiana cerco di stare
in comunione con voi tutti e per consolidare la comunione nel Signore, vi do qualche informazione sul Madagascar
e la vita missionaria. Il Madagascar sta vivendo un tempo particolare che con tutti gli inconvenienti, anche gravi,
potrebbe essere provvidenziale per il suo futuro. Il 7 novembre scorso abbiamo avuto le Elezioni Presidenziali con
36 candidati; si passa ora al secondo turno, proprio mercoledì 19 dicembre, con due candidati che sono abbastanza
vicini e per di più sono già stati presidenti nel passato. La situazione attuale sembra calma e i due candidati hanno
promesso di accettare i risultati ufficiali. All’inizio del nuovo anno dovremmo avere il nuovo Presidente. A Dio
piacendo, potremmo entrare in una fase di stabilità politica e di progetti concreti per lo sviluppo della nazione.
Con la stabilità politica avremo anche la conferma della Visita Apostolica di Papa Francesco in Madagascar nel 2019.
Trent’anni fa abbiamo avuto la Visita di S. Giovanni Paolo II: eravamo sull’orlo della guerra civile, ma LA COLOMBA
DELLA PACE, così era stato definito Papa Giovanni Paolo II, ha creato una pace davvero duratura. La Liturgia del
periodo natalizio annuncia e genera Pace e Gioia. Il Bambino deposto nella mangiatoia di Betlemme, “Casa del
Pane”, aspetta di essere mangiato e assunto nella nostra vita per essere il VERO PRINCIPE DELLA PACE. Vi racconto
un bellissimo fioretto della mia vita missionaria di questi giorni. Proprio l’altro giorno sono rientrato dalla Missione
al Sud. Di passaggio in una famiglia che mi accoglie, ci siamo un po’ raccontati i fatti degli ultimi tempi; mi chiedono
a bruciapelo: “Sai cosa è successo a Vola (giovane mamma di un figlio e incinta del secondo, sposata a Henry)?”.
Sapevo che questa mamma era incinta ed era prossima al parto. Il bambino è nato con una grave malformazione
cardiaca e il terzo giorno è morto. Il giorno dopo ho raggiunto al più presto il suocero di Vola che è medico perchè
mi stavo trascinando una influenza. L’incontro con il medico, la moglie e quasi subito con Vola e il marito, è stato di
una serenità sorprendente, il Principe della Pace era nel loro cuore. Abbiamo conversato a lungo, ma prendendo atto
della presenza consolante di Gesù Cristo nella povertà di un lutto così sorprendente. In questo clima di serenità ho
invitato Vola, il marito e così pure il medico Antoine e la moglie a partecipare all’Eucarestia prefestiva; hanno gradito
l’invito. Alla sera solo Vola non ha potuto venire, ma nel frattempo ho incontrato i suoi suoceri che erano presenti
all’Eucarestia; mi hanno chiamato in disparte e mi hanno raccontato con emozione come è avvenuto il piccolo
funerale, ma soprattutto il miracolo DELLA PACE E DELLA RICONCILIAZIONE che è avvenuto nella loro parentela
appena il piccolo feretro di Mendrika Nathan (il nome del bambino che ha vissuto solo tre giorni) è entrato in casa.
Nella loro parentela c’erano tensioni gravi che sembravano senza scampo. “Piero - mi dicono - il piccolo Nathan ha
vissuto solo tre giorni, ma LA SUA MISSIONE È STATA PIENA; pensa che i parenti di cui ti parlavo hanno provveduto
a tutto, anche alla realizzazione della piccola tomba, e in più hanno voluto che dopo le esequie ci ritrovassimo di
nuovo per fare la festa della Riconciliazione”.
Cosa si può aggiungere ancora? La sofferenza, il lutto, la povertà effettiva, la discordia, sono diventati un terreno
fecondo perchè l’Emmanuele, Dio con Noi, si manifestasse come il Principe della Pace. La pace e la serenità
interiori, la Riconciliazione, non ce li possiamo inventare, sono un dono destinato ai poveri e agli umili di cuore.
Approfittiamone, in questo tempo favorevole del Natale e in attesa del Nuovo Anno 2019!
AUGURISSIMI!
			                                                                                                  Vostro padre Piero

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                                                                                        Cochabamba, 06 dicembre 2018

Carissimi amici di Bolgare,
dopo tanti mesi mi faccio vivo con un senso profondo di gratitudine per la stima, la generosità e l’affetto che ricevo
continuamente. Sono molte le situazioni, gli incontri, i viaggi che mi piacerebbe raccontarvi ma, come spesso capita,
a volte è proprio difficile esprimere con le parole la profondità di una relazione o l’intensità con cui è stata vissuta
l’accoglienza di un gruppo di fratelli nella comunità. Sono gli sguardi, le mani tese per accogliere, la stanchezza alla
fine di una giornata, le lacrime trattenute... che narrano la fragilità e la bellezza di una persona incontrata.
In questi mesi, grazie alla collaborazione di alcuni amic,i siamo riusciti a terminare il progetto di ampliamento della
casa “Virgen de Guadalupe” per l’accoglienza di fratelli (bambini e adolescenti) in situazione di emergenza. Martedì
27 novembre, in maniera molto semplice e familiare, abbiamo benedetto la nuova casa, siamo entrati muovendoci
tra le sei stanze da letto, i bagni, una cucina e un ambiente per studiare e giocare. Ci ha molto commosso riuscire
a realizzare questo piccolo progetto: in tutta la regione di Cochabamba è l’unica casa per l’emergenza di minori in
grado di poter accogliere tutto un nucleo familiare di fratelli, piccoli o grandi, maschi o femmine. I fratelli tolti dalla
loro situazione di violenza, abbandono o emergenza sociale, non vengono divisi, ma la loro relazione affettiva, che
spesso è l’unico tesoro su cui si può investire per il futuro, è salvaguardata.
Voglio condividere questa gioia con voi perché certamente alcune delle persone incontrate durante le settimane di
aprile e maggio, quando sono rientrato nel nostro paese, hanno contribuito con generosità e umiltà.
Vi scrivo quando proprio l’altro ieri sono stato in una zona del “Valle de Cochabamba” a Vacas, proprio per
incontrarmi con un gruppo di cinque fratelli che da mesi vive una condizione di precarietà all’interno della propria
famiglia. I servizi sociali ci hanno fatto conoscere la zia e il luogo dove vivono i ragazzi. Poi finalmente abbiamo
conosciuto Jhoselin e i suoi quattro fratelli. Presto entreranno nella nostra casa: non sarà facile per loro adattarsi a
una vita nuova, lontano dalla propria terra contadina, con una quotidianità vissuta tra la piazza del paese e i campi
per mangiare qualcosa.
Così stiamo vivendo il nostro tempo di Avvento; cercando di lasciare aperte le porte della Ciudad de los Niños a
coloro che hanno bisogno di una casa che accolga, educhi e accompagni. Le lasciamo aperte anche perchè presto
possano ritornare dalla propria gente o da altri familiari, senza perdere le loro radici di appartenenza, coltivando la
semplicità delle cose, il valore del tempo scandito dal lavoro della terra, il desiderio di non perdere il tessuto sociale
costruito negli anni.
Carissimi, ho scritto queste semplici parole per dirvi grazie, perché anche voi possiate “entrare un poco” nella nostra
comunità di ragazzi e adolescenti, e per augurarvi un Buon Natale. La speranza possa abitare nelle nostre famiglie
e nelle situazioni prive di dignità e di giustizia umana. L’accoglienza dell’altro sia il fondamento del nostro cammino
di fede. Il rispetto per ogni uomo e donna, in ogni situazione e condizione, possa essere il fondamento evangelico
del nostro agire quotidiano e il principio perché nella Chiesa come nella politica, nell’economia, nella cultura, tutti
ci sentiamo responsabili dell’altro.
Auguri di Buon Natale a te, che hai letto queste parole, e a tutta la tua famiglia.
Ciao, don Gianluca.

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                      7
BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso
Chiesa e Mondo

Cambiamenti climatici e fenomeni migratori
Mentre scrivo queste righe, a Katowice in Polonia, si sta         e anche per noi si manifesteranno gli effetti già presenti
svolgendo la Conferenza sul Clima 2018 (Cop24 dal 2 al 14         nei paesi poveri o in via di sviluppo. In queste economie
dicembre 2018). Le notizie che arrivano non sono affatto          fragili, dove non ci sono ammortizzatori, già oggi i
incoraggianti. È in atto uno scontro politico tra i paesi         cambiamenti climatici stanno portando a impatti più
che si oppongono all’adozione di accordi restrittivi sulle        gravi e duraturi: un singolo fenomeno può innescare una
emissioni di gas nocivi (Russia, Stati Uniti, Arabia Saudita,     catena di conseguenze molto gravi per la popolazione. È
Kuwait, ecc.) e gli altri Paesi convenuti. Le prospettive di      quanto sta avvenendo in Africa, nella fascia del Sahel, e
un accordo non sono le migliori, mentre la situazione,            in numerose altre aree dove a società già deboli per altre
a detta dei più eminenti scienziati, si sta aggravando            ragioni si sovrappone un ecosistema fragile e minacciato
sempre di più. E di tutto questo ce ne stiamo rendendo            dal riscaldamento globale. Il Sahel si trova tra il deserto
conto anche noi semplici cittadini. Le conseguenze di             del Sahara a nord e la foresta tropicale a sud. Un territorio
questi cambiamenti climatici sono di portata globale ed           immenso diviso tra 8 Stati, dove la povertà gioca un ruolo
influenzano pesantemente fenomeni apparentemente                  cruciale. È la zona del mondo dove forse il fenomeno
distanti. In questi giorni ho avuto modo di approfondire          della desertificazione colpisce in modo particolare.
l’argomento in tutta la sua complessità attraverso un             Terreni coltivabili o pezzi di foreste si stanno degradando,
buon testo: “Effetto serra effetto guerra” di Grammenos           privi di vegetazione spontanea o coltivata. I cambiamenti
Mastojeni e Antonello Pasini, ed. Chiarelettere. Di seguito       climatici non sono la sola causa della desertificazione,
condivido alcune interessanti considerazioni.                     ma anche le deforestazioni e le pratiche agricole non
UN FENOMENO ATTUALE                                               sostenibili, come le monoculture assetate di acqua che
Se, fino a qualche tempo fa, il cambiamento climatico era         il mondo “moderno” cerca di esportare in quelle zone. In
visto come un problema globale a carico delle generazioni         queste situazioni il clima agisce come un moltiplicatore
future, oggi, con l’intensificarsi degli eventi estremi           delle minacce. E dove la popolazione soffre, si innescano
(ondate di calore, siccità, precipitazioni violente, eccetera),   lotte per l’accesso all’acqua e alle derrate alimentari
iniziamo a renderci conto che il problema è già attuale. Ci       sempre più costose, oppure si assiste a migrazioni. In
rendiamo conto che non si tratta solo di qualche sudata           tutto questo si innestano con facilità le attività illecite:
in più, ma che si stanno producendo impatti significativi         traffici di armi, droga ed essere umani e addirittura il
sui territori, gli ecosistemi e l’uomo con tutte le sue           terrorismo che offre una opportunità di reddito a chi non
attività, anche quelle produttive come l’agricoltura. Noi         sa più come mantenere la propria famiglia.
siamo fortunati perché viviamo in un paese sviluppato             LE CONSEGUENZE PER L’ITALIA
e soprattutto ricco, che si può ancora permettere delle           Anche l’Italia è colpita da questi cambiamenti del clima
tutele sociali notevoli: al momento, i danni prodotti dal         africano, attraverso le migrazioni: 9 migranti su 10 che
clima impazzito vengono riassorbiti senza creare tensioni         ci raggiungono provengono dal Sahel. In questi paesi
sociali, instabilità o mobilità forzata, seppure con costi        fragili basta la perdita di un anno di raccolti dovuta
enormi. Tuttavia, nel caso di eventi futuri più consistenti,      alla siccità per mettere in ginocchio l’agricoltura di
come l’innalzamento del livello del mare che potrebbe             un’intera area. Ne seguono migrazioni interne verso le
influenzare la vita su molte zone costiere italiane o il          città, incapaci di reggere l’onda d’urto di tanta gente.
fenomeno della desertificazione che si manifesterà                Con una pressione migratoria di questo tipo, in queste
probabilmente in alcune zone del territorio nazionale, le         città reperire cibo e acqua in quantità sufficienti è molto
conseguenze non potranno essere facilmente assorbite,             difficile e la popolazione viene spinta a migrare, prima

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all’interno, poi verso l’estero. Alla fine di un tragitto      grabbing, grazie alla riappropriazione delle terre tornate
duro e pericoloso faranno di tutto per raggiungere quel        a essere produttive, e farebbe rinascere stili di vita e
ponte proteso nel Mediterraneo che è la nostra Italia.         dimensioni di dignità umana, smantellando meccanismi
Anche in questo caso, i cambiamenti climatici non sono         di profonda disparità con la nobilitazione e la spinta
certamente la causa principale delle migrazioni cui            all’ammodernamento dei saperi tradizionali e identitari.
assistiamo, ma ne sono sempre almeno una concausa,             In queste zone, terre semi degradate sono ampiamente
rappresentando fattori di innesco o di amplificazione          disponibili, e recuperare un ettaro per restituirlo alla
per situazioni già critiche o crisi già presenti, associate    piccola agricoltura locale costa in media tra i 130 / 200
talvolta a conflitti armati (in ben 79 conflitti in giro       dollari. Recuperare aree desertiche è possibile. Vi sono
per il mondo, infatti, è stata identificata una concausa       iniziative di successo come La Grande Muraglia Verde, una
climatica). I cambiamenti climatici acuiscono inoltre il       barriera vegetale che nelle intenzioni degli ideatori dovrà
divario fra ricchi e poveri, particolarmente aspro proprio     estendersi per gli 8000 km del Sahel: una striscia di terra,
lì dove troviamo ecosistemi e strutture sociali fragili.       larga 15 km, sottratta al deserto ripiantando alberi adatti
QUALE SOLUZIONE?                                               al contesto (soprattutto acacie). L’obiettivo è fermare la
Come risolvere il problema? L’analisi che va per la            desertificazione. Nel Senegal, dove l’iniziativa ha avuto
maggiore ha contorni inquietanti: dar da mangiare a            maggior successo, vaste aree sono tornate ad essere
una popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi e        abitabili e produttive, con piccoli insediamenti agricoli
mezzo di abitanti nel 2050 e che è sempre più urbanizzata,     nel rispetto dei luoghi e delle tradizioni. Non solo queste
richiederà un aumento della produzione di cibo del 70%         popolazioni non sono state più costrette a emigrare, ma
con un ulteriore fabbisogno di energia del 37% e il 55%        sono tornati a rifiorire i villaggi ed è ripresa la frequenza
in più di acqua consumata. Questa visione fa riferimento       scolastica. L’appoggio economico e logistico dei paesi
a tecniche di coltivazione industriali e su vasta scala, che   europei non potrà che agevolare queste iniziative. Altre
si nutrono di fertilizzanti chimici dall’elevato impatto       aree del Sahel sono oggi molto più problematiche, come
ambientale e responsabili di quasi il 20% delle emissioni      il Mali, una vera polveriera che rischia di diventare un
di gas serra: una contraddizione fra sviluppo e ambiente       nuovo Afghanistan. L’impegno in questi casi deve essere
che abbiamo accettato in nome dell’abbondanza.                 più incisivo e non bastano interventi in ordine sparso, ma
Queste tecniche agricole, inoltre, tendono a estromettere      serie prese di posizione comunitarie. Africa ed Europa
i poveri dalle loro piccole fattorie familiari, rendendole     sono intimamente legate, l’una è lo specchio dell’altra,
marginali e non competitive, e favorendo quindi il land        e insieme dobbiamo trovare soluzioni ai problemi
grabbing, ovvero il moderno latifondo internazionale           che ci affliggono. Questi sconvolgimenti climatici e le
per cui stati e imprese dominanti si accaparrano distese       loro conseguenze non ci devono però spaventare. È
sempre maggiori di terreno arabile nei paesi poveri. A         nella prova, quando gli eventi sembrano sopraffarci, il
una analisi più attenta scopriamo che, in realtà, le sacche    momento in cui il cristiano trova la forza nella Parola. Il
di fame non dipendono dalla mancata abbondanza:                cambiamento può partire da ciascuno di noi, in barba
produciamo già oggi cibo sufficiente a nutrire oltre 10        alle conferenze inconcludenti, con piccoli gesti sostenuti
miliardi di persone. Il problema è la distribuzione, ed è      dalla consapevolezza che, in ultima analisi, siamo noi i
un problema che abbiamo contribuito a creare proprio           custodi del Creato.
spodestando i più deboli dai loro sistemi produttivi, in
nome di un’abbondanza che doveva servire anzitutto a                                                      Marco Esposito
loro, ma che finisce oggi a ipernutrire un Occidente già
obeso, cardiopatico, diabetico. E se dunque provassimo
a recuperare i terreni degradati a beneficio dei coltivatori
locali? Da un lato essi assorbirebbero più anidride                               NOVITÀ
carbonica a beneficio dell’ambiente, dall’altra fornirebbero                      Il QR Code a fianco dà accesso a
sostentamento alle comunità indigene, che potrebbero                              pagine del sito web riservate ai lettori
vivere dignitosamente “in loco” senza emigrare. La piccola                        di Bolgare Passo a Passo con contenuti
agricoltura familiare rappresenterebbe un freno alla land                         espansi e materiale audio - video.

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                       9
BOLGARE Un'attesa operosa PassoaPasso
Calendario
    liturgico

Dal 13 Gennaio al 3 Febbraio 2019
      DOMENICA 13 GENNAIO                           ì MARTEDÌ 15 GENNAIO                             Ore 20.45: in Oratorio, corso di
FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE                     Memoria dei Santi Narno, Viatore e               preparazione al Battesimo (secondo di
“Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava       Giovanni, vescovi di Bergamo                     tre incontri).
in preghiera; il cielo si aprì e discese sopra di   La Chiesa di Bergamo ricorda tre dei suoi
lui lo Spirito Santo in forma corporea, come        Santi      vescovi:                                   VENERDÌ 18 GENNAIO
una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu        Narno e Viatore                                  Inizia la Settimana di preghiera per
sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio   furono i primi                                   l’unità dei Cristiani (fino al 25).
compiacimento”.                                     due vescovi di
Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00         Bergamo, vissuti                                     SABATO 19 GENNAIO
Celebrazione dei Battesimi durante la S.            nel IV secolo.                                   Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i
Messa delle ore 11.00.                              Giovanni, eletto                                 genitori di Accoglienza.
                                                    nel 670, fu il                                   Ore 16.30: S. Messa prefestiva alla
                                                    primo dei vescovi di Bergamo del periodo         chiesetta di Asnenga.
                                                    longobardo e convertì al cattolicesimo i         Ore 20.45: in Oratorio, Testimonianza
                                                    Longobardi ariani. Le loro reliquie sono         dalla Chiesa perseguitata. Sarà presente
                                                    venerate nella cattedrale di Sant’Alessandro.    un cristiano proveniente da una Chiesa
                                                    Ore 20.45: incontro della Rete della             cattolica perseguitata.
                                                    Carità. (vedi pag. 44).
                                                    Ore 20.30: In Oratorio, Iscrizioni                   DOMENICA 20 GENNAIO
                                                    all’itinerario fidanzati 2019 (vedi pag. 45).    II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
                                                                                                     GIORNATA PARROCCHIALE PER I
Ore 16.00: in Chiesa, Celebrazione con                  MERCOLEDÌ 16 GENNAIO                         CRISTIANI PERSEGUITATI E IL DIALOGO
riconsegna del Grappolo ai Battezzati               Ore 20.45: in Oratorio, inizio del corso di      INTERRELIGIOSO. (vedi pag. 47).
nel 2018.                                           formazione per catechisti e operatori
Ore 17.30: in Oratorio, incontro Giovani            pastorali. (vedi pag. 46).
Coppie.
                                                         GIOVEDÌ 17 GENNAIO
     LUNEDÌ 14 GENNAIO                              Memoria di Sant’Antonio, abate
FESTA DELLA                                         Nato in Egitto, intorno al 250, a vent’anni
DEDICAZIONE                                         abbandonò
DELLA                                               tutti i suoi beni
CATTEDRALE DI                                       per distribuirli                                 “Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei
BERGAMO                                             ai poveri e                                      segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua
Ricomincia                                          si ritirò nel                                    gloria e i suoi discepoli credettero in lui.”
il Tempo                                            deserto della                                    Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
Ordinario.                                          Tebaide, dove                                    Ore 16.00: celebrazione dei Battesimi.
Si celebra la ricorrenza della Consacrazione        intraprese
della Cattedrale di Sant’Alessandro di              la vita ascetica. Si adoperò per fortificare        LUNEDÌ 21 GENNAIO
Bergamo, avvenuta nel 1689 per opera del            la Chiesa durante le persecuzioni. Morì          Memoria di Sant’Agnese, vergine e
vescovo Giustiniani.                                ultracentenario nel 356. È raffigurato           martire
Ore 20.45: in Oratorio, incontro del                circondato da animali domestici, di cui è        Nata a Roma, nel III secolo, Agnese morì
Gruppo Liturgico.                                   protettore.                                      martire, ancora fanciulla, durante le

10                                                                                                  GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
persecuzioni contro i Cristiani: fu denunciata     Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione              DOMENICA 27 GENNAIO
dal figlio del                                     per catechisti e operatori pastorali (vedi          III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
prefetto       di                                  pag. 47).                                           “Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi
Roma per aver                                                                                          su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi
deciso di offrire                                       GIOVEDÌ 24 GENNAIO                             si è compiuta questa Scrittura che voi avete
al Signore la                                      Memoria di San Francesco di Sales,                  ascoltato»”.
sua verginità.                                     vescovo            e
Gettata      nel                                   dottore        della
fuoco, questo                                      Chiesa
si estinse per                                     “L’amore occupa
le sue orazioni,                                   il primo posto
fu allora trafitta con colpo di spada alla gola,   tra le passioni
nel modo con cui si uccidevano gli agnelli.        dell’anima: è il re
Ore 20.45: in Oratorio, riunione del               di tutti i movimenti
Consiglio Pastorale Parrocchiale.                  del cuore, fa convergere tutto a sé e ci rende
                                                   simili a ciò che amiamo.” (San Francesco di
      MARTEDÌ 22 GENNAIO                           Sales, 1567 - 1622)
Memoria                                            Inizio settimana di Don Bosco (fino al 31-          Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
di         San                                     vedi pag. 41).                                      34ª Giornata mondiale della gioventù (a
Vincenzo,                                          Ore 20.45: in Oratorio, corso di                    Panama).
diacono e                                          preparazione al Battesimo (terzo di tre             FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO, PATRONO
martire                                            incontri).                                          DEL NOSTRO ORATORIO:
San Vincenzo                                                                                           Ore 11.00 S. Messa solenne; ore 12.00
di Saragozza                                            VENERDÌ 25 GENNAIO                             pranzo in Oratorio; pomeriggio di
fu arrestato                                       FESTA        DELLA       CONVERSIONE           DI   animazione per ragazzi.
durante      le                                    SAN          PAOLO,
persecuzioni                                       APOSTOLO                                                 LUNEDÌ 28 GENNAIO
di Diocleziano                                     “Saulo,        Saulo,                               Memoria di San Tommaso d’Aquino,
del 303 e torturato a morte. Durante la            perché             mi                               sacerdote e dottore della Chiesa
prigionia, la sua testimonianza rimase             perseguiti?”        Io                              “Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato
ferma: “Questo che ti affatichi a distruggere      risposi: “Chi sei,                                  dell’uomo di innalzarsi sopra il proprio
con le torture è un debole vaso di argilla che     o Signore?” E mi                                    merito.” (San Tommaso d’Aquino, 1225 –
deve ad ogni modo spezzarsi. Non riuscirai         disse: “Io sono Gesù                                1274).
mai a lacerare quello che resta dentro e che       il Nazareno che                                     Ore 20.45: in Oratorio, incontro del
domani sarà il tuo giudice”.                       tu perseguiti”. “Che debbo fare, Signore?”.         Gruppo Missionario.
Inizia la Giornata Mondiale della                  “Alzati, va’ a Damasco e là ti sarà detto tutto
Gioventù a Panama (fino al 27).                    ciò che è stabilito che tu faccia”. (At 22, 7-10)
Ore 20.30: In Oratorio, Iscrizioni
all’itinerario fidanzati 2019 (vedi pag. 45).           SABATO 26 GENNAIO
                                                   Memoria dei Santi Timoteo e Tito,
       MERCOLEDÌ 23 GENNAIO                        vescovi
Memoria di Santa Paola Elisabetta                  I due Santi furono i collaboratori più stretti
Cerioli, religiosa                                 dell’apostolo Paolo: Timoteo fu vescovo
Nata nel 1816                                      della Chiesa di Efeso, mentre Tito di quella
a       Soncino,                                   di Creta. Secondo Papa Benedetto XVI,
Costanza                                           Timoteo e Tito “ci insegnano a servire il
Cerioli sposò                                      Vangelo con generosità e a essere i primi
a diciannove                                       nelle opere buone”.
anni un nobile
bergamasco
molto         più
anziano. Ebbe                                                                                              MERCOLEDÌ 30 GENNAIO
quattro figli,                                                                                         Ore 20.45: in Oratorio, corso di formazione
morti tutti giovanissimi. Rimasta vedova e                                                             per catechisti e operatori pastorali.
ricca, impegnò le sue risorse nell’istruzione
degli orfani e dei figli dei contadini. Fondò
l’Istituto delle Suore e dei Padri della Sacra
Famiglia e prese i voti con il nome di Suor        Ore 14.30: in Oratorio,
Paola Elisabetta. Morì a Seriate nel 1865.         incontro per i genitori di Accoglienza.

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                                               11
GIOVEDÌ 31 GENNAIO                              SABATO 2 FEBBRAIO                                     DOMENICA 3 FEBBRAIO
Memoria liturgica di San Giovanni                 FESTA DELLA PRESENTAZIONE                   DEL      IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Bosco, sacerdote                                  SIGNORE AL TEMPIO                                    41ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
“Se vuoi farti
buono, pratica
tre sole cose
e tutto andrà
bene. Eccole:
Allegria,
Studio, Pietà.
È         questo
il        grande
programma,
il quale praticando, tu potrai vivere felice, e   “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo      “All’udire queste cose, tutti nella sinagoga
fare molto bene all’anima tua.” Così diceva       vada in pace, secondo la tua parola, perché          si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo
San Giovanni Bosco (1815-1888), grande            i miei occhi hanno visto la tua salvezza,            cacciarono fuori della città e lo condussero
apostolo dei giovani, fondatore dei Salesiani,    preparata da te davanti a tutti i popoli: luce       fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita
della Pia Unione dei cooperatori salesiani        per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo,    la loro città, per gettarlo giù.”
e, insieme a Santa Maria Mazzarello, delle        Israele” (Lc 2,29-32).                               Sante Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
Figlie di Maria Ausiliatrice.                     23ª Giornata Mondiale della vita                     Benedizione della gola al termine delle
Fine della settimana di Don Bosco                 consacrata.                                          Ss. Messe, a devozione di San Biagio.
                                                  Ore 14.30: in Oratorio, incontro per i               Ore 12.00: celebrazione dei Battesimi.
    VENERDÌ 1 FEBBRAIO                            genitori di Accoglienza.                             Ore 16.00: in Oratorio, incontro per i
Primo venerdì del mese                            Ore 20.30: in Oratorio, inizio dell’itinerario       genitori di Prima Comunione.
Adorazione Eucaristica in Chiesa (dalle           di preparazione al matrimonio per                    In settimana, i sacerdoti
8.15 alle 9.30 e dalle 15.30 alle 16.30)          fidanzati.                                           passeranno per la
                                                                                                       Comunione ai malati
                                                                                                       e agli anziani
                                                                                                       nelle case.
                                                                                                                                 PROSSIMA
                                                                                                                          PUBBLICAZIONE:
                                                                                                                    Venerdì 1 Febbraio 2019

                                                                        O !
                                         O N                        ANN
                                     B U
12                                                                                                    GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Natività Bolgaresi

   Riproduciamo i dettagli delle Natività rappresentate rispettivamente nella capanna sul sagrato e
   nel presepe della cripta della Chiesa Parrocchiale. Un grazie di cuore ai realizzatori!

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                             13
Cronaca parrocchiale

BATTESIMI - 2 dicembre 2018

                               BERTULETTI MATILDE
                         di MARCO e di ASPERTI ELISABETTA
                                      BENTI ALYSON
                              di FABIO e di SAVOLDI HILARY

14                                                     GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso
Cronaca parrocchiale

DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Lunedì 19 novembre 2018 presso la Cappellina dell’Oratorio si è riunito il
Consiglio Pastorale Parrocchiale che, tra i vari punti previsti nell’Ordine del
Giorno, ha dato il benvenuto a due nuovi membri. A seguito delle dimissioni
presentate dai rappresentanti dei Catechisti delle Medie e del Gruppo
Liturgico, i signori Claudio Ronzoni e Stefania Merli assumono il nuovo
incarico: a loro il nostro più caloroso augurio di buon lavoro a servizio della
Comunità. Quindi, è stata affrontata una tematica molto importante, ossia
la Rete di Carità. Come già ampiamente descritto nel bollettino di dicembre,
Don Alberto ha voluto riferire anche in Consiglio Pastorale quanto, nel primo
incontro di martedì 13 novembre, sia stato forte il desiderio di mettersi in
gioco, di fare qualcosa in un progetto significativo a livello parrocchiale,
sociale e civile per chi si trova in ogni genere di disagio e di sofferenza. Ha illustrato gli obiettivi della rete, di
come si costruisce ma soprattutto chi sono i destinatari. L’intenzione non è quella di imporsi né sostituirsi ad
Associazioni o istituzioni, bensì essere punto di riferimento, di coordinazione che serva anche solo per avere un
aiuto o un consiglio su come affrontare una situazione. Si è pensato, per esempio, al bisogno di stare vicino alle
persone che hanno subìto la perdita di un proprio caro o la perdita del posto di lavoro, soprattutto se riguarda
il capofamiglia: conoscere anche solo le disponibilità di un’azienda che possa dare lavoro anche temporaneo
potrebbe essere utile, senza pensare di doverci sostituire a un centro per l’impiego, ma di essere presenti con un
semplice passaparola.
Si confida in una più ampia partecipazione al prossimo incontro, che si terrà martedì 15 gennaio in Oratorio:
l’appello è rivolto proprio a tutti, giovani e meno giovani (purchè maggiorenni) che abbiano voglia e tempo -
anche poco - di mettersi a servizio di chi è nella necessità.
Altro punto all’Ordine del Giorno, la programmazione liturgico-pastorale di Avvento e Natale.
Don Alberto ha esposto le proposte di percorso rivolte, come già in questi anni, ai ragazzi e agli adulti.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di concentrare la loro preparazione al Natale in modo particolare durante
la messa domenicale delle ore 11. Ogni domenica è stato creato sul lato sinistro dell’altare il consueto spazio
liturgico che ha progressivamente guidato al Natale con lo slogan affisso sul cartellone sovrastante. Il simbolo
scelto quest’anno è stata la figura di Giuseppe, consegnato pure ai ragazzi ogni domenica per “ripetere” lo
spazio liturgico nelle proprie case. Gli adulti, invece, hanno potuto scegliere come gli altri anni un cammino di
catechesi, distinto nelle tematiche e in due diverse fasce di orario, il martedì sera alle ore 20.45 in Oratorio oppure
la domenica pomeriggio alle ore 15.00 in Chiesa. Sono state, quindi, presentate le altre iniziative di preghiera
legate all’Avvento.
Come spazio di carità, si è proposta nuovamente l’iniziativa dell’Altare del Dono con la raccolta di generi alimentari
a lunga scadenza, dolci o altro da destinare - in coordinazione con la Caritas Parrocchiale - alle famiglie bisognose
della nostra comunità.
Per quanto riguarda, invece, le celebrazioni natalizie in Parrocchia, Don Alberto ha presentato gli appuntamenti
per le confessioni, le Sante Messe e le celebrazioni liturgiche da domenica 23 dicembre fino all’Epifania.
Per finire, le ultime iniziative legate a questo particolare momento dell’anno: le vacanze invernali dei nostri
adolescenti dal 3 al 5 gennaio 2019 a San Martino di Castrozza (TN), il Concorso Presepi 2018 la cui premiazione
avverrà il giorno dell’Epifania al termine della S. Messa delle ore 11.00, e la festa del Battesimo del Signore
domenica 13 gennaio 2019 con la celebrazione di quattro battesimi durante la Santa Messa delle ore 11.00 e la
riconsegna del grappolo ai battezzati del 2018 alle ore 16.00.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunirà il prossimo 21 gennaio: l’occasione è gradita per augurare nuovamente
a tutti Buon 2019, ricco di serenità e vissuto all’insegna della carità.

                                                                                           Per il CPaP, la segretaria
                                                                                                        Mina Pezzoli

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                15
Cronaca parrocchiale

DALLA RIUNIONE DEL CPAE

Venerdì 14 dicembre si è svolta l’ultima riunione dell’anno del Consiglio
Parrocchiale per gli Affari Economici.
I lavori d’ insonorizzazione del bar e del salone dell’oratorio sono conclusi,
il lavoro è stato svolto con precisione e il risultato ottenuto è eccellente,
sia dal punto di vista acustico che estetico. Il collaudo è stato eseguito
dall’ing. Perrotta, e il risultato è stato definito ottimale.
Il Consiglio ha preso nuovamente in considerazione la possibilità di
creare una parete divisoria nella sala polivalente per garantire uno spazio
destinato agli anziani per il gioco delle carte e della tombola. Vengono
analizzati diversi preventivi per l’esecuzione di questo lavoro, ma dopo
una accurata riflessione, il Consiglio ha deciso di comune accordo che
questo intervento verrà realizzato in un secondo momento, in considerazione di altri interventi prioritari
che dovranno essere realizzati in oratorio.
Inoltre è stata conclusa la sostituzione dei termoconvettori presenti nel salone.
Un altro intervento necessario (sempre in oratorio) sarà la sistemazione dei gradini in porfido presenti
sotto le fioriere; i lavori saranno svolti a marzo, per un costo complessivo di 8950,00 e (iva esclusa).
Il punto successivo è stato quello di definire lo stato d’avanzamento della pratica per l’ottenimento del
CPI (Certificato Prevenzione Incendi) per la sala cinematografica.
È già stata effettuata, dal personale specializzato, la prova della pressione degli idranti, il cui responso è
stato inviato al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. E’ stato inoltre effettuato un sopralluogo, dal
quale è emerso che si dovranno eseguire delle opere murarie, idrauliche ed elettriche che permettano di
presentare la domanda ufficiale alla Commissione di Vigilanza.
I lavori da effettuare non sono ancora chiari: per tale motivo, nei prossimi giorni verrà contattato il
personale competente (ingeniere e architetto incaricati) per definire con chiarezza i punti mancanti
all’ottenimento del certificato, e arrivare finalmente a una conclusione.
Il terzo punto affrontato ha riguardato nuovamente l’acquisizione della Casa del Cappellano
presso il Santuario della Madonna dei Campi. Il parroco, a tal proposito, ha informato i membri che
indipendentemente dalle adesioni costituirà un’Associazione-Onlus, che abbia come scopo la ricerca
fondi per l’acquisto dell’immobile (prezzo concordato di 180.000,00€). In secondo luogo, si avvierà una
richiesta di finanziamento alle imprese del paese e alla comunità, sperando di concretizzarne l’acquisto.
Presso il Santuario dovranno essere svolti alcuni lavori di manutenzione quali il taglio dei cipressi e la
sistemazione della staccionata in legno presente lungo il viale, di proprietà dell’Istituto Diocesano del
sostentamento del Clero; davanti alla casa parrocchiale in Largo Marini si dovrà fare l’assestamento
dell’asfalto e infine la regolazione del sistema fognario di competenza della Amministrazione Comunale.
Per tale motivo verrà redatta alla Giunta Comunale una lettera formale in cui si solleciterà la realizzazione
di tali lavori.
Infine il Parroco informa che per l’anno venturo sarà necessaria la sostituzione della caldaia della casa
parrocchiale, non più a norma. Saranno valutate diverse soluzioni per limitare gli sprechi energetici.
L’incontro si è concluso con l’augurio di un buon natale e felice anno nuovo a tutti i membri, che si sono
congratulati con la nostra comunità sempre presente e attiva in ogni opera che si realizza in parrocchia.

                                                                                            Per il CPAE,
                                                             La segretaria Verbalista Anna Maria Brigati

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Cronaca parrocchiale

CIRCOLO ACLI DI BOLGARE

                                            Circolo di R-ESISTENZA – Leggere per r-esistere

                                            L’ha detto la televisione
                                            abbiamo squarciato il telone
                                            d’ozono. I raggi violetti
                                            ci cuoceranno i barletti.
                                            Moriremo, finalmente chiedendo
                                            perdono per non aver capito
                                            che eravamo in prestito
                                            e non in dono.
                                            				Nico Orengo

Nel mese di Novembre ci siamo ritrovati ogni martedì sera per leggere insieme il libro “ACCAREZZARE
LA TERRA” di Lidia Maggi, teologa, biblista e pastora battista, e di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.
Il titolo del libro, così bello, stride con il nostro comportamento predatorio nei confronti del pianeta e
ci indica invece poeticamente quale dovrebbe essere il nostro agire per salvaguardare la casa di tutta
l’umanità. Gli autori ci hanno fatto meditare sul futuro della terra e sull’eredità che lasceremo alle future
generazioni.
I primi capitoli del libro ci hanno fatto riflettere sulla situazione drammatica del pianeta attraverso
l’accostamento di due vicende bibliche alla situazione della terra: quella della morte di Lazzaro e quella,
terribile, di uno stupro raccontato nel libro dei Giudici.
Ci ha sorpreso l’interpretazione del brano di Vangelo su Lazzaro accostato alla morte della terra. La lettura
del racconto dello stupro nel libro dei Giudici ci ha mostrato poi come la violenza, che comunemente
pensiamo peggiorata nell’attualità, sia stata sempre presente nella storia dell’uomo. Da sempre l’uomo
egoisticamente sfrutta e stupra i suoi simili, come sfrutta irresponsabilmente la terra per trarne il massimo
senza curarsi dei suoi equilibri. La responsabilità dello scempio che è sotto gli occhi di tutti è nostra, dei
nostri comportamenti superficiali ed egoisti. Occorre che ci assumiamo la responsabilità del disastro in
cui ci troviamo, una responsabilità personale. Non possiamo che partire da noi.
La seconda parte del libro, “Salvare la terra per salvarci”, è quella che ci ha fatto più discutere perché ci
chiamava in causa facendoci riflettere sui nostri comportamenti scorretti. Dopo un’analisi globale sulla
situazione di fortissimo squilibrio del pianeta terra, decisamente sconfortante, la prima nostra reazione
è stata di sconcerto: “Ma se la situazione è così grave, noi cosa possiamo fare? Ma se si cerca di mettere
una pezza da una parte si crea uno squilibrio dall’altra... Siamo impotenti di fronte a una situazione così
grave... Anche se mi comporto male, spreco e sporco, cosa importa? Fanno tutti così! Non sarò io ad affondare
il pianeta, o a salvarlo!”. A volte pensiamo che il nostro piccolo contributo di cura ambientale sia una
goccia nell’oceano, non abbia nessun effetto e sia quindi inutile. Questo pensiero è la nostra grande
tentazione, ci allontana dalle nostre responsabilità e dal tentare un approccio nuovo, nuovi modi di
vivere. Certo, il problema è terribilmente complesso, ma non ci deve paralizzare!
Con la discussione, attraverso esempi e le esperienze di ognuno, abbiamo capito che il contributo dei
comportamenti ecologicamente buoni di ciascuno di noi è importantissimo: ognuno, facendo la sua
parte, imparando a non sprecare, a ottimizzare risorse e consumi, accresce il numero di chi ha cura del
pianeta e contribuisce a diffondere una mentalità meno egoista e più attenta alle necessità della terra
e di tutti gli uomini. Abbiamo anche analizzato alcune schede inerenti al percorso, che ci hanno dato
suggerimenti di buoni comportamenti anti spreco. Alcuni li applicavamo già, altri ci hanno sorpreso.
Insegnare ai nostri figli questi accorgimenti con l’esempio è un modo per aumentarne la sensibilità
nei confronti dell’ambiente e per educare le nuove generazioni a consumi più consapevoli. Anche la
scuola e l’oratorio dovrebbero insistere molto sull’educazione ambientale, e attuare già al loro interno
buone prassi.
Ci siamo infine lasciati con il proposito di dare maggiore attenzione al problema ambientale nella nostra
vita e di comportarci conseguentemente.
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GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                               17
Cronaca parrocchiale

FESTA DI ASNENGA

Sabato 24 novembre 2018, come ogni ultimo sabato del mese
di novembre, ad Asnenga era un giorno di festa.
La Messa di ringraziamento delle ore 11 è stata presieduta da
don Paolo Pacifici, curato di Bolgare negli anni 1969-1970, un
sacerdote molto grintoso, che ha reso l’intera celebrazione
allegra e vivace.
Lo ringraziamo, innanzitutto, per aver accolto l’invito e,
soprattutto, per aver dato un “tocco particolare” all’intera
liturgia. Come ogni anno, ringraziamo per la partecipazione
sia alla funzione religiosa che al banchetto, il sindaco Luca
Serughetti, il parroco don Alberto e padre Andrea (che ha celebrato la Messa prefestiva delle ore 19).
Quest’anno, ad attendere tutti nel cortile della Cascina Asnenga, c’era una sorpresa: il banchetto dei dolcetti (che,
speriamo, si possa riproporre in futuro).
Sia durante il pranzo che la cena presso il Ristorante “Antica Cascina Asnenga”, si è svolta una particolare ESTRAZIONE
A PREMI GRATUITA, con più di quaranta premi (venti a ogni banchetto) offerti gentilmente dagli abitanti di Asnenga
e dai molti “amici sostenitori” della festa. Non possiamo nominarli tutti... ci limitiamo a ringraziarli di cuore per la
loro generosità.
						                                                                             Il Comitato Promotore di Asnenga

DAL CORPO BANDISTICO “PAPA GIOVANNI XXIII” - BOLGARE

Si è appena concluso il 2018, anno molto impegnativo per noi
componenti della banda.
Abbiamo, infatti, varcato la soglia dei 110 anni proponendo
11 eventi (uno ogni dieci anni della banda), di cui gli ultimi
due sono stati la festa di Santa Cecilia (patrona dei musicisti)
celebrata il 24 novembre, animando la santa messa con
musiche attinte dal repertorio sacro, e il “Gran Concerto” dell’8
dicembre, dal timbro operistico. Con l’ausilio del coro lirico
Mayr di Bergamo, ha aperto la serata l’Ave Maria di Carnevali,
seguita da musiche tratte dalle grandi opere di Verdi.
Ogni singola nota suonata da ogni strumento e ogni singola
voce, hanno composto un grande puzzle che ha suscitato forti
emozioni. Il tutto, realizzato con l’aiuto di parecchi sostenitori
e associazioni a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
Congratulazioni alla banda per il traguardo raggiunto e “se
la musica è l’alimento dell’amore, continua a suonare” (William
Shakespeare).

                                              Monica Capoferri

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Cronaca parrocchiale

INCONTRO GIOVANI COPPIE - 25 Novembre

È domenica, e nonostante ciò la giornata, tra i tanti impegni, vola! ...quindi la sera, divano? Noo! C è
l’incontro delle giovani coppie in oratorio!!!
Ci presentiamo, come nostro solito, trafelati e in ritardo... ma poco male: qui siamo tutti sulla stessa barca!
È l’occasione per conoscere coppie ‘nuove’ ma anche per incontrarsi tra volti più o meno conosciuti, e,
con piacere, ritrovare coppie con le quali si è condiviso tempo fa il corso prematrimoniale.
Come di consueto si inizia con calma: prima sistemiamo i bambini, i più grandicelli vanno a divertirsi
con le baby sitter mentre i piccolini rimangono tra le braccia di genitori speranzosi di riuscire a gestirli
durante l’incontro!
Oggi il Don ci presenta un’associazione: la Onlus “I ClaunOrsotti di Camilla”.
I nasi rossi, gli abiti colorati indossati sotto a insoliti camici da medico e il cartello che riporta la scritta
“abbracci gratis” sembrano parlare ancor prima di loro.
Quattro volontari, tra cui clown Primavera e clown Gatto, ci aiutano a conoscere il mondo della clownterapia.
Da subito, dalla frase che leggiamo sul bigliettino che ci fanno pescare per accoglierci, capiamo che è
un mondo fatto di sorrisi e di speranza.
Ci spiegano, però, che non è solo questo, non è solo portare un po’ di gioia a bambini in ospedale o ad
anziani in case di riposo.
La loro missione, che è possibile portare avanti solo dopo aver ricevuto un’idonea formazione, mira a
sbloccare situazioni, rompere gli schemi che a volte in questi ambienti si creano: e così succede che un
bambino sotto shock riprende a muoversi con delle semplici bolle di sapone o che un’anziana signora
pronuncia il proprio nome a un clown che glielo chiede, dopo giorni di silenzio.
Entrano con delicatezza, prima nelle stanze e poi nei cuori delle persone, e i loro strumenti sono il
gioco ma soprattutto il contatto, una carezza, un abbraccio... e ancor più semplicemente, l’ascolto.
Ci siamo chiesti se veramente è sufficiente ascoltare per poter aiutare e ci hanno assicurato di aver
constatato che a volte le persone hanno proprio solo bisogno di questo. A tal proposito, ci hanno
mostrato un video, girato da Rai 3, che raccontava della loro particolare missione tra i terremotati delle
Marche.
Li troviamo forse troppo calati nei loro personaggi, ma comprendiamo che può essere psicologicamente
devastante questo tipo di volontariato, per questo è necessario per loro “proteggersi”.
I bambini più grandi, a uno a uno, raggiungono mamma e papà, i più piccoli cominciano a essere
ingestibili: così, senza guardare l’orologio, capiamo che è ora di cena!
Insieme apparecchiamo, i clown rimangono con noi, e la stanza si colora di palloncini e bambini felici:
è l’occasione per Don Alberto di testare la nuova insonorizzazione del salone!!!
La cena, super abbondante, preparata sempre con amore dai volontari dell’oratorio, per noi genitori
(sempre di corsa) è una vera coccola!
Così, la serata trascorre come una festa, tra quattro chiacchiere e le immancabili battute del Don.
Sicuramente anche alla prossima opportunità non cederemo alla tentazione del divano!!!

                                                                                         Valentina e Stefano

GENNAIO 2019 - BOLGARE PassoaPasso                                                                                  19
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