NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...

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NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
● novembre/dicembre 2018
                                                                                                                                                                                       INTERNATIONAL STANDARD SERIALNUMBER 2532-2036

                                                                                                                   Rivista bimestrale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari
POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% S1/FG - N. 06 - ANNO 2018 - IL FOLKLORE D’ITALIA

                                                                                                                                  NATALE 2018
                                                                                                                               OMAGGIO A PADRE PIO
NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
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         Lasciamoci riscaldare dalla tenerezza del Dio-Uomo
         Mancano pochi giorni alla fine di questo 2018 e si sta avvicinando il Santo Natale. Un altro anno se ne va pieno di gioie, di sofferenze, di
         lotte, di vittorie, di sconfitte, di sogni e smarrimenti. Mesi e giorni che hanno segnato nella vita di noi umani avvenimenti lieti e tristi, che ci
         hanno accompagnati in quella meravigliosa avventura che è la vita stessa.
         La nuova nascita (Dies natalis), illuminata dalla Luce di Colui che salva, guiderà coloro che credono, verso un cammino di speranza, di
         amore e di serenità.
         Un evento straordinario, che si fa tempo sacro e propizio, chiuderà questo lento scorrere dei giorni: il Santo Natale.
         Un giorno particolare, illuminato dalla Luce di Colui che, nascendo, ha mostrato agli uomini di buona volontà e pieni di speranza, la verità
         e la “vera via” per non morire mai.
         Un Dies natalis, per tutti noi, rigeneratore e pieno di amore, serenità e speranza di ogni bene.
         È ciò che auguro a tutti voi: Colleghi, Famiglie e mondo FITP tutto. Auguro anche che il genere umano ritrovi la pace e che tutti i popoli
         parlino una sola lingua: quella dell’Amore per i propri fratelli. Spero che il nuovo anno dia a tutti una grande pace nell’anima e nel cuore,
         porti una pace senza tramonto, ci dia la volontà di essere forti nelle avversità, lieti nella gioia, speranzosi e sereni nell’attesa dei giorni che
         verranno… vivere “non come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”(Dante)… Sic itur ad astra.
         BUON NATALE E SERENO E FELICE NUOVO ANNO.
                                                                                                                                                      Benito Ripoli

                                                 Segreteria                   Consulta Scientifica      LAZIO                 TRENTINO A.A.              LOMBARDIA
                                                 Presidenza Nazionale         PRESIDENTE                Giuseppe              Attilio Gasperotti         Fabrizio Nicola
                                                 Via San Nicola, 12           Mario Atzori              d’Alessandro
                                                 71013 San Giovanni R. (FG)                                                   UMBRIA                     MARCHE
                                                 Tel. e Fax: 0882.441108      COMPONENTI                LIGURIA               Francesco Pilotti          Sandra Stopponi
                                                 benitoripoli@tiscali.it      Leonardo Alario           Giuliano Travi
                                                                              Vincenzo Alliegro                               Valle d’Aosta              MOLISE
F.I.T.P. - Federazione Italiana                  Ufficio tesseramento         Letizia Bindi             LOMBARDIA             Susi Lillaz                Michele Castrilli
                                                 Via San Sebastiano, 16/18    Gian Luigi Bravo          Enzo Felotti
Tradizioni Popolari
                                                 98122 Messina                Pino Gala                 Dionigi Garofoli      VENETO                     PIEMONTE
                                                 Tel. e Fax: 090.771398       L. M. Lombardi Satriani                         Gianni Marini              Bernardo Beisso
Sede legale: Via San Nicola, 12                  tesseramento@fitp.org        Ignazio Macchiarella      MARCHE
71013 S. Giovanni Rotondo                                                     Raffaele Mazzacane        Mario Borroni         Presidenti                 PUGLIA
                                                 Segretario generale          Alessandra Gasparroni                           Comitati Regionali         Concetta Masciale
                                                 Contrada Chiusa Lotto 4/b                              MOLISE                ABRUZZO
Segreteria del Presidente Naz.                   Loc. Simeri Mare             Consiglio Nazionale       Maria Monaco          Fidio Bianchi              SARDEGNA
Via San Nicola, 12                               Villaggio Santa Lucia        COORD. NAZIONALE                                                           Gianfranco Uda
                                                 88050 Simeri Crichi (CZ)     Maria Monaco              PIEMONTE              BASILICATA
71013 S. Giovanni Rotondo
                                                 Tel.: 0961.881609                                      Bernardo Beisso       Pietro Basile              SICILIA
Tel. e fax +39 0882 441108                       0961.794388                  Consiglieri                                                                Alfio Russo
                                                 Fax: 0961.881491             ABRUZZO                   PUGLIA                CALABRIA
                                                 francomegna@email.it         Maria L. De Dominicis     Vittorio Coriglione   Marcello Perrone           TOSCANA
                                                                                                        Antonio Greco                                    Francesco Castelli
                                                 Ufficio tesoreria            BASILICATA                                      CAMPANIA
                                                 C.da Conca d’Oro,            Pasquale Casaletto        SARDEGNA              Francesco Tortoriello      TRENTINO A.A.
                                                 Garden Ville, 16                                       Stefano Demelas                                  Attilio Gasperotti
                                                 98168 Messina                CALABRIA                  Mario Pau             EMILIA ROMAGNA
                                                 Tel. 090.355604              Carmine Gentile           Luigi Usai            Sauro Casali (comm.)       UMBRIA
                                                 tobiarinaldo@virgilio.it     Andrea Addolorato                                                          Floriano Zangarelli
                                                                                                        SICILIA               FRIULI V. GIULIA
                                                 Ufficio stampa               CAMPANIA                  Angelo Scolaro        Giampiero Crismani         VALLE D’AOSTA
                                                 sinkronia srl - foggia       Ciro Marino               Giuseppe Restivo                                 Susi Lillaz
                                                 ufficiostampa@fitp.org       Antonio Visconte                                LAZIO                      (comm. straordinario)
                                                                                                        TOSCANA               Salvatore L. Bonventre
                                                                              EMILIA ROMAGNA            Marco Fini                                       VENETO
                                                                              Sauro Casali                                    LIGURIA                    Erik Zanatta
                                                                                                                              Milena Medicina
                                                                              FRIULI V. GIULIA
                                                                              Renato Perin

2 ● novembre/dicembre 2018
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IL FOLKLORE D’ITALIA

                  FEDE E RELIGIOSITÀ POPOLARE
                                            ligioni. Per esempio, il Cristianesimo,       te sacro al quale rivolgere le preghiere
                                            nel contesto socio/culturale occiden-         per ottenere protezione e «grazie». È
di Vincenzo Cocca                           tale, a partire da oltre 2000 anni, ha        opportuno precisare, a questo punto,
                                            costituito, fra l’altro, un’importante ri-    che, in tutte le credenze e fedi religio-
                                            voluzione sociale e culturale oltre che       se, da un lato si hanno gli specialisti
             n tutte le realtà geografi-    religiosa. Come è noto, il Cristianesimo      del sacro, cioè coloro che detengono i

    I        che, nelle diverse culture
             e nei differenti contesti
                                            ha la sua storia e in quanto istituzione
                                            gestita da uomini, sebbene per propria
                                                                                          canoni teologici della religione social-
                                                                                          mente professata, dall’altro canto ci
             storici gli uomini hanno       concezione sia voluta e guidata da Dio        sono i fedeli che costituiscono la co-
sempre avuto bisogno di sopperire           in quanto prodigo di benevola «prov-          munità dei credenti; gli specialisti del
ai propri limiti operativi e alle conse-    videnza», ha attraversato situazioni e        sacro formano il corpo sacerdotale
guenti crisi esistenziali ricorrendo al     momenti sia positivi che di crisi sul-        definito clero; questo, insieme ai fedeli
divino, ovvero a entità soprannaturali      la base del sistema e dell’opera degli        laici costituisce, nella pratica religiosa,
alle quali chiedere aiuto e protezione.     specialisti del sacro (cioè, del corpo        l’insieme sociale della Chiesa. È in tale
Da qui l’istituzione culturale e sociale    sacerdotale, i sacerdoti) che storica-        quadro, però, che si colloca la distin-
del sacro, delle diverse religioni e del-   mente ne hanno elaborato e gestito la         zione di sacro e profano e della relativa
le relative credenze in divinità che, in    liturgia, ovvero i rituali rivolti a Dio, a   gestione del potere religioso da parte
generale, caratterizzano le grandi re-      Cristo e ai santi che formano l’orizzon-      degli operatori o specialisti del sacro

                                                                                                             novembre/dicembre 2018 ● 3
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(la gerarchia dei sacerdoti), rispetto ai    mente di competenza della gerarchia          da santi taumaturghi si sono sviluppati
“laici” o “profani” che ne sono esclusi      sacerdotale che svolge, in tale modo,        e sono stati acquisiti in modo autono-
nell’elaborazione e produzione della         un’assoluta egemonia dell’interpreta-        mo, producendo particolari forme ri-
teologia.                                    zione dei testi sacri e della stessa li-     tuali di religiosità popolare. In questo
Nella Chiesa cristiana prima, e dopo la      turgia. Tuttavia, fin dai primi periodi,     modo, la fede popolare, può seguire
riforma protestante, in quella cattoli-      nella loro particolare organizzazione        una propria liturgia, basata sulle esi-
ca, il clero ha storicamente elaborato,      le diverse comunità cristiane, diffu-        genze e sui bisogni dei fedeli. Ne deriva
tramite diverse apposite riunioni, defi-     se dalle regioni mediorientali fino a        così il formarsi, a livello popolare, di
nite concili, dei propri vertici gerarchi-   quelle occidentali dell’antico impero        una grande quantità di devozioni per
ci, un complesso sistema di principi e       romano, hanno interpretato l’Antico          i santi ai quali chiedere grazie e pro-
norme liturgiche sostanzialmente ba-         e il Nuovo Testamento ciascuna con la        tezione. I fedeli, dopo aver ricevuto la
sate sui fondamentali testi sacri reli-      propria autonomia; però, una partico-        «grazia» e conseguentemente «prote-
giosi, la Bibbia e il Vangelo che, come è    lare opera di coesione ideologica, come      zione», così come impone la norma so-
noto, costituiscono i presupposti stori-     è noto, risulta espressa dagli Atti degli    ciale della reciprocità, cioè dell’istituto
co-culturali sia della religione ebraica     apostoli e soprattutto dalle lettere di      del «dono», sentono l’obbligo di ringra-
che di quella cristiana, in quanto sua       san Paolo, il quale costituisce, di fatto,   ziare portando al santo miracoloso un
derivazione.                                 il grande organizzatore e fondatore          «ex voto» o un’offerta che ricordi a fu-
Attualmente, nella Chiesa cattolica,         del Cristianesimo che diventa Chiesa.        tura memoria «la grazia ricevuta». In
queste norme e principi liturgici co-        Quest’ultima, poi celebrerà numerosi         tale sistema si colloca l’attuale fede e
stituiscono, di fatto, le regole ufficiali   concili e sinodi per stabilire le norme      devozione popolare rivolta a san Pio da
seguite dai sacerdoti, secondo la strut-     cristiane di comportamento.                  Pietralcina, meglio noto come «Padre
tura della loro gerarchia, e quindi in-      In tale quadro, in base ai dislivelli eco-   Pio» dei francescani cappuccini di San
dicate ai fedeli “laici” o “profani” che     nomici e culturali che storicamente si       Giovanni Rotondo. In questa località,
le devono adottare per obbedienza di         formano in tutte le società, cioè nelle      Padre Pio ha vissuto e ha fatto nume-
fede religiosa. Questa è la pratica pe-      realtà sociali culturali subalterne dei      rosi miracoli che suscitano una forte
dagogica che procede da oltre 20 secoli      fedeli “laici” o “profani”, ovvero so-       attrazione di pellegrinaggi per richie-
nelle chiese cristiane, in generale, e in    prattutto delle plebi rurali ed urbane,      ste di «grazie»; tra questi pellegrinag-
quella cattolica, in particolare, in cui     spesso illetterate, i contenuti profetici    gi ci sono quelli organizzati dai gruppi
il controllo della religione e dell’an-      veicolati dai racconti evangelici dei mi-    folklorici della F.I.T.P. che annualmente
damento dell’anno liturgico è pretta-        racoli e dei prodigi fatti da Gesù e poi     rendono omaggio a «Padre Pio».

4 ● novembre/dicembre 2018
NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
SOMMARIO ● novembre/dicembre 2018

in copertina
Natale 2018
e Omaggio a Padre Pio

nov/dic
Il Folklore d’Italia
Rivista bimestrale d’informazione, di ricerche
e studi demo-etno-antropologici
Anno XX n. 06 2018
Registrazione al Tribunale
di Foggia n. 9 dell’8 aprile 2008
ISSN 2532-2036
DIRETTORE RESPONSABILE:
Vincenzo Cocca

DIREZIONE EDITORIALE: Benito Ripoli

COMITATO SCIENTIFICO E REDAZIONALE
Mario Atzori, Gian Luigi Bravo,
Luigi Lombardi Satriani,
Raffaello Mazzacane, Domenico Scafoglio,
                                                                               Il Presidente Ripoli, consegna il riconoscimento ad Aldo Patruno
Maria Margherita Satta, Enzo Spera,
Ottavio Cavalcanti, Letizia Bindi,
Ignazio Macchiarella, Enzo Vinicio Alliegro,
Giuseppe Michele Gala, Leonardo Alario,
Alessandra Gasparroni, Francesco Lettera,
Loredana Bruno, Enzo Palma,
Enzo Fortunati

PROGETTO GRAFICO
Edizioni Sinkronia.it
Via Napoli, 6/B - Foggia
email: info@sinkronia.it

STAMPA: Printek - Fg
Via di San Giuliano 15 - Foggia
tel. 0881 070018

FITP
PRESIDENTE NAZIONALE
Benito Ripoli

VICE PRESIDENTI
Fabrizio Cattaneo, Nino Indaimo

ASSESSORI EFFETTIVI
Gerardo Bonifati, Enzo Cocca,
Fabio Filippi, Antonio Giuliani,                 06 GENTE IN CAMMINO,                                     08 NATALE,                                                  15 OMAGGIO DELLA F.I.T.P.
Luigi Scalas, Pamela Trisciani                      ADUNATA INTORNO                                          RIFUNZIONALIZZAZIONE                                        A PADRE PIO
ASSESSORI SUPPLENTI                                 AD UN SANTO                                              E GLOBALIZZAZIONE
Giuliano Ierardi, Mario Srebotuyak
                                                    DI PREGHIERA
SEGRETARIO GENERALE
Franco Megna
                                                    E DI SOFFERENZA
VICE SEGRETARIO GENERALE
Donatella Bastari

TESORIERE
Tobia Rinaldo

VICE TESORIERE
Santo Gitto

COLLEGIO SINDACI REVISORI
Giampiero Cannas (Presidente)
Francesco Fedele (Vice Presidente)
Giancarlo Castagna (Membro Effettivo)
Fedele Zurlo (Membro Supplente)
Elisabetta Mannoni (Membro Supplente)

COLLEGIO PROBIVIRI
Nando Fiore (Presidente)
Silvio Giannoni (Vice Presidente)
Nicola Bove (Membro Effettivo)                   33 RASSEGNA                                              40 5a EDIZIONE DEL PREMIO                                   50 IL FOLKLORE
Andrea Marchesani (Membro Supplente)
Francesco Pilotti (Membro Supplente)
                                                    INTERNAZIONALE                                           INTERNAZIONALE                                              PER LA VITA
                                                    VITTORIO DE SETA                                         “GIUSEPPE COCCHIARA”                                        A BERGAMO
COMITATO D’ONORE FITP
Presidente Emerito, Lillo Alessandro                DI DOCUMENTARI
Staff del Presidente: Ida Boffelli, Bruno
                                                    ETNOGRAFICI
Bordoni, Mario Borroni, Ivo Di Matteo,
Francesca Grella, Matteo Russo, Pietro
Salcuni, Pietro Arrigoni

Cerimoniere: Michele Putrino                       Tutti gli articoli riportati in questo numero sono visibili sul sito internet www.fitp.org - Le foto di questo numero sono di Sanader Tihomir.

                                                                                                                                                                              novembre/dicembre 2018 ● 5
NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
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GENTE
IN CAMMINO,
ADUNATA INTORNO AD UN SANTO
DI PREGHIERA E DI SOFFERENZA

  FEDE, FOLKLORE,
  FRATELLANZA…PACE
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NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
“È tutto un popolo – ha detto Padre           ti, dipanatisi nei tre giorni del freddo
                                             Francesco Di Leo, Rettore del Con-            novembre. Momenti di vera, autentica
di Benito Ripoli                             vento dei Padri Cappuccini, nell’acco-        gioia e cristiana letizia, per venerare
                                             glienza fatta ai gruppi al termine della      un Santo che ha illuminato e continua
                                             suggestiva fiaccolata dal centro città,       a guidare il nostro cammino. Un viatico
              a Fede è anche gioia, com-     alla Basilica di San Pio. Tanti figli degli   di amore, di speranza e di fede verso la

   L          presa quella di lanciare al
              cielo la propria voglia di
                                             antichi Padri, cuori pulsanti delle itali-
                                             che terre, sono qui convenuti, in questa
                                                                                           casa terrena di San Pio:
                                                                                           Spe salvi facti sumus, nella speranza sia-
              cantare, ballare, suonare      affascinante terra garganica, protesi in      mo stati salvati…la fede è speranza (let-
nel nome della “Pace”. Da sempre, d’al-      un cammino di speranza, di amore, di          tera enciclica Spe salvi, Benedetto XVI).
tronde, il rapporto Uomo e Fede è stato      amicizie e di rinnovamento, per incon-        Ogni momento della manifestazione è
un momento pregnante di vita e, sotto        trare San Pio da Pietrelcina”.                stato un crogiuolo di emozioni, un pa-
l’aspetto antropologico, ha rappresen-       Nelle tre giornate programmate (23-           niere di essenze religiose, che sembra-
tato un capitolo fondamentale della          24-25 novembre) sono convenuti a San          vano stridere con il fare profano della
conoscenza.                                  Giovanni Rotondo tantissimi folklorici        musica folklorica, in realtà hanno rap-
Per me che sono di San Giovanni Ro-          pellegrini, provenienti dalle varie re-       presentato un momento di estasi cultu-
tondo è stata una gioia indescrivibile       gioni italiane, per venerare e rendere        rale che si è differenziato per, luoghi e
organizzare, ancora una volta, una           omaggio a Padre Pio e pregare per la          idiomi locali...un forziere d’inesauribile
manifestazione, che ha cantato le lodi       pace nel mondo, insieme a tanti rappre-       bellezza e un momento, antropologi-
del Signore, attraverso l’esaltazione di     sentanti delle varie Religioni.               camente pregnante, di fede nel segno
uno dei suoi figli prediletti, Padre Pio     Un cammino di fede, speranza, amore e         della Pace.
da Pietrelcina. E stato un momento di        rinnovamento, alla ricerca del vero Be-       Gente in cammino, adunata attorno
Fede e commozione, che ha intenerito i       ne che nutre lo Spirito, in quella mera-      ad un Santo di preghiera e di soffe-
cuori più duri. Commozione, suggestio-       vigliosa avventura che è la vita stessa.      renza: “succederà per voi il miracolo
ne ed emozioni. Una fiumana di perso-        Momenti d’intensa religiosità, come il        che è successo per Padre Pio? Guar-
ne del mondo delle Culture popolari col      già citato silente pellegrinaggio nella       date che fama ha avuto, che clientela
suo “bagaglio”, composto dai colori, dai     Cripta, che conserva i resti mortali di       mondiale ha adunato intorno a sé! Ma
suoni, dagli abiti tradizionali dei Gruppi   Padre Pio, ma anche luci e colori che         perché? Forse era un filosofo? Perché
folklorici, dalle divise delle Bande musi-   hanno rischiato di essere “dissacranti”       era un sapiente? Perché aveva mezzi a
cali, ha dato vita ad un corteo ordinato     in un contesto, normalmente mesto,            disposizione...?
e silenzioso illuminato dai flambeaux.       come il sagrato del Santuario.                Perché diceva la messa umilmente, con-
Un ricordo di luci, ricordando e pregan-     La tomba di Padre Pio, è diventata,           fessava, dal mattino alla sera ed era,
do Padre Pio.                                ormai, punto d’incontro e luogo della         difficile a dire, rappresentante stampa-
Essere al cospetto di un grande, anche       memoria, nella visione di un pellegri-        to delle Stigmate di Nostro Signore: era
se umile frate, è un’esperienza unica,       naggio di genti, portatrici di diverse        uomo di preghiera e di Sofferenza”(Sua
una sensazione straordinaria, che ha         culture popolari, che costituiscono la        Santità Paolo VI, 1971).
fatto pulsare forte il cuore di tutti i      linfa vitale ed il cuore pulsante della       Sono venute in tanti a cantare, suonare,
figli della nobile e prestigiosa famiglia    religiosità.                                  ballare, gioire nella fede, ma, soprattut-
FITP. Sono saliti, come novelli pellegri-    Pellegrinaggi e feste popolari hanno, da      to, a pregare. Questo “evento” rimarrà
ni, sulla montagna sacra, per invadere,      sempre, accompagnato gli umani nel            nella mente di ogni partecipante-pelle-
gioiosamente, la città del Santo del Gar-    loro faticoso cammino esistenziale.           grino e sarà custodito nel cuore di tutti
gano con fede incrollabile e giovanile       Ora lo posso affermare, suggestivi ed         noi e nella Casa della Memoria della cit-
entusiasmo.                                  emozionanti, sono stati tutti gli even-       tà di San Giovanni Rotondo.

                                                                                                              novembre/dicembre 2018 ● 7
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NATALE,
RIFUNZIONALIZZAZIONE
E GLOBALIZZAZIONE

8 ● novembre/dicembre 2018
NATALE 2018 OMAGGIO A PADRE PIO - novembre/dicembre 2018 - Federazione Italiana ...
di Mario Atzori

             a circa 1800 anni, per le       gruppi familiari ed etnici, con intento      sinodi e concili, arrivò a rifunzionaliz-

  D          popolazioni di fede e cultu-
             ra cristiana il Natale costi-
                                             di allacciare rapporti di parentela, di
                                             collaborazione e di alleanza. In pratica,
                                                                                          zare gli antichi rituali precristiani del
                                                                                          periodo invernale trasformandoli nel
             tuisce un momento festivo       nell’economia agropastorale del mon-         particolare momento della nascita di
importante con il quale si ricorda e si      do antico romano, i Saturnali hanno          Gesù; nello stesso contesto culturale
tramanda la nascita di Gesù che, con la      costituito il presupposto ideologico-re-     di trasformazione, numerosi luoghi di
sua vita esemplare riportata nei Van-        ligioso dell’organizzazione sociale e        culto precristiani furono adeguati alla
geli costituisce il fondamento della teo-    delle connesse istituzioni politiche che     liturgia e ai culti della nuova fede; inol-
logia e della relativa liturgia della fede   storicamente nell’antica Roma furono         tre, si deve rilevare che, nello stesso
cristiana. È noto agli studiosi di storia    realizzate.                                  contesto e periodo, il Cristianesimo, in
del Cristianesimo che non si conosce         Nel complesso e costante processo            quanto istanza messianica socialmen-
l’esatta data della nascita di Gesù; tut-    di rifunzionalizzazione dei fatti cul-       te rivoluzionaria, era stato accolto da
tavia, nelle congetture che, nei primi       turali, sebbene il Cristianesimo sia la      numerosi intellettuali e soprattutto
due secoli, sorsero tra le comunità          nuova fede espressa e donata da Dio          dagli abitanti delle città; in sostanza,
cristiane si arrivò a stabilire che il pe-   come «contratto e patto della nuova          da fede nata tra il sottoproletariato
riodo della nascita fosse invernale, in      alleanza», gli uomini, nel processo di       agricolo mediorientale era passata ad
coincidenza con i riti allora dedicati       umanizzazione della nuova fede, inevi-       essere professata soprattutto dai ceti
alla divinità solare Mitra che, nell’Im-     tabilmente la adeguano alle particola-       medi urbani dell’impero, lasciando gli
pero Romano, coincidevano con i Sa-          ri esigenze e situazioni storiche in cui     abitanti dei villaggi delle campagne
turnali, antichi festeggiamenti rituali      essi operano. Infatti, da qui deriva, nei    nella condizione di pagani.
istituiti in onore di Saturno, divinità      primi secoli, il processo di rivoluzione     Nel processo di rifunzionalizzaione
che sovraintendeva le attività agricole      socio-culturale che hanno subito le          delle feste invernali precristiane fu
a cui, tra dicembre e gennaio, veniva-       prime comunità cristiane; indicazio-         semplice per la Chiesa cristiana fis-
no offerti doni di ringraziamento per        ni ed esempi interessanti si ricavano        sare la data della nascita di Gesù il 25
l’annata appena conclusa e rivolte ri-       negli Atti degli apostoli e, in partico-     dicembre, data che coincideva con i
chieste propiziatorie per quella futura.     lare, nelle lettere di San Paolo che fu il   precedenti rituali compiuti in onore
Si trattava di feste molto intense           principale organizzatore della Chiesa        di Mitra (la divinità Solare), in coinci-
espresse con forme di tipo carneva-          Cristiana. È in tale quadro, infatti, che    denza con il solstizio d’inverno, istitu-
lesco, con l’accensione rituale di falò,     si forma la gerarchia sacerdotale che,       iti dall’Imperatore Aureliano nel 274 d.
con scambi di doni tra le persone e i        tramite specifiche riunioni definite         C. Per contro, nelle comunità cristiane

                                                                                                             novembre/dicembre 2018 ● 9
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                                                                                        La tradizione
                                                                                        del presepe
                                                                                        si è diffusa
                                                                                        a livello popolare

                                                                                        delle gerarchie ecclesiastiche che li
                                                                                        hanno tollerati senza giudicarli etero-
                                                                                        dossi. Esempi noti di tali adeguamenti
                                                                                        che col tempo si sono costantemente
                                                                                        rifunzionalizzati sono l’albero natali-
                                                                                        zio, il presepe, il Babbo Natale, le sa-
                                                                                        cre rappresentazioni dell’Avvento e gli
                                                                                        scambi di doni e auguri.
                                                                                        Fra questi, la tradizione dell’albero di
                                                                                        Natale dal quale pendono festoni e og-
                                                                                        getti colorati sarebbe un particolare
                                                                                        esito sincretico che accoglie, nella ri-
                                                                                        tualità festiva cristiana, concezioni e
                                                                                        pratiche religiose precristiane dell’an-
                                                                                        tica cultura germanica.
                                                                                        Per esempio, il presepe, oltre a riman-
                                                                                        dare alle pratiche rituali medievali del-
                                                                                        le sacre rappresentazioni nelle quali, a
                                                                                        livello popolare, venivano messi in sce-
                                                                                        na momenti significativi della vita di
                                                                                        Gesù, fra questi la passione, la morte
                                                                                        e resurrezione, ricorda la riproduzio-
                                                                                        ne statuaria della Natività attribuita
                                                                                        a San Francesco che, dopo un viaggio
                                                                                        in Palestina, nel 1223 a Greggio ne ha
                                                                                        realizzato la prima rappresentazione,
                                                                                        dopo aver ottenuto l’autorizzazione da
                                                                                        papa Onorio III. Da quell’esempio em-
                                                                                        blematico, la tradizione del presepe si
orientali di tradizione greca, questa        stato adeguato alle particolari con-       è diffusa a livello popolare; le diverse
data, già dal III secolo era stata fissata   dizioni storiche e culturali delle po-     aree culturali europee lo hanno adot-
il 6 gennaio; questa tradizione ancora       polazioni che lo festeggiano ancora        tato riplasmandolo in base alle proprie
oggi è seguita dalle chiese ortodosse        oggi. Nelle realizzazioni dei differenti   dimensioni storiche e culturali; per
greche di rito orientale, mentre quel-       adeguamenti spesso sono intervenute        esempio, sono state realizzate statuine
le di rito ortodosso slavo celebrano il      autonome interpretazioni della festa       di personaggi per costituire la rappre-
Natale il 7 gennaio.                         da parte dei ceti popolari che hanno       sentazione scenica della Natività pren-
Nella storia della Chiesa occidentale        adottato forme simboliche e compor-        dendoli dalla vita reale del tempo. Per
latina, nel corso dei secoli, il Natale è    tamenti spesso sfuggiti al controllo       le regioni italiane le statuine più note

10 ● novembre/dicembre 2018
e particolari del presepe sono quelle          tutto dal commercio finanziario, cioè         delle ideologie, in cui gli operatori so-
napoletane, realizzate dalla famosa            dal commercio del valore del denaro           no lontani e sconosciuti, con una forte
tradizione di ceramisti campani in             con il denaro, si verificano importanti       capacità di manipolare le coscienze a
seguito diventati anche plasmatori di          trasformazioni nei rapporti sociali, tra      livello globale per governare il sistema
cartapesta. Inoltre, in ambito popola-         i quali quelli basati sulla reciprocità.      economico e conseguentemente quello
re, interpretando il racconto evangeli-        L’istituto sociale del dono e della reci-     culturale, nel quale vengono inglobate
co dell’adorazione dei pastori presenti        procità, come è antropologicamente            in un’unica dimensione tutte le diver-
nella zona in cui sorgeva la grotta della      noto, nelle società preindustriali costi-     sità individuali.
Natività e delle connesse offerte dei Re       tuisce il fondamento della solidarietà        Infatti, è in tale quadro che, nel corso
Magi, Melchiorre, Baldassarre e Gaspa-         sociale, particolarmente espressa in          di 20 secoli, il grande messaggio rivo-
re che portavano in dono oro, incenso          occasioni festive (battesimi, matrimo-        luzionario del Cristianesimo rischia
e mirra, a Natale si fonda la tradizio-        ni, ecc.); in questo quadro ideologico si     di essere imbrigliato; di fronte a que-
ne dello scambio sociale di doni e re-         colloca lo scambio di doni praticato per      sto rischio, nel quadro delle differen-
gali tra familiari, parenti ed amici; in       Natale.                                       ti contraddizioni politico-culturali e
pratica, viene ribadito l’antico istituto      Nel processo di adeguamento e di ri-          sociali, in questi ultimi decenni, sono
sociale del dono e della reciprocità           funzionalizzazione alle attuali esigen-       comparse le istanze dei fondamenta-
come è antropologicamente noto, in             ze, le antiche tradizioni natalizie dello     lismi religiosi, sociali e culturali. Ciò
quanto sistema per confermare l’u-             scambio di doni sono state assorbite          significa che, nella pratica quotidia-
nità del gruppo sociale e soprattutto          nel quadro del sistema commerciale            na, gli uomini non accettano di essere
i rapporti di reciproca solidarietà. Di        contemporaneo, ovviamente conser-             omogeneizzati e uniformati in un’unica
fatto, l’offerta di doni fatti alla divinità   vando alcuni caratteri del passato, in        dimensione economico-sociale, voglio-
per ottenere «grazie» (ovvero, benefici        cui erano controllate e gestite dalla         no mantenere le proprie individualità
miracolosi) risulta sbilanciata rispet-        comunità locale; in pratica, il dono          culturali.
to alla materialità del dono offerto dal       cerimoniale e la reciprocità, in quan-        Da qui, sicuramente con possibili com-
devoto richiedente il «beneficio», tanto       to sistemi di coesione sociale, sono          plesse contraddizioni e trasformazioni,
da trasformarsi in debito.                     passati dal controllo economico locale        la speranza di un rinnovamento cul-
A questo punto è opportuna una rapi-           al sistema economico globale, dove le         turale fondato su un neoumanesimo
da analisi storico-economico-sociale           scelte dei doni da offrire ai parenti e       economico e sociale in base al quale
della cultura occidentale; in particola-       agli amici sono indotti da altri, da cen-     l’antico messaggio del Natale e del Cri-
re, nel contesto storico europeo con il        tri di potere che volta per volta, con l’e-   stianesimo possa essere riconfermato
passaggio dal sistema economico an-            laborazione esterna dei gusti, decidono       e diffuso secondo l’antico dettato evan-
tico a quello feudale e quindi a quello        per noi cosa si dovrà regalare a Natale.      gelico che prevede la partecipazione di
mercantile dell’epoca moderna fino a           Si tratta di una forma nuova, partico-        tutti «alla mensa del Padre», ovvero di
giungere a quello contemporaneo, nel           larmente sofisticata rispetto al pas-         poter disporre del necessario per vive-
quale la ricchezza è realizzata soprat-        sato, di elaborazione del consenso e          re come recita il «Padre nostro».

                                                                                                               novembre/dicembre 2018 ● 11
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OMAGGIO
DELLA F.I.T.P. A
PADRE
PIO
 di Maurizio Varriano

12 ● novembre/dicembre 2018
Omaggio a Padre Pio” è        Dorel Cosma, Presidendiale del Folklo-       e mode da un angolo del mondo all’al-

   “         una delle manifestazioni
             di punta della Federazione
                                           re, Beni Vasile e Feier Nicolae, padri
                                           della Chiesa Ortodossa Bizzantina, An-
                                                                                        tro, annullando distanze di migliaia di
                                                                                        chilometri. Ma soprattutto perché da
             Italiana Tradizioni Popo-     tonio Cisternino, primario di urologia       tempo il nostro Paese è un luogo di ac-
lari, cresce e si apre al Mondo. A San     dell’Ospedale Casa del Sollievo di san       coglienza per migliaia di immigrati che
Giovanni Rotondo l’incontro dal tito-      Giovanni Rotondo, Pop Pahoxie, Giam-         vengono in Italia dal sud e dell’est del
lo “Dialoghi Interreligiosi nella Terra    piero Cannas, Santino Gitto, Gaetano         mondo. Questa nuova realtà ci stimola
di San Pio”. Nella giornata di sabato      Cusenza assessore alla cultura della         a fare maggiore attenzione alle diver-
24 novembre, dire che si è tenuto un       provincia di Foggia, Costanzo Casca-         se religioni presenti nelle nostre real-
incontro/dibattito sul dialogo tra re-     villa, sindaco di San Giovanni Rotondo,      tà, sia a quelle “arrivate da poco”, sia a
ligioni, è davvero diminutivo. Infatti,    Benito Ripoli, presidente della Fede-        quelle che già da moltissimi secoli so-
si è iniziati a costruire un ponte con     razione Italiana Tradizioni Popolari,        no parte integrante della storia e della
fondamenta e piloni indistruttibili e      promotrice dell’incontro, coordina-          cultura italiana: l’ebraismo, le chiese
dalla portata immane. Una delle gran-      ti dal prof. Mario Atzori già docente        cristiane diverse da quella cattolica.
di opportunità e principale scopo della    dell’Università di Sassari, esperto in       Purtroppo, però, l’Italia non è ancora
Federazione, è proprio abbattere le di-    antropologia e conoscitore indiscusso        veramente attrezzata per accogliere
versità e porre al centro le cosiddette    delle tradizioni e delle diverse religioni   tutte queste diversità e spesso siamo
tradizioni popolari che, senza ombra di    mondiali, hanno dato il via ad un incon-     portati a considerarle più come una
dubbio aggregano, abbattono barrie-        tro che man mano ha invaso la platea di      minaccia che come una risorsa.
re invalicabili per la politica, rendono   visibile interesse tanto da suscitare un     La paura nasce dalla non conoscenza.
partecipi e donano allegria e spiritua-    dibattito dai toni fortemente culturali      E, chi meglio della Federazione Italia-
lità senza eguali.                         e di notevolissimo spessore scientifico.     na con quella Mondiale delle Tradizio-
Una platea di relatori, di più religioni   Da molti anni, in Italia, la realtà delle    ni Popolari, scrigni e custodi di quello
che ha saputo interporsi allo scetti-      religioni non cristiane si è fatta vicina.   che è l’essenza della vita, di quello che
cismo ed alla voglia di essere “unici”,    Fino ad alcuni decenni fa per conosce-       è il modo più genuino di vivere poteva
che ha dato significato altissimo ad un    re l’Islam, o l’Induismo, o il Buddhi-       gettare le basi, il seme, per un dialogo
incontro/dibattito diventato man ma-       smo bisognava affrontare un viaggio,         interreligioso al solo scopo di unire e
no un incontro “d’Incontro”, una forte     imparare lingue diverse e immergersi         non disgregare?
stretta di mano, un incredibile gesto      in una realtà molto lontana da quella in     Quando non si conosce l’altro ci si la-
d’Amore verso “diversi” modi di pen-       cui viviamo. Oggi possiamo dire che le       scia guidare dai luoghi comuni e dalla
sare e di approcciare la religione...      religioni del mondo sono venute ad abi-      diffidenza non si può essere obietti-
Ci si è fusi in un unico scopo, in un      tare in casa nostra. Questo è avvenuto       vi e serenamente partecipe alla vita
unico obiettivo: Abbattere le barriere     perché lo straordinario progresso delle      propria e quella degli altri. La delica-
culturali per ricostruire il vero senso    comunicazioni ha reso più facile e ve-       ta situazione internazionale, la paura
dell’essere “l’Amore”.                     loce scambiare idee, pensieri, abitudini     del terrorismo, il linguaggio spesso

                                                                                                          novembre/dicembre 2018 ● 13
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approssimativo dei mass media pur-           è pensati, studiati, messi in gioco per      religiosa, dove persone radicate nelle
troppo non fanno che erigere ulteriori       organizzare un incontro di dibattito         proprie tradizioni e fedi religiose con-
barriere di reciproche incomprensioni.       sull’interreligiosità.                       dividono le loro ricchezze spirituali.
In questo momento è molto importan-          Che cos’è il dialogo interreligioso? L’e-    È un orizzonte esistenziale che riguar-
te fare uno sforzo per superare i pro-       timologia della parola “dialogo”, dal        da la preghiera, la contemplazione,
pri pregiudizi e andare al di là degli       greco dialogos, ovvero discorso (logos)      la fede e le vie della ricerca di Dio e
slogan e delle etichette. Per vivere in-     fra (dia) due persone, non può non im-       dell’Assoluto”. Il dialogo delle opere e
sieme in pace, la tolleranza non basta.      plicare l’incontro con l’altro. La Chie-     il dialogo della vita, a differenza degli
Rispettare gli altri non è solo lasciarli    sa Cattolica definisce quattro forme         altri due - che riguardano “esperti” e
tranquilli. È anche inte-ressarsi a loro,    di dialogo interreligioso: 1) Il dialogo     “persone radicate nelle proprie tra-
conoscerli. Per far questo è necessario      della vita, dove le persone si sforzano      dizioni religiose” - coinvolgono tutti i
dotarsi di nuovi strumenti di compren-       di vivere in uno spirito di apertura e       cittadini, in quanto tali, credenti e non.
sione. In passato i rapporti con le altre    di buon vicinato, condividendo le loro       Coltivare un atteggiamento di dialogo,
religioni erano una questione piuttosto      gioie e le loro pene, i loro problemi e le   di apertura, di conoscenza, di rispetto
teorica, che si poteva anche lasciare ai     loro preoccupazioni umane; 2) il dia-        implica anche la possibilità di fare leva
teologi e agli specialisti. Ora, si impone   logo delle opere, in cui tutti i credenti    su un terreno di relazioni positive per
sempre più spesso nella vita di tutti i      collaborano attivamente per promuo-          realizzare progetti comuni.
giorni. Come tutte le novità può crea-       vere valori comuni (libertà, giustizia,      Le religioni non sempre hanno dialo-
re qualche difficoltà, ma è soprattutto      sviluppo); 3) il dialogo degli scambi        gato tra loro; la storia ci insegna che
un’opportunità straordinaria di arric-       teologici, dove gli esperti cercano di       si sono combattute non poche guerre
chimento e di apertura. Grazie a chi vi-     approfondire la comprensione delle           e sacrificate non poche vite in nome di
ve le differenze culturali ogni giorno       loro rispettive eredità religiose e di       Dio, qualunque esso fosse. Per dialogo
e che, però, crea ponti e ne fa tesoro       apprezzare i valori spirituali gli uni       interreligioso perciò spesso si inten-
per una vita decisamente migliore, si        degli altri; 4) il dialogo dell’esperienza   dono gli incontri tra i “grandi della

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I MOMENTI SIGNIFICATIVI
                                                                                                     DELLA MANIFESTAZIONE

                                                                                          proprie radici. Il dialogo interreligioso
                                                                                          avviene innanzitutto fra persone, non
                                                                                          fra religioni, dottrine o sistemi.
                                                                                          Il dialogo si fa con le esperienze, attra-
                                                                                          verso la condivisione di un racconto,
                                                                                          un canto, una preghiera, una danza,
                                                                                          una cena, un digiuno, un silenzio. Per
                                                                                          fare questo è innanzitutto necessaria
                                                                                          un’educazione al dialogo, che ci con-
                                                                                          senta di “guardare” e “ascoltare” dav-
                                                                                          vero l’altro. La Federazione ha così
                                                                                          inteso applicare ed applicarsi per un
                                                                                          processo molto faticoso. Iniziare un
                                                                                          viaggio nelle differenze e soprattutto
                                                                                          dentro se stessi.
                                                                                          Mettere in discussione le proprie ca-
                                                                                          tegorie mentali e le proprie idee di
                                                                                          mondo. A volte ci sono limiti invalica-
                                                                                          bili, esperienze che non possono essere
                                                                                          condivise. Altre invece ci si accorge di
                                                                                          quanto simili e intrecciati siano i valo-
                                                                                          ri, i percorsi, le storie. Una cosa è certa:
                                                                                          da questo viaggio si torna sempre più
                                                                                          ricchi di emozioni e più poveri di pre-
                                                                                          giudizi. E allora, perché no? Il dialogo
terra”, che cercano di mediare situa-         valenza. E come spesso rimarcato dal        interreligioso - unitamente al dialogo
zioni di conflitto, o tra rappresentanti      prof. Mario Atzori, indiscusso artefice     interculturale - è considerato nei docu-
di istituzioni religiose differenti che si    di una giornata memorabile, esso di-        menti dell’Unione Europea una pratica
scambiano abbracci e parole di fratel-        venta un’esigenza dettata dall’aumento      fondamentale per “dare un contributo
lanza. Gli Stati dell’Unione Europea da       delle occasioni di incontro e degli spazi   significativo allo sviluppo di una “so-
tempo sottolineano il ruolo positivo          comuni. Non è pura teoria ma vera e
che il dialogo tra le fedi può svolgere       propria pratica sociale. Il pluralismo
all’interno delle loro società e la sua ca-   religioso è una realtà, non una scelta.
pacità di porsi come mezzo di pace in         La scelta sta nel decidere se prendere
Europa e ai suoi confini, in particolare      semplicemente atto dell’esistenza di al-
nell’area del Mediterraneo, la cui stabi-     tre religioni o se conoscerle e viverle,
lità dipende anche dalla possibilità di       tra differenze e cose in comune, tra ciò
convivenza tra religioni diverse.             che allontana e ciò che avvicina. Solo
Nell’Italia di oggi, in cui, attraverso le    dopo una reale conoscenza reciproca è
migrazioni e la globalizzazione, il mon-      possibile abbattere gli stereotipi.
do si mostra in tutte le sue sfumature        È un percorso che parte dalla propria
culturali, etniche e sociali, il dialogo      identità, perché per condividersi, sen-
interreligioso acquisisce un’ulteriore        za paura, bisogna sentirsi sicuri delle

                                                                                                             novembre/dicembre 2018 ● 15
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cietà libera, ordinata e coesa”, che sap-
pia “superare l’estremismo filosofico e
religioso, gli stereotipi e i pregiudizi,
l’ignoranza e l’indifferenza, l’intolle-    mostrarsi sempre così come si deve        voglia di essere aggrappati sempre e
ranza e l’ostilità, che anche, nel passa-   essere, univoci all’Amore, l’esperienza   comunque alla vita con ogni mezzo tra
to, recente sono stati causa di tragici     del Dott. Antonio Cisternino, primario    cui la fede, le sapienti nozioni dettate
conflitti e di spargimento di sangue        nel reparto di urologia dell’Ospedale     dall’esperienza decennale di Gaetano
in Europa”. L’esperienza, le parole di      “Casa Sollievo della Sofferenza di San    Cusenza, la razionale interpretazione
Nicolae, padre Ortodosso, la voglia di      Giovanni Rotondo“ che ha rimarcato la     dell’incontro da parte del Sindaco Ca-

16 ● novembre/dicembre 2018
scavilla, l’emotiva partecipazione della
platea che ha manifestato e sperimen-
tato quanto queste persone abbiano
da dare a chi è disposto a incontrarli
e ascoltarli, imparando ad apprezzare
la molteplicità e la ricchezza delle dif-
ferenze, hanno resa unica una matti-
nata dal tempo incerto e dalla voglia
di vagare nel più profondo dei mari
che euristicamente è la nostra vita.
Scoprire che una religione è una real-
tà “complessa” e variegata, che non si
può comprendere accontentandosi di
leggere qualche paragrafo è la sintesi.
La sintesi per poter aprirsi ad un vero
dialogo tra persone e non tra religiosi,
tra amori e cuori diversi ma della stes-
sa natura profonda e piena di Amore e
Vita Vissuta.
Il primo passo è stato fatto, il seme
germoglierà presto e la Federazione
Italiana Tradizioni Popolari, sarà sem-
pre lì, attenta, pronta a curarlo e a rac-
cogliere il frutto.

                                             novembre/dicembre 2018 ● 17
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QUALE (d)IO
A SAN GIOVANNI
ROTONDO?
                                           uando fu dato alle stampe    da tastiera e sedicenti opinionisti nati

  di Francesco Lettera           Q         il breve libro In che cosa
                                           crede chi non crede nessu-
                                                                        su Facebook.
                                                                        Quando due giganti come Carlo Maria
                                           no si sognava di trovare     Martini e Umberto Eco presentavano
                              risposte alle grandi domande che l’uo-    le proprie tesi sull’argomento degli
                              mo si pone da tempo immemore.             argomenti era come assistere ad una
                              Ma l’argomento intrigò e il libro fu      resa dei conti, alla scena del duello di
                              oggetto di discussione. Era il 1995,      Per un pugno di dollari.
                              Internet era agli albori, e leggere era   Gli atei parteggiavano per Eco, i cat-
                              pur sempre un’attività elitaria: ma le    tolici per il Cardinale. Solo che questa
                              distrazioni erano diverse e argomenti     volta non ci sarebbe stato nessun vin-
                              importanti non erano inquinati da leoni   citore, nessun animale morente: solo

18 ● novembre/dicembre 2018
tesi profonde su cui riflettere. L’incon-
tro tenutosi a San Giovanni Rotondo, di
cui ha ampiamente scritto Varriano in
questo stesso numero della rivista, mi        incinta a causa della mia collaborazione,     Rivelazione e cercare di capirli. In que-
ha fatto venire in mente questo libro.        di consigliare l’aborto o di acconsenti-      sto senso è innegabile che Gesù Cristo
Si badi, non tanto per le tesi esposte,       re alla sua volontà di abortire. Se mai       ha scelto i dodici apostoli. Di qui occor-
ma per le domande che hanno attana-           fosse accaduto, avrei fatto di tutto per      re partire per determinare ogni altra
gliato e continuano ad attanagliare il        persuaderla a dar vita a quella creatu-       forma dell’apostolato nella Chiesa. Non
laico, come il cattolico, il cristiano, co-   ra, qualunque fosse stato il prezzo che       si tratta di cercare ragioni a priori, ma
me l’ortodosso, l’agnostico, come l’ateo:     insieme avremmo dovuto pagare. E              di accettare che Dio si è comunicato in
chi è dio? quale religione rappresenta        questo perché ritengo che la nascita di       un certo modo e in una certa storia e
la verità? chi è il vero Dio (questa volta    un bambino sia una cosa meravigliosa,         che questa storia nella sua singolarità
con la lettera maiuscola)? perché la re-      un miracolo naturale al quale si deve         ancora oggi ci determina.
ligione? a che serve la religione?            acconsentire. E tuttavia non mi sentirei
Domande dirette, formulate nella loro         di imporre questa mia posizione etica         Cosa è trapelato dall’incontro a San
semplicità che i relatori hanno stimo-        (questa mia disposizione passionale,          Giovanni Rotondo? Credo proprio ciò
lato nel pubblico, ma che raccolgono          questa mia persuasione intellettuale) a       che scrive Martini: non bisogna cer-
quel desiderio di credere in qualcosa/        chiunque.                                     care ragioni a priori, ma accettare
qualcuno: prima o poi tutti fanno i con-                                                    che Dio si sia manifestato in un certo
ti con queste domande. C’è chi ne esce        Quanto è importante la prospettiva?           momento storico. Momento dal quale
sconfitto, disilluso, chi - al contrario -    Avere sempre chiaro questo aspetto            tutto è scaturito. Riflessione inaccet-
s’illumina, s’avvia.                          quando si interagisce con qualcuno è          tabile dall’agnostico, ma formulata
E dice bene il professor Atzori: «per         la chiave di qualsiasi relazione: ce lo       al contrario risulterebbe indigesta al
rispondere a queste domande, ci sa-           insegnano i mental coach (così trendy         credente. Dunque? Come procedere? Il
rebbe bisogno di un simposio». Ma l’oc-       oggi), ce lo insegnavano i preti dell’ora-    dialogo, un terreno comune accettato
casione è ghiotta e c’è chi nel pubblico      torio, quando sedavano le zuffe dei ra-       da entrambi, gli ingredienti basilari
incalza. E dunque i relatori cercano di       gazzi: basterebbe ricordarlo quando si        per riflettere, per crescere. E la FITP
essere brevi, di rispondere a turno e         parla di interreligione o ci si confronta     ci è riuscita, in sordina, nel racconto di
ognuno seguendo i personali dettami,          con chi la pensa diversamente, soprat-        una tarda mattina di novembre.
le proprie esperienze personali: tutte        tutto in materia di fede, di religione.
risposte giuste, tutti pezzi di un gran-      E a proposito di religione e secolariz-
de puzzle.                                    zazione, tesi avanzate più in là da Eco,
                                              Martini risponde:
Ritorno al parallelismo con il libro.         Che cosa dire sugli argomenti che si
Eco scrive:                                   potrebbero chiamare “teologici” e che
Quando si affrontano problemi di que-         Lei esemplifica con il riso e il sakè, che
sta portata occorre mettere le carte in       sarebbero potuti diventare materia
tavola, a scanso di equivoci: chi pone        dell’eucarestia se «per imperscrutabile
la domanda deve chiarire da che pro-          disegno divino, Cristo si fosse incarna-
spettiva la pone e che cosa si aspetta        to in Giappone». Ma la teologia non è la
dall’interlocutore. Ecco dunque il primo      scienza dei possibili o “di ciò che sarebbe
chiarimento: a me non è mai accaduto,         potuto accedere se...”: essa non può che            IL LIBRO
di fronte a una donna che si dichiarasse      partire dai dati positivi e storici della        "INCRIMINATO"

                                                                                                               novembre/dicembre 2018 ● 19
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SAN GIOVANNI
ROTONDO CHIAMA:
IL MONDO DEL
FOLKLORE RISPONDE
CON L’OMAGGIO
A PADRE PIO
di Maurizio Varriano
sempre più evidente che         Unirsi per sovvertire una situazione        cantanti, personaggi dello spettaco-

   È         nelle grandi città si vive
             male, che il Mondo non rie-
                                             di atavica dormienza e rassegnazio-
                                             ne. Unirsi in nome di un Padre che ha
                                                                                         lo, gente comune , religiosi, studiosi,
                                                                                         professionisti, da ogni dove per unirsi
             sce più ad esprimere quella     saputo, nella semplicità più assoluta,      attorno ad un tavolo ed abbattere le
giusta voglia di vivere le emozioni e di     essere aggregante, essere generoso          barriere culturali, le barriere che le
essere partecipi a quanto esso espri-        e nello stesso momento duro con chi         diverse religioni pongono mentalmen-
me, in termini di valori e di coinvolgi-     della vita ne ha fatto un gioco e non       te, le barriere di chi non vuol vedere e
mento.                                       uno stile. Il Progetto “Omaggio a Padre     sentire dei cambiamenti e delle unicità
La qualità della vita è condizionata dal     Pio“ è tutto questo. Tutto questo con       dell’essere umano.
traffico, dalla scarsa pulizia, dalla per-   le mille difficoltà e nell’assoluta con-    Una concentrazione di idee, di visioni
dita di lavoro, da servizi elefantiaci che   sapevolezza di poter essere sulle sue       diverse che in un’unica figura “San Pio
fanno perdere giornate intere a molti-       orme, sulle orme di un Padre divenuto       da Pietrelcina”, hanno portato ad es-
tudini di persone, dallo smog veleno-        Santo a furor di popolo. Tutto questo è     sere sistematici ed univoci nel percor-
so. Le condizioni di vita sono sempre        la Federazione Italiana Tradizioni Po-      rere una unica strada, quella che non
più esterne alla comunicatività, alla        polari, tenutaria della Manifestazione      ha bivi, deviazioni, disconnessioni: la
voglia di essere semplici ma pieni di        ed unica organizzatrice.                    strada dell’Amore!
accortezze e di stili che nel tempo si       E così, anche il 2018 ha visto realizzar-   Una missione compiuta con il più alto
sono trasformati in “stalli”, in negligen-   si una manifestazione che ha coinvolto,     dei voti, una missione che ha spronato
ze, invidie, superbia ed antagonismo.        nei giorni 23, 24 e 25 novembre, grup-      le genti ad essere partecipi del presen-
Cosa fare? Bella domanda! La risposta?       pi folkloristici, bande musicali, attori,   te per un futuro sicuramente all’inse-

                                                                                                          novembre/dicembre 2018 ● 21
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gna dello spirito che Padre Pio ha inon-
dato nei profumi di una San Giovanni
Rotondo accogliente e piena di sincera
partecipazione. Una partecipazione
che ha visto coinvolti relatori nazionali
ed internazionali del Convegno sull’In-
terreligiosità, la partecipazione degli
attori nella partita di beneficenza che
ha visto la Nazionale di Calcio degli at-
tori confrontarsi con la Nazionale della
Federazione, la partecipazione che ha
visto, come si diceva, la voglia di esser-
ci da parte di gruppi folkloristici e di
bande che hanno magicamente allieta-
to le giornate culminate con il concer-
to del Sabato da parte dell’inossidabile
Tony Santagata e della domenica con
l’ovazione dovuta, meritata, indiscus-
sa, da parte di un Albano Carrisi che,
prima di ogni cosa, ha voluto fortemen-
te visitare i malati ospiti del Centro di
Riabilitazione e di Casa Sollievo della
Sofferenza. Un Albano che nel riper-         la partecipazione e le sincere parole di   Una funzione che ha visto la parteci-
correre la sua vita, artistica e privata,    apprezzamento venute da ogni angolo        pazione di migliaia di fedeli da ogni
ha stupefatto per empatia, semplicità e      di una San Giovanni Rotondo piena di       parte del Mondo. Presieduta da Padre
grande umanità.                              silente e sincera accoglienza, avuto il    Francesco, appositamente per la Fe-
Una rassegna che ha sicuramente, vista       culmine nella Messa della Domenica.        derazione Italiana Tradizioni Popola-

22 ● novembre/dicembre 2018
ri, la stessa ha avuto momenti di forte   nando opportunità di un mondo globa-
emozione poiché cantata mirabilmente      le, che tra i benefici non si può dire di
dal Coro di Agius diretto da Giampie-     poter inserire Comunità, aggregazione,
ro Cannes con all’organo il maestro       Amore e Passione e, non rendere tutto
Davide Pinna e dal Gruppo dell’Era-       ciò, responsabile di non creare le con-
rio di Silvi diretto dal maestro Fran-    dizioni per una qualità della vita valida
co Costantini ed accompagnato dalla       per i cittadini, per le tradizioni, per la
voce sublime di Marialuigia Martino.      conoscenza. La Federazione Italiana
Luoghi comuni per la salvezza di mol-     Tradizioni Popolari, sarà sempre il
ti, per non perdere opportunità di vita   Baluardo di Comunità e Tradizione e,
vissuta, emozioni che la globalizza-      San Pio, non può che esserne garante
zione e la rete internet hanno dilatato   ed aspettare con il suo fazzoletto sven-
negli spazi di comunicazione dimensio-    tolante, la prossima edizione.

                                                            novembre/dicembre 2018 ● 23
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INCREDIBILMENTE
CALCIO
L’OMAGGIO A PADRE PIO,
MANIFESTAZIONE                 redazione FITP

CHE SI È TENUTA
A SAN GIOVANNI ROTONDO                     nche quest’anno la Fede-

DAL 23 AL 25 NOVEMBRE 2018,     A          razione Italiana Tradizioni
                                           Popolari con la sua nazio-
                                           nale di Calcio ha voluto
HA VISTO IL 24 NOVEMBRE       sfidare la “montagna” della Nazionale
                              Italiana Attori, quella nata nel 1971,
AVERE UN CULMINE              e che difficilmente esce sconfitta dai
SPORTIVO DI PRIMO ORDINE.     campi di calcio.
                              E quella montagna, se pur con difficol-
                              tà, è stata scalata dalla FITP vincendo
                              una partita al cardiopalma con una
                              vittoria arrivata solo ai calci di rigore.

24 ● novembre/dicembre 2018
A DESTRA LA NAZIONALE DELLA F.I.T.P.,
     IN BASSO LA NAZIONALE ITALIANA ATTORI

Una selezione, quella della squadra na-
zionale attori, composta da personalità
che hanno avuto grandi trascorsi an-
che nel calcio come l’attore Fabrizio
Romondini che ha calcato i campi di
serie A, Francesco Giuffrida, indiscus-
so leader della squadra e trascinatore
ineguagliabile, Francesco Cicchella che
ha anche messo a segno un gol da cine-
teca, Raffaello Balzo, portiere esperto
e decisivo più di una volta, Fabio Fulco
che con la sua statuaria fisicità ha reso,
nel primo tempo, impenetrabile l’area
piccola della propria squadra.
Non di minore spessore, ma solo un
tantino sotto tono Marco Cassini, An-
drea Preti, Ivan Boragine, Christian
Marazziti, registra dell’anno con la
sua opera “ Disconnessi “ e Domenico
Fortunato.
La gara si preannunciava incerta per
via delle buone risorse tecniche delle
squadre. La Federazione messa bene in
campo dall’allenatore Tonino Placenti-
no, ha visto schierato Angelo Di Maggio
in porta, decisivo nel parare il rigore
della vittoria, Francesco De Cota, Pio
Gravina, Giovanni Merla, vera sorpre-
sa dell’incontro, forte del suo passato
da calciatore, Benito Ripoli, che nono-
stante abbia passato l’età pensionabile        allegra. Hanno arbitrato, e bene, la ter-   Non sono mancate le giocate leziose
ha dato lezioni di calcio in posiziona-        na inviata dall’Associazione C.S.A.IN di    da parte di molti giocatori quali Beni-
mento, regia e ricucitura nei momenti          Foggia formata dall’arbitro Nicola Spa-     to Ripoli, presidente della Federazio-
più difficili per la sua squadra, Antonio      no e dai collaboratori Antonio Viscillo     ne, soprattutto in fase di interdizione,
Ripoli, Francesco Tomasino, Francesco          ed Antonio Iorio.                           di Francesco Cicchella e di Francesco
Massa, Giuseppe Sollazzo, Antonio Ci-          Una partita vera, con due conduttori        Giuffrida in attacco per la formazione
sternino e Giuseppe Oriola. Non hanno          Maurizio Varriano coordinatore dei          degli attori, di Giovanni Merla ed Sol-
deluso le attese i sostenitori delle op-       Borghi d’Eccellenza ed Enio Drovanti,       lazzo nella componente di casa.
poste tifoserie coadiuvati dalle bande         attore di fama internazionale, che han-     Una partita che per decretare la vitto-
musicali di Ortona e San Giovanni Ro-          no reso divertente ma qualificante una      ria, dopo il risultato di parità, con tre
tondo nonché dai gruppi folkloristici e        partita giocata con grande agonismo         goal per parte, dei tempi regolamen-
da Street Band che instancabilmente            senza dimenticare lo spirito amichevo-      tari, ha necessitato dei calci di rigore
hanno reso la partita più frizzante ed         le e solidale, vero motivo dell’incontro.   per assegnare la coppa alla vincitrice.

                                                                                                             novembre/dicembre 2018 ● 25
● WWW.FITP.ORG

                  ESIBIZIONE DI APERTURA DELLA PARTITA
    CON I GRUPPI "CORO S. LEONARDO" (SOPRA) E PIZZICHE E MUZZECHE.

26 ● novembre/dicembre 2018
Una partita
giocata con grande
   agonismo senza
    dimenticare lo
spirito amichevole
          e solidale

Grande animosità e tensione si respi-
rava alla fine della partita e nel sce-
gliere i cecchini dal dischetto. Segno
di un agonismo vivo e della voglia di
vincere una partita giocata nel segno
dell’amicizia.
Ma, il calcio è il calcio e le scelte vanno
fatte in fretta . Così, fatali i rigori son
risultati alla squadra ospite degli At-
tori che, mancando la porta in un caso
e facendosi parare un rigore dal bravo
Angelo Di Maggio, calciato da Andrea
Preti, soccombono con il risultato fi-
nale di 8 a 6.
Evidente, a fine partita, la manifesta-
zione di rabbia e delusione da una par-
te e di felicità dall’altra che non hanno
penalizzato il clima di festa che ha ac-
compagnato tutti sino alla premiazio-
ne dei due capitani in campo, Benito
Ripoli per la FITP e Francesco Cicchel-
la per la Nazionale Attori.
Un Campo, quello di San Giovanni
Rotondo, che ha vissuto una giornata
di festa vera, di aggregazione ma so-
prattutto di spirito umano che a volte
rinunciamo a possedere.
Si ripeta la magia e che la stessa diven-
ti fonte di riflessione per tutti.
Anche questa è la mission della Fede-
razione Italiana Tradizioni Popolari.
Che sia sempre e che vinca sempre il
migliore!

                  novembre/dicembre 2018 ● 27
● WWW.FITP.ORG

                              OMAGGIO
                              A PADRE PIO
                              23 - 25
                              NOVEMBRE 2018
                              SAN GIOVANNI ROTONDO

  AGGIUS                         ARZACHENA

28 ● novembre/dicembre 2018
I GRUPPI

BANDA DI ALTAMURA   BANDA U. GIORDANO

CORO LERARIO        BANDA ORTANOVA

                                  novembre/dicembre 2018 ● 29
● WWW.FITP.ORG

OMAGGIO A PADRE PIO

  ECO DEL GARGANO             GREGORIANO

  I GARGARENSI                I PICCOLI DELL'ECO

30 ● novembre/dicembre 2018
I GRUPPI

LA MURGIA      LAPECHERONZA

LU BARCARULU   MOTL LA FNODD

                               novembre/dicembre 2018 ● 31
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