MONZA STA CON PARIGI Periodico della sezione di Monza - ANA Monza
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® Monza - DICEMBRE 2015 - ANNO XXXVI - N. 101 Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Milano Periodico della sezione di Monza Periodico della Sez. ANA di Monza - Redazione Corso Milano 39 - 20052 Monza - Tel. E Fax 039/367.068 - C/C postale n. 3199200 - Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 350 del 27-9-1979 - Pubblicazione distribuita gratuitamente ai soci MONZA STA CON PARIGI La Villa Reale, che durante il breve regno napoleonico fu dimora del viceré Eugenio di Beauharnais e della moglie Amalia di Baviera, pochi giorni prima che questo numero andasse in stampa, è tornata ad essere …francese: con un gioco di luci si è dipinta la facciata di bianco, rosso e blu come tantissimi edifici sparsi nel mondo. Un mondo inorridito, sdegnato per il vigliac- co attacco terroristico che il 13 novembre ha squassato Parigi, ferita per la seconda volta quest’anno da fanatici che si proclamano islamici e che sono semplicemente dei folli assassini. Spetta ai leader internazionali trovare risposte politi- che e militari a questa guerra. A noi il compito di continuare a vivere, fieri delle nostre tradizioni, dei nostri valori, molti dei quali - è bene ricordarlo affondano le radici proprio nella rivoluzio- ne francese. Pronti come recita la preghiera dell’alpino a difendere . SCUSATE IL DISTURBO L’ALPIN L’È SEMPER QUEL Andrea Cremonesi Mario Penati Avevo in programma di anticipare la trasferta a Busto Siamo entrati in autunno con tutti i suoi impegni già che partiti da Cracovia con una fiaccola hanno fatto sosta Arsizio già il sabato pomeriggio per ammirare programmati che ci vedono mobilitati su più fronti. ad Auschwitz per onorare i Caduti della Seconda Guerra l’esibizione della Fanfara e partecipare alla Santa Dopo un’estate calda e afosa in cui ci siamo trovati a tu Mondiale e quindi a Redipuglia per onorare, ricordare e Messa ma poi mia moglie mi ha richiamato...all’or- per tu con momenti di intensa attività associativa sia a pregare per i nostri Caduti della Grande Guerra. E’ stata dine, approfittando del fatto che io, di sabato, a casa livello di Gruppi che a livello Nazionale, il mio pensiero una esperienza che penso rimarrà nel cuore e nella mente non ci sono quasi mai per via del lavoro. va a tutti quei momenti vissuti all’insegna della nostra di quei ragazzi come lo rimarrà nei nostri cuori. . Poi abbia- Associazione. Ho avuto il piacere di condividere con Il 6 Settembre il Vessillo ha toccato 3 mete: Bellusco, mo scoperto che quel pomeriggio c’era anche un qualche Gruppo non solo la propria Festa Alpina ma an- dove il nostro Gruppo locale ha festeggiato il suo “Pri- compleanno speciale a Monza, quello di don Mario che momenti diversi tra loro ma sempre importanti. mo 25°”, il Pellegrinaggio Nazionale del Pasubio con il Cazzaniga, che il 16 ottobre ha tagliato l’ambitissimo Dopo il nostro Raduno Sezionale a Casatenovo il nostro Gruppo di Ronco Briantino ed il Raduno della Sezione traguardo dei cento anni. CENTO, bella cifra, eh. Di- Vessillo ci ha rappresentato al Raduno del 3° Raggruppa- di Piacenza che ci aveva onorati della sua presenza al rete: perché citarlo in un articolo del nostro giornale? mento a Conegliano nel mese di Giugno, quindi all’ nostro Raduno sezionale con il Consigliere Dossi ed il Beh un po’ perché è nato soltanto qualche mese dopo Ortigara con il Gruppo di Capriano nel mese di Luglio; fido Alfiere Vittorio. Con rammarico non siamo stati l’inizio della Grande Guerra (almeno per ciò che poi è stato a Breno in Valle Camonica per il Pellegri- presenti con il Vessillo al Pian delle Betulle ma eravamo riguarda l’Italia), che stiamo ricordando e ricordere- naggio all’Adamello con i Gruppi di Veduggio, Seregno degnamente rappresentati dal Gruppo di Casatenovo. La mo nei prossimi tre anni con una serie di eventi, un che hanno fatto corona al Presidente Sezionale ed al Vice domenica successiva, 13 Settembre, il Vessillo scortato po’ perché il don Mario in questione è stato uno dei Facconi. Alla fine di Agosto il Vessillo Sezionale con il dal Presidente, dal Consigliere Beretta e da Vittorio Airol- personaggi di un... Presidente ed un gruppo di Alpini di Casatenovo è stato a di alfiere in seconda hanno sfilato a Trescore Balneario... CONTINUA A PAGINA 2 Redipuglia ad accogliere 78 ragazzi del loro Oratorio CONTINUA A PAGINA 2
2 DICEMBRE 2015 Vita della Sezione RADUNO A BUSTO ARSIZIO… Mario Penati* E’ già trascorso un anno da quando associativa sia sezionale che nazionale. Sezionali e Gagliardetti di Gruppo, tra i Museo del Tessile e dopo i discorsi Monza ha ospitato il Raduno del 2° Gli interventi sono stati intensi, vivaci e quali alcuni della nostra Sezione (bravi), ufficiali dei vari oratori ci si è incolonnati Raggruppamento ed ora siamo qui a sicuramente interessanti. hanno fatto da corona al Labaro Naziona- con la nostra Banda “Santa Cecilia” di raccontare quello di quest’anno svoltosi a le che ha raccolto “onore e gloria” da Concorezzo ed abbiamo sfilato per le vie Busto Arsizio con la regia della Sezione Non nascondo l’importanza di queste parte dei presenti. Non poteva mancare la della bella cittadina bustese tra due ali di di Varese. riunioni periodiche tra Presidenti del Fanfara della Brigata Alpina Taurinense folla plaudente. Debbo dire che il passare Certamente non possiamo né nascondere raggruppamento con il Presidente che oltre alla sfilata ha saputo allietarci davanti al Labaro Nazionale insignito di né tacere che le manifestazioni che si nazionale ed i nostri Consiglieri di con l’immancabile e sempre suggestivo ben 214 Medaglie d’Oro al Valor sono susseguite sono state preparate, Raggruppamento: un confronto sereno e carosello. Militare, ti fa accapponare la pelle: è un organizzate e gestite bene ma, per “puro dialetticamente propositivo anima la La sera, presso il Teatro di Busto Arsizio, momento solenne a cui tutta la Sezione campanilismo” Monza è stata… Monza. riunione stessa. Una relazione alquanto si è tenuta con successo la rappresenta- con il Vessillo in testa rende omaggio. Veniamo alla pura cronaca: sabato 17 al dettagliata l’ho presentata ai nostri zione “La Guerra di Mario”: ha raccolto mattino presso la Sala consiliare del Capigruppo riuniti in assemblea il 22 consensi di pubblico essendo anche la NON È UN RITO DOVUTOMA UN Comune di Busto, si è svolto il “parla- ottobre scorso e riportato nel verbale prima rappresentazione in programma. RISPETTOSO RICORDO PER QUAN- mentino dei Presidenti e Consiglieri del della stessa. Complimenti a tutti gli attori/coristi ed TI SONO ANDATI AVANTI. nostro raggruppamento sotto l’occhio Nel pomeriggio, dopo l’Alzabandiera e alla Caprioglio che unica donna sul vigile e paterno del nostro Presidente gli Onori ai Caduti ci siamo portati, palcoscenico ha saputo tenere gli astanti Qui richiamo l’attenzione di tutti: nazionale Sebastiano Favero. sempre in sfilata, alla Basilica bustese per attenti e compartecipi. dobbiamo avere rispetto per il Labaro e E’ stato un incontro vivace che ha toccato la Santa Messa. La giornata di Domenica 18 è iniziata con per il nostro Vessillo Sezionale, oltre che diverse tematiche inerenti la nostra vita La Chiesa era gremita e tantissimi Vessilli l’ammassamento presso i giardini del per i singoli Gagliardetti, e quando ci si SCUSATE IL DISTURBO L’ALPIN LÈ SEMPER QUEL CONTINUA DA PAGINA 1 CONTINUA DA PAGINA 1 Andrea Cremonesi Mario Penati* libro che molto a che fare con noi: il I numeri dicono così, con oltre 20 mi- per il Raduno della Sezione di Bergamo. nostro Alfiere ufficiale Valter Beretta, era di Eugenio Corti, lioni di biglietti staccati. Domenica 20 settembre, in forma privata presente con il Presidente e alcuni consi- lo scrittore di Besana Brianza, scompar- Partito adagio, da ferragosto in poi la il Presidente ha partecipato alla gita del glieri alla tradizionale Messa a Bernareg- so circa un anno fa e che molti avrebbe- manifestazione ha vissuto un crescendo Gruppo di Busnago a Rovereto per la gio in ricordo del nostro Beato don Carlo ro ben visto premiato a Stoccolma col di interesse e nelle ultime settimane, visita al Museo della Grande Gurerra, Gnocchi. A corona vi erano 15 Gagliar- Nobel per la Letteratura. come (purtroppo) ho potuto constatare all’ascolto della grande Campana che detti di altrettanti Gruppi Alpini. Il , oltre ad essere di persona, è stata letteralmente presa con i suoi 100 rintocchi ha invaso per Sabato 10 e Domenica 11 Ottobre si è un affresco di usi, costumi, linguaggi d’assalto, facendo registrare code chilo- chilometri la Valle sottostante senza però svolta la tradizionale “Castagnata Sezio- della nostra terra negli anni del secondo metriche per visitare i vari padiglioni. indugiare alle cantine Marzadro per una nale “ in Piazza Trento e Trieste a conflitto mondiale, narra anche la ritira- Il tutto alla faccia di chi aveva prono- degustazione di grappe e conseguente Monza. ta dei nostri soldati dalla Russia. sticato che Milano non ce l’avrebbe fat- acquisto. Chi ha lavorato mi ha trasmesso la Don Mario non era lassù, salvato come ta neppure ad aprire l’Expo e di coloro Il 25 Settembre Il Vessillo, sempre con propria contentezza e soddisfazione per ama ripetere lui dal cardinale Ildefonso che il 29 aprile avevano incendiato la il Presidente, ha partecipato in Val Veny l’affluenza non nascondendo comunque Schuster, allora arcivescovo di Milano, manifestazione . (Valle D’Aosta) all’inaugurazione della la stanchezza e la fatica. Spero in un che lo ordinò sacerdote diciamo con casermetta “Fior di Roccia” che, gestita fututo nella partecipazione più massiccia rito accelerato per evitargli di vestire la Cito quell’episodio perché, quando ab- dalla Sezione ANA di Bergamo e dalla dei 28 Gruppi. divisa, ma da parroco di Besana ha biamo chiuso la candidatura all’Ambro- CRI, accoglierà i nostri ragazzi e ragazze Come vedete il Presidente e la Sezione ovviamente condivido l’ansia e i gino (il riconoscimento che il Comune per l’esperienza denominata “Avvicina- hanno condiviso tantissime esperienze drammi dei familiari ed è stato poi attribuisce ai cittadini benemeriti il 7 mento alla Montagna”, per la quale auspi- che dimostrano la bontà e l’importanza testimone oculare del periodo 1943-45, dicembre) dell’avvocato Beppe co che i nostri Capigruppo si sentano della nostra presenza e delle nostre ini- dall’occupazione nazista agli eccessi dei Parazzini, nostro ex presidente coinvolti e partecipi. ziative. Ciò mette in evidenza la voglia di partigiani. “Dio scrive dritto nelle righe Nazionale che balzò alle cronache (suo Il 3 e 4 Ottobre il Vessillo con il proprio condividere nelle più svariate situazioni storte della storia”, è solito citare Don malgrado) perché quel giorno, mentre Presidente sezionale ha partecipato con ed esperienze la stupenda e semplice vita Mario che dal 1955 ad oggi non si è mai il capoluogo lombardo veniva sfregiato il Coro “La Baita” del Gruppo di Carate associativa degli Alpini. E’ importante stancato di fare accanto ai medici, il dalle frange violente dei manifestanti, Brianza al Raduno della Sezione Sar- viverle in prima persona e nonostante le dottore dell’anima nei reparti dell’ospe- osò esporre il tricolore al proprio degna a Tempio Pausania. Esperienza svariate iniziative locali ed istituzionali dale San Gerardo, dove lo volle appunto balcone e rimase lì impassabile a pren- bellissima condivisa con i Coristi, con il posso e possiamo concludere che “l’Al- 60 anni fa il Cardinal Montini, futuro dersi le uova che gli venivano lanciate Consigliere Nazionale Cesare Lavizzari e pin lè semper quel” con il suo Cappello, Paolo VI. dalla strada, dando una lezione pratica le Sezioni di Milano, Asti e Padova ed il con il suo sorriso, con la sua disponibilità In questi giorni in cui va in stampa il di educazione civica e al tempo stesso Gruppo di Erve della sezione di con la sua gioia. giornale si è conclusa l’Expo di Milano: di resistenza passiva e pacifica a chi Bergamo. un successo? voleva imporre la ragione della forza. Sabato 10 Ottobre il Vessillo, portato dal *Presidente sezionale
Vita della Sezione DICEMBRE 2015 3 ...SULLA SCIA DI MONZA 2014 passa davanti dobbiamo essere convinti che in quel momento la nostra presenza, il nostro saluto devono essere fatti con rispetto e con coscienza, con entusiasmo e orgoglio di appartenere al Corpo degli Alpini. E’ oltremodo commovente allo sciogli- mento rendere gli onori al proprio Vessillo: non posso nascondere il nodo alla gola e la voglia di abbracciarvi e stringervi la mano tutti uno ad uno. E’ un momento in cui sento da vicino il vostro affetto e il vostro attaccamento alla nostra Sezione. GRAZIE Alpini di Monza. Dobbiamo essere sempre orgogliosi e fieri di appartenere alla lunga schiera delle Penne Nere e di essere parte integrante della vita associativa. Un doveroso grazie alla Sezione di Varese, al gruppo di Busto Arsizio per la riuscita organizzazione e per le due belle giornate trascorse. Un Grazie agli Alpini di Monza che hanno voluto esserci e condividere con la Sezione pensando al 2016 in quel di Desenzano. *Presidente sezionale SAN GERARDO, BENVENUTO AL NUOVO PARROCO! Marco Biffi Domenica 18 ottobre, per chi non è po- Gerardo, allietati dalla banda di Veda- tuto andare al raduno del 2°Raggruppa- no al Lambro. Naturalmente servizio mento a Busto Arsizio, un altro impegno d’ordine da parte di 2 vigili e 6 alpini per istituzionale ci ha coinvolti in opportuna blocco momentaneo del traffico. Entrata rappresentanza: presenziare all’insedia- solenne con benedizioni del vescovo sulla mento ufficiale del nuovo Parroco della soglia della chiesa + messa solenne di parrocchia di San Gerardo di Monza. 2 ore cantata dal coro parrocchiale con Opportuno per rinsaldare la tradizione molto impegno. Come si dice a Mon- della “Nostra Domenica”, nonché testi- za: cerimonia con “Sù el capell – giù el moniare la nostra vicinanza sezionale al capell” (ovvero la mitria delle grandi nuovo sacerdote. Si chiama don Massi- occasioni). Bella predica con molto mo Gaio (di nome e di fatto!) Trattasi di sentimento. Ha ringraziato tutti i presenti persona molto aperta, entusiasta, para- nominando tutte le Associazioni presenti, frasando “gaia”, decisa, che sicuramente nessuna esclusa, inclusa menzione agli non avrà problemi di inserimento nella alpini! Infatti, oltre all’omaggio ai 6 Comunità monzese. Proviene dalla par- alpini presenti (Sandro Galbiati, Brambil- rocchia di Asso dove si poteva fregiare lasca, il vecio Lucchesini, Turolo, Cesani, del titolo di Monsignore (per antiche tra- Biffi) don Gaio è da tempo entusiasta dizioni curiali locali), titolo che perde qui fiancheggiatore degli Alpini avendo a Monza. Come ha detto lui nella predica consuetudine consolidata con gli alpini di “Nell’umile servizio ai fedeli titolo che Asso. Inoltre, essendo nativo di Carate non ho richiesto e al quale rinuncio con Brianza, ha buona conoscenza del nostro obbedienza”. Grande festa! Il cerimonia- Babau (Brau bagai de l’uratori), non- le prevedeva la partenza dall’Istituto del ché cerimoniere, Roberto Viganò e del “Preziosissimo Sangue” (suore preziosine nostro Presidente Mario Penati in quanto di Via Lecco) alle ore 9,30 con l’arrivo considerabile suo bocia in seminario. del Vescovo Mons. Erminio De Scalzi Naturalmente ambedue hanno già avuto ed una prima semi-messa con benedizio- contatti informali “a latere” sia di benve- ne. E’ seguito il corteo dei parrocchiani nuto, sia per l’organizzazione della nostra di Monza, con quelli di Asso, dalla casa domenica. Meno male che la tradizione delle suore alla vicina chiesa di San continua senza intoppi!!
4 DICEMBRE 2015 Vita della Sezione IL DESERTO AL 4 NOVEMBRE Marco Biffi gracchiante e senza l’oppotuna enfasi. Mercoledì 4 Novembre tutti doverosamente Insomma, una cerimonia in tono minore. in piazza per le celebrazioni, per noi, non Il punto di vista dell’ANA, aldilà della tanto della vittoria, ma della memoria di necessaria obbedienza ai dettami chi si è immolato credendo in una Italia ministeriali – tutti sull’attenti! , è sempre unita, sovrana ed migliore. Permettetemi stata per la massima partecipazione di tutti l’ironia: visti i tempi di oggi probabilmente e quindi per le celebrazioni alla domenica. si rivoltano nella tomba! Comunque noi Piccola nota un po’ polemica: a quando la Alpini ci sentiamo in dovere di tener vivi soppressione della festività del 25 Aprile?! questi sentimenti, soprattutto per le giovani Almeno al 4 Novembre si festeggia una generazioni che, dopo l’istruzione scolasti- vera vittoria, mentre il 25 Aprile è la festa ca, spesso perdono persino le nozioni più dei partigiani, con tuttora ferite ancora elementari in merito. Cito a tal proposito aperte nella memoria collettiva. le interviste del programma “le Iene” che E’ giusto rimembrare anche quella data, ma hanno dimostrato la crassa ignoranza dei anch’essa alla domenica più vicina e per gli giovani 30enni intervistati, nonché, ahimè, stessi motivi di partecipazione detti sopra. di qualche parlamentare! L’unica vera festa, per me, è che è San Mar- Ore 8,00: alzabandiera con deposizione co, nome “santo” del vostro dottore corona d’alloro al nostro monumento in preferito. A fine manifestazioni del 4 Largo Alpini a Monza con Inno di Ma- novembre i cittadini sono stati invitati a meli registrato. Ore 9,00 inizio cerimonia visitare la mostra per la Grande Guerra sotto ufficiale, con tutte le Associazioni d’arma i portici dell’Arengario. “Maestro d’ascia”, e le forze dell’ordine in servizio. Messa “al e storico sezionale con laurea “ad hono- campo” nella chiesetta del cimitero urbano, rem”, il quindi deposizione corone sui sepolcri della Pur apprezzando la buona volontà dell’orga- fermavano, almeno per curiosità, parteci- nostro Schiattone (Piero Schiatti) che ha guerra 1915-18, ed infine corteo da Piazza nizzazione e di chi ha partecipato, tuttavia pando comunque a tutta la cerimonia. fatto una ricerca paziente e certosina per Garibaldi a Piazza Trento e Trieste per alza- l’occasione è troppo ghiotta per manifestare Durante la settimana vi sono solo massa- esporre le testate d’epoca inerenti ai procla- bandiera solenne, lettura del messaggio del il nostro proverbiale “mugugno”. ie affaccendate che non hanno tempo di mi della 1^ guerra mondiale. Presidente della Repubblica, del ministro Passo quindi ad alcune considerazioni che fermarsi, nemmeno per curiosità. A parte i della difesa Pinotti e allocuzioni del Sinda- tutte le Associazioni d’Arma hanno già fatto soliti pensionati …. il deserto!! Il Gruppo di Usmate ci ha fornito un ma- co Scanagatti. Presenti studenti di 2 istituti presente agli organismi comunali negli in- nichino con divisa militare d’epoca e la ban- tecnici, Hesenberger e Mosè Bianchi, e di 2 contri “ad hoc”. Se da una parte è lodevole Unico vantaggio “solenne”, visto che erano diera originale dei combattenti. Dall’ANA scuole medie inferiori, Istituto Borsa e l’idea della commemorazione nella data in servizio, la presenza di picchetti armati nazionale 12 “roll-up” (rotoloni avvolgibili) Confalonieri. Gli studenti hanno letto brani appropriata, voluta fortemente dal ministro delle forze dell’ordine: carabinieri, polizia con la descrizione di tutta la campagna di di saggi composti per l’occasione, accompa- dell’interno Alfano, dall’altra è purtroppo ri- di stato, finanzieri, guardie forestali, polizia guerra (NB: acquistati da molte Sezioni, gnati da musiche suonate con pifferi provevole per la massiccia assenza di soci e penitenziaria. Alla domenica vi sono rap- anche da noi, e quindi a disposizione dei dall’istituto Borsa. cittadini in una giornata feriale. Infatti sono presentanze di questi corpi, ma non essendo nostri Gruppi per le loro manifestazioni). Nostra rappresentanza composta dal vessillo più di 20 anni che tale festa è stata soppres- in servizio sono senza picchetti armati. Infine un plastico con molti modellini di sezionale più gagliardetti del GruppoMon- sa e spostata alla domenica più vicina. Altro “nervo scoperto”: l’assenza della ban aerei concessoci dalla AAA (Associazione za, Villasanta, Cornate d’Adda. Il vantaggio era che in piazza i cittadini da civica (tutti al lavoro) e quindi Inno di Aereonautica). Commento: molto bella, ne Quindi sembra tutto bene! “cazzeggianti” della domenica mattina si Mameli e “Il Piave” suonati da registratore valeva la pena !! DI CORSA PER 11,50 CHILOMETRI SULLE COLLINE DEL PROSECCO Federico Morelli Domenica 19 luglio si è svolto a Soli- veramente duri per il caldo soffocante; go, piccolo borgo ai piedi delle colline quando la strada sale riesco a trevigiane famoso per la produzione del guadagnare qualche posizione che Prosecco, il 44° campionato nazionale puntualmente perdo in discesa poiché ANA di corsa in montagna individuale. non sono un buon discesista. Nell’ultima Quest’anno il nostro Presidente Penati discesa prima del traguardo vado a tutta in aprile ha organizzato una riunione per e, nonostante due atleti mi sorpassano formare un gruppo sportivo sezionale ed poco prima dell’arrivo, arrivo bene in io sono stato nominato referente seziona- spinta soddisfatto della mia prestazione. le per il settore running/podismo. All’arrivo mi aspetta Gianni, che stavolta Abbiamo inoltrato una mail ai gruppi per mi è riuscito a fotografare, e mi dice che raccogliere runner alpini che partecipas- rispetto alle Alpiniadi dell’anno scorso gli sero a questo evento, purtroppo nessuno sembra che sia andato meglio, speriamo ha risposto e così mi sono iscritto solo io sia di buon auspicio. Dopo la rinfrescante della Sezione. doccia, ci dirigiamo al tendone pronti per Partenza domenica mattina alle 4.30 il pranzo. insieme al consigliere ed amico del mio Il caldo è soffocante e solo qualche refolo gruppo di Villasanta Gianni Colnago; la di vento mitiga l’aria. Pranziamo vicino giornata si preannunciava già a quell’ora al gruppo di Verona: un gustoso pranzo caldissina e così è stata. con pasta al forno, carne alla griglia e Arriviamo a Soligo dopo circa tre ore di contorno, il tutto bagnato dall’immanca- comodo viaggio e dopo aver parcheggiato bile Prosecco. Alle 14.00 ecco le classi- incontriamo un commilitone di Gianni fiche dove sono 25° assoluto e 4° di cate- che gli carica in macchina 12 bottiglie di goria, mio miglior risultato in 4 edizioni: Prosecco, ci invita a bere un bicchiere: sono contento della mia prestazione, io al massimo posso bere un bicchiere di credo di aver degnamente rappresentato thè, sono solo le 8 del mattino e alle 10 la mia Sezione. Gianni informa devo correre…. subito il nostro capogruppo Gabriele che Ritirato il pettorale e il pacco gara, si complimenta per l’ottima prestazione. contenente anche una bottiglia di Prosec- Il venerdì successivo abbiamo festeggia- co, quella sì che l’ho bevuta il venerdì to in sede con pasticcini e Prosecco la seguente in sede, ci avviamo verso la partecipanti per un giro da 7,50 km con Dopo il riscaldamento e qualche allungo bella trasferta trevisana. Ringrazio tutto partenza a visionare il percorso che mi 350 m di dislivello. per sciogliere le gambe vado alla parten- il gruppo di Villasanta per il sostegno e sembra un su e giù per le colline Dopo mi separo da Gianni per iniziare za per la spunta: saremo stati più di 200 e l’aiuto, dal capogruppo Gabriele Ancri circostanti per un totale di 11,50 km e il riscaldamento: senza correre già si alle 10 precise ecco il colpo di pistola. ai consiglieri, dai soci agli amici, all’a- circa 500 m di dislivello. Ritornati alla sudava parecchio, non saprei dire quanti Parto subito forte e dopo circa 1 km in mico Gianni che mi ha accompagnato e macchina, mi sono cambiato con calma e gradi c’erano ma alle 9.30 del mattino falsopiano credo di essere fra i primi 25- supportato. L’appuntamento è per l’anno avviato alla partenza per vedere l’inizio la colonnina di mercurio era certamente 30. Il percorso è un continuo saliscendi prossimo alle Alpiniadi estive, dove spe- della gara degli over 50: erano circa 200 sopra i 30 gradi. fra i vigneti con i tratti in salita al sole riamo di arrivare al podio.
Vita dei Gruppi DICEMBRE 2015 5 OMAGGIANDO DON GNOCCHI Gianni Ruga 25 ottobre 2009, in una Piazza del Duo- Alpini il nuovo diacono, don Christian, mo gremita di fedeli e di Penne Nere, che il prossimo mese di giugno celebrerà il Cardinale Dionigi Tettamanzi, alla la prima Messa, ma è stato soprattutto un presenza di numerosi sacerdoti ambrosia- momento di preghiera e di gioia nell’a- ni, guidava il rito di Beatificazione di don scolto della Parola. Carlo Gnocchi. Don Luca, che tutti ormai abbiamo impa- In quell’anno il Gruppo di Bernareggio rato a conoscere e apprezzare per la sua non era ancora ufficialmente nato ma ave- innata capacità di trascinare e coinvol- va già cominciato a funzionare a livello gere chi lo ascolta, durante l’omelia ha associativo con alcune piccole iniziative ricordato l’amicizia che lo lega a Mons. in ambito comunitario. Giovanni Barbareschi, che ha sentito Ricordo che sulla strada del ritorno, con telefonicamente, (con i suoi 93 anni, ancora il cuore soffocato dall’emozione forse uno degli ultimi preti “Ribelli” della vissuta, decisi di rinnovare ogni anno il Resistenza) riuscendo a fare una cateche- giorno della Beatificazione di don Carlo si sul mistero della morte portando ad Gnocchi con una Santa Messa. Misi esempio gli ultimi giorni di don Gnoc- quindi al corrente il nostro parroco don chi quando, senza vergogna, confessava Luca di questo mio desidero. Non potevo all’amico don Giovanni la paura di mori- trovare interlocutore più interessato. re. Ma è proprio questa paura della morte Nel 2010, per il primo anniversario della che lo rende Santo fino al punto di fargli Beatificazione, volli rendere partecipe di gridare con l’ultimo respiro: Signore, questa mia iniziativa la nostra Sezione sono pronto, vieni. che con entusiasmo e slancio partecipò Prima della benedizione finale e dopo la numerosa con tutti i Gagliardetti ed il “Preghiera dell’Alpino” letta dal nostro Vessillo Sezionale. Sarà stata l’atmosfera, Presidente, la Sezione di Monza ha vo- saranno state le parole pronunciate da luto donare al Sindaco di Bernareggio e don Luca, sarà stata l’accoglienza di Ber- a don Luca una formella in creta raffigu- nareggio nei confronti degli Alpini……. rante il viso sorridente del Beato don da allora diventò uno degli appuntamenti Carlo Gnocchi, opera dell’artista Alpino Sezionali assieme alla nostra domenica, Ronchi Elvezio del Gruppo di Bernareg- al raduno sezionale, alla Via Crucis. gio. Sabato 10 ottobre 2015, grazie alla dispo- A don Christian è stato donato “Cristo nibilità dell’Amministrazione Comunale, con gli Alpini” nella speranza che la sua è stata inaugurata una via del nostro lettura lo aiuti a conoscere meglio chi paese a don Gnocchi. Il sindaco di Berna- sono gli Alpini, quello che hanno saputo reggio, Andrea Esposito e la madrina del fare e quello che tuttora rappresentano nostro Gruppo, Marisa Mariani in Galbu- per le varie comunità dove operano in- sera, hanno tolto il Tricolore dal cartello stancabilmente. che riporta il nome del nostro Cappellano Ma la sorpresa più bella è arrivata da e nel suo discorso, il Primo Cittadino, ha Adriano Sala, capogruppo di Tregasio voluto ricordare questa grande figura di che dal fondo della chiesa ha raggiunto educatore, prete e alpino. Dopo la bene- don Luca sull’altare e gli ha donato uno dizione, don Luca ha sottolineato quanto dei suoi cappelli alpini in legno intagliato sia importante coltivare e perseguire gli a mano; a quel punto don Luca, felice e insegnamenti di don Carlo anche attra- con orgoglio se lo pose sul capo raggiun- verso momenti come quello che si stava gendo la sacrestia. vivendo. Al termine degli interventi e La Messa è terminata con il canto finale quanto presso il salone di Palazzo Lan- buona parte di nostri Gruppi. I Gagliar- accompagnati dalla Banda ci siamo diretti eseguito dal coro alpino “Lo Chalet” di driani coloro che erano presenti hanno detti presenti erano 16 di cui 3 di altre verso la Chiesa Parrocchiale dove, prima Arcore che ringrazio per la bravura con la potuto gustare un buon piatto di polenta Sezioni, ma i Gruppi della nostra Sezione della Santa Messa si è svolto l’Alzaban- quale ha animato tutto il Rito Eucaristico. con ragù e polenta con zola. non sono 28!!!!!!!!!!e la Messa di sabato diera. La Santa Messa è stata Con l’Ammainabandiera è terminata la L’unico rammarico, consentitemi lo sfo- 10 non era Sezionale!!!!!!!! anche l’occasione per presentare agli cerimonia ufficiale ma non la serata in go, è stata la mancata partecipazione di
6 DICEMBRE 2015 Vita dei Gruppi ALLA MAXI CAMPANA DEI CADUTI Alessandro Crippa In occasione del centenario della prima guerra mondiale il gruppo Alpini di Busnago ha organizzato una visita al Museo della Grande Guerra in Trentino a Rovereto. La gita si è svolta domenica 20 settem- bre 2015. Partiti dalla piazza di Busnago alle 6,30 del mattino alla volta del Tren- tino. La prima tappa del nostro viaggio, Nogaredo, dove si trova la distilleria della Marzadro, famoso marchio di grappa riconosciuto a livello mondiale. Una guida ci ha accompagnati attraverso la fabbrica spiegandoci il processo di distillazione della grappa, dalla vinac- cia al prodotto finito. Abbiamo visto gli alambicchi e le sale di invecchiamento. Alla fine della visita guidata, abbiamo degustato le grappe e liquori accompa- gnati da formaggi e prodotti trentini. Ripartiti per la seconda tappa: la campana Maria Dolens. È la campana più grande al mondo, ideata dal sacerdo- te Don Antonio Rossano, per onorare i caduti di tutte le guerre e invocare pace e fratellanza fra i popoli del mondo intero. Venne fusa a Trento nel 1924 e battezza- ta nel 1925. Non corrispondendo al suo- no voluto la campana venne fusa nuo- vamente nel 1939. Nel 1960 a causa di una grave incrinatura la campana smise di suonare, ma grazie a delle donazioni, venne fusa ancora nel 1964. Venne poi benedetta dal papa Paolo VI nel 1965. La campana Maria Dolens suona ad ogni tramonto affinché l’uomo ricordi i caduti e trovi la via per la pace. Ogni domenica la campana suona a mezzogiorno100 rin- tocchi. Dopo aver sentito i 100 rintocchi fu la volta di un lauto pranzo, ci siamo riposati per poi concentrarci sull’ultima è più importante tappa della gita: il museo della Grande Guerra ospitato nel castel- lo di Rovereto. Un bellissimo percorso ci ha portati alla scoperta di torrioni e Prima Guerra mondiale. guerra mondiale. tutti quanto siamo fortunati a vivere in cunicoli, del terrapieno e delle mura Il percorso mostra i modi di combattere Questa visita ci ha regalato emozioni un paese ora in pace dopo due Guerre cannoniere. Fin dalla sua inaugurazione e le dotazioni dei soldati, ma anche le uniche, i 100 rintocchi della campana, Mondiali. Abbiamo così ricordato tutti i nel 1921, è stato uno dei principali musei trasformazioni economiche, sociali, poli- il museo, gli aneddoti che ci sono stati caduti delle guerre. italiani dedicati alla tiche e geografiche tra il 1800 e la prima raccontati hanno riportato alla mente di Una gita indimenticabile. FESTA ALLE BETULLE UNA SERATA CANORA G.Luca Ghezzi Gruppo di Veduggio Leggo per posta elettronica dell’incontro della mia frazione Mariani Egidio Pietro In occasione del centenario della Grande di Verona. Ospite il nostro presidente rievocativo dei “morbegnini” al Pian decorato di una medaglia di bronzo al va- Guerra, tra le varie iniziative, la sera del Mario Penati e un buon numero di Alpini, delle Betulle del 6 settembre. Il nostro lor militare. In paese i pronipoti si ricor- 31 ottobre il gruppo Alpini di Veduggio un particolare ringraziamento a Roberto presidente Penati ci manda a dire se è dano di uno zio decorato, ma medaglia e ha organizzato la 10” edizione di “Canti Viganò che ha presentato la serata. possibile esser presenti. Nello sconfina- ricordi sono svaniti nel nulla. Di ricordo ed immagini per non dimenticare”: mento delle sezioni da Monza a Lecco, è rimasto solo il nome tramandato di bat- l’evento dedicato ai Reduci della locale della prima c’erano tre gruppi non li tesimo, i maschi Egidio, femmine Gilda. Sezione Combattenti ormai rimasti in elenco: i diretti interessati, con orgoglio pochi. Questa volta nel contesto è stata possono dire io c’ero. In breve l’incontro P.S. Per mia ignoranza le “marmette” inserita una breve rappresentazione sce- rievocativo...” commovente”. La festa sono tutti di deceduti della seconda nografica della guerra in trincea con la “semplice-montanara-alpina”. Faccio guerra mondiale. Pensavo che ci fossero comparsa di due soldati nemici “Italiano cenno solo di come sono capaci gli alpini anche quelli della grande guerra. Ma il e Austriaco”, ma autori di un messaggio della alta Valsassina di far valere i loro Morbegno della seconda è sempre quello di fratellanza e di pace. prodotti alimentari. La polenta “vuncia” a della grande guerra? Storici datemi una La serata si è contraddistinta con l’esibi- vederla preparare puoi morire di coleste- risposta. zione del coro A.N.A. “ Coste Bianche “ rolo, ma a mangiarla fa resuscitare anche i morti. Riassunto questo, torniamo seri e parliamo della lettera inviata dal presi- dente Marco Magni della sez. di Lecco al nostro presidente Penati. Qui c’è la storia della costruzione della chiesetta chiamata “tenda dell’anima” e delle “marmette” che ricordano i nomi di 420 alpini del “Morbegno” andati avanti . Da queste mi hanno incuriosito e mi ha portato ad ap- passionarmi alla ricerca di quella inizia- tiva dell’Ana “Milite...non più ignoto”. Ho scoperto che nel comune di Besana in Brianza dei duecentocinquanta caduti della grande guerra, una cinquantina era- no alpini del 5° regg. Alpini. La ricerca si intensifica e dall’archivio storico di Milano nel foglio matricolare risultano la maggior parte appartenenti al gruppo alpino Morbegno. Tra questi un alpino
Vita dei Gruppi DICEMBRE 2015 7 “LA BAITA” HA CANTATO IN SARDEGNA Leonardo Vergani A Tempio Pausania nei giorni 3 e 4 le hanno partecipato anche il Coro Alpino teva trovare branda più comoda di quella sappiano riconoscersi e sentirsi a casa ottobre si è svolto il Raduno Sezionale della Sezione Sardegna “Nugoro Amada” degli alloggi collettivi dove il valore propria ovunque in un vincolo di Sardegna località scelta perché è pro- di Nuoro e la corale “Luigi Canepa” di aggiunto è proprio nelle comodità che rispetto reciproco, amicizia e piacere di prio in questo paese che 100 anni fa, nel Sassari.La domenica il Raduno dopo la mancano ma che sono il segno della vo- stare insieme. marzo del 1915, si componevano i primi S. Messa celebrata da S.E. Mons. Seba- lontà di esserci, del piacere di partecipare reggimenti della gloriosissima Brigata stiano Sanguinetti Vescovo di Tempio e condividere da Alpini. E’ quello che è successo a Tempio Pausa- Sassari la quale, sull’Altopiano di Asiago Pausania si è conclusa con la tradizionale nia, che accade in ogni adunata sia essa fianco a fianco con i battaglioni Alpini, sfilata per le vie del paese. Alpini veri e vera alpinità questo abbia- a Bolzano piuttosto che a Catania ed è scriverà pagine di storia. mo trovato e cantare per le vie di Tempio questo che seppure per diverso destino e Al Raduno che ha consolidato il profondo Fin qui la cronaca che però non può ren- Pausania o a tavola con gli amici degli ben altra circostanza portò i fieri Alpini legame tra gente di Sardegna e Alpini dere l’idea di quanto sia stato bello e altri cori accompagnati dalle scorribande lombardi nostri padri e gli altrettanto fieri ha partecipato anche la nostra Sezione. coinvolgente questo Raduno dove si è musicali degli Alpini della Fanfara sol- fanti sardi a diventare fratelli sull’Alto- Presente il Vessillo scortato dal presiden- davvero vissuta un po’ di quell’atmosfera levando il bicchiere in un brindisi che ha piano di Asiago. te Mario Penati a rappresentare la sezione che troviamo nei raduni nazionali. visto nascere nuove amicizie è quanto di Non si capivano, parlavano lingue diver- il Gruppo Alpini di Carate Brianza con il Siamo stati accolti da amici, come succe- più bello e Alpino si possa immaginare. se ma si scoprirono fatti della stessa pasta Gagliardetto scortato dal Capogruppo Al- de tra Alpini e tra persone che si stimano Una volta di più si è avuta la conferma di e si trovarono uniti da quella fratellanza berto Tevisio ed il Coro “La Baita” per la con organizzatori che si sono fatti in come persone legate alla propria tradizio- che fa di genti diverse un Popolo, una prima volta in trasferta guidato dal nuovo quattro per ospitarci e davvero non si po ne e cultura e delle quali sono testimoni Nazione la nostra Italia. maestro cav. Mauro Filippo Villa Verga. Alle manifestazioni tenute in Piazzale Ri- membranze, lo stesso dove si schierò per la prima volta parte della Brigata Sassari hanno presenziato oltre al nostro Vessillo di Monza anche quelli di Sardegna, Mila- no, Asti e Padova, numerosi Gagliardetti, i Gonfaloni dei comuni di Tempio Pausa- nia e Sinnai, i Vessilli delle associazioni d’arma locali, la Fanfara di Palmanova ed il Coro “La Baita”; a celebrare l’evento sono intervenuti il sindaco di Tempio Pausania On.le Andrea Biancareddu, il sindaco di Sinnai Dott.ssa Maria Barbara Pusceddu, il comandante del 152° Rgt. della Brigata Sassari Colonnello Luigi Dore ed in chiusura il consigliere nazio- nale Cesare Lavizzari. La cerimonia si è conclusa con l’emozio- nante rito dell’Alza Bandiera issata sul pennone posto a lato del Monumento alla Brigata Sassari con l’Inno eseguito dalla Fanfara e cantato da tutti i presenti. Il programma è proseguito, dopo il rancio Alpino, con la serata dedicata ai cori. Il concerto si è tenuto presso il Teatro Giordo ed ha visto protagonista il Coro “La Baita” che, come ospite, ha avuto l’onore di aprire la serata canora alla qua
8 DICEMBRE 2015 La Grande Guerra LA GRANDE GUERRA Roberto Viganò Tra i molti modi per parlare e raccontare variare della sensibilità storica, mentre gli “Charlot soldato” (1918) la Grande guerra non poteva sicuramente effetti speciali hanno sostituito le scene Regia di Charlie Chaplin. mancare il mezzo cinematografico. pericolose girate dal vivo, che in film Ricca è la raccolta di documentari filmati come La caduta delle aquile del 1966 (in Durante la prima guerra mondiale, Char- che, ai primordi della cinematografia, lingua originale The Blue Max) provoca- lot è al fronte ma pensa a tutto tranne che comunque testimoniano, con immagini a rono incidenti e morti tra gli stuntmen. a combattere il nemico. Nonostante tutto volte fin troppo forti, il tragico volto della riesce a catturare l’imperatore di Germa- guerra. L’elenco è lunghissimo. Mi permetto nia, ma è soltanto un sogno. Molti registi, poi, come riporta Wikipe- di mettere in evidenza alcuni titoli per dia, hanno diretto film sulla prima guerra coloro che vogliono farsi un’idea della mondiale. Spesso i soggetti sono stati cinematografia su questo tema: tratti da romanzi, come per Addio alle armi di Ernest Hemingway, che ha dato origine a due film, o Niente di nuovo sul “Maciste Alpino” (1916, Italia) fronte occidentale di Erich Maria Re- marque da cui è stato sviluppato All’o- Recentemente restaurato e proiettato alla vest niente di nuovo. Altri hanno una 71 Mostra cinematografica di Venezia, sceneggiatura originale come La Grande è probabilmente il miglior film di pro- Guerra di Monicelli, che sfrondando gli paganda bellica prodotto in Italia nel avvenimenti della retorica fascista che la corso della Prima guerra mondiale, un dipingeva come una “guerra eroica”, finì primato guadagnato non solo grazie alla per essere censurato e vietato ai minori simpatia del suo interprete. Dal punto di alla sua uscita. vista narrativo l’abilità del racconto nel trattare con efficacia in tono leggero i Alcuni si riferiscono ad episodi realmen- temi più drammatici è ancora capace di te accaduti, come Il sergente York e Il meravigliare: deportazione di civili, vita battaglione perduto, altri a fatti inventati di trincea, violenza sulle donne; sullo e ambientati nel periodo storico, anche se schermo scorre la rappresentazione degli con attente ricostruzioni di ambientazioni orrori della guerra, ma sempre in funzio- e riferimenti ai fatti generali. Le sceneg- ne apertamente catarchica. giature si sono evolute col tempo e col (www.labiennale.org) “All’ovest niente di nuovo” “Addio alle armi “ “Le scarpe al sole” “I cinque dell’Adamello” (1930, Stati Uniti), (1932, Stati Uniti), (1935, Italia), (1954, Italia), regia di Lewis Milestone regia di Frank Borzage regia di Marco Elter regia di Pino Mercanti In Germania all’inizio della prima guerra Tra le migliori riduzioni cinematografi- Il film, tratto dal romanzo omonimo di Un gruppo di 5 alpini di diversa estrazio- mondiale, alcuni studenti, esaltati dai che tratte da Hemingway, questo melo- Paolo Monelli racconta di un veterano ne sociale e con storie diverse alle spalle discorsi di un professore, si arruolano con dranmma è ambientato sul fronte ita- della Guerra d’Africa che, insieme a partecipano ad una azione di guerra dalla entusiasmo nell’esercito. Ma la realtà è lo-austriaco nella guerra 1914-18. due giovani, di cui uno appena sposato, quale escono vittoriosi. Vengono però diversa e l’amor patrio comincia a sce- vengono chiamati alle armi per difendere travolti da una valanga e restano congela- mare. Gli orrori e i misfatti della guerra si Il tenente medico americano Frederick i confini della patria. Saranno protagoni- ti sotto la neve. Anni dopo il figlio di uno susseguono sotto gli occhi sgomenti dei Henry, ferito durante la ritirata di Capo- sti di drammatici avvenimenti tra assalti, di loro partecipa ad una missione per combattenti. Un giovane soldato, dopo retto, s’innamora, ricambiato, dell’infer- ritirate, vita di trincea. Il vecchio reduce recuperare i loro corpi. Se il ragazzo una breve licenza, ritorna al fronte e, miera inglese Catherine. Dopo che i due della guerra africana, alla fine perirà da considerava inutile e assurdo il loro mentre si appresta a catturare una farfalla hanno trascorso un’estate d’amore in eroe, gli altri due torneranno, dopo la sacrificio in questa occasione cambierà per la sua collezione, viene colpito a Svizzera, Frederick viene coinvolto nella vittoriosa battaglia, alle loro case per rac- opinione. Gli esterni del film sono stati morte in una trincea. Tratto dal romanzo disastrosa ritirata italiana di Caporetto, contare i drammatici avvenimenti vissuti. girati sul vero Adamello. di Erich Maria Remarque. Il grande reali- riuscendo a ritrovare la donna amata solo smo e l’assoluta attenzione alla verità ne quando ormai è troppo tardi: Catherine “Il sergente York” “Orizzonti di gloria” fanno un film di sapore europeo, consi- morirà tra le sue braccia dopo aver perso (1941, Stati Uniti), (1957, Germania), derato universalmente come un classico il bimbo che aspettava. regia di Howard Hawks regia di Stanley Kubrick dell’antimilitarismo, nonché una denun- cia delle atrocità della guerra. Nel 1979 Il film, che all’epoca venne censurato dal Ispirato alla vita dell’eroe statunitense La storia prende ispirazione da alcuni ne venne realizzato un remake, un film fascismo perché ritenuto disfattista, e che della prima guerra mondiale Alvin York, episodi realmente accaduti all’interno tv denominato Niente di nuovo sul fronte portò Charles Lang all’Oscar per la il film fu un grande successo con 10 dell’esercito francese durante la prima occidentale. fotografia, mostra i toni passionali cari a designazioni ai premi Oscar, che compor- guerra mondiale.Due generali francesi Borzage con una venatura di accenti lirici tarono una statuetta per Gary Cooper e della prima guerra mondiale ordinano, “Montagne in fiamme” e romantici. una per il montaggio. per ambizione e stupidità, un inutile (1931, Germania), Quando nel 1917 gli Stati Uniti entrano attacco suicida. Quando questo fallisce, i regia di Luis Trenker e Karl Hartl In seguito, dal romazo di Hemingway in guerra, Alvin York, timido e goffo due accusano di codardia i soldati e furono tratti altri due film, la versione del contadino del Tennessee che è un ottimo stabiliscono che ne vengano fucilati tre a Il soldato altoatesino Dimai, arruolato 1951 diretta da Michael Curtiz con tiratore, ma per convinzioni religiose caso come esempio per la truppa. Nono- nell’esercito austriaco, si trova a combat- Willian Holden, e quella di Charles Vidor contrario alla violenza, è chiamato alle stante gli sforzi d’un onesto colonnello, le tere proprio nelle vicinanze del suo paese, nel 1957 con Rock Hudson, entrambi non armi e in Francia si comporta da eroe sentenze vengono eseguite: uno dei contro gli alpini comandati dal suo amico all’altezza di questa prima trasposizione. divenendo famoso. condannati, ferito, viene portato davanti capitano Franchini. Il disagio di sentirsi al plotone in barella. straniero in casa sua è grande. Finita la guerra, l’amicizia fra Dimai e Franchini sarà ulteriormente rinsaldata.
La Grande Guerra DICEMBRE 2015 9 SUL GRANDE SCHERMO “La grande guerra” (1959, Italia), giovane e gli dà coscienza di sé. una divisa tedesca, francese o scozzese milite ignoto, irriconoscibile quando ne regia di Mario Monicelli resta sempre un uomo con una famiglia, viene recuperato il cadavere, e invece “Uomini contro” dei sentimenti, delle speranze: è questa la ricco di storia, speranze ed affetti prima Felice connubio di tragedia e commedia, (1971, Italia), morale del film, che racconta la storia di di incontrare la propria sorte fatale. l’opera è un affresco corale, ironico e regia di Francesco Rosi due cantanti lirici che si recano sul fronte struggente, della vita di trincea durante la tedesco la vigilia di Natale per allietare “Soldato semplice” prima guerra mondiale. Le vicissitudini Liberamente ispirato al romanzo di con il loro canto le truppe, ma dopo la (2015, Italia), di un gruppo di commilitoni sul fronte Emilio Lussu Un anno sull’Altipiano. prima strofa di astro del ciel il “nemico” regia di Paolo Cevoli italiano nel 1916 sono narrate con un Durante la Prima guerra mondiale, scozzese risponde accompagnando la linguaggio neorealista e romantico al sull’altopiano di Asiago, il sottotenente canzone con la cornamusa e così si incon- Siamo nel 1917. Gino Montanari è un tempo stesso, abbinando scansioni tipiche Sassu combatte nella divisione trano sulla terra di nessuno, si scambiano maestro elementare, ma a causa dei suoi della commedia all’italiana ad una comandata dal generale Leone, un doni e bevono Champagne e Whisky comportamenti libertini ed antinterventi- notevole attenzione verso i particolari veterano che dà continuamente prova mostrandosi le foto dei loro familiari. sti, è costretto dal preside della sua scuola storici.Le pregevoli scene di massa si della sua disumanità. L’inadeguatezza Purtroppo i comandanti dei due fronti ad arruolarsi volontario nella Grande accompagnano ad acute caratterizzazioni degli armamenti e i tentativi di ribellione non appoggiano questa tregua che è così Guerra. Gino, nato e cresciuto sulla dei numerosi personaggi, antieroi umani dei soldati si susseguono di giorno in condannata a durare solo per poche ore, Riviera Romagnola, si ritrova in un ed impauriti, rassegnati e solidali, giorno nella totale sordità di un alto dopodiché ridiventerà tutto come prima. piccolo avamposto in Valtellina, in accomunati dalla partecipazione forzata comando che continua a portare avanti qualità di “addetto eliografista”, dove ad una catastrofe che li travolgerà. una guerra in cui la vita non ha più alcuna “Torneranno i prati “ deve convivere con un variegato gruppo Monicelli e gli sceneggiatori Age & importanza. All’indagine sullo scontro (2014, Italia), di alpini, provenienti da tutte le parti Scarpelli e Vincenzoni raggiungono tra le nazioni, Uomini contro antepone regia Ermanno Olmi d’Italia.Tra dialetti diversi, piccole manie, l’apice artistico della loro carriera quello tra le classi sociali, spostando frequenti baruffe e un nemico sempre in combinando, con impareggiabile fluidità l’asse da una prospettiva storico tradizio- Film ambientato nelle trincee sull’Alto- agguato (il cecchino “fischione”), le di racconto, comicità e toni drammatici, nale verso una più profondamente piano di Asiago dopo gli ultimi sanguino- giornate in trincea tra i monti si riveleran- ed aprendo la strada ad un nuovo stile ideologica. Francesco Rosi racconta la si scontri del 1917. no ricche di colpi di scena, di ostacoli e cinematografico nelle vicende di guerra. Grande guerra attraverso il punto di vista Il racconto si svolge nel tempo di una di momenti esilaranti. di chi ne ha saggiato la disumanità e sola nottata. Gli accadimenti si susseguo- Le difficoltà della vita militare, per di più l’orrore, stipandosi dentro a quelle trincee no sempre imprevedibili: a volte sono tra le montagne, le differenze tra i vari “Il Piave mormorò” (1964, Italia), in cui l’iniziale retorica della vittoria lunghe attese dove la paura ti fa contare, tipi italici e un incontenibile “patacca” regia di Guido Guerrasio veniva meno in favore di una disciplina attimo dopo attimo, fino al momento che che proprio non riesce a tenere la bocca contraria all’umano. toccherà anche a te. Tanto che la pace chiusa, daranno vita a situazioni irrive- Il film documentario comincia dall’inter- della montagna diventa un luogo dove si renti, ma anche di grande umanità. vento in guerra dell’Italia (1915) per “Il battaglione perduto” muore. Tutto ciò che si narra in questo passare poi in rassegna i fatti più dram- (2001, USA - Lussemburgo), film è realmente accaduto. E poiché il Questo è un elenco parziale e incompleto. matici del lungo conflitto: Montenero, regia di Russell Mulcahy passato appartiene alla memoria, ciascu- Chi vuole può però davvero accostarsi San Michele, Carso, Adamello, Gorizia, no lo può evocare secondo il proprio alla storia in un modo forse più leggero e Podgora, Trentino, ecc. Seguono poi Nel 1918, nel pieno della Prima guerra sentimento. coinvolgente, ma pur sempre un modo alcune sequenze dedicate alla traversata mondiale, alcune truppe americane “Fango e gloria” che aiuta a riflettere sul dramma, sulla dell’Isonzo, quindi l’entrata in Gorizia, la d’assalto (composte per lo più da immi- (2014, Italia), rovina e sull’assurdità della guerra. guerra in Cadore, la battaglia della grati o ex galeotti) vengono inviate nella regia di Leonardo Tiberi Bainsizza, la rotta di Caporetto, la ritirata foresta delle Argonne in Francia per un Le trame sono state tratte dai seguenti siti sul Piave ed i successivi fatti d’arme, fino attacco suicida sul fronte occidentale. È un curioso esperimento cinematografi- internet: alla vittoriosa conclusione di Vittorio Dopo l’attacco, un battaglione della co, che collega immagini di repertorio Veneto. 77esima Divisione (composto da poco tratte dagli archivi dell’Istituto Luce con -http://it.wikipedia.org più di 500 soldati) si ritrova intrappolato sequenze di fiction che raccontano ciò -www.mymovies.it “La caduta delle aquile” oltre le linee nemiche senza cibo, acqua, che potrebbe nascondersi dietro ogni -www.comingsoon.it (1966, USA), né munizioni o medicinali con la paura di regia di John Guillermin un assedio tedesco sempre più imminen- te. L’artiglieria americana sparerà contro i Narra l’ascesa e la caduta del tenente tedeschi in quella zona ma sbaglierà il Bruno Stachel, un arrivista pilota da tiro e più di 60 uomini del 77° moriranno caccia tedesco, impegnato sul fronte sotto il cosiddetto “fuoco amico”. occidentale durante la prima guerra mondiale. “Joyeux Noël “ (2005, Francia - Belgio - “I recuperanti” Germania - Gran Bretagna), (1970, Italia), regia di Christian Carion regia di Ermanno Olmi Ispirato a fatti veramente accaduti nelle E’ un film per la televisione la cui trincee di Meths nel nord della Francia sceneggiatura è firmata da Mario Rigoni durante la prima guerra mondiale, lo Stern, Tullio Kezich, Ermanno Olmi. Un scopo di questo film è di dimostrare reduce di guerra, tornato al paese, trova la l’umanità e l’inevitabile compassione che fidanzata. I giovani emigrano, i vecchi si crea fra uomini messi a combattere una non ci sono più, la vita è diversa. Si mette guerra che in realtà non è la loro. Alla a fare il “recuperante” di ordigni bellici, vigilia di Natale del 1914 soldati francesi, un lavoro sempre al limite del pericolo di scozzesi e tedeschi interrompono le ostili- un’esplosione. Alcuni recuperanti tà per qualche ora e brindano tutti muoiono. Solo il lavoro “vero” redime il insieme. Anche se un soldato indossa
10 DICEMBRE 2015 Vita dei Gruppi CARATE, 44 OPERE AL CONCORSO DI PITTURA Gruppo Carate Gli Alpini hanno sempre dimostrato Giuria, esperta e critica, composta da una discreta affluenza di pubblico. apprezzamento per le cose belle (panora- rappresentanti del mondo alpino I visitatori hanno anche votato un’opera mi montani mozzafiato, flora e fauna (Presidente Sezione di Monza Mario che vince il “Premio giuria popolare”. montane dai mille colori) e per le cose Penati, Capogruppo di Carate Alberto Le opere vincitrici sono state premiate buone (cucina e vini nostrani). Tevisio, Referente Centro studi ANA durante il concerto del Coro La baita Questo anno, in occasione dell’85° di Milano Gianluca Marchesi) e del mondo previsto per mercoledì 4 novembre in fondazione del locale gruppo, gli Alpini artistico (Massimo Marchesotti, pittore occasione della Festa dell’Unità d’Italia e caratesi hanno proposto un concorso di nonché Direttore del Coro ANA di delle Forze armate. pittura cercando di mettere insieme arte e Milano; Angelo Fumagalli, pittore Sicuramente il successo dell’iniziativa è storia, gusto del bello e memoria. Infatti, caratese; Franco Rizzi, giornalista; stato grande: e lo dimostra il numero in riferimento anche al Centenario della Cristina Mauri, docente di Storia dell’arte delle opere esposte e dei vincitori. prima guerra mondiale, il tema del e critico d’arte). Purtroppo, ma ormai è cosa comune, concorso era: “Gli Alpini nella prima Dopo un impegnati lavoro di confronto e manca la condivisione e la collaborazione guerra mondiale”. di dibattito, sono state selezionate le tre degli alpini. L’iniziativa è lasciata a Sono stati contattati e invitati circa opere vincitrici che rimarranno di quelle due o tre persone che l’hanno duecento pittori lombardi e, di questi, proprietà del Gruppo alpini di Carate e proposta (a queste va il grazie più grande) quarantaquattro hanno aderito con le loro che troveranno una degna collocazione e che vengono lasciate sole a gestirla, opere: diversi i soggetti e i temi trattati, sulle pareti della Baita. snobbate e magari anche criticate. diverse le tecniche usate, ma tutte Tutte le opere poi sono state esposte in “Ma gli Alpini non hanno paura” e allora caratterizzate da forte personalità inter- una mostra che, inaugurata il 17 ottobre, … alla prossima proposta culturale (!) pretativa e buona capacità realizzativa. e rimasta aperta presso la Baita del ricordando che “non di solo pane vive Le opere sono state valutate da una Gruppo per una settimana e che ha visto l’uomo”. CASATENOVO CON LA FIAMMA DI CRACOVIA Giovanni Beretta Anche il gruppo di Casatenovo ha preso il presidente della sezione di Monza – di della ragione, del dialogo e del reciproco tanti giovani, affinché possa essere buon parte alla Fiaccolata organizzata dall’o- cui il sodalizio di Casatenovo fa parte – rispetto, volta alla risoluzione dei proble- auspicio per il ripetersi di altre simili ma- ratorio di San Giorgio. La fiamma accesa Mario Penati. mi” ha affermato il capogruppo degli al- nifestazioni. Con la speranza che questi a Cracovia ha fatto ritorno in paese dopo Durante la commovente cerimonia svol- pini casatesi. “Giovani, quello che stiamo ragazzi non si perdano per strada, perché aver percorso 1300 chilometri, illumi- tasi nella chiesetta posta sulla sommità osservando in questo sacrario ci serva da sono proprio loro il presupposto per la nando durante il lungo tragitto anche del sacrario friulano, toccanti sono state monito per far si che simili tragedie non costruzione di un’Italia migliore dove Auschwitz e Redipuglia. Proprio qui, le parole del Pironvano. accadano più”. possa regnare sempre la pace. lo scorso 27 agosto, a rendere omaggio “Mai più guerre con il sacrificio di Il presidente della sezione monzese, Durante la manifestazione gli Alpini di ai caduti nella Prima Guerra Mondiale centinaia di migliaia di vite umane, per Mario Penati, al termine della messa Casatenovo hanno ringraziato l’oratorio e tumulati nel sacrario, c’erano anche le l’egoismo e la sete di potere di governanti ha preso la parola ribadendo il concetto i suoi volontari per aver consentito loro di penne nerre. senza scrupoli, che hanno deciso di arma- espresso dal capogruppo Pirovano. Ha prendere parte all’emozionante esperien- Tra loro il capogruppo Dino Pirovano e re i conflitti invece di seguire la linea poi sottolineato l’importante presenza di za, capace di unire l’intera comunità.
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