Comunità LUGLIO-AGOSTO 2019 - Comunità Pastorale Santo Crocifisso - meda
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LA PAROLA DEI SACERDOTI «SIATE LIETI NELLA SPERANZA» Per essere veri cristiani tutti noi dobbiamo ricordarci che la gioia vera nasce dalla presenza del Signore che sempre accompagna la nostra vita I l mese di giugno è significativo per i sacerdoti, almeno del- la nostra Diocesi, in quanto festeggiano l’anniversario della loro ordinazione sacerdotale. In particolare la nostra Comuni- prendenza, la competenza o le coincidenze possono raccoglie- re; non è frutto della popolarità di cui un prete può godere, non è frutto di condizioni di vita favorevoli e garantite. Perciò la letizia tà Pastorale si è stretta attorno al suo Responsabile don Clau- nella speranza non è cancellata o soffocata dai risultati stentati, dio, che ha ricordato i suoi venticinque anni di ordinazione. dall’impopolarità delle scelte e delle parole che vi competono, Celebrare l’anniversario di Ordinazione è celebrare la fedeltà da condizioni di vita tribolate e precarie. Perciò continuate a es- di Dio, che ha chiamato, conquistato, invitato a seguirLo con sere lieti nella speranza: non lasciatevi rubare la gioia, ricordate- questa scelta di vita. Come per gli sposi quando ogni anno fe- vi di essere preti contenti non solo quando farete il discorso per steggiano l’anniversario del loro matrimonio, così anche per il XXV o il L di ordinazione!». Un primo fondamento per vivere i sacerdoti l’anniversario di ordinazione è occasione di gra- la quotidianità, fatta di gioia e di fatiche, è la consapevolezza titudine, commozione, rilancio dei propositi, ma soprattutto che la gioia vera nasce dalla presenza del Signore che sempre occasione di bilancio. È importante fare qualche bilancio per accompagna la nostra vita. Una consapevolezza che vale per vedere in quale direzione si sta andando, ma soprattutto per ogni cristiano, qualunque sia la sua vocazione. verificare su cosa poggiano le piccole scelte quotidiane, per «Lieti nella speranza: il dono che avete ricevuto non è solo per ritrovare con maggiore chiarezza e lucidità le ragioni che han- voi, ma vi introduce nella responsabilità di edificare la Chiesa, le no portato a scegliere un giorno di dire “sì” al servizio del Si- comunità che vi sono affidate. Voi non potrete irradiare la gioia gnore e della Chiesa per sempre, così come quel “sì” si prova di cui ha bisogno la gente e tutta la nostra società semplicemen- a dirlo anche ogni giorno. te percorrendo sorridenti le strade della città. Per condividere la Il bilancio della vita di un prete, però, non può mai prescin- gioia è necessario condividere la speranza. La speranza non è dere dal guardare anche alla comunità cristiana, a quelle per- una specie di ottimismo verso il futuro alimentato da previsioni e sone che il Signore gli ha affidato e alle quali è stato affidato. proiezioni. La speranza che rende lieti è il frutto dell’affidamento Mi sembra interessante, per compiere insieme questo bilan- alla promessa di Dio, ha il suo fondamento nella verità alla quale cio, riprendere qualche parola detta dal nostro Arcivescovo conduce lo Spirito della verità: quando verrà lui, lo Spirito della lo scorso 8 giugno, nell’Omelia durante le Ordinazioni sacer- verità, vi guiderà a tutta la verità, perché… dirà tutto ciò che avrà dotali: le sue parole possono essere significative non soltanto udito e vi annuncerà le cose future». per noi preti, ma possono essere per tutti un aiuto alla rifles- Abbiamo bisogno di preti lieti nella speranza, ma anche di sione, una possibilità di fare un bilancio come singoli e come mamme, papà, nonni, giovani e adulti lieti nella speranza: aiu- comunità di credenti. tiamoci a camminare come comunità cristiana condividendo Riprendendo il motto dei candidati Siate lieti nella speranza, la speranza che nasce dalla Risurrezione di Gesù, facendoci così il nostro Arcivescovo si esprimeva: «Lieti nella speranza: compagni di cammino dei nostri fratelli e sorelle, soprattutto significa che la gioia cristiana non è frutto dei risultati che l’intra- i più provati e sfiduciati. «Anche se vi chiedono emozioni, voi cercate di dare ragioni, anche se vi chiedono servizi, voi cercate di suscitare doman- de, anche se vi chiedono feste, voi cercate di condividere con dolcezza e rispetto la grazia di essere lieti nella speranza». Così l’Arcivescovo ha concluso la sua omelia; e queste mi sembrano parole da scolpire nella mente e nel cuore di ognuno. È sem- pre più elevato il rischio di accostarsi ai preti e alla comunità cristiana per soddisfare dei bisogni, spesso concreti; di accam- pare pretese di servizi efficienti e di cercare sempre meno da loro e dalla Chiesa la Parola di Gesù che scuote e smuove, di ascoltare quella Parola che sola è capace di dare luce e senso alla vita. Aiutate noi preti a non perdere di vista la verità della COME PER GLI SPOSI QUANDO OGNI ANNO nostra vocazione, cioè essere al vostro servizio per portarvi a FESTEGGIANO L’ANNIVERSARIO DEL LORO Cristo; aiutiamoci a camminare tutti insieme arricchendoci gli MATRIMONIO, COSÌ ANCHE PER I SACERDOTI uni con gli altri con la ricchezza e la bellezza delle nostre voca- L’ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE È zioni vissute con speranza per il bene della Chiesa; aiutiamoci a essere comunità cristiana che in tutte le sue proposte e atti- OCCASIONE DI GRATITUDINE, COMMOZIONE, vità, anche in quelle che a prima vista meno le competono, sa RILANCIO DEI PROPOSITI, MA SOPRATTUTTO essere capace di dare ragioni, certezze e speranza, che solo il OCCASIONE DI BILANCIO. Signore può donare. Don Fabio 2 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PER RIFLETTERE UNA CHIESA PROVATA, MA CHE CONTINUA FIDUCIOSA IL SUO CAMMINO Nutriamoci della Parola di Dio N ell’ultimo numero di Vita Pastorale è apparso un interes- sante articolo del monaco Enzo Bianchi, fondatore della comunità di Bose, dal titolo Una chiesa stanca e ancora mon- dana. L’autore inizia il suo articolo citando S. Basilio, grande padre della Chiesa del IV secolo, che denunciava la situazione della Chiesa del suo tempo. Basilio scriveva del disaccordo tra i Vescovi della Chiesa, partecipava al turbamento sofferto dal gregge di Dio, constatava la stanchezza e la tiepidezza di molti cristiani e soprattutto si interrogava sul motivo di tante discordie nella Chiesa del Signore. Per certi aspetti la situazione della Chiesa di oggi sembra ri- chiamare la situazione descritta da San Basilio per la Chiesa del suo tempo. Infatti «molti nella Chiesa oggi — scrive Enzo Bianchi — si dichiarano stanchi, addirittura depressi, oltre che delusi per aver nutrito speranze che appaiono ora soltanto illusioni». Un primo difetto che ammorba oggi la Chiesa è la mondanità. Sembra che il Vangelo posto al centro della Chiesa dal Conci- NON FUGGIRE, MA CELEBRARE lio Vaticano II e il rinnovamento che ne era seguito abbiano la- sciato il posto ad una mentalità che impedisce l’ascolto della E VIVERE L’EUCARESTIA. NON ALLINEARCI parola di Gesù, preferendo ad essa valori tradizionali. Ancora CON I DISIMPEGNATI, MA MEDITARE Enzo Bianchi annota che «questi anni sono vissuti con soffe- renza anche a causa degli scandali che ogni giorno emergono LA PAROLA CHE È FONTE DI FIDUCIA e sono ossessivamente denunciati dai media. La Chiesa ne ED ENTUSIASMO; NON EMETTERE esce umiliata e sta imparando ad assumere la responsabilità dei delitti troppo a lungo non valutati nella loro gravità, tra- FACILI SENTENZE DI CONDANNA, scurati e a volte occultati», come delitti di pedofilia. Ma per MA, ISPIRATI DALLA MISERICORDIA DI DIO, amore di verità e di giustizia dobbiamo anche scrivere che sono pochi quanti se ne sono macchiati e non è giusto che VIVERE QUELLA CARITÀ CHE PORTA la maggioranza dei preti, che oggi vivono una vita sovente AL RECUPERO DI TANTI FRATELLI. povera e faticosa, sia tutta travolta da atteggiamenti di dif- fidenza. Inoltre prima di esprimere condanne bisognerebbe ispirarsi non agli slogan di moda, ma alla parola di Gesù, che te ci pare di essere una carovana che procede incerta men- di fronte a coloro che volevano lapidare una donna sorpresa tre molti di quanti la compongono la lasciano o addirittura in peccato disse: «Chi di voi è senza peccato le scagli contro fuggono, come accadde per la prima Comunità radunata da la pietra». Quegli accusatori hanno avuto il buon senso di riti- Gesù nei giorni della Passione quando tutti fuggirono ab- rarsi ad uno ad uno, sicuramente considerando che nessuno bandonandolo». di loro era senza colpe. Tutti siamo peccatori e bisognosi del- la misericordia di Dio. Cosa ci resta da fare come assolutamente necessario? Non fuggire, ma celebrare e vivere l’Eucarestia. Non allinearci con Papa Francesco, contestato da alcuni cristiani e Vescovi che i disimpegnati, ma meditare la Parola che è fonte di fiducia ed non comprendono i suoi gesti profetici, all’inizio del suo pon- entusiasmo; non emettere facili sentenze di condanna, ma, tificato aveva previsto questa situazione quando scriveva: «Più ispirati dalla misericordia di Dio, vivere quella carità che porta nella Chiesa appariranno il primato del Vangelo e la volontà al recupero di tanti fratelli. Leggendo e meditando il Vangelo di conformità a Cristo da parte della sua Sposa, più le poten- in questo periodo di vacanza possiamo giungere a prendere ze demoniache, messe al muro, si scateneranno». decisioni proficue per noi e per la nostra Comunità, anche in Così Enzo Bianchi conclude il suo articolo: «La Chiesa oggi vista del prossimo Anno Pastorale. sta camminando in un faticoso e accidentato deserto. A vol- Don Angelo COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 3
NELLA SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI DON CLAUDIO RICORDA IL SUO XXV GUIDA E BUON PASTORE, TU CI CONDUCI AI PASCOLI DI VITA ETERNA Meda in festa rende grazie a Dio con Lui e per Lui «Canterò senza fine le grazie lo accompagnano in solenne processio- del Signore,/con la mia bocca ne con chierichetti, cerimonieri e sacer- annunzierò la tua fedeltà nei secoli,/ doti fino ai piedi del presbiterio, dove poiché hai detto: “La mia grazia si eleva a Dio il canto dei dodici Kyrie. rimane per sempre”;/la tua fedeltà Don Claudio sceglie paramenti sacri è fondata nei cieli» (Salmo 89). antichi e particolarmente preziosi per questo suo rendimento di grazie: «Nihil Simili pensieri di gioia e di esultanza umquam satis esse ad Deum! («Nulla è danzano nel cuore di don Claudio il 23 mai abbastanza per lodare Dio!»). L’alta- giugno, solennità del Corpus Domini, re in particolare e la mensa sono rivestiti giorno da lui scelto non a caso per far con tovaglie dai pizzi di grande pregio; festa col suo popolo e con tanti amici ve- composizioni floreali multicolori ralle- nuti da lontano, ricordando la sua ordi- grano balaustre e altare: ogni colore nazione sacerdotale e ringraziando per i sembra simboleggiare un’espressione suoi venticinque anni di ministero donati della Comunità. Don Claudio incensa la gue: «Questa è la motivazione per cui a Gesù per il bene delle anime. Questa mensa e la nube profumata che l’avvol- siamo qui convocati nella chiesa del Si- festa è molto importante e cara a tutta ge ne esprime la sacralità. Accanto a lui gnore: per ravvivare questa sete, questo la Cristianità — particolarmente ai sa- per condividere la sua gioia c’è anche desiderio di Dio, della sua presenza viva cerdoti, ministri del Corpo e Sangue del mons. Luciano Angaroni, Vicario episco- che noi oggi adoriamo nel Corpo e nel Signore — perché Gesù stesso conferma pale di zona. Di particolare significato Sangue del mistero dell’Eucaristia. Que- con un miracolo la sua presenza reale la presenza della mamma del parroco, sta è la motivazione della festa… siamo nell’Ostia consacrata nel 1248 a Bolsena: sig. ra Teresa, che commossa contem- qui in tanti, insieme per dire con S. Pao- per sciogliere i dubbi di un celebrante pla le meraviglie che il Signore compie lo: “Rendo grazie a Colui che mi ha dato incredulo fa cadere alcune gocce del suo in suo figlio. La Parola di Dio nella prima e mi dà la forza in Cristo Gesù”. S. Paolo preziosissimo sangue sui sacri lini. Il fatto lettura parla di Melchisedek, sacerdote continua: “Questo Gesù è il Signore no- è talmente sconvolgente che papa Urba- dell’Antica Alleanza, che offre il pane e il stro che mi ha giudicato degno di fidu- no IV ne istituisce la festa, perché non si vino e benedice Abram; S. Paolo ai Co- cia chiamandomi al ministero”. Questo perda la memoria di questa grazia! rinzi racconta l’istituzione dell’Eucaristia già venticinque anni fa… Oggi desidero Molti “segni” di primo mattino annun- e del sacerdozio ministeriale nell’Ultima fare questo innanzitutto con voi, vivere ciano a Meda aria di festa. Le porte di Cena e Luca nel suo Vangelo presenta ciò che stiamo celebrando: l’Eucaristia, S. Maria Nascente sono spalancate per Gesù che ordina ai discepoli di provve- il memoriale della grazia, della presenza un’accoglienza invitante e sollecita; an- dere essi stessi al cibo per la folla stanca di un Dio amore. Desidero con voi rin- che quelle della casa parrocchiale per e affamata, compito specifico che affi- graziare proprio Lui che prende l’inizia- chi arriva da lontano. Si tratta dei ven- da ai sacerdoti, ripreso da don Claudio tiva e chiama chi vuole… e dà la forza ticinque membri delle Confraternite di nell’omelia, che inizia con queste paro- per svolgere il ministero. […] L’iniziativa Seregno, Cislago, Airone, Rho, Ispra e le: «Dona una sete ardente di vita eter- viene sempre da Dio e la seconda Lettu- Brescia che vengono a rendere omaggio na a noi che ci siamo radunati a onorare ra mi pare descriva molto bene questo. a don Claudio, loro Assistente Regiona- con profonda venerazione il mistero del Noi rispondiamo alla sua iniziativa, cer- le. Lo aspettano presso la sua dimora e Corpo e del Sangue di Cristo». E prose- to con le nostre capacità, qualche volta 4 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
NELLA SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI DON CLAUDIO RICORDA IL SUO XXV con le nostre debolezze, ma desideria- ai fedeli. Prima della benedizione finale LE IMMAGINI DEL PRANZO mo di metterci dietro di Lui e cammina- avviene la consegna di doni personali PER IL XXV DI DON CLAUDIO re da discepoli, da cristiani. […] Bisogna molto belli e di un candido bouquet di amare i sacerdoti con le loro debolezze rose per la mamma. Un grande applau- e vivere la comunione nella Chiesa, nella so dei presenti, che sembra non finire, diversità del servizio e dei talenti ricevu- esprime l’affetto e la gratitudine per il ti. […] Cerco di vivere nella mia spiritua- nostro parroco. Con la trasparenza della lità questo insegnamento di mons. Del sua vita fedele a Cristo, con la cura del- Portilio: “Il presbitero è allo stesso tem- la Parola di Dio e della Liturgia egli ridà po uomo di Dio e uomo inviato da Dio. dignità al sacro e ci aiuta a capire la bel- È uomo di Dio in virtù di una speciale lezza del rapporto personale con Cristo. consacrazione che lo ha reso idoneo a La Comunità si stringe a lui con il fe- essere inviato tra gli uomini e abita tra stoso pranzo nel salone di Madonna gli uomini in forza della consacrazione di Fatima e nella processione serale, che lo rende tutto di Dio. […] Non ap- quando don Claudio sotto la “Tenda” partiene più a se stesso, bensì è tutto di porta Gesù per le vie della città e a tutti Dio e tutto degli uomini”». Dopo l’ome- coloro che la abitano, benedicendo e lia i Confratelli in processione portano il pregando per i bisogni di ciascuno. Al pane, il vino e gli altri doni necessari per suo rientro in chiesa sostiene Gesù con la celebrazione a don Claudio, che sale le braccia stanche appoggiandolo a sé all’altare e si immerge profondamente e Gesù appoggia, felice, il suo cuore su nella preghiera eucaristica, consacra il quello di don Claudio. pane e il vino che diventano il Corpo e il Cesarina Ferrari Ronzoni Sangue del Signore, che poi distribuisce PER IL XXV DI SACERDOZIO DI DON CLAUDIO TESTIMONIANZA IN MUSICA DI DON CARLO JOSÉ SENO L’incontenibile letizia di due anime sacerdotali U n concerto di straordinaria bellezza dà inizio alla settimana di prepa- razione alla festa del Corpus Domini. Proprio in questa solennità don Claudio desidera «rendere grazie a Colui che gli dà la forza» di seguirlo con fedeltà asso- luta da venticinque anni, dopo averne sentito la chiamata sin dalla prima gio- vinezza. Straordinari i brani musicali che vengono eseguiti da dita che corrono veloci sulla tastiera rincorrendosi come onde marine, da mani che imprimono Da sinistra: don Marco Busca, don Claudio, vigore e dolcezza, liberando suoni e ar- Don Carlo José Seno don Seno, don Fabio e don Peppino Barlocco monie sublimi che colmano il cuore di pura poesia. Straordinario il pianista — sua gioia per i doni e la grazia ricevuti ci come omaggio a Chopin e propone una concertista di fama internazionale don conquistano colmandoci di stupore. La sua personale scelta dagli Studi op.25 di Carlo José Seno, che lascia la carriera serena letizia di chi vive alla presenza del colui che, di fatto, è riconosciuto quale all’apice per seguire il Signore che lo se- Signore, tessitore insuperabile delle tra- «creatore del pianismo romantico», ar- duce e lo chiama a «dare concerti» nella me dell’esistenza, si diffonde nel teatro ricchita dalla Ballata n. 1 e dalla Polacca sua vigna. Straordinaria la testimonianza della scuola San Giuseppe e si comunica “Eroica”. Come il grande composito- che il musicista — sacerdote narra con ai presenti. re, don Carlo suona la celebre Polacca letizia e con infinita gratitudine al Signo- Da un punto di vista strettamente mu- evitando un’esecuzione veloce per non re, fonte di ogni bene. Il suo racconto, la sicale, don Seno imposta il programma sminuirne la grandezza e la maestà; dà COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 5
PER IL XXV DI SACERDOZIO DI DON CLAUDIO invece rilievo ai “pianissimi” e all’aspetto un vero e proprio trionfo». E don Carlo l’intensità. E noi ammiriamo l’immensa intimistico. A ciascuno dei sei brani egli Seno lo interpreta magnificamente. gioia dei due sacerdoti di appartenere riferisce una tappa importante della sua Un applauso scrosciante, che stenta a a Cristo e di essere una cosa sola con vita e, per sottolineare la scelta di essere spegnersi, lo saluta al termine del con- Lui. La loro anima davvero magnifica il sacerdote per sempre, termina il concer- certo, esprimendogli un entusiastico Signore, perché in loro ha fatto grandi to con un brano di Liszt: «San Francesco apprezzamento, esteso anche a don cose! (cfr. Lc. 1, 49). di Paola cammina sulle onde». Alla figu- Fabio che lo ha proposto. Al lungo ap- A conclusione dell’intrattenimento musi- ra del Santo, che stendendo il mantel- plauso si uniscono don Peppino Barloc- cale e nel silenzio più profondo del tea- lo cammina miracolosamente sul mare co, già parroco della Sacra Famiglia di tro, salgono le note dolcissime dell’Ave nello stretto di Messina, Liszt (anch’egli Cinisello, don Marco Busca della Pre- Maria di Gounod come lode e ringrazia- diventato sacerdote) «dedica un tema latura dell’Opus Dei, ospiti d’onore, e i mento per il dono di questi due sacerdo- semplice e severo che si arricchisce di sacerdoti della nostra Comunità. ti, “segni” della presenza viva di Cristo ripetizione in ripetizione, sovrastando Sul volto di don Claudio passano tante tra noi. infine la descrizione sonora dei flutti in emozioni e gli occhi luminosi ne rivelano Cesarina Ferrari Ronzoni MATERA 2019, XXVI CAMMINO NAZIONALE DELLE CONFRATERNITE GESÙ IN PERSONA CAMMINAVA CON LORO Don Claudio alla guida delle confraternite lombarde C hi guarda la vita con sguardo contemplativo sa che tutta la realtà è “segno” che rimanda ad Altro, ad una Presen- za che opera e fa sì che nulla accada per caso. Il Giovedì Santo scorso don Claudio riceve la comunicazione che «la Conferenza Episcopale Lombarda lo nomina “Incari- cato regionale delle Confraternite” e lo ringrazia per la ge- nerosa disponibilità ad assumere il nuovo incarico». Questo documento è “segno” di grande stima della Chiesa — quindi di Cristo — per la persona del nostro parroco e di particolare apprezzamento per quanto egli da anni già dona, a livello spi- rituale e operativo, alle Confraternite diocesane. Come non ri- cordare la perfetta organizzazione del XXV Cammino di tutte le Confraternite d’Italia a Milano da lui gestita (2018)! Da Milano a Matera il passo è breve, ma importante: la città, Capitale eu- ropea della Cultura 2019, riceve con entusiasmo il testimone da stri per la vita dei Confratelli l’insegnamento religioso, la pre- Milano per il XXVI Cammino Nazionale dal titolo impegnativo: ghiera, l’eucaristia e la comunione fraterna. Egli fa distinzione Gesù in persona camminava con loro. Nella lettera inviata a tra “umanità” e “fraternità”: questa è più grande della pri- S.E. mons. Delpini, a S.E. mons. Mario Parmeggiani, Assistente ma, perché più impegnativa. Deriva dal comando del Signore della Confederazione Nazionale Confraternite, e al Presiden- «Ama il prossimo tuo come te stesso». Ricorda le parole di te dott. Francesco Antonetti in cui annuncia l’accoglienza del Gesù «Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri XXVI Cammino, l’arcivescovo di Matera S.E. mons. Caiazzo amici» che sottolineano il concetto di amore vero secondo scrive: «Dalla terra di Lucania attraverso una numerosa e sto- il Maestro. Le sue parole sono come note melodiose di un rica presenza delle Confraternite, in un tempo di grande con- brano musicale… «L’amico non ha volto… Amerai lo straniero fusione e sofferenza, parte per l’intera Chiesa italiana questo come te stesso…». Fa l’elogio della carità proponendola ai annuncio: Cristo è la luce del mondo, la Via, la Verità, la Vita» e membri delle Confraternite: «L’anima delle Confraternite è la pone il XXVI Cammino sotto lo sguardo materno e tenero della carità… è molto più facile dare che ricevere… Se hai due pani Madonna della Bruna perché sia ricco di grazia. che ti avanzano, uno dallo al povero e l’altro vendilo e com- L’evento si svolge dal 14 al 16 giugno. Il programma prevede pra un fiore. Anche questo dallo al povero, perché anche il tre giornate intense di incontri, preghiere, momenti cultura- povero ha diritto alla bellezza!». Ai momenti dedicati alla vita li che coinvolgono tutta la città. In apertura del Convegno I associativa si alternano le S. Messe, l’Adorazione eucaristica, Beni culturali della Confraternita e la pietà popolare S. Em. il i cori, una breve processione serale, la visita ai Sassi e alle Card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio Chiese rupestri… della Cultura, tiene una prolusione in cui sottolinea quali pila- Al Convegno sul tema specifico del XXVI Cammino Gesù in 6 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
MATERA 2019, XXVI CAMMINO NAZIONALE DELLE CONFRATERNITE persona camminava con loro. Le Confraternite per la cultura sente con centoventi confratelli. Tutto si svolge sotto un cielo dell’incontro è relatore principale S.E. mons. Mauro Parmeg- color cobalto e un sole che abbronza rapidamente ed è una giani, vescovo di Tivoli, Assistente ecclesiastico della Confe- grande festa perché lo Sposo è presente tra i suoi amici, come derazione. dice bene il titolo del Cammino. Nel corso della sua Omelia La giornata più spettacolare è senza dubbio domenica 16 giu- l’Arcivescovo esorta i membri delle Confraternite ad essere gno, solennità della S.S. Trinità: 8.000 confratelli e consorelle sfi- espressione dell’amore trinitario, come farina che diventa pane lano per le vie della città partendo da punti diversi e convergo- lievitato dalla grazia dello Spirito Santo. Un impegno forte che no verso lo stadio, dove l’arcivescovo S.E. Caiazzo concelebra chiama a raccolta ancora oggi tutte le Confraternite italiane. la S. Messa con mons. Parmeggiani e mons. Crippa, vescovo di Le foto mostrano don Claudio sereno, sorridente, lieto e… ab- Estancia (Brasile). Sfilano rigorosamente con i loro abiti parti- bronzato tra le persone che guida su sentieri di fede e di carità colari, i vessilli e le grandi croci impreziosite da vari ornamenti; vera a nome della Chiesa lombarda. Sa che la S.S. Trinità, la testimoniano con coraggio e con gioia la loro fede, l’impegno Madonna, S. Giuseppe e S. Josè Maria Escrivà vegliano su di lui, a favore dei bisognosi e le varie forme di spiritualità che ge- e Colui che gli dà la forza di donare la sua vita è Gesù che in per- nerosamente vivono. Moltissimi provengono dalle diocesi del sona cammina con lui e lo sostiene. Nel suo cuore sacerdotale Centro-Sud e delle Isole e hanno divise antiche e preziose. Il custodisce questa certezza: «Sola gratia sufficit!» («Mi basta la Nord Italia è rappresentato da don Claudio — che guida dodici sola tua grazia!»). Dà una grande gioia aiutarlo con la preghiera Confraternite lombarde e circa centoquaranta confratelli — e consapevoli che nulla accade per caso. da don Franco Molinari, Assistente spirituale per la Liguria, pre- Cesarina Ferrari Ronzoni RINNOVO CPCP E CAEP VERSO IL RINNOVO DEI CONSIGLI DI COMUNITÁ PASTORALE E PARROCCHIALI Autocandidature e segnalazioni entro domenica 28 luglio D omenica 20 ottobre 2019 saremo chiamati a rinnovare i membri dei Consigli Pastorali e degli Affari Economi- ci delle nostre Comunità Pastorali e Parrocchiali. Il Consiglio importante dell’idea»; «Il tutto è superiore alla parte». Questo stile orientato al bene comune e alla pace rasserena e inco- raggia. Pastorale «ha un duplice fondamentale significato: da una par- In questo cammino di evangelizzazione, infine, nessuna Comu- te rappresenta l’immagine della fraternità e della comunione nità è sola. Ogni Comunità sa infatti di essere inserita dentro un dell’intera comunità di cui è espressione in tutte le sue com- cammino diocesano e di Chiesa universale, che ci impedisce di ponenti, dall’altra costituisce lo strumento della decisione co- cadere nella lamentela e nel campanilismo. Questo “sentirci mune pastorale»; invece il Consiglio per gli Affari economici «è parte” della Chiesa ci fa acquistare respiro e ampiezza di oriz- moralmente responsabile con il parroco davanti alla comunità zonti, recuperando anche speranza e prospettive.2 parrocchiale del corretto e puntuale assolvimento di tutti gli La nostra Comunità Pastorale Santo Crocifisso il prossimo adempimenti e delle obbligazioni che, per diritto canonico o Anno Pastorale festeggerà il decimo anniversario di costitu- norma civile, sono poste a capo della Parrocchia».1 zione: sarà quindi occasione importante per intensificare l’ap- Rinnoveremo questi Consigli per gli anni 2019 — 2023 e lo partenenza fraterna e corresponsabile alla chiesa locale. faremo non con la rassegnazione di una Chiesa in decadenza, Alle balaustre e in fondo alle chiese, trovate delle schede con ma animati dalla gioia di percorrere una nuova tappa evan- cui potete dare la vostra disponibilità a candidarvi o indica- gelizzatrice nella vita della nostra Diocesi. Cammineremo re persone che, secondo voi, potrebbero dare un contributo insieme custodendo il dono della comunione e la coscienza positivo al cammino della nostra Comunità impegnandosi nel della corresponsabilità. La scelta della Comunità Pastorale è suo Consiglio Pastorale. Invitiamo tutti a ritirarle, compilar- promettente: in essa rimangono le Parrocchie come “chiesa le e restituirle entro domenica 28 luglio 2019, utilizzando le tra le case”, ci si scambiano i doni che lo Spirito diffonde e si apposite urne che trovate nelle chiese. Le persone che saran- cercano vie per essere discepoli testimoni. no indicate sulle schede verranno ovviamente contattate per Forse nelle nostre Comunità ci si sente spesso “controparte” chiederne la disponibilità. Con le autocandidature e i nomina- e “voce fuori dal coro”, invece di sentirci tutti dediti con pas- tivi indicati e disponibili verranno predisposte le liste elettora- sione e generosità alla vita e alla crescita di una Comunità. li. Forza, sii protagonista della tua Comunità. È ancora Papa Francesco in Evangelii Gaudium a ricordarci quattro punti di stile con cui consigliare. «Il tempo è superio- 1. Sinodo 47°, cost. 147, § 2; cost. 148, § 3. re allo spazio»; «L’unità prevale sul conflitto»; «La realtà è più 2. Per tutti questi suggerimenti, cfr. EV, 223; 228; 231-237. COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 7
PASTORALE GIOVANILE - 29 GIUGNO 2019 MIDSUMMER NIGHT FEST: GLI ORATORI IN PIAZZA 8 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PASTORALE GIOVANILE Nigh er d su m t Fest m Mi 9 2 01 STaFF Giochi, spettacoli, musica e danza hanno invaso piazza della Chiesa perché l’oratorio sia casa di tutti Anche quest’anno la Midsummer night fest ha radunato in piazza della Chiesa molte persone. Un evento nato dal desiderio di far uscire gli oratori per portarli nel cuore della nostra città, per farli percepire come casa per tutti, come una realtà capace di animare e di formare piccoli e grandi. È un evento che vede la collaborazione e il sostegno anche di altre associazioni e realtà che operano nella nostra città, così da rendere ancora più evidenti il desiderio e la necessità di lavorare tutti insieme per il bene dei nostri ragazzi, la risorsa più preziosa che abbiamo. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa festa, a coloro che ci hanno sostenuto e a coloro che hanno partecipato… Arrivederci alla prossima edizione! COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 9
PASTORALE GIOVANILE - ORATORIO ESTIVO 2019 ALLA RICERCA DEI NOSTRI TALENTI Cinque settimane per aiutare i ragazzi a scoprire i loro talenti e come metterli a frutto «Scopri il seme del talento che hai nascosto dentro e trova coraggio per sbocciare e dare frutti»: sono questi alcuni versi dell’inno dell’oratorio feriale 2019, che raccolgono in poche parole il signifi- cato del tema scelto quest’anno: Bella Storia. Durante un incontro di preparazione per gli animatori, don Stefano Guidi, direttore della FOM, ha spiegato ai ragazzi dei gruppi adolescenti e diciottenni della nostra parrocchia che la «Bella Storia» è quella che durante le cinque settimane di oratorio loro stessi avrebbero dovuto scrivere per far vivere ai bambini e ai ragazzi un’esperienza indimenticabile. Per far sì che questo accada, tutti i ragazzi devono mettere sul piatto i loro talenti, senza paura di espor- si. Ogni settimana ha avuto come tema un talento: dalla scultura alla fotografia, passando per la musi- ca, la letteratura e la pittura. Come nei due anni precedenti, sono state preparate delle storie, che ogni 10 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
giorno sono state lette da alcuni animatori per aiutare i ragazzi a comprendere il significato e l’impor- tanza di questi talenti e rendere il momento della preghiera più interessante e significativo. Inoltre ogni settimana, in riferimento al talento, ai ragazzi sono state raccontate la vita e le esperienze di un santo. L’oratorio non è solo un luogo per i bambini dove trascorrere l’estate giocando all’aria aperta, ma è an- che un luogo di crescita e arricchimento interiore, dove si impara, anche attraverso il gioco a tema, a mettere in pratica ciò che viene insegnato loro durante i momenti della Santa Messa e della preghiera. «Non nasconderti mai, tu spettacolo sei, se ti doni al mondo, il mondo vedrà». Come ogni anno la gara tra le quattro squadre, che da sempre caratterizza l’oratorio feriale, fa sì che i bambini si mettano continuamente in gioco per regalare ogni giorno dei punti preziosi alla propria squadra per vincere la competizione al termine delle cinque settimane. Bella Storia dunque non è solo il motto di questo oratorio estivo, ma un’esperienza tutta da vivere. Giacomo Longoni 11 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
#PRETI2020 PERCHÉ IL MONDO CREDA Annunciamo con gioia l’ordinazione diaconale e sacerdotale di Marco Ciniselli A seguito dell’esito positivo dell’esame della Commissione Diocesana De Promovendis ad Ordines Sacros, si rende noto che durante la Celebrazione Eucaristica di sabato 28 aspetti significativi per il ministero che ci stiamo preparando ad assume- settembre 2019 alle ore 9.00 presso il Duomo di Milano — re. Anzitutto “l’essere Milan Cathedral, l’Arcivescovo, Sua Eccellenza Rev.ma Mons. uno”: solo la comunione Mario Delpini, presiederà il Rito di Ordinazione diaconale. con Lui e l’autentica fra- Tra i Candidati 2020 per l’Arcidiocesi di Milano c’è anche ternità tra noi, sostenuti Marco Ciniselli. Accompagniamo lui e gli altri ventitré candi- dal pane della Parola e dati al diaconato con la preghiera da loro composta. dell’Eucaristia, possono Il motto scelto dai Candidati è: Perché il mondo creda (Gv rendere credibile l’an- 17,21). nuncio, con la parola e Ecco la spiegazione che ne danno gli stessi candidati: «Inseri- con la vita, del suo Vangelo. Quindi “l’essere presi a servizio” to nel più ampio contesto della preghiera che Gesù rivolge al per l’umanità: il cammino intrapreso ormai da alcuni anni, che Padre nell’ora della passione, questo versetto richiama a due ora va verso il passo definitivo, non è una nostra pretesa, ma una resa. Desideriamo che la nostra vita sia una testimonianza autentica, perché il mondo creda che ogni persona è amata e chiamata da Dio in modo del tutto speciale. L’immagine che fa da sfondo è un dipinto di C. D. Friedrich: Morgen im Riesengebirge (Mattina sul Riesengebirge). Ad uno sguardo iniziale si nota il paesaggio montano e, in primo piano svettante sulla cima più alta, una croce, unico elemento che supera la linea dell’orizzonte. Un’osservazione più accu- rata conduce a scorgere ai piedi della croce due personaggi: una donna vestita di bianco e un uomo vestito di nero. La donna, che rappresenta la Chiesa, è raffigurata sotto la linea dell’orizzonte, dunque sotto la croce; con una mano si ag- grappa ai piedi del Crocifisso e con l’altra aiuta l’uomo ve- stito di nero, simbolo dell’umanità intera, nel suo cammino verso la cima, dunque verso Cristo. • #PRETI2019 FESTEGGIANDO DON LUCA Le foto di don Luca Invernizzi che ha celebrato la Messa in Santa Maria Nascente domenica 7 luglio 12 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PAPA FRANCESCO CRISTO VIVE: UNA SFIDA DI LIBERTÀ PER RITROVARE UNA CASA Riportiamo alcuni brani estratti dalla nuova esortazione apostolica di Papa Francesco Christus vivit, seguita al Sinodo dei giovani, insieme con alcune riflessioni sorte dalla sua lettura C’ è un piccolo paese nella Confederazione Svizzera, Ma- schwanden, dove le campane sono le prime a suonare, alle 04:45 per la precisione. Suonano per tre minuti (un po’ di futuro che lui vi offre, non è forse questo un modo facile di attirarvi con la sua proposta per farvi fare tempo fa erano addirittura cinque) e i tentativi di silenziarle di solo quello che lui vi dice? Quel- alcuni abitanti, finora, hanno fallito. la persona ha bisogno che siate Quel suono che nel bel mezzo della notte viene a squarciare il vuoti, sradicati, diffidenti di tutto, silenzio delle notti zurighesi mi ha subito fatto venire in men- perché possiate fidarvi solo delle te il versetto di Isaia: «Sentinella, dimmi, quanto resta ancora sue promesse e sottomettervi ai della notte?». suoi piani. È così che funzionano Ecco, Papa Francesco con la sua esortazione apostolica Chri- le ideologie di diversi colori, che stus vivit ripropone ai giovani la risposta prorompente attesa distruggono (o de-costruiscono) dai tempi. «Lui (Cristo) vive e ti vuole vivo… Egli è la vera giovi- tutto ciò che è diverso e in que- nezza di un mondo invecchiato ed è anche la giovinezza di un sto modo possono dominare universo che attende con “le doglie del parto” (Rm 8,22) di es- senza opposizioni. A tale scopo hanno bisogno di giovani che sere rivestito della sua luce e della sua vita. Corriamo il rischio disprezzino la storia, che rifiutino la ricchezza spirituale e umana di prendere Gesù Cristo solo come un buon esempio del pas- che è stata tramandata attraverso le generazioni, che ignorino sato, come un ricordo, come qualcuno che ci ha salvato duemi- tutto ciò che li ha preceduti… Quanto sradicamento! Se i gio- la anni fa. Questo non ci servirebbe a nulla, ci lascerebbe uguali vani sono cresciuti in un mondo di ceneri, non è facile per loro a prima, non ci libererebbe. … Colui che ci libera… Colui che sostenere il fuoco di grandi desideri e progetti. Se sono cresciuti ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto: in un deserto vuoto di significato, come potranno aver voglia di “Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede” (1 Cor 15,17)… sacrificarsi per seminare? L’esperienza di discontinuità, di sradi- Egli riempie tutto con la sua presenza invisibile, e dovunque tu camento e la caduta delle certezze di base, favorita dall’odierna vada ti starà aspettando. Perché non solo è venuto, ma viene e cultura mediatica, provocano quella sensazione di profonda or- continuerà a venire ogni giorno per invitarti a camminare verso fanezza alla quale dobbiamo rispondere creando spazi fraterni e un orizzonte sempre nuovo. All’inizio dell’essere cristiano non attraenti dove si viva con un senso». Fare “casa” in definitiva «è c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con fare famiglia; è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo utilitaristici o funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più orizzonte e con ciò la direzione decisiva». umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e Ecco quelle campane che suonano ogni giorno, che scuotono renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indif- il nostro animo, i nostri sensi, che ci chiamano a rispondere, ferenti e anonimi. È creare legami che si costruiscono con gesti adulti e giovani, e a riconoscere nella vita di tutti i giorni la semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere. Una casa, lo presenza del Creatore. sappiamo tutti molto bene, ha bisogno della collaborazione di Ed ecco la grande sfida che Papa Francesco lancia ai giovani, tutti. Nessuno può essere indifferente o estraneo, perché ognu- una sfida di libertà. Riconoscere o rifiutare chi ci ha creato, chi no è una pietra necessaria alla sua costruzione. Questo implica ci ha reso veramente liberi: «Per quanto tu possa vivere e fare il chiedere al Signore che ci dia la grazia di imparare ad aver esperienze, non arriverai al fondo della giovinezza, non cono- pazienza, di imparare a perdonarci; imparare ogni giorno a ri- scerai la vera pienezza dell’essere giovane, se non incontri ogni cominciare. E quante volte perdonare e ricominciare? Settanta giorno il grande Amico, se non vivi in amicizia con Gesù… volte sette, tutte quelle che sono necessarie. Creare relazioni maturare, crescere e organizzare la propria vita senza perdere forti esige la fiducia che si alimenta ogni giorno di pazienza e quell’attrazione, quell’apertura ampia, quel fascino per una re- di perdono. E così si attua il miracolo di sperimentare che qui altà che è sempre qualcosa di più. In ogni momento della vita si nasce di nuovo; qui tutti nasciamo di nuovo perché sentiamo potremo rinnovare e accrescere la nostra giovinezza. Quando ho efficace la carezza di Dio che ci rende possibile sognare il mondo iniziato il mio ministero come Papa, il Signore ha allargato i miei più umano e, perciò, più divino». orizzonti e mi ha dato una rinnovata giovinezza. La stessa cosa È bello notare come la proposta del 29 giugno u.s., la Midsum- può accadere a una coppia sposata da molti anni o a un monaco mer Night Fest, ha preso quel titolo particolarmente evocativo: nel suo monastero. Ci sono cose che hanno bisogno di sedi- gli oratori come “casa” della Comunità, dove si tocchi con mano mentarsi negli anni, ma questa maturazione può convivere con la collaborazione di tutti e siano per i giovani «luoghi che li accol- un fuoco che si rinnova, con un cuore sempre giovane. Pensate a gano e dove possano recarsi spontaneamente e con fiducia per questo: se una persona vi fa una proposta e vi dice di ignorare la incontrare altri giovani sia nei momenti di sofferenza o di noia, storia… di disprezzare tutto ciò che è passato e guardare solo al sia quando desiderano festeggiare le loro gioie». Christus vivit! • COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 13
PELLEGRINAGGIO MACERATA — LORETO 2019 IL MIO PELLEGRINAGGIO DALLA MADONNA Lo stupore dell’alba dopo la lunga notte di cammino piena di intense emozioni «P ieni di forza, di grazia e di glo- ria!». Questo entusiasmo anima- va il mio cuore nel momento in cui ho c’era e c’è la stessa ricerca di rinascita, la speranza di un cambiamento che renda la vita migliore. In un passo scrive così: Alle sei del mattino eravamo a Chiarino e il paese era già sveglio! Gli abitanti, come fanno tutti gli anni (così mi hanno visto sorgere l’alba. Rapito dalla felici- «Nel vano tentativo di trovarti ho pianto raccontato) ci hanno offerto una mini- tà che aveva trasformato la fatica in un tanto, tantissimo… troppo! E finalmente colazione: brioches, the caldo, caffè, immenso piacere, la direi così. Un’espe- eccoti: alba! Sole che sorge! Alba Nuo- fette di torta! Grazie a loro siamo riusciti rienza all’altezza del desiderio del mio va, alba Vera!». a riprendere le forze per l’ultimo tratto cuore! Finalmente l’8 giugno è arrivato. Fossi di strada verso Loreto. A un certo punto Tutto è iniziato quando una professo- andato a scuola anche solo per un paio ecco dal mare sorgere l’alba! Meravi- ressa del mio liceo, il Parini di Seregno, di ore, mi sarei dovuto alzare molto pre- gliosa! Con l’alba ho visto anche Loreto: mi ha proposto il pellegrinaggio. Ero un sto e non ne avevo voglia. Invece Mat- sembrava vicina, ma dovevamo fare an- po’ indeciso, non sapevo bene a cosa teo è andato a scuola e alle h. 11 sia- cora una serie di “scollinamenti” prima sarei andato incontro, chi avrei trova- mo passati a prenderlo per recarci nel di giungervi! A quel punto ero davvero to oltre a me. Così, visto che mancava luogo fissato come ritrovo. Il viaggio è molto stanco e la disperazione per la fa- molto alla scadenza per le iscrizioni, durato circa sei ore e alle 18.00 siamo tica mi ha completamente preso! Non ho deciso di aspettare e di pensarci su. arrivati allo stadio di Macerata. C’era ne potevo più! Ma quando siamo en- Dopo un po’ anche mia madre me lo ha tantissima gente! Non era solo nello trati a Loreto abbiamo iniziato a cantare proposto, quindi alla fine ho deciso di stadio, ma anche fuori! Eravamo circa l’inno del pellegrino: «Pieni di forza, di andare per il semplice motivo che non 100.000 persone! Nello stadio abbiamo grazia e di gloria!». Il mio cuore batteva, avevo niente da fare oltre alla festa di mangiato, dopo abbiamo preparato al- avevo i brividi da quanta felicità vedevo fine anno della scuola, a cui non ero cuni canti per il cammino e poi è stata e sentivo intorno a me e dentro di me! particolarmente interessato. Per non celebrata la Santa Messa. Ad un certo Guardavo i lauretani che dalle finestre essere comunque da solo con i miei punto è arrivata la chiamata da parte di e sul margine della strada ci guardava- genitori, ho chiesto ad alcuni miei amici Papa Francesco, che ci ha augurato un no passare ed erano estasiati, a bocca se avrebbero voluto venire con me. Alla buon pellegrinaggio. aperta, per la forza con cui cantavamo e fine solo uno ha detto di sì: Matteo Pe- Poi siamo partiti. Ci abbiamo messo avanzavamo verso il Santuario. Mio pa- drazzi, ed era entusiasta della proposta. tanto ad uscire dallo stadio. Io e Matteo dre si è messo a piangere da quanto era Ho vissuto il pellegrinaggio con una po- abbiamo salutato i miei genitori e siamo felice! Quasi quasi cadeva anche a me esia nel cuore che Matteo ha scritto due andati più avanti allo scopo di andare una lacrima… di gioia! giorni prima della partenza e che raccon- più veloci e non addormentarci. Non Arrivati in piazza abbiamo consegnato i ta della sua solitudine, del vuoto, della eravamo gli unici a voler andare dietro la foglietti con le intenzioni nostre e degli mancanza di senso e di un macigno nel croce: c’è stata un po’ di competizione! amici che ce le avevano affidate per farle cuore. Quando me l’ha data da legge- Io e Matteo ci mandavamo dei segnali bruciare nel braciere: i nostri ringrazia- re ho subito pensato che fosse meravi- nel caso trovavamo un buco nella folla menti e le nostre richieste alla Madonna gliosa! Parole più vere di quelle non ci per aumentare il passo e superare, ma sono volate subito da Lei in cielo. Poi ab- sono! Mi sono trovato descritto: in me a un certo punto verso l’1.30 ci stavamo biamo ricevuto la benedizione di un fra- addormentando! È stato un momento di te con l’acqua santa, siamo entrati in una vera e propria crisi, avrei voluto sdraiar- cappella, abbiamo detto una preghiera mi per terra e iniziare a dormire! Era una e siamo tornati al pullman. Il viaggio di tentazione troppo forte! Nella notte di ritorno è stato più corto del previsto: ho situazioni come questa ne ho avuto di- dormito per la maggior parte del tempo verse. Sono pure caduto da quanto sbal- ascoltando la musica con gli auricolari. lavo! Tutto il resto della notte è stato un Ci siamo fermati in autogrill per pran- loop mentale… non capivo più niente! zare e mia madre stava per svenire per Così io e Teo ci portavamo a vicenda. Le il caldo e la stanchezza. Quando siamo braccia sulle spalle dell’altro e si “dormi- ritornati al punto di partenza abbiamo va” a turno! Verso le cinque del mattino salutato gli amici con cui avevamo cam- ci siamo ripresi: la notte stava ormai la- minato e siamo andati a casa certi che sciando lo spazio al giorno e abbiamo ri- la Madonna è con noi e che non saremo preso vigore, anche se a quel punto ci fa- più soli, mai! ceva male tutto! Le caviglie soprattutto! Simone Bertin 14 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PALIO 2019 E SE NON FOSSE FINITA COSÌ? Alcune riflessioni libere sorte intorno al tema proposto per la sfilata e le scenette del tradizionale Palio C i sono frangenti della vita in cui la pila degli indumenti da stirare è davvero alta e non si riesce a starci dietro. Per evitare che vestiti e camicie abbrustoliscano, stira mia moglie, che mi chiede di accompagnare la serata con un film o una serie a episodi. Una di quelle proposte l’ha appas- sionata e, in seguito, introdotta nel mondo delle fan fiction. Non sapete cosa sono? Ebbene, diffusesi con l’avvento di internet, sono opere scritte dai fan prendendo come spunto le storie o i personaggi di un’opera originale, sia essa lette- raria, cinematografica, televisiva o appartenente a un altro canale espressivo. Tali opere vengono spesso ideate dai fan per fornire una propria visione della storia, creando situazio- ni che si inseriscono in un momento precedente o successi- scienze economiche che addirittura studia come scegliere vo alla trama dell’opera originale, oppure inserite nel corso l’ottimo in ogni situazione e come un gruppo di persone della trama stessa, con l’intento di integrare parti che non può ottimizzare la scelta del gruppo stesso. All’interno di erano state approfondite dagli autori originali. In altri casi questa scienza è stato dimostrato autorevolmente dal pre- i fan si divertono anche a creare situazioni alternative alla mio nobel Kenneth J. Arrow che per un organismo sociale è storia, in modo da utilizzarle anche come spunti per criticare impossibile addivenire a una scelta sociale coerente. Que- e parodiare il racconto. sto cosa comporta? Che scegliere l’una e l’altra cosa è to- Il tema del Palio di quest’anno mi ha fatto venire in mente talmente indifferente, così come il risultato di una o l’altra questo genere di scrittura: gli appassionati di ciascun rione scelta rimane in balia del caso? potranno sfogarsi nel rappresentare finali alternativi in campo C’è un bel libro che introduce in questa riflessione un cinematografico, storico, letterario o anche scientifico. elemento importante e basilare: la responsabilità umana. Nel campo cinematografico l’idea delle storie parallele e dei Paul Bourget ha scritto nel 1927 un bel romanzo storico — I finali alternativi ha trovato una efficace rappresentazione con nostri atti ci seguono — nel quale, seguendo le vicende qua- il film Sliding Doors del 1998 con Gwineth Paltrow nei panni si autobiografiche del giovane Patrick, ci introduce appunto della protagonista Helen che, perdendo o riuscendo a sali- all’appassionante tematica della responsabilità di un atto che re sulla metropolitana che la riporta a casa, vede la sua vita si compie e che con tutte le sue conseguenze (note o ignote precipitata in un vortice di eventi e intrecci avvincenti, fino al che siano al suo autore) determina un presente che — gene- finale sorprendente. rato da un passato immodificabile — è sempre una possibilità Anche nel campo storico — letterario si annoverano diversi di scelta per un bene. Tra i vari passaggi del libro, ce n’è uno tentativi di riscrittura degli eventi che ci hanno preceduti: su che mi è rimasto impresso nella memoria, come la torre di tutti, mi sovviene alla mente Fatherland, un romanzo scritto Giacomo Leopardi, che gigante sta nel campo del canto Il nel 1992 da Robert Harris, autore che ha sviluppato l’idea ar- pensiero dominante: «S’incontrano, nel cammino della vita, dita di una vittoria del Terzo Reich durante la Seconda Guerra migliaia di persone che spariscono senza lasciare dentro di Mondiale. noi alcuna traccia fuorché un’immagine vaga nella memoria. Riscrivere un finale proietterà le diverse contrade nella cre- Invece, si trova qualcuno che poteva non venire lì, in quel luo- azione e rappresentazione delle più svariate ucronìe: navi- go, a quell’ora; e anche voi potevate non esserci. Ma è venu- gheremo così nelle ipotesi fantastiche, utopiche o distopi- to, e voi pure, e quell’incontro è una nuova svolta nella storia che, di quel che sarebbe potuto succedere se un preciso della vostra vita». avvenimento fosse andato diversamente. Pensate che la pri- Ecco, io e mia moglie abbiamo voluto questo pensiero sull’invi- ma ucronìa che si conosce sembra essere quella composta to al nostro matrimonio proprio a testimoniare come l’incontro da Tito Livio, ancora negli anni a.C., nella quale ipotizzava la delle nostre storie, anche tra le pieghe di una serie di pile di in- possibilità che Alessandro Magno avesse sfidato Roma anzi- dumenti da stirare che non contiamo più, non è stato frutto del ché l’impero Persiano. caso, ma è dentro una Storia che ci chiama a decidere giorno Sarà un gioco interessante, anche perché il titolo ci aiuterà a per giorno che traccia lasciare di noi, anche agli altri, accom- familiarizzare quanto meno con l’uso del congiuntivo. pagnati da una Presenza, buona, che nelle circostanze (anche Eppure, c’è una domanda che non va evitata: questo gioco, brutte) ci sostiene. E il “se non fosse”, alla fine, non è. La vita come un po’ tutti i giochi, ha una morale? non è sogno, ma nelle circostanze una libertà di risposta a una L’antico proverbio recita che con i se e i ma non si fa la Storia. chiamata. Di Chi? Di Gesù, che ha preso le nostre sembianze L’attualità presente è determinata da ciò che è stato compiu- umane, perché i nostri errori non avessero l’ultima parola su di to e non da ciò che sarebbe potuto succedere se fosse stata noi e, risorgendo, dall’illusione ci aprisse alla speranza. fatta una scelta piuttosto che un’altra. C’è una branca delle Fabio S. COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 15
PARROCCHIA SAN GIACOMO UN’ESPERIENZA CHE HA UNITO ANCORA DI PIÙ NOI FIDANZATI Percorso di preparazione al Matrimonio 2019 A lla fine dell’ultimo incontro del percorso di preparazio- ne al matrimonio noi coppie accompagnatrici abbiamo salutato i fidanzati. Sappiamo per esperienza che rivedremo in gioco con altre coppie coetanee, condiviso con loro timori e aspettative della vita che ci aspetta. Gli animatori delle serate, a partire da don Giulio, ci hanno coinvolto nelle loro storie di vita, alcune di queste coppie, che con altre avremo solo contat- nel ruolo che la fede può assumere e come può essere vissuta ti telefonici e che altre le perderemo di vista. Le porteremo nel sacramento del matrimonio e nella formazione di una nuova comunque tutte nel cuore, con la speranza che il percorso le famiglia. Non sono mancati i momenti di confronto, di leggerez- abbia aiutate nella loro crescita come coppia. za e di commozione e ci siamo resi conto di quanto sia importan- Di seguito i pensieri di due coppie del percorso 2019 e di una te affrontare con fiducia le sfide che incontreremo sul cammino, del percorso 2017 che ha condiviso con noi il momento della sostenuti dalla fede in Dio e dall’amore di coloro che ci accom- nascita del primo figlio: riflessioni come queste ci danno la pas- pagneranno nella nostra vita insieme. • Chiara e Alessandro • sione per iniziare a pensare al percorso 2020! _______ Viviana e Mirko, Chiara e Andrea, È stata un’esperienza pazzesca. Non ho altre parole per definirla. coppie accompagnatrici di San Giacomo Pazzesca e meravigliosa perché vissuta insieme. Parlo anche per _______ lui, ma dico che questa cosa ci ha legati ancora di più. E non mi Siamo stati molto felici di questo percorso fidanzati perché riferisco al fare un figlio insieme, ma al percorso. Uno dei tanti che ci ha dato innanzitutto l’opportunità di riflettere su noi stes- la vita fa intraprendere a chi decide di sposarsi e di condividere il si, sulla nostra relazione e sul grande passo che stiamo per viaggio. Ecco, io fra tante cose di questo pezzetto di vita voglio compiere. Ci ha inoltre permesso di confrontarci e conoscere portare a voi questo: che a fine giornata io sono stata grata di nuove persone, con le quali ci siamo trovati molto a nostro aver condiviso con lui questa parte di vita e non solo del piccolo agio. Un percorso stimolante e ricco di spunti, che ci spiace miracolo che ora sta dormendo qui di fianco a me. La vita impo- molto sia già giunto a conclusione. • Silvia e Davide • ne dei percorsi che a volte sono meravigliosi, altri che deviano _______ dalle nostre aspettative e possono essere decisamente meno Quando abbiamo iniziato questo cammino non sapevamo bene piacevoli del previsto; eppure potersi voltare a fianco e vedere che cosa aspettarci. Eravamo curiosi, ma un po’ preoccupati allo che la persona che ci ha scelto è lì con noi a vivere quella stessa stesso tempo: e se fossero stati lunghi incontri noiosi? Per for- esperienza è cosa mai scontata, che dovrebbe spingerci alla gra- tuna non è stato così! Abbiamo avuto l’occasione di metterci titudine per questa presenza. • Elisa e Enrico, percorso 2017 • COMMISSIONE MISSIONARIA, MESE MISSIONARIO STRAORDINARIO, OTTOBRE 2019 LA CHIESA IN MISSIONE NEL MONDO Le indicazioni di Papa Francesco per vivere con maggiore slancio missionario N el 2019 ricorrono cento anni dalla Lettera Apostolica Maximum Illud di Papa Benedetto XV. Per celebrare que- Come vivere il Mese Missionario Straordi- nario ottobre 2019 Quattro sono le dimensioni indicateci dal sta ricorrenza Papa Francesco ha indetto Papa per vivere più intensamente il cammi- il Mese Missionario Straordinario ottobre no di preparazione e realizzazione del Mese 2019. Il Santo Padre ha indicato come tema Missionario Straordinario ottobre 2019: Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in • l’incontro personale con Gesù Cristo missione nel mondo. vivo nella sua Chiesa: attraverso l’Euca- Risvegliare la consapevolezza della Missio ristia, la Parola di Dio, la preghiera per- ad Gentes e riprendere con nuovo slancio sonale e comunitaria; la responsabilità dell’annuncio del Vangelo • la testimonianza: i santi, i martiri della mis- accomunano la sollecitudine pastorale di sione e i confessori della fede, espressio- Papa Benedetto XV nella Maximum Illud e ne delle Chiese sparse nel mondo intero; la vitalità missionaria espressa da Papa • la formazione missionaria: scrittura, ca- Francesco nell’Esortazione Apostolica Evan- techesi, spiritualità e teologia; gelii Gaudium: «L’azione missionaria è il pa- • la carità missionaria. radigma di ogni opera della Chiesa» (EG 15). Gianni P. 16 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
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