SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales

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SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
ANNO V | N. 3 | NOVEMBRE 2017

COCKTAIL STORY

SORSI DA BRUNCH
Face to face                    Liquid story     Hot spirit
ROBERT BURR                     FAMA DI CONTEA   L’ISOLA DELL’ORO BIANCO
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
BAR
                                                                                                                      14
    TALES           SOMMARIO                                8

  5 L’editoriale di Melania Guida
		 IL FASCINO NOSTALGICO DEI ’60                                                              30
  6 News DAL MONDO
  8 Face to face di Fabio Bacchi
		 ROBERT BURR: IL RUM
 14 Liquid Story di Luca Rapetti
		  FAMA DI CONTEA
 24 Cocktail Story di Alessandro Palanca
		 SORSI DA BRUNCH                         24
                                                                                              52
 30 Bar Story di Gianni Zottola         36
		  POTENZA DEL BLENDER (2)
 36 Zoom di Valentina Rizzi
		 MONMARTHE & AYALA
 46 Hot spirit di Davide Staffa
		 L'ISOLA DELL'ORO BIANCO
 52 Report/1 di Giulia Arselli                                                                               73
                                                                                      46
		 NON SOLO RUM
 62 Report/2 di Luca Rapetti
		 LONDRA, VETRINA DEL BARTENDING
 73 Report/3 di Claudio Furio
		 BERLINO SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE
 82 How to mix di Giovanni Ceccarelli
		 TESORO DI CALABRIA                                                                         86
                                              62
 86 Competition di Giulia Arselli
		 CINQUE STELLE CON LODE
 94 Book corner di Alessandro Palanca
		  SEGRETI DEL SOL LEVANTE
                                                                      82

                            ANNO V | N. 3 | NOVEMBRE 2017

    direttore responsabile                                  edizione web a cura di
    Melania Guida                                           SkillLab srl
    (melaniaguida@bartales.it)                              (consulenza@s-lab.it)
    redazione                                               Registrazione. n. 35 del 8/7/2013
    Fabio Bacchi                                            Tribunale di Napoli
    (fabiobacchi@bartales.it)                               www.bartales.it
                                                            © copyright
    grafica                                                 BARTALES - Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di
    Cinzia Marotta                                          questa pubblicazione può essere riprodotta. Ogni violazione
                                                            sarà perseguita a norma di legge.
    (grafica@bartales.it)
    hanno collaborato
    Giulia Arselli, Giovanni Ceccarelli,                    BEVI RESPONSABILMENTE
    Claudio Furio, Alessandro Palanca,
                                                            PER GLI ABBONAMENTI ALLA VERSIONE CARTACEA
    Luca Rapetti, Valentina Rizzi, Davide                   DI BARTALES CONSULTARE WWW.BARTALES.IT
    Staffa, Gianni Zottola

2                  Novembre 2017
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
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BAR
                                               L’EDITORIALE di Melania Guida                TALES

IL FASCINO NOSTALGICO DEI ’60

L
       i chiamano Midster. Sono quelli che oscillano in quella fase della vita, la midli-
       fe, l’età di mezzo, che il mercato identifica come tappa vibrante e attiva, piena
       di energia e potenzialità. Quella fase, comunemente detta maturità, che va dai
       35 anni ai 50 e oltre, sempre più vissuta come un’estensione della giovinezza,
un periodo insomma in cui ci si può ancora reinventare. Iconoclasta, nostalgica e
fortemente positiva è gente di mezz’età, senza, però, le paranoie della mezza età, fon-
damentalmente attratta dal sapore dolce e rassicurante dei grandi ritorni. I dischi in
vinile, il confort degli arredi anni Cinquanta, le serie
televisive che hanno fatto la storia della tv. Una per
tutte quella del “Dottor Kildare”, la fiction statuni-
tense, realizzata dal 1961 al 1966, basata sui romanzi
di Max Brand e diventata poi anche una fortunatis-
sima striscia a fumetti. Chi ricorda gli avvincenti
episodi di Richard Chamberlain (il dr. Kildare) e di
Raymond Massey (l’irascibile dottor Gillespie) tra le
corsie del Blair General Hospital, forse rammenterà
anche il Bull Shot. Un drink speciale (a pag. 24),
nostalgico, fuori dal comune. A base di consommé
di manzo e molto simile al Bloody Mary, il Bull Shot,
fu uno di quei Gentlemens Drink molto in voga al
tempo del Rat Pack. Un drink nato a fine anni Cinquanta, pioniere di un nuovo trend
nel bere miscelato specialmente in quella Detroit, “motor city”, metropoli industriale
di successo che fino al 1960, prima della bancarotta culturale ed economica, fu una
delle città più importanti d’America. La storia del Bull Shot coincide con quello della
ribalta delle celebrity quando consolidò la sua fama, soprattutto a Hollywood, nel
decennio successivo. Servito ancora in Inghilterra come bevanda rigenerante special-
mente dopo bevute abbondanti, in Italia è quasi caduto in oblio, più o meno scono-
sciuto alla gran parte dei giovani bartender. Peccato. Sarebbe perfetto per i Midster
di oggi.

                                                                              Maggio 2017           5
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
news      DAL MONDO

TORBATI PER UN GIORNO
    Un giorno dedicato ai Whisky torbati. La 2a
    Edizione di “A Tutta Torba” organizzata da Spirit of
    Scotland - Rome Whisky Festival si terrà presso
    il Chorus Cafè nella giornata di domenica 3
    dicembre dalle 15,00 alle 23,00. Il programma
    prevede l'esposizione di oltre 150 etichette
    torbate, un vintage e collector corner, un'area
    dedicata al food pairing, 4 guest bartender del
    panorama romano, uno shop fornitissimo. L'official
    Whisky sponsor sarà Laphroaig, le degustazioni
    seguono la formula a gettoni e l' ingresso è gratuito
    previa registrazione.

                                                               IBA WCC
                                                                L'austriaco Mario Hofferer è stato
                                                                incoronato campione del mondo alla
                                                                World Cocktail Competition 2017
                                                                IBA che si è svolta a Copenaghen.
                                                                Hofferer vive attualmente a Marbella
                                                                e per la sua ricetta ha dichiarato di
                                                                essersi ispirato alla Spagna e alla
                                                                Regina d'Austria utilizzando Sangria
                                                                e spumante austriaco. Il taiwanese
                   FAKE BURBON                                  Chun-Shen Chen ha vinto il concorso
                                                                flairtending. Durante l'annuale
        Buffalo Trace e Van Winkle hanno reso noto              congresso International Bartender
     l'esistenza di bottiglie false del celebre Bourbon.        Association lo spagnolo Pepe Dioni
  Il possessore di due false bottiglie messe in vendita         è stato eletto nuovo Presidente
 a 1.500 usd è attualmente sotto processo presso il Tri-        dell'associazione. La World Cocktail
bunale di New York. L'azienda ha invitato a fare acquisti       Competition 2018 si terrà in Estonia.
solo dai rivenditori ufficiali e a tal proposito Mark Brown,
Presidente e Amministratore Delegato di Sazerac, titola-
 re di Buffalo Trace Distillery ha dichiarato: «purtroppo i
  Bourbon di Van Winkle sono l'ultima vittima della con-
    traffazione, così vengono ingannati i consumatori».
        Buffalo Trace ha avvertito che le bottiglie che
           non dispongono di etichetta e capsula
               con identico colore sono “segno
                     sicuro di frodi”.

6               Novembre 2017
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
DAL MONDO         news

                                                           IRLANDESI IN CORSA
                                                               Tra il 2014 e il 2016 il numero delle
                                                               licenze concesse alle distillerie di
                                                               Whiskey in Irlanda è raddoppiato
                                                               portando il numero a 18. In fase di
                                                               pianificazione vi sono altre 16 distillerie
                                                               e l'anno scorso il distillato ha infranto
                                                               il limite mai raggiunto dei 100 milioni
               SCOTCH D’ELITE                                  di bottiglie. Questi i numeri rilevati dagli
         Con un investimento di 35 milioni di gbp              analisti a fronte di quelli di cinque anni
     Diageo si appresta a rilanciare le distillerie di         fa che riportavano solo 5 distillerie
  Port Ellen e Brora chiuse dal 1983. I due brand              in attività. Nonostante il successo di
 sono tra i più ricercati e collezionabili dagli amanti        esportazione del Whisky irlandese, è
del Whisky scozzese. Le loro apparizioni nella serie           il Gin lo spirito in più rapida crescita
annuale Special Releases di Diageo sin dal 2001, ha            tra i consumatori irlandesi. Le vendite
attirato una attenzione crescente facendo lievitare i          di Vodka sono diminuite ma rimane lo
 prezzi in modo significativo. Secondo Diageo l'inve-          spirito più consumato in Irlanda.
  stimento è una “chiara e importante dichiarazione
    di fiducia sul futuro del Whisky scozzese”. Dia-
       geo si aspetta che il lavoro su entrambe
          le distillerie venga completato entro
               il 2020.

                                                 LE STRISCE
                                                  DI JERRY
                                 Il nuovo progetto del JTP è quello di raccontare men-
                               silmente, sotto forma di mini Graphic Novel, una storia
                             che ruoti intorno al mondo del Jerry Thomas: aneddoti ed
                            episodi realmente accaduti, storie vere o di fantasia che
                            riescano a catturare l’autentico spirito del Jerry Thomas
                             Speakeasy. Storie brevissime, ironicamente noir, di facile
                             e veloce fruizione per tutti gli utenti dei social network
                               che avranno il piacere di leggerle ogni settimana sot-
                                 to forma di “strisce digitali”. Allo studio il progetto
                                     di stampare a fine anno lo Year Book con la
                                        raccolta di tutte le tavole, un’edizione li-
                                            mitata e certamente desiderata
                                                  da tutti i fan del JTP.

                                                                           Novembre 2017                  7
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
face to face      TASTING EXPERT

ROBERT BURR:
IL RUM È ALLEGRIA,
VOGLIA
DI STARE INSIEME
Per il patron del Miami Rum
Renaissance Festival,
il Rum è il migliore alleato
del bartending
DI FABIO BACCHI

             È
                       il viaggio la stella polare della lo-   della Rob's Rum Guide, Rum expert nei
                       ro vita. Robert e Robin Burr, due       tasting panel di tutto il mondo, organizza-
                       dei volti più noti della Rum com-       tore del Miami Rum Renaissance Festi-
                       munity mondiale non hanno dubbi         val e di crociere nei Caraibi alla scoperta
               in merito. Viaggiare li ha portati a cono-      dei luoghi del Rum, cittadino del mondo,
               scere lo spirito che è diventato passione       innamorato di immersioni. Lo scuba di-
               e interesse, viaggiare è il miglior modo        ving ha portato i coniugi Burr a visitare
               per conoscere l'affascinante e diverten-        tutte le isole caraibiche prima, il mondo
               te mondo del Rum.                               poi, e, inevitabilmente, il Rum.
                  Robert e Robin Burr li abbiamo incon-           Barbancourt fu la scintilla che accese
               trati a Roma in occasione di ShowRum            in Robert la passione per il Rum. «Non
               2017 dove hanno partecipato come giu-           che altri Rum non fossero interessanti,
               dici all'annuale concorso di Rum inseri-        sottolinea Robert - ma Barbancourt era
               to all'interno dell'evento organizzato da       diverso. Degli amici di scuola mi fecero
               Leonardo Pinto. Burr è scrittore, editore       assaggiare quel Rum. Fu una rivelazione,

8            Novembre 2017
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
con Barbancourt scoppiò una passione».
   Come giudichi l'attuale situazione
del Rum e le sue conseguenze sul mer-
cato degli spirit?
   «Spinti dalla relativa facilità dei viaggi
e dalla curiosità, i consumatori stanno
acquisendo sempre più consapevolezza
sul prodotto. Una consapevole educazio-
ne al bere di qualità sta spingendo i pro-
duttori a migliorare sempre più i propri
prodotti, allargando la gamma di referen-
ze, cercando di intercettare ogni gusto
ma senza dimenticare le proprie origini
                                                                                                 RUM
e tradizioni. I consumatori condividono                                                       ROBERT E
                                                                                           ROBIN BURR.
le proprie esperienze e conoscenze, le          esiste da sempre nel mondo del Rum?
diffondono, e tutti i soggetti della filiera       «Oggi il mondo intero è confuso, cer-
sono certi di una cosa: è un mercato in         tamente nel Rum c'è una carenza di
continua evoluzione dal quale non si fini-      informazioni nella quale anche il mar-
sce mai di imparare. Sono fermamente            keting è a volte responsabile. Vi sono
convinto che l'interesse dei consumatori        trappole informative che prescindono
sia la base evolutiva del Rum».                 dalle dovute informazioni tecniche e che
   Pensi che questo interesse per la            spesso nascondono quello che dovrebbe
consapevolezza del prodotto sia detta-          essere un messaggio molto chiaro: che
to da una confusione che, per la verità,        un buon Rum parte innanzitutto da una

                                                                           Novembre 2017                 9
SORSI DA BRUNCH COCKTAIL STORY - FAMA DI CONTEA - Bartales
@ ALBERTO BLASETTI
buona materia base. Tuttavia oggi l'infor-    il T Punch mette insieme le persone, è
mazione industriale sta cambiando ve-         il potere del Rum. Ecco, questo spirito
locemente per adeguarsi all'esigenza di       deve mantenere il suo senso di diverti-
informazione dei consumatori. Hai visto       mento facendosi capire meglio. In fondo
quel brand che raffigura i pot still sulle    è facile».
etichette corredate di informazioni? È un         Come vedi la presenza del Rum nel
messaggio chiaro, forte, verso i consu-       bartending?
matori».                                          «Grazie alle sue molteplici personalità
    Il Rum ha quindi intrapreso un nuovo      il Rum è un alleato indispensabile, pro-
percorso?                                     babilmente il migliore per il bartending.
    «Certamente ci saranno alcuni produt-     Del Tiki ti ho detto, sono drink divertenti,
tori che andranno sempre più specializ-       ma il Rum sa essere anche molto se-
zandosi verso una alta qualità che garan-     rio. Infatti un grande Rum può sostituire
tirà l'unicità del distillato, preservando    un classico Cognac, e se pensiamo al
il concetto di terroir del prodotto nella     Negroni, o al Manhattan, o altri classici,
materia prima, negli impianti, pur mante-     certamente si possono realizzare con un
nendo quel senso di divertimento che fa       Rum. Puoi immaginare un Daiquiri con il
piacere il Rum ai consumatori. Il Rum è       Whisky? Certamente no! Tutto ciò per-
condivisione, allegria, voglia di stare in-   ché il Rum sa essere divertente o serio
sieme. I Tiki drink sono divertenti anche     quando necessita, versatile e conviviale,
nell'aspetto, nelle ricette, nell'atmosfe-    sociale. Esattamente come i punch dei
ra piacevole che la cultura Tiki sviluppò     quali ne è una base preferita».
nell'occidente. Solo il Rum poteva fare           Come nasce il Miami Renaissance
questo, i Tiki drink non potevano che na-     Rum Festival?
scere con il Rum. Conosci qualcuno che            «La prima edizione è stata nel 2009.
potrebbe bersi un T Punch da solo? No,        Insieme con mia moglie Robin e mio fi-

                                                                            Novembre 2017                 11
@ ALBERTO BLASETTI

                                                                                tere tutti d'accordo richiede tempo e ri-
                                                                                sorse, bisogna rispettare alcune tipicità.
                                                                                Non so se si riesca a trovare punti co-
                                                                                muni in breve tempo. Penso alla piccola
                                                                                Martinica che ci ha messo 16 anni per la
                                                                                sua AOC. Comunque l'unica cosa certa
                                                                                che possiamo dire è che avremmo pro-
                                                                                dotti differenti, non sappiamo se miglio-
                                                                                ri, qualcuno può essere anche meglio,
                                                                                ma alla fine decideranno i consumatori.
                                                                                E questo processo non riguarda solo i
                                                                                produttori, anche gli enti istituzionali di
                                                                                controllo. Pensa che all'interno del TTB,
                                glio lo abbiamo voluto concepire come           in USA, ci sono differenti opinioni già su
                                un luogo dove fare incontrare e mettere         prodotti attuali. Non oso immaginare per
                                a proprio agio, produttori, consumatori         quelli che dovrebbero venire».
                                e trade. All'inizio vi erano solo i grandi          Cosa pensi dello zuccheraggio nel
                                brand, poi sono arrivati i produttori più       Rum?
                                piccoli ma non meno importanti, tantis-             «Premesso che questa pratica non
                                simi. Il Miami Festival è una festa dove        può essere liquidata in modo semplici-
                                si condividono esperienze e sensazioni          stico parlando di zucchero, e che ogni
                                                      del Rum, in tutti suoi    suo produttore ha dei segreti che devono
                                                      aspetti e da differen-    rimanere tali, basterebbe scrivere tutto
                          Burr ama i Rum ti punti di vista, non                 in etichetta e lasciare al consumatore
                          che riescono                meno impor tanti          scelta e giudizio finale. Ogni Rum farà
                                                      uno dell'altro. Il Mia-   della reputazione la chiave del suo suc-
                          a esprimere                 mi Rum Festival è         cesso. L'importante è conservare tradi-
                          tradizione e stile stata la prima gran-               zione e reputazione con un buon prodot-
                          Come quelli di              de vetrina del Rum        to, come nel caso del Clairin, ancora oggi
                                                      negli States, e oggi      consumato dai più poveri. Haiti è l'ultimo
                          Guyana, Jamaica possiamo dire che è                   paese al mondo dove chiunque può pro-
                          e Barbados                  a Miami che si fa il      durre alcol in assoluta libertà. Non è che
                                                      mercato americano         tutti i Clairin siano buoni, e ad Haiti si sa
                                                      del Rum».                 dove e cosa comprare»
                                   C'è un certo fermento su nuovi re-               I tuoi Rum preferiti?
                                golamenti produttivi del Rum, perlome-              «Quelli che riescono ancora a espri-
                                no su alcune tipicità, che pone su due          mere la tradizione e gli stili della loro
                                diversi fronti molti produttori. Che ne         terra, del tempo e degli uomini che lo
                                pensi?                                          fanno. Guyana, Jamaica, Barbados, le
                                   «Che bisognerebbe aprire, allargare la       tipicità di queste terre che ritrovo nel
                                conversazione nel merito a tutti i produt-      bicchiere mi fanno pensare agli uomini
                                tori. Vendere Rum è il loro business e          che le fanno».
                                non si può prescindere da alcuno. Met-                                         Fabio Bacchi

                     12          Novembre 2017
Importato e distribuito da Compagnia dei Caraibi | www.compagniadeicaraibi.com | info@compagniadeicaraibi.com

                                                                                                                BEVI RESPONSABILMENTE
liquid story      WORCESTERSHIRE SAUCE

FAMA DI CONTEA
Ha compiuto 180 anni
la salsa più famosa
al mondo. Fondamentale
nel Prairie Oyster Cocktail
DI LUCA RAPETTI

               W
                          orcestershire, parola che          azione: la Worcestershire Sauce.
                          ha sicuramente creato non             Lo sviluppo economico di Worcester
                          pochi problemi di pronuncia        è stato costante e progressivo durante
                          per molti bartender italiani,      tutto il XVIII secolo e soprattutto nel XIX
               è una delle contee dI Inghilterra, localiz-   secolo, a partire dal 1815 quando ven-
               zata a nord ovest di Londra, nelle West       ne inaugurato il canale di collegamento
               Midlands. Worcester, la sua città più im-     con Birmingham e successivamente con
               portante che dà il nome alla contea stes-     l’arrivo dei primi trasporti ferroviari nel
               sa, è la patria di un ingrediente fonda-      1850. Questo permise a varie attività
               mentale nella preparazione di bevande         commerciali di crescere e svilupparsi.
               corroboranti e che, proprio quest’anno,       Una di queste era la piccola farmacia
               ha celebrato ben 180 anni dalla sua cre-      di un tale John Wheeley Lea, situata al
                                                             numero 68 di Broad Street, il quale nel
                                                             1823 si mise in società con un certo Wil-
                                                             liam Henry Perrins. Oltre a preparazioni
                                                             di tipo medicamentoso, i farmacisti dei
                                                             primi dell’800 erano anche specializzati
                                                             in molte altre preparazioni, anche di tipo
                                                             alimentare. Alcune fonti del periodo atte-
                                                             stano che i due risultavano in attività già
                                                             nel 1823. La vicinanza del loro negozio
                                                             al fiume Severn, che attraversa la città
                                                             da nord a sud, permise loro di approvvi-
                                                             gionarsi di tutto ciò di cui necessitava-
                                                             no per le loro creazioni. Infatti il fiume,

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SAUCE
                                                                                                      NELLE
                                                                                                  IMMAGINI
sino al sviluppo della ferrovia nel 1862     do trascorso in terre lontane. Nel 1837,               ALCUNE
                                                                                             ILLUSTRAZIONI
per mezzo della Severn Valley Railway,       quindi molti anni dopo la loro partnership         DELL'EPOCA
rappresentava una fondamentale via di        professionale, Lea e Perrins iniziarono uf-               E LO
                                                                                            STABILEMENTO
comunicazione e trasporto verso il sud,      ficialmente a produrre e commercializza-       DI WORCESTER.
permettendo di arrivare presso il canale     re una salsa che, secondo quanto scritto
di Bristol, uno dei principali porti della   in molti articoli pubblicitari del 1843, era
Gran Bretagna.                               stata “preparata seguendo la ricetta di
   Qui giungevano materie prime da ogni      un gentiluomo locale". Seppure non sia
angolo del mondo e soprattutto da quei       ufficialmente e storicamente conferma-
territori che facevano parte dell’Impero     to, pare che il gentiluomo in questione
Britannico: erbe, spezie, radici e ovvia-    fosse un certo Sir Marcus Sandys, che
mente le testimonianze di coloro che ri-     di ritorno dall’India dove aveva prestato
tornavano in patria dopo un lungo perio-     servizio presso le truppe inglesi lì stan-

                                                                           Novembre 2017                 15
e gustosa. Decisero quindi di commer-
                                                               cializzarla e nacque così la Lea&Perrins
                                                               Worcestershire Sauce che in breve tempo
                                                               sbarcò sui mercati esteri. Essendo non
                                                               molto distanti dal porto di Bristol, Lea e
                                                               Perrins riuscirono a garantire, già a parti-
                                                               re dai primi anni ’40, il commercio verso
                                                               gli Stati Uniti d’America e verso l’India.
                                                               Nel 1840 John Duncan & Sons, di base
                                                               a New York, iniziò la distribuzione della
                                                               Worcestershire Sauce per conto di Lea e
                                                               Perrins, mentre nel 1844, attraverso un
 SAUCE
                                                               articolo del The Indian Mail, si venne a
 IN ALTO
 ILLUSTRAZIONI    ziate, commissionò ai due farmacisti la      conoscenza che la salsa era già servita
 DELL'EPOCA E
 LA RICETTA DEL   riproduzione di una salsa che aveva as-      a bordo della Great Western Steam-ship
 PRAIRIE
 COCKTAIL.        saggiato durante il suo soggiorno india-     che faceva rotta verso l’India. Il mercato
                  no e che gli era molto piaciuta.             delle salse in Inghilterra aveva già visto,
                     Lea e Perrins tentarono alcune prove,     sin dagli anni ’20 del XIX secolo, la pre-
                  ma la salsa che avevano prodotto non         senza di altri marchi sul panorama nazio-
                  aveva soddisfatto il gusto di Sandys.        nale. Nomi come Burgess e Harvey ave-
                  Trasferirono uno di questi esperimenti       vano già consolidato il loro commercio e
                  in una botte e se ne dimenticarono per       un elemento in comune era la presenza,
                  quasi due anni. Questa botte fu riscoper-    tra i vari ingredienti, dell’essenza di ac-
                  ta in occasione di un inventario dei loro    ciughe, assai apprezzata dalla clientela
                  magazzini. Assaggiarono quindi la salsa      inglese e non. Prima della creazione di
                  rimasta in quella botte, e si accorsero      Lea e Perrins, nessun’altra salsa era mai
                  che il gusto era notevolmente cambia-        stata pubblicizzata con il nome o l’indica-
                  to, la salsa risultava molto più piacevole   zione Worcestershire.

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S e l e z i o n e                             B o r t o l o                          N a r d i n i

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due secoli, di coniugare la tradizione con la continua      impreziositi da queste bottiglie, ispirate alla nostra sede,
evoluzione dell’arte distillatoria. Un percorso iniziato   “Bolle” dell’architetto Massimiliano Fuksas, cuore pulsante
vent’anni fa, con la scelta delle grappe più morbide e      della distilleria Nardini.

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                                                                                              I DUE CREATORI
   Tuttavia, come apparso sul New York         zioni che non appartenevano alla cultura                 DELLA
                                                                                                 WORCESTER-
Daily Tribune del 1844, un annuncio pub-       inglese.                                          SHIRE SAUCE
                                                                                               JOHN WHEELEY
blicitario per conto del distributore “Gas-       Oltre a walnut e mushroom catsup,             LEA E WILLIAM
                                                                                                        HENRY
sner & Young” con sede al 132 di Cha-          due preparazioni di origine indiana che                PERRINS
                                                                                                  A DESTRA LA
tham Street a New York, indicava nella         avevano preso piede nelle cucine inglesi                 TARGA
sezione salse la Worcestershire Sauce,         in quanto venivano addizionate a pietan-         SULL'EDIFICIO
                                                                                                  DI MIDLAND
senza però dare alcuna indicazione dei         ze quali zuppe, salse, carne e pesce in                  ROAD.
nomi dei produttori. Pochi anni dopo, nel      generale, la salsa di soia cinese era si-
1850, il fornitore “R.F.Nichols & Co” pub-     curamente l’ingrediente base per la for-
blicizzò un elenco dei suoi prodotti sul       mulazione della Worcestershire Sauce.
Daily Crescent di New Orleans. Tra questi      Questa informazione venne poi ulterior-
vi si leggevano sia Worcestershire Sauce       mente confermata nel 1886 grazie alla
che Lea&Perrins. Tuttavia i nomi erano         testimonianza di Allan Forman sul Wa-
separati da una virgola, come ad indica-       shington Post, in un articolo che tratta-
re due diversi prodotti. Il successo della     va specificamente della salsa di soia di
salsa inglese aumentò molto rapidamen-         origine asiatica e del suo impiego nella
te. Come menzionato sul Memphis Daily          preparazione di quella inglese. Nel 1875
Appeal del 1857, la Worcestershire Sau-        la domanda di Worcestershire Sauce ne-
ce di Lea e Perrins si era aggiudicata un      gli USA stava crescendo in modo espo-
prestigioso riconoscimento durante l’Esi-      nenziale. Per facilitarne il trasporto via
bizione di New York per quanto riguarda-       mare e garantire un maggior volume di
va le salse inglesi e straniere. Si trattava   esportazione, Lea e Perrins decisero di
probabilmente dell’Esibizione del 1853.        trasferire il contenuto della salsa in botti
Nonostante la ricetta della Worcestershi-      di legno e poi provvedere all’imbottiglia-
re Sauce fosse stata sempre mantenuta          mento a New York. Nello stesso anno
segreta nel corso degli anni, in Manu-         venne affidata a John Duncan &Sons
facturer and Builder del 1873 apparve la       la ricetta segreta e gli vennero garantiti
prima ricetta scritta della ormai celebre      inoltre i diritti di produzione su tutto il
salsa inglese, che però era il risultato di    territorio degli Stati Uniti d’America.
molti ingredienti e soprattutto prepara-          Se la fama e il successo di questo

                                                                             Novembre 2017                 19
più grande per soddisfare la domanda
                                                            di mercato. Questo sorse a Midland Ro-
                                                            ad, sempre nella città di Worcester, e la
                                                            produzione avvenne in questa sede sino
                                                            al 1980.
                                                               Anche la comparsa della Worcester-
                                                            shire Sauce sui ricettari di cocktail risale
                                                            ai primi anni del 1900, per la precisione
                                                            uno dei primi fu proprio il “Recipes of
                                                            American and othe rIced Drinks” scritto
                                                            da Charlie Paul e pubblicato nel 1902 a
                                                            Londra. Qui vi si ritrovava la ricetta del
                                                            Prairie Oyster Cocktail, un drink energeti-
                                                            co composto da aceto, uovo, sale, pepe
                                                            ed un tocco di Worcestershire Sauce. Il
                                                            carattere energetico e rinvigorente della
                                                            salsa inglese lo si ritrova anche in un
                                                            altro ricettario contemporaneo a quello
            prodotto non si arrestavano, parallela-         di Paul: il “Red Top Rye” di Ferdinand
            mente a ciò nascevano imitazioni che            Westheimer che inserì la salsa nel Beef
            recavano la dicitura “Wocesterhire Sau-         Tea, una sorta di antenato non alcolico
            ce”, come quella di Holbrook in Inghil-         del Bull Shot, che consisteva in brodo di
            terra (1875), Espenmuller in Indiana,           manzo caldo e condito con sale, pepe,
            USA (1876) e Gawne in Dunedin, Nuova            sedano e Worcestershire Sauce. Nono-
                                 Zelanda (1889). Ma         stante la popolarità e la presenza sul
                                 in una sentenza del-       mercato globale di Lea&Perrins fossero
     Il Praire Oyster            la Corte di Giustizia      già consolidati da tempo, nei ricettari
     Cocktail, un drink inglese del 1876,                   dell'epoca non era inserita alcuna men-
                                 venne dichiarato che       zione del marchio specifico della salsa,
     energetico a base           la Lea&Perrins non         ma solo un generico Worcestershire Sau-
     di aceto, uovo, sale, possedeva i diritti              ce.
     pepe e un tocco             esclusivi per l’utilizzo      Bisognerà attendere alcuni anni, nel
                                 di “Worcestershire”        1923, perchè Harry MacElhone, che ave-
     di Worchestershire in relazione alla sua               va precedentemente lavorato al Ciro’s
     Sauce                       salsa. È comunque          di Londra, riportasse anch’egli il Prairie
                                 doveroso ricordare,        Oyster Cocktail nel suo “Harry of Ciro’s
                                 come già affermato         ABC of Mixing Cocktails”. Harry fu uno
            in precedenza, che la firma inglese fu la       dei primi, se non il primo, a trascrivere,
            prima a commercializzare un prodotto            seppur non in modo totalmente corretto,
            con indicazione “Worcestershire Sau-            il nome dei due fondatori inglesi della
            ce”. Con l’inizio del XX secolo alle porte,     salsa, citandola come primo ingrediente
            Lea e Perrins furono costretti ad erige-        nella composizione della ricetta. Anche
            re un nuovo stabilimento di produzione,         Craddock del Savoy di Londra elencò la

20          Novembre 2017
ricetta del Prairie Oyster Cocktail nel suo
manuale del 1930, aggiungendo inoltre
Tomato Catsup, ovvero una preparazio-
ne di pomodoro a cui erano addizionate
spezie, sale e aceto, che sarebbe l’ante-
nato dell’odierno Ketchup.
   Durante gli anni ‘30 il Tomato Catsup
venne impiegato anche nella prepara-
zione del Tomato Cocktail, bevanda la
cui preparazione appariva molto simile
a quella che avrebbero distinto il Blooy
Mary e il Red Snapper. Il Tomato Cocktail,                                                     COCKTAIL
come riportato nel Birmingham Daily Ga-                                                         IN ALTO, IL
                                                                                            BLOODY MARY,
zette, conteneva Worcester Sauce, succo       la ricetta di cocktail corroboranti come     E A SINISTRA IL
                                                                                               BULL SHOT.
di pomodoro, condito con un pizzico di        Bull Shot e Bloody Mary, quest’ultimo un         QUI SOPRA
sale di sedano, e servito con ghiaccio.       classico della tradizione inglese e ameri-          HARLOW
                                                                                               CURTICE (A
   Se aggiungessimo Tabasco, limone e         cana e consumato specialmente nel fine          SINISTRA) E
                                                                                                   LESTER
Vodka avremmo un classico Bloody Mary.        settimana.                                          GRUBER.
Gli Stati Uniti continuavano ad essere la        Nonostante la ricetta venga ancora
piazza d’affari principale per Lea&Perrins    tenuta segreta, è risaputo che la misce-
Worcestershire Sauce e così fu sin dopo       la degli ingredienti, tra cui vi sono due
la Seconda Guerra Mondiale. Quando le         tipi di aceto, melassa, zucchero, sale,
forniture di salsa di soia per la produzio-   acciughe, tamarindo e cipolle, viene affi-
ne della base della salsa vennero a man-      nata per 18 mesi per garantire un gusto
care si optò per il HVP, ossia un prodotto    omogeneo e ben bilanciato, lo stesso
ottenuto da proteine vegetali e che aveva     che da quasi due secoli riscuote ancora
un costo inferiore.                           un enorme successo e ha permesso al
   La successiva seconda metà del XX          mondo intero di conoscere una piccola
secolo vide la costante diffusione, su        contea inglese, grazie all’intuizione di
scala mondiale, del prodotto inglese,         due modesti commercianti locali.
grazie soprattutto alla sua presenza nel-                                  Luca Rapetti

                                                                          Novembre 2017                  21
RICETTE BLOODY MARY
          BLOODY SAMURAI – di Nicola Ruggiero Katiuscia – Bari
          INGREDIENTI
          - 1.1/4 oz Tenshino Yuwaku japanese Shochu
          - 1.3/4 oz estratto di pomodoro pachino giallo
          - 1/4oz succo di lime
          - 2 dash di Lea & Perrins Worcestershire sauce
          - 1 spoon mango chutney
          - 1/4 oz Sake Akashi -Tai Ginjo Yuzushu
          Tecnica: shake & strain. Glass: tumbler alto. Garnish: alga kombu, rondella di lime disidratato.

          BLOODY MARY EVO-lution di Edoardo Nervo – Les Rouge Genova
          INGREDIENTI
          - 40ml Gin Bankes infuso all' olio EVO taggiasca*
          - 25ml Liquore Erba Cedrina Bosoni
          - 25ml Memento distillato analcolico
          - 15cl succo di pomodoro Niasca Portofino
          - 5 dash Lea & Perrins Worcestershire sauce
          - 10ml limone
          Tecnica: rolling. Glass: highball senza ghiaccio. Garnish: gambo di sedano e ramo basilico
          *Preparazione Gin Bankes all'olio d'oliva: miscelare 7,5cl di Olio EVO taggiasca con 1 litro di Gin, lasciare riposare
          per 3gg rimescolando di tanto in tanto. Mettere in congelatore per 1 giorno. Rimuovere la parte oleosa e grassa
          (congelata) mantenendo la parte liquida trasparente (Gin aromatizzato all'olio)

          VICTORIA di Luca Rossi – Muà – Genova
          INGREDIENTI
          - 3 cl Tequila Blanco infuso con pepe nero e peperoncino di cayenna
          - 9 cl succo di pomodoro fresco
          - 1,5 cl estratto di mela verde acerba
          - 2–3 gocce Lea & Perrins Worcestershire Sauce
          - Sale al basilico
          Tecnica: build. Glass: tumbler alto. Garnish: foglie di basilico

          BLOODY MORNINGS – di Jacopo Castronovo – The Spirit – Milano
          INGREDIENTI
          - 3cl JW Black Label
          - 1,5cl Laphroaig 10y
          - 1,5cl Sherry Palo Cortado 12y
          - 0,5cl miele millefiori
          - 2cl succo di pompelmo giallo
          - 10cl succo di pomodoro
          - 3 dash Lea & Perrins Worcestershire Sauce
          - 3 dash BBQ bitter
          - 2 pinch di sale
          - 2 pinch di pepe
          Tecnica: cuban roll. Glass: vintage goblet. Garnish: rosmarino bruciato

          MARY'S DIVORCE di Dora Di Tano – Lo Straccale – L'Aquila
          INGREDIENTI
          - 50 ml Tequila Villa Lobos Reposado
          - 20 ml succo di limone
          - 90 ml succo di pomodoro
          - 15 ml Divorce Mix*
          - 2 dash Lea & Perrins Worcestershire Sauce
          - pepe nero qb
          Tecnica: rolling. Glass: tumbler. Garnish: gambo di sedano
          *Note: 2 foglie di basilico, 1 pizzico di timo, 1 pizzico paprika affumicata, 2 bsp aceto di amlto, 1 dattero, 10 ml
          Tio Pepe Sherry Fino. Preparare in un blender.

22        Novembre 2017
cocktail story    BULL SHOT

SORSI DA BRUNCH
Un nostalgico Gentlemen's Drink
targato anni Cinquanta
DI ALESSANDRO PALANCA

            È
                    un drink fuori dal comune, può es-    tutt'uno che potrebbe essere definito un
                    sere preparato freddo, d'estate, o    twist delle due ricette: il Bloody Bull Shot
                    caldo, d'inverno. Si presta a mol-    nel quale si fondono consommé e succo
                    teplici varianti ma un ingrediente    di pomodoro insieme.
             rimane sostanziale: il consommé di man-         Personalmente ritengo questo drink il
             zo, magari il Campbell's in lattina che a    miglior twist sul Bloody Mary, o sul Bull
             esso ha sempre associato il successo         Shot. Pura questione di punti di vista. Il
             nel bartending.                              Bull Shot può essere collocato in quello
                Il Bull Shot è un tipico drink da tarda   spazio temporale tra gli anni '50 e '60
             mattinata, un brunch cocktail corroboran-    che il bartending tende a definire come
             te, ma non disdegna il consumo a tutte       quello dei Gentlemen's Drink al tempo del
             le ore, si accompagna benissimo duran-       celebre Rat Pack. La creazione di questo
             te i pasti. La sua eccentricità ne fece un   drink viene accreditata a Lester Gruber,
             drink preferito da molte celebrità. Sulle    proprietario di un famoso club di Detroit
             sue origini non si hanno                                     negli USA, il “Caucus
             notizie certe, ma quel-                                      Club”. A lui faceva capo il
             lo che appare subito è                                       ristorante “London Chop
             la sua somiglianza con il                                    House”, situato proprio
             Bloody Mary. La differenza                                   dall’altro lato della strada
             è nell'uso del succo di po-                                  rispetto al “Caucus Club”.
             modoro o del consommé a                                      Una sera Gruber stava col-
             seconda dei casi, Vodka e                                    loquiando con John Hur-
             condimenti rimangono tali                                    ley, un marketing manager
             nella ricetta classica. Tut-                                 locale della Campbell’s
             tavia chi ha avuto modo di                                   Company che stava cer-
             lavorare per l' Harry's Bar                                  cando di promuovere un
             dei Cipriani conosce be-                                     brodo di manzo già pronto
             nissimo un’interessantis-                                    in scatola. Era il 1952 e
             sima variante che fonde i                                    in quel periodo la Vodka
             due concetti di drink in un                                  era il prodotto alcolico del

24          Novembre 2017
STORIA
                                                                   A SINISTRA IL
                                                                    CONSOMMÉ
momento negli Stati Uniti. Qualsiasi cosa                      CAMPBELL'S, QUI
                                                               A FIANCO IL BULL
venisse miscelato o accompagnato con                                       SHOT
Vodka riscuoteva successo.
   Memori del successo del Bloody Mary
mescolarono il brodo di manzo alla Vo-
dka, aggiunsero Worcestershire Sauce,
Tabasco ed altri ingredienti. La storia nar-
ra che fecero assaggiare il drink a Harlow
Curtice e Anthony De Lorenzo, rispettiva-
mente Presidente e Deputy Manager della
General Motors, azienda tra le più impor-
tanti case automobilistiche del mondo e
di base a Detroit. Il drink piacque molto e
divenne molto popolare durante gli anni
’50 e ’60.
   Le prime notizie del Bull Shot su car-
ta risalgono al 1956/57, tuttavia già un

                                               Novembre 2017                 25
STORIA
DUE DISEGNI
DELLO STORICO
CAUCUS CLUB E
NELLE FOTO A
COLORI COME
APPARE ORA E
ALCUNI
SOSTENITORI.

                anno prima erano apparsi alcuni articoli
                che parlavano di un nuovo trend del be-
                re miscelato e definivano il drink “Soup
                On The Rocks”. Ma nel caso specifico il
                riferimento era al puro mix di brodo e spe-
                zie servito con ghiaccio e senza Vodka. Il    ternativa al Bloody Mary, apparve anche
                nome “Bull Shot” giunse come necessità        nella serie televisiva "Il Dottor Kildare" in-
                di sostituire lo scontato nome del drink      terpretata da Richard Chamberlain, e nel
                “Soup On The Rocks” al quale era stata        film "A Clockwork Orange" con Malcolm
                aggiunta Vodka. Infatti questo nome non       McDowell .
                avrebbe mai attirato la clientela verso il        Il Bull Shot divenne il drink delle ce-
                nuovo trend. Il drink rimase in voga du-      lebrità, i giornalisti lo citavano sempre.
                rante gli anni ’60 e '70 come ottima al-      Quando un giornale americano di gossip

26              Novembre 2017
dal 1868

 SHALL
WE MIX?

              www.varnelli.it
            BEVI RESPONSABILMENTE
COCKTAIL
IL BULL SHOT E
ALCUNE RICETTE.   scrisse di una serata brava di Marylin         menticato, praticamente sconosciuto ai
SOPRA, IL
LONDON CHOP       Monroe a base di Vodka e consommé l'at-        giovani bartender, un drink retrò carico di
HOUSE.
                  trice replicò sdegnata dicendo «Ho bevu-       nostalgia, scomparso con quella genera-
                  to solo un po' di Sherry. Che brutta cosa      zione di clienti che amavano consumarlo
                  per la Vodka!». Tutt’oggi il Bull Shot viene   nei bar dei grandi alberghi o in selezionati
                  ancora servito, soprattutto in Inghilterra,    ristoranti. Tra gli estimatori italiani, Gianni
                  come bevanda rigenerante e, di dome-           Agnelli e Giulio Andreotti che, oltre che
                  nica mattina, come rimedio all'hangover        nelle loro preferite stazioni di montagna,
                  della sera precedente. Alcuni bartender        non mancavano di consumarlo a Roma,
                  preparano il Bull Shot con lo shaker, altri    al “Grand Hotel” da Mauro Lotti, o a Mila-
                  in building, magari in throwing, con molta     no, al “Principe di Savoia” da Fabio Bac-
                  attenzione alla morbidezza e alla diluizio-    chi. Attualmente la Campbell’s produce
                  ne quando si usa il ghiaccio. Qualora non      ancora questo brodo di manzo in lattina.
                  si usasse del Campbell's ma del consom-        Il “Caucus Club” oggi è completamente
                  mé fresco, questo deve essere portato ad       rinnovato ma il ristorante “London Chop
                  ebollizione prima dell' uso, molti clienti o   House” di Detroit, dopo ben 53 anni di
                  bartender hanno il loro ingrediente segre-     servizio nella Motor City, chiuse i battenti
                  to per personalizzare la ricetta.              nel 1991.
                      Il Bull Shot oggi in Italia è quasi di-                            Alessandro Palanca

28                Novembre 2017
bar story       LA COSTRUZIONE DEL DRINK

POTENZA DEL BLENDER (2)
Morbidezza e texture per un mix ottimale
DI GIANNI ZOTTOLA

             P
                       ensiamo al risultato che si ottiene
                       nella preparazione del malt milk-
                       shake o di qualsiasi smoothies.
                       La cremosità di bevande come il
              milkshake, proviene dalla grande quan-
              tità di aria che proteine, grassi o alcuni
              amidi presenti in uno o più ingredienti
              sono in grado di trattenere a lungo.
                  Data la composizione degli ingredienti
              nel Daiquiri non vi sono grassi e protei-
              ne, ma gli effetti del metodo di lavora-
              zione sono in parte riprodotti per una
              uniforme e costante agitazione. Quindi,
              miscelazione e areazione producono una
              morbidezza percepita e adatta al tempo
              di consumo del drink prima che si riscal-
              di. L’effetto è concretamente rilevante al
              palato. A maggior ragione le potenti po-
              zioni di Donn Beach necessitavano ancor
              più di questa morbidezza ed è solo gra-
              zie a questa tecnica che impressionanti
              dosi di alcol overproof potevano essere        sibile attraverso la sola teoria e solo
              miscelate con un bilanciamento ottima-         un barman esperto, che ha pienamente
              le. Questa tecnica garantiva a Donn di         compreso il bilanciamento e il contesto
              poter soddisfare sempre le abitudini al        storico/sociale può cimentarsi e capire
              bere decisamente forte dei suoi conna-         questa miscelazione. Successivamente
              zionali americani. Ma allo stesso tempo        il poco studio del cocktail, correlato all’i-
              ampliava ancora la paletta aromatica de-       nesistente conoscenza delle “antiche”
              gli ingredienti, spesso speziati, contenuti    tecniche fondamentali di miscelazione,
              nel drink, evidenziando le differenti carat-   ha incentivato l’utilizzo del Waring Blen-
              teristiche dei Rum.                            dor per ottenere una maggiore velocità di
                  Spiegare il procedimento non è pos-        preparazione dei drink. La capienza del-

30           Novembre 2017
la campana, progettata per contenere
frutta e verdura, ha permesso la produ-
zione di molteplici cocktail contempora-
neamente, ma con scarsa attenzione al
bilanciamento e alla struttura stessa del
drink. Indubbiamente utile nel preparare
dei welcome drink o nel servire cocktail
più leggeri in un contesto molto più di-
namico, veloce e frenetico come quello
dell’America dopo la metà degli anni 50’.
   Chiaramente la differenza è netta e la
cremosità dei nuovi cocktail non è mini-
mamente paragonabile alla morbidezza
della texture del Daiquiri di Constantino.
È ovvio che la cremosità del cocktail è                                                       BLENDER
                                                                                           NELLA PAGINA
in questo caso ottenuta grazie alla di-                                                      DI SINISTRA
struzione delle fibre, spesso all’aggiunta   una tipologia di cocktail molto in voga        DONN BEACH
                                                                                                 IN ALTO
di parti grasse e proteiche e, allo stes-    fino a pochi anni fa,che a mio parere non           WARING
                                                                                              BLENDOR.
so tempo, questo sistema ha probabil-        può essere e non deve avere niente a
mente anche incentivato un nuovo modo        che fare con la miscelazione. L’assenza
di preparare i drink. Una “tecnica” che      di un link, un collegamento, al distillato,
grazie alla sua notevole diffusione creò     sempre a mio avviso, rende imparago-
una nuova categoria alla stregua delle       nabili questi drink a qualsiasi tecnica
più antiche. I drink frozen che prendono     conosciuta. Perché privi di qualsiasi at-
lo stesso nome della tecnica utilizzata,     tinenza, evoluzione o necessità tecnica

                                                                          Novembre 2017               31
pertinente alla lavorazione di un qualsi-
                     asi distillato.
                        Ciò nonostante è doveroso ricordare
                     che la tecnica blended di Costantino è
                     sopravvissuta solo esclusivamente nel-
                     la miscelazione esotica di Donn Beach
                     e che anche al Floridita del “Rey de los
                     Cocteleros” dopo gli anni ‘30 è stato
                     adottato l’uso del Waring Blendor. Per far
                     fronte alla sempre maggiore richiesta di
                     cocktail, Donn attrezzò i suoi locali con
                     numerosi milkshake mixer in serie piut-
                     tosto che pochi blender. Ricordiamo che
                     con una cup del milkshake mixer, con
                     questa tecnica, è possibile costruire so-
                     lo un drink per volta.
                        Ma Donn rappresenta un’eccezione,
                     e proprio per questo è leggenda della
                     miscelazione. Dal libro di Constantino
                     “Cuna del Daiquiri Cocktail” si evince
                     chiaramente, dalla descrizione dei pro-
                     cedimenti per costruire il drink, come la
                     tecnica utilizzata con il milkshake mixer
                     prima degli anni 40’, produceva un Dai-

32   Novembre 2017
BEVI RESPONSABILMENTE
quiri completamente diverso da come
Constatino lo preparava dopo l’arrivo del                                                        BLENDER
blender a campana, e come ancora og-                                                          NELLA PAGINA
                                                                                                DI SINISTRA
gi viene preparato al Floridita. Il Daiquiri                                                            DUE
di Constante è la base, la miscelazione                                                         PUBBLICITÀ
                                                                                                 D'EPOCA A
esotica di Donn la naturale conseguen-                                                             SEGUIRE
                                                                                                    WARING
za, ma Donn aprì il suo bar e studiò i                                                           BLENDOR.
suoi drink prima dell’arrivo sul mercato
del Waring Blendor, e mantenne questa
caratteristica anche in seguito.
   Riprodurre questa tecnica oggi non è
effettivamente facile. I milkshake mixer
attuali hanno potenze misurate in ki-
lowatt, decisamente superiori ai 50/80
watt degli Hamilton Beach degli anni 20         essere un esempio di come il resto degli
o 30. Anche gli ormai classici blender a        ingredienti addizionati al distillato siano
campana hanno una potenza estrema-              importanti ma, secondo il mio punto di
mente elevata, adatti ormai a distrug-          vista, secondari al distillato stesso e al-
gere qualsiasi elemento solido, in par-         la tecnica utilizzata. Non è un caso che
ticolare il ghiaccio. In conclusione, dalla     molti drink con pochissimi ingredienti ma
storia del blender e dalla sua influenza        in cui è esemplare questa combinazione
nella miscelazione è oltremodo evidente         di tecnica e bilanciamento sono consi-
come, oggi come secoli indietro, la capa-       derati i “fondamentali”, gli unici che si
cità di percepire un distillato e l’intuizio-   ricordano da sempre e, se vogliamo,
ne del miglior modo di lavorarlo creò la        anche i più difficili da riprodurre. Per lo
distinzione tra un bartender e un grande        stesso motivo ancora, non è un caso che
bartender.                                      Donn, il quale ha segretamente mante-
   Probabilmente è un concetto molto            nuto la sua identità nel tempo, sia come
idealista e tradizionale ma il semplice         già detto un riferimento, una leggenda.
Daiquiri, descritto in questo articolo, può                                 Gianni Zottola

                                                                             Novembre 2017               35
zoom     CHAMPAGNE

MONMARTHE & AYALA
Eleganza e prestigio delle cuvée
DI VALENTINA RIZZI

              Q
                         uesta volta non parleremo di            re un vino seguendo una scheda tecnica,
                         purezza, di utilizzo di un singolo      il vino è passione, amore ed emozione.
                         uvaggio, ma racconteremo di co-         Quando in campo entra l’emozione di un
                         me le cuvée, nonché assemblaggi         assaggio il gioco cambia, la bollicina che
               di vari uvaggi, provenienti anche da riser-       esalta la bocca al primo assaggio ti riman-
               ve, possono creare Champagne di qualità,          da a ricordi lontani, a profumi già sentiti
               alle volte unici nel loro genere. Dei piccoli     ma dimenticati. Il gioco della degustazio-
               gioielli nella vastità di bollicine che circon-   ne è fatto principalmente di ricordi, a volte
               da la Champagne.                                  i ricordi più belli di una serata tra amici
                   Partiamo con un percorso inverso, de-         o di una cena romantica. Per provare a
               gustiamo prima i vini e poi raccontiamo           convincervi voglio regalarvi una citazione
               la loro storia. Non abituiamoci a degusta-        d’autore, e che citazione. L’autrice è una

36            Novembre 2017
CHAMPAGNE
                                                                                                EDMOND DE
                                                                                                    AYALA, I
dama che di “bollicine” nobilissime, bla-      stuzzicare l’appetito bevendolo e lo bevo       VIGNETI E GLI
                                                                                                  EDIFICI DI
sonate e storiche se ne intendeva, che         copiosamente quando ho fame. Altrimenti         CASA AYALA E
                                                                                                BOLLINGER.
dopo la morte del marito si occupò di          non lo tocco, salvo quando ho sete».
mandare avanti con determinazione una              Ayala Brut Majeur, vi dice niente questo
storica Maison champenoise, dal 1914 si-       nome? Forse sì forse no... Chi avrebbe
no al 1971. Parlo di Lily Bollinger che alla   mai pensato che ad Ay nella rue Edmond
domanda “perché e quando bisogna bere          Ayala ci fosse una bollicina sorprenden-
Champagne?” rispose: «bevo Champagne           te? Chiaro e dalle abbondanti bollicine fini,
quando sono felice e quando sono triste.       espressivo e delicato che riporta i ricordi
Talvolta lo bevo quando sono sola. Quan-       ad un campo di agrumi, dalle note dolci
do sono in compagnia penso sia mio do-         e agrumate, circondato da profumi di fio-
vere proporlo. Se non ne ho provo a farmi      ri e frutta a polpa bianca. Equilibrato che

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AYALA
 IN ALTO LA
 MAISON
 BOLLINGER.
 A SEGUIRE,
 POSTER E
 DISEGNI.

              combina freschezza e vinositá, dimostra
              di essere preciso, fruttato è dotato di una
              bella lunghezza finale. La Maison AYALA è
              una delle più antiche case di Champagne,
              collocata in Aÿ, il cuore della zona dei gran-   rapidamente un riferimento in Francia e
              di vini, sin dalla sua fondazione più di 150     all'estero. La giovane maison deve la sua
              anni fa. Indipendente e familiare, AYALA         espansione a Fernand de Ayala, fratello
              rappresenta oggi l'archetipo della grande        minore di Edmond, che si stabilì a Londra
              casa che produce vini di alto volto, apprez-     nel 1863 e introdusse il sapore unico dei
              zati in tutto il mondo per la loro freschezza    vini della casa all'aristocrazia britannica,
              ed eleganza.                                     in particolare grazie all'annata del 1865,
                 Fondatore della casa nel 1860, Ed-            debolmente dosato per il tempo. Allo stes-
              mond de Ayala proviene da una famiglia           so tempo, Champagne AYALA è stata an-
              che ha sempre coltivato il gusto di andare       che parte del circolo ristretto dei membri
              lontano. I suoi antenati lasciavano a lui        fondatori dell' Unione dei Grandi Marchi
              lo spirito di eccellenza e il gusto dell'av-     nel 1882 e ha partecipato alla creazione
              ventura che lo portò a stabilirsi in Aÿ per      del Benevolent Trust a Londra nel 1886.
              imparare i mestieri del vino. Fin dalla sua          Gli anni '20 segnarono un'era d'oro
              fondazione, Champagne AYALA divenne              per la maison. Produceva più di un milio-

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BEVI RESPONSABILMENTE
WHICH SIDE WILL YOU CHOOSE?
ne di bottiglie all'anno ed era posizionata
tra le più importanti case per il tempo. Fu
fornitore delle corti reali di Inghilterra e
Spagna, impiegava più di cento lavoratori
tra vigneto e cantina. Questo periodo si ri-
flette anche nella ricca iconografia ispirata
alla Casa, i molti poster pubblicitari e dise-
gni di artisti in voga al momento sono i mi-
gliori testimoni. Champagne AYALA è sem-
pre appartenuto ad una struttura familiare
e indipendente. Dopo la Seconda Guerra
Mondiale, la Casa godeva di un periodo
di tranquillità e i suoi leader occupavano
ruoli importanti all'interno dell'interprofes-
sione di Champagne. Nel 2005 la famiglia
Bollinger acquistò la proprietà e investì
nella maison per adeguarla ai tempi. Il
periodo di rinnovo per Champagne AYALA
iniziò con una completa ristrutturazione
degli strumenti di produzione e l'arrivo di
nuove squadre di operai. Oggi AYALA im-
piega circa quindici persone e preserva lo
                                                                                                  PRODUZIONE
spirito familiare delle sue origini. La mai-                                                        IN ALTO LA
son possiede anche un’altro particolare                                                           MAISON E LA
                                                                                                      CANTINA
prestigioso. Infatti AYALA gode di un raro        e ricostruiti in quello stile Art Deco che      MONMARTHE.
patrimonio architettonico, luogo unico per        ancora definisce la personalità di Cham-
la rigorosa espressione del suo savoir-fai-       pagne AYALA. Ayala uno Champagne uni-
re. Tutte le tappe della vinificazione sono       co nel suo stile basato sulle note fresche
condotte in modo permanente: dalla vini-          ed eleganti, il pioniere di questo stile che
ficazione all'imbottigliamento, attraverso        “all’ombra” della famosa Maison Bollinger
l'invecchiamento, l'agitazione, il degorge-       svolge un lavoro di grande prestigio.
ment, la confezione e l'imballaggio.                 Ora pensiamo di fare un viaggio da Ay
    I due chilometri di cantine contengono        a Ludes, un piccolissimo paesino nella
quasi 2,5 milioni di bottiglie che lentamen-      Champagne. Secret de Famille emblema
te invecchiano nelle volte secolari scavate       della Maison Monmarthe, trasparenza
sui pendii gessosi di Ay. Gli edifici, belli e    e nota dorata è un matrimonio delle tre
maestosi, oggi non sono quelli originali.         varietà di uva coltivate nella Champagne.
Completamente distrutta durante la rivolta        Questo Champagne incanta con i suoi aro-
dei viticoltori nel 1911, la casa fu in gra-      mi di pesca bianca e biancospino seguiti
do di sfruttare la polizza assicurativa per       da una piacevole rotondità e vivacità al pri-
farla rinascere dalle sue stesse ceneri. Il       mo sorso. È il connubio perfetto tra Pinot
sito produttivo e gli uffici furono ridisegnati   Meunier, Pinot noir e Chardonnay, invec-
nel 1913 dal rinomato architetto Demay            chia nelle cantine della maison per più di

                                                                                Novembre 2017                41
FONDATORI
                                                                                              A SINISTRA GUY
2 anni, realizzazione di una fermentazione     la destra del padre, inizia la creazione di        E JEAN-GUY
                                                                                                MONMARTHE.
malolattica, assemblaggio di tre annate        nuove cuvée che aprono nuovi mercati in
diverse. Una vera e propria sorpresa. Pre-     Europa e all’esportazione. Oggi la Maison
sente a Ludes dal 1737, la famiglia Mon-       Monmarthe è diretta da Jean-Guy Mon-
marthe possedeva terreni agricoli e vigne-     marthe alla sesta generazione. La mag-
ti. Tuttavia, Sébastien e Léon Monmarthe       gior parte del vigneto
hanno anche lavorato come trasportatori        della famiglia Mon-
di vino. Tutto è iniziato davvero nel 1930,    marthe si trova nel              Tutto cominciò
quando Ernest Monmarthe intraprese la          comune di Ludes (15           nel 1930, quando
sua battaglia. Prese la decisione di raffor-   ettari), villaggio clas-
zare il suo terroir, di trasformarsi in “Re-   sificato primo cru, nel
                                                                           Monmarthe decise
coltant Manipulant” e di creare il proprio     cuore della Montagne                di rafforzare
marchio, Champagne Ernest Monmarthe.           de Reims. Il villaggio              il suo terroir
Sotto l’impulso di Léon e di sua moglie        di Ludes si trova sul
Anne-Marie, l'azienda iniziò a crescere.       percorso turistico di                e di creare il
Nel 1960 la produzione di Champagne            Champagne, sulla              proprio marchio
raggiunge le 60.000 bottiglie. L’arrivo di     collina dell' omonimo
Guy Monmarthe segna l’inizio di un perio-      parco naturale. Due
do di modernizzazione e di sviluppo com-       altri ettari si trovano sul vicino villaggio di
merciale.                                      Taissy- premier cru. Il vigneto è suddivi-
    Nel 1990 Jean-Guy Monmarthe spal-          so in 22 terreni con il 35% in Pinot Noir,

                                                                            Novembre 2017                 43
Monmarthe. La nascita dell’effervescen-
                                                       za, l’agitazione ritmata nel tempo, da tre
                                                       a cinque anni per i non millesimati, più
                                                       di sei anni per i millesimati. Ognuno dei
                                                       vini imbottigliati lavora lentamente nella
                                                       cantina della famiglia.
                                                           Il sapore fiorente è il suo profumo. La
                                                       famiglia Monmarthe è un membro forte
                                                       della famiglia Vignerons Independants.
                                                       L’enologo si impegna ad eseguire tutte le
     35% in Chardonnay e 30% in Meunier. Tut-          fasi di creazione nel rispetto della Carte
     te le viti appartengono alla famiglia Mon-        dei Vigneron Independants, dell’ambien-
     marthe. Sei generazioni sono riuscite a           te , della terra e del vino. Les Vignerons
     mantenere questo terroir di eccezione. In         offrono di più di un mestiere, piuttosto
     un caldo spirito familiare, una squadra di        un vero e proprio savoir- être di vino. An-
     quaranta persone vendemmia le uve. La             che questo viaggio è giunto al termine,
     filiera di produzione è basata su efficacia       abbiamo visitato altre due zone della
     e rapidità nel trasporto dell’uva alla pres-      Champagne, degustato due vini unici nel
     sa, delicatezza e precisione, pazienza nel-       loro genere. All’ombra delle grandi Mai-
     la fase più delicata, la fermentazione, per       son esistono realtà che possono stupire
     poi arrivare all’assemblaggio. Alchimia tra       e sorprendere. Quelle bollicine che tanto
     diverse cuvée , annate, varietà di uve e          incantano possono regalare momenti di
     tradizione, è il risultato del savoir-faire per   pura unicità. Non basta solo berle, biso-
     una creazione unica.                              gna camminare tra quei vigneti tanto cura-
         Un momento essenziale durante il              ti tanto amati per percepire quanta fatica
     quale l’enologo può esprimere tutto il suo        ci vuole per produrre quelle bottiglie tanto
     talento, e la sua arte, il contorno di uno        ambite.
     stile unico, diventa l’anima della Maison                                       Valentina Rizzi

44   Novembre 2017
BEVI RESPONSABILMENTE
hot spirit         MADEIRA

L’ISOLA DELL'ORO BIANCO
Primo produttore di zucchero in Europa
DI DAVIDE STAFFA

             N
                       el 1425, molti anni prima che           menti terrieri su pendenze molto elevate
                       arrivasse ai Caraibi, la canna da       rendeva le condizioni di lavoro ancora più
                       zucchero fu introdotta sull’isola       estreme. Ancora oggi le pendenze elevate
                       di Madeira importata dalla Sicilia      delle coltivazioni richiedono un'applicazio-
              dal Principe Henrique. Sull'isola trovò su-      ne esclusivamente manuale, compreso il
              bito le condizioni climatiche ideali di cre-     taglio della canna. In poco tempo Madeira
              scita: terreni vulcanici molto fertili, venti    divenne uno dei produttori e fornitore di
              oceanici e temperatura.                          zucchero più importanti del mondo, il pri-
                  La produzione crebbe talmente tanto          mo in l’Europa. Lo zucchero divenne l'oro
              che i coltivatori locali decisero di ricorrere   bianco di Madeira.
              all'uso di moltissimi schiavi africani tra-         Gli sbarchi e scambi commerciali avve-
              dotti sull'isola per lo scopo. Questi uomini     nivano quasi tutti sfruttando gli attracchi
              venivano utilizzati per il duro lavoro negli     commerciali della città olandese di Am-
              appezzamenti coltivati dell’isola e nei          sterdam, già allora uno dei più importanti
              mulini di trasformazione delle canne da          porti europei. Anche il porto di Madeira,
              zucchero. La collocazione degli appezza-         situato nella cittadina di Funchal, diven-

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ne presto un centro molto importante. Di-      un museo.
venne sempre più grande e importante e             Il commercio dello zucchero di canna,
molti commercianti europei vi si stabiliro-    utilizzato nel vecchio continente come dol-
no spingendosi fino alle zone di Ponta do      cificante per le preparazioni in cucina, in
Sol, Calheta e Ribeira Brava. Tutte queste     pasticceria e come elemento decorativo
aree divennero grandi produttrici di canna     e di ostentazione, divenne il motore trai-
da zucchero. Il porto di Funchal divenne       nante per l’economia di questa isola, ar-
un centro molto attivo per il commercio        rivando al massimo della sua importanza
della canna da zucchero. I commercianti        nel XVI secolo. I problemi arrivarono però
vi si recavano per scambiare ogni genere       verso la fine del 1500 quando la produ-
di prodotto in cambio di zucchero. Un altro    zione di canna da zucchero diminuì a cau-
commercio molto importante fu quello con       sa di una malattia che decimò le colture
le Fiandre. Lo zucchero veniva ceduto in       riducendole drasticamente. L’unica tipo-
cambio di opere d'arte uniche. Tra queste      logia di Rum prodotta sull’isola, spesso
il dipinto sull’altare della Cattedrale Sé e   localmente chiamato Aguardiente o Grap-
il suo artistico soffitto interamente in le-   pa, nasce esclusivamente dalla fermenta-
gno artisticamente lavorato, dipinti di arte   zione del puro succo vergine di canna in
sacra e opere ancora oggi conservati in        tipico stile agricolo.

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