USTICA LINES Giovedì, 28 luglio 2016 - Liberty Lines
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USTICA LINES Giovedì, 28 luglio 2016 Ustica Lines 21/07/2016 marsalalive Importanti novità nei collegamenti marittimi da e per le Isole... 1 28/07/2016 La Sicilia Pagina 6 DANIELE DITTA Rivolta dei grillini che non vogliono rifiuti in Piemonte 2 28/07/2016 Giornale di Sicilia Pagina 6 Dal sindaco di Torino no all'immondizia in arrivo dalla Sicilia E il piano... 4 28/07/2016 Centonove Pagina 6 Amam, il buco nell'acqua 6 Trasporti marittimi 28/07/2016 La Sicilia (ed. Enna) Pagina 1 DANIELE DITTA Rifiuti siciliani in Piemonte, no grillino 9 28/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20 Tonnellate di rifiuti siciliani a Torino? No del sindaco Appendino 10 28/07/2016 Centonove Pagina 12 Soldi dai Franza? No, grazie 12 28/07/2016 TTg Italia MobyTirrenia: "Così abbiamo riconquistato gli adv" 14 28/07/2016 Centonove Pagina 14 ENZO BASSO Corsi d' oro, la multaobolo 15 28/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15 PAOLO BRICCO Lo sviluppo ricominci dalla dignità dei sardi 18 28/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15 RAOUL DE FORCADE L' industria indiana punta su Cagliari 20 27/07/2016 ilcittadinodimessina.it Contributi "etici" per la "Vara", CmdB e il sindaco Accorinti contestano... 22 27/07/2016 Messina Oggi ANTONIO MACAUDA Quando l' ideologia non incontra la logica 24 27/07/2016 Messina Oggi ANTONIO MACAUDA Accorinti a Franza: "Niente intimidazioni" 26 27/07/2016 Messina Ora #Sottolapalma: Artbonus, il mecenatismo che fa bene alle tasse e alla... 28 27/07/2016 TempoStretto Accorinti risponde a Franza: "Richieste inaccettabili, è libero... 30 28/07/2016 Centonove Pagina 4 Fiera, musica e incontri col Castello di Sancio Panza 31 28/07/2016 Centonove Pagina 6 Messina, Bud Spencer e gli anni '70: tutto uguale manca solo la politica 32 28/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 20 ALFONSO NASO C' è l' accordo per salvare il porto Ma adesso il rebus sono i tempi 33 28/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 32 Due giorni dedicati ai temi del lavoro 35 28/07/2016 La Sicilia Pagina 13 P.a., addio veloce a ladri e corrotti 36 Trasporti Marittimi 28/07/2016 L' Avvisatore Marittimo Alberto Ghiara La Cina aderisce alla Convenzione Tir 38 28/07/2016 L' Avvisatore Marittimo Alberto Ghiara Ge Oil & Gas sbarca a Piombino 40 Trasporti Marittimi 28/07/2016 MF Pagina 2 ELISABETTA RAFFA Ordinario precariato 41 28/07/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 16 Palermo 43 28/07/2016 Italia Oggi Pagina 14 MAICOL MERCURIALI L' impresa da Guinness della Josefa Idem estone 45 Porti 28/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 7 ALFONSO NASO C' è l' accordo per salvare il porto Ma adesso il rebus sono i tempi 46 28/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 20 Esulta l' Ugl 48 28/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33 Città metropolitana 49 28/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 20 Questa mattina la selezione per un marittimo 50
28/07/2016 La Sicilia (ed. Messina) Pagina 33 Pignorato alla Rfi Spa il traghetto "Logudoro" 51 27/07/2016 La Sicilia Web Lipari e Vulcano, spiagge vietate ai cani 52 27/07/2016 Askanews Magorno (Pd): firmato patto per porto Gioia... 53 27/07/2016 Ansa Porti: Napoli; de Magistris, la nomina... 54 27/07/2016 Palermo Mania Rifiuti siciliani verso il Piemonte, il M5S e la Appendino dicono no 55 28/07/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 19 Logistica internazionale marittima e sicurezza alimentare delle merci 56
21 luglio 2016 marsalalive Ustica Lines Importanti novità nei collegamenti marittimi da e per le Isole Egadi » Importanti novità nei collegamenti marittimi da e per le Isole Egadi in seguito all'aggiudicazione da parte della Regione Siciliana dei servizi integrativi di trasporto con mezzi veloci per i prossimi cinque anni alla Compagnia Liberty Lines. A seguito delle richieste avanzate dall'Amministrazione Comunale delle Egadi, quest'anno viene istituita per la prima volta in assoluto un'ulteriore linea di collegamento per Marettimo con partenza da Trapani alle ore 9.55. La corsa servirà le tre isole, Levanzo, Favignana e Marettimo, senza trasbordo, ripartendo poi da Marettimo per Trapani alle ore 11.20. Sempre grazie alle pressanti richieste dell'Amministrazione, a tutela del diritto alla mobilità dei residenti delle isole, e di quelli della più lontana, in particolare, la corsa delle ore 17, da Trapani per Marettimo, è stata spostata alle ore 17.40. Un'altra importante novità riguarda una corsa serale. E' stata, infatti, ripristinata, dopo anni di assenza, la corsa delle ore 22.20 da Trapani per Favignana, che ripartirà dall'isola alle 23.20 per tornare sulla terraferma. I nuovi orarti entreranno in vigore a partire da dopo domani, venerdì 22 luglio. Siamo soddisfatti per il fondamentale risultato raggiunto dicono il sindaco, Giuseppe Pagoto, e il vice sindaco, con delega ai Trasporti e alle frazioni, Enzo Bevilacqua . Non abbiamo mai smesso di portare avanti le istanze degli isolani, dei dimoranti e dei tanti visitatori in tutti le sedi e i tavoli preposti. Oggi questo risultato conforta il nostro lungo lavoro. E' doveroso ringraziare l'Assessorato Regionale ai Trasporti per avere rispettato i tempi del bando e per aver accolto le nostre istanze. Possiamo guardare ai prossimi anni con più fiducia anche se non abbasseremo la guardia perché è necessario per il prossimo anno individuare le risorse necessarie così come accaduto quest'anno, in un percorso di garanzia dei servizi e di crescita in qualità e quantità dei trasporti grazie anche alla lungimiranza e agli investimenti della compagnia di navigazione della famiglia Morace. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
28 luglio 2016 Pagina 6 La Sicilia Ustica Lines Rivolta dei grillini che non vogliono rifiuti in Piemonte Crocetta: «Sapevo che sarebbe finita così con i "nordisti" ma noi stiamo già cercando altre soluzioni alternative» PALERMO. Il "no" del sindaco di Torino, Chiara Appendino, e del Movimento Cinque Stelle all' invio in Piemonte della spazzatura prodotta in Sicilia complica i piani della Regione. E trasforma l' emergenza rifiuti in un terreno di scontro politico, col governatore Rosario Crocetta che attacca i grillini: «L' operazione verità è avvenuta. Me lo aspettavo. Avevo previsto queste indisponibilità nordiste ad accogliere i "rifiuti terroni". Da parte della Appendino è arrivato TUTTO FERMO IN ATTESA DI UNA SVOLTA «La nave è pronta dice il governatore ma come facciamo a farla partire con questa incertezza? Non vogliamo portare i rifiuti in Piemonte con sistematicità, ma in quantità limitate». un attacco spaventoso. Spero che i grillini all' Ars si mobilitino in difesa della Sicilia». Dopo il via libera della Regione Piemonte, presieduta da Sergio Chiamparino (esponente del Pd), dunque, i pentastellati fanno muro. Da Torino a Palermo, passando per Roma, è un coro di "no". La maggioranza al Consiglio comunale torinese che sostiene il sindaco Appendino «esprime netta contrarietà alla decisione della Regione Piemonte di autorizzare il conferimento di 15mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Sicilia presso l' inceneritore del Gerbido». Rincara la dose il capogruppo del M5S in Regione Piemonte, Gior PROBLEMI ANCHE NEL TRAPANESE Ancora ci sono tonnellate di rifiuti nelle strade siciliane e non si riesce a capire quale possa essere la soluzione di svolta per evitare di vivere la stagione estiva che è ormai nel vivo, con una situazione di estrema precarietà anche sotto l' aspetto dell' igiene. Di problemi per la raccolta dei rifiuti ce ne sono pure nel Trapanese: oggi la discarica di contrada Borranea chiuderà i battenti per 24 ore, per una manutenzione programmata. «Speriamo di riuscire a completare i lavori in un giorno annuncia Salvatore Accardo, direttore della discarica gestita da Trapani Servizi . Le soluzioni possibili sono due: portare l' immondizia a Castelvetrano o sospendere un giorno la raccolta». gio Bertola, secondo cui «è inaccettabile che il Piemonte si trasformi nella pattumiera delle regioni italiane solo per far quadrare i conti di Trm spa, società di gestione dell' inceneritore». Sulla vicenda intervengono pure i parlamentari siciliani di Camera, Ars e Bruxelles, che parlano di «soccorso rosso tra governatori Pd» e «provocazione politica nella scelta di conferire i rifiuti proprio nella città amministrata da Chiara Appendi no. L' invio dei rifiuti fuori regione era evitabile, se avessero ascoltato i nostri appelli e solleciti». Ma Crocetta controbatte: «Erano loro, malgrado le mie perplessità, che avevano chiesto di mandare i rifiuti fuori dall' Isola. Ora hanno cambiato idea?». Dal presidente della Regione Piemonte arrivano rassicurazioni sulla fattibilità tecnica dell' operazione: «Se le verifiche di compatibilità coi nostri impianti avranno esito positivo spiega Chiamparino non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
28 luglio 2016 Pagina 6 Giornale di Sicilia Ustica Lines L'emergenza rifiuti Crocetta costretto a fronteggiare l'opposizione della grillina Appendino, favorevole la regione Piemonte Dal sindaco di Torino no all'immondizia in arrivo dalla Sicilia E il piano si ferma Approvati gli organici di tre enti per la raccolta. «Non ci sarà un'altra Napoli», dice il capo del governo regionale «Non ci trasformeremo nella pattumiera delle regioni italiane», dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Piemonte. Ma Chiamparino spiega: «Abbiamo accettato una richiesta di disponibilità del governo di Roma». «Come volevasi dimostrare mandare i rifiuti fuori dalla Sicilia non è poi così semplice». Dopo una giornata intensa Rosario Crocetta sbotta. Lui che ha sempre detto no a questa ipotesi e che ha percorso questa strada in extremis, dopo l' ennesimo rischio di commissariamento da Roma. Il trasferimento in Piemonte dell' immondizia accumulata sembrava cosa fatta, ma l' operazione ieri si è trasformata in un braccio di ferro tutto politico che sta paralizzando l' operazione. Con i 5 Stelle, e in testa il sindaco di Torino Chiara Appendi no, che si sono messi di traverso e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che ribadisce la disponibilità. «Le navi sono pronte dice il presidente della Regione Sicilia, ma da due giorni non ci dicono i dettagli, non ci dicono quando pos siamo portare questi rifiuti, nulla. Aspettiamo risposte. Evidentemente c' è un problema politico, io ho informato la Regione Piemonte e il ministero». Il piano che la Regione Siciliana sta mettendo a punto prevede l' invio subito di 3 mila tonnellate, l' accordo complessivo è di 15 mila tonnellate, lasciando delle quote residue in caso di eventuali necessità future. Il trasporto sarebbe affidato alla Ustica Lines, senza costi aggiuntivi rispetto alla convenzione già esistente per il trasporto passeggeri. Bruciare i rifiuti nell' impianto alle porte di Torino costa 130 euro a tonnellata, a carico della Regione. I Comuni dovrebbero preoccuparsi però del reperimento di mezzi di trasporto ad hoc. Tutto è appeso a un filo. A quelle risposte che al Dipartimento di viale Campania aspettano da Torino e dietro cui potrebbe esserci un braccio di ferro politico. Un no incrociato, fra Palermo e Torino, quello del Movimento 5 Stelle. «Ci siamo sempre opposti al "pendolarismo dei rifiuti" spiega Giorgio Bertola, capogruppo M5S in Regione Piemonte ricordiamo inoltre che al Gerbido, ad oggi, vengono inceneriti anche rifiuti provenienti dalla Liguria. È inaccettabile che il Piemonte si trasformi nella pattumiera delle regioni italiane solo per far quadrare i conti di Trm, società di gestione dell' inceneritore». Il no che sembra pesare di più è quello del sindaco di Torino, Chiara Appendino, che, spalleggiata dalla maggioranza pentastellata in Consiglio comunale, invita la Regione a rivedere la sua posizione. Il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
28 luglio 2016 Pagina 6 Centonove Ustica Lines EMERGENZE. Un incendio manda in fumo due tubi a Calatabiano. E la città rivive in estate l'incubo di novembre Amam, il buco nell'acqua Crea sempre maggiori diffidenze, l'idea della Multiutility che ingoia i rifiuti di Messinambiente. Viaggio inchiesta in una azienda che affonda, senza il salvagente del direttore generale. Ecco perchè MESSINA. Acqua e rifiuti. Sono i due problemi storici della Sicilia che in estate mostrano quanto fragile sia la tenuta dei servizi pubblici in una città, solo sulla carta metropolitana, come Messina. E' bastato un semplice incendio notturno a Calatabiano, non si sa quanto doloso, proprio nell' area sottoposta a vigilanza dove a novembre si sono rotte le condutture idriche dell' Alcantara, per gettare il panico una intera città: acqua razionata per un paio di giorno e l' incubo della sete che si rifà vivo a fine luglio, quando i rubinetti sono sotto maggiore pressione. Emerge così tutta la fragilità delle azioni finora adottate per tamponare la crisi idrica: basta un leggero smottamento del terreno, come è successo a novembre quando la città è rimasta per quindici giorni, zimbello di tutt' Italia, a secco, prima che la gestione della emergenza venisse commissariata dal governo, e ritorna l' incubo. Ma se non è il terreno a franare in una zona che recenti indagini indicano come a maggiore "rischio" d' Italia, a fare il resto basta un incendio. Le fiamme hanno avvolto due dei quattro tubi in plastica speciale adottati per realizzare il bypass e l' erogazione idrica si è nuovamente interrotta, per tornare poi, per tre quattro giorni, a singhiozzo nelle condutture. Le responsabilità Le responsabilità? Varie. E tutte gravi. Per mesi e mesi, si è lasciata una intera città in balia di due tubi scoperti e ancora non si ha una data certa su quando saranno appaltati i lavori di copertura. Problemi, quelli dell' acqua, che da Agrigento a Caltanissetta, con la diga dell' Ancipa, si presentano puntuali ogni anno, che ora gettano nell' emergenza Messina, dove negli anni passati non si erano mai registrati questi fenomeni. L' emergenza ora investe anche i piccoli comuni della provincia: l' acqua la settimana scorsa è mancata a Pace del Mela, a Giammoro e a Patti. All' origine dei problemi sempre le stesse motivazioni: condutture vecchie, reti idriche colabrodo, sistemi di rilevamento con scarsissima manutenzione. Una partita, quella della reti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
28 luglio 2016 Pagina 6 Centonove
28 luglio 2016 Pagina 1 La Sicilia (ed. Enna) Trasporti marittimi Rifiuti siciliani in Piemonte, no grillino Dopo l' accordo annunciato da Crocetta scoppia la ribellione dei Cinquestelle Il sindaco di Torino, Appendino, i consiglieri comunali e quelli regionali del M5S si ribellano all' accordo raggiunto dal presidente della Regione Piemonte, Chiamparino e da quello siciliano, Crocetta, per l' invio di 1300 tonnellate di rifiuti in quella regione. Un no che ha scatenato polemiche aspre: «Mi aspettavo un rifiuto dei nordisti a ricevere e smaltire i rifiuti dei terroni ha detto Crocetta ed è una cosa vergognosa. Ma noi non ci fermiamo e stiamo già studiando una soluzione alternativa se l' accordo con Chiamparino dovesse saltare». Intanto resta ancorata al porto la nave che dovrebbe trasportare fuori dalla Sicilia i rifiuti che ancora non è stato possibile raccogliere e smaltire e la situazione in molte zone dell' Isola resta molto difficile. Nella costa jonica molti agriturismo stanno perdendo i clienti che lasciano le strutture assediate dall' immondizia. DANIELE DITTA PAGINA 6. DANIELE DITTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
28 luglio 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud Trasporti marittimi Sorpreso il governatore: una presa di posizione che non comprendo, non creiamo nessuno sconvolgimento Tonnellate di rifiuti siciliani a Torino? No del sindaco Appendino Il sindaco di Torino Chiara Appendino e la sua maggioranza dicono no all' ipotesi di accoglierei rifiuti siciliani e di smaltirli nel termovalorizzatore del Gerbido. Martedì il governatore siciliano Crocetta aveva annunciato che l' Isola era pronta a spedire subito 1300 tonnellate di rifiuti via nave, dopo una intesa di massima con la Regione Piemonte. Complessivamente in Piemonte dovrebbero arrivare 15 mila tonnellate da smaltire nell' impianto torinese. Ma in una nota il Movimento 5 Stelle di Torino ha espresso tutta la sua contrarietà. Una posizione condivisa dal Movimento 5 Stelle della Sicilia: «si scrive trionfalmente di un accordo col Piemonte per spedire i rifiuti a Torino. Come sempre verificheremo i dettagli dell' accordo e le modalità stesse con le quali è stata scelta proprio la città amministrata da Chiara Appendino come destinazione dei rifiuti, cosa che ci appare una chiara provocazione politica», affermano i parlamentari Giampiero Trizzino, Claudia Mannino e Ignazio Corrao, aggiungendo che «la Sicilia è piena di rifiuti in estate, con un notevole danno economico per questa situazione evitabilissima, legata all' incapacità di Crocetta e della Contrafatto». «La cosa veramente grave concludono Trizzino, Mannino e Corrao è che non si sta fa cendo niente per realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti, si vive solo di emergenze e dei giochini politici tra Faraone, Crocetta e la Contra fatto». Una presa di posizione che l' inquilino di Palazzo d' Orleans non si aspettava. «L' intesa con la Regione Piemonte, globalmente, prevederebbe l' invio di 15.000 tonnellate di rifiuti che equivalgono a 2 giorni e mezzo di totale confe rimento della Sicilia afferma Corcetta. Stiamo valutando l' ipotesi di inviare complessivamente soltanto 3000 tonnellate, che sicuramente non sconvolgono gli impianti di Torino né creano alcuna emergenza alla città, considerando che i rifiuti sono destinati non alla discarica ma a un termovalorizzatore. Spero che il Movimento 5 stelle siciliano che ha chiesto di mandare fuori Regione i rifiuti, malgrado le mie perplessità poichè avevo previsto queste indisponibilità nordiste, si mobiliti a difesa della Sicilia», conclude Crocetta. In suo aiuto inteviene anche il presidente della regione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
28 luglio 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud
28 luglio 2016 Pagina 12 Centonove Trasporti marittimi MESSINA. Per la consigliera Risitano è inopportuno che il gruppo sostenga le manifestazioni d' agosto Soldi dai Franza? No, grazie L' imprenditore chiede al sindaco Accorinti di prendere posizioni dopo le dichiarazioni dell' esponente di "Cambiamo Messina dal Basso" o niente fondi. Ma arriva solo il silenzio MESSINA. Vincenzo Franza contro Ivana Risitano: in una lettera al sindaco di Messina Renato Accorinti, l' amministratore delegato della Caronte&Tourist, fa sapere che anche quest' anno, con una garbata lettera, come succede da dieci anni a questa parte, l' assessore alla Cultura Daniela Ursino, ha chiesto all' azienda di sostenere economicamente le manifestazioni ferragostane della "Vara". Per chi l' avesse rimosso nel programma elettorale di "Cambiamo Messina dal Basso", il movimento che ha portato all' elezione di Accorinti, tra i primi punti era scritto che sarebbe stata creata una flotta comunale per i traghettamenti nello Stretto, un mercato che si presenta con una singolare anomalia: lo Stato perde 250 milioni di euro l' anno per fare traghettare i treni; l' impresa privata, che ha la concessione della rada San Francesco e opera, quando può anche da Tremestieri, invece mantiene un bilancio in utile, un bilancio aggregato di gruppo che si attesta su un fatturato complessivo di 480 milioni, la stessa massa debitoria accumulata negli anni da Palazzo Zanca. Ma ora una consigliera comunale, Ivana Risitano, una delle poche "native" del gruppo Cambiamo Messina dal Basso, ha sollevato un problema: non è possibile per una questione "etica e anche estetica" accettare che il logo della Caronte & Tourist sia accostato a quello del Comune di Messina. Ma "il silenzio assordante sul tema da parte dell' amministrazione comunale scrive piccato Vincenzo Franza ci porta a rispedire al mittente la richiesta di codesta amministrazione. E lo faremmo vi preghiamo di crederci con sentimenti di autentica amarezza". Fin qui, Franza. Ma Accorinti? Il sindaco che non ha esitato a sbracciarsi davanti al Tir che si imbarcavano, che continua a mantenere le magliette freetibet, ora è in imbarazzo. O, come gli viene apertamente chiesto da Vincenzo Franza, arriva "una presa di distanza netta e inequivocabile, su un terreno squisitamente politico delle affermazioni apodittiche della consigliera in parola..." oppure, niente contributo: al posto della sponsorizzazione il Comune metterà il logo sull' etica e sulla estetica, due concetti aleatori con Accorinti che si sposano con il Dio Narciso, lo stesso che lo ha preso con il suo furore due anni fa e lo ha portato a salire inneggiante sulla Vara, fotografato nella sua performance da tifoso della Machina insieme a Luigi Tibia, recentemente arrestato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
28 luglio 2016 Pagina 12 Centonove
28 luglio 2016 TTg Italia Trasporti marittimi MobyTirrenia: "Così abbiamo riconquistato gli adv" "Dovevamo scegliere da dove partire e abbiamo puntato sulla rete vendite": Alessandro Onorato , vice presidente Moby con delega alla direzione commerciale, parte dagli adv per raccontare il processo di integrazione tra le tre compagnie del gruppo Onorato Armatori . Uniformare la rete di vendita Nel luglio 2015 Tirrenia è entrata a far parte della famiglia accanto a Moby e Toremar : i primi sei mesi "li abbiamo passati studiando filosofia dell' integrazione industriale spiega il manager . C' erano vari modi di operare: noi abbiamo scelto di uniformare in prima battuta le piattaforme di vendita e i siti, quindi le condizioni di pagamento e i regimi commissionali , mandando i nostri produttori ad attivare i codici nelle adv che ancora non li avevano". Pubblicità Oggi gli agenti possono emettere un solo biglietto dove l' andata risulta con una compagnia e il ritorno con un' altra. Inoltre grazie a Moby Lines Europe, la controllata del Gruppo che segue i mercati esteri, "abbiamo portato in Tirrenia una fetta di clientela straniera che prima mancava". La questione Tirrenia Proprio sulla ex compagnia di stato si è concentrata buona parte della strategia del Gruppo, con un duplice obiettivo: migliorarne il livello di qualità e promuoverla presso la rete agenziale , "restia a venderla perché per molti è ancora la compagnia statale low cost con servizi scarsi", sottolinea Onorato. Non è un caso che il primo passo abbia riguardato la sostituzione del servizio catering, affidato alla stessa società che già opera su Moby: "Abbiamo invitato gli adv a salire sulle navi e provarlo, un' iniziativa che ripeteremo in autunno". Certo, prosegue, "ci sono limiti strutturali e il livello tariffario rimarrà più basso rispetto a Moby, in linea con la convenzione, ma molto si può fare". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
28 luglio 2016 Pagina 14 Centonove Trasporti marittimi IL CASO. Fa discutere la pena pecuniaria chiesta dal procuratore Ardita per il deputato Francantonio Genovese Corsi d' oro, la multaobolo "Solo" quindicimila euro per il Paperon dei Paperini della politica messinese, che secondo i giudici avrebbe frodato 1600 euro al giorno. Ecco tutti i protagonisti e le comparse di una partita processuale destianata a costare cara MESSINA. Quindicimila euro di multa. Quel che più colpisce nella richiesta di condanna avanzata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita al processo "Corsi d' Oro" non sono gli undici anni di reclusione per il capo cordata della formazione professionale, l' onorevole Francantonio Genovese, ma l' esiguità della pena pecuniaria. Quindicimila euro non sono altro che un obolo, rispetto ai soldi della presunta truffa alla Regione e al fisco: Genovese avrebbe frodato 1600 euro al giorno, secondo i giudici, quasi seicentomila euro, esentasse. Ma questa manciata di spicci, forse, per il Paperon Paperoni della politica messinese, non sono che un piccolo anticipo spese per il parterre di avvocati e consulenti tecnici d' ufficio che nel processo sono impegnati. C' è stato Carlo Paliero, professorone milanese che poi si è dimesso; c' è Gaetano Pecorella, già difensore di Silvio Berlusconi; c' è lo "sciatore" Maurizio Paniz; c' è il "mastino" tortoriciano, l' avvocato Nino Favazzo, che tra i suoi assistiti annovera politici acquattati come Giuseppe Astone, ex rettori della neurochirurgia come Franco Tomasello, imprenditori degli svincoli come Nino Ricciardello. Ma ci sono anche gli ingegneri e i professori di estimo catastale per valutare il valore degli affitti: Giuseppe Giuffrida, Pietro Luigi Pettinato e Giovanni Repici, fratello di Fabio Repicil' avvocato amico di Sebastiano Ardita, che ha valutato mappe e rendite catastali delle sedi dei corsi,Lumen e Centro Servizi. Questo film si srotolerà fino al venti ottobre, data per la quale le udienze sono tutte calendarizzate, insieme ai "veleni" di cui il processo via via si cosparge. Perché quello che si sta svolgendo al Tribunale di Messina non è solo un processo penale, ma anche politico e sociale. Processo simbolo Da una parte c' è l' Accusa, rappresentata da Sebastiano Ardita, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti. Dall' altra, il plotone degli avvocati dei ventinove imputati, che vanno dal mite Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
28 luglio 2016 Pagina 14 Centonove 16
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28 luglio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi L' ANALISI Lo sviluppo ricominci dalla dignità dei sardi Fa male dirlo. Il mare non bagna la Sardegna. La Sardegna ha rappresentato finora uno dei passaggi mancati dello sviluppo italiano. La politica industriale massiccia e organica del secondo dopoguerra, con il suo progetto di impiantare e conservare una base manifatturiera solida e vitale, è stata sconfitta dalla storia. Il libero mercato e la libera intrapresa veicolati dagli anni Ottanta dal turismo di élite e nazionalpopolare hanno fatto i conti con l' inserimento non organico e frammentario di questa terra meravigliosa nei circuiti più redditizi del turismo internazionale. Di questo doppio passaggio mancato, la Sardegna sperimenta oggi le ricadute: il ridimensionamento della industria pesante, non solo di origine pubblica, ha segnato la fine del sogno di creare uno zoccolo duro produttivo di stampo manifatturiero che potesse ancorare la regione a una specializzazione con una dimensione tecnologica e occupazionale significativa. L' agonia dell' Alcoa di Portovesme è l' episodio più doloroso. Nella provincia di CarboniaIglesias il tasso di disoccupazione nel 2015 è stato pari al 17,2%, con un tasso di inattività pari al 45,7 per cento. Il tasso di disoccupazione giovanile è sopra il 70 per cento. In tutta la regione, il turismo resta il grande pozzo inesplorato. L' insularità non è solo un fattore dell' anima. L' insularità è un elemento strutturale che andava superato con i collegamenti via traghetto e via aereo. In particolare, sul tema dei traghetti il caro biglietti ha ridotto, perfino d' estate, il potenziale attrattivo della Sardegna sulla classe media italiana e straniera; i residence che hanno modificato le coste sarde sono vuoti per lunghi mesi durante l' anno. Per quanto riguarda il turismo di élite, ormai molti superbenestanti non importa se Wasp raffinati e sofisticati o parvenu grezzi e rozzi preferiscono altre mete, non italiane. Nelle statistiche di lungo periodo il divario con la media italiana non si è colmato. Secondo la Svimez, per usare un indicatore classico della manifattura come le esportazioni, al netto dei prodotti petroliferi, dal 1991 al 2015 la variazione cumulata di quelle sarde è stata pari al 74%, a fronte di un incremento del 283% di quelle italiane. Usando invece un indicatore onnicomprensivo, la differenza del Pil procapite calcolato a prezzi correnti era di circa 5mila euro nel 1995 (12.160 euro per la Sardegna e 17.334 per l' Italia) ed è salito nel 2014 a circa 7mila euro (19.640 euro contro 26.516). Nel 1995 il tasso di disoccupazione in Italia era dell' 11,2%, in Sardegna del 14,8%: "ballavano" tre punti e mezzo. Nel 2015 siamo saliti all' 11,9% e al 17,4%: la differenza è ora di cinque punti e mezzo. In una visione puramente economicista, la Sardegna non ce l' ha fatta. Spetta ai sardi, con la loro forza e la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18
28 luglio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
28 luglio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi Sviluppo. La Electrosteel (tubi ghisa) ha siglato un accordo con le società logistiche Cam e Grendi per la realizzazione di un hub nel porto di distribuzione nel Mediterraneo L' industria indiana punta su Cagliari Un aumento del traffico container del 5% nei primi sei del 2016, rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente, presso il terminal Cict (di Contship Italia) e lo sbarco nel porto canale, con l' obiettivo di utilizzarlo come hub, della multinazionale indiana Electrosteel castings, grazie al gruppo Grendi (che, a sua volta, aumenta nel 2016 il proprio traffico contenitori del 10%, sia pure su volumi inferiori rispetto a Cict). Lo scalo di Cagliari, che è uno dei tre porti di transhipment italiani, con Gioia Tauro e Taranto (quest' ultimo però è attualmente senza traffico container), sta puntando sullo sviluppo di diverse attività. Compresa la movimentazione di una quota di contenitori non in trasbordo ma al servizio del mercato interno sardo (cresciuti, in cinque anni del 23% al Cict tra import ed export) e quella di un numero sempre maggiore di crocieristi: lnei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo terminal crociere. Per quanto riguarda Electrosteel, Antonio Musso, alla guida del gruppo l o g i s t i c o G r e n d i , s p i e g a c h e l a multinazionale «produce in India tubazioni in ghisa e le esporta in Italia. In precedenza lo faceva da Venezia. Poi ha ottenuto alcune commesse in Sardegna e ha stretto con noi un accordo per far arrivare la merce, non solo destinata all' isola ma anche all' Italia, non più a Venezia ma a Cagliari». L' intesa è stata siglata con l' azienda cagliaritana di trasporti e logistica Cem, in partnership con il gruppo logistico Grendi. «Insieme dice Musso costruiremo una piattaforma hub presso il porto canale di Cagliari, per la distribuzione dei prodotti Electrosteel sul Mediterraneo. A noi è affidato lo sbarco (che avviene al terminal Cict, ndr), lo sdoganamento, lo stoccaggio al nostro terminal e le spedizioni». Il fatto rilevante, prosegue Musso, è che per la prima volta invertiamo il flusso della merce sulla Sardegna. Finora c' è stato uno squilibrio a favore dell' import nell' isola. Ora avremo merce che arriva in Sardegna per andare sul continente, anziché il contrario». Grendi, peraltro, sta studiando la possibilità di replicare questo tipo di collegamento con pellet provenienti dal Canada. Dal punto di vista dei trasporti di rotabili e passeggeri sui traghetti, in Sardegna si è anche sviluppata la battaglia commerciale tra la Onorato Armatori (Tirrenia e Moby) e il gruppo Grimaldi. «La scelta di Grimaldi di aprire nuove rotte commerciali e il potenziamento di Tirrenia afferma Roberto Isidori commissario della port Authority cagliaritana stanno facendo diventare Cagliari naturale porto di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20
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27 luglio 2016 ilcittadinodimessina.it Trasporti marittimi L' esponente di Caronte&Tourist aveva sollevato dubbi sulla riconferma del contributo alla Festa di Agosto Contributi "etici" per la "Vara", CmdB e il sindaco Accorinti contestano la posizione di Franza Si registrano le reazioni della consigliera Risitano e del sindaco sulla presa di posizione dell' ing. Vincenzo Franza circa l' opportunità di proseguire il consueto sostegno economico all' organizzazione della Festa della Vara, visti i dubbi sollevati dall' esponente di CMdB: Ecco il testo della nota del movimento politico: Quando la consigliera comunale di Cambiamo Messina dal Basso Ivana Risitano ha sollevato il problema degli sponsor etici, intendeva proprio questo. L' arroganza e la volontà di controllo sulla città del più grande gruppo d i potere messinese sono venute allo scoperto. Si mette sotto ricatto un' intera comunità minacciando di ritirare il finanziamento per la Vara, la tradizione più importante e più sentita dai messinesi, e facendo leva sul comune fervore religioso, a condizione di una totale e supina sottomissione politica. è stato chiesto al s i g n o r Franza, d a p a r t e d e l l a n o s t r a rappresentante in Consiglio, di rispettare il pagamento degli Ecopass e l' ordinanza anti Tir, di abbassare inoltre le erosissime tariffe per i residenti, e di attenersi al rispetto delle regolari procedure di legge, nel caso in cui si intendano sponsorizzare le iniziative culturali del Comune quali il concerto al Gran Camposanto. In merito proprio al rispetto del regolamento comunale sugli sponsor, Ivana Risitano ha presentato da settimane un' interrogazione all' assessora alla cultura Daniela Ursino , che non ha mai avuto risposta. La Vara è una festa popolare, che appartiene a tutti i messinesi, non è l' iniziativa culturale che si concerta in un gruppo di amici, e farla diventare uno strumento di pressione e di coercizione politica è un atto assolutamente ignobile e antidemocratico. Già in passato il signor Franza aveva minacciato licenziamenti del personale, in occasione dell' emanazione dell' ordinanza antiTir, ricorrendo a un vero e proprio ricatto occupazionale. Oggi purtroppo il copione sembra ripetersi. Una cosa è certa: se il signor Franza ha sinceramente a cuore la festa della nostra patrona, agirà di conseguenza e non anteporrà il desiderio di vendetta all' interesse della città. Se invece prevarranno la ripicca e un incommentabile tentativo di strumentalizzazione, noi saremo felici di appartenere a quella fetta di popolazione che ritiene che alla cultura del ricatto si risponde con la dignità delle donne e degli uomini liberi. In riscontro alla lettera Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
27 luglio 2016 ilcittadinodimessina.it
27 luglio 2016 Messina Oggi Trasporti marittimi L' analisi Quando l' ideologia non incontra la logica Sugli eventi dell' agosto messinese si abbatte lo scontro tra Caronte&Tourist e CMdB. Cronaca di una città in cui tutto è impossibile La nostra è una città complicata, dove nulla è semplice e tutto diventa complicato, terribilmente complicato. Il caso dello scontro tra Caronte & Tourist e Cambiamo Messina dal Basso lo dimostra, una diatriba che di logico ha veramente molto poco, perchè qui siamo di fronte alla classica contrapposizione ideologica unilaterale. E' inutile fare giri di parole, andare a cercare qualcosa che non c' è, il nocciolo della questione è tutto qui. Tutto nacque qualche giovedì fa, durante una seduta della commissione sport e cultura presieduta da Piero Adamo, in cui la capogruppo accorintiana Lucy Fenech criticò l' azione dell' assessore Daniela Ursino, rea di cercare le continue partnership da parte della nemica di sempre, ovvero la Caronte & Tourist. E dire che lì si verificò una spaccatura all' interno del gruppo vicino al sindaco, con la consigliera Cecilia Caccamo che non giudicò negative le sponsorizzazioni della Caronte agli eventi culturali promossi dall' amministrazione, il tutto sempre il bene della città. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Ivana Risitano , con un comunicato molto duro che ha provocato la reazione della società di navigazione, che ieri ha risposto in modo chiaro e piccato. Il messaggio è forte e chiaro, l' aiuto economico della Caronte & Tourist è stato sempre richiesto, ma se non piace allora si fa un passo indietro. In ballo ci sono tutte le manifestazioni dell' agosto messinese, a partire proprio dall' evento clou vale a dire la processione della Vara, con la Caronte che nell' ultimo decennio ha sempre garantito il proprio aiuto economico. Non si è fatta attendere la risposta di Cambiamo Messina dal Basso, una risposta in cui si denota tutta la natura ideologica (e non logica) del confronto. Immediato il riferimento all' arroganza di chi detiene il potere e lo usa come strumento di ricatto, dimenticando forse che a sollevare la questione non è stato certamente il Gruppo Franza. Sulle manifestazioni dell' agosto messinese, Cambiamo Messina dal Basso mette l' intramontabile bandiera della lotta di classe, sempre utile quando si vuol dare un cenno di vita facendo ricordare al mondo che si continua ad esistere, anche se l' azione politica dell' amministrazione continua ad avere sempre meno a che fare con i progetti del movimento che la sostiene. La risposta della Caronte & Tourist era tutto tranne che arrogante, anzi aveva la logica di chi si è visto attaccato per questioni di antipatia personale ed ideologica, di chi si è visto gettato in un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
27 luglio 2016 Messina Oggi
27 luglio 2016 Messina Oggi Trasporti marittimi Botta e risposta Accorinti a Franza: "Niente intimidazioni" Il primo cittadino risponde alla Caronte & Tourist sul caso Vara: "Non ci faremo condizionare" Renato Accorinti ha deciso da che parte stare. Il primo cittadino risponde a muso duro alla lettera della Caronte & Tourist firmata dall' ingegnere Vincenzo Franza, c h e s i h a dichiarato la società pronta a ritirare la sponsorizzazioni per le manifestazioni agostane. Chi si aspettava dei toni distensivi da parte di Accorinti è rimasto deluso, quelle pronunciate dal sindaco sono parole che sanno di rottura: " Ho sempre ritenuto utili le forme di sostegno ad iniziative culturali, sportive e in ogni caso con rilevante impatto sociale da parte di tutti gli imprenditori e di ogni singolo cittadino, indipendentemente dalla propria estrazione culturale ed economica che possono contribuire a rendere un positivo servizio alla nostra comunità. Ho recentemente ribadito questi concetti anche in occasione della presentazione del bilancio sociale della società Caronte&Tourist. Proprio per questo sono davvero sorpreso dei toni e del contenuto della lettera che l' ing. Vincenzo Franza mi ha inviato. La pretesa di avere chiarimenti e di prendere le distanze rispetto a talune dichiarazioni di "una consigliera comunale del Gruppo di Cambiamo Messina dal basso", sono pressioni inopportune ed inaccettabili. Non esiste il pensiero unico e rientra nella libertà di ciascuno esprimere le proprie opinioni, dissentire e proporre percorsi differenti. Pensare di revocare i contributi economici per le manifestazioni del Ferragosto messinese e della Vara concessi annualmente dal gruppo Franza, è un indebito tentativo di condizionamento, davvero sgradevole nei confronti del Sindaco della Città, che ovviamente non si fa intimidire". Nessuna presa di distanza dalla posizione presa da Ivana Risitano , quindi l' amministrazione andrà avanti per la propria strada: " Il percorso tracciato dall' amministrazione sino a questo momento non può essere barattato con nessun maldestro tentativo lesivo nei confronti della dignità di un Sindaco e dell' intera comunità messinese. Mi sorprende ancor di più che si possa immaginare di poter avere riscontro ad una tale inopinata richiesta. Chi vorrà sostenere economicamente una manifestazione particolarmente sentita dai messinesi è libero di farlo, con un euro o con un milione di euro secondo le proprie possibilità. L' importante è farlo perché si sente per dare il proprio contributo alla città. Il Sindaco auspica che il g r u p p o Franza, insieme a tanti semplici cittadini e/o imprenditori, sostengano le iniziative Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
27 luglio 2016 Messina Oggi
27 luglio 2016 Messina Ora Trasporti marittimi #Sottolapalma: Artbonus, il mecenatismo che fa bene alle tasse e alla città #Sottolapalma: Artbonus, il mecenatismo che fa bene alle tasse e alla città #Sottolapalma: Artbonus, il mecenatismo che fa bene alle tasse e alla città 27 luglio 2016 25 In queste ore di scambi epistolari , che ci fanno pensare a come il destino di Messina sia spesso collegato alla stesura di lettere (a partire dalla più famosa benedizione mariana), cerchiamo di andare oltre le polemiche tra amministrazione e gruppo Franza, e fuori da ogni logica politica, parliamo di opportunità economiche. La riflessione parte da un dato concreto: ovvero l' artbonus , il decreto legge che dal 2014 ha introdotto strumenti per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico. Con il nuovo Art Bonus è infatti detraibile il 65% delle donazioni che le singole persone e le imprese fanno in favore di beni culturali. Ci viene in mente, poichè il mecenatismo oggi conviene, sia a chi lo fa sia a chi lo riceve. Un rapporto "do ut des" regolato da logiche imprenditoriali, e da cui l' amministrazione può trarre vantaggio senza subire alcun tipo di "ricatto", tantomeno sentendosi in dovere di manifestare gratitudine se non quella normale che ogni cittadino può esprimere dinanzi alla buona riuscita di un progetto che sia di interesse comune. Dunque nella questione "Vara", a margine della campagna di crowfunding partita come reazione alla lettera di Franza e che certo ha politicamente un valore, vorremmo dire che l' amministrazione ha forse peccato della solita ingenuità che si traduce nel ritrovarsi su un piano "difensivo" quando potrebbe essere il contrario. Di fatto la risposta Accorintiana potrebbe per molti "giustificare" l' eventuale scelta di contribuire o meno all' ultima edizione della Vara. Chi ruota attorno all' organizzazione di questo evento quindi (come già leggiamo nei commenti agli articoli sulla vicenda) è pronto a "scaricare" sull' Amministrazione l' eventuale mancanza dei fuochi d' artificio (atteso momento di chiusura del Ferragosto), perchè "hanno fatto arrabbiare Franza e in fondo i soldi sono suoi e li spende come vuole". Solito gap accorintiano nelle strategie di comunicazione politica. Concordando col noto architetto Luciano Marabello (ex esperto della Giunta Accorinti) "nello specifico non si tratta di elargizioni per la vara, per il concerto o la mostra ma di vantaggi fiscali e strategie d' impresa; se poi la lettera alle imprese la scrivi chiedendo le offerte e non ricordando e ribadendo i vantaggi, certo che dai strumenti d' uso politico e contrattuale a chi fa gli affari: non è lo sponsor etico il tema, ma l' etica della politica che deve conoscere i fatti e mettere i puntini sulle i". Certo, sembrano lontani i tempi in cui le casse Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
27 luglio 2016 Messina Ora
27 luglio 2016 TempoStretto Trasporti marittimi politica Accorinti risponde a Franza: "Richieste inaccettabili, è libero di sponsorizzare la Vara o meno" Il sindaco Accorinti rispedisce al mittente la richiesta di Franza. L' amministratore delegato di Caronte e Tourist aveva chiesto al primo cittadino di prendere le distanze dalle parole della consigliera comunale Ivana Risitano , che aveva parlato di "sponsor eticamente indigeribili". Accorinti non lo farà perché ritiene che rientri "nella libertà di ciascuno esprimere le proprie opinioni, dissentire e proporre percorsi differenti" Il sindaco si dice "sorpreso dei toni e del contenuto della lettera. La pretesa di avere chiarimenti e di prendere le distanze rispetto a talune dichiarazioni della consigliera Risitano sono pressioni inopportune ed inaccettabili. Pensare di revocare i contributi economici per le manifestazioni del Ferragosto messinese e della Vara concessi annualmente dal gruppo Franza è u n i n d e b i t o t e n t a t i v o d i condizionamento davvero sgradevole nei confronti del sindaco della città, che ovviamente non si fa intimidire". Poi rincara la dose: "E' un maldestro tentativo lesivo nei confronti della dignità di un sindaco e dell' intera comunità messinese. Mi sorprende ancor di più che si possa immaginare di poter avere riscontro ad una tale inopinata richiesta". In realtà Accorinti esprime un' opinione contraria rispetto a quella della Risitano e, come già detto in occasione della presentazione del bilancio sociale della società Caronte&Tourist, ribadisce che tutti gli sponsor sono bene accetti, compresi quelli dei Franza. "Ho sempre ritenuto utili le forme di sostegno ad iniziative culturali, sportive e in ogni caso con rilevante impatto sociale da parte di tutti gli imprenditori e di ogni singolo cittadino indipendentemente dalla propria estrazione culturale ed economica che possono contribuire a rendere un positivo servizio alla nostra comunità. Chi vorrà sostenere economicamente una manifestazione particolarmente sentita dai messinesi è libero di farlo, con un euro o con un milione di euro secondo le proprie possibilità. L' importante è farlo perché si sente per dare il proprio contributo alla città". Il sindaco, in conclusione, "auspica che il gruppo Franza , insieme a tanti semplici cittadini e/o imprenditori, sostengano le iniziative particolarmente care alla nostra comunità. Rinunciare a farlo è una scelta altrettanto libera". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30
28 luglio 2016 Pagina 4 Centonove Trasporti marittimi MESSINA. Riapre il quartiere fieristico. Così gli appuntamenti di agosto Fiera, musica e incontri col Castello di Sancio Panza MESSINA. Riapre il quartiere fieristico di Messina, almeno nel mese di agosto. Dopo la fine della Campionaria nel 2013 e l' organizzazione della Sud Dimensione Servizi nei due anni successivi, sembrava che i cancelli dovessero restare chiusi anche perchè l ' Autorità Portuale a v e v a c h i e s t o l a collaborazione del Comune già a dicembre ma l' accordo non era mai stato trovato. Ad intensificare i rapporti l' assessore alla Cultura Daniela Ursino, anche se sembrava ormai troppo tardi. Invece la mini stagione estiva è servita. Ad avere la meglio la "People on the move", di Claudio Prestopino, col supporto di Confcommercio e Confesercenti che prevede 165 gazebo e un palco all' Irrera a Mare, dove si terranno esibizioni musicali e teatrali. Valore aggiunto di quest' anno, presente nella proposta, l' attenzione dedicata all' aspetto culturale ed estetico dell' area che ospiterà le manifestazioni. In un' arena/teatro da 300 posti appositamente allestita, infatti, si svolgerà un interessante festival teatrale, curato dal direttore artistico Roberto Bonaventura e da Stefano Barbagallo e organizzato dall' associazione "Il Castello di Sancio Panza". Incontri, interviste e tavoli tematici con gli autori sono previsti per approfondire gli spunti drammaturgici dei singoli spettacoli. Inoltre la People on the move ha programmato una rassegna musicale con concerti di musica pop, rock, jazz e fusion. Gli spettacoli saranno proposti nelle serate di agosto dal 21 al 31 agosto, con la possibilità di incontri ed iniziative correlate con ogni singolo artista. Una valorizzazione della Sicilia e dei siciliani che passa dal luogo (la Fiera), dagli artisti e tecnici impegnati nelle messe in scena e dagli autori dei testi scelti. A fine rappresentazione il pubblico, intrattenendosi con gli artisti, potrà gustare come sempre i prodotti locali tipici. Il Festival, nelle sue edizioni (e soprattutto in quella precedente a Forte) è stato molto seguito, totalizzando più di 1000 spettatori a stagione. Saranno poi organizzati tavoli tematici e di approfondimento dedicati alla cultura e alle arti in genere, grazie all' importante collaborazione anche di associazioni giovanili e studentesche. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31
28 luglio 2016 Pagina 6 Centonove Trasporti marittimi DIFFERENZIATA Messina, Bud Spencer e gli anni '70: tutto uguale manca solo la politica MESSINA. La scomparsa di Bud Spencer mi ha riportato alla memoria gli anni '70 del secolo passato, in cui con mio padre e mia madre andavamo a vedere i suoi esilaranti film, nei cinema di quella che già non era più "la Svizzera del Sud": la nostra beneamata Messina. Anni il cui contesto era la crisi economica provocata dallo shock petrolifero seguente alla "Guerra del Kippur", l' alta inflazione, la forte conflittualità sindacale, il terrorismo e le stragi, il non governo della Repubblica, la strategia del compromesso storico tra Dc e comunisti. E a Messina i problemi erano la penuria idrica, la raccolta dei rifiuti, il traffico urbano, le baracche. A ben vedere, a 40 anni di distanza, mentre una terribile crisi economica e occupazionale attanaglia Messina e importanti presidi istituzionali e sanitari sono andati via, uno per tutti l' Ospedale Piemonte, e altri seguiranno, l' Autorità Portuale, quei problemi sono ancora presenti: l' immondizia dilaga nelle strade, il caos della circolazione raggiunge punte parossistiche in alcune ore, manca l' acqua nelle case; un solo problema è stato risolto, quello del degrado urbano: di sbaraccamento non si parla più! D' altronde, non c' è più la politica e la rappresentanza sociale, quelle che sulla base di ideologie e programmi, pur tra contraddizioni ed errori, ascoltavano le domande collettive. E Messina sembra inverare le analisi di Baumann sulla "società liquida" (ma senz' acqua!). Adesso non c' è più la politica! Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32
28 luglio 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Trasporti marittimi A Roma definito un cronoprogramma per tamponare la vertenza Gioia Tauro C' è l' accordo per salvare il porto Ma adesso il rebus sono i tempi I sindacati molto cauti Oliverio ottimista Il governo s' impegna Alfonso Naso REGGIO CALABRIA Un salvagente per evitare i licenziamenti al porto previsti nella prossima estate (quando finirà il periodo di cassintegrazione), molti impegni ma ancora poche certezze per il futuro. Dopo l' incontro a Roma alla presidenza del Consiglio dei Ministri (presenti i rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture, del Lavoro, dello Sviluppo Economico, di Invitalia, della Regione, dell' Autorità portuale, dei sindacati confederali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e autonomi del Sul) arriva un nuovo accordo che si aggiunge al vecchio Apq per gestire una crisi che sembra senza via d' uscita per gli scali di transhipment. Il governo ha preso in mano la situazione, ha calendarizzato una serie di iniziative per risollevare le sorti dello scalo calabrese ed evitare la perdita di posti di lavoro. Lo fa istituendo l' Agenzia del lavoro portuale dove saranno ricollocati tutti gli esuberi della società terminalista del porto, Medcenter Container Terminal (esclusi tutti quelli delle ditte esterne). Nella bozza di accordo si legge che: «Il ministero delle Infrastrutture, d' intesa con il ministro del Lavoro, si impegna a sostenere entro l' anno l' istituzione, nel le modalità ed i termini che saranno stabiliti da apposito provvedimento normativo corredato di adeguata copertura finanziaria, di una Agenzia per la fornitura di lavoro portuale temporaneo, la riqualificazione professionale e la ricollocazione dei lavoratori all' interno degli insediamenti produttivi già esistenti o di prossima allocazione nelle aree ricadenti nel demanio portuale. Saranno assegnati all' Agenzia di cui al punto precedente i lavoratori delle imprese concessionarie ai sensi dell' articolo 18 della Legge 84/94». Accanto all' Agenzia ci sono da completare una serie di opere infrastrutturali come il bacino di carenaggio e il gateway ferroviario. I dubbi dei sindacati sono incentrati soprattutto sui lenti tempi di intervento che si accompagano alla realizzazione delle opere infrastrutturali a Gioia Tauro. Scettici molti dei rappresentanti sindacali che comunque apprezzano gli interventi del Governo per gli esuberi. Nessun commento trionfalistico da parte di Cgil, Uil e Sul. La Cisl con Annibale Fiorenza giudica sostanzialmente positiva la riunione. Adesso toccherà vigilare che nei prossimi 36 mesi si realizzino tutti gli interventi previsti anche per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33
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