MUTAMENTI CLIMATICI PER L'USO - Regione Toscana
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SOMMARIO Hanno detto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 1 San Rossore, dal dialogo alle idee ............................ 3 2 Il clima: che cos’è ................................................... 6 3 I mutamenti climatici ............................................... 7 4 Un pianeta più caldo ............................................... 11 5 Il futuro della Terra ................................................. 14 6 L’uomo in pericolo .................................................. 19 7 Gli effetti sull’Italia ................................................ 22 COSA SI POTREBBE FARE ................................................ 22 8 Gli impegni di Kyoto ............................................... 25 I 6 NEMICI NUMERO UNO ............................................... 25 9 La Toscana da vicino ............................................... 30 10 Idee e soluzioni dalla Toscana ................................. 37 11 Cosa può fare ciascuno ........................................... 44 12 Glossario .............................................................. 45 13 Per saperne di più .................................................. 46 14 Il programma di San Rossore 2004 ........................... 47 15 Il who’s who di San Rossore 2004 ............................ 51
Hanno detto Il consenso registrato fra gli scienziati sul cambiamento di clima dovrebbe essere un campanello d’allarme in ogni capitale, 1 in ogni comunità. Dobbiamo andare avanti in modo coraggioso verso le tecnologie pulite e ci dobbiamo preparare all’innalza- San Rossore, dal dialogo alle idee mento dei livelli dei mari, allo stravolgimento delle stagioni delle piogge e alle conseguenze dell’aumento delle temperature. a prima edizione del Meeting di San Rossore si è ROBERT T. WATSON, presidente dell’Ipcc L tenuta il 18 luglio 2001, appena tre giorni prima del vertice dei G8 a Genova. Il Meeting sulla globalizzazione, a cui Questo paese è sceso in guerra contro l’Iraq per proteggere partecipano intellettuali e studiosi come Ivan Illich, Vandana la sicurezza della Gran Bretagna dalle armi di distruzione di Shiva, Edward Goldsmith, nasce per iniziativa del presidente massa di Saddam Hussein. E tuttavia la nostra sicurezza sul della Regione Toscana, Claudio Martini che vuole creare un lungo periodo è minacciata da un problema almeno altrettanto luogo di dialogo tra istituzioni e movimenti sui grandi temi al pericoloso delle armi chimiche, nucleari o biologiche, o del ter- centro proprio del G8. Del quale, sulla stampa, si parla solo in rorismo internazionale: il cambiamento climatico prodotto dal- termini di violenza e dei rischi che la città di Genova può corre- l’uomo. JOHN HOUGHTON, climatologo, ex direttore del Meteorological Office inglese I nostri politici devono pensare al nostro futuro e a quello delle generazioni a venire. Se si continuerà ad ignorare l’au- mento dei fenomeni meteorologici estremi entreremo in un tun- nel di cui non siamo in grado di prevedere cosa ci sarà all’uscita. STEPHEN SCHEIDER, tra i massimi esperti mondiali di cambiamenti climatici Siamo nella condizione di chi guida un camion pesante e, percependo di fronte a sé una situazione di potenziale inciden- te, vuole fermare il suo veicolo: pigia il pedale del freno, ma l’i- nerzia è tale che il camion si fermerà nel migliore dei casi tra cin- quant’anni, e più probabilmente nel giro di un secolo. In realtà, non abbiamo cominciato a frenare, ma continuiamo ad accele- rare. PASCAL ACOT, filosofo e storico della scienza, autore di Storia del clima 4 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 3
DAL DIALOGO DAL DIALOGO alle idee 1 re dopo che i movimenti no-global hanno annunciato di voler manifestare contro il Vertice. “prosecuzione” del Social forum europeo che si è tenuto a Firenze nel novembre precedente, provocando mille polemiche 1 alle idee Per Martini l’attenzione dei media, dell’opinione pubblica, e alimentando previsioni catastrofiche puntualmente smentite delle istituzioni, del mondo della politica e della cultura va dai fatti. Il confronto a San Rossore è sempre di più un faccia a spostata dai temi dell’ordine pubblico a quelli della globaliz- faccia fra soluzioni anche opposte, tra chi non vuole alcuna zazione e delle sue conseguenze. Il presidente della Toscana frontiera fra le varie parti del globo e chi invece contesta JOSÉ ORTEGA Y GASSET aveva intuito che chi denuncia le distorsioni, le ingiustizie, i forme, metodi e risultati della globalizzazione. Al centro del danni all’ambiente e alle persone prodotti da un allargamento dibattito il tema del cibo e dell’alimentazione e quello della dei mercati senza regole merita rispetto, attenzione, risposte. pace e del dialogo tra popoli, civiltà e religioni diverse. ÉMILE M. CIORAN Nasce da qui l’idea di organizzare un confronto diretto tra Partecipano tra gli altri il sottosegretario generale per gli affa- movimenti e istituzioni che per Martini deve avere un’unica ri economici e sociali dell’Onu Nitin Desai; il segretario gene- discriminante: il rifiuto della violenza. San Rossore diventa la rale della presidenza del governo brasiliano Luis Dulci; lo scrit- sede di questo con- tore Wendell Berry; il biologo Marcello Buiatti; l’etologo Leo fronto e dimostra che Pardi; il presidente del Forum internazionale sulla globalizza- anche da posizioni zione Jerry Mander; Erio Ziglio dell’Organizzazione mondiale diverse si può dialo- della sanità; il sindaco di Oakland ed ex governatore della gare pacificamente. A California Jerry Brown; lo scrittore Samir Amin; il vescovo di San Rossore si incon- Terni monsignor Vincenzo Paglia. “Io sono me “Ammettendo trarono amministrato- E ancora, sul tema della pace il premio Nobel per la pace e più il mio l’uomo la ri di enti locali italiani ministro degli esteri di Timor Est Jose Ramos Horta; il diretto- ambiente e se natura ha non preservo commesso e stranieri e associa- re di Unicredito italiano Alessandro Profumo; il capo diparti- quest’ultimo molto più di zioni e movimenti no- mento dell’Ufficio per la ricostruzione e gli aiuti umanitari non preservo un errore di global alla ricerca di (Orha) Tim Cross; l’ex deputato democratico del Congresso me stesso”. calcolo: un obiettivi condivisibili. degli Stati Uniti John Brademas, il principe di Giordania El attentato a se La seconda edizione Hassan Bin Talal, l’ex ministro della cultura del Libano stessa”. di From Global to Ghassan Salameh e l’ex ministro degli esteri dell’Algeria Taled Glocial (16 e 17 luglio Ibrahim. 2002), che come la prima viene organizzata dall’assessore alla È da San Rossore che vengono FREDDO ALL’EQUATORE E CALDO AI POLI comunicazione della Regione Toscana, Chiara Boni con la con- lanciate proposte come la LA PARTE PIÙ FREDDA DELLA ZONA INFERIORE DEL- sulenza di Anna Maria Testa, ha consentito di allargare la “Fondazione per la biodiversità”, L’ATMOSFERA NON SI TROVA SOPRA IL POLO NORD discussione, mettendo a confronto posizioni contrapposte: la Commissione internazionale O AL POLO SUD, COME CI SI ASPETTEREBBE, MA tornano Vandana Shiva e Edward Goldsmith, ma esprimono la sul cibo oppure quella di accanto- SOPRA L’EQUATORE. IN QUELLA ZONA LA TEMPERA- loro opinione anche il filosofo Massimo Cacciari, lo scienziato nare un centesimo di euro per TURA PUÒ SCENDERE FINO A -80 °C, MENTRE Tullio Regge, l’imprenditore Cesare Romiti, il giornalista ogni metro cubo di acqua potabile SOPRA I DUE POLI TOCCA RARAMENTE I -55 °C. Ferruccio De Bortoli, gli esponenti della Chiesa Frei Betto e consumata da destinare all’ap- DURANTE L’INVERNO SIA IL POLO NORD CHE IL Alex Zanottelli, l’artista Jean-Michel Folon e il portavoce del provvigionamento idrico dei paesi POLO SUD SONO PIÙ CALDI DELLE PIANURE SIBE- Genoa social forum Vittorio Agnoletto. del Terzo Mondo. RIANE E DI QUELLE CANADESI SETTENTRIONALI, Nel 2003 il Meeting cambia nome: da From Global to Glocial a L’edizione 2004 del Meeting di DOVE ANCHE NEL 2003 SI SONO REGISTRATE TEM- A new global vision. L’attenzione insomma viene spostata alle San Rossore affronterà i temi dei PERATURE DI -54 °C. proposte, ai progetti. Il Meeting infatti è diventato una sorta di mutamenti climatici. 4 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 5
2 3 Il clima: che cos’è I mutamenti climatici utti sono d’accordo nel riconoscere che il clima della F reddo, caldo, umido, piovoso, ventoso. Le previsioni meteorologiche scandiscono le giornate di tutti. Una T Terra si stia modificando. Sull’argomento concorda l’intera comunità scientifica internazionale. Non è peraltro un volta si scrutava il cielo o si prestava attenzione ai dolori delle articolazioni per prevedere le condizioni del tempo. Oggi si fatto straordinario. È successo “naturalmente” sempre al nostro guarda la tv, si scorrono le apposite rubriche sui giornali, si con- pianeta: le glaciazioni sono la testimonianza più evidente di sultano apparecchi elettronici messi fuori dalla finestra. questi mutamenti. Ma una cosa è il tempo meteorologico, un’altra il clima. Tempo L’elemento di assoluta novità su cui si discute è se il clima della meteorologico e clima sono due concetti diversi, anche se lega- Terra stia cambiando con ritmi molto più veloci rispetto a quelli ti fra loro. Il tempo è dato dalla combinazione dei cosiddetti ele- osservati nel passato, ovvero se tale cambiamento non dipenda menti del clima (temperatura atmosferica, precipitazioni, venti, più solamente da fattori astronomici, ma dall’opera dell’uomo. pressione, umidità) considerata in un momento preciso o in un La maggior parte degli scienziati ritiene che il clima stia cam- breve arco di tempo. biando con una rapidità senza precedenti e in modo tale da far Il clima invece descrive l’andamento del tempo in una prevedere conseguenze disastrose per l’ambiente e per la stes- clima regione, o luogo, per tutto il corso dell’anno. In realtà però, per definire il clima di una regione, è necessario prolungare l’osservazione a un periodo di almeno sa vita dell’umanità. è l’andamento del tempo in una trent’anni e calcolare i valori medi, in quanto un singo- regione per un lo anno può presentare condizioni eccezionali e transi- lungo periodo torie dal punto di vista delle temperature, delle precipi- tazioni ecc. Una schematica classificazione dei diversi tipi climatici deve basarsi su alcuni elementi fondamentali, quali la temperatura e l’umidità visti nelle loro medie stagionali e annuali. I “fattori del clima” (latitudine, altitudine, distanza dal mare ecc.) sono le cause che originano situazioni diverse. È il clima che ha scolpito la superficie della Terra, dalle nude montagne e dagli aridi deserti alla lussureggiante e vitalissima vegetazione dei tropici. Di più: ha determinato le caratteristiche della vita sul pianeta. Per questo è così importante. 6 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 7
MUTAMENTI MUTAMENTI climatici 3 3) Circa il 30% della radiazione 5) Quando aumenta la concentrazione dei “gas serra” in atmosfera, riscaldamento del pianeta ha effetti negativi simili, e molti altri correlati. Ghiacciai che si sciolgono trasformandosi in acqua, con- 3 climatici infrarossa si perde nello spazio cresce la quantità di tribuendo a far salire il livello degli calore intrappolato e riflesso. Gli oceani si oceani, e quindi con i mari che si CATASTROFE NEL SAHEL riscaldano e liberano 4) In condizioni più vapore acqueo, che innalzano, le coste rischierebbero di IL FENOMENO DI DESERTIFICAZIONE PIÙ CLAMORO- naturali, circa il 70% a sua volta può della radiazione incrementare sparire anche dinanzi a mareggiate SO È STATA LA SICCITÀ NELLA ZONA AFRICANA DEL infrarossa è assorbito l’effetto più violente. Non si può escludere la SAHEL, TRA IL 1968 E IL 1974, CHE PROVOCÒ dal vapore acqueo e dagli altri “gas serra” futura visione di pianure talvolta OLTRE DUECENTOMILA MORTI. presenti in atmosfera; 1) I raggi del tali gas agiscono come sepolte dalle acque oppure condan- COMPLESSIVAMENTE, LE ZONE GIÀ DESERTIFICATE E sole attraversano pannelli di vetro in una nate ad un’inesorabile desertifica- QUELLE MINACCIATE DI DIVENTARLO IN BREVE MICHEL DE MONTAIGNE l’atmosfera serra intrappolando il e riscaldano la calore e riflettendolo superficie di nuovo sulla Terra zione, terre un tempo fertili ora TEMPO, CORRISPONDONO AL 73% DEL TERRITORIO terrestre diventate deserti, cataclismi solita- DELL’AFRICA. 2) Dalla superficie terrestre, il calore s’irradia mente eccezionali – come uragani e nell’atmosfera sotto forma di radiazioni infrarosse grandinate violentissime – che fini- scono per diventare consueti, specie animali e vegetali che si EPICURO La causa di questa “corsa” del clima viene individuata nel surri- estinguono. scaldamento del pianeta, dovuto all’aumento delle emissioni di Tutto questo non è causato da un innalzamento della temperatu- gas in atmosfera prodotte dalle attività umane. ra del Sole, o da un avvicinamento di questo alla Terra, ma Per spiegare questo fenomeno si usa un’espressione che non è dall’“effetto lente” che una quantità sempre maggiore di gas in “Non bisogna più solo appannaggio degli scienziati, due parole entrate nel lin- atmosfera produce, amplificando l’azione dei raggi solari. far violenza guaggio comune: effetto serra. Gas che, appunto, vengono dispersi dall’uomo: riscaldamenti “Lasciateci alla natura, ma Contrariamente a quanto si è soliti pensare, l’effetto serra – cioè il accesi, automobili in circolazione, ciminiere delle grandi industrie dare una persuaderla”. riscaldamento della Terra grazie ai gas presenti in atmosfera – è e delle centrali elettriche. In tutti questi casi un filo di fumo si possibilità alla un fenomeno che esiste in natura. Anzi, senza effetto serra non innalza verso il cielo portando in atmosfera gas e amplificando natura, perché esageratamente l’effetto serra. sa il fatto suo esisterebbe vita sulla Terra: se infatti, con un colpo di bacchetta meglio di noi”. magica, si potesse cancellare l’effetto serra, la temperatura media della Terra potrebbe abbassarsi anche di 30 gradi centigradi: una situazione in cui sarebbe inimmaginabile ogni forma di vita cono- Probabilità di innalzamento del livello dei mari sciuta. Già il premio Nobel per la chimica del 1903, il chimico e fisi- co svedese Svante Arrhenius, aveva intuito la relazione tra la con- La linea nera rappresenta l’evoluzione 90 centrazione di anidride carbonica in atmosfera e il surriscalda- del livello dei mari fino al 2000. 80 Le linee gialla, rossa e verde 70 mento del pianeta, e, quindi, aveva fatto affacciare agli orizzonti 60 rappresentano i tre possibili scenari Livello dei mari (in cm) della scienza il concetto di effetto serra. Ma, proprio come in una per i prossimi 100 anni: dal più 40 50 serra dove si coltivano i fiori proteggendoli dalle intemperie, pre- pessimistico, che si realizzerà se le 40 servandoli dal gelo, e “amplificando” il tepore dato dal Sole, emissioni di “gas serra” proseguiranno 30 20 anche la vita sulla Terra ha bisogno di temperature contenute ai ritmi attuali, al più ottimistico, che 10 entro limiti precisi, sia di caldo che di freddo. Se nella serra l’in- richiede l’adozione su scala globale di 0 nalzamento della temperatura è eccessivo, è un disastro. misure forti ed incisive per ridurre i -10 consumi di petrolio e carbone e per -20 Tutti sanno che un’esposizione esagerata al Sole è causa di danni 1800 1900 1920 1940 1960 1980 2000 2020 2040 2050 2080 fermare la deforestazione. Anni alla pelle umana, alle piante e riduce la fertilità dei terreni. Il sur- 8 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 9
MUTAMENTI climatici 3 Emissioni e persistenza dei vari gas serra CO2 CH4 N2O CFC-12 (ppm) (ppb) (ppb) (ppt) Pre-rivoluzione industriale 280 700 275 0 1994 Persistenza media 358 1721 311 503 4 (anni) 50-200 12 120 102 Un pianeta più caldo Necessità spesso irrinunciabili, che però alterano le dinamiche LEONARDO DA VINCI naturali, equilibri antichi che si modificano solo sulla scala dei li scienziati incaricati dalle Nazioni Unite di studiare millenni, non dei secoli, né assolutamente degli anni. È un processo che parte dalla rivoluzione industriale che fra G i cambiamenti climatici (Ipcc, Intergovernmental panel on climate change) hanno calcolato che un raddoppio Settecento e Ottocento cambiò radicalmente un’infinità di cose delle emissioni di anidride carbonica potrà provocare un aumen- nella vita degli uomini, e poco dopo dal primo uso massiccio di to della temperatura media globale compreso tra 1,4 e 5,8 gradi petrolio ed altri combustibili fossili. Un processo che solo oggi centigradi. mostra tutti, o almeno buona parte, dei suoi effetti, in un modo A prima vista non sembra poi molto, meno di che non può più essere ignorato. un’escursione termica stagionale. Eppure Si calcola che nel 1990 la concentrazione atmosferica di anidri- un mutamento di questo tipo avrebbe “Come è de carbonica raggiungesse le 353 parti per milione (ppm). Nel conseguenze catastrofiche. Provate più difficile 1999 era già salita a 368, quasi un terzo di più del valore prima a immaginarvi uno che ha la febbre a ’ntendere della rivoluzione industriale. l’opere a 37 e gli sale di 5 gradi o una città di natura Non si sa quale sia la soglia sopportabile dal pianeta. Qualcuno in piena estate con la temperatu- che un libro la fissa in 450 ppm, limite oltre il quale la Terra diventerebbe ra che passa da 43 a 48 gradi. d’un poeta”. quasi invivibile per l’uomo. Si calcola pure che la concentrazio- In questo senso sono già suffi- ne in atmosfera stia aumentando di 2 ppm all’anno: quello che cientemente eloquenti dati e risuona è più di un campanello di allarme. ricerche su quanto è cambiato il clima nell’ultimo secolo e mezzo e sulle conseguenze che questo feno- meno ha prodotto sull’ambiente. Sull’entità del cambiamento climatico non tutti gli scienziati sono concordi. Per alcuni la temperatura del pianeta si è solo leg- germente innalzata, nell’ambito di un fenomeno dall’andamen- to più o meno ciclico. Per gli altri, ormai la grande maggioranza degli studiosi, la Terra invece, dal 1860 – cioè più o meno dagli albori della rivoluzione industriale – ad oggi si è sostanzialmente surriscaldata. Si stima che solo nel XX secolo l’incremento sia stato compreso tra gli 10 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 11
UN PIANETA UN PIANETA più caldo 4 GIFFORD PINCHOT 0,6 e gli 0,8 gradi centi- gradi. Un aumento su- Temperature superficiali del Mediterraneo occidentale nel bimestre luglio-agosto, dal 1948 al 2003 4 più caldo periore a quello di 27 27 qualsiasi altro secolo nell’ultimo millennio. 26 26 Gli anni Novanta, poi, Temperatura (°C) sono stati in assoluto 25 25 il decennio più caldo. Molto resta ancora da 24 24 chiarire sulle effettive dina- “La miche, sui rapporti di causa- 23 23 salvaguardia effetto, sulle conseguenze di tutto del territorio è questo. C’è ad esempio chi si chiede perché non ci sia stata alcu- 22 22 il saggio uso EPICURO 1948 1953 1958 1963 1968 1973 1978 1983 1988 1993 1998 2003 della Terra e na tendenza al riscaldamento globale tra il 1945 e il 1975, men- Anno delle sue tre dal 1975 in poi l’evoluzione sia stata tre volte più rapida che risorse per il in tutto il secolo. Però, nonostante i tanti punti ancora oscuri, bene duraturo tutti concordano sulla centralità e l’urgenza della questione. Si calcola che nell’ultimo secolo il livello del mare sia cresciuto degli uomini”. globalmente intorno a 10 centimetri. E sono ormai fenomeni “La ricchezza generalmente riconosciuti lo scioglimento dei ghiacci (la calotta della natura Cambiamenti del clima nel XX secolo è delimitata artica si è ridotta del 14% dal 1980 ad oggi, ed ancora più accen- Indicatori climatici Cambiamenti osservati e facile da tuata pare la riduzione in Antartide), la crescente concentrazio- avere, quella Temperatura media Aumento di 0,6 ± 0,2 °C ne ed intensità delle piogge nell’emisfero Nord, la progressiva delle vane superficiale del pianeta nel XX secolo desertificazione dell’emisfero Sud e una siccità che investe parti opinioni del pianeta le quali non avevano finora mai lamentato problemi si perde Temperatura superficiale L’aumento nel XX secolo è stato il maggiore di carenza idrica. all’infinito”. dell’emisfero Nord degli ultimi 1000 anni; il decennio 1990-2000 è stato il più caldo del secolo Intanto secondo zoologi e botanici sono già più di 400 le specie Escursione termica diurna Diminuita tra il 1950 ed il 2000: aumento animali e vegetali che si sono spostate dai loro habitat naturali delle minime notturna ad un ritmo doppio o hanno modificato i loro tempi biologici: migrazioni sfalsate, delle massime diurne fioriture anticipate, esodi da zone diventate inospitali. La “cal- Giorni con indice Aumento daia del pianeta”, come è stata di calore sopra la media definita la fascia equatoriale cen- L’ICEBERG PIÙ GRANDE Giorni di gelo Diminuiti nel corso del XX secolo trale, si sarebbe dilatata di centi- UNA ENORME MASSA DI GHIACCIO GRANDE QUANTO naia di chilometri sia a Nord che a LA VALLE D’AOSTA (3250 CHILOMETRI QUADRATI Precipitazioni continentali Aumentate del 5-10% nel XX secolo Sud. PER 720 MILIARDI DI TONNELLATE DI PESO) SI È nell’emisfero Nord, diminuite in Africa del nord Città come New Orleans, Houston, DISTACCATA NEL MARZO DEL 2002 DAL CONTINENTE e dell’ovest ed in parte del Mediterraneo Shangai, Perth si troverebbero BIANCO. SOPRANNOMINATA PIATTAFORMA LARSEN- Eventi piovosi estremi Aumentati alle medie ed alte latitudini oggi in condizioni simili a quelle B È ANDATA ALLA DERIVA NEL MARE DEL WEDDEL, IN Frequenza e gravità Aumento della siccità estiva, aumento che un tempo erano tipiche di città ANTARTIDE. SI TRATTA DELL’ICEBERG PIÙ GRANDE delle siccità della frequenza ed intensità delle siccità TRA QUELLI IDENTIFICATI IN TEMPI RECENTI. come Kuala Lumpur o Lagos. in parte di Asia ed Africa negli ultimi decenni 12 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 13
IL FUTURO 5 d e l l a Te r r a 5 Il futuro della Terra THOMAS PAINE roprio quest’anno, il film di Roland Emmerich, The P day after tomorrow, ha “profetizzato” con la forza degli effetti speciali creati a Hollywood, cosa potrebbe accadere sulla Terra se i cambiamenti climatici proseguono al ritmo che l’uomo gli ha impresso. sciuto cambiamenti climatici radicali che si sono 51 miliardi: i metri Le esigenze spettacolari hanno condensato in consumati nel giro di pochi decenni. Mutamenti cubi di acqua lique- fatti ogni anno in 8 tempi assai stretti quello che potrebbe accadere in che si sono manifestati nell’arco di una sola vita “L’uomo Groenlandia deve chiedere tempi più lunghi, ma comunque percepibili da una umana, non in tempi geologici. In particolare, informazioni generazione: enormi iceberg alla deriva che si tra- ecco cosa gli scienziati prevedono. miliardi: solo alla sformano in montagne d’acqua più alte dei gratta- Saranno più ampie le aree della Terra coperte da deserti che natura”. gli abitanti del cieli, taxi come scialuppe alla deriva, nevicate inin- diventeranno ancora più caldi, mentre si stanno già rapidamen- pianeta nel 2025 terrotte in India, lasciando magari da parte gli te sciogliendo le grandi distese di ghiaccio: nell’Oceano Artico, americani che per salvarsi dalla furia degli ele- ad esempio, la massa ghiacciata si è ridotta già di quasi la metà menti scappano in Centro America e la beffa del governo messi- in 40 anni, mentre in Groenlandia si liquefà ogni anno una quan- cano che chiude le frontiere agli yankees immigrati clandestini… tità equivalente a 51 miliardi di metri cubi di acqua, un volume Qualcuno dice che è solo catastrofismo, ma non si discosta poi che corrisponde più o meno al flusso annuale del Nilo. molto da quanto gli scienziati ipotizzano che possa accadere nel Anche sulle montagne si assottiglieranno i ghiacciai, fino a caso che le attuali tendenze al cambiamento ridursi, presumibilmente, del 25% nei prossimi 100 anni. Per le del clima proseguano e si rafforzino. E Alpi il dato sarà ancora più negativo. La diminuzione dei manti soprattutto tenendo conto dell’aumento nevosi avrà significative e tutt’altro che rassicuranti conseguen- della popolazione che entro il 2025 potreb- ze sugli equilibri idrogeologici. Dal 1912 ad oggi le leggendarie be raggiungere la soglia degli 8 miliardi di nevi del Kilimangiaro si sono ridotte dell’82% e a questa velo- persone. cità nel 2020 spariranno. Alcune Forse non esiste un’ora X, una soglia oltre la piante alpine si stanno “spostan- L’INTUIZIONE DEI SUMERI quale le conseguenze saranno irreversibili. do” in altitudine, crescendo sem- I PRIMI A PARLARE DI DESERTIFICAZIONE FURONO I Tuttavia i ricercatori che hanno compiuto pre più in alto, ad un ritmo di 4 SUMERI, CHE DESCRISSERO NEI LORO DOCUMENTI, perforazioni nei ghiacci “eterni” della metri ogni 10 anni. La linea delle CON IMPRESSIONANTE ATTUALITÀ, GLI EFFETTI DEL- Groenlandia – ed è solo un esempio – assi- “nevi eterne", come si dice, si L’AVANZATA DEL DESERTO. curano che nel passato il mondo ha cono- innalza di ben 150 metri ogni grado 14 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 15
IL FUTURO IL FUTURO d e l l a Te r r a 5 di temperatura in più. Ma è dalla quantità di neve che ogni inver- no si accumula in quota che dipende anche la portata e la salu- 5 d e l l a Te r r a te dei fiumi. Il livello del mare, intanto, cresce già di uno o due millimetri l’anno, dieci volte di più di quanto abbia fatto nei 3 mila anni precedenti. Le previsioni parlano di un 82% la riduzione innalzamento compreso tra i 9 e gli 88 delle nevi consi- centimetri entro il 2100, sulla base dell’e- derate “eterne” spansione delle acque per il riscaldamen- sul Kilimangiaro ARISTOTELE Indicatori fisici e biologici del cambiamento climatico FRANCIS BACON Indicatori fisici Cambiamenti e biologici osservati to degli oceani e dello scioglimento dei ghiacci polari. Le conse- Livello medio del mare Aumento medio annuo di 1-2 mm nel corso del XX secolo guenze sarebbero drammatiche. Uno studio della Banca Mondiale parla di milioni e milioni di rifugiati in paesi come il “La natura Durata del periodo Decremento di circa due settimane non fa nulla ghiacciato nel corso del XX secolo alle medie Bangladesh, le Filippine, l’India, l’Indonesia. Alcuni paradisi tro- di inutile”. “Alla natura si di laghi e fiumi ed alte latitudini dell’emisfero Nord picali, come le Maldive, potrebbero poi sparire del tutto. comanda solo Si accentueranno le alte maree e saranno più frequenti le onde Estensione e spessore Assottigliamento del 40% negli ultimi ubbidendole”. anomale. Interi ecosistemi – come le foreste di mangrovie e le dei ghiacci artici decenni nella tarda estate ed in autunno, decremento in estensione del 10-15% barriere coralline – saranno distrutti. Alcuni scienziati sostengo- a partire dal 1950 in primavera ed estate no che la Corrente del Golfo potrebbe bloccarsi come conse- Ghiacciai non polari Ritirata diffusa nel corso del XX secolo guenza dello scioglimento dei ghiacci polari, con il paradossale effetto del raffreddamento delle coste nord-europee, i cui inver- Copertura nevosa Decremento della superficie del 10% a partire dagli anni Sessanta ni sono stati finora proprio da essa mitigati. L’erosione costiera è un fenomeno Permafrost Scioglimento, riscaldamento e degrado in parte CORRENTE INTERROTTA già ampiamente conosciuto. Ri- delle regioni polari, sub-polari e montane A CAUSA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE, RESPON- spetto a 100 anni fa si calcola che il El Niño Il fenomeno naturale El Niño 70% delle spiagge del pianeta si SABILE DELLA DIMINUZIONE DELLA SALINITÀ è divenuto più frequente, persistente ed intenso DELL’ATLANTICO SETTENTRIONALE, LA CORRENTE siano già ridotte. È un fenomeno negli ultimi 20-30 anni rispetto ai 100 precedenti che l’innalzamento delle acque DEL GOLFO POTREBBE BLOCCARSI GIÀ A PARTIRE DAL Lunghezza della Allungamento di circa 1,4 giorni per decennio 2080. L’ALLARME È STATO LANCIATO DALLA COMU- potrebbe rendere più drammatico. stagione di crescita negli ultimi 40 anni nell’emisfero Nord NITÀ SCIENTIFICA NEL FEBBRAIO DEL 2004. soprattutto ad alte latitudini C’è poi il fenomeno dell’intrusione del cuneo salino: ovvero l’acqua Habitat Spostamento verso il nord e verso quote più elevate salata marina entra nelle falde idri- degli habitat di piante, insetti, uccelli e pesci che delle zone costiere, riducendo qualità e quantità dell’acqua Fioriture e migrazioni Fioriture precoci, arrivo precoce dei migratori, potabile. Anche questo è un fenomeno già diffuso, che in futuro emergenza precoce di insetti nell’emisfero Nord si prevede possa aumentare ancora. 16 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 17
IL FUTURO d e l l a Te r r a 5 Particolarmente a rischio le riserve di acqua di paesi come Israele e la Thailandia, ma anche di atolli ed arcipelaghi del Pacifico e dei Caraibi, nonché gli equilibri ambientali di delta di fiumi come il Mekong e lo Yangtze. Gravi saranno le ripercussioni sull’agricoltura mondiale. Terre in condizioni sempre più aride, con un’irrigazione sempre più diffi- cile e flagellate da eventi alluvionali sempre più frequenti, inci- deranno pesantemente sulle produzioni agroalimentari e quindi 6 sulla possibilità di sfamare uomini, donne, bambini che già oggi L’uomo in pericolo devono fare i conti con la denutrizione. Al mondo ci sono già GEORGE SAND paesi come l’Etiopia che da 20 anni vedono declinare la loro capacità agricola in seguito alla diminuzione delle piogge. e i periodi di siccità saranno più lunghi e più caldi, le La biodiversità, ovvero la ricchezza e varietà di specie in diffe- renti contesti, potrebbe cambiare sostanzialmente. Gli esperti S piogge non spariranno, ma saranno più concentrate, più intense, e quindi anche più dannose. In un mondo sempre della prestigiosa rivista “Nature” stimano a rischio di estinzione più contrassegnato da eventi climatici estremi sarà sempre più entro il 2050 ben il 35% delle specie attualmente viventi. Un facile registrare disastri come quelli provocati da cicloni e ura- rischio che cresce ulteriormente per le zone temperate del gani come Mitch che nel 1998 causò oltre 10 mila morti e 3 milio- “Tutto il nostro pianeta, quelle che si trovano comprese fra il 30° e il 60° ni di sfollati in America Latina, con perdite economiche superio- segreto dello parallelo. Già oggi si registrano mutamenti sostanziali nei tempi ri al Prodotto interno lordo di Honduras e Nicaragua. studio della dei flussi migratori di volatili, precoci riproduzioni di tante spe- Il grande caldo dell’estate 2003 va considerato insieme ai 600 tor- natura risiede cie (per esempio farfalle e libellule), ma anche tempi diversi di nadi che l’anno scorso da maggio si sono abbattuti sugli Stati nell’imparare come usare i crescita per le piante da giardino. Uniti e alle piogge torrenziali che in India hanno mietuto 1400 vit- propri occhi”. time. E insieme alle tempeste di sabbia dell’Afghanistan che hanno seppellito 20 villaggi o alle vittime dei venti gelidi in Perù. Tutto questo è costato molto anche in termini economici: si parla di 60 miliardi di dollari nel 2003 e di 55 miliardi nel 2002. Notevoli potranno essere gli effetti sulla salute umana, basti pensare alle drammatiche conseguenze che specialmente in Numero di eventi alluvionali in Europa 25 20 15 10 5 0 1950 1960 1970 1980 1990 18 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 19
L’UOMO L’UOMO in pericolo 6 Frequenza di ore di eccesso termico e ricoveri per infarto a Firenze meteorologia, che si occupa dello studio delle condizioni atmo- sferiche e dei loro effetti più o meno favorevoli sulla vegetazio- 6 in pericolo ne, sugli animali e sull’uomo; e la bioclimatologia, che indaga 160 600 statisticamente i rapporti che intercorrono, in periodi di tempo 140 500 piuttosto lunghi, tra gli eventi 120 400 atmosferici e gli organismi viventi GRANDINATA RECORD 100 e le relative conseguenze sotto l’a- 300 NEL 2004 LA CITTÀ DI CHARLES È STATA INTERES- 80 spetto fisico, fisiologico, patologi- 200 SATA DA UNO DEI TANTI SUPERTEMPORALI CHE OGNI 60 co, preventivo e terapeutico. CHARLES KEELING ANNO COLPISCONO GLI STATI UNITI. SI CALCOLA 40 100 In un mondo in cui malattie come CHE LA GRANDINATA ABBIA DANNEGGIATO OLTRE 20 0 la malaria sono già in forte diffu- 1998 1998 1999 1999 2000 2000 10.000 AUTOVEICOLI. sione, zanzare, zecche e roditori Numero di ore Numero di soggetti colpiti potranno trasmettere in aree anco- con T 34°C da patologie cardiache in Firenze ra più vaste le malattie di cui sono portatori. (Giu-Lug-Ago) Uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità stima in 150 mila le persone morte solo nel 2000 in conseguenza di Francia ha avuto un’estate particolarmente torrida come quella malattie provocate dai cambiamenti climatici. “La primavera del 2003. Si calcola che in tutta l’Europa il caldo abbia provoca- Il clima è un fenomeno globale ma muta in relazione alla latitu- nell’emisfero to almeno 21 mila morti. dine e può essere diviso in diverse fasce o zone: la fascia tra l’e- nord arriva quatore e i tropici, detta zona torrida, la fascia temperata tra i Le alte temperature incidono sul sistema cardiovascolare e cir- una settimana colatorio, costituendo una grave minaccia soprattutto per le per- tropici e i circoli polari, le calotte polari. Ma non esistono limiti prima che 20 anni fa” . sone anziane e già debilitate. Asma ed allergie saranno più fre- precisi e il clima reale è influenzato da molti altri fattori. quenti in condizioni di afa. Nelle zone meno sviluppate del mondo è ipotizzabile un aumento delle epidemie e di malattie PASCAL ACOT collegate anche alla minore disponibilità di acqua salubre. Le relazioni tra condizioni meteorologiche, climatiche e ambien- tali e lo stato di salute degli individui sono più che provate. Studi internazionali hanno dimostrato che l’esposizione alla radiazione ultravioletta può provocare sulla pelle effetti danno- si che possono manifestarsi subito o a distanza di anni: 21 mila i morti provocati dal più semplice eritema solare ai carcinomi della pelle. La relazione con l’andamento del clima è percepibile da ciascuno sia sul piano fisico che psicologico e psichico: “Purtroppo l’unità di misura dell’ecologia dal caldo in il tempo umido sveglia i reumatismi, il caldo intenso è il secolo; in Europa nel 2003 può far precipitare la pressione, il vento è spesso nemi- politica invece co di chi soffre di emicrania. Le corte giornate autunna- è la durata del mandato li e invernali spingono molte persone alla malinconia, elettorale”. mentre l’allungamento del giorno sembra associato ad alcune forme di mania. Solo di recente tutto ciò è diventato oggetto di studi compiuti da esperti di nuove branche scientifiche: la bio- 20 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 21
GLI EFFETTI concentrate stagionalmente, molto violente e tali da produrre inondazioni e dissesti maggiori di quelli a cui siamo stati tradi- 7 sull’Italia zionalmente abituati. La seconda a Sud, una fascia addirittura in via di progressivo inaridimento anche qui associato a poche violente precipitazioni che accen- 7 tueranno fenomeni franosi e di erosione. Una proiezione di Ambiente Italia e Gli effetti sull’Italia di Legambiente raffigura una Sicilia che nel 2100 potrebbe esse- FRANCIS BACON re più calda di 2 o 3 gradi, con una uello che succede all’estremo Nord finirà per farsi disponibilità idrica fortemente Q sentire anche all’estremo Sud e in ogni angolo di Terra che separi gli antipodi. La Terra è una e indivisibile, i con- ridotta, gli agrumeti messi a rischio di sopravvivenza, la saliniz- fini fra gli Stati sono solo convenzioni e l’uomo, dovunque esso zazione delle falde idriche, ben 17 viva, influenza il suo simile che vive altrove e non può illudersi chilometri quadrati di coste com- di chiamarsi fuori. pletamente sommersi dalle acque. Così le previsioni sono preoccupanti anche per quanto riguarda In Italia la desertificazione, cioè “La natura l’Italia, che potrebbe conoscere una vera e propria frattura, una quel fenomeno che la Convenzione è spesso divisione in due fasce climatiche con dinamiche decisamente dell’Onu per la lotta alla desertifi- nascosta, qualche volta diverse. La prima a Nord, dove aumenteranno le precipitazioni, cazione definisce come la “pro- sopraffatta, molto raramente COSA SI POTREBBE FARE estinta”. L’Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto il 31 maggio 2002 fissando l’o- Eppure per provare a rispettare l’impegno, tagliando i gas serra di circa biettivo di ridurre le emissioni del 6,5% entro il 2012. 100 milioni di tonnellate, le strade da battere non mancano. Ad esempio Difficilmente lo raggiungerà, dal momento che finora le emissioni sono è sempre più necessario: aumentate anziché diminuire: l’anidride carbonica prodotta dai trasporti • promuovere un uso razionale dell’energia ed una migliore efficienza LE SCELTE POLITICHE è cresciuta del 15%, quella prodotta dalle centrali termoelettriche del energetica, sviluppando le fonti energetiche rinnovabili e senza trascu- 13%. Complessivamente l’aumento è stato del 7,3%, un dato che pone rare il piano degli usi domestici; l’Italia tra i paesi che peggio si sono comportati in Europa. • ottimizzare il sistema dei trasporti, riducendo i bisogni di mobilità, In assenza di adeguate strategie oggi l’Italia è costretta ad una corsa ad potenziando i servizi pubblici, rinnovando il parco veicoli e privilegian- ostacoli: per rispettare gli obiettivi fissati dalla comunità internazionale do il trasporto su ferrovia che ha emissioni 3 volte inferiori a quello stra- non basta più la riduzione del 6,5% calcolato rispetto ai livelli del 1990, dale; ma si deve recuperare il terreno e il tempo perduti: la necessità di ridu- • introdurre tecnologie produttive più pulite per i processi di combustio- zione oggi è perlomeno raddoppiata. Altri paesi dell’Unione europea, ne nell’industria responsabili di grandi emissioni di gas serra, impe- invece, si sono mossi con grande concretezza: la Germania, ad esempio, gnandosi anche alla riconversione delle centrali termoelettriche; ha tagliato la produzione di gas nocivi addirittura di un terzo. • lavorare sui consumi e sugli stili di vita. 22 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 23
GLI EFFETTI sull’Italia 7 Emissioni di gas serra in Italia 1990 2000 2010 DA FONTI ENERGETICHE Industrie energetiche 147,4 160,8 170,4 termoelettrico raffinazione (consumi diretti) altro 124,9 18,0 4,5 140,0 17,4 3,4 150,1 19,2 1,1 8 Industria manifatturiera e costruzioni 85,5 77,9 80,2 Trasporti 103,5 124,7 142,2 Gli impegni di Kyoto Civile (incluso terziario e Pubblica amministrazione) 70,2 72,1 74,1 MARCO AURELIO Agricoltura 9,0 9,0 9,6 l Protocollo di Kyoto – con i successivi dettagli operati- Altro (fughe, militari, aziende di distribuzione) Totale 9,3 424,9 7,8 452,3 7,6 484,1 Ivi definiti nelle conferenze dell’Aia, di Bonn e di Marrakech – racchiude gli obiettivi e gli impegni che la comunità DA ALTRE FONTI internazionale ha deciso di fare suoi per contrastare il surriscal- Processi industriali (industria mineraria, chimica) 35,9 33,9 30,4 damento del pianeta e scongiurare le più terribili conseguenze Agricoltura 43,4 42,6 41,0 di questo processo. Rifiuti 13,7 14,2 7,5 In pratica, con esso si punta alla diminuzione delle emissioni in Altro (solventi, fluorurati) 3,1 3,8 16,7 atmosfera di sei gas che si ritengono responsabili dell’effetto “Ciò che Totale 96,1 94,5 95,6 serra. non fa bene all’alveare TOTALE GENERALE 521,0 546,8 579,8 non può far bene alle I 6 NEMICI NUMERO UNO api”. 16.100 gressiva degradazione della Terra in aree aride e semi- aride, risultante da vari fattori, tra i quali le variazioni Il “nemico numero uno” è ovviamente l’anidride carbonica, il i chilometri più importante anche dal punto di vista quantitativo. In realtà quadrati già climatiche e le attività umane” interessa già 16.100 chi- quando si parla di gas serra gli esperti si riferiscono almeno a desertificati lometri quadrati di territorio, pari al 5,35% della super- sei sostanze, che gli esperti sono soliti tradurre in “anidride in Italia ficie nazionale, una superficie di poco inferiore all’inte- carbonica equivalente”. Oltre all’anidride carbonica, che è rila- ro Lazio. sciata in atmosfera soprattutto quando vengono bruciati com- Tutto questo ha anche forti risvolti economici. È stato stimato bustibili fossili, rifiuti solidi e legno, c’è il metano, emesso che il cambiamento climatico degli ultimi 10 anni sia costato soprattutto durante la produzione e il trasporto del gas natura- 6,5% all’Italia oltre 4 miliardi di euro all’anno in termini di danni le, ma anche prodotto dalle discariche e dagli allevamenti; c’è GAS SERRA ambientali. il protossido di azoto, che chiama in causa le concimazioni arti- Intanto si calcola che dal 1990 al 2000 le emissioni di anidride ficiali in agricoltura, gli scarichi delle industrie energetiche e i riduzione nella emissione dei carbonica siano aumentate del 5%: siamo passati dai 498 ai 531 trasporti, e ci sono gas normalmente generati da diversi pro- gas serra: un tra- milioni di tonnellate. Nello stesso periodo le emissioni in Europa cessi industriali il perfluorocarburo, l’esafluoro di zolfo e l’idro- guardo lontano sono diminuite del 2%. fluorocarburo, quest’ultimo presente anche in quasi tutti gli È come se oggi in Italia ogni abitante producesse ogni anno circa impianti di refrigerazione e condizionamento. 9 tonnellate di emissioni di gas serra. 24 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 25
GLI IMPEGNI GLI IMPEGNI di Kyoto 8 L’obiettivo è fare in modo che nel periodo 2008-2012, si possa arrivare ad una riduzione media del 5,2% delle emissioni: una 8 di Kyoto percentuale calcolata rispetto ai livelli del 1990. L’impegno riguarda i 39 paesi più sviluppati, cioè i paesi che per la loro economia e per gli stili di vita dei loro abitanti sono da considerare maggiormente responsabili dell’effetto serra e quindi del surriscaldamento del pianeta. Tutto questo con obiettivi che sono diver- 36,1% WOLFGANG GOETHE samente fissati, proprio in considerazio- LOUIS BROMFIELD ne del diverso “peso” nel contesto globa- delle emissioni le. Per l’Italia la quota è determinata al di CO2 sono 6,5%. dovute agli Usa L’obiettivo complessivo sembra molto ambizioso e, da un certo punto di vista, lo è: anno dopo anno le emissioni in atmosfera sono costantemen- te aumentate, senza nemmeno una lieve diminuzione o un ral- lentamento. “La natura Da un altro punto di vista, tuttavia, l’obiettivo di Kyoto è addirit- “Mentre le non conosce tura modesto. terre vengono pause nel suo private delle progresso e loro risorse Dopo Kyoto sviluppo, e la salute maledice ogni Fin dall’inizio il Protocollo di Kyoto non ha avuto vita facile. È dell’uomo, la genere stato osteggiato da grandi gruppi industriali e avversato da sua vitalità e d’inattività”. governi che ne hanno ostacolato o prorogato la ratifica. Ancora economica che da sola rappresenta il 36,1% delle emissioni di intelligenza oggi non è stato ratificato dagli Stati Uniti, cioè dalla potenza anidride carbonica. Una autoesclusione pesante perché per far se ne vanno con esse”. entrare in vigore il trattato, è stato deciso a Kyoto, è necessaria la ratifica dei paesi responsabili di almeno il 55% delle emissio- Emissioni di CO2 equivalente: variazione percentuale ni globali. 1990-2000 e confronto con obiettivo al 2010 Anche riguardo alle modalità di attuazione il percorso non è stato affatto lineare. Dopo molte discussioni e contrasti a 10% Marrakech è stato raggiunto un compromesso che, mentre di +7,8% 8% fatto ridimensiona l’obiettivo di riduzione dei gas serra, indivi- 6% dua comunque altri strumenti concreti. 4% Grande importanza, ad esempio, viene assegnata a quelli che, +3,0% 2% con linguaggio tecnico, vengono definiti i “pozzi di assorbimen- -0% 1990 1995 2000 obiettivo 2010 to di CO2”, cioè i polmoni verdi del pianeta. I livelli di anidride -2% carbonica, infatti, si possono ridurre non solo contenendo le -4% emissioni ma anche ampliando le foreste, che assorbono natu- -6% –6,5% ralmente l’anidride carbonica. A questo proposito, tuttavia, non -8% consolano i dati sulla deforestazione del pianeta, che procede 26 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 27
GLI IMPEGNI GLI IMPEGNI di Kyoto 8 inarrestabile: ogni anno, infatti, scompaiono 60 mila chilometri quadrati di foreste tropicali, un’estensione pari a due volte il 1992 A Rio de Janeiro la Convenzione sui cambiamenti climatici viene firmata da 154 Stati. Entrerà in vigore due anni più 8 di Kyoto Belgio. tardi. È stato inoltre introdotto il cosiddetto mercato delle emissioni. ALBERT EINSTEIN Con esso chi produce più anidride carbonica di quanto previsto 1995 L’Ipcc presenta il suo secondo rapporto, risultato dei con- dal protocollo di Kyoto, può scegliere se investire nella riduzio- tributi di oltre 2 mila scienziati. I risultati sono particolar- ne delle proprie emissioni o, in alternativa, pagare a prezzi di mente preoccupanti. Per la prima volta ci si spinge a par- ALESSANDRO MANZONI mercato le riduzioni di anidride carbonica ottenute da quei lare di un “processo irreversibile”. paesi che sono al di sotto del limite consentito. 1997 In dicembre 10 mila delegati ed osservatori si danno Il meccanismo innesta una sorta di “diritto ad inquinare” per chi appuntamento in Giappone per la Conferenza di Kyoto. È ha le risorse economiche per farlo. Tagliare una tonnellata di un momento spartiacque nella battaglia planetaria contro anidride carbonica, infatti, non ha ovunque lo stesso prezzo: i cambiamenti climatici. È in questa occasione che viene “La preoccupa- costa dai 15 ai 28 euro nell’Unione europea, tra i 5 e i 6 euro nei definito il Protocollo di Kyoto, l’accordo che dovrà impe- zione dell’uo- mo e del suo paesi dell’Est. gnare la comunità internazionale a dare attuazione con- destino creta alla Convenzione sul clima di Rio de Janeiro. devono Battaglia per il pianeta: una cronologia sempre Solo negli ultimi anni, dopo i ripetuti allarmi di scienziati, istitu- 2002 Dopo essersi opposto alla firma del Protocollo il presi- costituire zioni internazionali, organizzazioni ambientaliste, l’opinione dente Bush affida agli scienziati americani uno studio sui “Non sempre l’interesse principale di pubblica mondiale ha cominciato ad essere più attenta e sensi- cambiamenti climatici. La risposta della National aca- ciò che bile alla grande questione dei cambiamenti climatici. demy of science è tutt’altro che rassicurante. Il surriscal- viene dopo è tutti gli sforzi progresso”. tecnici. Non Proprio quest’anno la battaglia per salvare il pianeta a partire damento del pianeta esiste. Bisogna aspettarsi “inevita- dimenticatelo dal rispetto del clima compie un quarto di secolo. È, infatti, nel ble surprises”. mai in mezzo a 1979 che fu indetta la prima Conferenza mondiale sul clima. In tutti i vostri diagrammi ed quell’occasione le preoccupazioni avanzate dal mondo scientifi- alle vostre co si concretizzarono in una dichiarazione rivolta a tutti i capi di equazioni”. Stato perché “tengano conto degli sconvolgimenti in corso e mettano in atto le politiche necessarie al benessere dell’uma- nità”. Nello stesso anno fu lanciato anche il World Climate Programme delle Nazioni Unite. Gli anni successivi fanno regi- strare altri importanti passi. 1988 La World meteorological organization e l’United nations environment programme istituiscono l’Ipcc (Intergo- vernmental panel on climate change), gruppo di studio intergovernativo che riunisce i più importanti esperti mondiali. 1990 Nell’anno della seconda Conferenza mondiale sul clima, l’Ipcc pubblica il suo primo rapporto sul clima. 28 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 29
LA TOSCANA Tutto questo si è tradotto, tra l’altro, in un aumento dell’evapo- razione, e quindi in una maggiore sottrazione di acqua dal 9 da vicino suolo, ma anche in un effetto forse paradossale per i non addet- ti ai lavori: l’aumento della copertura verde della regione. 9 I gas serra in Toscana Purtroppo in questi anni anche la Toscana non è andata in contro- tendenza rispetto ai dati mondiali di crescita dei gas serra in La Toscana da vicino atmosfera. ARTHUR KOESTLER Nel decennio 1990-2000, infatti, le emissioni di anidride carboni- ca sono aumentate del 7,8%. Una percentuale decisamente supe- Anche in Toscana gli studiosi registrano una tendenza al surri- riore a quella nazionale – che è del 4,3% – e che ha tra le sue spie- scaldamento, confermata da analisi quali quella della tempera- gazioni sia l’entrata in attività di nuovi impianti termoelettrici che tura superficiale marina. Negli ultimi 25 anni la temperatura in Toscana è aumentata di almeno un grado, con un incremento ancora più vistoso per i mesi estivi, soprattutto nelle grandi Emissioni nel 1999 in percentuale delle regioni italiane città. Questo aumento è stato 4 volte superiore a quello medio REGIONE BIOSSIDO OSSIDI ANIDRIDE del pianeta (un grado in un secolo) e 2 volte superiore a quello DI ZOLFO (SO2) DI AZOTO (NOx) CARBONICA (CO2) “Il progresso globale degli ultimi 25 anni. della scienza è Piemonte 1,8 7,1 6,5 disseminato, Una ricerca dell’Autorità di bacino dell’Arno ha calcolato che nel Valle d’Aosta 0,1 0,4 0,2 come un Casentino – cioè in un tratto che non ha subìto l’impatto di opere antico sentiero rilevanti – il fiume ha una portata dimezzata rispetto a 40 anni Lombardia 8,6 12,6 14,7 nel deserto, fa. Anche se non tutto può essere spiegato con i cambiamenti Trentino Alto Adige 0,4 1,8 1,1 di scheletri climatici – la riduzione si è registrata anche in stagioni con pre- Veneto 15,8 8,5 9,4 disfatti Friuli Venezia Giulia 1,8 2,3 2,3 di teorie cipitazioni più o meno costanti – decisivo è stato senz’altro il Liguria 5,9 5,6 4,5 abbandonate decremento delle piogge invernali. che un tempo Emilia Romagna 3,4 7,1 6,7 sembravano Toscana 9,5 5,9 6,9 possedere vita Umbria 1,3 1,7 1,3 eterna”. Marche 1,0 2,2 1,5 Lazio 3,1 7,1 9,5 Abruzzo 0,3 2,3 1,6 Molise 0,2 0,6 0,7 Campania 1,3 6,0 3,7 Puglia 9,6 7,2 12,0 Basilicata 0,3 0,9 0,7 Calabria 3,2 5,0 2,8 Sicilia 25,9 11,9 9,9 Sardegna 6,6 3,7 4,2 TOTALE ITALIA 100,0 100,0 100,0 30 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 31
LA TOSCANA LA TOSCANA da vicino 9 Serie delle temperature medie annuali sulla Toscana (1980-2003) 9 da vicino 17 CARLO MINNAJA Temperatura (°C) 16 HERBERT SPENCER 15 14 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 “Una persona ragionevole Anno adatta se stessa al mondo un aumento della combustione industriale, conseguenza di alcu- sono dovute prevalentemente ai bio-gas prodotti dalle discari- esterno. Una ni anni di ripresa economica. Ma certo un importante contributo che di rifiuti (47,5%) e dalle attività agricole (30,8%). persona viene anche dai consumi familiari e dagli stili di vita: in Toscana i “Le regole irragionevole consumi elettrici per abitante sono di poco superiori alla media Il Tirreno come i Caraibi della natura adatta il non hanno mondo nazionale, mentre anche il numero di automobili ogni 100 abitan- I dati degli ultimi 10 anni confermano un aumento della tempe- eccezioni”. esterno a se ti è superiore sia alla media nazionale che a quella europea. ratura. Nell’estate 2003, per la prima volta, le acque tirreniche stessa. Così nel 2000 le emissioni toscane hanno toccato la soglia dei hanno raggiunto una temperatura paragonabile a quelle di un Sono gli 40 milioni di tonnellate. Per capire quali attività siano responsa- mare caraibico. Così non è certo un caso che per i pescatori irragionevoli bili delle emissioni e per imposta- toscani sia sempre più abituale trovarsi nelle reti il pesce serra, che fanno il progresso”. UN TOSCANO FAMOSO re, sulla base di queste conoscen- il pesce palla o il pesce pappagallo, cioè specie tipiche del Mar FU UN MERCANTE E VIAGGIATORE FIORENTINO, ze, le politiche di riduzione, da Rosso. Nelle acque del Mediterraneo, a dire il vero, sono arriva- RAFFAELLO BARBERINI, A LASCIARE UNO DEI PRIMI tempo la Toscana dispone di uno te da molto tempo, dall’apertura del canale di Suez, attraverso RESOCONTI SUGLI EFFETTI DEVASTANTI DELL’INVER- strumento prezioso, l’Inventario il quale sono passate. Ma è solo ultimamente, in mutate condi- NO RUSSO NEL XVI SECOLO. SCRIVEVA IL regionale delle sorgenti di emis- zioni climatiche, che esse hanno potuto ambientarsi ed irradiar- BARBERINI: “HO TROVATO MOLTE GENTI MORTE E sione (Irse). Così si sa, ad esempio, si in tutto il bacino. Si parla di un centinaio di nuove specie, tra BESTIAMI, COME BUOI E CAVALLI, E ALCUNI UOMINI che l’industria, contribuisce con cui anche il barracuda che è ormai 8,2 milioni di tonnellate, l’agricol- una presenza fissa nelle reti e sulle L’AVANZATA DEL DESERTO CHE ERANO GIÀ GELATI E ERANO ALLO ESTREMO […] tura con 4,7 milioni, la produzione tavole del Mediterraneo. IL WORLDWATCH INSTITUTE SOSTIENE CHE OGNI HO VISTO CAVALLI CAMMINANDO SFENDERGLI LA energetica con 10 milioni, il tratta- Del resto, da questo punto di vista, ANNO SI PERDONO 24 MILIARDI DI TONNELLATE DI CARNE E LA PELLE PER IL FREDDO, COME SE FOSSE mento e lo smaltimento di rifiuti molte cose cambiano anche nelle TERRENO COLTIVABILE A CAUSA DELLA DESERTIFICA- TAGLIATO”. con 3,7 milioni. acque interne della Toscana: delle ZIONE. IL FENOMENO È PARTICOLARMENTE DRAM- Si sa che l’anidride carbonica 32 specie di pesci censite dalla MATICO IN AFRICA, MA INTERESSA ANCHE L’ASIA, dipende per il 28,2% dalle attività industriali, per il 28,5% dalle carta ittica dell’Arno in provincia di L’AMERICA L ATINA, I C ARAIBI E I PAESI DEL attività di produzione dell’energia e di riscaldamento e per il Firenze, ben 22 sono state intro- MEDITERRANEO SETTENTRIONALE. 18,8% dai trasporti stradali. E ancora che le emissioni di metano dotte. 32 Mutamenti climatici istruzioni per l’uso 33
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