N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia

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N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
osservatorio - memoria - comunicazione - proposta

                                      MENSILE DEL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA - GENOVA

   n° 4 / 2019
editoriale                                                                                                                         le ragioni del credere
SMONTARE E RICOSTRUIRE...

osservatorio
                                                     Giovani e Chiesa.
FEDE E IMPEGNO CIVILE.
ALLA RICERCA DELLA POLITICA PERDUTA                   Nuovi orizzonti.
pagine centrali                                                                        DOPO IL SINODO, LE VIE DA APRIRE
LAVORI ALLA GUARDIA.                                                                                   O DA RISCOPRIRE.
URGENTI E NECESSARI. CI AIUTI?

Foto Joshua Earle su Unsplash

... e c’era
la Madre di Gesù            Gv. 2,1
                                                           Periodico ROC - La Madonna della Guardia - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1
                                                           MP/GENOVA NO/51/2011 - n. 04 anno 124 - Mensile - Poste Italiane S.p.A. Taxe perçue - Tassa riscossa - CMP GE Aeroporto
N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
R
ilgenerico
    Sommario                                                                                                                                                   a Proposito

        pag.              4    scrivere e rispondere
                               le lettere al rettore .......................................................................................................

        pag.              7    editoriale
                               smontare e ricostruire... ................................................................ marco granara

        pag.              8    osservatorio
                               fede e impegno civile. alla ricerca della politica perduta..... maria pia bozzo
                                                                                                                                                                  R    innovare l’impegno. È il filo conduttore di questo numero. L’impegno dei cattolici in po-
                                                                                                                                                                       litica. Ne parliamo nel primo servizio perché sono passati 100 anni dall’appello di don
                                                                                                                                                                  Luigi Sturzo ai ‘liberi e forti’ per un cattolicesimo al servizio della società. Un secolo dopo,
                               trasformare la realtà (con rispetto e dolcezza) ................................. carlo borasi                                     l’argomento continua ad essere delicatissimo. Sia perché, chiusa la stagione del partito unico, al cit-
                                                                                                                                                                  tadino cattolico resta la questione del come, dove, con chi impegnarsi; sia perché la politica viene

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                                                                                                                                                                  giudicata - anche da molti cattolici - troppo lontana dall’essere ‘la più alta forma di carità’, secondo
                               gente di strada, gente di chiesa                                                                                                   la celebre definizione di Papa S. Paolo VI. Nell’incertezza e nel frattempo, la politica nazionale sem-
        pag.                   (piazzale) emanuele brignole,                                                                                                      bra cattolica sempre più in apparenza e in Europa si afferma un patriottismo (anche) cristiano, che
                               albergatore dei poveri ................................................. anna gatti, nucci scipilliti                              tuttavia divide invece di unire.

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                                                                                                                                                                  Il secondo servizio e le pagine centrali (con un’intervista al ‘padre sinodale’ Mons. Nicolò An-
                               2 minuti per pensare                                                                                                               selmi, vescovo ausiliare a Genova, ed estratti dalla Esortazione Apostolica di Papa Francesco
        pag.                   cure reciproche ........................................................ nucci scipilliti, laura siccardi                          “Christus vivit”) ci parlano dell’impegno della Chiesa verso i giovani. Un impegno “rinnovato”,
                                                                                                                                                                  appunto: basta ricordare, infatti, i grandi santi sociali ed educatori tra Ottocento e Novecento
                                                                                                                                                                  e i movimenti educativi ecclesiali per riconoscere una storia antica, articolata, mai sopita. Oggi
        PAGINE CENTRALI                                     caro giovane, cristo vive e ti vuole vivo!                                                            tuttavia le mutate circostanze e una crescente disaffezione dei giovani verso la Chiesa hanno richia-
                                                                                                                                                                  mato i vescovi non solo ad un Sinodo dedicato ma ad un cammino tutto nuovo, in cui rendere i

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                                                                                                                                                                  giovani protagonisti e non meri ricettori di attività.
        pag.                   il vocabolario di papa francesco ...................................... anna maria carosio                                         Infine: sono partiti ampi lavori di ristrutturazione alla Guardia. Ne diamo annuncio in questo
                                                                                                                                                                  numero mentre nel prossimo leggerete tutti i dettagli tecnici che vi aiuteranno a capire perché e
                               le ragioni del credere                                                                                                             come “partecipare”.

        pag.       20          sinodale e in uscita.
                               così la chiesa può incontrare i giovani ....................... giacomo d’alessandro
                                                                                                                                                                                                                                                         La redazione

        pag.       24          arte sacra
                               il duomo di orvieto ..................................................................... gianfranco parodi

        pag.       26          da sapere...
                               s. chiara d’assisi, altissima povertà ................................................. carlo borasi
                               cronaca
                               - la nostra “nazionale” dei tagliatori

        pag.       28          - sbirciando fra le preghiere della gente
                               - esperienza “forte” dei tre giorni “santi”

        pag.       29          semi di sapienza .......................................................................... maria pia bozzo

        pag.       30          il ricordo e la preghiera ..........................................................................................

      Associato all’U.S.P.I.                           Stampa B.N. MARCONI s.r.l.                               La Madonna della Guardia - Anno 124o n. 04
      Unione Stampa                                    Passo Ruscarolo, 71 - 16153 Genova                       Autorizzazione n. 2/84 del 17.1.1984
      Periodica Italiana                               Tel. 010.651.59.14                                       del Tribunale di Genova
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C
scrivere e rispondere
editoriale                          risponde mons. marco granara, rettore del santuario
                                    rettore@santuarioguardia.it

       Bibbia... Per capire sempre meglio,
       anche con l’aiuto di guide serie ed oneste
       Caro don,
       il mio modo di leggere il Vangelo è sempre stato semplice. Tendo a credere a quello che c’è scritto.
       Mi capita, invece, di sentire sacerdoti, studiosi, teologi che dicono: “questo episodio non è avvenuto
       davvero così”, “qui l’evangelista fa dire a Gesù così perché... ma in realtà...”, “questo miracolo è un
       simbolo per dire...”. Cosa devo pensare? Non dubito della fede di costoro, ma la mia rischia di andare                Una Fede non                    della Fede in un Gesù più confa-       Dio può diventare alienante. Le
                                                                                                                                                             cente a quello delle origini senza     divisioni tra cristiani iniziarono
       in confusione. Grazie, un ‘vecchio’ credente.                                                                          “alienante”                    le aggiunte - spesso ambigue e         col prevalere di idee, mode, cul-
                                                                                            Raffaele B.V. - Piacenza          ma davvero                     personalizzate, ciascuno a modo        ture differenti prevaricatrici sul
                                                                                                                            “promozionale”                   suo - che nei secoli hanno resti-      “Gesù com’era”. Quando l’ogget-
       Lei capirà che un testo antico, scritto in lingue lontane da quelle correnti, abbia bisogno in ogni tempo                                             tuito di quel Gesù i mille volti che   to della Fede – che Dio ha voluto
       di studi sempre più seri e rigorosi, perché lo stesso messaggio arrivi a tutti con piena correttezza. La        Rev. Rettore, seguiamo le sue         ci ritroviamo oggi. Questi “volti”     “della nostra carne” perché fosse
       Chiesa da sempre ha in mano questo tesoro antico da trasmettere fedelmente ad ogni uomo di culture              catechesi del venerdì sera, su In-    diversi di Gesù sono oggi alla         impossibile non capirlo e, in Lui,
       diverse. Ogni serio critico linguista le dirà come è delicato questo compito. Anche la Chiesa di ogni           ternet. Ci stimolano a riscoprire     radice di incertezze, ambiguità,       non ritrovare lo stesso unico
       epoca per fedeltà ha dovuto “piamente ascoltare, santamente custodire e fedelmente trasmettere quel-            Gesù e la nostra fede. Abbiamo        incomprensioni e divisioni tra         Padre – non è ben conosciuto e
       la Parola e da questo unico deposito della Fede attingere tutto ciò che propone a credere come rivelato         notato che Lei usa spesso l’ag-       cristiani o lo rendono irrico-         sperimentato nel suo modo di es-
       da Dio” (Conc. Vat. II – D.V.10). Spesso si è così precisato il senso di una parola che poteva a volte          gettivo ‘alienante’ in riferimento    noscibile ad altri che, anche se       sere e di agire, ogni alienazione è
       anche cambiare quanto fino a quel tempo si era creduto. Due esempi? La pace dal più alto dei cieli, si          ad una fede che non è davvero         lo volessero, non saprebbero           possibile. Si torna così alla prima
       era creduto finora fosse riservata ai cosiddetti uomini “di buona volontà”, mentre è più corretto dirli         tale. Potrebbe approfondire           in “quale” Cristo credere… Il          alienazione, quella di farci noi
       “amati dal Signore”. Nel primo caso, si potrebbe credere che amore e pace siano solo per quanti se la           questa definizione? Quand’è           Volto/Sacramento di un Padre           caricature di Dio e fonti di mille
       meritano (la gente “di buona volontà”) quando, in verità, vengono porte a tutti, anche ai peccatori, che        che la fede aliena e non salva?       misericordioso o di un Giudice         contraddizioni. Gesù per primo
       sono i più poveri dei suoi figli... E, su questa linea, tra poco pregheremo il “Padre nostro” che “non ci       La ringraziamo.                       inesorabile? Un Dio, nel nome del      venne per fare questa chiarezza:
       abbandoni alla tentazione” e non più che “non ci induca”. Alla garanzia di fedeltà e serietà da parte                    Stefano e Mara F. - Genova   quale si può o si deve far guerra      smontare l’impianto religioso del
       della Chiesa, spesso però non corrisponde umiltà e senso del limite da parte di certi studiosi biblisti.                                              ad altri “avversari” e “nemici”, o     suo tempo e riproporre il vero
       CI sono biblisti umili che mettono a confronto con altri le loro ricerche e nelle mani della Chiesa i loro      Le mie “Catechesi” del venerdì        un Padre di tutti, la cui volontà      volto di Suo Padre, per onorare
       risultati per una parola autorevole di conferma e ci sono i biblisti “quaqquaraquà” che hanno bisogno           sera? Chiamiamole pure così,          è che nessuno dei suoi figli vada      il quale non occorrevano le 630
       di far sapere quanto sono bravi e brillanti nelle loro ricerche. Questi, con una mano fanno un bel ser-         anche se il mio vuole essere solo     perduto? Un Dio “cattolico per         norme dell’ebraismo ma un unico
       vizio e con l’altra lo cancellano, mettendo il popolo di Dio nella condizione di complessa sudditanza.          il tentativo di raggiungere più       i perfetti cattolici” o “cattolico”    atto di Amore, per Dio, “ri–cono-
       Studiosi seri e galletti da pollaio. Purtroppo è così. Bisogna avere un po’ di pazienza e saper sorridere       gente possibile e di interessarle     proprio perché è Padre di tutti?       sciuto” Padre e per ogni uomo
       anche di fronte ai... quaqquaraquà.                                                                             ad un cammino di riscoperta           In questo senso la stessa idea di      “ri–scoperto” fratello.

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N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
M
                                                                                                                        editoriale        di marco granara

                                                                                                                           Smontare e ricostruire...
                                                                                                                           “
                                                                                                                               M         a non vi avevo detto che, SE
                                                                                                                                         CREDETE, vedrete la gloria di
                                                                                                                                         Dio?” (Gio. 11,40). C’è tutto un pae-
                                                                                                                           se che piange la morte di Lazzaro: piangono
                                                                                                                           le sorelle, gli amici. Ora si commuove e piange
                                                                                                                                                                                    per chi mi sta intorno, perché credano che tu mi hai
                                                                                                                                                                                    mandato…” a rimettere in piedi anche i cadaveri,
                                                                                                                                                                                    a ricostruire case, comunità e chiese in rovina.

                                                                                                                                                                                    Ti sei mosso, ti sei messo in cammino per smon-
                                                                                                                           anche Gesù, amico di famiglia da sempre. Anzi            tare modi di vivere e di credere fasulli:
                                                                                                                           lui “scoppia a piangere” . Tanto che tutti dicono:       “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo
                                                                                                                           “Vedi come lo amava!”. E tuttavia, lo rimproverano       cuore è lontano da me” (Mt. 15,8). “Fate quanto vi
    Quando la “penitenza”                  E poi ci schiavizza, ci delude        più persone sole, malinconiche            pure, Gesù, che “ora si commuove e piange” dopo          dicono le vostre guide spirituali, ma non fate quello
                                           amaramente. Un lavoro di gua-         e arrabbiate (“incattiviti”, ha           averlo lasciato morire. “E sì che te lo avevamo detto    che fanno, perché questi dicono e non fanno” (Mt.
      non pesa ma libera                   rigione e di liberazione del peso     chiamato il Censis gli italiani in        che stava male.” “Se ci fossi stato tu, non sarebbe      23,3). Che picconate davi, Gesù! Ma non
           e promuove                      del superfluo è la premessa per       un recente rapporto). Vediamo             morto.” “Dove lo avete messo?” “Ma Signore, ormai        capivi che, così facendo, stavi scavando per te
                                           davvero “star bene” e godere nel      sempre meno bambini (mosche               è troppo tardi: è morto da quattro giorni. Puzza già.”   una fossa? Ti stavi preparando un patibolo
    Caro don Marco,                        donarci in gratuità. Finalmente       bianche!) e sempre più animali            È qui che viene fuori quella frase: “Ma non vi avevo     in croce in mezzo a due malfattori? Era vero ai
    la Quaresima - l’abbiamo appe-         da risorti.                           domestici a copertura di solitudi-        detto che, se credete, vedrete la gloria di Dio?”.       tuoi tempi - e lo è ancora oggi - che non bisogna
    na conclusa - è tempo di digiuno                                             ni lancinanti. Statistiche dicono                                                                  credere di poter cambiare: se vuoi quietare e non
    e penitenza. Però molte letture                                              che le “famiglie” monoparentali           Quante lacrime anche oggi intorno a una                  disturbare più di tanto, bisogna lasciar andare
    che la Chiesa fa leggere nelle
    messe quotidiane di quel perio-         Malesseri collettivi?                sono oltre la metà della popo-            realtà cadaverica... Forse anche attorno a               le cose come son sempre andate e rassegnarsi.
                                                                                 lazione. Incontriamo sempre               comunità cristiane cadaveriche? Ma quante                Altro che “smontare la falsa religione dei padri”
    do ricordano che il vero digiuno           Meno lagne                        più sproporzione tra benessere            volte, Signore, ti abbiamo detto che stiamo male?        per salvare e rilanciare la Fede vera in tuo
    è quello interiore e, in sintesi, ci       più passione                      economico e felicità. Sempre più          Che i nostri figli abbandonano la fede? Che              Padre vero. Padre tuo e Padre nostro.
    insegnano che Dio vuole “mi-                                                 spesso persone, cui sembra “non           abbiamo bisogno di più preti e più santi? Per
    sericordia e non sacrifici”. Puoi      Da   un po’ di tempo mi sto           mancare niente”, sono profonda-           questo abbiamo fatto Concili, Sinodi, Convegni,          Non vi ho detto che se credete vedrete resusci-
    chiarirmi come stanno insieme          convincendo sempre di più che         mente in crisi di accordi e valori        Congressi, studi di ogni genere. Ora che siamo           tare i morti? Non era per questo che quella “bra-
    le due cose?                           viviamo un tempo di egoismi           di serena reciprocità. Tuttavia,          morti arrivi? Sì, abbiamo letto sui Vangeli che          va gente”, super credente e maestra della
                     Marisa R. - Genova    sempre più grandi, personali,         bisogna riconoscere che siamo             tu, di fronte a un popolo stanco e sfinito come          legge, oltre che Gesù, avrebbe voluto uccidere
                                           sociali, politici. Mi sembra che      sempre pronti - anche a livello           pecore senza pastore, provavi “com-passione” e           anche Lazzaro? Ti sei voluto e meritato la croce,
    Eh sì! In materia dobbiamo pro-        la nostra china sia sempre più        di diagnosi collettive – a denun-         non rifiuto. Ma… poi? Poi ti sei mosso, non più          Gesù! Eppure... uno così come te, non poteva
    prio cambiare, sulla linea biblica     pericolosa. Sono io che la vedo       ciare gli effetti dei malanni senza       solo a compassione, ma alla ricerca dei nostri           morire per sempre! Per questo, ancora oggi ci
    che fa diventare “sacri-ficio” (fa     così oppure è una circostanza         avere il coraggio o la capacità di        cadaveri, spesso puzzolenti, e hai rincuorato            conviene crederti e seguirti.
    diventare “sacro, accetto a Dio”,      confermata anche da chi, come         individuarne le cause, di inter-          tutti, credendoci tu per primo che il Padre, come
    ottimale) non l’offerta di sangue      voi al Santuario della Guardia,       venire in prevenzione piuttosto           sempre, ti avrebbe ascoltato. Glielo hai detto pub-      Con te, come te e per te, lavorare per smontare
    di pecore e vitelli, né le “molte      vede passare tanta umanità?           che in terapie tardive e inefficaci.      blicamente, prima che Lazzaro risorgesse (Gio.           sistemi fasulli e per ricostruire sul solido una
    preghiere” proprie dei pagani, ma              Rosanna V.S. - Tortona (AL)   Siamo bravissimi in lagne e mu-           11,43): “Io sapevo che mi davi ascolto. Ma l’ho detto    Fede più “TUA” e meno nostra.
    la faticosa operazione (penitenza)                                           gugni, sempre concessi e liberi.
    di liberarsi dagli impedimenti         Fra la tanta umanità che, come        Ma se arriviamo al “che fare”...
    superflui del nostro egoismo           dice lei, vediamo passare alla        allora qui casca l’asino! Rabbia?
    (digiuno) per essere più pronti a      Guardia, più che persone “egoi-       Disgusto? Intransigenza? Ras-
    donare con gioia a chi, da pove-       ste” (e chi si può permettere         segnazione? Parole... parole...
    ro, manca dell’essenziale con il       di catalogare la gente?), ci im-      parole? Gesù, di fronte alle “folle
    quale vivere da figlio di Dio. Un      battiamo con le conseguenze           stanche e sfinite come pecore
    sistema affascinante ma infame         - evidenti e spesso drammatiche       senza pastore”, utilizza solo la
    ci propone una serie di “bisogni       - di sistemi di vita impostati su     “com-passione” e dice al Padre:
    per lui indispensabili per la vita”.   criteri egoistici. Vediamo sempre     “Eccomi, manda me”.

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                                                                                                                          Cappella degli Scrovegni, Padova                                                                                  7
N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
C
osservatorio           di maria pia bozzo
                                                                                                                      L’attualità dei cattolici

                                                   A 100 anni dai ‘liberi e forti’ di Sturzo,
                                                          la questione è sempre aperta

       Fede e impegno civile.
                                 Alla ricerca della politica perduta.
       C        ent’anni fa Luigi Stur-
                zo fondava il Partito
                Popolare e il 19 gennaio
       1919 con l’appello “Agli uomini
       liberi e forti…” invitava ad ade-
                                             cinquant’anni governò il paese
                                             e costituì il principale punto di
                                             riferimento dei cattolici impe-
                                             gnati in politica.
                                                                                 dalle spinte individualistiche
                                                                                 e illiberali che vanno emer-
                                                                                 gendo in una società italiana
                                                                                 sempre più frantumata. Ciò sarà
                                                                                 possibile collegando in rete
                                                                                                                      da quello che papa Francesco
                                                                                                                      chiama “un cambio d’epoca”.

                                                                                                                      Questo già avviene dal momento
                                                                                                                      che i cattolici italiani, attraver-
                                                                                                                                                            politiche di chiusura, di difesa
                                                                                                                                                            dell’identità cattolica come un
                                                                                                                                                            confine geografico e culturale e
                                                                                                                                                            non come una fede e una visione
                                                                                                                                                            aperte all’universalità.
                                                                                                                                                                                                  l’attenzione alle necessità sociali
                                                                                                                                                                                                  e la solidarietà, virtù umane fatte
                                                                                                                                                                                                  proprie ed esaltate dalla civiltà
                                                                                                                                                                                                  cristiana, pur avendo sempre
                                                                                                                                                                                                  avuto una valenza politica, oggi
       rire, in un’ora grave per il paese,   Il centenario del Partito Popo-     associazioni e gruppi già ope-       so vari gruppi e associazioni,                                              richiedono una maggiore visibi-
       ”tutti coloro che propugnano          lare, oggetto di studi e di pub-    ranti nel sociale e valorizzando     sono i principali ispiratori          Nell’ampio e articolato dibattito     lità e presenza pubblica come
       nella loro interezza gli ideali di    blicazioni, è stato ed è tuttora    le collaborazioni già in atto (ad    dei movimenti di economia             che si è sviluppato in questi mesi    proposta per una società più
       giustizia e di libertà”. Nel clima    occasione di un articolato di-      esempio Retinopera, C3dem, la        civile, di consumo critico,           si possono rintracciare due tesi      giusta e più umana.
       confuso e violento del primo do-      battito sull’impegno sociale        Rete dei Viandanti, ecc). Molti      di economia circolare, movi-          a confronto, anche se non
       poguerra nasceva un partito che       e politico dei cattolici nel        interlocutori sono intervenuti       menti che intendono far fronte        chiaramente esplicitate: c’è chi      Scrive Matteo Truffelli, pre-
       intendeva valorizzare l’impegno       nostro paese, che ha trovato        in questo dibattito sviluppatosi     alle conseguenze negative della       richiamandosi all’esperienza del      sidente nazionale dell’Azione
       dei cattolici in politica dopo i      ampio spazio in particolare sulle   su tesi anche molto diverse.         globalizzazione e al predominio       Partito Popolare e della Demo-        Cattolica: “Il paese oggi ha
       tanti anni di assenza seguiti alla    pagine di “Avvenire”. Sono          Filo conduttore comune è l’a-        della finanza sull’economia e         crazia Cristiana si augura che i      bisogno che si crei un’ampia
       presa di Roma del 1870 e al con-      stati organizzati molti incontri,   nalisi della società attuale che,    sulla politica. Essi sono anche       cattolici possano confluire in un     convergenza tra coloro che aspi-
       seguente conflitto fra la Chiesa      tra cui uno a fine novembre         coinvolta in rapidissimi cambia-     impegnati in prima linea nel          movimento politico unitario           rano a costruire insieme ad altri
       e lo Stato unitario. La classe        2018, che ha visto confrontarsi     menti (tecnologici, ambientali,      soccorso ai poveri, nell’ac-          e c’è chi ritiene che nelle circo-    un’Italia (e un’Europa) più giusta,
       dirigente del Partito Popolare,       alcune delle maggiori realtà cat-   nelle relazioni internazionali,      coglienza e integrazione dei          stanze attuali non sia possibile      più solidale, più generosa. Ha bi-
       dopo l’emarginazione subita           toliche. Lo stesso Presidente       ecc.), appare anche nel nostro       migranti, nella cooperazione          ripercorrere processi ormai           sogno di proposte che riducano le
       nel periodo fascista (Sturzo fu       della Conferenza Episcopale         paese, per molti aspetti, frastor-   in Italia e all’estero. Sono stati    consegnati al passato e che           fratture presenti nella trama della
       costretto all’esilio e De Gasperi,    Italiana, il card. Gualtiero        nata, frantumata, conflittuale       anche fra i promotori della prima     l’elaborazione di obiettivi politi-   società invece che alimentarle.
       che gli successe nella direzione      Bassetti, ha rivolto ai cattolici   e incattivita. I cristiani sono      misura universalistica di contra-     ci fatta in comune, fra persone       Ha bisogno insomma di iniziative
       del partito, dopo un periodo in       l’invito ad un maggiore im-         quindi chiamati ad assumer-          sto alla povertà approvata dopo il    operanti in settori di impegno        che mirino anzitutto a unire, a
       carcere, trovò rifugio in Vatica-     pegno civile e politico, con        si nuove responsabilità              1948, il Reddito di Inclusione        diversi, possa essere offerta         mettere insieme e a valorizzare le
       no), fu attiva nella Resistenza       una presenza più manifesta          e ad elaborare nuove “idee           (REI). Occorre peraltro tenere        come contributo positivo alle         energie positive che già esistono
       e contribuì alla fondazione della     e incisiva (ha parlato di un        ricostruttive”, capaci di ri-        presente che tanti altri catto-       forze politiche più capaci di ac-     e che, in gran parte, tengono in
       Democrazia Cristiana che per          “Forum civico”) resa necessaria     spondere alle esigenze poste         lici sono invece schierati per        coglierlo. L’amore del prossimo,      piedi il nostro paese”.

   8                                                                                                                                                                                                                                    9
N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
L
osservatorio            di carlo borasi
                                                                                                                         L’attualità dei cattolici

                                                                                                                                                          Tecnocrazia, utilitarismo, potere.
                                                                                                                                                                     Il ruolo del credente.

                                  TRASFORMARE LA REALTÀ
                                                                                                                         (con rispetto e dolcezza)

     L        e tecnologie informati-
              che, grazie all’intelligenza
              artificiale e alla possibilità
       di gestire enormi basi di dati,
       sono in grado di realizzare siste-
                                               per fini di condizionamento o
                                               di propaganda, fake news, vi-
                                               sione sociale ispirata unicamen-
                                               te a criteri di pragmatismo e
                                               funzionalismo, mancanza di
                                                                                    pura smania di essere sempre
                                                                                    “connessi”. Analogamente
                                                                                    dobbiamo dire che i criteri di
                                                                                    pragmatismo, funzionalismo,
                                                                                    utilitarismo, prima ancora di
       mi molto efficienti di controllo        una visione culturale capace di      essere programmi per compu-
       e gestione di ogni aspetto              organizzare sistematicamente         ter, sono i criteri di una società
       della vita politica, economi-           una miriade altrimenti dispa-        gestita secondo una visione
       ca, sociale. Tutto questo attra-        rata di dati.                        tecnocratica che non lascia
       verso un completo asservimento                                               spazio alle considerazioni di
       della produzione di beni e servi-       Quello che ci viene presentato       tipo etico o morale, che non ha
       zi ed una sistematica raccolta ed       come una pura conseguenza del        riguardi per le persone o per le
       elaborazione di dati concernenti        progresso potrebbe trasformarsi      dimensioni spirituale, affettiva,
       ogni aspetto della vita personale       nello strumento che consen-          valoriale dell’esistenza. I pro-
       e comunitaria. Come tutte le            te al potere di controllare e        blemi della sicurezza riguarda-
       realtà di questo mondo, la ge-          manipolare i suoi sudditi;           no le attività fraudolente degli
       stione informatica della società        questo però non avverrebbe           hackers e quei reati informatici
       ha una fondamentale ambi-               soltanto grazie alla pervasività     che la legislazione non riesce
       valenza: i sistemi informatici, le      dei mezzi informatici, ma an-        sempre a prevedere, data la
       reti di computer, internet sono         che grazie alla nostra pigrizia      rapida evoluzione delle tecnolo-
       “strumenti per pensare”, rappre-        intellettuale, all’abitudine         gie informatiche. Esiste poi un
       sentano un medium culturale             di considerare le risposte del       problema di carattere culturale:
       molto potente, permettono la            computer come responsi di un         la cultura non è disponibilità
       comunicazione in tempo reale,           oracolo, all’utilizzo compul-        indifferenziata di moli enormi di
       possono favorire la diffusione          sivo che molti oggi fanno del        dati, ma è capacità di leggere
       delle conoscenze, la difesa del-        computer e della rete, alla nostra   la realtà in termini di valori,
       la democrazia; ma presentano            incapacità di comunicare             di confrontare i dati disponibili,
                                                                                                                         Foto Jesus Kiteque su Unsplash
       anche aspetti problematici quali        con le persone faccia a faccia,      di valutarne le priorità senza
       sicurezza, tutela della privacy,        di provare relazioni personali       dover sottostare a quanto altri
       trasparenza delle procedure,            di empatia, alla riduzione della     hanno deciso per noi secondo
       uso distorto delle informazioni         comunicazione autentica ad una       criteri poco trasparenti. In ul-

  10                                                                                                                                                                                           11
N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
osservatorio                                                                                                            gente di strada, gente di Chiesa                    testo di anna gatti e illustrazione di nucci scipilliti

                                                                                                                           (Piazzale) Emanuele Brignole,
     tima analisi vogliamo evitare
     il rischio di diventare servi
     sciocchi del potere, sotto-
                                           che coinvolge tutti: forze poli-
                                           tiche e imprenditoriali, sindacati
                                           ed associazioni culturali, centri
                                                                                   dolcezza, rispetto e retta
                                                                                   coscienza (1 Pt 3, 15). Questo
                                                                                   si traduce nel riconoscimen-
                                                                                                                           albergatore dei poveri
     messi alla fredda e impersonale       di ricerca e comunità religio-          to della dignità di ciascun

                                                                                                                           P
     logica produttiva, pure bollicine     se, organizzazioni ecclesiali e         essere umano, quindi non                       iazzale Emanuele Brignole si trova da-            costruzione di un grande complesso che riunisse le
     che svaniscono nel gran caldero-      assistenziali. Responsabilità           manipolabile con strumenti di                  vanti all’Albergo dei Poveri, il monumen-         strutture caritative già esistenti e togliesse dalle stra-
     ne rappresentato da una società       che oggi secondo alcuni richia-         tipo informatico, cibernetico,                 tale complesso nato nella seconda metà            de tutti i poveri e i senza dimora presenti in città.
     incapace di darsi orientamenti e      merebbe i cristiani ad un               di bio-ingegneria, di neuro-tec-        del ‘600 come istituto di assistenza pubblica
                                                                                                                                                                                    Emanuele Brignole fu incaricato di sovrintendere
     valori, ovvero identità e prospet-    rinnovato impegno politico              nologia. Rendere ragione della          per accogliere i numerosi senza dimora o biso-
                                                                                                                                                                                    all’opera e ne fu il principale artefice. La costru-
     tive di un futuro che non sia la      e che comunque ci richiama a            speranza non deve dare l’idea           gnosi che popolavano le vie cittadine. Emanuele
                                                                                                                                                                                    zione iniziata nel 1656 fu lunga e laboriosa
     banale estensione del presente.       non essere più spettatori inerti        di essere persone che cammina-          Brignole fu colui che diede inizio a questa
                                                                                                                                                                                    anche perché il luogo scelto, Valletta Carbonara,
                                           di fronte agli angosciosi pro-          no sulle nuvole, ma capacità di         costruzione, contribuendovi anche economica-
                                                                                                                                                                                    era molto scosceso e si dovette sia spianare che
     Il Concilio Vaticano II ha au-        blemi che assillano il mondo            vivere e comprendere appieno            mente, e giustamente il suo nome nella toponoma-
                                                                                                                                                                                    riempire per ottenere un’area adatta. Il progetto pre-
     spicato la nascita di un nuovo        contemporaneo (dalla questione          le realtà di questo mondo senza         stica cittadina è ricordato accanto alla sua opera.
                                                                                                                                                                                    vedeva un enorme quadrilatero di 174 metri
     umanesimo, in cui l’uomo si           ambientale al corretto uso delle        adeguarsi passivamente ad esse
                                                                                                                           Nato nel 1617 da una delle famiglie nobili più           di lato e il Brignole volle che il complesso fosse
     definisce anzitutto per la sua        risorse, dalla pace alla coope-         ed operando per la loro trasfor-
                                                                                                                           ricche e importanti dell’epoca, già da giovane           architettonicamente grandioso e bello (e per
     responsabilità verso i suoi           razione internazionale, dalla           mazione. Responsabilità che
                                                                                                                           usò il suo immenso patrimonio per sostenere              questo verrà poi aspramente criticato per aver speso
     fratelli e verso la storia            giustizia al ristabilimento della       comprende anche l’esigenza di
                                                                                                                           le istituzioni caritative esistenti in città, come il    troppo; critiche che incideranno pesantemente sulla
     (Gaudium et spes, 55). Un uma-        democrazia). Non si tratta di           un profondo rinnovamento
                                                                                                                           Lazzaretto della Foce dove venivano ricoverati           sua salute). Al centro del quadrilatero era la
     nesimo che si contraddistingua        promuovere crociate di qualsiasi        sul piano etico e culturale,
                                                                                                                           i malati contagiosi o soggetti a quarantena o la         chiesa a croce greca, secondo la tipologia tipica
     per il suo carattere etico, che       genere; piuttosto è necessario          al fine di dare risposte che non
                                                                                                                           Casa di Nostra Signora del Rifugio fondata               delle costruzioni ospedaliere del Quattro-Cinque-
     assuma il ruolo di umanesimo di       “rendere ragione della spe-             siano puramente effimere ed
                                                                                                                           da Virginia Centurione Bracelli per le ragazze           cento. Tale tipologia aveva sia motivi pratici che
     responsabilità. Responsabilità        ranza che è in noi”, ma con             estemporanee.
                                                                                                                           abbandonate (la sua protezione era così nota che le      simbolici: i ricoverati erano divisi in base al sesso
                                                                                                                           ragazze venivano popolarmente chiamate “brigno-          e all’età, ognuno nel proprio settore che restava
                                                                                                                           line” e tale nome passò poi alle suore dell’ordine       separato: la forma a croce evocava Cristo, la
                                                                                                                           fondato dalla Bracelli). L’indigenza e la povertà sono   chiesa al centro ne era il cuore e doveva essere vista
                                                                                                                           sempre esistite, ma nel ‘600 acquistarono dimen-         da ogni lato in modo che tutti potessero assistere
       Europa. A proposito di elezioni...                                                                                  sioni ancora più ampie che in passato: schiere di
                                                                                                                           disperati erano presenti in tutte le città d’Europa
                                                                                                                                                                                    alle funzioni. Una volta entrati nell’Albergo, era
                                                                                                                                                                                    difficile uscirne: primo nel suo genere in Italia era
                                                                                                                           e Genova non faceva eccezione ma qui almeno lo           un reclusorio basato sul lavoro: la disciplina
       A Strasburgo, il 18 luglio del 1979, si riunisce il primo Parlamento europeo eletto a suffragio uni-                stesso ceto nobiliare che reggeva la Repubblica era      era rigida, le giornate erano scandite da orari
       versale. Per ricordare questo evento di quarant’anni fa e rinnovare il nostro impegno di cittadini europei,         consapevole di dover trovare un rimedio a questa         precisi: la preghiera, il lavoro manuale (per chi
       riportiamo qualche frase tratta dal discorso inaugurale del primo Presidente, la francese Simone Veil,              situazione, un po’ per carità cristiana e un po’         non era infermo) che oltre ad avere una funzione
       Accademica di Francia, sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e di Bergen-Belsen, più volte               per convenienza: la presenza di così tanti poveri,       educativa serviva anche ad autofinanziarsi, il mo-
       ministro del governo francese. Chi può pensare che queste parole non valgano ancora oggi?                           mendicanti e vagabondi in città, poteva portare a        mento dei pasti, il riposo notturno.
                                                                                                                           problemi di ordine pubblico, a disordini e violenze
       “... La storica innovazione costituita dall’elezione del Parlamento europeo a suffragio universale è avvenuta,                                                               Alla fine del ‘600 l’Albergo ospitava già 2.600
                                                                                                                           che sono sempre di danno ai traffici commerciali
       come ognuno di noi sa, quale che sia la sua fede politica, in un momento cruciale per tutti i popoli della                                                                   internati tra uomini, donne e bambini: una
                                                                                                                           e agli interessi economici… Fu decisa quindi la
       Comunità. Tutti i suoi Stati membri infatti devono oggi raccogliere il guanto di tre importanti sfide: quella                                                                piccola città che si reggeva sul lavoro di tutti i
       della pace, quella della libertà e quella del benessere. E sembra proprio che solo la dimensione europea                                                                     ricoverati e sulla generosità di molti cittadini.
       sia in grado di permettere agli Stati di raccogliere tali sfide... Di fronte alle superpotenze, solo l’Europa                                                                Emanuele Brignole morì nel 1678 e le sue ulti-
       possiede quella dimensione di efficacia che non è più prerogativa dei suoi Stati membri presi uno per                                                                        me volontà furono quelle di essere seppellito
       uno. Questa efficacia però implica che la Comunità europea si consolidi e si rafforzi. Eletto a suffragio                                                                    nella chiesa dell’Albergo, sotto una lastra
       universale, il Parlamento europeo è ora investito di una grande responsabilità. Per raccogliere le sfide                                                                     anonima “presso l’Altar Maggiore, nella parte dove
       lanciate all’Europa dovremo perseguire tre obiettivi: l’Europa della solidarietà, l’Europa dell’indipendenza,                                                                sogliono scendere i Poveri del Salone alle loro devo-
       l’Europa della cooperazione...”.                                                                                                                                             zioni, affinché il suo Cadavere giaccia sempre sotto
                                                                                                                                                                                    i piedi de’ Poveri che grandemente amò in vita”.

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N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
PAGINE CENTRALI
2 minuti per pensare
generico                         testo di nucci scipilliti e illustrazione di laura siccardi

                                                                                                                                  Spunti dall’esortazione apostolica di Papa Francesco ai giovani
                                                                                                                                                                                  “Christus vivit”

     CURE                                                                                                          Caro Giovane,
     RECIPROCHE
                                                                                                                   Cristo vive e ti vuole vivo!
     A        veva promesso a suo padre che un giorno o l’altro l’avrebbe portato a cena. Si volevano un
              bene immenso, ma da un bel po’ di tempo non riuscivano a vedersi come avrebbero desi-
              derato, soprattutto a causa del lavoro del figlio, che lo assorbiva molto e lo portava spesso
     lontano. Il padre aveva fatto sacrifici per lui, se ne era sempre preso cura, soprattutto da quando la
     mamma non c’era più, aveva sempre amorevolmente incoraggiato e aiutato il figlio finché era riusci-
                                                                                                                   C  risto vive. Egli è la nostra speranza e la più bella
                                                                                                                   giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca
                                                                                                                                                                             che bisogno di raccogliere la visione e persino le
                                                                                                                                                                             critiche dei giovani.
                                                                                                                   diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita.
     to a farsi una posizione. Tra loro c’era sempre stato un bel dialogo e adesso mancavano a entrambi                                                                      Una Chiesa viva può reagire prestando attenzio-
                                                                                                                   Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun
     quelle loro conversazioni a pranzo e cena, quei bei momenti. Adesso, finalmente, il figlio era riuscito                                                                 ne alle legittime rivendicazioni delle donne che
                                                                                                                   giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!
     a portare il suo anziano papà al ristorante sul mare che gli piaceva tanto.                                                                                             chiedono maggiore giustizia e uguaglianza. Può
                                                                                                                   Chiediamo al Signore che liberi la Chiesa da coloro       ricordare la storia e riconoscere una lunga trama
     Erano davvero contenti mentre ordinavano i piatti preferiti e li gustavano con piacere, ritrovando
                                                                                                                   che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, fre-     di autoritarismo da parte degli uomini, di sotto-
     l’allegria dei tempi migliori. Ma gli anni avevano indebolito il padre e resi insicuri i suoi gesti, insom-
                                                                                                                   narla, renderla immobile. Chiediamo anche che la          missione, di varie forme di schiavitù, di abusi e di
     ma gli tremavano le mani e, mentre portava il cibo alla bocca, una parte continuava a cadergli sulla
                                                                                                                   liberi da un’altra tentazione: credere che è giovane      violenza maschilista. Con questo sguardo sarà ca-
     camicia e sui pantaloni. La cosa non era passata inosservata agli altri clienti del ristorante che non
                                                                                                                   perché cede a tutto ciò che il mondo le offre.            pace di fare proprie queste rivendicazioni di diritti,
     nascondevano il loro disgusto. Invece il figlio era perfettamente calmo, anche quando arrivarono alla
     fine della cena e il padre si rovesciò addosso parte del gelato con la frutta. A questo punto il figlio si    Abbiamo bisogno di creare più spazi dove risuoni          e darà il suo contributo con convinzione per una
     alzò e accompagnò tranquillamente suo padre in bagno, lo ripulì del cibo che lo aveva imbrattato,             la voce dei giovani.                                      maggiore reciprocità tra uomini e donne.
     tolse con cura le macchie, gli pettinò i capelli e gli risistemò gli occhiali sul naso. Quando uscirono,      «Se per molti giovani Dio, la religione e la Chiesa       Talora gli adulti non cercano o non riescono a
     l’intero ristorante li osservava in un silenzio tombale che avrebbe imbarazzato chiunque, ma non              appaiono parole vuote, essi sono sensibili alla           trasmettere i valori fondanti dell’esistenza oppure
     quel figlio, che pagò il conto e si avviò verso l’uscita con suo padre. A quel punto un signore avanti        figura di Gesù, quando viene presentata in modo           assumono stili giovanilistici, rovesciando il rapporto
     con gli anni lo chiamò ad alta voce: “Non crede di aver lasciato qualcosa?” Il giovane si fermò e, dopo       attraente ed efficace». (…) Questo comporta che           tra le generazioni. In questo modo la relazione tra
     aver dato uno sguardo indietro, rispose: ”No, signore, non ho lasciato nulla.” L’altro continuò: “Non è       [la Chiesa] riconosca con umiltà che alcune cose          giovani e adulti rischia di rimanere sul piano affettivo,
     affatto così, io le dico che lei ha lasciato due cose molto importanti: una lezione per ogni figlio e una     concrete devono cambiare, e a tale scopo ha an-           senza toccare la dimensione educativa e culturale.
     speranza per ogni padre!”

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N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
PAGINE CENTRALI                                                                                                                                                                                                                 PAGINE CENTRALI

   I giovani riconoscono che il corpo e la sessualità sono                                                                  cammino per introdursi alla scuola della fraternità           vero che non puoi vivere senza lavorare e che a volte
   essenziali per la loro vita e per la crescita della loro                                                                 universale e alla preghiera contemplativa.                    dovrai accettare quello che trovi, ma non rinunciare
   identità. Tuttavia, in un mondo che enfatizza esclusi-                                                                   Costruire una pastorale giovanile capace di creare spa-       mai ai tuoi sogni, non seppellire mai definitivamente
   vamente la sessualità, è difficile mantenere una buona                                                                   zi inclusivi, dove ci sia posto per ogni tipo di giovani      una vocazione, non darti mai per vinto. Continua
   relazione col proprio corpo e vivere serenamente le                                                                      e dove si manifesti realmente che siamo una Chiesa            sempre a cercare, come minimo, modalità parziali
   relazioni affettive. Per questa e per altre ragioni, la                                                                  con le porte aperte. E non è nemmeno necessario               o imperfette di vivere ciò che nel tuo discernimento
   morale sessuale è spesso «causa di incomprensione                                                                        che uno accetti completamente tutti gli insegnamenti          riconosci come un’autentica vocazione. (…) Quando
   e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è per-                                                                       della Chiesa per poter partecipare ad alcuni dei no-          uno scopre che Dio lo chiama a qualcosa, che è fatto
   cepita come uno spazio di giudizio e di condanna».                                                                       stri spazi dedicati ai giovani. Basta un atteggiamento        per questo – può essere l’infermieristica, la falegna-
                                                                                                                            aperto verso tutti quelli che hanno il desiderio e la         meria, la comunicazione, l’ingegneria, l’insegnamen-
   In alcuni giovani riconosciamo un desiderio di Dio,                                                                                                                                    to, l’arte o qualsiasi altro lavoro – allora sarà capace
   anche se non con tutti i contorni del Dio rivelato. In                                                                   disponibilità a lasciarsi incontrare dalla verità rivelata
                                                                                                                            da Dio. Alcune proposte pastorali possono richiedere          di far sbocciare le sue migliori capacità di sacrificio,
   altri possiamo intravedere un sogno di fraternità,                                                                                                                                     generosità e dedizione.
   che non è poco. In molti ci può essere un reale de-                                                                      di aver già percorso un certo cammino di fede, ma
   siderio di sviluppare le capacità di cui sono dotati                                                                     abbiamo bisogno di una pastorale giovanile popola-            Quando si tratta di discernere la propria vocazione,
   per offrire qualcosa al mondo. In alcuni vediamo                                                                         re che apra le porte e dia spazio a tutti e a ciascuno        è necessario porsi varie domande. Non si deve iniziare
   una particolare sensibilità artistica, o una ricerca di                                                                  con i loro dubbi, traumi, problemi e la loro ricerca di       chiedendosi dove si potrebbe guadagnare di più, o
   armonia con la natura. In altri ci può essere forse un                                                                   identità (…).                                                 dove si potrebbe ottenere più fama e prestigio sociale,
   grande bisogno di comunicazione. In molti di loro                                                                        Deve esserci spazio anche per «tutti quelli che hanno         ma non si dovrebbe nemmeno cominciare chieden-
   troveremo un profondo desiderio di una vita diversa.                                                                     altre visioni della vita, professano altre fedi o si          dosi quali compiti ci darebbero più piacere. Per non
   Sono autentici punti di partenza, energie interiori che                                                                  dichiarano estranei all’orizzonte religioso. Tutti i gio-     sbagliarsi, occorre cambiare prospettiva e chiedersi:
   attendono con apertura una parola di stimolo, di luce                                                                    vani, nessuno escluso, sono nel cuore di Dio e quindi         io conosco me stesso, al di là delle apparenze e delle
   e di incoraggiamento.                                       cerchiamo di suscitare e radicare le grandi esperien-        anche nel cuore della Chiesa. Riconosciamo però               mie sensazioni? So che cosa dà gioia al mio cuore e
                                                               ze che sostengono la vita cristiana.                         francamente che non sempre questa affermazione                che cosa lo intristisce? Quali sono i miei punti di for-
   Il clericalismo è una tentazione permanente dei                                                                                                                                        za e i miei punti deboli? Seguono immediatamente
   sacerdoti. (…) Questo non è l’unico peccato dei mem-        Nelle nostre istituzioni dobbiamo offrire ai giovani         che risuona sulle nostre labbra trova reale espressione
                                                                                                                            nella nostra azione pastorale: spesso restiamo chiusi         altre domande: come posso servire meglio ed essere
   bri della Chiesa, la cui storia presenta molte ombre.       luoghi appropriati, che essi possano gestire a loro                                                                        più utile al mondo e alla Chiesa? Qual è il mio posto
   I nostri peccati sono davanti agli occhi di tutti; (…)      piacimento e dove possano entrare e uscire libera-           nei nostri ambienti, dove la loro voce non arriva, o ci
                                                                                                                            dedichiamo ad attività meno esigenti e più gratificanti,      su questa terra? Cosa potrei offrire io alla società?
   questo momento oscuro, «con il prezioso aiuto dei           mente, luoghi che li accolgano e dove possano recarsi                                                                      Ne seguono altre molto realistiche: ho le capacità
   giovani, può essere davvero un’opportunità per una          spontaneamente e con fiducia per incontrare altri            soffocando quella sana inquietudine pastorale che
                                                                                                                            ci fa uscire dalle nostre presunte sicurezze. Eppure          necessarie per prestare quel servizio? Oppure, potrei
   riforma di portata epocale».                                giovani sia nei momenti di sofferenza o di noia, sia                                                                       acquisirle e svilupparle?
                                                               quando desiderano festeggiare le loro gioie. Qualco-         il Vangelo ci chiede di osare e vogliamo farlo senza
   Spero che tu possa stimare così tanto te stesso,            sa del genere hanno realizzato alcuni oratori e altri        presunzione e senza fare proselitismo.                        «Tante volte, nella vita, perdiamo tempo a domandar-
   prenderti così sul serio, da cercare la tua crescita        centri giovanili, che in molti casi sono l’ambiente in                                                                     ci: “Ma chi sono io?”. Tu puoi domandarti chi sei tu e
                                                                                                                            Nel Sinodo «molti hanno rilevato la carenza di perso-
   spirituale. Oltre all’entusiasmo tipico della giovi-        cui i giovani vivono esperienze di amicizia e di inna-                                                                     fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati:
                                                                                                                            ne esperte e dedicate all’accompagnamento. (...) Il
   nezza, c’è anche la bellezza di cercare «la giustizia, la   moramento, dove si ritrovano, possono condividere                                                                          “Per chi sono io?”».
                                                                                                                            Sinodo riconosce la necessità di preparare consacrati
   fede, la carità, la pace». (…) Tu devi scoprire chi sei e   musica, attività ricreative, sport, e anche la riflessione   e laici, uomini e donne, che siano qualificati per l’ac-      Poiché «il tempo è superiore allo spazio», dobbiamo
   sviluppare il tuo modo personale di essere santo, indi-     e la preghiera, con piccoli sussidi e diverse proposte.      compagnamento dei giovani. Il carisma dell’ascolto            suscitare e accompagnare processi, non imporre
   pendentemente da ciò che dicono e pensano gli altri.
                                                               Non bisogna sottovalutare i giovani come se fossero          che lo Spirito Santo fa sorgere nelle comunità po-            percorsi. E si tratta di processi di persone che sono
   Propongo ai giovani di andare oltre i gruppi di amici       incapaci di aprirsi a proposte contemplative. Occor-         trebbe anche ricevere una forma di riconoscimento             sempre uniche e libere. Per questo è difficile costruire
   e costruire l’«amicizia sociale, cercare il bene co-        re solo trovare gli stili e le modalità appropriati per      istituzionale per il servizio ecclesiale».                    ricettari, anche quando tutti i segni sono positivi.
   mune. L’inimicizia sociale distrugge. E una famiglia        aiutarli a introdursi in questa esperienza di così alto      Bisogna accompagnare specialmente i giovani che               (…) Ma per accompagnare gli altri in questo cammi-
   si distrugge per l’inimicizia. Un paese si distrugge per    valore. Per quanto riguarda gli ambiti del culto e della     si presentano come potenziali leader, in modo che             no, è necessario anzitutto che tu sia ben esercitato a
   l’inimicizia. Il mondo si distrugge per l’inimicizia. E     preghiera, «in diversi contesti i giovani cattolici chie-    possano formarsi e prepararsi. (…) Alcune giovani             percorrerlo in prima persona.
   l’inimicizia più grande è la guerra. Oggigiorno vedia-      dono proposte di preghiera e momenti sacramentali            donne percepiscono una mancanza di figure di riferi-                     (Selezione e grassetti - Giacomo d’Alessandro)
   mo che il mondo si sta distruggendo per la guerra.          capaci di intercettare la loro vita quotidiana in una        mento femminili all’interno della Chiesa, alla quale
   Perché sono incapaci di sedersi e parlare. Siate capaci     liturgia fresca, autentica e gioiosa».                       anch’esse desiderano donare i loro talenti intellettuali
   di creare l’amicizia sociale».                                                                                           e professionali.
                                                               In molti adolescenti e giovani suscita speciale attra-
   Il linguaggio che i giovani comprendono è quello di         zione il contatto con il creato e sono sensibili alla sal-   Per realizzare la propria vocazione è necessario svi-            PUNTA QUI IL TUO
   coloro che danno la vita, che sono lì a causa loro e        vaguardia dell’ambiente, come nel caso degli scout e         luppare, far germogliare e coltivare tutto ciò che si è.         SMARTPHONE E SCARICA
   per loro, e di coloro che, nonostante i propri limiti e     di altri gruppi che organizzano giornate in mezzo alla       Non si tratta di inventarsi, di creare sé stessi dal nulla,      IL TESTO INTEGRALE
   le proprie debolezze, si sforzano di vivere la fede in      natura, campeggi, passeggiate, escursioni e campagne         ma di scoprirsi alla luce di Dio e far fiorire il proprio        DELL’ESORTAZIONE
   modo coerente. (…) Plachiamo l’ansia di trasmettere         ambientaliste. Nello spirito di San Francesco d’Assisi,      essere. (...) Non si tratta solo di fare delle cose, ma di       DAL SITO DEL VATICANO.
   una gran quantità di contenuti dottrinali e, soprattutto,   queste sono esperienze che possono tracciare un              farle con un significato, con un orientamento. (…) È

  II                                                                                                                                                                                                                                           III
N 4 / 2019 osservatorio - memoria - comunicazione - proposta - laGuardia
PAGINE CENTRALI
                                                                                                                    il Vocabolario di Papa Francesco                      di anna maria carosio
   di don Marco, rettore

                                                                                                                       Terra.
                                                                                                                       Bene comune
                                                                                                                       e non
   Santuario.                                                                                                          proprietà
   Lavori di ristrutturazione.                                                                                         dell’uomo
   Ecco perché
   M    entre scrivo, ho davanti agli occhi e nel cuore    rovinate dal tempo e dalle intemperie, la-
                                                                                                                       D       urante una visita all’IFAD, una delle agen-
                                                                                                                               zie delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e
                                                                                                                               l’Alimentazione, nel salutare un gruppo
                                                                                                                       di rappresentanti delle popolazioni indigene
                                                                                                                       che stavano celebrando il Quarto Incontro
                                                                                                                                                                                 che il pianeta è un bene comune e come tale
                                                                                                                                                                                 deve essere considerato: “un bene”. Quando
                                                                                                                                                                                 abbiamo qualcosa a cui teniamo, nella grande
                                                                                                                                                                                 maggioranza dei casi, lo trattiamo con cura
                                                                                                                                                                                 stando attenti che non si guasti, che non stia né
   quanto sta succedendo a Parigi intorno alla Cat-        sciano passare anche all’interno umidità e
   tedrale di Notre Dame divorata dal fuoco. Nel           degrado. Più volte abbiamo resa inutile una spesa           mondiale del Forum dei Popoli Indigeni,                   troppo al freddo né troppo al caldo, che la troppa
   dramma, è commovente riscontrare una ritrovata          per gli interni a causa della precarietà di intonaci        Papa Francesco ha detto: “La vostra presenza di-          luce non ne alteri i colori, che la sua condizione
   unità di emozioni e di intenti tra persone              e strutture esterne di Chiesa, campanile e locali di        mostra che i problemi ambientali sono di estrema          sia sempre al meglio così da potere, domani,
   diversissime. Francesi e no, cattolici e miscre-        accoglienza e di soggiorno.                                 importanza e ci invita a guardare ancora una volta        lasciarla in eredità ai nostri figli, orgogliosi di
   denti… tutti compresi del valore di una Chiesa                                                                      al nostro pianeta, ferito in molte regioni a causa        poter tramandare qualcosa che esista anche
   cristiana. Valore comune a tutti. Mentre tutto          Sul prossimo numero, affideremo ai tecnici                  dell’avidità umana, per la guerra che genera mali e       dopo di noi per generazioni e generazioni. Ma
   questo accade, io mi accingo a scrivere, per altri      l’informazione più precisa e motivata. A me,                disgrazie, così come le catastrofi naturali che lascia-   se la Terra è un “bene” di tutti e tutti ne
   motivi (il nostro è tutt’altro caso), delle esigenze    responsabile e primo collaboratore di Maria nella           no sulla loro scia la devastazione”. “Non possiamo        dobbiamo avere cura, come mai è ridotta
   di ristrutturazione del nostro Santuario della          sua “impresa mai finita”, spetta fin d’ora un altro         continuare ad ignorare questi flagelli, rispondendo       in questo pietoso stato? Forse il problema sta
   Guardia e dell’urgenza ormai più che verificata di      compito: quello di riferirvi con grande soddisfazio-        con indifferenza o con mancanza di solidarietà o          nell’aggettivo “comune”, perché quello che è
   mettervi mano, malgrado la spesa sia per noi            ne che, non appena da pochi giorni si sono visti            rinviando misure per contrastarli efficacemente.          di tutti alla fine non è di nessuno, perché
   molto onerosa e le risorse insufficienti per            i primi ponteggi, già diverse persone si sono               Al contrario, solo un forte senso di fraternità raf-      non siamo più abituati a condividere, a pensare
   provvedere al tutto.                                    presentate e attivate responsabilmente per                  forzerà le nostre mani per aiutare chi ha bisogno         che, se qualcosa la divido con altri, non sempre
                                                           offrire il loro aiuto. Che bello! La Madonna                e aprirà la porta del domani alle generazioni che         significa sottrarre ma piuttosto generare e quindi
   Così, insieme ai tecnici e agli organismi vari di       sa scegliersi i suoi collaboratori e sa come                verranno dopo di noi”. “Dio ha creato la terra a          moltiplicare il benessere di tutti.
   riferimento, si è arrivati alla decisione di partire    ricompensarli a suo tempo. Lo fece agli inizi               beneficio di tutti, per essere uno spazio accogliente
   con un progetto da protrarre nel tempo, a               con Benedetto Pareto che gli diceva: ”Sì, volentieri,       in cui nessuno si senta escluso. Il nostro pianeta        Come dice Papa Francesco, cioè come dice sem-
   lotti, in proporzione all’arrivo di aiuti da            ma io sono tanto povero e l’impegno è tanto grande”.        è ricco di risorse naturali. E i popoli indigeni, con     pre più spesso, l’egoismo rovina tutto men-
   parte della Provvidenza. La Provvidenza, alla           E lei: “Non avere paura, sarai aiutato da ogni parte”.      la loro abbondanza di lingue, culture, tradizioni,        tre la solidarietà può aiutare a migliorare
   Guardia, già dagli inizi è sempre stata la nostra       Io sono fermo a quelle parole e per questo                  conoscenze e metodi ancestrali, ci ricordano che          le cose. Un pizzico di attenzione in più e di
   gente, che ama la Madonna e che sa quanto               fiducioso anche stavolta. È roba Sua e della                l’uomo non è il proprietario della natura, ma solo        pigrizia in meno può aiutare anche noi, nel
   sia importante questo luogo per sé e per tutti.         nostra gente. Con gli “oboli della vedova” o con            il gestore e deve vegliarla con cura“.                    nostro piccolo, a lasciare questo nostro pia-
                                                           contributi più consistenti, a seconda di sensibilità                                                                  neta migliore, non di come lo abbiamo trovato,
   Non si tratta solo di una pulitura esterna per motivi   e di borse, arriveremo a salvare e garantire un             Queste parole del Pontefice, pronunciate nel              ma di come lo potremmo lasciare se non ci
   estetici (l’intervento si sarebbe potuto rimandare      “essenziale” bello e dignitoso per l’incontro               febbraio di quest’anno, si uniscono a quelle di           tiriamo su le maniche e se non cominciamo a
   ancora). Il problema è che le strutture esterne,        di Maria con i suoi figli.                                  tanti gruppi, soprattutto di giovani che in tutto il      prenderci cura di un “bene” così da troppo tempo
                                                                                                                       mondo, così come ha detto il Papa, ribadiscono            trascurato.

  IV                                                                                                                                                                                                                               19
M
le ragioni del credere              di giacomo d’alessandro
                                                                                                                          Dopo il Sinodo dei Giovani

                                                                                                                                                                Intervista a Mons. Nicolò Anselmi,
                                                                                                                                                      Vescovo ausiliare di Genova e padre sinodale

      Sinodale e in uscita.
                Così la Chiesa può incontrare i giovani
     M           i pare che con questo
                 Sinodo sui Giovani
                 papa Francesco ab-
      bia voluto sancire un modo
      nuovo di praticare la sinoda-
                                            persone. L’ascolto non può più
                                            mancare.

                                            I vescovi chiedono di ripen-
                                            sare le priorità quotidiane
                                                                                    margini della comunità, ma
                                                                                    senza incontrarla”. È un’au-
                                                                                    tocritica forte. Ritrovi questa
                                                                                    realtà nella tua esperienza
                                                                                    di parroco in centro storico,
      lità, mettendo a sistema un           di preti e vescovi, che risul-          dove transitano molti flussi
      prima, un durante e un dopo           tano troppo oberati da altre            giovanili?
      il Sinodo che diventano dav-          incombenze per praticare                In effetti è vero. La parrocchia
      vero incisivi, a partire dalla        un ascolto efficace. Cosa vi            riveste comunque un ruolo fon-
      consultazione aperta. Nel             sottrae più tempo?                      damentale, perché la comunità
      documento finale, che trovo           Oltre che di tempo è soprattutto        cristiana è quel grembo dove
      particolarmente accessibile e         una questione di atteggiamento.         puoi incontrare il Signore. Gesù
      aderente alla realtà di oggi,         Certo, la fretta e l’efficienza non     stesso ha avuto bisogno di una
      il vostro punto di partenza           fanno rima con ascolto. È neces-        comunità, quindi va ragionevol-
      è l’urgenza di rimettersi “in         saria proprio una disposizione          mente curata con l’Eucaristia do-
      ascolto” del mondo giovani-           spirituale, l’essere convinti che       menicale, un po’ di formazione e
      le. L’importanza di “lasciare         Dio ci parla attraverso le vite degli   di preghiera. In parrocchia sono
      emergere le domande dei               altri. È necessaria una conversio-      presenti anche alcuni giovani,
      giovani nella loro novità, e          ne mentale, oltre ad una conver-        pochi rispetto alla totalità del
      coglierne la provocazione”.           sione pastorale, che ci metta nelle     mondo giovanile; indubbiamente
      Indubbiamente l’ascolto è una         condizioni di non essere travolti       oggi la partita dell’annuncio si
      questione fondamentale. Non           dagli impegni.                          deve giocare stando con umiltà
      può essere unicamente di tipo                                                 negli ambienti dove la gente vive.
      sociologico, dev’essere “teolo-       Dal tempo allo spazio, il               La scuola, l’università, il lavoro,
      gale”: noi crediamo che Dio ci        Sinodo riconosce che “la                il servizio agli ultimi e al mondo    Ho notato che alle proposte            neanche Gesù era un equilibrista,     re, economici, di coscienza,
      parla oltre che con la sua Parola     parrocchia oggi fatica ad               della sofferenza. Quando vado         semplici, comprensibili e grin-        anzi era uno sbilanciato nell’amo-    sessuali”. Ha sancito che oc-
      anche attraverso le persone, le       essere un luogo rilevante               in università mi fa impressione       tose, molti giovani rispondono         re. I 37 giovani che hanno vissuto    corre “sradicare le forme di
      situazioni con cui veniamo a          per molti giovani: la sua               vedere la quantità di giovani che     con stupore e curiosità. I ragazzi     il Sinodo con noi intervenivano       esercizio dell’autorità su cui
      contatto. Noi crediamo che lo         bassa significatività, la poca          vive completamente al di fuori        devono vedere e toccare che si fa      sempre con grinta, rispetto al di-    essi si innestano e di contra-
      Spirito ha una creatività che va      dinamicità nelle proposte,              dei nostri ambienti.                  qualcosa di concreto, accessibile      scorso equilibrato di molti adulti,   stare la mancanza di respon-
      al di là di ciò che noi, per quanto   insieme ai cambiamenti spa-                                                   e non contorto, e che sia a tinte      attenti al politicamente corretto,    sabilità e trasparenza con cui
      attenti, possiamo intuire. Priorità   zio-temporali degli stili di            Nella “società liquida” intra-        forti: fuggono le cose fatte col bi-   a non creare tensioni.                molti casi sono stati gestiti”.
      all’ascolto dei giovani è quindi      vita, sollecita un rinnova-             vedi qualcosa che abbia una           lancino, che cercano di non scon-                                            E come già Papa Francesco,
      priorità all’ascolto della volon-     mento. […] Spesso il fiume              forza attrattiva positiva per         tentare nessuno. L’equilibrio non      Il Sinodo ha affrontato il            ha indicato la causa prin-
      tà di Dio che si esprime nelle        della vita giovanile scorre ai          i giovani?                            è dei giovani. A pensarci bene         dramma degli abusi “di pote-          cipe nel “clericalismo”, il

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