NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
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● novembre/dicembre 2018 INTERNATIONAL STANDARD SERIALNUMBER 2532-2036 Rivista bimestrale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% S1/FG - N. 06 - ANNO 2018 - IL FOLKLORE D’ITALIA NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO
● WWW.FITP.ORG Lasciamoci riscaldare dalla tenerezza del Dio-Uomo Mancano pochi giorni alla fine di questo 2018 e si sta avvicinando il Santo Natale. Un altro anno se ne va pieno di gioie, di sofferenze, di lotte, di vittorie, di sconfitte, di sogni e smarrimenti. Mesi e giorni che hanno segnato nella vita di noi umani avvenimenti lieti e tristi, che ci hanno accompagnati in quella meravigliosa avventura che è la vita stessa. La nuova nascita (Dies natalis), illuminata dalla Luce di Colui che salva, guiderà coloro che credono, verso un cammino di speranza, di amore e di serenità. Un evento straordinario, che si fa tempo sacro e propizio, chiuderà questo lento scorrere dei giorni: il Santo Natale. Un giorno particolare, illuminato dalla Luce di Colui che, nascendo, ha mostrato agli uomini di buona volontà e pieni di speranza, la verità e la “vera via” per non morire mai. Un Dies natalis, per tutti noi, rigeneratore e pieno di amore, serenità e speranza di ogni bene. È ciò che auguro a tutti voi: Colleghi, Famiglie e mondo FITP tutto. Auguro anche che il genere umano ritrovi la pace e che tutti i popoli parlino una sola lingua: quella dell’Amore per i propri fratelli. Spero che il nuovo anno dia a tutti una grande pace nell’anima e nel cuore, porti una pace senza tramonto, ci dia la volontà di essere forti nelle avversità, lieti nella gioia, speranzosi e sereni nell’attesa dei giorni che verranno… vivere “non come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”(Dante)… Sic itur ad astra. BUON NATALE E SERENO E FELICE NUOVO ANNO. Benito Ripoli Segreteria Consulta Scientifica LAZIO TRENTINO A.A. LOMBARDIA Presidenza Nazionale PRESIDENTE Giuseppe Attilio Gasperotti Fabrizio Nicola Via San Nicola, 12 Mario Atzori d’Alessandro 71013 San Giovanni R. (FG) UMBRIA MARCHE Tel. e Fax: 0882.441108 COMPONENTI LIGURIA Francesco Pilotti Sandra Stopponi benitoripoli@tiscali.it Leonardo Alario Giuliano Travi Vincenzo Alliegro Valle d’Aosta MOLISE F.I.T.P. - Federazione Italiana Ufficio tesseramento Letizia Bindi LOMBARDIA Susi Lillaz Michele Castrilli Via San Sebastiano, 16/18 Gian Luigi Bravo Enzo Felotti Tradizioni Popolari 98122 Messina Pino Gala Dionigi Garofoli VENETO PIEMONTE Tel. e Fax: 090.771398 L. M. Lombardi Satriani Gianni Marini Bernardo Beisso Sede legale: Via San Nicola, 12 tesseramento@fitp.org Ignazio Macchiarella MARCHE 71013 S. Giovanni Rotondo Raffaele Mazzacane Mario Borroni Presidenti PUGLIA Segretario generale Alessandra Gasparroni Comitati Regionali Concetta Masciale Contrada Chiusa Lotto 4/b MOLISE ABRUZZO Segreteria del Presidente Naz. Loc. Simeri Mare Consiglio Nazionale Maria Monaco Fidio Bianchi SARDEGNA Via San Nicola, 12 Villaggio Santa Lucia COORD. NAZIONALE Gianfranco Uda 88050 Simeri Crichi (CZ) Maria Monaco PIEMONTE BASILICATA 71013 S. Giovanni Rotondo Tel.: 0961.881609 Bernardo Beisso Pietro Basile SICILIA Tel. e fax +39 0882 441108 0961.794388 Consiglieri Alfio Russo Fax: 0961.881491 ABRUZZO PUGLIA CALABRIA francomegna@email.it Maria L. De Dominicis Vittorio Coriglione Marcello Perrone TOSCANA Antonio Greco Francesco Castelli Ufficio tesoreria BASILICATA CAMPANIA C.da Conca d’Oro, Pasquale Casaletto SARDEGNA Francesco Tortoriello TRENTINO A.A. Garden Ville, 16 Stefano Demelas Attilio Gasperotti 98168 Messina CALABRIA Mario Pau EMILIA ROMAGNA Tel. 090.355604 Carmine Gentile Luigi Usai Sauro Casali (comm.) UMBRIA tobiarinaldo@virgilio.it Andrea Addolorato Floriano Zangarelli SICILIA FRIULI V. GIULIA Ufficio stampa CAMPANIA Angelo Scolaro Giampiero Crismani VALLE D’AOSTA sinkronia srl - foggia Ciro Marino Giuseppe Restivo Susi Lillaz ufficiostampa@fitp.org Antonio Visconte LAZIO (comm. straordinario) TOSCANA Salvatore L. Bonventre EMILIA ROMAGNA Marco Fini VENETO Sauro Casali LIGURIA Erik Zanatta Milena Medicina FRIULI V. GIULIA Renato Perin 2 ● novembre/dicembre 2018
IL FOLKLORE D’ITALIA FEDE E RELIGIOSITÀ POPOLARE ligioni. Per esempio, il Cristianesimo, te sacro al quale rivolgere le preghiere nel contesto socio/culturale occiden- per ottenere protezione e «grazie». È di Vincenzo Cocca tale, a partire da oltre 2000 anni, ha opportuno precisare, a questo punto, costituito, fra l’altro, un’importante ri- che, in tutte le credenze e fedi religio- voluzione sociale e culturale oltre che se, da un lato si hanno gli specialisti n tutte le realtà geografi- religiosa. Come è noto, il Cristianesimo del sacro, cioè coloro che detengono i I che, nelle diverse culture e nei differenti contesti ha la sua storia e in quanto istituzione gestita da uomini, sebbene per propria canoni teologici della religione social- mente professata, dall’altro canto ci storici gli uomini hanno concezione sia voluta e guidata da Dio sono i fedeli che costituiscono la co- sempre avuto bisogno di sopperire in quanto prodigo di benevola «prov- munità dei credenti; gli specialisti del ai propri limiti operativi e alle conse- videnza», ha attraversato situazioni e sacro formano il corpo sacerdotale guenti crisi esistenziali ricorrendo al momenti sia positivi che di crisi sul- definito clero; questo, insieme ai fedeli divino, ovvero a entità soprannaturali la base del sistema e dell’opera degli laici costituisce, nella pratica religiosa, alle quali chiedere aiuto e protezione. specialisti del sacro (cioè, del corpo l’insieme sociale della Chiesa. È in tale Da qui l’istituzione culturale e sociale sacerdotale, i sacerdoti) che storica- quadro, però, che si colloca la distin- del sacro, delle diverse religioni e del- mente ne hanno elaborato e gestito la zione di sacro e profano e della relativa le relative credenze in divinità che, in liturgia, ovvero i rituali rivolti a Dio, a gestione del potere religioso da parte generale, caratterizzano le grandi re- Cristo e ai santi che formano l’orizzon- degli operatori o specialisti del sacro novembre/dicembre 2018 ● 3
● WWW.FITP.ORG (la gerarchia dei sacerdoti), rispetto ai mente di competenza della gerarchia da santi taumaturghi si sono sviluppati “laici” o “profani” che ne sono esclusi sacerdotale che svolge, in tale modo, e sono stati acquisiti in modo autono- nell’elaborazione e produzione della un’assoluta egemonia dell’interpreta- mo, producendo particolari forme ri- teologia. zione dei testi sacri e della stessa li- tuali di religiosità popolare. In questo Nella Chiesa cristiana prima, e dopo la turgia. Tuttavia, fin dai primi periodi, modo, la fede popolare, può seguire riforma protestante, in quella cattoli- nella loro particolare organizzazione una propria liturgia, basata sulle esi- ca, il clero ha storicamente elaborato, le diverse comunità cristiane, diffu- genze e sui bisogni dei fedeli. Ne deriva tramite diverse apposite riunioni, defi- se dalle regioni mediorientali fino a così il formarsi, a livello popolare, di nite concili, dei propri vertici gerarchi- quelle occidentali dell’antico impero una grande quantità di devozioni per ci, un complesso sistema di principi e romano, hanno interpretato l’Antico i santi ai quali chiedere grazie e pro- norme liturgiche sostanzialmente ba- e il Nuovo Testamento ciascuna con la tezione. I fedeli, dopo aver ricevuto la sate sui fondamentali testi sacri reli- propria autonomia; però, una partico- «grazia» e conseguentemente «prote- giosi, la Bibbia e il Vangelo che, come è lare opera di coesione ideologica, come zione», così come impone la norma so- noto, costituiscono i presupposti stori- è noto, risulta espressa dagli Atti degli ciale della reciprocità, cioè dell’istituto co-culturali sia della religione ebraica apostoli e soprattutto dalle lettere di del «dono», sentono l’obbligo di ringra- che di quella cristiana, in quanto sua san Paolo, il quale costituisce, di fatto, ziare portando al santo miracoloso un derivazione. il grande organizzatore e fondatore «ex voto» o un’offerta che ricordi a fu- Attualmente, nella Chiesa cattolica, del Cristianesimo che diventa Chiesa. tura memoria «la grazia ricevuta». In queste norme e principi liturgici co- Quest’ultima, poi celebrerà numerosi tale sistema si colloca l’attuale fede e stituiscono, di fatto, le regole ufficiali concili e sinodi per stabilire le norme devozione popolare rivolta a san Pio da seguite dai sacerdoti, secondo la strut- cristiane di comportamento. Pietralcina, meglio noto come «Padre tura della loro gerarchia, e quindi in- In tale quadro, in base ai dislivelli eco- Pio» dei francescani cappuccini di San dicate ai fedeli “laici” o “profani” che nomici e culturali che storicamente si Giovanni Rotondo. In questa località, le devono adottare per obbedienza di formano in tutte le società, cioè nelle Padre Pio ha vissuto e ha fatto nume- fede religiosa. Questa è la pratica pe- realtà sociali culturali subalterne dei rosi miracoli che suscitano una forte dagogica che procede da oltre 20 secoli fedeli “laici” o “profani”, ovvero so- attrazione di pellegrinaggi per richie- nelle chiese cristiane, in generale, e in prattutto delle plebi rurali ed urbane, ste di «grazie»; tra questi pellegrinag- quella cattolica, in particolare, in cui spesso illetterate, i contenuti profetici gi ci sono quelli organizzati dai gruppi il controllo della religione e dell’an- veicolati dai racconti evangelici dei mi- folklorici della F.I.T.P. che annualmente damento dell’anno liturgico è pretta- racoli e dei prodigi fatti da Gesù e poi rendono omaggio a «Padre Pio». 4 ● novembre/dicembre 2018
SOMMARIO ● novembre/dicembre 2018 in copertina Natale 2018 e Omaggio a Padre Pio nov/dic Il Folklore d’Italia Rivista bimestrale d’informazione, di ricerche e studi demo-etno-antropologici Anno XX n. 06 2018 Registrazione al Tribunale di Foggia n. 9 dell’8 aprile 2008 ISSN 2532-2036 DIRETTORE RESPONSABILE: Vincenzo Cocca DIREZIONE EDITORIALE: Benito Ripoli COMITATO SCIENTIFICO E REDAZIONALE Mario Atzori, Gian Luigi Bravo, Luigi Lombardi Satriani, Raffaello Mazzacane, Domenico Scafoglio, Il Presidente Ripoli, consegna il riconoscimento ad Aldo Patruno Maria Margherita Satta, Enzo Spera, Ottavio Cavalcanti, Letizia Bindi, Ignazio Macchiarella, Enzo Vinicio Alliegro, Giuseppe Michele Gala, Leonardo Alario, Alessandra Gasparroni, Francesco Lettera, Loredana Bruno, Enzo Palma, Enzo Fortunati PROGETTO GRAFICO Edizioni Sinkronia.it Via Napoli, 6/B - Foggia email: info@sinkronia.it STAMPA: Printek - Fg Via di San Giuliano 15 - Foggia tel. 0881 070018 FITP PRESIDENTE NAZIONALE Benito Ripoli VICE PRESIDENTI Fabrizio Cattaneo, Nino Indaimo ASSESSORI EFFETTIVI Gerardo Bonifati, Enzo Cocca, Fabio Filippi, Antonio Giuliani, 06 GENTE IN CAMMINO, 08 NATALE, 15 OMAGGIO DELLA F.I.T.P. Luigi Scalas, Pamela Trisciani ADUNATA INTORNO RIFUNZIONALIZZAZIONE A PADRE PIO ASSESSORI SUPPLENTI AD UN SANTO E GLOBALIZZAZIONE Giuliano Ierardi, Mario Srebotuyak DI PREGHIERA SEGRETARIO GENERALE Franco Megna E DI SOFFERENZA VICE SEGRETARIO GENERALE Donatella Bastari TESORIERE Tobia Rinaldo VICE TESORIERE Santo Gitto COLLEGIO SINDACI REVISORI Giampiero Cannas (Presidente) Francesco Fedele (Vice Presidente) Giancarlo Castagna (Membro Effettivo) Fedele Zurlo (Membro Supplente) Elisabetta Mannoni (Membro Supplente) COLLEGIO PROBIVIRI Nando Fiore (Presidente) Silvio Giannoni (Vice Presidente) Nicola Bove (Membro Effettivo) 33 RASSEGNA 40 5a EDIZIONE DEL PREMIO 50 IL FOLKLORE Andrea Marchesani (Membro Supplente) Francesco Pilotti (Membro Supplente) INTERNAZIONALE INTERNAZIONALE PER LA VITA VITTORIO DE SETA “GIUSEPPE COCCHIARA” A BERGAMO COMITATO D’ONORE FITP Presidente Emerito, Lillo Alessandro DI DOCUMENTARI Staff del Presidente: Ida Boffelli, Bruno ETNOGRAFICI Bordoni, Mario Borroni, Ivo Di Matteo, Francesca Grella, Matteo Russo, Pietro Salcuni, Pietro Arrigoni Cerimoniere: Michele Putrino Tutti gli articoli riportati in questo numero sono visibili sul sito internet www.fitp.org - Le foto di questo numero sono di Sanader Tihomir. novembre/dicembre 2018 ● 5
● WWW.FITP.ORG GENTE IN CAMMINO, ADUNATA INTORNO AD UN SANTO DI PREGHIERA E DI SOFFERENZA FEDE, FOLKLORE, FRATELLANZA…PACE 6 ● novembre/dicembre 2018
“È tutto un popolo – ha detto Padre ti, dipanatisi nei tre giorni del freddo Francesco Di Leo, Rettore del Con- novembre. Momenti di vera, autentica di Benito Ripoli vento dei Padri Cappuccini, nell’acco- gioia e cristiana letizia, per venerare glienza fatta ai gruppi al termine della un Santo che ha illuminato e continua suggestiva fiaccolata dal centro città, a guidare il nostro cammino. Un viatico a Fede è anche gioia, com- alla Basilica di San Pio. Tanti figli degli di amore, di speranza e di fede verso la L presa quella di lanciare al cielo la propria voglia di antichi Padri, cuori pulsanti delle itali- che terre, sono qui convenuti, in questa casa terrena di San Pio: Spe salvi facti sumus, nella speranza sia- cantare, ballare, suonare affascinante terra garganica, protesi in mo stati salvati…la fede è speranza (let- nel nome della “Pace”. Da sempre, d’al- un cammino di speranza, di amore, di tera enciclica Spe salvi, Benedetto XVI). tronde, il rapporto Uomo e Fede è stato amicizie e di rinnovamento, per incon- Ogni momento della manifestazione è un momento pregnante di vita e, sotto trare San Pio da Pietrelcina”. stato un crogiuolo di emozioni, un pa- l’aspetto antropologico, ha rappresen- Nelle tre giornate programmate (23- niere di essenze religiose, che sembra- tato un capitolo fondamentale della 24-25 novembre) sono convenuti a San vano stridere con il fare profano della conoscenza. Giovanni Rotondo tantissimi folklorici musica folklorica, in realtà hanno rap- Per me che sono di San Giovanni Ro- pellegrini, provenienti dalle varie re- presentato un momento di estasi cultu- tondo è stata una gioia indescrivibile gioni italiane, per venerare e rendere rale che si è differenziato per, luoghi e organizzare, ancora una volta, una omaggio a Padre Pio e pregare per la idiomi locali...un forziere d’inesauribile manifestazione, che ha cantato le lodi pace nel mondo, insieme a tanti rappre- bellezza e un momento, antropologi- del Signore, attraverso l’esaltazione di sentanti delle varie Religioni. camente pregnante, di fede nel segno uno dei suoi figli prediletti, Padre Pio Un cammino di fede, speranza, amore e della Pace. da Pietrelcina. E stato un momento di rinnovamento, alla ricerca del vero Be- Gente in cammino, adunata attorno Fede e commozione, che ha intenerito i ne che nutre lo Spirito, in quella mera- ad un Santo di preghiera e di soffe- cuori più duri. Commozione, suggestio- vigliosa avventura che è la vita stessa. renza: “succederà per voi il miracolo ne ed emozioni. Una fiumana di perso- Momenti d’intensa religiosità, come il che è successo per Padre Pio? Guar- ne del mondo delle Culture popolari col già citato silente pellegrinaggio nella date che fama ha avuto, che clientela suo “bagaglio”, composto dai colori, dai Cripta, che conserva i resti mortali di mondiale ha adunato intorno a sé! Ma suoni, dagli abiti tradizionali dei Gruppi Padre Pio, ma anche luci e colori che perché? Forse era un filosofo? Perché folklorici, dalle divise delle Bande musi- hanno rischiato di essere “dissacranti” era un sapiente? Perché aveva mezzi a cali, ha dato vita ad un corteo ordinato in un contesto, normalmente mesto, disposizione...? e silenzioso illuminato dai flambeaux. come il sagrato del Santuario. Perché diceva la messa umilmente, con- Un ricordo di luci, ricordando e pregan- La tomba di Padre Pio, è diventata, fessava, dal mattino alla sera ed era, do Padre Pio. ormai, punto d’incontro e luogo della difficile a dire, rappresentante stampa- Essere al cospetto di un grande, anche memoria, nella visione di un pellegri- to delle Stigmate di Nostro Signore: era se umile frate, è un’esperienza unica, naggio di genti, portatrici di diverse uomo di preghiera e di Sofferenza”(Sua una sensazione straordinaria, che ha culture popolari, che costituiscono la Santità Paolo VI, 1971). fatto pulsare forte il cuore di tutti i linfa vitale ed il cuore pulsante della Sono venute in tanti a cantare, suonare, figli della nobile e prestigiosa famiglia religiosità. ballare, gioire nella fede, ma, soprattut- FITP. Sono saliti, come novelli pellegri- Pellegrinaggi e feste popolari hanno, da to, a pregare. Questo “evento” rimarrà ni, sulla montagna sacra, per invadere, sempre, accompagnato gli umani nel nella mente di ogni partecipante-pelle- gioiosamente, la città del Santo del Gar- loro faticoso cammino esistenziale. grino e sarà custodito nel cuore di tutti gano con fede incrollabile e giovanile Ora lo posso affermare, suggestivi ed noi e nella Casa della Memoria della cit- entusiasmo. emozionanti, sono stati tutti gli even- tà di San Giovanni Rotondo. novembre/dicembre 2018 ● 7
di Mario Atzori a circa 1800 anni, per le gruppi familiari ed etnici, con intento sinodi e concili, arrivò a rifunzionaliz- D popolazioni di fede e cultu- ra cristiana il Natale costi- di allacciare rapporti di parentela, di collaborazione e di alleanza. In pratica, zare gli antichi rituali precristiani del periodo invernale trasformandoli nel tuisce un momento festivo nell’economia agropastorale del mon- particolare momento della nascita di importante con il quale si ricorda e si do antico romano, i Saturnali hanno Gesù; nello stesso contesto culturale tramanda la nascita di Gesù che, con la costituito il presupposto ideologico-re- di trasformazione, numerosi luoghi di sua vita esemplare riportata nei Van- ligioso dell’organizzazione sociale e culto precristiani furono adeguati alla geli costituisce il fondamento della teo- delle connesse istituzioni politiche che liturgia e ai culti della nuova fede; inol- logia e della relativa liturgia della fede storicamente nell’antica Roma furono tre, si deve rilevare che, nello stesso cristiana. È noto agli studiosi di storia realizzate. contesto e periodo, il Cristianesimo, in del Cristianesimo che non si conosce Nel complesso e costante processo quanto istanza messianica socialmen- l’esatta data della nascita di Gesù; tut- di rifunzionalizzazione dei fatti cul- te rivoluzionaria, era stato accolto da tavia, nelle congetture che, nei primi turali, sebbene il Cristianesimo sia la numerosi intellettuali e soprattutto due secoli, sorsero tra le comunità nuova fede espressa e donata da Dio dagli abitanti delle città; in sostanza, cristiane si arrivò a stabilire che il pe- come «contratto e patto della nuova da fede nata tra il sottoproletariato riodo della nascita fosse invernale, in alleanza», gli uomini, nel processo di agricolo mediorientale era passata ad coincidenza con i riti allora dedicati umanizzazione della nuova fede, inevi- essere professata soprattutto dai ceti alla divinità solare Mitra che, nell’Im- tabilmente la adeguano alle particola- medi urbani dell’impero, lasciando gli pero Romano, coincidevano con i Sa- ri esigenze e situazioni storiche in cui abitanti dei villaggi delle campagne turnali, antichi festeggiamenti rituali essi operano. Infatti, da qui deriva, nei nella condizione di pagani. istituiti in onore di Saturno, divinità primi secoli, il processo di rivoluzione Nel processo di rifunzionalizzaione che sovraintendeva le attività agricole socio-culturale che hanno subito le delle feste invernali precristiane fu a cui, tra dicembre e gennaio, veniva- prime comunità cristiane; indicazio- semplice per la Chiesa cristiana fis- no offerti doni di ringraziamento per ni ed esempi interessanti si ricavano sare la data della nascita di Gesù il 25 l’annata appena conclusa e rivolte ri- negli Atti degli apostoli e, in partico- dicembre, data che coincideva con i chieste propiziatorie per quella futura. lare, nelle lettere di San Paolo che fu il precedenti rituali compiuti in onore Si trattava di feste molto intense principale organizzatore della Chiesa di Mitra (la divinità Solare), in coinci- espresse con forme di tipo carneva- Cristiana. È in tale quadro, infatti, che denza con il solstizio d’inverno, istitu- lesco, con l’accensione rituale di falò, si forma la gerarchia sacerdotale che, iti dall’Imperatore Aureliano nel 274 d. con scambi di doni tra le persone e i tramite specifiche riunioni definite C. Per contro, nelle comunità cristiane novembre/dicembre 2018 ● 9
● WWW.FITP.ORG La tradizione del presepe si è diffusa a livello popolare delle gerarchie ecclesiastiche che li hanno tollerati senza giudicarli etero- dossi. Esempi noti di tali adeguamenti che col tempo si sono costantemente rifunzionalizzati sono l’albero natali- zio, il presepe, il Babbo Natale, le sa- cre rappresentazioni dell’Avvento e gli scambi di doni e auguri. Fra questi, la tradizione dell’albero di Natale dal quale pendono festoni e og- getti colorati sarebbe un particolare esito sincretico che accoglie, nella ri- tualità festiva cristiana, concezioni e pratiche religiose precristiane dell’an- tica cultura germanica. Per esempio, il presepe, oltre a riman- dare alle pratiche rituali medievali del- le sacre rappresentazioni nelle quali, a livello popolare, venivano messi in sce- na momenti significativi della vita di Gesù, fra questi la passione, la morte e resurrezione, ricorda la riproduzio- ne statuaria della Natività attribuita a San Francesco che, dopo un viaggio in Palestina, nel 1223 a Greggio ne ha realizzato la prima rappresentazione, dopo aver ottenuto l’autorizzazione da papa Onorio III. Da quell’esempio em- blematico, la tradizione del presepe si orientali di tradizione greca, questa stato adeguato alle particolari con- è diffusa a livello popolare; le diverse data, già dal III secolo era stata fissata dizioni storiche e culturali delle po- aree culturali europee lo hanno adot- il 6 gennaio; questa tradizione ancora polazioni che lo festeggiano ancora tato riplasmandolo in base alle proprie oggi è seguita dalle chiese ortodosse oggi. Nelle realizzazioni dei differenti dimensioni storiche e culturali; per greche di rito orientale, mentre quel- adeguamenti spesso sono intervenute esempio, sono state realizzate statuine le di rito ortodosso slavo celebrano il autonome interpretazioni della festa di personaggi per costituire la rappre- Natale il 7 gennaio. da parte dei ceti popolari che hanno sentazione scenica della Natività pren- Nella storia della Chiesa occidentale adottato forme simboliche e compor- dendoli dalla vita reale del tempo. Per latina, nel corso dei secoli, il Natale è tamenti spesso sfuggiti al controllo le regioni italiane le statuine più note 10 ● novembre/dicembre 2018
e particolari del presepe sono quelle tutto dal commercio finanziario, cioè delle ideologie, in cui gli operatori so- napoletane, realizzate dalla famosa dal commercio del valore del denaro no lontani e sconosciuti, con una forte tradizione di ceramisti campani in con il denaro, si verificano importanti capacità di manipolare le coscienze a seguito diventati anche plasmatori di trasformazioni nei rapporti sociali, tra livello globale per governare il sistema cartapesta. Inoltre, in ambito popola- i quali quelli basati sulla reciprocità. economico e conseguentemente quello re, interpretando il racconto evangeli- L’istituto sociale del dono e della reci- culturale, nel quale vengono inglobate co dell’adorazione dei pastori presenti procità, come è antropologicamente in un’unica dimensione tutte le diver- nella zona in cui sorgeva la grotta della noto, nelle società preindustriali costi- sità individuali. Natività e delle connesse offerte dei Re tuisce il fondamento della solidarietà Infatti, è in tale quadro che, nel corso Magi, Melchiorre, Baldassarre e Gaspa- sociale, particolarmente espressa in di 20 secoli, il grande messaggio rivo- re che portavano in dono oro, incenso occasioni festive (battesimi, matrimo- luzionario del Cristianesimo rischia e mirra, a Natale si fonda la tradizio- ni, ecc.); in questo quadro ideologico si di essere imbrigliato; di fronte a que- ne dello scambio sociale di doni e re- colloca lo scambio di doni praticato per sto rischio, nel quadro delle differen- gali tra familiari, parenti ed amici; in Natale. ti contraddizioni politico-culturali e pratica, viene ribadito l’antico istituto Nel processo di adeguamento e di ri- sociali, in questi ultimi decenni, sono sociale del dono e della reciprocità funzionalizzazione alle attuali esigen- comparse le istanze dei fondamenta- come è antropologicamente noto, in ze, le antiche tradizioni natalizie dello lismi religiosi, sociali e culturali. Ciò quanto sistema per confermare l’u- scambio di doni sono state assorbite significa che, nella pratica quotidia- nità del gruppo sociale e soprattutto nel quadro del sistema commerciale na, gli uomini non accettano di essere i rapporti di reciproca solidarietà. Di contemporaneo, ovviamente conser- omogeneizzati e uniformati in un’unica fatto, l’offerta di doni fatti alla divinità vando alcuni caratteri del passato, in dimensione economico-sociale, voglio- per ottenere «grazie» (ovvero, benefici cui erano controllate e gestite dalla no mantenere le proprie individualità miracolosi) risulta sbilanciata rispet- comunità locale; in pratica, il dono culturali. to alla materialità del dono offerto dal cerimoniale e la reciprocità, in quan- Da qui, sicuramente con possibili com- devoto richiedente il «beneficio», tanto to sistemi di coesione sociale, sono plesse contraddizioni e trasformazioni, da trasformarsi in debito. passati dal controllo economico locale la speranza di un rinnovamento cul- A questo punto è opportuna una rapi- al sistema economico globale, dove le turale fondato su un neoumanesimo da analisi storico-economico-sociale scelte dei doni da offrire ai parenti e economico e sociale in base al quale della cultura occidentale; in particola- agli amici sono indotti da altri, da cen- l’antico messaggio del Natale e del Cri- re, nel contesto storico europeo con il tri di potere che volta per volta, con l’e- stianesimo possa essere riconfermato passaggio dal sistema economico an- laborazione esterna dei gusti, decidono e diffuso secondo l’antico dettato evan- tico a quello feudale e quindi a quello per noi cosa si dovrà regalare a Natale. gelico che prevede la partecipazione di mercantile dell’epoca moderna fino a Si tratta di una forma nuova, partico- tutti «alla mensa del Padre», ovvero di giungere a quello contemporaneo, nel larmente sofisticata rispetto al pas- poter disporre del necessario per vive- quale la ricchezza è realizzata soprat- sato, di elaborazione del consenso e re come recita il «Padre nostro». novembre/dicembre 2018 ● 11
● WWW.FITP.ORG OMAGGIO DELLA F.I.T.P. A PADRE PIO di Maurizio Varriano 12 ● novembre/dicembre 2018
Omaggio a Padre Pio” è Dorel Cosma, Presidendiale del Folklo- e mode da un angolo del mondo all’al- “ una delle manifestazioni di punta della Federazione re, Beni Vasile e Feier Nicolae, padri della Chiesa Ortodossa Bizzantina, An- tro, annullando distanze di migliaia di chilometri. Ma soprattutto perché da Italiana Tradizioni Popo- tonio Cisternino, primario di urologia tempo il nostro Paese è un luogo di ac- lari, cresce e si apre al Mondo. A San dell’Ospedale Casa del Sollievo di san coglienza per migliaia di immigrati che Giovanni Rotondo l’incontro dal tito- Giovanni Rotondo, Pop Pahoxie, Giam- vengono in Italia dal sud e dell’est del lo “Dialoghi Interreligiosi nella Terra piero Cannas, Santino Gitto, Gaetano mondo. Questa nuova realtà ci stimola di San Pio”. Nella giornata di sabato Cusenza assessore alla cultura della a fare maggiore attenzione alle diver- 24 novembre, dire che si è tenuto un provincia di Foggia, Costanzo Casca- se religioni presenti nelle nostre real- incontro/dibattito sul dialogo tra re- villa, sindaco di San Giovanni Rotondo, tà, sia a quelle “arrivate da poco”, sia a ligioni, è davvero diminutivo. Infatti, Benito Ripoli, presidente della Fede- quelle che già da moltissimi secoli so- si è iniziati a costruire un ponte con razione Italiana Tradizioni Popolari, no parte integrante della storia e della fondamenta e piloni indistruttibili e promotrice dell’incontro, coordina- cultura italiana: l’ebraismo, le chiese dalla portata immane. Una delle gran- ti dal prof. Mario Atzori già docente cristiane diverse da quella cattolica. di opportunità e principale scopo della dell’Università di Sassari, esperto in Purtroppo, però, l’Italia non è ancora Federazione, è proprio abbattere le di- antropologia e conoscitore indiscusso veramente attrezzata per accogliere versità e porre al centro le cosiddette delle tradizioni e delle diverse religioni tutte queste diversità e spesso siamo tradizioni popolari che, senza ombra di mondiali, hanno dato il via ad un incon- portati a considerarle più come una dubbio aggregano, abbattono barrie- tro che man mano ha invaso la platea di minaccia che come una risorsa. re invalicabili per la politica, rendono visibile interesse tanto da suscitare un La paura nasce dalla non conoscenza. partecipi e donano allegria e spiritua- dibattito dai toni fortemente culturali E, chi meglio della Federazione Italia- lità senza eguali. e di notevolissimo spessore scientifico. na con quella Mondiale delle Tradizio- Una platea di relatori, di più religioni Da molti anni, in Italia, la realtà delle ni Popolari, scrigni e custodi di quello che ha saputo interporsi allo scetti- religioni non cristiane si è fatta vicina. che è l’essenza della vita, di quello che cismo ed alla voglia di essere “unici”, Fino ad alcuni decenni fa per conosce- è il modo più genuino di vivere poteva che ha dato significato altissimo ad un re l’Islam, o l’Induismo, o il Buddhi- gettare le basi, il seme, per un dialogo incontro/dibattito diventato man ma- smo bisognava affrontare un viaggio, interreligioso al solo scopo di unire e no un incontro “d’Incontro”, una forte imparare lingue diverse e immergersi non disgregare? stretta di mano, un incredibile gesto in una realtà molto lontana da quella in Quando non si conosce l’altro ci si la- d’Amore verso “diversi” modi di pen- cui viviamo. Oggi possiamo dire che le scia guidare dai luoghi comuni e dalla sare e di approcciare la religione... religioni del mondo sono venute ad abi- diffidenza non si può essere obietti- Ci si è fusi in un unico scopo, in un tare in casa nostra. Questo è avvenuto vi e serenamente partecipe alla vita unico obiettivo: Abbattere le barriere perché lo straordinario progresso delle propria e quella degli altri. La delica- culturali per ricostruire il vero senso comunicazioni ha reso più facile e ve- ta situazione internazionale, la paura dell’essere “l’Amore”. loce scambiare idee, pensieri, abitudini del terrorismo, il linguaggio spesso novembre/dicembre 2018 ● 13
● WWW.FITP.ORG approssimativo dei mass media pur- è pensati, studiati, messi in gioco per religiosa, dove persone radicate nelle troppo non fanno che erigere ulteriori organizzare un incontro di dibattito proprie tradizioni e fedi religiose con- barriere di reciproche incomprensioni. sull’interreligiosità. dividono le loro ricchezze spirituali. In questo momento è molto importan- Che cos’è il dialogo interreligioso? L’e- È un orizzonte esistenziale che riguar- te fare uno sforzo per superare i pro- timologia della parola “dialogo”, dal da la preghiera, la contemplazione, pri pregiudizi e andare al di là degli greco dialogos, ovvero discorso (logos) la fede e le vie della ricerca di Dio e slogan e delle etichette. Per vivere in- fra (dia) due persone, non può non im- dell’Assoluto”. Il dialogo delle opere e sieme in pace, la tolleranza non basta. plicare l’incontro con l’altro. La Chie- il dialogo della vita, a differenza degli Rispettare gli altri non è solo lasciarli sa Cattolica definisce quattro forme altri due - che riguardano “esperti” e tranquilli. È anche inte-ressarsi a loro, di dialogo interreligioso: 1) Il dialogo “persone radicate nelle proprie tra- conoscerli. Per far questo è necessario della vita, dove le persone si sforzano dizioni religiose” - coinvolgono tutti i dotarsi di nuovi strumenti di compren- di vivere in uno spirito di apertura e cittadini, in quanto tali, credenti e non. sione. In passato i rapporti con le altre di buon vicinato, condividendo le loro Coltivare un atteggiamento di dialogo, religioni erano una questione piuttosto gioie e le loro pene, i loro problemi e le di apertura, di conoscenza, di rispetto teorica, che si poteva anche lasciare ai loro preoccupazioni umane; 2) il dia- implica anche la possibilità di fare leva teologi e agli specialisti. Ora, si impone logo delle opere, in cui tutti i credenti su un terreno di relazioni positive per sempre più spesso nella vita di tutti i collaborano attivamente per promuo- realizzare progetti comuni. giorni. Come tutte le novità può crea- vere valori comuni (libertà, giustizia, Le religioni non sempre hanno dialo- re qualche difficoltà, ma è soprattutto sviluppo); 3) il dialogo degli scambi gato tra loro; la storia ci insegna che un’opportunità straordinaria di arric- teologici, dove gli esperti cercano di si sono combattute non poche guerre chimento e di apertura. Grazie a chi vi- approfondire la comprensione delle e sacrificate non poche vite in nome di ve le differenze culturali ogni giorno loro rispettive eredità religiose e di Dio, qualunque esso fosse. Per dialogo e che, però, crea ponti e ne fa tesoro apprezzare i valori spirituali gli uni interreligioso perciò spesso si inten- per una vita decisamente migliore, si degli altri; 4) il dialogo dell’esperienza dono gli incontri tra i “grandi della 14 ● novembre/dicembre 2018
I MOMENTI SIGNIFICATIVI DELLA MANIFESTAZIONE proprie radici. Il dialogo interreligioso avviene innanzitutto fra persone, non fra religioni, dottrine o sistemi. Il dialogo si fa con le esperienze, attra- verso la condivisione di un racconto, un canto, una preghiera, una danza, una cena, un digiuno, un silenzio. Per fare questo è innanzitutto necessaria un’educazione al dialogo, che ci con- senta di “guardare” e “ascoltare” dav- vero l’altro. La Federazione ha così inteso applicare ed applicarsi per un processo molto faticoso. Iniziare un viaggio nelle differenze e soprattutto dentro se stessi. Mettere in discussione le proprie ca- tegorie mentali e le proprie idee di mondo. A volte ci sono limiti invalica- bili, esperienze che non possono essere condivise. Altre invece ci si accorge di quanto simili e intrecciati siano i valo- ri, i percorsi, le storie. Una cosa è certa: da questo viaggio si torna sempre più ricchi di emozioni e più poveri di pre- giudizi. E allora, perché no? Il dialogo terra”, che cercano di mediare situa- valenza. E come spesso rimarcato dal interreligioso - unitamente al dialogo zioni di conflitto, o tra rappresentanti prof. Mario Atzori, indiscusso artefice interculturale - è considerato nei docu- di istituzioni religiose differenti che si di una giornata memorabile, esso di- menti dell’Unione Europea una pratica scambiano abbracci e parole di fratel- venta un’esigenza dettata dall’aumento fondamentale per “dare un contributo lanza. Gli Stati dell’Unione Europea da delle occasioni di incontro e degli spazi significativo allo sviluppo di una “so- tempo sottolineano il ruolo positivo comuni. Non è pura teoria ma vera e che il dialogo tra le fedi può svolgere propria pratica sociale. Il pluralismo all’interno delle loro società e la sua ca- religioso è una realtà, non una scelta. pacità di porsi come mezzo di pace in La scelta sta nel decidere se prendere Europa e ai suoi confini, in particolare semplicemente atto dell’esistenza di al- nell’area del Mediterraneo, la cui stabi- tre religioni o se conoscerle e viverle, lità dipende anche dalla possibilità di tra differenze e cose in comune, tra ciò convivenza tra religioni diverse. che allontana e ciò che avvicina. Solo Nell’Italia di oggi, in cui, attraverso le dopo una reale conoscenza reciproca è migrazioni e la globalizzazione, il mon- possibile abbattere gli stereotipi. do si mostra in tutte le sue sfumature È un percorso che parte dalla propria culturali, etniche e sociali, il dialogo identità, perché per condividersi, sen- interreligioso acquisisce un’ulteriore za paura, bisogna sentirsi sicuri delle novembre/dicembre 2018 ● 15
● WWW.FITP.ORG cietà libera, ordinata e coesa”, che sap- pia “superare l’estremismo filosofico e religioso, gli stereotipi e i pregiudizi, l’ignoranza e l’indifferenza, l’intolle- mostrarsi sempre così come si deve voglia di essere aggrappati sempre e ranza e l’ostilità, che anche, nel passa- essere, univoci all’Amore, l’esperienza comunque alla vita con ogni mezzo tra to, recente sono stati causa di tragici del Dott. Antonio Cisternino, primario cui la fede, le sapienti nozioni dettate conflitti e di spargimento di sangue nel reparto di urologia dell’Ospedale dall’esperienza decennale di Gaetano in Europa”. L’esperienza, le parole di “Casa Sollievo della Sofferenza di San Cusenza, la razionale interpretazione Nicolae, padre Ortodosso, la voglia di Giovanni Rotondo“ che ha rimarcato la dell’incontro da parte del Sindaco Ca- 16 ● novembre/dicembre 2018
scavilla, l’emotiva partecipazione della platea che ha manifestato e sperimen- tato quanto queste persone abbiano da dare a chi è disposto a incontrarli e ascoltarli, imparando ad apprezzare la molteplicità e la ricchezza delle dif- ferenze, hanno resa unica una matti- nata dal tempo incerto e dalla voglia di vagare nel più profondo dei mari che euristicamente è la nostra vita. Scoprire che una religione è una real- tà “complessa” e variegata, che non si può comprendere accontentandosi di leggere qualche paragrafo è la sintesi. La sintesi per poter aprirsi ad un vero dialogo tra persone e non tra religiosi, tra amori e cuori diversi ma della stes- sa natura profonda e piena di Amore e Vita Vissuta. Il primo passo è stato fatto, il seme germoglierà presto e la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, sarà sem- pre lì, attenta, pronta a curarlo e a rac- cogliere il frutto. novembre/dicembre 2018 ● 17
● WWW.FITP.ORG QUALE (d)IO A SAN GIOVANNI ROTONDO? uando fu dato alle stampe da tastiera e sedicenti opinionisti nati di Francesco Lettera Q il breve libro In che cosa crede chi non crede nessu- su Facebook. Quando due giganti come Carlo Maria no si sognava di trovare Martini e Umberto Eco presentavano risposte alle grandi domande che l’uo- le proprie tesi sull’argomento degli mo si pone da tempo immemore. argomenti era come assistere ad una Ma l’argomento intrigò e il libro fu resa dei conti, alla scena del duello di oggetto di discussione. Era il 1995, Per un pugno di dollari. Internet era agli albori, e leggere era Gli atei parteggiavano per Eco, i cat- pur sempre un’attività elitaria: ma le tolici per il Cardinale. Solo che questa distrazioni erano diverse e argomenti volta non ci sarebbe stato nessun vin- importanti non erano inquinati da leoni citore, nessun animale morente: solo 18 ● novembre/dicembre 2018
tesi profonde su cui riflettere. L’incon- tro tenutosi a San Giovanni Rotondo, di cui ha ampiamente scritto Varriano in questo stesso numero della rivista, mi incinta a causa della mia collaborazione, Rivelazione e cercare di capirli. In que- ha fatto venire in mente questo libro. di consigliare l’aborto o di acconsenti- sto senso è innegabile che Gesù Cristo Si badi, non tanto per le tesi esposte, re alla sua volontà di abortire. Se mai ha scelto i dodici apostoli. Di qui occor- ma per le domande che hanno attana- fosse accaduto, avrei fatto di tutto per re partire per determinare ogni altra gliato e continuano ad attanagliare il persuaderla a dar vita a quella creatu- forma dell’apostolato nella Chiesa. Non laico, come il cattolico, il cristiano, co- ra, qualunque fosse stato il prezzo che si tratta di cercare ragioni a priori, ma me l’ortodosso, l’agnostico, come l’ateo: insieme avremmo dovuto pagare. E di accettare che Dio si è comunicato in chi è dio? quale religione rappresenta questo perché ritengo che la nascita di un certo modo e in una certa storia e la verità? chi è il vero Dio (questa volta un bambino sia una cosa meravigliosa, che questa storia nella sua singolarità con la lettera maiuscola)? perché la re- un miracolo naturale al quale si deve ancora oggi ci determina. ligione? a che serve la religione? acconsentire. E tuttavia non mi sentirei Domande dirette, formulate nella loro di imporre questa mia posizione etica Cosa è trapelato dall’incontro a San semplicità che i relatori hanno stimo- (questa mia disposizione passionale, Giovanni Rotondo? Credo proprio ciò lato nel pubblico, ma che raccolgono questa mia persuasione intellettuale) a che scrive Martini: non bisogna cer- quel desiderio di credere in qualcosa/ chiunque. care ragioni a priori, ma accettare qualcuno: prima o poi tutti fanno i con- che Dio si sia manifestato in un certo ti con queste domande. C’è chi ne esce Quanto è importante la prospettiva? momento storico. Momento dal quale sconfitto, disilluso, chi - al contrario - Avere sempre chiaro questo aspetto tutto è scaturito. Riflessione inaccet- s’illumina, s’avvia. quando si interagisce con qualcuno è tabile dall’agnostico, ma formulata E dice bene il professor Atzori: «per la chiave di qualsiasi relazione: ce lo al contrario risulterebbe indigesta al rispondere a queste domande, ci sa- insegnano i mental coach (così trendy credente. Dunque? Come procedere? Il rebbe bisogno di un simposio». Ma l’oc- oggi), ce lo insegnavano i preti dell’ora- dialogo, un terreno comune accettato casione è ghiotta e c’è chi nel pubblico torio, quando sedavano le zuffe dei ra- da entrambi, gli ingredienti basilari incalza. E dunque i relatori cercano di gazzi: basterebbe ricordarlo quando si per riflettere, per crescere. E la FITP essere brevi, di rispondere a turno e parla di interreligione o ci si confronta ci è riuscita, in sordina, nel racconto di ognuno seguendo i personali dettami, con chi la pensa diversamente, soprat- una tarda mattina di novembre. le proprie esperienze personali: tutte tutto in materia di fede, di religione. risposte giuste, tutti pezzi di un gran- E a proposito di religione e secolariz- de puzzle. zazione, tesi avanzate più in là da Eco, Martini risponde: Ritorno al parallelismo con il libro. Che cosa dire sugli argomenti che si Eco scrive: potrebbero chiamare “teologici” e che Quando si affrontano problemi di que- Lei esemplifica con il riso e il sakè, che sta portata occorre mettere le carte in sarebbero potuti diventare materia tavola, a scanso di equivoci: chi pone dell’eucarestia se «per imperscrutabile la domanda deve chiarire da che pro- disegno divino, Cristo si fosse incarna- spettiva la pone e che cosa si aspetta to in Giappone». Ma la teologia non è la dall’interlocutore. Ecco dunque il primo scienza dei possibili o “di ciò che sarebbe chiarimento: a me non è mai accaduto, potuto accedere se...”: essa non può che IL LIBRO di fronte a una donna che si dichiarasse partire dai dati positivi e storici della "INCRIMINATO" novembre/dicembre 2018 ● 19
● WWW.FITP.ORG SAN GIOVANNI ROTONDO CHIAMA: IL MONDO DEL FOLKLORE RISPONDE CON L’OMAGGIO A PADRE PIO di Maurizio Varriano
sempre più evidente che Unirsi per sovvertire una situazione cantanti, personaggi dello spettaco- È nelle grandi città si vive male, che il Mondo non rie- di atavica dormienza e rassegnazio- ne. Unirsi in nome di un Padre che ha lo, gente comune , religiosi, studiosi, professionisti, da ogni dove per unirsi sce più ad esprimere quella saputo, nella semplicità più assoluta, attorno ad un tavolo ed abbattere le giusta voglia di vivere le emozioni e di essere aggregante, essere generoso barriere culturali, le barriere che le essere partecipi a quanto esso espri- e nello stesso momento duro con chi diverse religioni pongono mentalmen- me, in termini di valori e di coinvolgi- della vita ne ha fatto un gioco e non te, le barriere di chi non vuol vedere e mento. uno stile. Il Progetto “Omaggio a Padre sentire dei cambiamenti e delle unicità La qualità della vita è condizionata dal Pio“ è tutto questo. Tutto questo con dell’essere umano. traffico, dalla scarsa pulizia, dalla per- le mille difficoltà e nell’assoluta con- Una concentrazione di idee, di visioni dita di lavoro, da servizi elefantiaci che sapevolezza di poter essere sulle sue diverse che in un’unica figura “San Pio fanno perdere giornate intere a molti- orme, sulle orme di un Padre divenuto da Pietrelcina”, hanno portato ad es- tudini di persone, dallo smog veleno- Santo a furor di popolo. Tutto questo è sere sistematici ed univoci nel percor- so. Le condizioni di vita sono sempre la Federazione Italiana Tradizioni Po- rere una unica strada, quella che non più esterne alla comunicatività, alla polari, tenutaria della Manifestazione ha bivi, deviazioni, disconnessioni: la voglia di essere semplici ma pieni di ed unica organizzatrice. strada dell’Amore! accortezze e di stili che nel tempo si E così, anche il 2018 ha visto realizzar- Una missione compiuta con il più alto sono trasformati in “stalli”, in negligen- si una manifestazione che ha coinvolto, dei voti, una missione che ha spronato ze, invidie, superbia ed antagonismo. nei giorni 23, 24 e 25 novembre, grup- le genti ad essere partecipi del presen- Cosa fare? Bella domanda! La risposta? pi folkloristici, bande musicali, attori, te per un futuro sicuramente all’inse- novembre/dicembre 2018 ● 21
● WWW.FITP.ORG gna dello spirito che Padre Pio ha inon- dato nei profumi di una San Giovanni Rotondo accogliente e piena di sincera partecipazione. Una partecipazione che ha visto coinvolti relatori nazionali ed internazionali del Convegno sull’In- terreligiosità, la partecipazione degli attori nella partita di beneficenza che ha visto la Nazionale di Calcio degli at- tori confrontarsi con la Nazionale della Federazione, la partecipazione che ha visto, come si diceva, la voglia di esser- ci da parte di gruppi folkloristici e di bande che hanno magicamente allieta- to le giornate culminate con il concer- to del Sabato da parte dell’inossidabile Tony Santagata e della domenica con l’ovazione dovuta, meritata, indiscus- sa, da parte di un Albano Carrisi che, prima di ogni cosa, ha voluto fortemen- te visitare i malati ospiti del Centro di Riabilitazione e di Casa Sollievo della Sofferenza. Un Albano che nel riper- la partecipazione e le sincere parole di Una funzione che ha visto la parteci- correre la sua vita, artistica e privata, apprezzamento venute da ogni angolo pazione di migliaia di fedeli da ogni ha stupefatto per empatia, semplicità e di una San Giovanni Rotondo piena di parte del Mondo. Presieduta da Padre grande umanità. silente e sincera accoglienza, avuto il Francesco, appositamente per la Fe- Una rassegna che ha sicuramente, vista culmine nella Messa della Domenica. derazione Italiana Tradizioni Popola- 22 ● novembre/dicembre 2018
ri, la stessa ha avuto momenti di forte nando opportunità di un mondo globa- emozione poiché cantata mirabilmente le, che tra i benefici non si può dire di dal Coro di Agius diretto da Giampie- poter inserire Comunità, aggregazione, ro Cannes con all’organo il maestro Amore e Passione e, non rendere tutto Davide Pinna e dal Gruppo dell’Era- ciò, responsabile di non creare le con- rio di Silvi diretto dal maestro Fran- dizioni per una qualità della vita valida co Costantini ed accompagnato dalla per i cittadini, per le tradizioni, per la voce sublime di Marialuigia Martino. conoscenza. La Federazione Italiana Luoghi comuni per la salvezza di mol- Tradizioni Popolari, sarà sempre il ti, per non perdere opportunità di vita Baluardo di Comunità e Tradizione e, vissuta, emozioni che la globalizza- San Pio, non può che esserne garante zione e la rete internet hanno dilatato ed aspettare con il suo fazzoletto sven- negli spazi di comunicazione dimensio- tolante, la prossima edizione. novembre/dicembre 2018 ● 23
● WWW.FITP.ORG INCREDIBILMENTE CALCIO L’OMAGGIO A PADRE PIO, MANIFESTAZIONE redazione FITP CHE SI È TENUTA A SAN GIOVANNI ROTONDO nche quest’anno la Fede- DAL 23 AL 25 NOVEMBRE 2018, A razione Italiana Tradizioni Popolari con la sua nazio- nale di Calcio ha voluto HA VISTO IL 24 NOVEMBRE sfidare la “montagna” della Nazionale Italiana Attori, quella nata nel 1971, AVERE UN CULMINE e che difficilmente esce sconfitta dai SPORTIVO DI PRIMO ORDINE. campi di calcio. E quella montagna, se pur con difficol- tà, è stata scalata dalla FITP vincendo una partita al cardiopalma con una vittoria arrivata solo ai calci di rigore. 24 ● novembre/dicembre 2018
A DESTRA LA NAZIONALE DELLA F.I.T.P., IN BASSO LA NAZIONALE ITALIANA ATTORI Una selezione, quella della squadra na- zionale attori, composta da personalità che hanno avuto grandi trascorsi an- che nel calcio come l’attore Fabrizio Romondini che ha calcato i campi di serie A, Francesco Giuffrida, indiscus- so leader della squadra e trascinatore ineguagliabile, Francesco Cicchella che ha anche messo a segno un gol da cine- teca, Raffaello Balzo, portiere esperto e decisivo più di una volta, Fabio Fulco che con la sua statuaria fisicità ha reso, nel primo tempo, impenetrabile l’area piccola della propria squadra. Non di minore spessore, ma solo un tantino sotto tono Marco Cassini, An- drea Preti, Ivan Boragine, Christian Marazziti, registra dell’anno con la sua opera “ Disconnessi “ e Domenico Fortunato. La gara si preannunciava incerta per via delle buone risorse tecniche delle squadre. La Federazione messa bene in campo dall’allenatore Tonino Placenti- no, ha visto schierato Angelo Di Maggio in porta, decisivo nel parare il rigore della vittoria, Francesco De Cota, Pio Gravina, Giovanni Merla, vera sorpre- sa dell’incontro, forte del suo passato da calciatore, Benito Ripoli, che nono- stante abbia passato l’età pensionabile allegra. Hanno arbitrato, e bene, la ter- Non sono mancate le giocate leziose ha dato lezioni di calcio in posiziona- na inviata dall’Associazione C.S.A.IN di da parte di molti giocatori quali Beni- mento, regia e ricucitura nei momenti Foggia formata dall’arbitro Nicola Spa- to Ripoli, presidente della Federazio- più difficili per la sua squadra, Antonio no e dai collaboratori Antonio Viscillo ne, soprattutto in fase di interdizione, Ripoli, Francesco Tomasino, Francesco ed Antonio Iorio. di Francesco Cicchella e di Francesco Massa, Giuseppe Sollazzo, Antonio Ci- Una partita vera, con due conduttori Giuffrida in attacco per la formazione sternino e Giuseppe Oriola. Non hanno Maurizio Varriano coordinatore dei degli attori, di Giovanni Merla ed Sol- deluso le attese i sostenitori delle op- Borghi d’Eccellenza ed Enio Drovanti, lazzo nella componente di casa. poste tifoserie coadiuvati dalle bande attore di fama internazionale, che han- Una partita che per decretare la vitto- musicali di Ortona e San Giovanni Ro- no reso divertente ma qualificante una ria, dopo il risultato di parità, con tre tondo nonché dai gruppi folkloristici e partita giocata con grande agonismo goal per parte, dei tempi regolamen- da Street Band che instancabilmente senza dimenticare lo spirito amichevo- tari, ha necessitato dei calci di rigore hanno reso la partita più frizzante ed le e solidale, vero motivo dell’incontro. per assegnare la coppa alla vincitrice. novembre/dicembre 2018 ● 25
● WWW.FITP.ORG ESIBIZIONE DI APERTURA DELLA PARTITA CON I GRUPPI "CORO S. LEONARDO" (SOPRA) E PIZZICHE E MUZZECHE. 26 ● novembre/dicembre 2018
Una partita giocata con grande agonismo senza dimenticare lo spirito amichevole e solidale Grande animosità e tensione si respi- rava alla fine della partita e nel sce- gliere i cecchini dal dischetto. Segno di un agonismo vivo e della voglia di vincere una partita giocata nel segno dell’amicizia. Ma, il calcio è il calcio e le scelte vanno fatte in fretta . Così, fatali i rigori son risultati alla squadra ospite degli At- tori che, mancando la porta in un caso e facendosi parare un rigore dal bravo Angelo Di Maggio, calciato da Andrea Preti, soccombono con il risultato fi- nale di 8 a 6. Evidente, a fine partita, la manifesta- zione di rabbia e delusione da una par- te e di felicità dall’altra che non hanno penalizzato il clima di festa che ha ac- compagnato tutti sino alla premiazio- ne dei due capitani in campo, Benito Ripoli per la FITP e Francesco Cicchel- la per la Nazionale Attori. Un Campo, quello di San Giovanni Rotondo, che ha vissuto una giornata di festa vera, di aggregazione ma so- prattutto di spirito umano che a volte rinunciamo a possedere. Si ripeta la magia e che la stessa diven- ti fonte di riflessione per tutti. Anche questa è la mission della Fede- razione Italiana Tradizioni Popolari. Che sia sempre e che vinca sempre il migliore! novembre/dicembre 2018 ● 27
● WWW.FITP.ORG OMAGGIO A PADRE PIO 23 - 25 NOVEMBRE 2018 SAN GIOVANNI ROTONDO AGGIUS ARZACHENA 28 ● novembre/dicembre 2018
I GRUPPI BANDA DI ALTAMURA BANDA U. GIORDANO CORO LERARIO BANDA ORTANOVA novembre/dicembre 2018 ● 29
● WWW.FITP.ORG OMAGGIO A PADRE PIO ECO DEL GARGANO GREGORIANO I GARGARENSI I PICCOLI DELL'ECO 30 ● novembre/dicembre 2018
I GRUPPI LA MURGIA LAPECHERONZA LU BARCARULU MOTL LA FNODD novembre/dicembre 2018 ● 31
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