N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
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osservatorio - memoria - comunicazione - proposta MENSILE DEL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA - GENOVA n° 4 / 2019 editoriale le ragioni del credere SMONTARE E RICOSTRUIRE... osservatorio Giovani e Chiesa. FEDE E IMPEGNO CIVILE. ALLA RICERCA DELLA POLITICA PERDUTA Nuovi orizzonti. pagine centrali DOPO IL SINODO, LE VIE DA APRIRE LAVORI ALLA GUARDIA. O DA RISCOPRIRE. URGENTI E NECESSARI. CI AIUTI? Foto Joshua Earle su Unsplash ... e c’era la Madre di Gesù Gv. 2,1 Periodico ROC - La Madonna della Guardia - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 MP/GENOVA NO/51/2011 - n. 04 anno 124 - Mensile - Poste Italiane S.p.A. Taxe perçue - Tassa riscossa - CMP GE Aeroporto
R ilgenerico Sommario a Proposito pag. 4 scrivere e rispondere le lettere al rettore ....................................................................................................... pag. 7 editoriale smontare e ricostruire... ................................................................ marco granara pag. 8 osservatorio fede e impegno civile. alla ricerca della politica perduta..... maria pia bozzo R innovare l’impegno. È il filo conduttore di questo numero. L’impegno dei cattolici in po- litica. Ne parliamo nel primo servizio perché sono passati 100 anni dall’appello di don Luigi Sturzo ai ‘liberi e forti’ per un cattolicesimo al servizio della società. Un secolo dopo, trasformare la realtà (con rispetto e dolcezza) ................................. carlo borasi l’argomento continua ad essere delicatissimo. Sia perché, chiusa la stagione del partito unico, al cit- tadino cattolico resta la questione del come, dove, con chi impegnarsi; sia perché la politica viene 13 giudicata - anche da molti cattolici - troppo lontana dall’essere ‘la più alta forma di carità’, secondo gente di strada, gente di chiesa la celebre definizione di Papa S. Paolo VI. Nell’incertezza e nel frattempo, la politica nazionale sem- pag. (piazzale) emanuele brignole, bra cattolica sempre più in apparenza e in Europa si afferma un patriottismo (anche) cristiano, che albergatore dei poveri ................................................. anna gatti, nucci scipilliti tuttavia divide invece di unire. 14 Il secondo servizio e le pagine centrali (con un’intervista al ‘padre sinodale’ Mons. Nicolò An- 2 minuti per pensare selmi, vescovo ausiliare a Genova, ed estratti dalla Esortazione Apostolica di Papa Francesco pag. cure reciproche ........................................................ nucci scipilliti, laura siccardi “Christus vivit”) ci parlano dell’impegno della Chiesa verso i giovani. Un impegno “rinnovato”, appunto: basta ricordare, infatti, i grandi santi sociali ed educatori tra Ottocento e Novecento e i movimenti educativi ecclesiali per riconoscere una storia antica, articolata, mai sopita. Oggi PAGINE CENTRALI caro giovane, cristo vive e ti vuole vivo! tuttavia le mutate circostanze e una crescente disaffezione dei giovani verso la Chiesa hanno richia- mato i vescovi non solo ad un Sinodo dedicato ma ad un cammino tutto nuovo, in cui rendere i 19 giovani protagonisti e non meri ricettori di attività. pag. il vocabolario di papa francesco ...................................... anna maria carosio Infine: sono partiti ampi lavori di ristrutturazione alla Guardia. Ne diamo annuncio in questo numero mentre nel prossimo leggerete tutti i dettagli tecnici che vi aiuteranno a capire perché e le ragioni del credere come “partecipare”. pag. 20 sinodale e in uscita. così la chiesa può incontrare i giovani ....................... giacomo d’alessandro La redazione pag. 24 arte sacra il duomo di orvieto ..................................................................... gianfranco parodi pag. 26 da sapere... s. chiara d’assisi, altissima povertà ................................................. carlo borasi cronaca - la nostra “nazionale” dei tagliatori pag. 28 - sbirciando fra le preghiere della gente - esperienza “forte” dei tre giorni “santi” pag. 29 semi di sapienza .......................................................................... maria pia bozzo pag. 30 il ricordo e la preghiera .......................................................................................... Associato all’U.S.P.I. Stampa B.N. MARCONI s.r.l. La Madonna della Guardia - Anno 124o n. 04 Unione Stampa Passo Ruscarolo, 71 - 16153 Genova Autorizzazione n. 2/84 del 17.1.1984 Periodica Italiana Tel. 010.651.59.14 del Tribunale di Genova
C scrivere e rispondere editoriale risponde mons. marco granara, rettore del santuario rettore@santuarioguardia.it Bibbia... Per capire sempre meglio, anche con l’aiuto di guide serie ed oneste Caro don, il mio modo di leggere il Vangelo è sempre stato semplice. Tendo a credere a quello che c’è scritto. Mi capita, invece, di sentire sacerdoti, studiosi, teologi che dicono: “questo episodio non è avvenuto davvero così”, “qui l’evangelista fa dire a Gesù così perché... ma in realtà...”, “questo miracolo è un simbolo per dire...”. Cosa devo pensare? Non dubito della fede di costoro, ma la mia rischia di andare Una Fede non della Fede in un Gesù più confa- Dio può diventare alienante. Le cente a quello delle origini senza divisioni tra cristiani iniziarono in confusione. Grazie, un ‘vecchio’ credente. “alienante” le aggiunte - spesso ambigue e col prevalere di idee, mode, cul- Raffaele B.V. - Piacenza ma davvero personalizzate, ciascuno a modo ture differenti prevaricatrici sul “promozionale” suo - che nei secoli hanno resti- “Gesù com’era”. Quando l’ogget- Lei capirà che un testo antico, scritto in lingue lontane da quelle correnti, abbia bisogno in ogni tempo tuito di quel Gesù i mille volti che to della Fede – che Dio ha voluto di studi sempre più seri e rigorosi, perché lo stesso messaggio arrivi a tutti con piena correttezza. La Rev. Rettore, seguiamo le sue ci ritroviamo oggi. Questi “volti” “della nostra carne” perché fosse Chiesa da sempre ha in mano questo tesoro antico da trasmettere fedelmente ad ogni uomo di culture catechesi del venerdì sera, su In- diversi di Gesù sono oggi alla impossibile non capirlo e, in Lui, diverse. Ogni serio critico linguista le dirà come è delicato questo compito. Anche la Chiesa di ogni ternet. Ci stimolano a riscoprire radice di incertezze, ambiguità, non ritrovare lo stesso unico epoca per fedeltà ha dovuto “piamente ascoltare, santamente custodire e fedelmente trasmettere quel- Gesù e la nostra fede. Abbiamo incomprensioni e divisioni tra Padre – non è ben conosciuto e la Parola e da questo unico deposito della Fede attingere tutto ciò che propone a credere come rivelato notato che Lei usa spesso l’ag- cristiani o lo rendono irrico- sperimentato nel suo modo di es- da Dio” (Conc. Vat. II – D.V.10). Spesso si è così precisato il senso di una parola che poteva a volte gettivo ‘alienante’ in riferimento noscibile ad altri che, anche se sere e di agire, ogni alienazione è anche cambiare quanto fino a quel tempo si era creduto. Due esempi? La pace dal più alto dei cieli, si ad una fede che non è davvero lo volessero, non saprebbero possibile. Si torna così alla prima era creduto finora fosse riservata ai cosiddetti uomini “di buona volontà”, mentre è più corretto dirli tale. Potrebbe approfondire in “quale” Cristo credere… Il alienazione, quella di farci noi “amati dal Signore”. Nel primo caso, si potrebbe credere che amore e pace siano solo per quanti se la questa definizione? Quand’è Volto/Sacramento di un Padre caricature di Dio e fonti di mille meritano (la gente “di buona volontà”) quando, in verità, vengono porte a tutti, anche ai peccatori, che che la fede aliena e non salva? misericordioso o di un Giudice contraddizioni. Gesù per primo sono i più poveri dei suoi figli... E, su questa linea, tra poco pregheremo il “Padre nostro” che “non ci La ringraziamo. inesorabile? Un Dio, nel nome del venne per fare questa chiarezza: abbandoni alla tentazione” e non più che “non ci induca”. Alla garanzia di fedeltà e serietà da parte Stefano e Mara F. - Genova quale si può o si deve far guerra smontare l’impianto religioso del della Chiesa, spesso però non corrisponde umiltà e senso del limite da parte di certi studiosi biblisti. ad altri “avversari” e “nemici”, o suo tempo e riproporre il vero CI sono biblisti umili che mettono a confronto con altri le loro ricerche e nelle mani della Chiesa i loro Le mie “Catechesi” del venerdì un Padre di tutti, la cui volontà volto di Suo Padre, per onorare risultati per una parola autorevole di conferma e ci sono i biblisti “quaqquaraquà” che hanno bisogno sera? Chiamiamole pure così, è che nessuno dei suoi figli vada il quale non occorrevano le 630 di far sapere quanto sono bravi e brillanti nelle loro ricerche. Questi, con una mano fanno un bel ser- anche se il mio vuole essere solo perduto? Un Dio “cattolico per norme dell’ebraismo ma un unico vizio e con l’altra lo cancellano, mettendo il popolo di Dio nella condizione di complessa sudditanza. il tentativo di raggiungere più i perfetti cattolici” o “cattolico” atto di Amore, per Dio, “ri–cono- Studiosi seri e galletti da pollaio. Purtroppo è così. Bisogna avere un po’ di pazienza e saper sorridere gente possibile e di interessarle proprio perché è Padre di tutti? sciuto” Padre e per ogni uomo anche di fronte ai... quaqquaraquà. ad un cammino di riscoperta In questo senso la stessa idea di “ri–scoperto” fratello. 4 5
M editoriale di marco granara Smontare e ricostruire... “ M a non vi avevo detto che, SE CREDETE, vedrete la gloria di Dio?” (Gio. 11,40). C’è tutto un pae- se che piange la morte di Lazzaro: piangono le sorelle, gli amici. Ora si commuove e piange per chi mi sta intorno, perché credano che tu mi hai mandato…” a rimettere in piedi anche i cadaveri, a ricostruire case, comunità e chiese in rovina. Ti sei mosso, ti sei messo in cammino per smon- anche Gesù, amico di famiglia da sempre. Anzi tare modi di vivere e di credere fasulli: lui “scoppia a piangere” . Tanto che tutti dicono: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo “Vedi come lo amava!”. E tuttavia, lo rimproverano cuore è lontano da me” (Mt. 15,8). “Fate quanto vi Quando la “penitenza” E poi ci schiavizza, ci delude più persone sole, malinconiche pure, Gesù, che “ora si commuove e piange” dopo dicono le vostre guide spirituali, ma non fate quello amaramente. Un lavoro di gua- e arrabbiate (“incattiviti”, ha averlo lasciato morire. “E sì che te lo avevamo detto che fanno, perché questi dicono e non fanno” (Mt. non pesa ma libera rigione e di liberazione del peso chiamato il Censis gli italiani in che stava male.” “Se ci fossi stato tu, non sarebbe 23,3). Che picconate davi, Gesù! Ma non e promuove del superfluo è la premessa per un recente rapporto). Vediamo morto.” “Dove lo avete messo?” “Ma Signore, ormai capivi che, così facendo, stavi scavando per te davvero “star bene” e godere nel sempre meno bambini (mosche è troppo tardi: è morto da quattro giorni. Puzza già.” una fossa? Ti stavi preparando un patibolo Caro don Marco, donarci in gratuità. Finalmente bianche!) e sempre più animali È qui che viene fuori quella frase: “Ma non vi avevo in croce in mezzo a due malfattori? Era vero ai la Quaresima - l’abbiamo appe- da risorti. domestici a copertura di solitudi- detto che, se credete, vedrete la gloria di Dio?”. tuoi tempi - e lo è ancora oggi - che non bisogna na conclusa - è tempo di digiuno ni lancinanti. Statistiche dicono credere di poter cambiare: se vuoi quietare e non e penitenza. Però molte letture che le “famiglie” monoparentali Quante lacrime anche oggi intorno a una disturbare più di tanto, bisogna lasciar andare che la Chiesa fa leggere nelle messe quotidiane di quel perio- Malesseri collettivi? sono oltre la metà della popo- realtà cadaverica... Forse anche attorno a le cose come son sempre andate e rassegnarsi. lazione. Incontriamo sempre comunità cristiane cadaveriche? Ma quante Altro che “smontare la falsa religione dei padri” do ricordano che il vero digiuno Meno lagne più sproporzione tra benessere volte, Signore, ti abbiamo detto che stiamo male? per salvare e rilanciare la Fede vera in tuo è quello interiore e, in sintesi, ci più passione economico e felicità. Sempre più Che i nostri figli abbandonano la fede? Che Padre vero. Padre tuo e Padre nostro. insegnano che Dio vuole “mi- spesso persone, cui sembra “non abbiamo bisogno di più preti e più santi? Per sericordia e non sacrifici”. Puoi Da un po’ di tempo mi sto mancare niente”, sono profonda- questo abbiamo fatto Concili, Sinodi, Convegni, Non vi ho detto che se credete vedrete resusci- chiarirmi come stanno insieme convincendo sempre di più che mente in crisi di accordi e valori Congressi, studi di ogni genere. Ora che siamo tare i morti? Non era per questo che quella “bra- le due cose? viviamo un tempo di egoismi di serena reciprocità. Tuttavia, morti arrivi? Sì, abbiamo letto sui Vangeli che va gente”, super credente e maestra della Marisa R. - Genova sempre più grandi, personali, bisogna riconoscere che siamo tu, di fronte a un popolo stanco e sfinito come legge, oltre che Gesù, avrebbe voluto uccidere sociali, politici. Mi sembra che sempre pronti - anche a livello pecore senza pastore, provavi “com-passione” e anche Lazzaro? Ti sei voluto e meritato la croce, Eh sì! In materia dobbiamo pro- la nostra china sia sempre più di diagnosi collettive – a denun- non rifiuto. Ma… poi? Poi ti sei mosso, non più Gesù! Eppure... uno così come te, non poteva prio cambiare, sulla linea biblica pericolosa. Sono io che la vedo ciare gli effetti dei malanni senza solo a compassione, ma alla ricerca dei nostri morire per sempre! Per questo, ancora oggi ci che fa diventare “sacri-ficio” (fa così oppure è una circostanza avere il coraggio o la capacità di cadaveri, spesso puzzolenti, e hai rincuorato conviene crederti e seguirti. diventare “sacro, accetto a Dio”, confermata anche da chi, come individuarne le cause, di inter- tutti, credendoci tu per primo che il Padre, come ottimale) non l’offerta di sangue voi al Santuario della Guardia, venire in prevenzione piuttosto sempre, ti avrebbe ascoltato. Glielo hai detto pub- Con te, come te e per te, lavorare per smontare di pecore e vitelli, né le “molte vede passare tanta umanità? che in terapie tardive e inefficaci. blicamente, prima che Lazzaro risorgesse (Gio. sistemi fasulli e per ricostruire sul solido una preghiere” proprie dei pagani, ma Rosanna V.S. - Tortona (AL) Siamo bravissimi in lagne e mu- 11,43): “Io sapevo che mi davi ascolto. Ma l’ho detto Fede più “TUA” e meno nostra. la faticosa operazione (penitenza) gugni, sempre concessi e liberi. di liberarsi dagli impedimenti Fra la tanta umanità che, come Ma se arriviamo al “che fare”... superflui del nostro egoismo dice lei, vediamo passare alla allora qui casca l’asino! Rabbia? (digiuno) per essere più pronti a Guardia, più che persone “egoi- Disgusto? Intransigenza? Ras- donare con gioia a chi, da pove- ste” (e chi si può permettere segnazione? Parole... parole... ro, manca dell’essenziale con il di catalogare la gente?), ci im- parole? Gesù, di fronte alle “folle quale vivere da figlio di Dio. Un battiamo con le conseguenze stanche e sfinite come pecore sistema affascinante ma infame - evidenti e spesso drammatiche senza pastore”, utilizza solo la ci propone una serie di “bisogni - di sistemi di vita impostati su “com-passione” e dice al Padre: per lui indispensabili per la vita”. criteri egoistici. Vediamo sempre “Eccomi, manda me”. 6 Resurrezione di Lazzaro, Giotto, Cappella degli Scrovegni, Padova 7
C osservatorio di maria pia bozzo L’attualità dei cattolici A 100 anni dai ‘liberi e forti’ di Sturzo, la questione è sempre aperta Fede e impegno civile. Alla ricerca della politica perduta. C ent’anni fa Luigi Stur- zo fondava il Partito Popolare e il 19 gennaio 1919 con l’appello “Agli uomini liberi e forti…” invitava ad ade- cinquant’anni governò il paese e costituì il principale punto di riferimento dei cattolici impe- gnati in politica. dalle spinte individualistiche e illiberali che vanno emer- gendo in una società italiana sempre più frantumata. Ciò sarà possibile collegando in rete da quello che papa Francesco chiama “un cambio d’epoca”. Questo già avviene dal momento che i cattolici italiani, attraver- politiche di chiusura, di difesa dell’identità cattolica come un confine geografico e culturale e non come una fede e una visione aperte all’universalità. l’attenzione alle necessità sociali e la solidarietà, virtù umane fatte proprie ed esaltate dalla civiltà cristiana, pur avendo sempre avuto una valenza politica, oggi rire, in un’ora grave per il paese, Il centenario del Partito Popo- associazioni e gruppi già ope- so vari gruppi e associazioni, richiedono una maggiore visibi- ”tutti coloro che propugnano lare, oggetto di studi e di pub- ranti nel sociale e valorizzando sono i principali ispiratori Nell’ampio e articolato dibattito lità e presenza pubblica come nella loro interezza gli ideali di blicazioni, è stato ed è tuttora le collaborazioni già in atto (ad dei movimenti di economia che si è sviluppato in questi mesi proposta per una società più giustizia e di libertà”. Nel clima occasione di un articolato di- esempio Retinopera, C3dem, la civile, di consumo critico, si possono rintracciare due tesi giusta e più umana. confuso e violento del primo do- battito sull’impegno sociale Rete dei Viandanti, ecc). Molti di economia circolare, movi- a confronto, anche se non poguerra nasceva un partito che e politico dei cattolici nel interlocutori sono intervenuti menti che intendono far fronte chiaramente esplicitate: c’è chi Scrive Matteo Truffelli, pre- intendeva valorizzare l’impegno nostro paese, che ha trovato in questo dibattito sviluppatosi alle conseguenze negative della richiamandosi all’esperienza del sidente nazionale dell’Azione dei cattolici in politica dopo i ampio spazio in particolare sulle su tesi anche molto diverse. globalizzazione e al predominio Partito Popolare e della Demo- Cattolica: “Il paese oggi ha tanti anni di assenza seguiti alla pagine di “Avvenire”. Sono Filo conduttore comune è l’a- della finanza sull’economia e crazia Cristiana si augura che i bisogno che si crei un’ampia presa di Roma del 1870 e al con- stati organizzati molti incontri, nalisi della società attuale che, sulla politica. Essi sono anche cattolici possano confluire in un convergenza tra coloro che aspi- seguente conflitto fra la Chiesa tra cui uno a fine novembre coinvolta in rapidissimi cambia- impegnati in prima linea nel movimento politico unitario rano a costruire insieme ad altri e lo Stato unitario. La classe 2018, che ha visto confrontarsi menti (tecnologici, ambientali, soccorso ai poveri, nell’ac- e c’è chi ritiene che nelle circo- un’Italia (e un’Europa) più giusta, dirigente del Partito Popolare, alcune delle maggiori realtà cat- nelle relazioni internazionali, coglienza e integrazione dei stanze attuali non sia possibile più solidale, più generosa. Ha bi- dopo l’emarginazione subita toliche. Lo stesso Presidente ecc.), appare anche nel nostro migranti, nella cooperazione ripercorrere processi ormai sogno di proposte che riducano le nel periodo fascista (Sturzo fu della Conferenza Episcopale paese, per molti aspetti, frastor- in Italia e all’estero. Sono stati consegnati al passato e che fratture presenti nella trama della costretto all’esilio e De Gasperi, Italiana, il card. Gualtiero nata, frantumata, conflittuale anche fra i promotori della prima l’elaborazione di obiettivi politi- società invece che alimentarle. che gli successe nella direzione Bassetti, ha rivolto ai cattolici e incattivita. I cristiani sono misura universalistica di contra- ci fatta in comune, fra persone Ha bisogno insomma di iniziative del partito, dopo un periodo in l’invito ad un maggiore im- quindi chiamati ad assumer- sto alla povertà approvata dopo il operanti in settori di impegno che mirino anzitutto a unire, a carcere, trovò rifugio in Vatica- pegno civile e politico, con si nuove responsabilità 1948, il Reddito di Inclusione diversi, possa essere offerta mettere insieme e a valorizzare le no), fu attiva nella Resistenza una presenza più manifesta e ad elaborare nuove “idee (REI). Occorre peraltro tenere come contributo positivo alle energie positive che già esistono e contribuì alla fondazione della e incisiva (ha parlato di un ricostruttive”, capaci di ri- presente che tanti altri catto- forze politiche più capaci di ac- e che, in gran parte, tengono in Democrazia Cristiana che per “Forum civico”) resa necessaria spondere alle esigenze poste lici sono invece schierati per coglierlo. L’amore del prossimo, piedi il nostro paese”. 8 9
L osservatorio di carlo borasi L’attualità dei cattolici Tecnocrazia, utilitarismo, potere. Il ruolo del credente. TRASFORMARE LA REALTÀ (con rispetto e dolcezza) L e tecnologie informati- che, grazie all’intelligenza artificiale e alla possibilità di gestire enormi basi di dati, sono in grado di realizzare siste- per fini di condizionamento o di propaganda, fake news, vi- sione sociale ispirata unicamen- te a criteri di pragmatismo e funzionalismo, mancanza di pura smania di essere sempre “connessi”. Analogamente dobbiamo dire che i criteri di pragmatismo, funzionalismo, utilitarismo, prima ancora di mi molto efficienti di controllo una visione culturale capace di essere programmi per compu- e gestione di ogni aspetto organizzare sistematicamente ter, sono i criteri di una società della vita politica, economi- una miriade altrimenti dispa- gestita secondo una visione ca, sociale. Tutto questo attra- rata di dati. tecnocratica che non lascia verso un completo asservimento spazio alle considerazioni di della produzione di beni e servi- Quello che ci viene presentato tipo etico o morale, che non ha zi ed una sistematica raccolta ed come una pura conseguenza del riguardi per le persone o per le elaborazione di dati concernenti progresso potrebbe trasformarsi dimensioni spirituale, affettiva, ogni aspetto della vita personale nello strumento che consen- valoriale dell’esistenza. I pro- e comunitaria. Come tutte le te al potere di controllare e blemi della sicurezza riguarda- realtà di questo mondo, la ge- manipolare i suoi sudditi; no le attività fraudolente degli stione informatica della società questo però non avverrebbe hackers e quei reati informatici ha una fondamentale ambi- soltanto grazie alla pervasività che la legislazione non riesce valenza: i sistemi informatici, le dei mezzi informatici, ma an- sempre a prevedere, data la reti di computer, internet sono che grazie alla nostra pigrizia rapida evoluzione delle tecnolo- “strumenti per pensare”, rappre- intellettuale, all’abitudine gie informatiche. Esiste poi un sentano un medium culturale di considerare le risposte del problema di carattere culturale: molto potente, permettono la computer come responsi di un la cultura non è disponibilità comunicazione in tempo reale, oracolo, all’utilizzo compul- indifferenziata di moli enormi di possono favorire la diffusione sivo che molti oggi fanno del dati, ma è capacità di leggere delle conoscenze, la difesa del- computer e della rete, alla nostra la realtà in termini di valori, la democrazia; ma presentano incapacità di comunicare di confrontare i dati disponibili, Foto Jesus Kiteque su Unsplash anche aspetti problematici quali con le persone faccia a faccia, di valutarne le priorità senza sicurezza, tutela della privacy, di provare relazioni personali dover sottostare a quanto altri trasparenza delle procedure, di empatia, alla riduzione della hanno deciso per noi secondo uso distorto delle informazioni comunicazione autentica ad una criteri poco trasparenti. In ul- 10 11
osservatorio gente di strada, gente di Chiesa testo di anna gatti e illustrazione di nucci scipilliti (Piazzale) Emanuele Brignole, tima analisi vogliamo evitare il rischio di diventare servi sciocchi del potere, sotto- che coinvolge tutti: forze poli- tiche e imprenditoriali, sindacati ed associazioni culturali, centri dolcezza, rispetto e retta coscienza (1 Pt 3, 15). Questo si traduce nel riconoscimen- albergatore dei poveri messi alla fredda e impersonale di ricerca e comunità religio- to della dignità di ciascun P logica produttiva, pure bollicine se, organizzazioni ecclesiali e essere umano, quindi non iazzale Emanuele Brignole si trova da- costruzione di un grande complesso che riunisse le che svaniscono nel gran caldero- assistenziali. Responsabilità manipolabile con strumenti di vanti all’Albergo dei Poveri, il monumen- strutture caritative già esistenti e togliesse dalle stra- ne rappresentato da una società che oggi secondo alcuni richia- tipo informatico, cibernetico, tale complesso nato nella seconda metà de tutti i poveri e i senza dimora presenti in città. incapace di darsi orientamenti e merebbe i cristiani ad un di bio-ingegneria, di neuro-tec- del ‘600 come istituto di assistenza pubblica Emanuele Brignole fu incaricato di sovrintendere valori, ovvero identità e prospet- rinnovato impegno politico nologia. Rendere ragione della per accogliere i numerosi senza dimora o biso- all’opera e ne fu il principale artefice. La costru- tive di un futuro che non sia la e che comunque ci richiama a speranza non deve dare l’idea gnosi che popolavano le vie cittadine. Emanuele zione iniziata nel 1656 fu lunga e laboriosa banale estensione del presente. non essere più spettatori inerti di essere persone che cammina- Brignole fu colui che diede inizio a questa anche perché il luogo scelto, Valletta Carbonara, di fronte agli angosciosi pro- no sulle nuvole, ma capacità di costruzione, contribuendovi anche economica- era molto scosceso e si dovette sia spianare che Il Concilio Vaticano II ha au- blemi che assillano il mondo vivere e comprendere appieno mente, e giustamente il suo nome nella toponoma- riempire per ottenere un’area adatta. Il progetto pre- spicato la nascita di un nuovo contemporaneo (dalla questione le realtà di questo mondo senza stica cittadina è ricordato accanto alla sua opera. vedeva un enorme quadrilatero di 174 metri umanesimo, in cui l’uomo si ambientale al corretto uso delle adeguarsi passivamente ad esse Nato nel 1617 da una delle famiglie nobili più di lato e il Brignole volle che il complesso fosse definisce anzitutto per la sua risorse, dalla pace alla coope- ed operando per la loro trasfor- ricche e importanti dell’epoca, già da giovane architettonicamente grandioso e bello (e per responsabilità verso i suoi razione internazionale, dalla mazione. Responsabilità che usò il suo immenso patrimonio per sostenere questo verrà poi aspramente criticato per aver speso fratelli e verso la storia giustizia al ristabilimento della comprende anche l’esigenza di le istituzioni caritative esistenti in città, come il troppo; critiche che incideranno pesantemente sulla (Gaudium et spes, 55). Un uma- democrazia). Non si tratta di un profondo rinnovamento Lazzaretto della Foce dove venivano ricoverati sua salute). Al centro del quadrilatero era la nesimo che si contraddistingua promuovere crociate di qualsiasi sul piano etico e culturale, i malati contagiosi o soggetti a quarantena o la chiesa a croce greca, secondo la tipologia tipica per il suo carattere etico, che genere; piuttosto è necessario al fine di dare risposte che non Casa di Nostra Signora del Rifugio fondata delle costruzioni ospedaliere del Quattro-Cinque- assuma il ruolo di umanesimo di “rendere ragione della spe- siano puramente effimere ed da Virginia Centurione Bracelli per le ragazze cento. Tale tipologia aveva sia motivi pratici che responsabilità. Responsabilità ranza che è in noi”, ma con estemporanee. abbandonate (la sua protezione era così nota che le simbolici: i ricoverati erano divisi in base al sesso ragazze venivano popolarmente chiamate “brigno- e all’età, ognuno nel proprio settore che restava line” e tale nome passò poi alle suore dell’ordine separato: la forma a croce evocava Cristo, la fondato dalla Bracelli). L’indigenza e la povertà sono chiesa al centro ne era il cuore e doveva essere vista sempre esistite, ma nel ‘600 acquistarono dimen- da ogni lato in modo che tutti potessero assistere Europa. A proposito di elezioni... sioni ancora più ampie che in passato: schiere di disperati erano presenti in tutte le città d’Europa alle funzioni. Una volta entrati nell’Albergo, era difficile uscirne: primo nel suo genere in Italia era e Genova non faceva eccezione ma qui almeno lo un reclusorio basato sul lavoro: la disciplina A Strasburgo, il 18 luglio del 1979, si riunisce il primo Parlamento europeo eletto a suffragio uni- stesso ceto nobiliare che reggeva la Repubblica era era rigida, le giornate erano scandite da orari versale. Per ricordare questo evento di quarant’anni fa e rinnovare il nostro impegno di cittadini europei, consapevole di dover trovare un rimedio a questa precisi: la preghiera, il lavoro manuale (per chi riportiamo qualche frase tratta dal discorso inaugurale del primo Presidente, la francese Simone Veil, situazione, un po’ per carità cristiana e un po’ non era infermo) che oltre ad avere una funzione Accademica di Francia, sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e di Bergen-Belsen, più volte per convenienza: la presenza di così tanti poveri, educativa serviva anche ad autofinanziarsi, il mo- ministro del governo francese. Chi può pensare che queste parole non valgano ancora oggi? mendicanti e vagabondi in città, poteva portare a mento dei pasti, il riposo notturno. problemi di ordine pubblico, a disordini e violenze “... La storica innovazione costituita dall’elezione del Parlamento europeo a suffragio universale è avvenuta, Alla fine del ‘600 l’Albergo ospitava già 2.600 che sono sempre di danno ai traffici commerciali come ognuno di noi sa, quale che sia la sua fede politica, in un momento cruciale per tutti i popoli della internati tra uomini, donne e bambini: una e agli interessi economici… Fu decisa quindi la Comunità. Tutti i suoi Stati membri infatti devono oggi raccogliere il guanto di tre importanti sfide: quella piccola città che si reggeva sul lavoro di tutti i della pace, quella della libertà e quella del benessere. E sembra proprio che solo la dimensione europea ricoverati e sulla generosità di molti cittadini. sia in grado di permettere agli Stati di raccogliere tali sfide... Di fronte alle superpotenze, solo l’Europa Emanuele Brignole morì nel 1678 e le sue ulti- possiede quella dimensione di efficacia che non è più prerogativa dei suoi Stati membri presi uno per me volontà furono quelle di essere seppellito uno. Questa efficacia però implica che la Comunità europea si consolidi e si rafforzi. Eletto a suffragio nella chiesa dell’Albergo, sotto una lastra universale, il Parlamento europeo è ora investito di una grande responsabilità. Per raccogliere le sfide anonima “presso l’Altar Maggiore, nella parte dove lanciate all’Europa dovremo perseguire tre obiettivi: l’Europa della solidarietà, l’Europa dell’indipendenza, sogliono scendere i Poveri del Salone alle loro devo- l’Europa della cooperazione...”. zioni, affinché il suo Cadavere giaccia sempre sotto i piedi de’ Poveri che grandemente amò in vita”. 12 13
PAGINE CENTRALI 2 minuti per pensare generico testo di nucci scipilliti e illustrazione di laura siccardi Spunti dall’esortazione apostolica di Papa Francesco ai giovani “Christus vivit” CURE Caro Giovane, RECIPROCHE Cristo vive e ti vuole vivo! A veva promesso a suo padre che un giorno o l’altro l’avrebbe portato a cena. Si volevano un bene immenso, ma da un bel po’ di tempo non riuscivano a vedersi come avrebbero desi- derato, soprattutto a causa del lavoro del figlio, che lo assorbiva molto e lo portava spesso lontano. Il padre aveva fatto sacrifici per lui, se ne era sempre preso cura, soprattutto da quando la mamma non c’era più, aveva sempre amorevolmente incoraggiato e aiutato il figlio finché era riusci- C risto vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca che bisogno di raccogliere la visione e persino le critiche dei giovani. diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. to a farsi una posizione. Tra loro c’era sempre stato un bel dialogo e adesso mancavano a entrambi Una Chiesa viva può reagire prestando attenzio- Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun quelle loro conversazioni a pranzo e cena, quei bei momenti. Adesso, finalmente, il figlio era riuscito ne alle legittime rivendicazioni delle donne che giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo! a portare il suo anziano papà al ristorante sul mare che gli piaceva tanto. chiedono maggiore giustizia e uguaglianza. Può Chiediamo al Signore che liberi la Chiesa da coloro ricordare la storia e riconoscere una lunga trama Erano davvero contenti mentre ordinavano i piatti preferiti e li gustavano con piacere, ritrovando che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, fre- di autoritarismo da parte degli uomini, di sotto- l’allegria dei tempi migliori. Ma gli anni avevano indebolito il padre e resi insicuri i suoi gesti, insom- narla, renderla immobile. Chiediamo anche che la missione, di varie forme di schiavitù, di abusi e di ma gli tremavano le mani e, mentre portava il cibo alla bocca, una parte continuava a cadergli sulla liberi da un’altra tentazione: credere che è giovane violenza maschilista. Con questo sguardo sarà ca- camicia e sui pantaloni. La cosa non era passata inosservata agli altri clienti del ristorante che non perché cede a tutto ciò che il mondo le offre. pace di fare proprie queste rivendicazioni di diritti, nascondevano il loro disgusto. Invece il figlio era perfettamente calmo, anche quando arrivarono alla fine della cena e il padre si rovesciò addosso parte del gelato con la frutta. A questo punto il figlio si Abbiamo bisogno di creare più spazi dove risuoni e darà il suo contributo con convinzione per una alzò e accompagnò tranquillamente suo padre in bagno, lo ripulì del cibo che lo aveva imbrattato, la voce dei giovani. maggiore reciprocità tra uomini e donne. tolse con cura le macchie, gli pettinò i capelli e gli risistemò gli occhiali sul naso. Quando uscirono, «Se per molti giovani Dio, la religione e la Chiesa Talora gli adulti non cercano o non riescono a l’intero ristorante li osservava in un silenzio tombale che avrebbe imbarazzato chiunque, ma non appaiono parole vuote, essi sono sensibili alla trasmettere i valori fondanti dell’esistenza oppure quel figlio, che pagò il conto e si avviò verso l’uscita con suo padre. A quel punto un signore avanti figura di Gesù, quando viene presentata in modo assumono stili giovanilistici, rovesciando il rapporto con gli anni lo chiamò ad alta voce: “Non crede di aver lasciato qualcosa?” Il giovane si fermò e, dopo attraente ed efficace». (…) Questo comporta che tra le generazioni. In questo modo la relazione tra aver dato uno sguardo indietro, rispose: ”No, signore, non ho lasciato nulla.” L’altro continuò: “Non è [la Chiesa] riconosca con umiltà che alcune cose giovani e adulti rischia di rimanere sul piano affettivo, affatto così, io le dico che lei ha lasciato due cose molto importanti: una lezione per ogni figlio e una concrete devono cambiare, e a tale scopo ha an- senza toccare la dimensione educativa e culturale. speranza per ogni padre!” 14 I
PAGINE CENTRALI PAGINE CENTRALI I giovani riconoscono che il corpo e la sessualità sono cammino per introdursi alla scuola della fraternità vero che non puoi vivere senza lavorare e che a volte essenziali per la loro vita e per la crescita della loro universale e alla preghiera contemplativa. dovrai accettare quello che trovi, ma non rinunciare identità. Tuttavia, in un mondo che enfatizza esclusi- Costruire una pastorale giovanile capace di creare spa- mai ai tuoi sogni, non seppellire mai definitivamente vamente la sessualità, è difficile mantenere una buona zi inclusivi, dove ci sia posto per ogni tipo di giovani una vocazione, non darti mai per vinto. Continua relazione col proprio corpo e vivere serenamente le e dove si manifesti realmente che siamo una Chiesa sempre a cercare, come minimo, modalità parziali relazioni affettive. Per questa e per altre ragioni, la con le porte aperte. E non è nemmeno necessario o imperfette di vivere ciò che nel tuo discernimento morale sessuale è spesso «causa di incomprensione che uno accetti completamente tutti gli insegnamenti riconosci come un’autentica vocazione. (…) Quando e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è per- della Chiesa per poter partecipare ad alcuni dei no- uno scopre che Dio lo chiama a qualcosa, che è fatto cepita come uno spazio di giudizio e di condanna». stri spazi dedicati ai giovani. Basta un atteggiamento per questo – può essere l’infermieristica, la falegna- aperto verso tutti quelli che hanno il desiderio e la meria, la comunicazione, l’ingegneria, l’insegnamen- In alcuni giovani riconosciamo un desiderio di Dio, to, l’arte o qualsiasi altro lavoro – allora sarà capace anche se non con tutti i contorni del Dio rivelato. In disponibilità a lasciarsi incontrare dalla verità rivelata da Dio. Alcune proposte pastorali possono richiedere di far sbocciare le sue migliori capacità di sacrificio, altri possiamo intravedere un sogno di fraternità, generosità e dedizione. che non è poco. In molti ci può essere un reale de- di aver già percorso un certo cammino di fede, ma siderio di sviluppare le capacità di cui sono dotati abbiamo bisogno di una pastorale giovanile popola- Quando si tratta di discernere la propria vocazione, per offrire qualcosa al mondo. In alcuni vediamo re che apra le porte e dia spazio a tutti e a ciascuno è necessario porsi varie domande. Non si deve iniziare una particolare sensibilità artistica, o una ricerca di con i loro dubbi, traumi, problemi e la loro ricerca di chiedendosi dove si potrebbe guadagnare di più, o armonia con la natura. In altri ci può essere forse un identità (…). dove si potrebbe ottenere più fama e prestigio sociale, grande bisogno di comunicazione. In molti di loro Deve esserci spazio anche per «tutti quelli che hanno ma non si dovrebbe nemmeno cominciare chieden- troveremo un profondo desiderio di una vita diversa. altre visioni della vita, professano altre fedi o si dosi quali compiti ci darebbero più piacere. Per non Sono autentici punti di partenza, energie interiori che dichiarano estranei all’orizzonte religioso. Tutti i gio- sbagliarsi, occorre cambiare prospettiva e chiedersi: attendono con apertura una parola di stimolo, di luce vani, nessuno escluso, sono nel cuore di Dio e quindi io conosco me stesso, al di là delle apparenze e delle e di incoraggiamento. cerchiamo di suscitare e radicare le grandi esperien- anche nel cuore della Chiesa. Riconosciamo però mie sensazioni? So che cosa dà gioia al mio cuore e ze che sostengono la vita cristiana. francamente che non sempre questa affermazione che cosa lo intristisce? Quali sono i miei punti di for- Il clericalismo è una tentazione permanente dei za e i miei punti deboli? Seguono immediatamente sacerdoti. (…) Questo non è l’unico peccato dei mem- Nelle nostre istituzioni dobbiamo offrire ai giovani che risuona sulle nostre labbra trova reale espressione nella nostra azione pastorale: spesso restiamo chiusi altre domande: come posso servire meglio ed essere bri della Chiesa, la cui storia presenta molte ombre. luoghi appropriati, che essi possano gestire a loro più utile al mondo e alla Chiesa? Qual è il mio posto I nostri peccati sono davanti agli occhi di tutti; (…) piacimento e dove possano entrare e uscire libera- nei nostri ambienti, dove la loro voce non arriva, o ci dedichiamo ad attività meno esigenti e più gratificanti, su questa terra? Cosa potrei offrire io alla società? questo momento oscuro, «con il prezioso aiuto dei mente, luoghi che li accolgano e dove possano recarsi Ne seguono altre molto realistiche: ho le capacità giovani, può essere davvero un’opportunità per una spontaneamente e con fiducia per incontrare altri soffocando quella sana inquietudine pastorale che ci fa uscire dalle nostre presunte sicurezze. Eppure necessarie per prestare quel servizio? Oppure, potrei riforma di portata epocale». giovani sia nei momenti di sofferenza o di noia, sia acquisirle e svilupparle? quando desiderano festeggiare le loro gioie. Qualco- il Vangelo ci chiede di osare e vogliamo farlo senza Spero che tu possa stimare così tanto te stesso, sa del genere hanno realizzato alcuni oratori e altri presunzione e senza fare proselitismo. «Tante volte, nella vita, perdiamo tempo a domandar- prenderti così sul serio, da cercare la tua crescita centri giovanili, che in molti casi sono l’ambiente in ci: “Ma chi sono io?”. Tu puoi domandarti chi sei tu e Nel Sinodo «molti hanno rilevato la carenza di perso- spirituale. Oltre all’entusiasmo tipico della giovi- cui i giovani vivono esperienze di amicizia e di inna- fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati: ne esperte e dedicate all’accompagnamento. (...) Il nezza, c’è anche la bellezza di cercare «la giustizia, la moramento, dove si ritrovano, possono condividere “Per chi sono io?”». Sinodo riconosce la necessità di preparare consacrati fede, la carità, la pace». (…) Tu devi scoprire chi sei e musica, attività ricreative, sport, e anche la riflessione e laici, uomini e donne, che siano qualificati per l’ac- Poiché «il tempo è superiore allo spazio», dobbiamo sviluppare il tuo modo personale di essere santo, indi- e la preghiera, con piccoli sussidi e diverse proposte. compagnamento dei giovani. Il carisma dell’ascolto suscitare e accompagnare processi, non imporre pendentemente da ciò che dicono e pensano gli altri. Non bisogna sottovalutare i giovani come se fossero che lo Spirito Santo fa sorgere nelle comunità po- percorsi. E si tratta di processi di persone che sono Propongo ai giovani di andare oltre i gruppi di amici incapaci di aprirsi a proposte contemplative. Occor- trebbe anche ricevere una forma di riconoscimento sempre uniche e libere. Per questo è difficile costruire e costruire l’«amicizia sociale, cercare il bene co- re solo trovare gli stili e le modalità appropriati per istituzionale per il servizio ecclesiale». ricettari, anche quando tutti i segni sono positivi. mune. L’inimicizia sociale distrugge. E una famiglia aiutarli a introdursi in questa esperienza di così alto Bisogna accompagnare specialmente i giovani che (…) Ma per accompagnare gli altri in questo cammi- si distrugge per l’inimicizia. Un paese si distrugge per valore. Per quanto riguarda gli ambiti del culto e della si presentano come potenziali leader, in modo che no, è necessario anzitutto che tu sia ben esercitato a l’inimicizia. Il mondo si distrugge per l’inimicizia. E preghiera, «in diversi contesti i giovani cattolici chie- possano formarsi e prepararsi. (…) Alcune giovani percorrerlo in prima persona. l’inimicizia più grande è la guerra. Oggigiorno vedia- dono proposte di preghiera e momenti sacramentali donne percepiscono una mancanza di figure di riferi- (Selezione e grassetti - Giacomo d’Alessandro) mo che il mondo si sta distruggendo per la guerra. capaci di intercettare la loro vita quotidiana in una mento femminili all’interno della Chiesa, alla quale Perché sono incapaci di sedersi e parlare. Siate capaci liturgia fresca, autentica e gioiosa». anch’esse desiderano donare i loro talenti intellettuali di creare l’amicizia sociale». e professionali. In molti adolescenti e giovani suscita speciale attra- Il linguaggio che i giovani comprendono è quello di zione il contatto con il creato e sono sensibili alla sal- Per realizzare la propria vocazione è necessario svi- PUNTA QUI IL TUO coloro che danno la vita, che sono lì a causa loro e vaguardia dell’ambiente, come nel caso degli scout e luppare, far germogliare e coltivare tutto ciò che si è. SMARTPHONE E SCARICA per loro, e di coloro che, nonostante i propri limiti e di altri gruppi che organizzano giornate in mezzo alla Non si tratta di inventarsi, di creare sé stessi dal nulla, IL TESTO INTEGRALE le proprie debolezze, si sforzano di vivere la fede in natura, campeggi, passeggiate, escursioni e campagne ma di scoprirsi alla luce di Dio e far fiorire il proprio DELL’ESORTAZIONE modo coerente. (…) Plachiamo l’ansia di trasmettere ambientaliste. Nello spirito di San Francesco d’Assisi, essere. (...) Non si tratta solo di fare delle cose, ma di DAL SITO DEL VATICANO. una gran quantità di contenuti dottrinali e, soprattutto, queste sono esperienze che possono tracciare un farle con un significato, con un orientamento. (…) È II III
PAGINE CENTRALI il Vocabolario di Papa Francesco di anna maria carosio di don Marco, rettore Terra. Bene comune e non Santuario. proprietà Lavori di ristrutturazione. dell’uomo Ecco perché M entre scrivo, ho davanti agli occhi e nel cuore rovinate dal tempo e dalle intemperie, la- D urante una visita all’IFAD, una delle agen- zie delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione, nel salutare un gruppo di rappresentanti delle popolazioni indigene che stavano celebrando il Quarto Incontro che il pianeta è un bene comune e come tale deve essere considerato: “un bene”. Quando abbiamo qualcosa a cui teniamo, nella grande maggioranza dei casi, lo trattiamo con cura stando attenti che non si guasti, che non stia né quanto sta succedendo a Parigi intorno alla Cat- sciano passare anche all’interno umidità e tedrale di Notre Dame divorata dal fuoco. Nel degrado. Più volte abbiamo resa inutile una spesa mondiale del Forum dei Popoli Indigeni, troppo al freddo né troppo al caldo, che la troppa dramma, è commovente riscontrare una ritrovata per gli interni a causa della precarietà di intonaci Papa Francesco ha detto: “La vostra presenza di- luce non ne alteri i colori, che la sua condizione unità di emozioni e di intenti tra persone e strutture esterne di Chiesa, campanile e locali di mostra che i problemi ambientali sono di estrema sia sempre al meglio così da potere, domani, diversissime. Francesi e no, cattolici e miscre- accoglienza e di soggiorno. importanza e ci invita a guardare ancora una volta lasciarla in eredità ai nostri figli, orgogliosi di denti… tutti compresi del valore di una Chiesa al nostro pianeta, ferito in molte regioni a causa poter tramandare qualcosa che esista anche cristiana. Valore comune a tutti. Mentre tutto Sul prossimo numero, affideremo ai tecnici dell’avidità umana, per la guerra che genera mali e dopo di noi per generazioni e generazioni. Ma questo accade, io mi accingo a scrivere, per altri l’informazione più precisa e motivata. A me, disgrazie, così come le catastrofi naturali che lascia- se la Terra è un “bene” di tutti e tutti ne motivi (il nostro è tutt’altro caso), delle esigenze responsabile e primo collaboratore di Maria nella no sulla loro scia la devastazione”. “Non possiamo dobbiamo avere cura, come mai è ridotta di ristrutturazione del nostro Santuario della sua “impresa mai finita”, spetta fin d’ora un altro continuare ad ignorare questi flagelli, rispondendo in questo pietoso stato? Forse il problema sta Guardia e dell’urgenza ormai più che verificata di compito: quello di riferirvi con grande soddisfazio- con indifferenza o con mancanza di solidarietà o nell’aggettivo “comune”, perché quello che è mettervi mano, malgrado la spesa sia per noi ne che, non appena da pochi giorni si sono visti rinviando misure per contrastarli efficacemente. di tutti alla fine non è di nessuno, perché molto onerosa e le risorse insufficienti per i primi ponteggi, già diverse persone si sono Al contrario, solo un forte senso di fraternità raf- non siamo più abituati a condividere, a pensare provvedere al tutto. presentate e attivate responsabilmente per forzerà le nostre mani per aiutare chi ha bisogno che, se qualcosa la divido con altri, non sempre offrire il loro aiuto. Che bello! La Madonna e aprirà la porta del domani alle generazioni che significa sottrarre ma piuttosto generare e quindi Così, insieme ai tecnici e agli organismi vari di sa scegliersi i suoi collaboratori e sa come verranno dopo di noi”. “Dio ha creato la terra a moltiplicare il benessere di tutti. riferimento, si è arrivati alla decisione di partire ricompensarli a suo tempo. Lo fece agli inizi beneficio di tutti, per essere uno spazio accogliente con un progetto da protrarre nel tempo, a con Benedetto Pareto che gli diceva: ”Sì, volentieri, in cui nessuno si senta escluso. Il nostro pianeta Come dice Papa Francesco, cioè come dice sem- lotti, in proporzione all’arrivo di aiuti da ma io sono tanto povero e l’impegno è tanto grande”. è ricco di risorse naturali. E i popoli indigeni, con pre più spesso, l’egoismo rovina tutto men- parte della Provvidenza. La Provvidenza, alla E lei: “Non avere paura, sarai aiutato da ogni parte”. la loro abbondanza di lingue, culture, tradizioni, tre la solidarietà può aiutare a migliorare Guardia, già dagli inizi è sempre stata la nostra Io sono fermo a quelle parole e per questo conoscenze e metodi ancestrali, ci ricordano che le cose. Un pizzico di attenzione in più e di gente, che ama la Madonna e che sa quanto fiducioso anche stavolta. È roba Sua e della l’uomo non è il proprietario della natura, ma solo pigrizia in meno può aiutare anche noi, nel sia importante questo luogo per sé e per tutti. nostra gente. Con gli “oboli della vedova” o con il gestore e deve vegliarla con cura“. nostro piccolo, a lasciare questo nostro pia- contributi più consistenti, a seconda di sensibilità neta migliore, non di come lo abbiamo trovato, Non si tratta solo di una pulitura esterna per motivi e di borse, arriveremo a salvare e garantire un Queste parole del Pontefice, pronunciate nel ma di come lo potremmo lasciare se non ci estetici (l’intervento si sarebbe potuto rimandare “essenziale” bello e dignitoso per l’incontro febbraio di quest’anno, si uniscono a quelle di tiriamo su le maniche e se non cominciamo a ancora). Il problema è che le strutture esterne, di Maria con i suoi figli. tanti gruppi, soprattutto di giovani che in tutto il prenderci cura di un “bene” così da troppo tempo mondo, così come ha detto il Papa, ribadiscono trascurato. IV 19
M le ragioni del credere di giacomo d’alessandro Dopo il Sinodo dei Giovani Intervista a Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo ausiliare di Genova e padre sinodale Sinodale e in uscita. Così la Chiesa può incontrare i giovani M i pare che con questo Sinodo sui Giovani papa Francesco ab- bia voluto sancire un modo nuovo di praticare la sinoda- persone. L’ascolto non può più mancare. I vescovi chiedono di ripen- sare le priorità quotidiane margini della comunità, ma senza incontrarla”. È un’au- tocritica forte. Ritrovi questa realtà nella tua esperienza di parroco in centro storico, lità, mettendo a sistema un di preti e vescovi, che risul- dove transitano molti flussi prima, un durante e un dopo tano troppo oberati da altre giovanili? il Sinodo che diventano dav- incombenze per praticare In effetti è vero. La parrocchia vero incisivi, a partire dalla un ascolto efficace. Cosa vi riveste comunque un ruolo fon- consultazione aperta. Nel sottrae più tempo? damentale, perché la comunità documento finale, che trovo Oltre che di tempo è soprattutto cristiana è quel grembo dove particolarmente accessibile e una questione di atteggiamento. puoi incontrare il Signore. Gesù aderente alla realtà di oggi, Certo, la fretta e l’efficienza non stesso ha avuto bisogno di una il vostro punto di partenza fanno rima con ascolto. È neces- comunità, quindi va ragionevol- è l’urgenza di rimettersi “in saria proprio una disposizione mente curata con l’Eucaristia do- ascolto” del mondo giovani- spirituale, l’essere convinti che menicale, un po’ di formazione e le. L’importanza di “lasciare Dio ci parla attraverso le vite degli di preghiera. In parrocchia sono emergere le domande dei altri. È necessaria una conversio- presenti anche alcuni giovani, giovani nella loro novità, e ne mentale, oltre ad una conver- pochi rispetto alla totalità del coglierne la provocazione”. sione pastorale, che ci metta nelle mondo giovanile; indubbiamente Indubbiamente l’ascolto è una condizioni di non essere travolti oggi la partita dell’annuncio si questione fondamentale. Non dagli impegni. deve giocare stando con umiltà può essere unicamente di tipo negli ambienti dove la gente vive. sociologico, dev’essere “teolo- Dal tempo allo spazio, il La scuola, l’università, il lavoro, gale”: noi crediamo che Dio ci Sinodo riconosce che “la il servizio agli ultimi e al mondo Ho notato che alle proposte neanche Gesù era un equilibrista, re, economici, di coscienza, parla oltre che con la sua Parola parrocchia oggi fatica ad della sofferenza. Quando vado semplici, comprensibili e grin- anzi era uno sbilanciato nell’amo- sessuali”. Ha sancito che oc- anche attraverso le persone, le essere un luogo rilevante in università mi fa impressione tose, molti giovani rispondono re. I 37 giovani che hanno vissuto corre “sradicare le forme di situazioni con cui veniamo a per molti giovani: la sua vedere la quantità di giovani che con stupore e curiosità. I ragazzi il Sinodo con noi intervenivano esercizio dell’autorità su cui contatto. Noi crediamo che lo bassa significatività, la poca vive completamente al di fuori devono vedere e toccare che si fa sempre con grinta, rispetto al di- essi si innestano e di contra- Spirito ha una creatività che va dinamicità nelle proposte, dei nostri ambienti. qualcosa di concreto, accessibile scorso equilibrato di molti adulti, stare la mancanza di respon- al di là di ciò che noi, per quanto insieme ai cambiamenti spa- e non contorto, e che sia a tinte attenti al politicamente corretto, sabilità e trasparenza con cui attenti, possiamo intuire. Priorità zio-temporali degli stili di Nella “società liquida” intra- forti: fuggono le cose fatte col bi- a non creare tensioni. molti casi sono stati gestiti”. all’ascolto dei giovani è quindi vita, sollecita un rinnova- vedi qualcosa che abbia una lancino, che cercano di non scon- E come già Papa Francesco, priorità all’ascolto della volon- mento. […] Spesso il fiume forza attrattiva positiva per tentare nessuno. L’equilibrio non Il Sinodo ha affrontato il ha indicato la causa prin- tà di Dio che si esprime nelle della vita giovanile scorre ai i giovani? è dei giovani. A pensarci bene dramma degli abusi “di pote- cipe nel “clericalismo”, il 20 21
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