La prima Domenica della Parola di Dio - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano

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La prima Domenica della Parola di Dio - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano
L’Osservatore
il Settimanale
               Romano
Città del Vaticano, giovedì 30 gennaio 2020
anno LXXIII, numero 5 (4.029)

        La prima Domenica
        della Parola di Dio
       In allegato il mensile «donne chiesa mondo»
La prima Domenica della Parola di Dio - L'Osservatore Romano - L'Osservatore Romano
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                       giovedì 30 gennaio 2020

  #editoriale                                                                                                                    2

Il racconto e la Parola:
acqua di vita per la sete
dell’uomo smarrito

      E
                   siste un evidente nesso tra il Messaggio pub-
                   blicato il 24 gennaio da Papa Francesco per la
                   Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali
                   e la Domenica della Parola, l’iniziativa voluta
                   dal Santo Padre che comincia proprio oggi. Il
                   collegamento lo si può rintracciare nel titolo e
                   nell’incipit del Messaggio che quest’anno il
                   Papa ha voluto dedicare «al tema della narra-
                   zione, perché credo che per non smarrirci ab-
                   biamo bisogno di respirare la verità delle sto-
                   rie buone». La Domenica della Parola ha al
                   suo centro la Bibbia, una narrazione ricca del-
                   la verità delle storie buone, un testo, un “tes-
                   suto” di storie che hanno il potere di farci re-
                   spirare, cioè di farci vivere, respingendo quello
                   smarrimento che accompagna la vita di ogni
                   uomo.
                      Non è un libro di teorie astratte la Bibbia
                   ma una raccolta di narrazioni, una biblioteca
                   (dal greco Tà Biblìa, I Libri) di 73 libri pieni
                   di racconti, di storie che insieme compongono
                   “la storia della salvezza”. Ogni storia umana è
                   una storia di salvezza, è questo il senso ultimo
                   della letteratura: l’uomo conosce lo smarri-
                   mento che la vita porta con sé («la dritta via
                   era smarrita» canta Dante nel suo celebre inci-
                   pit) e affronta l’abisso senza nome della morte.
                   La letteratura è il racconto di questa esperien-
                   za: l’uomo che torna vivo dalla morte può rac-
                   contare, perché il male, come afferma Paul Ri-
                   coeur, non si può spiegare, è anzi l’assenza         Verbo, cioè della Parola, «si è fatto carne ed è         Domenico Ghirlandaio,
                   della spiegazione, ma si può raccontare. I pri-      venuto ad abitare in mezzo a noi», ha percor-            «Vocazione degli apostoli»
                   mi uomini tornavano dalla caccia (portando           so le strade polverose degli uomini. È il miste-         (1481-1482)
                                                                        ro della kenosis di Cristo, del suo “abbassa-
                   morti e feriti con loro) e attorno al fuoco rac-
                                                                        mento”, fino alla morte in croce che ha gene-
                   contavano l’avventura e spesso qualcuno ne fa-
                                                                        rato molto frutto, la vita e la salvezza per tutti
                   ceva arte, dipingendo quelle storie sulle pareti
                                                                        gli uomini sue creature. Cristo è il Verbo, la
                   della caverna, perché «la vita si fa storia» co-
                                                                        Parola di Dio che, come dice il profeta Isaia,
                   me recita il titolo del Messaggio papale. I
                                                                        opera come la pioggia e la neve che «scendo-
                   poemi degli antichi non a caso sono dei “no-
                                                                        no dal cielo e non vi ritornano senza avere ir-
                   stoi”, dei ritorni dall’orrore della guerra, come
                                                                        rigato la terra, senza averla fecondata e fatta
                   quello di Ulisse, ma anche nella modernità,
                                                                        germogliare, perché dia il seme al seminatore e
                   come nel romanzo di Melville: Ismaele, l’unico
                                                                        pane da mangiare, così sarà della parola uscita            L’OSSERVATORE ROMANO
                   sopravvissuto della Pequod, abbarbicato alla
                                                                        dalla mia bocca: non ritornerà a me senza ef-
                   bara galleggiante, torna dalla morte e raccon-
                                                                        fetto, senza aver operato ciò che desidero e
                   ta. Così avviene nel Vangelo, che è una narra-                                                                  Unicuique suum                Non praevalebunt
                                                                        senza aver compiuto ciò per cui l’ho manda-
                   zione scaturita dal big-bang delle apparizioni                                                                  Edizione settimanale in lingua italiana
                                                                        ta», proprio così Gesù, cioè la vita di Dio fatta
                   di Cristo risorto ai suoi discepoli.                 storia, compie la sua missione d’amore «fino                          Città del Vaticano
                      Anche oggi, nel mondo contemporaneo,              alla fine».                                                           ornet@ossrom.va
                                                                                                                                           www.osservatoreromano.va
                   iper-connesso e “iper-comunicativo”, racconta-          Sono storie “buone” quelle della Bibbia?
                   re storie è, ricorda il Papa, questione di vita o    Certo, ma in che senso? La notizia che esse                           ANDREA MONDA
                                                                                                                                                    D irettore
                   di morte. Si deve dare spazio alle parole, alla      portano è il Vangelo, La Buona Notizia, la re-
                   Parola, altrimenti si muore soffocati dalle          denzione degli uomini operata da Cristo, ma
                                                                                                                                             GIANLUCA BICCINI
                                                                                                                                                  Coordinatore
                   chiacchiere perché è la chiacchiera il vero ne-      sono buone innanzitutto perché sono storie                    PIERO DI D OMENICANTONIO
                   mico, l’opposto della parola, non il silenzio.       “vere”. Da questo punto di vista il testo bibli-                        Progetto grafico
                   Parola e silenzio vivono uno grazie all’altra,       co possiede un realismo straordinario, che non
                   uno dell’altra perché il silenzio è il grembo        fa nessuno sconto alla crudezza della vita e a                             Redazione

di ANDREA MONDA    della parola e così come silenzio e parola ge-       tutte le sue zone d’ombra. Se Platone in Gre-
                                                                                                                                   via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano
                                                                                                                                               fax +39 06 6988 3675
                   nerano e rigenerano la vita, la chiacchiera in-      cia raccomandava agli artisti di non raccontare
                   vece produce morte, uccide.                          le oscenità e le turpitudini della vita, non così                    Servizio fotografico
                                                                                                                                    telefono 06 6988 4797    fax 06 6988 4998
                      La Domenica della Parola ricorda la centra-       accade per gli autori ispirati del testo biblico.              photo@ossrom.va        www.photo.va

                   lità nella vita del cristiano della parola di Dio    Uccisioni, tradimenti, fallimenti, niente di tut-              TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE
                   raccolta nella Bibbia, un tema su cui Papa           to questo è risparmiato al lettore della Bibbia                   L’OSSERVATORE ROMANO
                   Francesco è spesso tornato nella sua predica-        che invano cercherà un “happy end” assente                                Abbonamenti
                   zione. Nella Bibbia il cristiano può contempla-      nella maggior parte delle vicende in essa rac-              Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00).

                   re come «la vita si fa storia»: il Dio trinitario,                                                                        telefono 06 6989 9480
                                                                                                                                                fax 06 6988 5164
                   creatore della vita, nella seconda persona del                                        CONTINUA A PAGINA 7                     info@ossrom.va
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                                                                                                     giovedì 30 gennaio 2020

  #religioni                                                                                                                   3

       P
                regare per vivere insieme l’accoglienza dell’al-
                tro: con questo spirito, in tante regioni del
                mondo, si è vissuta la Settimana di preghiera
                per l’unità dei cristiani, a partire dal racconto
                degli Atti degli Apostoli sulla sosta a Malta
                dell’apostolo Paolo in viaggio verso Roma. La
                riflessione su come vivere l’accoglienza dell’al-
                tro, con una particolare attenzione a quanti so-
                no spinti dalla speranza di un domani lontano
                dalla guerra, dalla violenza e dall’emarginazio-
                ne, è stata una costante nelle celebrazioni ecu-
                meniche, nel corso delle quali è emersa la co-
                mune volontà dei cristiani di raccogliere le in-
                dicazioni offerte dalle Chiese e dagli organismi
                impegnati sul campo in attività di soccorso e
                di integrazione. Anche le parole di Papa Fran-
                cesco sono state citate come fonte preziosa per
                la costruzione di una cultura dell’accoglienza
                alla quale tutti i cristiani sono chiamati a testi-
                moniare l’amore di Dio Uno e Trino.
                   Le esperienze del cammino ecumenico sono
                state evocate per ricordare come la cultura
                dell’accoglienza è in grado di contribuire a          l’accettazione dell’altro e la condivisione in           Famiglia di migranti
                cambiare il mondo alla luce di una rinnovata          una prospettiva dinamica.                                (foto Reuters)
                missione della Parola di Dio.                            In Africa, là dove si è celebrata la Settimana
                   Sono state molteplici le celebrazioni che si       di preghiera per l’unità dei cristiani in gen-
                sono svolte in Europa, dove gli interventi volti      naio, abbandonando così la tradizione, così ra-
                a favorire l’accettazione degli altri come ele-       dicata nell’emisfero australe, che vede i giorni
                mento fondativo del cammino ecumenico del             prima o dopo la Pentecoste dedicati alla pre-
                XXI secolo hanno caratterizzato le numerose           ghiera per l’unità dei cristiani, si è coniugata
                iniziative. In Polonia, per esempio, il Consi-        l’accoglienza con il calore umano che deve ca-
                glio delle Chiese cristiane ha sottolineato una       ratterizzare la vita dei credenti in Cristo. A
                contraddizione: proprio dove i governi nazio-         Nairobi, nella celebrazione, alla quale ha preso
                nali sembrano ignorare la richiesta delle Chie-       parte, tra gli altri, anche monsignor Alfred
                se di promuovere una cultura dell’accoglienza         Kipkoech Arap Rotich, vescovo di Kericho e
                in nome di Cristo, lì ci si appellano alla tradi-     presidente della Commissione per l’ecumeni-
                zione cristiana per formulare una politica di         smo della Conferenza episcopale del Kenya, si
                non-accoglienza. Di fronte a queste politiche,        è parlato della compassione, dell’umiltà e
                da Edimburgo a Bruxelles, da Zagabria e               dell’amore che deve guidare i cristiani nel
                Norwich, forte è stato il richiamo ad affidare        prendersi cura dei rifugiati provenienti dalla
                ogni pensiero nelle mani di Dio. Durante la           Somalia, dal Sud Sudan, dall’Etiopia, dal Bu-
                                                                      rundi, dal Rwanda e dalla Repubblica Demo-
                                                                      cratica del Congo. Il tema dell’accoglienza
                                                                      dell’altro ha anche rafforzato il ripensamento
                                                                                                                               Il bilancio
Una sola
                                                                      del cammino ecumenico in relazione al dialo-
                                                                      go interreligioso. Da questo punto di vista si
                                                                      sono manifestati gesti concreti, come l’istitu-          della Settimana
                                                                      zione del Consiglio della Chiesa cristiana tra-
                                                                      dizionale del Kazakhstan su iniziativa della             di preghiera

famiglia umana
                                                                      Chiesa cattolica, insieme alla Chiesa ortodossa
                                                                      russa e a quella luterana presenti nel Paese             per l’unità
                                                                      asiatico per accrescere le relazioni interreligiose      dei cristiani
                                                                      e interculturali. In questa prospettiva, come ha
                                                                      ricordato l’assistente generale per le relazioni
                                                                      ecumeniche della Federazione mondiale lutera-
                                                                      na, Dirk Lange, la preghiera per l’unità dei
di RICCARD O    Settimana, le singole tradizioni cristiane, han-      cristiani costituisce una straordinaria occasione
BURIGANA        no condiviso insieme ciò che già profonda-            per un impegno per la riconciliazione dell’in-
                mente unisce i cristiani, cioè l’abbandono            tera famiglia umana. In questi giorni di incon-
                al volere di Dio nell’ascolto delle Sacre Scrit-      tro e di preghiera i cristiani hanno fatto l’espe-
                ture.                                                 rienza dell’abbraccio misericordioso con il
                   In Canada, il Consiglio nazionale delle            quale avvicinarsi al prossimo, a colui che sof-
                Chiese Cristiane (The Canadian Council of             fre, al rifugiato, allo straniero, scoprendo, gior-
                Churches) ha sottolineato come la stessa im-          no dopo giorno, come la comunione conduca
                magine della barca che ha condotto l’apostolo         a comprendere il significato di essere una sola
                Paolo a Roma, può essere usata per rafforzare         famiglia umana.
il Settimanale                                                                      L’Osservatore Romano
                                                                                           giovedì 30 gennaio 2020

#internazionale                                                                                                      4

 È
         difficile immaginare cosa possa essere effettiva-   verranno adottate strategie in grado di contra-
         mente un’invasione di cavallette in Africa.         starle.
         D’altronde è risaputo che quando la terra si           Da rilevare che la velocità di diffusione del
         ammala, o meglio, quando nel terreno si crea-       parassita e le dimensioni delle infestazioni so-
         no condizioni favorevoli allo sviluppo di pa-       no talmente oltre la norma che hanno portato
         rassiti vegetali e animali, si creano i presuppo-   al limite le capacità di controllo e contrasto da
         sti per la moltiplicazione anche delle cavallet-    parte delle autorità locali.
         te, come delle zanzare, di piante crittogame e
         tanti altri parassiti.                                 Basti pensare che, mentre scriviamo, le vora-
                                                             ci locuste stanno attraversando l’altopiano di
            Dette anche “locuste” dal latino locus ustus
                                                             Bale, uno dei granai dell’Etiopia, tradizional-
         (“luogo bruciato”) — perché dove passano
                                                             mente noto per l’abbondanza di grano e orzo,
         sembra sia divampato il fuoco — costituiscono
         una vera e propria calamità naturale.               per dirigersi verso meridione.
            Per chi ha avuto modo di vedere con i pro-          Al momento il Sud Sudan e l’Uganda non
         pri occhi una legione di locuste all’opera,         sono ancora interessati dal devastante fenome-
         l’esperienza è a dir poco impressionante: una       no, pur essendo comunque a rischio.
         nuvola di chilometri e chilometri quadrati ca-         Le infestazioni di locuste non sono una no-
         pace di spazzare via intere coltivazioni. A far-    vità: si sono verificate dalla notte dei tempi
         ne le spese, com’è noto, sono le popolazioni        con ritmi di 3-4 per secolo. Ad esempio, Tito
         locali.                                             Livio (Libro XLII) racconta che nel 581 dalla

                                                                                                                     La Fao chiede

Il flagello delle locuste                                                                                            drastici interventi
                                                                                                                     per sostenere
                                                                                                                     con urgenza
in Africa                                                                                                            le operazioni
                                                                                                                     di controllo
                                                                                                                     e di protezione
            È il caso degli sciami che stanno infestando     fondazione di Roma (173 a.C.) le cavallette in-
         l’Etiopia, il Kenya e la Somalia; una minaccia      vasero la Puglia.
         per la sicurezza alimentare dell’intera sottore-       Nel capitolo X del libro dell’Esodo si trova
         gione segnalata con grande preoccupazione           la descrizione di un’invasione di cavallette
         dal direttore generale dell’Organizzazione del-     nell’antico Egitto. In tempi relativamente più
         le Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agri-      recenti, nel 590 d.C., stando al racconto di
         coltura (Fao), Qu Dongyu. Gli sciami di ca-         Paolo Diacono, monaco e scrittore dell’VIII se-
         vallette, senza precedenti per le loro dimensio-    colo, nella sua Storia dei Longobardi, «si veri-
         ni e il loro potenziale distruttivo, potrebbero     ficò una grande siccità cui seguì una grave ca-
         incrementare in modo esponenziale se non            restia. Sul Trentino inoltre si abbatté una vera
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                            giovedì 30 gennaio 2020

#internazionale                                                                                                       5

         e propria invasione di cavallette che distrusse-     gi i progressi nella ricerca sui sistemi di con-
         ro voracemente prati e frutteti, ma stranamente      trollo biologico, insieme a maggiore informa-
         toccarono appena i campi di messi. E lo stesso       zione e vigilanza, potrebbero fare la differenza
         successe l’anno successivo».                         e ridurre in modo notevole il ricorso ai tradi-
            Lo studioso Leone Becci racconta, invece,         zionali pesticidi chimici.
         che nel maggio del 1592 si ebbe un’invasione            Molti studiosi sono al lavoro per individua-
         di cavallette nelle campagne limitrofe a Tala-       re e ostacolare i meccanismi con cui le caval-
         mone e che «le terribili locuste distrussero tut-    lette si uniscono in sciami, per prevederne le
         ta la vegetazione, lasciando i poveri talamonesi     migrazioni e trovare sostanze naturali sostituti-
         in una disperazione penosa».                         ve dei pesticidi per debellarle. Peraltro, in
            Comunque, al di là di questi resoconti stori-     molti paesi africani e asiatici le locuste costi-
         ci, è stato ampiamente dimostrato che sin da-        tuiscono anche una risorsa da sempre: cibo ab-
         gli albori dell’agricoltura, oltre 10 mila anni      bondante e proteico, ricco di fibre, colesterolo
         fa, l’umanità ha dovuto sempre fare i conti          buono, vitamine e minerali… Anche se poi è
         con un nemico impavido e pieno di risorse, la        difficile pensare che la soluzione al flagello sia
          Schistocerca gregaria, più comunemente nota         proprio da ricercare nel piatto, considerando le
         come “locusta del deserto”. Specie solitaria in      proporzioni del fenomeno.
         situazioni normali, ogni tanto questi insetti na-       Presso la Fao è attivo il Servizio prevenzio-
         tivi dei deserti, si aggregano in sciami terribil-   ne locuste che riceve e analizza i dati dai paesi
         mente voraci e di grandi dimensioni, che la-         invasi dalle locuste per valutarne l’attuale si-
         sciano fame e povertà al loro passaggio.             tuazione, fornire previsioni e, se necessario,
            Da sempre gli agricoltori hanno tentato di        emettere avvisi e segnalazioni per aggiornare
         scoprire da dove venissero e in quali condizio-
         ni sopravvivessero. Soltanto verso la metà del
         XX secolo si è compreso che l’insetto marrone
         chiaro, solitario, che vive nel deserto, era la
         stessa specie delle locuste rosse o gialle delle
         infestazioni. È ormai certo, comunque, che gli
         odierni cambiamenti climatici che stanno inte-
         ressando l’Africa orientale abbiano determina-
         to un clima che favorisce la rapida riproduzio-
         ne delle cavallette.
            Nel secolo scorso, il grande entomologo
         francese Remy Chauvin, in una delle sue tante
         pubblicazioni dal titolo Il mondo dell’insetto,
         già rilevava che le cavallette «sotto l’azione di
         condizioni climatiche non ben conosciute si
         moltiplicano in misura tale da formare delle
         nubi».
            Sta di fatto che la situazione oggi nel Corno
         d’Africa è tale per cui se non verranno adotta-
         te misure adeguate, entro il mese di giugno il
         numero degli insetti divoratori potrebbe au-
         mentare di 500 volte.
            Gli sciami contengono un numero indicibili
         di locuste — centinaia di milioni — in grado di
         percorrere quotidianamente 150 chilometri, nel
         loro irrefrenabile impulso a mangiare e a ripro-
         dursi. In un giorno una cavalletta divora una
         quantità di cibo pari al proprio peso, circa due
         grammi. Uno sciame di un chilometro quadra-
         to di estensione contiene circa 40 milioni di
         insetti, e può consumare in un giorno la stessa
         quantità di cibo di circa 35 mila persone.
            È bene rammentare che tra il 2003 e il 2005,
         in Africa occidentale, interi raccolti di cereali
         furono spazzati via dalle locuste, così come il
         90 per cento della produzione di legumi e dei
         pascoli. Servirono allora quasi 600 milioni di
         dollari e 13 milioni di litri di pesticida per ri-
         portare la situazione sotto controllo.               la comunità globale sugli sviluppi e sulle mi-
            Ma oggi la situazione è ancora più allar-         nacce.
         mante. In Etiopia e Somalia — dicono gli                Ed è proprio la Fao oggi a lanciare l’allarme
         esperti che attualmente stanno monitorando il        rosso, affermando la necessità di una massiccia
         fenomeno — non si sono visti sciami di caval-        campagna di contrasto per evitare il peggio.
         lette di tali dimensioni da almeno 25 anni,          Anche perché in Egitto, Eritrea, Arabia Saudi-
         mentre, stando sempre a quanto riferiscono gli       ta, Sudan e Yemen si sta verificando una note-
         studiosi, sono trascorsi 70 anni da quando in        vole riproduzione delle locuste che potrebbe
         Kenya si manifestò un simile fenomeno.               causare la diffusione di ulteriori sciami nei
            Nel passato contadini e Governi hanno ten-        prossimi mesi.
         tato in molti modi di respingere gli sciami che         Una cosa è certa: occorre trovare settanta
         si estendono per centinaia di chilometri, ma la      milioni di dollari, ha dichiarato il direttore ge-
         battaglia era sempre persa in partenza, se non       nerale della Fao, per sostenere con urgenza sia
         altro per pura superiorità numerica. Soltanto        le operazioni di controllo che quelle di prote-
         quando cominciarono ad essere disponibili i          zione dei mezzi di sussistenza nei tre paesi più
         pesticidi chimici e i trattamenti di nebulizza-      colpiti del Corno d’Africa. Una solidarietà che
         zione aerea, alcuni decenni fa, si è cominciato      non può essere disattesa dal consesso delle na-
         a tenere sotto controllo questi insetti.             zioni, rispondente pienamente ai dettami del
            Ma l’impiego di antiparassitari su larga sca-     Vangelo e in linea con il magistero sociale di
         la solleva anche serie preoccupazioni per la sa-     Papa Francesco in riferimento alla Casa comu-
         lute umana e per quella dell’ambiente. Ma og-        ne.
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                         giovedì 30 gennaio 2020

  #culture                                                                                                                         6

                                                                                                                                   Una scena del film

           I
                     n Francia, durante la prima guerra mondiale,         fan e che danno un importante impulso al re-
                     due soldati dell’esercito britannico (George         boot cinematografico del personaggio di Ian
                     MacKay e Dean-Charles Chapman) vengono               Fleming.
                     incaricati di compiere una difficile missione:          Infine, quando la sua carriera sembra ormai
                     attraversare il campo occupato dal nemico te-        avviata nel solco di un professionale anonima-
                     desco per consegnare un dispaccio che potreb-        to, benché di lusso, eccolo tornare, con 1917, a
                     be salvare la vita a molti compagni e cambiare       manifestare pretese autoriali, e soprattutto a
                     le sorti del conflitto.                              cavalcare la cresta dell’onda. Senza perdere il
                        Quella di Sam Mendes è davvero una strana         recente consenso di pubblico, viene di nuovo
                     carriera. Il regista britannico esordisce in mo-     considerato da buona parte della critica, non-
                     do folgorante una ventina d’anni fa, vincendo        ché dalla giuria degli Oscar, che inserisce il
                     l’Oscar per la regia e per la migliore pellicola     film nelle nomination di ben dieci categorie.
                     con American Beauty (1999), opera sul crinale           1917 è in effetti il perfetto prodotto da
                     fra commedia e dramma familiare sicuramente          Oscar, molto più di American Beauty. Appa-
                     più furba che profonda, ma forte di un Kevin         gante esteticamente, con ottime prove d’attori,
                     Spacey nel suo periodo d’oro. Pur rimanendo          non molto impegnativo sul piano drammatur-
                     ben piantato all’interno del mainstream hol-         gico e proteso verso un inno all’eroismo che
                     lywoodiano, Mendes dimostra di voler coniu-          ha sempre fatto maggiore breccia nei cuori
                     gare le ragioni del commercio con quelle             dell’Academy       rispetto    all’antimilitarismo.
                     dell’arte in modo acrobatico, se non schizofre-      L’esempio degli Oscar assegnati nel 1999, in
                     nico.                                                cui al pur discreto Saving Private Ryan andò
                        Da una parte, infatti, realizza progetti pon-     molto meglio che al gigantesco The Thin Red
                     derati a lungo, con il ritmo lento di un mostro      Line di Malick, è emblematico.
                     sacro del cinema d’autore di una volta, inter-          Il film, in ogni caso, parte bene. Nella pri-
                     polandovi anche esperienze in importanti e           ma mezz’ora Mendes riesce a tenere insieme il
                     fortunate produzioni teatrali, dall’altra però       dramma della guerra nella sua interezza e il
                     mostra quell’attitudine all’eclettismo che è         dramma intimista di un soldato che attraverso
                     sempre un modo per farsi benvolere dai gran-         la propria missione deve salvare la vita anche
                     di studios.                                          al fratello. Strategia militare e struggenti ricor-

          «1917»
   di Sam Mendes     Un perfetto
                     prodotto da Oscar
di EMILIO RANZATO
                        A corollario di ciò, quando decide di fare        di familiari si intersecano con bell’equilibrio e
                     un film dall’aspetto più marginale, al Sundan-       con sensibilità tipicamente british. E il mo-
                     ce festival, inciampa nella sua prova meno           mento in cui la coppia di protagonisti si passa
                     convincente, Away We Go (2009). Resosi forse         il testimone dell’impresa, è un momento toc-
                     conto dell’inaridimento della sua vena creativa,     cante e sincero. Già qui, però, ovvero al preco-
                     quindi, si rifugia in patria e soprattutto nel ci-   ce culmine del climax del racconto, comincia a
                     nema più di genere e meno artistico che possa        profilarsi la programmaticità stilistica che si ri-
                     esistere, quello di James Bond. Firma addirit-
                     tura due capitoli della saga, che soddisfano i                                       CONTINUA A PAGINA 23
il Settimanale                                                                         L’Osservatore Romano
                                                                                                                       giovedì 30 gennaio 2020

   #letteredaldirettore                                                                                                                          7

di ANDREA MONDA

                I
                                     l 26 gennaio 1970 usciva Bridge Over Troubled      funkel, l’anno prima avevano già raccontato,
                                     Water di Paul Simon e Art Garfunkel, uno de-       partendo dalla loro esperienza biografica, in
                                     gli album musicali di maggior successo nella       Bookends, con brani espliciti come Old Friends,
                                     storia della musica leggera.                       ma con questa canzone c’è uno scatto, un sal-
                                        L’intero album è molto bello, basti citare, a   to di qualità. Infatti, si tratta senz’altro di una
                                     conferma, brani come The Boxer o The only li-      delle più belle canzoni dedicate all’amicizia
                                     ving boy in New York, ma oggi è forse il caso di   che C.S. Lewis definisce nel saggio I 4 amori
                                     soffermarci sulla canzone d’apertura, che dà il    «non in senso peggiorativo il meno naturale
                                     titolo al disco, una canzone che in questi cin-    degli affetti naturali, il meno istintivo, organi-
                                     quant’anni hanno poi cantato tutti, da Elvis       co, biologico, gregario e indispensabile [...]
                                     Presley ad Aretha Franklyn (entrambi insisten-     Unica tra tutti gli affetti, essa sembra innalzare
                                     do sulle sonorità gospel già presenti nella ver-   l’uomo a livello degli dei, o degli angeli». C’è
                                     sione originale del brano).                        un “angelo” tra le righe del testo e non è tanto
                                                                                        la misteriosa “silver girl” con cui si apre la ter-
                                        Bridge Over Troubled Water è un inno
                                                                                        za strofa, ma è l’amicizia stessa che le-
                                     all’amicizia, un tema che i due, Simon e Gar-
                                                                                        ga i due, li mette e li tiene in
                                                                                        contatto proprio come un
                                                                                        ponte. Qualcosa di solido
                                                                                        che si staglia sopra le
                                                                                        «acque agitate», per-
                                                                                        ché la vita è inquie-
                                                                                        tudine, e questa
                      Il racconto e la Parola:                                          agitazione può es-
                                                                                        sere mortale se
                     acqua di vita per la sete                                          non si è in com-
                                                                                        pagnia di qual-
                                                                                        cuno per affron-
                        dell’uomo smarrito                                              tare il momento
                                                                                        when darkness co-
CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 2                  zione di toglierle il pungiglione, così   mes (quando arri-
                                              come ha intuito il critico letterario     va l’oscurità).
contate. I personaggi di quelle vicen-        Northrop Frye (sua la definizione            È questa l’im-
de entrano in scena con tutta la loro         della Bibbia “Grande Codice” della        magine potente in-
verità fatta di nobiltà intrecciata alla      letteratura): «La normale reazione        tuita dagli autori:
meschinità e anche i più “grandi” so-         degli uomini di fronte ad una grande      l’amico stesso è un
no visti nella loro costitutiva fragilità     costruzione culturale come la Bibbia      ponte ed è splendido
(si pensi ad esempio al grande Re             è fare quello che i Filistei fecero a     il verbo utilizzato, I will
David) cioè umanità. Il punto è che           Sansone: ridurla all’impotenza e          lay me down (io mi sdraie-
le storie che la Bibbia racconta sono         quindi rinchiuderla in un mulino a        rò): l’amico si stende e così
buone, cioè portano la buona notizia,         macinare i nostri risentimenti e pre-     tende un ponte tra lui e l’altro e
ma non sono “dolci”, c’è più sale che         giudizi...». Contro questa tentazione     così riuscirà a intervenire «Quando
miele nella parola di Dio che è come          “accomodante” si batte Papa France-       le lacrime sono nei tuoi occhi, le asciugherò
dice la Lettera agli Ebrei: «Viva, effi-      sco e anche l’iniziativa della Domeni-    tutte» (chiara citazione del passo di Apocalisse
cace e più tagliente di ogni spada a          ca della Parola deve essere letta         21,4: «E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro
doppio taglio; essa penetra fino al           all’interno di questa lotta, un com-      occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio
punto di divisione dell’anima e dello         battimento che il Pontefice conduce       né grido né fatica, perché le cose di prima son
spirito, delle giunture e delle midolla       con grande fiducia nella forza di         passate»).
e scruta i sentimenti e i pensieri del        quella Parola, perché, come conclude         È bello riascoltare con gratitudine questo
cuore». Di questa parola tagliente ha         lo stesso Frye: «...ma i suoi capelli     brano musicale che ricorda le cose elementari
bisogno l’uomo di ogni epoca e oggi           come quelli di Sansone, potrebbero        che costituiscono la vita umana, in un momen-
anche gli stessi cristiani perché il ri-      forse anche lì cominciare a ricresce-     to come quello attuale in cui di amici, cioè di
schio è quello di cadere nella tenta-         re».                                      “pontefici”, c’è urgente bisogno.
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                            giovedì 30 gennaio 2020

#rotaromana                                                                                                           8

Il Signore
è venuto
per i peccatori
non per i perfetti

 S
        ignor Decano, Reverendissimi Prelati Uditori,       due cose. Nel giudicare, sono stato prossimo al
        cari Officiali nella Rota Romana!                   cuore della gente? Nel giudicare, ho aperto il
        Sono felice di potermi oggi incontrare con voi      cuore alla gratuità o sono stato preso da inte-
        in occasione dell’inaugurazione del Nuovo           ressi commerciali? Il giudizio di Dio sarà mol-
        Anno Giudiziario di codesto Tribunale. Rin-         to forte su questo.
        grazio vivamente Sua Eccellenza il Decano per          Gli sposi cristiani dovrebbero apprendere da
        le nobili parole a me rivolte e per i saggi pro-    Aquila e Priscilla come innamorarsi di Cristo e
        positi metodologici formulati.                      farsi prossimi alle famiglie, prive spesso della
           Desidero ricollegarmi alla catechesi svolta      luce della fede, non per la loro colpa soggetti-
        nell’udienza generale di mercoledì 13 novem-        va, ma perché lasciate al margine della nostra
        bre 2019, offrendo oggi a voi un’ulteriore ri-      pastorale: pastorale d’élite che dimentica il po-
        flessione sul ruolo primario della coppia di        polo.
        sposi Aquila e Priscilla come modelli di vita          Quanto vorrei che questo discorso non re-
        coniugale. Infatti la Chiesa, per seguire Gesù,     stasse soltanto una sinfonia di parole, ma spin-
        deve operare secondo tre condizioni avvalorate      gesse, da una parte, i pastori, i vescovi, i par-
        dallo stesso divino Maestro: itineranza, prontez-   roci a cercare di amare, come fece l’Apostolo
        za e decisione (cfr. Angelus, 30 giugno 2019). La   Paolo, coppie di sposi quali missionari umili e
        Chiesa è, per sua natura, in movimento, non         disponibili a raggiungere quelle piazze e quei
        resta tranquilla nel proprio recinto, è aperta ai   palazzi delle nostre metropoli, nelle quali la
        più vasti orizzonti. La Chiesa è inviata a por-     luce del Vangelo e la voce di Gesù non giunge
        tare il Vangelo nelle strade e raggiungere peri-    e non penetra. E, d’altra parte, sposi cristiani
        ferie umane ed esistenziali. Ci fa ricordare la     che abbiano l’ardire di scuotere il sonno, come
        coppia di sposi neotestamentaria Aquila e Pri-      fecero Aquila e Priscilla, capaci di essere agen-
        scilla.                                             ti non diciamo in modo autonomo, ma certo                 Il Pontefice mette
           Lo Spirito Santo ha voluto porre accanto         carichi di coraggio fino al punto di svegliare
        all’Apostolo [Paolo] questo esempio mirabile        dal torpore e dal sonno i pastori, forse troppo           in guardia
        di coppia di sposi itineranti: difatti, sia negli   fermi o bloccati dalla filosofia del piccolo cir-
        Atti degli Apostoli sia nella descrizione di        colo dei perfetti. Il Signore è venuto a cercare          contro
                                                            i peccatori, non i perfetti.
        Paolo non sono mai fermi, ma sempre in con-
        tinuo movimento. E ci domandiamo come mai              San Paolo VI, nella Lettera Enciclica Eccle-
                                                                                                                      la tentazione
        questo modello di sposi itineranti non abbia        siam suam, osservava: «Bisogna, prima ancora              di una pastorale
        avuto, nella pastorale della Chiesa, una pro-       di parlare, ascoltare la voce, anzi, il cuore
        pria identità di sposi evangelizzatori per molti    dell’uomo; comprenderlo, e per quanto possi-              d’élite
        secoli. È quello di cui avrebbero bisogno le        bile rispettarlo e dove lo merita assecondarlo»
        nostre parrocchie, soprattutto nelle zone urba-     (n. 90). Ascoltare il cuore dell’uomo.                    che dimentica
        ne, nelle quali il parroco e i suoi collaboratori      Si tratta, come ho raccomandato ai Vescovi
        chierici mai potranno avere tempo e forza per       italiani, di «ascoltare il gregge, [...] porsi ac-        il popolo
        raggiungere fedeli che, pur dichiarandosi cri-      canto alla gente, attenti a impararne la lingua,
        stiani, restano assenti dalla frequenza dei Sa-     ad accostare ognuno con carità, affiancando le
        cramenti e privi, o quasi, della conoscenza di      persone lungo le notti delle loro solitudini,
        Cristo.                                             delle loro inquietudini e dei loro fallimenti»
           Sorprende quindi, a distanza di tanti secoli,    (Discorso all’Assemblea generale della C.E.I., 19
        l’immagine moderna di questi santi sposi in mo-     maggio 2014).
        vimento perché Cristo sia conosciuto: evange-          Dobbiamo essere consapevoli che non sono
        lizzavano essendo maestri della passione per il     i pastori ad inventare, con la loro umana intra-
        Signore e per il Vangelo, una passione del          prendenza — sia pure in buona fede — le sante
        cuore che si traduce in gesti concreti di prossi-   coppie cristiane; esse sono opera dello Spirito
        mità, di vicinanza ai fratelli più bisognosi, di    Santo, che è il protagonista della missione,
        accoglienza e di cura.                              sempre, e sono già presenti nelle nostre comu-
           Nel proemio alla riforma del Processo matri-     nità territoriali. Sta a noi pastori illuminarle,
        moniale, ho insistito sulle due perle: prossimi-    dare loro visibilità, farne sorgenti di nuova ca-
        tà e gratuità. Non va dimenticato questo. San       pacità nel vivere il matrimonio cristiano; e an-
        Paolo trovò in questi sposi il modo di essere       che custodirle perché non cadano nelle ideolo-
        prossimo ai lontani, e li amò vivendo con loro      gie. Queste coppie, che lo Spirito certamente
        più di un anno, a Corinto, perché sposi mae-        continua ad animare, devono essere pronte «a
        stri di gratuità. Tante volte sento paura davanti   uscire da se stessi, aprirsi agli altri, a vivere la
        al giudizio di Dio che noi avremo su queste         prossimità, lo stile di vita insieme, che trasfor-
il Settimanale                                                                            L’Osservatore Romano
                                                                                                                          giovedì 30 gennaio 2020

   #rotaromana                                                                                                                                      9

                                   ma ogni relazione interpersonale in un’espe-            anziani, possano rendere il matrimonio cristia-
                                   rienza di fraternità» (Catechesi 16 ottobre             no sempre fecondo di figli in Cristo. Dobbia-
                                   2019). Pensiamo al lavoro pastorale nel catecu-         mo essere convinti, e vorrei dire sicuri, che
                                   menato prematrimoniale e post-matrimoniale:             nella Chiesa simili coppie di sposi sono già un
                                   sono queste coppie che devono farlo e andare            dono di Dio e non per nostro merito, per il
                                   avanti.                                                 fatto che sono frutto dell’azione dello Spirito,
                                       Occorre vigilare perché non cadano nel pe-          che mai abbandona la Chiesa. Piuttosto, lo
                                   ricolo del particolarismo, scegliendo di vivere         Spirito si attende l’ardore da parte dei Pastori,
                                   in gruppi prescelti; al contrario, occorre              affinché non venga spenta la luce che queste
                                   «aprirsi all’universalità della salvezza» (ibid.).      coppie diffondono nelle periferie del mondo
                                   Infatti, se siamo grati a Dio per la presenza           (cfr. Gaudium et spes, 4-10).
                                   nella Chiesa di movimenti e associazioni che               Lasciate, perciò, che rinnovi lo Spirito a
                                   non trascurano la formazione di sposi cristiani,        non rassegnarsi a una Chiesa di pochi, quasi a
Il saluto                          d’altronde si deve con forza affermare che la           gradire di rimanere solo lievito isolato, privi di
                                   parrocchia è per sé il luogo ecclesiale dell’an-        quella capacità degli sposi del Nuovo Testa-
del decano                         nuncio e della testimonianza; perché è in quel          mento di moltiplicarsi nell’umiltà e nell’obbe-
                                   contesto territoriale che già vivono sposi cri-         dienza allo Spirito. Lo Spirito che illumina ed
«Il Signore è venuto a             stiani degni di far luce, i quali possono essere        è capace di rendere salvifica la nostra attività
cercare i peccatori, non i         testimoni attivi della bellezza e dell’amore co-        umana e la nostra stessa povertà; è capace di
perfetti». Lo ha ricordato         niugale e familiare (cfr. Esort. ap. postsin.           rendere salvifica tutta la nostra attività; restan-
Papa Francesco ricevendo           Amoris laetitia, 126-130).                              do convinti che la Chiesa non cresce per pro-
nella Sala Clementina, nella                                                               selitismo ma per attrazione — la testimonianza
mattina di sabato 25                   L’azione apostolica delle parrocchie, dun-
                                   que, nella Chiesa si illumina della presenza di         di queste persone attira —, e assicurando sem-
gennaio, i prelati uditori, gli
officiali, gli avvocati e i        sposi come quelli del Nuovo Testamento, de-             pre e comunque la firma della testimonianza.
collaboratori del Tribunale        scritti da Paolo e da Luca: mai fermi, sempre              Di Aquila e Priscilla non sappiamo se mori-
della Rota romana in               in movimento, certamente con prole, secondo             rono martiri, ma di certo essi sono, per i nostri
occasione della solenne            quanto ci è tramandato dall’iconografia delle           sposi di oggi, segno del martirio, almeno spiri-
inaugurazione dell’anno            Chiese orientali. Pertanto, i Pastori si lascino        tuale, cioè testimoni capaci di essere lievito
giudiziario. All’inizio            illuminare dallo Spirito anche oggi, affinché si        che va nella farina, di essere lievito nella mas-
dell’udienza il decano Pio                                                                 sa, che muore per diventare la massa (cfr. Di-
Vito Pinto ha rivolto al
                                   avveri questo annuncio salvifico da parte di
Pontefice un saluto a nome         coppie spesso già pronte, ma non chiamate. Ci           scorso alle Associazioni di famiglie cattoliche in
dei presenti, tutti impegnati      sono.                                                   Europa, 1 giugno 2017). Questo è possibile og-
«a rispondere con sapienza             Ecco, di coppie di sposi in movimento neces-        gi, dovunque.
e competenza alle attese dei       sita oggi la Chiesa, dovunque nel mondo; par-              Cari Giudici della Rota Romana, il buio del-
fedeli in cerca della verità       tendo però idealmente dalle radici della Chie-          la fede o il deserto della fede che le vostre deci-
sul loro vincolo coniugale».       sa dei primi quattro secoli e cioè dalle cata-          sioni, a partire già da un ventennio, hanno de-
In proposito ha fatto                                                                      nunciato come possibile circostanza causale
riferimento alla
                                   combe, come fece San Paolo VI alla fine del
«giurisprudenza rotale             Concilio recandosi nelle Catacombe di Domi-
fattasi voce del magistero»        tilla. In quelle Catacombe, quel santo Pontefi-
petrino nel considerare «la        ce affermò: «Qui il cristianesimo affondò le
figura di “buio della fede”        sue radici nella povertà, nell’ostracismo dei
come circostanza                   poteri costituiti, nella sofferenza di ingiuste e
determinante per la                sanguinose persecuzioni; qui la Chiesa fu spo-
dichiarazione di nullità».         glia di ogni umano potere, fu povera, fu umi-
Quindi ha accennato alla           le, fu pia, fu oppressa, fu eroica. Qui il prima-
Riforma del processo
                                   to dello Spirito di cui ci parla il Vangelo ebbe
matrimoniale che
«nonostante le immense e           la sua oscura, quasi misteriosa, ma invitta af-
immancabili difficoltà             fermazione, la sua testimonianza incomparabi-
giunge ai fedeli come una          le, il suo martirio» (Omelia, 12 settembre 1965).
speranza inattesa», destando           Se lo Spirito non è invocato e dunque rima-
sentimenti di «gratitudine         ne sconosciuto e assente (cfr. Omelia a S. Mar-
verso il vescovo di Roma»          ta, 9 maggio 2016) nel contesto delle nostre
sia nei Tribunali diocesani,
sia tra molte coppie di
                                   Chiese particolari, saremo privi di quella forza
sposi. Anche perché, ha            che faccia delle coppie di sposi cristiani l’ani-
aggiunto, «questo strumento        ma e la forma dell’evangelizzazione. In con-
di grazia si avvera in tempi       creto: vivendo la parrocchia come quel territo-
contenuti ben                      rio giuridico-salvifico, perché «casa tra le ca-
differentemente dal                se», famiglia di famiglie (cfr. Omelia ad Alba-
passato». Con il risultato,        no, 21 settembre 2019); Chiesa — cioè parroc-           della nullità del consenso, offrono a me, come
ha concluso, che «ora              chia — povera per i poveri; catena di sposi en-
questo Dicastero può essere
                                                                                           già al mio predecessore Benedetto XVI (cfr. Al-
                                   tusiasti e innamorati della loro fede nel Risor-        locuzioni alla Rota Romana 23 gennaio 2015 e
titolo di sollecitudine
                                   to, capaci di una nuova rivoluzione della tene-         22 gennaio 2016; 22 gennaio 2011; cfr. art. 14
pastorale e di pronta
risposta».                         rezza dell’amore, come Aquila e Priscilla, mai          Ratio procedendi del Motu proprio Mitis Iudex
                                   appagati o ripiegati su sé stessi.                      Dominus Iesus), il motivo di un grave e pres-
                                       Verrebbe da pensare che questi santi sposi          sante invito ai figli della Chiesa nell’epoca che
                                   del Nuovo Testamento non ebbero tempo di                viviamo, a sentirsi tutti e singoli chiamati a
                                   mostrarsi stanchi. Così, in effetti, sono descrit-      consegnare al futuro la bellezza della famiglia
                                   ti da Paolo e da Luca, per i quali furono com-          cristiana.
                                   pagni quasi indispensabili, proprio perché non             La Chiesa necessita ubicunque terrarum di
                                   chiamati da Paolo ma suscitati dallo Spirito di         coppie di sposi come Aquila e Priscilla, che
                                   Gesù. È qui che si fonda la loro dignità apo-           parlino e vivano con l’autorità del Battesimo,
                                   stolica di sposi cristiani. È lo Spirito che li ha      che «non consiste nel comandare e farsi senti-
                                   suscitati. Pensiamo a quando arriva il missio-          re, ma nell’essere coerenti, essere testimoni e
                                   nario in un posto: lì già c’è lo Spirito Santo          per questo essere compagni di strada nella via
                                   che lo aspetta. Certo, lascia alquanto perplessi        del Signore» (Omelia a S. Marta, 14 gennaio
                                   il fatto del lungo silenzio, nei secoli trascorsi,      2020).
                                   su queste sante figure della prima Chiesa.                 Rendo grazie al Signore perché dà ancora
                                       Invito e sollecito i fratelli Vescovi e i Pastori   oggi ai figli della Chiesa il coraggio e la luce
                                   tutti a indicare questi santi sposi della prima         per tornare agli inizi della fede e ritrovare la
                                   Chiesa come compagni fedeli e luminosi dei              passione degli sposi Aquila e Priscilla, che sia-
                                   Pastori di allora; come sostegno, oggi, ed              no riconoscibili in ogni matrimonio celebrato
                                   esempio di come gli sposi cristiani, giovani e          in Cristo Gesù.
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                              giovedì 30 gennaio 2020

#unitàdeicristiani                                                                                                      10

  A
          bordo della nave che porta Paolo prigioniero a       che Dio ardentemente desidera. In primo luo-
          Roma ci sono tre diversi gruppi. Il più poten-       go, ci dice che quanti sono deboli e vulnerabi-
          te è composto dai soldati, sottoposti al centu-      li, quanti hanno materialmente poco da offrire
          rione. Ci sono poi i marinai, dai quali natural-     ma fondano in Dio la propria ricchezza posso-
          mente tutti i naviganti dipendono durante il         no donare messaggi preziosi per il bene di tut-
          lungo viaggio. Infine, ci sono i più deboli e        ti. Pensiamo alle comunità cristiane: anche
          vulnerabili: i prigionieri.                          quelle più ridotte e meno rilevanti agli occhi
             Quando la nave si arena nei pressi delle co-      del mondo, se fanno esperienza dello Spirito
          ste di Malta, dopo essere stata per diversi          Santo, se vivono l’amore a Dio e al prossimo,
          giorni in balia della tempesta, i soldati pensa-     hanno un messaggio da offrire all’intera fami-
          no di uccidere i prigionieri per assicurarsi che     glia cristiana. Pensiamo alle comunità cristiane
          nessuno fugga, ma vengono fermati dal centu-         emarginate e perseguitate. Come nel racconto
          rione, che vuole salvare Paolo. Infatti, nono-       del naufragio di Paolo, sono spesso i più de-
          stante fosse tra i più vulnerabili, Paolo aveva      boli a portare il messaggio di salvezza più im-
          offerto qualcosa di importante ai compagni di        portante. Perché a Dio è piaciuto così: salvarci
          viaggio. Mentre tutti stavano perdendo ogni          non con la forza del mondo, ma con la debo-
                                                               lezza della croce (cfr. 1 Cor 1, 20-25). In quan-
          speranza di sopravvivere, l’Apostolo aveva
                                                               to discepoli di Gesù, dobbiamo perciò stare
          portato un inatteso messaggio di speranza. Un
                                                               attenti a non farci attirare da logiche monda-
          angelo l’aveva rassicurato dicendogli: «Non te-
                                                               ne, ma metterci piuttosto in ascolto dei piccoli
          mere, Paolo: Dio ha voluto conservarti tutti i
                                                               e dei poveri, perché Dio ama mandare i suoi
          tuoi compagni di navigazione» (At 27, 24).
                                                               messaggi per mezzo di loro, che più somiglia-
                                                               no al suo Figlio fattosi uomo.
                                                                   Il racconto degli Atti ci ricorda un secondo
                                                                                                                        A San Paolo
Ospitalità
                                                               aspetto: la priorità di Dio è la salvezza di tutti.
                                                               Come dice l’angelo a Paolo: “Dio ha voluto
                                                               conservarti tutti i tuoi compagni di navigazio-          fuori le Mura
                                                               ne”. È il punto su cui Paolo insiste. Anche noi
                                                               abbiamo bisogno di ripetercelo: è nostro dove-           il Papa rilancia

tra fratelli
                                                               re attuare il desiderio prioritario di Dio, il
                                                               quale, come scrive lo stesso Paolo, «vuole che           l’impegno
                                                               tutti gli uomini siano salvati» (1 Tm 2, 4).
                                                                   È un invito a non dedicarci esclusivamente
                                                                                                                        ecumenico
                                                               alle nostre comunità, ma ad aprirci al bene di
                                                               tutti, allo sguardo universale di Dio, che si è
                                                               incarnato per abbracciare l’intero genere uma-
             La fiducia di Paolo si dimostra fondata e al-     no, ed è morto e risorto per la salvezza di tut-
          la fine tutti i passeggeri si salvano e, una volta   ti. Se, con la sua grazia, assimiliamo la sua vi-
          approdati a Malta, sperimentano l’ospitalità         sione, possiamo superare le nostre divisioni.
          degli abitanti dell’isola, la loro gentilezza e      Nel naufragio di Paolo ciascuno contribuisce
          umanità. Da questo importante particolare è          alla salvezza di tutti: il centurione prende deci-
          stato tratto il tema della Settimana di preghie-     sioni importanti, i marinai mettono a frutto le
          ra che oggi si conclude.                             loro conoscenze e abilità, l’Apostolo incorag-
             Cari fratelli e sorelle, questa narrazione de-    gia chi è senza speranza. Anche tra i cristiani
          gli Atti degli Apostoli parla anche al nostro        ciascuna comunità ha un dono da offrire agli
          viaggio ecumenico, diretto verso quell’unità         altri. Più guardiamo al di là degli interessi di
il Settimanale                                                                               L’Osservatore Romano
                                                                                                    giovedì 30 gennaio 2020

#unitàdeicristiani                                                                                                            11

          parte e superiamo i retaggi del passato nel de-          pio che alla tavola di una casa cristiana c’è
          siderio di avanzare verso l’approdo comune,              sempre un piatto di minestra per l’amico di
          più ci verrà spontaneo riconoscere, accogliere           passaggio o il bisognoso che bussa. E nei mo-
          e condividere questi doni.                               nasteri l’ospite è trattato con grande riguardo,
             E veniamo a un terzo aspetto, che è stato al          come fosse Cristo. Non perdiamo, anzi, ravvi-
          centro di questa Settimana di preghiera: l’ospi-         viamo queste usanze che sanno di Vangelo!
          talità. San Luca, nell’ultimo capitolo degli Atti           Cari fratelli e sorelle, con questi sentimenti
          degli Apostoli, dice a proposito degli abitanti          rivolgo i miei cordiali e fraterni saluti a Sua
          di Malta: «Ci trattarono con gentilezza», op-            Eminenza il Metropolita Gennadios, rappre-
          pure: «con rara umanità» (v. 2). Il fuoco acce-          sentante del Patriarcato ecumenico, a Sua Gra-
          so sulla riva per scaldare i naufraghi è un bel          zia Ian Ernest, rappresentante personale a Ro-
          simbolo del calore umano che inaspettatamen-             ma dell’Arcivescovo di Canterbury, e a tutti i
          te li circonda. Anche il governatore dell’Isola          rappresentanti delle diverse Chiese e Comuni-
          si dimostra accogliente e ospitale con Paolo,            tà ecclesiali qui convenuti. Saluto anche gli
          che ricambia guarendo suo padre e poi tanti              studenti dell’Ecumenical Institute of Bossey, in
          altri malati (cfr. vv. 7-9). Infine, quando l’Apo-       visita a Roma per approfondire la loro cono-
          stolo e quelli che erano con lui partirono verso         scenza della Chiesa Cattolica, e i giovani orto-
          l’Italia, i maltesi li rifornirono generosamente         dossi e ortodossi orientali che studiano qui
          di provviste (v. 10).                                    con una borsa di studio del Comitato di Col-
             Da questa Settimana di preghiera vorremmo             laborazione Culturale con le Chiese Ortodos-
          imparare ad essere più ospitali, prima di tutto          se, operante presso il Pontificio Consiglio per
          tra di noi cristiani, anche tra fratelli di diverse      la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che sa-
          confessioni. L’ospitalità appartiene alla tradi-         luto e ringrazio. Insieme, senza mai stancarci,
          zione delle comunità e delle famiglie cristiane.         continuiamo a pregare per invocare da Dio il
          I nostri vecchi ci hanno insegnato con l’esem-           dono della piena unità tra noi.

          Da Termoli le reliquie di san Timoteo
          Si è pregato in cinese perché i cristiani siano          Farrell e monsignor Palmieri, rispettivamente
          «capaci di accogliere» le donne e gli uomini «che        presidente, segretario e sotto-segretario del
          sono nel bisogno», sabato pomeriggio, 25 gennaio,        Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità
          nella basilica Ostiense, durante i secondi vespri        dei cristiani. Tantissime le realtà impegnate in
          “ecumenici” della solennità della conversione di san     campo ecumenico: a cominciare dagli studenti
          Paolo presieduti da Papa Francesco, insieme con il       dell’Istituto di Bossey e dai giovani che si formano
          metropolita Gennadios, rappresentante del                a Roma con una borsa di studio del Comitato di
          Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, e               collaborazione culturale con le Chiese ortodosse.
          l’arcivescovo anglicano Ian Ernest, rappresentante       Tra i presenti sedici porporati, tra cui il cardinale
          personale a Roma dell’arcivescovo di Canterbury. E       decano Re e il cardinale vice decano Sandri,
          insieme hanno venerato le reliquie di san Paolo,         arcivescovi e vescovi. Con il Papa — accolto dal
          prima, e di san Timoteo, poi, portate a Roma da          cardinale arciprete Harvey e dall’abate Dotta con i
          Termoli in occasione della Settimana di preghiera        monaci benedettini — hanno compiuto il
          per l’unità dei cristiani. Erano presenti numerosi       “pellegrinaggio ecumenico” a San Paolo i cardinali
          rappresentanti di altre Chiese e confessioni cristiane   Parolin, segretario di Stato, e De Donatis, vicario di
          che il Papa ha voluto personalmente salutare. Con        Roma; l’arcivescovo Gallagher, segretario per i
          loro il cardinale Koch (che ha ringraziato il            Rapporti con gli Stati, l’assessore monsignor Cona,
          Pontefice al termine della celebrazione, rilanciando     monsignor Wachowski e Francesca Di Giovanni,
          a tutto campo l’impegno ecumenico), il vescovo           sotto-segretari per i Rapporti con gli Stati.
il Settimanale                                                                                                                                                                                                                                                      L’Osservatore Romano
                                                                                                                                                                                                                                                                                    giovedì 30 gennaio 2020

#copertina                                                                                                                                                                                                                                                                                                    12/13

                                                                                                                                                                                                                 La consegna delle bibbie
                                                                                                                                                                                                                 “Presenze” cariche di significato alla prima celebrazione della Domenica della
                                                                                                                                                                                                                 Parola, presieduta da Papa Francesco, nella basilica di San Pietro, nella mattina del
                                                                                                                                                                                                                 26 gennaio: le reliquie del vescovo Timoteo, fedele compagno dell’apostolo Paolo in
                                                                                                                                                                                                                 almeno due viaggi missionari, e la statua di Nostra Signora di Knock, patrona
                                                                                                                                                                                                                 dell’Irlanda. Una celebrazione che ha avuto uno sguardo rivolto al grande padre
                                                                                                                                                                                                                 della Chiesa, Girolamo, insigne studioso della Sacra Scrittura e traduttore in latino
                                                                                                                                                                                                                 dai testi originali. Proprio in occasione dei 1600 anni della morte del santo, il Papa
                                                                                                                                                                                                                 ha istituito questa Domenica con la lettera apostolica Aperuit illis.
                                                                                                                                                                                                                 Presenza simbolica quella della Vergine di Knock accanto all’altare della
                   Una «lettera d’amore»: così Papa
                                                                                                                                                                                                                 Confessione. È giunta dal santuario mariano irlandese accompagnata da numerosi
                   Francesco ha definito la Parola di Dio                                                                                                                                                        fedeli, guidati dall’arcivescovo di Tuam, monsignor Michael Neary, e dal rettore del
                   celebrando in San Pietro la prima                                                                                                                                                             santuario, padre Richard Gibbons. Il coro del santuario ha accompagnato i canti
                   domenica a essa dedicata. Nella mattina                                                                                                                                                       della Cappella Sistina. L’apparizione della Vergine a Knock nel 1879, accompagnata
                   del 26 gennaio, il Pontefice ha presieduto                                                                                                                                                    da san Giuseppe e dall’evangelista Giovanni, è ricca di significato teologico: Maria e
                   la messa nella basilica vaticana,                                                                                                                                                             i due santi indicano l’altare su cui regna l’Agnello vittorioso, come nella visione
                   pronunciando la seguente omelia a                                                                                                                                                             dell’Apocalisse. In questa apparizione Maria non pronuncia parole, rimane in
                   commento delle letture della terza domenica                                                                                                                                                   silenzio, ma al tempo stesso, è come se evangelizzasse. In silenzio davanti al mistero
                   del Tempo ordinario.                                                                                                                                                                          dell’Agnello e indicando il Vangelo, pone al centro della vita la Parola e l’Eucaristia.
                                                                                                                                                                                                                 Un gesto altamente simbolico è stata l’intronizzazione del libro dei Vangeli dopo la
                                                                                                                                                                                                                 proclamazione. Alla preghiera dei fedeli sono state elevate intenzioni per la Chiesa,
                                                                                                                                                                                                                 in cinese; per i governanti e i legislatori, in francese; per i peccatori e gli

«G
                   esù cominciò a predicare» (Mt 4, 17).                                                                                                                                                         indifferenti, in russo; per le vocazioni, in portoghese; per i battezzati, in tagalog.
                   Così l’evangelista Matteo ha introdotto                                                                                                                                                       Insieme con Papa Francesco hanno concelebrato quindici cardinali, tra i quali
                   il ministero di Gesù. Egli, che è la Paro-                                                                                                                                                    Giovanni Battista Re, decano del collegio; ventuno presuli, tra cui l’arcivescovo Paul
                   la di Dio, è venuto per parlarci, con le                                                                                                                                                      Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e il vescovo di Termoli-
                   sue parole e con la sua vita. In questa                                                                                                                                                       Larino, monsignor Gianfranco De Luca; numerosi prelati della Curia romana e
                                                                                                                                                                                                                 sacerdoti. Al momento della consacrazione, sono saliti all’altare gli arcivescovi Rino
                   prima Domenica della Parola di Dio an-
                                                                                                                                                                                                                 Fisichella e José Octavio Ruiz Arenas, rispettivamente presidente e segretario del
                   diamo alle origini della sua predicazio-                                                                                                                                                      Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. A conclusione
                   ne, alle sorgenti della Parola di vita. Ci                                                                                                                                                    della celebrazione eucaristica, Papa Francesco ha compiuto un gesto simbolico. Ha
                   aiuta il Vangelo odierno (Mt 4, 12-23),                                                                                                                                                       consegnato 39 esemplari della Bibbia a persone che rappresentano l’intera società.
                   che ci dice come, dove e a chi Gesù inco-                                                                                                                                                     Davanti al Papa sono sfilati alcuni vescovi, un ortodosso, una giornalista e via via

                                                                                           Come una lettera
                   minciò a predicare.                                                                                                                                                                           altri esponenti della comunità civile ed ecclesiale: un ambasciatore dell’Europa, uno
                      1. Come iniziò? Con una frase molto                                                                                                                                                        dell’America Latina, uno dell’Asia, uno dell’Africa, un professore, un biblista, uno
                   semplice: «Convertitevi, perché il regno                                                                                                                                                      scienziato, un calciatore, alcune famiglie, un gendarme vaticano, una guardia
                                                                                                                                                                                                                 svizzera pontificia, un sacerdote, un catechista, un povero, una persona con
                   dei cieli è vicino» (v. 17). Questa è la ba-
                                                                                                                                                                                                                 disabilità, un rappresentante del Celam, un giovane e una giovane, un medico, una
                   se di tutti i suoi discorsi: dirci che il re-                                                                                                                                                 suora, un rappresentante del mondo delle carceri, un religioso, un seminarista, un
                   gno dei cieli è vicino. Che cosa signifi-

                                                                                              d’amore
                                                                                                                                                                                                                 rappresentante delle comunità evangeliche, una novizia, una coppia di anziani, un
                   ca? Per regno dei cieli si intende il re-                                                                                                                                                     carabiniere, un poliziotto, un artista, una crocerossina, una coppia di fidanzati, una
                   gno di Dio, ovvero il suo modo di re-                                                                                                                                                         donna dell’associazione ex crocerossine, una maestra elementare. Al termine della
                   gnare, di porsi nei nostri confronti. Ora,                                                                                                                                                    celebrazione, all’uscita dalla basilica sono state consegnate ai presenti diecimila
                   Gesù ci dice che il regno dei cieli è vici-                                                                                                                                                   copie dell’edizione speciale della Sacra Scrittura, pubblicata per l’occasione e offerta
                   no, che Dio è vicino. Ecco la novità, il                                                                                                                                                      dall’editrice San Paolo.
                   primo messaggio: Dio non è lontano,                                                                                                                                                           Nel pomeriggio di domenica, nell’ambito delle iniziative per la Domenica della
                   Colui che abita i cieli è sceso in terra, si                                                                                                                                                  Parola organizzate dal dicastero per la nuova evangelizzazione, si è svolta la
                   è fatto uomo. Ha tolto le barriere, ha          farti sentire che Egli ti è accanto. La sua    visitare quei luoghi dove pensiamo che          nel tempio a pregare, ma gente comune          “maratona evangelica”, nella chiesa romana di Sant’Agnese in Agone. Trentasette
                                                                   Parola ci consola e incoraggia. Allo stes-     Egli non arrivi. Quante volte siamo in-         che lavorava.                                  persone, oltre a un narratore, si sono alternate nella lettura continua del Vangelo di
                   azzerato le distanze. Non ce lo siamo                                                                                                                                                         Matteo, quello di quest’anno liturgico. A partire dalle 16, uno di seguito all’altro, al
                   meritato noi: Egli è disceso, ci è venuto       so tempo provoca la conversione, ci            vece noi a chiudere la porta, preferendo           Notiamo quello che Gesù disse loro:
                                                                   scuote, ci libera dalla paralisi dell’egoi-    tener nascoste le nostre confusioni, le                                                        leggio si sono susseguiti, tra gli altri, un professore, uno studente, una coppia di
                   incontro. E questa vicinanza di Dio al                                                                                                         vi farò pescatori di uomini. Parla a dei pe-   fidanzati, due gemelli, un medico, uno sportivo, un attore, un giornalista, un
                   suo popolo è un’abitudine sua, dall’ini-        smo. Perché la sua Parola ha questo po-        nostre opacità e doppiezze. Le sigilliamo       scatori e usa un linguaggio loro com-          valdese, un ortodosso. Vi è stata anche la lettura nella lingua italiana dei segni (Lis).
                   zio, anche dall’Antico Testamento. Dice-        tere: di cambiare la vita, di far passare      dentro di noi, mentre andiamo dal Si-           prensibile. Li attira a partire dalla loro     Come al termine della celebrazione nella basilica di San Pietro, anche in questa
                   va Lui al popolo: “Pensa: quale popolo          dall’oscurità alla luce. Questa è la forza     gnore con qualche preghiera formale,            vita: li chiama lì dove sono e come so-        circostanza è stata distribuita ai presenti l’edizione speciale della Bibbia che la San
                   ha i suoi dei così vicini, come io sono         della sua Parola.                              stando attenti che la sua verità non ci         no, per coinvolgerli nella sua stessa mis-     Paolo ha pubblicato per l’occasione. Il coro della diocesi di Roma ha animato la
                   vicino a te?” (cfr. Dt 4,7). E questa vici-        2. Se vediamo dove Gesù cominciò a          scuota dentro. E questa è un’ipocrisia          sione. «Ed essi subito lasciarono le reti e    non-stop sulla Parola di Dio. Per prepararsi a questa Domenica è stato realizzato
                   nanza si è fatta carne in Gesù.                 predicare, scopriamo che iniziò proprio        nascosta. Ma Gesù, dice oggi il Vangelo,        lo seguirono» (v. 20). Perché subito?          anche un sussidio pastorale in italiano, già tradotto in francese, spagnolo,
                                                                   dalle regioni allora ritenute “oscure”. La     «percorreva tutta la Galilea [...] annun-       Semplicemente perché si sentirono at-          portoghese, polacco e inglese, destinato ai parroci e gli operatori pastorali. (nicola
                      È un messaggio di gioia: Dio è venu-                                                        ciando il vangelo e guarendo ogni sorta                                                        gori)
                                                                   prima Lettura e il Vangelo ci parlano in-                                                      tratti. Non furono veloci e pronti perché
                   to a visitarci di persona, facendosi uo-                                                       di infermità» (v. 23): attraversava tutta
                                                                   fatti di coloro che stavano «in regione e                                                      avevano ricevuto un ordine, ma perché
                   mo. Non ha preso la nostra condizione                                                          quella regione multiforme e complessa.
                                                                   ombra di morte»: sono gli abitanti della                                                       erano stati attirati dall’amore. Per segui-
                   umana per senso di responsabilità, no,                                                         Allo stesso modo non ha paura di esplo-
                                                                   «terra di Zabulon e di Neftali, sulla via                                                      re Gesù non bastano i buoni impegni,
 Nella basilica    ma per amore. Per amore ha preso la             del mare, oltre il Giordano, Galilea delle     rare i nostri cuori, i nostri luoghi più
                                                                                                                                                                  occorre ascoltare ogni giorno la sua
                   nostra umanità, perché si prende quello         genti» (Mt 4, 15-16; cfr. Is 8, 23-9,1). Ga-   aspri e difficili. Egli sa che solo il suo
      vaticana     che si ama. E Dio ha preso la nostra            lilea delle genti: la regione dove Gesù        perdono ci guarisce, solo la sua presenza
                                                                                                                                                                  chiamata. Solo Lui, che ci conosce e ci
                                                                                                                                                                  ama fino in fondo, ci fa prendere il lar-
                   umanità perché ci ama e gratuitamente           iniziò a predicare veniva chiamata così        ci trasforma, solo la sua Parola ci rinno-
      celebrata    ci vuole dare quella salvezza che da soli       perché era abitata da genti diverse e ri-      va. A Lui che ha percorso la Via del ma-
                                                                                                                                                                  go nel mare della vita. Come fece con
                   non possiamo darci. Egli desidera stare                                                                                                        quei discepoli che lo ascoltarono.
                                                                   sultava un vero e proprio miscuglio di         re, apriamo le nostre vie più tortuose —
 la Domenica       con noi, donarci la bellezza di vivere, la      popoli, lingue e culture. Vi era infatti la    quelle che noi abbiamo dentro e che                Perciò abbiamo bisogno della sua Pa-
                   pace del cuore, la gioia di essere perdo-                                                      non vogliamo vedere o nascondiamo —,            rola: di ascoltare, in mezzo alle migliaia
  della Parola     nati e di sentirci amati.
                                                                   Via del mare, che rappresentava un cro-
                                                                   cevia. Lì vivevano pescatori, commer-          lasciamo entrare in noi la sua Parola,          di parole di ogni giorno, quella sola Pa-
                                                                                                                                                                  rola che non ci parla di cose, ma ci par-
        di Dio        Allora capiamo l’invito diretto di Ge-       cianti e stranieri: non era certo il luogo     che è «viva, efficace, [...] e discerne i
                                                                                                                  sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,       la di vita.
                   sù: “Convertitevi”, ovvero “cambiate vi-        dove si trovava la purezza religiosa del
                   ta”. Cambiate vita perché è iniziato un         popolo eletto. Eppure Gesù cominciò            12).                                               Cari fratelli e sorelle, facciamo spazio
                   modo nuovo di vivere: è finito il tempo         da lì: non dall’atrio del tempio di Geru-         3. Infine, a chi cominciò a parlare Ge-      dentro di noi alla Parola di Dio! Leggia-
                   di vivere per sé stessi, è cominciato il        salemme, ma dalla parte opposta del            sù? Il Vangelo dice che «mentre cammi-          mo quotidianamente qualche versetto
                   tempo di vivere con Dio e per Dio, con          Paese, dalla Galilea delle genti, da un        nava lungo il mare di Galilea, vide due         della Bibbia. Cominciamo dal Vangelo:
                   gli altri e per gli altri, con amore e per      luogo di confine. Cominciò da una peri-        fratelli [...] che gettavano le reti in mare;   teniamolo aperto sul comodino di casa,
                   amore. Gesù ripete oggi anche a te:             feria.                                         erano infatti pescatori. E disse loro: “Ve-     portiamolo in tasca con noi o nella bor-
                   “Coraggio, ti sono vicino, fammi posto e           Possiamo cogliervi un messaggio: la         nite dietro a me, vi farò pescatori di uo-      sa, visualizziamolo sul cellulare, lascia-
                   la tua vita cambierà!”. Gesù bussa alla         Parola che salva non va in cerca di luo-       mini”» (Mt 4, 18-19). I primi destinatari       mo che ogni giorno ci ispiri. Scopriremo
                   porta. Per questo il Signore ti dona la         ghi preservati, sterilizzati, sicuri. Viene    della chiamata furono dei pescatori: non        che Dio ci è vicino, che illumina le no-
                   sua Parola, perché tu l’accolga come la         nelle nostre complessità, nelle nostre         persone accuratamente selezionate in ba-        stre tenebre, e che con amore conduce al
                   lettera d’amore che ha scritto per te, per      oscurità. Oggi come allora Dio desidera        se alle capacità o uomini pii che stavano       largo la nostra vita.
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